LE BOTTIGLIE DI VINO: DALLA PIÙ PICCOLA ALLA PIÙ GRANDE

Sai che cos’è un Jeroboam? Sai che esiste una bottiglia da 30 Litri?

Se hai la risposta pronta a queste domande, probabilmente sai che ci sono altre dimensioni di bottiglie di vino oltre alla bottiglia Standard.
Vediamo insieme tutte le bottiglie di vino. Ognuna ha il suo nome!

Qualche cenno di storia

Le prime tracce storiche inerenti alle origini della bottiglia in vetro risalgono al I secolo d.C., quando nei territori siriani vennero realizzati, per la prima volta, piccoli contenitori di vetro tramite la tecnica del soffio nella pasta semi-liquida, che divergevano dai prodotti precedenti, tipicamente a forma di anfore e brocche .
L’utilizzo pratico e comune della bottiglia però rimase piuttosto raro, anche a causa della difficoltà di produzione dell’oggetto rispetto ad altri contenitori aventi lo stesso utilizzo, e quindi la sua diffusione europea avvenne solamente intorno alla metà del XV secolo. Murano fu il primo centro di produzione agevolato dai numerosi contatti commerciali e culturali tenuti da Venezia con il Medio Oriente, dove era già sviluppata l’arte vetraria.
Nel XVII secolo si produssero bottiglie in vetro “marmorino” con aggiunte di filigrana d’argento e proprio in questo periodo, in Inghilterra, l’uso delle bottiglie per conservare i liquidi si intensificò grazie alla realizzazione della tipica bottiglia verde scuro priva di fronzoli ornamentali e adatta alla cantina.

Ogni vino ha la sua bottiglia

Le bottiglie per il vino si trovano in diverse forme e dimensioni. Le più note sono le seguenti:
Albeisa
bottiglia simile alla Borgognona è utilizzata in Piemonte soprattutto per i vini rossi di Langa quali Barolo, Barbera e Dolcetto. È quasi sempre di colore marrone, e riporta sulla spalla la scritta “Albeisa”. Fu introdotta all’inizio del Settecento dai produttori albesi per contraddistinguere i propri vini.
Alsaziana
simile alla renana, per vini bianchi.
Bordolese
è caratterizzata da un corpo cilindrico, spalla pronunciata, collo relativamente corto. È la forma di bottiglia più comune e versatile, utilizzata sia per vini bianchi che per vini rossi. Usata tradizionalmente nella regione del Bordeaux si è diffusa in tutto il mondo, divenendo la bottiglia più usata per il vino.
Borgognotta o Borgognona
usata tradizionalmente in Borgogna, i fianchi digradano per circa 2/3 dell’altezza, fino ad una breve sezione cilindrica, senza spalla. È adatta sia ai bianchi che ai rossi ed è largamente usata in tutto il mondo.
Champagnotta
usata tradizionalmente per lo Champagne ed in seguito per gli altri vini spumanti, è di aspetto simile alla borgognona ma con una base più larga. È più pesante (spessa) a causa della pressione che deve reggere (fino a 10 atmosfere). L’imboccatura presenta una sporgenza sulla quale si fissa la gabbietta metallica che trattiene il tappo.
Chiantigiana
usata per i vini del Chianti al posto del tradizionale fiasco, la capienza è di 1.500 ml.
Fiasco
è prodotto per soffiatura, di forma quasi sferica. È rivestito di paglia intrecciata che gli permette di stare in piedi autonomamente e lo protegge dagli urti. Un tempo era molto diffuso ma i costi di produzione del rivestimento e la difficoltà di stoccaggio ne hanno decretato l’abbandono
Lirica
bottiglia in vetro, di 50 cl di capacità, caratterizzata da un corpo cilindrico, spalla pronunciata e collo relativamente lungo. È spesso impiegata per l’imbottigliamento di liquori e olio di oliva.
Pulcianella
originaria di Montepulciano, (da cui il nome), era il fiasco per mezzo del quale le grandi famiglie nobili poliziane inviavano il vino di Montepulciano alla Corte Pontificia.
Renana
utilizzata per i vini bianchi, proviene dall’area del Reno, in Germania. È di forma cilindrico-conica molto allungata.

Le dimensioni delle bottiglie di vino

Ci sono diverse misure di bottiglie di vino. La dimensione standard è pari a 0,75 L. Questo standard fu adottato nel 1700. Alcuni affermano che 0,75 L erano le dimensioni maggiori che i soffiatori di vetro potevano raggiungere nel creare una bottiglia con un respiro completo. Un’altra teoria è che 0,75 L di vino fosse ritenuta la giusta razione per un uomo da bere durante un pasto. (provate ad addurlo come scusa al prossimo posto di blocco che troverete di ritorno da una cena!)
Oltre le dimensioni standard si possono trovare bottiglie di vino più grandi e più piccole.
Le bottiglie di grandi dimensioni sono raccomandate per vini da invecchiamento. In questi grandi contenitori infatti il vino invecchia più lentamente per il minor contatto con l’ossigeno. Inoltre hanno un vetro più spesso rispetto alle bottiglie standard, quindi la temperatura del vino non ha troppe variazioni e anche la luce passa con maggiore difficoltà.
I nomi delle dimensioni delle bottiglie di vino derivano dai re biblici. Tuttavia nessuno sa come sia iniziata questa convenzione sul nome.

0,1875 L – Piccolo o quarto: equivalente a 1/4 di bottiglia standard.

0,375 L – Demi o mezza: equivalente a 1/2 bottiglia standard.

0,75 L – Standard: la dimensione della bottiglia comune.

1,5 L – Magnum: equivalente a 2 bottiglie standard.

3 L – Jéroboam o Double Magnum: equivalenti a 4 bottiglie standard.

4,5 L- Réhoboam: equivalente di 6 bottiglie standard.

6 L – Mathusalem: equivalente di 8 bottiglie standard.

9 L – Salmanazar o Mordechai: equivalente di 12 bottiglie standard.

12 L – Balthazar: equivalente di 16 bottiglie standard.

15 L – Nabucodonosor: equivalente di 20 bottiglie standard.

18 L – Melchior: equivalente di 24 bottiglie standard.

20 L- Solomon: equivalente di 26,66 bottiglie standard.

25 L- Sovereign: equivalente di 33,33 bottiglie standard.

27 L- Primato o Goliath: equivalente di 36 bottiglie standard.

30 L – Melchizedek o Midas: equivalenti a 40 bottiglie standard.

Ti ho fatto venir voglia di bere vino da un Melchizedek, non è vero?? Allora mio caro lettore, se decidi di aprirlo per assaporare i gusti unici di una tale bottiglia….allora invitami a brindare con te!

😀 Isabella Porello

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