Le vere origini geografiche dei Craxi. Leggenda e Storia. C’è anche Messina.

Quando la leggenda diventa storia.

Negli ultimi trent’anni si è spesso discusso delle origini della famiglia Craxi. Grande fortuna ha avuto l’origine sanfratellana, comune dei Nebrodi,  ma è una “semiverità”. Vittorio Craxi, il padre di Bettino, era infatti messinese.
Vittorio Giovanni Benedetto Craxi nacque a Messina in via degli Antoni, il 15 luglio 1906.

Dopo la laurea in giurisprudenza, decise di emigrare nel capoluogo lombardo. Qui conobbe e sposò Maria Ferrari, una ragazza trasferitasi in città da un paese agricolo delle vicinanze, Sant’Angelo Lodigiano. Ebbero tre figli: Benedetto, Antonio e Rosilde (nella foto).
Il padre Benedetto (1867-1908), nativo di San Fratello, patriota e intellettuale, lasciò subito il suo paese natio per frequentare la facoltà di lettere a Messina. Divenne professore di greco e latino al liceo Maurolico e fu amico di Giovanni Pascoli e Gaetano Salvemini. Morirà sotto le macerie il 28 dicembre 1908. L’avo paterno era Vincenzo Craxi, sindaco di San Salvatore di Fitalia, luogo d’origine dell’intera famiglia. Egli, dopo l’unità d’Italia, si muoverà definitivamente dal piccolo comune nebroideo per stanziarsi nella più importante San Fratello, luogo di nascita poi del nipote Benedetto.
La madre era Ildegonda Testerini, direttrice dell’asilo Garibaldi di Messina e importante educatrice.
A Milano, Vittorio Craxi prese contatto con gli ambienti antifascisti milanesi ed aderì al Partito Socialista Italiano. Negli anni della occupazione nazi-fascista, partecipo’ alla lotta clandestina come membro dell’esecutivo lombardo del partito e il suo ufficio di Via Podgora 15, divenne uno dei centri di incontro e di riunione dei dirigenti socialisti.

Si incontravano per agire nella clandestinità,  Sandro e Carla Pertini, Lelio Basso, Antonio Greppi, Samuele Polistina ed altri. Sarà prefetto di Como nel 1946.
Orgoglioso del figlio Bettino, lo accompagnerà spesso nei suoi viaggi in Sicilia e a Messina. Muore a Genova il 25 marzo 1992, all’età di 85 anni.

 

Domenico Mazza

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