Il violento temporale che si è abbattuto sulla media Vallecamonica nella tarda serata di mercoledì ha causato un’alluvione a Niardo, dove i torrenti Re e Cobello sono straripati portando con sé massi, sterpaglie e fango. Colpita la zona industriale di Niardo e tutta la località Crist.

“Ricordo l’odore di fango dell’alluvione del 1987 e mi sembra di rivivere quei terribili momenti ” ci racconta con dolore il sindaco di Niardo, Carlo Sacristani. Con la differenza, fortunatamente, che nessuna persona è stata travolta dalla furia dell’acqua, mentre 35 anni fa si registrarono due vittime. In questo caso tre signore nella notte sono state trasportate in ospedale, di cui una con contusioni dovute al fatto che un sasso è finito in casa facendo cadere un mobile che l’ha ferita.

Attorno a mezzanotte la parte alta del paese ha iniziato a udire un rumore forte che accompagnava gli scrosci di pioggia e i tuoni: erano i sassi che rotolavano giù dall’alveo del torrente, che fino a poco prima era completamente asciutto, racconta ancora il sindaco.

Subito si è attivata un’imponente macchina di soccorsi, con le squadre dei vigili del fuoco che hanno aiutato nell’evacuazione di numerose abitazioni. Le persone, che ora hanno potuto tornare a casa, sono state trasferite nel campo sportivo di via Falger di Niardo e in quello di Breno. In particolare al Crist il forte odore di gas ha imposto in via precauzionale lo sfollamento della zona.

Nel frattempo la Regione ha permesso al Comune di Niardo di attivare due pronti interventi urgenti e gli escavatori sono già al lavoro per mettere in sicurezza l’alveo del Re. Numerose le zone del paese in cui hanno lavorato i Vigili del fuoco insieme ai gruppi di Protezione Civile di Niardo, Breno e Braone. L’abitato di Braone non è stato coinvolto da inondazioni, se non nella zona a sud, sul confine con Niardo, dove alcune abitazioni sono state evacuate. Più colpita la zona al bivio per Losine, dove si trovano un maneggio e il parco con il campo sportivo.

Si conta di riaprire alla circolazione, che è stata subito bloccata sia sulla ex statale che sulla superstrada, in mattinata, quando almeno una carreggiata sarà stata ripulita da fango, sassi e detriti. Bloccata anche la circolazione dei treni nel tratto interessato dall’alluvione, tra la stazione di Capo di Ponte e quella di Breno.

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