Le correlazioni forex sono derivate dalla correlazione statistica ed è una dinamica che nel trading online e soprattutto nel Forex può essere utilizzata a fini di controllo del risk management. Sfruttare le correlazioni forex è abbastanza difficile, anche perché presuppone da un lato una certa capacità interpretativa, per riconoscere il momento giusto per operare in correlazione, dall’altro lato un certo bagaglio di conoscenze, per sapere se due coppie sono correlate oppure no.

Quando affidarsi alle correlazioni forex

In linea di massima è sempre possibile, e per certi versi auspicabile, affidarsi alle correlazioni forex. Se il presupposto della conoscenza è rispettato, le strategia basate sulle correlazioni forex sono capaci realmente di diminuire il rischio o almeno contenere la perdita di capitale qualora il mercato si comportasse nel modo meno auspicato.

Tuttavia, c’è un caso in cui sfruttare le correlazioni rappresenta un approccio, se non obbligato, come minimo fortemente consigliato. Ovvero, quando il mercato è attraversato da una volatilità molto alta. Le alternative sono tre:

Ovviamente, come già specificato, prima di affidarsi alle correlazioni forex è bene verificare il possesso di determinate competenze, nonché di una capacità interpretativa adeguata. Occorre capire se veramente il mercato è in una situazione di volatilità non peregrina, e quindi destinata a protrarsi.

Correlazioni Forex: 3 strategie di trading online

Prima di elencare le strategie di trading online è bene fare qualche precisazione.

  1. C’è sempre una correlazione. Tutte le coppie di valute si influenzano l’una con l’altro. Tale influenza può essere contingente, ossia legata a quel dato momento e destinata a non ripetersi con continuità, oppure strutturale, derivata da evidenze tecniche e persino economiche, quindi caratterizzata da una certa stabilità. Ovviamente, vanno prese in considerazione solo le correlazioni in senso stretto, quelle appartenenti alla seconda categoria.
  2. La correlazione non elimina del tutto il rischio. Anzi, in un certo senso assicura semplicemente che, in caso di sconfitta, e quindi di infedeltà dei segnali utilizzati, le perdite vengano in qualche modo contenute.
  3. Le strategie sono numerose. Esistono svariati modi, a seconda del proprio approccio al rischio, per sfruttare le correlazioni forex. Di seguito, elenchiamo alcune strategie di correlazione forex più diffuse (nello specifico lo spread trading).
  4. E’ possibile utilizzare le correlazioni per altri motivi. Per esempio, per massimizzare i profitti. In questo caso, si utilizzano correlazioni positive se le posizioni sono dello stesso verso (tutte Long o tutte Short) o correlazioni negative se le posizioni sono di verso opposto.

Correlazioni di portafoglio in trend – rischio alto

La prima strategia si sposa con un profilo di rischio alto. Essa consiste nell’apertura di più posizioni riguardante una stessa valuta, a favore o contro. Tali operazioni vanno distribuite su più coppie di cambi nella maniera più equa possibile. Quindi si andrà a costruire un portafoglio di coppie forex correlate. Il profitto è massimizzato se il trend generale è corretto… ma il rischio è elevato perchè ci si affida troppo al trend… che se studiato male andrebbe a colpire gli stop loss di tutto il portafoglio di coppie forex.

Spread trading: correlazioni intra-market a segni opposti – rischio medio

La seconda strategia si sposa invece con un profilo di rischio molto più basso. E’ quindi più sicura ma rischia di produrre meno rendimento o, in caso di sconfitta, di contenere in maniera più blanda la perdita. Nello specifico, consiste nell’apertura di una posizione long su un cambio e, allo stesso tempo, nell’apertura di una posizione (o più posizioni contrarie) su un altro cambio correlato da mi segno opposto. Ovviamente, entrambi i cambi devono essere caratterizzati da un rapporto di correlazione elevato. Nello specifico, negativa se vanno nella stessa direzione (es. entrambi Long), positiva se vanno nella direzione opposta (es. uno Long e uno Short).

Un classico esempio è long di EURUSD e short di GBPUSD (o viceversa).

E’ questo il caso dello spread trading sul forex a 2 o più coppie che abbiamo da sempre sostenuto. Per chi fosse interessato è possibile acquistare gli indicatori metatrader che permettono di studiare gli spread e creare i portafogli di coppie forex correlati.

https://www.we-trading.eu/prodotto/spreadforce-we-point-forex/

Correlazioni inter-market – rischio medio

La terza strategia è molto particolare. Essa consiste, infatti, di sfruttare le correlazioni che non intercorrono tra le coppie, bensì tra investimenti di settore completamente diverso ma statisticamente correlate. Ad esempio, il cambio USDCAD è correlato statisticamente in modo negativo con i prezzi del petrolio. Sfruttare questa correlazione vuol dire fare riferimento a valori statistici studiati negli anni.

Esempi di correlazioni Forex

Di seguito, un esempio di come sia possibile sfruttare le correlazioni nel Forex. Nello specifico, un esempio che riguarda la seconda strategia, quella che disegna un profilo di rischio basso.

Ipotizziamo di voler aprire una posizione Long sull’EUR/USD dal valore di 500.000 euro. Potremmo accompagnarla con una posizione Long su USD/CHF dal valore di 500.000 euro. In questo modo, anche qualora il mercato non andasse nella direzione auspicata, ossia verso una rivalutazione dell’euro sul dollaro, si guadagnerebbe dalla posizione di “riserva”. Infatti, i due cambi sono statisticamente correlati negativamente: quando l’euro-dollaro sale, il dollaro-franco scende, e viceversa.

Come si nota, queste operazioni vanno nel segno della diversificazione. Tutto quadra: la diversificazione è uno degli approcci storicamente più utilizzati per contenere o tenere sotto controllo il rischio, a tutte le latitudini e in tutti i mercati.

Le correlazioni stabili nel Forex

A inizio articolo, abbiamo specificato che per utilizzare in maniere efficace le correlazioni è necessario possedere un bagaglio tecnico adeguato. Ovvero, conoscere quali siano le correlazioni “stabili”, quelle che strutturalmente si ripropongono ad ogni sessione.

[box type=”note”]Attenzione! Le forze di correlazioni tendono ad essere stabili nel lungo periodo ma nel breve (intraday trading) possono anche perdere di forza oppure cambiare di segno. Quindi l’ottica di investimento di un trader di correlazioni deve essere sempre di medio – lungo termine.[/box]

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Ecco una lista esemplificativa.

EUR/USD, correlazione negativa con USD/CHF, con USD/CAD, con USD/JPY.

EUR/USD, correlazione positiva con AUD/USD, EUR/JPY, EUR/GBP

USD/JPY, correlazione negativa con EUR/USD e con AUD/USD

USD/JPY, correlazione positiva con USD/CHF e con EUR/JPY

USD/CHF, correlazione negativa con EUR/USD, con GBP/USD, con AUD/USD, con NZD/USD e con EUR/JPY

USD/CHF, correlazione positiva con USD/JPY e con USD/CAD

GBP/USD, correlazione negativa con USD/CHF e con USD/CAD

GBP/USD, correlazione positiva con EUR/USD, con AUD/USD, con NZD/USD e con EUR/JPY

EUR/JPY, correlazione negativa con USD/CHF e con USD/CAD

EUR/JPY, correlazione positiva con EUR/USD, con AUD/USD, con NZD/USD e con EUR/GBP

EUR/GBP, correlazione negativa con USD/CHF e con USD/CAD

EUR/GBP, correlazione positiva con EUR/USD, con GBP/USD, con AUD/USD e con NZD/USD

 

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