sommario - InfoVallee
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Marzo 2009<br />
Vittorio Feltri<br />
Direttore<br />
Editoriale Libero s.r.l.<br />
Redazione Milano:<br />
20129 - Viale Majno, 42<br />
Tel. 02.999.666<br />
Fax. 02.999.66.264<br />
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00187 - Via Barberini, 50<br />
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Roberta Balduin<br />
Marina Bellati<br />
Luca Benedetti<br />
Marta Bernasconi<br />
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Marie Bordet<br />
Donatella Calembo<br />
Politta Foraboschi<br />
Laura Intiso<br />
Marco Mancini<br />
Nadia Mazzon<br />
Emiliano Paladini<br />
Alessandro Trani<br />
LeRoyonline:<br />
www.24orenews.it<br />
Progetto grafico<br />
e impaginazione:<br />
Patrizia Colombo<br />
Stampa:<br />
Bieffe Industria Grafica<br />
(Recanati -MC)<br />
Distribuzione:<br />
Press-di<br />
SOMMARIO<br />
L’editoriale<br />
IL MONDO<br />
A MILANO<br />
Il mondo a Milano parla di Stati Uniti, del suo nuovo Presidente, dei miti a stelle e strisce l’Harley,<br />
l’American Style, la sua cucina, le scuole dove imparare a cavalcare come veri cow-boys.<br />
Poi, come sempre, uno sguardo alla casa, le curiosità, le luci. A tavola arriva sua “maestà” l’olio.<br />
Nell’arte si parla di “acqua” con la grande mostra di Palazzo Reale a Milano,<br />
nel cartellone di tutti gli eventi in programma nel prossimo mese di marzo.<br />
Passato San Valentino i nostri viaggi, propongono romantiche e sorprendenti “fughe a due”.<br />
E ancora il Benessere, il cibo e il sesso, lo Zodiaco, che ci ricorda il tempo del carnevale.<br />
Fund Raising accende i riflettori sul lavoro di una ONLUS straordinaria, LA LEGA<br />
DEL FILO D’ORO.<br />
Un viaggio, ricco di curiosità, è il nuovo percorso di LIBERO STILE.<br />
Stati Uniti<br />
Obama: il sogno americano per un nuovo mondo 3<br />
Il mito dell’America on the road 5<br />
American Style 9<br />
T-Bone e oltre: la cucina Usa è sotto casa 12<br />
Grigliate, brunch e balli country all’ombra della Madonnina 13<br />
A cavallo come John Wayne 14<br />
Vetrina<br />
Paul&Betty by Joshua Fenu: la nuova collezione 2009/10 15<br />
Arredamento<br />
Anche Milano è Ville Lumière 16<br />
La finestra come puro elemento estetico 18<br />
Segnali di fumetto 19<br />
Vivere nel verde 21<br />
Vetrina<br />
Golden Selection, l’evoluzione del linoleum 22<br />
Eventi del mese di Marzo 23<br />
Vetrina<br />
Golden Selection, l’evoluzione del linoleum 22<br />
Curiosità<br />
Un filo d’olio, oro nel piatto 28<br />
Vetrina<br />
Veneziani guarda ai mercati internazionali 30<br />
L’anima dell’acqua 31<br />
Viaggi<br />
Una giornata alla Certosa di Pavia 35<br />
Una fuga per due 36<br />
Benessere<br />
Mani e piedi 39<br />
Vetrina<br />
Rede lancia le calze ecologiche 42<br />
Libri<br />
I segreti di Ted Turner 43<br />
Psicologia<br />
Cibo e sesso 45<br />
Oroscopo 46<br />
Fund Raising<br />
La Lega del Filo d’Oro Onlus 48<br />
1 Libero_Stile
Servizio Clienti:<br />
Tel. +39 02 6551553<br />
misani@orosette.com
Salutato dall’opinione<br />
pubblica mondiale come<br />
l’uomo del cambiamento<br />
Barak Obama si è da<br />
poco più di un mese<br />
insediato alla Casa<br />
Bianca.<br />
La prima mossa del<br />
44esimo Presidente<br />
degli Stati Uniti è stata<br />
mettere mano alla crisi<br />
economica americana.<br />
Le misure da lui<br />
proposte sono passate<br />
senza difficoltà al<br />
Congresso che ha<br />
approvato il suo piano<br />
di “stimolo” : «Presto<br />
firmerò e convertirò<br />
in legge questo piano,<br />
e cominceremo<br />
immediatamente a fare<br />
gli investimenti<br />
necessari per far<br />
tornare la gente al<br />
lavoro», ha detto<br />
Obama<br />
OBAMA:<br />
il sogno americano<br />
per un nuovo mondo<br />
3 Libero_Stile
4 Libero_Stile<br />
"Yes, we can" : Obama<br />
ha incitato, con<br />
questo slogan, il<br />
popolo americano a<br />
credere nella<br />
possibilità di riuscire<br />
a cambiare con la<br />
forza di una volontà<br />
tenace e decisa<br />
La recente elezione di Barak<br />
Obama alla presidenza degli<br />
Stati Uniti d’America è stata<br />
sicuramente un momento di speranza<br />
ed orgoglio per il popolo americano,<br />
ma anche per chi ha sempre considerato<br />
l’America un importante punto<br />
di riferimento mondiale.<br />
"Negli Stati Uniti tutto è possibile, motivo<br />
per cui sono fiducioso come lo sono<br />
sempre stato nel futuro del Paese",<br />
queste le parole che Obama ha spesso<br />
usato nei suoi discorsi.<br />
La scelta di eleggere a 44esimo presidente<br />
un uomo di colore e con idee<br />
progressiste come Barak Obama ha fatto<br />
crescere in tutti noi la speranza di<br />
una nuova stagione globale. Un cambiamento<br />
importante che in un momento<br />
di profonda crisi economica<br />
mondiale ha dimostrato una volontà<br />
di uscire dalle regole e cercare strade<br />
alternative.<br />
Il problema più urgente ed importante<br />
per Obama è risolvere la disastrosa si-<br />
tuazione economica che purtroppo coinvolge<br />
quasi tutti i Paesi del mondo.<br />
L’economia americana , misurata dal<br />
prodotto interno lordo é uguale a quella<br />
di tutti gli stati membri dell’unione<br />
Europea.<br />
È quindi impossibile immaginare che<br />
l’Italia sia in grado di uscire da sola dalla<br />
crisi attuale. Questo é vero dalla fine<br />
della seconda guerra mondiale, allorché<br />
gli Usa cominciarono a dominare lo sviluppo<br />
delle economie post belliche.<br />
Ed è così anche oggi. Perfino i paesi<br />
emergenti hanno problemi: la Cina<br />
non è ancora in grado di crescere senza<br />
l’apporto dei prodotti che esporta<br />
negli Stati Uniti, mentre la Russia sta<br />
dilapidando molto velocemente le riserve<br />
valutarie per sostenere il rublo,<br />
che si svaluta a causa delle minori entrate<br />
per il ribasso dei prezzi delle materie<br />
prime di cui é ricchissima (petrolio,<br />
gas). Il processo innescato dalla crisi<br />
finanziaria che ha investito il mondo,<br />
ha causato la diminuzione dei fi-<br />
nanziamenti da parte delle banche ai<br />
debitori, di qualsiasi genere essi siano.<br />
Il Presidente Obama non può fare molto<br />
in termini quantitativi, poiché il deficit<br />
americano è ingente. Può al massimo<br />
tamponare qualche falla, come ad<br />
esempio impedire il fallimento delle<br />
grandi banche americane. Pare ovvio<br />
dirlo, ma l’economia mondiale non potrà<br />
guarire dalla sbronza di debiti che<br />
ne ha portato al quasi collasso, facendo<br />
altri debiti. Dovremo aspettare che<br />
si riformino gli equilibri, questa volta,<br />
speriamo, più stabili e duraturi.<br />
Un cambiamento nelle logiche di mercato<br />
e negli investimenti, un problema<br />
quello economico centrale e fondamentale<br />
da risolvere per una possibile<br />
ricrescita a livello globale.<br />
Sarà il tempo a dirci se Barak Obama<br />
sarà in grado di far rivivere quel sogno<br />
americano che designa gli Stati Uniti<br />
come il Paese delle opportunità per tutti,<br />
l’unico al mondo dove tutto è possibile.<br />
v
Unica, potente,<br />
inconfondibile.<br />
È l’Harley-Davidson,<br />
simbolo della libertà<br />
su due ruote<br />
per milioni<br />
di centauri<br />
Più che una passione, uno<br />
stile di vita: l’Harley-Davidson<br />
è molto più di una moto,<br />
incarna il simbolo dell’America,<br />
delle interminabili<br />
statali coast to coast e<br />
dello spirito di avventura<br />
che animava i primi pionieri,<br />
lanciati all’affannosa ricerca<br />
di nuove terre e di libertà.<br />
Tramontata l’era della<br />
lunghe traversate a cavallo,<br />
i moderni centauri dimostrano<br />
di preferire la comodità<br />
offerta dalle selle ergonomiche<br />
di questi bolidi<br />
su due ruote. Impossibile<br />
non sertirli sopraggiungere,<br />
il vigoroso borbottio del<br />
motore e relativa schioppettata<br />
da ritorno di fiamma<br />
sono un tratto inconfondibile<br />
dell’Harley-Davidson.<br />
Altrettanto impossibile non<br />
notarle: forme sinuose, serbatoio<br />
a “nocciolina”, uso<br />
IL MITO DELL’AMERICA<br />
ON THE ROAD<br />
5 Libero_Stile
Una<br />
storia<br />
su due<br />
ruote<br />
generoso di cromature, e quel manubrio<br />
particolare, ampio e ricurvo, che<br />
una volta impugnato dà l’impressione<br />
di poter domare la forza di un bisonte.<br />
Forse un voluto richiamo al<br />
vecchio West, ad evocare l’immagine<br />
delle folle che assistevano ai rodei come<br />
noi ora seguiamo le partite di calcio.<br />
Un’usanza che sembra aver trovato<br />
la sua naturale evoluzione nei raduni:<br />
eventi che coinvolgono schiere<br />
di appassionati incalliti, disposti alle<br />
trasferte più massacranti pur di condividere<br />
in allegria una comune passione.<br />
Il look è parte integrante del<br />
mito Harley. La divisa ufficiale pre-<br />
vede abbigliamento in pelle nera, dalla<br />
testa ai piedi, e giacca rigorosamente<br />
con le frange. Prima che il casco<br />
diventasse obbligatorio per legge, la<br />
bandana era un must cui pochi osavano<br />
sottrarsi. Vi ricordate “Easy Rider”?<br />
Il cult movie del 1969, interpretato<br />
da Dannis Hopper e Peter<br />
Fonda, diventò il manifesto della cultura<br />
e del mondo hippy. La storia di<br />
due motociclisti in viaggio attraverso<br />
l’America, in totale libertà, aveva<br />
per protagonista proprio la moto, una<br />
Harley-Davidson modello Captain<br />
America che da quel momento entrò<br />
ufficialmente nel mito. v<br />
Largo alle regine della strada<br />
Il listino 2009 del marchio USA, che in Italia<br />
ha la propria sede ad Arese (MI), presenta<br />
una gamma di nuovi modelli in puro stile<br />
Harley-Davidson, come gli Sportster. Introdotti<br />
nel 1957, sono rimasti fedeli allo<br />
stile originale per più di mezzo secolo. Sella<br />
bassa, serbatoio a nocciolina e posizione<br />
di guida raccolta sono gli elementi che li<br />
rendono unici nel panorama delle due ruote.<br />
Per i biker più puri, che ricercano una guida<br />
protesa in avanti e ribassata e il gusto<br />
delle prime custom con gli ammortiuzzatori<br />
a vista, c’è invece il modello Dyna. Siete<br />
per un approccio aggressivo alla strada? Al-<br />
lora quello che fa per voi si riassume in una<br />
sigla:VRSC. Qui look e tecnologie traggono<br />
ispirazione dalle moto del team che ha vinto<br />
per tre anni consecutivi il campionato<br />
NHRA Pro Stock Drag Racing. Se invece<br />
il vostro sogno è di galoppare su<br />
un destriero meccanico concepito<br />
per i grandi<br />
viaggi, niente<br />
può superare<br />
il lusso e la<br />
comodità<br />
offerti dalla<br />
Touring.<br />
Come spesso accade nelle storie più belle<br />
dell’imprenditoria a stelle e strisce (vedi,<br />
ad esempio, Bill Gates e la sua Microsoft),<br />
anche l’avventura del marchio Harley-<br />
Davidson ha inizio in un anonimo garage.<br />
Milwaukee, anno 1901, William Harley, di<br />
21 anni, e Arthur Davidson, di 20,<br />
costruiscono il prototipo di una bicicletta<br />
motorizzata. Gli esordi non sono<br />
esattamente da manuale: nei primi due<br />
anni ne vengono venduti solo tre<br />
esemplari. La tiepida accoglienza del<br />
mercato non blocca però l’entusiamo dei<br />
quattro giovani (nel frattempo erano<br />
entrati in società anche i fratelli William e<br />
Walter Davidson) che, il 28 agosto 1903,<br />
decidono di fondare la Harley-Davidson.<br />
Anche quell’anno dall’officina escono solo<br />
tre esemplari. Poi i numeri cominciano a<br />
salire. Nel 1906 viene costruito il primo<br />
stabilimento, in Juneau Avenue, dove<br />
ancora oggi si trova il quartiere generale<br />
della fabbrica. Un impianto modesto per i<br />
canoni moderni (misurava 9 metri per 24),<br />
ma capace di produrre 150 motociclette<br />
l’anno. Il salto di qualità avviene nel 1907,<br />
con la vendita, che dura tutt’ora, delle<br />
prime moto alle forze di polizia. Nel 1909<br />
la produzione toccò i 1.149 esemplari.<br />
Grazie alle sue doti di affidabilità e<br />
robustezza, il marchio Harley-Davidson<br />
scende a fianco delle forze armate degli<br />
Stati Uniti durante le due guerre mondiali.<br />
Il mito arriva così in Europa, tutt’oggi<br />
l’area che rappresenta una fetta<br />
consistente delle vendite all’estero. In<br />
Italia, Paese dove per tradizione l’amore<br />
per i motori non ha confini, nel 2007 sono<br />
state immatricolate 7.162 Harley-<br />
Davidson, pari ad una quota dell’8,65%<br />
nel mercato over 651 cc. Davvero un<br />
successo a tutto gas.<br />
Indirizzi<br />
Numero Uno<br />
Via Niccolini, 28<br />
Milano • Tel. 02 349871<br />
http://www.numerounomilano.it<br />
Taddy’s Harley-Davidson Milano<br />
Via Savona, 97<br />
Milano • Tel. 02 48958359<br />
House of Harley-Davidson Milano<br />
Via Friuli 11/a Ang. Via Colletta<br />
Milano - Tel. 02 55196444<br />
7 Libero_Stile
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Vieni a visitarci<br />
nei nostri negozi…<br />
via san giuseppe, 1 • Jerago con Orago • VARESE - 21040<br />
Telefono: +39 0331 217142<br />
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Telefono: +39 0331 21 71 42
Nella foto, Levi Strauss<br />
inventore del più longevo<br />
dei pantaloni<br />
AMERICAN<br />
usata per confezionare i sacchi per le<br />
vele delle navi e per coprire le merci<br />
nel porto. Il termine inglese blue-jeans<br />
si pensa derivi direttamente dalla<br />
frase bleu de Gênes, ovvero blu di<br />
STYLE<br />
Dal jeans all’alta moda.<br />
Innovazione, creatività,<br />
marketing: le griffe USA<br />
continuano a fare tendenza<br />
Genova in lingua francese. La seconda<br />
ipotesi indica incece in Nimes - da<br />
cui denim - la patria dei pratici e resistenti<br />
calzoni da lavoro. Comunque<br />
sia, è negli Stati Uniti che ha inizio<br />
l’inarrestabile ascesa dei jeans, proba-<br />
Cosa avranno mai avuto in comune ciati nella corsa al biondo metallo. La bilmente il capo d’abbigliamento più<br />
Giuseppe Garibaldi e i mitici cerca- storia dei mitici pantoloni blu, icona diffuso al mondo.<br />
tori d’oro del Klondike? Semplice: i dell’America operosa, avrebbe quin-<br />
pantaloni. L’eroe dei due mondi, dudi avuto inizio in Italia. Il condizio- L’inventore<br />
rante lo sbarco dei Mille a Marsala, nale è d’obbligo, in quanto le versio- L’artefice di questo successo senza<br />
indossava come molti dei suoi garini più accreditate sono due. La pri- confini ha un nome noto: Levi<br />
baldini un paio di "genovesi" molto ma assegna la primogenitura a Geno- Strauss. È proprio lui, intorno al<br />
simili a quelli portati dai pionieri lanva, dove questo tipo di "tela blu" era 1850, in un Paese in piena febbre au-<br />
9 Libero_Stile
10 Libero_Stile<br />
IL FENOMENO<br />
CALVIN KLEIN<br />
CK. Bastano queste due<br />
semplici iniziali ad evocare uno<br />
dei marchi simbolo della moda<br />
a stelle e strisce. Calvin klein<br />
ha festeggiato nel 2008 i 40<br />
anni di attività con una grande<br />
kermesse che ha riunito per un<br />
giorno il gotha internazionale<br />
della finanza, della moda e<br />
della cultura, accorso a Londra<br />
per rendere omaggio allo<br />
stilista. Il fondatore, in realtà,<br />
si gode una pensione d’oro<br />
realizzata con i proventi del<br />
brand ceduto nel 2003 alla<br />
Philips Van Eusen Corporation.<br />
Costo della transazione, 430<br />
milioni di dollari: in fondo, un<br />
prezzo conveniente se<br />
paragonato al fatturato 2007<br />
che è stato pari a 5,4 miliardi di<br />
dollari. Un impero del lusso<br />
che, oltre all’abbigliamento<br />
uomo e donna, comprende una<br />
gamma sterminata di accessori.<br />
Segno distintivo della CK sono<br />
da sempre le campagne<br />
pubblicitarie trasgressive, di<br />
enorme impatto mediatico,<br />
talvolta contestate ma che si<br />
sono dimostrate determinanti<br />
per l’affermazione del marchio<br />
sui mercati internazionali. La<br />
scorsa primavera era stata la<br />
fascinosa Eva Mendes a<br />
mostrare tutta la sua sensuale<br />
fisicità nella campagna del<br />
profumo “Secret Obsession”.<br />
Ora è notizia di questi giorni<br />
che Natasha Poly, Kate Moss,<br />
Anna Selezneva, Anna Maria<br />
Jagodzinska, protagoniste del<br />
nuovo spot per la collezione CK<br />
Jeans primavera-estate 2009,<br />
saranno in compagnia di<br />
modelli maschili con indosso<br />
nient’altro che i loro CK Jeans.<br />
Negli USA è già stata<br />
preannunciata la scure della<br />
censura, in Europa è invece<br />
attesa la versione integrale.<br />
rifera, che con l’aiuto di Jacob Davis,<br />
un sarto del Nevada, mette a punto<br />
il più longevo dei pantaloni, resistente<br />
alle intemperie e alle mode. All’epoca<br />
il denim era già usato per molti<br />
abiti da lavoro, dalle divise degli operai<br />
che costruivano le prime ferrovie<br />
transamericane, ai taglialegna del<br />
nord, ai mandriani che conducevano<br />
il bestiame attraverso le grandi praterie.<br />
In Europa i jeans sbarcano insieme<br />
alle truppe americane e si diffondono<br />
negli anni ‘50 per merito del cinema<br />
e del rock’n’roll. James Dean ed<br />
Elvis Presley sono fra i testimonial di<br />
una vera e propria rivoluzione dell’abbigliamento<br />
che accompagna l’entusiasmo<br />
e la voglia di cambiamento dei<br />
giovani.<br />
L’evoluzione della specie<br />
Con il tramonto della contestazione<br />
il jeans finisce per assumere una connotazione<br />
diversa, meno “alternativa”,<br />
entra nel salotto buono della moda<br />
che conta diventando uno dei capi di<br />
punta nelle collezioni degli stilisti. Il<br />
pubblico apprezza. Il jeans firmato comincia<br />
a prendere piede: il capo casual<br />
per antonomasia si nobilita al<br />
punto da diventare un elemento da
Lusso casual<br />
made in Usa<br />
Abercrombie e Polo Ralph Lauren:<br />
due marchi fashion che interpretano<br />
un nuovo concetto di stile<br />
La rivista Forbes<br />
l’ha classificato<br />
come il 158° uomo<br />
più ricco del mondo,<br />
con un patrimonio<br />
stimato di 5 miliardi<br />
di dollari e questo<br />
lo rende anche lo<br />
stilista più ricco del<br />
mondo. Ralph<br />
Lauren, newyorkese<br />
di nascita, classe<br />
1939, è una delle<br />
firme più famose e<br />
apprezzate della<br />
moda americana. Il<br />
1967 è l’anno della<br />
sua prima collezione.<br />
Esordisce con<br />
una linea di cravatte<br />
che riscuotono un<br />
successo immediato,<br />
nonostante fossero<br />
controcorrente,<br />
Lauren infatti le<br />
disegna larghe e<br />
fatte a mano usando<br />
materiali insoliti,<br />
ricchi e flamboyant.<br />
Nel 1969 è il primo<br />
couturier ad aprire<br />
una boutique per<br />
uomo all’interno di<br />
Bloomingdale a<br />
New York. Nel 1971<br />
crea la prima linea<br />
donna con una collezione<br />
di camice di<br />
taglio maschile. Con<br />
la linea donna<br />
nasce anche il logo<br />
del giocatore di<br />
polo, ispirato ad<br />
uno sport che simbolizza<br />
un mondo di<br />
eleganza discreta e<br />
stile classico. Tre<br />
anni dopo, la svolta<br />
che lo farà conoscere<br />
in tutto il mondo.<br />
Ralph Lauren veste<br />
tutto il cast maschile<br />
del “Grande<br />
Gatsby”: una linea<br />
di abiti e maglioni<br />
ispirati agli anni<br />
Venti che troveranno<br />
nel protagonista<br />
del film, Robert<br />
Redford, la perfetta<br />
icona dello stile<br />
Ralph Lauren. Come<br />
ha sottolineato egli<br />
lo stesso: “Gatsby<br />
era un self made<br />
man, la cui forza era<br />
senrare sempre<br />
affascinante, ricco e<br />
misterioso”. Nel<br />
1981, con l’apertura<br />
del negozio di New<br />
bond Street a<br />
Londra, Ralph<br />
Lauren diventa il<br />
primo stilista americano<br />
ad essere presente<br />
con una propria<br />
boutique in<br />
Europa. Oggi sono<br />
29 i negozi monomarca<br />
nel mondo.<br />
Next Opening<br />
indossare anche nelle occasioni più<br />
chic. L’ultimo decennio ha inaugurato<br />
un nuovo trend. Il tessuto jeans,<br />
quasi a voler richiamare la tela di un<br />
quadro pronto a ricevere l’ispirazione<br />
dell’artista, si presta pazientemente ad<br />
ogni tipo di intervento. Ecco allora i<br />
colori glamour, il finto trasandato con<br />
tagli creati ad hoc, le applicazioni dei<br />
materiali più svariati. Da Genova agli<br />
stati Uniti e ritorno. Dopo oltre un<br />
secolo, il jeans rimane il re incontrastato<br />
del guardaroba. v<br />
Polo Ralph Lauren • Milano<br />
Via S. Barnaba, 27 • Tel. 02 550571051<br />
Via Bagutta, 3 • Tel. 02 7788721<br />
Abercrombie (prossima apertura)<br />
Via S. Pietro all’Orto 10 • Milano<br />
Calvin Klein • Milano<br />
Viale Umbria, 37 • Tel. 02 55050102<br />
Era nell’aria da tempo e ora, dopo una ristrutturazione durata<br />
alcuni mesi, Abercrombie, il sesto marchio fra i più in voga<br />
tra i giovani è pronto a sbarcare a Milano in corso Matteotti,<br />
all’angolo con via San Pietro all’Orto. Casual Luxury lifestyle<br />
brand, questa la definizione che gli addetti ai lavori hanno assegnato<br />
all’etichetta del colosso americano Abercrombie &<br />
Fitch: 350 punti vendita nel mondo, oltre 94.000 dipendenti e<br />
un fatturato di superiore a 3,7 miliardi di dollari. Lo store milanese<br />
(1.500 metri quadrati) sarà l’unico presente in Europa,<br />
insieme a quello londinese, e andrà a competere con le grandi<br />
catene d’abbigliamento già attive in città. La storia di Abercrombie<br />
ricalca le orme di tante avventure imprenditoriali d’oltre<br />
Atlantico. David T. Abercrombie cominciò come fornitore<br />
di materiale e abbigliamento sportivo ed escursionistico. A favorire<br />
il successo della griffe furono alcuni fra i presonaggi più<br />
noti del mondo dello spettacolo e della politica, che divennero<br />
i testimonial eccellenti di questo marchio posizionato oggi<br />
nel segmento “casual di lusso”: da Teddy Roosvelt a Greta Garbo,<br />
a Katharine Hepburn e Clark Gable.<br />
11 Libero_Stile
12 Libero_Stile<br />
T-Bone e oltre:<br />
LA CUCINA USA È SOTTO CASA<br />
Alzi la mano chi non ha ceduto almeno<br />
una volta al richiamo di un<br />
succulento hamburger o di un morbido<br />
hot dog…Ormai è un fatto: la cucina<br />
americana ha trovato cittadinanza in anche<br />
da noi. Tutto è iniziato con i fast food, simbolo<br />
planetario della gastronomia “made in<br />
Usa”. Basti pensare al clamoroso successo di<br />
McDonald’s, approdato in Italia nell’85, che<br />
oggi vanta oltre 300 locali e serve più di 600<br />
mila pasti al giorno, per avere una precisa<br />
idea di quanto sia piaciuto questo modo di<br />
nutrirsi informale, veloce, economico. Ma<br />
la cucina a stelle e strisce è ben più variegata<br />
e complessa di un semplice hamburger.<br />
Un melting pot di sapori e ingredienti apprezzati<br />
anche dai più strenui sostenitori<br />
dell’italico spaghetto.<br />
Vero filo conduttore della cucina statunitense<br />
è la carne alla griglia: nel fine settimana<br />
quello del barbecue è un rito consolida-<br />
to, appannaggio dell’uomo di casa che rosola<br />
instancabile sontuose T-bone - le bisteccone<br />
con l’osso, filetto e costata - ma anche<br />
pollo, salsicce, spiedini, verdure e quant’altro<br />
possa finire sulla brace. Il tutto guarnito<br />
con verdure, patatine e condito in abbondanza<br />
con salsa barbecue, spezie, burro, olio<br />
o condimenti agrodolci. Una tradizione ripresa<br />
pari pari dalle nostrane Steak House,<br />
dove fra ambientazioni western e musica<br />
country gli amanti della carne trovano “ciccia”<br />
per i loro denti, in dosi abbondanti come<br />
piace negli States (e non solo).<br />
Non basta. Se la prima colazione all’americana<br />
è consuetudine di ogni albergo del<br />
mondo, a prendere sempre più piede nelle<br />
grandi città è la moda del brunch. Una via<br />
di mezzo tra colazione e pranzo (la parola<br />
nasce dalla fusione dei termini breakfast e<br />
lunch) che normalmente si celebra la domenica,<br />
quando c’è più tempo a disposizione<br />
e ci si alza più tardi del solito. Insomma,<br />
una colazione consumata più tardi del solito<br />
o pranzo anticipato, in cui trovano posto<br />
specialità dolci e salate, dallo yogurt al<br />
miele, dalle uova strapazzate ai cereali, dalla<br />
torta di mele, dai toast alla torta al formaggio<br />
e chi più ne ha più ne metta. La formula<br />
è tanto piaciuta che a Milano e dintorni<br />
si sono moltiplicati i bar, ristoranti e<br />
hotel che propongono il brunch domenicale.<br />
Se la formula vi attira, ecco di seguito<br />
qualche suggerimento per organizzare un<br />
perfetto brunch anche a casa. v<br />
Il brunch prevede una serie di ricette dolci e salate, cereali, verdura,<br />
pane, biscotti, uova cucinate in vari modi. Non possono mancare le<br />
bevande: latte e caffè, tè, cioccolata, succhi di frutta, spremute ecc.<br />
Molto americano anche l’uso del burro, specie quello salato o<br />
aromatizzato (ad es. mescolato con semi di sesamo, erba cipollina,<br />
noce moscata) da spalmare sui toast. Tutte buone idee che arrivano<br />
dal libro “Brunch” di Isabel Brancq, che riporta una trentina di<br />
ricette, come quella che segue.<br />
Toast al finocchio e pompelmo (per 4): 1 pan carré, 1 cuore di<br />
finocchio, 2 pompelmi rosa, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva,<br />
sale e pepe. Tagliare il finocchio a lamelle e disporle in una<br />
insalatiera. Pelare i pompelmi, tagliateli a spicchi e uniteli al<br />
finocchio. Condite con olio, sale e pepe e lasciate in frigo coperto<br />
con pellicola per un’ora. Tostate fette di pan carré e servite con<br />
pompelmo e finocchio marinati.<br />
(ed. Bibliotheca Culinaria, 11 euro circa, www.bibliothecaculinaria.it)<br />
courtesy Roadhouse Grill
Grigliate, brunch<br />
e balli country<br />
ALL’OMBRA DELLA MADONNINA<br />
California Bakery<br />
Vera cucina americana, torte e biscotti<br />
ogni sabato, domenica e giorni<br />
festivi un brunch sontuoso (12 i<br />
piatti fra cui scegliere, costo medio:<br />
20 euro Daily plates - 10 euro Baby<br />
menù, bevande incluse). Sono<br />
queste le carte vincenti del locale,<br />
insieme alla qualità delle materie<br />
prime, utilizzate per tutti i prodotti<br />
realizzati “in casa”, nei laboratori<br />
a vista (oltre 25 i tipi di torte<br />
preparate). E ancora bagel e pane<br />
a cassetta appena sfornati, piatti a base di uova Bio, salumi e carni argentine.<br />
Per celebrare la Pasqua le Caffetterie California Bakery proporranno<br />
un menù pasquale “american style” (dall’11 al 13 aprile in<br />
di P.zza Sant’Eustorgio e V.le Premuda), con biscotti in pasta frolla chiara<br />
e al cioccolato a forma di coniglio, di uovo, di campana e rondine<br />
e cup cakes decorate per l’occasione. www.californiabakery.it<br />
California Bakery<br />
Piazza Sant’Eustorgio 4 - Milano - tel. 02.39811538<br />
Viale Premuda 44 - Milano - tel. 02.76011492<br />
Largo Augusto (Via Verzieri ang. Via Merlo 1)<br />
Milano - tel. 02.76006026<br />
Dixieland Café<br />
A Milano sono tre locali della stessa catena, simili per proposta e ambiente.<br />
Il menù offre una genuina cucina tex mex e del Sud degli Stati uniti, in cui<br />
campeggiano grandi grigliate, le T-Bone e l’infuocato texas chili, cubetti di<br />
carne di manzo e maiale cucinati con fagioli messicani, peperoncino e spezie<br />
messicane. Da non perdere le fajitas (per due persone, circa 28 euro). Il<br />
locale di piazza Aquileia propone un animato intrattenimento:<br />
al martedì si organizzano corsi di Line Dance (quanto di più caratteristico<br />
dell’America country, da ballare con ai piedi gli stivali).<br />
La sala interna contiene 90 coperti e una zona bar, mentre<br />
un’ampia veranda climatizzata è in grado di ospitare altri<br />
80 avventori. Il locale è aperto a pranzo e a cena, tranne il sabato<br />
a mezzogiorno. www.dixieland.it<br />
Dixieland Café<br />
Piazzale Aquileia 12, Milano - tel. 02 436915<br />
Corso Sempione 76, Milano - tel. 02 34934931<br />
Viale Umbria 120, Milano - tel. 02 71040490<br />
Roadhouse Grill<br />
Soprattutto carne alla griglia, garantita dalla qualità<br />
del marchio Montana. È questo il punto di forza<br />
dei locali Roadhouse Grill, che offrono un vasto assortimento<br />
di piatti unici a base di carne (ribeye,<br />
New York Strip, Prime Rib, Filet Mignon, T-Bone steak),<br />
sempre accompagnati da un contorno a scelta<br />
e seguiti da un’ampia scelta di dolci. A pranzo sono<br />
proposti menù a prezzi particolari, così come un occhio<br />
di riguardo va ai bambini. C’è un menù dedicato<br />
a loro; ma il martedì per i bimbi con meno di 10<br />
anni è gratis, se abbinato al pasto di un adulto. Qui<br />
si possono organizzare feste di compleanno ed eventi<br />
speciali, in una ambientazione tipicamente western.<br />
Un particolare che fa la gioia dei golosi: in un<br />
grande vascone ci sono noccioline americane (peanuts)<br />
di cui ci si può servire a volontà. La catena vanta<br />
15 locali, per lo più in Lombardia ed Emilia Romagna.<br />
In provincia di Milano ce ne sono tre, a Rozzano,<br />
a Legnano e a Corbetta, aperti tutti i giorni<br />
(12/14,30 - 19/23,30). www.roadhousegrill.it<br />
Roadhouse Grill<br />
Via Valleambrosia 100,<br />
Rozzano - tel. 02 57506996<br />
Via Saronnese 16,<br />
Legnano - tel.0331 541389<br />
Via Simone da Corbetta 51,<br />
Corbetta - tel. 02 97480132<br />
13 Libero_Stile
14 Libero_Stile<br />
VETRINA<br />
S2b<br />
Ufficio stampa Paul&betty<br />
Via Forcella 7<br />
20144 Milano<br />
Tel. 02 36561183<br />
Fax. 02 36561218<br />
Cel. 393 9338064<br />
PAUL&BETTY BY JOSHUA FENU:<br />
LA NUOVA COLLEZIONE 2009/10<br />
Sarà Joshua Fenu, noto designer e produttore di numerose celebrità<br />
italiane ed internazionali come Snoop Dog, Coolio, Lenny Kravitz,<br />
Rihanna, Placebo, a firmare la prossima collezione autunno inverno 2009<br />
2010 di Paul&betty, che sarà presentata in anteprima alla stampa Buyer<br />
e numerosi guest vip il 27 febbraio all’hotel Sheraton Diana Majestic di<br />
Milano.<br />
Continua il legame con la musica che l’azienda ha iniziato<br />
sponsorizzando il nuovo video di Collio del singolo Ch’ange, presentato<br />
in anteprima con una festa di Gala e numerosi vip al Casinò di Venezia lo<br />
scorso settembre 2009.<br />
Un cambio radicale di stile quello che Joshua Fenu ha dato a Paul&betty.<br />
Congiunzione tra l’estro creativo del designer e l’eccellenza<br />
manifatturiera certificata made in italy, che ha sempre<br />
contraddistinto le calzature di Paul&betty<br />
Una nuova anima fashion deluxe per calzature che<br />
mirano al mondo delle celebrities.<br />
L’uomo Paul&betty avrà un look sofisticato ed elegante,<br />
ma anche trendy e provocatore. Linee più classiche e<br />
arrotondate si affiancano a forme più sfilate ed<br />
aggressive, tutte caratterizzate da un elemento<br />
comune, l’eccellenza della qualità.<br />
Focus estremo sul dettaglio,<br />
l’accessorio diventa protagonista, sia<br />
sulla tomaia che nella nuova suola<br />
super "shine" con dettagli serigrafati<br />
e accessori in metallo inseriti.<br />
Un uomo alla ricerca della qualità,<br />
sia che si tratti di un ragazzo fashion<br />
oriented sia che si tratti di un uomo<br />
sofisticato, che ama la moda senza<br />
rinunciare alla qualità di un prodotto made<br />
in italy.<br />
I colori della collezione si ispirano alla terra, come il cuoio e il testa di<br />
moro, ed al bosco, come il bordeaux e il verdone.<br />
Immancabile il classico, ma sempre "must have", nero, nelle versioni<br />
super shine in vernice, pailletes, strass o più classiche di vitello<br />
spazzolato.<br />
Nuovi ed eccentrici i colori fluo del fuxia, viola, arancio, verde acido.<br />
Un’alternativa inusuale young oriented.<br />
Sensuale, sofisticata ed elegante è invece la donna delineata da Joshua<br />
Fenu per Paul&betty<br />
Pur non mancando le linee giornaliere il focus è sulla seduzione.<br />
Le forme sono varie nel suo genere, morbide, tondeggianti, aggressive,<br />
sfilate, tacchi comodi rasoterra o “vertiginosi” in metallo, danno la<br />
possibilità di soddisfare tutti i gusti.<br />
I colori della collezione toccano tutte le tonalità della terra, dal cuoio al<br />
testa di moro. Non possono certo mancare i colori di tendenza della<br />
stagione come il fuxia, il viola, il verdone, il blu ed ovviamente, l’eterno<br />
ed intramontabile “noir” in tutte le sue versioni: lucido, opaco, mixato,<br />
super-lusso in cavallino,in velluto, in pailletes. v
A CAVALLO<br />
COME JOHN WAYNE<br />
Un’eccezionale dose<br />
di abilità e tanto<br />
coraggio per<br />
diventare dei veri<br />
cow-boys. Le scuole<br />
dove imparare<br />
Se il vostro sogno è di<br />
galoppare ad Ascot, non<br />
andate oltre. Qui<br />
parliamo di monta<br />
americana, detta anche<br />
western, vale a dire di<br />
quella particolare tecnica<br />
- ma soprattutto della<br />
mentalità - che<br />
contraddistingue<br />
l’andare a cavallo nella<br />
fedele tradizione del<br />
cow-boy. Due mondi<br />
diversi uniti da una<br />
comune passione. In<br />
Inghilterra l’amore per<br />
l’ippica richiama alla<br />
mente immagini di nobili<br />
cacce alla volpe e<br />
appuntamenti mondani<br />
molto esclusivi, dove i<br />
veri protagonisti dello<br />
spettacolo sono i<br />
personaggi del jet set.<br />
Ma quando si parla di<br />
Texas, il pensiero non<br />
può che andare al cowboy<br />
per eccellenza: Jhon<br />
Wayne. Generazioni di<br />
bambini sono cresciute<br />
con i suoi film e ne<br />
hanno imitato i gesti,<br />
sognando di essere di<br />
volta in volta rudi<br />
mandriani, sceriffi o<br />
fuorilegge. Ora quel<br />
particolare modo di<br />
cavalcare lo si può<br />
imparare in uno dei<br />
molti centri equestri che<br />
hanno inserito nei loro<br />
programmi didattici la<br />
monta americana.<br />
Rispetto alla monta<br />
inglese, da molti<br />
considerata più elegante,<br />
quella in stile USA ha<br />
l’indiscutibile vantaggio<br />
di essere più comoda per<br />
il cavaliere. Merito di una<br />
sella molto più capiente<br />
e avvolgente, che offre<br />
maggiore stabilità ed<br />
equilibrio. Caratteristiche<br />
che permettono un<br />
approccio più<br />
“rilassato”, ferma<br />
restando però la<br />
necessità di non<br />
trascurare<br />
l’apprendimento di una<br />
solida tecnica di base. La<br />
scuola insegna i<br />
rudimenti per stare in<br />
sella e le tre andature<br />
standard: passo, trotto,<br />
galoppo. Una volta<br />
imparate le basi, è<br />
possibile scegliere fra le<br />
varie discipline (vedi<br />
box) da praticare a<br />
livello amatoriale o<br />
agonistico. Ma ad<br />
attirare schiere di<br />
appassionati è<br />
probabilmente lo spirito<br />
con cui viene praticata la<br />
monta americana. Oltre<br />
all’abilità particolare nel<br />
condurre il cavallo negli<br />
esercizi più complessi e<br />
difficili, colpisce l’estrema<br />
dinamicità dell’azione,<br />
l’intesa fra cavallo e<br />
cavaliere e il sentimento<br />
giocoso che pervade<br />
sempre anche le prove<br />
più impegnative. v<br />
Tutti a scuola<br />
Andare a cavallo non concede<br />
improvvisazione. Montare in sella<br />
è un po’ come sedersi in macchina<br />
e pretendere di guidare<br />
dopo aver sfogliato distrattamente<br />
il manuale di teoria. Per<br />
la parte pratica molto meglio affidarsi<br />
alla competenza di un<br />
istruttore esperto, l’unico che<br />
può insegnare i principi base che<br />
garantiscano la salvaguardia di<br />
sé stessi e degli altri. Come in<br />
tutte le cose si inizia per gradi.<br />
Senza contare che i cavalli sono<br />
animali stupendi ma hanno un<br />
temperamento forte e sono un<br />
po’ imprevedibili: un carattere<br />
deciso e un po’ di psicologia da<br />
parte del cavaliere non guastano<br />
mai. Decisi a lanciarvi nell’avventura?<br />
Ecco alcuni dei centri<br />
equestri dove è possibile praticare<br />
la monta western.<br />
Reining e Cutting<br />
Aperto nel 2001, il centro Ippico<br />
Santa Croce ha ottenuto l’affiliazione<br />
FISE all’inizio del 2004:<br />
un atto che ha dato il crisma dell’ufficialità<br />
ad una compagine<br />
composta oggi da ben 50 soci.<br />
Le lezioni di monta western Reining<br />
e Cutting vengono tenute<br />
da due istruttori di primo e secondo<br />
grado. Qui potete anche<br />
provare un emozionante percorso<br />
in carrozza: un tocco in più<br />
per immergersi nel sogno del<br />
vecchio west.<br />
Centro Ippico Santa Croce<br />
27049 - Stradella (PV)<br />
Via Santa Croce 8<br />
www.cisantacroce.it<br />
Lezioni americane<br />
Un programma di lezioni di equitazione,<br />
rivolto sia ai principianti<br />
sia a coloro che vogliono migliorarsi.<br />
Nei corsi vengono impartite<br />
le nozioni di base, teoriche<br />
e pratiche, a partire dall’approccio<br />
con il cavallo da terra fino<br />
alla gestione completa dell’animale<br />
a tutte le andature e<br />
nelle principali manovre. L’allievo<br />
che intende continuare l’attività<br />
cimentandosi in una delle<br />
discipline dell’equitazione americana,<br />
avrà l’opportunità di proseguire<br />
le lezioni con Mike<br />
Crouch (Roping) o partecipare ai<br />
vari clinic di approfondimento.<br />
Rolanda Quarter Horses<br />
Bairo (TO)<br />
Via Zinzolano, 14<br />
http://www.rolandagh.com<br />
Per veri duri<br />
Un interessante pacchetto di tour<br />
all’insegna dell’avventura, fra cui<br />
uno denominato "THREE DAYS<br />
MOUNTAIN TRAIL ". Trail di tre<br />
giorni su diversi tracciati,che si<br />
snodano su percorsi affascinanti,<br />
per circa 140 chilometri complessivi.<br />
Una proposta destinata<br />
ai riders e ai membri dell’associazione<br />
provvisti di proprie<br />
cavalcature e di buone doti di<br />
esperienza, resistenza e adattabilità.<br />
Si dorme in tenda e si<br />
mangia al fuoco del bivacco:<br />
un’esperienza da veri cow-boy.<br />
Sentieri nel bosco<br />
Mondovì (CN)<br />
Strada del Viotto 20<br />
tel. fax 017440625<br />
http://www.sentierinelbosco.it<br />
info@sentierinelbosco.it<br />
Tecnologie in sella<br />
Un percorso didattico che si<br />
può schematizzare in quattro<br />
livelli di preparazione. Ogni step<br />
rappresenta un traguardo nella<br />
crescita del cavaliere, che potrà<br />
di volta in volta proseguire<br />
verso i successivi livelli. Oltre<br />
alle lezioni pratiche, gli istruttori<br />
del centro impartitiscono<br />
lezioni teoriche finalizzate alla<br />
conoscenza morfologica e fisiologica<br />
dell’animale, attraverso<br />
testi e dimostrazioni dirette.<br />
Una notazione di rilievo, Nell’insegnamento<br />
delle varie discipline<br />
si ricorre, oltre ai manuali<br />
cartacei, a strumenti video<br />
e telematici.<br />
Rainbow Ranch Academy<br />
Settala (MI)<br />
Via Trento 3<br />
Tel +39 349 8113170<br />
pino.stanzione@gmail.com<br />
15 Libero_Stile
16 Libero_Stile<br />
ANCHE<br />
MILANO<br />
È VILLE<br />
LUMIÈRE<br />
Tra architetture illuminate e showroom<br />
ad alto contenuto di tecnologia e design<br />
Fino a qualche anno fa non si poteva dire che<br />
Milano brillasse di luce propria. Molti monumenti<br />
e palazzi storici al calar della sera<br />
cadevano nel buio e nell’oblio. Finalmente a un certo<br />
punto ci si è resi conto che un tale patrimonio andava<br />
valorizzato. Il Castello Sforzesco, tanto per citare<br />
un luogo che tutti conosciamo, adesso vive anche di<br />
notte, per la gioia dei turisti e dei milanesi.<br />
La luce illumina, certo, ma soprattutto affascina e seduce.<br />
Opportunamente calibrata, permette di attirare<br />
lo sguardo su ciò che si desidera evidenziare, di smussare<br />
difetti e modificare la percezione dello spazio. E<br />
tutto questo avviene sia a scala monumentale sia domestica,<br />
all’esterno come negli interni.<br />
Se state per arredare o ristrutturare una casa, dedicate<br />
molta attenzione alla scelta delle lampade, determinante<br />
nel creare una certa atmosfera.<br />
Ad aprile a Milano avrà luogo Euroluce (vedi box),<br />
manifestazione che permetterà di aggiornarsi su tutte<br />
le novità del settore. Le grandi aziende si stanno preparando<br />
all’evento e i negozi specializzati della città<br />
sono occupati a rinnovare le vetrine.<br />
Tra classici e anticipazioni, ecco un mini tour tra alcuni<br />
showroom di notissimi marchi della luce Made<br />
in Italy. v<br />
Da sinistra a destra. Lampade Artemide, lo showroom di<br />
Flos, lampade di Kartell<br />
ARTEMIDE<br />
Da anni l’azienda produce con costanza nuovi modelli<br />
destinati a diventare subito un successo. Nello<br />
showroom monomarca di corso Monforte 19, accanto<br />
alle non nuove ma sempre richiestissime Tolomeo<br />
proposte nelle misure più diverse (micro da tavolo sino<br />
alla maxi versione da terra), sono esposte alcune<br />
novità. La sospensione Pirce, che prende forma da<br />
un’irregolare spirale che cade con movimento leggero<br />
e fluttuante verso il basso, creando suggestivi effetti di<br />
luce. E poi Nur Gloss, sospensione che colpisce per la<br />
nuova finitura liscia e lucida, disponibile bianca o nera.<br />
FLOS PROFESSIONAL SPACE<br />
In corso Monforte 15, lo spazio progettato da Jasper<br />
Morrison, è un’area di lavoro pensata appositamente<br />
per gli architetti che qui vengono seguiti da un team<br />
di professionisti in tutte le fasi: dalla consulenza alla<br />
progettazione, nella realizzazione fino al supporto
post-vendita. Flos professional space consente di<br />
proporre effetti scenografici differenti per testare,<br />
per qualsiasi apparecchio della gamma Flos (sia<br />
architetturale, residenziale o su misura).<br />
Un classico evergreen: la lampada da terra Arco,<br />
disegnata da Achille Castiglioni nel 1962.<br />
KARTELL<br />
Nel quartiere<br />
espositivo Fiera<br />
Milano a Rho,<br />
accanto al Salone<br />
Internazionale del<br />
Mobile e al Salone<br />
Internazionale del<br />
Complemento<br />
d’Arredo, dal 22 al<br />
27 aprile 2009<br />
ritorna il Salone<br />
Internazionale<br />
Su una superficie di 200 mq disposti su due piani, lo<br />
showroom Kartell di via Turati non può non attirare<br />
l’attenzione. Le vetrine, con lampade ma anche<br />
tavoli, sedie, oggetti e svariati complementi<br />
d’arredo, colpisce per il caleidoscopio di colori e<br />
l’impronta originale e spesso ironica della<br />
produzione. Aspettando le novità di aprile, periodo in<br />
cui entrerà in produzione anche Ami Ami di Tokujin<br />
Yoshioka, in primo piano nel negozio figurano la<br />
lampada Neutra e Bourgie nella versione bianco e<br />
oro, in produzione da fine 2008.<br />
EUROLUCE 2009: un evento da non perdere<br />
dell’Illuminazione.<br />
Giunta alla sua 25ª<br />
edizione, la<br />
manifestazione<br />
biennale<br />
presenterà agli<br />
addetti ai lavori e<br />
agli appassionati<br />
di design un<br />
panorama<br />
completo e<br />
internazionale di<br />
questo settore:<br />
477 aziende<br />
espositrici ripartite<br />
in 6 padiglioni, che<br />
spaziano dal<br />
decorativo<br />
all’illuminotecnico.<br />
E poiché luce vuol<br />
dire anche<br />
suggestione, un<br />
evento collaterale<br />
espressamente<br />
realizzato per<br />
Euroluce avrà<br />
luogo nel cortile di<br />
Palazzo Reale,<br />
dove l’artista<br />
inglese Cerith Wyn<br />
Evans presenterà<br />
un’opera dal forte<br />
contenuto<br />
evocativo. La luce<br />
e la sua infinita<br />
spettacolarità<br />
animeranno una<br />
scultura al neon di<br />
circa 7 metri di<br />
diametro: un<br />
lungo tubo<br />
attorcigliato su se<br />
stesso a formare<br />
una nuvola<br />
luminescente che<br />
sembrerà<br />
galleggiare<br />
nell’aria.<br />
17 Libero_Stile
18 Libero_Stile<br />
Frutto di un progetto<br />
di responsabilità<br />
sociale, il brevetto<br />
italiano Giano 88®<br />
ha rivestimenti<br />
interni ed esterni<br />
sempre<br />
personalizzabili<br />
LA FINESTRA come<br />
puro elemento estetico<br />
È nata una finestra che pensa e che<br />
pensa in grande perché nasce in<br />
una linea di produzione<br />
completamente gestita da persone<br />
con disabilità fisiche. GIANO 88® è<br />
stata presentata insieme al<br />
progetto di responsabilità sociale<br />
"Usa le tue rotelle" nell’ambito<br />
dello scorso Made Expò di Milano<br />
ed è il primo caso in Italia di questo<br />
tipo. L’idea è di Sergio ed Elena<br />
Sperotto, titolari di SERET Dimetior,<br />
l’azienda varesotta che ha lanciato<br />
il progetto “Usa le tue rotelle”. Ciò<br />
che - in pratica - significa che<br />
occorre usare le rotelle del cervello<br />
prima che quelle della carrozzina<br />
perché oggi produrre una finestra<br />
vuole dire svolgere un lavoro più<br />
concettuale che manuale. Biesse -<br />
gruppo pesarese specializzato nella<br />
produzione di macchine per la<br />
lavorazione di vetro, pietra e legno<br />
- ha accolto la sfida e si è<br />
impegnata a risolvere le esigenze<br />
dei lavoratori diversamente abili<br />
insieme a Seret sviluppando<br />
macchinari più funzionali alle loro<br />
specifiche necessità. Ormai gli<br />
attuali livelli tecnologici<br />
trasformano la creazione di un<br />
prodotto più in un fatto mentale<br />
che fisico. Ma la finestra Giano,<br />
oltre che espressione di un modo<br />
intelligente di fare industria e<br />
quanto mai italiano, è anche un<br />
bellissimo complemento d’arredo.<br />
Perché può infinitamente<br />
coordinarsi con gli ambienti interni<br />
ed esterni di un appartamento e di<br />
una casa seguendo logiche<br />
semplicemente estetiche. Ecco che<br />
la stanza cambia aspetto, merito di<br />
un elemento spesso misconosciuto<br />
come una semplice finestra. Che è<br />
componibile visto che l’anima<br />
centrale in lamellare di abete<br />
dell’anta e del telaio resta, mentre i<br />
rivestimenti di superficie interna<br />
e/o esterna sono ‘mobili’ e quindi<br />
personalizzabili. Intelligente lo è in<br />
tutto la finestra Giano, anche in<br />
caso di manutenzione, perché i due<br />
elementi di superficie possono<br />
essere riparati, sostituiti o<br />
modificati senza richiedere lo<br />
smontaggio del serramento vero e<br />
proprio. Le vernici che la colorano,<br />
poi, sono ad acqua, quindi<br />
atossiche ed ecocompatibili. v
Nella Milano che celebra il centenario del Futurismo,<br />
Cartoomics 2009 festeggia il quarantennale<br />
dello sbarco sulla Luna con un’edizione interamente<br />
dedicata alla fantascienza e ai viaggi nel futuro. Il<br />
Salone del Fumetto, dei Cartoons, del Collezionismo e dei<br />
Games, in programma dal 27 al 29 marzo a Fieramilanocity,<br />
spazia da Flash Gordon a Star Wars, passando per Jules<br />
Verne, Eta Beta e i Pronipoti.<br />
Il 20 luglio del 1969 l’astronauta americano Neil Armstrong<br />
è stato il primo essere umano a posare il piede sul suolo lunare.<br />
Badate bene: il primo essere umano. Le cronache ufficiali<br />
non lo confermano, forse per un intervento occulto<br />
degli Uomini in Nero (i nemici di Martin Mystère che evitano<br />
la diffusione di qualsia notizia che possa alterare la Storia<br />
come la conosciamo) ma a Cartoomics sanno bene che<br />
Armostrong vide parecchie impronte sul nostro satellite. Prima<br />
di lui, infatti, la Luna era già stata conquistata da Paperino,<br />
Tintin e il gatto Felix.<br />
Il cuore della galassia Cartoomics sarà la mostra “La riconquista<br />
del futuro”, un percorso storico-narrativo sulla fantascienza<br />
che parte dalle illustrazioni per i romanzi di Jules<br />
Verne e la produzione degli Anni 30 su un futuro futuribile<br />
in cui si muovono personaggi come Buck Rogers e Flash<br />
Gordon. Copertine, tavole originali, documenti rari, figurine<br />
a tema e giornali d’epoca ci traghettano fino alla “guerra<br />
fredda”: cambia il modo di guardare al futuro e ci si interroga<br />
se l’uomo del 2000 sarà più simile ai tecnologici Pronipoti<br />
dell’omonimo cartone animato di Hanna & Barbera<br />
oppure al simpatico Eta Beta, l’amico extraterrestre di Topolino,<br />
gran divoratore di naftalina e con calzoncini minuscoli<br />
che però possono contenere oggetti giganteschi.<br />
Sidney Jordan, il creatore di Jeff Hawke, sbaglia di pochi<br />
giorni la previsione dello sbarco sulla Luna; ma dopo l’allunaggio<br />
dell’Apollo 11 l’immaginazione sul futuro si arresta.<br />
A far scemare l’entusiasmo forse sono state le orme di papero<br />
e di gatto trovate da Armstrong; o più probabilmente un<br />
“mysterioso” motivo che il BVZM (Buon Vecchio Zio Martin:<br />
il soprannome di Martin Mystère) conosce fin troppo<br />
bene. Sta di fatto che i progetti spaziali vengono annullati e<br />
parallelamente la fantascienza lascia il posto al genere fanta-<br />
SEGNALI<br />
DI<br />
FUMETTO<br />
sy. Siamo sopravvissuti al 1984, ma le previsioni di Orwell<br />
sembrano piuttosto azzeccate.<br />
Se cercate lumi sul nostro futuro, provate a chiedere ai visitatori<br />
venuti a Milano da una galassia lontana. È<br />
la mitica 501 Legione Italica, il<br />
fans club italiano di “Star<br />
Wars” ufficialmente riconosciuto<br />
da George Lucas.<br />
Li vedrete aggirarsi con due<br />
autentici droidi simili a C1<br />
e C3-PO nella grande area<br />
di Cosplay City, dove anche<br />
quest’anno sfileranno centinaia<br />
di cosplayers (ragazzi<br />
che impersonano<br />
il loro<br />
eroe preferito,indossando<br />
costumi<br />
realizzati personalmente)guidati<br />
dalla carismatica<br />
Giorgia Vecchini, già<br />
campionessa italiana e<br />
mondiale.<br />
La tradizionale mostra<br />
sul cinema<br />
d’animazione è dedicata<br />
a Pierluigi De<br />
Mas, il prolifico autore<br />
scomparso nel<br />
2005 che ha animato<br />
anche alcune<br />
pubblicità di<br />
Carosello e canzoni<br />
dello Zecchino<br />
d’Oro. Torna la rassegna<br />
di collezionismo<br />
“Celomanca”,<br />
che naturalmente
FUMETTO<br />
20 Libero_Stile<br />
espone album di figurine ispirati alla fantascienza e provenienti<br />
da tutto il mondo.<br />
L’anima di Cartoomics è lo storico “Angolo del Collezionista”:<br />
una mostra-mercato con centinaia di espositori, nella<br />
quale è possibile scovare albi rari, numeri mancanti, disegni<br />
da collezione, manifesti, memorabilia, libri, riviste a tema e<br />
dischi. L’entusiasmo degli appassionati di fumetti non si<br />
esaurisce con questa full immersion di tre giorni nell’universo<br />
delle “nuvole parlanti”. Prima e dopo Cartoomics, infatti,<br />
la ricerca del pezzo unico da collezione o di una storia<br />
sfuggita si svolge nelle fumetterie, le librerie specializzate che<br />
riescono a soddisfare sempre meglio le richieste dei lettori.<br />
I negozi di Milano dedicati ai fumetti sono molti: troppi per<br />
recensirli tutti. Qui di seguito vi segnaliamo alcune delle<br />
principali fumetterie milanesi, quelle indicate anche nei blog<br />
specializzati come le più fornite e attente alle ultime novità<br />
editoriali italiane e internazionali. Buon divertimento. E che<br />
la Forza (del Fumetto) sia con voi!<br />
Cartoomics. Dal 27 al 29 marzo Milano, Fieramilanocity<br />
(ingresso Porta Teodorico). Telefono: 02.32.64.823. Web:<br />
www.cartoomics.org.<br />
Supergulp!<br />
Un altro anniversario prestigioso si celebra sulle sponde del<br />
Naviglio: è il decennale della fumetteria di Renato Presta. Il<br />
nome del negozio è un omaggio alla trasmissione cult<br />
“SuperGulp! Fumetti in TV”, che fra il 1977 e il 1981 raggiunse<br />
l’83% di indice di gradimento grazie a personaggi come Nick<br />
Carter, Alan Ford, Sturmtruppen, Corto Maltese, Fantastici<br />
Quattro, Uomo Ragno, Lupo Alberto, Cocco Bill… Autentici miti<br />
che ritroviamo oggi sugli scaffali nelle versioni a fumetti o<br />
cartoni animati. Dieci anni fa questa fumetteria era specializzata<br />
in albi noir e sexy degli anni Settanta (da Kriminal a Satanik),<br />
poi è diventata un importante crocevia per gli appassionati di<br />
comics americani e manga giapponesi. I fumetti non sono roba<br />
da ragazzini. O meglio, non solo per giovanissimi. Qui la clientela<br />
varia dagli adolescenti che leggono i manga (da Naruto a One<br />
Piece) agli adulti che prediligono il fumetto italiano (da Tex a<br />
Dylan Dog), fino agli over 40 che cercano i classici come Zagor. E<br />
fra i classici si possono trovare albi da collezione e “numeri 1”<br />
molto prestigiosi, ma in certi casi la vostra carta di credito<br />
chiederà pietà, perché alcuni costano parecchie migliaia di euro.<br />
È in aumento il pubblico femminile: tanto Giappone per le<br />
ragazze, Italia e Francia per le donne. Non solo fumetti, ma<br />
anche gadget tipo le collanine di Final Fantasy, le “action<br />
figures” e i pupazzi in vinile “designer toys”. SuperGulp! ha una<br />
ricca e variegata offerta di dvd: animazione Disney e<br />
giapponese; polizieschi e commedie sexy italiane Anni 70; fiction<br />
da “Happy Days” a “Dr. House”; fino alle pellicole di registi del<br />
calibro di Wim Wenders e David Linch. Il proprietario Renato<br />
Presta vanta anche clienti famosi: «Jovanotti compra spesso<br />
fumetti d’autore».<br />
SuperGulp!. Ripa di Porta Ticinese 51, Milano. Telefono:<br />
02.83.72.216. Web: www.supergulp.net.<br />
La borsa del fumetto<br />
Cento anni dalla nascita del Futurismo… Quarant’anni dallo sbarco<br />
sulla Luna… I milanesi appassionati delle “nuvole parlanti” si godono<br />
con altrettanto orgoglio un’altra ricorrenza: il trentennale di questa<br />
storica fumetteria. L’anniversario riguarda l’inaugurazione del negozio<br />
in via Lecco, perché in realtà La Borsa del Fumetto esiste dal 1976. Il<br />
trasloco da via Lazzaretto alla sede attuale è avvenuto appunto nel<br />
1979: in quell’occasione è nato il primo servizio prenotazioni per<br />
comics americani in Italia. La fumetteria gestita da Camilla garantisce<br />
un servizio di abbonamento, prenotazione e ricerca di qualsiasi<br />
pubblicazione a fumetti. Grazie alla spedizione aerea, inoltre, chi segue<br />
le serie americane, che vengono<br />
pubblicate con cadenza settimanale, può<br />
leggere la nuova avventura del suo<br />
supereroe preferito il giorno seguente<br />
l’uscita negli Stati Uniti. In tutti i<br />
principali negozi di fumetti, compreso<br />
questo, trovate albi italiani, americani e<br />
giapponesi nuovi, recenti, vecchi e<br />
vecchissimi: qui c’è una particolare<br />
attenzione al fumetto d’autore, da Hugo<br />
Pratt a Guido Crepax, e alle pubblicazioni<br />
di case editrici underground o comunque<br />
non facilmente reperibili. Vasta e<br />
aggiornata anche la sezione dedicata al<br />
cinema con riviste e libri italiani e<br />
d’importazione americana.<br />
La Borsa del Fumetto. Via Lecco 16,<br />
Milano. Telefono: 02.29.51.38.83. Web:<br />
www.borsadelfumetto.com<br />
Qualcuno l’ha ribattezzata il “triangolo delle<br />
fumetterie”. È la zona di corso Buenos Aires, dove<br />
l’occidente dei comics americani incontra l’oriente dei<br />
manga giapponesi. A pochi passi da La Borsa del<br />
Fumetto, infatti, c’è Yamato Shop: un negozio di 400<br />
metri quadri interamente dedicato alle produzioni<br />
del Sol Levante. Un autentico paradiso per i fan dei<br />
manga e degli anime (i film d’animazione), che qui<br />
trovano anche action figures, statuine, libri,<br />
modellini, cd e i rodovetri utilizzati per animare<br />
l’azione di un cartoon (ogni rodovetro è un pezzo<br />
unico e corrisponde a un venticinquesimo di secondo<br />
dell’azione). Tutto materiale importato dal Giappone:<br />
alcuni titoli rimangono disponibili pure nella versione<br />
originale per i più esperti o per chi cerca un modo più piacevole<br />
per studiare una lingua straniera. Yamato è anche editore di<br />
fumetti: ai classici albi di personaggi famosi come Dragon Ball si<br />
aggiungono produzioni inedite realizzate da eccellenti autori<br />
nipponici, fra cui la collana sui grandi personaggi della Storia che<br />
comprende, fra gli altri, Gesù di Yoshikazu Yasuhiko (autore<br />
anche dei volumi su Giovanna D’Arco), Napoleone di Haesgawa<br />
Testuya e Cleopatra di Satonaka Machiko. Yamato Video è un<br />
nome di prestigio nell’ambito degli anime made in Japan grazie a<br />
un esauriente catalogo che comprende, fra i tanti, Lupin III, Ken Il<br />
Guerriero, Venus War, Dragonball Z, I cavalieri dello zodiaco…<br />
fino agli storici Atlas Ufo Robot, Mazinga e Lamù. La sezione dvd<br />
è rinomata anche per le serie complete di telefilm europei di<br />
culto come “Attenti a quei 2” (Roger Moore e Tony Curtis),<br />
“Simon Templar (Roger Moore), “Agente speciale”, “Belfagor”,<br />
“Il prigioniero” e la novità di questo mese “I sopravvissuti”.<br />
Yamato Shop. Via Tadino 5, Milano. Telefono: 02.29.40.96.79.<br />
Web: www.yamatovideo.com.<br />
Yamato shop
VIVERE<br />
NEL VERDE<br />
Residenze Milanofiori Nord è il nuovo prestigioso<br />
quartiere di Milano<br />
Il colpo d’occhio è magnifico Il progetto di sviluppo urbano<br />
già in avanzata fase di realizzazione nel comune di<br />
Assago è destinato a diventare un punto di riferimento<br />
per i futuri interventi edilizi sul territorio metropolitano. Merito<br />
di un piano coraggioso, coerente e dai contenuti fortemente<br />
innovativi, calibrato in ogni suo aspetto per poter offrire<br />
una soluzione abitativa di assoluta eccellenza.<br />
Il masterplan dell’architetto Erick van Egeraat, ben 218.000<br />
mq di superficie effettiva, ha il pregio di far coesistere armoniosamente<br />
uffici, spazi commerciali, ristoranti, cinema<br />
multisala, un modernissimo hotel e una SPA esclusiva.<br />
Una sorta di piccola città costruita intorno ad una grande<br />
piazza, da sempre centro vitale di ogni ambiente urbano;<br />
un polo autosufficiente anche per quanto riguarda le scuo-<br />
le: un asilo nido, una scuola materna ed elementare e persino<br />
una nuova università per lo studio delle arti (NABA).<br />
Il collegamento con la città è assicurato dalla vicina autostrada<br />
Milano-Genova, da una rete viaria di nuova realizzazione<br />
e dalla linea 2 della Metropolitana Milanese, che<br />
dalla stazione Milanofiori Nord consente di raggiungere in<br />
pochi minuti il centro di Milano: la stazione Cadorna è a<br />
sole 6 fermate.<br />
Grande attenzione è stata posta anche alla tranquillità dei residenti,<br />
affidata ad un presidio medico e ad un servizio permanente<br />
di controllo degli accessi e videosorveglianza attivo<br />
24 ore su 24. Piste ciclabili e percorsi pedonali conducono<br />
inoltre ad un’ampia area boschiva, oggetto di un apposito progetto<br />
di valorizzazione: un prezioso cuore verde destinato a<br />
diventare la meta di piacevoli, rigeneranti passeggiate. v<br />
Un nuovo concetto<br />
di abitabilità<br />
La simbiosi fra costruzione e natura, principio ispiratore dell’intero<br />
progetto, trova la sua perfetta sintesi nel complesso residenziale,<br />
più appartato e protetto rispetto agli edifici destinati alle attività<br />
lavorative e di svago. La zona residenziale rispetta i canoni della<br />
massima fusione nel paesaggio, offrendo una varietà di tipologie in<br />
cui si integrano l’articolazione architettonica degli edifici nel verde,<br />
garantendo l’ottimale disposizione degli appartamenti. La<br />
caratteristica pianta a “C” asimmetrica imprime dinamicità ai volumi<br />
e regala un forte tocco di carattere all’intero corpo. Gli<br />
appartamenti, proposti in tagli diversificati, dal monolocale al<br />
quadrilocale con diverse metrature, adottano soluzioni tecnologiche<br />
all’avanguardia e sono realizzati con finiture di altissima qualità. Il<br />
richiamo alla natura torna prepotentemente a manifestarsi in un<br />
elemento di grande appeal: il winter garden, un’area intermedia fra<br />
terrazza e living in cui trova alloggio un piccolo giardino. Un<br />
delizioso spazio verde fruibile sia d’estate sia d’inverno, grazie ad<br />
un doppio sistema di vetrate che consente un totale isolamento<br />
termico (solo i serramenti del living hanno questa caratteristica) e al<br />
tempo stesso una perfetta aerazione naturale. Queste logge<br />
bioclimatiche assolvono funzioni di termoregolazione consentendo<br />
un sensibile risparmio energetico, ma hanno soprattutto il pregio di<br />
far spaziare la vista sul grande parco interno privato. Gli<br />
appartamenti situati al piano terra possono inoltre usufruire di un<br />
giardino privato e dell’accesso diretto al box di loro pertinenza. La<br />
domotica interviene nella climatizzazione dell’ambiente, attraverso<br />
un sistema predisposto per la gestione automatica della<br />
temperatura in ogni singolo locale. Tutte queste meraviglie sono già<br />
visibili presso l’appartamento campione allestito in cantiere:<br />
un’opportunità per valutare e toccare con mano tutti i pregi delle<br />
residenze, il cui completamento è previsto per il gennaio 2010.<br />
21 Libero_Stile
VETRINA<br />
Robusto, igienico,<br />
ignifugo, conveniente e<br />
sempre più alla moda:<br />
tutte qualità che rendono<br />
il PVC il prodotto ideale<br />
per pavimenti e<br />
rivestimenti. Il Consorzio<br />
Golden Selection Italia è<br />
esclusivista del marchio<br />
per il nostro Paese<br />
Golden Selection,<br />
l’evoluzione del linoleum<br />
In termine tecnico vengono chiamati prodotti resilienti:<br />
espressione poco conosciuta ai più che sta ad indicare quei<br />
materiali che offrono una maggiore flessibilità rispetto ai cosidetti<br />
pavimenti duri, per esempio piastrelle in ceramica e parquet. Tali<br />
materiali hanno la proprietà, detta appunto resilienza, di<br />
deformarsi in maniera flessibile riassumendo la configurazione<br />
iniziale una volta eliminata la sollecitazione esterna. Queste,<br />
diciamo così, le caratteristiche fisiche. Ma le qualità che<br />
conferiscono appeal ad un pavimento in PVC sono soprattutto<br />
altre: la sua resistenza all’usura, la facilità di lavaggio, il prezzo<br />
concorrenziale e il numero infinito di personalizzazioni disponibili.<br />
Non c’è colore, disegno, trama, rilievo che non sia possibile<br />
trasferire sul PVC. Una flessibilità così ampia da renderlo un<br />
prodotto oggi sempre più utilizzato sia in ambito residenziale che<br />
negli spazi destinati alle attività più diverse: uffici, negozi, scuole,<br />
locali pubblici, grande distribuzione, ospedali.<br />
Proprio nel settore della sanità si stanno aprendo interessanti<br />
opportunità di mercato. Infatti, grazie alle nuove tecnologie che<br />
rendono possibile una perfetta saldatura fra una piastrella e l’altra,<br />
il PVC ha tutte le carte in regola per trovare impiego in ambiente<br />
ospedaliero.<br />
Gli spunti creativi offerti dal PVC sono espressi in un catalogo con<br />
decine di varianti (consultabile al sito: www.consorziogs.it),<br />
realizzate attraverso un procedimento tecnico che prevede<br />
l’interposizione di un film omogeneo riproducente<br />
fotograficamente l’effetto di superficie. Il pavimento può così<br />
assumere le caratteristiche che ciascuno desidera. Alcuni effetti<br />
richiamano alla memoria le lastre di ferro antiscivolo usate in<br />
ambiente industriale, altre riproducono fedelmente il pietrisco,<br />
altre ancora rievocano i colori e le venature del legno.<br />
Esclusivista del marchio Golden Selection per il nostro Paese è il<br />
Consorzio Golden Selection Italia, che ha al suo attivo<br />
un’esperienza decenale nel settore della<br />
commercializzazione di prodotti resilienti. Il<br />
portafoglio prodotti è composto da una collezione<br />
di pavimenti autogiacenti in PVC di alta qualità,<br />
declinata in oltre 100 varianti di decori e di colori.<br />
Il Consorzio, che ha sede a Cossato (BI), assicura la<br />
distribuzione di pavimenti e rivestimenti in tutta<br />
Italia attraverso la rete di vendita delle aziende<br />
affiliate, offrendo ai clienti un importante valore<br />
aggiunto in termini di: rete capillare di magazzini<br />
sul territorio, assistenza tecnica professionale,<br />
consegna gratuita in tutta Italia e garanzia sui<br />
prodotti distribuiti. v
MUSICA<br />
AC/DC<br />
Da oltre trent’anni sono un’icona dell’hard-rock<br />
mondiale con il loro inconfondibile<br />
stile basato su doppia chitarra<br />
distorta, riff d’impronta blues, la voce<br />
graffiante di Brian Johnson e la presenza<br />
scenica del chitarrista Angus<br />
Young. Fra le canzoni più famose citiamo<br />
“Highway To Hell” con il primo cantante<br />
Bon Scott (morto nel 1980) e soprattutto<br />
“Hells Bells” e “Back In Black”<br />
con Brian Johnson come vocalist. L’associazione<br />
americana dei produttori discografici<br />
ha certificato che il disco<br />
“Back In Black” è il secondo album più<br />
venduto di tutti i tempi (43 milioni di<br />
copie nel mondo) dopo “Thriller” di Michael<br />
Jackson. Dopo otto anni d’assenza,<br />
il ritorno in Italia della band australiana<br />
con il nuovo cd “Black Ice” ha scatenato<br />
l’entusiasmo dei fan: gli oltre 10<br />
mila biglietti per il primo concerto di<br />
Milano sono stati venduti in meno di<br />
un’ora. È già sold out anche la seconda<br />
esibizione milanese.<br />
19-21 marzo Milano, Mediolanumforum<br />
(Via Di Vittorio, Assago; tel.<br />
02.488.57.220)<br />
PRIEST FEST<br />
Alle ore 18 gli amplificatori iniziano a<br />
pompare adrenalina heavy metal: sul<br />
palco si alternano Judas Priest, Megadeth<br />
e Testament. Gli inglesi Judas Priest<br />
hanno riunito la formazione del capolavoro<br />
“Painkiller”(1990) con il ritorno<br />
del cantante Rob Halford. L’anno scorso<br />
hanno pubblicato il concept album<br />
“Nostradamus”. Gli americani Megadeth<br />
sono da più di vent’anni fra i gruppi<br />
più influenti della scena thrash metal<br />
con oltre 20 milioni di dischi venduti<br />
nel mondo. La band di Los Angeles<br />
capitanata dal carismatico Dave Mustaine<br />
è tornata agli antichi fasti con gli<br />
ultimi cd “The World Needs A Hero” e<br />
“United Abominations”. Anche i californiani<br />
Testament hanno riformato la<br />
line up originale con il figliol prodigo<br />
Alex Skolnick tornato a suonare la chitarra<br />
al fianco del mastodontico voca-<br />
list Chuck Billy. Il disco “Formation Of<br />
Damnation” del 2008 è stato eletto miglior<br />
album dell’anno dalla rivista specializzata<br />
Metal Hammer.<br />
30 marzo Milano, Palasharp (Via Sant’Elia<br />
33, tel. 02.33.40.05.51)<br />
JOHN LEGEND<br />
I primi due cd “Get Lifted” e “Once<br />
Again”, premiati entrambi con il Grammy,<br />
hanno venduto cinque milioni di copie.<br />
Il trentenne americano John Legend<br />
(il vero cognome è Stephens) è la nuova<br />
stella della musica R&B. Accompagnato<br />
da una band di dieci elementi con<br />
una ricca sezione fiati, porta in concerto<br />
le canzoni del terzo album “Evolver”,<br />
fra cui il singolo “Green Light” con Andre<br />
3000 degli Outkast. Nel disco ci sono<br />
altri eleganti duetti con Kanye West,<br />
Brandy, Estelle e Buju Banton.<br />
19 marzo Milano, Alcatraz (Via Valtellina<br />
25; tel. 02.69.01.63.52)<br />
FRANZ FERDINAND<br />
Batteria da discoteca, sorprendenti riff<br />
di chitarra, giri di basso contagiosi e testi<br />
taglienti. È il marchio di fabbrica del<br />
quartetto di Glasgow esploso sulla scena<br />
musicale nel 2004 con “Take Me<br />
Out”. La febbre per il tour ispirato al<br />
nuovo album “Tonight: Franz Ferdinand”<br />
è talmente alta, che il concerto<br />
di Milano è stato spostato al Palasharp<br />
per l’enorme richiesta di biglietti.<br />
30 marzo Milano, Palasharp (Via Sant’Elia<br />
33, tel. 02.33.40.05.51)<br />
PINO DANIELE<br />
Il cantautore napoletano si esibisce per<br />
la prima volta nel tempio milanese del<br />
jazz. Una cornice suggestiva per presentare<br />
il nuovo album “Electric Jam”,<br />
che esce il 27 marzo anticipato in radio<br />
dal singolo “Il sole dentro di me”. Tre<br />
performance speciali al Blue Note: si replica<br />
nei giorni 1 e 2 aprile.<br />
29 marzo Milano, Blue Note (Via Borsieri<br />
37, tel. 899.70.00.22)<br />
PACIFICO<br />
Geniale autore per cantanti del calibro<br />
di Gianna Nannini (è sua l’hit “Sei nel-<br />
EVENTI<br />
MARZO<br />
l’anima”), Adriano Celentano e Gianni<br />
Morandi. Il milanese Pacifico porta dal<br />
vivo il nuovo album “Dentro ogni casa”,<br />
nel quale si rinnova la collaborazione<br />
con la Nannini che canta assieme<br />
a lui nel finale del singolo “Tu che sei<br />
parte di me”.<br />
3 marzo Milano, Teatro Verdi (Via Pastrengo<br />
16, tel. 02.68.80.038)<br />
ASIA<br />
Attesa reunion di una band storica del<br />
rock progresivo. Dopo aver militato in<br />
gruppi leggendari come Emerson Lake<br />
& Palmer, Yes e King Crimson, sono tornati<br />
nella line up originale: Geoff Downes<br />
alle tastiere, il cantante John Wetton<br />
al basso, Steve Howe alla chitarra<br />
e Carl Palmer alla batteria.<br />
24 marzo Milano, Rolling Stone (Corso<br />
XXII Marzo 32, tel. 02.73.31.72)<br />
LUCA CARBONI<br />
Muovendosi fra una dimensione acustica<br />
e una più elettrica, l’artista bolognese<br />
esegue i classici del suo repertorio e<br />
rende omaggio ai grandi cantautori degli<br />
Anni 70 con le cover dell’ultimo disco<br />
“Musiche ribelli”. Ospite del live è<br />
Riccardo Sinigallia in veste di chitarrista:<br />
Carboni duetta con lui nei brani “Ho<br />
visto anche degli zingari felici” e “La<br />
casa di Hilde”.<br />
31 marzo Milano, Teatro Smeraldo<br />
(Piazza XXV Aprile 10, tel. 02.29.00.67.67)<br />
IL DIVO<br />
Unica esibizione in Italia nel tour mondiale<br />
del quartetto vocale multietnico<br />
formato dall’americano David Miller, il<br />
francese Sebastien Izambard, lo svizzero<br />
Urs Buhler e lo spagnolo Carlos Marin.<br />
Hanno venduto oltre 22 milioni di<br />
dischi portando il suono della musica<br />
lirica nell’universo pop. Fra i principali<br />
successi ricordiamo il duetto “I Believe<br />
In You” con Celine Dion. Presentano il<br />
nuovo disco “The Promise”, uscito lo<br />
scorso novembre.<br />
23 marzo Milano, Teatro degli Arcimboldi<br />
(Viale dell’Innovazione 20;<br />
tel. 02.64.11.42.200)<br />
THE SISTERS OF MERCY<br />
Un gruppo storico della new wave britannica<br />
Anni 80: autentici pionieri del<br />
suono industrial e gotico. Sono passati<br />
quasi vent’anni dalle pietre miliari<br />
“Floodland” e “Vision Thing”, ma il loro<br />
carisma appare immutato. Sbarcano<br />
a Milano senza un nuovo disco, ma con<br />
hit memorabili come “Temple Of Love”.<br />
La formazione attuale è composta dal<br />
leader Andrew Eldritch, Chris Catalyst,<br />
Ben Christo e la Doctor Avalanche, cioè<br />
la drum machine che caratterizza da<br />
sempre le loro canzoni e viene indicata<br />
come un vero e proprio elemento della<br />
band.<br />
9 marzo Milano, Alcatraz (Via Valtellina<br />
25; tel. 02.69.01.63.52)<br />
23 Libero_Stile
THE KILLERS<br />
Secondo indiscrezioni della stampa inglese,<br />
Paul McCartney vuole collaborare<br />
con loro dopo averli ammirati dal vivo<br />
alla Royal Albert Hall di Londra. Il<br />
gruppo rock americano sta facendo incetta<br />
di premi con il nuovo album “Day<br />
& Age” e il relativo singolo “Human”.<br />
Il concerto milanese è da tempo tutto<br />
esaurito.<br />
17 marzo Milano, Mediolanumforum<br />
(Via Di Vittorio, Assago; tel.<br />
02.488.57.220)<br />
ORNELLA VANONI<br />
La cantante milanese ripercorre la sua<br />
lunga carriera attraverso le canzoni più<br />
famose, alcune delle quali incise nell’ultimo<br />
album “Più di me”, uscito lo scorso<br />
ottobre e disco di platino. È una raccolta<br />
di duetti con Mina (“Amiche mai”),<br />
Pooh (“Eternità”), Claudio Baglioni<br />
(“Domani è un altro giorno”), Gianni<br />
Morandi (“La musica è finita”), Lucio<br />
Dalla (“Senza fine”), Jovanotti (“Più”<br />
e “Io so che ti amerò”), Fiorella Mannoia<br />
(“Senza paura”) e Giusy Ferreri<br />
(“Una ragione in più”). I primi due singoli<br />
sono l’inedito “Solo un volo” con<br />
Eros Ramazzotti e “L’appuntamento”<br />
con Carmen Consoli.<br />
27 marzo Mantova, Teatro Sociale<br />
(Piazza Folengo 4, tel. 0376.36.27.39)<br />
30 Milano, Teatro Smeraldo (Piazza<br />
XXV Aprile 10, tel. 02.29.00.67.67)<br />
McCOY TYNER<br />
Assieme a Bill Evans e Keith Jarret, il<br />
musicista di Philadelphia è uno dei pianisti<br />
più influenti della scena jazz dell’ultimo<br />
mezzo secolo. Il momento più<br />
alto della sua carriera è la collaborazione<br />
con John Coltrane nella prima metà<br />
degli Anni 60.<br />
Dall’11 al 14 marzo Milano, Blue Note<br />
(Via Borsieri 37, tel. 899.70.00.22)<br />
MILVA & TANGOSEIS<br />
Un concerto di tributo al tango di Astor<br />
Piazzolla: la straordinaria voce di Milva<br />
rende omaggio al geniale compositore<br />
argentino.<br />
16-17 marzo Milano, Blue Note (Via<br />
Borsieri 37, tel. 899.70.00.22)<br />
FIORELLA MANNOIA<br />
La raffinata interprete romana porta in<br />
scena il nuovo disco di inediti “Il movimento<br />
del dare”, nel quale duetta con<br />
Tiziano Ferro nel brano “Il re di chi ama<br />
troppo” e con Franco Battiato nella title-track<br />
“Il movimento del dare”. Come<br />
sempre gli autori sono di assoluto<br />
prestigio: Ivano Fossati, Pino Daniele,<br />
Jovanotti e Ligabue che ha composto il<br />
primo singolo “Io posso dire la mia sugli<br />
uomini”.<br />
23 marzo Cremona, Teatro Ponchielli<br />
(Corso Vittorio Emanuele II 52, tel.<br />
0372.022.011)<br />
27 Varese, Teatro di Varese (Piazza<br />
della Repubblica; tel. 0332.28.58.97)Varese,<br />
Teatro di Varese<br />
28 Brescia, Teatro di Brescia (Via San<br />
Zeno 168, tel. 030.34.88.88)<br />
NEK<br />
Prima apparizione live in Lombardia con<br />
il nuovo album “Un’altra direzione”:<br />
orizzonti sonori più elettronici, pur mantenendo<br />
l’elegante stile pop-rock della<br />
star di Sassuolo.<br />
31 Bergamo, Teatro Creberg (Via Pizzo<br />
della Presolana; tel. 035.34.32.51)<br />
GIUSY FERRERI<br />
È la rivelazione della prima edizione di<br />
“X Factor” con il brano “Non ti scordar<br />
mai di me” scritto da Tiziano Ferro. Dopo<br />
quel tormentone estivo, in autunno<br />
ha dominato ancora le classifiche con<br />
“Novembre”. Il sodalizio artistico con<br />
Ferro è proseguito nel primo album<br />
d’inediti “Gaetana”, che ha già conquistato<br />
cinque dischi di platino. Oltre a<br />
produrre l’intero cd, Tiziano duetta con<br />
Giusy in “L’amore e basta!”, una delle<br />
cinque canzoni di cui è autore, compreso<br />
il nuovo singolo “Stai fermo lì”.<br />
28 marzo Mantova, Palabam (Via<br />
Melchiorre Gioia, tel. 0376.22.45.99)<br />
PIERO PELU’<br />
L’ex frontman dei Litfiba porta dal vivo<br />
l’ultimo disco “Fenomeni” in una cornice<br />
teatrale insolita, avventurosa e poliedrica.<br />
Alla regia dello spettacolo collabora<br />
Bustric, attore-autore-regista abituato<br />
a realizzare percorsi narrativi in<br />
cui canto e recitazione si uniscono ad<br />
altre forme d’espressione che vanno dal<br />
gioco di prestigio alla pantomima.<br />
21 Varese, Teatro di Varese (Piazza<br />
Repubblica, tel. 0332.28.42.24)<br />
24 Bergamo, Teatro Creberg (Via Pizzo<br />
della Presolana; tel. 035.34.32.51)<br />
MUSICAL<br />
JESUS CHRIST SUPERSTAR<br />
Gli ultimi sette giorni dell’esistenza terrena<br />
di Gesù Cristo. Composta nel 1970<br />
da Andrew Lloyd Webber con testi di Tim<br />
Rice, è l’opera rock più osannata al mondo:<br />
rappresentata per la prima volta nel<br />
1971 (la voce di Gesù era di Ian Gillan<br />
dei Deep Purple) è rimasta in cartellone<br />
a Broadway per 18 mesi. E la produzione<br />
londinese del 1972 è andata in scena<br />
per oltre 8 anni, diventando il musical<br />
con il miglior record di permanenza<br />
continuativa nei teatri di Londra. Indimenticabile<br />
anche l’omonimo film del<br />
1973 diretto da Norman Jewison con<br />
Ted Neeley nel ruolo di Gesù, Carl Anderson<br />
nei panni di Giuda e Yvonne Elliman<br />
velle vesti di Maria Maddalena.<br />
L’allestimento scenico è di Rockopera<br />
con un cast di quaranta artisti fra attori,<br />
cantanti, ballerini e musicisti.<br />
Dal 17 al 22 Milano, Teatro Nuovo<br />
(Piazza San Babila, tel. 02.79.40.26)<br />
PETER PAN<br />
Seconda stella a destra, poi dritti fino…<br />
al quartiere Bicocca di Milano. L’isola<br />
che non c’è si materializza agli Arcimboldi<br />
nel musical “Peter Pan”. I brani<br />
dello storico concept album “Sono solo<br />
canzonette” di Edoardo Bennato sono<br />
stati rivisitati per l’allestimento teatrale<br />
e arricchiti di nuove canzoni come<br />
“Che paura che fa Capitan Uncino”.<br />
Rispetto al debutto nel 2006 è<br />
cambiato il cast (in totale sono 25 artisti),<br />
ma i protagonisti sono sempre loro:<br />
Peter Pan (interpretato da Massimiliano<br />
Pironti che ha sostituito Manuel<br />
Frattini), la dolce Wendy (Marta Rossi),<br />
Capitan Uncino (Nicolas Tenerani), il pirata<br />
ubriacone Spugna (Ugo Conti) e la<br />
fatina Trilly realizzata con tecnologie<br />
laser. La direzione artistica è di Arturo<br />
Brachetti; la regia è firmata da Maurizio<br />
Colombi. Le repliche nelle ultime<br />
due stagioni teatrali hanno registrato<br />
oltre 350 mila presenze, vincendo diversi<br />
riconoscimenti, fra cui il Biglietto<br />
d’Oro AGIS e il Premio Gassman per la<br />
Miglior Regia.<br />
Dal 20 marzo al 5 aprile Milano, Tea-<br />
tro degli Arcimboldi (Viale dell’Innovazione<br />
20; tel. 02.64.11.42.200)<br />
MAMMA MIA!<br />
Il musical ispirato alle canzoni degli AB-<br />
BA ha debuttato a Milano a fine febbraio.Ambientato<br />
su un’isola greca, narra<br />
il desiderio di una figlia di scoprire<br />
l’identità del padre alla vigilia delle proprie<br />
nozze. Seppure assenti discograficamente<br />
da 25 anni, il quartetto svedese<br />
ABBA è una band di culto con oltre<br />
370 milioni di dischi venduti nel mondo,<br />
fra cui 4 milioni di copie della colonna<br />
sonora del film “Mamma mia!”.<br />
In Gran Bretagna il dvd della versione<br />
cinematografica con Meryl Streep ha<br />
superato i 5 milioni di copie, diventando<br />
il più venduto in assoluto dall’invenzione<br />
del dvd (nel 1998). È stato recentemente<br />
pubblicato il cofanetto “ABBA<br />
The Albums” con gli otto dischi della discografia<br />
ufficiale di studio più un cd<br />
con 17 bonus tracks.<br />
Fino al 15 marzo Milano, Teatro degli<br />
Arcimboldi (Viale dell’Innovazione<br />
20; tel. 02.64.11.42.200)<br />
THE SISTERS<br />
Ispirato ai due film “Sister Act” con la<br />
strepitosa Whoopi Goldberg, “The Si-<br />
sters” è uno spettacolo musicale fra teatro<br />
e concerto. La splendida voce nera<br />
dell’americana Theresa Thomason, accompagnata<br />
da vocalist e una band dal<br />
vivo, crea magiche atmosfere gospel,<br />
spaziando fra soul, R&B e pop. Suor Maria<br />
Claretta (il personaggio interpretato<br />
dalla Goldberg al cinema) rivive nella<br />
Thomason, che coinvolge il pubblico<br />
con l’energia della musica e i messaggi<br />
positivi di una suora tanto famosa e<br />
altrettanto “svitata”.<br />
Dal 17 al 23 marzo Milano, Teatro<br />
Allianz (Via Di Vittorio - Assago, tel.<br />
199.12.88.00)<br />
VALERIA VALERI & I RAGAZZI DI<br />
“AMICI”<br />
In programma da metà febbraio, lo<br />
show “Portamitanterose.it” si sviluppa<br />
attorno a un dubbio esistenzial-artistico:<br />
assecondare il proprio talento allestendo<br />
un musical con tanti sacrifici anche<br />
economici oppure guadagnare soldi<br />
facili come protagonisti di un reality<br />
televisivo? In scena Valeria Valeri, il comico<br />
Paolo Ruffini e alcuni protagonisti<br />
della trasmissione “Amici” di Maria<br />
De Filippi.<br />
Fino al 15 marzo Milano,Teatro Nuovo<br />
(Piazza San Babila, tel. 02.79.40.26)<br />
MENOPAUSE<br />
Marisa Laurito, Fioretta Mari, Fiordaliso<br />
e Manuela Metri sfatano i luoghi comuni<br />
e i timori legati alla menopausa,<br />
quella fase della vita di una donna, che<br />
gli americani indicano con termini meno<br />
drastici come “The Change” (il cambiamento)<br />
oppure “The Passage” (il pas-
saggio). Il musical è costruito sulla parodia<br />
di una trentina di canzoni degli<br />
anni Sessanta e Settanta, che abbattono<br />
qualsiasi tabù e regalano all’universo<br />
femminile un maggiore senso di libertà<br />
e di aggregazione travolgente.<br />
14 Varese, Teatro di Varese (Piazza<br />
Repubblica, tel. 0332.28.42.24)<br />
OPERA<br />
ALCINA<br />
Travestimenti e incantesimi in una delle<br />
più famose opere di Georg Friedrich Hendel,<br />
che nel primo Settecento aveva portato<br />
a Londra il belcanto all’italiana. Si<br />
narra lo splendore e il declino della maga<br />
seduttrice creata dalla fantasia di Ariosto.<br />
Come la sorella Morgana,Alcina sceglie<br />
i suoi amanti fra i cavalieri, che poi<br />
tramuta in belve, rocce e piante. Il lieto<br />
fine le farà perdere i poteri soprannaturali<br />
in nome dell’amore per Ruggiero, sciogliendo<br />
dagli incantesimi la sua collezione<br />
di uomini.<br />
10-13-15-17-20-25-27 Milano, Teatro<br />
alla Scala (Piazza della Scala, tel.<br />
02.88.791)<br />
I DUE FOSCARI<br />
Giuseppe Verdi ha composto questa opera<br />
lirica a trent’anni, ispirandosi al fosco<br />
dramma di Lord Byron “The two Foscari”<br />
ambientato in una plumbea Venezia<br />
del Quattrocento. È la storia di un errore<br />
giudiziario che coinvolge l’ultimo erede<br />
del Doge veneziano, innescando una serie<br />
di lacerazioni familiari di fronte all’indifferenza<br />
del potere, che culminano con<br />
la morte di padre e figlio.<br />
24-26-29-31 Milano, Teatro alla Scala<br />
(Piazza della Scala, tel. 02.88.791)<br />
DANZA<br />
OMAGGIO A RUDOLF NUREYEV<br />
Il galà internazionale di danza “Grazie<br />
Rudy” ricorda il più grande ballerino di<br />
tutti i tempi in occasione del quindicesimo<br />
anniversario della sua scomparsa.<br />
Una nuova produzione a cui partecipano<br />
solisti internazionali come Alen Bottaini,<br />
primo ballerino del Bayerische Staatsballet<br />
di Monaco di Baviera. Fra gli<br />
ospiti speciali sul palco anche Guy Albouy<br />
e Marina Antonova. Un cast di<br />
straordinari artisti che darà vita a coreografie<br />
singolari (“Le Bourgeois” e<br />
“Walpurgis Night) alternate ai favolosi<br />
pas de deux del repertorio classico di<br />
Nureyev, fra cui “Il lago dei cigni”, “Lo<br />
schiaccianoci” e “Giselle”.<br />
20-21 Bergamo, Teatro Creberg (Via<br />
Pizzo della Presolana; tel. 035.34.32.51)<br />
23 Milano, Teatro Smeraldo (Piazza<br />
XXV Aprile 10; tel. 02.29.00.67.67)<br />
26 Brescia, PalaBrescia (Via San Zeno<br />
168, tel. 030.34.88.88)<br />
28 Varese, Teatro di Varese (Piazza<br />
Repubblica, tel. 0332.28.42.24)<br />
COPPÉLIA<br />
Proseguono le repliche della nuova produzione<br />
in tre atti del Balletto della Scala.<br />
Il coreografo Derek Deane fa ruotare<br />
la sua “Coppélia” attorno all’eccentrico<br />
e intelligente giocattolaio, che è<br />
profondamente convinto di poter dare<br />
vita a un automa senza badare alle beffe<br />
della giovane Swanilda, che lo liquida<br />
come un visionario.<br />
1-3-4-5-11-12-13-14-15 Milano, Teatro<br />
alla Scala (Piazza della Scala, tel.<br />
02.88.791)<br />
GALÀ ACCADEMIA UCRAINA DI<br />
BALLETTO<br />
Ballerini solisti provenienti dai più prestigiosi<br />
teatri dell’opera internazionali<br />
sono protagonisti del Galà curato dall’Accademia<br />
Ucraina di Balletto con la<br />
regia e la produzione di Alexandru Frunza<br />
e Caterina Calvino Prina. Uno spettacolo<br />
pomeridiano (ore 16) per avvicinare<br />
alla danza classica anche il pubblico<br />
meno esperto attraverso entusiasmanti<br />
passi a due, variazioni e assoli<br />
tratti dai più famosi balletti del repertorio<br />
classico.<br />
8 Milano, Teatro Smeraldo (Piazza<br />
XXV Aprile 10, tel. 02.29.00.67.67)<br />
TEATRO<br />
AMLETO<br />
La più famosa tragedia di William Shakespeare<br />
è nel destino artistico di Alessandro<br />
Preziosi, che ha debuttato venticinquenne<br />
interpretando Laerte e dieci<br />
anni più tardi torna in scena nel ruolo<br />
del protagonista Amleto. Lo stesso<br />
Preziosi ha spiegato lo spirito di questa<br />
rappresentazione con la regia di Armando<br />
Pugliese: «Attraverso Amleto vogliamo<br />
parlare di noi e dell’oggi con l’intento<br />
di riportare il teatro classico e l’arte<br />
al loro ruolo fondamentale: essere lo<br />
specchio del mondo in cui viviamo».<br />
Dal 24 marzo al 5 aprile Milano, Teatro<br />
Nuovo (Piazza San Babila, tel.<br />
02.79.40.26)<br />
ARTURO BRACHETTI<br />
Rappresentare tutta la “Madame Butterfly”<br />
in cinque minuti? Una bazzecola<br />
per questo genio del trasformismo.<br />
Comunque “Butterflash” è solo uno dei<br />
tanti siparietti, alcuni inediti e altri rivisitati,<br />
che danno vita al “Gran Varietà<br />
Brachetti”. Personaggi come Horatio<br />
l’uomo elefante o Arthur Braguette e la<br />
sua bottega delle meraviglie prendono<br />
vita in un teatro abbandonato, dove<br />
l’immancabile fantasma del palcoscenico<br />
ha bloccato un gruppo di turisti,<br />
promettendo di liberarli solo se riusciranno<br />
a inventarsi uno spettacolo.<br />
L’istrione Arturo “Mille Volti” Brachetti<br />
è l’unico attore-trasformista capace<br />
di interpretare più di 80 personaggi nella<br />
stessa serata: il suo “One Man Show”<br />
ha fatto il giro del mondo, vincendo nel<br />
2000 l’ambito premio Molière con oltre<br />
800 repliche solo a Parigi. Questa<br />
volta, però, è in compagnia di strampalati<br />
comici, fantasisti e ballerini, fra cui<br />
la cleptomane senza mani, il giocoliere<br />
del nulla, la trapezista di sogni, la donna<br />
pizza e le pompiere di Viggiù.<br />
Dal 14 al 22 Milano, Teatro Smeraldo<br />
(Piazza XXV Aprile 10, tel.<br />
02.29.00.67.67)<br />
PAOLO HENDEL<br />
“Il tempo delle susine verdi” è un monologo<br />
sull’amore fra ricordi di scuola,<br />
favole rivisitate, versi immortali, battute<br />
da osteria e bizzarre storie di quotidiana<br />
umanità. Le fonti d’ispirazione dichiarate<br />
vanno da Platone a Neruda,<br />
passando per Amedeo Minghi. Non solo<br />
parole: il comico canta dal vivo con<br />
una band guidata dal chitarrista Ranieri<br />
Sessa (che è anche autore delle musiche<br />
originali) e soprattutto - tenetevi<br />
forte - ha promesso di ballare! L’analisi<br />
politica è affidata a Carcarlo Pravettoni,<br />
l’arrogante e ignorante personaggio<br />
televisivo di “Mai dire gol”, che si<br />
candida sindaco in ogni città e promette<br />
di azzerare qualsiasi problema con<br />
le sue soluzioni estreme.<br />
Dal 12 al 22 Milano, Teatro Ciak (Via<br />
Procaccini 4, tel. 02.76.11.00.93)<br />
IL CASO DI ALESSANDRO E MA-<br />
RIA<br />
Luca Barbareschi e Chiara Noschese sono<br />
ex amanti che si ritrovano dopo tanto<br />
tempo e rivangano il passato ricordando<br />
emozioni e sensazioni di quella<br />
relazione segreta. L’amore fra Alessandro<br />
e Maria è forte, vitale, affettuoso,<br />
tenero. Una passione giovanile mai più<br />
provata. Si scoprono ancora complici e<br />
profondamente uniti, ma condividere le<br />
proprie solitudini ormai è soltanto un<br />
sogno. Scritta da Giorgio Gaber (sul palco<br />
con Marialgela Melato nella prima<br />
edizione) e Sandro Luporini, è una commedia<br />
cinica, struggente e autentica come<br />
le parole che animano il dialogo intimo,<br />
lieve e drammatico, ma sfiorato<br />
da una comicità leggera e surreale.<br />
Dal 3 al 29 Milano, Teatro Manzoni<br />
(Via Manzoni 42, tel. 02.76.34.07.93)<br />
PAOLO VILLAGGIO<br />
Un palcoscenico spoglio con le quinte<br />
oscurate. All’attore-scrittore genovese,<br />
che qui firma anche la regia, non serve<br />
altro per fare riaffiorare i ricordi più curiosi,<br />
teneri, graffianti e ironici del suo<br />
percorso artistico e umano. Fra divertimento<br />
e un pizzico di malinconia, “Vita,<br />
morte e miracoli” è anche un affresco<br />
della Genova degli anni Trenta e Quaranta:<br />
il sapore agrodolce delle prime disavventure<br />
amorose e quello decisamente<br />
più gradevole del tempo trascorso con<br />
gli amici Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi,<br />
Fabrizio De Andrè e Marco Ferreri.<br />
29 Bergamo, Teatro Civico Gaetano<br />
Donizetti (Piazza Cavour 15, tel.<br />
035.41.60.611)
GEPPI CUCCIARI<br />
Arguta, ironica e intelligente. Energica,<br />
empatica e versatile. Abbiamo esagerato<br />
con gli aggettivi per l’attrice sarda?<br />
Assolutamente no! Già ammirata<br />
in televisione (da “Zelig” alla sit-com<br />
“Belli dentro”, fino al talk show “Geppi<br />
Hour” su Sky Show) e al cinema (è<br />
stata la moglie “scout” di Carlo Verdone<br />
nel film “Grande, grosso e Verdone”),<br />
anche in teatro Geppi Cucciari<br />
esprime la sua corrosiva vis comica. La<br />
protagonista del divertente “Si vive una<br />
volta. Sola”, spiega la stessa Geppi, «è<br />
una single trentenne con qualche chilo<br />
di troppo e un corredo che inizia a ingiallire<br />
e sta per essere nominato patrimonio<br />
dell’UNESCO. È circondata da<br />
amiche che si sposano e fanno figli. E<br />
si accorge che lei è indietrissimo con i<br />
lavori…».<br />
13 Como, Teatro Sociale (Via Bellini<br />
3, tel. 031.27.01.70)<br />
ANGELA FINOCCHIARO<br />
La classica famiglia in partenza per le<br />
vacanze intelligenti; il nevrotico tecnodipendente;<br />
la catastrofe climatica…<br />
Ridiamo di loro per ridere di noi. Nello<br />
spettacolo “Benneide”, infatti, Angela<br />
Finocchiaro è una stralunata Alice contemporanea<br />
proiettata nel Paese dei<br />
Meravigliosi Orrori della nostra società.<br />
Il segreto per non rassegnarsi e restarne<br />
intrappolati, è muoversi in questa<br />
surreale realtà con l’ironia sferzante<br />
che accomuna la comica e l’autore<br />
Stefano Benni. La regista Cristina Pezzoli<br />
ha tracciato il percorso narrativo di<br />
“Benneide” partendo dai testi di Benni:<br />
alcuni inediti, altri tratti da suoi editoriali<br />
per i giornali e dall’ultimo libro<br />
“La grammatica di Dio”.<br />
8 Bergamo, Teatro Creberg (Via Pizzo<br />
della Presolana; tel. 035.34.32.51)<br />
I LEGNANESI<br />
Fondata nel 1949 da Felice Musazzi, è<br />
la compagnia più celebre del teatro<br />
“en travestì” dialettale. La Teresa (Antonio<br />
Provasio), la Mabilia (Enrico Dalceri)<br />
e il Giovanni (Luigi Campisi) celebrano<br />
sei decenni di risate con lo<br />
spettacolo “1949-2009: 60 anni di una<br />
grande rivista”, che raccoglie le storie<br />
e gli sketches più divertenti messi in<br />
scena da I Legnanesi, partendo da “E<br />
un dì nacque Legnarello”, la loro prima<br />
rappresentazione datata 8 dicembre<br />
1949. Si racconta la vita di cortile<br />
in Lombardia fra esilaranti battute intervallate<br />
da siparietti musicali e danzanti.<br />
Lo spettacolo di domenica inizia<br />
alle ore 16.<br />
27-28-29 Bergamo, Teatro Creberg<br />
(Via Pizzo della Presolana;tel.035.34.32.51)<br />
FIORE DI CACTUS<br />
Remo Girone ed Eleonora Giorgi sono<br />
i protagonisti di una deliziosa commedia<br />
basata su malintesi e situazioni buffe,<br />
che nella prima rappresentazione<br />
teatrale italiana fu portata in scena da<br />
Alberto Lupo e Valeria Valeri. Esiste anche<br />
una straordinaria interpretazione<br />
cinematografica di Walter Matthau, Ingrid<br />
Bergman e Goldie Hawn nell’omonimo<br />
film del 1969. La storia ruota attorno<br />
a un dentista playboy, che s’inventa<br />
una moglie e tre figli per evitare<br />
eccessivi coinvolgimenti sentimentali.<br />
Quando decide di sposare seriamente<br />
la sua ultima conquista, le precedenti<br />
bugie scatenano una serie di equivoci<br />
esilaranti.<br />
7 Varese, Teatro di Varese (Piazza Repubblica,<br />
tel. 0332.28.42.24)<br />
PAOLO POLI<br />
L’attore fiorentino (80 anni il prossimo<br />
23 maggio) è autore, regista e interprete<br />
principale di questa rappresentazione<br />
dei “Sillabari”, il capolavoro assoluto<br />
di Goffredo Parise. Si tratta di brevi<br />
racconti incentrati sui sentimenti, dall’amore<br />
alla solitudine, che seppure<br />
scritti a metà del secolo scorso conservano<br />
freschezza e attualità. Canzonette<br />
leggere fanno eco a questi gioielli<br />
narrativi, con le immagini di Lele Luzzati<br />
sullo sfondo.<br />
Dal 17 al 22 Bergamo, Teatro Civico<br />
Gaetano Donizetti (Piazza Cavour<br />
15, tel. 035.41.60.611)<br />
I DUE GEMELLI VENEZIANI<br />
Un capolavoro di Carlo Goldoni: una<br />
commedia comica in cui il grande scrittore<br />
veneziano intreccia equivoci, frenesie,<br />
mascheramenti e malintesi. Fra<br />
risate copiose, comunque, anche un attento<br />
studio dei caretteri, delle emozioni,<br />
dei sentimenti e delle inquietudini<br />
umane. Una notevole prova d’attore per<br />
Massimo Dapporto, che si sdoppia con<br />
grande versatilità per dare vita al paradosso<br />
di Tonino e Zanetto. La regia è di<br />
Antonio Calenda.<br />
Dal 10 al 15 Bergamo, Teatro Civico<br />
Gaetano Donizetti (Piazza Cavour<br />
15, tel. 035.41.60.611)<br />
SIOR TODERO BRONTOLON<br />
Giulio Bosetti interpreta un’altra eccezionale<br />
figura umana creata dal genio<br />
di Carlo Goldoni: il vecchio Todero, dispotico,<br />
insensibile, avaro e brontolone.<br />
La storia ruota attorno a un matrimo-<br />
nio d’interesse combinato dallo stesso<br />
Todero, che pur di non disperdere la dote<br />
fuori dalle mura domestiche, promette<br />
in sposa la nipote Zanetta a Nicoletto,<br />
figlio del suo agente Desiderio. Il progetto<br />
è ostacolato dalla nuora Marcolina,<br />
che per la figlia sogna nozze di<br />
maggior prestigio. Questo spettacolo è<br />
stato realizzato da Bosetti in occasione<br />
del tricentenario della nascita di Goldoni,<br />
nato a Venezia il 25 febbraio 1707 e<br />
morto a Parigi il 6 febbraio del 1793.<br />
Dal 18 al 22 Brescia, Teatro Sociale<br />
(Via Felice Cavallotti 20, tel.<br />
030.28.08.600)<br />
EVENTI & FIERE<br />
CARAVAGGIO OSPITA CARA-<br />
VAGGIO<br />
Le celebrazioni del bicentenario della Pinacoteca<br />
di Brera si aprono con l’esposizione<br />
di quattro capolavori del pittore milanese<br />
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.<br />
È possibile ammirare “Il ragazzo<br />
con canestro di frutta” proveniente dalla<br />
Galleria Borghese di Roma, i “Musici” del<br />
Metropolitan Museum di New York e due<br />
versioni della “cena in Emmaus”: quella<br />
realizzata a Roma intorno al 1606 (di proprietà<br />
della Pinacoteca milanese) e quella<br />
dipinta nel 1601 e concessa in prestito<br />
dalla National Gallery di Londra.<br />
Fino al 29 marzo Milano, Pinacoteca<br />
di Brera (Via Brera 28, tel.<br />
02.72.26.31)<br />
ETTORE COLLA<br />
Una ricca rassegna dedicata allo scultore<br />
parmense (1896 - 1968): venticinque lavori<br />
comprese otto pitture rare. Fra le sculture<br />
in mostra si notano alcune opere realizzate<br />
con ferri di recupero tra la seconda<br />
metà degli anni Cinquanta e la prima<br />
metà dei Sessanta. Sono esposte anche<br />
due rarissime prove figurative datate anni<br />
Trenta e il preludio astratto geometrico<br />
del Gruppo Origine, il collettivo formato<br />
nel 1951 da Colla, Burri, Ballocco e Caporossi.<br />
Dal 19 marzo al 23 maggio Milano,<br />
Galleria Fonte d’Abisso (Via Del Carmine<br />
7, tel. 02.86.46.44.07)<br />
FUTURISMO 1909-2009, VELO-<br />
CITÀ + ARTE + AZIONE<br />
Dopo averlo visto nascere un secolo fa,<br />
per tutto il 2009 Milano sarà la capitale<br />
mondiale del Futurismo. La prima delle iniziative<br />
milanesi per celebrare il centenario<br />
di questa avanguardia visionaria è la<br />
mostra inaugurata a inizio febbraio, che<br />
occupa l’intero piano terra di Palazzo Reale.<br />
Sono esposte circa 400 opere: 240 sono<br />
dipinti, disegni e sculture; le restanti<br />
sono progetti e disegni d’architettura, fotografie,<br />
scenografie e costumi teatrali, arredi,<br />
oggetti d’arte decorativa, pubblicità<br />
e creazioni di moda.<br />
Fino al 7 giugno Milano, Palazzo<br />
Reale (Piazza Duomo 12, tel. 02.54.919)<br />
MARINETTI = FUTURISMO<br />
Parallelamente alla rassegna a Palazzo<br />
Reale per il centenario del movimento<br />
d’avanguardia nato a Milano, la Fondazione<br />
Stelline ospita la prima grande<br />
mostra dedicata a Filippo Tommaso Marinetti.<br />
Attraverso 70 opere e una ricca<br />
sezione documentaria viene ricostruita<br />
l’attività multiforme del fondatore del<br />
Futurismo.<br />
Fino al 7 giugno Milano, Fondazione<br />
Stelline (Corso Magenta 61, tel.<br />
02.45.46.21.11)<br />
ROCK’N’MUSIC PLANET<br />
Ultime due settimane per ammirare la<br />
collezione privata di Red Ronnie, una<br />
delle più grandi raccolte di memorabilia<br />
musicali d’Europa. Cinquant’anni di<br />
storia del rock raccontati attraverso pezzi<br />
pregiati come il contrabbasso di Bill<br />
Haley (quello suonato nel 1951 durante<br />
la registrazione di “Rock Around The<br />
Clock”); l’armonica autografata di Bob<br />
Dylan; la chitarra e un disegno psichedelico<br />
di Jimi Hendrix; l’orologio di Elvis<br />
Presley; il testo della canzone “L.A.<br />
Woman” dei Doors scritto a mano da<br />
Jim Morrison; le chitarre dei Rolling Stones<br />
e dei Nirvana… fino al manoscritto<br />
originale di John Lennon con la frase<br />
“Non voglio più leggere dei Beatles<br />
come se fossero ancora vivi”, che ha<br />
decretato la fine dei Fab Four. La mostra<br />
sarà itinerante nel mondo: tornerà<br />
a Milano in occasione dell’Expo 2015<br />
per diventare un museo del rock permanente<br />
alla Fabbrica del Vapore.<br />
Fino al 15 marzo Milano, Piazza<br />
Duomo (sito ufficiale www.rockandmusicplanet.com)<br />
EVENTI & FIERE<br />
CARTOOMICS 2009<br />
La fantascienza e le esplorazioni del futuro<br />
sono il tema principale della sedicesima<br />
edizione del “Salone del Fumetto, dei<br />
Cartoons, del Collezionismo e dei Games”.<br />
Tre giorni fra mostre, incontri con autori e<br />
disegnatori, proiezioni, giochi e videogiochi,<br />
presentazione delle novità editoriali,<br />
bancarelle dove scovare fumetti rari e l’ormai<br />
immancabile appuntamento con il Cosplay.Trovate<br />
il programma dettagliato e<br />
tutte le informazioni utili nel sito www.cartoomics.org.<br />
Dal 27 al 29 marzo Milano, Fieramilanocity<br />
ingresso Porta Teodorico<br />
(Viale Scarampo , tel.02.32.64.823)
Un filo d’olio, oro nel piatto<br />
Se è di quello buono, ne ba-<br />
sta un filo: un giro d’olio<br />
extravergine sulla fetta di<br />
pane ed ecco bell’e pronto uno<br />
spuntino genuino e salutare. Così<br />
come, nella loro semplicità, gli spaghetti<br />
aglio, olio e peperoncino devono<br />
tutto il loro gusto alla qualità<br />
dell’olio scelto per condire il piatto.<br />
Ma l’olio è anche ottimo per<br />
preparare ottimi biscotti o torte con<br />
un ridotto contenuto di grassi.<br />
BUONO E CHE FA BENE<br />
Perché va detto che non solo l’olio<br />
extravergine d’oliva è buono, ma fa<br />
anche bene alla salute. Ad esempio<br />
è ricco di vitamina E, antiossidante<br />
che contrasta i radicali liberi, responsabili<br />
dell’invecchiamento dell’organismo;<br />
è utile a ridurre il colesterolo<br />
“cattivo”, è facilmente digeribile<br />
e aiuta il lavoro di fegato e<br />
intestino. Tutto ciò, naturalmente,<br />
a patto che si scelga un extravergine<br />
di qualità. Il colore, ad esempio,<br />
può variare da giallo limpido a verde<br />
bottiglia, ma non è il dato fondamentale<br />
su cui basarsi per valutarne<br />
la bontà. A dare qualche utile<br />
consiglio per l’acquisto è Fausto<br />
Borella, esperto e animatore di corsi<br />
dedicati alla cultura dell’olio extravergine<br />
d’eccellenza (www.maestrodolio.it).<br />
La bottiglia, innanzi tutto: «L’extravergine<br />
- dice Borella - teme luce,<br />
calore e aria; importante quindi<br />
è scegliere bottiglie o confezioni<br />
scure, da mantenere ben chiuse,<br />
possibilmente a una temperatura<br />
attorno ai 15°C. Bisogna quindi<br />
leggere con attenzione l’etichetta:<br />
meglio preferire olio da olive di origine<br />
italiana e lavorate in Italia e<br />
per spremitura a freddo (sopra i<br />
28°C l’olio potrebbe presentare al-<br />
27 Libero_Stile
terazioni di sapore). Inoltre per legge<br />
il grado di acidità deve essere inferiore<br />
a 0,8 g per litro». Ma non<br />
basta. L’olio è un po’ come il vino:<br />
le varietà coltivate in Italia (le “cultivar”)<br />
sono moltissime, addirittura<br />
350 e gli oli monovarietali, ottenuti<br />
da un solo cultivar, hanno<br />
sapori spiccati e particolari.<br />
ABBINAMENTI D’ELEZIONE<br />
L’indicazione della cultivar in etichetta<br />
oggi non è obbligatoria, ma molti<br />
produttori lo riportano, quale segno<br />
distintivo della propria produzione<br />
e qualità. Ma come orientarsi<br />
per utilizzare al meglio i vari tipi di<br />
Degustazioni facili<br />
“Taste-huile” sembra una<br />
piccola oliva d’acciaio, ma è<br />
un degusta-olio. Va riempito<br />
con mezza tazzina da caffè di<br />
olio, si chiude il coperchio e<br />
si scalda nel palmo della<br />
mano per qualche minuto.<br />
Aprendo il coperchio si possono<br />
percepire meglio gli<br />
aromi. L’olio contenuto sarà<br />
sufficiente per l’assaggio, ma<br />
anche per essere usato direttamente<br />
sul cibo, grazie al<br />
beccuccio (di Alessi).<br />
Nella foto: Fausto Borella,<br />
esperto di olio<br />
extravergine d’oliva<br />
olio extravergine? «Ci sono tipi di<br />
extravergine - spiega ancora Borella<br />
- che hanno note amare di melanzana,<br />
carciofo, mandorla; altri più dolci,<br />
con sentori di banana, pinoli o<br />
vaniglia; infine quelli con note piccanti,<br />
di pepe, peperoncino, noce<br />
moscata… sapendo le caratteristiche<br />
di ciascuno il gioco è studiare gli abbinamenti.<br />
Con pesci lessati e crostacei,<br />
insalate e pinzimonio ad esempio,<br />
sono ottimi gli oli di varietà Leccino;<br />
con le carni alla griglia e le zuppe<br />
è indicato l’olio di frantoio toscano,<br />
il Bosana sardo o il cultivar Coratina.<br />
Mentre con i crudi di pesce<br />
o gli affumicati sono ottimi i culti-<br />
Per la prima colazione<br />
Corsi per diventare<br />
esperti d’olio<br />
Fausto Borella organizza corsi<br />
per avvicinare alla conoscenza<br />
dell’olio extravergine d’oliva<br />
d’eccellenza. Il prossimo,<br />
organizzato in 12 lezioni,<br />
inizierà il 9 marzo a Lucca (info<br />
sul sito www.maestrodolio.it).<br />
Anche il Club Turisti del Vino<br />
della Lombardia, la sezione del<br />
Movimento Turismo del Vino<br />
propone corsi ed incontri di<br />
degustazione. Il primo si è<br />
tenuto a Milano in febbraio e<br />
altri saranno organizzati, a<br />
numero chiuso, su richiesta.<br />
Info:<br />
clubturisti@mtvlombardia.com<br />
var Biancolillo o Nocellara». Un consiglio<br />
finale: al posto delle solite marmellate,<br />
condite lo stracchino o il<br />
quartirolo con un filo d’olio cultivar<br />
Raja del Lazio o Bianchera friulano:<br />
da provare! v<br />
Piccole capresi all’olio extravergine d’oliva<br />
Ingredienti: 275 g di uova, 250 g di zucchero semolato, 250 g di mandorle non pelate, 100 g di olio<br />
extravergine d’oliva, 200 g di cioccolato fondente, 15 g di cacao amaro in polvere, 15 g di liquore all’amaretto,<br />
olio e farina di riso per gli stampi, zucchero a velo.<br />
Preparazione: tritate grossolanamente le mandorle con il cacao con metà dello zucchero, montate le<br />
uova con lo zucchero rimanente; sciogliete il cioccolato e unite l’olio. Incorporate alle uova la polvere di<br />
mandorle, quindi aggiungete il cioccolato fuso con l’olio. Completate con il liquore all’amaretto. Mettete<br />
in stampini individuali unti d’olio e spolverizzati di farina di riso e infornate a 200° per 8 minuti circa.<br />
(ricetta dal volume “Golosi di salute” di L. Montersino e R. Sammartini, Fabbri Editore)<br />
29 Libero_Stile
30 Libero_Stile<br />
VETRINA<br />
Veneziani guarda<br />
ai mercati internazionali<br />
Per Veneziani, marchio storico<br />
nel comparto dei polimeri<br />
industriali e dei prodotti<br />
anticorrosione, il 2008 è stato<br />
l’anno della svolta. In controdentenza<br />
rispetto ai numeri<br />
del mercato e al generale<br />
rallentamento dell’economia<br />
italiana, il Gruppo guidato<br />
da Fabio Valentini ha<br />
messo a segno una serie di<br />
importanti acquisizioni e di<br />
commesse che hanno messo<br />
il turbo al business proiettando<br />
l’impresa in una dimensione<br />
sempre più internazionale.<br />
Dott. Valentini, quali sono<br />
le ultime operazioni che<br />
avete portato a termine?<br />
L’ultimo anno è stato un susseguirsi<br />
di acquisizioni strategiche.<br />
Abbiamo esordito<br />
con l’acquisto di una parte<br />
del business di resine poliesteri<br />
da Bayer Material Science.<br />
Sempre a dicembre, abbiamo<br />
acquisito il 90% di Sinitalia,<br />
nome di prestigio tra<br />
le aziende italiane produttrici<br />
di rivestimenti protettivi<br />
per il calcestruzzo. Nella nuova<br />
Società, Veneziani-Sinitalia<br />
srl, sono confluite dal 1°<br />
gennaio 2009 anche tutte le<br />
attività commerciali della divisione<br />
Betok. Infine, Poi, proprio<br />
in questi giorni, la Veneziani<br />
vernici marine e industriali<br />
è salita al 75% nel capitale<br />
della SVM Off-shore<br />
Activities, specializzata nell’applicazione<br />
dei rivestimenti<br />
anticorrosivi per le piattaforme<br />
marine.<br />
Quali effetti hanno avuto<br />
le acquisizioni?<br />
Un notevole rafforzamento<br />
nei diversi comparti in cui<br />
operiamo. Con l’acquisizio-<br />
ne di Sinitalia il Gruppo Veneziani,<br />
è diventato leader di<br />
mercato e punto di riferimento<br />
per il settore della protezione<br />
del calcestruzzo, con<br />
particolare riferimento alle<br />
pavimentazioni industriali, al<br />
rivestimento di opere d’arte,<br />
ai depuratori ed alle infrastrutture<br />
in genere, oltre che<br />
leader assoluto europeo nel<br />
settore degli elastomeri a base<br />
di poliurea. L’ingresso in<br />
SVM Off-shore Activities è un<br />
altro passo verso il livello di<br />
eccellenza sia nelle attività<br />
di cantiere sia nelle qualità<br />
dei materiali, come dimostra<br />
l’assenso della società IN-<br />
TERMARE - Gruppo Eni,<br />
azienda particolarmente all’avanguardia<br />
nella costruzione<br />
di piattaforme e moduli,<br />
nonché proprietaria dello<br />
yard di Arbatax (Nu), presso<br />
cui opera la SVM. È un<br />
segmento di mercato tecnicamente<br />
all’avanguardia, con<br />
prospettive di sviluppo interessanti<br />
per l’importanza rivestita<br />
da materie prime<br />
quali il petrolio e il gas.<br />
Oltre allo shopping di<br />
aziende, di recente avete<br />
ricevuto una commessa<br />
con diversi zeri<br />
Abbiamo siglato un contratto<br />
da 48 milioni di dollari con<br />
la Star Fabricators Co. Ltd,<br />
Joint Venture costituita tra<br />
SAIPEM e SAUDI-ARAMCO.<br />
La commessa avrà una durata<br />
di 13 anni e prevede<br />
l’esecuzione dei rivestimenti<br />
protettivi delle costruzioni<br />
off-shore che verranno realizzate<br />
presso lo yard di Damman,<br />
già in fase di avanzata<br />
realizzazione. L’accordo prevede<br />
inoltre che Venezioni si<br />
occupi delle attività relative<br />
alla progettazione, alla costruzione,<br />
il montaggio e<br />
l’avviamento degli impianti<br />
di trattamento e verniciatura<br />
delle superfici di tutte le<br />
costruzioni metalliche che<br />
verranno impiegate nel settore<br />
di competenza della<br />
joint venture in Arabia Saudita.<br />
Obiettivi per il futuro?<br />
Puntare sul know-how d’eccellenza<br />
e sulla forte capacità<br />
imprenditoriale riconosciuta<br />
al Gruppo Veneziani, per<br />
perseguire una strategia sempre<br />
più orientata alla internazionalizzazione<br />
e alla specializzazione.<br />
La corsa che porterà<br />
il gruppo ad avere in cinque<br />
anni un fatturato di oltre<br />
100 milioni di euro è avviata<br />
e solo chi non crede alla vittoria<br />
non vincerà mai. v
L’ANIMA DELL’ACQUA<br />
Una grande mostra a Palazzo Reale dedicata all’elemento simbolo<br />
della vita. Il contributo all’iniziativa della Regione Lombardia nelle<br />
parole dell’Assessore Massimo Buscemi<br />
La storia dell’acqua raccontata<br />
attraverso le opere di grandi<br />
artisti: da Caravaggio a Tintoretto,<br />
a Masolino da Panicale<br />
e Segantini. In tutto 121<br />
capolavori, provenienti da vari<br />
musei, scelti per la loro capacità<br />
di interpretare i più reconditi<br />
significati di questo<br />
elemento naturale così indispensabile<br />
per l’umanità. La<br />
mostra, che resterà aperta fino<br />
al 29 marzo, è inserita all’interno<br />
del progetto EnergiAcqua<br />
ideato e realizzato da<br />
Fondazione DNArt, condiviso<br />
e sostenuto da Regione<br />
Lombardia Assessorato alle<br />
Reti e Servizi di Pubblica Utilità<br />
e Sviluppo Sostenibile.<br />
Abbiamo chiesto all’Assessore<br />
Massimo Buscemi di descriverci<br />
più in dettaglio le caratteristiche<br />
e gli obiettivi del<br />
progetto.<br />
Assessore Buscemi, quali<br />
sono i motivi che vi<br />
hanno spinto a sostenere<br />
questo evento?<br />
“L’anima dell’acqua” è una<br />
grande mostra che ha il<br />
pregio di coniugare gli<br />
aspetti tecnici con il mondo<br />
della cultura.<br />
L’appuntamento di Palazzo<br />
Reale è infatti inserito in un<br />
progetto articolato, che si<br />
sviluppa lungo tre assi:<br />
tecnico scientifico,<br />
didattico e artistico. Per<br />
ognuno sono state<br />
programmate specifiche<br />
iniziative.<br />
Ce ne vuole<br />
parlare?<br />
L’ambito<br />
tecnico è<br />
stato<br />
dibattuto nel<br />
corso di un<br />
simposio<br />
svoltosi il 1°<br />
dicembre, che ha visto<br />
riuniti i massimi esperti<br />
italiani ed europei. Una<br />
preziosa occasione di<br />
confronto sulle varie<br />
tematiche legate all’acqua:<br />
dagli strumenti per la tutela<br />
di un bene così strategico al<br />
suo uso come risorsa per la<br />
produzione di energia pulita.<br />
Le iniziative educative<br />
stanno attivamente<br />
coinvolgendo le scuole: fino<br />
al 29 marzo i ragazzi<br />
potranno prender parte a<br />
laboratori didattici.<br />
L’obiettivo è di rendere<br />
consapevoli le nuove<br />
generazioni del valore vitale<br />
dell’acqua per la vita sul<br />
pianeta e stimolarne il<br />
rispetto. La terza prospettiva,<br />
forse la più originale,<br />
riguarda appunto il legame<br />
fra l’acqua e l’espressione<br />
artistica. Un concetto che ha<br />
trovato la sua sintesi<br />
nell’immagine simbolo della<br />
mostra, il Narciso del<br />
Correggio: l’acqua come<br />
specchio della bellezza.<br />
Sono previste altre<br />
iniziative?<br />
Il prossimo 22 marzo, in<br />
occasione della<br />
Giornata<br />
Mondiale<br />
dell’Acqua,<br />
Milano si<br />
trasformerà in<br />
un grande<br />
laboratorio ricco<br />
di esperimenti,<br />
concerti, letture,<br />
performance e installazioni<br />
artistiche. Una corsa lungo i<br />
Navigli vecchi e nuovi<br />
coinvolgerà anche lo sport<br />
in difesa dell’ambiente.<br />
Trattandosi di una mostra<br />
itinerante, le opere saranno<br />
in seguito trasferite in<br />
Sicilia, a Catania e<br />
successivamente in Veneto ,<br />
a Venezia o Verona. In<br />
autunno sarà una allestita<br />
nuova mostra, sempre<br />
dedicata al tema dell’energia.<br />
Questa volta, il protagonista<br />
sarà il fuoco.<br />
Quale lavoro sta svolgendo<br />
il suo assessorato?<br />
Il nostro impegno si<br />
sviluppa su tutti i fronti:<br />
agricolo, industriale,<br />
energetico ambientale,<br />
turistico. L’acqua è un bene<br />
indispensabile e pertanto<br />
deve essere utilizzata in<br />
modo virtuoso. I nostri<br />
sforzi vanno nella direzione<br />
di realizzare tutti quei<br />
progetti e le opere necessarie<br />
per restituire alla natura<br />
l’acqua nelle stesse condizioni<br />
in cui è stata prelevata. La<br />
Lombardia è la regione<br />
italiana con il maggior<br />
numero di fiumi, laghi e<br />
canalli artificiali. La<br />
salvaguardia e la<br />
valorizzazione di questo<br />
immenso patrimonio idrico<br />
richiede ingenti investimenti.<br />
Come saranno impiegati?<br />
Puntiamo prima di tutto<br />
all’incremento del numero<br />
dei depuratori sul territorio,<br />
con interventi sia<br />
nell’ambito degli enti locali<br />
sia in quello delle attività<br />
private. Un altro capitolo di<br />
fondamentale importanza<br />
riguarda la produzione di<br />
energia idroelettrica. Da più<br />
di cento anni le nostre valli<br />
alpine sono sede di impianti<br />
che producono energia da<br />
fonte pulita e rinnovabile.<br />
Oggi queste centrali<br />
forniscono ben il venti per<br />
cento del fabbisogno<br />
energetico regionale, una<br />
forma di produzione<br />
virtuosa che sostiene lo<br />
sviluppo nel rispetto<br />
dell’ambiente. v<br />
31 Libero_Stile
Quattro società<br />
diventano una<br />
per un servizio<br />
migliore.
UNA GIORNATA<br />
ALLA CERTOSA DI PAVIA<br />
Impossibile non notarla. I suoi marmi<br />
policromi e la candida trina di<br />
colonnine, pinnacoli<br />
e statue che incorniciano<br />
l’imponente facciata, la<br />
rendono un unicum nell’architettura<br />
religiosa. La<br />
costruzione della Certosa<br />
di Pavia, voluta da Gian<br />
Galeazzo Visconti, si protrasse<br />
per circa un secolo:<br />
dall’agosto 1396 al 1497,<br />
anno in cui fu consacrata<br />
la chiesa. La scelta della posizione<br />
non fu casuale. La<br />
zona era strategica: a metà strada tra Milano,<br />
capitale del ducato, e Pavia, la seconda<br />
città per importanza, dove il duca<br />
era cresciuto e dove aveva sede la corte,<br />
nello splendido castello visconteo.<br />
Nel pensiero di Gian Galeazzo, la chiesa<br />
era destinata a divenire il mausoleo<br />
dinastico dei Duchi di Milano.<br />
CLUB IPPICO SANZENONESE<br />
SAN ZENONE PO (PV)<br />
Via Luigi Ponti n 70<br />
http://www.clubippicosanzenonese.com<br />
info@clubippicosanzenonese.com<br />
Il monastero,<br />
risalente<br />
al XIV secolo,<br />
rappresenta<br />
uno dei più<br />
importanti<br />
monumenti<br />
tardo-gotici<br />
italiani<br />
Alla costruzione della Certosa attesero i<br />
migliori artisti del tempo, dall’architet-<br />
to Guinoforte Solari agli<br />
scultori attivi sulla facciata<br />
Cristoforo Mantegazza e<br />
Giovanni Antonio Amadeo.<br />
Quest’ultimo, dopo<br />
l’esecuzione dei bassorilievi<br />
della parte destra dello<br />
zoccolo della facciata dal<br />
1473 al 1476, tornò nel<br />
1492 quale direttore del<br />
cantiere; il coronamento è<br />
invece opera di Cristoforo<br />
Solari, detto il Gobbo.<br />
I capolavori artistici<br />
Il monastero pavese è uno scrigno che<br />
custodisce alcuni fra i più grandi capolavori<br />
della pittura rinascimentale. All’interno<br />
si segnalano alcune del Bergognone,<br />
come la pala di Sant’Ambrogio<br />
(1490), quella di San Siro (1491) e la<br />
Punto<br />
di sosta<br />
A CAVALLO NEL PARCO<br />
Se la visita alla Certosa di pavia ha<br />
soddisfatto il vostro appetito<br />
culturale, ma vi è rimasto un<br />
languorino allo stomaco, allora<br />
dirigetevi verso S. Zenone Po.<br />
All’interno del parco naturale, il Club<br />
Ippico Sanzenonese è il luogo ideale<br />
dove trascorrere qualche ora di<br />
piacevole relax con gli amici: un<br />
ambiente familiare e accogliente,<br />
dove gustare i piatti tipici della<br />
tradizione lombarda. E se siete in<br />
vena di movimento, il centro offre<br />
lezioni di monta western e rilassanti<br />
passeggiate sulle rive del Po.<br />
meravigliosa Crocifissione (1490). La<br />
Certosa ospita inoltre il “Padre Eterno”,<br />
un pannello del Perugino parte di un<br />
polittico oggi smebrato; pale del Cerano,<br />
del Morazzone, del Guercino, di<br />
Francesco Cairo e un ciclo di affreschi,<br />
nel coro, di Daniele Crespi. Il presbiterio<br />
accoglie anche i bellissimi stalli lignei<br />
dei monaci, intagliati ed intarsiati. Nell’abside<br />
di destra del transetto è collocato<br />
un bellissimo affresco di Bergognone<br />
con Gian Galeazzo Visconti presenta alla<br />
vergine il modello della Certosa tra<br />
Filippo Maria Visconti, Galeazzo Maria<br />
Sforza e Gian Galeazzo Sforza, eseguito<br />
tra il 1490-1495. Altri affreschi sono attribuiti<br />
ad un gruppo di allievi di scuola<br />
bramantesca, tra cui il giovanissimo<br />
Bernardo Zenale. Una meta da non perdere<br />
per chi vuole immergersi nel fascino<br />
di un luogo senza tempo. v<br />
Come arrivare<br />
Diverse le “rotte” possibili partendo da Milano. Forse la<br />
più suggestiva è quella che costeggia il Naviglio Pavese:<br />
poche decine di chilometri di strada provinciale<br />
circondata dalla tipica campagna lombarda e si è arrivati.<br />
I più sportivi, tempo permettendo, possono invece<br />
inforcare la bicicletta e risalire lungo l’Alzaia. Una volta<br />
superata la città, le due ruote vi permetteranno di<br />
assaporare il silenzio dei campi e i profumi della natura.<br />
Basta preparare un cestino da pic-nic e partire<br />
all’avventura.<br />
35 Libero_Stile
P<br />
36 Libero_Stile<br />
Una fuga<br />
per due<br />
Da Napoli all’India, quattro<br />
idee per un’evasione tra<br />
sentimento e relax<br />
roporle (o<br />
proporgli) un<br />
viaggio per San<br />
Valentino? Un<br />
pensiero carino ma<br />
banalizzato dalla data<br />
ormai scontata.<br />
Decisamente meglio giocare l’effetto sorpresa.<br />
Ora dunque che la festa istituzionale e tanto<br />
commerciale degli innamorati è passata, e con<br />
essa anche le tariffe da alta stagione, buttiamoci<br />
e osiamo l’invito. Sentirsi dire “prepara la borsa,<br />
venerdì ti porto via dalla città” non lascerà mai e<br />
poi mai indifferenti. Se la relazione è agli inizi, sarà<br />
una dichiarazione d’intenti per far capire<br />
chiaramente quanto lei (o lui) ci piace; se la storia<br />
dura da un po’, è un modo per dichiararsi sempre<br />
innamorati; quando la coppia è in crisi, significa<br />
che almeno c’è la volontà di tentare un recupero.<br />
Innanzitutto poniamoci il quesito: weekend o<br />
qualcosa di più? La seconda opzione è<br />
ovviamente preferibile perciò, se nessuno dei<br />
due ha difficoltà a organizzarsi, vada senz’altro<br />
per la classica settimanella. Quando però la<br />
confidenza è ancora da conquistare o gli<br />
impegni di lavoro non concedono una libertà a<br />
lungo termine, ben venga anche un fine<br />
settimana.<br />
E poi viene la domanda cruciale: dove? Bene o<br />
male ci saremo fatti un’idea della compagna (o<br />
compagno) di viaggio: sportivo o pigro, parco o<br />
buongustaio, tranquillo o nottambulo… Sulla base<br />
dell’identikit che ne viene fuori, ecco quattro mete<br />
per altrettante personalità, con quattro alberghi<br />
consigliati ad hoc per ogni situazione.v<br />
CURIOSO E VIVACE<br />
Ogni angolo di Napoli è ammaliatore. La<br />
vivacità di suoni e colori, il mare e le<br />
vicine Capri e Ischia, per non parlare della<br />
cucina e della musica. La città partenopea<br />
è un tesoro che molti italiani devono<br />
ancora scoprire. Un caffè al Gambrinus in<br />
piazza Plebiscito, un giro del quartiere dei<br />
presepai San Gregorio Armeno e una<br />
visita al museo d’arte contemporanea<br />
MADRE già valgono il viaggio. Scendendo<br />
al nuovo Romeo Hotel, disegnato dallo<br />
Studio Kenzo Tange e Associati, il<br />
soggiorno si completa di un’atmosfera di<br />
seduzione che coinvolge tutti i sensi.<br />
Ottimo il roof restaurant da cui si scorge il<br />
Vesuvio; bellissima la vista mare che, dalle<br />
camere, dà l’impressione di essere su una<br />
nave da crociera; interessanti le opere<br />
d’arte contemporanea e i pezzi esclusivi<br />
di design che sono il filo conduttore<br />
dell’hotel. La spa offre servizi di alto<br />
livello e ha un’immagine decisamente<br />
suggestiva, così come la piscina a cielo<br />
aperto, in cui concludere la giornata, tra<br />
un drink e un idromassaggio da<br />
condividere in dolce compagnia.<br />
www.romeohotel.it
ELEGANTE E SOLITARIO<br />
L’isola deserta e la barca sono,<br />
nell’immaginario collettivo, ideali luoghi di<br />
pura evasione, a volte sognata solitaria ma<br />
sicuramente più divertente se condivisa in<br />
buona compagnia. Se volete lasciare la<br />
fortunata preda a bocca aperta, fatte<br />
scattare l’invito per l’India, sulla nuova Taj<br />
Jiva SPA Boat. Non una semplice, seppur<br />
romantica, imbarcazione ma<br />
un’esclusivissima spa galleggiante sul Taj<br />
Lake Palace di Udaipur, che richiama lo<br />
splendore del vicino Taj Lake Palace,<br />
dimora storica di Maharaja. La Jiva Spa<br />
Boat, ispirata allo stile degli antichi battelli<br />
reali, evoca le maestose crociere regali e ne<br />
ripropone gli antichi cerimoniali. Se<br />
l’atmosfera è ricca di<br />
storia, i comfort sono<br />
modernissimi. La spa<br />
suite per due, con area<br />
lounge per il relax e il<br />
bagno turco, si apre sul<br />
ponte principale con la<br />
vasca idromassaggio<br />
all’aperto. Tutti i<br />
prodotti utilizzati sono<br />
naturali e ricavati da<br />
erbe ed olii essenziali<br />
indiani.<br />
www.tajhotels.com<br />
ROMANTICO E RAFFINATO<br />
Sembra di fare un salto indietro nel tempo al<br />
Palace Luzern di Lucerna. Qui, sulle rive del<br />
Lago dei Quattro Cantoni e circondati da un<br />
paesaggio alpino idilliaco, l’arredamento gioca<br />
con i contrasti tra stoffe e mobili pregiati e<br />
dettagli in stile contemporaneo. Da segnalare il<br />
pacchetto di due notti “Palace à deux”, che<br />
prevede 2 notti con sistemazione in Junior<br />
Suite, inclusa prima colazione, comprende<br />
l’uso della spa ed un bagno per la coppia con i<br />
petali di rosa. www.palace-luzern.ch<br />
PASSIONALE E DIVERTENTE<br />
La destinazione è Londra. O per meglio dire un hotel della città.<br />
Dando un’occhiata al programma suggerito da questo albergo,<br />
che evoca esperienze alla “Nove settimane e _”, le bellezze<br />
artistiche e culturali della capitale britannica rischiano infatti di<br />
passare in secondo piano. Al Metropolitan vi aspettano<br />
fragranze afrodisiache e candele in camera, un massaggio per<br />
due all’interno della stessa e varie ‘amenities’, tra cui la<br />
Seduction Box con spiritosi regali. E se per caso vi distraete a<br />
guardare fuori dalla finestra, la vista su Hyde Park non deluderà<br />
certamente.<br />
www.metropolitan.como.bz
BENESSERE<br />
La cura delle mani (e dei piedi)<br />
è ormai diventata una<br />
consuetudine anche nel nostro<br />
Paese. Una tendenza arrivata<br />
alcuni anni fa dagli Stati Uniti,<br />
dove sono nate le Nail Spa,<br />
vere e proprie beauty farm per<br />
la cura e la bellezza delle<br />
unghie di mani e piedi.<br />
In Italia il fenomeno è più<br />
recente ma in poco tempo ha<br />
ottenuto un grandissimo<br />
successo.<br />
Spesso durante la pausa<br />
pranzo ci si concede una french<br />
manicure chiacchierando con le<br />
amiche nelle Nail spa ormai<br />
numerose anche da noi.<br />
La cura di se sta diventando<br />
sempre più maniacale e un<br />
gradevole aspetto esteriore ò<br />
l’obbiettivo di molti, e le mani<br />
vengono considerate una sorta<br />
di biglietto da visita della<br />
persona, la prima cosa che si<br />
mostra di se.<br />
Le Nail spa oltre a trattamenti di<br />
cura e benessere, propongono<br />
anche specifici trattamenti:<br />
l’applicazione di gels naturali e<br />
di resine per riparare e<br />
fortificare le unghie, la sempre<br />
richiesta french manicure e, per<br />
un tocco di allegria,o una<br />
serata particolare la<br />
decorazione delle unghie con<br />
gli stencil, con disegni a mano<br />
o con bijoux applicati. v<br />
MANI<br />
E PIEDI<br />
39 Libero_Stile
BENESSERE<br />
O.P.I.<br />
piazza Cadorna 9, leader<br />
americano della<br />
ricostruzione delle unghie,<br />
propone Pedicure Spa, soin,<br />
con bagno<br />
all’estratto di<br />
pompelmo,<br />
esfoliazione,<br />
massaggio e<br />
maschera idratante, il tutto<br />
eseguito comodamente<br />
seduti su una poltrona dotata<br />
di massaggio dorsale e<br />
idromassaggio ai piedi.<br />
Enhancements Unic<br />
Nail Spa<br />
via Solferino 13/b: negli eleganti locali della<br />
Spa l’atmosfera rilassante, grazie a<br />
candele profumate e musica lunge, invita a<br />
provare i vari trattamenti:<br />
"manicure con massaggio coccolone",<br />
"pedicure della sirena", "manicure à la<br />
crème chaude", "pedicure al siero marino",<br />
"manicure maschera rigenerante".<br />
Il personale internazionale, esperto ed<br />
altamente qualificato assiste ogni cliente in<br />
ogni passaggio, eseguendo tutti i<br />
trattamenti con i migliori prodotti naturali<br />
importati da case leader del settore nel<br />
mercato americano. Particolare la<br />
Champagne Manicure: bagno caldo,<br />
massaggio alle mani con oli profumati,<br />
esfoliazione e smalto. Il tutto arricchito da<br />
una coppa di champagne.<br />
Vanità,<br />
corso Garibaldi 104,<br />
ricostruzione delle unghie<br />
in gel, per avere una<br />
mano sempre in ordine;<br />
con le diverse tecniche<br />
ciascuna con le proprie<br />
caratteristiche e funzioni<br />
specifiche, potrete<br />
risolvere problemi di<br />
unghie fragili, piatte,<br />
sfaldate, corte, a crescita<br />
lenta o onicofagiche<br />
(unghie mangiate).<br />
Da Glitter,<br />
via san Giovanni al Muro<br />
14, in un ambiente<br />
fashion decisamente<br />
anni ‘70, c’è l’“happy<br />
hour nail care”, ovvero<br />
aperitivo e musica<br />
offerti a chi decide di<br />
effettuare un<br />
trattamento tra quelli<br />
proposti.<br />
Oppure con la ricostruzione unghie potete<br />
semplicemente avere mani sempre in ordine<br />
senza bisogno di fare la manicure tutte le<br />
settimane, ma sarà sufficiente una seduta di<br />
mantenimento una volta al mese circa. I gel<br />
utilizzati hanno l’importante caratteristica di<br />
non ingiallire, e di restare cromaticamente<br />
inalterati tra un ritocco e l’altro.<br />
Moltissime donne hanno iniziato ad<br />
utilizzare la ricostruzione unghie in gel per<br />
occasioni speciali come un matrimonio o una cena<br />
importante, ma poi hanno continuato ad usarla anche<br />
nella vita di tutti i giorni perchè soddisfa il piacere di<br />
avere una mano sempre curata e femminile.<br />
Mani & Piedi Nail SPA,<br />
corso Vercelli, 7.<br />
Gestitoda Laura Tran Thien, 28enne ex<br />
modella italo-vietnamita che ha vissuto per<br />
lungo tempo a San Francisco.<br />
Mani & Piedi è uno spazio esclusivo, dove nel<br />
tempo di una pausa pranzo ci si può<br />
concedere french manicure, pedicure,<br />
riflessologia plantare e trattamenti da beauty<br />
farm di lusso in un clima di totale relax. Nelle<br />
filosofie orientali c’è una precisa relazione fra<br />
tipologia e forma delle unghie e il sé interiore.<br />
Forse anche per questo prendersi cura delle<br />
nostre mani e dei nostri piedi significa, oltre<br />
che migliorare il nostro<br />
benessere, regalarci un po’ di<br />
sicurezza in più nei rapporti con<br />
gli altri, questo il pensiero di<br />
Laura Tran Thien.<br />
41 Libero_Stile
42 Libero_Stile<br />
VETRINA<br />
Rede lancia le calze ecologiche<br />
Sono in 3 filati vegetali<br />
completamente<br />
biodegradabili:<br />
bamboo, fibra di faggio<br />
e lino<br />
PR Factory<br />
Jacopo Valli<br />
Cell. 335 6357459<br />
Via Mambretti 32<br />
Milano, 20157<br />
Tel/fax 02 39005196<br />
e-mail: jacopo.valli@prfactory.it<br />
Calzificio Mario Re Depaolini S.p.A.<br />
Domenico Mastromauro<br />
Via Santa Maria, 60<br />
Parabiago, 20015<br />
tel. 0331/550111 - fax 0331/555750<br />
e-mail: dmastromauro@rede.it<br />
L’obiettivo è soddisfare sempre più la domanda<br />
del consumatore per un prodotto-calza che sia legato<br />
al massimo benessere all’indosso, che vada<br />
oltre alla semplice immagine di design. Il marchio<br />
di posizionamento più alto, Redepaolini, si orienta<br />
sempre più verso l’utilizzo di fibre naturali, totalmente<br />
biodegradabili, nel totale rispetto dell’ambiente.<br />
Per la fibra di faggio, è in corso un programma<br />
di tutela ambientale garantito dalla certificazione<br />
europea PEFC- Pan European Forest<br />
Certification per il ripopolamento delle foreste di<br />
faggio austriache.<br />
La calza in bamboo: Lo speciale filato di 100%<br />
bamboo, utilizzato per la realizzazione della calza,<br />
è stato testato dal Centro Tessile Cotoniero e<br />
Abbigliamento, autorizzato a svolgere ricerche di<br />
carattere applicato del Ministero dell’Università<br />
e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Secondo<br />
il rapporto di prova, l’efficacia antibatterica del<br />
materiale è stata verificata, attraverso il metodo<br />
per assorbimento, con risultati sorprendenti: Valore<br />
di attività battericida L=4,4, oltre 4 volte superiore<br />
a un normale materiale tessile, che viene<br />
considerato battericida quando L>0.<br />
Oltre che battericida, il prodotto realizzato è totalmente<br />
biodegradabile e consente una perfetta<br />
traspirazione del piede.<br />
La calza in fibra di faggio ( Modal ) è una fi-<br />
bra ricavata dalla pianta del faggio, utilizzata nel<br />
settore della calzetteria maschile per la prima volta<br />
in puro, ovvero completamente vegetale, mettendo<br />
a punto una particolare taratura dei cilindri<br />
delle macchine di produzione, in quanto filato<br />
particolarmente difficile da tessere. Specificatamente<br />
consigliata per pelli inclini ad arrossamenti<br />
e quindi particolarmente sensibili,. la calza<br />
è inoltre ecologica in quanto realizzata interamente<br />
con una fibra completamente biodegradabile,<br />
che conserva nel tempo, lavaggio dopo lavaggio,<br />
una mano sempre morbida, pur essendo molto resistente<br />
all’usura. La vendita di questo prodotto<br />
contribuirà al ripopolamento delle foreste di faggio<br />
austriache, in base a un programma di tutela<br />
ambientale garantito dalla certificazione europea<br />
PEFC- Pan European Forest Certification per la tutela<br />
delle foreste.<br />
La calza in lino Rede è riuscita a identificare una mischia<br />
di lino, la fibra più estiva per antonomasia, superando<br />
i vincoli dettati da costi proibitivi e soprattutto<br />
alla ruvidezza della mano. Ha infatti messo a<br />
punto un filato con il giusto equilibrio tra il lino e il<br />
cotone, ottenendo come risultato un prodotto dalla<br />
mano morbida e confortevole. La calza fonde tra loro<br />
le caratteristiche peculiari ed i pregi delle due materie<br />
come l’aspetto grezzo e rustico, la freschezza,<br />
l’igroscopicità e la tenacia del lino, la morbidezza la<br />
traspirabilità e la naturalezza del cotone.v
LIBRI<br />
Presto in un libro,<br />
per la prima volta,<br />
la vita e la straordinaria<br />
avventura imprenditoriale<br />
del creatore della CNN<br />
Chiamami Ted<br />
Di Ted Turner con Bill Burke<br />
Ed. Etas<br />
I segreti<br />
di TED TURNER<br />
Avvenimento editoriale da segnare in agenda quello che Etas (Gruppo<br />
RCS) sta organizzando per il mese di maggio. È infatti in arrivo sugli<br />
scaffali delle librerie l’ultima novità della serie dedicata ai grandi<br />
manager e imprenditori di successo, tanto abili nel business da<br />
diventare dei veri e propri casi di studio negli atenei di tutto il mondo.<br />
“Call me Ted”, questo il titolo originale dell’opera, ripercorre senza<br />
censure la vita e l’esperienza imprenditoriale di uno degli uomini più<br />
ricchi del pianeta. Una vita molto speciale, attraversata da grandi<br />
disgrazie e immani fortune. Ogni pagina ha il raro pregio di far sentire<br />
la vera voce del protagonista, tratteggiandone il carattere, le passioni,<br />
i rapporti familiari e la sua visione illuminata sul futuro dell’economia<br />
internazionale. Il suo stile di vita, diventato ormai una leggenda, è<br />
sintetizzato nel motto paterno che egli ama spesso ripetere: “A letto<br />
presto, alzarsi presto, lavoro infernale e pubblicità!”<br />
Oltre ad essere ricchissimo e possedere uno dei più vasti patrimoni<br />
terrieri degli Stati Uniti, Turner deve la sua fama soprattutto alla<br />
creazione del colosso televisivo CNN: il primo canale all news della<br />
storia. Un modello di industria della comunicazione che ha<br />
rivoluzionato il modo stesso di fare informazione. Grande appassionato<br />
di vela, ha prima conquistato la Coppa America e poi, come<br />
proprietario degli Atlanta Braves, ha caparbiamente riportato anche la<br />
vittoria nelle World Series di baseball del 1995. L’eclettismo e la varietà<br />
di interessi sono da sempre un suo tratto distintivo. Anticonformista,<br />
filantropo, energico, Ted Turner ha saputo con grande personalità<br />
rinascere dopo la catastrofica fusione fra AOL e Time Warner. Nel libro,<br />
inoltre, vengono narrati i retroscena degli incontri avuti nel corso degli<br />
anni da Turner con i massimi esponenti del mondo della politica e della<br />
finanza: da Fidel Castro a Mikhail Gorbachev, da Jimmy Carter a Bill<br />
Gates, a Jack Welch e Warren Buffett. Un dietro le quinte raccontato in<br />
prima persona che svela il lato privato di alcuni dei personaggi più<br />
influenti dell’ultimo mezzo secolo. Una storia fino ad oggi sconosciuta.<br />
A scriverla con lui con mano leggera è stato Bill Burke, fedele<br />
collaboratore di Ted Turner nonché manager di lungo corso che ha<br />
ricoperto ruoli importanti nelle sue imprese. Un’autobiografia,<br />
“Chiamami Ted”, che sarà di prezioso aiuto a tutti coloro - imprenditori<br />
e manager - desiderosi di imparare i segreti di uno fra i più straordinari<br />
imprenditori del nostro tempo. v<br />
43 Libero_Stile
CIBOESESSO<br />
di Laura Intiso<br />
Il sesso e i piaceri della gola sono due<br />
aspetti della nostra vita profondamente<br />
legati, infatti la nutrizione e<br />
la riproduzione svolgono un ruolo fondamentale<br />
per la sopravvivenza e la continuazione<br />
della specie anche se, oltre ad essere<br />
una necessità fisiologica, rappresentano dei<br />
piaceri intensi che ci regalano benessere e<br />
appagamento dei sensi.<br />
Il rapporto tra cibo e sesso nasce con l’uomo<br />
e la religione fa risalire le sue origini alla<br />
cacciata del paradiso terrestre. Non a caso<br />
è stata inserita una mela nell’idillio tra<br />
Adamo ed Eva, perché, benché simbolica,<br />
è pur sempre rappresentativa della stretta<br />
correlazione fra cibo e sesso.<br />
I piaceri della gola nelle tradizioni, nella<br />
mitologia e nelle diverse culture sono sempre<br />
stati associati alla sessualità. Un proverbio<br />
latino recita: “Senza Bacco e Cerere,<br />
si raffredda Venere”, dove le tre divinità<br />
rappresentano rispettivamente il vino, il<br />
cibo e l’amore. Nella civiltà greca e romana<br />
si decantavano già i numerosi alimenti<br />
in grado di esaltare le virtù amorose come<br />
le cipolle, il tartufo, il miele e i crostacei.<br />
Anche l’aglio veniva considerato un eccitatore<br />
perché dopo essere stato metabolizzato<br />
dall’organismo, rilasciava un leggero<br />
sentore simile agli odori emanati dal corpo<br />
durante l’attività sessuale. Afrodite, dea<br />
dell’amore e della bellezza, è da lei che deriva<br />
il termine greco “afrodisiaco” che si riferisce<br />
ad ogni sostanza capace di alimentare<br />
lo stimolo o il potere sessuale. La fama<br />
dei cibi in grado di potenziare l’eros si<br />
è diffusa fino ai giorni nostri ai quali se ne<br />
sono aggiunti altri.<br />
Dott.ssa Laura Intiso, ma esistono<br />
davvero i cibi afrodisiaci?<br />
Senza dubbio il più efficace afrodisiaco<br />
è il nostro cervello, che attraverso<br />
la stimolazione dei sensi<br />
e la produzione di immagini e fantasie, è<br />
la sede erogena più importante.<br />
In realtà non è mai stato provato scientificamente<br />
che determinati alimenti funzionino<br />
realmente come veri e propri eccitanti<br />
sessuali ma sicuramente esistono<br />
alcune sostanze che stimolano il desiderio<br />
sessuale attraverso un’azione biochimica.<br />
Spesso si tratta di spezie o erbe quali pepe,<br />
zenzero, cannella, basilico, origano,<br />
noce moscata, in grado di migliorare la<br />
circolazione sanguigna nei vari organi del<br />
corpo, compresi i genitali, attraverso la vasodilatazione.<br />
Esiste poi un ormone, il Vip<br />
(Vasoactive intestinal polipeptide) che a<br />
seguito dell’assunzione di alcuni cibi determina<br />
la vasodilatazione dei corpi cavernosi<br />
dei genitali.<br />
È il caso del famigerato peperoncino che<br />
oltre a quest’azione, grazie alla capsicina,<br />
negli uomini stimola la produzione di spermatozoi<br />
facilitando l’eiaculazione.<br />
Anche il cioccolato, che, stimolando l’insulina<br />
nel pancreas, attiva la serotonina, il<br />
neurotrasmettitore in grado di regalarci<br />
calma e benessere. Infatti, spesso chi ha<br />
carenza di affetto tende a fagocitare il cioccolato,<br />
poiché contiene la feniletilamina,<br />
la stessa sostanza che il cervello produce<br />
quando siamo innamorati.<br />
Le ostriche anch’esse sono in grado di stimolare<br />
la sessualità grazie allo zinco, che<br />
permette la produzione di sperma e lo iodio<br />
che indispensabile alla tiroide per secernere<br />
ormoni che regolano la produzione<br />
di energia sessuale.<br />
Alcuni cibi con proprietà stimolanti vengano<br />
considerati afrodisiaci per analogia<br />
di forma e funzione.<br />
È il caso ad esempio di alcuni ortaggi come<br />
il sedano o l’asparago, dalle forme evo-<br />
cative o di alcuni frutti come la<br />
mela, il fico, il kiwi che hanno una<br />
forte valenza allusiva nelle forme che<br />
rimandano ai genitali maschili e femminili<br />
La cucina floreale, tipica dei tempi moderni,<br />
viene considerata afrodisiaca proprio<br />
perché i fiori sono gli organi genitali<br />
delle piante.<br />
Cibo e sesso hanno la stessa localizzazione<br />
cerebrale, vengono controllati entrambi<br />
dagli stessi ormoni, quindi se non soddisfiamo<br />
l’appettito dei sensi, facilmente ripiegheremo<br />
sul cibo. Spesso quest’ultimo<br />
diviene un rifugio quando non esiste una<br />
vita sentimentale o sessuale soddisfacente<br />
Al contrario, spesso la dieta viene assunta<br />
come il tentativo di riassumere le proprie<br />
competenze seduttive e sessuali.<br />
L’anoressia, uno dei disturbi dei nostri tempi,<br />
sostituisce oggi l’ascetismo, nato proprio<br />
come rifiuto dell’alimentazione e del<br />
sesso intesi come peccati dei sensi. Al contrario,<br />
negli attacchi di fame, come nella<br />
bulimia, c’è un impulso irrefrenabile di<br />
riempire un vuoto affettivo.<br />
Il cibo è un tranquillante naturale, produce<br />
endorfine che ci calmano e ci distendono,<br />
il digiuno, invece, ci rende suscettibili<br />
e nervosi, quindi meno disposti al piacere;<br />
cala il desiderio e le energie<br />
si riduciono drasticamente<br />
Quindi per gratificare mente<br />
e corpo è necessario permettere<br />
al cibo di assumere<br />
poteri magici, alimentando<br />
il gioco sessuale,<br />
cercando di coinvolgere<br />
profondamente<br />
tutti i cinque sensi.<br />
Spesso è l’immaginazione<br />
che attribuisce proprietà<br />
afrodisiache a certi alimenti,<br />
ma placebo o meno che sia val<br />
pur sempre la pena di approfittare<br />
dei suoi effetti. v<br />
45 Libero_Stile
Oroscopo<br />
In questo periodo dell’anno<br />
tornano alla mente le vecchie<br />
maschere della Commedia<br />
dell’Arte che hanno<br />
caratterizzato il Carnevale<br />
della nostra infanzia.<br />
Nel nostro immaginario esse<br />
vivono con i colori con cui<br />
autori come Goldoni le hanno<br />
rappresentate ed in esse si<br />
possono rilevare alcuni<br />
temperamenti e tratti<br />
caratteriali tipici dei dodici<br />
segni zodiacali.<br />
ARIETE CAPITAN SPAVENTA<br />
Maschera che rappresenta<br />
il soldato superbo e<br />
ambizioso che si esprime in<br />
una miscela di spagnolo ed<br />
italiano perchè nata come<br />
deformazione satirica degli<br />
invasori spagnoli.<br />
Ha lunghi baffi e un grande<br />
naso, sul capo svetta un<br />
cappello a larghe tese<br />
adorno di piume e indossa<br />
un vestito a striscie colorate<br />
dal cui fianco pende una<br />
lunga spada.<br />
Personaggio vanaglorioso<br />
dai gesti eclatanti che ama<br />
fare racconti pomposi dai<br />
toni forti, in scena,<br />
rumoreggia anche con urla<br />
assordanti ed è sempre in<br />
movimento, ma anche da<br />
fermo si presenta in<br />
atteggiamento autoritario<br />
con le mani sui fianchi, le<br />
gambe aperte e<br />
l’espressione corrucciata, e<br />
ricorda l’Ariete nel suo<br />
piglio caporalesco,<br />
nell’amore per le armi e le<br />
battaglie e nel suo ardire<br />
con le donne.<br />
TORO GIANDUJA<br />
Maschera nativa del<br />
Monferrato, ma poi<br />
diventata simbolo di Torino<br />
e del Piemonte, è la<br />
maschera più strettamente<br />
legata al suo territorio, così<br />
come lo è al proprio, il<br />
nativo del Toro.<br />
Ha un viso tondo e gaio, la<br />
capigliatura raccolta in un<br />
codino all’insù con un<br />
fiocco rosso, il cappello a<br />
tricorno e indossa una<br />
giubba di panno marrone,<br />
un panciotto giallo, i<br />
pantaloni verdi e lunghi sino<br />
al ginocchio, le calze rosse<br />
e le scarpe con la fibbia in<br />
ottone. Rappresenta il<br />
contadino di umore sempre<br />
allegro, ingenuo e, come il<br />
Toro, è conservatore,<br />
dotato di buon senso<br />
pratico e amante del buon<br />
vino e della buona tavola. Il<br />
godereccio e goloso Toro<br />
ben si lega anche al nome<br />
Gianduja, da cui deriva<br />
l’omonima cioccolata, e ai<br />
cioccolatini gianduiotti che<br />
vengono distribuiti dalla<br />
maschera durante il<br />
Carnevale.<br />
GEMELLI ARLECCHINO<br />
Maschera nata<br />
bergamasca, poi fatta<br />
esprimere in dialetto<br />
veneto. Sul capo ha un<br />
berretto di feltro e il volto è<br />
coperto da una mezza<br />
maschera nera con<br />
sopracciglia cespugliose,<br />
baffi, una protuberanza<br />
rosso o nera sulla fronte, il<br />
naso camuso e le guance<br />
incavate. Veste una<br />
a cura di Roberta Balduin<br />
CARNEVALE... una maschera<br />
per ogni segno zodiacale<br />
originale calzamaglia a<br />
losanghe multicolori, un<br />
corto giubbetto nero e alla<br />
cinta tiene una borsa di<br />
cuoio e il batoccio, che più<br />
che un arma è un bastone<br />
per girare la polenta. Servo<br />
furbo e scanzonato, ladro,<br />
bugiardo, ha un carattere<br />
vivace, pieno di<br />
immaginazione e di trovate<br />
che inventa imbrogli e burle<br />
a spese dei padroni avidi e<br />
taccagni dei quali è a<br />
servizio. Arlecchino è il brio<br />
dei Gemelli, la lingua svelta,<br />
la mimica, la gestualità, le<br />
sue battute, le sue<br />
spiritosaggini, come ha<br />
anche del segno l’agilità nel<br />
movimento, fatto di corse,<br />
capriole e salti.<br />
CANCRO RAGONDA<br />
Personaggio femminile che<br />
indossa un costume di<br />
scena molto semplice,<br />
un’ampia gonna<br />
sormontata da un<br />
grembiule e stretta in vita<br />
da una fascia, una<br />
camiciola bianca e una<br />
piccola cuffia a ricoprire il<br />
capo. Rappresenta la brava<br />
domestica a servizio presso<br />
una famiglia di signori, una<br />
donna matura ed esperta<br />
nei fatti della vita che<br />
accoglie di buon grado le<br />
confidenze della padrona<br />
pronta a favorirne, con vari<br />
sotterfugi, le sue lecite od<br />
illecite relazioni amorose,<br />
come anche pronta a<br />
toglierla eventualmente<br />
dagli impicci. Sempre<br />
sensibile alle faccende di<br />
cuore, proprio come la<br />
donna Cancro che, pur<br />
essendo tendenzialmente<br />
tradizionale, dimostra<br />
all’occorrenza piglio,<br />
decisione e reattività e,<br />
come Ragonda esprime,<br />
con un linguaggio schietto<br />
e mai volgare, i suoi<br />
discorsi pungenti ma<br />
sempre pieni di buon senso<br />
e saggezza.<br />
LEONE FLAMINIA<br />
Maschera che impersona la<br />
figura femminile della<br />
Innamorata, è un<br />
personaggio che sulla<br />
scena si rivela molto più<br />
determinato degli altri<br />
interpreti, sia nel proporsi,<br />
sia nel cercare che nel<br />
rifiutare l’amore, e che<br />
spesso si mette in<br />
contrasto con i vecchi che<br />
vorrebbero ostacolare i suoi<br />
desideri d’amore. Abile nel<br />
parlare, intraprendente e<br />
battagliera, ricorda molto il<br />
temperamento leonino<br />
sempre pronto a qualsiasi<br />
impresa per conquistare<br />
l’oggetto dei propri<br />
desideri, e nel caso di<br />
Flaminia, anche a travestirsi<br />
da uomo. La si accosta al<br />
Leone per la personalità<br />
eccentrica e la presenza<br />
scenica innata nel segno ed<br />
anche perchè alle attrici<br />
che impersonavano le<br />
Innamorate venivano<br />
richieste non solo virtù<br />
artistiche ma anche doti di<br />
bellezza e di eleganza, ed<br />
una certa capacità di<br />
eccellere sul palcoscenico.<br />
VERGINE MENEGHINO
Maschera tipica milanese il<br />
cui nome, Meneghin<br />
Pecenna, deriva dal nome<br />
dei servi, utilizzati nelle<br />
ricorrenze domenicali,<br />
chiamati "Domenighini".<br />
Indossa un sobrio abito<br />
borghese, dai colori<br />
intonati.<br />
Rappresenta l’onesto e<br />
capace servitore calato in<br />
città dal contado, di buona<br />
indole, galantuomo e<br />
amante della vita tranquilla,<br />
fedele alla moglie Cecca, e<br />
caratterizzato da un forte<br />
senso morale, e da una<br />
buona dose di saggezza.<br />
Fedele ai suoi nobili<br />
padroni, ma senza che<br />
questo venga mai a scapito<br />
della propria dignità, è tanto<br />
cauto e circospetto quanto<br />
capace di critica e<br />
rimprovero verso l’abitudine<br />
al cedere ai vizi dei nobili. In<br />
questo lo si accosta alla<br />
laboriosa e precisa Vergine,<br />
che conscia del proprio<br />
buon operato e capace di<br />
acuta criticità, sente spesso<br />
il dover sottolineare le<br />
mancanze e gli errori propri<br />
ed altrui.<br />
BILANCIA LEANDRO<br />
Questo nome si lega alla<br />
figura mitologica di un<br />
giovane innamorato morto<br />
travolto dai flutti nel<br />
raggiungere a nuoto la sua<br />
amata, la quale, non<br />
reggendo al dolore, si uccise<br />
accanto al corpo inanimato<br />
del giovane.<br />
Anche la maschera,<br />
appartenendo alla schiera<br />
degli Innamorati, si lega al<br />
concetto d’amore, e il ruolo<br />
di Leandro era interpretato<br />
sempre da attori a cui si<br />
richiedevano doti di grazia,<br />
bellezza, buona cultura ed<br />
eloquenza. L’accostamento<br />
alla Bilancia nasce dalla<br />
presenza di Venere nel<br />
segno, di cui la bellezza è<br />
una simbologia, e che si<br />
esprime nella sua grazia e<br />
nella delicatezza dei suoi<br />
lineamenti fini, nell’amore<br />
verso l’estetica, anche<br />
sotto forma di poesia, ma<br />
Venere simboleggia anche<br />
l’amore e la Bilancia ha<br />
molto in sè la cultura del<br />
sodalizio sentimentale,<br />
dell’amore votato<br />
all’unione, quello assoluto.<br />
SCORPIONE RUZANTE<br />
Maschera che nasce dal<br />
soprannome del<br />
commediografo-attore che<br />
ideò e portò in scena<br />
questo suo personaggio<br />
che rappresenta un cupo<br />
contadino che la guerra o le<br />
circostanze di un viaggio<br />
mettono in contatto con un<br />
diverso e lontano contesto,<br />
proprio come accade allo<br />
Scorpione che, spesso,<br />
sente la necessità di<br />
lasciare i propri luoghi<br />
d’origine per avventurarsi in<br />
territori sconosciuti, sia fisici<br />
o mentali, e che nutre<br />
sempre dentro di sè una<br />
sorta di nomadismo. Il<br />
linguaggio di Ruzante è<br />
scorpionico, spesso duro e<br />
colorito da argomentazioni<br />
scabrose ed espresso,<br />
anche davanti alle tragedie,<br />
sempre in tono grottesco;<br />
la presenza di Mercurio nel<br />
segno, lo rende abilissimo<br />
nel gioco delle beffe, che lo<br />
Scorpione sa attuare, e poi<br />
godere, architettando<br />
raggiri ed ironiche<br />
vessazioni ai danni delle<br />
sue ingenue vittime.<br />
SAGITTARIO DOTTOR<br />
BALANZONE<br />
Maschera bolognese che<br />
impersona solitamente un<br />
uomo di legge o un medico<br />
di aspetto imponente e dal<br />
viso con le guancie rosse,<br />
coperto da una piccola<br />
maschera che ricopre<br />
soltanto le sopracciglia e il<br />
naso, e che si appoggia su<br />
un gran paio di baffi; indossa<br />
un abito completamente<br />
nero con colletto e polsini<br />
bianchi, una giubba e un<br />
mantello e, sul capo, porta<br />
un gran cappello.<br />
Sulla scena è il personaggio<br />
serio, quello che, con fare<br />
presuntuoso, si dilunga in<br />
una saccente verbosità,<br />
infarcendo i suoi discorsi di<br />
citazioni latine e ragionamenti<br />
rigorosi quanto strampalati,<br />
ma che incantano sempre il<br />
resto degli astanti.<br />
Filosofeggia di scienze, di<br />
medicina, di legge, si intende<br />
un pò di tutto ed esprime<br />
opinioni su ogni cosa,<br />
proprio come fa il Sagittario<br />
quando, gongolando, si<br />
mette in cattedra.<br />
CAPRICORNO PANTALONE<br />
Maschera che impersona il<br />
vecchio mercante<br />
veneziano sul cui viso<br />
poggia una mezza<br />
maschera con un<br />
prominente naso a becco,<br />
la barbetta a punta e i baffi<br />
importanti; indossa lunghi<br />
pantaloni neri attillati, una<br />
giubba rossa, una lunga<br />
zimarra nera, le pantofole e,<br />
attaccato al fianco, tiene un<br />
corto spadino e la borsa<br />
dei denari (la "scarsela"),<br />
che in origine era una<br />
conchiglia.<br />
La caratterizzazione di<br />
Goldoni gli dona buon<br />
senso e lo fa portavoce<br />
delle nuove virtù borghesi e<br />
moderatore degli eccessivi<br />
entusiasmi dei giovani che<br />
lo ritengono sempre un pò<br />
pedante e noioso.<br />
Si accosta all’assennato ed<br />
avveduto Capricorno, per la<br />
presenza di Saturno nel<br />
segno che simboleggia la<br />
saggezza senile, ma anche<br />
per quel pizzico di avarizia,<br />
che rende il segno così<br />
parsimonioso.<br />
AQUARIO COVIELLO<br />
Personaggio dell’Italia<br />
centro-meridionale,<br />
esistente ancor prima<br />
dell’avvento di Pulcinella,<br />
ha il viso coperto da una<br />
maschera dal grosso naso<br />
sul quale poggiano degli<br />
enormi occhiali; indossa<br />
lunghi pantaloni attillati<br />
allacciati ai fianchi, un<br />
corpetto aderente e una<br />
corta mantella, e porta<br />
sempre con sé un<br />
mandolino. Non avendo<br />
solitamente un ruolo<br />
stabile, si adegua alle<br />
esigenze della commedia e<br />
alle caratteristiche<br />
dell’interprete e, questa<br />
versatilità ricorda molto<br />
l’Aquario in quel suo voler<br />
essere indefinito, maestro<br />
nella sua camaleontica<br />
capacità di adattarsi, di<br />
buon grado o di<br />
convenienza, alle<br />
circostanze più impreviste.<br />
Coviello canta e balla e<br />
l’inseparabilità dal suo<br />
mandolino si lega alla<br />
presenza nel segno di<br />
Nettuno, pianeta legato alla<br />
musica, così amata dai<br />
nativi dell’Aquario.<br />
PESCI PULCINELLA<br />
Maschera partenopea il cui<br />
nome forse discende dal<br />
buffone di una compagnia<br />
di girovaghi di nome Puccio<br />
D’Aniello, o da Pulcinello,<br />
un "pulcino", come<br />
suggerisce il suo naso a<br />
becco e la sua voce da<br />
chioccia. Sul viso ha una<br />
mezza maschera nera,<br />
sormontata da un bitorzolo,<br />
con gli occhi piccoli e il<br />
naso adunco e indossa una<br />
lunga e informe casacca<br />
bianca stretta da una<br />
cintura nera, tenuta bassa<br />
sopra i calzoni cadenti e un<br />
cappello a pan di zucchero.<br />
Impersona il servo bizzarro<br />
ed insensato che suona il<br />
suo tamburello e canta con<br />
la voce stridula e che<br />
mescola un’intensa vitalità<br />
ad un’indole inquieta, un pò<br />
cuor contento, un pò triste,<br />
un pò furbo e un pò<br />
ingenuo e sempre pronto a<br />
stupirsi delle cose, proprio<br />
come il Pesci sempre così<br />
sorpreso e sorprendente al
Per tutti coloro<br />
che desiderano aiutare<br />
la lega del Filo D’Oro<br />
segnaliamo le seguenti<br />
modalità:<br />
48 Libero_Stile<br />
FUND RAISING di Nadia Mazzon<br />
donazioni on line se in possesso<br />
di carte visa o mastercard<br />
con carte di credito<br />
telefonando al n.071-72.31.763<br />
a mezzo conto corrente postale<br />
n. 358606 intestato a<br />
Lega del Filo D’Oro<br />
Via Montecerno,1<br />
60027 Osimo (Ancona)<br />
bonifico bancario intestato a<br />
Lega del Filo D’Oro presso UNICREDIT<br />
BANCA di ROMA<br />
IBAN: IT11S0300237493000001014852.<br />
Assegno non trasferibile intestato a:<br />
Lega del Filo D’Oro.<br />
È inoltre possibile fare<br />
testamenti pubblici o olografici<br />
a favore della Lega e stipulare<br />
polizze vita indicando<br />
la Lega del filo d’oro quale beneficiario.<br />
Queste e molte altre opportunità potrete<br />
scoprire contattando<br />
la lega al numero: 071-7231763.<br />
Giornata dei disabili al Quirinale NEL 2007<br />
da destra Renzo Arbore,<br />
Mario Trapanese, Rossano Bartoli<br />
La LEGA DEL FILO D’ORO onlus<br />
Costituita nel 1964 per volontà di Sabina Santilli, sordo<br />
cieca dall’infanzia, con l’aiuto di un gruppo di volontari,<br />
La Lega del Filo D’Oro si prefigge l’obbiettivo di educare,<br />
assistere, riabilitare e reinserire le persone sordo cieche e<br />
pluriminorate psicosensoriali nella società. Fu scelto questo<br />
nome per indicare quel filo prezioso che unisce il sordo<br />
cieco con il mondo esterno e sicuramente oggi Sabina<br />
sarebbe molto fiera e compiaciuta nel constatare i quotidiani<br />
progressi dei suoi piccoli e grandi ospiti e soprattutto<br />
l’evoluzione e l’impegno che tale organizzazione attua<br />
attraverso la creazione di apposite strutture, la formazione<br />
di operatori qualificati, lo svolgimento di attività di<br />
ricerca e sperimentazione in campo della sordo cecità e<br />
della plurimenomazione psicosensoriale, la promozione<br />
di rapporti con enti, istituti università italiane e straniere,<br />
la sensibilizzazione degli organismi dell’opinione pubblica<br />
per la prevenzione di tali handicap.<br />
In Italia i casi di sordo cecità sono decine di migliaia e contemplano<br />
tutte le fasce di età.<br />
La Lega del Filo D’Oro è presente pressoché in tutto lo stivale<br />
, con attività riabilitative a Osimo (Marche), sede principale,<br />
oltre al Centro Diagnostico ed il Centro Ricerca, a Lesmo<br />
in Lombardia e Molfetta in provincia di Bari. Altre sei<br />
sedi territoriali operano a Osimo, Milano, Roma, Napoli, Molfetta<br />
e Modena allo scopo di favorire l’integrazione dei sordo<br />
ciechi nel contesto in cui vivono.<br />
Nella volontà di evitare il distacco della persona sordo cieca<br />
dalla famiglia, e nel tentativo di soddisfare un numero<br />
sempre più crescente di domande, sono stati progettati i<br />
centri di Termini Imerese (Palermo) e Modena. Il primo sarà<br />
ultimato e messo a regime nel prossimo giugno 2009,<br />
mentre il secondo nel 2010.<br />
Se il successo della Lega del filo d’oro è legato alla sensibilità,<br />
e competenza del Segretario Generale e Direttore<br />
Amministrativo Dr. Rossano Bartoli, che ne condivide l’avventura<br />
dal 1968, e dal Presidente Dr. Mario Trapanese,<br />
determinante è stata anche la scelta del suo testimonial<br />
Renzo Arbore. Allo stesso domandiamo:<br />
Per quali ragioni ha scelto di fare il testimonial della<br />
Lega del Filo D’oro?<br />
Circa 20 anni fa, contattato da comuni amici ho scoperto<br />
per la prima volta un mondo a me estraneo: non potevo<br />
immaginare una vita senza vista, udito e con gravi minorazioni<br />
psicosensoriali. Era una realtà esattamente opposta<br />
a quella cui ero solito circondarmi. Ho fatto la prima<br />
campagna per la Lega del Filo D’Oro nel 1989 ed altre in<br />
seguito che coinvolgevano ragazzi e adulti al fine di sensibilizzare<br />
la popolazione su tale disabilità e chiedere aiuti<br />
per questa associazione.<br />
L’abbiamo vista, nelle foto, alle inaugurazioni dei vari<br />
centri della Lega del Filo d’oro, dove e come trova<br />
il tempo anche per questo suo impegno?<br />
L’arte e la solidarietà sono un binomio inscindibile. Quan-<br />
do la Lega mi coinvolge vivo l’invito come un dovere che<br />
completa la mia professione e vocazione d’artista. E dirò<br />
che la mia la sento come una scelta obbligata per chi non<br />
sente e non vede avendo io la fortuna di sentire, e per ciò<br />
creo musica, e di vedere e per ciò giro il mondo. E questa<br />
è la ragione che mi spinge ad amare e desiderare la vicinanza<br />
di questi bambini.<br />
Al segretario Generale Dr. Bartoli chiediamo:<br />
Come approdano da Voi le persone che assistite?<br />
44 anni di attività sono già una referenza. Comunque i nostri<br />
. assistiti arrivano da noi attraverso le segnalazioni dei<br />
servizi territoriali,ASL, Ospedali, siamo in contatto con i reparti<br />
di ostetricia e ginecologia; è forte il passaparola tra i<br />
famigliari ed i servizi sociali. Si inizia una pratica raccogliendo<br />
informazioni dal medico di famiglia e dai parenti e dopo<br />
una prima valutazione, in base al risultato si inizia un<br />
percorso di intervento.<br />
Da quale area ricevete maggiori richieste di intervento?<br />
Senza dubbio dalle regioni del Sud, che presentano maggiori<br />
difficoltà avendo pochi servizi sul territorio.<br />
Che percentuale di prestazioni riuscite ad evadere rispetto<br />
alle richieste pervenute?<br />
Le posso solo dire che per quanto riguarda le attività riabilitative<br />
ad Osimo per esempio, abbiamo una lista di attesa<br />
intorno ai 12/14 mesi; per i trattamenti intensivi di<br />
breve durata un anno e mezzo, mentre per la lunga degenza,<br />
in cui per lo più adulti cercano una soluzione stabile,<br />
abbiamo una lista di attesa di diversi anni. La situazione è<br />
drammatica anche perché più ci la gente ci conosce più richieste<br />
riceviamo.<br />
Che riflesso sta avendo questa crisi economico-finanziaria<br />
sulla vostra raccolta fondi per il sociale?<br />
R. Il 70% del nostro bilancio deriva da risorse private. Possiamo<br />
affermare che la nostra raccolta fondi del 2008 è<br />
andata meglio del 2007. I migliori risultati sono pervenuti<br />
dalla campagna dedicata ai lasciti testamentari. Le nostre<br />
comunicazioni sono state ben recepite e stiamo raccogliendo<br />
i frutti. C’è stata una flessibilità nella raccolta<br />
tradizionale in particolare negli ultimi mesi del 2008. Da<br />
un lato abbiamo ricevuto una buona risposta dal 5 per mille<br />
relativo all’anno 2006 anche se ciò sembra aver giustificato<br />
i donatori a ridurre le concessioni tradizionali.<br />
Un messaggio particolare da trasmettere ai lettori…<br />
Ha detto bene Renzo Arbore: è prima di tutto un dovere.<br />
Chi ha avuto tutto dalla vita non ha altro modo per ringraziare<br />
Iddio che aiutare gli altri. Soprattutto quando gli altri<br />
sono bambini che non vedono, non sentono e sanno solo<br />
sorridere ricevendo una carezza o sentendo il calore del<br />
corpo di un amico. Basta fare un giro nelle nostre strutture<br />
per rendersi conto di quali siano veramente le difficoltà<br />
di una tale condizione.