Le professioni: Cameriere

Per esercitare la professione non è obbligatoria l’iscrizione a uno specifico albo. È consigliabile frequentare una scuola alberghiera, oppure dei Corsi di formazione specifici e maturare competenze tecniche, quali:

• Conoscenza delle tecniche operative del servizio ristorativo e del settore eno-gastronomico
• Conoscenza delle caratteristiche degli alimenti e dei vini
• Conoscenza della Legge 626/94 e del Testo Unico 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro e della normativa che regola l’igiene nei locali

Trattandosi di una professione che richiede il costante contatto con il pubblico, il cameriere non può non possedere doti comunicative e relazionali, nonché capacità organizzative. La predisposizione al lavoro in team rappresenta un requisito fondamentale per chi sceglie di intraprendere il mestiere.

È inoltre fortemente consigliata la conoscenza di una o più lingue straniere.

Completano il profilo la capacità di resistenza allo stress, cura personale, rapidità e un forte autocontrollo.

Quali sono i dati sull’occupazione dei Camerieri?

Il Cameriere rientra nell’ampia categoria dei “Camerieri e professioni assimilate”. Per il 2020 erano previste per la categoria 173.080 nuove entrate, di cui 168.110 assunzioni di dipendenti.

Tra queste, il 68% sarà a tempo determinato e solo il 9% a tempo indeterminato.

Il 47% dei profili che si affacciano in questo settore ha un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, mentre il 12,3% sarà composto da lavoratori immigrati.

Il 72,5% dei datori di lavoro ritiene che uomini e donne siano ugualmente adatti a svolgere questa professione. 

Quali sono i requisiti richiesti ai Camerieri?

I datori di lavoro ricercano prevalentemente profili con le seguenti caratteristiche:

• esperienza professionale: per le nuove assunzioni è richiesta spesso un’esperienza nello stesso settore (62,1%)
• titolo di studio: al 36% dei nuovi assunti verrà richiesto soltanto un diploma di scuola dell’obbligo, il 23,8% dovrà invece possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado
• formazione professionale: possedere un titolo che attesti la formazione professionale può essere determinante. Infatti il 76% dei datori di lavoro richiede un livello di formazione almeno potenziale

Le piccole aziende, quelle da 1 a 9 dipendenti, sono le realtà (49,4%) con cui si confronteranno maggiormente i camerieri, accanto al 40,7% delle medie aziende e il 9,9% delle grandi aziende.

Fonte: Excelsior Unioncamere

Quanto guadagna un Cameriere?

La retribuzione di un Cameriere varia in base al luogo in cui presta servizio. Un Cameriere di un ristorante stellato guadagnerà certamente di più rispetto a un Cameriere di un altro ristorante meno rinomato. La sua retribuzione media si aggira attorno ai 2.000 € mensili, quando assunto in un ristorante di buon livello, ma può raggiungere anche retribuzioni molto più elevate, quando lavora in ristoranti stellati.

In merito alla retribuzione, le tariffe sono calcolate dal CCNL Turismo, Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva e Commerciale, Alberghi, ma si dovrebbe tenere conto di alcune varianti, quali il contesto lavorativo (di sicuro svolgere la professione in una città d’arte è più redditizio), la dimensione della struttura e le mance.

Occorre inoltre distinguere tra lavoro fisso, che consiste nella paga mensile dove l’ammontare varia in base alla stagione (es. in estate a Rimini un cameriere può raggiungere i 2.000 € al mese), oppure lavoro extra, dove la retribuzione si calcola o a giorno o a ore (in genere dalle 8 alle 12 € all’ora).

Spesso iniziare questa professione rappresenta un modo per i giovani di lavorare e nello stesso tempo mantenersi agli studi, ma chi sceglie di professionalizzarsi nel campo può puntare a compensi cospicui.