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Marzo 2009<br />

Vittorio Feltri<br />

Direttore<br />

Editoriale Libero s.r.l.<br />

Redazione Milano:<br />

20129 - Viale Majno, 42<br />

Tel. 02.999.666<br />

Fax. 02.999.66.264<br />

Redazione Roma:<br />

00187 - Via Barberini, 50<br />

Tel. 06.999.333<br />

Fax. 06.999.33.443<br />

Concessionaria di pubblicità:<br />

Visibilia Pubblicità srl<br />

•Viale Majno, 42<br />

20129 Milano<br />

Tel. 02.36586750<br />

Fax. 02.36586774<br />

•Piazza Barberini, 52<br />

00187 Roma<br />

Tel. 06.42459300<br />

Fax. 06.42459310<br />

info@visibilia.eu<br />

Realizzato per:<br />

Visibilia Pubblicità srl da:<br />

Roberta Balduin<br />

Marina Bellati<br />

Luca Benedetti<br />

Marta Bernasconi<br />

Dario Bordet<br />

Marie Bordet<br />

Donatella Calembo<br />

Politta Foraboschi<br />

Laura Intiso<br />

Marco Mancini<br />

Nadia Mazzon<br />

Emiliano Paladini<br />

Alessandro Trani<br />

LeRoyonline:<br />

www.24orenews.it<br />

Progetto grafico<br />

e impaginazione:<br />

Patrizia Colombo<br />

Stampa:<br />

Bieffe Industria Grafica<br />

(Recanati -MC)<br />

Distribuzione:<br />

Press-di<br />

SOMMARIO<br />

L’editoriale<br />

IL MONDO<br />

A MILANO<br />

Il mondo a Milano parla di Stati Uniti, del suo nuovo Presidente, dei miti a stelle e strisce l’Harley,<br />

l’American Style, la sua cucina, le scuole dove imparare a cavalcare come veri cow-boys.<br />

Poi, come sempre, uno sguardo alla casa, le curiosità, le luci. A tavola arriva sua “maestà” l’olio.<br />

Nell’arte si parla di “acqua” con la grande mostra di Palazzo Reale a Milano,<br />

nel cartellone di tutti gli eventi in programma nel prossimo mese di marzo.<br />

Passato San Valentino i nostri viaggi, propongono romantiche e sorprendenti “fughe a due”.<br />

E ancora il Benessere, il cibo e il sesso, lo Zodiaco, che ci ricorda il tempo del carnevale.<br />

Fund Raising accende i riflettori sul lavoro di una ONLUS straordinaria, LA LEGA<br />

DEL FILO D’ORO.<br />

Un viaggio, ricco di curiosità, è il nuovo percorso di LIBERO STILE.<br />

Stati Uniti<br />

Obama: il sogno americano per un nuovo mondo 3<br />

Il mito dell’America on the road 5<br />

American Style 9<br />

T-Bone e oltre: la cucina Usa è sotto casa 12<br />

Grigliate, brunch e balli country all’ombra della Madonnina 13<br />

A cavallo come John Wayne 14<br />

Vetrina<br />

Paul&Betty by Joshua Fenu: la nuova collezione 2009/10 15<br />

Arredamento<br />

Anche Milano è Ville Lumière 16<br />

La finestra come puro elemento estetico 18<br />

Segnali di fumetto 19<br />

Vivere nel verde 21<br />

Vetrina<br />

Golden Selection, l’evoluzione del linoleum 22<br />

Eventi del mese di Marzo 23<br />

Vetrina<br />

Golden Selection, l’evoluzione del linoleum 22<br />

Curiosità<br />

Un filo d’olio, oro nel piatto 28<br />

Vetrina<br />

Veneziani guarda ai mercati internazionali 30<br />

L’anima dell’acqua 31<br />

Viaggi<br />

Una giornata alla Certosa di Pavia 35<br />

Una fuga per due 36<br />

Benessere<br />

Mani e piedi 39<br />

Vetrina<br />

Rede lancia le calze ecologiche 42<br />

Libri<br />

I segreti di Ted Turner 43<br />

Psicologia<br />

Cibo e sesso 45<br />

Oroscopo 46<br />

Fund Raising<br />

La Lega del Filo d’Oro Onlus 48<br />

1 Libero_Stile


Servizio Clienti:<br />

Tel. +39 02 6551553<br />

misani@orosette.com


Salutato dall’opinione<br />

pubblica mondiale come<br />

l’uomo del cambiamento<br />

Barak Obama si è da<br />

poco più di un mese<br />

insediato alla Casa<br />

Bianca.<br />

La prima mossa del<br />

44esimo Presidente<br />

degli Stati Uniti è stata<br />

mettere mano alla crisi<br />

economica americana.<br />

Le misure da lui<br />

proposte sono passate<br />

senza difficoltà al<br />

Congresso che ha<br />

approvato il suo piano<br />

di “stimolo” : «Presto<br />

firmerò e convertirò<br />

in legge questo piano,<br />

e cominceremo<br />

immediatamente a fare<br />

gli investimenti<br />

necessari per far<br />

tornare la gente al<br />

lavoro», ha detto<br />

Obama<br />

OBAMA:<br />

il sogno americano<br />

per un nuovo mondo<br />

3 Libero_Stile


4 Libero_Stile<br />

"Yes, we can" : Obama<br />

ha incitato, con<br />

questo slogan, il<br />

popolo americano a<br />

credere nella<br />

possibilità di riuscire<br />

a cambiare con la<br />

forza di una volontà<br />

tenace e decisa<br />

La recente elezione di Barak<br />

Obama alla presidenza degli<br />

Stati Uniti d’America è stata<br />

sicuramente un momento di speranza<br />

ed orgoglio per il popolo americano,<br />

ma anche per chi ha sempre considerato<br />

l’America un importante punto<br />

di riferimento mondiale.<br />

"Negli Stati Uniti tutto è possibile, motivo<br />

per cui sono fiducioso come lo sono<br />

sempre stato nel futuro del Paese",<br />

queste le parole che Obama ha spesso<br />

usato nei suoi discorsi.<br />

La scelta di eleggere a 44esimo presidente<br />

un uomo di colore e con idee<br />

progressiste come Barak Obama ha fatto<br />

crescere in tutti noi la speranza di<br />

una nuova stagione globale. Un cambiamento<br />

importante che in un momento<br />

di profonda crisi economica<br />

mondiale ha dimostrato una volontà<br />

di uscire dalle regole e cercare strade<br />

alternative.<br />

Il problema più urgente ed importante<br />

per Obama è risolvere la disastrosa si-<br />

tuazione economica che purtroppo coinvolge<br />

quasi tutti i Paesi del mondo.<br />

L’economia americana , misurata dal<br />

prodotto interno lordo é uguale a quella<br />

di tutti gli stati membri dell’unione<br />

Europea.<br />

È quindi impossibile immaginare che<br />

l’Italia sia in grado di uscire da sola dalla<br />

crisi attuale. Questo é vero dalla fine<br />

della seconda guerra mondiale, allorché<br />

gli Usa cominciarono a dominare lo sviluppo<br />

delle economie post belliche.<br />

Ed è così anche oggi. Perfino i paesi<br />

emergenti hanno problemi: la Cina<br />

non è ancora in grado di crescere senza<br />

l’apporto dei prodotti che esporta<br />

negli Stati Uniti, mentre la Russia sta<br />

dilapidando molto velocemente le riserve<br />

valutarie per sostenere il rublo,<br />

che si svaluta a causa delle minori entrate<br />

per il ribasso dei prezzi delle materie<br />

prime di cui é ricchissima (petrolio,<br />

gas). Il processo innescato dalla crisi<br />

finanziaria che ha investito il mondo,<br />

ha causato la diminuzione dei fi-<br />

nanziamenti da parte delle banche ai<br />

debitori, di qualsiasi genere essi siano.<br />

Il Presidente Obama non può fare molto<br />

in termini quantitativi, poiché il deficit<br />

americano è ingente. Può al massimo<br />

tamponare qualche falla, come ad<br />

esempio impedire il fallimento delle<br />

grandi banche americane. Pare ovvio<br />

dirlo, ma l’economia mondiale non potrà<br />

guarire dalla sbronza di debiti che<br />

ne ha portato al quasi collasso, facendo<br />

altri debiti. Dovremo aspettare che<br />

si riformino gli equilibri, questa volta,<br />

speriamo, più stabili e duraturi.<br />

Un cambiamento nelle logiche di mercato<br />

e negli investimenti, un problema<br />

quello economico centrale e fondamentale<br />

da risolvere per una possibile<br />

ricrescita a livello globale.<br />

Sarà il tempo a dirci se Barak Obama<br />

sarà in grado di far rivivere quel sogno<br />

americano che designa gli Stati Uniti<br />

come il Paese delle opportunità per tutti,<br />

l’unico al mondo dove tutto è possibile.<br />

v


Unica, potente,<br />

inconfondibile.<br />

È l’Harley-Davidson,<br />

simbolo della libertà<br />

su due ruote<br />

per milioni<br />

di centauri<br />

Più che una passione, uno<br />

stile di vita: l’Harley-Davidson<br />

è molto più di una moto,<br />

incarna il simbolo dell’America,<br />

delle interminabili<br />

statali coast to coast e<br />

dello spirito di avventura<br />

che animava i primi pionieri,<br />

lanciati all’affannosa ricerca<br />

di nuove terre e di libertà.<br />

Tramontata l’era della<br />

lunghe traversate a cavallo,<br />

i moderni centauri dimostrano<br />

di preferire la comodità<br />

offerta dalle selle ergonomiche<br />

di questi bolidi<br />

su due ruote. Impossibile<br />

non sertirli sopraggiungere,<br />

il vigoroso borbottio del<br />

motore e relativa schioppettata<br />

da ritorno di fiamma<br />

sono un tratto inconfondibile<br />

dell’Harley-Davidson.<br />

Altrettanto impossibile non<br />

notarle: forme sinuose, serbatoio<br />

a “nocciolina”, uso<br />

IL MITO DELL’AMERICA<br />

ON THE ROAD<br />

5 Libero_Stile


Una<br />

storia<br />

su due<br />

ruote<br />

generoso di cromature, e quel manubrio<br />

particolare, ampio e ricurvo, che<br />

una volta impugnato dà l’impressione<br />

di poter domare la forza di un bisonte.<br />

Forse un voluto richiamo al<br />

vecchio West, ad evocare l’immagine<br />

delle folle che assistevano ai rodei come<br />

noi ora seguiamo le partite di calcio.<br />

Un’usanza che sembra aver trovato<br />

la sua naturale evoluzione nei raduni:<br />

eventi che coinvolgono schiere<br />

di appassionati incalliti, disposti alle<br />

trasferte più massacranti pur di condividere<br />

in allegria una comune passione.<br />

Il look è parte integrante del<br />

mito Harley. La divisa ufficiale pre-<br />

vede abbigliamento in pelle nera, dalla<br />

testa ai piedi, e giacca rigorosamente<br />

con le frange. Prima che il casco<br />

diventasse obbligatorio per legge, la<br />

bandana era un must cui pochi osavano<br />

sottrarsi. Vi ricordate “Easy Rider”?<br />

Il cult movie del 1969, interpretato<br />

da Dannis Hopper e Peter<br />

Fonda, diventò il manifesto della cultura<br />

e del mondo hippy. La storia di<br />

due motociclisti in viaggio attraverso<br />

l’America, in totale libertà, aveva<br />

per protagonista proprio la moto, una<br />

Harley-Davidson modello Captain<br />

America che da quel momento entrò<br />

ufficialmente nel mito. v<br />

Largo alle regine della strada<br />

Il listino 2009 del marchio USA, che in Italia<br />

ha la propria sede ad Arese (MI), presenta<br />

una gamma di nuovi modelli in puro stile<br />

Harley-Davidson, come gli Sportster. Introdotti<br />

nel 1957, sono rimasti fedeli allo<br />

stile originale per più di mezzo secolo. Sella<br />

bassa, serbatoio a nocciolina e posizione<br />

di guida raccolta sono gli elementi che li<br />

rendono unici nel panorama delle due ruote.<br />

Per i biker più puri, che ricercano una guida<br />

protesa in avanti e ribassata e il gusto<br />

delle prime custom con gli ammortiuzzatori<br />

a vista, c’è invece il modello Dyna. Siete<br />

per un approccio aggressivo alla strada? Al-<br />

lora quello che fa per voi si riassume in una<br />

sigla:VRSC. Qui look e tecnologie traggono<br />

ispirazione dalle moto del team che ha vinto<br />

per tre anni consecutivi il campionato<br />

NHRA Pro Stock Drag Racing. Se invece<br />

il vostro sogno è di galoppare su<br />

un destriero meccanico concepito<br />

per i grandi<br />

viaggi, niente<br />

può superare<br />

il lusso e la<br />

comodità<br />

offerti dalla<br />

Touring.<br />

Come spesso accade nelle storie più belle<br />

dell’imprenditoria a stelle e strisce (vedi,<br />

ad esempio, Bill Gates e la sua Microsoft),<br />

anche l’avventura del marchio Harley-<br />

Davidson ha inizio in un anonimo garage.<br />

Milwaukee, anno 1901, William Harley, di<br />

21 anni, e Arthur Davidson, di 20,<br />

costruiscono il prototipo di una bicicletta<br />

motorizzata. Gli esordi non sono<br />

esattamente da manuale: nei primi due<br />

anni ne vengono venduti solo tre<br />

esemplari. La tiepida accoglienza del<br />

mercato non blocca però l’entusiamo dei<br />

quattro giovani (nel frattempo erano<br />

entrati in società anche i fratelli William e<br />

Walter Davidson) che, il 28 agosto 1903,<br />

decidono di fondare la Harley-Davidson.<br />

Anche quell’anno dall’officina escono solo<br />

tre esemplari. Poi i numeri cominciano a<br />

salire. Nel 1906 viene costruito il primo<br />

stabilimento, in Juneau Avenue, dove<br />

ancora oggi si trova il quartiere generale<br />

della fabbrica. Un impianto modesto per i<br />

canoni moderni (misurava 9 metri per 24),<br />

ma capace di produrre 150 motociclette<br />

l’anno. Il salto di qualità avviene nel 1907,<br />

con la vendita, che dura tutt’ora, delle<br />

prime moto alle forze di polizia. Nel 1909<br />

la produzione toccò i 1.149 esemplari.<br />

Grazie alle sue doti di affidabilità e<br />

robustezza, il marchio Harley-Davidson<br />

scende a fianco delle forze armate degli<br />

Stati Uniti durante le due guerre mondiali.<br />

Il mito arriva così in Europa, tutt’oggi<br />

l’area che rappresenta una fetta<br />

consistente delle vendite all’estero. In<br />

Italia, Paese dove per tradizione l’amore<br />

per i motori non ha confini, nel 2007 sono<br />

state immatricolate 7.162 Harley-<br />

Davidson, pari ad una quota dell’8,65%<br />

nel mercato over 651 cc. Davvero un<br />

successo a tutto gas.<br />

Indirizzi<br />

Numero Uno<br />

Via Niccolini, 28<br />

Milano • Tel. 02 349871<br />

http://www.numerounomilano.it<br />

Taddy’s Harley-Davidson Milano<br />

Via Savona, 97<br />

Milano • Tel. 02 48958359<br />

House of Harley-Davidson Milano<br />

Via Friuli 11/a Ang. Via Colletta<br />

Milano - Tel. 02 55196444<br />

7 Libero_Stile


Fashion and more<br />

Vieni a visitarci<br />

nei nostri negozi…<br />

via san giuseppe, 1 • Jerago con Orago • VARESE - 21040<br />

Telefono: +39 0331 217142<br />

SS 32 Ticinese, 11 • Pombia • NOVARA - 28050<br />

Telefono: +39 0321923140<br />

Corso Cavour, 150 • Dormelletto • NOVARA - 28040<br />

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via Monte S. Elia, 14 • INDUNO OLONA - VARESE<br />

www.palazzettodelleaste.it<br />

Via Torino, 23 • Brusnengo • BIELLA - 13862<br />

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viale elvezia • GAGGIOLO<br />

Telefono: 328 1519016<br />

via zumbini, 37 • MILANO - 20100<br />

Telefono: +39 0331 21 71 42


Nella foto, Levi Strauss<br />

inventore del più longevo<br />

dei pantaloni<br />

AMERICAN<br />

usata per confezionare i sacchi per le<br />

vele delle navi e per coprire le merci<br />

nel porto. Il termine inglese blue-jeans<br />

si pensa derivi direttamente dalla<br />

frase bleu de Gênes, ovvero blu di<br />

STYLE<br />

Dal jeans all’alta moda.<br />

Innovazione, creatività,<br />

marketing: le griffe USA<br />

continuano a fare tendenza<br />

Genova in lingua francese. La seconda<br />

ipotesi indica incece in Nimes - da<br />

cui denim - la patria dei pratici e resistenti<br />

calzoni da lavoro. Comunque<br />

sia, è negli Stati Uniti che ha inizio<br />

l’inarrestabile ascesa dei jeans, proba-<br />

Cosa avranno mai avuto in comune ciati nella corsa al biondo metallo. La bilmente il capo d’abbigliamento più<br />

Giuseppe Garibaldi e i mitici cerca- storia dei mitici pantoloni blu, icona diffuso al mondo.<br />

tori d’oro del Klondike? Semplice: i dell’America operosa, avrebbe quin-<br />

pantaloni. L’eroe dei due mondi, dudi avuto inizio in Italia. Il condizio- L’inventore<br />

rante lo sbarco dei Mille a Marsala, nale è d’obbligo, in quanto le versio- L’artefice di questo successo senza<br />

indossava come molti dei suoi garini più accreditate sono due. La pri- confini ha un nome noto: Levi<br />

baldini un paio di "genovesi" molto ma assegna la primogenitura a Geno- Strauss. È proprio lui, intorno al<br />

simili a quelli portati dai pionieri lanva, dove questo tipo di "tela blu" era 1850, in un Paese in piena febbre au-<br />

9 Libero_Stile


10 Libero_Stile<br />

IL FENOMENO<br />

CALVIN KLEIN<br />

CK. Bastano queste due<br />

semplici iniziali ad evocare uno<br />

dei marchi simbolo della moda<br />

a stelle e strisce. Calvin klein<br />

ha festeggiato nel 2008 i 40<br />

anni di attività con una grande<br />

kermesse che ha riunito per un<br />

giorno il gotha internazionale<br />

della finanza, della moda e<br />

della cultura, accorso a Londra<br />

per rendere omaggio allo<br />

stilista. Il fondatore, in realtà,<br />

si gode una pensione d’oro<br />

realizzata con i proventi del<br />

brand ceduto nel 2003 alla<br />

Philips Van Eusen Corporation.<br />

Costo della transazione, 430<br />

milioni di dollari: in fondo, un<br />

prezzo conveniente se<br />

paragonato al fatturato 2007<br />

che è stato pari a 5,4 miliardi di<br />

dollari. Un impero del lusso<br />

che, oltre all’abbigliamento<br />

uomo e donna, comprende una<br />

gamma sterminata di accessori.<br />

Segno distintivo della CK sono<br />

da sempre le campagne<br />

pubblicitarie trasgressive, di<br />

enorme impatto mediatico,<br />

talvolta contestate ma che si<br />

sono dimostrate determinanti<br />

per l’affermazione del marchio<br />

sui mercati internazionali. La<br />

scorsa primavera era stata la<br />

fascinosa Eva Mendes a<br />

mostrare tutta la sua sensuale<br />

fisicità nella campagna del<br />

profumo “Secret Obsession”.<br />

Ora è notizia di questi giorni<br />

che Natasha Poly, Kate Moss,<br />

Anna Selezneva, Anna Maria<br />

Jagodzinska, protagoniste del<br />

nuovo spot per la collezione CK<br />

Jeans primavera-estate 2009,<br />

saranno in compagnia di<br />

modelli maschili con indosso<br />

nient’altro che i loro CK Jeans.<br />

Negli USA è già stata<br />

preannunciata la scure della<br />

censura, in Europa è invece<br />

attesa la versione integrale.<br />

rifera, che con l’aiuto di Jacob Davis,<br />

un sarto del Nevada, mette a punto<br />

il più longevo dei pantaloni, resistente<br />

alle intemperie e alle mode. All’epoca<br />

il denim era già usato per molti<br />

abiti da lavoro, dalle divise degli operai<br />

che costruivano le prime ferrovie<br />

transamericane, ai taglialegna del<br />

nord, ai mandriani che conducevano<br />

il bestiame attraverso le grandi praterie.<br />

In Europa i jeans sbarcano insieme<br />

alle truppe americane e si diffondono<br />

negli anni ‘50 per merito del cinema<br />

e del rock’n’roll. James Dean ed<br />

Elvis Presley sono fra i testimonial di<br />

una vera e propria rivoluzione dell’abbigliamento<br />

che accompagna l’entusiasmo<br />

e la voglia di cambiamento dei<br />

giovani.<br />

L’evoluzione della specie<br />

Con il tramonto della contestazione<br />

il jeans finisce per assumere una connotazione<br />

diversa, meno “alternativa”,<br />

entra nel salotto buono della moda<br />

che conta diventando uno dei capi di<br />

punta nelle collezioni degli stilisti. Il<br />

pubblico apprezza. Il jeans firmato comincia<br />

a prendere piede: il capo casual<br />

per antonomasia si nobilita al<br />

punto da diventare un elemento da


Lusso casual<br />

made in Usa<br />

Abercrombie e Polo Ralph Lauren:<br />

due marchi fashion che interpretano<br />

un nuovo concetto di stile<br />

La rivista Forbes<br />

l’ha classificato<br />

come il 158° uomo<br />

più ricco del mondo,<br />

con un patrimonio<br />

stimato di 5 miliardi<br />

di dollari e questo<br />

lo rende anche lo<br />

stilista più ricco del<br />

mondo. Ralph<br />

Lauren, newyorkese<br />

di nascita, classe<br />

1939, è una delle<br />

firme più famose e<br />

apprezzate della<br />

moda americana. Il<br />

1967 è l’anno della<br />

sua prima collezione.<br />

Esordisce con<br />

una linea di cravatte<br />

che riscuotono un<br />

successo immediato,<br />

nonostante fossero<br />

controcorrente,<br />

Lauren infatti le<br />

disegna larghe e<br />

fatte a mano usando<br />

materiali insoliti,<br />

ricchi e flamboyant.<br />

Nel 1969 è il primo<br />

couturier ad aprire<br />

una boutique per<br />

uomo all’interno di<br />

Bloomingdale a<br />

New York. Nel 1971<br />

crea la prima linea<br />

donna con una collezione<br />

di camice di<br />

taglio maschile. Con<br />

la linea donna<br />

nasce anche il logo<br />

del giocatore di<br />

polo, ispirato ad<br />

uno sport che simbolizza<br />

un mondo di<br />

eleganza discreta e<br />

stile classico. Tre<br />

anni dopo, la svolta<br />

che lo farà conoscere<br />

in tutto il mondo.<br />

Ralph Lauren veste<br />

tutto il cast maschile<br />

del “Grande<br />

Gatsby”: una linea<br />

di abiti e maglioni<br />

ispirati agli anni<br />

Venti che troveranno<br />

nel protagonista<br />

del film, Robert<br />

Redford, la perfetta<br />

icona dello stile<br />

Ralph Lauren. Come<br />

ha sottolineato egli<br />

lo stesso: “Gatsby<br />

era un self made<br />

man, la cui forza era<br />

senrare sempre<br />

affascinante, ricco e<br />

misterioso”. Nel<br />

1981, con l’apertura<br />

del negozio di New<br />

bond Street a<br />

Londra, Ralph<br />

Lauren diventa il<br />

primo stilista americano<br />

ad essere presente<br />

con una propria<br />

boutique in<br />

Europa. Oggi sono<br />

29 i negozi monomarca<br />

nel mondo.<br />

Next Opening<br />

indossare anche nelle occasioni più<br />

chic. L’ultimo decennio ha inaugurato<br />

un nuovo trend. Il tessuto jeans,<br />

quasi a voler richiamare la tela di un<br />

quadro pronto a ricevere l’ispirazione<br />

dell’artista, si presta pazientemente ad<br />

ogni tipo di intervento. Ecco allora i<br />

colori glamour, il finto trasandato con<br />

tagli creati ad hoc, le applicazioni dei<br />

materiali più svariati. Da Genova agli<br />

stati Uniti e ritorno. Dopo oltre un<br />

secolo, il jeans rimane il re incontrastato<br />

del guardaroba. v<br />

Polo Ralph Lauren • Milano<br />

Via S. Barnaba, 27 • Tel. 02 550571051<br />

Via Bagutta, 3 • Tel. 02 7788721<br />

Abercrombie (prossima apertura)<br />

Via S. Pietro all’Orto 10 • Milano<br />

Calvin Klein • Milano<br />

Viale Umbria, 37 • Tel. 02 55050102<br />

Era nell’aria da tempo e ora, dopo una ristrutturazione durata<br />

alcuni mesi, Abercrombie, il sesto marchio fra i più in voga<br />

tra i giovani è pronto a sbarcare a Milano in corso Matteotti,<br />

all’angolo con via San Pietro all’Orto. Casual Luxury lifestyle<br />

brand, questa la definizione che gli addetti ai lavori hanno assegnato<br />

all’etichetta del colosso americano Abercrombie &<br />

Fitch: 350 punti vendita nel mondo, oltre 94.000 dipendenti e<br />

un fatturato di superiore a 3,7 miliardi di dollari. Lo store milanese<br />

(1.500 metri quadrati) sarà l’unico presente in Europa,<br />

insieme a quello londinese, e andrà a competere con le grandi<br />

catene d’abbigliamento già attive in città. La storia di Abercrombie<br />

ricalca le orme di tante avventure imprenditoriali d’oltre<br />

Atlantico. David T. Abercrombie cominciò come fornitore<br />

di materiale e abbigliamento sportivo ed escursionistico. A favorire<br />

il successo della griffe furono alcuni fra i presonaggi più<br />

noti del mondo dello spettacolo e della politica, che divennero<br />

i testimonial eccellenti di questo marchio posizionato oggi<br />

nel segmento “casual di lusso”: da Teddy Roosvelt a Greta Garbo,<br />

a Katharine Hepburn e Clark Gable.<br />

11 Libero_Stile


12 Libero_Stile<br />

T-Bone e oltre:<br />

LA CUCINA USA È SOTTO CASA<br />

Alzi la mano chi non ha ceduto almeno<br />

una volta al richiamo di un<br />

succulento hamburger o di un morbido<br />

hot dog…Ormai è un fatto: la cucina<br />

americana ha trovato cittadinanza in anche<br />

da noi. Tutto è iniziato con i fast food, simbolo<br />

planetario della gastronomia “made in<br />

Usa”. Basti pensare al clamoroso successo di<br />

McDonald’s, approdato in Italia nell’85, che<br />

oggi vanta oltre 300 locali e serve più di 600<br />

mila pasti al giorno, per avere una precisa<br />

idea di quanto sia piaciuto questo modo di<br />

nutrirsi informale, veloce, economico. Ma<br />

la cucina a stelle e strisce è ben più variegata<br />

e complessa di un semplice hamburger.<br />

Un melting pot di sapori e ingredienti apprezzati<br />

anche dai più strenui sostenitori<br />

dell’italico spaghetto.<br />

Vero filo conduttore della cucina statunitense<br />

è la carne alla griglia: nel fine settimana<br />

quello del barbecue è un rito consolida-<br />

to, appannaggio dell’uomo di casa che rosola<br />

instancabile sontuose T-bone - le bisteccone<br />

con l’osso, filetto e costata - ma anche<br />

pollo, salsicce, spiedini, verdure e quant’altro<br />

possa finire sulla brace. Il tutto guarnito<br />

con verdure, patatine e condito in abbondanza<br />

con salsa barbecue, spezie, burro, olio<br />

o condimenti agrodolci. Una tradizione ripresa<br />

pari pari dalle nostrane Steak House,<br />

dove fra ambientazioni western e musica<br />

country gli amanti della carne trovano “ciccia”<br />

per i loro denti, in dosi abbondanti come<br />

piace negli States (e non solo).<br />

Non basta. Se la prima colazione all’americana<br />

è consuetudine di ogni albergo del<br />

mondo, a prendere sempre più piede nelle<br />

grandi città è la moda del brunch. Una via<br />

di mezzo tra colazione e pranzo (la parola<br />

nasce dalla fusione dei termini breakfast e<br />

lunch) che normalmente si celebra la domenica,<br />

quando c’è più tempo a disposizione<br />

e ci si alza più tardi del solito. Insomma,<br />

una colazione consumata più tardi del solito<br />

o pranzo anticipato, in cui trovano posto<br />

specialità dolci e salate, dallo yogurt al<br />

miele, dalle uova strapazzate ai cereali, dalla<br />

torta di mele, dai toast alla torta al formaggio<br />

e chi più ne ha più ne metta. La formula<br />

è tanto piaciuta che a Milano e dintorni<br />

si sono moltiplicati i bar, ristoranti e<br />

hotel che propongono il brunch domenicale.<br />

Se la formula vi attira, ecco di seguito<br />

qualche suggerimento per organizzare un<br />

perfetto brunch anche a casa. v<br />

Il brunch prevede una serie di ricette dolci e salate, cereali, verdura,<br />

pane, biscotti, uova cucinate in vari modi. Non possono mancare le<br />

bevande: latte e caffè, tè, cioccolata, succhi di frutta, spremute ecc.<br />

Molto americano anche l’uso del burro, specie quello salato o<br />

aromatizzato (ad es. mescolato con semi di sesamo, erba cipollina,<br />

noce moscata) da spalmare sui toast. Tutte buone idee che arrivano<br />

dal libro “Brunch” di Isabel Brancq, che riporta una trentina di<br />

ricette, come quella che segue.<br />

Toast al finocchio e pompelmo (per 4): 1 pan carré, 1 cuore di<br />

finocchio, 2 pompelmi rosa, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva,<br />

sale e pepe. Tagliare il finocchio a lamelle e disporle in una<br />

insalatiera. Pelare i pompelmi, tagliateli a spicchi e uniteli al<br />

finocchio. Condite con olio, sale e pepe e lasciate in frigo coperto<br />

con pellicola per un’ora. Tostate fette di pan carré e servite con<br />

pompelmo e finocchio marinati.<br />

(ed. Bibliotheca Culinaria, 11 euro circa, www.bibliothecaculinaria.it)<br />

courtesy Roadhouse Grill


Grigliate, brunch<br />

e balli country<br />

ALL’OMBRA DELLA MADONNINA<br />

California Bakery<br />

Vera cucina americana, torte e biscotti<br />

ogni sabato, domenica e giorni<br />

festivi un brunch sontuoso (12 i<br />

piatti fra cui scegliere, costo medio:<br />

20 euro Daily plates - 10 euro Baby<br />

menù, bevande incluse). Sono<br />

queste le carte vincenti del locale,<br />

insieme alla qualità delle materie<br />

prime, utilizzate per tutti i prodotti<br />

realizzati “in casa”, nei laboratori<br />

a vista (oltre 25 i tipi di torte<br />

preparate). E ancora bagel e pane<br />

a cassetta appena sfornati, piatti a base di uova Bio, salumi e carni argentine.<br />

Per celebrare la Pasqua le Caffetterie California Bakery proporranno<br />

un menù pasquale “american style” (dall’11 al 13 aprile in<br />

di P.zza Sant’Eustorgio e V.le Premuda), con biscotti in pasta frolla chiara<br />

e al cioccolato a forma di coniglio, di uovo, di campana e rondine<br />

e cup cakes decorate per l’occasione. www.californiabakery.it<br />

California Bakery<br />

Piazza Sant’Eustorgio 4 - Milano - tel. 02.39811538<br />

Viale Premuda 44 - Milano - tel. 02.76011492<br />

Largo Augusto (Via Verzieri ang. Via Merlo 1)<br />

Milano - tel. 02.76006026<br />

Dixieland Café<br />

A Milano sono tre locali della stessa catena, simili per proposta e ambiente.<br />

Il menù offre una genuina cucina tex mex e del Sud degli Stati uniti, in cui<br />

campeggiano grandi grigliate, le T-Bone e l’infuocato texas chili, cubetti di<br />

carne di manzo e maiale cucinati con fagioli messicani, peperoncino e spezie<br />

messicane. Da non perdere le fajitas (per due persone, circa 28 euro). Il<br />

locale di piazza Aquileia propone un animato intrattenimento:<br />

al martedì si organizzano corsi di Line Dance (quanto di più caratteristico<br />

dell’America country, da ballare con ai piedi gli stivali).<br />

La sala interna contiene 90 coperti e una zona bar, mentre<br />

un’ampia veranda climatizzata è in grado di ospitare altri<br />

80 avventori. Il locale è aperto a pranzo e a cena, tranne il sabato<br />

a mezzogiorno. www.dixieland.it<br />

Dixieland Café<br />

Piazzale Aquileia 12, Milano - tel. 02 436915<br />

Corso Sempione 76, Milano - tel. 02 34934931<br />

Viale Umbria 120, Milano - tel. 02 71040490<br />

Roadhouse Grill<br />

Soprattutto carne alla griglia, garantita dalla qualità<br />

del marchio Montana. È questo il punto di forza<br />

dei locali Roadhouse Grill, che offrono un vasto assortimento<br />

di piatti unici a base di carne (ribeye,<br />

New York Strip, Prime Rib, Filet Mignon, T-Bone steak),<br />

sempre accompagnati da un contorno a scelta<br />

e seguiti da un’ampia scelta di dolci. A pranzo sono<br />

proposti menù a prezzi particolari, così come un occhio<br />

di riguardo va ai bambini. C’è un menù dedicato<br />

a loro; ma il martedì per i bimbi con meno di 10<br />

anni è gratis, se abbinato al pasto di un adulto. Qui<br />

si possono organizzare feste di compleanno ed eventi<br />

speciali, in una ambientazione tipicamente western.<br />

Un particolare che fa la gioia dei golosi: in un<br />

grande vascone ci sono noccioline americane (peanuts)<br />

di cui ci si può servire a volontà. La catena vanta<br />

15 locali, per lo più in Lombardia ed Emilia Romagna.<br />

In provincia di Milano ce ne sono tre, a Rozzano,<br />

a Legnano e a Corbetta, aperti tutti i giorni<br />

(12/14,30 - 19/23,30). www.roadhousegrill.it<br />

Roadhouse Grill<br />

Via Valleambrosia 100,<br />

Rozzano - tel. 02 57506996<br />

Via Saronnese 16,<br />

Legnano - tel.0331 541389<br />

Via Simone da Corbetta 51,<br />

Corbetta - tel. 02 97480132<br />

13 Libero_Stile


14 Libero_Stile<br />

VETRINA<br />

S2b<br />

Ufficio stampa Paul&betty<br />

Via Forcella 7<br />

20144 Milano<br />

Tel. 02 36561183<br />

Fax. 02 36561218<br />

Cel. 393 9338064<br />

PAUL&BETTY BY JOSHUA FENU:<br />

LA NUOVA COLLEZIONE 2009/10<br />

Sarà Joshua Fenu, noto designer e produttore di numerose celebrità<br />

italiane ed internazionali come Snoop Dog, Coolio, Lenny Kravitz,<br />

Rihanna, Placebo, a firmare la prossima collezione autunno inverno 2009<br />

2010 di Paul&betty, che sarà presentata in anteprima alla stampa Buyer<br />

e numerosi guest vip il 27 febbraio all’hotel Sheraton Diana Majestic di<br />

Milano.<br />

Continua il legame con la musica che l’azienda ha iniziato<br />

sponsorizzando il nuovo video di Collio del singolo Ch’ange, presentato<br />

in anteprima con una festa di Gala e numerosi vip al Casinò di Venezia lo<br />

scorso settembre 2009.<br />

Un cambio radicale di stile quello che Joshua Fenu ha dato a Paul&betty.<br />

Congiunzione tra l’estro creativo del designer e l’eccellenza<br />

manifatturiera certificata made in italy, che ha sempre<br />

contraddistinto le calzature di Paul&betty<br />

Una nuova anima fashion deluxe per calzature che<br />

mirano al mondo delle celebrities.<br />

L’uomo Paul&betty avrà un look sofisticato ed elegante,<br />

ma anche trendy e provocatore. Linee più classiche e<br />

arrotondate si affiancano a forme più sfilate ed<br />

aggressive, tutte caratterizzate da un elemento<br />

comune, l’eccellenza della qualità.<br />

Focus estremo sul dettaglio,<br />

l’accessorio diventa protagonista, sia<br />

sulla tomaia che nella nuova suola<br />

super "shine" con dettagli serigrafati<br />

e accessori in metallo inseriti.<br />

Un uomo alla ricerca della qualità,<br />

sia che si tratti di un ragazzo fashion<br />

oriented sia che si tratti di un uomo<br />

sofisticato, che ama la moda senza<br />

rinunciare alla qualità di un prodotto made<br />

in italy.<br />

I colori della collezione si ispirano alla terra, come il cuoio e il testa di<br />

moro, ed al bosco, come il bordeaux e il verdone.<br />

Immancabile il classico, ma sempre "must have", nero, nelle versioni<br />

super shine in vernice, pailletes, strass o più classiche di vitello<br />

spazzolato.<br />

Nuovi ed eccentrici i colori fluo del fuxia, viola, arancio, verde acido.<br />

Un’alternativa inusuale young oriented.<br />

Sensuale, sofisticata ed elegante è invece la donna delineata da Joshua<br />

Fenu per Paul&betty<br />

Pur non mancando le linee giornaliere il focus è sulla seduzione.<br />

Le forme sono varie nel suo genere, morbide, tondeggianti, aggressive,<br />

sfilate, tacchi comodi rasoterra o “vertiginosi” in metallo, danno la<br />

possibilità di soddisfare tutti i gusti.<br />

I colori della collezione toccano tutte le tonalità della terra, dal cuoio al<br />

testa di moro. Non possono certo mancare i colori di tendenza della<br />

stagione come il fuxia, il viola, il verdone, il blu ed ovviamente, l’eterno<br />

ed intramontabile “noir” in tutte le sue versioni: lucido, opaco, mixato,<br />

super-lusso in cavallino,in velluto, in pailletes. v


A CAVALLO<br />

COME JOHN WAYNE<br />

Un’eccezionale dose<br />

di abilità e tanto<br />

coraggio per<br />

diventare dei veri<br />

cow-boys. Le scuole<br />

dove imparare<br />

Se il vostro sogno è di<br />

galoppare ad Ascot, non<br />

andate oltre. Qui<br />

parliamo di monta<br />

americana, detta anche<br />

western, vale a dire di<br />

quella particolare tecnica<br />

- ma soprattutto della<br />

mentalità - che<br />

contraddistingue<br />

l’andare a cavallo nella<br />

fedele tradizione del<br />

cow-boy. Due mondi<br />

diversi uniti da una<br />

comune passione. In<br />

Inghilterra l’amore per<br />

l’ippica richiama alla<br />

mente immagini di nobili<br />

cacce alla volpe e<br />

appuntamenti mondani<br />

molto esclusivi, dove i<br />

veri protagonisti dello<br />

spettacolo sono i<br />

personaggi del jet set.<br />

Ma quando si parla di<br />

Texas, il pensiero non<br />

può che andare al cowboy<br />

per eccellenza: Jhon<br />

Wayne. Generazioni di<br />

bambini sono cresciute<br />

con i suoi film e ne<br />

hanno imitato i gesti,<br />

sognando di essere di<br />

volta in volta rudi<br />

mandriani, sceriffi o<br />

fuorilegge. Ora quel<br />

particolare modo di<br />

cavalcare lo si può<br />

imparare in uno dei<br />

molti centri equestri che<br />

hanno inserito nei loro<br />

programmi didattici la<br />

monta americana.<br />

Rispetto alla monta<br />

inglese, da molti<br />

considerata più elegante,<br />

quella in stile USA ha<br />

l’indiscutibile vantaggio<br />

di essere più comoda per<br />

il cavaliere. Merito di una<br />

sella molto più capiente<br />

e avvolgente, che offre<br />

maggiore stabilità ed<br />

equilibrio. Caratteristiche<br />

che permettono un<br />

approccio più<br />

“rilassato”, ferma<br />

restando però la<br />

necessità di non<br />

trascurare<br />

l’apprendimento di una<br />

solida tecnica di base. La<br />

scuola insegna i<br />

rudimenti per stare in<br />

sella e le tre andature<br />

standard: passo, trotto,<br />

galoppo. Una volta<br />

imparate le basi, è<br />

possibile scegliere fra le<br />

varie discipline (vedi<br />

box) da praticare a<br />

livello amatoriale o<br />

agonistico. Ma ad<br />

attirare schiere di<br />

appassionati è<br />

probabilmente lo spirito<br />

con cui viene praticata la<br />

monta americana. Oltre<br />

all’abilità particolare nel<br />

condurre il cavallo negli<br />

esercizi più complessi e<br />

difficili, colpisce l’estrema<br />

dinamicità dell’azione,<br />

l’intesa fra cavallo e<br />

cavaliere e il sentimento<br />

giocoso che pervade<br />

sempre anche le prove<br />

più impegnative. v<br />

Tutti a scuola<br />

Andare a cavallo non concede<br />

improvvisazione. Montare in sella<br />

è un po’ come sedersi in macchina<br />

e pretendere di guidare<br />

dopo aver sfogliato distrattamente<br />

il manuale di teoria. Per<br />

la parte pratica molto meglio affidarsi<br />

alla competenza di un<br />

istruttore esperto, l’unico che<br />

può insegnare i principi base che<br />

garantiscano la salvaguardia di<br />

sé stessi e degli altri. Come in<br />

tutte le cose si inizia per gradi.<br />

Senza contare che i cavalli sono<br />

animali stupendi ma hanno un<br />

temperamento forte e sono un<br />

po’ imprevedibili: un carattere<br />

deciso e un po’ di psicologia da<br />

parte del cavaliere non guastano<br />

mai. Decisi a lanciarvi nell’avventura?<br />

Ecco alcuni dei centri<br />

equestri dove è possibile praticare<br />

la monta western.<br />

Reining e Cutting<br />

Aperto nel 2001, il centro Ippico<br />

Santa Croce ha ottenuto l’affiliazione<br />

FISE all’inizio del 2004:<br />

un atto che ha dato il crisma dell’ufficialità<br />

ad una compagine<br />

composta oggi da ben 50 soci.<br />

Le lezioni di monta western Reining<br />

e Cutting vengono tenute<br />

da due istruttori di primo e secondo<br />

grado. Qui potete anche<br />

provare un emozionante percorso<br />

in carrozza: un tocco in più<br />

per immergersi nel sogno del<br />

vecchio west.<br />

Centro Ippico Santa Croce<br />

27049 - Stradella (PV)<br />

Via Santa Croce 8<br />

www.cisantacroce.it<br />

Lezioni americane<br />

Un programma di lezioni di equitazione,<br />

rivolto sia ai principianti<br />

sia a coloro che vogliono migliorarsi.<br />

Nei corsi vengono impartite<br />

le nozioni di base, teoriche<br />

e pratiche, a partire dall’approccio<br />

con il cavallo da terra fino<br />

alla gestione completa dell’animale<br />

a tutte le andature e<br />

nelle principali manovre. L’allievo<br />

che intende continuare l’attività<br />

cimentandosi in una delle<br />

discipline dell’equitazione americana,<br />

avrà l’opportunità di proseguire<br />

le lezioni con Mike<br />

Crouch (Roping) o partecipare ai<br />

vari clinic di approfondimento.<br />

Rolanda Quarter Horses<br />

Bairo (TO)<br />

Via Zinzolano, 14<br />

http://www.rolandagh.com<br />

Per veri duri<br />

Un interessante pacchetto di tour<br />

all’insegna dell’avventura, fra cui<br />

uno denominato "THREE DAYS<br />

MOUNTAIN TRAIL ". Trail di tre<br />

giorni su diversi tracciati,che si<br />

snodano su percorsi affascinanti,<br />

per circa 140 chilometri complessivi.<br />

Una proposta destinata<br />

ai riders e ai membri dell’associazione<br />

provvisti di proprie<br />

cavalcature e di buone doti di<br />

esperienza, resistenza e adattabilità.<br />

Si dorme in tenda e si<br />

mangia al fuoco del bivacco:<br />

un’esperienza da veri cow-boy.<br />

Sentieri nel bosco<br />

Mondovì (CN)<br />

Strada del Viotto 20<br />

tel. fax 017440625<br />

http://www.sentierinelbosco.it<br />

info@sentierinelbosco.it<br />

Tecnologie in sella<br />

Un percorso didattico che si<br />

può schematizzare in quattro<br />

livelli di preparazione. Ogni step<br />

rappresenta un traguardo nella<br />

crescita del cavaliere, che potrà<br />

di volta in volta proseguire<br />

verso i successivi livelli. Oltre<br />

alle lezioni pratiche, gli istruttori<br />

del centro impartitiscono<br />

lezioni teoriche finalizzate alla<br />

conoscenza morfologica e fisiologica<br />

dell’animale, attraverso<br />

testi e dimostrazioni dirette.<br />

Una notazione di rilievo, Nell’insegnamento<br />

delle varie discipline<br />

si ricorre, oltre ai manuali<br />

cartacei, a strumenti video<br />

e telematici.<br />

Rainbow Ranch Academy<br />

Settala (MI)<br />

Via Trento 3<br />

Tel +39 349 8113170<br />

pino.stanzione@gmail.com<br />

15 Libero_Stile


16 Libero_Stile<br />

ANCHE<br />

MILANO<br />

È VILLE<br />

LUMIÈRE<br />

Tra architetture illuminate e showroom<br />

ad alto contenuto di tecnologia e design<br />

Fino a qualche anno fa non si poteva dire che<br />

Milano brillasse di luce propria. Molti monumenti<br />

e palazzi storici al calar della sera<br />

cadevano nel buio e nell’oblio. Finalmente a un certo<br />

punto ci si è resi conto che un tale patrimonio andava<br />

valorizzato. Il Castello Sforzesco, tanto per citare<br />

un luogo che tutti conosciamo, adesso vive anche di<br />

notte, per la gioia dei turisti e dei milanesi.<br />

La luce illumina, certo, ma soprattutto affascina e seduce.<br />

Opportunamente calibrata, permette di attirare<br />

lo sguardo su ciò che si desidera evidenziare, di smussare<br />

difetti e modificare la percezione dello spazio. E<br />

tutto questo avviene sia a scala monumentale sia domestica,<br />

all’esterno come negli interni.<br />

Se state per arredare o ristrutturare una casa, dedicate<br />

molta attenzione alla scelta delle lampade, determinante<br />

nel creare una certa atmosfera.<br />

Ad aprile a Milano avrà luogo Euroluce (vedi box),<br />

manifestazione che permetterà di aggiornarsi su tutte<br />

le novità del settore. Le grandi aziende si stanno preparando<br />

all’evento e i negozi specializzati della città<br />

sono occupati a rinnovare le vetrine.<br />

Tra classici e anticipazioni, ecco un mini tour tra alcuni<br />

showroom di notissimi marchi della luce Made<br />

in Italy. v<br />

Da sinistra a destra. Lampade Artemide, lo showroom di<br />

Flos, lampade di Kartell<br />

ARTEMIDE<br />

Da anni l’azienda produce con costanza nuovi modelli<br />

destinati a diventare subito un successo. Nello<br />

showroom monomarca di corso Monforte 19, accanto<br />

alle non nuove ma sempre richiestissime Tolomeo<br />

proposte nelle misure più diverse (micro da tavolo sino<br />

alla maxi versione da terra), sono esposte alcune<br />

novità. La sospensione Pirce, che prende forma da<br />

un’irregolare spirale che cade con movimento leggero<br />

e fluttuante verso il basso, creando suggestivi effetti di<br />

luce. E poi Nur Gloss, sospensione che colpisce per la<br />

nuova finitura liscia e lucida, disponibile bianca o nera.<br />

FLOS PROFESSIONAL SPACE<br />

In corso Monforte 15, lo spazio progettato da Jasper<br />

Morrison, è un’area di lavoro pensata appositamente<br />

per gli architetti che qui vengono seguiti da un team<br />

di professionisti in tutte le fasi: dalla consulenza alla<br />

progettazione, nella realizzazione fino al supporto


post-vendita. Flos professional space consente di<br />

proporre effetti scenografici differenti per testare,<br />

per qualsiasi apparecchio della gamma Flos (sia<br />

architetturale, residenziale o su misura).<br />

Un classico evergreen: la lampada da terra Arco,<br />

disegnata da Achille Castiglioni nel 1962.<br />

KARTELL<br />

Nel quartiere<br />

espositivo Fiera<br />

Milano a Rho,<br />

accanto al Salone<br />

Internazionale del<br />

Mobile e al Salone<br />

Internazionale del<br />

Complemento<br />

d’Arredo, dal 22 al<br />

27 aprile 2009<br />

ritorna il Salone<br />

Internazionale<br />

Su una superficie di 200 mq disposti su due piani, lo<br />

showroom Kartell di via Turati non può non attirare<br />

l’attenzione. Le vetrine, con lampade ma anche<br />

tavoli, sedie, oggetti e svariati complementi<br />

d’arredo, colpisce per il caleidoscopio di colori e<br />

l’impronta originale e spesso ironica della<br />

produzione. Aspettando le novità di aprile, periodo in<br />

cui entrerà in produzione anche Ami Ami di Tokujin<br />

Yoshioka, in primo piano nel negozio figurano la<br />

lampada Neutra e Bourgie nella versione bianco e<br />

oro, in produzione da fine 2008.<br />

EUROLUCE 2009: un evento da non perdere<br />

dell’Illuminazione.<br />

Giunta alla sua 25ª<br />

edizione, la<br />

manifestazione<br />

biennale<br />

presenterà agli<br />

addetti ai lavori e<br />

agli appassionati<br />

di design un<br />

panorama<br />

completo e<br />

internazionale di<br />

questo settore:<br />

477 aziende<br />

espositrici ripartite<br />

in 6 padiglioni, che<br />

spaziano dal<br />

decorativo<br />

all’illuminotecnico.<br />

E poiché luce vuol<br />

dire anche<br />

suggestione, un<br />

evento collaterale<br />

espressamente<br />

realizzato per<br />

Euroluce avrà<br />

luogo nel cortile di<br />

Palazzo Reale,<br />

dove l’artista<br />

inglese Cerith Wyn<br />

Evans presenterà<br />

un’opera dal forte<br />

contenuto<br />

evocativo. La luce<br />

e la sua infinita<br />

spettacolarità<br />

animeranno una<br />

scultura al neon di<br />

circa 7 metri di<br />

diametro: un<br />

lungo tubo<br />

attorcigliato su se<br />

stesso a formare<br />

una nuvola<br />

luminescente che<br />

sembrerà<br />

galleggiare<br />

nell’aria.<br />

17 Libero_Stile


18 Libero_Stile<br />

Frutto di un progetto<br />

di responsabilità<br />

sociale, il brevetto<br />

italiano Giano 88®<br />

ha rivestimenti<br />

interni ed esterni<br />

sempre<br />

personalizzabili<br />

LA FINESTRA come<br />

puro elemento estetico<br />

È nata una finestra che pensa e che<br />

pensa in grande perché nasce in<br />

una linea di produzione<br />

completamente gestita da persone<br />

con disabilità fisiche. GIANO 88® è<br />

stata presentata insieme al<br />

progetto di responsabilità sociale<br />

"Usa le tue rotelle" nell’ambito<br />

dello scorso Made Expò di Milano<br />

ed è il primo caso in Italia di questo<br />

tipo. L’idea è di Sergio ed Elena<br />

Sperotto, titolari di SERET Dimetior,<br />

l’azienda varesotta che ha lanciato<br />

il progetto “Usa le tue rotelle”. Ciò<br />

che - in pratica - significa che<br />

occorre usare le rotelle del cervello<br />

prima che quelle della carrozzina<br />

perché oggi produrre una finestra<br />

vuole dire svolgere un lavoro più<br />

concettuale che manuale. Biesse -<br />

gruppo pesarese specializzato nella<br />

produzione di macchine per la<br />

lavorazione di vetro, pietra e legno<br />

- ha accolto la sfida e si è<br />

impegnata a risolvere le esigenze<br />

dei lavoratori diversamente abili<br />

insieme a Seret sviluppando<br />

macchinari più funzionali alle loro<br />

specifiche necessità. Ormai gli<br />

attuali livelli tecnologici<br />

trasformano la creazione di un<br />

prodotto più in un fatto mentale<br />

che fisico. Ma la finestra Giano,<br />

oltre che espressione di un modo<br />

intelligente di fare industria e<br />

quanto mai italiano, è anche un<br />

bellissimo complemento d’arredo.<br />

Perché può infinitamente<br />

coordinarsi con gli ambienti interni<br />

ed esterni di un appartamento e di<br />

una casa seguendo logiche<br />

semplicemente estetiche. Ecco che<br />

la stanza cambia aspetto, merito di<br />

un elemento spesso misconosciuto<br />

come una semplice finestra. Che è<br />

componibile visto che l’anima<br />

centrale in lamellare di abete<br />

dell’anta e del telaio resta, mentre i<br />

rivestimenti di superficie interna<br />

e/o esterna sono ‘mobili’ e quindi<br />

personalizzabili. Intelligente lo è in<br />

tutto la finestra Giano, anche in<br />

caso di manutenzione, perché i due<br />

elementi di superficie possono<br />

essere riparati, sostituiti o<br />

modificati senza richiedere lo<br />

smontaggio del serramento vero e<br />

proprio. Le vernici che la colorano,<br />

poi, sono ad acqua, quindi<br />

atossiche ed ecocompatibili. v


Nella Milano che celebra il centenario del Futurismo,<br />

Cartoomics 2009 festeggia il quarantennale<br />

dello sbarco sulla Luna con un’edizione interamente<br />

dedicata alla fantascienza e ai viaggi nel futuro. Il<br />

Salone del Fumetto, dei Cartoons, del Collezionismo e dei<br />

Games, in programma dal 27 al 29 marzo a Fieramilanocity,<br />

spazia da Flash Gordon a Star Wars, passando per Jules<br />

Verne, Eta Beta e i Pronipoti.<br />

Il 20 luglio del 1969 l’astronauta americano Neil Armstrong<br />

è stato il primo essere umano a posare il piede sul suolo lunare.<br />

Badate bene: il primo essere umano. Le cronache ufficiali<br />

non lo confermano, forse per un intervento occulto<br />

degli Uomini in Nero (i nemici di Martin Mystère che evitano<br />

la diffusione di qualsia notizia che possa alterare la Storia<br />

come la conosciamo) ma a Cartoomics sanno bene che<br />

Armostrong vide parecchie impronte sul nostro satellite. Prima<br />

di lui, infatti, la Luna era già stata conquistata da Paperino,<br />

Tintin e il gatto Felix.<br />

Il cuore della galassia Cartoomics sarà la mostra “La riconquista<br />

del futuro”, un percorso storico-narrativo sulla fantascienza<br />

che parte dalle illustrazioni per i romanzi di Jules<br />

Verne e la produzione degli Anni 30 su un futuro futuribile<br />

in cui si muovono personaggi come Buck Rogers e Flash<br />

Gordon. Copertine, tavole originali, documenti rari, figurine<br />

a tema e giornali d’epoca ci traghettano fino alla “guerra<br />

fredda”: cambia il modo di guardare al futuro e ci si interroga<br />

se l’uomo del 2000 sarà più simile ai tecnologici Pronipoti<br />

dell’omonimo cartone animato di Hanna & Barbera<br />

oppure al simpatico Eta Beta, l’amico extraterrestre di Topolino,<br />

gran divoratore di naftalina e con calzoncini minuscoli<br />

che però possono contenere oggetti giganteschi.<br />

Sidney Jordan, il creatore di Jeff Hawke, sbaglia di pochi<br />

giorni la previsione dello sbarco sulla Luna; ma dopo l’allunaggio<br />

dell’Apollo 11 l’immaginazione sul futuro si arresta.<br />

A far scemare l’entusiasmo forse sono state le orme di papero<br />

e di gatto trovate da Armstrong; o più probabilmente un<br />

“mysterioso” motivo che il BVZM (Buon Vecchio Zio Martin:<br />

il soprannome di Martin Mystère) conosce fin troppo<br />

bene. Sta di fatto che i progetti spaziali vengono annullati e<br />

parallelamente la fantascienza lascia il posto al genere fanta-<br />

SEGNALI<br />

DI<br />

FUMETTO<br />

sy. Siamo sopravvissuti al 1984, ma le previsioni di Orwell<br />

sembrano piuttosto azzeccate.<br />

Se cercate lumi sul nostro futuro, provate a chiedere ai visitatori<br />

venuti a Milano da una galassia lontana. È<br />

la mitica 501 Legione Italica, il<br />

fans club italiano di “Star<br />

Wars” ufficialmente riconosciuto<br />

da George Lucas.<br />

Li vedrete aggirarsi con due<br />

autentici droidi simili a C1<br />

e C3-PO nella grande area<br />

di Cosplay City, dove anche<br />

quest’anno sfileranno centinaia<br />

di cosplayers (ragazzi<br />

che impersonano<br />

il loro<br />

eroe preferito,indossando<br />

costumi<br />

realizzati personalmente)guidati<br />

dalla carismatica<br />

Giorgia Vecchini, già<br />

campionessa italiana e<br />

mondiale.<br />

La tradizionale mostra<br />

sul cinema<br />

d’animazione è dedicata<br />

a Pierluigi De<br />

Mas, il prolifico autore<br />

scomparso nel<br />

2005 che ha animato<br />

anche alcune<br />

pubblicità di<br />

Carosello e canzoni<br />

dello Zecchino<br />

d’Oro. Torna la rassegna<br />

di collezionismo<br />

“Celomanca”,<br />

che naturalmente


FUMETTO<br />

20 Libero_Stile<br />

espone album di figurine ispirati alla fantascienza e provenienti<br />

da tutto il mondo.<br />

L’anima di Cartoomics è lo storico “Angolo del Collezionista”:<br />

una mostra-mercato con centinaia di espositori, nella<br />

quale è possibile scovare albi rari, numeri mancanti, disegni<br />

da collezione, manifesti, memorabilia, libri, riviste a tema e<br />

dischi. L’entusiasmo degli appassionati di fumetti non si<br />

esaurisce con questa full immersion di tre giorni nell’universo<br />

delle “nuvole parlanti”. Prima e dopo Cartoomics, infatti,<br />

la ricerca del pezzo unico da collezione o di una storia<br />

sfuggita si svolge nelle fumetterie, le librerie specializzate che<br />

riescono a soddisfare sempre meglio le richieste dei lettori.<br />

I negozi di Milano dedicati ai fumetti sono molti: troppi per<br />

recensirli tutti. Qui di seguito vi segnaliamo alcune delle<br />

principali fumetterie milanesi, quelle indicate anche nei blog<br />

specializzati come le più fornite e attente alle ultime novità<br />

editoriali italiane e internazionali. Buon divertimento. E che<br />

la Forza (del Fumetto) sia con voi!<br />

Cartoomics. Dal 27 al 29 marzo Milano, Fieramilanocity<br />

(ingresso Porta Teodorico). Telefono: 02.32.64.823. Web:<br />

www.cartoomics.org.<br />

Supergulp!<br />

Un altro anniversario prestigioso si celebra sulle sponde del<br />

Naviglio: è il decennale della fumetteria di Renato Presta. Il<br />

nome del negozio è un omaggio alla trasmissione cult<br />

“SuperGulp! Fumetti in TV”, che fra il 1977 e il 1981 raggiunse<br />

l’83% di indice di gradimento grazie a personaggi come Nick<br />

Carter, Alan Ford, Sturmtruppen, Corto Maltese, Fantastici<br />

Quattro, Uomo Ragno, Lupo Alberto, Cocco Bill… Autentici miti<br />

che ritroviamo oggi sugli scaffali nelle versioni a fumetti o<br />

cartoni animati. Dieci anni fa questa fumetteria era specializzata<br />

in albi noir e sexy degli anni Settanta (da Kriminal a Satanik),<br />

poi è diventata un importante crocevia per gli appassionati di<br />

comics americani e manga giapponesi. I fumetti non sono roba<br />

da ragazzini. O meglio, non solo per giovanissimi. Qui la clientela<br />

varia dagli adolescenti che leggono i manga (da Naruto a One<br />

Piece) agli adulti che prediligono il fumetto italiano (da Tex a<br />

Dylan Dog), fino agli over 40 che cercano i classici come Zagor. E<br />

fra i classici si possono trovare albi da collezione e “numeri 1”<br />

molto prestigiosi, ma in certi casi la vostra carta di credito<br />

chiederà pietà, perché alcuni costano parecchie migliaia di euro.<br />

È in aumento il pubblico femminile: tanto Giappone per le<br />

ragazze, Italia e Francia per le donne. Non solo fumetti, ma<br />

anche gadget tipo le collanine di Final Fantasy, le “action<br />

figures” e i pupazzi in vinile “designer toys”. SuperGulp! ha una<br />

ricca e variegata offerta di dvd: animazione Disney e<br />

giapponese; polizieschi e commedie sexy italiane Anni 70; fiction<br />

da “Happy Days” a “Dr. House”; fino alle pellicole di registi del<br />

calibro di Wim Wenders e David Linch. Il proprietario Renato<br />

Presta vanta anche clienti famosi: «Jovanotti compra spesso<br />

fumetti d’autore».<br />

SuperGulp!. Ripa di Porta Ticinese 51, Milano. Telefono:<br />

02.83.72.216. Web: www.supergulp.net.<br />

La borsa del fumetto<br />

Cento anni dalla nascita del Futurismo… Quarant’anni dallo sbarco<br />

sulla Luna… I milanesi appassionati delle “nuvole parlanti” si godono<br />

con altrettanto orgoglio un’altra ricorrenza: il trentennale di questa<br />

storica fumetteria. L’anniversario riguarda l’inaugurazione del negozio<br />

in via Lecco, perché in realtà La Borsa del Fumetto esiste dal 1976. Il<br />

trasloco da via Lazzaretto alla sede attuale è avvenuto appunto nel<br />

1979: in quell’occasione è nato il primo servizio prenotazioni per<br />

comics americani in Italia. La fumetteria gestita da Camilla garantisce<br />

un servizio di abbonamento, prenotazione e ricerca di qualsiasi<br />

pubblicazione a fumetti. Grazie alla spedizione aerea, inoltre, chi segue<br />

le serie americane, che vengono<br />

pubblicate con cadenza settimanale, può<br />

leggere la nuova avventura del suo<br />

supereroe preferito il giorno seguente<br />

l’uscita negli Stati Uniti. In tutti i<br />

principali negozi di fumetti, compreso<br />

questo, trovate albi italiani, americani e<br />

giapponesi nuovi, recenti, vecchi e<br />

vecchissimi: qui c’è una particolare<br />

attenzione al fumetto d’autore, da Hugo<br />

Pratt a Guido Crepax, e alle pubblicazioni<br />

di case editrici underground o comunque<br />

non facilmente reperibili. Vasta e<br />

aggiornata anche la sezione dedicata al<br />

cinema con riviste e libri italiani e<br />

d’importazione americana.<br />

La Borsa del Fumetto. Via Lecco 16,<br />

Milano. Telefono: 02.29.51.38.83. Web:<br />

www.borsadelfumetto.com<br />

Qualcuno l’ha ribattezzata il “triangolo delle<br />

fumetterie”. È la zona di corso Buenos Aires, dove<br />

l’occidente dei comics americani incontra l’oriente dei<br />

manga giapponesi. A pochi passi da La Borsa del<br />

Fumetto, infatti, c’è Yamato Shop: un negozio di 400<br />

metri quadri interamente dedicato alle produzioni<br />

del Sol Levante. Un autentico paradiso per i fan dei<br />

manga e degli anime (i film d’animazione), che qui<br />

trovano anche action figures, statuine, libri,<br />

modellini, cd e i rodovetri utilizzati per animare<br />

l’azione di un cartoon (ogni rodovetro è un pezzo<br />

unico e corrisponde a un venticinquesimo di secondo<br />

dell’azione). Tutto materiale importato dal Giappone:<br />

alcuni titoli rimangono disponibili pure nella versione<br />

originale per i più esperti o per chi cerca un modo più piacevole<br />

per studiare una lingua straniera. Yamato è anche editore di<br />

fumetti: ai classici albi di personaggi famosi come Dragon Ball si<br />

aggiungono produzioni inedite realizzate da eccellenti autori<br />

nipponici, fra cui la collana sui grandi personaggi della Storia che<br />

comprende, fra gli altri, Gesù di Yoshikazu Yasuhiko (autore<br />

anche dei volumi su Giovanna D’Arco), Napoleone di Haesgawa<br />

Testuya e Cleopatra di Satonaka Machiko. Yamato Video è un<br />

nome di prestigio nell’ambito degli anime made in Japan grazie a<br />

un esauriente catalogo che comprende, fra i tanti, Lupin III, Ken Il<br />

Guerriero, Venus War, Dragonball Z, I cavalieri dello zodiaco…<br />

fino agli storici Atlas Ufo Robot, Mazinga e Lamù. La sezione dvd<br />

è rinomata anche per le serie complete di telefilm europei di<br />

culto come “Attenti a quei 2” (Roger Moore e Tony Curtis),<br />

“Simon Templar (Roger Moore), “Agente speciale”, “Belfagor”,<br />

“Il prigioniero” e la novità di questo mese “I sopravvissuti”.<br />

Yamato Shop. Via Tadino 5, Milano. Telefono: 02.29.40.96.79.<br />

Web: www.yamatovideo.com.<br />

Yamato shop


VIVERE<br />

NEL VERDE<br />

Residenze Milanofiori Nord è il nuovo prestigioso<br />

quartiere di Milano<br />

Il colpo d’occhio è magnifico Il progetto di sviluppo urbano<br />

già in avanzata fase di realizzazione nel comune di<br />

Assago è destinato a diventare un punto di riferimento<br />

per i futuri interventi edilizi sul territorio metropolitano. Merito<br />

di un piano coraggioso, coerente e dai contenuti fortemente<br />

innovativi, calibrato in ogni suo aspetto per poter offrire<br />

una soluzione abitativa di assoluta eccellenza.<br />

Il masterplan dell’architetto Erick van Egeraat, ben 218.000<br />

mq di superficie effettiva, ha il pregio di far coesistere armoniosamente<br />

uffici, spazi commerciali, ristoranti, cinema<br />

multisala, un modernissimo hotel e una SPA esclusiva.<br />

Una sorta di piccola città costruita intorno ad una grande<br />

piazza, da sempre centro vitale di ogni ambiente urbano;<br />

un polo autosufficiente anche per quanto riguarda le scuo-<br />

le: un asilo nido, una scuola materna ed elementare e persino<br />

una nuova università per lo studio delle arti (NABA).<br />

Il collegamento con la città è assicurato dalla vicina autostrada<br />

Milano-Genova, da una rete viaria di nuova realizzazione<br />

e dalla linea 2 della Metropolitana Milanese, che<br />

dalla stazione Milanofiori Nord consente di raggiungere in<br />

pochi minuti il centro di Milano: la stazione Cadorna è a<br />

sole 6 fermate.<br />

Grande attenzione è stata posta anche alla tranquillità dei residenti,<br />

affidata ad un presidio medico e ad un servizio permanente<br />

di controllo degli accessi e videosorveglianza attivo<br />

24 ore su 24. Piste ciclabili e percorsi pedonali conducono<br />

inoltre ad un’ampia area boschiva, oggetto di un apposito progetto<br />

di valorizzazione: un prezioso cuore verde destinato a<br />

diventare la meta di piacevoli, rigeneranti passeggiate. v<br />

Un nuovo concetto<br />

di abitabilità<br />

La simbiosi fra costruzione e natura, principio ispiratore dell’intero<br />

progetto, trova la sua perfetta sintesi nel complesso residenziale,<br />

più appartato e protetto rispetto agli edifici destinati alle attività<br />

lavorative e di svago. La zona residenziale rispetta i canoni della<br />

massima fusione nel paesaggio, offrendo una varietà di tipologie in<br />

cui si integrano l’articolazione architettonica degli edifici nel verde,<br />

garantendo l’ottimale disposizione degli appartamenti. La<br />

caratteristica pianta a “C” asimmetrica imprime dinamicità ai volumi<br />

e regala un forte tocco di carattere all’intero corpo. Gli<br />

appartamenti, proposti in tagli diversificati, dal monolocale al<br />

quadrilocale con diverse metrature, adottano soluzioni tecnologiche<br />

all’avanguardia e sono realizzati con finiture di altissima qualità. Il<br />

richiamo alla natura torna prepotentemente a manifestarsi in un<br />

elemento di grande appeal: il winter garden, un’area intermedia fra<br />

terrazza e living in cui trova alloggio un piccolo giardino. Un<br />

delizioso spazio verde fruibile sia d’estate sia d’inverno, grazie ad<br />

un doppio sistema di vetrate che consente un totale isolamento<br />

termico (solo i serramenti del living hanno questa caratteristica) e al<br />

tempo stesso una perfetta aerazione naturale. Queste logge<br />

bioclimatiche assolvono funzioni di termoregolazione consentendo<br />

un sensibile risparmio energetico, ma hanno soprattutto il pregio di<br />

far spaziare la vista sul grande parco interno privato. Gli<br />

appartamenti situati al piano terra possono inoltre usufruire di un<br />

giardino privato e dell’accesso diretto al box di loro pertinenza. La<br />

domotica interviene nella climatizzazione dell’ambiente, attraverso<br />

un sistema predisposto per la gestione automatica della<br />

temperatura in ogni singolo locale. Tutte queste meraviglie sono già<br />

visibili presso l’appartamento campione allestito in cantiere:<br />

un’opportunità per valutare e toccare con mano tutti i pregi delle<br />

residenze, il cui completamento è previsto per il gennaio 2010.<br />

21 Libero_Stile


VETRINA<br />

Robusto, igienico,<br />

ignifugo, conveniente e<br />

sempre più alla moda:<br />

tutte qualità che rendono<br />

il PVC il prodotto ideale<br />

per pavimenti e<br />

rivestimenti. Il Consorzio<br />

Golden Selection Italia è<br />

esclusivista del marchio<br />

per il nostro Paese<br />

Golden Selection,<br />

l’evoluzione del linoleum<br />

In termine tecnico vengono chiamati prodotti resilienti:<br />

espressione poco conosciuta ai più che sta ad indicare quei<br />

materiali che offrono una maggiore flessibilità rispetto ai cosidetti<br />

pavimenti duri, per esempio piastrelle in ceramica e parquet. Tali<br />

materiali hanno la proprietà, detta appunto resilienza, di<br />

deformarsi in maniera flessibile riassumendo la configurazione<br />

iniziale una volta eliminata la sollecitazione esterna. Queste,<br />

diciamo così, le caratteristiche fisiche. Ma le qualità che<br />

conferiscono appeal ad un pavimento in PVC sono soprattutto<br />

altre: la sua resistenza all’usura, la facilità di lavaggio, il prezzo<br />

concorrenziale e il numero infinito di personalizzazioni disponibili.<br />

Non c’è colore, disegno, trama, rilievo che non sia possibile<br />

trasferire sul PVC. Una flessibilità così ampia da renderlo un<br />

prodotto oggi sempre più utilizzato sia in ambito residenziale che<br />

negli spazi destinati alle attività più diverse: uffici, negozi, scuole,<br />

locali pubblici, grande distribuzione, ospedali.<br />

Proprio nel settore della sanità si stanno aprendo interessanti<br />

opportunità di mercato. Infatti, grazie alle nuove tecnologie che<br />

rendono possibile una perfetta saldatura fra una piastrella e l’altra,<br />

il PVC ha tutte le carte in regola per trovare impiego in ambiente<br />

ospedaliero.<br />

Gli spunti creativi offerti dal PVC sono espressi in un catalogo con<br />

decine di varianti (consultabile al sito: www.consorziogs.it),<br />

realizzate attraverso un procedimento tecnico che prevede<br />

l’interposizione di un film omogeneo riproducente<br />

fotograficamente l’effetto di superficie. Il pavimento può così<br />

assumere le caratteristiche che ciascuno desidera. Alcuni effetti<br />

richiamano alla memoria le lastre di ferro antiscivolo usate in<br />

ambiente industriale, altre riproducono fedelmente il pietrisco,<br />

altre ancora rievocano i colori e le venature del legno.<br />

Esclusivista del marchio Golden Selection per il nostro Paese è il<br />

Consorzio Golden Selection Italia, che ha al suo attivo<br />

un’esperienza decenale nel settore della<br />

commercializzazione di prodotti resilienti. Il<br />

portafoglio prodotti è composto da una collezione<br />

di pavimenti autogiacenti in PVC di alta qualità,<br />

declinata in oltre 100 varianti di decori e di colori.<br />

Il Consorzio, che ha sede a Cossato (BI), assicura la<br />

distribuzione di pavimenti e rivestimenti in tutta<br />

Italia attraverso la rete di vendita delle aziende<br />

affiliate, offrendo ai clienti un importante valore<br />

aggiunto in termini di: rete capillare di magazzini<br />

sul territorio, assistenza tecnica professionale,<br />

consegna gratuita in tutta Italia e garanzia sui<br />

prodotti distribuiti. v


MUSICA<br />

AC/DC<br />

Da oltre trent’anni sono un’icona dell’hard-rock<br />

mondiale con il loro inconfondibile<br />

stile basato su doppia chitarra<br />

distorta, riff d’impronta blues, la voce<br />

graffiante di Brian Johnson e la presenza<br />

scenica del chitarrista Angus<br />

Young. Fra le canzoni più famose citiamo<br />

“Highway To Hell” con il primo cantante<br />

Bon Scott (morto nel 1980) e soprattutto<br />

“Hells Bells” e “Back In Black”<br />

con Brian Johnson come vocalist. L’associazione<br />

americana dei produttori discografici<br />

ha certificato che il disco<br />

“Back In Black” è il secondo album più<br />

venduto di tutti i tempi (43 milioni di<br />

copie nel mondo) dopo “Thriller” di Michael<br />

Jackson. Dopo otto anni d’assenza,<br />

il ritorno in Italia della band australiana<br />

con il nuovo cd “Black Ice” ha scatenato<br />

l’entusiasmo dei fan: gli oltre 10<br />

mila biglietti per il primo concerto di<br />

Milano sono stati venduti in meno di<br />

un’ora. È già sold out anche la seconda<br />

esibizione milanese.<br />

19-21 marzo Milano, Mediolanumforum<br />

(Via Di Vittorio, Assago; tel.<br />

02.488.57.220)<br />

PRIEST FEST<br />

Alle ore 18 gli amplificatori iniziano a<br />

pompare adrenalina heavy metal: sul<br />

palco si alternano Judas Priest, Megadeth<br />

e Testament. Gli inglesi Judas Priest<br />

hanno riunito la formazione del capolavoro<br />

“Painkiller”(1990) con il ritorno<br />

del cantante Rob Halford. L’anno scorso<br />

hanno pubblicato il concept album<br />

“Nostradamus”. Gli americani Megadeth<br />

sono da più di vent’anni fra i gruppi<br />

più influenti della scena thrash metal<br />

con oltre 20 milioni di dischi venduti<br />

nel mondo. La band di Los Angeles<br />

capitanata dal carismatico Dave Mustaine<br />

è tornata agli antichi fasti con gli<br />

ultimi cd “The World Needs A Hero” e<br />

“United Abominations”. Anche i californiani<br />

Testament hanno riformato la<br />

line up originale con il figliol prodigo<br />

Alex Skolnick tornato a suonare la chitarra<br />

al fianco del mastodontico voca-<br />

list Chuck Billy. Il disco “Formation Of<br />

Damnation” del 2008 è stato eletto miglior<br />

album dell’anno dalla rivista specializzata<br />

Metal Hammer.<br />

30 marzo Milano, Palasharp (Via Sant’Elia<br />

33, tel. 02.33.40.05.51)<br />

JOHN LEGEND<br />

I primi due cd “Get Lifted” e “Once<br />

Again”, premiati entrambi con il Grammy,<br />

hanno venduto cinque milioni di copie.<br />

Il trentenne americano John Legend<br />

(il vero cognome è Stephens) è la nuova<br />

stella della musica R&B. Accompagnato<br />

da una band di dieci elementi con<br />

una ricca sezione fiati, porta in concerto<br />

le canzoni del terzo album “Evolver”,<br />

fra cui il singolo “Green Light” con Andre<br />

3000 degli Outkast. Nel disco ci sono<br />

altri eleganti duetti con Kanye West,<br />

Brandy, Estelle e Buju Banton.<br />

19 marzo Milano, Alcatraz (Via Valtellina<br />

25; tel. 02.69.01.63.52)<br />

FRANZ FERDINAND<br />

Batteria da discoteca, sorprendenti riff<br />

di chitarra, giri di basso contagiosi e testi<br />

taglienti. È il marchio di fabbrica del<br />

quartetto di Glasgow esploso sulla scena<br />

musicale nel 2004 con “Take Me<br />

Out”. La febbre per il tour ispirato al<br />

nuovo album “Tonight: Franz Ferdinand”<br />

è talmente alta, che il concerto<br />

di Milano è stato spostato al Palasharp<br />

per l’enorme richiesta di biglietti.<br />

30 marzo Milano, Palasharp (Via Sant’Elia<br />

33, tel. 02.33.40.05.51)<br />

PINO DANIELE<br />

Il cantautore napoletano si esibisce per<br />

la prima volta nel tempio milanese del<br />

jazz. Una cornice suggestiva per presentare<br />

il nuovo album “Electric Jam”,<br />

che esce il 27 marzo anticipato in radio<br />

dal singolo “Il sole dentro di me”. Tre<br />

performance speciali al Blue Note: si replica<br />

nei giorni 1 e 2 aprile.<br />

29 marzo Milano, Blue Note (Via Borsieri<br />

37, tel. 899.70.00.22)<br />

PACIFICO<br />

Geniale autore per cantanti del calibro<br />

di Gianna Nannini (è sua l’hit “Sei nel-<br />

EVENTI<br />

MARZO<br />

l’anima”), Adriano Celentano e Gianni<br />

Morandi. Il milanese Pacifico porta dal<br />

vivo il nuovo album “Dentro ogni casa”,<br />

nel quale si rinnova la collaborazione<br />

con la Nannini che canta assieme<br />

a lui nel finale del singolo “Tu che sei<br />

parte di me”.<br />

3 marzo Milano, Teatro Verdi (Via Pastrengo<br />

16, tel. 02.68.80.038)<br />

ASIA<br />

Attesa reunion di una band storica del<br />

rock progresivo. Dopo aver militato in<br />

gruppi leggendari come Emerson Lake<br />

& Palmer, Yes e King Crimson, sono tornati<br />

nella line up originale: Geoff Downes<br />

alle tastiere, il cantante John Wetton<br />

al basso, Steve Howe alla chitarra<br />

e Carl Palmer alla batteria.<br />

24 marzo Milano, Rolling Stone (Corso<br />

XXII Marzo 32, tel. 02.73.31.72)<br />

LUCA CARBONI<br />

Muovendosi fra una dimensione acustica<br />

e una più elettrica, l’artista bolognese<br />

esegue i classici del suo repertorio e<br />

rende omaggio ai grandi cantautori degli<br />

Anni 70 con le cover dell’ultimo disco<br />

“Musiche ribelli”. Ospite del live è<br />

Riccardo Sinigallia in veste di chitarrista:<br />

Carboni duetta con lui nei brani “Ho<br />

visto anche degli zingari felici” e “La<br />

casa di Hilde”.<br />

31 marzo Milano, Teatro Smeraldo<br />

(Piazza XXV Aprile 10, tel. 02.29.00.67.67)<br />

IL DIVO<br />

Unica esibizione in Italia nel tour mondiale<br />

del quartetto vocale multietnico<br />

formato dall’americano David Miller, il<br />

francese Sebastien Izambard, lo svizzero<br />

Urs Buhler e lo spagnolo Carlos Marin.<br />

Hanno venduto oltre 22 milioni di<br />

dischi portando il suono della musica<br />

lirica nell’universo pop. Fra i principali<br />

successi ricordiamo il duetto “I Believe<br />

In You” con Celine Dion. Presentano il<br />

nuovo disco “The Promise”, uscito lo<br />

scorso novembre.<br />

23 marzo Milano, Teatro degli Arcimboldi<br />

(Viale dell’Innovazione 20;<br />

tel. 02.64.11.42.200)<br />

THE SISTERS OF MERCY<br />

Un gruppo storico della new wave britannica<br />

Anni 80: autentici pionieri del<br />

suono industrial e gotico. Sono passati<br />

quasi vent’anni dalle pietre miliari<br />

“Floodland” e “Vision Thing”, ma il loro<br />

carisma appare immutato. Sbarcano<br />

a Milano senza un nuovo disco, ma con<br />

hit memorabili come “Temple Of Love”.<br />

La formazione attuale è composta dal<br />

leader Andrew Eldritch, Chris Catalyst,<br />

Ben Christo e la Doctor Avalanche, cioè<br />

la drum machine che caratterizza da<br />

sempre le loro canzoni e viene indicata<br />

come un vero e proprio elemento della<br />

band.<br />

9 marzo Milano, Alcatraz (Via Valtellina<br />

25; tel. 02.69.01.63.52)<br />

23 Libero_Stile


THE KILLERS<br />

Secondo indiscrezioni della stampa inglese,<br />

Paul McCartney vuole collaborare<br />

con loro dopo averli ammirati dal vivo<br />

alla Royal Albert Hall di Londra. Il<br />

gruppo rock americano sta facendo incetta<br />

di premi con il nuovo album “Day<br />

& Age” e il relativo singolo “Human”.<br />

Il concerto milanese è da tempo tutto<br />

esaurito.<br />

17 marzo Milano, Mediolanumforum<br />

(Via Di Vittorio, Assago; tel.<br />

02.488.57.220)<br />

ORNELLA VANONI<br />

La cantante milanese ripercorre la sua<br />

lunga carriera attraverso le canzoni più<br />

famose, alcune delle quali incise nell’ultimo<br />

album “Più di me”, uscito lo scorso<br />

ottobre e disco di platino. È una raccolta<br />

di duetti con Mina (“Amiche mai”),<br />

Pooh (“Eternità”), Claudio Baglioni<br />

(“Domani è un altro giorno”), Gianni<br />

Morandi (“La musica è finita”), Lucio<br />

Dalla (“Senza fine”), Jovanotti (“Più”<br />

e “Io so che ti amerò”), Fiorella Mannoia<br />

(“Senza paura”) e Giusy Ferreri<br />

(“Una ragione in più”). I primi due singoli<br />

sono l’inedito “Solo un volo” con<br />

Eros Ramazzotti e “L’appuntamento”<br />

con Carmen Consoli.<br />

27 marzo Mantova, Teatro Sociale<br />

(Piazza Folengo 4, tel. 0376.36.27.39)<br />

30 Milano, Teatro Smeraldo (Piazza<br />

XXV Aprile 10, tel. 02.29.00.67.67)<br />

McCOY TYNER<br />

Assieme a Bill Evans e Keith Jarret, il<br />

musicista di Philadelphia è uno dei pianisti<br />

più influenti della scena jazz dell’ultimo<br />

mezzo secolo. Il momento più<br />

alto della sua carriera è la collaborazione<br />

con John Coltrane nella prima metà<br />

degli Anni 60.<br />

Dall’11 al 14 marzo Milano, Blue Note<br />

(Via Borsieri 37, tel. 899.70.00.22)<br />

MILVA & TANGOSEIS<br />

Un concerto di tributo al tango di Astor<br />

Piazzolla: la straordinaria voce di Milva<br />

rende omaggio al geniale compositore<br />

argentino.<br />

16-17 marzo Milano, Blue Note (Via<br />

Borsieri 37, tel. 899.70.00.22)<br />

FIORELLA MANNOIA<br />

La raffinata interprete romana porta in<br />

scena il nuovo disco di inediti “Il movimento<br />

del dare”, nel quale duetta con<br />

Tiziano Ferro nel brano “Il re di chi ama<br />

troppo” e con Franco Battiato nella title-track<br />

“Il movimento del dare”. Come<br />

sempre gli autori sono di assoluto<br />

prestigio: Ivano Fossati, Pino Daniele,<br />

Jovanotti e Ligabue che ha composto il<br />

primo singolo “Io posso dire la mia sugli<br />

uomini”.<br />

23 marzo Cremona, Teatro Ponchielli<br />

(Corso Vittorio Emanuele II 52, tel.<br />

0372.022.011)<br />

27 Varese, Teatro di Varese (Piazza<br />

della Repubblica; tel. 0332.28.58.97)Varese,<br />

Teatro di Varese<br />

28 Brescia, Teatro di Brescia (Via San<br />

Zeno 168, tel. 030.34.88.88)<br />

NEK<br />

Prima apparizione live in Lombardia con<br />

il nuovo album “Un’altra direzione”:<br />

orizzonti sonori più elettronici, pur mantenendo<br />

l’elegante stile pop-rock della<br />

star di Sassuolo.<br />

31 Bergamo, Teatro Creberg (Via Pizzo<br />

della Presolana; tel. 035.34.32.51)<br />

GIUSY FERRERI<br />

È la rivelazione della prima edizione di<br />

“X Factor” con il brano “Non ti scordar<br />

mai di me” scritto da Tiziano Ferro. Dopo<br />

quel tormentone estivo, in autunno<br />

ha dominato ancora le classifiche con<br />

“Novembre”. Il sodalizio artistico con<br />

Ferro è proseguito nel primo album<br />

d’inediti “Gaetana”, che ha già conquistato<br />

cinque dischi di platino. Oltre a<br />

produrre l’intero cd, Tiziano duetta con<br />

Giusy in “L’amore e basta!”, una delle<br />

cinque canzoni di cui è autore, compreso<br />

il nuovo singolo “Stai fermo lì”.<br />

28 marzo Mantova, Palabam (Via<br />

Melchiorre Gioia, tel. 0376.22.45.99)<br />

PIERO PELU’<br />

L’ex frontman dei Litfiba porta dal vivo<br />

l’ultimo disco “Fenomeni” in una cornice<br />

teatrale insolita, avventurosa e poliedrica.<br />

Alla regia dello spettacolo collabora<br />

Bustric, attore-autore-regista abituato<br />

a realizzare percorsi narrativi in<br />

cui canto e recitazione si uniscono ad<br />

altre forme d’espressione che vanno dal<br />

gioco di prestigio alla pantomima.<br />

21 Varese, Teatro di Varese (Piazza<br />

Repubblica, tel. 0332.28.42.24)<br />

24 Bergamo, Teatro Creberg (Via Pizzo<br />

della Presolana; tel. 035.34.32.51)<br />

MUSICAL<br />

JESUS CHRIST SUPERSTAR<br />

Gli ultimi sette giorni dell’esistenza terrena<br />

di Gesù Cristo. Composta nel 1970<br />

da Andrew Lloyd Webber con testi di Tim<br />

Rice, è l’opera rock più osannata al mondo:<br />

rappresentata per la prima volta nel<br />

1971 (la voce di Gesù era di Ian Gillan<br />

dei Deep Purple) è rimasta in cartellone<br />

a Broadway per 18 mesi. E la produzione<br />

londinese del 1972 è andata in scena<br />

per oltre 8 anni, diventando il musical<br />

con il miglior record di permanenza<br />

continuativa nei teatri di Londra. Indimenticabile<br />

anche l’omonimo film del<br />

1973 diretto da Norman Jewison con<br />

Ted Neeley nel ruolo di Gesù, Carl Anderson<br />

nei panni di Giuda e Yvonne Elliman<br />

velle vesti di Maria Maddalena.<br />

L’allestimento scenico è di Rockopera<br />

con un cast di quaranta artisti fra attori,<br />

cantanti, ballerini e musicisti.<br />

Dal 17 al 22 Milano, Teatro Nuovo<br />

(Piazza San Babila, tel. 02.79.40.26)<br />

PETER PAN<br />

Seconda stella a destra, poi dritti fino…<br />

al quartiere Bicocca di Milano. L’isola<br />

che non c’è si materializza agli Arcimboldi<br />

nel musical “Peter Pan”. I brani<br />

dello storico concept album “Sono solo<br />

canzonette” di Edoardo Bennato sono<br />

stati rivisitati per l’allestimento teatrale<br />

e arricchiti di nuove canzoni come<br />

“Che paura che fa Capitan Uncino”.<br />

Rispetto al debutto nel 2006 è<br />

cambiato il cast (in totale sono 25 artisti),<br />

ma i protagonisti sono sempre loro:<br />

Peter Pan (interpretato da Massimiliano<br />

Pironti che ha sostituito Manuel<br />

Frattini), la dolce Wendy (Marta Rossi),<br />

Capitan Uncino (Nicolas Tenerani), il pirata<br />

ubriacone Spugna (Ugo Conti) e la<br />

fatina Trilly realizzata con tecnologie<br />

laser. La direzione artistica è di Arturo<br />

Brachetti; la regia è firmata da Maurizio<br />

Colombi. Le repliche nelle ultime<br />

due stagioni teatrali hanno registrato<br />

oltre 350 mila presenze, vincendo diversi<br />

riconoscimenti, fra cui il Biglietto<br />

d’Oro AGIS e il Premio Gassman per la<br />

Miglior Regia.<br />

Dal 20 marzo al 5 aprile Milano, Tea-<br />

tro degli Arcimboldi (Viale dell’Innovazione<br />

20; tel. 02.64.11.42.200)<br />

MAMMA MIA!<br />

Il musical ispirato alle canzoni degli AB-<br />

BA ha debuttato a Milano a fine febbraio.Ambientato<br />

su un’isola greca, narra<br />

il desiderio di una figlia di scoprire<br />

l’identità del padre alla vigilia delle proprie<br />

nozze. Seppure assenti discograficamente<br />

da 25 anni, il quartetto svedese<br />

ABBA è una band di culto con oltre<br />

370 milioni di dischi venduti nel mondo,<br />

fra cui 4 milioni di copie della colonna<br />

sonora del film “Mamma mia!”.<br />

In Gran Bretagna il dvd della versione<br />

cinematografica con Meryl Streep ha<br />

superato i 5 milioni di copie, diventando<br />

il più venduto in assoluto dall’invenzione<br />

del dvd (nel 1998). È stato recentemente<br />

pubblicato il cofanetto “ABBA<br />

The Albums” con gli otto dischi della discografia<br />

ufficiale di studio più un cd<br />

con 17 bonus tracks.<br />

Fino al 15 marzo Milano, Teatro degli<br />

Arcimboldi (Viale dell’Innovazione<br />

20; tel. 02.64.11.42.200)<br />

THE SISTERS<br />

Ispirato ai due film “Sister Act” con la<br />

strepitosa Whoopi Goldberg, “The Si-<br />

sters” è uno spettacolo musicale fra teatro<br />

e concerto. La splendida voce nera<br />

dell’americana Theresa Thomason, accompagnata<br />

da vocalist e una band dal<br />

vivo, crea magiche atmosfere gospel,<br />

spaziando fra soul, R&B e pop. Suor Maria<br />

Claretta (il personaggio interpretato<br />

dalla Goldberg al cinema) rivive nella<br />

Thomason, che coinvolge il pubblico<br />

con l’energia della musica e i messaggi<br />

positivi di una suora tanto famosa e<br />

altrettanto “svitata”.<br />

Dal 17 al 23 marzo Milano, Teatro<br />

Allianz (Via Di Vittorio - Assago, tel.<br />

199.12.88.00)<br />

VALERIA VALERI & I RAGAZZI DI<br />

“AMICI”<br />

In programma da metà febbraio, lo<br />

show “Portamitanterose.it” si sviluppa<br />

attorno a un dubbio esistenzial-artistico:<br />

assecondare il proprio talento allestendo<br />

un musical con tanti sacrifici anche<br />

economici oppure guadagnare soldi<br />

facili come protagonisti di un reality<br />

televisivo? In scena Valeria Valeri, il comico<br />

Paolo Ruffini e alcuni protagonisti<br />

della trasmissione “Amici” di Maria<br />

De Filippi.<br />

Fino al 15 marzo Milano,Teatro Nuovo<br />

(Piazza San Babila, tel. 02.79.40.26)<br />

MENOPAUSE<br />

Marisa Laurito, Fioretta Mari, Fiordaliso<br />

e Manuela Metri sfatano i luoghi comuni<br />

e i timori legati alla menopausa,<br />

quella fase della vita di una donna, che<br />

gli americani indicano con termini meno<br />

drastici come “The Change” (il cambiamento)<br />

oppure “The Passage” (il pas-


saggio). Il musical è costruito sulla parodia<br />

di una trentina di canzoni degli<br />

anni Sessanta e Settanta, che abbattono<br />

qualsiasi tabù e regalano all’universo<br />

femminile un maggiore senso di libertà<br />

e di aggregazione travolgente.<br />

14 Varese, Teatro di Varese (Piazza<br />

Repubblica, tel. 0332.28.42.24)<br />

OPERA<br />

ALCINA<br />

Travestimenti e incantesimi in una delle<br />

più famose opere di Georg Friedrich Hendel,<br />

che nel primo Settecento aveva portato<br />

a Londra il belcanto all’italiana. Si<br />

narra lo splendore e il declino della maga<br />

seduttrice creata dalla fantasia di Ariosto.<br />

Come la sorella Morgana,Alcina sceglie<br />

i suoi amanti fra i cavalieri, che poi<br />

tramuta in belve, rocce e piante. Il lieto<br />

fine le farà perdere i poteri soprannaturali<br />

in nome dell’amore per Ruggiero, sciogliendo<br />

dagli incantesimi la sua collezione<br />

di uomini.<br />

10-13-15-17-20-25-27 Milano, Teatro<br />

alla Scala (Piazza della Scala, tel.<br />

02.88.791)<br />

I DUE FOSCARI<br />

Giuseppe Verdi ha composto questa opera<br />

lirica a trent’anni, ispirandosi al fosco<br />

dramma di Lord Byron “The two Foscari”<br />

ambientato in una plumbea Venezia<br />

del Quattrocento. È la storia di un errore<br />

giudiziario che coinvolge l’ultimo erede<br />

del Doge veneziano, innescando una serie<br />

di lacerazioni familiari di fronte all’indifferenza<br />

del potere, che culminano con<br />

la morte di padre e figlio.<br />

24-26-29-31 Milano, Teatro alla Scala<br />

(Piazza della Scala, tel. 02.88.791)<br />

DANZA<br />

OMAGGIO A RUDOLF NUREYEV<br />

Il galà internazionale di danza “Grazie<br />

Rudy” ricorda il più grande ballerino di<br />

tutti i tempi in occasione del quindicesimo<br />

anniversario della sua scomparsa.<br />

Una nuova produzione a cui partecipano<br />

solisti internazionali come Alen Bottaini,<br />

primo ballerino del Bayerische Staatsballet<br />

di Monaco di Baviera. Fra gli<br />

ospiti speciali sul palco anche Guy Albouy<br />

e Marina Antonova. Un cast di<br />

straordinari artisti che darà vita a coreografie<br />

singolari (“Le Bourgeois” e<br />

“Walpurgis Night) alternate ai favolosi<br />

pas de deux del repertorio classico di<br />

Nureyev, fra cui “Il lago dei cigni”, “Lo<br />

schiaccianoci” e “Giselle”.<br />

20-21 Bergamo, Teatro Creberg (Via<br />

Pizzo della Presolana; tel. 035.34.32.51)<br />

23 Milano, Teatro Smeraldo (Piazza<br />

XXV Aprile 10; tel. 02.29.00.67.67)<br />

26 Brescia, PalaBrescia (Via San Zeno<br />

168, tel. 030.34.88.88)<br />

28 Varese, Teatro di Varese (Piazza<br />

Repubblica, tel. 0332.28.42.24)<br />

COPPÉLIA<br />

Proseguono le repliche della nuova produzione<br />

in tre atti del Balletto della Scala.<br />

Il coreografo Derek Deane fa ruotare<br />

la sua “Coppélia” attorno all’eccentrico<br />

e intelligente giocattolaio, che è<br />

profondamente convinto di poter dare<br />

vita a un automa senza badare alle beffe<br />

della giovane Swanilda, che lo liquida<br />

come un visionario.<br />

1-3-4-5-11-12-13-14-15 Milano, Teatro<br />

alla Scala (Piazza della Scala, tel.<br />

02.88.791)<br />

GALÀ ACCADEMIA UCRAINA DI<br />

BALLETTO<br />

Ballerini solisti provenienti dai più prestigiosi<br />

teatri dell’opera internazionali<br />

sono protagonisti del Galà curato dall’Accademia<br />

Ucraina di Balletto con la<br />

regia e la produzione di Alexandru Frunza<br />

e Caterina Calvino Prina. Uno spettacolo<br />

pomeridiano (ore 16) per avvicinare<br />

alla danza classica anche il pubblico<br />

meno esperto attraverso entusiasmanti<br />

passi a due, variazioni e assoli<br />

tratti dai più famosi balletti del repertorio<br />

classico.<br />

8 Milano, Teatro Smeraldo (Piazza<br />

XXV Aprile 10, tel. 02.29.00.67.67)<br />

TEATRO<br />

AMLETO<br />

La più famosa tragedia di William Shakespeare<br />

è nel destino artistico di Alessandro<br />

Preziosi, che ha debuttato venticinquenne<br />

interpretando Laerte e dieci<br />

anni più tardi torna in scena nel ruolo<br />

del protagonista Amleto. Lo stesso<br />

Preziosi ha spiegato lo spirito di questa<br />

rappresentazione con la regia di Armando<br />

Pugliese: «Attraverso Amleto vogliamo<br />

parlare di noi e dell’oggi con l’intento<br />

di riportare il teatro classico e l’arte<br />

al loro ruolo fondamentale: essere lo<br />

specchio del mondo in cui viviamo».<br />

Dal 24 marzo al 5 aprile Milano, Teatro<br />

Nuovo (Piazza San Babila, tel.<br />

02.79.40.26)<br />

ARTURO BRACHETTI<br />

Rappresentare tutta la “Madame Butterfly”<br />

in cinque minuti? Una bazzecola<br />

per questo genio del trasformismo.<br />

Comunque “Butterflash” è solo uno dei<br />

tanti siparietti, alcuni inediti e altri rivisitati,<br />

che danno vita al “Gran Varietà<br />

Brachetti”. Personaggi come Horatio<br />

l’uomo elefante o Arthur Braguette e la<br />

sua bottega delle meraviglie prendono<br />

vita in un teatro abbandonato, dove<br />

l’immancabile fantasma del palcoscenico<br />

ha bloccato un gruppo di turisti,<br />

promettendo di liberarli solo se riusciranno<br />

a inventarsi uno spettacolo.<br />

L’istrione Arturo “Mille Volti” Brachetti<br />

è l’unico attore-trasformista capace<br />

di interpretare più di 80 personaggi nella<br />

stessa serata: il suo “One Man Show”<br />

ha fatto il giro del mondo, vincendo nel<br />

2000 l’ambito premio Molière con oltre<br />

800 repliche solo a Parigi. Questa<br />

volta, però, è in compagnia di strampalati<br />

comici, fantasisti e ballerini, fra cui<br />

la cleptomane senza mani, il giocoliere<br />

del nulla, la trapezista di sogni, la donna<br />

pizza e le pompiere di Viggiù.<br />

Dal 14 al 22 Milano, Teatro Smeraldo<br />

(Piazza XXV Aprile 10, tel.<br />

02.29.00.67.67)<br />

PAOLO HENDEL<br />

“Il tempo delle susine verdi” è un monologo<br />

sull’amore fra ricordi di scuola,<br />

favole rivisitate, versi immortali, battute<br />

da osteria e bizzarre storie di quotidiana<br />

umanità. Le fonti d’ispirazione dichiarate<br />

vanno da Platone a Neruda,<br />

passando per Amedeo Minghi. Non solo<br />

parole: il comico canta dal vivo con<br />

una band guidata dal chitarrista Ranieri<br />

Sessa (che è anche autore delle musiche<br />

originali) e soprattutto - tenetevi<br />

forte - ha promesso di ballare! L’analisi<br />

politica è affidata a Carcarlo Pravettoni,<br />

l’arrogante e ignorante personaggio<br />

televisivo di “Mai dire gol”, che si<br />

candida sindaco in ogni città e promette<br />

di azzerare qualsiasi problema con<br />

le sue soluzioni estreme.<br />

Dal 12 al 22 Milano, Teatro Ciak (Via<br />

Procaccini 4, tel. 02.76.11.00.93)<br />

IL CASO DI ALESSANDRO E MA-<br />

RIA<br />

Luca Barbareschi e Chiara Noschese sono<br />

ex amanti che si ritrovano dopo tanto<br />

tempo e rivangano il passato ricordando<br />

emozioni e sensazioni di quella<br />

relazione segreta. L’amore fra Alessandro<br />

e Maria è forte, vitale, affettuoso,<br />

tenero. Una passione giovanile mai più<br />

provata. Si scoprono ancora complici e<br />

profondamente uniti, ma condividere le<br />

proprie solitudini ormai è soltanto un<br />

sogno. Scritta da Giorgio Gaber (sul palco<br />

con Marialgela Melato nella prima<br />

edizione) e Sandro Luporini, è una commedia<br />

cinica, struggente e autentica come<br />

le parole che animano il dialogo intimo,<br />

lieve e drammatico, ma sfiorato<br />

da una comicità leggera e surreale.<br />

Dal 3 al 29 Milano, Teatro Manzoni<br />

(Via Manzoni 42, tel. 02.76.34.07.93)<br />

PAOLO VILLAGGIO<br />

Un palcoscenico spoglio con le quinte<br />

oscurate. All’attore-scrittore genovese,<br />

che qui firma anche la regia, non serve<br />

altro per fare riaffiorare i ricordi più curiosi,<br />

teneri, graffianti e ironici del suo<br />

percorso artistico e umano. Fra divertimento<br />

e un pizzico di malinconia, “Vita,<br />

morte e miracoli” è anche un affresco<br />

della Genova degli anni Trenta e Quaranta:<br />

il sapore agrodolce delle prime disavventure<br />

amorose e quello decisamente<br />

più gradevole del tempo trascorso con<br />

gli amici Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi,<br />

Fabrizio De Andrè e Marco Ferreri.<br />

29 Bergamo, Teatro Civico Gaetano<br />

Donizetti (Piazza Cavour 15, tel.<br />

035.41.60.611)


GEPPI CUCCIARI<br />

Arguta, ironica e intelligente. Energica,<br />

empatica e versatile. Abbiamo esagerato<br />

con gli aggettivi per l’attrice sarda?<br />

Assolutamente no! Già ammirata<br />

in televisione (da “Zelig” alla sit-com<br />

“Belli dentro”, fino al talk show “Geppi<br />

Hour” su Sky Show) e al cinema (è<br />

stata la moglie “scout” di Carlo Verdone<br />

nel film “Grande, grosso e Verdone”),<br />

anche in teatro Geppi Cucciari<br />

esprime la sua corrosiva vis comica. La<br />

protagonista del divertente “Si vive una<br />

volta. Sola”, spiega la stessa Geppi, «è<br />

una single trentenne con qualche chilo<br />

di troppo e un corredo che inizia a ingiallire<br />

e sta per essere nominato patrimonio<br />

dell’UNESCO. È circondata da<br />

amiche che si sposano e fanno figli. E<br />

si accorge che lei è indietrissimo con i<br />

lavori…».<br />

13 Como, Teatro Sociale (Via Bellini<br />

3, tel. 031.27.01.70)<br />

ANGELA FINOCCHIARO<br />

La classica famiglia in partenza per le<br />

vacanze intelligenti; il nevrotico tecnodipendente;<br />

la catastrofe climatica…<br />

Ridiamo di loro per ridere di noi. Nello<br />

spettacolo “Benneide”, infatti, Angela<br />

Finocchiaro è una stralunata Alice contemporanea<br />

proiettata nel Paese dei<br />

Meravigliosi Orrori della nostra società.<br />

Il segreto per non rassegnarsi e restarne<br />

intrappolati, è muoversi in questa<br />

surreale realtà con l’ironia sferzante<br />

che accomuna la comica e l’autore<br />

Stefano Benni. La regista Cristina Pezzoli<br />

ha tracciato il percorso narrativo di<br />

“Benneide” partendo dai testi di Benni:<br />

alcuni inediti, altri tratti da suoi editoriali<br />

per i giornali e dall’ultimo libro<br />

“La grammatica di Dio”.<br />

8 Bergamo, Teatro Creberg (Via Pizzo<br />

della Presolana; tel. 035.34.32.51)<br />

I LEGNANESI<br />

Fondata nel 1949 da Felice Musazzi, è<br />

la compagnia più celebre del teatro<br />

“en travestì” dialettale. La Teresa (Antonio<br />

Provasio), la Mabilia (Enrico Dalceri)<br />

e il Giovanni (Luigi Campisi) celebrano<br />

sei decenni di risate con lo<br />

spettacolo “1949-2009: 60 anni di una<br />

grande rivista”, che raccoglie le storie<br />

e gli sketches più divertenti messi in<br />

scena da I Legnanesi, partendo da “E<br />

un dì nacque Legnarello”, la loro prima<br />

rappresentazione datata 8 dicembre<br />

1949. Si racconta la vita di cortile<br />

in Lombardia fra esilaranti battute intervallate<br />

da siparietti musicali e danzanti.<br />

Lo spettacolo di domenica inizia<br />

alle ore 16.<br />

27-28-29 Bergamo, Teatro Creberg<br />

(Via Pizzo della Presolana;tel.035.34.32.51)<br />

FIORE DI CACTUS<br />

Remo Girone ed Eleonora Giorgi sono<br />

i protagonisti di una deliziosa commedia<br />

basata su malintesi e situazioni buffe,<br />

che nella prima rappresentazione<br />

teatrale italiana fu portata in scena da<br />

Alberto Lupo e Valeria Valeri. Esiste anche<br />

una straordinaria interpretazione<br />

cinematografica di Walter Matthau, Ingrid<br />

Bergman e Goldie Hawn nell’omonimo<br />

film del 1969. La storia ruota attorno<br />

a un dentista playboy, che s’inventa<br />

una moglie e tre figli per evitare<br />

eccessivi coinvolgimenti sentimentali.<br />

Quando decide di sposare seriamente<br />

la sua ultima conquista, le precedenti<br />

bugie scatenano una serie di equivoci<br />

esilaranti.<br />

7 Varese, Teatro di Varese (Piazza Repubblica,<br />

tel. 0332.28.42.24)<br />

PAOLO POLI<br />

L’attore fiorentino (80 anni il prossimo<br />

23 maggio) è autore, regista e interprete<br />

principale di questa rappresentazione<br />

dei “Sillabari”, il capolavoro assoluto<br />

di Goffredo Parise. Si tratta di brevi<br />

racconti incentrati sui sentimenti, dall’amore<br />

alla solitudine, che seppure<br />

scritti a metà del secolo scorso conservano<br />

freschezza e attualità. Canzonette<br />

leggere fanno eco a questi gioielli<br />

narrativi, con le immagini di Lele Luzzati<br />

sullo sfondo.<br />

Dal 17 al 22 Bergamo, Teatro Civico<br />

Gaetano Donizetti (Piazza Cavour<br />

15, tel. 035.41.60.611)<br />

I DUE GEMELLI VENEZIANI<br />

Un capolavoro di Carlo Goldoni: una<br />

commedia comica in cui il grande scrittore<br />

veneziano intreccia equivoci, frenesie,<br />

mascheramenti e malintesi. Fra<br />

risate copiose, comunque, anche un attento<br />

studio dei caretteri, delle emozioni,<br />

dei sentimenti e delle inquietudini<br />

umane. Una notevole prova d’attore per<br />

Massimo Dapporto, che si sdoppia con<br />

grande versatilità per dare vita al paradosso<br />

di Tonino e Zanetto. La regia è di<br />

Antonio Calenda.<br />

Dal 10 al 15 Bergamo, Teatro Civico<br />

Gaetano Donizetti (Piazza Cavour<br />

15, tel. 035.41.60.611)<br />

SIOR TODERO BRONTOLON<br />

Giulio Bosetti interpreta un’altra eccezionale<br />

figura umana creata dal genio<br />

di Carlo Goldoni: il vecchio Todero, dispotico,<br />

insensibile, avaro e brontolone.<br />

La storia ruota attorno a un matrimo-<br />

nio d’interesse combinato dallo stesso<br />

Todero, che pur di non disperdere la dote<br />

fuori dalle mura domestiche, promette<br />

in sposa la nipote Zanetta a Nicoletto,<br />

figlio del suo agente Desiderio. Il progetto<br />

è ostacolato dalla nuora Marcolina,<br />

che per la figlia sogna nozze di<br />

maggior prestigio. Questo spettacolo è<br />

stato realizzato da Bosetti in occasione<br />

del tricentenario della nascita di Goldoni,<br />

nato a Venezia il 25 febbraio 1707 e<br />

morto a Parigi il 6 febbraio del 1793.<br />

Dal 18 al 22 Brescia, Teatro Sociale<br />

(Via Felice Cavallotti 20, tel.<br />

030.28.08.600)<br />

EVENTI & FIERE<br />

CARAVAGGIO OSPITA CARA-<br />

VAGGIO<br />

Le celebrazioni del bicentenario della Pinacoteca<br />

di Brera si aprono con l’esposizione<br />

di quattro capolavori del pittore milanese<br />

Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.<br />

È possibile ammirare “Il ragazzo<br />

con canestro di frutta” proveniente dalla<br />

Galleria Borghese di Roma, i “Musici” del<br />

Metropolitan Museum di New York e due<br />

versioni della “cena in Emmaus”: quella<br />

realizzata a Roma intorno al 1606 (di proprietà<br />

della Pinacoteca milanese) e quella<br />

dipinta nel 1601 e concessa in prestito<br />

dalla National Gallery di Londra.<br />

Fino al 29 marzo Milano, Pinacoteca<br />

di Brera (Via Brera 28, tel.<br />

02.72.26.31)<br />

ETTORE COLLA<br />

Una ricca rassegna dedicata allo scultore<br />

parmense (1896 - 1968): venticinque lavori<br />

comprese otto pitture rare. Fra le sculture<br />

in mostra si notano alcune opere realizzate<br />

con ferri di recupero tra la seconda<br />

metà degli anni Cinquanta e la prima<br />

metà dei Sessanta. Sono esposte anche<br />

due rarissime prove figurative datate anni<br />

Trenta e il preludio astratto geometrico<br />

del Gruppo Origine, il collettivo formato<br />

nel 1951 da Colla, Burri, Ballocco e Caporossi.<br />

Dal 19 marzo al 23 maggio Milano,<br />

Galleria Fonte d’Abisso (Via Del Carmine<br />

7, tel. 02.86.46.44.07)<br />

FUTURISMO 1909-2009, VELO-<br />

CITÀ + ARTE + AZIONE<br />

Dopo averlo visto nascere un secolo fa,<br />

per tutto il 2009 Milano sarà la capitale<br />

mondiale del Futurismo. La prima delle iniziative<br />

milanesi per celebrare il centenario<br />

di questa avanguardia visionaria è la<br />

mostra inaugurata a inizio febbraio, che<br />

occupa l’intero piano terra di Palazzo Reale.<br />

Sono esposte circa 400 opere: 240 sono<br />

dipinti, disegni e sculture; le restanti<br />

sono progetti e disegni d’architettura, fotografie,<br />

scenografie e costumi teatrali, arredi,<br />

oggetti d’arte decorativa, pubblicità<br />

e creazioni di moda.<br />

Fino al 7 giugno Milano, Palazzo<br />

Reale (Piazza Duomo 12, tel. 02.54.919)<br />

MARINETTI = FUTURISMO<br />

Parallelamente alla rassegna a Palazzo<br />

Reale per il centenario del movimento<br />

d’avanguardia nato a Milano, la Fondazione<br />

Stelline ospita la prima grande<br />

mostra dedicata a Filippo Tommaso Marinetti.<br />

Attraverso 70 opere e una ricca<br />

sezione documentaria viene ricostruita<br />

l’attività multiforme del fondatore del<br />

Futurismo.<br />

Fino al 7 giugno Milano, Fondazione<br />

Stelline (Corso Magenta 61, tel.<br />

02.45.46.21.11)<br />

ROCK’N’MUSIC PLANET<br />

Ultime due settimane per ammirare la<br />

collezione privata di Red Ronnie, una<br />

delle più grandi raccolte di memorabilia<br />

musicali d’Europa. Cinquant’anni di<br />

storia del rock raccontati attraverso pezzi<br />

pregiati come il contrabbasso di Bill<br />

Haley (quello suonato nel 1951 durante<br />

la registrazione di “Rock Around The<br />

Clock”); l’armonica autografata di Bob<br />

Dylan; la chitarra e un disegno psichedelico<br />

di Jimi Hendrix; l’orologio di Elvis<br />

Presley; il testo della canzone “L.A.<br />

Woman” dei Doors scritto a mano da<br />

Jim Morrison; le chitarre dei Rolling Stones<br />

e dei Nirvana… fino al manoscritto<br />

originale di John Lennon con la frase<br />

“Non voglio più leggere dei Beatles<br />

come se fossero ancora vivi”, che ha<br />

decretato la fine dei Fab Four. La mostra<br />

sarà itinerante nel mondo: tornerà<br />

a Milano in occasione dell’Expo 2015<br />

per diventare un museo del rock permanente<br />

alla Fabbrica del Vapore.<br />

Fino al 15 marzo Milano, Piazza<br />

Duomo (sito ufficiale www.rockandmusicplanet.com)<br />

EVENTI & FIERE<br />

CARTOOMICS 2009<br />

La fantascienza e le esplorazioni del futuro<br />

sono il tema principale della sedicesima<br />

edizione del “Salone del Fumetto, dei<br />

Cartoons, del Collezionismo e dei Games”.<br />

Tre giorni fra mostre, incontri con autori e<br />

disegnatori, proiezioni, giochi e videogiochi,<br />

presentazione delle novità editoriali,<br />

bancarelle dove scovare fumetti rari e l’ormai<br />

immancabile appuntamento con il Cosplay.Trovate<br />

il programma dettagliato e<br />

tutte le informazioni utili nel sito www.cartoomics.org.<br />

Dal 27 al 29 marzo Milano, Fieramilanocity<br />

ingresso Porta Teodorico<br />

(Viale Scarampo , tel.02.32.64.823)


Un filo d’olio, oro nel piatto<br />

Se è di quello buono, ne ba-<br />

sta un filo: un giro d’olio<br />

extravergine sulla fetta di<br />

pane ed ecco bell’e pronto uno<br />

spuntino genuino e salutare. Così<br />

come, nella loro semplicità, gli spaghetti<br />

aglio, olio e peperoncino devono<br />

tutto il loro gusto alla qualità<br />

dell’olio scelto per condire il piatto.<br />

Ma l’olio è anche ottimo per<br />

preparare ottimi biscotti o torte con<br />

un ridotto contenuto di grassi.<br />

BUONO E CHE FA BENE<br />

Perché va detto che non solo l’olio<br />

extravergine d’oliva è buono, ma fa<br />

anche bene alla salute. Ad esempio<br />

è ricco di vitamina E, antiossidante<br />

che contrasta i radicali liberi, responsabili<br />

dell’invecchiamento dell’organismo;<br />

è utile a ridurre il colesterolo<br />

“cattivo”, è facilmente digeribile<br />

e aiuta il lavoro di fegato e<br />

intestino. Tutto ciò, naturalmente,<br />

a patto che si scelga un extravergine<br />

di qualità. Il colore, ad esempio,<br />

può variare da giallo limpido a verde<br />

bottiglia, ma non è il dato fondamentale<br />

su cui basarsi per valutarne<br />

la bontà. A dare qualche utile<br />

consiglio per l’acquisto è Fausto<br />

Borella, esperto e animatore di corsi<br />

dedicati alla cultura dell’olio extravergine<br />

d’eccellenza (www.maestrodolio.it).<br />

La bottiglia, innanzi tutto: «L’extravergine<br />

- dice Borella - teme luce,<br />

calore e aria; importante quindi<br />

è scegliere bottiglie o confezioni<br />

scure, da mantenere ben chiuse,<br />

possibilmente a una temperatura<br />

attorno ai 15°C. Bisogna quindi<br />

leggere con attenzione l’etichetta:<br />

meglio preferire olio da olive di origine<br />

italiana e lavorate in Italia e<br />

per spremitura a freddo (sopra i<br />

28°C l’olio potrebbe presentare al-<br />

27 Libero_Stile


terazioni di sapore). Inoltre per legge<br />

il grado di acidità deve essere inferiore<br />

a 0,8 g per litro». Ma non<br />

basta. L’olio è un po’ come il vino:<br />

le varietà coltivate in Italia (le “cultivar”)<br />

sono moltissime, addirittura<br />

350 e gli oli monovarietali, ottenuti<br />

da un solo cultivar, hanno<br />

sapori spiccati e particolari.<br />

ABBINAMENTI D’ELEZIONE<br />

L’indicazione della cultivar in etichetta<br />

oggi non è obbligatoria, ma molti<br />

produttori lo riportano, quale segno<br />

distintivo della propria produzione<br />

e qualità. Ma come orientarsi<br />

per utilizzare al meglio i vari tipi di<br />

Degustazioni facili<br />

“Taste-huile” sembra una<br />

piccola oliva d’acciaio, ma è<br />

un degusta-olio. Va riempito<br />

con mezza tazzina da caffè di<br />

olio, si chiude il coperchio e<br />

si scalda nel palmo della<br />

mano per qualche minuto.<br />

Aprendo il coperchio si possono<br />

percepire meglio gli<br />

aromi. L’olio contenuto sarà<br />

sufficiente per l’assaggio, ma<br />

anche per essere usato direttamente<br />

sul cibo, grazie al<br />

beccuccio (di Alessi).<br />

Nella foto: Fausto Borella,<br />

esperto di olio<br />

extravergine d’oliva<br />

olio extravergine? «Ci sono tipi di<br />

extravergine - spiega ancora Borella<br />

- che hanno note amare di melanzana,<br />

carciofo, mandorla; altri più dolci,<br />

con sentori di banana, pinoli o<br />

vaniglia; infine quelli con note piccanti,<br />

di pepe, peperoncino, noce<br />

moscata… sapendo le caratteristiche<br />

di ciascuno il gioco è studiare gli abbinamenti.<br />

Con pesci lessati e crostacei,<br />

insalate e pinzimonio ad esempio,<br />

sono ottimi gli oli di varietà Leccino;<br />

con le carni alla griglia e le zuppe<br />

è indicato l’olio di frantoio toscano,<br />

il Bosana sardo o il cultivar Coratina.<br />

Mentre con i crudi di pesce<br />

o gli affumicati sono ottimi i culti-<br />

Per la prima colazione<br />

Corsi per diventare<br />

esperti d’olio<br />

Fausto Borella organizza corsi<br />

per avvicinare alla conoscenza<br />

dell’olio extravergine d’oliva<br />

d’eccellenza. Il prossimo,<br />

organizzato in 12 lezioni,<br />

inizierà il 9 marzo a Lucca (info<br />

sul sito www.maestrodolio.it).<br />

Anche il Club Turisti del Vino<br />

della Lombardia, la sezione del<br />

Movimento Turismo del Vino<br />

propone corsi ed incontri di<br />

degustazione. Il primo si è<br />

tenuto a Milano in febbraio e<br />

altri saranno organizzati, a<br />

numero chiuso, su richiesta.<br />

Info:<br />

clubturisti@mtvlombardia.com<br />

var Biancolillo o Nocellara». Un consiglio<br />

finale: al posto delle solite marmellate,<br />

condite lo stracchino o il<br />

quartirolo con un filo d’olio cultivar<br />

Raja del Lazio o Bianchera friulano:<br />

da provare! v<br />

Piccole capresi all’olio extravergine d’oliva<br />

Ingredienti: 275 g di uova, 250 g di zucchero semolato, 250 g di mandorle non pelate, 100 g di olio<br />

extravergine d’oliva, 200 g di cioccolato fondente, 15 g di cacao amaro in polvere, 15 g di liquore all’amaretto,<br />

olio e farina di riso per gli stampi, zucchero a velo.<br />

Preparazione: tritate grossolanamente le mandorle con il cacao con metà dello zucchero, montate le<br />

uova con lo zucchero rimanente; sciogliete il cioccolato e unite l’olio. Incorporate alle uova la polvere di<br />

mandorle, quindi aggiungete il cioccolato fuso con l’olio. Completate con il liquore all’amaretto. Mettete<br />

in stampini individuali unti d’olio e spolverizzati di farina di riso e infornate a 200° per 8 minuti circa.<br />

(ricetta dal volume “Golosi di salute” di L. Montersino e R. Sammartini, Fabbri Editore)<br />

29 Libero_Stile


30 Libero_Stile<br />

VETRINA<br />

Veneziani guarda<br />

ai mercati internazionali<br />

Per Veneziani, marchio storico<br />

nel comparto dei polimeri<br />

industriali e dei prodotti<br />

anticorrosione, il 2008 è stato<br />

l’anno della svolta. In controdentenza<br />

rispetto ai numeri<br />

del mercato e al generale<br />

rallentamento dell’economia<br />

italiana, il Gruppo guidato<br />

da Fabio Valentini ha<br />

messo a segno una serie di<br />

importanti acquisizioni e di<br />

commesse che hanno messo<br />

il turbo al business proiettando<br />

l’impresa in una dimensione<br />

sempre più internazionale.<br />

Dott. Valentini, quali sono<br />

le ultime operazioni che<br />

avete portato a termine?<br />

L’ultimo anno è stato un susseguirsi<br />

di acquisizioni strategiche.<br />

Abbiamo esordito<br />

con l’acquisto di una parte<br />

del business di resine poliesteri<br />

da Bayer Material Science.<br />

Sempre a dicembre, abbiamo<br />

acquisito il 90% di Sinitalia,<br />

nome di prestigio tra<br />

le aziende italiane produttrici<br />

di rivestimenti protettivi<br />

per il calcestruzzo. Nella nuova<br />

Società, Veneziani-Sinitalia<br />

srl, sono confluite dal 1°<br />

gennaio 2009 anche tutte le<br />

attività commerciali della divisione<br />

Betok. Infine, Poi, proprio<br />

in questi giorni, la Veneziani<br />

vernici marine e industriali<br />

è salita al 75% nel capitale<br />

della SVM Off-shore<br />

Activities, specializzata nell’applicazione<br />

dei rivestimenti<br />

anticorrosivi per le piattaforme<br />

marine.<br />

Quali effetti hanno avuto<br />

le acquisizioni?<br />

Un notevole rafforzamento<br />

nei diversi comparti in cui<br />

operiamo. Con l’acquisizio-<br />

ne di Sinitalia il Gruppo Veneziani,<br />

è diventato leader di<br />

mercato e punto di riferimento<br />

per il settore della protezione<br />

del calcestruzzo, con<br />

particolare riferimento alle<br />

pavimentazioni industriali, al<br />

rivestimento di opere d’arte,<br />

ai depuratori ed alle infrastrutture<br />

in genere, oltre che<br />

leader assoluto europeo nel<br />

settore degli elastomeri a base<br />

di poliurea. L’ingresso in<br />

SVM Off-shore Activities è un<br />

altro passo verso il livello di<br />

eccellenza sia nelle attività<br />

di cantiere sia nelle qualità<br />

dei materiali, come dimostra<br />

l’assenso della società IN-<br />

TERMARE - Gruppo Eni,<br />

azienda particolarmente all’avanguardia<br />

nella costruzione<br />

di piattaforme e moduli,<br />

nonché proprietaria dello<br />

yard di Arbatax (Nu), presso<br />

cui opera la SVM. È un<br />

segmento di mercato tecnicamente<br />

all’avanguardia, con<br />

prospettive di sviluppo interessanti<br />

per l’importanza rivestita<br />

da materie prime<br />

quali il petrolio e il gas.<br />

Oltre allo shopping di<br />

aziende, di recente avete<br />

ricevuto una commessa<br />

con diversi zeri<br />

Abbiamo siglato un contratto<br />

da 48 milioni di dollari con<br />

la Star Fabricators Co. Ltd,<br />

Joint Venture costituita tra<br />

SAIPEM e SAUDI-ARAMCO.<br />

La commessa avrà una durata<br />

di 13 anni e prevede<br />

l’esecuzione dei rivestimenti<br />

protettivi delle costruzioni<br />

off-shore che verranno realizzate<br />

presso lo yard di Damman,<br />

già in fase di avanzata<br />

realizzazione. L’accordo prevede<br />

inoltre che Venezioni si<br />

occupi delle attività relative<br />

alla progettazione, alla costruzione,<br />

il montaggio e<br />

l’avviamento degli impianti<br />

di trattamento e verniciatura<br />

delle superfici di tutte le<br />

costruzioni metalliche che<br />

verranno impiegate nel settore<br />

di competenza della<br />

joint venture in Arabia Saudita.<br />

Obiettivi per il futuro?<br />

Puntare sul know-how d’eccellenza<br />

e sulla forte capacità<br />

imprenditoriale riconosciuta<br />

al Gruppo Veneziani, per<br />

perseguire una strategia sempre<br />

più orientata alla internazionalizzazione<br />

e alla specializzazione.<br />

La corsa che porterà<br />

il gruppo ad avere in cinque<br />

anni un fatturato di oltre<br />

100 milioni di euro è avviata<br />

e solo chi non crede alla vittoria<br />

non vincerà mai. v


L’ANIMA DELL’ACQUA<br />

Una grande mostra a Palazzo Reale dedicata all’elemento simbolo<br />

della vita. Il contributo all’iniziativa della Regione Lombardia nelle<br />

parole dell’Assessore Massimo Buscemi<br />

La storia dell’acqua raccontata<br />

attraverso le opere di grandi<br />

artisti: da Caravaggio a Tintoretto,<br />

a Masolino da Panicale<br />

e Segantini. In tutto 121<br />

capolavori, provenienti da vari<br />

musei, scelti per la loro capacità<br />

di interpretare i più reconditi<br />

significati di questo<br />

elemento naturale così indispensabile<br />

per l’umanità. La<br />

mostra, che resterà aperta fino<br />

al 29 marzo, è inserita all’interno<br />

del progetto EnergiAcqua<br />

ideato e realizzato da<br />

Fondazione DNArt, condiviso<br />

e sostenuto da Regione<br />

Lombardia Assessorato alle<br />

Reti e Servizi di Pubblica Utilità<br />

e Sviluppo Sostenibile.<br />

Abbiamo chiesto all’Assessore<br />

Massimo Buscemi di descriverci<br />

più in dettaglio le caratteristiche<br />

e gli obiettivi del<br />

progetto.<br />

Assessore Buscemi, quali<br />

sono i motivi che vi<br />

hanno spinto a sostenere<br />

questo evento?<br />

“L’anima dell’acqua” è una<br />

grande mostra che ha il<br />

pregio di coniugare gli<br />

aspetti tecnici con il mondo<br />

della cultura.<br />

L’appuntamento di Palazzo<br />

Reale è infatti inserito in un<br />

progetto articolato, che si<br />

sviluppa lungo tre assi:<br />

tecnico scientifico,<br />

didattico e artistico. Per<br />

ognuno sono state<br />

programmate specifiche<br />

iniziative.<br />

Ce ne vuole<br />

parlare?<br />

L’ambito<br />

tecnico è<br />

stato<br />

dibattuto nel<br />

corso di un<br />

simposio<br />

svoltosi il 1°<br />

dicembre, che ha visto<br />

riuniti i massimi esperti<br />

italiani ed europei. Una<br />

preziosa occasione di<br />

confronto sulle varie<br />

tematiche legate all’acqua:<br />

dagli strumenti per la tutela<br />

di un bene così strategico al<br />

suo uso come risorsa per la<br />

produzione di energia pulita.<br />

Le iniziative educative<br />

stanno attivamente<br />

coinvolgendo le scuole: fino<br />

al 29 marzo i ragazzi<br />

potranno prender parte a<br />

laboratori didattici.<br />

L’obiettivo è di rendere<br />

consapevoli le nuove<br />

generazioni del valore vitale<br />

dell’acqua per la vita sul<br />

pianeta e stimolarne il<br />

rispetto. La terza prospettiva,<br />

forse la più originale,<br />

riguarda appunto il legame<br />

fra l’acqua e l’espressione<br />

artistica. Un concetto che ha<br />

trovato la sua sintesi<br />

nell’immagine simbolo della<br />

mostra, il Narciso del<br />

Correggio: l’acqua come<br />

specchio della bellezza.<br />

Sono previste altre<br />

iniziative?<br />

Il prossimo 22 marzo, in<br />

occasione della<br />

Giornata<br />

Mondiale<br />

dell’Acqua,<br />

Milano si<br />

trasformerà in<br />

un grande<br />

laboratorio ricco<br />

di esperimenti,<br />

concerti, letture,<br />

performance e installazioni<br />

artistiche. Una corsa lungo i<br />

Navigli vecchi e nuovi<br />

coinvolgerà anche lo sport<br />

in difesa dell’ambiente.<br />

Trattandosi di una mostra<br />

itinerante, le opere saranno<br />

in seguito trasferite in<br />

Sicilia, a Catania e<br />

successivamente in Veneto ,<br />

a Venezia o Verona. In<br />

autunno sarà una allestita<br />

nuova mostra, sempre<br />

dedicata al tema dell’energia.<br />

Questa volta, il protagonista<br />

sarà il fuoco.<br />

Quale lavoro sta svolgendo<br />

il suo assessorato?<br />

Il nostro impegno si<br />

sviluppa su tutti i fronti:<br />

agricolo, industriale,<br />

energetico ambientale,<br />

turistico. L’acqua è un bene<br />

indispensabile e pertanto<br />

deve essere utilizzata in<br />

modo virtuoso. I nostri<br />

sforzi vanno nella direzione<br />

di realizzare tutti quei<br />

progetti e le opere necessarie<br />

per restituire alla natura<br />

l’acqua nelle stesse condizioni<br />

in cui è stata prelevata. La<br />

Lombardia è la regione<br />

italiana con il maggior<br />

numero di fiumi, laghi e<br />

canalli artificiali. La<br />

salvaguardia e la<br />

valorizzazione di questo<br />

immenso patrimonio idrico<br />

richiede ingenti investimenti.<br />

Come saranno impiegati?<br />

Puntiamo prima di tutto<br />

all’incremento del numero<br />

dei depuratori sul territorio,<br />

con interventi sia<br />

nell’ambito degli enti locali<br />

sia in quello delle attività<br />

private. Un altro capitolo di<br />

fondamentale importanza<br />

riguarda la produzione di<br />

energia idroelettrica. Da più<br />

di cento anni le nostre valli<br />

alpine sono sede di impianti<br />

che producono energia da<br />

fonte pulita e rinnovabile.<br />

Oggi queste centrali<br />

forniscono ben il venti per<br />

cento del fabbisogno<br />

energetico regionale, una<br />

forma di produzione<br />

virtuosa che sostiene lo<br />

sviluppo nel rispetto<br />

dell’ambiente. v<br />

31 Libero_Stile


Quattro società<br />

diventano una<br />

per un servizio<br />

migliore.


UNA GIORNATA<br />

ALLA CERTOSA DI PAVIA<br />

Impossibile non notarla. I suoi marmi<br />

policromi e la candida trina di<br />

colonnine, pinnacoli<br />

e statue che incorniciano<br />

l’imponente facciata, la<br />

rendono un unicum nell’architettura<br />

religiosa. La<br />

costruzione della Certosa<br />

di Pavia, voluta da Gian<br />

Galeazzo Visconti, si protrasse<br />

per circa un secolo:<br />

dall’agosto 1396 al 1497,<br />

anno in cui fu consacrata<br />

la chiesa. La scelta della posizione<br />

non fu casuale. La<br />

zona era strategica: a metà strada tra Milano,<br />

capitale del ducato, e Pavia, la seconda<br />

città per importanza, dove il duca<br />

era cresciuto e dove aveva sede la corte,<br />

nello splendido castello visconteo.<br />

Nel pensiero di Gian Galeazzo, la chiesa<br />

era destinata a divenire il mausoleo<br />

dinastico dei Duchi di Milano.<br />

CLUB IPPICO SANZENONESE<br />

SAN ZENONE PO (PV)<br />

Via Luigi Ponti n 70<br />

http://www.clubippicosanzenonese.com<br />

info@clubippicosanzenonese.com<br />

Il monastero,<br />

risalente<br />

al XIV secolo,<br />

rappresenta<br />

uno dei più<br />

importanti<br />

monumenti<br />

tardo-gotici<br />

italiani<br />

Alla costruzione della Certosa attesero i<br />

migliori artisti del tempo, dall’architet-<br />

to Guinoforte Solari agli<br />

scultori attivi sulla facciata<br />

Cristoforo Mantegazza e<br />

Giovanni Antonio Amadeo.<br />

Quest’ultimo, dopo<br />

l’esecuzione dei bassorilievi<br />

della parte destra dello<br />

zoccolo della facciata dal<br />

1473 al 1476, tornò nel<br />

1492 quale direttore del<br />

cantiere; il coronamento è<br />

invece opera di Cristoforo<br />

Solari, detto il Gobbo.<br />

I capolavori artistici<br />

Il monastero pavese è uno scrigno che<br />

custodisce alcuni fra i più grandi capolavori<br />

della pittura rinascimentale. All’interno<br />

si segnalano alcune del Bergognone,<br />

come la pala di Sant’Ambrogio<br />

(1490), quella di San Siro (1491) e la<br />

Punto<br />

di sosta<br />

A CAVALLO NEL PARCO<br />

Se la visita alla Certosa di pavia ha<br />

soddisfatto il vostro appetito<br />

culturale, ma vi è rimasto un<br />

languorino allo stomaco, allora<br />

dirigetevi verso S. Zenone Po.<br />

All’interno del parco naturale, il Club<br />

Ippico Sanzenonese è il luogo ideale<br />

dove trascorrere qualche ora di<br />

piacevole relax con gli amici: un<br />

ambiente familiare e accogliente,<br />

dove gustare i piatti tipici della<br />

tradizione lombarda. E se siete in<br />

vena di movimento, il centro offre<br />

lezioni di monta western e rilassanti<br />

passeggiate sulle rive del Po.<br />

meravigliosa Crocifissione (1490). La<br />

Certosa ospita inoltre il “Padre Eterno”,<br />

un pannello del Perugino parte di un<br />

polittico oggi smebrato; pale del Cerano,<br />

del Morazzone, del Guercino, di<br />

Francesco Cairo e un ciclo di affreschi,<br />

nel coro, di Daniele Crespi. Il presbiterio<br />

accoglie anche i bellissimi stalli lignei<br />

dei monaci, intagliati ed intarsiati. Nell’abside<br />

di destra del transetto è collocato<br />

un bellissimo affresco di Bergognone<br />

con Gian Galeazzo Visconti presenta alla<br />

vergine il modello della Certosa tra<br />

Filippo Maria Visconti, Galeazzo Maria<br />

Sforza e Gian Galeazzo Sforza, eseguito<br />

tra il 1490-1495. Altri affreschi sono attribuiti<br />

ad un gruppo di allievi di scuola<br />

bramantesca, tra cui il giovanissimo<br />

Bernardo Zenale. Una meta da non perdere<br />

per chi vuole immergersi nel fascino<br />

di un luogo senza tempo. v<br />

Come arrivare<br />

Diverse le “rotte” possibili partendo da Milano. Forse la<br />

più suggestiva è quella che costeggia il Naviglio Pavese:<br />

poche decine di chilometri di strada provinciale<br />

circondata dalla tipica campagna lombarda e si è arrivati.<br />

I più sportivi, tempo permettendo, possono invece<br />

inforcare la bicicletta e risalire lungo l’Alzaia. Una volta<br />

superata la città, le due ruote vi permetteranno di<br />

assaporare il silenzio dei campi e i profumi della natura.<br />

Basta preparare un cestino da pic-nic e partire<br />

all’avventura.<br />

35 Libero_Stile


P<br />

36 Libero_Stile<br />

Una fuga<br />

per due<br />

Da Napoli all’India, quattro<br />

idee per un’evasione tra<br />

sentimento e relax<br />

roporle (o<br />

proporgli) un<br />

viaggio per San<br />

Valentino? Un<br />

pensiero carino ma<br />

banalizzato dalla data<br />

ormai scontata.<br />

Decisamente meglio giocare l’effetto sorpresa.<br />

Ora dunque che la festa istituzionale e tanto<br />

commerciale degli innamorati è passata, e con<br />

essa anche le tariffe da alta stagione, buttiamoci<br />

e osiamo l’invito. Sentirsi dire “prepara la borsa,<br />

venerdì ti porto via dalla città” non lascerà mai e<br />

poi mai indifferenti. Se la relazione è agli inizi, sarà<br />

una dichiarazione d’intenti per far capire<br />

chiaramente quanto lei (o lui) ci piace; se la storia<br />

dura da un po’, è un modo per dichiararsi sempre<br />

innamorati; quando la coppia è in crisi, significa<br />

che almeno c’è la volontà di tentare un recupero.<br />

Innanzitutto poniamoci il quesito: weekend o<br />

qualcosa di più? La seconda opzione è<br />

ovviamente preferibile perciò, se nessuno dei<br />

due ha difficoltà a organizzarsi, vada senz’altro<br />

per la classica settimanella. Quando però la<br />

confidenza è ancora da conquistare o gli<br />

impegni di lavoro non concedono una libertà a<br />

lungo termine, ben venga anche un fine<br />

settimana.<br />

E poi viene la domanda cruciale: dove? Bene o<br />

male ci saremo fatti un’idea della compagna (o<br />

compagno) di viaggio: sportivo o pigro, parco o<br />

buongustaio, tranquillo o nottambulo… Sulla base<br />

dell’identikit che ne viene fuori, ecco quattro mete<br />

per altrettante personalità, con quattro alberghi<br />

consigliati ad hoc per ogni situazione.v<br />

CURIOSO E VIVACE<br />

Ogni angolo di Napoli è ammaliatore. La<br />

vivacità di suoni e colori, il mare e le<br />

vicine Capri e Ischia, per non parlare della<br />

cucina e della musica. La città partenopea<br />

è un tesoro che molti italiani devono<br />

ancora scoprire. Un caffè al Gambrinus in<br />

piazza Plebiscito, un giro del quartiere dei<br />

presepai San Gregorio Armeno e una<br />

visita al museo d’arte contemporanea<br />

MADRE già valgono il viaggio. Scendendo<br />

al nuovo Romeo Hotel, disegnato dallo<br />

Studio Kenzo Tange e Associati, il<br />

soggiorno si completa di un’atmosfera di<br />

seduzione che coinvolge tutti i sensi.<br />

Ottimo il roof restaurant da cui si scorge il<br />

Vesuvio; bellissima la vista mare che, dalle<br />

camere, dà l’impressione di essere su una<br />

nave da crociera; interessanti le opere<br />

d’arte contemporanea e i pezzi esclusivi<br />

di design che sono il filo conduttore<br />

dell’hotel. La spa offre servizi di alto<br />

livello e ha un’immagine decisamente<br />

suggestiva, così come la piscina a cielo<br />

aperto, in cui concludere la giornata, tra<br />

un drink e un idromassaggio da<br />

condividere in dolce compagnia.<br />

www.romeohotel.it


ELEGANTE E SOLITARIO<br />

L’isola deserta e la barca sono,<br />

nell’immaginario collettivo, ideali luoghi di<br />

pura evasione, a volte sognata solitaria ma<br />

sicuramente più divertente se condivisa in<br />

buona compagnia. Se volete lasciare la<br />

fortunata preda a bocca aperta, fatte<br />

scattare l’invito per l’India, sulla nuova Taj<br />

Jiva SPA Boat. Non una semplice, seppur<br />

romantica, imbarcazione ma<br />

un’esclusivissima spa galleggiante sul Taj<br />

Lake Palace di Udaipur, che richiama lo<br />

splendore del vicino Taj Lake Palace,<br />

dimora storica di Maharaja. La Jiva Spa<br />

Boat, ispirata allo stile degli antichi battelli<br />

reali, evoca le maestose crociere regali e ne<br />

ripropone gli antichi cerimoniali. Se<br />

l’atmosfera è ricca di<br />

storia, i comfort sono<br />

modernissimi. La spa<br />

suite per due, con area<br />

lounge per il relax e il<br />

bagno turco, si apre sul<br />

ponte principale con la<br />

vasca idromassaggio<br />

all’aperto. Tutti i<br />

prodotti utilizzati sono<br />

naturali e ricavati da<br />

erbe ed olii essenziali<br />

indiani.<br />

www.tajhotels.com<br />

ROMANTICO E RAFFINATO<br />

Sembra di fare un salto indietro nel tempo al<br />

Palace Luzern di Lucerna. Qui, sulle rive del<br />

Lago dei Quattro Cantoni e circondati da un<br />

paesaggio alpino idilliaco, l’arredamento gioca<br />

con i contrasti tra stoffe e mobili pregiati e<br />

dettagli in stile contemporaneo. Da segnalare il<br />

pacchetto di due notti “Palace à deux”, che<br />

prevede 2 notti con sistemazione in Junior<br />

Suite, inclusa prima colazione, comprende<br />

l’uso della spa ed un bagno per la coppia con i<br />

petali di rosa. www.palace-luzern.ch<br />

PASSIONALE E DIVERTENTE<br />

La destinazione è Londra. O per meglio dire un hotel della città.<br />

Dando un’occhiata al programma suggerito da questo albergo,<br />

che evoca esperienze alla “Nove settimane e _”, le bellezze<br />

artistiche e culturali della capitale britannica rischiano infatti di<br />

passare in secondo piano. Al Metropolitan vi aspettano<br />

fragranze afrodisiache e candele in camera, un massaggio per<br />

due all’interno della stessa e varie ‘amenities’, tra cui la<br />

Seduction Box con spiritosi regali. E se per caso vi distraete a<br />

guardare fuori dalla finestra, la vista su Hyde Park non deluderà<br />

certamente.<br />

www.metropolitan.como.bz


BENESSERE<br />

La cura delle mani (e dei piedi)<br />

è ormai diventata una<br />

consuetudine anche nel nostro<br />

Paese. Una tendenza arrivata<br />

alcuni anni fa dagli Stati Uniti,<br />

dove sono nate le Nail Spa,<br />

vere e proprie beauty farm per<br />

la cura e la bellezza delle<br />

unghie di mani e piedi.<br />

In Italia il fenomeno è più<br />

recente ma in poco tempo ha<br />

ottenuto un grandissimo<br />

successo.<br />

Spesso durante la pausa<br />

pranzo ci si concede una french<br />

manicure chiacchierando con le<br />

amiche nelle Nail spa ormai<br />

numerose anche da noi.<br />

La cura di se sta diventando<br />

sempre più maniacale e un<br />

gradevole aspetto esteriore ò<br />

l’obbiettivo di molti, e le mani<br />

vengono considerate una sorta<br />

di biglietto da visita della<br />

persona, la prima cosa che si<br />

mostra di se.<br />

Le Nail spa oltre a trattamenti di<br />

cura e benessere, propongono<br />

anche specifici trattamenti:<br />

l’applicazione di gels naturali e<br />

di resine per riparare e<br />

fortificare le unghie, la sempre<br />

richiesta french manicure e, per<br />

un tocco di allegria,o una<br />

serata particolare la<br />

decorazione delle unghie con<br />

gli stencil, con disegni a mano<br />

o con bijoux applicati. v<br />

MANI<br />

E PIEDI<br />

39 Libero_Stile


BENESSERE<br />

O.P.I.<br />

piazza Cadorna 9, leader<br />

americano della<br />

ricostruzione delle unghie,<br />

propone Pedicure Spa, soin,<br />

con bagno<br />

all’estratto di<br />

pompelmo,<br />

esfoliazione,<br />

massaggio e<br />

maschera idratante, il tutto<br />

eseguito comodamente<br />

seduti su una poltrona dotata<br />

di massaggio dorsale e<br />

idromassaggio ai piedi.<br />

Enhancements Unic<br />

Nail Spa<br />

via Solferino 13/b: negli eleganti locali della<br />

Spa l’atmosfera rilassante, grazie a<br />

candele profumate e musica lunge, invita a<br />

provare i vari trattamenti:<br />

"manicure con massaggio coccolone",<br />

"pedicure della sirena", "manicure à la<br />

crème chaude", "pedicure al siero marino",<br />

"manicure maschera rigenerante".<br />

Il personale internazionale, esperto ed<br />

altamente qualificato assiste ogni cliente in<br />

ogni passaggio, eseguendo tutti i<br />

trattamenti con i migliori prodotti naturali<br />

importati da case leader del settore nel<br />

mercato americano. Particolare la<br />

Champagne Manicure: bagno caldo,<br />

massaggio alle mani con oli profumati,<br />

esfoliazione e smalto. Il tutto arricchito da<br />

una coppa di champagne.<br />

Vanità,<br />

corso Garibaldi 104,<br />

ricostruzione delle unghie<br />

in gel, per avere una<br />

mano sempre in ordine;<br />

con le diverse tecniche<br />

ciascuna con le proprie<br />

caratteristiche e funzioni<br />

specifiche, potrete<br />

risolvere problemi di<br />

unghie fragili, piatte,<br />

sfaldate, corte, a crescita<br />

lenta o onicofagiche<br />

(unghie mangiate).<br />

Da Glitter,<br />

via san Giovanni al Muro<br />

14, in un ambiente<br />

fashion decisamente<br />

anni ‘70, c’è l’“happy<br />

hour nail care”, ovvero<br />

aperitivo e musica<br />

offerti a chi decide di<br />

effettuare un<br />

trattamento tra quelli<br />

proposti.<br />

Oppure con la ricostruzione unghie potete<br />

semplicemente avere mani sempre in ordine<br />

senza bisogno di fare la manicure tutte le<br />

settimane, ma sarà sufficiente una seduta di<br />

mantenimento una volta al mese circa. I gel<br />

utilizzati hanno l’importante caratteristica di<br />

non ingiallire, e di restare cromaticamente<br />

inalterati tra un ritocco e l’altro.<br />

Moltissime donne hanno iniziato ad<br />

utilizzare la ricostruzione unghie in gel per<br />

occasioni speciali come un matrimonio o una cena<br />

importante, ma poi hanno continuato ad usarla anche<br />

nella vita di tutti i giorni perchè soddisfa il piacere di<br />

avere una mano sempre curata e femminile.<br />

Mani & Piedi Nail SPA,<br />

corso Vercelli, 7.<br />

Gestitoda Laura Tran Thien, 28enne ex<br />

modella italo-vietnamita che ha vissuto per<br />

lungo tempo a San Francisco.<br />

Mani & Piedi è uno spazio esclusivo, dove nel<br />

tempo di una pausa pranzo ci si può<br />

concedere french manicure, pedicure,<br />

riflessologia plantare e trattamenti da beauty<br />

farm di lusso in un clima di totale relax. Nelle<br />

filosofie orientali c’è una precisa relazione fra<br />

tipologia e forma delle unghie e il sé interiore.<br />

Forse anche per questo prendersi cura delle<br />

nostre mani e dei nostri piedi significa, oltre<br />

che migliorare il nostro<br />

benessere, regalarci un po’ di<br />

sicurezza in più nei rapporti con<br />

gli altri, questo il pensiero di<br />

Laura Tran Thien.<br />

41 Libero_Stile


42 Libero_Stile<br />

VETRINA<br />

Rede lancia le calze ecologiche<br />

Sono in 3 filati vegetali<br />

completamente<br />

biodegradabili:<br />

bamboo, fibra di faggio<br />

e lino<br />

PR Factory<br />

Jacopo Valli<br />

Cell. 335 6357459<br />

Via Mambretti 32<br />

Milano, 20157<br />

Tel/fax 02 39005196<br />

e-mail: jacopo.valli@prfactory.it<br />

Calzificio Mario Re Depaolini S.p.A.<br />

Domenico Mastromauro<br />

Via Santa Maria, 60<br />

Parabiago, 20015<br />

tel. 0331/550111 - fax 0331/555750<br />

e-mail: dmastromauro@rede.it<br />

L’obiettivo è soddisfare sempre più la domanda<br />

del consumatore per un prodotto-calza che sia legato<br />

al massimo benessere all’indosso, che vada<br />

oltre alla semplice immagine di design. Il marchio<br />

di posizionamento più alto, Redepaolini, si orienta<br />

sempre più verso l’utilizzo di fibre naturali, totalmente<br />

biodegradabili, nel totale rispetto dell’ambiente.<br />

Per la fibra di faggio, è in corso un programma<br />

di tutela ambientale garantito dalla certificazione<br />

europea PEFC- Pan European Forest<br />

Certification per il ripopolamento delle foreste di<br />

faggio austriache.<br />

La calza in bamboo: Lo speciale filato di 100%<br />

bamboo, utilizzato per la realizzazione della calza,<br />

è stato testato dal Centro Tessile Cotoniero e<br />

Abbigliamento, autorizzato a svolgere ricerche di<br />

carattere applicato del Ministero dell’Università<br />

e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Secondo<br />

il rapporto di prova, l’efficacia antibatterica del<br />

materiale è stata verificata, attraverso il metodo<br />

per assorbimento, con risultati sorprendenti: Valore<br />

di attività battericida L=4,4, oltre 4 volte superiore<br />

a un normale materiale tessile, che viene<br />

considerato battericida quando L>0.<br />

Oltre che battericida, il prodotto realizzato è totalmente<br />

biodegradabile e consente una perfetta<br />

traspirazione del piede.<br />

La calza in fibra di faggio ( Modal ) è una fi-<br />

bra ricavata dalla pianta del faggio, utilizzata nel<br />

settore della calzetteria maschile per la prima volta<br />

in puro, ovvero completamente vegetale, mettendo<br />

a punto una particolare taratura dei cilindri<br />

delle macchine di produzione, in quanto filato<br />

particolarmente difficile da tessere. Specificatamente<br />

consigliata per pelli inclini ad arrossamenti<br />

e quindi particolarmente sensibili,. la calza<br />

è inoltre ecologica in quanto realizzata interamente<br />

con una fibra completamente biodegradabile,<br />

che conserva nel tempo, lavaggio dopo lavaggio,<br />

una mano sempre morbida, pur essendo molto resistente<br />

all’usura. La vendita di questo prodotto<br />

contribuirà al ripopolamento delle foreste di faggio<br />

austriache, in base a un programma di tutela<br />

ambientale garantito dalla certificazione europea<br />

PEFC- Pan European Forest Certification per la tutela<br />

delle foreste.<br />

La calza in lino Rede è riuscita a identificare una mischia<br />

di lino, la fibra più estiva per antonomasia, superando<br />

i vincoli dettati da costi proibitivi e soprattutto<br />

alla ruvidezza della mano. Ha infatti messo a<br />

punto un filato con il giusto equilibrio tra il lino e il<br />

cotone, ottenendo come risultato un prodotto dalla<br />

mano morbida e confortevole. La calza fonde tra loro<br />

le caratteristiche peculiari ed i pregi delle due materie<br />

come l’aspetto grezzo e rustico, la freschezza,<br />

l’igroscopicità e la tenacia del lino, la morbidezza la<br />

traspirabilità e la naturalezza del cotone.v


LIBRI<br />

Presto in un libro,<br />

per la prima volta,<br />

la vita e la straordinaria<br />

avventura imprenditoriale<br />

del creatore della CNN<br />

Chiamami Ted<br />

Di Ted Turner con Bill Burke<br />

Ed. Etas<br />

I segreti<br />

di TED TURNER<br />

Avvenimento editoriale da segnare in agenda quello che Etas (Gruppo<br />

RCS) sta organizzando per il mese di maggio. È infatti in arrivo sugli<br />

scaffali delle librerie l’ultima novità della serie dedicata ai grandi<br />

manager e imprenditori di successo, tanto abili nel business da<br />

diventare dei veri e propri casi di studio negli atenei di tutto il mondo.<br />

“Call me Ted”, questo il titolo originale dell’opera, ripercorre senza<br />

censure la vita e l’esperienza imprenditoriale di uno degli uomini più<br />

ricchi del pianeta. Una vita molto speciale, attraversata da grandi<br />

disgrazie e immani fortune. Ogni pagina ha il raro pregio di far sentire<br />

la vera voce del protagonista, tratteggiandone il carattere, le passioni,<br />

i rapporti familiari e la sua visione illuminata sul futuro dell’economia<br />

internazionale. Il suo stile di vita, diventato ormai una leggenda, è<br />

sintetizzato nel motto paterno che egli ama spesso ripetere: “A letto<br />

presto, alzarsi presto, lavoro infernale e pubblicità!”<br />

Oltre ad essere ricchissimo e possedere uno dei più vasti patrimoni<br />

terrieri degli Stati Uniti, Turner deve la sua fama soprattutto alla<br />

creazione del colosso televisivo CNN: il primo canale all news della<br />

storia. Un modello di industria della comunicazione che ha<br />

rivoluzionato il modo stesso di fare informazione. Grande appassionato<br />

di vela, ha prima conquistato la Coppa America e poi, come<br />

proprietario degli Atlanta Braves, ha caparbiamente riportato anche la<br />

vittoria nelle World Series di baseball del 1995. L’eclettismo e la varietà<br />

di interessi sono da sempre un suo tratto distintivo. Anticonformista,<br />

filantropo, energico, Ted Turner ha saputo con grande personalità<br />

rinascere dopo la catastrofica fusione fra AOL e Time Warner. Nel libro,<br />

inoltre, vengono narrati i retroscena degli incontri avuti nel corso degli<br />

anni da Turner con i massimi esponenti del mondo della politica e della<br />

finanza: da Fidel Castro a Mikhail Gorbachev, da Jimmy Carter a Bill<br />

Gates, a Jack Welch e Warren Buffett. Un dietro le quinte raccontato in<br />

prima persona che svela il lato privato di alcuni dei personaggi più<br />

influenti dell’ultimo mezzo secolo. Una storia fino ad oggi sconosciuta.<br />

A scriverla con lui con mano leggera è stato Bill Burke, fedele<br />

collaboratore di Ted Turner nonché manager di lungo corso che ha<br />

ricoperto ruoli importanti nelle sue imprese. Un’autobiografia,<br />

“Chiamami Ted”, che sarà di prezioso aiuto a tutti coloro - imprenditori<br />

e manager - desiderosi di imparare i segreti di uno fra i più straordinari<br />

imprenditori del nostro tempo. v<br />

43 Libero_Stile


CIBOESESSO<br />

di Laura Intiso<br />

Il sesso e i piaceri della gola sono due<br />

aspetti della nostra vita profondamente<br />

legati, infatti la nutrizione e<br />

la riproduzione svolgono un ruolo fondamentale<br />

per la sopravvivenza e la continuazione<br />

della specie anche se, oltre ad essere<br />

una necessità fisiologica, rappresentano dei<br />

piaceri intensi che ci regalano benessere e<br />

appagamento dei sensi.<br />

Il rapporto tra cibo e sesso nasce con l’uomo<br />

e la religione fa risalire le sue origini alla<br />

cacciata del paradiso terrestre. Non a caso<br />

è stata inserita una mela nell’idillio tra<br />

Adamo ed Eva, perché, benché simbolica,<br />

è pur sempre rappresentativa della stretta<br />

correlazione fra cibo e sesso.<br />

I piaceri della gola nelle tradizioni, nella<br />

mitologia e nelle diverse culture sono sempre<br />

stati associati alla sessualità. Un proverbio<br />

latino recita: “Senza Bacco e Cerere,<br />

si raffredda Venere”, dove le tre divinità<br />

rappresentano rispettivamente il vino, il<br />

cibo e l’amore. Nella civiltà greca e romana<br />

si decantavano già i numerosi alimenti<br />

in grado di esaltare le virtù amorose come<br />

le cipolle, il tartufo, il miele e i crostacei.<br />

Anche l’aglio veniva considerato un eccitatore<br />

perché dopo essere stato metabolizzato<br />

dall’organismo, rilasciava un leggero<br />

sentore simile agli odori emanati dal corpo<br />

durante l’attività sessuale. Afrodite, dea<br />

dell’amore e della bellezza, è da lei che deriva<br />

il termine greco “afrodisiaco” che si riferisce<br />

ad ogni sostanza capace di alimentare<br />

lo stimolo o il potere sessuale. La fama<br />

dei cibi in grado di potenziare l’eros si<br />

è diffusa fino ai giorni nostri ai quali se ne<br />

sono aggiunti altri.<br />

Dott.ssa Laura Intiso, ma esistono<br />

davvero i cibi afrodisiaci?<br />

Senza dubbio il più efficace afrodisiaco<br />

è il nostro cervello, che attraverso<br />

la stimolazione dei sensi<br />

e la produzione di immagini e fantasie, è<br />

la sede erogena più importante.<br />

In realtà non è mai stato provato scientificamente<br />

che determinati alimenti funzionino<br />

realmente come veri e propri eccitanti<br />

sessuali ma sicuramente esistono<br />

alcune sostanze che stimolano il desiderio<br />

sessuale attraverso un’azione biochimica.<br />

Spesso si tratta di spezie o erbe quali pepe,<br />

zenzero, cannella, basilico, origano,<br />

noce moscata, in grado di migliorare la<br />

circolazione sanguigna nei vari organi del<br />

corpo, compresi i genitali, attraverso la vasodilatazione.<br />

Esiste poi un ormone, il Vip<br />

(Vasoactive intestinal polipeptide) che a<br />

seguito dell’assunzione di alcuni cibi determina<br />

la vasodilatazione dei corpi cavernosi<br />

dei genitali.<br />

È il caso del famigerato peperoncino che<br />

oltre a quest’azione, grazie alla capsicina,<br />

negli uomini stimola la produzione di spermatozoi<br />

facilitando l’eiaculazione.<br />

Anche il cioccolato, che, stimolando l’insulina<br />

nel pancreas, attiva la serotonina, il<br />

neurotrasmettitore in grado di regalarci<br />

calma e benessere. Infatti, spesso chi ha<br />

carenza di affetto tende a fagocitare il cioccolato,<br />

poiché contiene la feniletilamina,<br />

la stessa sostanza che il cervello produce<br />

quando siamo innamorati.<br />

Le ostriche anch’esse sono in grado di stimolare<br />

la sessualità grazie allo zinco, che<br />

permette la produzione di sperma e lo iodio<br />

che indispensabile alla tiroide per secernere<br />

ormoni che regolano la produzione<br />

di energia sessuale.<br />

Alcuni cibi con proprietà stimolanti vengano<br />

considerati afrodisiaci per analogia<br />

di forma e funzione.<br />

È il caso ad esempio di alcuni ortaggi come<br />

il sedano o l’asparago, dalle forme evo-<br />

cative o di alcuni frutti come la<br />

mela, il fico, il kiwi che hanno una<br />

forte valenza allusiva nelle forme che<br />

rimandano ai genitali maschili e femminili<br />

La cucina floreale, tipica dei tempi moderni,<br />

viene considerata afrodisiaca proprio<br />

perché i fiori sono gli organi genitali<br />

delle piante.<br />

Cibo e sesso hanno la stessa localizzazione<br />

cerebrale, vengono controllati entrambi<br />

dagli stessi ormoni, quindi se non soddisfiamo<br />

l’appettito dei sensi, facilmente ripiegheremo<br />

sul cibo. Spesso quest’ultimo<br />

diviene un rifugio quando non esiste una<br />

vita sentimentale o sessuale soddisfacente<br />

Al contrario, spesso la dieta viene assunta<br />

come il tentativo di riassumere le proprie<br />

competenze seduttive e sessuali.<br />

L’anoressia, uno dei disturbi dei nostri tempi,<br />

sostituisce oggi l’ascetismo, nato proprio<br />

come rifiuto dell’alimentazione e del<br />

sesso intesi come peccati dei sensi. Al contrario,<br />

negli attacchi di fame, come nella<br />

bulimia, c’è un impulso irrefrenabile di<br />

riempire un vuoto affettivo.<br />

Il cibo è un tranquillante naturale, produce<br />

endorfine che ci calmano e ci distendono,<br />

il digiuno, invece, ci rende suscettibili<br />

e nervosi, quindi meno disposti al piacere;<br />

cala il desiderio e le energie<br />

si riduciono drasticamente<br />

Quindi per gratificare mente<br />

e corpo è necessario permettere<br />

al cibo di assumere<br />

poteri magici, alimentando<br />

il gioco sessuale,<br />

cercando di coinvolgere<br />

profondamente<br />

tutti i cinque sensi.<br />

Spesso è l’immaginazione<br />

che attribuisce proprietà<br />

afrodisiache a certi alimenti,<br />

ma placebo o meno che sia val<br />

pur sempre la pena di approfittare<br />

dei suoi effetti. v<br />

45 Libero_Stile


Oroscopo<br />

In questo periodo dell’anno<br />

tornano alla mente le vecchie<br />

maschere della Commedia<br />

dell’Arte che hanno<br />

caratterizzato il Carnevale<br />

della nostra infanzia.<br />

Nel nostro immaginario esse<br />

vivono con i colori con cui<br />

autori come Goldoni le hanno<br />

rappresentate ed in esse si<br />

possono rilevare alcuni<br />

temperamenti e tratti<br />

caratteriali tipici dei dodici<br />

segni zodiacali.<br />

ARIETE CAPITAN SPAVENTA<br />

Maschera che rappresenta<br />

il soldato superbo e<br />

ambizioso che si esprime in<br />

una miscela di spagnolo ed<br />

italiano perchè nata come<br />

deformazione satirica degli<br />

invasori spagnoli.<br />

Ha lunghi baffi e un grande<br />

naso, sul capo svetta un<br />

cappello a larghe tese<br />

adorno di piume e indossa<br />

un vestito a striscie colorate<br />

dal cui fianco pende una<br />

lunga spada.<br />

Personaggio vanaglorioso<br />

dai gesti eclatanti che ama<br />

fare racconti pomposi dai<br />

toni forti, in scena,<br />

rumoreggia anche con urla<br />

assordanti ed è sempre in<br />

movimento, ma anche da<br />

fermo si presenta in<br />

atteggiamento autoritario<br />

con le mani sui fianchi, le<br />

gambe aperte e<br />

l’espressione corrucciata, e<br />

ricorda l’Ariete nel suo<br />

piglio caporalesco,<br />

nell’amore per le armi e le<br />

battaglie e nel suo ardire<br />

con le donne.<br />

TORO GIANDUJA<br />

Maschera nativa del<br />

Monferrato, ma poi<br />

diventata simbolo di Torino<br />

e del Piemonte, è la<br />

maschera più strettamente<br />

legata al suo territorio, così<br />

come lo è al proprio, il<br />

nativo del Toro.<br />

Ha un viso tondo e gaio, la<br />

capigliatura raccolta in un<br />

codino all’insù con un<br />

fiocco rosso, il cappello a<br />

tricorno e indossa una<br />

giubba di panno marrone,<br />

un panciotto giallo, i<br />

pantaloni verdi e lunghi sino<br />

al ginocchio, le calze rosse<br />

e le scarpe con la fibbia in<br />

ottone. Rappresenta il<br />

contadino di umore sempre<br />

allegro, ingenuo e, come il<br />

Toro, è conservatore,<br />

dotato di buon senso<br />

pratico e amante del buon<br />

vino e della buona tavola. Il<br />

godereccio e goloso Toro<br />

ben si lega anche al nome<br />

Gianduja, da cui deriva<br />

l’omonima cioccolata, e ai<br />

cioccolatini gianduiotti che<br />

vengono distribuiti dalla<br />

maschera durante il<br />

Carnevale.<br />

GEMELLI ARLECCHINO<br />

Maschera nata<br />

bergamasca, poi fatta<br />

esprimere in dialetto<br />

veneto. Sul capo ha un<br />

berretto di feltro e il volto è<br />

coperto da una mezza<br />

maschera nera con<br />

sopracciglia cespugliose,<br />

baffi, una protuberanza<br />

rosso o nera sulla fronte, il<br />

naso camuso e le guance<br />

incavate. Veste una<br />

a cura di Roberta Balduin<br />

CARNEVALE... una maschera<br />

per ogni segno zodiacale<br />

originale calzamaglia a<br />

losanghe multicolori, un<br />

corto giubbetto nero e alla<br />

cinta tiene una borsa di<br />

cuoio e il batoccio, che più<br />

che un arma è un bastone<br />

per girare la polenta. Servo<br />

furbo e scanzonato, ladro,<br />

bugiardo, ha un carattere<br />

vivace, pieno di<br />

immaginazione e di trovate<br />

che inventa imbrogli e burle<br />

a spese dei padroni avidi e<br />

taccagni dei quali è a<br />

servizio. Arlecchino è il brio<br />

dei Gemelli, la lingua svelta,<br />

la mimica, la gestualità, le<br />

sue battute, le sue<br />

spiritosaggini, come ha<br />

anche del segno l’agilità nel<br />

movimento, fatto di corse,<br />

capriole e salti.<br />

CANCRO RAGONDA<br />

Personaggio femminile che<br />

indossa un costume di<br />

scena molto semplice,<br />

un’ampia gonna<br />

sormontata da un<br />

grembiule e stretta in vita<br />

da una fascia, una<br />

camiciola bianca e una<br />

piccola cuffia a ricoprire il<br />

capo. Rappresenta la brava<br />

domestica a servizio presso<br />

una famiglia di signori, una<br />

donna matura ed esperta<br />

nei fatti della vita che<br />

accoglie di buon grado le<br />

confidenze della padrona<br />

pronta a favorirne, con vari<br />

sotterfugi, le sue lecite od<br />

illecite relazioni amorose,<br />

come anche pronta a<br />

toglierla eventualmente<br />

dagli impicci. Sempre<br />

sensibile alle faccende di<br />

cuore, proprio come la<br />

donna Cancro che, pur<br />

essendo tendenzialmente<br />

tradizionale, dimostra<br />

all’occorrenza piglio,<br />

decisione e reattività e,<br />

come Ragonda esprime,<br />

con un linguaggio schietto<br />

e mai volgare, i suoi<br />

discorsi pungenti ma<br />

sempre pieni di buon senso<br />

e saggezza.<br />

LEONE FLAMINIA<br />

Maschera che impersona la<br />

figura femminile della<br />

Innamorata, è un<br />

personaggio che sulla<br />

scena si rivela molto più<br />

determinato degli altri<br />

interpreti, sia nel proporsi,<br />

sia nel cercare che nel<br />

rifiutare l’amore, e che<br />

spesso si mette in<br />

contrasto con i vecchi che<br />

vorrebbero ostacolare i suoi<br />

desideri d’amore. Abile nel<br />

parlare, intraprendente e<br />

battagliera, ricorda molto il<br />

temperamento leonino<br />

sempre pronto a qualsiasi<br />

impresa per conquistare<br />

l’oggetto dei propri<br />

desideri, e nel caso di<br />

Flaminia, anche a travestirsi<br />

da uomo. La si accosta al<br />

Leone per la personalità<br />

eccentrica e la presenza<br />

scenica innata nel segno ed<br />

anche perchè alle attrici<br />

che impersonavano le<br />

Innamorate venivano<br />

richieste non solo virtù<br />

artistiche ma anche doti di<br />

bellezza e di eleganza, ed<br />

una certa capacità di<br />

eccellere sul palcoscenico.<br />

VERGINE MENEGHINO


Maschera tipica milanese il<br />

cui nome, Meneghin<br />

Pecenna, deriva dal nome<br />

dei servi, utilizzati nelle<br />

ricorrenze domenicali,<br />

chiamati "Domenighini".<br />

Indossa un sobrio abito<br />

borghese, dai colori<br />

intonati.<br />

Rappresenta l’onesto e<br />

capace servitore calato in<br />

città dal contado, di buona<br />

indole, galantuomo e<br />

amante della vita tranquilla,<br />

fedele alla moglie Cecca, e<br />

caratterizzato da un forte<br />

senso morale, e da una<br />

buona dose di saggezza.<br />

Fedele ai suoi nobili<br />

padroni, ma senza che<br />

questo venga mai a scapito<br />

della propria dignità, è tanto<br />

cauto e circospetto quanto<br />

capace di critica e<br />

rimprovero verso l’abitudine<br />

al cedere ai vizi dei nobili. In<br />

questo lo si accosta alla<br />

laboriosa e precisa Vergine,<br />

che conscia del proprio<br />

buon operato e capace di<br />

acuta criticità, sente spesso<br />

il dover sottolineare le<br />

mancanze e gli errori propri<br />

ed altrui.<br />

BILANCIA LEANDRO<br />

Questo nome si lega alla<br />

figura mitologica di un<br />

giovane innamorato morto<br />

travolto dai flutti nel<br />

raggiungere a nuoto la sua<br />

amata, la quale, non<br />

reggendo al dolore, si uccise<br />

accanto al corpo inanimato<br />

del giovane.<br />

Anche la maschera,<br />

appartenendo alla schiera<br />

degli Innamorati, si lega al<br />

concetto d’amore, e il ruolo<br />

di Leandro era interpretato<br />

sempre da attori a cui si<br />

richiedevano doti di grazia,<br />

bellezza, buona cultura ed<br />

eloquenza. L’accostamento<br />

alla Bilancia nasce dalla<br />

presenza di Venere nel<br />

segno, di cui la bellezza è<br />

una simbologia, e che si<br />

esprime nella sua grazia e<br />

nella delicatezza dei suoi<br />

lineamenti fini, nell’amore<br />

verso l’estetica, anche<br />

sotto forma di poesia, ma<br />

Venere simboleggia anche<br />

l’amore e la Bilancia ha<br />

molto in sè la cultura del<br />

sodalizio sentimentale,<br />

dell’amore votato<br />

all’unione, quello assoluto.<br />

SCORPIONE RUZANTE<br />

Maschera che nasce dal<br />

soprannome del<br />

commediografo-attore che<br />

ideò e portò in scena<br />

questo suo personaggio<br />

che rappresenta un cupo<br />

contadino che la guerra o le<br />

circostanze di un viaggio<br />

mettono in contatto con un<br />

diverso e lontano contesto,<br />

proprio come accade allo<br />

Scorpione che, spesso,<br />

sente la necessità di<br />

lasciare i propri luoghi<br />

d’origine per avventurarsi in<br />

territori sconosciuti, sia fisici<br />

o mentali, e che nutre<br />

sempre dentro di sè una<br />

sorta di nomadismo. Il<br />

linguaggio di Ruzante è<br />

scorpionico, spesso duro e<br />

colorito da argomentazioni<br />

scabrose ed espresso,<br />

anche davanti alle tragedie,<br />

sempre in tono grottesco;<br />

la presenza di Mercurio nel<br />

segno, lo rende abilissimo<br />

nel gioco delle beffe, che lo<br />

Scorpione sa attuare, e poi<br />

godere, architettando<br />

raggiri ed ironiche<br />

vessazioni ai danni delle<br />

sue ingenue vittime.<br />

SAGITTARIO DOTTOR<br />

BALANZONE<br />

Maschera bolognese che<br />

impersona solitamente un<br />

uomo di legge o un medico<br />

di aspetto imponente e dal<br />

viso con le guancie rosse,<br />

coperto da una piccola<br />

maschera che ricopre<br />

soltanto le sopracciglia e il<br />

naso, e che si appoggia su<br />

un gran paio di baffi; indossa<br />

un abito completamente<br />

nero con colletto e polsini<br />

bianchi, una giubba e un<br />

mantello e, sul capo, porta<br />

un gran cappello.<br />

Sulla scena è il personaggio<br />

serio, quello che, con fare<br />

presuntuoso, si dilunga in<br />

una saccente verbosità,<br />

infarcendo i suoi discorsi di<br />

citazioni latine e ragionamenti<br />

rigorosi quanto strampalati,<br />

ma che incantano sempre il<br />

resto degli astanti.<br />

Filosofeggia di scienze, di<br />

medicina, di legge, si intende<br />

un pò di tutto ed esprime<br />

opinioni su ogni cosa,<br />

proprio come fa il Sagittario<br />

quando, gongolando, si<br />

mette in cattedra.<br />

CAPRICORNO PANTALONE<br />

Maschera che impersona il<br />

vecchio mercante<br />

veneziano sul cui viso<br />

poggia una mezza<br />

maschera con un<br />

prominente naso a becco,<br />

la barbetta a punta e i baffi<br />

importanti; indossa lunghi<br />

pantaloni neri attillati, una<br />

giubba rossa, una lunga<br />

zimarra nera, le pantofole e,<br />

attaccato al fianco, tiene un<br />

corto spadino e la borsa<br />

dei denari (la "scarsela"),<br />

che in origine era una<br />

conchiglia.<br />

La caratterizzazione di<br />

Goldoni gli dona buon<br />

senso e lo fa portavoce<br />

delle nuove virtù borghesi e<br />

moderatore degli eccessivi<br />

entusiasmi dei giovani che<br />

lo ritengono sempre un pò<br />

pedante e noioso.<br />

Si accosta all’assennato ed<br />

avveduto Capricorno, per la<br />

presenza di Saturno nel<br />

segno che simboleggia la<br />

saggezza senile, ma anche<br />

per quel pizzico di avarizia,<br />

che rende il segno così<br />

parsimonioso.<br />

AQUARIO COVIELLO<br />

Personaggio dell’Italia<br />

centro-meridionale,<br />

esistente ancor prima<br />

dell’avvento di Pulcinella,<br />

ha il viso coperto da una<br />

maschera dal grosso naso<br />

sul quale poggiano degli<br />

enormi occhiali; indossa<br />

lunghi pantaloni attillati<br />

allacciati ai fianchi, un<br />

corpetto aderente e una<br />

corta mantella, e porta<br />

sempre con sé un<br />

mandolino. Non avendo<br />

solitamente un ruolo<br />

stabile, si adegua alle<br />

esigenze della commedia e<br />

alle caratteristiche<br />

dell’interprete e, questa<br />

versatilità ricorda molto<br />

l’Aquario in quel suo voler<br />

essere indefinito, maestro<br />

nella sua camaleontica<br />

capacità di adattarsi, di<br />

buon grado o di<br />

convenienza, alle<br />

circostanze più impreviste.<br />

Coviello canta e balla e<br />

l’inseparabilità dal suo<br />

mandolino si lega alla<br />

presenza nel segno di<br />

Nettuno, pianeta legato alla<br />

musica, così amata dai<br />

nativi dell’Aquario.<br />

PESCI PULCINELLA<br />

Maschera partenopea il cui<br />

nome forse discende dal<br />

buffone di una compagnia<br />

di girovaghi di nome Puccio<br />

D’Aniello, o da Pulcinello,<br />

un "pulcino", come<br />

suggerisce il suo naso a<br />

becco e la sua voce da<br />

chioccia. Sul viso ha una<br />

mezza maschera nera,<br />

sormontata da un bitorzolo,<br />

con gli occhi piccoli e il<br />

naso adunco e indossa una<br />

lunga e informe casacca<br />

bianca stretta da una<br />

cintura nera, tenuta bassa<br />

sopra i calzoni cadenti e un<br />

cappello a pan di zucchero.<br />

Impersona il servo bizzarro<br />

ed insensato che suona il<br />

suo tamburello e canta con<br />

la voce stridula e che<br />

mescola un’intensa vitalità<br />

ad un’indole inquieta, un pò<br />

cuor contento, un pò triste,<br />

un pò furbo e un pò<br />

ingenuo e sempre pronto a<br />

stupirsi delle cose, proprio<br />

come il Pesci sempre così<br />

sorpreso e sorprendente al


Per tutti coloro<br />

che desiderano aiutare<br />

la lega del Filo D’Oro<br />

segnaliamo le seguenti<br />

modalità:<br />

48 Libero_Stile<br />

FUND RAISING di Nadia Mazzon<br />

donazioni on line se in possesso<br />

di carte visa o mastercard<br />

con carte di credito<br />

telefonando al n.071-72.31.763<br />

a mezzo conto corrente postale<br />

n. 358606 intestato a<br />

Lega del Filo D’Oro<br />

Via Montecerno,1<br />

60027 Osimo (Ancona)<br />

bonifico bancario intestato a<br />

Lega del Filo D’Oro presso UNICREDIT<br />

BANCA di ROMA<br />

IBAN: IT11S0300237493000001014852.<br />

Assegno non trasferibile intestato a:<br />

Lega del Filo D’Oro.<br />

È inoltre possibile fare<br />

testamenti pubblici o olografici<br />

a favore della Lega e stipulare<br />

polizze vita indicando<br />

la Lega del filo d’oro quale beneficiario.<br />

Queste e molte altre opportunità potrete<br />

scoprire contattando<br />

la lega al numero: 071-7231763.<br />

Giornata dei disabili al Quirinale NEL 2007<br />

da destra Renzo Arbore,<br />

Mario Trapanese, Rossano Bartoli<br />

La LEGA DEL FILO D’ORO onlus<br />

Costituita nel 1964 per volontà di Sabina Santilli, sordo<br />

cieca dall’infanzia, con l’aiuto di un gruppo di volontari,<br />

La Lega del Filo D’Oro si prefigge l’obbiettivo di educare,<br />

assistere, riabilitare e reinserire le persone sordo cieche e<br />

pluriminorate psicosensoriali nella società. Fu scelto questo<br />

nome per indicare quel filo prezioso che unisce il sordo<br />

cieco con il mondo esterno e sicuramente oggi Sabina<br />

sarebbe molto fiera e compiaciuta nel constatare i quotidiani<br />

progressi dei suoi piccoli e grandi ospiti e soprattutto<br />

l’evoluzione e l’impegno che tale organizzazione attua<br />

attraverso la creazione di apposite strutture, la formazione<br />

di operatori qualificati, lo svolgimento di attività di<br />

ricerca e sperimentazione in campo della sordo cecità e<br />

della plurimenomazione psicosensoriale, la promozione<br />

di rapporti con enti, istituti università italiane e straniere,<br />

la sensibilizzazione degli organismi dell’opinione pubblica<br />

per la prevenzione di tali handicap.<br />

In Italia i casi di sordo cecità sono decine di migliaia e contemplano<br />

tutte le fasce di età.<br />

La Lega del Filo D’Oro è presente pressoché in tutto lo stivale<br />

, con attività riabilitative a Osimo (Marche), sede principale,<br />

oltre al Centro Diagnostico ed il Centro Ricerca, a Lesmo<br />

in Lombardia e Molfetta in provincia di Bari. Altre sei<br />

sedi territoriali operano a Osimo, Milano, Roma, Napoli, Molfetta<br />

e Modena allo scopo di favorire l’integrazione dei sordo<br />

ciechi nel contesto in cui vivono.<br />

Nella volontà di evitare il distacco della persona sordo cieca<br />

dalla famiglia, e nel tentativo di soddisfare un numero<br />

sempre più crescente di domande, sono stati progettati i<br />

centri di Termini Imerese (Palermo) e Modena. Il primo sarà<br />

ultimato e messo a regime nel prossimo giugno 2009,<br />

mentre il secondo nel 2010.<br />

Se il successo della Lega del filo d’oro è legato alla sensibilità,<br />

e competenza del Segretario Generale e Direttore<br />

Amministrativo Dr. Rossano Bartoli, che ne condivide l’avventura<br />

dal 1968, e dal Presidente Dr. Mario Trapanese,<br />

determinante è stata anche la scelta del suo testimonial<br />

Renzo Arbore. Allo stesso domandiamo:<br />

Per quali ragioni ha scelto di fare il testimonial della<br />

Lega del Filo D’oro?<br />

Circa 20 anni fa, contattato da comuni amici ho scoperto<br />

per la prima volta un mondo a me estraneo: non potevo<br />

immaginare una vita senza vista, udito e con gravi minorazioni<br />

psicosensoriali. Era una realtà esattamente opposta<br />

a quella cui ero solito circondarmi. Ho fatto la prima<br />

campagna per la Lega del Filo D’Oro nel 1989 ed altre in<br />

seguito che coinvolgevano ragazzi e adulti al fine di sensibilizzare<br />

la popolazione su tale disabilità e chiedere aiuti<br />

per questa associazione.<br />

L’abbiamo vista, nelle foto, alle inaugurazioni dei vari<br />

centri della Lega del Filo d’oro, dove e come trova<br />

il tempo anche per questo suo impegno?<br />

L’arte e la solidarietà sono un binomio inscindibile. Quan-<br />

do la Lega mi coinvolge vivo l’invito come un dovere che<br />

completa la mia professione e vocazione d’artista. E dirò<br />

che la mia la sento come una scelta obbligata per chi non<br />

sente e non vede avendo io la fortuna di sentire, e per ciò<br />

creo musica, e di vedere e per ciò giro il mondo. E questa<br />

è la ragione che mi spinge ad amare e desiderare la vicinanza<br />

di questi bambini.<br />

Al segretario Generale Dr. Bartoli chiediamo:<br />

Come approdano da Voi le persone che assistite?<br />

44 anni di attività sono già una referenza. Comunque i nostri<br />

. assistiti arrivano da noi attraverso le segnalazioni dei<br />

servizi territoriali,ASL, Ospedali, siamo in contatto con i reparti<br />

di ostetricia e ginecologia; è forte il passaparola tra i<br />

famigliari ed i servizi sociali. Si inizia una pratica raccogliendo<br />

informazioni dal medico di famiglia e dai parenti e dopo<br />

una prima valutazione, in base al risultato si inizia un<br />

percorso di intervento.<br />

Da quale area ricevete maggiori richieste di intervento?<br />

Senza dubbio dalle regioni del Sud, che presentano maggiori<br />

difficoltà avendo pochi servizi sul territorio.<br />

Che percentuale di prestazioni riuscite ad evadere rispetto<br />

alle richieste pervenute?<br />

Le posso solo dire che per quanto riguarda le attività riabilitative<br />

ad Osimo per esempio, abbiamo una lista di attesa<br />

intorno ai 12/14 mesi; per i trattamenti intensivi di<br />

breve durata un anno e mezzo, mentre per la lunga degenza,<br />

in cui per lo più adulti cercano una soluzione stabile,<br />

abbiamo una lista di attesa di diversi anni. La situazione è<br />

drammatica anche perché più ci la gente ci conosce più richieste<br />

riceviamo.<br />

Che riflesso sta avendo questa crisi economico-finanziaria<br />

sulla vostra raccolta fondi per il sociale?<br />

R. Il 70% del nostro bilancio deriva da risorse private. Possiamo<br />

affermare che la nostra raccolta fondi del 2008 è<br />

andata meglio del 2007. I migliori risultati sono pervenuti<br />

dalla campagna dedicata ai lasciti testamentari. Le nostre<br />

comunicazioni sono state ben recepite e stiamo raccogliendo<br />

i frutti. C’è stata una flessibilità nella raccolta<br />

tradizionale in particolare negli ultimi mesi del 2008. Da<br />

un lato abbiamo ricevuto una buona risposta dal 5 per mille<br />

relativo all’anno 2006 anche se ciò sembra aver giustificato<br />

i donatori a ridurre le concessioni tradizionali.<br />

Un messaggio particolare da trasmettere ai lettori…<br />

Ha detto bene Renzo Arbore: è prima di tutto un dovere.<br />

Chi ha avuto tutto dalla vita non ha altro modo per ringraziare<br />

Iddio che aiutare gli altri. Soprattutto quando gli altri<br />

sono bambini che non vedono, non sentono e sanno solo<br />

sorridere ricevendo una carezza o sentendo il calore del<br />

corpo di un amico. Basta fare un giro nelle nostre strutture<br />

per rendersi conto di quali siano veramente le difficoltà<br />

di una tale condizione.

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