leFiamme d’Argento
Torino 2011 - Associazione Nazionale Carabinieri
Torino 2011 - Associazione Nazionale Carabinieri
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Settembre/Ottobre 2011 - n° 5 - Anno LIV - Poste Italiane SpA - Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 DCB - Roma<br />
<strong>leFiamme</strong><br />
<strong>d’Argento</strong><br />
Settembre/Ottobre2011<br />
Culqualber<br />
70 anni fa<br />
R I V I S T A D E L L ’ A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E C A R A B I N I E R I<br />
www.assocarabinieri.it
Carta geografica dell’Africa Orientale Italiana<br />
edita nel 1936 dall’Istituto Geografico Militare.<br />
Dueimmaginid’epoca.<br />
Vedute della città di San Francisco, California<br />
e della partecipazione di ANC al<br />
Columbus Day<br />
in questo numero...<br />
3 Editoriale<br />
di Nicolò Mirenna<br />
4 Tenere sempre vivo lo spirito di Culqualber<br />
di N. M.<br />
6 Libia: si costruisce il futuro<br />
di Angelo Sferrazza<br />
7 La Guerra italo-turca<br />
di Vincenzo Pezzolet<br />
8 Grandi icone dell’Arma<br />
di Dario Benassi<br />
9 I Garibaldini del Gianicolo<br />
di Andrea Castellano<br />
10 Risorgimento: i protagonisti<br />
di Giacomo Cesario<br />
12 Bande, fanfare e calcio<br />
di Franco Piccinelli<br />
13 La febbre ci aiuta<br />
di Sergio Filipponi<br />
14 La birra è bionda...<br />
di Umberto Pinotti<br />
15 La Venere di Morgantina<br />
di Alberto Gianandrea<br />
16 Notizie dall’O.N.A.O.M.A.C.<br />
di Cesare Vitale<br />
17 Sconfiggere la mafia<br />
di Stefano Boscolo<br />
18 Un compleanno speciale<br />
di Iliano Benigni<br />
19 Un vertice fuori porta<br />
di A.G.<br />
20 Columbus Day con ANC<br />
di Fabrizio Marcelli<br />
21 I Love San Francisco...<br />
di D.B.<br />
22-31 Echi del XXI Raduno<br />
Immagini inedite<br />
32 1° Consiglio Nazionale - 5 maggio 2011<br />
34 2° Consiglio Nazionale - 13 ottobre 2011<br />
36 Vita associativa<br />
a cura della Redazione<br />
38 Sezioni Estere<br />
56 Tutti libri<br />
Le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
Settembre - Ottobre 2011<br />
Questo numero è stato stampato<br />
in 206.899 copie, di cui 206.534<br />
inviate alle Sezioni ed ai soci ANC<br />
in Italia e all’estero, ai comandi<br />
dell’Arma fino a livello Stazione,<br />
ad uffici ed enti pubblici<br />
Rivista della<br />
Associazione Nazionale Carabinieri<br />
Direzione<br />
00192 Roma<br />
via Carlo Alberto dalla Chiesa, 1/A<br />
tel. 063614891 - fax 0636000804<br />
Sito web<br />
www.assocarabinieri.it<br />
Indirizzi e-mail<br />
Presidenza:<br />
anc@assocarabinieri.it<br />
Presidente:<br />
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Volontariato:<br />
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Amministrazione:<br />
amministrazione@assocarabinieri.it<br />
sito web:<br />
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Direttore<br />
Libero Lo Sardo<br />
Direttore Responsabile<br />
Nicolò Mirenna<br />
direttore@assocarabinieri.it<br />
Vice Direttore<br />
Vincenzo Pezzolet<br />
Capo Redattore<br />
Dario Benassi<br />
caporedattore@assocarabinieri.it<br />
tel. 06361489320<br />
Progetto grafico<br />
Sergio Raffo<br />
Grafica ed impaginazione<br />
GraffioArt Roma<br />
Segreteria di redazione<br />
Emma Tripodi<br />
Alberto Gianandrea<br />
tel 06361489325 - 06361489324<br />
fiamme_argento@assocarabinieri.it<br />
Hanno collaborato<br />
Libero Lo Sardo, Nicolò Mirenna,<br />
Angelo Sferrazza, Vincenzo Pezzolet,<br />
Dario Benassi, Andrea Castellano,<br />
Giacomo Cesario, Franco Piccinelli,<br />
Sergio Filipponi, Ugo Pinotti,<br />
Alberto Gianandrea, Cesare Vitale,<br />
Stefano Boscolo, Iliano Benigni,<br />
Fabrizio Marcelli, Giuseppe Del Ponte,<br />
Silvio Moglioni, Giovanni Faustini<br />
Stampa<br />
CANTELLI-ROTOWEB srl<br />
Via Saliceto 22/e<br />
40013 Castel Maggiore (BO)<br />
tel 051700606 – fax 0516328090<br />
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Registrazione Tribunale di Roma<br />
n. 3400 del 23/07/53<br />
Iscrizione al ROC n. 1306<br />
Gli articoli rispecchiano<br />
esclusivamente le opinioni<br />
degli autori.<br />
Proprietà letteraria, artistica<br />
escientifica riservata.<br />
Per le riproduzioni anche se parziali,<br />
dei testi, è fatto obbligo<br />
citare la fonte.<br />
Il giornale è stato chiuso il<br />
02/11/2011
Editoriale<br />
Riscriviamo la nostra storia<br />
Èin corso di stampa la seconda edizione del volume “L’Associazione Nazionale<br />
Carabinieri e la sua storia” dedicato – in nome e per conto di<br />
una generazione di Carabinieri che sono “giovani” da molti, lunghi anni<br />
– ai Carabinieri di ogni grado e posizione in attività di servizio agli<br />
inizi del terzo millennio. A noi, Carabinieri “di lungo corso”, sembra<br />
talvolta che declinando la nostra età discendente, siano per cadere anche le<br />
nostre speranze e non solo quelle personali e sfumare i programmi per un avvenire<br />
che forse non c’è.<br />
Ed essendo un preciso dovere trasmettere ai giovani il nostro patrimonio morale<br />
come ci è stato a suo tempo affidato, temiamo di consegnare loro un’Arma<br />
diversa da quella che – nell’entusiasmo giovanile – pensammo e idealizzammo<br />
nei progetti di vita e che, nella maturità ci è sembrato di essere destinati a realizzare<br />
concretamente.<br />
Il “sistema Arma” in cui abbiamo coltivato e perseguito, con i nostri sogni e le<br />
legittime ambizioni, i modelli di uno stile di vita rigoroso eppure esaltante, a ben<br />
pensarci, non esiste più così come lo abbiamo vissuto, perché si è nel tempo<br />
trasformato adeguandosi giustamente al progresso sia tecnologico, sia sociopolitico<br />
dell’Italia, dell’Europa, del mondo. E di questo ci vantiamo senza falsi<br />
pudori: di essere si figli del nostro tempo, ma di avere comunque sempre guardato<br />
al futuro credendo fermamente nella necessità di una evoluzione istituzionale<br />
la quale, ben saldo il rispetto dei valori fondamentali che dal 1814 animano<br />
il nostro Giuramento, costituisca il filo conduttore del delicato processo<br />
di rinnovamento nella tradizione, identificando i Carabinieri di oggi come i continuatori<br />
di un percorso di servizio collaudato da due secoli di storia. Nessuna<br />
eresia dunque quando sosteniamo che “l’Arma di una volta” non esiste più: l’importante<br />
è dirlo costruttivamente, per rilevare, non per biasimare gratuitamente<br />
il nuovo, perché la validità delle scelte è data dai risultati che non mancano oggi<br />
come non sono mancati ieri.<br />
Peraltro, se c’è oggi qualcosa che non va, ne siamo anche noi responsabili, senza alibi, senza sconti, senza addossare colpe ad altre<br />
generazioni passate e presenti verso cui, anzi, nutriamo sentimenti di stima e affetto. Per questo non ci sentiamo giganti che poggiano<br />
sulle spalle di nani, né pensiamo di essere nani che poggiano la loro azione sulle spalle di giganti: siamo quello che siamo, con le nostre<br />
connotazioni e con la nostra umanità, ma siamo anche, tutti insieme, Carabinieri di ieri, di oggi e del domani che si sta formando<br />
sui banchi degli Istituti dell’Arma e dobbiamo colloquiare con la gioia di potersi, di volersi guardare serenamente negli occhi. Com’è<br />
nostro costume. Ma ecco: noi che, per inguaribile e ragionato ottimismo, contiamo soltanto le primavere degli anni, noi che la lunghezza<br />
della vita ha costretto spesso a fare scelte impopolari e difficili, vogliamo raccontare un brano della nostra storia ai Carabinieri delle<br />
giovani generazioni, per farli partecipi delle vicende dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Sodalizio della grande famiglia dell’Arma<br />
nel quale dovremmo sentirci tutti compresi, senza differenze d’età, proprio perché vi convergono tradizione, continuità, esperienze e cultura<br />
dei valori in un presente spirituale e pur concreto, ove le parole “congedo” e “servizio” sono solo identificativi di stato per un ruolo<br />
sociale comune: quello dell’essere Carabiniere.<br />
Nascono così nuove pagine che, in una ardita sintesi, comprendono le tappe di una storia lunga e sofferta che comincia quando – in<br />
assenza di un sistema assistenziale nazionale – i primi Carabinieri congedati e/o pensionati di fine ‘800 si ritrovano economicamente<br />
in una forma di precarietà che suscita e incoraggia sentimenti di associazionismo ai fini del mutuo soccorso. Da allora Arma in attività<br />
di servizio e sodalizi assistenziali di varia denominazione, viaggiano in perfetta simbiosi, con rapporti sostanzialmente sempre accettabili:<br />
nel’arco di circa due secoli, dal piccolo regno sardo-piemontese si giunge all’Italia degli anni Duemila, da un piccolo Corpo di<br />
“militari per saviezza distinti” si giunge all’Arma dei Carabinieri con rango di Forza Armata della Repubblica Italiana, motivo di vanto<br />
nazionale per tutti, esempio da imitare da parte delle Gendarmerie di quasi tutto il mondo.<br />
Noi abbiamo l’orgoglio di descrivere il passato della nostra Istituzione, raccontando con semplicità, ma in maniera organica e documentata,<br />
le origini del movimento associazionistico fra Carabinieri che dagli incerti inizi del 1886 giunge alla realtà di una Associazione<br />
Nazionale Carabinieri di oltre 200.000 iscritti.<br />
Noi siamo la memoria del passato, siamo il ricordo, rappresentiamo la lunga sequenza di avvenimenti che costituiscono la nostra storia,<br />
conserviamo ancora la speranza: speriamo nei giovani, che sono il progetto e la certezza dell’avvenire della nostra Istituzione.<br />
Ora tocca ai giovani progettare un felice futuro per l’Arma benemerita.<br />
Nicolò Mirenna<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 3
Storia dell’Arma<br />
NELLA RICORRENZA DEL 21 NOVEMBRE, 70 ANNI DOPO<br />
Tenere sempre vivo lo spirit<br />
Costituisce la principale caratteristica del Carabiniere: la Fedeltà<br />
di N. M.<br />
Settant’anni: due, quasi tre generazioni. Tanto è il<br />
tempo trascorso da quell’epica battaglia di Culqualber,<br />
fiore di gloria militare all’occhiello dell’Arma e<br />
dell’intera Nazione. Eppure, nonostante la memoria<br />
dell’episodio sia emblematica per noi Carabinieri, per<br />
i nostri familiari e, mi auguro, per gli appartenenti alle altre<br />
Forze Armate, il quesito in merito posto al “viandante” ne atteggerebbe<br />
il volto a un’espressione tra l’attonito e il sospettoso<br />
(non sarà una medicina?). E allora, dopo averlo rassicurato che<br />
Culqualber no, non è un neologismo farmaceutico ma una pagina<br />
di storia patria, glie ne racconteremmo una breve sintesi<br />
spigandone i motivi, lo spirito che animò i protagonisti e il messaggio<br />
didascalico che i posteri dovrebbero leggervi. Ora giovanotto…un<br />
po’ avanti d’età, all’epoca ero adolescente e nella<br />
mia Sicilia ne ho avuto solo una vaga eco ma, forte di questa<br />
pur evanescente “prima mano”, della conoscenza personale con<br />
alcuni reduci e delle molte pagine lette, proverò, in tutta umiltà,<br />
a informare quel “viandante”.<br />
Nella tarda primavera del 1941 l’Africa Orientale Italiana, l’Impero<br />
che tanto inorgogliva i “granitici” discendenti di Cesare Augusto,<br />
incuranti delle risorse e dei sacrifici che era costato agli italiani<br />
appena cinque anni prima, era ridotto alla sola piazzaforte di Gondar<br />
nella regione etiopica dell’Amhara, difesa dal quadrilatero di<br />
capisaldi avanzati: Uolchefit, Celga Blagir,Tucul Dinghià e Sella Culqualber.<br />
Circa 40.000 uomini tra nazionali e coloniali al comando<br />
del generale Guglielmo Nasi. L’importanza vitale di Culqualber<br />
(in amharico: Passo delle Euforbie) era che sbarrava l’unica<br />
strada transitabile dai mezzi militari britannici provenienti da Sud<br />
verso Gondar.<br />
Alla fine di luglio iniziò la pressione nemica sul caposaldo difeso<br />
dalle Camice Nere e Ascari del 240° Battaglione e un<br />
Gruppo d’artiglieria; il 6 agosto giunsero di rinforzo i militari del<br />
1° Gruppo Carabinieri Reali mobilitato dislocati sul “Costone<br />
dei Roccioni” e sullo “Sperone del km. 39”. Meno di tremila uomini<br />
in tutto, al comando del colonnello Augusto Ugolini. In<br />
particolare i militari dell’Arma assommavano a 360 su due<br />
Compagnie di nazionali e una di Zaptié, al comando del maggiore<br />
Alfredo Serranti. I britannici, coadiuvati da bande partigiane<br />
locali e rinforzati via via da nuovi reparti e da truppe etiopiche,<br />
raggiunsero gli oltre 22.000 uomini appoggiati da<br />
artiglieria campale, carri armati e decine di aerei. Offensive e<br />
controffensive durarono sino al 21 novembre, giorno dello<br />
scontro finale. In un turbinio di polvere, esplosioni, grida, nel roteare<br />
di calci di moschetto e pugni nudi, caddero i carabinieri,<br />
cadde il maggiore Serranti, caddero le camice nere con il loro<br />
comandante seniore (maggiore) Alberto Cassoli, gli artiglieri e<br />
i prodi ascari e zaptié. E fu silenzio. I pochi difensori superstiti<br />
furono avviati ai campi di concentramento da un nemico ugualmente<br />
provato, vittorioso per schiacciante superiorità e ammirato<br />
da tanto coraggio.<br />
Molti degli Eroi Caduti e sopravvissuti ottennero le massime ricompense<br />
al Valor Militare, la Bandiera dell’Arma fu decorata di<br />
medaglia d’oro con la seguente motivazione: “Glorioso veterano<br />
(il 1° Gruppo CC.RR) di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare<br />
un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice<br />
di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio<br />
settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la<br />
violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva<br />
e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo<br />
decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine,<br />
dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per ultima<br />
volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi.<br />
Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente<br />
agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante<br />
avversario in sanguinosa impari lotta corpo a corpo nella quale<br />
comandante e carabinieri fusi in un solo eroico blocco simbolico<br />
delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose<br />
tradizioni dell’Arma”.<br />
E poi? Chiede interessato il famoso “viandante”. Poi il ricordo<br />
si tramanda nel racconto dei reduci e nelle celebrazioni istituzionali.<br />
Si annebbia progressivamente e si affievolisce dive-<br />
4 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
o di Culqualber<br />
nendo un’icona, un quadro appeso al muro nella casa della storia<br />
dove si entra sempre meno e sempre più distrattamente,<br />
man mano che le voci si spengono e che le generazioni si allontanano<br />
nel tempo. Che resta dunque, oggi, dello spirito di<br />
Culqualber, lo spirito del dovere? Dovrebbe restare la forza morale<br />
che si dimostra nell’ineluttabile, la dimensione del coraggio<br />
interiore dell’essere umano, capace di battersi nelle avversità<br />
della vita anche quando sembra che non ci siano speranze.<br />
La voglia di affermare valori e ideali al di là della propria singola<br />
esistenza. L’espressione concreta della dignità tanto più<br />
grande quanto più è difficile mantenere gl’impegni presi, la parola<br />
data, la fiducia accordataci. Il soffio di Dio è dentro di noi<br />
e, comunque, il retaggio dei milioni d’anni che vanta la nostra<br />
evoluzione sino all’autocoscienza e al percorso della civiltà: fragili<br />
mortali avrebbero detto gli antichi numi di Atene e Roma;<br />
signori della terra vogliamo e dobbiamo affermare noi. Fragili<br />
si, nelle inevitabili debolezze di organismi con un inizio e una<br />
fine; ma nelle opere, nella volontà, nella solidarietà e nel coraggio<br />
di vivere consapevolmente, in questo anche l’ultimo degli<br />
uomini, se è un uomo onesto, è grande quanto tutto il<br />
mondo. Questo è lo spirito e il messaggio dei “leoni di Culqualber”.<br />
Intatto. Stringato nel suo rigore. Senza tempo.<br />
Intendiamoci: battersi nelle avversità, oltrepassare la dimensione<br />
dell’esistenza individuale, rispettare gli impegni e onorare la fiducia<br />
non deve voler dire ostinazione fine a se stessa, perché<br />
questa sarebbe sciocca arroganza. I nostri padri in Africa Orientale<br />
delle speranze, per quanto remote, vaghe, forse “futuribili”,<br />
le avevano. Bisognava tenere duro perché se si fosse riusciti a<br />
difendere il ridotto gondarino rimanendo ancora, diciamo, con<br />
un piede nell’Impero, ci sarebbe stata la possibilità di riunirsi con<br />
le armate italo tedesche vittoriose in Africa Settentrionale le<br />
quali, una volta presa Alessandria<br />
avrebbero potuto attuare una manovra<br />
a tenaglia penetrando attraverso<br />
il Sudan in Etiopia. Poco più che una<br />
fantasia, ma pur sempre possibile al<br />
di là dei “se” e dei “ma”.<br />
E, per estensione, appunto in questa<br />
ottica spirituale e pur realistica, nel<br />
convincimento che le idee possono<br />
essere concretizzate se veramente se<br />
ne ha la fede, i valori dell’esistenza<br />
che abbiamo scoperto ed affermiamo,<br />
gli ideali di umana convivenza per i<br />
quali faticosamente ci battiamo, il dominio<br />
della ragione sull’istinto, la capacità<br />
di distinguere l’interesse nel<br />
giusto anche a un duro prezzo dalla<br />
facile convenienza nell’egoismo ed altre<br />
sono le virtù che possiamo leggere<br />
tra le righe degli esempi di episodi<br />
come quello citato. Il messaggio, in<br />
definitiva, è sempre lo stesso: possono<br />
cambiare le convinzioni ideologiche,<br />
i principi filosofico-religiosi e<br />
gli equilibri politici, ma non i fondamenti etici della persona e del<br />
genere umano.Voglio dire che merita rispetto e onore sempre chi<br />
mostra animo saldo e nobile nelle prove più dure, quando sarebbe<br />
facile e anche comprensibile demordere, nei momenti in cui il vincolo<br />
etico verso la società, come ad esempio il Giuramento militare<br />
ma anche i doveri del buon cittadino, ci chiamano nei fatti a<br />
dimostrare quanto siamo affidabili.<br />
In tutta franchezza: purtroppo non sono certo che, almeno apparentemente,<br />
di quel messaggio<br />
resti molto più che i discorsi di circostanza,<br />
la commozione fugace e<br />
gli attestati di principio che lasciano<br />
il tempo che trovano, come sembrano<br />
dimostrare al momento governanti<br />
e governati di tutto il<br />
mondo. Ma sono sicuro che all’atto<br />
del bisogno vero (ci auguriamo il<br />
più tardi possibile), anche le generazioni<br />
che appaiono ora meno<br />
salde sapranno “rimboccarsi le maniche”<br />
come le precedenti sin dall’alba<br />
della civiltà. La domanda,<br />
semmai, è: di questo passo, bruciando<br />
energie e risorse nella fornace<br />
di un progresso che è divenuto<br />
schiavitù, ci sarà ancora una<br />
società da riedificare, un’umanità<br />
per la quale rimboccarsele quelle<br />
maniche? Gli Eroi di Culqualber, i<br />
Salvo D’Acquisto, i San Francesco ci<br />
hanno parlato. Forse dovremmo<br />
ascoltarli in tempo.<br />
■<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 5
Attualità<br />
FINITA LA GUERRA DEGLI OTTO MESI<br />
Libia: si costruisce il futuro<br />
Nuovo ruolo dell’Europa e della NATO<br />
di Angelo Sferrazza<br />
Con la cattura e l’uccisione del<br />
colonnello Muammar Gheddafi<br />
termina la “guerra” di Libia modello<br />
2011, iniziata con la dura<br />
repressione di pacifiche manifestazioni<br />
in cinque città del Paese, Tripoli<br />
compresa. Le manifestazioni cominciarono<br />
a Bengasi il 15 febbraio, qualche giorno<br />
dopo la caduta di Hosni Mubarak. Il tam<br />
tam di facebook dà il via il 17 dello stesso<br />
mese alla “giornata della rabbia”: Tunisi e<br />
il Cairo avevano ispirato le proteste dei libici,<br />
illusi che Gheddafi avesse recepito il<br />
messaggio della “primavera araba”. Il colonnello,<br />
da quarantadue anni al potere,<br />
era troppo sclerotizzato nel suo delirio di<br />
potenza per pensare di trasformare la sua<br />
creatura, la “Jamahiriya” (governo delle<br />
masse), in un’altra forma di potere che<br />
permettesse spazi di libertà e di modernità.<br />
La sua risposta è stata di tipo militare:<br />
rapida, feroce e sanguinosa. E’ opportuno<br />
ricordare che la Jamahiriya si reggeva<br />
su tre concetti: rivoluzionario, militare, tribale.<br />
Ed è per questo che l’esercito esce<br />
dalle caserme e soffoca le manifestazioni,<br />
quasi come un “obbligo” istituzionale. Intanto<br />
Bengasi resiste dando il via alla rivolta<br />
armata dalla Cirenaica, da sempre la<br />
spina nel fianco del colonnello. I fatti sono<br />
noti: qualche giorno dopo nasce il Consiglio<br />
nazionale di transizione (Cnt). Inizia<br />
così l’avanzata verso l’Ovest, verso la Tripolitania.<br />
Un esercito non esercito si muove<br />
con normali mezzi di trasporto, con armi<br />
leggere, contro il potente ed armatissimo<br />
esercito del colonnello, un’onda di popolo<br />
che avanza e si ritira disordinatamente e<br />
poi riparte, sostenuta più che da comandantii<br />
capaci, da una fede quasi religiosa.<br />
Come ha detto uno dei più importanti<br />
scrittori libici, Ibrahim al-Koni da sempre<br />
vissuto in esilio, “…da quel momento, la<br />
gente si è persuasa che qualcosa nell’universo<br />
non stava andando nel verso giusto<br />
e si è assunta la responsabilità di ristabilire<br />
la situazione. E’ insorta, dopo aver capito<br />
di essere stata, durante questo periodo<br />
insensato (quattro decenni!) vittima<br />
di una impostura, di un falso profeta, di un<br />
falso messia, non il Messia della salvezza.<br />
Allora ha affilato le armi…”.A marzo alcuni<br />
Paesi occidentali primi<br />
fra tutti Gran Bretagna<br />
e soprattutto Francia,<br />
con gli Stati Uniti su<br />
una posizione concordante,<br />
ma distinta, decidono<br />
di intervenire<br />
come Nato “a difesa<br />
dei civili” come con<br />
l’operazione Unified<br />
Protector, forti della risoluzione<br />
Onu 1973.A<br />
questo punto si apre<br />
una pagina politica<br />
nuova, cioè quella<br />
della Nato, del suo<br />
ruolo, della sua trasformazione. Una Nato<br />
che si è mossa in questa occasione a “due<br />
velocità”, con una Germania assente se<br />
non contraria ed una Francia super attiva e<br />
con gli Usa che hanno lasciato agli europei<br />
l’azione militare, pur fornendo il massimo<br />
dell’assistenza tecnologica e di intelligence,<br />
senza la quale gli aerei non avrebbero potuto<br />
operare. Importante sottolineare la<br />
partecipazione alle operazioni militari di tre<br />
paesi arabi, Giordania, Qatar ed Emirati<br />
Arabi Uniti, l’appoggio politico della Lega<br />
Araba e di molti paesi africani. Partecipazione<br />
simbolica si dirà, ma importante dal<br />
punto di vista politico, perché segna un<br />
passo avanti estremamente importante<br />
nella collaborazione fra paesi arabi e Nato.<br />
Specie nel momento in cui il quadro generale<br />
medio orientale è in grande movimento<br />
e la “primavera araba” è alla prova<br />
elettorale. Ha iniziato la Tunisia.Alla fine di<br />
ottobre i tunisini si sono recati in massa a<br />
votare, oltre il 90%, nella massima libertà<br />
e garanzia democratica, per eleggere la<br />
Costituente. Ha prevalso, su ben 81 formazioni<br />
partitiche in competizione, il partito<br />
Ennahada di ispirazione islamica moderata.<br />
I partiti laici non hanno retto all’urto,<br />
ma sono presenti nella Costituente. Un<br />
test importante questo tunisino, che troverà<br />
un confronto con le prossime elezioni<br />
in Egitto, dove i “fratelli musulmani”<br />
avranno prevedibilmente un sicuro successo.<br />
Anche la Libia dovrà affrontare nei<br />
prossimi mesi una prova democratica. Per<br />
ora non si sa quando e in che termini. Ma<br />
prima di arrivare ad elezioni, si dovrà costruire<br />
il paese. Un’impresa difficilissima<br />
e preoccupante. Gli “occidentali” sembrano<br />
per ora interessati a conservare<br />
contratti e a prepararsi ad intervenire in<br />
Libia, questa volta non militarmente, ma<br />
con le imprese e con gli affari. Forse<br />
prima di far questo dovrebbero preoccuparsi<br />
del futuro del Paese. Non è facile<br />
rimetterlo in piedi dopo quarantadue<br />
anni di Gheddafi, che di fatto ha governato<br />
solo la parte della Libia a lui fedele.<br />
Il Cnt dovrà innanzi tutto integrare nelle<br />
istituzioni rappresentanti di diverse aree<br />
del Paese e tribù e coinvolgere tutti in un<br />
disegno nazionale democratico e fortemente<br />
innovativo, rispetto alla cultura e<br />
alla storia libica. Se il petrolio, visto<br />
come fonte di redistribuzione della ricchezza<br />
per tutto il popolo, può essere un<br />
possibile cemento, non potrà esserlo<br />
però sul piano politico. Forse anche in Libia,<br />
considerata “laica”, ma in verità solo<br />
controllata da Gheddafi, l’islamismo sarà<br />
il filo che legherà le più diverse e lontane<br />
realtà. Le dichiarazioni di Abdel Jalil, leader<br />
del Cnt, sull’ipotesi dell’adozione<br />
della sharia come base del nuovo ordinamento<br />
giuridico crea qualche preoccupazione.<br />
Quel che si deve fare è aiutare nel<br />
processo democratico i paesi della cosiddetta<br />
“primavera araba”. E per far questo<br />
bisogna che l’Europa si muova congiuntamente.<br />
Anche perché gli Usa, se<br />
pur attenti all’area, sembrano voler delegare<br />
a noi europei il compito di sostenere<br />
i cambiamenti. Non sarà un compito facile.<br />
Le premesse non sembrano buone.<br />
Allora sì che dovremo cominciare a preoccuparci.<br />
■<br />
6 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
Libia: note di storia<br />
1911-1943: DALL’IMPERO OTTOMANO ALLA MODERNA LIBIA<br />
La Guerra italo-turca<br />
La conquista diTripoli segnò l’inizio dell’avventura coloniale italiana nell’area<br />
di Vincenzo Pezzolet<br />
Ci sono molti modi di “leggere” la<br />
Storia: per interesse culturale;<br />
per trarne insegnamenti; per<br />
cercare di capirne i nessi con<br />
l’evoluzione tecnologica e così<br />
via. Quello che conta è che ogni decisione,<br />
ogni strategia dei governi avviene<br />
nell’ambito degli equilibri nazionali ed internazionali<br />
in seno al contesto storico<br />
basato sul pensiero e sugli interessi morali<br />
e materiali ritenuti legittimi dalla società<br />
in quel momento. Questo per dire<br />
che spesso si commette l’errore di dare<br />
agli eventi del passato un’interpretazione<br />
“moralizzata” sui nostri principi, o peggio<br />
“addomesticata” per convenienza di parte.<br />
Tant’è: l’opinione pubblica ha bisogno,<br />
comprensibilmente, di buoni e cattivi; ma<br />
può capitare che il cattivo di ieri sia il<br />
buono di oggi e viceversa, come i nostri<br />
patrioti del Risorgimento considerati all’epoca<br />
pericolosi sovversivi o, per converso,<br />
l’imperatore Francesco Giuseppe,<br />
sovrano illuminato per eccellenza nel suo<br />
tempo. Così, per oggi, gl’italiani,“cattivi” di<br />
ieri, si sono macchiati giusto cent’anni fa,<br />
per colpa del “cattivo” Giovanni Giolitti,<br />
della guerra contro la<br />
“buona”Turchia di oggi che<br />
ieri era il “cattivo” Impero<br />
Ottomano. Per cui, nel<br />
1912 ”l’Italietta” di ieri,<br />
molto “cattivamente” ha<br />
conquistato la Libia (quello<br />
“scatolone di sabbia” ove<br />
poi si sarebbe scoperto il<br />
petrolio, ma non da noi,<br />
che eravamo cattivi e pure<br />
sfortunati).<br />
Venendo al tema: non si<br />
può giudicare la guerra<br />
italo – turca, né tanto<br />
meno la successiva occupazione della Libia<br />
secondo gli attuali parametri, come<br />
purtroppo qualcuno tende a fare. Certo<br />
oggi siamo legati da stretta amicizia con<br />
la Repubblica di Turchia ed anche con la<br />
Libia, al di là dell’attuale conflitto, ci sono<br />
stati e ci sono rapporti di fattiva collaborazione.<br />
Nel 1911 però il colonialismo<br />
era un dato di fatto rispondente alle idee<br />
e ai bisogni delle potenze industriali e<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
commerciali; peraltro la Libia era una regione<br />
multietnica, scarsamente popolata<br />
e dagli incerti confini, non nazione libera<br />
e unita (Tripolitania e Cirenaica che ne<br />
sono le principali regioni erano storicamente<br />
distinte) come ad esempio l’Impero<br />
Etiopico, ma appunto provincia ottomana.<br />
C’è stata effettivamente tra il<br />
1912 e il 1919 un’aspra guerriglia attuata<br />
dalle tribù dell’interno libico, che però<br />
erano fomentate e organizzate<br />
strumentalmente dai<br />
turchi; in seguito altre tribù<br />
arabe e berbere che facevano<br />
capo alla Senussia,<br />
una confraternita mistica<br />
musulmana semiautonoma,<br />
con alterne vicende<br />
animarono un’aspra rivolta<br />
dal 1923 al 1930 cui, effettivamente,<br />
rispose una<br />
dura repressione da parte<br />
nostra com’era normale all’epoca.<br />
A questi combattenti<br />
va certamente riconosciuto<br />
l’appellativo di patrioti, anche se<br />
non in riferimento all’ipotesi di uno Stato<br />
libico, quanto piuttosto all’idea di un territorio<br />
autonomo ove attuare liberamente<br />
i dettati di quel credo filosofico religioso.<br />
La guerra fu dichiarata il 29 settembre<br />
1911 e il 5 ottobre, dopo un bombardamento<br />
navale, le forze italiane entrarono a<br />
Tripoli iniziando la conquista della Libia. Il<br />
Corpo di Spedizione italiano, forte di<br />
34.000 uomini (poi sino a 100.000) al<br />
comando del generale Carlo Caneva, comprendeva<br />
anche reparti di Carabinieri<br />
Reali distinti in Sezioni ordinarie, quelle<br />
addette alla polizia militare e Sezioni speciali<br />
destinate al servizio d’istituto nelle<br />
zone occupate, per un complesso di circa<br />
900 militari. Le ostilità cessarono il 18 ottobre<br />
1912 con la pace di Losanna e il<br />
Regno d’Italia ottenne l’agognata Libia;<br />
non però senza difficoltà e solo quando le<br />
operazioni vennero portate nel mare Egeo<br />
con l’occupazione di Rodi e del Dodecaneso,<br />
perché gli ottomani riuscirono, come<br />
detto, a coagulare le tribù sahariane arabe<br />
e berbere, di comune fede islamica, in<br />
una guerra santa contro le nostre truppe.<br />
La Tripolitania e la Cirenaica vennero amministrate<br />
separatamente poi, nel 1934,<br />
fu istituito il Governatorato Generale della<br />
Libia, quindi gli abitanti autoctoni goderono<br />
dello status di cittadini italiani (“cattivi”<br />
o “buoni”?) con tutti i diritti connessi<br />
e combatterono valorosamente al nostro<br />
fianco pochi anni dopo. Furono costruiti<br />
ospedali, strade (ad esempio la famosa<br />
arteria Via Balbia lungo la costa), moschee<br />
e scuole e vennero impiantate coltivazioni.<br />
Nel 1937 la Libia fu suddivisa in<br />
quattro province: Tripoli, Bengasi, Derna,<br />
Misurata e un territorio militare del Sud (il<br />
Fezzan) con capoluogo Hun.<br />
Occupata nel 1943 dagli Alleati, la Libia<br />
ottenne l’indipendenza e il riconoscimento<br />
delle Nazioni Unite nel 1951. ■<br />
settembre - ottobre 2011 / 7
Anniversari<br />
CULQUALBER: PIETRA MILIARE DELLA NOSTRA STORIA<br />
Grandi icone dell’Arma<br />
Intitolazioni,Virgo Fidelis e Giornata dell’Orfano ne trassero origine<br />
di Dario Benassi<br />
Da quell’episodio di eroismo in una guerra purtroppo<br />
sfortunata, non dimenticato ma inevitabilmente un<br />
po’ sfumato per chi ne legge oggi i resoconti e non<br />
ebbe a viverli, facente parte di un passato lontano e<br />
non troppo noto, discendono alcune di quelle che, secondo<br />
una mia definizione, sono oggi “le grandi icone dell’Arma”.<br />
Culqualber… nome esotico, non nostrano, in Africa, ma chissà<br />
dove… pochi lo sanno esattamente, non c’è neanche sulle carte,<br />
mentre però tutti sanno di sicuro dov’è Sharm el Sheikh e molti<br />
di noi ci hanno trascorso vacanze di sogno senza immaginarsi che<br />
“quel” luogo, un po’ più a sud nell’entroterra montuoso del Mar<br />
Rosso, nell’attuale Etiopia, non è poi molto lontano da lì ed é vicino<br />
alla più nota località di Amba Alagi, anche questa resa famosa<br />
dalla guerra. Eppure in Accademia a Modena, a Firenze e<br />
Velletri, nelle varie Scuole Allievi se ne tiene viva la memoria, forse<br />
non tanto sotto il profilo geografico, tramandandola a giovani che,<br />
a settantanni di distanza e con la mentalità di oggi, recepiscono<br />
ma – dobbiamo capirlo – rimangono anche un po’ indifferenti.<br />
La posizione di Culqualber-Passo delle Euforbie, importante avamposto<br />
della difesa di Gondar in quanto valico montano e passaggio<br />
obbligato dalla costa verso quella città, che per mesi aveva impedito<br />
l’avanzata nemica, cadde il 21 novembre 1941 dopo che<br />
meno di 3.000 tra Carabinieri, Camicie<br />
Nere, Ascari, Zaptiè si scontrarono con<br />
circa 22.500 Britannici e Alleati delle<br />
loro Colonie, ma mantennero l'impegno<br />
e tutti si immolarono contrattaccando<br />
laceri e stremati. Il presidio del<br />
ridotto italiano, a fine di ottobre, poteva<br />
ormai solo opporre 1.800 uomini stanchi,<br />
affamati, sfiniti e febbricitanti, dei<br />
quali molti già feriti. E’ ormai l'ultimo<br />
atto della tragedia per i difensori di<br />
Culqualber-Fercaber, decisi più che<br />
mai, dai comandanti all'ultimo soldato,<br />
a non arrendersi neppure con l'onore<br />
delle armi: piuttosto preferiscono morire tutti. Pochi giorni dopo<br />
cade anche Gondar, occupata dagli Inglesi. Eroismo di tanti soldati<br />
– fra essi i nostri Carabinieri – che combattevano una guerra<br />
lontana ed ora volutamente sottaciuta, le cui avverse sorti crearono<br />
forte emozione nell’opinione pubblica nazionale, fino a pochi<br />
anni prima (1935-36) infervorata dalla fierezza di essere italiani,<br />
dal plateale consenso al regime fascista e dall’appartenenza<br />
ad un Impero. L’eroismo però, fortunatamente, non segue ideologie<br />
ma ideali, ed infatti alla voce "Eroe" di un qualsiasi dizionario<br />
della lingua italiana si legge: "Chi sa lottare con eccezionale<br />
coraggio e generosità, fino al cosciente sacrificio di sé per una ragione<br />
o ideale ritenuto valido o giusto". Definizione che presuppone<br />
ed implica il concetto di Fedeltà: gli Eroi di Culqualber sono<br />
rimasti fedeli al giuramento prestato ed agli ordini ricevuti. Laggiù<br />
c’è soltanto un polveroso cippo che ora li ricorda.<br />
La data del 21 novembre, suggellata da una seconda Medaglia<br />
■ Castel Gandolfo, 11 nov. 1949. Pio XII proclama la Virgo Fidelis<br />
Patrona dell’Arma. Presenti il Comandante Generale De Giorgis,<br />
il Cappellano Mons. Apolloni, la 2^ comp. dell’8°Btg. Mobile<br />
Lazio con il Col. Smecca, il Cap. Spadaro e il Brig. Iacobelli,che ha<br />
concesso la foto.<br />
d’Oro al V.M. alla Bandiera, divenne subito una pietra miliare per<br />
l’Arma, che nel dopoguerra intitolò al nome di Culqualber alcune<br />
caserme ed in tempi più recenti il Comando Interregionale CC<br />
di Messina, avente competenza su Calabria e Sicilia.Affrontò allora<br />
anche il pressante problema delle vedove e degli oltre cinquemila<br />
orfani dei tanti carabinieri caduti, rimasti senza mezzi<br />
di sostentamento e senza prospettive di istruzione. Non essendo<br />
il Governo in grado di provvedervi, il Comandante Generale<br />
dell'epoca, De Giorgis, lanciò un appello ai carabinieri in servizio<br />
e in congedo affinché, con contributi volontari,<br />
consentissero agli orfani di ricevere una sana e solida formazione.<br />
Vi aderirono tutti i militari dell'Arma, di cui molti ancora<br />
in rientro dai campi di prigionia, offrendo una giornata della propria<br />
“tredicesima”; fu così che, il 5 ottobre 1948, con decreto del<br />
presidente Einaudi, poté nascere l’ONAOMAC, eretto in ente morale,<br />
che in seguito scelse il 21 novembre per la celebrazione<br />
della “Giornata dell’Orfano”. Non certo come ultima, ma come “dulcis<br />
in fundo” di questo<br />
scritto, un accenno all’icona<br />
forse a noi più cara: l’11 novembre<br />
1949, dal palazzo<br />
apostolico di Castel Gandolfo<br />
il Sommo Pontefice Pio<br />
XII, con apposito suo<br />
“Breve” attribuì alla Madonna<br />
il titolo di “Virgo Fidelis”,<br />
celeste Patrona dell’Arma<br />
dei Carabinieri,<br />
stabilendone la data della<br />
ricorrenza coincidente con<br />
quella di Culqualber. ■ ■ ONAOMAC<br />
8 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
150° dell’Unità<br />
OSPITI ILLUSTRI DI UNO DEI COLLI PIU’ BELLI DI ROMA<br />
I Garibaldini del Gianicolo<br />
Pietra e bronzo raccontano esaltanti vicende della nostra storia<br />
di Andrea Castellano<br />
Mentre proseguono i festeggiamenti<br />
per i 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia, appare opportuno<br />
rivolgere un po’ di<br />
attenzione all’arredo urbano<br />
celebrativo, ubicato sull’ottavo colle Capitolino<br />
- il Gianicolo - e dedicato a Garibaldi<br />
e a sua moglie Anita che, con i loro monumenti<br />
equestri, troneggiano tra le erme di<br />
tante famose “camicie rosse”. Oggi di questi<br />
busti,realizzati pure da scultori famosi,se<br />
ne contano ben ottantaquattro e tra essi,<br />
per esaltare il concetto di un Risorgimento<br />
transnazionale, figurano anche l’inglese<br />
John Peard, il finlandese Herman Zijkanen,<br />
il bulgaro PetkoVoivoda e l’ungherese Istvan<br />
Turr, che fu Aiutante di campo di Garibaldi<br />
e poi Governatore di Napoli.<br />
Questi eroi di pietra, parlano a chi li sa osservare<br />
e ciascuno racconta una storia<br />
esaltante.<br />
L’idea di realizzare sulla sommità del Gianicolo<br />
un luogo della memoria da dedicare<br />
a Garibaldi ed ai suoi (“regalarono” all’Italia<br />
quasi mezzo “Stivale”), risale al 1884<br />
quando l’Amministrazione comunale della<br />
Capitale decise di collocare, sulla passeggiata<br />
gianicolense, le sculture di molti garibaldini<br />
che si erano distinti nella sfortunata<br />
difesa di Roma. La scelta del<br />
Gianicolo non fu casuale perché la località,<br />
nel 1849, fu teatro dell’eroica resistenza<br />
della Repubblica romana contro i francesi<br />
del Generale Charles Victor Oudinot, che<br />
alla fine ne uscì vincitore nonostante le<br />
barricate ed il concorso di Garibaldi.<br />
Mentre le erme dei garibaldini sono sculture<br />
su pilastro con la testa e parte del busto<br />
dei vari personaggi che raffigurano, il<br />
monumento equestre dell’Eroe dei due<br />
mondi è una statua di bronzo posta su un<br />
grande piedistallo di marmo, ai cui lati<br />
sono scolpite allegorie dell’Europa e dell’America<br />
e bassorilievi di bronzo che ricordano<br />
lo sbarco a Marsala, la resistenza<br />
di Boiada e la difesa di Roma. Sui gradini<br />
del basamento c’è una corona bronzea per<br />
rammentare che Garibaldi fu il primo Maestro<br />
della Massoneria italiana, carica ottenuta<br />
a Firenze nel 1864. Durante il fascismo<br />
la corona fu sostituita con i simboli<br />
del regime, ma nel 1943 ne fu ricollocata<br />
una copia. Il monumento lo realizzò Emilio<br />
Gallori e fu inaugurato il 20 settembre<br />
1895. Si racconta che l’artista aveva<br />
ideato un Garibaldi rivolto verso il Vaticano,<br />
ma poi per intervento della Santa<br />
Sede il suo sguardo fu voltato al Vittoriano.<br />
Il complesso monumentale dedicato<br />
a Garibaldi può definirsi “pateticoverista”<br />
ed è caratterizzato da un<br />
eclettismo neorinascimentale ridondante<br />
di simboli. Per quanto riguarda gli aspetti<br />
iconografici, abbiamo un Garibaldi “pacioso”,<br />
cioè non il Condottiero dei mille ma<br />
piuttosto quello che gridava ”Guerra alla<br />
guerra”. Manca pertanto ogni aspetto bellicoso<br />
e di conseguenza la “grandezza”<br />
dell’Eroe è affidata unicamente all’imponenza<br />
dell’opera scultoria.Anche il cavallo<br />
è “fermo” e - pur essendo proporzionato -<br />
è privo di sottigliezze anatomiche.<br />
Di altro aspetto è invece il monumento<br />
equestre dedicato ad Anna Maria Riberio<br />
da Silva, detta Anita, moglie di Garibaldi.<br />
Si tratta di una scultura molto” vivace” ed<br />
è più unica che rara, anche perché ci porta<br />
indietro nel tempo, al periodo greco classico,<br />
quando tali composizioni artistiche<br />
avevano pure scopi funerari. Infatti, nel<br />
basamento della statua sono inumate le<br />
ceneri, provenienti da Nizza, di Anita, morta<br />
nel 1849, a soli ventotto anni e dopo sette<br />
di matrimonio con l’Eroe. I fondi per questo<br />
monumento furono raccolti con una<br />
pubblica sottoscrizione, alla quale contribuirono<br />
generosamente anche gli italiani<br />
delle Americhe e delle colonie. L’opera fu<br />
realizzata dallo scultore Mario Rutelli, su disegno<br />
del Fontana. Anita è su un veloce<br />
cavallo, mentre tiene in braccio il figlio<br />
primogenito (Menotti) e nella mano destra<br />
impugna una pistola. La vicenda alla quale<br />
si riferisce l’artista, risale al 1840 ed accadde<br />
a Mustarda presso S. Simon (Brasile).<br />
Anita, non ancora sposata con Garibaldi<br />
ma già sua compagna dal 1839,<br />
diede alla luce Menotti. Mentre Garibaldi<br />
si allontanò per procurare alcune cose necessarie<br />
al neonato, le truppe del Colonnello<br />
Moringue rioccuparono S. Simon seminando<br />
il terrore. Anita, in camicia da<br />
notte, prese un cavallo e con il favore delle<br />
tenebre fuggì per salvare il primogenito e<br />
ritrovare il compagno. Il monumento, inaugurato<br />
il 4 giugno 1932, è di dimensioni<br />
contenute e presenta alcuni aspetti che risalgono<br />
alle sculture ellenistiche. Infatti,<br />
Anita è ritratta in atteggiamento affannoso.<br />
Il cavallo, molto nervoso, è sollevato<br />
sulle gambe posteriori e sembra quasi di<br />
voler spiccare il volo. Questa scultura del<br />
Rutelli, a prescindere dai valori storici, potrebbe<br />
essere dedicata anche a tutte<br />
quelle mamme che quotidianamente sono<br />
costrette a correre lungo difficili itinerari,<br />
per “portare” i loro figli lontani dai pericoli<br />
della nostra società.<br />
■<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 9
L’unità d’Italia<br />
UN AUTOREVOLE PUNTO DI VISTA DELLA CHIESA CATTOLICA, 150 ANNI DOPO<br />
Risorgimento: i protagonisti<br />
Dal diplomatico Cavour al cattolico Gioberti<br />
di Giacomo Cesario<br />
La ricorrenza dei 150 anni dell'unità<br />
d'Italia, proclamata il 17<br />
marzo 1861, è al centro del dibattito<br />
storico, politico, ecclesiale.<br />
Nella prolusione al Consiglio permanente<br />
della Cei (28-31 marzo 2011) il<br />
cardinale presidente Angelo Bagnasco non<br />
ha mancato di "dare pubblica attestazione<br />
del sentimento genuino e forte che lega la<br />
Chiesa, da duemila anni pellegrina su questo<br />
territorio, alla collettività italiana e alla<br />
forma statuale e nazionale che essa ha voluto<br />
darsi ad un certo punto della sua storia".<br />
E lo scorso 20 settembre, il segretario<br />
di Stato vaticano, cardinale Tarcisio<br />
Bertone, ha commemorato la breccia di<br />
Porta Pia in una cerimonia pubblica e reso<br />
omaggio a "coloro che qui caddero" nel<br />
1870, sottolineando che "dal loro sacrificio<br />
e dal crogiuolo di tribolazioni, di tensione<br />
spirituale e morale che quell'evento<br />
suscitò, è sorta però una prospettiva<br />
nuova, grazie alla quale ormai da oltre un<br />
secolo Roma è l'indiscussa capitale dello<br />
Stato italiano, il cui prestigio e la cui capacità<br />
di attrarre sono mirabilmente accresciuti<br />
dall'essere altresì il centro al quale<br />
guarda tutta la Chiesa cattolica".<br />
Le cerimonie dell'anniversario dell'unità<br />
■ Torino – Piccola Casa della Divina Provvidenza, nota come “il Cottolengo”, fondata nel 1832 da Giuseppe<br />
Benedetto Cottolengo, sacerdote piemontese, proclamato Santo da Papa Pio XI nel 1934. Il suo Ospedale<br />
ha ospitato fino a 14.000 infermi.<br />
■ Antonio Rosmini, prete filosofo trentino (Rovereto,<br />
1797 - Stresa, 1855) messo all’indice per le<br />
sue idee liberali,riabilitato dalla Chiesa e beatificato<br />
dal Papa Benedetto XVI a Novara nel 2007.<br />
d'Italia, che dureranno per buona parte<br />
del 2011, sono l'occasione per riflettere<br />
sul cammino percorso costellato di conquiste<br />
di libertà e democrazia, su quanto è<br />
stato realizzato in termini di benessere, di<br />
riconoscimento di diritti, di coesione sociale<br />
fondata su valori comuni. E non si<br />
può non pensare al consistente apporto<br />
dei cattolici italiani al Risorgimento, un<br />
tema caro ad Alcide De Gasperi, lo statista<br />
trentino che, con altri, è stato capace di<br />
portare avanti il processo unitario e darci<br />
nell'immediato dopoguerra una Costituzione.<br />
Così egli scriveva: "mi pare difficile<br />
parlare dei cattolici sic et simpliciter. I cattolici,<br />
cioè coloro che credevano d'interpretare<br />
le direttive della Chiesa, nelle varie fasi<br />
del Risorgimento furono divisi, in Italia,<br />
come altrove. Direi piuttosto: contributo di<br />
cattolici. E qui comparirebbero i neoguelfi,<br />
i cattolici liberali, i cattolici democratici.<br />
Nomi grossi, nomi famosi, Tommaseo, Rosmini,<br />
Cesare Balbo, Cantù, Capponi, Manzoni,<br />
Ventura, Gioberti eccetera. Sarebbe<br />
bene che si facesse una pubblicazione al<br />
riguardo, una specie di antologia delle pagine<br />
più storicamente notevoli. Inutile, anzi<br />
dannoso ravvivare le polemiche antiche,<br />
ma dimostrare quanto di cattolico, cioè di<br />
aderente ai nostri principi, ci fosse nei movimenti<br />
di allora; sarebbe giovevole e, vorrei<br />
dire, doveroso in confronto a certa storiografia<br />
monopolista. Se su questo sfondo<br />
si facesse campeggiare l'opera dei cattolici<br />
durante l'ultima lotta per la libertà nazionale,<br />
saremmo sempre sullo stesso filone.<br />
E se si ricordassero al mondo che da<br />
Torino s'imbarcarono per il mondo intero i<br />
Salesiani, che a Torino si sviluppa l'opera<br />
caritativa massima del cattolicesimo, il<br />
Cottolengo. Se si facessero rivivere nell'immagine<br />
e nei libri le opere di educazione,<br />
di assistenza, di riforma che costituiscono<br />
il Risorgimento politico, ecco un<br />
meraviglioso contributo alla realtà storica<br />
del nostro divenire nazionale".<br />
E così, nel festeggiare a Torino i 150 anni<br />
d'Italia unita il 17marzo, il capo dello Stato<br />
Giorgio Napolitano ha fatto appello alla<br />
coesione nazionale necessaria per proseguire<br />
le celebrazioni a più livelli e in più<br />
ambiti. Nel suo articolato discorso al Teatro<br />
Regio, dopo aver elogiato la diplomazia<br />
del conte Cavour ed invocato umiltà per<br />
"chiunque abbia doveri istituzionali", si è richiamato<br />
esplicitamente al valore del Risorgimento<br />
sul quale nel corso degli anni<br />
si sono confrontate posizioni culturali o<br />
scelte ideologiche diverse. Si sa che sul<br />
piano ideale il Risorgimento italiano ebbe<br />
una vocazione pluralista: tanti furono i pa-<br />
10 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
dri promotori di progetti unitari differenti,<br />
da quelli federalisti di Gioberti, D'Azeglio e<br />
Cattaneo fondati su politica, unità economica<br />
e mercato, a quelli unitaristi elaborati<br />
da Mazzini e Garibaldi, che insieme mirarono<br />
alla formazione di una coscienza nazionale<br />
e che la storia deve onorare come<br />
i primi che abbiano formulato in precisi termini<br />
politici l'idea dell'Italia unita. Ancor<br />
oggi politici, intellettuali, opinionisti, storici<br />
a volte dimenticano che il Risorgimento italiano,<br />
inteso come movimento di idee, è<br />
maturato all'interno del pensiero politico<br />
cattolico. Con Mazzini e prima ancora di<br />
Cavour figure come Rosmini e Gioberti videro<br />
nel confluire di culture e tradizioni locali<br />
diverse, unite in una stessa fede, le<br />
condizioni per la nascita di uno Stato confederale.<br />
E mentre Rosmini si diceva contrario<br />
alla norma dello Statuto albertino<br />
che dichiarava la religione cattolica come<br />
religione di Stato, al tempo stesso chiedeva<br />
che l'Italia fosse riconosciuta "nazione<br />
cattolica", auspicando "necessarie<br />
garanzie di libertà per la religione della<br />
nazione". Egli, rappresentante autorevole<br />
del cattolicesimo liberale e moderato, si<br />
adoperò per assicurare all'Italia l'unità,<br />
l'ordine politico e per riconciliare la Chiesa<br />
con il mondo moderno, la scienza con la<br />
fede, la natura col soprannaturale. Vincenzo<br />
Gioberti fu uno dei primi a definire<br />
la nazione italiana "una di lingua, di lettere,<br />
di religione, di genio nazionale, di pensiero<br />
scientifico, di costume cittadino, di<br />
accordo pubblico e privato tra i vari Stati<br />
ed abitanti che la compongono". Unità che<br />
per il sacerdote piemontese sarebbe stata<br />
possibile soltanto "attraverso un'alleanza<br />
stabile e perpetua" dei vari Stati della penisola,<br />
con il Papa "doge e gonfalone della<br />
confederazione italiana, arbitro paterno e<br />
pacificatore d'Europa, institutore e incivilitore<br />
del mondo, padre spirituale del genere<br />
umano". Tale raggiunta unificazione fra le<br />
genti avrebbe restituito all'Italia il primato<br />
morale e civile avuto nel passato su tutte<br />
le nazioni dell'Occidente cristiano, che era<br />
per Gioberti un fatto culturale, spirituale,<br />
prima ancora che politico. E l'Italia, considerando<br />
Roma sede della cattolicità,<br />
avrebbe dovuto avere un ruolo primario<br />
■ Vincenzo Gioberti, sacerdote, politico e filosofo<br />
(Torino 1801 - Parigi 1852), già cappellano di Carlo<br />
Alberto, accusato di complotto, incarcerato e bandito<br />
dal Regno sabaudo senza processo, dopo il<br />
1848 – amnistiato dallo stesso Re e rientrato dalla<br />
Francia - fu il primo Presidente della Camera dei Deputati<br />
del Regno di Sardegna.<br />
nella formazione di una Confederazione<br />
europea di Stati. Del resto, sua è la tesi,<br />
esposta nel "Primato morale e civile degli<br />
italiani", che "quella lega di nazioni che<br />
chiamasi Europa non può avere una individualità<br />
effettiva se non s'incorpora in un<br />
popolo principe che sia verso quella confraternita<br />
di genti ciò che è rispetto ad<br />
ogni governo particolare colui che lo rappresenta".<br />
Per Gioberti tale 'popolo principe'<br />
doveva essere quello italiano, rigenerato<br />
a nuova vita e a nuova identità nazionale.<br />
Questioni mai risolte in quegli anni di trasformazione<br />
politica e sociale, eppur bastevoli,<br />
tra inevitabili errori e contraddizioni, a<br />
suscitare entusiasmo e passione in molti<br />
italiani interessati all'opera di unificazione<br />
nazionale vista come suggello di civiltà e di<br />
cultura. Sì, perchè, giova ripeterlo, dei<br />
grandi temi che la storia propone all'uomo,<br />
la cultura, se non sempre diretta ispiratrice,<br />
è sempre la perfetta annunciatrice, la voce<br />
più immediata. Con forza Papini affermava<br />
che "quasi tutti i grandi avvenimenti storici,<br />
almeno nei tempi moderni, sono figli di un<br />
libro e che il Risorgimento Italiano derivò i<br />
sentimenti fondamentali dalle Mie Prigioni<br />
del Pellico e dal Primato del Gioberti". Si<br />
dice libro come d'ogni altro testo uscito dal<br />
cuore e dal cervello dell'uomo, quadro,<br />
statua, musica, sino all'anonima strofetta<br />
popolare, anch'essa espressione di cultura<br />
quando coglie nel segno; e se guardiamo<br />
al nostro Risorgimento notiamo che<br />
il suo senso più profondo sia da ricercarsi,<br />
più che nei testi citati da Papini, in un<br />
pezzo di musica, quel Coro del Nabucco di<br />
Verdi che canta e suggella amor di patria,<br />
tornato come non mai a incarnare sentimento<br />
e passione.<br />
È da qui che bisogna partire se si vuole difendere,<br />
contro ogni progetto disgregatore,<br />
ciò che democraticamente gli italiani<br />
hanno costruito in un lungo faticoso tragitto.<br />
Fede nell'Italia, dunque, e conseguentemente<br />
l'impegno comune, di tutti,<br />
uno per uno, a difenderne l'unità. ■<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 11
in tivù dallo stadio<br />
AVAREZZE DI REGIA TELEVISIVA NELLE COMPETIZIONI INTERNAZIONALI<br />
Bande,fanfare e calcio<br />
Pur essenziali nelle grandi partite, rese quasi invisibili dalle telecamere<br />
di Franco Piccinelli<br />
IMondiali di calcio sono ancora lontani, ma le partite internazionali<br />
si susseguono, l'Italia ha già conquistato il<br />
diritto a disputarli. Ci saranno incontri amichevoli per saggiare<br />
preparazione atletica e psicologica mentre è appena<br />
iniziato il torneo tra le squadre più titolate, rinomate e<br />
meglio intenzionate d'Europa, su due distinti livelli. Quindi, di<br />
occasioni per ascoltare gli inni nazionali degli Stati che a<br />
mano a mano si sfidano, ce ne sono state e ce ne saranno fin<br />
che se ne vogliono: c'è poco da dire e da fare, il calcio è lo<br />
sport che più appassiona. A ragione o per circostanze favorevoli,<br />
il risultato è infatti lo stesso.<br />
Degnissime e altrimenti serissime persone si ritrovano condizionate<br />
da una passione<br />
forte, persino violenta<br />
almeno verbalmente.<br />
Durante una partita<br />
trasmessa in tv, gli<br />
parli e nemmeno ti<br />
sentono, altro che<br />
ascoltarti. C'è persino<br />
chi si solleva lievemente<br />
dalla sedia per<br />
entrare meglio nello<br />
schermo televisivo durante<br />
un'azione confusa<br />
sotto porta:mio<br />
fratello Ernesto ad<br />
esempio, che pure di<br />
logaritmi ne masticò e<br />
meditò e i fondamentali<br />
geometrici dovette<br />
memorizzarli sudandoli<br />
dal Liceo Classico<br />
sennò in Accademia a Modena non si entrava.<br />
Dunque abbiamo visto e commentato gl'ingressi in campo dei<br />
giocatori, ciascuno con un proprio stile comportamentale che<br />
anche nelle discrezionalità definisce i caratteri, i temperamenti.<br />
Nell’osservare, inevitabile la messa a confronto di magliette<br />
e calzoncini non di generazioni molto lontane, ma solo<br />
distanziate di pochi anni rispetto a oggi. Sulle maglie, ieri, la<br />
successione dei numeri da uno a undici, ogni numero un<br />
ruolo, una posizione sul terreno di gioco. Oggi, sulle maglie,<br />
i nomi degli indossatori e una girandola di numeri anche cabalistici:<br />
666, ad esempio, o 77, o 98 che sono l'età in cui<br />
morì nonna. I calzoncini: non solo quelli di Boniperti, Rivera,<br />
Muccinelli, ma anche dei più prossimi Baggio, Bonieck, Platinì<br />
corti poco sotto l'inguine a scoprire gambe perfette.<br />
Adesso lunghi al ginocchio anche perché sono in aumento,<br />
non solo fra i calciatori, le gambe lievemente alla cavallerizza,<br />
che impongono una diversa falcata, che anzi costringono a caracollare<br />
simpaticamente.<br />
Ciascun giocatore entra in campo accompagnandosi con un<br />
pulcino, se ancora così son detti i ragazzini che aspirano ai<br />
trionfi e ai soldi calcistici delle varie Società. Smaliziati come<br />
un politico che sa i momenti in cui la telecamera lo riprende:i<br />
più bassi di statura sollevati sulle punte degli scarpini per non<br />
essere ritratti a mezzo volto. Tutti sorridenti e fieri, peccato i<br />
pochi che rimangono fuori dalla carrellata, le cui famiglie le<br />
si immaginano recriminanti contro una malaccorta regia, le<br />
madri soprattutto, bloccate nel loro trasporto. I padri già<br />
pronti a grandi sgridate contro i pargoli, colpevoli di non essere<br />
stati attenti all'occhio meccanico puntinato di rosso. Ogni<br />
telespettatore sa dove indirizzare i propri sguardi, pronto ad<br />
annotare manchevolezze a proprio danno. E libero di commentare<br />
con un vicino di posto autentico o immaginario. Sarò ben<br />
libero, anch'io, di lasciare gli occhi a perlustrare quanto li attrae<br />
o soltanto li attira,<br />
e la poltrona dinanzi<br />
al teleschermo<br />
è il miglior punto<br />
d'osservazione. Tutto<br />
giunge simultaneamente<br />
senza sovrapporsi.<br />
Così, mentre il<br />
telecronista con un<br />
attimo di ritardo preannuncia<br />
gli Inni nazionali<br />
dopo aver<br />
specificato se si<br />
tratta di fanfare o di<br />
banda quasi sempre<br />
dei Carabinieri, ecco<br />
sfilare le immagini<br />
straconosciute e non<br />
sempre al vertice del<br />
decoro, dei giocatori<br />
con i loro piccoli<br />
emuli. Tutti gli undici della formazione avversaria, poi gli undici<br />
ai quali indirizzeremo i nostri incitamenti. E intanto<br />
bande o fanfare suonano, le note fuggono, proprio per equità<br />
ti predisponi a veder giungere le divise storiche dei musici<br />
con i loro ottoni. Ma se non si sbrigano a apparire... l'Inno è<br />
agli sgoccioli, ecco è finito, non sono apparsi, non li abbiamo<br />
visti, con i pennacchi o i chepì e la fierezza d'aver suonato<br />
una marcia unitaria, appunto che unisce al di là dell'incontro<br />
calcistico.<br />
Qualche volta la regìa propone le immagini degli stessi suonatori<br />
che, esaurito il loro impegno e magari da ore erano là predisposti,<br />
se ne vanno e pare di saperli mogi, come i venditori<br />
delle uve nelle vendemmie sfortunate di tanti anni fa, all'atto<br />
di ricondursi a casa dalla piazza del mercato con il carico invenduto.<br />
Chepì, pennacchi, visiere hanno aspettato, hanno<br />
suonato, hanno trasmesso entusiasmo: ma vederli, niente. Veniva<br />
da mettere a confronto le loro paghe con quelle dei giocatori.<br />
La prossima volta si metta su un disco. Si fa prima, l'effetto<br />
è il medesimo. Si disturba di meno.<br />
■<br />
12 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
Salute<br />
NUOVE OSSERVAZIONI SCIENTIFICHE<br />
La febbre ci aiuta<br />
Le difese del nostro corpo<br />
di Sergio Filipponi<br />
Le più recenti scoperte della medicina<br />
occidentale vedono l’aumento<br />
della temperatura corporea,<br />
causata da infezioni, non<br />
come un fenomeno da arginare<br />
e ridurre forzatamente con antipiretici<br />
bensì come una naturale reazione antibiotica<br />
ed antivirale del nostro corpo.<br />
Numerosi articoli apparsi su riviste mediche<br />
e giornali di settore di rilevanza internazionale,<br />
quali il British Medical<br />
Journal, il Journal of American Medical<br />
Association e Science, sconsigliano l’uso<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
di medicine che abbassino repentinamente<br />
la temperatura corporea poiché<br />
numerose sperimentazioni hanno evidenziato<br />
come sia importante la febbre<br />
nel controllare, arginare e debellare la<br />
moltiplicazione batterica.<br />
Tutto era cominciato negli anni ’70<br />
presso l’università del Michigan (USA)<br />
quando alcuni ricercatori, che avevano<br />
attuato in laboratorio esperimenti su rettili<br />
infettati, acclararono che, se lasciati<br />
in preda alla febbre essi sopravvivevano,<br />
se tenuti in ambienti freddi o trattati<br />
con antipiretici morivano: il Journal of<br />
American Medical Association è giunto<br />
ad affermare che l’aspirina riduce sì la<br />
febbre e l’infiammazione ma favorisce<br />
anche la moltiplicazione dei virus.<br />
La ricerca scientifica avrebbe quindi accertato<br />
che la febbre, salvo rari casi<br />
post-operatori o post-traumatici in cui<br />
essa è maligna, sconfigge le infezioni<br />
nel modo che semplicemente e schematicamente<br />
spiegheremo.<br />
Quando i batteri, i virus ed i funghi aggrediscono<br />
il nostro organismo, le cellule<br />
che stanno per morire, e qualche volta<br />
anche le tossine, lanciano un sos chimico<br />
all’ipotalamo che, come un termostato,<br />
reagisce producendo proteine particolari,<br />
le prostaglandine; queste ultime<br />
ordinano a tiroide ed ipofisi di produrre<br />
calore attraverso i loro ormoni: conseguentemente<br />
i vasi sanguigni periferici si<br />
restringono per trattenere il calore, il<br />
cuore accelera i battiti, la respirazione<br />
aumenta i suoi ritmi e …la febbre sale.<br />
La febbre, man mano che cresce, nella<br />
maggior parte dei casi, attraverso il calore<br />
non solo impedisce la riproduzione<br />
di batteri e virus, ma addirittura aiuta i<br />
linfociti, pilastri del sistema immunitario,<br />
ad uccidere i microorganismi e fa aumentare<br />
la produzione dell’ interferone,<br />
che è un antivirale naturale; le ricerche<br />
evidenziano che batteri e virus si moltiplicano<br />
fino a 37° mentre a temperature<br />
superiori hanno grandi difficoltà a riprodursi<br />
ed a sopravvivere: in Inghilterra è<br />
stato dimostrato che, sopportando per<br />
4 ore una febbre a 40°, si riduce la<br />
moltiplicazione del batterio che provoca<br />
la meningite; altri studi, americani e tedeschi,<br />
hanno osservato che alcune<br />
volte forti febbri hanno contrastato o<br />
addirittura guarito tumori perché le cellule<br />
tumorali sono più sensibili al calore<br />
corporeo di quelle sane.<br />
La febbre raramente resta alta per molte<br />
ore di seguito: è in genere più bassa al<br />
mattino e più alta alla sera: si tollera attraverso<br />
il sonno e bevendo molto per<br />
depurare l’organismo attraverso l’espulsione<br />
di urina; nelle diverse fasi della<br />
battaglia il cortisolo, ormone prodotto<br />
dalla corticale surrenale, antiinfiammatorio<br />
e antiallergico, interviene automaticamente<br />
per diminuire l’attività delle<br />
prostaglandine e quando la guerra è finita<br />
le blocca definitivamente e la febbre<br />
scompare.<br />
Per tutti questi motivi da qualche anno<br />
si comincia a sconsigliare l’uso di medicine<br />
che abbassano la febbre e<br />
danno al paziente un temporaneo ristoro<br />
ma non ne favoriscono la guarigione;<br />
è fuor di dubbio però che gli antibiotici<br />
vanno somministrati con<br />
immediatezza nel caso di malattie gravi<br />
e letali.<br />
Sulla base di quanto accertato dalla ricerca<br />
medica si può quindi concludere<br />
che la febbre è una meravigliosa espressione<br />
difensiva del nostro corpo, che<br />
nella maggioranza dei casi è fastidiosa<br />
ma non pericolosa e conviene lasciarla<br />
salire: di solito è ben tollerata dal nostro<br />
organismo fino a 39°.<br />
Alla luce delle più recenti sperimentazioni<br />
l’uso degli antipiretici andrebbe limitato<br />
e la somministrazione di aspirina<br />
(vietata fino ai 16 anni), di<br />
ibuprofen e di paracetamolo, che possono<br />
provocare a minori ed adulti danni<br />
al sistema immunitario, all’apparato gastroenterico,<br />
al fegato e causare altri<br />
negativi effetti collaterali, deve essere attuata<br />
sempre sotto stretto controllo medico.<br />
■<br />
settembre - ottobre 2011 / 13
Costume<br />
IN AUMENTO IL CONSUMO FEMMINILE A LIVELLO MONDIALE<br />
La birra è bionda….<br />
Sempre più numerose le degustatrici capaci di un olfatto più raffinato<br />
di Umberto Pinotti<br />
Se il vino è “maschio”, la birra è “donna”, e non soltanto<br />
nell’immaginario collettivo, giacché tale tendenza è anche<br />
certificata dai risultati di recenti sondaggi, secondo<br />
cui sono in crescita le consumatrici di birra, che passano<br />
dal 53,1% al 54,5%, con punte del 63%, nell’età tra i 35<br />
e i 44 anni. E’ interessante notare che le donne, più degli uomini<br />
(42,8% rispetto a 40,9%) la bevono nel giusto bicchiere e con la<br />
schiuma (43,5% contro 40%),dimostrandosi aperte e curiose di provare<br />
l’abbinamento con il pesce. Insomma, non soltanto le donne<br />
bionde bevono birra, anche le more, evidentemente: in Italia, infatti,<br />
viene consumata da oltre il 33% della popolazione femminile, che<br />
ne apprezza il gusto<br />
leggero e la naturalità,<br />
senza dimenticare<br />
le caratteristiche<br />
che rendono questa<br />
bevanda piacevole e<br />
adatta a tutte le età,<br />
per via del ridotto apporto<br />
calorico e la<br />
presenza di sostanze<br />
anti-ossidanti che ritardano<br />
l’invecchiamento.<br />
Dai dati tratti<br />
da una recente ricerca<br />
Datamonitor,<br />
condotta in nove<br />
Paesi del mondo, le<br />
donne bevono più<br />
bevande alcoliche di<br />
un tempo e, nella<br />
classifica riportata da<br />
questo studio, le<br />
donne italiane seguono<br />
al terzo posto,<br />
con una percentuale<br />
del 10,6%, le francesi<br />
e le tedesche. In<br />
special modo le giovani<br />
donne, fra i 18 e i 24 anni, manifestano una preferenza per i<br />
cosiddetti “drinks da uomini”, atteggiamento evidenziato dal numero<br />
crescente di appartenenti al sesso femminile che bevono birra direttamente<br />
dalla bottiglia, preferendola perché è meno alcolica del<br />
vino (4-6 gradi, rispetto ai 10-13 di un normale vino da tavola), riuscendo<br />
molto più gradita all’organismo femminile che meno sopporta<br />
l’alcol e adatta ad essere consumata nelle più diverse occasioni.A<br />
tal proposito, il Consorzio Birraviva e l’università di Perugia hanno in<br />
programma di “ingentilire” la birra tradizionale, ritenuta, talvolta,<br />
dalle signore troppo amara e gassata, diminuendo il luppolo che dà<br />
il gusto amarognolo e controllandone la fermentazione, con una ridotta<br />
presenza di anidride carbonica, per creare una nuova qualità,<br />
ancora non presente sul mercato, meno forte e più gradevole per<br />
l’esigente pubblico femminile. Ma il gentil sesso ha superato i maschi<br />
anche nella veste degli assaggiatori: “abbiamo scoperto che<br />
donne sono spesso più sensibili nell’individuare i livelli di sapore delle<br />
birre”, ha raccontato al Wall Street Journal Barry Axcell, maestro birraio<br />
alla SabMille, il colosso britannico nel settore della produzione<br />
di birra. Il risultato è che oggi tra i loro assaggiatori professionisti il<br />
30 per cento sono donne, quattro volte in più rispetto a dieci anni<br />
fa. In Italia, tra gli assaggiatori della Carlsberg 2 su 12 sono donne,<br />
di cui una è anche responsabile del controllo qualità, nello stabilimento<br />
Heineken di Comun Nuovo (Bg), invece, sono 5 su 15. Alla<br />
Forst di Bolzano, Margherita Fuchs von Mannstein non è solo mastro<br />
birraio ma, addirittura, amministratrice delegato. E il quotidiano<br />
“Repubblica”, giorni fa, ha pubblicato una ricerca da cui è risultato<br />
che le donne “sanno<br />
percepire meglio gli<br />
odori a concentrazione<br />
più bassa”, ha<br />
spiegato Carlo<br />
Odello, del Centro<br />
Studi Assaggiatori,<br />
secondo il direttore di<br />
Assobirra, Filippo Terzaghi,<br />
“le donne tendono<br />
a percepire con<br />
più facilità alcuni difetti<br />
della bevanda”,<br />
come il cosiddetto “<br />
sentore di banana”<br />
che si può creare nel<br />
processo di fermentazione,<br />
o quello di<br />
“puzzola” causato<br />
dall’esposizione al<br />
sole delle bottiglie.<br />
Stando ai dati di<br />
u n ’ i n d a g i n e<br />
Makno/Assobirra è,<br />
comunque, in aumento<br />
il numero degli<br />
italiani che apprezzano<br />
la birra,<br />
merito soprattutto della crescita di quanti affermano di berla “tutti i<br />
giorni”, il cui numero è in pratica raddoppiato negli ultimi anni. Rimane<br />
sostanzialmente invariato rispetto al 2009 il trend dei consumatori<br />
“abituali” e “sporadici”, in pratica, oggi bevono birra circa 30<br />
milioni di italiani, la metà dei quali (oltre 16 milioni di persone) una<br />
o più volte a settimana.La birra si conferma,dunque,bevanda di tendenza:<br />
a casa, per 7 italiani su 10 stappare una birra è d’obbligo<br />
“quando vengono a trovarmi gli amici”; fuori casa, i luoghi preferiti<br />
dove condividere una birra in compagnia sono “pub, wine bar e birrerie”,<br />
il “bar” e le “feste in casa di amici”. E, a sottolineare un atteggiamento<br />
sempre più maturo e consapevole nell’accostarsi a questa<br />
bevanda, aumenta la percentuale di quanti la bevono a ridosso<br />
del pasto, durante l’aperitivo “rinforzato”, quello all’italiana. ■<br />
14 /settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
Archeologia<br />
IMPORTANTE RECUPEROA CURA DEL COMANDO CCTUTELA PATRIMONIO CULTURALE<br />
LaVenere di Morgantina<br />
La statua diAfrodite,gliArcoiti e gli argenti tornano in Sicilia adAidone<br />
di Alberto Gianandrea<br />
Il Comando Tutela Patrimonio Culturale ha recentemente effettuato<br />
un altro importante recupero di quel patrimonio artistico<br />
italiano che nel corso dei secoli è stato trafugato dal<br />
suolo della nostra penisola. I militari dell’Arma, dopo complesse<br />
indagini iniziate nel 1988 e coordinate prima dall’Ufficio<br />
Istruzione del Tribunale di Enna e successivamente nel<br />
2005 dalla Procura della Repubblica di Roma, sono riusciti ha<br />
risalire alle fonti clandestine che per anni hanno rifornito quasi<br />
tutti i grandi musei americani, compresi il Getty di Malibù ed il<br />
Metropolitan di New York. In sostanza, la gran parte delle loro<br />
collezioni di arte greco-romana si era formata per il tramite di<br />
spregiudicati trafficanti<br />
che agivano in combutta<br />
con ricettatori italiani residenti<br />
in Svizzera. Tra i vari<br />
reperti archeologici rientrava<br />
in quel traffico la “Venere”<br />
e gli altri importanti<br />
reperti trafugati da Morgantina,<br />
cioè gli Acroliti del<br />
Tempelsman e gli Argenti<br />
del Metropolitan Museum.<br />
La pressione dell'imminente<br />
processo a Roma e<br />
dell'opinione pubblica fecero<br />
il resto, costringendo<br />
i direttori dei musei incriminati<br />
a venire a patti con<br />
il nostro Governo per la restituzione<br />
"volontaria" di<br />
quanto risultava provenire<br />
■ La Venere di Morgantina<br />
dall'Italia. Per quanto concerne<br />
la Venere di Morgantina<br />
fu spezzata in tre parti per nasconderla e trafugarla clandestinamente<br />
fuori dalla Sicilia in pezzi separati. Arrivata in<br />
Svizzera, fu ricostruita, restaurata, unita e successivamente inviata<br />
a Londra dove, nel 1988, fu acquistata dalla fondazione<br />
Paul Getty e inviata a Los Angeles dove fu esposta nel museo<br />
di Malibù. La statua è alta 2,20 metri e rappresenta la dea Afrodite.<br />
I capelli, il velo del capo, il piede ed il braccio sinistro mancano<br />
e sono stati rimpiazzati da forme in marmo.Il corpo drappeggiato<br />
è di calcare. L’abito della figura, con lo stile del<br />
panneggio bagnato, aderisce agli arti inferiori mettendone in evidenza<br />
le forme sottostanti. Il suo atteggiamento eretto, la sua<br />
espressione del viso sereno e il<br />
vestito increspato, rappresentano<br />
l’idea classica della bellezza<br />
femminile, mentre la<br />
grandezza della statua, la qualità<br />
della scultura e le rifiniture<br />
lasciano pensare che fosse<br />
un’immagine sacra esposta in<br />
■ Il tesoro d’argento<br />
un tempio dedicato alla dea dell’amore.<br />
La Venere, a differenza<br />
di quasi tutte le altre statue dell’epoca<br />
rifinite solo frontalmente,<br />
è lavorata da tutti i lati:<br />
dunque si ritiene che fosse<br />
esposta in un punto centrale,<br />
probabilmente nell’agorà di<br />
Morgantina. Secondo l'ipotesi di<br />
alcuni archeologi e studiosi la<br />
statua potrebbe rappresentare la dea Persefone o la madre Demetra,<br />
per via di una similtudine con una piccola statua in terracotta<br />
presente nel Museo archeologico di Aidone. La Dea Persefone<br />
era particolarmente venerata a Morgantina presso il<br />
Santuario centrale e impressa in quasi tutte le monete coniate<br />
dalla zecca locale.<br />
La Venere di Morgantina infatti con la mano destra pare che tenesse<br />
la fiaccola, un simbolo legato alla Dea Persefone regina<br />
degli Inferi. Secondo la ricostruzione, la statua di Persefone era<br />
posta sul basamento all'ingresso del Santuario centrale in modo<br />
che ogni visitatore, entrando dalla porta sud o proveniente dalla<br />
strada principale dell'Agorà, potesse vederla ed ammirarla. La<br />
statua, tornata in Italia, è stata assemblata dai tecnici del Paul<br />
Getty di Los Angeles con la collaborazione degli esperti del<br />
Parco Archeologico di Morgantina e del Centro di Restauro Regionale<br />
della Sicilia. È stata esposta al pubblico, al museo archeologico<br />
di Aidone (EN), dai primi giorni di maggio unitamente<br />
agli Acroliti ed<br />
agli Argenti. Gli<br />
Acroliti sono due<br />
teste di marmo<br />
di grandezza naturale,<br />
con occhi<br />
a mandorla privi<br />
di pupille, fronte<br />
triangolare, labbra<br />
carnose e<br />
taglienti con un<br />
sorriso enigmatico.<br />
Alle teste<br />
erano abbinate<br />
coppie di mani<br />
■ Gli Acroliti<br />
■ Militari del CC-T.P.C. in aeroporto<br />
a Fiumicino<br />
e piedi dello stesso materiale. I reperti sono stati definiti “unici<br />
esemplari di epoca arcaica conosciuti al mondo, privi di confronto<br />
e quindi molto significativi per la storia dell’arte greca “.<br />
Le statue furono trafugate a Morgantina dai tombaroli. Negli anni<br />
ottanta un ricco americano li acquistò a Londra e li diede in prestito<br />
al Paul Getty Museum.<br />
“Il tesoro d’argento” è formato da 15 pezzi, ritrovati sempre negli<br />
anni ’80, durante uno scavo abusivo.Anche per questi reperti,<br />
come gli acroliti, è certa la provenienza da Morgantina. Il “tesoro”<br />
è di inestimabile valore e di particolare interesse storico-artistico<br />
poiché costituisce un insieme di manufatti di argenteria provenienti<br />
dalla Sicilia ellenistica.<br />
■<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 15
O.N.A.O.M.A.C.<br />
di Cesare Vitale<br />
Nei mesi di settembre ed ottobre<br />
appena trascorsi, l’Opera,<br />
sviluppando ed accrescendo i<br />
suoi programmi a favore dei<br />
Ragazzi, ha svolto varie attività<br />
e, tra le più importanti, segnaliamo<br />
che è stato commissionato, alla Società<br />
Nestlè – Buitoni di Perugia, un nuovo<br />
tipo di “Pacco natalizio” ricco e più consistente<br />
da far pervenire, uno per ogni<br />
nostro Ragazzo, nella seconda decade<br />
del mese di dicembre. All’interno di ogni<br />
confezione verrà inserito anche un<br />
elenco degli elementi componenti con le<br />
rispettive grammature.<br />
In caso di cambiamento di indirizzo avvertite,<br />
con la massima tempestività, il nostro<br />
Ufficio Spedizioni (Dott.ssa FIORETTI o<br />
Brigadiere BERTOZZI tel. 06/36000844).<br />
Inoltre, nel quadro della nostra sempre attenta<br />
vicinanza all’Arma in servizio, il 23<br />
settembre u.s., su cortese invito del Gen.<br />
di C.d’A. Emilio BORGHINI, Comandante<br />
delle Unità Mobili e Specializzate dell’Arma,<br />
una folta rappresentanza di nostri<br />
ragazzi e di Mamme ha preso parte, nella<br />
Caserma di Tor di Quinto di Roma, alla<br />
commemorazione del 68° anniversario<br />
dell’eroica morte del Vicebrigadiere Salvo<br />
d’Acquisto.<br />
Il Generale BORGHINI, con commosse ed<br />
assai significative parole, ha rievocato<br />
brillantemente la figura dell’Eroe, ricordando,<br />
soprattutto ai giovani di oggi, la<br />
grandezza del suo grande gesto, ammirata<br />
anche dai suoi stessi carnefici.<br />
Erano presenti alla commovente cerimonia,<br />
oltre ai Reparti schierati ed a numerose<br />
Autorità ed Ufficiali in servizio a<br />
Roma, anche il fratello dell’Eroe, Prof.<br />
Alessandro d’ACQUISTO.<br />
Il 26 settembre, poi, in FIESOLE (FI-<br />
RENZE) , altra nutrita rappresentanza di<br />
nostri giovani, fatti venire da varie città<br />
italiane, ha preso parte alla bella cerimonia<br />
organizzata dalla Legione Carabinieri<br />
OPERA NAZIONALE ASSISTENZA ORFANI<br />
MILITARI ARMA CARABINIERI<br />
www.onaomac.it info@onaomac.it tel. 06.3214957<br />
Notiziedall’O.N.A.O.M.A.C.<br />
Gli Eroi dell’Arma onorati dai nostri ragazzi<br />
di FIRENZE per commemorare il 67° anniversario<br />
dell’eroico sacrificio dei nostri<br />
giovani Carabinieri Alberto LA ROCCA,<br />
Vittorio MARANDOLA e Fulvio SBARRETTI,<br />
tutti decorati di Medaglia d’Oro al Valor<br />
Militare, trucidati dai tedeschi il 12 agosto<br />
1944, pochi giorni prima della liberazione<br />
di FIRENZE da parte degli eserciti<br />
alleati.<br />
I tre giovani Carabinieri, tutti appartenenti<br />
alla “Resistenza”, avendo appreso che<br />
dieci cittadini di FIESOLE erano stati catturati<br />
da militari germanici per rappresaglia<br />
contro le attività di guerriglia da loro<br />
messe in atto nella zona, per evitare la sicura<br />
fucilazione di innocenti, non esitavano<br />
a presentarsi alle Autorità Germaniche<br />
andando così incontro a sicura morte.<br />
Erano presenti alla Cerimonia le massime<br />
Autorità Civili, Religiose e Militari di FI-<br />
RENZE ed il Generale di Divisione dell’Arma<br />
Marcello MAZZUCA, Comandante<br />
della Scuola Marescialli e Brigadieri,<br />
molte rappresentanze di Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma, numerose<br />
scolaresche e tanto pubblico.<br />
Il Generale Giovanni NISTRI, Comandante<br />
della Legione Carabinieri di FIRENZE, ha<br />
rievocato, con toccanti e significative parole<br />
il grande atto d’eroismo dei nostri valorosi<br />
militari, suscitando tra i presenti<br />
viva commozione per i nostri Eroi. ■<br />
■ Fiesole (FI) un drappello dell’O.N.A.O.M.A.C. presente alla cerimonia in onore degli<br />
eroici carabinieri.<br />
16 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
Consapevolezza<br />
RICERCANDO LA MORALITA’, GUIDATI DALLA LEGGE<br />
Sconfiggere la mafia<br />
Il significato della lotta alle cosche rivolto alle nuove generazioni<br />
di Stefano Boscolo<br />
Aquasi vent'anni dalla morte dei<br />
giudici Giovanni Falcone e<br />
Paolo Borsellino, rispettivamente<br />
scomparsi nelle stragi di<br />
Capaci e di Via d'Amelio a Palermo,<br />
sento oggi più che mai l'esigenza<br />
di riportare attuale il tema della lotta<br />
alla mafia, un tema che nella coscienza<br />
ci vede uniti sia per amore del nostro<br />
Paese, sia nel doloroso ricordo di quanti<br />
hanno sacrificato la propria vita per la libertà.<br />
Essendo professore in una scuola<br />
secondaria di Torino, spesso mi ritrovo coi<br />
ragazzi a ripercorrere le tappe significative<br />
di questo grande movimento, e al<br />
contempo mi soffermo sul risvolto morale<br />
che questa lotta ha avuto nelle coscienze<br />
degli Italiani. È così che ricordo con commozione<br />
le parole del giudice Falcone:<br />
“La mafia non è affatto invincibile. È un<br />
fatto umano, e come tutti i fatti umani ha<br />
un inizio e avrà anche una fine”. Non è<br />
dunque soltanto voler fare storia come si<br />
faceva un tempo, ripetendo all'infinito i<br />
discorsi e gli aneddoti dei grandi, è piuttosto<br />
voler scoprire all'unisono con le<br />
nuove generazioni la necessità di lottare<br />
insieme per offrire al proprio Paese i valori<br />
della giustizia e dell'onestà. È senz'alcun<br />
dubbio un'insopprimibile slancio<br />
di speranza quest'obiettivo, quella stessa<br />
speranza che oggigiorno conserva in sé<br />
i tratti portanti e sinceri di un futuro<br />
spesso mistificato e offuscato dalla semplicità<br />
e dall'indifferenza.Attualmente, la<br />
lotta alla mafia si realizza con il risveglio<br />
delle coscienze, con tutti quegli interrogativi<br />
che spesso e volentieri taciamo<br />
nell'omertà o nella paura. Insegnare a<br />
lottare ai ragazzi in questo senso, è a tutti<br />
gli effetti insegnare quei grandi valori che<br />
ancor oggi sono ravvisabili in quanti conducono<br />
la vita nella legalità.A volte spiegare<br />
l'esperienza del lavoro onesto a certi<br />
giovani risulta arduo, non soltanto per<br />
ragioni di sostrato famigliare, ma in particolar<br />
modo per tutti quei modelli di<br />
“vita facile” che si incontrano sulla<br />
strada. Sebbene scontri nella sostanza<br />
con l'idea della legalità sociale, e pertanto<br />
del senso di giustizia che doverosamente<br />
dovrebbe sottendersi e alimentare<br />
la società stessa, non si può certo<br />
scordare come il progressivo coinvolgimento<br />
dei giovani nella malavita passi<br />
oggi più che mai attraverso il concetto di<br />
“favore”, che indubbiamente inocula in<br />
essi l'esperienza del “debito contratto”,<br />
che dovrà essere prima o poi ricambiato<br />
in segno di gratitudine. Ecco allora delinearsi<br />
il coinvolgimento totale in una realtà<br />
parallela rispetto a quella governata<br />
dalla Legge e dal senso di vera giustizia.<br />
Se dunque ci domandassimo ora da<br />
cosa nasca questo “favore”, di cui s'è<br />
detto poco sopra, il tutto potrebbe trovare<br />
una spiegazione plausibile nell'instabilità<br />
intrinseca del sistema che sta alla base<br />
del nostro mondo: dalla difficoltà di collocamento<br />
in ambito professionale, al<br />
costo della vita sempre maggiore, per<br />
non parlare poi di un insano concetto di<br />
realizzazione personale che di gran lunga<br />
supera e sovrasta le proprie possibilità,<br />
quasi a credere di non conoscerle neppure.<br />
Allo stesso modo possiamo parlare<br />
della paura, la quale non sempre è fine<br />
a se stessa o generata a malapena dal<br />
contesto, ma può apparire come il fondamento<br />
silenzioso e intangibile di quell'indifferenza<br />
e di quell'omertà che accomunano<br />
alcuni uomini. Una paura che<br />
trova ragione nella consapevolezza che gli<br />
organi di Stato non posseggano i mezzi<br />
utili – e nel numero adeguato – per proteggere<br />
quanti vorrebbero onestamente<br />
denunciare i crimini. Nasce dunque dall'idea<br />
che le istituzioni, sottostando a<br />
leggi, procedure e garanzie, non sappiano<br />
rispondere con adeguatezza all'istantaneità<br />
e all'efficacia dell’azione<br />
mafiosa. Pertanto, insegnare oggigiorno<br />
la legalità passa soprattutto da questo:<br />
dalla doverosa fiducia nella Legge, nella<br />
cooperazione e nel significato stesso<br />
della vita umana. È bene, infatti, non<br />
escludere mai dal proprio agire morale il<br />
senso profondo che la vita ha per gli uomini,<br />
qualunque sia la loro etnia, religione<br />
ed origine. Sono a tal proposito significative<br />
le parole di uno striscione che<br />
accompagnò le riprese del funerale del<br />
giudice Paolo Borsellino: “Non li avete uccisi:<br />
le loro idee camminano sulle nostre<br />
gambe”. È dunque doveroso da parte<br />
nostra riscoprire insieme ai giovani il significato<br />
della vita e della sua dignità,<br />
mettendoci in gioco in prima persona affinché<br />
la rettitudine divenga per loro un<br />
modello da seguire. Le stesse forze dell'ordine,<br />
guidate dalla Legge, rappresentano<br />
un'ennesima immagine di quest'onestà.<br />
Ai giovani è pertanto<br />
necessario insegnare l'Amore: un amore<br />
per se stessi, per gli altri e per il proprio<br />
Paese, perché soltanto seguendo in contemporanea<br />
questa triplice strada sarà<br />
possibile già da ora afferrare l'autentico<br />
senso del nostro vivere. E ancora il coraggio,<br />
perché in nessuno manchi la forza<br />
di ricordare, di lottare e di cambiare in<br />
meglio quest'Italia meravigliosa, per non<br />
disperare quando a volte può apparire<br />
difficile condurre innanzi questa lotta a<br />
tratti silenziosa e a tratti violenta. È dunque<br />
per questo che ho inteso soffermarmi<br />
un momento sull'esigenza della<br />
memoria, affinché a nessuno sfugga l'importanza<br />
di ricordare quanti hanno sacrificato<br />
e ancora sacrificano la propria vita<br />
per un grande valore: la Giustizia. ■<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 17
Eventi ANC<br />
PORTOGRUARO: CENTO ANNI DI STORIA DELL’ASSOCIAZIONE<br />
Un compleanno speciale<br />
Importante celebrazione, cui ha presenziato il Presidente Nazionale<br />
di Iliano Benigni<br />
Il 1° ottobre 2011 la Città di Portogruaro, con il Sindaco Antonio<br />
Bertoncello, da sempre attenta e gelosa custode dei suoi ricordi,ha<br />
voluto condividere con noi un compleanno davvero importante:<br />
il Centenario di costituzione della Sezione<br />
dell’Associazione Nazionale Carabinieri, e il centennale rapporto<br />
con la famiglia del suo fondatore.Vi hanno partecipato il Presidente<br />
Nazionale Gen. C.A. Libero Lo Sardo, il Gen. C.A. Sergio Siracusa<br />
già Comandante Generale,il comandante della LegioneVeneto,<br />
Gen.Cavaliere,ilViceprefettoValenti,ilVicequestore Fabro,l’Ispettore<br />
Regionale Gen.Aniballi,il Comandante Provinciale diVenezia Col.Cataldo,<br />
il Comandante della Compagnia Cap. De Paoli, il Presidente<br />
della Sezione ANC Manzo e tante altre Autorità militari e civili. A festeggiare<br />
con noi c’erano le Sezioni della provincia ed alcune delle<br />
provincie vicine; fra esse, Gruaro, Monfalcone, Mestre,Venezia, Gradisca<br />
d’Isonzo, San Donà di Piave, Jesolo, Ceggia, Spinea, Scorzè,<br />
Adria, Motta di Livenza,Annone Veneto e Dolo, con i loro Presidenti,<br />
le bandiere e folti gruppi di Benemerite. Presenti anche l’Istituto del<br />
NastroAzzurro,la Croce Rossa,Assoarma edAssociazioni Combattentische<br />
e d’Arma. Portogruaro ha così rivissuto una pagina indimenticabile<br />
della sua Storia,che vide protagonisti anche uomini Carabinieri,<br />
figli della sua gente: la sera del 18 dicembre 1944, tre giovani, il CarabiniereAmpelio<br />
Iberati,ed i PartigianiAntonio Pellegrini,22 anni da<br />
Treviso e Bernardino Vidori, 28 anni da Valdobbiadene, vennero impiccati<br />
dai nazifascisti sulla piazza della città. Quel lampione, incolpevole<br />
strumento del boia che uccidevaAmpelio,si trova a pochi passi<br />
da casa sua,dove mamma Maria,che senza il coraggio di uscire aveva<br />
capito dal trambusto quanto stava accadendo,recitava una preghiera<br />
per quei tre ragazzi sacrificati all’odio,ignara che uno di loro fosse suo<br />
figlio.Al ventisettenne Carabiniere venne concessa la Medaglia <strong>d’Argento</strong><br />
alValor Militare alla Memoria,per le azioni svolte nella lotta contro<br />
lo straniero. Quarant’anni dopo, nel 1984, quando ero Capitano<br />
a Portogruaro,nel proporre l’intitolazione della nostra nuova caserma<br />
adAmpelio Iberati,ebbi modo di conoscere la sua famiglia e di riscoprire<br />
e rinsaldare l’antico legame con l’Arma.Benché i documenti ufficiali<br />
siano andatI perdutI,mi è stato possibile ricostruire la storia della<br />
Sezione,acquisendo testimonianze e memorie dall’allora Presidente<br />
V.Brig. Nascinben, dall’Amministrazione Comunale, dalle Associazioni<br />
Partigiane, e soprattutto dalla famiglia Iberati. All’epoca denominata<br />
“Associazione di Mutuo soccorso tra congedati e pensionati<br />
dei Carabinieri Reali”, essa venne costituita nel luglio del 1910, in<br />
coincidenza col 96° annuale di fondazione dell’Arma,su iniziativa del<br />
suo primo Presidente, il portogruarese Arnaldo Iberati, classe 1887,<br />
che per tre anni aveva prestato servizio nell’Arma come carabiniere<br />
a cavallo.Richiamato nel 1915,partecipò alle operazioni della prima<br />
guerra mondiale,venendo smobilitato nel 1918.Tornato a casa,smise<br />
l’uniforme,continuando però a coordinare le attività della sua Sezione,<br />
poi sospese dal luglio 1940 a causa degli eventi del secondo conflitto<br />
e riprese il 1° gennaio 1947 con la ricostituzione ad opera del<br />
nuovo Presidente Nascinben.A questi va il merito di essere riuscito,<br />
con umiltà, silenziosa dedizione e tanto entusiasmo, malgrado le discriminazioni<br />
e diffidenze dell’immediato dopoguerra,a ricreare quell’amalgama<br />
di cameratesca fratellanza che da sempre caratterizza<br />
l’Associazione,radunando nella Sezione,dalla quale ha preso vita la<br />
consorella di Gruaro, numerosi Soci che oggi sono 107. La giornata<br />
del Centenario, illuminata da uno splendido sole, è iniziata con la<br />
Messa in Duomo,concelebranti il Cappellano Militare DonTombolan<br />
ed il Parroco Mons.Cesco,al termine della quale il Generale Lo Sardo<br />
ha commosso l’assemblea esprimendo un suo toccante pensiero sulla<br />
Figura del Carabiniere.A seguire, la deposizione di una corona d’alloro<br />
al monumento ai caduti e mazzi di fiori con i colori dell’Arma sui<br />
lampioni che hanno visto morire i tre eroi. Poi, tutti in sfilata lungo le<br />
vie cittadine, accompagnati dal Gonfalone della Città e dalla simpatia<br />
della sua gente, fino alla in caserma, ove la manifestazione ufficiale<br />
si è conclusa con la cerimonia di scoprimento di una lapide in<br />
marmo, raffigurante in bassorilievo il volto di Ampelio Iberati, opera<br />
dello scultore Giulio Bornacin e dono del fratello Benito. La rinuncia<br />
al brindisi ci ha consentito di devolvere la somma di mille Euro a favore<br />
dell’ONAOMAC, che nel 1949 mi vide a San Mauro Torinese, tra<br />
gli Orfani della prima ora. L’intensa giornata ha infine avuto termine<br />
nel pomeriggio a Sesto al Reghena,con la visita all’Abbazia Benedettina,<br />
sotto la sapiente guida dell’Abate Mons. Stival. ■<br />
18 /settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
Presidenza ANC<br />
MONSANO E FILOTTRANO OSPITANO I LAVORI DEL CONSIGLIO NAZIONALE ANC<br />
Un vertice“fuori porta”<br />
200 Delegati da tutta Italia al Symposium su Protezione Civile eVolontariato<br />
di A.G.<br />
Dopo molti anni i componenti del Consiglio Nazionale<br />
ANC hanno lasciato l’austera aula della gloriosa Legione<br />
Allievi Carabinieri di Roma e si sono riuniti, il 13 ottobre<br />
scorso, presso l’Hotel “Pineta“ di Monsano (AN) per poi<br />
partecipare, nei giorni successivi a Filottrano, al Convegno<br />
sul Volontariato ed all’incontro con una nutrita rappresentanza<br />
delle SezioniANC della Regione Marche.Nel corso del Consiglio nazionale,<br />
si sono discussi i vari punti all’ordine del giorno tra i quali:<br />
problematiche amministrative; apoliticità ed apartiticità dell’ANC;<br />
norme procedurali e utilizzo dell’uniforme in cerimonie patriottiche;<br />
disposizioni di massima riguardanti il 22° Raduno nazionale,che avrà<br />
luogo a Venezia e Jesolo nei primi giorni di maggio 2012; l’organizzazione,<br />
nel 2013, di un convegno per onorare il VB MOVM Salvo<br />
D’Acquisto,in occasione del 70° anniversario della sua scomparsa,<br />
nonché altri argomenti, descritti più in dettaglio nel verbale che sarà<br />
pubblicato in seguito. Il giorno 14 seguente, nel Teatro Torquis di Filottrano,<br />
si è svolto il convegno,sotto il patrocinio della Regione Marche<br />
e della Provincia di Ancona, dal titolo: “Tematiche di Protezione<br />
Civile eAttività diVolontariato – Sussidiarietà,Educazione,Scelte Sociali<br />
attraverso le Giovani Generazioni”,che ha visto la partecipazione<br />
di oltre duecento carabinieri in congedo provenienti da tutta Italia:<br />
ispettori regionali, delegati, coordinatori e benemerite, che hanno<br />
scelto Filottrano per affrontare le tematiche del volontariato e di protezione<br />
civile,nucleo portante dell’attività svolta dall’associazione su<br />
tutto il territorio nazionale.“Una vera forza sociale”, come ha sottolineato<br />
il Gen.Tito Baldo Honorati,Ispettore regionaleANC Marche,che<br />
“solo nella sua regione conta circa 10.000 iscritti,distribuiti in 90 sezioni<br />
e 8 nuclei di protezione civile e 20 di volontariato generico”. Di<br />
questi soci “70 fanno parte del nucleo di Filottrano” ha ricordato il<br />
Presidente della locale sezione e coordinatore dell’evento,Car.Franco<br />
Coppari. ”Una realtà che con la serietà e la correttezza che contraddistinguono<br />
da sempre l’operato dei carabinieri – ha precisato il sindaco<br />
Francesco Coppari – serve ogni giorno la Nazione, in prima linea<br />
nelle più importanti situazioni di emergenza, dal terremoto dell’Aquila<br />
alla recente visita del Papa inAncona”.“Il segreto è nascosto<br />
nella passione e nel desiderio di mettersi al servizio degli altri per il<br />
piacere di farlo”così ha aggiunto il Gen.Nicolò Mirenna,Direttore della<br />
nostra rivista sociale.“Volontari apolitici e apartitici,orgogliosi di servire<br />
l’Italia e gli italiani” ha ricordato, concludendo, il Presidente nazionale<br />
Gen. Libero Lo Sardo, relatore del convegno.Tra le personalità<br />
intervenute vanno ricordati i responsabili della Protezione Civile<br />
delle Marche, Dott. Oreficini Rosi e del Veneto, Ing.Tonellato. Il terzo<br />
giorno sempre presso ilTeatroTorquis ha avuto luogo l’Assemblea regionale<br />
ANC dedicata alla celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia<br />
che ha registrato l’adesione di oltre 300 soci provenienti da tutta la<br />
regione.Tra le varie personalità intervenute per portare il loro saluto<br />
ed elogiare l’opera dei volontari,segnaliamo: per l’Arma territoriale il<br />
Gen. R. Calì, Comandante della Legione ed i Comandantii del Provinciale,<br />
della Compagnia di Osimo e della Stazione di Filottrano; per<br />
la Regione Marche il Dott.Lucchetti,Assessore al Lavoro e i Dott.Oreficini<br />
Rosi e Sarda Cammarota della Protezione Civile regionale; per<br />
il Comune di Filottrano gli Avv. Francesco Coppari e Ivana Ballante,<br />
rispettivamente sindaco e vicesindaco; per la Confartigianato provinciale<br />
i Dott.Cataldi e Lucesoli.La manifestazione si è conclusa con<br />
l’inaugurazione del nuovo laboratorio della Paricop srl, fornitore<br />
esclusivo dell'ANC. Da ricordare sotto l’aspetto artistico-culturale le<br />
interessanti visite effettuate dagli ispettori e da alcune benemerite,<br />
a margine dell’evento, presso le città di Jesi, Loreto e Recanati, curate<br />
rispettivamente dalla benemeritaValeria Fabietti della sezione di<br />
Jesi e dal Car.Pirchio Fausto presidente della sezione di Loreto,nonché<br />
l’eccellente esibizione del gruppo folkloristico di Filottrano“Quelli<br />
sull'ara”. Un particolare grazie va a tutti gli organizzatori e collaboratori<br />
dell’evento, che è stato riportato con ampio risalto dai telegiornali<br />
e dalla stampa locale.<br />
■<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 19
eventi ANC in USA<br />
SAN FRANCISCO: REPORTAGE D’ECCEZIONE DEL CONSOLE GENERALE D’ITALIA<br />
Columbus Day conANC<br />
Fra majorettes e sceriffi,pennacchi rosso-blù spiccano nell’Italian Heritage Parade<br />
di Fabrizio Marcelli<br />
La parata con la quale la citta’di San Francisco celebra il Columbus<br />
day e’meno imponente del concomitante evento organizzato<br />
a New York, ma si tratta della piu’ antica manifestazione<br />
pubblica italiana negli Stati Uniti .La prima edizione<br />
si svolse nel 1868, 61 anni prima dell’esordio newyorkese.<br />
La parata di San Francisco e’ un’ottima vetrina per le Istituzioni italiane,<br />
visto che sono rare le presenze dall’Italia, come avviene invece<br />
abitualmente nella “grande mela”. Quest’anno, per la seconda volta,<br />
un contingente dell’Associazione Nazionale Carabinieri ha sfilato fra<br />
due ali di pubblico per le vie del porto turistico e del quartiere italiano<br />
di North Beach. La partecipazione dell’Associazione e’ nata da una<br />
iniziativa del socio Virgilio Castri, che avevo incontrato proprio in occasione<br />
della parata del 2009, alla quale assisteva da turista.Avevo<br />
subito accolto la sua proposta di sondare la possibilita’ di una partecipazione<br />
dell’Associazione dell’Arma alla sfilata. Efficiente e puntuale<br />
con l’impegno preso,l’anno successivo il dott.Castri ha portato<br />
un primo gruppo di Carabinieri, in servizio ed in congedo,provenienti<br />
dall’Italia o residenti negli Stati Uniti<br />
a sfilare. L’anno scorso fu il Luogotenente dei Corazzieri<br />
Francesco Madotto a scandire il passo. La presenza<br />
delle uniformi nere con la banda rossa sui calzoni<br />
aveva elettrizzato il pubblico, funzionando da<br />
vero e proprio comunicato pubblicitario per l’Associazione.<br />
Nella stessa occasione sono state gettate le<br />
basi per l’apertura di una sezione dell’Associazione a<br />
San Francisco,cui ho aderito entusiasticamente come<br />
socio familiare.Mio nonno era infatti Maresciallo nell’Arma.Il<br />
dott.Castri ha anche saputo allacciare contatti<br />
con il corpo di polizia della citta’ di San Francisco,<br />
in particolare con la numerosa componente<br />
d’ascendenza italiana.Quest’anno, dopo la positiva<br />
esperienza dell’anno precedente, i partecipanti che<br />
hanno sfilato dietro al tricolore sono aumentati notevolmente. Quattro<br />
elementi in alta uniforme, un paio di sottufficiali in divisa d’ordinanza,<br />
altri con le tute da combattimento, un gruppo in tuta di volo<br />
a rappresentare la delegazione 1^ squadra aerea di protezione civile<br />
dell’associazione di stanza a Sabaudia,un atleta del gruppo fiamme<br />
d’argento in karategi, i soci con il berretto ed il colletto dell’Associazione<br />
ed un ufficiale dell’Esercito in alta uniforme hanno sfilato al comando<br />
di Davide Mauro, un ufficiale in congedo del Battaglione San<br />
Marco, il piu’ alto in grado. Il contingente radunato dall’Associazione<br />
non ha sfigurato neanche di fronte ai marines e marinai della IIIa flotta<br />
statunitense che partecipavano alla parata. L’eleganza<br />
delle uniformi ed il comportamento marziale dei<br />
militari,che marciavano dietro il tricolore,hanno riempito<br />
d’orgoglio la collettivita’italiana di San Francisco<br />
che assisteva alla rassegna. Per quanto mi riguarda<br />
ho avuto anche l’emozione di ricevere gli onori militari,<br />
che mi sono stati resi dal contingente prima dell’inizio<br />
della parata.Un doveroso ringraziamento per l’accresciuta<br />
presenza dell’Associazione Nazionale Carabinieri<br />
va all’operato diVirgilio Castri,che si e’avvalso<br />
a San Francisco del sostegno di Angelo Quaranta, ex<br />
assessore cittadino alla Polizia e uno dei pilastri della<br />
collettivita’ italiana in questa citta’.Anche se mi avvicino<br />
alla fine della mia missione a San Francisco,voglio<br />
augurarmi che anche nell’ottobre del 2012,i Carabinieri<br />
italiani possano tornare a marciare in questa<br />
citta’ in occasione del Columbus day. La loro presenza, quali rappresentanti<br />
di un’Istituzione amata e rispettata dagli Italiani,dentro e fuori<br />
i confini nazionali,contribuisce a mantenere vivo il rapporto con la Patria<br />
in un’importante metropoli dell’ovest degli Stati Uniti verso la quale<br />
sono emigrati nel corso di decenni migliaia di connazionali. ■<br />
20 /settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
sull’Oceano Pacifico<br />
LA BELLA CITTA’ CALIFORNIANA INTITOLATA AL NOSTRO SANTO DI ASSISI<br />
I love San Francisco…<br />
Meta di turismo da tutto il mondo,nacque intorno ad una missione cattolica spagnola<br />
di D. B.<br />
Se l’ANC va a San Francisco e ci<br />
vuole tornare… allora parliamone<br />
un po’! Ho avuto occasione di visitarla,<br />
di rimanerne affascinato,di<br />
rivederla ancora, ed ora cercherò<br />
di fare da “guida” a chi non la conosce. E’ la<br />
quarta città dello Stato della California dopo<br />
Los Angeles, San Diego e San Josè, con<br />
850.000 abitanti, al dodicesimo posto fra i<br />
grandi centri degli Stati Uniti e seconda per<br />
densità di popolazione dietro a New York. Fa<br />
parte di una vasta area metropolitana, circa<br />
7 milioni di abitanti, la San Francisco Bay<br />
Area,di cui è il centro economico-finanziario,<br />
culturale e turistico. Oggi è meta di molti visitatori<br />
internazionali, che ne apprezzano la<br />
fresca nebbia estiva, le ripide colline, la vivacità<br />
culturale e l’eclettismo architettonico<br />
che affianca gli stili vittoriano e moderno,ma<br />
anche gli splendidi paesaggi,il Golden Gate<br />
Bridge, i “cable cars” (i famosi tram a cavo),<br />
i taxi, Chinatown, i tornanti fioriti di Lombard<br />
Street, passaggio obbligato per gli innamorati,<br />
ed il leggendario penitenziario Federale<br />
sull’isolotto diAlcatraz,“The Rock”,ora parco<br />
nazionale. Ed è per queste caratteristiche<br />
che è considerata tra le più "europee" delle<br />
metropoli americane.Fondata nel 1776 dagli<br />
spagnoli col nome di “Misión de Nuestro<br />
Padre San Francisco de Asís” (Missione del<br />
Nostro Padre San Francesco di Assisi), in<br />
seguito all'indipendenza dalla Spagna divenne,<br />
con l'intera area, parte del Messico.<br />
Nel 1835 ebbe inizio una prima significativa<br />
espansione urbana al di fuori della Missione<br />
e da allora,con il nome di“Yerba Buena”,cominciò<br />
ad attrarre molti colonizzatori dagli<br />
USA. La città, come il resto del territorio dell'attuale<br />
California,fu sottratta al Messico dagli<br />
Stati Uniti a seguito della guerra messicano-statunitense<br />
(1846-1848), e fu<br />
rinominata San Francisco. La corsa all'oro<br />
che seguì all’annessione americana ne stimolò<br />
una rapida crescita e la trasformazione<br />
da piccolo centro di un migliaio di abitanti nel<br />
1848 a città di 25.000 residenti l’anno seguente.<br />
Nuovo impulso demografico, rapido<br />
ed incontrollato, diede la scoperta di miniere<br />
d'argento nel 1859,provocando anche<br />
una maggiore incidenza della criminalità,ed<br />
alcuni suoi quartieri divennero noti per delinquenza,<br />
prostituzione e gioco d'azzardo.La<br />
seconda metà dell'Ottocento vide il consolidarsi<br />
di una classe imprenditoriale che investì<br />
le ricchezze,derivate dalla corsa all'oro,nei<br />
principali settori bancario e ferroviario, quest'ultimo<br />
sviluppatosi per la costruzione della<br />
First Transcontinental Railroad. Lo sviluppo<br />
del porto fece inoltre della città un importante<br />
centro di commercio, che attrasse un nuovo<br />
flusso di immigrazione multietnica,di cui è un<br />
esempio Chinatown, formatasi dopo l'arrivo<br />
di maestranze cinesi per la costruzione delle<br />
ferrovie.I primi“cable cars”entrarono in funzione<br />
nel 1873, periodo in cui prese forma<br />
il caratteristico paesaggio architettonico di residenze<br />
vittoriane,ed all'inizio del XX° secolo<br />
San Francisco era ormai conosciuta nel<br />
Paese e nel mondo per il suo affascinante<br />
stile ricco e signorile,per la sua magica e frizzante<br />
atmosfera sempre festosa,nonché per<br />
la sua fervente attività culturale.Nel 1906 un<br />
devastante terremoto,cui seguì un vastissimo<br />
incendio, distrusse buona parte della città,<br />
che fu però rapidamente ricostruita ponendosi<br />
in grado, nove anni dopo, di ospitare<br />
l'Esposizione Internazionale di Panama e del<br />
Pacifico. Durante il Secondo conflitto mondiale<br />
costituì punto d’imbarco per le truppe<br />
dirette verso gli scenari operativi del Pacifico,<br />
mentre nel periodo post bellico il ritorno dei<br />
militari, una nuova massiccia immigrazione<br />
ed una linea politica di apertura vi hanno favorito,<br />
nel 1967, l'ascesa della “Summer of<br />
Love” (l'estate dell'amore), in cui una folla<br />
di centomila ragazzi invase il distretto di<br />
Haight-Ashbury, segnando il momento in<br />
cui la controcultura hippie si manifestò al<br />
grande pubblico e dando il via ad un fenomeno<br />
di ribellione culturale e politica senza<br />
precedenti, il “sessantotto”. Benché il movimento<br />
hippie sia dilagato anche a New<br />
York, Los Angeles, Atlanta, Chicago, in Canada<br />
a Vancouver ed in tutta Europa, San<br />
Francisco fu considerata l'epicentro della<br />
“hippie devolution” una miscela di musica<br />
underground, droghe psichedeliche, libertà<br />
sessuale,creatività espressiva,impegno politico,<br />
ed è divenuta una delle città più liberali<br />
degli Stati Uniti, ma anche una delle<br />
più belle e fascinose.<br />
■<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 21
Torino 2011<br />
Echi del XXI Raduno<br />
Immagini inedite<br />
E’ stato un raduno davvero speciale, ed è per questo motivo che, mettendo mano al magro portafoglio di ANC, usciamo anche questa volta con una edizione<br />
ampliata dedicando 10 pagine all’evento,sicuri di accontentare quanti ci hanno scritto,ma anche dispiaciuti di non poter far contenti proprio tutti.Come forse<br />
qualcuno avrà notato, non avevamo fatto scelte casuali ma seguito un preciso criterio logico, proporzionale ed estetico, privilegiando le città capoluogo, i gonfaloni,<br />
i presidenti di regione e di provincia, i prefetti, i comandanti territoriali dell’Arma ed i numerosi sindaci, di cui tanti con alamari e bustina, che hanno voluto<br />
sfilare con noi ed ai quali esprimiamo la nostra gratitudine. Essendo questa rivista l’organo ufficiale dell’ANC, abbiamo purtroppo dovuto escludere le foto<br />
di talune Sezioni che forse non avevano ben interpretato l’invito del Presidente Nazionale, pubblicato su “le Fiamme <strong>d’Argento</strong>”, ad offrire esempio di stile partecipando<br />
al Raduno con le uniformi sociali previste.<br />
D.B.<br />
22 / settembre - ottobre 2011<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
a passo di parata...<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 23
Torino 2011<br />
24 / settembre - ottobre 2011<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
con orgoglio...<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 25
Torino 2011<br />
26 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
consapevoli...<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 27
Torino 2011<br />
28 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
sempre pronti...<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 29
Torino 2011<br />
30 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
la nostra fiamma...<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 31
Deliberazioni<br />
Verbale del Consiglio Naz<br />
Il giorno 5 maggio 2011, alle ore 09,30, presso la Sala rapporto della Legione Allievi Carabinieri di Roma ha avuto inizio il Consiglio<br />
nazionale dell’ANC, presieduto dal Gen. C.A. Libero LO SARDO alla presenza di tutti gli Ispettori regionali, dei componenti del Comitato Centrale<br />
e dei sindaci del collegio sindacale.Assenti giustificati l’Ispettore del T.A.A. Col.Tullio LATINA e il Consigliere Car. Paolo POGGIO. Dopo<br />
il rituale saluto alla Bandiera al suono dell’Inno di Mameli e prima dell’esame degli argomenti all’ordine del giorno, il Presidente ha tenuto<br />
a formulare alcune considerazioni sull’alto significato della breve cerimonia introduttiva che vuole rappresentare non un semplice rituale<br />
ma esternare un vero sentimento verso il simbolo nazionale e sul rispetto verso la Patria che oltre ad essere una atto dovuto, vuole essere<br />
anche una dimostrazione di vicinanza verso coloro che sono morti per il nome e per gli ideali che tale Simbolo rappresenta.<br />
Si è quindi proceduto all’esame dei singoli argomenti come di seguito riportato:<br />
a. Eredità LUCCHESI.<br />
Il Gen. LO SARDO ha rappresentato le problematiche procedurali prodromiche all’accettazione dell’eredità che dovrebbe portare nelle casse dell’ANC<br />
circa € 100.000 che potranno cosi essere impiegati per far fronte,in parte alle spese per i raduni e in parte per incrementare sussidi e contributi.In<br />
particolare,il Presidente ha comunicato che deve essere autorizzato dall’assemblea ad accettare l’eredità ed a partecipare alle redazioni<br />
dell’inventario dei beni compresi nell’asse ereditario, con il potere di sottoscrivere tutti gli atti necessari al fine dell’acquisizione dell’eredità.<br />
All’unanimità, per alzata di mano, l’assemblea ha autorizzato.<br />
b. Contenzioso.<br />
1. Rispetto delle procedure.<br />
Rispetto al passato, oggi, come si verifica in ogni Amministrazione, alcuni soci manchevoli, colpiti da provvedimenti disciplinari, non sono<br />
più disposti a osservare le regole anche se in precedenza accettate e sottoscritte, in quanto c’è una prevalenza degli interessi soggettivi.<br />
Ne sono la riprova 3 casi verificatisi in tre aree diverse del territorio nazionale dove altrettanti soci ritenuti manchevoli, rimossi o sospesi<br />
dalle cariche sociali ricoperte, non vogliono riconoscere l’autorità dell’Associazione e le conseguenti sanzioni loro inflitte, pretendendo<br />
di continuare a svolgere il proprio ruolo a dispetto delle regole. La Presidenza nulla può se non, vanificato ogni tentativo di persuasione,<br />
intraprendere un’azione giudiziaria che comporta peraltro notevoli spese e tempi lunghi di decisione nel corso dei quali l’interessato comunque<br />
deve essere considerato non appartenente all’ANC; è comunque indubbio che non si possa rimanere inerti. Ne consegue pertanto<br />
che ogni pratica disciplinare deve essere fatta con precisione e secondo i dettami delle norme che la regolano ed è inoltre indispensabile<br />
che tutto il carteggio verso l’interessato avvenga con raccomandata con ricevuta di ritorno sì da garantirne la tracciabilità.<br />
c. Esposti anonimi.<br />
Tali documenti vanno cestinati. Non siamo un ufficio di polizia nè siamo più ufficiali di polizia giudiziaria. La vita dell’Associazione è regolata<br />
dal codice civile, per cui è inutile conservare atti che esulano da rapporto civilistico.<br />
d. Gruppi di fatto.<br />
Alcuni Uffici Giudiziari (alla Presidenza ne sono stati segnalati 5) hanno chiesto la disponibilità degli iscritti all’ANC a svolgere la loro<br />
attività nei predetti uffici per il disbrigo di talune pratiche.<br />
Ne è nata una discussione nel corso della quale è emerso sia che il fenomeno è molto più esteso di quanto a conoscenza del vertice,<br />
e che l’immagine è comunque positiva. È emerso, peraltro, che si è tutelati oltre che dalle assicurazioni dei responsabili degli Uffici<br />
giudiziari anche dal fatto che in molti casi, questi ultimi, hanno avuto anche il placet delle organizzazioni sindacali.A conclusione della<br />
discussione, e con il parere contrario di quattro Ispettori, il Presidente ha ritenuto di continuare ad autorizzare tali attività, a seconda<br />
delle richieste e per periodi limitati nel tempo (un anno).<br />
e. Iscrizione all’ANC.<br />
Nel recente passato è stato stabilito che si possono iscrivere all’ANC soci simpatizzanti in percentuale del 30% del numero degli effettivi.<br />
E’ difficile oggi incrementare il numero degli iscritti, per cui è indispensabile oltre ad un’incisiva opera di proselitismo tra i congedati<br />
ed i Carabinieri effettivi, un’altrettanto importante opera di stimolo verso coloro che, pur non facendo parte della nostra Famiglia, ma condividendo<br />
valori ed ideali ed in possesso di cristalline virtù, possano essere accolti tra le nostre fila.<br />
Bisogna poi accettare il concetto che le iscrizioni o i rinnovi possono essere effettuate tutto l’anno, per cui è sì vero che l’iscrizione deve<br />
essere rinnovata, in linea di massima, da ottobre a marzo ma è altrettanto vero che se qualcuno si presenta successivamente deve potersi<br />
iscrivere o rinnovare la tessera.<br />
E’ inoltre necessaria una maggiore elasticità sul concetto di territorialità nel senso, che pur essendo prevista l’iscrizione presso la Sezione<br />
di residenza, si deve facilitare la preferenza del socio a Sezione diversa, per motivazione diversa. L’obiettivo a cui si deve tendere è quello<br />
del raggiungimento di un risultato strategico generale: il numero elevato di soci. Infatti tanto più è numerosa l’Associazione maggiori sono<br />
le sue potenzialità ad iniziare dall’aumento dei sussidi ai soci e contributi alle sezioni. Su tale aspetto i convenuti sono tutti concordi. Il<br />
32 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
1° Consiglio Nazionale<br />
ionale del 5 maggio 2011<br />
Presidente chiede inoltre una maggiore elasticità sui trasferimenti di Sezione. Su tale aspetto ne è nata una discussione al termine della<br />
quale è stato deciso che l’Ispettore valuterà le domande con disponibilità maggiore.<br />
f. Mancata spedizione della rivista.<br />
Il Presidente rappresenta che l’inconveniente è dovuto ad una duplice causa: le Poste, che non consegnano a causa di vari problemi il primo<br />
dei quali riguarda gli indirizzi. Per tale inconveniente la Presidenza si è già attivata e si sta procedendo, tramite l’Ente, alla “pulizia degli indirizzi”.<br />
L’altro aspetto che provoca il disservizio è l’attuale database dei soci che contiene una serie di errori. Anche su tale aspetto si sta<br />
provvedendo e si ipotizza per settembre l’entrata in funzione di un nuovo applicativo che dovrebbe eliminare ogni errore di questo genere.<br />
g. Medagliere di Sezione.<br />
Il Presidente rappresenta che la richiesta è stata avanzata da talune Sezioni. Il Gen. MIRENNA ha precisato che in passato esisteva il<br />
medagliere di Sezione; successivamente, quando il Comando Generale ha sancito che il medagliere dell’Arma è custodito dall’Associazione,<br />
tali insegne sono state abolite. All’unanimità l’Assemblea rigetta pertanto la richiesta.<br />
h. Manuale delle procedure.<br />
In relazione a numerose richieste volte ad ottenere un nuovo “Manuale delle procedure”, il Presidente afferma che non è il caso di procedere<br />
in tale direzione in quanto si deve prima rivalutare lo Statuto.<br />
i. XXI Raduno Nazionale di Torino.<br />
. In relazione all’evento il Gen. LO SARDO ha raccomandato che la partecipazione sia massiccia e che chi partecipa lo faccia in modo composto<br />
e corretto, vestendo con compostezza l’uniforme sociale. Ha poi preso la parola l’Ispettore del Piemonte Gen. CARDARELLI che ha illustrato<br />
il programma. Lo stesso ha inoltre rappresentato che sono state fatte convenzioni per consentire tariffe agevolate per tutti. In tale<br />
contesto ha precisato di aver stipulato una convenzione anche con le FF.SS. per accedere a tali tariffe speciali.<br />
j. Uniformi estive per socie.<br />
A richiesta di talune sezioni viene chiesto di poter adottare nei mesi estivi, la camicia a maniche corte anche per le socie. Viene deliberato<br />
favorevolmente precisando che tale facoltà è valida, peraltro come per gli uomini, solo in situazioni operative. In caso di manifestazioni<br />
ufficiali in cui è prevista l’uniforme di rappresentanza, è d’obbligo il tailleur.<br />
k. Bilancio.<br />
Dopo la lettura della relazione illustrativa che ha messo in luce i dati significativi relativi ad entrate ed uscite nel 2010, viene approvato<br />
il bilancio consuntivo e quello preventivo 2011. In tale contesto si è aperta una discussione sulla valenza dei bilanci delle Sezioni<br />
e sull’indispensabilità dei due documenti nelle varie articolazioni. Nella circostanza ha preso la parola il Presidente dei Sindaci della<br />
Presidenza Gen. MARINO il quale dopo una disquisizione dottrinale ha affermato che darà le indicazioni necessarie ad una più coerente<br />
prassi contabile che garantisca la Presidenza in una corretta gestione tecnico giuridica.<br />
La riunione ha avuto termine alle 13,20. Il presente testo è una sintesi-stralcio dell’originale.<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 33
Deliberazioni<br />
Verbale del Consiglio Nazi<br />
Il giorno 13 ottobre 2011, nella sala riunioni dell’Hotel Pineta di Monsano (AN) si è tenuta la seconda riunione del Consiglio<br />
nazionale 2011, presieduta dal Gen. C.A. Libero LO SARDO alla presenza degli Ispettori Regionali.<br />
Dopo il saluto alla Bandiera e prima dell’esame degli argomenti all’ordine del giorno il Presidente ha formulato considerazioni sui<br />
raduni di Torino e Jesolo:<br />
− Raduno di Torino:<br />
il Presidente ha espresso il vivo apprezzamento a tutte le Sezioni d’Italia per la intensa e ordinata partecipazione all’evento<br />
che ha suscitato unanimi favorevoli commenti e si è inoltre complimentato con l’Ispettore per il Piemonte ed il suo staff per l’impegno<br />
profuso sia nella fase organizzativa che di condotta.<br />
Nella circostanza l’Ispettore del Piemonte ha consegnato al Presidente un DVD realizzato durante la sfilata, che potrà essere<br />
messo sul sito ed essere scaricato in tutto o in parte, senza oneri, da ciascun socio.<br />
Nel frangente è sopraggiunto il Dott. Roberto OREFICINI Direttore Dipartimento per le Politiche integrate di sicurezza e per la Protezione<br />
civile della Regione Marche che ha fornito un sostanziale supporto alla ANC per la realizzazione di questo Consiglio nazionale<br />
e per il symposium per la Protezione civile che si terrà nei giorni 14 e 15. È pertanto avvenuto uno scambio di saluti tra<br />
il Presidente e il suddetto funzionario in cui sono stati sottolineati i forti legami fra la nostra Protezione civile e la Regione.<br />
− Raduno di Jesolo:<br />
Il Presidente ha quindi fatto presente che nel 2012 il Raduno Nazionale si svolgerà a Jesolo. In tale ottica ha già preso contatti<br />
con le autorità locali per verificarne le disponibilità economiche.<br />
Il Presidente ha comunicato che tale raduno si dovrebbe svolgere dal 3 al 6 maggio ed il programma, in via di definizione, dovrebbe<br />
prevedere alzabandiera e concerto della Banda dell’Arma a Venezia, possibilmente a Piazza San Marco, nonché carosello<br />
del Rgt. a Cavallo e sfilamento dei soci a Jesolo.<br />
L’Ispettore per il Veneto ha fatto presente che si sta attivando perché ai soci possa essere data una carta servizi al costo di solo<br />
€ 5 valida per più tempo (3/5 giorni) che consenta l’accesso a musei nonché il trasporto su traghetti. Al fine di reperire fondi<br />
per l’evento è stata inoltre indetta una lotteria nazionale i cui proventi verranno utilizzati per sovvenzionarlo.<br />
Il Presidente ha formulato quindi un sentito ringraziamento all’Ispettore per le Marche, Gen.Tito Baldo Honorati nonché al Presidente<br />
della Sezione di Filottrano, Car. Franco COPPARI che con il loro impegno hanno assicurato l’organizzazione di due importanti<br />
eventi in questa tre giorni di lavoro. A questo punto i delegati alla Protezione civile hanno lasciato l’aula per svolgere alcune<br />
attività specifiche e pertanto è iniziato il Consiglio Nazionale vero e proprio. E’ stato inoltre rappresentato che la Presidenza<br />
ha terminato la fase di ristrutturazione informatica e da 10 giorni ha informatizzato circa 600 sezioni collegate tramite internet.<br />
Appena sarà ricevuto il documento di responsabilità previsto dalla legge sulla privacy, si provvederà a fornire ad ogni singola<br />
sezione le credenziali per accedere al data-base centrale che consentirà loro di gestire il proprio personale.<br />
In tale contesto l’altro ieri si è tenuta una riunione con dirigenti della WIND, oltre che per verificare la bontà della convenzione di telefonia<br />
mobile stipulata (circa 2.500 attivazioni), anche per chiedere tariffe e/o chiavette a prezzi vantaggiosi per collegamenti internet.<br />
Si è quindi proceduto all’esame dei singoli argomenti come di seguito riportato:<br />
1. PROBLEMATICHE AMMINISTRATIVE<br />
− quota sociale per il 2012 (invariata: € 20 per effettivi e familiari e € 25 per simpatizzanti): l’assemblea all’unanimità ha<br />
approvato;<br />
− “eredità “Lucchesi” (unità immobiliare censita al Catasto Fabbricati del Comune di Firenze nel foglio di mappa 107,<br />
particella 951, subalterno 6: Il Presidente ha illustrato gli ultimi eventi ed in particolare la stipula del compromesso con gli<br />
acquirenti dell’immobile che ha prodotto, a causa di ritardi peraltro non derivati da colpa ANC, ad una riduzione dell’introito<br />
da € 240.000 a € 238.000 da dividere con l’altro erede. L’assemblea all’unanimità ha autorizzato il Presidente a ricevere,<br />
incassare e disporre dell’eredità che sarà poi utilizzata per fini assistenziali nei confronti di nostri soci bisognosi. Per inciso,<br />
alla data odierna, per l’anno in corso, è già stata erogata la somma di circa € 160.000,00 in sussidi;<br />
− contrazione delle spese: siamo in un periodo di forte congiuntura economica mondiale e pertanto tutti dobbiamo fare<br />
sacrifici riducendo al massimo le spese che devono invece essere destinate per sussidi ai soci e contributi alle Sezioni.<br />
2. APOLITICITÀ ED APARTITICITÀ DELL’ANC<br />
Il Presidente ha ribadito fermamente l’apoliticità ed apartiticità dell’ANC. La linea è stata approvata all’unanimità dai convenuti.<br />
Per tale fatto il Gen. LO SARDO ha esortato gli Ispettori a ricordare ai Presidenti di Sezione tale peculiarità del nostro Sodalizio,<br />
34 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
2° Consiglio Nazionale<br />
onaledel13ottobre2011<br />
ferma restando la libertà dei singoli a partecipare a qualsiasi riunione o evento, ma al di fuori delle nostre sedi e senza indossare<br />
i nostri simboli e la nostra uniforme.<br />
3. ASPETTI PROCEDURALI<br />
− assoluto rispetto delle norme per evitare contenziosi;<br />
− intitolazione di Sezioni. Lo Statuto prevede che la sezione può essere intitolata solo a decorati. Una sez di CE vuole intitolarla<br />
a caduto nell’ex Jugoslavia, non decorato ed un’altra ad un militare che è sì caduto per servizio, ma a seguito di incidente<br />
stradale. All’unanimità viene deliberato di rispettare alla lettera lo Statuto e soprattutto evitare di intitolare le Sezioni sempre<br />
agli stessi decorati.<br />
A tale fine è opportuno verificare se nell’ambito del territorio della Sezione è nato o vissuto qualche militare decorato;<br />
− iscrizione di soci senza cittadinanza italiana (convivente di socio, non cittadina italiana - richiesta di modifica all’art. 2 del Reg.).<br />
L’assemblea delibera di respingere tali richieste. Non basta neppure la presentazione della carta di identità italiana (che attesta<br />
la residenza) se non c’è la nazionalità italiana. La motivazione sta nella convinzione che se non si è cittadini italiani<br />
non può sussistere la condivisione degli ideali dell’Associazione;<br />
− trasferimento soci (l’Isp. dell’Emilia Romagna aveva chiesto che l’argomento fosse posto nuovamente all’O. del G.):<br />
l’assemblea delibera ribadendo quanto già deciso nel precedente Consiglio e cioè che gli Ispettori devono intervenire nelle<br />
richieste di trasferimento, decidendo peraltro con elasticità anche per evitare che un eventuale diniego determini una disaffezione<br />
al sodalizio;<br />
− iscrizione di minori: viene ribadito che non è possibile iscrivere persone di minore età. Questi infatti non essendo giuridicamente<br />
capaci di intendere e di volere, anche se familiari, non possono condividere i nostri valori;<br />
− iscrizione “mini naja”: viene segnalato che taluni giovani che hanno frequentato il corso “vivi le Forze Armate” hanno ottenuto<br />
dalle sezioni la tessera di socio effettivo. Al riguardo è stato ribadito che come da accordi stabiliti presso Difesa Gabinetto<br />
tra tutte le associazioni, questi giovani che non hanno neppure ottenuto un particolare stato giuridico, possono essere iscritti<br />
solo come simpatizzanti. Si rammenta che nel passato, se un ausiliario non superava almeno sei mesi di servizio, non veniva<br />
iscritto come effettivo. Qualora pertanto ciò sia avvenuto le Sezioni dovranno provvedere a regolarizzare la situazione;<br />
− rimozione dalle cariche per motivi di salute o opportunità (Isp. E. Romagna) l’attuale normativa ANC, non consente tale<br />
possibilità in quanto tutte le cariche sono elettive. L’assemblea non può che prendere atto.<br />
4. UTILIZZO DELL’UNIFORME IN CERIMONIE PATRIOTTICHE<br />
L’Ispettore per l’ Emilia Romagna chiede disposizioni della Presidenza per la partecipazione a manifestazioni patriottiche da parte<br />
di nostri soci che intervengono con la nostra uniforme. Viene deliberato all’unanimità che i nostri soci possono partecipare a tutte<br />
le manifestazioni ufficiali in uniforme e possono portare anche la bandiera di altri sodalizi (es. UNUCI).<br />
− Salvo d’Acquisto: viene deliberato di realizzare un convegno ANC sull’Eroe martire da tenere a Napoli nel 2013 in quanto<br />
in tale anno non ci sarà raduno nazionale. La riunione sarebbe auspicabile tenerla nel mausoleo di S. Chiara dove riposa la salma<br />
dell’eroe, in occasione dell’anniversario della morte dello stesso, con la partecipazione di personale di tutte le Sezioni a lui dedicate<br />
anche al fine di dare un segnale alla Chiesa per la vicenda della beatificazione. La proposta viene accolta all’unanimità;<br />
− tutela del marchio: azione legale nei confronti di ditte e di associazioni. Per quanto riguarda la tutela del marchio dal punto<br />
di vista commerciale, abbiamo provveduto a diffidare direttamente ed in alcuni casi anche tramite legale, ditte non autorizzate<br />
a produrre col nostro marchio riuscendo a contenere il fenomeno. In un caso, in cui non si è riusciti nell’intento con<br />
metodi amichevoli, si procederà per via giudiziaria.<br />
5. PROBLEMATICHE DI PROTEZIONE CIVILE E VOLONTARIATO<br />
Indipendenza dei nuclei dall’ANC. Il Presidente ha stigmatizzato il comportamento di taluni nuclei che rivendicano la propria<br />
autonomia quasi disconoscendo l’appartenenza all’ANC. Chi appartiene a tali nuclei è prima socio dall’Associazione e poi appartenente<br />
allo stesso, gli appartenenti a tali nuclei possono fregiarsi del nome “Carabinieri” solo e proprio per l’appartenenza<br />
alla nostra associazione.<br />
La materia, è poi stata più ampiamente analizzata e trattata nel successivo convegno ad hoc.<br />
Il Consiglio Nazionale ha avuto termine alle ore 19,20. Il presente testo è una sintesi-stralcio dell’originale.<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 35
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
EMERGENZA LIGURIA ETOSCANA: INTERVENTOANC - P.C.- PROVVEDIMENTI DEL PRESIDENTE NAZIONALE<br />
Roma, 30 ottobre.A pochi giorni dall’alluvione che ha colpito il Levante Ligure, le Cinque<br />
Terre e la Lunigiana si contano i danni. I morti accertati sono al momento nove, mentre tra<br />
Brugnato e BorghettoVara si continua a cercare i dispersi,cui se ne aggiungono due in mare,<br />
cercati dalla Guardia Costiera nel tratto tra Monterosso e Vernazza. Malgrado la nebbia e il<br />
buio, grazie ad alcune fotoelettriche della Protezione civile proseguono senza sosta le operazioni<br />
nei borghi dell’entroterra spezzino,epicentro della furia del maltempo che vi si è abbattuto<br />
martedì 25 scorso.L’autostradaA12 Genova-Livorno è rimasta chiusa per tre giorni<br />
a causa di frane e smottamenti provocati dalla violenza dell’acqua, la linea ferroviaria Genova-Roma<br />
è rimasta anch’essa bloccata da detriti per oltre 24 ore,senza possibilità di attivare<br />
servizi sostitutivi per via della contemporanea chiusura della S.S.1Aurelia e delle autostrade<br />
A12 e della Cisa. Intanto a La Spezia si svolgeva un vertice con il capo della<br />
Protezione Civile Gabrielli e il presidente della Regione Liguria,Burlando.In questa situazione<br />
drammatica e di enorme disagio per tanti che, pur salvando la vita, hanno perso o subito<br />
danni alla casa o ai propri beni, immediato è stato l’intervento del Nucleo Regionale ANC di Volontariato e Protezione Civile della Liguria, coordinato<br />
dall’Ispettore per la Regione,Ten.Giovanni Cereda,che a poche ore dall’inizio dell’emergenza aveva schierato nelle zone colpite un gruppo di 40 Volontari<br />
in tuta rosso-blù di cui 15 inviati dalla colonna piemontese dell’organizzazione di Protezione Civile dell’ANC,impiegati a turno nelle operazioni di soccorso<br />
e nelle molteplici attività connesse. Analogo l’intervento ad Aulla di Volontari di Protezione Civile dell’ANC della Toscana.<br />
Quattro sono le Sezioni ANC che al momento risultano coinvolte dall’evento calamitoso: La Spezia, Sarzana,Varese Ligure ed Aulla, che insieme<br />
contano 480 Soci circa, fra i quali fortunatamente non si registrano vittime.Al riguardo il Presidente nazionale, Gen. C.A. Libero Lo Sardo, in ossequio<br />
alle finalità statutarie dell’Associazione e nello spirito di solidarietà e cameratismo che unisce tutti gli iscritti, ha per essi disposto la sospensione<br />
del versamento delle quote sociali per la durata di un anno, nonché la concessione di sussidi alle persone e contributi alle Sezioni in<br />
relazione alle segnalazioni che gli perverranno dai due Ispettori Regionali.<br />
D.B.<br />
ROMA: I SOTTOTENENTI DEL 191°CORSO DIAPPLICAZIONE“FEDE”GIURANO FEDELTÀALLA REPUBBLICA<br />
Il 28 ottobre 2011, nella splendida cornice della Scuola Ufficiali Carabinieri, ha avuto luogo, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma,<br />
Gen. C.A. Leonardo Gallitelli, la solenne cerimonia di Giuramento di fedeltà alla Repubblica dei Sottotenenti del 191° Corso di Applicazione<br />
“Fede”. All’evento erano presenti, oltre ai familiari dei giovani giurandi, numerose autorità e nutrite rappresentanze tra cui quelle<br />
dell’Associazione Nazionale Carabinieri – fedele custode del medagliere dell’Arma – dell’O.N.A.O.M.A.C. e della Rappresentanza Militare.<br />
SETTEMBRE - DALLA CHIESA E SALVO D’ACQUISTO,SIMBOLI DI FEDELTA’,UNITI NEL NOSTRO RICORDO<br />
In settembre molte sezioniANC commemorano due grandi figure dell’Arma: quest’anno ricorrono il 29° anniversario della morte<br />
del Generale CarloAlberto Dalla Chiesa,Prefetto di Palermo,ucciso da mano mafiosa insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro<br />
ed all’Agente di P.S. di scorta Domenico Russo, nonché il 68° anniversario del sacrificio del V.B. Salvo D’Acquisto che si<br />
immolò,presso laTorre di Palidoro (Roma),per salvare la vita a 22 ostaggi civili rastrellati,per rappresaglia,da militari tedeschi<br />
occupanti.Tra le sezioni che quest’anno hanno organizzato cerimonie commemorative nelle rispettive sedi ricordiamo: Paullo<br />
(MI),Thiene-Zanè (VI), Pontedera (PI), Macerata,Torrimpietra-Palidoro<br />
(RM), Pescara, Priverno (LT) e Vairano Patenora (CE). Fra tante, di particolare<br />
importanza è l’iniziativa della Sezione di Lama Mocogno-Polinago<br />
(MO) che in occasione della “XIII Giornata del Carabiniere” e di una apposita “Convention”<br />
cui ha presenziato il Generale Richero,ha promosso il gemellaggio fra tutte le sezioni intitolate<br />
all’Eroe di Palidoro.Vi hanno aderito le sezioni di Belluno,Bologna Est,Carbonera (TV),Carpi (MO),<br />
CastelfrancoVeneto (TV),Chiaravalle (AN),Montegiorgio (Fermo),Napoli Est,Pollenza (MC),Ponsacco<br />
(PI),Pontedera (PI) e Recanati (MC).Alla manifestazione,che ha riscosso un notevole successo,<br />
erano presenti gli Ispettori Regionali dell’Emila Romagna, del Veneto, delle Marche, della<br />
Toscana e della Campania, il Cappellano legionale Mons. Grigolon e rappresentati della sezioni<br />
di Maranello, Modena, Pavullo sul Frignano, Sassuolo, Serramazzoni, Vignola-Savignano, Zocca<br />
(MO), Bazzano (BO), Castellarano, Guastalla (RE) e San Marino (RSM).<br />
A.G.<br />
36 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
Il 5 giugno 2011, ho partecipato con piacere alla cerimonia<br />
organizzata dal Comandante di MSU - Unità Speciale Multinazionale<br />
di KFOR - Colonnello CC Eduardo RUSSO,per il 197°<br />
annuale della fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Per un diplomatico<br />
italiano che lavora all'estero, gli ideali e gli scopi (e<br />
la gloriosa tradizione) dei Carabinieri, che hanno dedicato e<br />
spesso sacrificato le loro vite per assicurare il pieno impegno al rispetto della legge,dell'ordine e della<br />
sicurezza pubblica,sono un costante promemoria degli ideali e degli scopi della nostra Repubblica,<br />
il loro impegno all'estero sulle scene internazionali (specialmente nelle missioni di pace, militari e<br />
civili, dell'ONU, della NATO o dell'EU) assicura la stabilità e preserva i diritti e la dignità umana contro<br />
ogni violazione od abuso.<br />
Ma per me (come diplomatico Italiano ed Europeo che ha servito per più di 20 anni nei paesi<br />
balcanici occidentali e nel quartier generale dell'Unione Europea di Bruxelles), questa cerimonia assume<br />
un significato particolare,avendo sperimentato per così tanti anni lo straordinario impegno dell'Arma<br />
dei Carabinieri in Bosnia-Herzegovina e Kosovo ed avendo,da ultimo,con loro condiviso quotidianamente<br />
gli ideali di stabilità e progresso per questa regione europea turbata ma piena di speranza.<br />
La presenza del Vicecomandante di KFOR, del Ministro dell'Interno del Kosovo e del Direttore<br />
della Kosovo Police è un ulteriore segno della grande reputazione, considerazione e<br />
rispetto che l'Arma è riuscita a costruire qui, grazie all'abilità di lavorare insieme in modo positivo<br />
e costruttivo e, come ricordato dalle parole del Col. RUSSO, che io condivido appieno:<br />
lavorare e dedicare le nostre vite per la libertà, ma "non solo la libertà da qualcuno o qualcosa,<br />
in accordo con il concetto negativo di separazione, ma la libertà di fare qualcosa di<br />
utile per gli altri e per le generazioni future".<br />
Con questo spirito sono stato estremamente onorato di ricevere,in quella occasione - ed è stata<br />
una gradita sorpresa per me - l'iscrizione all'Associazione Nazionale Carabinieri quale membro onorario:<br />
grazie a tutti i Carabinieri che ho incontrato fino ad ora, adesso e sempre sarò orgoglioso di<br />
essere uno di voi.<br />
Michael L. Giffoni<br />
PRISTINA - L’AMBASCIATORE D’ITALIA È<br />
OSPITE DI MSU PER IL 197°DELL’ARMA<br />
Grande onore fra i ranghi della MSU del Kosovo<br />
(Multinational Specialized Unit),di stanza a Pristina,<br />
per la presenza del nostroAmbasciatore,<br />
Michael L. Giffoni, alla cerimonia della Festa<br />
dell’Arma.Ce ne riferisce il Colonnello Eduardo<br />
Russo,attuale comandante di questa bella ed<br />
efficiente unità, fiore all’occhiello dell’Arma<br />
che la inventò,nel vero senso della parola,sul<br />
finire degli anni 90 e che ebbe il suo debutto<br />
in Sarajevo, Bosnia-Herzegovina, alla cui esibizione<br />
per la“certificazione”NATO ebbi il piacere<br />
di assistere in qualità di Provost Marshal<br />
(Capo della Military Police) del teatro di operazioni<br />
della missione SFOR.<br />
Riportiamoiltestotradottodeldiscorsodaluitenuto<br />
in lingua inglese nella circostanza, alla<br />
presenza delVice Comandante di KFOR,delMinistrodell’InternoedelCapodellaPoliziadelKosovo,<br />
pubblicato poi sul periodico“KFOR Cronicle”,<br />
in cui,nell’esprimere apprezzamento per la<br />
quotidiana azione dei Carabinieri tesa al mantenimento<br />
della stabilità nell’area, si dichiara<br />
onoratoperlagraditasorpresadellasuanomina<br />
aSociod’OnorediANC,fattagliperveniredalGenerale<br />
Lo Sardo e ricevuta nell’occasione.<br />
D.B.<br />
150°:MOSTRASTORICAINPREFETTURAAMACERATA<br />
In occasione del 150° dell’Unità d’Italia la Prefettura di Macerata,<br />
in collaborazione con il locale Ufficio dell’Archivio di Stato, ha realizzato<br />
una mostra di importante materiale storico nei locali del Palazzo<br />
del Governo. il Prefetto V. Piscitelli (al centro nella foto) ne ha<br />
affidato la custodia all’ANC, le cui Sezioni della provincia si sono avvicendate<br />
nel servizio, riscuotendo apprezzamento e gratitudine.<br />
CHIETI SCALO - UN BEL MONUMENTOAL<br />
CARABINIERE… INVOLONTARIAMENTE BISTRATTATO<br />
Ebbene sì, anche se il problema non dipendeva dalla Redazione ed<br />
aveva origine addirittura al di fuori della Presidenza nazionale… le<br />
colpe, inevitabilmente, vengono sempre attribuite alla Redazione! In effetti questa immagine, che oggi finalmente siamo sicuri che andrà in stampa<br />
nella sua interezza, probabilmente per via della sua dimensione verticale è stata più volte pubblicata, ma più volte “tagliata a fette” da mano<br />
esterna poco esperta e maldestra. Ce ne dispiace. Inaugurato il 1° dicembre 2007 in Chieti Scalo su commissione dell’ANC e di una ONLUS del<br />
luogo, è stato realizzato, senza finalità di lucro, dal Socio Giovanni Valenti, affermato Maestro d’Arte, Pittore e Scultore nonché Maresciallo Maggiore<br />
e Presidente della locale Sezione ANC, in collaborazione con gli scultori Nikolla Rama e Maria Aceto. L’opera, in pietra bianca, misura 5 metri<br />
in altezza, 3 in larghezza 1,30 in profondità.<br />
D.B.<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre gennaio --febbraio ottobre 2011 / 37
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
SEZIONI ESTERE a cura di D.Benassi - e-mail: delegato.sezioni.estere@assocarabinieri.it<br />
ECHI DEL RADUNO…ANCHE UN PÒ PER GLI“ESTERI”!<br />
Unbelievable! qui ci siamo davvero quasi tutti! La foto giunge da Sydney… Giummarra - Montreal Ferri - New York<br />
Emely - Melbourne Brisbane - Unisaggi - New York Ferri’s Family & Friends Toronto - Roma - N.Y. - Bolzano<br />
GREECE - ROCHESTER,N.Y.- USA: CC ROAD!<br />
SYDNEY,NSW -AUSTRALIA<br />
Il Socio V.B. Ezio Bonanni, da<br />
Pittsford, N.Y., ci invia questa foto<br />
di un suo collega del II Btg. Mobile<br />
di Genova, anno 1958, Carmelo<br />
Laviano, classe 1935, che<br />
risiede in Greece - Rochester,<br />
N.Y. ove fa il “builder” (costruttore).<br />
L’immagine lo ritrae in<br />
posa in una zona da lui sviluppata,<br />
accanto al cartello indicatore<br />
della strada che lui stesso<br />
ha voluto intitolare all’Arma: “CA-<br />
RABINIERE ROAD”. E’ proprio<br />
vero che gli alamari li abbiamo<br />
cuciti sulla pelle!<br />
BRUXELLES-BELGIO-PRESIDENTECAR.EROSPAVAN<br />
10 giugno. Festa dell’Arma organizzata nella sede della NATO dall’Ambasciatore<br />
Riccardo Sessa,Tenente CC cong. Presenti i CC in servizio<br />
in sede e quelli del Q.G. di SHAPE, a Mons.<br />
ADELAIDE,S.A.-AUSTRALIA<br />
Festa dell’Arma con il Presidente Antonio Bamonte, Soci,Autorità ed invitati.<br />
Presenti il Col.AM Giuseppe Messina,Addetto per la Difesa presso l’Ambasciata<br />
a Camberra ed il Commissioner della Federal Police,TerryVenchiarutti.<br />
Prima Festa dell’Arma per Giuseppe Cutillo nella sua nuova veste di Presidente<br />
della Sezione.Nell’occasione,il Coordinatore ContinentaleTony Bamonte offre<br />
in dono un foulard ANC alla Reggente Consolare Orietta Borgia.<br />
38 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
BOSTON - USA PRESIDENTEALESSANDRO LO PRIORE<br />
25 giugno. Festa dell’Arma in grande stile, con bella torta tricolore, per la Sezione ANC del Massachussets.Alla Spinelli’s Function Facility di Boston.<br />
Presenti tanti Soci ed invitati importanti, fra i quali il Console Generale d’Italia Giuseppe Pastorelli, assiduo lettore di “le fiamme <strong>d’Argento</strong>”<br />
ed il Presidente della Federazione Italo-Americana del New England e Presidente del Club Italia, Alberto Mustone. Festeggiato anche l’App. Angelo<br />
Cerbone, al quale è stato consegnato il diploma di Socio Benemerito, e la nuova “Capa Benemerita” della Sezione, Patrizia Federico. L’8 ottobre<br />
la Sezione ha partecipato alla commemorazione dell’Agente di Polizia Andrew B. Cuneo, arruolato nel 1906 ed ucciso in servizio il 13 agosto<br />
1921, primo italiano a far parte del BPD - Boston Police Department ed anche primo italiano ad essere ucciso dalla criminalità. Il 21 ottobre<br />
la Sezione ha incontrato il Consigliere Nazionale ANC Lgt. Francesco Madotto, giunto a Boston per motivi privati.<br />
TORONTO - CANADA PRESIDENTEV.B.TONINO GIALLONARDO<br />
UNA FESTA PER TRE ANNIVERSARI. Oltre ai classici due, 197º della fondazione dell’Arma<br />
e 38º della Sezione ANC, quest’anno si è aggiunto il 150º dell’Unità d’Italia. Una festa ancor<br />
più grande del solito, iniziata con una messa celebrata nella chiesa dell’Immacolata di<br />
Woodbridge: “Ci siamo poi recati al monumento dedicato alla memoria del carabiniere Alberto<br />
La Rocca, ucciso nel 1944, a soli venti anni, con i commilitoni F. Sbarretti e V. Marandola<br />
per salvare la vita a dieci ostaggi innocenti, e vi abbiamo deposto una corona” - dice<br />
Tonino Giallonardo, presidente da 26<br />
anni e da 38 in seno all’associazione -<br />
“in serata poi, come sempre, abbiamo<br />
dato vita a una bella festa al Montecassino<br />
Palace”. Alla festa hanno partecipato<br />
il Console Generale Gianni Bardini, gli Onorevoli Julian Fantino, Judy Sgro e Mario Sergio,<br />
rappresentanti delle Associazioni d’Arma.“Eravamo 350 persone, ospite d’onore è stato<br />
il Generale di Divisione CC Angiolo Pellegrini” - aggiunge Giallonardo - “c’era il capo della Polizia<br />
di Toronto Blair e quelli della York Region, di Peel, dell’Opp, della RCMP”. Fra i vari interventi,<br />
quello del Console, sull’Unità d’Italia.<br />
INCONTRI PRINCIPESCHI A NIAGARA FALLS. Nella foto a dx, il presidente Giallonardo ed il<br />
Cons. Galiano insieme al Principe Emanuele Filiberto di Savoia, al cantante Pupo, al Maresciallo<br />
Ragagnin del NAS di Bolzano, in vacanza, e due Agenti della “Royal Canadian Mounted Police”.<br />
SANKT GALLEN - SVIZZERA PRESIDENTE MAR.ROBERTO MONTICELLI<br />
NOTIZIE IN BREVE<br />
Due aspetti delle celebrazioni per il 150°<br />
dell’Unità d’Italia: foto a sx, nel centro commerciale<br />
Migros di Romanshor (TG), su iniziativa<br />
di Cicia Domenico, direttore. Foto a dx,<br />
in Schaan, Lichtenstein, un applaudito concerto<br />
della Fanfara del III Btg CC Lombardia<br />
di Milano, tenuto il 25 settembre in occasione<br />
dei festeggiamenti organizzati dalla<br />
locale comunità italiana.<br />
ELOGIO AI CC DI ROMA. La signora Rosemarie Johnson, residente in Scarborough, Canada, Socia della Sezione di Toronto, ha scritto una<br />
lettera al Presidente nazionale per elogiare i Carabinieri che con suo marito ha incontrato per le strade di Roma l’estate scorsa, ai quali<br />
si era rivolta per chiedere informazioni, i quali hanno dimostrato cortesia ed efficienza, in particolare il Car. Davide GIARRACCA, di cui non<br />
abbiamo altri dati. La ringraziamo per la sua sensibilità.<br />
LUTTI:<br />
Sezione di Toronto - Canada: Socio Effettivo Car. Ferdinando VISOCCHI.Ai suoi cari giungano le sentite condoglianze da parte della Redazione.<br />
VITA ASSOCIATIVA SEZIONI ESTERE<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 39
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
RICHIESTA NOTIZIE E RICERCA COMMILITONI<br />
Il Car.Amerigo Fontana,Via Portuense,532 – cap 00149 Roma, gradirebbe<br />
notizie dei commilitoni F.Novelli (ScuolaAllievi Barletta 1951) e L.Capobianchi<br />
(Stazione CC Caccamo (PA) 1953).<br />
Il Sig. Luigi Piovino, chiede di entrare in contatto con chi conobbe suo<br />
padre, Car. Michele Piovino, classe 1902, deceduto il 27.2.1944 in Reggio<br />
Emilia, epoca in cui l’interessato era bambino. In particolare gradirebbe<br />
conoscere “dove” suo padre è sepolto. Per Contatti: Sig. Luigi Piovino via<br />
Reggio n. 31 – cap 70032 Corato (BA).Tel. 080/8723736 o presso Stazione<br />
CC di Corato.<br />
I Soci V.Brig. Giovanni Palumbo<br />
e Brig. Anastasio Iacobelli,<br />
dopo 47 anni si sono<br />
rivisti in occasione del XXI Raduno<br />
di Torino. Entrambi avevano<br />
prestato servizio presso<br />
la Legione CC di Parma.<br />
Il Brig.C.Giuseppe Fiorello,il<br />
Brig.C. Giorgio Celestre e il<br />
Brig.C. Salvatore Guardo, si<br />
sono incontrati ad Abano<br />
Terme (PD) presso l’Hotel Columbia,<br />
in occasione delle cure<br />
termali. Tanti i ricordi del periodo<br />
trascorso nel 1964 durante<br />
il Corso alla ScuolaAllievi<br />
CC di Alba – 7° Compagnia.<br />
Il Socio Car. aus Claudio Cusino, via Tagliamento 28, 30030 Maerne di<br />
Martellago (VE) - tel. 339.8596505, già in servizio alla Legione di Livorno<br />
nel 1984/85, ora chirurgo maxillo-facciale in Vicenza, desidera mettersi in<br />
contatto con l’allora Mar. Salvatore Tilocca, che all’epoca proveniva dalla<br />
Stazione CC di Bono (SS).<br />
Il Socio App.sc.UPG Mauro Magni, Pres. Sez ANC di Grosseto, gradirebbe<br />
notizie dei colleghi del“2° Squadrone CC a cavallo Pastrengo”1972/1978:<br />
Carabinieri Claudio Lancioni, Bruno Mura, Carmine Napoli e Agostino Pettinari.<br />
Per contatti:App. M. Magni tel. 338.1968758. FAX 0564.411300.<br />
Il Socio Mar.Attilio Morroni (sulla sx) durante il Raduno diTorino,dopo<br />
50 anni ha ritrovato il Car.Antonio Ciabatti col quale prestò servizio<br />
presso il Nucleo Autocarrato CC di Carbonia negli anni 1958/62.<br />
AGENDA ANC 2012<br />
ORGANIZER CM.13X18 A 6 EURO (*)<br />
CONDIZIONI DI ACQUISTO:<br />
− versamento sul c/c postale n°709006,intestato alla Presidenza NazionaleANC.<br />
− invio di copia della ricevuta, via fax, al n° 06 36000804, indicando la quantità<br />
richiesta ed un numero telefonico da contattare per il recapito del plico.<br />
(*) al costo dell’agenda va aggiunta la spesa di spedizione per corriere,di € 10,20.<br />
Per info: 06.361489.327.<br />
40 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
INAUGURAZIONI,INTITOLAZIONI EANNIVERSARI DI SEZIONE<br />
BIANCAVILLA (CT): Pres.Ten.A.Rapisarda.Cerimonia per il 10°Anniversario della<br />
fondazionedellaSezione,intitolataalMAsUPSMassimilianoBrunocadutoaNassiriya.<br />
VALEGGIO SUL MINCIO (VR): Pres.Brig.A.Scardino.Cerimonia per il 50°Anniversario<br />
della Fondazione della Sezione.<br />
VIAGRANDE (CT): Pres.MAsUPS G.Di Maria.Un gruppo di Soci ha partecipato<br />
alla cerimonia di intitolazione della SezioneANC di Barcellona Pozzo di Gotto (Me)<br />
alla memoria del Car.Mario La Spada Pantaleo MAVC.<br />
SALE MARASINO (BS): Pres.Car.S.Mazzucchelli.Festeggiamento del 20°Anniversario<br />
di fondazine della Sezione.Presenti,il Com.te della Compagnia Cap.Egidio<br />
Lardo eAutorità militari e civili.<br />
TRANI (BT): Pres. MM”A” P.Venditti. Manifestazione per l’85° Anniversario della<br />
Fondazione della Sezione.Presenti,il Com.te Prov.le di Bari Col.A.Iacobelli e l’Ispettore<br />
Reg.PugliaTen.S.Costa.<br />
LARIO (CO): Comm.Straord. Car. G. Sanpietro. Inaugurazione della nuova Sede<br />
presso il Parco comunale di Villa Guardia alla presenza del Gen.A. Serva. Madrina<br />
dellamanifestazione,ilProcuratoredellaRepubblicadiComoDott.saM.Vittoria Isella.<br />
BATTIPAGLIA (SA):Pres.MAsUPSL.Giordano.InaugurazionedellanuovaSedesociale.<br />
DOMODOSSOLA (VB): Pres.Car.G.Basta.InaugurazionedellanuovaSedesociale.<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre gennaio --febbraio ottobre 2011 / 41
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
Aaaaaaaaaaa<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
CERIMONIE<br />
BRESCIA: Pres. Mar.C. A. Varano. Cerimonia in<br />
memoria del 16 dic. 1976, in cui una bomba uccise<br />
donna e ferì 10 persone fra cui il Brig. G. Lai,<br />
ora Mar.Magg.<br />
TRESCORE BALNEARIO (BO): Pres. S. Ten. S. Incontro.<br />
Presso la locale Stazione Carabinieri, si è<br />
svolta la Cerimonia di benedizione dei locali della<br />
Caserma. Presenti, il Com.te di Compagnia Magg.<br />
Adinolfi, Autorità,Arma in servizio e soci ANC.<br />
LORETO (AN): Pres. Car. F. Pirchio. Concerto di<br />
gala della fanfara della Legione Allievi.<br />
MARRUBIU (OR): Pres. Mar.O. M. Fà.Visita pastorale<br />
effettuata dall’Arcivescovo Metropolita di Oristano,<br />
nella locale Caserma CC. Presenti Autorità<br />
civili e religiose e Soci ANC.<br />
ANCONA: Pres. MM”A” A. Valori. 67° Anniversario<br />
della Liberazione della città da parte del 2° C.A.<br />
Polacco. Presente l’Addetto Militare presso l’Ambasciata<br />
di Polonia in Roma.<br />
FIUMEVENETO (PN): Pres.MAsUPS C.Trani.La Sezione<br />
riceve in dono la bandiera da parte della locale<br />
Sezione ANA (Ass. Naz.Alpini). Presenti Autorità<br />
ed invitati.<br />
DOLIANOVA (CA): Pres. MM”A” G. Fiori. Commemorazione<br />
del Brig.MOVM Candido Manca,martire<br />
delle Fosse Ardeatine.<br />
TIRANO (SO): Pres.App.Sc.V. Farinelli. Partecipazione<br />
alla Commemorazione dei Caduti nelle battaglie<br />
di Mortirolo, comune di Monno (BS).<br />
TERMINI IMERESE (PA): Pres.S.Ten.S.Bartolotta.<br />
Commiato delTen.F.Nacca,trasferito dal NORM di<br />
Termini al comando della Compagnia di Sulmona.<br />
LESMO (MB): Pres. App. P. Coviello. Commemorazione<br />
Mar. Sebastiano D’Immè, MOVM.<br />
BATTIPAGLIA (SA): Pres.MAsUPS L.Giordano.Partecipazione<br />
a Festa Patronale.<br />
BRA (CN): Pres. Car. C. Cagnazzo. Partecipazione<br />
alla Festa Patronale.<br />
42 / settembre - ottobre 2011<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
SOCI CHE SI DISTINGUONO<br />
ROMA: con provvedimento del Presidente nazionale, sentito il Comitato<br />
Centrale, la Socia Dott.ssa Maria Grazia di Filippo è stata nominata “Socio<br />
Benemerito” per i sentimenti di affettuosa partecipazione alle attività<br />
assistenziali dell’ANC.<br />
VALENZANO (BA): Il Socio Car. Giuseppe Carella è stato nominato Consigliere<br />
Comunale.<br />
ROMA: Il Socio Ten. Giovanni Di Coste è stato promosso al grado di Capitano.<br />
TUSCANIA (VT): Il Socio, Presidente di Sezione, Lgt. Luigi Tei è stato promosso<br />
al grado di Sottotenente.<br />
VIADANA (MN): Il Socio Car. Claudio Bottari è stato eletto Consigliere della<br />
Regione Lombardia; la Socia Sig.ra Ines Sartori è stata nominata Assessore<br />
ai Servizi Sociali,Volontariato, Pubblica Istruzione, Pari Opportunità;<br />
il Socio Car. Daniele Mozzi è stato eletto Consigliere Comunale.<br />
CAPO D’ORLANDO (ME): Il Socio Familiare Giovanni Minutoli, architetto<br />
affermato nel campo del restauro e dei beni culturali, ha curato a Firenze<br />
la mostra “Le delizie dei sensi nei quartieri terreni di Palazzo Pitti,<br />
acqua, aria, colore e luce” che ha riscosso grande successo a livello internazionale.<br />
SAN GIULIANO MILANESE (MI): Il Socio Paolo Bianchi è stato eletto<br />
alla carica di Sindaco del Comune di Mediglia (MI).<br />
PADOVA: Il Socio Car.Vittorio Tosato si è classificato primo nel Concorso<br />
Letterario regionale ANC “Car. MAVM Pompilio Verago”.<br />
ALES (OR): Il Socio Maurizio Malloci, Direttore del Consorzio Agrario<br />
Interprovinciale in Lanconi (OR) è stato eletto, per la terza volta, Sindaco<br />
del Comune di Albagiara (OR).<br />
CESENATICO (FC): I Soci Giovannino Fattori e Vittorio Savini, Consiglieri<br />
Comunali, sono stati nominati entrambi Assessori.<br />
L’AQUILA: Il Socio App. Ernesto Pitorri ha ricevuto un Attestato di partecipazione,<br />
a testimonianza dell’opera e dell’impegno prestato nello<br />
svolgimento delle attività di volontariato connesse all’emergenza terremoto<br />
Abruzzo.<br />
PRATO (PO): I Volontari del Nucleo Protezione Civile, Car. Eff. Roberto<br />
De Domenico, Car. aus. Massimo Cataldo e il Socio simp. Gabriele Bresci,<br />
durante un servizio di Tutela Ambientale del Verde Pubblico, hanno<br />
individuato un giovane clandestino che deteneva nello zaino due grossi<br />
machete segnalandolo alla Polizia.<br />
TRECATE (NO): Il Socio Car.aus. Roberto Varisco è stato eletto Presidente<br />
del Consiglio del Comune di Trecate.<br />
SINNAI (CA): Il Socio S.Ten. Fabrizio Pedditzi è stato eletto Consigliere<br />
Comunale.<br />
VARAZZE (SV): Mar. Ord. Rosario Iapichello ha vinto il primo premio del<br />
Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa.<br />
CANALE (CN): Car.Aus. Giorgio Vezza ha ricevuto un Attestato di conoscenza<br />
delle lingue francese, inglese e tedesco.<br />
COLLEGNO (TO): La Sezione ANC di Collegno ha ricevuto dal Consiglio<br />
comunale un Attestato di Cittadinanza Benemerita.<br />
MISTRETTA (ME): Il Socio Car. Piero Consolato è stato eletto Presidente<br />
del Consiglio Comunale.<br />
GUSSAGO (BS): Il Socio Car. Manfredo Rambaldini è stato nominato<br />
Direttore di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Mantova.<br />
SANTHIA’ (VC): Il Socio Car. Angelo Cappuccio è stato eletto Sindaco<br />
della città.<br />
CIVEZZANO (TN): Il Socio Marco Stenico ha ottenuto i seguenti incarichi:<br />
Presidente di “Trentino Export” e Vice Presidente della Confindustria<br />
Trentina.<br />
VERBANIA: La Sezione ha ricevuto un Attestato di Merito dall’Ass. Naz.<br />
Nastro Verde, di cui è Presidente il Gen. C.A. Luigi Federici, venendo in<br />
essa anche iscritta all’albo dei Soci Collettivi.<br />
LAIVES (BZ): Il Socio Car. B. Ceschini è stato eletto Vice Sindaco. Il Socio<br />
Car. D. Gagliardini è stato nominato Assessore alla cultura.<br />
COMO: Il Socio Mar.C. R. Stolco ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza<br />
Magistrale.<br />
SCIACCA (AG): Il Socio Car.aus. F.Paolo Bentivegna è stato nominato<br />
Direttore dell’Ufficio Postale di Contessa Entellina (PA).<br />
ALBIGNASEGO (PD): I Soci Emilio Luisetto e Luigi Gianaroli hanno ricevuto<br />
dal Capo Dipartimento della P.C. l’Attestato di Pubblica Benemerenza.<br />
BRINDISI: Il Socio App.sc.A. Macina riceve dal Capo Dipartimento della<br />
P.C. l’Attestato di Pubblica Benemerenza.<br />
ONORIFICENZE OMRI<br />
SCIACCA (AG): Il Socio P. Bentivegna, Commendatore<br />
PORTOGRUARO (VE): S.Ten. Silvano Ciaranfi, Ufficiale.<br />
FANO (PU): Brig. C. Alvaro Scortechini, Cavaliere.<br />
ABANO TERME (PD): Il Socio fam. Aldo Sorà, Cavaliere.<br />
OMIGNANO SCALO (SA): V. Brig. Giuseppe Ambrosano, Cavaliere.<br />
CONTRIBUTI ALL’ONAOMAC<br />
Sezione Trezzo sull’Adda (MI)….......……………………………….€ 700,00<br />
Sezione Milano…………………………...……………………………€ 1182,00<br />
Socia Vera Tronci della Sezione Genova Centro….........…….€ 1000,00<br />
Soci Daniela e Diego Bianchi della Sezione Ivrea-Banchette<br />
(TO) in memoria della madre, Socia Sig.ra Coppa …..............…€ 100,00<br />
Sezione Pianiga (VE):………………………………………....………€ 300.00<br />
MEDAGLIE D’ONORE<br />
A EX INTERNATI E DEPORTATI<br />
CAPRAROLA (VT): Il Socio Car. Giacomo Loppi.<br />
CREMA (CR): App. Rocco Battista Guerini, alla memoria. Medaglia<br />
d’Onore consegnata al figlio.<br />
BRESCIA: S.Ten. Togo Testoni, alla memoria. Medaglia d’Onore consegnata<br />
alla figlia sig.ra Michela Testoni.<br />
CONTRIBUTIAL FONDOASSISTENZAANC<br />
Nel decorso bimestre non sono pervenute elargizioni a favore del<br />
Fondo Assistenza ANC.<br />
IMPIEGO DEL FONDO:<br />
Il Presidente nazionale, sentito il parere del Comitato Centrale nella riunione<br />
del 10.10.2011, ha concesso:<br />
- SUSSIDI:<br />
a favore di 25 Soci bisognosi.......................................... € 68.000,00<br />
- CONTRIBUTI:<br />
a favore di 13 Sezioni..................................................... € 11.000,00<br />
Totale € 79.000,00<br />
IL FONDO, che non dispone di un proprio capitolo di bilancio ma con il<br />
quale vengono concessi i sussidi ed i contributi secondo le finalità di cui<br />
all’art. 2 dello Statuto, è alimentato esclusivamente dagli introiti provenienti<br />
dalle quote associative annuali versate dai Soci, dall’eventuale loro<br />
destinazione all’ANC del 5x1000, nonché da eventuali elargizioni da<br />
parte delle Sezioni o dei lettori.<br />
Le elargizioni possono essere inviate con versamento sul c/c postale n.<br />
709006 o con bonifico bancario su Banca Popolare di Vicenza, IBAN n.<br />
IT84 U057 2803 2096 7157 0222 103, entrambi intestati all’ANC, indicando<br />
chiaramente la causale: “pro Fondo Assistenza ANC”.<br />
Le elargizioni possono essere inviate con versamento sul c/c postale<br />
n. 709006 o con bonifico bancario su Banca Popolare di Vicenza, IBAN<br />
n. IT84 U057 2803 2096 7157 0222 103, entrambi intestati all’ANC,<br />
indicando chiaramente la causale: “pro Fondo Assistenza ANC.<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 43
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
197° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELL’ARMA<br />
CIAMPINO (RM): Pres. MM”A” D. Blaconà. MONTAGNA PISTOIESE (PT): Pres. Car. E. Dominici.<br />
GARDONE V.T. (BS): Pres. Car. M. Ghisla.<br />
IVREA BANCHETTE (TO): Pres. S.Ten. E.<br />
Sebastiani.<br />
AVELLINO: Pres. MAsUPS G. Caputo.<br />
LECCE: Pres. Mar.C. L. Modugno.<br />
NONE (TO): Pres. Car. G. Possimato. VINOVO (TO): Pres. Car. M. De Giuseppe. REVERE (MN): Pres. Car. D. Garusi.<br />
S. GIORGIO DEL SANNIO (BN): Pres. Ten.<br />
Col. G. Bocchino.<br />
Buona Pasqua<br />
!<br />
RIANO (RM): Pres. Car. G. Rossi.<br />
Ai Soci tutti<br />
ed alle loro famiglie<br />
giungano gli Auguri più fervidi<br />
da parte<br />
del Presidente Nazionale<br />
dei suoi collaboratori<br />
e della Redazione<br />
TUSCANIA (VT): Pres. S.Ten. L. Tei.<br />
TERMOLI (CB): Pres. V.Brig. N. Luberto. DONGO (CO): Pres. Car. P. Maffia. COPERTINO (LE):Pres. Col. A. Ferdinando Guida.<br />
44 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
197° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELL’ARMA<br />
ALBA (CN): Pres. Ten. G. Brovida.<br />
ALBANO LAZIALE (RM): Pres. MAsUPS C. Orrù.<br />
VENTIMIGLIA (IM): Pres. MM”A” G. Serpolini.<br />
MOLINETTO DI MAZ. (BS): Pres. MM”A” A. Piccinelli.<br />
PESCHIERA DEL GARDA (VR): Pres. Ten. S. Segna.<br />
PIETRASANTA (LU): Pres. Car. A. Corfini.<br />
REGGELLO (FI): Pres. Car. F. Ferrati.<br />
S. GIOVANNI VALDARNO (AR): Pres. App. A. Bongiorno.<br />
SPINEA (VE): Pres. MM”A” G. Zecchinato.<br />
SUTRI (VT): Pres. V. Brig. F. Guerra.<br />
CONEGLIANO (TV):Isp. Reg. Gen. Anniballi. Cerimonia svoltasi presso la Legione Carabinieri<br />
Padova. Presenti l’Isp. Reg. Gen. Anniballi e il Governatore del Veneto L. Zaia.<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre gennaio -- febbraio ottobre 2011 / 45
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
VISITE<br />
BENEVENTO: Pres.S.Ten.M.Mastrovito.Incontrocon<br />
il Com.te Interregionale “Ogaden”, Gen. C.A. Mario Basile,<br />
in occasione di sua visita al Comando Provinciale.<br />
CESENATICO (FC): Pres.App.A. Cataldo. Incontro<br />
con il Com.te Legione Emilia Romagna,Gen.V.Tomasone,<br />
in occasione di sua visita alla Compagnia CC.<br />
GORIZIA: Pres.Car.G.Guarini.Incontro con il Com.te<br />
ProvincialeT.Col.G.Arcidiacono,in visita alla Sezione<br />
ed al monumento ai Caduti.<br />
L’AQUILA: Pres.S.Ten.M.Sirano.Incontro con il Gen.<br />
C.A.Mario Basile,Com.te Interregionale“Ogaden”,in<br />
occasione di sua visita al Comando Provinciale.<br />
150° DELL’UNITA’D’ITALIA<br />
SAN GODENZO (FI): Pres.Car.C.Zanetti.Incontro<br />
con il com.te LegioneToscana,Gen.B.G.Nistri,in visita<br />
alla Compagnia di Pontasseve (FI).<br />
STERNATIA (LE): Pres. M.M.A. Chiriacò. Incontro<br />
con il Com.te Prov.le,Col.M.Ferla,in occasione di visita<br />
ai reparti.<br />
MERCOGLIANO (AV): Pres.Brig.C.A.Maglio<br />
BRIBANO DI SEDICO (BL): Com.te Ten.Col. E.<br />
Boccassini.La Legione CarabinieriVeneto ha dedicato<br />
una mostra per il 150°.<br />
SESTRI PONENTE (GE): Pres.Brig.C.G.Distefano.<br />
VALNURE IN PONTE DELL’OLIO (PC): Pres.MAsUPS<br />
G.Rizzi.<br />
PIOVE DI SACCO (PD): Pres.Ten.E.Pastore.<br />
SOMMA LOMBARDO (VA): Pres. Car.W. Franceschi.<br />
46 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
150° DELL’UNITA’D’ITALIA<br />
BATTIPAGLIA (SA): Pres.MAsUPS L.Giordano.<br />
CARIATI (CS): Pres.Brig.C.Santoro.<br />
PADERNO DUGNANO (MI): Pres.Car.C.Caldan.<br />
CORREGGIO(RE): Pres.Car.A.Vezzani.<br />
CITTA’ DI CASTELLO (PG): Pres.MM”A”F.Masini.<br />
SAN VITO DEI NORMANNI (BR): Pres.Mar.<br />
Ord.N.Ruggiero.<br />
GIULIANOVA (TE): Pres. V.Brig. D. Dimauro.<br />
FUCECCHIO (FI): Pres.Mar.C.Spitaleri.<br />
REGGIO EMILIA: Pres.MAsUPS F.Rizzello.<br />
PONTEDERA (PI): Pres.Car.A.MatteraRicigliano.<br />
PINEROLO (TO): Pres.Brig.M.Meineri.<br />
CERVETERI (RM): Pres.V.Brig.P.Guanci.<br />
POMPEI (NA): Pres.Brig.C.G.Potestà.<br />
POLICASTRO BUSSENTINO (SA): Pres.Mar.<br />
M. D’Anza. Cerimonia svoltasi al Centro Polifunzionale<br />
a Sapri (SA).<br />
CARAVAGGIO (BG): Pres. Car. S. Cecchini.<br />
Sottosezione di Mozzanica (BG).<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre gennaio --febbraio ottobre 2011 / 47
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
COMUNICATI DELLA PRESIDENZA NAZIONALE<br />
N. 1 - COLLEGAMENTO AL CED ANC<br />
Nel quadro delle attività di informatizzazione di tutta l'ANC, si comunica<br />
che il Sistema di Gestione dell' Anagrafica ha superato e completato brillantemente<br />
tutte le fasi di test e di collaudo, pertanto, i Presidenti di Sezione<br />
(e soltanto loro), che hanno già trasmesso alla Presidenza il modulo<br />
di assunzione di responsabilità, potranno contattare il nostro CED<br />
tutti i giorni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00 al numero<br />
06-361489323, per ottenere le password di accesso al Programma<br />
di Gestione nonchè il rilascio dell’indirizzo di posta elettronica<br />
della Sezione, personalizzato.<br />
N. 2 - RINNOVO CARICA ISPETTORI ANC CALABRIA E SARDEGNA<br />
Allo scopo di procedere all’elezioni degli Ispettori regionali ANC per la Calabria<br />
e per la Sardegna, in ottemperanza all’Art. 19 comma 1 dello Statuto<br />
e all’Art. 37 del Regolamento, ho nominato la Commissione di scrutinio<br />
composta: dal Gen. B. Giancarlo Mambor, Vice Presidente nazionale;<br />
S.Ten.Alberto Gianandrea, Consigliere naz. e Lgt. Francesco Madotto, Consigliere<br />
naz.. Ricordo in merito che rispettivamente entro il 15 dicembre<br />
2011,i Presidenti delle sezioni delle due regioni sono invitati a comunicare<br />
a questa Presidenza il nominativo di un socio effettivo della Regione, e tale<br />
da almeno un anno solare,che intenda candidarsi,ovvero confermare il nominativo<br />
dell’Ispettore in carica. La mancata indicazione di un nominativo,<br />
non equivale a conferma dell’Ispettore.Questa Presidenza compilerà una lista<br />
riepilogativa di tutti i candidati e la trasmetterà si presidenti di sezione,<br />
invitandoli ad esprimere, sentito il Consiglio sezionale, la propria preferenza<br />
secondo istruzioni indicate nella lettera di invio. La Commissione di scrutinio,<br />
a conclusione dello spoglio delle schede pervenute, proclamerà eletto<br />
il socio che ha ottenuto più voti.<br />
Il Presidente Nazionale<br />
N. 3 - NUOVA EDIZIONE DEL LIBRO “L’ANC E LA SUA STORIA”<br />
È in corso di stampa la nuova edizione del libro di Nicolò Mirenna “L’ASSO-<br />
CIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI E LA SUA STORIA”, edito da ANC, che<br />
verrà ultimato prevedibilmente entro il periodo natalizio.Di esso è fatto cenno<br />
anche nell’Editoriale pubblicato alla pagina 3 del presente numero della rivista.<br />
Il volume sarà offerto ai Soci a prezzo speciale, ancora non noto.<br />
N. 4 - FILMATO DEL XXI RADUNO DI TORINO<br />
Sul sito www.assocarabinieri.it è disponibile e scaricabile il film del Raduno,<br />
realizzato a cura dell’Ispettorato del PiemonteV.A.,contenente le fasi salienti<br />
dell’evento. Durata: 90 minuti.<br />
COMUNICATI VARI<br />
RADUNO DEI CARABINIERI DEPORTATI DA ROMA IL 7 OTT 1943<br />
Il Socio Brig. Ovidio LABELLA, a seguito dell’annuncio pubblicato alla pag.<br />
47 del n. 4/2011 de “le Fiamme <strong>d’Argento</strong>”, in cui aveva espresso l’idea di<br />
organizzare nella primavera 2012 (aprile-maggio), in Roma, un Raduno di<br />
coloro i quali con lui furono deportati dai tedeschi il 7 ottobre 1943 o dei<br />
loro familiari superstiti, comunica di essere tuttora in attesa dell’autorizzazione,<br />
chiesta al Comando Generale, per l’eventuale svolgimento della cerimonia<br />
presso la Legione Allievi CC. Coloro che abbiano intenzione di partecipare<br />
possono intanto mettersi in contatto con lui ai seguenti recapiti: via<br />
Camillo Peano 19, 00139 Roma - tel. 06.8188147, cell. 338.2399184 -<br />
e-mail: ovidio.labella@libero.it .<br />
QUESTIONI AMMINISTRATIVE<br />
a cura di Giuseppe Del Ponte<br />
RISPOSTE A QUESITI<br />
1. Modifica al sistema di rivalutazione automatica delle pensioni<br />
(legge n.164/2011 art. 18, comma 3).<br />
Per gli anni 2012 e 2013, è modificata la perequazione delle pensioni<br />
superiori a cinque volte il trattamento minimo Inps per le quali essa è concessa<br />
solo per la fascia di importo inferiore a tre volte il predetto minimo<br />
Inps e nella misura del 70 per cento.<br />
È previsto un correttivo in base al quale sulle pensioni anzidette,il cui ammontare<br />
sia inferiore al limite costituito dall’importo corrispondente a cinque<br />
volte il trattamento minimo Inps incrementato della quota di perequazione,<br />
l’aumento è attribuito fino a concorrenza di tale limite perequato.<br />
Nulla è per il resto innovato.<br />
Nota: il minimo INPS mensile per l’anno 2011 è pari a € 595,66.<br />
2. I benefici in godimento ai mutilati ed invalidi di guerra sono stati estesi<br />
ai mutilati ed invalidi per servizio ?<br />
La risposta è affermativa, atteso che ai sensi delle leggi:<br />
- n. 539/195 (Applicabilità ai mutilati ed invalidi per servizio e ai congiunti<br />
dei caduti per servizio dei benefici a mutilati ed invalidi di guerra<br />
ed ai congiunti dei caduti in guerra) - art. 1,“I benefici spettanti, secondo<br />
le vigenti disposizioni, ai mutilati ed agli invalidi di guerra,<br />
nonché ai congiunti dei caduti in guerra, si applicano anche ai<br />
mutilati per servizio ed ai congiunti dei caduti per servizio”;<br />
- n. 74/1958, (Provvedimenti perequativi in favore dei mutilati ed invalidi<br />
per servizio titolari di pensioni od assegni privilegiati ordinari,di pensioni<br />
speciali o eccezionali e loro congiunti in caso di morte - art.5 “i mutilati<br />
ed invalidi per servizio e i congiunti dei caduti per servizio sono<br />
parificati rispettivamente ai mutilati ed invalidi di guerra ed ai congiunti<br />
dei caduti in guerra ai fini dell’ammissione ai benefici stabiliti per queste<br />
categorie di cittadini”.<br />
Sulla “equiparazione precisa e duratura fra mutilati per servizio<br />
e mutilati di guerra” si è inoltre favorevolmente pronunciato il<br />
Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (adunanza plenaria) n.<br />
10 in data 26 maggio 1959 (C.S. c. Ministero del Tesoro).<br />
Per completezza informativa si aggiunge che l’attestato di “Invalido per<br />
servizio” è rilasciato dall’ASL di residenza previa esibizione del decreto<br />
concessivo della pensione privilegiata.<br />
L’attestato in parola dev’essere anche esibito al medico di base affinché<br />
quando prescrive analisi ed accertamenti sanitari indichi nella richiesta<br />
il “codice di esenzione” annotato sull’attestato: “S03”.<br />
N.B. Le estensioni non riguardano le agevolazioni fiscali.<br />
IL RICORSO STRAORDINARIO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA<br />
da gratuito diventa oneroso<br />
Si da notizia ai lettori interessati che la manovra finanziaria approvata con<br />
D.L. 6 luglio 2011, n. 98 prevede all’art. 37 (Disposizioni per l’efficienza<br />
del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie) prevede,<br />
fra tante altre cose, che:<br />
“”Al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di<br />
spese di giustizia,di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio<br />
2002, n. 115, sono apportate le seguenti modificazioni:<br />
… in tutti gli altri casi non previsti dalle lettere precedenti e per il<br />
ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nei casi ammessi<br />
dalla normativa vigente, il contributo è di euro 600””.<br />
Il provvedimento è stato sollecitato ed approvato per ridurre il contenzioso<br />
in materia,oltre che i lunghi tempi di risoluzione delle controversie.Secondo<br />
informali notizie raccolte in proposito i risorsi pendenti nel solo settore militare<br />
sarebbero stati ben 27.000.<br />
DECRETI PENSIONISTICI<br />
all’INPDAP -non più alla Corte dei conti - il controllo preventivo<br />
In relazione a ricorrenti quesiti in materia, si precisa che l’art. 2 della legge<br />
n. 335/95 (c.d. riforma Dini), nell’istituire l’INPDAP, aveva previsto una fase<br />
transitoria per far progressivamente subentrare il nuovo Istituto nelle competenze<br />
delle varie amministrazioni già interessate.<br />
A sviluppo di tale disposizione la funzione del controllo preventivo sui decreti<br />
pensionistici per le Forze armate,Arma Carabinieri e Guardia di Finanza,con<br />
effetto dal 1° gennaio 2010, non è più svolta dalla Corte dei conti ma<br />
dall’INPDAP, cui le amministrazioni devono direttamente trasmettere i predisposti<br />
provvedimenti, per le necessarie verifiche, la messa in pagamento<br />
e la notifica agli interessati.<br />
Superfluo sottolineare come la semplificazione della nuova procedura dovrebbe<br />
in parallelo portare ad un sensibile contenimento dei tempi di definizione<br />
delle pratiche.<br />
48 / settembre - ottobre 2011<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
COSTITUZIONE DI NUOVE SEZIONI<br />
REGIONE PIEMONTE: CAVOUR (TO)<br />
REGIONE LOMBARDIA: TURATE (CO)<br />
REGIONE PUGLIA: NOCI (BA)<br />
REGIONE MOLISE: TRIVENTO (CB)<br />
REGIONE ABRUZZO: PRETORO (CH)<br />
REGIONE SICILIA: PEDARA (CT)<br />
NUOVI PRESIDENTI DI SEZIONE<br />
REGIONE LOMBARDIA:<br />
ORZINUOVI (BS): Car. Pierino PAIARDI<br />
ARCORE (MB): S.Ten. Pietro COPPOTELLI<br />
MANTOVA: S.Ten. Mario NESPOLI<br />
VOBARNO (BS): Brig. Antonio VALENTINO<br />
CINISELLO BALSAMO (MI): Brig. Giulio PEDROTTI<br />
MEDA (MB): Car. aus. Giacomino DALLA POZZA<br />
LECCO: Car. aus. Maurizio FARAVELLI<br />
TURATE (CO): Ten. Salvatore SACCARDI<br />
REGIONE LIGURIA:<br />
GENOVA: S.Ten. Antonino LIPARI<br />
SAVONA: Mar. Ca. Giambattista SARRA<br />
REGIONE VENETO:<br />
CONEGLIANO (TV): S.Ten. Giancarlo DA ROS<br />
CAMPODARSEGO (PD): M.A.s.UPS Francesco SIMIONE<br />
ODERZO – GORGO AL MONTICANO (TV): Car. Davide MICHIELIN<br />
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA:<br />
SAN GIORGIO DI NOGARO (UD): Mar. Ca. Lorenzo VAZZOLER<br />
REGIONE EMILIA ROMAGNA:<br />
REGGIO EMILIA: Ten. Domenico VIOLA<br />
BOLOGNA: M.M.“A” Alessandro DI MARCO<br />
REGIONE TOSCANA:<br />
CAMAIORE (LU): M.M. “A” Vincenzo CICCHETTA<br />
SUBBIANO (AR): Car. aus. Luigi ANGIOLONI<br />
CASTEL DEL PIANO (GR): Lgt. Mauro MORETTI<br />
REGIONE MARCHE:<br />
MONDOLFO (PU): App. Alfio SERENI<br />
SANT’ANGELO IN VADO (PU): Mar. Pierdonato PARTENZA<br />
REGIONE LAZIO:<br />
ROCCA PRIORA (RM): Lgt. Michele DARGENIO<br />
TORVAIANICA (RM): S.Ten. Lorenzo REVEGLIA<br />
CITTADUCALE (RI): Brig. Ca. Vittorio CAPPARELLA<br />
BASSANO ROMANO (VT): Brig. Ca. Mariolino PIRAS<br />
PONTINIA (LT): Brig. Giuseppe CONTI<br />
RONCIGLIONE (VT): App. Giovanni MONTEBOVE<br />
VALENTANO (VT): Car. aus. Alfredo NATALI<br />
REGIONE CAMPANIA:<br />
MONTECORVINO ROVELLA (SA): Brig. Ca. Michele OLIVIERI<br />
CASALUCE (CE): Car. Rosario CARRUBBA<br />
S. SALVATORE TELESINO (BN): S.Ten. Francesco ZOCCOLILLO<br />
REGIONE BASILICATA:<br />
POMARICO (MT): App. Giuseppe LA BELLA<br />
REGIONE PUGLIA:<br />
NOCI (BA): Lgt. Filippo CANTORE<br />
CAPURSO (BA): Car. Antonio SINCERO<br />
SURBO (LE): V.Brig. Cosimo PAGLIARA<br />
REGIONE CALABRIA:<br />
BELVEDERE MARITTIMO (CS): Car. aus. Antonio CAPPELLANI<br />
TAURIANOVA (RC): Brig. Ca. Feliciantonio D’ANDRIA<br />
GERACE (RC): Brig. Ca. Andrea ALFARONE<br />
REGIONE SICILIA:<br />
SANTO STEFANO DI CAMASTRA (ME): Lgt. Giuseppe ADAMO<br />
REGIONE SARDEGNA:<br />
OROSEI (NU): Lgt. Leonello MANETTI<br />
SEZIONE ESTERA:<br />
ADELAIDE (AUSTRALIA): Car. Giuseppe CUTILLO<br />
RICOSTITUZIONE DI SEZIONI<br />
REGIONE EMILIA ROMAGNA:<br />
CASTEL SAN PIETRO (BO)<br />
REGIONE LAZIO:<br />
CITTADUCALE (RI)<br />
REGIONE PUGLIA:<br />
TORREMAGGIORE (FG)<br />
REGIONE SICILIA:<br />
CANICATTINI BAGNI (SR)<br />
LICATA (AG)<br />
TUSA (ME)<br />
SCIOGLIMENTO DI SEZIONI<br />
REGIONE PIEMONTE: VILLAFRANCA D’ASTI (AT)<br />
REGIONE TOSCANA: SCANSANO (GR)<br />
REGIONE CAMPANIA: BRUSCIANO (NA)<br />
REGIONE SICILIA: PALAZZOLO ACREIDE (SR)<br />
SASSUOLO (MO) – MUSICA CON BAGNO DI FOLLA E DI RICORDI PER UNVECCHIO COMANDANTE<br />
Nel quadro delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, il Sindaco<br />
di Sassuolo e Socio Simpatizzante, Luca Caselli, ed il Presidente della<br />
locale Sezione ANC, S.Ten. Francesco Miceli, con l’ausilio del Coordinatore<br />
Provinciale Ten. Danilo De Masi, hanno organizzato una “due<br />
giorni” piena di sentimento, svoltasi l’1 e 2 settembre, iniziata nel palazzo<br />
del Comune con l’inaugurazione di una Mostra di cimeli dell’Arma<br />
e proseguita l’indomani con cerimonia religiosa, tenda della Croce<br />
Rossa Militare, deposizione di corona al monumento a Salvo D’Acquisto,<br />
per terminare, alla sera, con un bel concerto della Fanfara della<br />
Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, nella piazza Garibaldi. Evento<br />
che ha attratto molta gente, Soci ANC, Autorità ed invitati; e fra questi,<br />
due Ufficiali dell’Arma, ora in pensione, che tanti anni fa avevano<br />
retto il comando dell’allora Tenenza di Sassuolo: il Capitano Chiappo<br />
e l’ultraottantenne gagliardissimo Colonnello Natale De Leonardis,<br />
quest’ultimo proveniente dalla Capitale ove con mano ferrea conduce,<br />
in qualità di Presidente, la Sezione di Roma ed i suoi oltre cinquemila iscritti. Grossa sorpresa per lui, ma anche tanta emozione, nello<br />
scoprire di essere l’ospite d’onore, di vedere comparire alcuni suoi collaboratori di allora (26 giugno 1959 -17 novembre 1960), quali l’App.<br />
Sontelli, l’App. Carlo Mazza, il Car. Osvaldo De Santis e di sentirsi circondato dalla simpatia dei presenti, fra i quali il Sindaco che gli ha consegnato<br />
una targa su cui è fra l’altro scritto “gli anni passano, ma il ricordo e l’affetto rimangono immutati”.<br />
D.B.<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 49
Convenzioni ANC<br />
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ai soci ANC uno sconto del<br />
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gli spettacoli in programma nella<br />
sua sede,alTeatro Nazionale ed<br />
alle Terme di Caracalla.<br />
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inoltre:<br />
- per le rappresentazioni fuori<br />
abbonamento la riduzione è<br />
del 20% ;<br />
- l’agevolazione è estesa ad un<br />
solapersonaaccompagnatrice;<br />
- dalle riduzioni sono escluse<br />
le“prime”edipostidibalconata<br />
e galleria.<br />
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tessera ANC durante le rappresentazioni,<br />
da esibire in caso di<br />
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Soci ANC ed anche i loro familiari, possano fruire gratuitamente<br />
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fissare l'appuntamento per la propria vista di controllo.<br />
Ci raccomandiamo di specificare all'Operatore Amplifon di essere<br />
Iscritti o familiari di ANC.<br />
50 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
VARIE<br />
ALCAMO (TP): Pres. MAsUPS S. Gambino. Partecipazione<br />
alla Festa Patronale Maria SS. dei<br />
Miracoli.<br />
SAN MAURO TORINESE (TO): Momento di incontro<br />
del Socio Calafatello, ex allievi ONAOMAC, con<br />
il Presidente dell’Opera, Gen.C.A. Cesare Vitale.<br />
OSIMO (AN): Pres. Col. G. Briganti.Apertura dello<br />
Sportello Sicurezza e Assistenza Vittime di Reato,<br />
su iniziativa della Sezione.<br />
SAN SEVERINO MARCHE (MC): Pres. M.M. D.<br />
Bianchi. Partecipazione a cerimonia religiosa<br />
per l’ordinazione del diacono Socio effettivo Brig.<br />
Giovanni Tarquini.<br />
TREZZO SULL’ADDA (MI): Pres.App.sc. P. Capretti.<br />
Squadra di Sezione nel Torneo di calcio Memorial<br />
Car. MOVM G. De Giorgi, vinto dalla Polstrada<br />
di Arcore.<br />
MIRABELLA ECLANO (AV): Pres. Mar. S. Piccolo.<br />
Manifestazione della Direzione Didattica<br />
Statale “Giuliano da Eclano” avvenuta nel mese<br />
di Maggio.<br />
CREMONA: Pres. Ten. A. Curiazi. Partecipazione<br />
all’VIII Trofeo di Tiro a segno “Salvo D’Acquisto”.<br />
ESPERIA (FR): Pres. Brig. G. Pelle. Commemorazione<br />
delle Vittime civili di guerra.<br />
SAN FILIPPO DEL MELA (ME): Pres. Mar.C. A. Trifiletti.Partecipazione<br />
alla festa di San Francesco.<br />
S. GIOVANNI VALDARNO (AR): Pres. App. A. Bongiorno.<br />
Partecipazione alla festa di San Sebastiano,<br />
Patrono dei Vigili Urbani.<br />
AQUINO CASTROCELO (FR): Pres. Mar. Nicola T.Testa.<br />
Assemblea dei Soci e benvenuto al neo<br />
iscritto Gen. D. G. Candita.<br />
CASTELLANZA (VA): Pres. App. M. Lombardi. Festeggiamenti<br />
del 100 ° compleanno del Socio<br />
App. A. Cassola.<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong><br />
settembre - ottobre 2011 / 51
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
VARIE<br />
ADRANO (CT): Pres. Car. A. Montalto.Giornata<br />
della legalità. Progetto “Contiamo sulle<br />
nostre forze”.<br />
BAGNAIA (VT): Pres. V.Brig. R. Miralli. Gemellaggio<br />
tra la Sezione di Bagnaia e l’Ass. Gendarmi<br />
in congedo della Città del Vaticano.<br />
BISCEGLIE (BT): Pres. Mar.Magg. E. Taino. Festeggiamenti<br />
del 90° compleanno del Socio<br />
App. Paolo Logoluso.<br />
SIENA: Pres. Lgt. M. Ciolino. Incontro conviviale<br />
“Rosso Blu”.<br />
GRAMMICHELE (CT): Pres.V.Brig. G. Befumo.Il<br />
Com.te della Compagnia Ten.G. Orlando consegna<br />
l’attestato di Benemerenza al Socio Car.<br />
Giuseppe Fragapane.<br />
RIGNANO FLAMINIO (RM): Pres. MM cs M.<br />
Primieri. Donazione alla locale parrocchia di un<br />
quadro della Virgo Fidelis. Presente l’Ispettore per<br />
il Lazio Gen. Magliuolo, Autorità, invitati e Soci.<br />
CORREGGIO (RE): Pres. Car.A.Vezzani. Gara di<br />
tiro con pistola e carabina in memoria dei due<br />
Soci Lombardo.<br />
ROVERETO (TN): Pres. S.Ten. R. Chiappini.<br />
Presso la Campana “Maria Dolens”, gemellata<br />
con quella di Marcinelle (B), commemorazione<br />
delle 136 vittime italiane nel disastro minerario<br />
dell’8 agosto 1956.<br />
VAIRANO PATENORA (CE): Ten. F. Di Sano. Rappresentanza<br />
alla cerimonia per le spoglie di Celestino<br />
V svoltasi a S. Angelo d’Alife (CE).<br />
FIRENZE: Chiostro di S. Maria Novella. Raduno<br />
del 29° Corso A.S.<br />
GUBBIO (PG): Pres. Mar.Mag. G. Giurelli. In Sottoguta<br />
di Sacile (BL), partecipazione a torneo di<br />
calcio in memoria del Car. Aus. F. Pascolini, con<br />
la Sez. di Motta di Livenza (TV).<br />
ORBASSANO (TO): Pres. F.Sanna. Il gruppo<br />
delle “Benemerite”.<br />
52 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
VIAGGI EVISITE CULTURALI<br />
ANGERA (VA): Pres. MAsUPS E.Toti. La Sezione in<br />
escursione sulle Dolomiti<br />
PONTECORVO (FR): Pres.MAsUPS P.Migliacci.Soci<br />
in pellegrinaggio a Montevergine (AV).<br />
MAZZANO ROMANO (RM): Pres.V.Brig.A. Mancinelli.<br />
Soci al Calendimaggio 2011 diAssisi.<br />
ISPETTORATO TOSCANA: Isp. Gen. M. Guglielmi. In<br />
200 in minicrociera.<br />
PERUGIA: Pres.MAsUPSA.Spacca.Gita culturale in<br />
Sicilia.<br />
CAIVANO (NA): Pres.Brig.C.G.Celiento.Soci in pellegrinaggio<br />
a Medjugorie (Bosnia- Erzegovia).<br />
CASALINCONTRADA(CH):Pres.S.Ten.V.DiPinto.GitasocialeaSanGiovanniRotondo(FG)eMonteS.Angelo(FG).<br />
BESATE (MI): Pres.Car.L.Mussi.La Sezione in pellegrinaggio<br />
a Lourdes.<br />
NICHELINO (TO): Pres.Car.G.Amateis.Visita culturale<br />
adAosta ed inValle.<br />
ROMA - MONTESACRO: Pres.Ten.E.Di Pinto.140 Soci in pellegrinaggio a Montevergine<br />
(AV).<br />
SIENA: Pres.Lgt.M.Ciolino.La Sezione organizza,in collaborazione con l’Ass.Sportiva“Amici<br />
della Bicicletta”,la IX Cicloescursione non competitiva in memoria dei<br />
Carabinieri MOVC Forziero e Campanile,caduti in servizio.<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre gennaio --febbraio ottobre 2011 / 53
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
50°ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO<br />
BIBBIENA (AR): ConiugiApp.Giovanni<br />
Nardi e sig.ra Iliana Casini.<br />
COPERTINO(LE):ConiugiV.Brig.Giustino<br />
Capitanio e sig.ra CosimaVenere Cretì.<br />
PIAZZOLA SUL BRENTA (PD): Coniugi<br />
Car.GiovanniMasonesig.raImeldaForese.<br />
LECCE: Coniugi Car. Carmelo Siciliano<br />
e sig.ra Teresa Verderamo.<br />
TRINITAPOLI (BT): Coniugi V.Brig. Michele<br />
Russo e sig.ra Amelia Lucidi.<br />
LONGARONE (BL): Coniugi Mar.Magg.<br />
GiorgioZuinesig.raM.TeresaCasavecchia.<br />
CAIAZZO (CE): Coniugi Car. Giovanni<br />
Mancini e sig.ra Gina Zavatti.<br />
NEPI (VT): ConiugiApp.Gino Pugliesi e<br />
sig.ra Maddalena Mariani.<br />
GORIZIA: ConiugiV.Brig.Alberto Bianco<br />
e sig.ra Maria Rosa Vittor.<br />
BONORVA(SS):ConiugiV.Brig.Giuseppe<br />
Manconi e sig.raAndreana Durgali.<br />
PORTO VIRO (RO): Coniugi MM”A” Michele<br />
De Palma e sig.ra Isabella Binetti.<br />
RIETI: Coniugi App.Augusto De Angelis<br />
e sig.ra Francesca Casano.<br />
RIMINI: Coniugi I° Cap. spe Carlo Solenghi<br />
e sig.ra Egle Piseroni.<br />
ROMA: Coniugi MM”A”Ugo Cola e sig.ra<br />
Maddalena Conti.<br />
ROMA CASILINA: Coniugi MM”A” Camillo<br />
Fiorentini e sig.ra Lina Ferracci.<br />
VILLABATE (PA): ConiugiV.Brig.Angelo<br />
Giangreco e sig.ra Carmela.<br />
SAN SEBASTIANO AL VES. (NA): Coniugi<br />
Car. Gennaro Valentino e sig.ra<br />
Luisa Lippolis.<br />
SAN SEBASTIANOALVESUVIO (NA):<br />
Coniugi V. Brig. Mariano Imperato e<br />
sig.ra Filomena Veneruso.<br />
BRUGHERIO (MI): Coniugi Car. Costantino<br />
Sanseverino e sig.ra Graziella<br />
Maino.<br />
San.GIULIANO MILANESE (MI): Coniugi<br />
Car. Alessandro Stocco e sig.ra<br />
Anna Rossi.<br />
54 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
VITA ASSOCIATIVA<br />
50°ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO<br />
ALBENGA (SV): coniugi MM”A” Gianfranco<br />
Narrali e sig.ra Maria L. Santi.<br />
BARI-CARBONARA: coniugi Car. Vito<br />
Partipilo e sig.ra ChiaraTaccogna.<br />
BRINDISI: coniugi V. Brig. Salvatore<br />
De Giorgi e sig.raAntonia Migali.<br />
CALTANISSETTA: coniugi Car.Michele<br />
Cannizzaro e sig.ra Luigia Di Forti.<br />
CAPRINOVERONESE(VR): coniugiApp.<br />
Geniale Guzzo e sig.ra Bianca Cicirelli.<br />
CASALECCHIO DI RENO (BO): coniugi<br />
MM”A”TeresoV.Settantaesig.raLeandraPrati.<br />
CASTENASO (BO): coniugi MM”A”Lodovico<br />
Moricoli e sig.ra Littoria Rossi.<br />
MEZZANEDISOTTO(VR):coniugiMar.C.<br />
Guido Menin e sig.raAgnese Pedron.<br />
MONTE SAN GIUSTO (MC): coniugi<br />
App.PierinoColòesig.raPierinaCecchi.<br />
MURAVERA (CA): coniugiApp.FortunatoAricò<br />
e signora.<br />
PISA: coniugi MM”A” Vincenzo Tomasello<br />
e sig.ra Maria.<br />
RECANATI (MC): coniugi App. Armando<br />
Perozzi e sig.raTeresa Catasta.<br />
ROMA: coniugiCar.Antonio De Simone<br />
e sig.raValeria Massimiani.<br />
VERONA: coniugi MM”A” Antonio Bolognese<br />
e sig.ra Lina Bianchi.<br />
VENEZIA – MESTRE: coniugiApp.Nicola<br />
Pulieri e sig.raAnnaValeri.<br />
VERCELLI: coniugi app.Rino Franco e<br />
sig.ra Elvira Conrado.<br />
60°ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO<br />
FORMIA (LT): coniugi Brig. Almerico<br />
Ciacciarelliesig.ra Giovanna Migliorelli.<br />
LENNO (CO): coniugi Car. Adalberto<br />
Zanotta e sig.ra MariaA.Ortelli.<br />
MONTEGIORGIO (FM): coniugi Car.<br />
PrimoVecchiesig.a Marcella Minnucci.<br />
MOZZATE (CO): coniugi Car. Pierino<br />
Chiappa e sig.ra Luigia Uboldi.<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre gennaio --febbraio ottobre 2011 / 55
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
RECENSIONI<br />
Ulderico e Alessandra Piernoli<br />
“IL NONNO RACCONTA” - 100 testimonianze<br />
Ed. ANMIG e Fondazione, Roma - pag. 391<br />
Impresa monumentale e fortemente meritoria quella<br />
di Ulderico e Alessandra Piernoli che hanno raccolto<br />
cento testimonianze di reduci delle guerre purtroppo<br />
non più risorgimentali ma di conquista,protagonisti di<br />
drammatici combattimenti,di atti eroici,di massacrati<br />
ripiegamenti fino alla tragedia dell’immane ritirata dal<br />
fronte russo. In ciascuna cambia il quadro delle situazioni<br />
oggettive, si respira il trascorrere del tempo:<br />
ma uguali sono il dolore,le sofferenze,le attese,le speranze,<br />
il pensiero costante agli affetti lontani,quelli di<br />
casa. Il libro, circa quattrocento pagine, è edito dall’Associazione<br />
Nazionale Mutilati e Invalidi di guerra e Fondazione.Anche attraverso<br />
le parole del suo presidente GerardoAgostini,si propone di costituire memoria<br />
degli avvenimenti,fornendone“la testimonianza diretta,l’impronta stessa<br />
della Storia”.Un documento di grande valore che per ora non è nelle librerie ma<br />
lo si può richiedere all’Associazione Anmig in Roma. Piernoli è un valoroso giornalista<br />
che alla Rai, in specie al TG 2, ha dato esperienza ed entusiasmo realizzando<br />
telecronache e servizi di rilievo in svariati campi d’interesse, in Italia e all’Estero.<br />
Egli ha trovato nella figlia Alessandra una adeguata coautrice, gettatasi<br />
a uno scegliere e a un limar di carte perché le testimonianze medesime risultassero<br />
pertinenti sempre e legate dal filo cronologico. Dai vari fronti, dai singoli<br />
teatri bellici, dai deserti ai ghiacci ai carri piombati verso i lager, si è scelto forse<br />
il più significativo e illuminante percorso fra eroismi mostrati e atrocità subite.<br />
Senza mai recriminare.Con la fierezza del soldato italiano.DaAlpino,non posso<br />
non farmi trasportare dai riferimenti alla battaglia di Nikolajewka,raccontata da<br />
Nanni Calvi, quando a centinaia le penne nere cadevano sotto lo sbarramento<br />
delle truppe russe in posizione fortemente favorevole: ma bisognava operare lo<br />
sfondamento della sacca per non essere annientati. E chi non si commuove a<br />
questo punto del racconto,peggio per lui.”Il generale Reverberi,salito su un carro<br />
d’assalto tedesco,si lanciò gridandoTridentina,Avanti! e gliAlpini ai lati,con lotte<br />
corpo a corpo, di casa in casa, conquistarono in breve l’abitato. Il miracolo era<br />
compiuto (...).Nikolajewka fu presa da pochi uomini esausti,sfiniti e pressoché<br />
disarmati,seguiti da una valanga di uomini che vedevano nelle case la salvezza<br />
dalla morte per congelamento”..<br />
Franco Piccinelli<br />
Maria Grazia Fida “OLTRE LA STORIA - L’eroe dell’Amore”<br />
Vita e Morte del Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto<br />
Editrice Berti, Piacenza - pag. 275 - € 20,00<br />
Azioni come quella che costò la vita a<br />
Salvo D’Acquisto avvengono d’impulso,<br />
decise in una frazione di secondo. Se ci si<br />
pensasse su, valutando pro e contro, probabilmente<br />
non accadrebbero. Ma per<br />
compierle di slancio, o si è incoscienti o,<br />
come nel suo caso, si è veramente forti<br />
d’animo, il che presuppone solidità morale,<br />
consapevolezza del proprio ruolo,<br />
senso di responsabilità, presenza di spirito<br />
e molta determinazione. Qualità, queste,<br />
che non s’improvvisano all’occorrenza, ma<br />
sono frutto di educazione ricevuta, di disciplina,<br />
di addestramento e di fede negli<br />
ideali che ci si è posti. Ed a sorreggere il<br />
giovanissimo Salvo nell’assumere quella decisione c’era tutto questo. Il libro<br />
di Maria Grazia Fida, che a prima vista potrebbe apparire come un ulteriore<br />
saggio che viene ad aggiungersi alla miriade di scritti e di lodi a colui che<br />
per l’Arma è divenuto “l’Eroe-simbolo” surclassando tutti gli altri che nello<br />
svolgimento del servizio hanno sacrificato la propria vita, non corre però il<br />
rischio di allontanarsi dalla realtà o di scivolare nel romanzesco. Si tratta in<br />
effetti di una attenta e documentata biografia che ripercorre le fasi della vita<br />
di un ragazzo, educato in famiglia a sani principi morali, orgoglioso di essere<br />
divenuto Vicebrigadiere dei Carabinieri ma non per questo diverso da tanti<br />
altri, il quale per puro caso si trovò un giorno a fare con slancio una azione<br />
tanto più grande di lui: sacrificare sé stesso per salvare la vita di altre persone<br />
innocenti. Ed era pronto a farlo. L’autrice, pedagogista ed affermata scrittrice<br />
in Salsomaggiore Terme, sviluppa una descrizione molto precisa e ricca<br />
di particolari, pervasa anche da frequenti richiami alla religiosità del protagonista,<br />
probabilmente finalizzati a contribuire alla causa della sua beatificazione.<br />
E’ un libro interessante, soprattutto sotto il profilo documentale, che<br />
pone il lettore di fronte ad aspetti anche inediti della vita di Salvo D’Acquisto<br />
e che si legge volentieri.<br />
Dario Benassi<br />
LIBRI FLASH<br />
Autrici varie - “IL RICETTARIO DELLE BENEMERITE DEL VENETO”<br />
Edito in proprio da Ispettorato ANC Veneto - pag. 160<br />
Non in commercio<br />
Elegante e grazioso volumetto dai colori vivaci,<br />
che indubbiamente già dal titolo suscita appetito,<br />
ma anche curiosità di aprirlo e sfogliarne<br />
le pagine. Non è una raccolta di piatti<br />
tipici locali, ma un insieme di selezionate ricette<br />
che, pur proposte su iniziativa della componente<br />
femminile della Sezioni ANC del Veneto,<br />
rappresentano però un po’ tutta l’Italia,<br />
dai teutonici canederli sudtirolesi alla meridionalissima<br />
pasta con le sarde, dagli antipasti<br />
alle paste asciutte, ai piatti di carne e di<br />
pesce, per finire con i dolci, in una inaspettata<br />
varietà che può far contenti i palati più esigenti<br />
ad ogni nostra italica latitudine. E’ una sua particolare caratteristica che scaturisce<br />
dal fatto che queste Sezioni hanno sovente accolto carabinieri i quali,<br />
originari di altre regioni e giunti in Veneto nell’ultima tappa del servizio,<br />
hanno poi scelto di rimanervi con le rispettive famiglie, integrandosi nelle<br />
comunità locali ma conservando pur sempre le proprie tradizioni, fra cui<br />
quelle culinarie. Un ricettario eclettico, pieno di appetitosi piatti interregionali,<br />
simpaticamente adatto anche a chi - in sevizio ed alle prese con i<br />
trasferimenti - vuol gustare qualcosa di buono. D. B.<br />
Associazione Culturale “IL FARO” - “L’ARMA E LE SUE DONNE”<br />
Antologia del I° Concorso Nazionale<br />
Ed. “IL FARO”, Roma - Pag. 60 - Non in commercio<br />
Piccola antologia che raccoglie le opere, di poesia<br />
e di narrativa, finaliste del I° Concorso Nazionale<br />
“L’Arma e le sue Donne”, indetto dall’Associazione<br />
Culturale“Il Faro”di Roma con il patrocinio del Comando<br />
Generale CC e dell’ANC.Concorso ideato da<br />
Daniela Moreschini, presidente dell’associazione,<br />
che in occasione della ricorrenza della Virgo Fidelis<br />
ha avuto modo di scoprire il mondo, a lei quasi<br />
sconosciuto,delle donne dell’Arma. Mamme,mogli,<br />
figlie, nipoti che vivono accanto ad un Carabiniere,<br />
donne di cui mai si parla, che vivono in silenzio<br />
le loro ansie nell’attesa del suo ritorno a casa,<br />
i pasti saltati,le feste o le vacanze interrotte per motivi di servizio,i pericoli sempre<br />
in agguato non solo nelle missioni all’estero ma anche in un semplice pattugliamento.<br />
Significativa ed appropriata la definizione che,nella sua prefazione,<br />
Moreschini riferisce alla figura della moglie: “Donna che sull’altare non sposa<br />
solo il suo Carabiniere, ma anche il suo Dovere”. Gradevole e toccante è la lettura<br />
delle opere pubblicate nell’antologia di cui, fra quelle premiate, merita citare,<br />
per la poesia, “L’Atteso” di Marina Pratici , “Mai ho dormito” di Rossella<br />
Arena e, per la narrativa,“Chiara e Congo” di Pierluigi Curcio e “Sara” di Anna<br />
Francesca Basso. D. B.<br />
56 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
Materiale associativo<br />
In esclusiva per i sociANC in conformità alle finalità istituzionali
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI<br />
VITA ASSOCIATIVA<br />
SONO SEMPRE CON NOI<br />
SOCIO PASQUARELLI MARCO ANZIO (RM)<br />
GEN. D. CATALFAMO SALVATORE ROMA<br />
GEN. D. CORDOPATRI CARMELO CUNEO<br />
GEN. B. DE NINNO NICOLA VERONA<br />
GEN. B. GARGIULO LUCIANO ROMA<br />
MONS. COL. CHIAPPAROLI RENATO<br />
BOBBIO (PC)<br />
CAR. ACETO VINCENZO REGGIO CALABRIA<br />
CAR. ALESSI CARLO RAVENNA<br />
SOCIA AMORESE FRANCESCA OSTIA LIDO (RM)<br />
V.BRIG. ARNESANO ANTONIO CARMIANO (LE)<br />
V. BRIG. ARTINO INNARIA SALVATORE S. AGATA DI MILITELLO (ME)<br />
APP. AVVENIRI SISTO MONTE P. CATONE (RM)<br />
APP. BAGINI GIUSEPPE CAPACCIO PAESTUM (SA)<br />
APP. BARCHIESI DARIO BOLOGNA<br />
V. BRIG. BASILE GERARDO CUORGNÈ (TO)<br />
MM "A" BELLI ELIA REGGIO EMILIA<br />
SOCIO BERTELLI FRANCESCO PISA<br />
MAR. BIANCARDI PIERINO PADOVA<br />
CAR. BIANCHERA REMO MONZAMBANO (MN)<br />
CAR. BIANCONE ENIO CAMPLI (TE)<br />
CAR. BIGOTTI FABIO CITTÀ DI CASTELLO (PG)<br />
CAR. BOCCALETTI DAVIDE CORREGGIO (RE)<br />
SOCIO BOTTAZZI CORRADO PONTE S. PIETRO (BG)<br />
MAR. MAGG. BOTTERO GIACOMO<br />
PESARO<br />
SOCIO BRAIT ETTORE CEPRANO (FR)<br />
V. BRIG. BUFO SAVINO ISCHIA<br />
COL. BUONO SALVATORE L'AQUILA<br />
CAR. BURRONI SERGIO TORINO<br />
APP. BUTERA VINCENZO TOLMEZZO (UD)<br />
S.TEN. CACCIAVILLANI VASCO BRESCIA<br />
SOCIA CALAMARO LUISA TORINO<br />
APP. CALANDRO MICHELE ATRIBALDA (AV)<br />
CAR. CALLEGARINI GIANBATTISTA REVERE (MN)<br />
S.TEN. CALTAGIRONE FILIPPO CASTELCHIODATO (RM)<br />
SOCIO CAMICIA SERGIO ROMA<br />
APP. CAMMARONE GIULIO SABAUDIA (LT)<br />
APP. CARA L UIGINO SANLURI (VS)<br />
S.TEN. CARDENIO GIOVANNI CASTELLANETA (TA)<br />
SOCIO CARDIA CARLO DOLIANOVA (CA)<br />
CAR. CARRARO CIRILLO S. CRISTINA DI QUINTO (TV)<br />
MM"A" CASINI GIUSEPPE BIBBIENA (AR)<br />
APP. CATUCCI VINCENZO CIVITA CASTELLANA (VT)<br />
SOCIO CENTOBUCHI ERCOLE S. BEN. DEL TRONTO (AP)<br />
BRIG. CERCÈ NICOLA TORINO<br />
APP. CHIANUCCI RENATO SCANDICCI (FI)<br />
V. BRIG. CHINESE UMBERTO VICENZA<br />
APP. CHIRIATTI COSIMO REGGIO EMILIA<br />
SOCIO CIAPETTI GABRIELLO SESTO FIORENTINO (FI)<br />
MM"A" CINOTTI SERGIO VERONA<br />
SOCIO CIREDDU LUIGI BRA (CN)<br />
CAR. CISCATO ANGELO VICENZA<br />
BRIG.C. CITRO GIOVANNI M. S.SEVERINO (SA)<br />
CAR. COLALONGO IGINIO CASALINCONTRADA (CH)<br />
APP. COLAMARTINI VINCENZO ALATRI (FR)<br />
APP. COLAVITO ROCCO CUMIANA (TO)<br />
APP. COLELLA FRANCESCO ROMA<br />
CAR. COLLALTO BENEDETTO ROMA<br />
BRIG. COLOMBI MARCELLO VIPITENO (BZ)<br />
SOCIO COLOPARDI ANTONIO CAPRAROLA (VT)<br />
BRIG. C. COLOSIMO UMBERTO CAMPO CALABRO (RC)<br />
MM "A" COMISSO SILVIO PADOVA<br />
APP. COMPAGNO NELLO FIRENZE<br />
S.TEN. COSTANTINI VINCENZO BUSSI SUL TIRINO (PE)<br />
MASUPS COTTONE ANTONINO TAURIANOVA (RC)<br />
CAR. CRISTOFARI FERNANDO CAPRAROLA (VT)<br />
TEN. DAL PRÀ PAOLO VICENZA<br />
SOCIO DE FALCO FERDINANDO POMIGLIANO D'ARCO (NA)<br />
CAR. DE FALCO EMILIO ROMA<br />
MM"A" DE MATTEO LUIGI PERDIFUMO (SA)<br />
V.BRIG. DE MATTEO STEFANO ROMA<br />
CAR. DE SANTIS ANTONIO GIULIANO DI ROMA (RM)<br />
MAR.MAGG. DEBRI EGIDIO<br />
BRA (CN)<br />
SOCIA DENTI NOVELLA S. BEN. DEL TRONTO (AP)<br />
S.TEN. DI BRANCO ORLANDO ALATRI (FR)<br />
V. BRIG. DI ROSA GIUSEPPE TORINO<br />
MAGG. DI SPIRITO LEOPOLDO UDINE<br />
APP. DIONISIO EQUIZIO ROMA<br />
APP. DOSSO RODOLFO ROVERETO (TN)<br />
CAR. ETIOPE ARMANDO ROMA<br />
CAR. FAES ALFRED MERANO (BZ)<br />
CAR. FARNESI GINO VERGATO (BO)<br />
V. BRIG. FEDERICI LUIGI SCANO DI MONTIFERRO (OR)<br />
APP. FEDERICONI MARCELLO SPOLETO<br />
CAR. FERRIERO LUIGI MELENDUGNO (LE)<br />
CAR. FILIPPI ATTILIO BIENTINA (PI)<br />
SOCIO FINSCONARO SANTO CASTELBUONO (PA)<br />
BRIG. FIORELLI NELLO ASSISI (PG)<br />
SOCIO FIORI CARLO TERNI<br />
SOCIA FOGLIETTA M.GRAZIA ALATRI (FR)<br />
SOCIA FONTANELLI GIOVANNA BOLOGNA<br />
BRIG. FORESTA IGINO CALTANISSETTA<br />
SOCIO GALULLO ALDO S. SEVERO (FG)<br />
V.BRIG. GALVANETTO AMBROGIO ROVERETO (TN)<br />
CAR. GASSER ALOIS VAL GARDENA (BZ)<br />
APP. GATTUSO FRANCESCO ROVIGO<br />
CAR. GHELLER GIOVANNI VAL GARDENA (BZ)<br />
CAR. GHILARDI EZIO BRIVIO (LC)<br />
SOCIO GHINI MARIO GROSSETO<br />
SOCIO GHIRETTI LUIGI CORTINA D'AMPEZZO (BL)<br />
MAR. GIAIMIS ANTONINO ALGHERO<br />
MM "A" GIBERTINI GUIDO REGGIO EMILIA<br />
SOCIO GIOFRE' DOMENICO PIEVE DI BONO (TN)<br />
BRIG. GIOMBINI AMORINO JESI (AN)<br />
CAR. GRILLI GIUSEPPE MATERA<br />
CAR. GUGLIELMI FERRUCCIO RAVENNA<br />
V.BRIG. IACOBUCCI LUIGI ROMA<br />
APP. IANNIELLO FRANCESCO SS COSMA E DANIANO (LT)<br />
CAR. INNAMMORATI FLAVIANO MONTEGIORGIO (FM)<br />
APP. IOANNONE PALMANTONIO S. BEN. DEL TRONTO (AP)<br />
BRIG.C. LA BRACA GIUSEPPE ACIREALE (CT)<br />
SOCIO LA FATA PIETRO BELLUNO<br />
CAR. LA MARCA ANTONIO VILLANOVA MONDOVÌ (CN)<br />
CAR. LAGORIO NOARINO ALBENGA (SV)<br />
SOCIO LAMANNA GIOVANNI MOLA DI BARI (BA)<br />
APP. LICORDARI GIUSEPPE LEVANTE (GE)<br />
SOCIO LO CONSOLO NATALE SABAUDIA (LT)<br />
APP. LONARDELLI NICOLA CASTELLANETA (TA)<br />
CAR. LONGIS BRUNO AOSTA<br />
CAR. MAGRI LUIGI OSPITALETTO (BS)<br />
CAP. MAINA LUIGI TORINO<br />
58 / settembre - ottobre 2011 le Fiamme <strong>d’Argento</strong>
SONO SEMPRE CON NOI<br />
APP. MALIZIA MARIO S. BEN. DEL TRONTO (AP)<br />
SOCIA MANAIGO ALDINA CORTINA D'AMPEZZO (BL)<br />
SOCIO MANCINI GISMONDO TERAMO<br />
SOCIO MARCHESINI BRUNO THIENE (VI)<br />
CAR. MARCHESINI RINO VERONA<br />
CAR. MARELLA FRANCESCO LENTATE SUL SEV. (CO)<br />
CAR. MARGARITA SAVERIO NAPOLI<br />
SOCIA MARTINELLI ROSA G. BIENTINA (PI)<br />
MAR.MAGG. MARTINELLI FLAVIO<br />
CASTELNOVO MONTI (RE)<br />
APP. MARTINI PIETRO PORDENONE<br />
SOCIO MARZOLA ROBERTO SARNANO (AP)<br />
SOCIO MASCIA SILVERIO S. SEVERO (FG)<br />
APP. MASIA FELICE TERRALBA (OR)<br />
CAR. MASONI BRUNO BIENTINA (PI)<br />
MM "A" MAURELLI CESARE ROMA<br />
CAR. MAZZIERI ADOLFO LENTATE SUL SEV. (CO)<br />
MAR. MECOZZI GIUSEPPE MACERATA<br />
MASUPS MELA SALVATORE FOGGIA<br />
SOCIO MELE ALDO NAPOLI<br />
SOCIO METALLO DOMENICO AMANTEA (CS)<br />
CAR. MICOZZI BRUNO MACERATA<br />
CAR. MILITELLO GIUSEPPE PALERMO<br />
SOCIO MOLINENGO GIAN CARLO CARAGLIO (CN)<br />
V. BRIG. MONNANNI GUIDO TIVOLI (RM)<br />
APP. MORGIONE GIOVANNI FORLÌ<br />
CAR. MORI ALVARO CITTÀ DI CASTELLO (PG)<br />
S.TEN. MUGGEO CATALDO ROMA<br />
TEN. MURA MARIO GORIZIA<br />
CAR. MUSETTI ROBERTO MASSAROSA (LU)<br />
CAR. MUTINELLI DARIO ROVERETO (TN)<br />
APP. NARDONE LINO PESCARA<br />
CAR. NEGRO CARMINE CORIGLIANO D'OTRANTO (LE)<br />
BRIG. NISI PIETRO ROMA<br />
MAR.ORD. NOFILO VITTORIO CUNEO<br />
APP. NOIRA COSIMO S. BEN. DEL TRONTO (AP)<br />
CAR. OCCHIOCHIUSO COSTANTINO SANTHIÀ (VC)<br />
APP. OLEVANO AMERICO ROMA<br />
SOCIO ONORATO LEONARDO MARANELLO (MO)<br />
SOCIO PACE GIACOMO AFFILE (RM)<br />
CAR. PALLINI MASSIMO ROMA<br />
SOCIO PALUMBO MICHELE S.DONATO MILANESE (MI)<br />
CAR. PAMPINI GIUSEPPE LOIANO (BO)<br />
MAR. MAGG. PANARELLO FILIPPO<br />
ATRIBALDA (AV)<br />
CAR. PARALINO MICHELE CALTANISSETTA<br />
APP. PARENTE CARMINE S.MINIATO BASSO (PI)<br />
MM"A" PEDONI RAFFAELE BOLOGNA<br />
MM"A" PELLEGRINI EMILIO ROMA MONTESACRO<br />
CAR. PENDENZINI RUBEN PONTE S. PIETRO (BG)<br />
CAR. PERONA SEVERINO CANALE (CN)<br />
CAR. PIANDANI ANTONIO CITTÀ DI CASTELLO (PG)<br />
APP. PIFERI ENRICO CAPRANICA (VT)<br />
V.BRIG. PIGNATARO GIUSEPPE CORIGLIANO D'OTRANTO (LE)<br />
SOCIA PINO ELENA GENOVA<br />
CAR. PIOLI ARTEMIO VAL GARDENA (BZ)<br />
CAR. PIPPA MARIO TOLENTINO (MC)<br />
APP. PIRAS RAFFAELE PULA (CA)<br />
MASUPS PISCHEDDA ROBERTO SCANO DI MONTIFERRO (OR)<br />
MM"A" PITZOI GIOVANNI SABAUDIA (LT)<br />
CAR. PIZZIOLO ANGELO S. CRISTINA DI QUINTO (TV)<br />
MASUPS POLITO MICHELE AGROPOLI (SA)<br />
MAR.MAGG. POLLO EZIO<br />
CUNEO<br />
CAR. PRESA DARIO CADONEGHE (PD)<br />
CAR. PRESTIGIACOMO GIROLAMO PALERMO<br />
APP. PRINCIPATO ALFONSO PALERMO<br />
MAR.MAGG. PRINCIPE GIUSEPPE<br />
CAMPLI (TE)<br />
APP. PRO GIUSEPPE PALESTRINA (RM)<br />
MAR.MAGG. PULVIRENTI MICHELANGELO<br />
ROMA<br />
MAGG. QUATTROCCHI ROCCO ROMA<br />
APP. QUILICI MARCELLO CAPANNORI (LU)<br />
APP. RAGUSA ANTONINO MATELICA (MC)<br />
APP. RAVENNA LUIGI ZANÈ (VI)<br />
SOCIO REYNAUD STEFANO SABAUDIA (LT)<br />
MASUPS RICCIO GENNARO BOJANO (CB)<br />
CAR. RICCIO GIUSEPPE PASSIRANO (BS)<br />
SOCIO RIDOLFI SEVERINO MONTECCHIO (PU)<br />
CAR. RODO GILMERTO ROMA<br />
SOCIO ROMANO SALVATORE ROMA<br />
APP. ROMANO SALVATORE CORIGLIANO D'OTRANTO (LE)<br />
CAR. ROSSI ULIVIERO PIAZZA AL SERCHIO (LU)<br />
APP. ROTA GIROLAMO SPOLETO<br />
LGT RUBINO ALFIO ROMA<br />
APP. RUIU ANTONIO ASTI<br />
MM"A" SACCONI COSIMO SESTO FIORENTINO (FI)<br />
CAR. SALVADOR GIANCARLO MORTEGLIANO (UD)<br />
APP. SALVO STEFANO COMO<br />
APP. SANFILIPPO ROCCO VERZUOLO (CN)<br />
CAR. SANTANATOGLIA GUIDO MACERATA<br />
APP. SANTOLINI GIUSEPPE SENIGALLIA (AN)<br />
CAR. SCALABRIN GIULIANO PORTOMAGGIORE (FE)<br />
V.BRIG. SCALESSA COSTANZO ROMA<br />
S.TEN. SCALFARO MARIO ROMA<br />
CAR. SCARAMUZZINO ATTILIO LUINO (VA)<br />
MAR. MAGG. SCHEMBRI GIUSEPPE CAMISANO VICENTINO (VI)<br />
APP. SEDDA GIOVANNI ALGHERO<br />
SOCIO SEMPIONE NUNZIO POMIGLIANO D'ARCO (NA)<br />
CAR. SENZACQUA LUIGI MONTEGIORGIO (FM)<br />
BRIG. SINDACO ANTONIO CIVIDALE DEL FRIULI (UD)<br />
COL. SINISI GIUSEPPE CONVERSANO (BA)<br />
APP. SOTTOSANTI GIUSEPPE PISTOIA<br />
CAR. SPIGA SALVATORE SESTU (CA)<br />
SOCIO SPINA AMEDEO BOJANO (CB)<br />
CAR. STEFANELLI MARZIO FORLÌ<br />
MM"A" SULPIZI LORETO AVEZZANO (AQ)<br />
SOCIA TADDEI ANNA RITA ROMA<br />
S.TEN. TARANTINO DANIELE ROMA<br />
BRIG.C. TARQUINI GINO ROMA<br />
CAR. TAVALONI GINO MATELICA (MC)<br />
V. BRIG. TEMPESTIN DANILO ISTRANA (TV)<br />
APP. TESTA MARIO RIETI<br />
SOCIO UBIALI ERMENEGILDO PONTE S. PIETRO (BG)<br />
CAR. USAI BENIGNO SESTU (CA)<br />
V. BRIG. VECCHIATO FERDINANDO BRESCIA<br />
SOCIO VEDUTI MELCHIOR PAVULLO NEL FRIGNANO (MO)<br />
CAR. VENTURINI LINO MIRANO (VE)<br />
CAR. VETTORI BRUNO ROVERETO (TN)<br />
APP. VIRGILI FRANCESCO ALBANO LAZIALE (RM)<br />
CAR. VITA REMO TOLENTINO (MC)<br />
CAR. VOLPINI EZIO S. GODENZO (FI)<br />
CAR. ZAMPONI FERNANDO MONTE S. GIUSTO (MC)<br />
COL. ZANETTI ILARIO ACQUI TERME (AL)<br />
le Fiamme <strong>d’Argento</strong> settembre - ottobre 2011 / 59
La Bandiera di ANC<br />
sfila al Columbus Day<br />
a San Francisco