Relazioni Universitarie: le coppie che scoppiano (prima o poi)

È sabato. Forse vi siete appena alzati, forse state prendendo il 20esimo caffè della giornata. State preparando una materia, pulite la camera, aspettate il pranzo. L’unica certezza è che sia sabato. Questo vuol dire che, volenti o nolenti, ci siamo noi a farvi compagnia.

Questo vuol dire che, nella maggior parte dei casi, volenti o nolenti, voi stasera uscirete.

E quindi perché, ci chiedevamo, se l’occhio vi cade (magari mentre fate la cacca, Elisia Lo Schiavo docet) su oroscopi riguardo l’affinità tra segni scritti da nomi come Brezsny, Paolo Fox, Simon & Stars, il tipo di Tv Sorrisi e Canzoni… Dicevo, se vi cade su questi oroscopi e sogghignate davanti le coppie predette, disperati e speranzosi, perché noi, giusto noi, non dovremmo proporvi la stessa cosa?

E, infatti, ecco qua! Il nostro oroscopo che nulla ha di oroscopo, le nostre affinità non tra segni… Ma tra facoltà!

Così ci riserva il futuro? Chi dovete andare a cercare questo sabato sera? Da chi dovreste scappare? Chi dovreste lasciare su due piedi?

Scopritelo con noi: Elena Andronico e Vanessa Munaò, astrologhe per un giorno.

 

  • Studente in Giornalismo – Studente in Scienze Politiche

Queste due categorie di studenti sono molto particolari, per questo abbiamo deciso che, una relazione sentimentale fra i studenti che appartengano ad esse, non sarebbe cosa buona e giusta. Entrambi vivono nella più totale incertezza del proprio futuro, a metà tra il sogno e la realtà. L’uno sogna di firmare le pagine dei più importanti quotidiani nazionali. L’altro immagina di varare decreti legislativi che cambieranno la storia del nostro paese. Voi direte, dove sta il problema? In realtà, la questione è molto più sottile di quello che sembra.

Il Giornalista è politologo. Sa di avere nella sua carriera di studio, materie di ogni campo disciplinare possibile. Deve sostenere esami in due lingue diverse da quella madre, deve conoscere i principi fondamentali di economia, diritto, sociologia, filosofia, antropologia e POLITICA. Si, perché’ per quanto nell’immaginario collettivo, per fare il giornalista basta conoscere più o meno bene lo sport per avere una brillante carriera sul quotidiano dalle pagine rosa, è proprio la politica a complicare le cose.

Specie con chi la politica la studia e pensa di conoscerla meglio di chiunque altro essere umano del mondo. I politici (chiameremo così gli studenti di scienze politica) hanno già comprato i completi da indossare durante il loro insediamento in Parlamento. Sono conoscitori esperti di tutti i problemi che affliggono il Paese perché’ oh, l’ho letto sul libro che parla di politica.

Il problema? I giornalisti ed i politici (ricordatevi che ho chiamato così gli studenti delle rispettive discipline) non solo non possono avere relazioni sentimentali, non potrebbero nemmeno cenare allo stesso tavolo. Il Politico conosce, critica, si schiera, manda avanti lotte e battaglie di ideali e perché no, “rubare” il lavoro al collega giornalista. E lui MUTO, che mannaggia alla deontologia deve stare sopra le parti.

Se siete bravi, ma molto bravi, potreste anche provarci a far funzionare le cose. Ma se non volete rischiare di mandare tutto a monte per i vostri approcci alla vita diametralmente opposti, consigliamo ai politici, una relazione sentimentale con qualsiasi studente che non abbia materie politiche sul proprio libretto. Ai nostri cari amici giornalisti, consigliamo di comprare un taccuino ed una penna ed andare alla ricerca di uno studente di scienze della comunicazione che NO, non sono la stessa cosa (so che ve lo stavate chiedendo)

 

  • Studente in Medicina- Studente in Medicina.

Avete presente quando, davanti alla Ps1, giocavate a Tekken e, ignari dell’esistenza di sequenze logiche tra i vari tasti, premevate a caso L1, R1, X, O; fino a quando Nina Williams non faceva esplodere direttamente lo schermo della tv? Ecco, così, per caso, avevi fatto la tua prima combo, lasciando in cenere non solo Jack, ma anche l’amico seduto accanto a te.

È quello che può succedere se due studenti in Medicina decidono di mettersi insieme. Una relazione del genere può portare ad un cataclisma, ad un’esplosione stile Goku quando cerca di sconfiggere Majinbu.

Si staranno tanto simpatici all’inizio, si supporteranno a vicenda come due marinai che navigano nello stesso mare di ansia, si lasceranno andare nei sedili delle loro macchine tra una pausa studio e l’altra. Dopotutto, l’unione fa la forza: quindi, se con te c’è un tuo collega, i rimorsi della procrastinazione si sentono di meno. C’è anche da capirli, eh: gli studenti di medicina non vedono altri esseri umani che siano al di fuori di medicina. Si fa amicizia mentre si reggono le pareti del policlinico (caso mai potessero crollare).

Ma poi, sono due: o uno dei due si annulla, cala le ali, si sottomette… Oppure è la fine. La competizione riempirà ogni secondo: ognuno dovrà dimostrare all’altro di essere migliore, di essere più bravo. Li si può vedere competere anche a chi finisce prima di bere la bottiglietta d’acqua. Chi si brucia prima la lingua bevendo il caffè alla macchinetta. Chi finisce prima l’evidenziatore. Chi cuce prima il povero pollo Amadori comprato per esercitarsi. Chi dice più in fretta ‘’sternocleidomastoideo’’ o ‘’ciclopentanoperidrofenantrene’’.

Tu, studente in medicina, se stai con un tuo collega goditela finché l’altro non ti taglia la giugulare. E non ti azzardare a prendere 30. Se il tuo/a fidanzato/a prende 28 sei costretto a rifiutare il voto. Nella maggior parte dei casi l’amore lascerà spazio a suo fratello odio. Eh, ma che ci vuoi fare: sono persone incasinate i medici. Mica siamo su Grey’s Anatomy: qua siamo su ‘’Unime, licenza di uccidere’’. Quindi niente ‘’prendi me, scegli me’’; più un ‘’vade retro, Satana’’. Quindi no, noi sconsigliamo la coppia studente in medicina- studente in medicina. Lo studente in medicina lo vediamo di più con un compagno di professioni sanitarie, di fisioterapia, di biotecnologia: dopotutto sono abituati a lavorare insieme in equipe, a vedersi sperduti e spaesati per i padiglioni, condividendo il flagello delle aule inesistenti. Un po’ come gli animali che convivono nello stesso habitat. Gli studenti di professioni sanitarie sono abituati ai folli atteggiamenti megalomani degli studenti di medicina, sanno come tranquillizzarli (lorazepam nel bicchiere e tanti saluti). Consigliamo anche lo studente di Giurisprudenza: entrambi alzeranno la coda da pavone sfidandosi a chi la ha più bella ma, alla fine, parlando due lingue così diverse, finiranno per arrendersi entrambi e buonanotte.

  • Lettere, Storia, Filosofia – Scienze motorie

Il pensiero che queste due categorie di studenti non potessero essere compatibili è stato più che immediato. No, non è uno stereotipo (o forse sì) ma proviamo ad immaginare insieme una relazione sentimentale fra uno studente di lettere, storia o filosofia ed uno di scienze motorie.

Le probabilità che queste due categorie possano entrare in contatto non sono poi così basse. Entrambi si muovono nel circoscritto spazio della cittadella Universitaria, e riconoscerli non è poi così complicato.

Gli umanisti (li chiameremo così per comodità) vestono così bene che sembra che con Hegel o Garibaldi debbano andare a farci una video conferenza. Sono attenti: Ogni foglia spostata dal vento diventa un sonetto endecasillabo che Foscolo ti spiccia casa. Arrivano con una pila di libri e li portano a spasso sempre, come se fossero un’arma letale. Che poi, diciamolo pure, dovessero lanciartene uno addosso farebbero un baffo alle catapulte dell’antica Roma.

Gli atleti (chiameremo anche loro così per comodità) sono anime libere. Fluttuano nell’aria che nemmeno un fringuello a primavera. Sono belli. Fighi. Atletici. A loro bastano una tuta ed una maglietta aderente per farsi riconoscere (Alcuni indossano anche il fischietto al collo) Gli studenti di scienze motorie sanno quanto sia importante l’attività fisica, la vita all’aria aperta, la salute mentale.

Lo avete già capito da soli, no? Si ritroverebbero in conflitto perenne. A litigare davanti al televisore per decidere se vedere Piero Angela o l’ultima maratona di fitness proposta da Jill Cooper (se non ricordi chi sia, ti consiglio di chiedere a Google). Sarebbero sempre arrabbiati l’uno con l’altro. Il sabato sera, l’umanista vorrebbe trascorrerlo al circolo di poemi cavallereschi, l’atleta vorrebbe andare in palestra a tonificare i muscoli deltoidi.

Un consiglio: Non accoppiatevi mai con gli studenti della categoria opposta alla vostra. Potrebbe essere divertente si, ma non duraturo. Accoppiatevi piuttosto fra di voi. Fra di voi funziona benissimo. Gli umanisti con gli umanisti. Gli atleti con gli atleti. Nei vostri piccoli micro cosmi. Fidatevi.

 

  • Studente In Giurisprudenza- Studente in Economia.

Bah, non so perché ci siamo fissate con questa non- coppia. Non ci piace, punto. Dico, Paolo Fox le spara un po’ come più lo aggrada, dicendo di Saturno in opposizione e la Luna parallela alle sfighe ecc, quindi il principio è lo stesso. Mia madre, ad esempio, è un avvocato e si pizzica ogni due e tre con il suo commercialista. Almeno, penso sia il suo commercialista… Sai che non lo so?

Comunque, gli studenti in Giurisprudenza sono pragmatici, hanno una parlantina infinita e sanno esattamente come portarti dove vogliono loro. Questa strana scienza insegna loro che da A a B puoi arrivare passando per Z, poi un breve pit-stop su 2x e infine arrivi a B. Se la sanno girare bene la frittata. Ad uno studente di Economia che gliene sbatte poco, perché gliene sbatte poco, ce lo immaginiamo che stramazza a terra dopo 2 minuti. Quindi no, coppia bocciata.

Però entrambi potrebbero fare all’ammmore con uno studente di Lingue, ad esempio. Gli studenti in Lingue sono sui generis, sono dei tipetti ok, dove li metti stanno che tanto capiscono tutti. Ti sparano due cose in spagnolo e via, ti hanno conquistato.

  • Chimica, Matematica, Fisica – DAMS

Queste due categorie di studenti hanno delle doti non indifferenti e questo potrebbe giocare a loro favore. Hanno talento, coraggio, fiducia in sé stessi. Sono lì, seduti ad un caffè del centro. Sono carini sì, ma di che staranno parlando?

Lo studente di Chimica, Matematica o Fisica sa di avere conoscenze sovra umane. Conosce i principi che regolano il mondo: formule, assiomi, logaritmi, configurazioni elettroniche, tavole periodiche, equazioni, teoremi, moti circolari uniformi, gas nobili. Prova a spiegarne l’importanza agli umani. Sa che i comuni mortali non potranno mai comprendere, ma ci prova lo stesso. Lo scienziato (continuo ad utilizzare nomignoli per comodità, senza offesa) somiglia un po’ ad uno scienziato vero, uno di quelli tipo Einstein. I capelli elettrizzati (non a caso), lo sguardo perso nel vuoto che se ci guardi all’interno sembra di vedere una marea di simboli scorrere ad un ritmo elevatissimo. La tracolla. Indossano sempre, inspiegabilmente una misteriosa tracolla (dove, secondo me, nascondo affari nucleari da fa tremare l’Isis).

Lo studente del DAMS ha fatto dell’arte un mestiere. O per lo meno, l’oggetto dei propri studi. È un sognatore, uno che con il concreto ha ben poco a che vedere. Ve lo avevo anticipato che ha coraggio. Si, perché’ l’artista (studente del DAMS ndr.) combatte con orgoglio i pregiudizi della gente, di coloro che pensano che il mondo stia in piedi solo grazie alla scienza; alle formule, gli assiomi, i logaritmi…

Un momento… Cosa stavano facendo di sti due davanti al caffè? Ah, giusto… Hanno sbagliato tavolo. Relazione bocciata. Non siete anime gemelle, ma non disperate, per voi abbiamo alcuni consigli interessanti. Per gli scienziati, tutti numeri e calcoli, abbiamo scelto gli studenti di psicologia (ma proprio quelli bravi, ma proprio bravi bravi, oppure si mischiano tra loro mentre sintetizzano sostanze). E per gli artisti? Per voi non c’è niente di meglio che l’amore spirituale, trascendentale, ispiratore… (solo Dio lo sa, solo Dio…)

 

 

  • Studente in Ingegneria- Studente in Architettura.

Questo matrimonio non sa da fa. Ma popo popo pe niente. Sarebbe come mettere, non so, un pollo ed una tartaruga in una stanza e costringerli ad avviare una danza dell’accoppiamento. Lo studente di Ingegneria sappiamo essere un po’ sprezzante nei confronti del collega Architetto, che tende a farsela scivolare addosso sapendo la quantità di quattrini in più che possiede (ma, in realtà, il disprezzo è totalmente ricambiato). La dinamica è veloce e lo scontro più che mai precoce: ‘’Che materia stai preparando?’’ ‘’Scienze degli alieni 2, guarda che malloppo’’ ‘’Beh, noi ad Ingegneria l’abbiamo già data. È il sestuplo. Fallito.’’ Fine.

Certo, anche gli studenti di Informatica devono stare attenti al civettuolo futuro ingegnere. Loro però sono un pochino più tranquilli, sono calmi e, talvolta, riescono a moderare bene i conflitti intellettuali che il loro compagno d’amore vuole scatenare.

Comunque, caro Ingegnere, per te nessuno ha un cervello degno del tuo. Altro che figa d’oro, sostanza grigia d’oro. Quindi ti consigliamo una banana o una pera, o magari un ficus come compagno di vita. Se trovi un essere respirante disposto a starti vicino, pure se in stato vegetativo, ti preghiamo di tenertelo stretto. Grazie, la direzione.

  • Psicologia – Odontoiatria

L’associazione di queste due facoltà, devo essere sincera con voi, è stata, in un primo momento (forse anche in un secondo, terzo e quarto) un pochetto casuale. Come quando tutti hanno già scelto il compagno di briscola per il mega torneo della domenica che chi perde paga da bere a tutti, e gli ultimi, quelli che nessuno ha scelto, si accoppiano di conseguenza.

No, non ce l’abbiamo con voi. Non crediamo siate studenti di serie B che non meritano di essere considerati. Semplicemente, in questa lista di relazioni improponibili, voi siete quelli con una vasta gamma di scelta per il vostro partener universitario. Poi, l’illuminazione…

Lo studente di psicologia ha la tendenza a vedere il mondo come se fosse sintonizzato sulla Terra direttamente dallo studio di Freud. Vai per tre volte di fila in un negozio? Disturbo da shopping compulsivo. Mangi le unghie per non annoiarti? Problemi con i tuoi genitori. Piangi davanti al finale de “I passi dell’amore”? Disturbo dell’abbandono che oh, provaci tu a non piangere davanti a quel film.

Ve li immaginate, no? “Amore, oggi ho estratto due denti cariati, ho otturato un buco, trapanato una gengiva e mi sono divertito da morire”. Ed è subito psicoanalisi…

Trovare un compagno ad uno studente di psicologia non è cosa facile. Potremmo consigliare qualsiasi caso umano sopracitato che dedichi la propria vita a facoltà pressoché patologiche (vedasi matematica chimica o fisica) Per voi odontoiatri, invece, la strada è tutta in discesa. Uscite allo scoperto. Noi studenti aspettiamo che curiate le nostre carie del cuore.

 

  • Studenti in Farmacia- Studenti in Ctf.

Questi due sono un po’ come Ingegneri e Architetti. Lo scarto nella preparazione è di poco ma c’è, quelli in Ctf si sentono toghi perché possono fare quello che fanno i farmacisti e molto altro. La loro laurea da più sbocchi e, di conseguenza, perché non fare sempre presente ad un collega in Farmacia che è così? Figurati, mica ognuno si può limitare semplicemente a guardarsi il suo. E quindi, anche qua, coppia che scoppia. Beh, in realtà non diventa manco una coppia.

Si schifano a priori per cui il problema non si pone. Per cui, con chi possono fare la danza del ventre questi due soggetti? Noi, da grandi espertone (Vane, oh, ma come può mai essere che siamo ancora single?), consigliamo vivamente di trovare l’altra metà della mela in un ramo umanistico. Che poi, per esempio, anche con il medico è meglio che rimanga sul piano ‘’traduco le tue ricette con la stele di rosetta’’.

Ci può essere lo scontro e noi non ne vogliamo. Quindi, bon, un bel letterato che vi legge i bugiardini degli antibiotici prima di andare a dormire… Magari in greco antico. Tipo ninna nanna: sogni tranquilli.

 

In sostanza, comunque, fate un po’ come vi pare. Che se la dovete prendere nel di dietro, la prendete comunque. C’è poco da fare.

Un abbraccio ,

Elena Anna Andronico

Vanessa Munaò

di Elena Anna Andronico

Elena Anna Andronico, Membro del Consiglio fondatore di UniVersoMe e co-responsabile di Radio UniVersoMe. Classe 1993, studio Medicina e Chirurgia e mi occupo della rubrica ''Scienza e Ricerca'' insieme al collega Gugliotta. Ho diverse passioni, dalla fotografia al pianoforte, dal nuoto alla scrittura. Quest'ultima, seppur è stata sempre un gioco, mi ha permesso di farmi conoscere attraverso la pubblicazione di un romanzo nel 2013. Ad oggi ho lavorato per RadioStreet, scritto per vari blog e testate giornalistiche no- profit. Il mio grande sogno è la chirurgia.

Leggi Anche...

Lucca Comics&Games 2020, ecco tutti gli appuntamenti imperdibili

Si è da poco conclusa l’edizione 2020 del Lucca Comics & Games. È stata senza …