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Verbale Consiglio comunale dd. 7/8/2008 - Comune di Nago Torbole

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COMUNE DI NAGO-TORBOLE<br />

PROVINCIA DI TRENTO<br />

VERBALE N. 08/<strong>2008</strong><br />

Il giorno sette del mese <strong>di</strong> agosto dell’anno duemilaotto alle ore 16,00 presso la sala<br />

Consiliare <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong> si è riunito il <strong>Consiglio</strong> Comunale in seduta pubblica <strong>di</strong> prima<br />

convocazione per la trattazione degli argomenti <strong>di</strong> cui all'o.d.g. n. 9222 <strong>dd</strong>. 30.07.<strong>2008</strong>,<br />

regolarmente consegnato.<br />

PRESENTI<br />

- 1 -<br />

ASSENTI<br />

giustificati ingiustificati<br />

Bertolini Ennio<br />

Tonelli Eraldo<br />

Mazzol<strong>di</strong> Mario<br />

Polidoro Bruno<br />

Di Lucia Giovanni Giuseppe<br />

Tonelli Silvio<br />

Rosà Armando<br />

Tonelli Andrea<br />

Mandelli Germano<br />

Moran<strong>di</strong> Gianni<br />

Bellotti Ruggero<br />

Civettini Luca<br />

X<br />

Martinelli Alberto (Entra al punto 8 dell’O.d.g.) X<br />

Rosà Lorenzo<br />

Bertol<strong>di</strong> Roberta<br />

X<br />

Assiste e verbalizza il Segretario <strong>comunale</strong> sig.ra Guella Alda.<br />

Il Presidente Bertolini dott. Ennio, accertata l’esistenza del numero legale degli<br />

intervenuti, <strong>di</strong>chiara aperta la seduta per la trattazione degli argomenti posti all’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno.


SINDACO: Constatata la presenza del numero legale – sono presenti n. 12 Consiglieri -<br />

<strong>di</strong>chiaro aperta la seduta. Sono assenti giustificati i consiglieri Martinelli Alberto e Rosà<br />

Lorenzo, non abbiamo invece notizie del consigliere Mandelli: magari ci raggiungerà<br />

più tar<strong>di</strong>.<br />

1. NOMINA SCRUTATORI.<br />

SINDACO: Propongo, a scrutatori, i consiglieri Rosà Armando e Bertol<strong>di</strong> Roberta.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 10, contrari 0, astenuti 2 (gli interessati))<br />

SINDACO: La proposta è accolta.<br />

2. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE PRECEDENTI.<br />

SINDACO: Prima <strong>di</strong> porre in <strong>di</strong>scussione il verbale n. 11, relativo alla seduta del 12<br />

novembre 2007, vorrei riferire che… Prego.<br />

CIVETTINI LUCA: Vorrei intervenire io, perché è corretto lo sappiano tutti i<br />

Consiglieri. Stigmatizziamo ancora una volta la scelta fatta circa l’orario <strong>di</strong><br />

convocazione del <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong>: voi non vi stufate <strong>di</strong> convocarlo a queste ore, noi<br />

non ci stufiamo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che siamo contrari. Si tratta <strong>di</strong> un <strong>di</strong>scorso che abbiamo già fatto<br />

presente in riunione dei Capigruppo, ma evidentemente non serve, nel senso che quanto<br />

<strong>di</strong>ciamo non viene preso in considerazione. Sottolineiamo anche la coerenza dell’attuale<br />

Vice Sindaco, e lo faremo ogni volta che sarà convocato il <strong>Consiglio</strong> alle ore 16.00. So<br />

che questo lascia il tempo che trova, perché tanto decidete voi e fate voi, mi sembra in<br />

ogni caso giusto portare tutto il <strong>Consiglio</strong> a conoscenza <strong>di</strong> come la pensiamo e<br />

sottolineare anche che qualcuno cambia idea a seconda <strong>di</strong> dove si trova.<br />

SINDACO: Va bene, grazie. An<strong>di</strong>amo avanti. <strong>Verbale</strong> n. 11…<br />

TONELLI ERALDO: Chiedo scusa, ma…<br />

SINDACO: Io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> andare avanti con la trattazione dei punti all’or<strong>di</strong>ne del giorno:<br />

lasciamo perdere e…<br />

TONELLI ERALDO: Mi sia concessa una battuta: il <strong>di</strong>alogo presuppone che il<br />

rispetto sia reciproco e non unilaterale.<br />

SINDACO: Va bene, an<strong>di</strong>amo avanti. Presuppongo che tutti abbiate avuto il tempo <strong>di</strong><br />

leggere i verbali e aggiungo anche, visto che mi è stato richiesto nell’ultima riunione dei<br />

Capigruppo, che sarebbe opportuno mettere all’or<strong>di</strong>ne del giorno il numero dei verbali<br />

dei quali nei prossimi Consigli si chiede l’approvazione: questo è stato chiesto dai<br />

Capigruppo. Se non ci sono interventi, pongo in votazione il verbale n. 11… Prego,<br />

consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Ho alcune osservazioni, più che altro <strong>di</strong> carattere formale, da fare.<br />

Pagina 33, seconda riga del mio secondo intervento: non è “dell’assessore Moran<strong>di</strong>”, ma<br />

“dell’ex assessore Moran<strong>di</strong>”, considerato che allora era appunto già “ex”. A pagina 51,<br />

sette righe prima della fine, non è “ahi voglia a <strong>di</strong>re il Sindaco”, ma “ha voglia a <strong>di</strong>re il<br />

- 2 -


Sindaco”. Più sotto, alla terz’ultima riga, è giusto per correttezza precisare che si parla<br />

<strong>di</strong> 100 milioni <strong>di</strong> lire: ci si riferiva infatti ai 54.000 euro e quin<strong>di</strong>…<br />

SINDACO: Grazie. Metto in votazione il verbale n. 11, relativo alla seduta del 12<br />

novembre 2007.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 12, all’unanimità)<br />

SINDACO: Il verbale n. 11 è approvato. Passiamo al verbale n. 12, relativo alla seduta<br />

del 5 <strong>di</strong>cembre 2007: vi sono osservazioni in merito? Preciso che in quell’occasione era<br />

assente il consigliere Rosà Lorenzo. Se non vi sono osservazioni, pongo in votazione,<br />

per l’approvazione, il verbale n. 12 del 2007.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 12, all’unanimità)<br />

SINDACO: Il verbale n. 12 del 2007 è approvato. Passiamo al verbale n. 13, relativo<br />

alla seduta dell’11 <strong>di</strong>cembre 2007: vi sono osservazioni? Interventi? Se non ve ne sono,<br />

proce<strong>di</strong>amo alla votazione.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 12, all’unanimità)<br />

SINDACO: Il verbale n. 13 del 2007 è approvato. <strong>Verbale</strong> n. 14, relativo alla seduta del<br />

19 <strong>di</strong>cembre 2007: nessuno era assente; vi sono osservazioni in merito? Se non ve ne<br />

sono, lo pongo in votazione per l’approvazione.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 12, all’unanimità)<br />

SINDACO: Il verbale n. 14 del 2007 è approvato. Passiamo ora al <strong>2008</strong>: è in<br />

<strong>di</strong>scussione il n. 1, relativo alla seduta del 14 febbraio <strong>2008</strong>; erano assenti i consiglieri<br />

Germano Mandelli e Bertol<strong>di</strong> Roberta. Prego, consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Pagina 45, se<strong>di</strong>cesima riga: chiederei una correzione in quanto ho<br />

sbagliato il nome della lista avendo detto “Intesa Progressista” e invece ci chiamavamo<br />

“Alleanza Progressista”. Il nome ufficiale era questo.<br />

SINDACO: Va bene. Vi sono altri interventi? Se non ve ne sono, proce<strong>di</strong>amo alla<br />

votazione del verbale n. 1, relativo alla seduta del 14 febbraio <strong>2008</strong>.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 11, contrari 0, astenuti 1 (Bertol<strong>di</strong><br />

Roberta, in quanto assente durante la seduta del 14.02.<strong>2008</strong>)<br />

SINDACO: Il verbale n. 1 del <strong>2008</strong> è approvato. <strong>Verbale</strong> n. 2, del 15 febbraio <strong>2008</strong>:<br />

assenti i consiglieri Mandelli Germano, Moran<strong>di</strong> Gianni, Bellotti Ruggero e Bertol<strong>di</strong><br />

Roberta. Chiedo se vi sono osservazioni in merito a questo verbale. Se nessuno chiede<br />

la parola, pongo in votazione, per l’approvazione, il verbale n. 2 del <strong>2008</strong>.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 9, contrari 0, astenuti 3 (Bellotti Ruggero,<br />

Moran<strong>di</strong> Gianni e Bertol<strong>di</strong> Roberta, in quanto assenti durante la seduta del 15.02.<strong>2008</strong>)<br />

- 3 -


SINDACO: Il verbale n. 2 del <strong>2008</strong> è approvato. <strong>Verbale</strong> n. 3, del 5 marzo <strong>2008</strong>:<br />

assente il consigliere Moran<strong>di</strong> Gianni. Prego, consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: In questo caso ero presente, ma ho dovuto poi assentarmi subito<br />

visto il punto all’or<strong>di</strong>ne del giorno in <strong>di</strong>scussione, <strong>di</strong>chiaro pertanto il mio voto <strong>di</strong><br />

astensione sul verbale.<br />

SINDACO: Va bene. Proce<strong>di</strong>amo alla votazione.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 10, contrari 0, astenuti 2 (Civettini Luca e<br />

Moran<strong>di</strong> Gianni, in quanto assenti durante la seduta del 05.03.<strong>2008</strong>)<br />

SINDACO: Il verbale n. 3 del <strong>2008</strong> è approvato. <strong>Verbale</strong> n. 4, del 6 marzo <strong>2008</strong>: assenti<br />

i consiglieri Moran<strong>di</strong> Gianni, Bellotti Ruggero, Civettini Luca e Rosà Lorenzo. Prego,<br />

consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Anche in questo caso mi asterrò in quanto non ero presente: avrei<br />

infatti dovuto venire per poi andare via e quin<strong>di</strong>…<br />

SINDACO: Va bene. Proce<strong>di</strong>amo alla votazione <strong>di</strong> questo verbale.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 8, contrari 0, astenuti 4 (Bellotti Ruggero,<br />

Civettini Luca, Moran<strong>di</strong> Gianni e Rosà Armando, in quanto assenti durante la seduta del<br />

06.03.<strong>2008</strong>)<br />

SINDACO: Il verbale n. 4 del <strong>2008</strong> è approvato. Passiamo ora al terzo punto all’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno.<br />

3. INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE A RISPOSTA SCRITTA:<br />

COMUNICAZIONE DELLE RISPOSTE.<br />

SINDACO: Propongo <strong>di</strong> saltare la prima, così magari nel frattempo arriva il consigliere<br />

Mandelli…<br />

BELLOTTI RUGGERO: A nome del consigliere Mandelli, che oggi non può essere<br />

presente per motivi <strong>di</strong> lavoro, comunico che le due interpellanze da lui presentate<br />

possono essere tranquillamente archiviate in quanto ormai il tempo è passato (sono<br />

trascorsi quasi tre mesi!), <strong>di</strong> conseguenza non hanno più nessuna importanza e anche la<br />

riposta data non è stata ritenuta dallo stesso Mandelli sufficiente. Ad ogni buon conto, il<br />

collega ringrazia anche il Sindaco per la sensibilità avuta nei suoi confronti per avere<br />

indetto questa Assemblea alle ore 16.00 del pomeriggio e per avere dato delle risposte<br />

non esaurienti. Spera che nel proseguo questo non avvenga più altrimenti, avendo un<br />

lavoro dal quale non può astenersi, lui dovrà sempre essere assente. Grazie.<br />

SINDACO: Va bene, anche se in ogni caso potrebbe presentarsi successivamente visto<br />

che il <strong>Consiglio</strong> continua e quin<strong>di</strong>… Saltiamo le prime due interpellanze, anche se la<br />

prima doveva essere <strong>di</strong>scussa e…<br />

BELLOTTI RUGGERO: Si possono archiviare.<br />

- 4 -


SINDACO: D’accordo. Passiamo allora alla terza interpellanza all’or<strong>di</strong>ne del giorno.<br />

- n. 6666 prot. <strong>dd</strong>. 30.05.<strong>2008</strong> presentata dalla Lista Insieme per <strong>Nago</strong>-<br />

<strong>Torbole</strong> - Centro Sinistra Autonomista, avente ad oggetto: “Chiusura del<br />

parcheggio nell’area Ex Pavese”.<br />

SINDACO: Chiedo agli interroganti <strong>di</strong> dare lettura dell’interrogazione.<br />

Il consigliere Civettini Luca dà lettura dell’interrogazione presentata.<br />

L’assessore Tonelli Eraldo dà lettura della risposta data dalla Amministrazione<br />

<strong>comunale</strong>.<br />

CIVETTINI LUCA: Premesso che non accettiamo lezioni <strong>di</strong> coerenza da parte <strong>di</strong> chi<br />

in questi tre anni politici ha fatto tutto il contrario della coerenza, aggiungo che non è<br />

una strumentalizzazione perché, se noi siamo responsabili, con orgoglio, della chiusura<br />

<strong>di</strong> questa strada, i responsabili del degrado siete voi, che dopo due anni e mezzo non<br />

sapete ancora cosa fare <strong>di</strong> quell’area. In secondo luogo, non mi risulta che il <strong>Consiglio</strong><br />

<strong>comunale</strong> “imponga” al Sindaco, primo perché il Sindaco ha votato la mozione e quin<strong>di</strong>,<br />

se del caso, se l’è anche autoimposta, secondo perché questa non era un’imposizione,<br />

ma era una richiesta del <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong>, votata all’unanimità, e dunque non si vede<br />

dove stia l’imposizione. In terzo luogo, è inutile che vi nascon<strong>di</strong>ate <strong>di</strong>etro alibi<br />

urbanistici o che <strong>di</strong>ciate che aspettate <strong>di</strong> decidere che cosa fare della Pavese per vedere<br />

cosa fare del parcheggio: sappiamo infatti benissimo che arriveremo a fine legislatura<br />

senza avere deciso sulla Pavese, ergo non avremo deciso neanche sul parcheggio.<br />

Quando a suo tempo l’attuale Vice Sindaco era ancora all’opposizione, si era fatto<br />

presente al Sindaco, in sede <strong>di</strong> Capigruppo, <strong>di</strong> non fare una scelta se ancora non si<br />

avevano idee, ma quanto meno <strong>di</strong> non tenere il parcheggio chiuso. In sostanza, si era<br />

chiesto <strong>di</strong> aprirlo, <strong>di</strong> farci un parco con qualche panchina, e a questo scopo non serviva<br />

nessuna destinazione urbanistica <strong>di</strong>versa rispetto a quella che c’era; sarebbe stata<br />

un’area a lago verde usufruibile da parte <strong>di</strong> tutti e non restava un parcheggio chiuso.<br />

Ecco, quin<strong>di</strong>, dove è il degrado: c’è un’area in zona lago chiusa. Basta aprirla, metterci<br />

due panchine e una fontana, o anche niente fontana, e si ha un’area utilizzabile in fascia<br />

lago fino a quando non deciderete cosa fare della Pavese e non deciderete anche cosa<br />

fare in via definitiva del parcheggio, fatto sta che adesso come adesso non dà una bella<br />

immagine. L’incoerenza non c’è assolutamente perché noi, al contrario <strong>di</strong> Lei, Vice<br />

Sindaco, che quella mozione l’ha non solo votata, ma anche firmata e invece adesso si<br />

tira in<strong>di</strong>etro quando deve decidere cosa farne, siamo ancora coerenti e convinti:<br />

semplicemente, ci sembra un degrado avere lì per due anni un’area chiusa quando<br />

invece si poteva aprirla, metterci due alberi per fare ombra, due panchine, con gli<br />

anziani che ci riposano, e già sarebbe stata una soluzione, sia pure provvisoria, ma meno<br />

degradante <strong>di</strong> quella <strong>di</strong> adesso. Quanto alla Pavese, se lasciavate tutto com’era avremmo<br />

adesso la Pavese finita, con il suo Municipio e le zone già destinate, voi avete invece<br />

deciso cosa non fare, sempre le solite polemiche e state ancora decidendo non con quali<br />

sol<strong>di</strong> fare, perché nonostante gli impegni <strong>di</strong> questa nuova Giunta, che in sei mesi doveva<br />

decidere cosa fare della Pavese, sono passati oltre due anni e ancora non sapete cosa fare<br />

<strong>di</strong> quello spazio, <strong>di</strong> cui evidentemente si prenderà carico la prossima Amministrazione<br />

perché ormai questo lo abbiamo capito. A questo punto, è inutile <strong>di</strong>re che siamo del<br />

tutto inso<strong>dd</strong>isfatti della risposta.<br />

- 5 -


SINDACO: Grazie. Passiamo alla prossima.<br />

- n. 6668 prot. <strong>dd</strong>. 30.05.<strong>2008</strong> presentata dalla Lista Insieme per <strong>Nago</strong>-<br />

<strong>Torbole</strong> - Centro Sinistra Autonomista, avente ad oggetto: “Parco Busatte”.<br />

SINDACO: Chiedo <strong>di</strong> dare lettura dell’interrogazione.<br />

Il consigliere Civettini Luca dà lettura dell’interrogazione presentata.<br />

L’assessore Mazzol<strong>di</strong> Mario dà lettura della risposta data dalla Amministrazione<br />

<strong>comunale</strong>.<br />

CIVETTINI LUCA: Come sempre, l’assessore Mazzol<strong>di</strong> so<strong>dd</strong>isfa quanto meno le<br />

richieste, anche se poi magari non sempre le sue risposte si possono con<strong>di</strong>videre; qui ha<br />

risposto punto per punto a tutti e sette gli interrogativi e dunque possiamo <strong>di</strong>re che la<br />

sua risposta ci so<strong>dd</strong>isfa pienamente per quanto riguarda i primi quattro punti, non solo<br />

per la forma, ma anche per la sostanza. Certo, si parla <strong>di</strong> “poco tempo”: sono due anni<br />

che abbiamo l’area e sono trent’anni che… insomma, il fatto che due anni siano poco<br />

tempo è soggettivo, ma vabbè, questa è una quisquilia. Per quanto riguarda il punto n. 5,<br />

si <strong>di</strong>ce che è “problematico”, io ricordo però che sono trent’anni che si dà quello spazio<br />

lì così com’è e si ricavavano dei sol<strong>di</strong> anche se in conto opere, quin<strong>di</strong> la risposta ci<br />

so<strong>dd</strong>isfa formalmente, ma non sostanzialmente perché qualcosa si potrebbe fare anziché<br />

lasciare tutto abbandonato a se stesso. Sono andato proprio ieri a farmi un giro e devo<br />

<strong>di</strong>re che dà proprio una brutta immagine. Ho contato <strong>di</strong>eci cestini dell’immon<strong>di</strong>zia e su<br />

<strong>di</strong>eci due erano aggiustati e gli altri erano rotti, e questo – ripeto – solo per i cestini<br />

dell’immon<strong>di</strong>zia; ora, siccome da lì passa tanta gente, secondo me quella è proprio<br />

un’immagine che il comune <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<strong>Torbole</strong> non dovrebbe dare. Lo stesso <strong>di</strong>scorso<br />

vale per i WC: non venite a raccontarci che è questione <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>, anche perché abbiamo<br />

visto che l’85% dei sol<strong>di</strong> che avete messo sulla parte straor<strong>di</strong>naria non li spendete,<br />

quin<strong>di</strong> riguardo a questo ci <strong>di</strong>chiariamo non so<strong>dd</strong>isfatti. Inso<strong>dd</strong>isfatti siamo anche<br />

riguardo al settimo punto, in quanto non c’è la risposta: cosa vuole <strong>di</strong>re, infatti, che “per<br />

la viabilità ad oggi non risultano previsioni o idee <strong>di</strong>fferenti da quelle previste nel<br />

Piano”? Si conferma la strada o no? Aspettiamo ancora il progetto dello stu<strong>di</strong>o<br />

dell’Università, sappiamo comunque che qualcuno era fermamente contrario, anche se<br />

ormai ci siamo abituati a vederlo cambiare idea quando passa dall’altra parte, ci sarebbe<br />

in ogni caso piaciuto avere avuto una risposta, un sì o un no, capire se questa strada la<br />

volete o no, d’altro canto non poteva risponderci e quin<strong>di</strong> giustamente non ci ha<br />

risposto. Su questo punto, insomma, ci <strong>di</strong>chiariamo non so<strong>dd</strong>isfatti, anche se<br />

l’inso<strong>dd</strong>isfazione è giustificata visto che non poteva <strong>di</strong>re altro, altrimenti avrebbe avuto<br />

qualche problemino in maggioranza.<br />

SINDACO: Grazie. An<strong>di</strong>amo avanti.<br />

- n. 7105 prot. <strong>dd</strong>. 10.06.<strong>2008</strong> presentata dalla Lista Insieme per <strong>Nago</strong>-<br />

<strong>Torbole</strong> - Centro Sinistra Autonomista, avente ad oggetto: “Adsl”.<br />

SINDACO: Prego dare lettura dell’interrogazione.<br />

Il consigliere Bertol<strong>di</strong> Roberta dà lettura dell’interrogazione presentata.<br />

- 6 -


Il Sindaco dà lettura della risposta data dalla Amministrazione <strong>comunale</strong>.<br />

BERTOLDI ROBERTA: Siamo so<strong>dd</strong>isfatti della risposta, anche se dobbiamo fare due<br />

ulteriori precisazioni. Innanzi tutto, qui si <strong>di</strong>ce: “…come a tutti noto e come riportato<br />

anche dalla stampa”; in realtà, ci piacerebbe che alcune informazioni venissero portate<br />

in <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> e non solo apprenderle attraverso la stampa, come ormai<br />

ultimamente avviene. In secondo luogo, una domanda tecnica: sul giornalino era scritto<br />

che si sono già fatti i lavori in Via Rivana, ma a casa mia, tanto per <strong>di</strong>re, la ADSL<br />

ancora non c’è; vorrei sapere se si intendeva <strong>di</strong>re che sono arrivati fino in cima a Via<br />

Rivana o se sono arrivati fino al centro <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>.<br />

TONELLI ERALDO: Pre<strong>di</strong>sposto già tutto, quest’autunno ci sarà.<br />

SINDACO: Mancano ancora linee, che verranno attivate solamente quando ci sarà il<br />

collegamento con il Linfano, in ogni caso hanno già pre<strong>di</strong>sposto tutto e quest’autunno ci<br />

sarà il completamento. Passiamo alla successiva.<br />

- n. 7340 prot. <strong>dd</strong>. 13.06.<strong>2008</strong> presentata dalla Lista Insieme per <strong>Nago</strong>-<br />

<strong>Torbole</strong> - Centro Sinistra Autonomista, avente ad oggetto: “Piccoli<br />

<strong>di</strong>sservizi e qualche consiglio”.<br />

SINDACO: Chiedo <strong>di</strong> dare lettura dell’interrogazione.<br />

Il consigliere Civettini Luca dà lettura dell’interrogazione presentata.<br />

L’assessore Di Lucia Giovanni Giuseppe dà lettura della risposta data dalla<br />

Amministrazione <strong>comunale</strong>.<br />

CIVETTINI LUCA: Evidenzio innanzi tutto che l’interrogazione è del 13 giugno e non<br />

<strong>di</strong> aprile o <strong>di</strong> maggio. Per quanto riguarda poi i soffioni delle docce, faccio presente che<br />

questi sono stati collocati il giorno dopo che lo avevamo evidenziato in <strong>Consiglio</strong><br />

<strong>comunale</strong>, quin<strong>di</strong> celerità nel fare, ma non certo nel programmare. Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo, per<br />

quanto riguarda la forma della risposta possiamo senz’altro ritenerci so<strong>dd</strong>isfatti, nel<br />

senso che l’Assessore ha quanto meno cercato <strong>di</strong> rispondere a tutti i punti da noi<br />

sollevati, anche se non in tutti i casi ci è riuscito. Nella sostanza non possiamo invece<br />

essere so<strong>dd</strong>isfatti perché tante delle cose che abbiamo segnalato non si possono fare in<br />

luglio, altrimenti significa che c’è qualcosa che non funziona. Non si può nemmeno dare<br />

la colpa al fatto che ha piovuto e che il livello del lago è alto… insomma, non so… Lei,<br />

Assessore, si è trincerato <strong>di</strong>etro al fatto che gli Uffici lavorano ecc., ma questa non è<br />

un’interrogazione rivolta agli Uffici, è un’interrogazione politica…<br />

DI LUCIA GIOVANNI GIUSEPPE: Con me collaborano tutti gli Uffici!<br />

CIVETTINI LUCA: E per fortuna sono Uffici che funzionano, altrimenti è probabile<br />

che tante <strong>di</strong> quelle cose lì non si facessero neanche a luglio, E quin<strong>di</strong> da questo punto <strong>di</strong><br />

vista non abbiamo alcun dubbio, dovrebbe però ormai sapere, dopo un anno e mezzo <strong>di</strong><br />

Amministrazione, che non basta avere gente che lavora, bisogna avere anche gente che<br />

programma, e infatti è questo che manca: manca la programmazione politica. Non si<br />

può programmare <strong>di</strong> gestire la stagione turistica a luglio, alternativamente – ripeto – c’è<br />

qualcosa che non funziona, perché ad aprile dovrebbe già essere fatto tutto. Lei <strong>di</strong>ce che<br />

- 7 -


sono state fatte, e vabbè, ma se le boe nell’acqua si mettono il 22 luglio, questa è<br />

mancanza <strong>di</strong> programmazione politica. Non <strong>di</strong>temi che siete anche voi so<strong>dd</strong>isfatti del<br />

fatto che si mettono le boe in acqua il 22 luglio, sia pure con la primavera che abbiamo<br />

avuto, altrimenti… Io la spiaggia la frequento e vi posso assicurare che <strong>di</strong> gente ce n’era<br />

anche prima del 22 luglio, non c’erano invece le boe; anche la spiaggia è stata fatta a<br />

luglio e sinceramente mi sembra quasi ovvio e banale <strong>di</strong>re che era forse un po’ tar<strong>di</strong>, non<br />

vedo quin<strong>di</strong> come possiate essere so<strong>dd</strong>isfatti <strong>di</strong> questa gestione. Per quanto riguarda il<br />

palco, <strong>di</strong>te che serve, ma che non avete i sol<strong>di</strong>, e invece <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> ne avete fin che volete.<br />

Si <strong>di</strong>ca piuttosto che non siete in grado <strong>di</strong> spenderli, ma non che non ne avete: avete lì 6<br />

milioni <strong>di</strong> euro, quin<strong>di</strong> penso che 50.000 euro riuscireste a metterli lì! Il palco può non<br />

essere prioritario - scelte e opinioni -, se comunque si è “in attesa della progettazione del<br />

Parco Pavese, dove probabilmente troverà la sua collocazione”, già sappiamo che il<br />

parco verrà fatto, forse, da chi verrà nel 2010. Per quanto riguarda i tabelloni, qui non ci<br />

riferiamo a quelli su cui già avevamo presentato una precedente interrogazione, ma a<br />

quelli dati in concessione, perché anche in questo caso spetta al <strong>Comune</strong> controllare che<br />

siano tenuti bene. Non si può <strong>di</strong>re: “Sono dati in concessione, punto e basta, sono tenuti<br />

come sono tenuti”, perché c’è un contratto, un <strong>di</strong>sciplinare che va fatto rispettare dal<br />

<strong>Comune</strong>; noi non possiamo andare a contattare la <strong>di</strong>tta, spetta al <strong>Comune</strong> farlo, e quin<strong>di</strong><br />

non si può <strong>di</strong>re: “E’ compito loro, se sono gestiti male, affari loro”. In realtà, sono affari<br />

nostri perché il decoro è nostro e non è loro!<br />

In sostanza, non sono state date risposte sulla pavimentazione delle docce e sul<br />

parcheggio delle Traole; neanche il punto relativo a Strada Piccola è stato toccato, si è<br />

però intervenuti due giorni dopo e quin<strong>di</strong> ne pren<strong>di</strong>amo atto. Una risposta non è stata<br />

data neanche sulla postazione “Spiagge sicure”: a questo riguardo, debbo <strong>di</strong>re che siamo<br />

andati a chiedere anche al bagnino.<br />

- n. 8369 prot. <strong>dd</strong>. 09.07.<strong>2008</strong> presentata dalla Lista Insieme per <strong>Nago</strong>-<br />

<strong>Torbole</strong> - Centro Sinistra Autonomista, avente ad oggetto: “Ritardo<br />

<strong>di</strong>stribuzione notiziario <strong>comunale</strong>”.<br />

SINDACO: Diamo lettura dell’interrogazione.<br />

Il consigliere Civettini Luca dà lettura dell’interrogazione presentata.<br />

L’assessore Polidoro Bruno dà lettura della risposta data dalla Amministrazione<br />

<strong>comunale</strong>.<br />

CIVETTINI LUCA: L’Assessore parte sempre in maniera un po’ polemica, oppure<br />

sono io che leggo in questo senso: “Non mi risulta che sia fissata una scadenza”, ma<br />

allora a questo punto non Le risulta neanche che sia fissato l’obbligo <strong>di</strong> farlo, dunque<br />

questo cosa c’entra? Non lo facciamo e tutto è risolto?<br />

POLIDORO BRUNO: Nessuno ha detto…<br />

CIVETTINI LUCA: Con l’interrogazione si voleva capire il motivo per il quale il<br />

giornalino riportante il calendario delle manifestazioni è uscito in ritardo, in particolare<br />

a metà luglio, visto che questo non ci sembra oggettivamente – e infatti poi lo <strong>di</strong>ce Lei<br />

stesso – il massimo dell’efficienza e dell’efficacia. Per il fatto che a luglio esce il<br />

giornalino con il programma estivo delle manifestazioni a Lei può andare bene la<br />

giustificazione che comunque non è fissata una data, a noi invece non va bene. Io potrei<br />

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anche risponderLe che non c’è neanche l’obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuirlo e allora non lo<br />

<strong>di</strong>stribuiamo… che <strong>di</strong>scorsi sono?!<br />

POLIDORO BRUNO: Nessun obbligo.<br />

CIVETTINI LUCA: Generalmente esce a metà giugno, nelle case è arrivato a metà<br />

luglio, non sono quin<strong>di</strong> sette giorni, ma sono trenta, comunque se a voi va bene così…<br />

Noi volevamo solo stigmatizzare questo fatto perché siamo stati sollecitati, dopo <strong>di</strong><br />

che… per carità! Certo ci dovrebbe allora spiegare come mai è stata sollecitata al nostro<br />

Gruppo la consegna dell’articolo per il giorno venerdì 9 maggio, entro le ore 12.00: a<br />

questo punto, non fateci fretta a consegnare, se poi vi trovare a pubblicare dopo due<br />

mesi e mezzo una cosa che è già passata. Non vedo perché la scadenza del 9 maggio<br />

debba andare bene, se il giornalino esce a luglio: forse dovete prima leggere ed<br />

eventualmente replicare? Non lo so! Ci sorprende anche il fatto che <strong>di</strong>a la colpa a un<br />

comitato per quello che c’era nel giornalino: c’è un Comitato <strong>di</strong> Redazione, <strong>di</strong> cui Lei è<br />

Presidente, c’è un giornalista pagato per fare il giornalino e qui sembra quasi che ci<br />

siano stati degli allegati <strong>di</strong> cui né il Comitato <strong>di</strong> Redazione né il Presidente del Comitato<br />

<strong>di</strong> Redazione sapevano niente. Quanto meno c’è vostra inefficienza nel gestire la cosa,<br />

perché non penso che se Luca Civettini va lì a consegnare un articolo glielo alleghino al<br />

giornalino senza che voi ne sappiate niente…<br />

POLIDORO BRUNO: Se è qualcosa che è nel giornalino, sì, ma in questo caso…<br />

CIVETTINI LUCA: Il giornalino è responsabilità Sua e del Direttore responsabile, o<br />

no?<br />

POLIDORO BRUNO: Nel loro giornalino, non nel giornalino del <strong>Comune</strong>.<br />

CIVETTINI LUCA: Dalla risposta si capisce che si parla del giornalino del <strong>Comune</strong>!<br />

POLIDORO BRUNO: No, era nel calendario manifestazioni…<br />

CIVETTINI LUCA: …che era allegato al giornalino! E chi fa uscire il giornalino? La<br />

responsabilità non è nostra e neanche del comitato: è Sua e del Redattore; dopo <strong>di</strong> che,<br />

se voi ritenete so<strong>dd</strong>isfacente uscire con il giornalino a metà luglio con il calendario delle<br />

manifestazioni estive… vabbè. Noi pensavamo che quanto meno per il prossimo anno<br />

fosse il caso <strong>di</strong> darsi una regolata, ma evidentemente invece va bene così.<br />

SINDACO: Passiamo all’ultima interrogazione.<br />

- n. 8378 prot. <strong>dd</strong>. 09.07.<strong>2008</strong> presentata dalla Lista Insieme per <strong>Nago</strong>-<br />

<strong>Torbole</strong> - Centro Sinistra Autonomista, avente ad oggetto: “Parcheggio<br />

zona stanga strada Monte Baldo”.<br />

SINDACO: Prego dare lettura dell’interrogazione.<br />

Il consigliere Civettini Luca dà lettura dell’interrogazione presentata.<br />

L’assessore Mazzol<strong>di</strong> Mario dà lettura della risposta data dalla Amministrazione<br />

<strong>comunale</strong>.<br />

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CIVETTINI LUCA: Di fronte a questa risposta ci verrebbe quasi da rimangiarci<br />

quanto detto prima nei confronti dell’Assessore in quanto notiamo una certa polemica,<br />

tanto che sembra quasi non sia nemmeno stata scritta da lui. La nostra richiesta deriva<br />

dal fatto che, come proprio Lei stesso <strong>di</strong>ce, il parcheggio verrà fatto nel 2010 e dunque<br />

pensavamo a una soluzione tampone per i prossimi tre o quattro anni, considerato che il<br />

2010 <strong>di</strong>venterà il 2011 e che la situazione ci pare abbastanza insostenibile. Sappiamo<br />

che è previsto il parcheggio – lo avete detto in assemblea pubblica e anche il nostro<br />

referente in Commissione E<strong>di</strong>lizia ce l’ha detto -, del resto proprio dal nostro referente<br />

in Commissione siete stati sollecitati visto che è vero che ha visto il progetto, ma lo ha<br />

visto un anno e mezzo fa e poi – così ci ha riferito – non ha più visto nulla: è passato un<br />

anno e mezzo, tutto è fermo, qua leggiamo che verrà fatto forse nel 2009 o 2010 e<br />

quin<strong>di</strong> abbiamo davanti tre anni in cui… viva l’anarchia! Proprio per questo noi<br />

pensavamo alla possibilità <strong>di</strong> dare una soluzione tampone, vista appunto la situazione.<br />

Non volevamo <strong>di</strong>rvi <strong>di</strong> spostare il parcheggio, perché sappiamo che c’è questo progetto<br />

e lo abbiamo visto anche in <strong>Consiglio</strong>, non si tratta quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> quello, ma <strong>di</strong> dare, ripeto,<br />

una soluzione tampone per tre anni. Lei qui si <strong>di</strong>chiara stupito e in verità anche noi<br />

rimaniamo stupiti dal tenore polemico della Sua risposta, anche perché da parte Sua<br />

questo tenore <strong>di</strong> solito non c’è. Ci scusi se l’abbiamo <strong>di</strong>sturbata chiedendoLe<br />

delucidazioni in <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong>: se Le dà fasti<strong>di</strong>o, non lo faremo più. Ci pareva che<br />

ci fosse un problema, abbiamo chiesto se poteva essere risolto in termini <strong>di</strong> soluzione<br />

tampone, ma se anche questa è una provocazione… be’, ci limiteremo anche nel fare le<br />

interrogazioni.<br />

SINDACO: Esaurite le risposte a interrogazioni e interpellanze, an<strong>di</strong>amo avanti.<br />

4. RIAPPROVAZIONE IN LINEA TECNICA DEL PROGETTO DEFINITIVO<br />

RELATIVO ALLA “REALIZZAZIONE NUOVO CENTRO SCOLATICO<br />

UNIFICATO IN NAGO LOC. TEZZE”. (B100) (Relatore Sindaco)<br />

SINDACO: Con questa delibera del <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> dovremmo essere arrivati alla<br />

fase conclusiva, prima dell’assegnazione dei lavori da parte dell’ITEA per la<br />

realizzazione del centro scolastico. In questa delibera, che è presentata in forma<br />

completa ed esauriente – avrete avuto modo <strong>di</strong> leggere anche il cappello –, sono in<strong>di</strong>cate<br />

quelle che sono state le necessità che ci hanno imposto <strong>di</strong> arrivare in <strong>Consiglio</strong><br />

<strong>comunale</strong>; le riporto qui in maniera succinta.<br />

In primo luogo, la riapprovazione in linea tecnica del progetto definitivo serve alla luce<br />

delle mo<strong>di</strong>fiche apportate allo stesso limitatamente all’elaborato progettuale che<br />

mo<strong>di</strong>fica le superfici interessate all’esproprio da 10.898 metri quadrati a 16.300; è<br />

questa una richiesta supportata dalla domanda fatta dal Comitato Tecnico<br />

Amministrativo avendo dovuto aumentare le superfici da espropriare soprattutto per<br />

motivi <strong>di</strong> sicurezza nell’allestimento del cantiere e, in particolare, per la salvaguar<strong>di</strong>a<br />

della <strong>di</strong>stanza dalla realizzazione degli scavi, in<strong>di</strong>spensabili per la realizzazione delle<br />

armature <strong>di</strong> contenimento dei muri e delle elevazioni; oltre agli espropri, c’è<br />

un’occupazione temporanea, la quale probabilmente prevedrà un indennizzo per la parte<br />

che verrà occupata per un certo periodo e che tornerà poi in proprietà dei privati. L’altro<br />

punto, anch’esso importante, è che si sono valutate le osservazioni pervenute da parte<br />

dei privati sul <strong>di</strong>scorso dell’esproprio, privati che in sostanza che cosa <strong>di</strong>cono? Va detto<br />

che sul progetto in esame, correttamente depositato dal giorno 21.12.2007 al giorno<br />

9.1.<strong>2008</strong>, una versione autorizzata dal C.T.A. ai fini della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> pubblica<br />

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utilità dell’opera (si doveva infatti fare anche quello), sono provenute tre osservazioni,<br />

da parte dei signori Rosà Giovanni, il giorno 22 gennaio, Rigatti Romolo, il giorno 11<br />

febbraio, e Rigatti Renza, sempre il giorno 11 febbraio <strong>2008</strong>. Vi leggo la <strong>di</strong>sposizione,<br />

che <strong>di</strong>ce: “Viste ed esaminate le osservazioni su<strong>dd</strong>ette, allegate alla presente; viste le<br />

successive relazioni tecniche redatte in merito dai Servizi tecnici (prima <strong>di</strong> ITEA e poi<br />

dal nostro Servizio tecnico, la cui relazione abbiamo allegato agli atti), le osservazioni<br />

su<strong>dd</strong>ette vertono principalmente sulla <strong>di</strong>sponibilità dei proprietari all’espropriazione<br />

dell’intera superficie delle particelle interessate dall’intervento”. In sostanza, i<br />

proprietari dei tre terreni toccati dall’esproprio hanno manifestato la volontà <strong>di</strong> cedere<br />

tutto il terreno all’Amministrazione <strong>comunale</strong> e chiaramente, se da una parte ci sarebbe<br />

anche la volontà dell’Amministrazione <strong>comunale</strong> <strong>di</strong> acquisire il terreno, non essendoci<br />

né progetti né prevedendo la legge un’azione del genere si possono “ritenere in questa<br />

sede giustificate, ma non accoglibili tali richieste, da considerare esclusivamente in fase<br />

<strong>di</strong> realizzazione della seconda parte del piano attuativo ai fini generali del P.F.G., in<br />

quanto l’acquisizione <strong>di</strong> porzioni ulteriori <strong>di</strong> aree in questa fase non appare coerente con<br />

il progetto da realizzare”. Tenete conto che ci potrebbero essere – perché no? - delle<br />

osservazioni anche da parte della Corte dei Conti se si dovesse spendere una cifra – si<br />

parla <strong>di</strong> circa 200.000 euro – in più rispetto al progetto. Leggo adesso il <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong><br />

delibera, dopo <strong>di</strong> che passiamo alla <strong>di</strong>scussione.<br />

Il Sindaco dà lettura della pre<strong>di</strong>sposta deliberazione.<br />

SINDACO: Apro la <strong>di</strong>scussione su questo punto. Prego, consigliere Luca Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Intervengo per una richiesta <strong>di</strong> chiarimenti, visto che io e i miei<br />

colleghi non siamo riusciti a capire quale deve essere l’iter procedurale. Il 24 ottobre<br />

2006, il <strong>Consiglio</strong> ha approvato il progetto che an<strong>di</strong>amo a riapprovare: era la prima<br />

stesura, eravamo tutti d’accordo, tanto che ricordo che come minoranze avevamo anche<br />

garantito in quella seduta il numero legale vista l’importanza dell’argomento (c’era<br />

ancora la “Bertolini 1”, tanto per capirci), e questo tanto per sgombrare il campo da<br />

eventuali malintesi; dopo <strong>di</strong> che, il 24 gennaio 2007 il C.T.A. fa delle osservazioni…<br />

SINDACO: Sì, per gli espropri.<br />

CIVETTINI LUCA: Adesso viene approvato il progetto con quelle osservazioni,<br />

osservazioni a un progetto che comunque è già stato depositato, a questo punto<br />

vorremmo allora capire: noi an<strong>di</strong>amo ad approvare un progetto che è già stato<br />

pubblicato, che ha già avuto tre osservazioni, alle quali si è già risposto, ma come è<br />

possibile che an<strong>di</strong>amo ad approvare una cosa che ha già fatto l’iter successivo alla<br />

nostra approvazione? Non riesco a capire: il 24 gennaio ci sono queste osservazioni del<br />

C.T.A., nel senso che il 24.1.2007 dà parere favorevole, con le osservazioni, poi dal<br />

giorno 21.12.2007 al giorno 9.1.<strong>2008</strong> viene pubblicato, e viene pubblicato questo<br />

progetto, quello che stiamo votando adesso… giusto?<br />

SINDACO: Sì…<br />

CIVETTINI LUCA: Più o meno, se leggo bene quanto è scritto, è così, e dunque che<br />

cosa mai votiamo, se è già stato pubblicato e se è già stato risposto alle osservazioni? O<br />

che dovevamo rivotarlo prima cambiato come da segnalazioni, o che…<br />

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SINDACO: In sostanza, noi riapproviamo solo una <strong>di</strong> queste tavole…<br />

CIVETTINI LUCA: …che però è già stata pubblicata!<br />

SINDACO: Il C.T.A. l’ha vista il 24 luglio 2007, perché poi non ci sono…<br />

CIVETTINI LUCA: E’ stata pubblicata dal 21 <strong>di</strong>cembre al 9 gennaio <strong>2008</strong> con la<br />

tavola che abbiamo adesso e quin<strong>di</strong>…<br />

SINDACO: In quella occasione, il C.T.A. ha mo<strong>di</strong>ficato le superfici…<br />

Mi lasci finire. Dal momento che noi dobbiamo andare in <strong>Consiglio</strong> per accettare o<br />

meno le osservazioni che fanno i privati sugli espropri, l’ITEA ha chiesto <strong>di</strong> riapprovare<br />

<strong>di</strong> nuovo quella tavola che è stata cambiata da parte del C.T.A.; c’era anche prima,<br />

l’ITEA però ci chiede questo e noi lo facciamo. In sostanza, sono cambiati i metri<br />

quadrati <strong>di</strong> area espropriata, che sono passati da 11.000 circa a 16.300. Si tratta solo <strong>di</strong><br />

questo. Prego, consigliere Moran<strong>di</strong>.<br />

MORANDI GIANNI: Sembrerebbe allora necessario riapprovare in linea tecnica lo<br />

stesso progetto <strong>di</strong> due anni fa, con le uniche mo<strong>di</strong>fiche che…<br />

SINDACO: …che riguardano quello che ho spiegato prima: i metri.<br />

MORANDI GIANNI: I metri. Se la delibera si fermasse lì, ci potrebbe anche stare; il<br />

problema è che non ritengo sia giusto respingere le osservazioni pervenute, osservazioni<br />

che per quanto ci riguarda con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo non essendo vero che non si possono acquisire<br />

ulteriori parti <strong>di</strong> terreno non essendoci il progetto definitivo, esecutivo - quello che<br />

volete - del campo sportivo. Un esproprio parziale potrebbe comportare da parte dei<br />

ricorrenti la scelta <strong>di</strong> resistere, con ricorso avverso l’esproprio e conseguente<br />

lungaggine; inoltre, ci potrebbe essere anche un maggiore esborso <strong>di</strong> denaro, perché in<br />

questa fase si dovrebbe espropriare quella parte che serve, procedere a un esborso<br />

aggiuntivo perché si tratta <strong>di</strong> un esproprio parziale e occorre indennizzare la<br />

“svalutazione” (tra virgolette) che si ha sulla parte residua, oltre a mettere in conto una<br />

serie <strong>di</strong> opere per garantire l’accesso ai fon<strong>di</strong> restanti, che è ciò che in effetti è stato<br />

richiesto dai vari proprietari. Queste sono spese inutili, se si considera che andando<br />

all’esproprio totale o, meglio, andando a trattativa privata per quanto riguarda la parte<br />

residua, acquisendola, si avrebbe un risparmio. E’ pur vero che non c’è l’esecutivo o il<br />

definitivo del campo da calcio, ma è altrettanto vero che c’è un piano ai fini generali e,<br />

mi sembra <strong>di</strong> capire, c’è anche una scelta politica, a meno che non venga rimangiata, <strong>di</strong><br />

valorizzare quell’area, che dovrebbe <strong>di</strong>ventare un polo scolastico e sportivo, con parco<br />

urbano, parcheggi ecc. Ecco perché rinunciare in questa fase alle aree che vengono<br />

offerte con tanta <strong>di</strong>sponibilità dai proprietari porterà secondo me a fermare l’iter.<br />

A conferma <strong>di</strong> questo, nonostante l’Amministrazione continui a sban<strong>di</strong>erare il lavoro<br />

assiduo svolto fianco a fianco con la Giunta provinciale per fare arrivare a buon fine<br />

questo iter, noto che proprio l’Amministrazione <strong>comunale</strong> ha chiesto due anni <strong>di</strong><br />

proroga per l’affido dei lavori. Forse nessuno lo sa, ma dal <strong>2008</strong> l’affido è stato adesso<br />

prorogato al 2010, con fine lavori nel 2015. Ora, se questo lavoro assiduo <strong>di</strong> cui si parla<br />

serve a spostare, a prorogare <strong>di</strong> anni la realizzazione del polo scolastico, nonostante ci<br />

sia una convenzione abbastanza chiara, con tempi e sol<strong>di</strong>, forse stando troppo fianco a<br />

fianco ci si inciampa, perché due anni <strong>di</strong> proroga richiesti dall’Amministrazione<br />

<strong>comunale</strong> a marzo <strong>2008</strong> alla Giunta provinciale, con nota protocollo n. 3343/B100, non<br />

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sono pochi. Ripeto: una proroga <strong>di</strong> due anni è stata chiesta da voi e forse nelle premesse<br />

andava inserito anche questo punto. Vorrei capire per quale motivo è stata chiesta e<br />

concessa una proroga <strong>di</strong> due anni per l’affido dei lavori, anche perché immaginate poi<br />

l’esecuzione dei lavori…<br />

SINDACO: I tempi dell’ITEA.<br />

MORANDI GIANNI: Lo so, però la determina della Provincia, n. 165 del 28 aprile,<br />

non parla <strong>di</strong> ITEA, ma <strong>di</strong>ce: “Con nota protocollo (…) <strong>di</strong> data (…) il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<br />

<strong>Torbole</strong> ha chiesto la proroga…”, quin<strong>di</strong> non l’ITEA, ma il <strong>Comune</strong>. Il <strong>Comune</strong> non<br />

dovrebbe concedere queste proroghe all’ITEA, che già si prende la bellezza <strong>di</strong> 400.000<br />

o 500.000 euro <strong>di</strong> progettazioni e tutta una serie <strong>di</strong> altri oneri proprio perché si occupa <strong>di</strong><br />

tutto l’iter. Ho capito che l’ITEA ha i suoi tempi, ha però anche dei vantaggi ecc., ma<br />

noi non possiamo permetterci questi slittamenti. Sono passati anni - il primo atto<br />

ufficiale del <strong>Comune</strong> risale al 2002 –, ma se noi aggiungiamo anni su anni credo non<br />

arriveremo mai al termine, e questo tanto per riba<strong>di</strong>re un po’ la tempistica, che forse a<br />

qualcuno sembra insignificante. Se poi adesso, quando a maggio <strong>2008</strong> dovevano essere<br />

affidati i lavori, ci ritroviamo a dovere riapprovare in linea tecnica un progetto, credo si<br />

debba continuare, come il Vice Sindaco, a elogiare la Provincia, l’ITEA – ed è il suo<br />

lavoro -, se però ci ritroviamo adesso a riapprovare un progetto per via dei metri da<br />

espropriare perché, come ci spiega il Sindaco, devono scavare ecc. ecc., visto che prima<br />

invece la scuola si faceva tagliando…<br />

TONELLI ERALDO: Era lei l’Assessore.<br />

MORANDI GIANNI: Certo, ero l’Assessore, e <strong>di</strong>fatti quando ero Assessore abbiamo<br />

firmato nel 2006 una convenzione che prevedeva quei tempi che oggi voi prorogate.<br />

Certo, signor Vice Sindaco, io ero l’Assessore, da quando però lo è Lei si è chiesta la<br />

proroga, perché questo <strong>di</strong>cono i fatti; altro <strong>di</strong>cono invece le Sue chiacchiere sban<strong>di</strong>erate<br />

sui giornali, fatto sta che oggi io oggi vedo una proroga <strong>di</strong> due anni. Dopo <strong>di</strong> che,<br />

capisco, e l’ho già anticipato la volta scorsa, i perché, capisco che è stato lungimirante<br />

nel fare la scuola materna <strong>di</strong> <strong>Nago</strong> e oggi fare anche quella <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong>, ma invece <strong>di</strong><br />

andare a ricercare i sol<strong>di</strong> fianco a fianco, cerchi anche i sol<strong>di</strong> e <strong>di</strong> stabilire i tempi per<br />

finire il polo scolastico <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>, che forse <strong>di</strong>venta altrettanto importante o molto più<br />

importante, e questo tanto per non fare polemica.<br />

Se si dovesse approvare <strong>di</strong> nuovo in linea tecnica questo progetto, è chiaro che lo<br />

approveremmo anche <strong>di</strong>eci volte - non ci possiamo rimangiare la parola, quin<strong>di</strong> lo<br />

approviamo e lo riapproviamo -, quello che però io <strong>di</strong>co è che riapprovarlo oggi ci<br />

sembra un controsenso rispetto all’iter e, soprattutto, ci sembra sia il creare un alibi<br />

all’Amministrazione per respingere le osservazioni dei privati, osservazioni che invece<br />

secondo noi non vanno respinte proprio per quello che ho detto prima. Su questo punto<br />

dovremo in definitiva astenerci, perché evidentemente non siamo contrari – ci<br />

mancherebbe altro! -, anche se poi strumentalizzeranno <strong>di</strong>cendo che siamo contrari<br />

anche al polo scolastico, ciò che non è affatto vero: ci asteniamo perché in tutto questo<br />

non ve<strong>di</strong>amo una linearità e una correttezza procedurale.<br />

SINDACO: Voglio subito rispondere al Consigliere <strong>di</strong>cendo che prima ho tralasciato la<br />

cifra relativa all’esproprio, cifra che è pari a euro 374.000; chiaramente, mi rendo ben<br />

conto che, se si potesse riuscire con questa cifra a espropriare tutti i terreni, le parole che<br />

Lei sta <strong>di</strong>cendo potrebbero andare bene e, dunque, mettiamoci pure dentro anche questi<br />

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2.000 metri quadri in più, in realtà non è così, nel senso che non so se questa cifra sarà<br />

sufficiente e, anzi, probabilmente ci sarà bisogno <strong>di</strong> altre somme per poter…<br />

MORANDI GIANNI: Ne siamo certi, ed è per quello che vi <strong>di</strong>cevo <strong>di</strong> cercare i sol<strong>di</strong>.<br />

SINDACO: Visto allora che i sol<strong>di</strong> non ci sono, perché dovremmo aggiungere a quello<br />

che non abbiamo altri 200.000 euro per espropriare il tutto, quando non c’è neanche un<br />

progetto e quando, a<strong>dd</strong>irittura, ci viene sconsigliato dal nostro Ufficio Tecnico? Il<br />

<strong>di</strong>scorso, dunque, è questo; dopo <strong>di</strong> che, per quanto riguarda la proroga torno a <strong>di</strong>re che<br />

è stata chiesta dall’ITEA e quin<strong>di</strong>…<br />

MORANDI GIANNI: E dunque la determina del <strong>di</strong>rigente della Provincia è sbagliata?<br />

SINDACO: No, è stata chiesta dall’ITEA; che poi l’abbia firmata il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<br />

<strong>Torbole</strong>…<br />

MORANDI GIANNI: La determina parla <strong>di</strong> ”<strong>Comune</strong>”.<br />

SINDACO: L’ITEA ha chiesto al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> fare richiesta <strong>di</strong> proroga dei termini, per<br />

motivi tecnici. E cosa deve fare il <strong>Comune</strong>? E’ l’ITEA che porta avanti tutto l’iter! In<br />

ogni caso, vi ho detto prima che probabilmente questa è l’ultima volta che ci vedremo in<br />

<strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> perché adesso c’è tutto quello che serve per poter partire con<br />

l’appalto, quin<strong>di</strong>...<br />

Prego, Vice Sindaco.<br />

TONELLI ERALDO: Sicuramente lasciamo ad altri la titolarità <strong>di</strong> essere bravi: noi<br />

siamo delle persone comuni, che lavorano, persone che lavorano per realizzare il centro<br />

scolastico. Questo è l’obiettivo della Giunta, questo è l’obiettivo della maggioranza, e<br />

con questo inten<strong>di</strong>mento abbiamo portato questo provve<strong>di</strong>mento in <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong><br />

e null’altro. Che ci sono dei ritar<strong>di</strong> non lo <strong>di</strong>ce la Giunta, non lo <strong>di</strong>ce il Sindaco o<br />

l’Assessore ai Lavori pubblici: questo l’ha detto, in risposta a un’interrogazione precisa,<br />

che abbiamo allegato, la stessa ITEA, quell’ITEA tanto vituperata, che noi continuiamo<br />

a sollecitare, che è stata sollecitata anche dall’assessore Dalmaso e che appunto ha<br />

ammesso tutti i ritar<strong>di</strong>. In ogni caso, ripeto: noi siamo qui per lavorare, continuiamo<br />

dunque a fare pressioni, l’ingegnere Festi ha consegnato il progetto esecutivo, adesso è<br />

all’attenzione dell’ITEA, che deve valutarlo, dopo <strong>di</strong> che, fatto anche questo passaggio,<br />

e il Sindaco ha spiegato il perché, visto che io ho ere<strong>di</strong>tato, c’è la possibilità <strong>di</strong> andare<br />

avanti. I problemi non sono ancora finiti, e non sono ancora finiti perché, grazie a<br />

quell’imbecille <strong>di</strong> Tonelli, <strong>di</strong> tutta la maggioranza e <strong>di</strong> tutta la Giunta, siamo finalmente<br />

riusciti a fare cambiare idea alla Giunta provinciale, che ci ha permesso <strong>di</strong> realizzare la<br />

strada, il passaggio per portare le travi, che come ho ammesso sono più lunghe <strong>di</strong> quello<br />

che prevedevo e <strong>di</strong> quanto mi avevano detto inizialmente: sono infatti travi lunghe 27<br />

metri a campata unica – quelle per la palestra - e adesso ci stiamo dunque adoperando<br />

per un’occupazione d’urgenza, in base a una legge <strong>di</strong> cui adesso non conosco i<br />

riferimenti, proprio per poter transitare e realizzarlo. Fatti questi passaggi, per quanto ci<br />

riguarda e per quanto stiamo sulla spalle dell’ITEA, con la quale ci siamo incontrati in<br />

Giunta quin<strong>di</strong>ci giorni fa, si va avanti, e quin<strong>di</strong> speriamo, anche se umilmente e da<br />

stupi<strong>di</strong>, <strong>di</strong> riuscire a portare avanti il progetto, invece che fare tante chiacchiere o tante<br />

altre…<br />

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SINDACO: Prego, consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Intervengo per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto. Non abbiamo dubbi circa il<br />

fatto che cercate <strong>di</strong> fare il meglio: ci mancherebbe altro! Non abbiamo neanche dubbi<br />

nel <strong>di</strong>re che non siete stupi<strong>di</strong> o imbecilli, come si è autoproclamato Lei, signor Vice<br />

Sindaco, una cosa che noi non abbiamo mai detto; se del caso l’abbiamo…<br />

TONELLI ERALDO: …pensato.<br />

CIVETTINI LUCA: No, no, quello che pensiamo lo <strong>di</strong>ciamo: Le abbiamo dato del<br />

voltagabbana, dell’incoerente e dell’incapace, politicamente parlando, ma non dello<br />

stupido, dell’imbecille o <strong>di</strong> chi lavora in malafede; il nostro è un altro <strong>di</strong>scorso, che non<br />

tocca l’aspetto personale, ma l’aspetto politico, in ogni caso torno a <strong>di</strong>re che quello che<br />

pensiamo lo <strong>di</strong>ciamo, dopo <strong>di</strong> che è chiaro che possiamo anche noi sbagliarci, non si<br />

mette comunque in dubbio che state facendo il meglio che potete, il problema, però, è<br />

che non riuscite a fare bene. E’ questo – ripeto – un <strong>di</strong>scorso politico e quin<strong>di</strong> ognuno<br />

poi valuterà secondo la propria coscienza e anche secondo i risultati che si ottengono.<br />

Non è questione <strong>di</strong> due anni <strong>di</strong> ritardo, ex assessore Moran<strong>di</strong>: secondo noi, infatti, gli<br />

anni <strong>di</strong> ritardo sono quattro perché nel 2004 c’era già tutto e bastava quin<strong>di</strong> firmare la<br />

convenzione senza cambiarla. Riba<strong>di</strong>amo: si sono persi due anni allora, due anni adesso,<br />

totale quattro anni. Certo che l’iter non è nemmeno del tutto chiaro, e questa non è colpa<br />

del <strong>Comune</strong>, perché semmai è una confusione da parte dell’ITEA, fatto sta che<br />

probabilmente è dovuta anche al fatto – e qui spiego perché questa sera ci asterremo, pur<br />

essendo convinti del progetto, avendolo votato e avendo anche garantito il numero<br />

legale in quella prima occasione – che in realtà un progetto riferito a tutta l’area c’è.<br />

Ripeto: purtroppo o per fortuna c’è un progetto preliminare che fa riferimento a tutta<br />

l’area e qui vi ricordo che proprio in base a questo progetto verranno fatte le tribune, ma<br />

senza campo sportivo, tanto che da qua a due anni, tre anni, quattro anni, sei anni, <strong>di</strong>eci<br />

anni o quando sarà ci ritroveremo con una situazione da gabibbo, nel senso che ci<br />

saranno le tribune, mentre il campo sportivo non solo non ci sarà, ma non avremo<br />

neanche l’area su cui farlo. Questo è quello che succederà e quin<strong>di</strong> la confusione deriva<br />

anche dal vostro progetto preliminare approvato per tutta l’area e che avete così<br />

venduto, anche al <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong>, mettendo quel progetto tra “le cose che faremo”.<br />

E’ quello che è successo anche per le bocce: venite qua con il progetto per bocce,<br />

parcheggio, aree e tutto il resto, salvo poi vedere alla fine che <strong>di</strong> quel progetto se ne fa<br />

solo un pezzetto!<br />

Se la volontà è quella <strong>di</strong> realizzare il progetto preliminare che è stato fatto, ha ragione<br />

allora il consigliere Moran<strong>di</strong> a <strong>di</strong>re che andrete a pagare quell’area una volta e mezzo.<br />

Se non avevate i sol<strong>di</strong> per fare tutte le opere, anche se qui torno a riba<strong>di</strong>re che<br />

amministrare bene vuole <strong>di</strong>re anche trovare i sol<strong>di</strong> per fare le cose e non solo riuscire a<br />

spenderli, dovevate prevedere almeno i sol<strong>di</strong> per acquisire quell’area. Credo sia evidente<br />

a tutti che votando questa delibera noi an<strong>di</strong>amo, oltre che a votare il nuovo progetto, che<br />

chiaramente potrebbe andare bene, come del resto andava bene il primo, an<strong>di</strong>amo anche<br />

ad avallare la negazione delle osservazioni fatte. In sostanza, noi andremmo a votare<br />

<strong>di</strong>cendo: “Sì, va bene, rispon<strong>di</strong>amo picche alle osservazioni fatte, concor<strong>di</strong>amo con<br />

l’Amministrazione”; in realtà, questa è una responsabilità che dovete prendervi voi,<br />

perché se non avete i sol<strong>di</strong> e avete fatto il progetto preliminare comprendendo quelle<br />

aree non è colpa nostra: è colpa, demerito o merito vostro. Se è merito vostro, bisogna<br />

se del caso avere i sol<strong>di</strong> per comprarle, ed ecco allora perché ha ragione il consigliere<br />

Moran<strong>di</strong> quando <strong>di</strong>ce che quell’area andremo a pagarla <strong>di</strong> più. In effetti, se <strong>di</strong> 100 metri<br />

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adesso an<strong>di</strong>amo ad acquistarne 60, si pagherà un prezzo maggiorato perché si deve<br />

pagare anche il danno per i 40 metri che restano; se poi fra un po’ andremo a comprare<br />

anche gli altri 40 metri, e questo ce lo <strong>di</strong>te voi, perché volete fare il campo, è chiaro che<br />

<strong>di</strong> fatto quei 100 metri li pagheremo, se non due volte, almeno una volta e mezzo.<br />

Questa è una responsabilità che non vogliamo avere: è una responsabilità politica vostra,<br />

perché il progetto preliminare è vostro e perché voi non avete messo a bilancio i sol<strong>di</strong><br />

per comprare tutta l’area, riba<strong>di</strong>sco quin<strong>di</strong> che non potete chiederci una cosa del genere.<br />

Non voteremo contro, perché abbiamo trovato noi i sol<strong>di</strong> per fare la scuola, perché ci<br />

siamo praticamente morti lì per cinque anni per avere i vecchi <strong>di</strong>eci miliari <strong>di</strong> lire<br />

necessari, ci mancherebbe quin<strong>di</strong> che noi non si voglia la scuola: la vogliamo, ma come<br />

sempre dobbiamo notare che una superficialità nel gestire le cose porta a ritar<strong>di</strong>, porta a<br />

costi maggiori per l’Amministrazione e come già detto questi non potete chiederci <strong>di</strong><br />

avvallarli, il nostro voto sarà quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> astensione.<br />

SINDACO: La mia impressione è che tutte le scuse siano buone per giocare alle tre<br />

carte, <strong>di</strong>re una cosa e pensarne un’altra. Secondo me non avete neanche guardato<br />

l’estratto mappa, altrimenti avreste visto che queste due aree non sono quelle che<br />

servono per fare il campo sportivo, ma sono proprio due aree al limite…<br />

CIVETTINI LUCA: Sono aree che servono al progetto preliminare che dopo an<strong>di</strong>amo<br />

ad espropriare.<br />

SINDACO: Per fare il campo sportivo ci vorrebbe quest’area qua, che non è stata<br />

toccata, <strong>di</strong> 5.000 metri quadri e <strong>di</strong> cui, tra l’altro, i primi 2.000 dovrebbero venirci gratis.<br />

Queste due aree sono aree marginali, una lunga e stretta – sarà 5 o 10 metri per 70 – e<br />

l’altra è strettissima e scende, dunque che cosa an<strong>di</strong>amo a comprare: due aree che non<br />

servono?! Diverso <strong>di</strong>scorso sarebbe per l‘altro conta<strong>di</strong>no, perché lì c’è una parte <strong>di</strong><br />

superficie più cospicua, che però attualmente non serve a niente…<br />

MORANDI GIANNI: Prima hai detto che lo compreresti se avessi i sol<strong>di</strong>.<br />

SINDACO: Cercate <strong>di</strong> trovare altre giustificazioni per non votare, perché quelle che<br />

avete tirato fuori adesso non servono a niente. Quello che stiamo facendo noi è<br />

procedere “cum grano salis”, nel senso che non possiamo spendere adesso 200.000 euro<br />

che non abbiamo; se dovessimo fare dei mutui per acquisire aree che verranno magari<br />

a<strong>di</strong>bite a campo sportivo fra sette od otto anni, faremmo male: considerate infatti quanto<br />

le andremmo a pagare con il 5% o il 6% <strong>di</strong> interessi annui che ci sono! Cercate altre<br />

motivazioni per non votare o per astenervi, perché se le motivazioni sono queste non vi<br />

credo, almeno politicamente. Prego, consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Ho parlato <strong>di</strong> campo sportivo per semplificare: sono comunque<br />

aree che nel progetto preliminare – l’ha detto anche Lei in sede <strong>di</strong> Capigruppo, quando<br />

abbiamo guardato il progetto – <strong>di</strong>venteranno del <strong>Comune</strong>, al <strong>di</strong> là del campo sportivo,<br />

che ho portato ad esempio notando appunto che abbiamo le tribune, ma non il campo<br />

sportivo. Sono aree previste nel progetto, dopo <strong>di</strong> che, se i sol<strong>di</strong> non riuscite a trovarli…<br />

colpa vostra! A questo punto, se vuole le due motivazioni Le <strong>di</strong>co che una è questa e<br />

l’altra è che bisognava trovare i sol<strong>di</strong> per rispondere positivamente alle tre osservazioni,<br />

in quanto un’area risulta con un fondo intercluso, e quin<strong>di</strong> l’accesso dovete darglielo, e<br />

comunque, siccome sono aree che l’Amministrazione prevede in futuro - si spera<br />

prossimo, visto che avete venduto il progetto preliminare con tutto quanto - <strong>di</strong> acquisire,<br />

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meglio comprarle adesso, non però con un mutuo, perché so anch’io che se fate il mutuo<br />

poi dovete pagarlo, ma con i sol<strong>di</strong> che avete lì su tanti altri interventi e che non riuscite a<br />

spendere; d’altro canto, mi rendo conto che questo è un <strong>di</strong>scorso politico, voi mi <strong>di</strong>rete:<br />

“Non ci sono”, e va bene così: chi verrà nel 2010 avrà sol<strong>di</strong> da spendere!<br />

POLIDORO BRUNO: Nei sei milioni ci sono dentro anche quelli.<br />

CIVETTINI LUCA: Certo, è chiaro, ma non tutti - non mi sembra che il centro<br />

scolastico costi 6 milioni -, e comunque quella è una scelta politica e…<br />

POLIDORO BRUNO: Posso parlare anch’io? Lei ha parlato sei volte!<br />

CIVETTINI LUCA: Sono tranquillo: non ho finito, ma…<br />

POLIDORO BRUNO: Non è per fare polemica, però…<br />

CIVETTINI LUCA: La chiu<strong>di</strong>amo così: non ho voglia <strong>di</strong> alterare il consigliere e<br />

assessore Polidoro.<br />

SINDACO: Grazie. Prego, Assessore.<br />

POLIDORO BRUNO: Intervengo molto pacatamente, perché non intendo fare<br />

polemica, ma solo chiarire le cose. Quando abbiamo approvato la prima volta il progetto<br />

in linea tecnica, su in<strong>di</strong>cazione dell’ITEA – e forse questo semplifica tutto - il terreno<br />

necessario per l’intervento del centro scolastico era stato delimitato in un certo modo; il<br />

Comitato Tecnico a un certo punto ha detto: “Non possiamo limitarci alla competenza<br />

stretta del centro scolastico, perché anche solo per costruire un muro dobbiamo andare<br />

per forza <strong>di</strong> cose a invadere uno spazio che non fa parte del centro scolastico”, ecco<br />

quin<strong>di</strong> che l’in<strong>di</strong>cazione è stata quella <strong>di</strong> aggiungere una piccola fascia, in<strong>di</strong>spensabile<br />

per procedere con i lavori. Questa, molto semplicemente, è la vera motivazione,<br />

naturalmente per chi vuole capire; se invece c’è chi non vuole capire e vuole<br />

arrampicarsi su mille altre giustificazioni… vabbè, è lo stesso. Sicuramente mi sembra<br />

una cosa alla quale non occorre farci attorno tutte le polemiche che ci stiamo facendo,<br />

man<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> avanti le cose, cerchiamo <strong>di</strong> non interrompere l’iter, certo è che la<br />

<strong>di</strong>sgrazia vera – il consigliere Civettini non lo <strong>di</strong>ce - è che abbiamo a che fare con<br />

l’ITEA, perché questo è il vero problema.<br />

SINDACO: Prego, consigliere Moran<strong>di</strong>.<br />

MORANDI GIANNI: Ha detto bene l’assessore Polidoro: la <strong>di</strong>sgrazia è quella,<br />

tuttavia, visto che ormai le cose stanno così e l’ITEA la paghiamo anche, e non poco,<br />

perché allo scopo sono previsti 400.000 o 500.000 euro, ricordo che quando abbiamo<br />

fatto la convenzione quella scelta sembrava invece la panacea. Adesso si <strong>di</strong>ce che è la<br />

<strong>di</strong>sgrazia, ma non dovrebbe esserlo, perché in realtà, se l’ITEA farà quello che è scritto<br />

in convezione, tanto <strong>di</strong> cappello perché risolverà parecchi problemi all’Amministrazione<br />

e farà un’opera per tutti; il problema è la tempistica, tempistica che non so se sia gestita<br />

dall’ITEA o da chi. Io credo, visto che sono fianco a fianco, giorno per giorno,<br />

l’Assessore sarà al corrente della tempistica; a me pare impossibile che non si possa<br />

intervenire su questo aspetto o che si debba per forza subire i tempi dell’ITEA, in ogni<br />

caso il <strong>di</strong>scorso che volevo fare era un po’ questo. Dopo <strong>di</strong> che, non ritorno sulla<br />

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polemica del Sindaco, anche lui bravo a girare le parole: non si può infatti <strong>di</strong>re: “Guarda<br />

il confine”, perché se vuole pren<strong>di</strong>amo in esame punto per punto le particelle e ve<strong>di</strong>amo<br />

quelle che vanno effettivamente nel campo, cosa che comunque a noi non interessa<br />

perché non c’è solo il campo, ma c’è anche il parco, c’è un preliminare che prevede un<br />

tutt’uno e, come per la scuola non si può espropriare solo ciò che riguarda la scuola, ma<br />

bisogna, giustamente, andare oltre, pensare a qualcosa per il cantiere, per le tribune ecc.,<br />

anche il campo non sarà solo il campo, ma ci sarà qualcos’altro, e così per il parco ecc.;<br />

insomma, la commistione tra le varie funzioni è naturale. Allo stesso modo, è naturale<br />

che quel progetto <strong>di</strong>verrà bello, funzionale e paesaggisticamente accettabile solo quando<br />

sarà completamente realizzato, perché un polo scolastico da solo, urbanisticamente<br />

parlando - quin<strong>di</strong> non dal punto <strong>di</strong> vista sociale, dell’impatto, dell’utilizzo ecc. -, sarà<br />

uno scempio, nel senso che vedere un’area <strong>di</strong> due ettari con un pezzettino messo lì e<br />

tutto il resto non si sa se coltivato, a cantiere o a semi-cantiere, magari per qualche anno,<br />

non sarà certo il massimo. Da questo punto <strong>di</strong> vista, appare evidente che l’ideale sarebbe<br />

avere tutto fatto ed ecco perché, se si ragiona più in là, si fa quel ragionamento che ho<br />

portato prima. Se si ragiona <strong>di</strong>cendo: “Oggi dobbiamo pensare solo al polo”, vabbè,<br />

ragioniamo solo su quello, io <strong>di</strong>co però che un amministratore dovrebbe ragionare anche<br />

su più ampio raggio. Questo, dunque, era un po’ il ragionamento che cercavo <strong>di</strong> potare<br />

avanti; dopo <strong>di</strong> che, se sapete già che non ci saranno mai i finanziamenti per il campo<br />

sportivo o i finanziamenti per il parco o per tutto il resto, fate bene a fare solo quello,<br />

anche se sapremo <strong>di</strong> avere un qualcosa <strong>di</strong> non completo e un piano ai fini generali<br />

monco, con solo il polo scolastico; anzi, in verità non si deve <strong>di</strong>re “solo”, perché è già<br />

tanto, tantissimo per la comunità, però urbanisticamente e paesaggisticamente parlando<br />

non sarà certo l’ottimo. Questo – ripeto - era il ragionamento che si voleva fare del tutto<br />

pacati, dopo <strong>di</strong> che, se il Sindaco vuole fare le pulci alle particelle, le facciamo, anche se<br />

non penso sia utile al ragionamento. Lei può andare a vedere se una va o non va sul<br />

campo per sminuire il ragionamento, ragionamento che però è molto più ampio e vasto e<br />

che non costituisce il motivo per non votare; i motivi per non votarlo si potevano trovare<br />

anche quando è stato votato la prima volta, noi riba<strong>di</strong>amo invece mille e mille volte che<br />

il polo scolastico va votato e va votata anche la delibera <strong>di</strong> approvazione in linea tecnica<br />

del nuovo progetto, non possiamo invece votare questa delibera così come è fatta perché<br />

prevede il <strong>di</strong>niego alle osservazioni, <strong>di</strong>niego che ritengo sia una scelta vostra. Prevede<br />

anche altri contenuti e altri fattori, senza comunque <strong>di</strong>menticare la polemica nata sulla<br />

tempistica - e non certo sul fatto <strong>di</strong> fare o non fare il polo -, tempistica che io non penso<br />

sia insignificante, signor Sindaco, che quin<strong>di</strong> non è un alibi e che <strong>di</strong>pende anche da voi.<br />

SINDACO: Visto che se n’è parlato, voglio soffermarmi su questo <strong>di</strong>scorso della<br />

tempistica per evidenziare che c’è stato un problema, e il problema è stato che l’ITEA<br />

ha subito una trasformazione da ITEA braccio della Provincia a ITEA S.p.A. e a quel<br />

punto non sapeva neanche più che cosa fare. In sostanza, si sono persi mesi, mesi e mesi<br />

in cui l’ITEA non sapeva se sarebbe riuscita a fare il nostro progetto, non sapeva se<br />

avrebbe potuto portarlo avanti ecc. Dopo mesi, mesi e mesi – ripeto – hanno deciso <strong>di</strong><br />

fare il progetto e a<strong>dd</strong>irittura, quando siamo arrivati agli espropri, hanno dovuto chiedere<br />

all’Avvocatura <strong>di</strong> Stato se potevano ancora fare gli espropri o se dovevamo arrangiarci<br />

noi. Capite anche voi che, stando così le cose, i termini si allungano e si allungano<br />

ancora. E’ probabilmente stato in questo ambito, in questa situazione che l’ITEA ci ha<br />

chiesto anche <strong>di</strong> posticipare la consegna <strong>di</strong> due anni; probabilmente avrò firmato anch’io<br />

questa <strong>di</strong>lazione o forse l’avrà fatto il nostro capoufficio tecnico, sappiate comunque che<br />

<strong>di</strong>pende sicuramente dal fatto che è stata trasformata in S.p.A., tant’è che per almeno un<br />

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anno si è trovata a non sapere neanche che cosa fare, in quali termini farlo e con quali<br />

competenze.<br />

Tutti stiamo portando avanti questo progetto affinché vada a compimento, sia chi lo ha<br />

portato avanti prima, sia noi, che abbiamo previsto <strong>di</strong> migliorarlo, perché questo è<br />

quello che abbiamo cercato <strong>di</strong> fare. Abbiamo cercato <strong>di</strong> migliorarlo e qualche risultato<br />

lo abbiamo ottenuto, poi però è subentrato questo <strong>di</strong>scorso della S.p.A., con tutto ciò che<br />

ne è seguito, portandosi <strong>di</strong>etro anche la <strong>di</strong>lazione dei termini <strong>di</strong> consegna. Come vi ho<br />

detto prima…<br />

MORANDI GIANNI: Questa delibera, allora, poteva essere fatta anche un anno fa, sei<br />

mesi fa… ed è per questo che <strong>di</strong>co che non è sulla sostanza, ma è sul metodo e, in parte,<br />

secondo noi, sul fatto che sia già stato pubblicato ecc. ecc. (su questo, però, non<br />

vogliamo approfon<strong>di</strong>re troppo), oltre al <strong>di</strong>scorso del <strong>di</strong>niego alle osservazioni e al<br />

<strong>di</strong>scorso della tempistica. Abbiamo già parzialmente chiarito, pur non con<strong>di</strong>videndo, si è<br />

parlato <strong>di</strong> prima, <strong>di</strong> dopo, ma qui siamo ad oggi; è vero che prima abbiamo perso anche<br />

del tempo, per recuperare l’asilo <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong>, l’immobile e la struttura in sé, con tutte le<br />

vicissitu<strong>di</strong>ni, ma ad oggi non si recupera niente, se non perdere tempo, e dunque questo<br />

era un po’ il <strong>di</strong>scorso.<br />

SINDACO: Va bene. A questo punto, sentite un po’ tutte le campane, <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> mettere in<br />

votazione la delibera <strong>di</strong> cui al punto n. 4, “Riapprovazione in linea tecnica del progetto<br />

definitivo relativo alla realizzazione nuovo centro scolastico unificato in <strong>Nago</strong>, località<br />

Tezze”.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 8, contrari 0, astenuti 4 (Civettini Luca,<br />

Bertol<strong>di</strong> Roberta, Moran<strong>di</strong> Gianni, Bellotti Ruggero))<br />

SINDACO: La delibera è approvata.<br />

5. APPROVAZIONE AI SENSI ART. 53 DELLA L.P. 05.09.1991, N. 22 E<br />

SS.MM. DEL PIANO GUIDA DELL’AREA RESIDENZIALE E PER<br />

ATTREZZATURE E SERVIZI PUBBLICI IN TORBOLE, VIA<br />

MATTEOTTI – P.L. 13 – INSISTENTE SULLE PP.FF. 918/1-/2-/4-/7 – IN<br />

C.C. NAGO-TORBOLE. (Relatore Vice Sindaco)<br />

SINDACO: Prego, Vice Sindaco, a Lei la parola.<br />

TONELLI ERALDO: Adesso che c’è la conformità urbanistica, si può procedere con<br />

la domanda dei signori Maroa<strong>di</strong> Agostino e Maroa<strong>di</strong> Bianca, domanda presentata nel<br />

novembre 2005. All’or<strong>di</strong>ne del giorno abbiamo sostanzialmente due provve<strong>di</strong>menti<br />

collegati: prima si approva il piano guida, poi il piano <strong>di</strong> lottizzazione. Il piano guida<br />

consente ai due soggetti interessati, che sono in questo caso da una parte i lottizzanti e<br />

dall’altra il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<strong>Torbole</strong>, che complessivamente acquisirà da questa<br />

operazione 4.572 metri quadri, <strong>di</strong> operare con tempistiche <strong>di</strong>verse e in modo totalmente<br />

autonomo. Naturalmente, a carico dei lottizzanti ci sono tutte le opere, che riguardano<br />

anche l’interesse del <strong>Comune</strong>; al punto successivo vedremo anche che, sempre a carico<br />

dei lottizzanti, ci sono oneri per euro 211.300. Nella parte dei lottizzanti verranno<br />

realizzati trenta alloggi per il tempo libero e vacanze e quattro residenze primarie. C’è<br />

stato il parere favorevole <strong>di</strong> tutti gli organi tecnici competenti, si può pertanto procedere.<br />

Agli atti c’erano i progetti; l’area che viene ceduta al <strong>Comune</strong> è pari a 3.500 metri<br />

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quadrati circa, gli altri 3.500 sono dei lottizzanti, è però poi prevista la cessione delle<br />

aree a verde, dell’isola ecologica, <strong>di</strong> parcheggi e quant’altro, ecco quin<strong>di</strong> che l’area<br />

ceduta complessivamente è, come detto prima, <strong>di</strong> 4.572 metri quadri. Se ci saranno<br />

richieste <strong>di</strong> chiarimento, potremo poi illustrare nel dettaglio, assieme all’architetto<br />

Zolin, le caratteristiche tecniche d’intervento.<br />

SINDACO: Forse il <strong>Consiglio</strong> ritiene opportuno <strong>di</strong>scutere unitamente i due punti,<br />

mantenendo comunque una votazione separata? Non so se ne valga la pena, ma in<br />

questo modo si potrebbe parlare liberamente <strong>di</strong> entrambi gli argomenti. Chiaramente<br />

prima si dovrà votare il piano guida e poi il resto, ma la <strong>di</strong>scussione… Cosa volete fare?<br />

Preferite trattarli uno alla volta?<br />

CIVETTINI LUCA: Due cose uguali ma <strong>di</strong>verse.<br />

SINDACO: Va bene, trattiamoli allora uno alla volta. Prego, consigliere Moran<strong>di</strong>.<br />

MORANDI GIANNI: Una domanda, visto che in sede <strong>di</strong> Capigruppo il Sindaco non è<br />

stato sul punto chiarissimo: perché è stato fatto il piano guida?<br />

TONELLI ERALDO: L’ho appena detto: il piano guida è previsto dalla normativa ed è<br />

lo strumento che normalmente viene utilizzato in questo caso, quando cioè i soggetti<br />

lottizzanti sono due e operano con tempi e modalità completamente <strong>di</strong>stinti. Lì non c’è<br />

un lottizzante unico, magari composto da tanti, ma ce ne sono due: ci sono i lottizzanti<br />

privati e c’è il <strong>Comune</strong>, che avranno sicuramente tempistiche <strong>di</strong>verse, tanto è vero che la<br />

parte pubblica è ancora da acquisire. Per consentire ai due soggetti <strong>di</strong> operare, lo<br />

strumento adeguato è il piano guida. Non so se l’architetto vuole integrare su questo…<br />

ARCH. ZOLIN GIANFRANCO: La normativa, che è la Legge n. 22, ancora in<br />

vigore…<br />

MORANDI GIANNI: Mi permetto <strong>di</strong> perfezionare la domanda, in questo senso: vorrei<br />

sapere se fare il piano guida è necessario od opportuno.<br />

ARCH. ZOLIN GIANFRANCO: E’ facoltà dell’Amministrazione richiedere la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un piano guida; in ogni caso, sia il Testo Unico da poco <strong>di</strong>ventato legge,<br />

sia la Legge n. 22 intesa come vecchio Testo Unico in materia urbanistica consentono o,<br />

in qualche modo, suggeriscono alle Amministrazioni <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> un piano guida<br />

quando questo può servire a orientare iniziative <strong>di</strong> privati. Come detto giustamente dal<br />

Vice Sindaco, qui c’è una situazione in cui si interviene a favore del privato, con una<br />

ricaduta anche in ambito pubblico, l’Ente pubblico chiede dunque <strong>di</strong> definire, <strong>di</strong><br />

orientare le iniziative private. In effetti, il piano guida non fa che su<strong>dd</strong>ividere in due<br />

ambiti questa grande area e orienta prioritariamente le iniziative <strong>di</strong> carattere privato,<br />

visto che sulla restante area dà soltanto una destinazione tutto sommato piuttosto aperta,<br />

che consente la realizzazione <strong>di</strong> parcheggi, <strong>di</strong> attrezzature, <strong>di</strong> servizi pubblici. E’ una<br />

facoltà che l’Amministrazione ha adottato.<br />

MORANDI GIANNI: Pensavo si trattasse <strong>di</strong> una necessità, visto che ad oggi non credo<br />

si potrebbe fare lì un piano <strong>di</strong> lottizzazione unico. Ciò che volevo era riba<strong>di</strong>re un po’ la<br />

normativa, perché emergesse il fatto che anche in altre lottizzazioni troviamo non un<br />

lottizzante, ma ne troviamo magari anche <strong>di</strong>eci, ognuno con tempi <strong>di</strong>versi. Troviamo chi<br />

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ha costruito con la prescrizione <strong>di</strong> cedere il terreno all’Amministrazione pubblica - ve<strong>di</strong><br />

la strada <strong>di</strong> Via Strada Piccola –, troviamo le cooperative ecc., ma lì abbiamo fatto un<br />

piano <strong>di</strong> lottizzazione. In questo caso, credo che un piano <strong>di</strong> lottizzazione fosse <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficile attuazione perché l’Amministrazione <strong>comunale</strong> non ha ancora un programma<br />

definitivo sulla parte pubblica, e dunque forse la necessità deriva da questo: il piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione dovrebbe prevedere anche per l’altra parte una sistemazione o, meglio, una<br />

destinazione che non sia in contrasto con il Piano Regolatore. In realtà, ad oggi io devo<br />

ancora capire cosa è previsto su quella parte, perché c’è un progetto approvato e<br />

apparentemente finanziato per una caserma dei Vigili del Fuoco, quin<strong>di</strong> strutture<br />

amministrative, ma c’è anche una variante al Piano in itinere, quin<strong>di</strong> non approvata, in<br />

cui si prevede parcheggio pubblico, risultando per certi versi un contrasto, con due<br />

destinazioni, <strong>di</strong> cui una non definita; in questo senso, penso che per un piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione si sarebbe dovuto prevedere prima cosa farci dentro, mentre nel piano<br />

guida si possono in<strong>di</strong>care solo le opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria. Presumo che le cose<br />

stiano così, altrimenti non c’era la necessità <strong>di</strong> spezzarlo in questo modo.<br />

Tutto questo anche per arrivare a chiedere all’Amministrazione che cosa prevede nel<br />

proprio ambito, e cioè se è prevista la caserma, se è previsto il parcheggio, se sono<br />

previste entrambe le cose, se non è previsto niente, e lo chiedo perché, in teoria, sarebbe<br />

bello vedere, in un progetto <strong>di</strong> lottizzazione, la sistemazione totale e generale dell’area.<br />

Magari la maggioranza sa cosa ci fa e ha anche già visto un progetto <strong>di</strong> sistemazione, la<br />

minoranza invece non ne è al corrente o, meglio, è al corrente <strong>di</strong> troppe cose e <strong>di</strong><br />

conseguenza non può immaginare come verrà sistemata quell’area, dunque come può<br />

approvare un piano <strong>di</strong> cui non conosce la destinazione? Per quello che ne sappiamo, la<br />

strada o le varie opere o gli ingressi o i parcheggi o, comunque, la su<strong>dd</strong>ivisione prevista<br />

potrebbero non essere adeguati alla previsione. Se fosse abbozzato il progetto della<br />

caserma o del parcheggio o <strong>di</strong> quello che ci fa l’Amministrazione, si capirebbe se<br />

nell’insieme la pianificazione rispecchia le esigenze dell’Amministrazione <strong>comunale</strong>,<br />

alternativamente questo lo potete sapere solo voi, mentre noi – ripeto - non possiamo<br />

capire se quella <strong>di</strong>sposizione è o non è adeguata rispetto a quelle che sono le esigenze<br />

del programma dell’Amministrazione non sapendo che cosa ci fate dentro. E’ un aspetto<br />

importante, perché per quello che ne sappiamo adesso potrebbe anche essere che per<br />

come è messa la viabilità o per quella che è la su<strong>dd</strong>ivisione dei lotti o, magari, anche per<br />

solo mezzo metro non ci sta più la caserma o non ci sta un parcheggio pullman. Ecco<br />

perché <strong>di</strong>co che sarebbe stato interessante vedere lì dentro, pur con tempi <strong>di</strong>versi <strong>di</strong><br />

attuazione, almeno la destinazione finale <strong>di</strong> quell’area nello specifico. E a quel punto<br />

poteva allora anche non servire il piano guida, nel senso che bastava un piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione che comprendesse tutto, sia pure con tempi <strong>di</strong>versi, perché <strong>di</strong> fatto anche<br />

noi potevamo giu<strong>di</strong>care.<br />

A tale riguardo, premetto fin d’ora che non siamo contrari a quel piano, perché c’è un<br />

arricchimento” (tra virgolette) patrimoniale da parte del <strong>Comune</strong> previsto dal Piano<br />

Regolatore 2002 ottenendo a <strong>Torbole</strong> una buona porzione <strong>di</strong> terreno che poco non vale,<br />

tant’è che penso si tratti <strong>di</strong> uno dei piani <strong>di</strong> lottizzazione che cede una percentuale tra le<br />

più alte, pur non essendo però contrari <strong>di</strong> per sé resta la perplessità sulla destinazione<br />

non essendo dato a noi sapere che cosa è previsto. In sostanza, il <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> si<br />

trova a non potere valutare né il piano guida né il piano <strong>di</strong> lottizzazione, anche se il<br />

piano <strong>di</strong> lottizzazione è solo <strong>di</strong> ambito privato. C’è poi la questione legata al come si è<br />

partiti, e cioè legata al regalo che avete fatto ai lottizzanti sulla Gilmozzi: questa è stata<br />

una scelta vostra, probabilmente legittima, ma parte quanto ci riguarda non<br />

con<strong>di</strong>visibile, tant’è che <strong>di</strong> fatto per questo aspetto avevamo votato contro. Per noi –<br />

ripeto - è un regalo in più, un regalo non necessario ai fini della cessione dell’area, e<br />

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questo lo riba<strong>di</strong>amo visto che già era prevista dalle norme tecniche <strong>di</strong> attuazione quando<br />

è stato fatto il Piano Regolatore; in sostanza, quelle del privato erano semplicemente<br />

delle “minacce” (tra virgolette) quando <strong>di</strong>ceva: “Non ve la cedo se non mi date la<br />

Gilmozzi”. Oggi non è questo l’argomento, siccome però questo punto è possibile<br />

tramite quella scelta e solo a seguito dell’approvazione definitiva della variante P.U.P.<br />

2000, è chiaro che per noi permangono tutte queste perplessità, che riba<strong>di</strong>sco: la prima<br />

perplessità è legata all’origine <strong>di</strong> questo scambio, la seconda, non da poco, riguarda il<br />

fatto che manca tutta la pianificazione sulla parte <strong>comunale</strong>. Ecco perché non si può che<br />

quanto meno astenersi su questo punto, non essendo in grado <strong>di</strong> valutarlo avendo visto<br />

troppe cose o, probabilmente, nessuna <strong>di</strong> quelle che poi realmente si faranno.<br />

TONELLI ERALDO: Se posso, rispondo subito. Io credo che ai signori Maroa<strong>di</strong> né la<br />

precedente né questa Amministrazione abbia regalato niente: semmai, sono gli unici che<br />

hanno dovuto pagare pesantemente, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri, per il principio <strong>di</strong> equità.<br />

Aggiungo che il piano guida non è un’invenzione del giorno d’oggi: il piano guida –<br />

l’ho detto in premessa – è stato richiesto nel 2005, è quin<strong>di</strong> da tre anni che esiste sul<br />

tavolo, è stato esaminato in Commissione E<strong>di</strong>lizia ecc. ecc. E’ arcinoto che ci sono<br />

questi strumenti urbanistici proprio per, come in questo caso, aiutare il <strong>Comune</strong>, che<br />

interverrà in un secondo momento. Lei è del mestiere, queste cose me le insegna,<br />

dunque sa che il <strong>Comune</strong> non ha titolo per intervenire su un’area che non è sua; ecco<br />

perché è abbastanza prematuro definire nel dettaglio un piano <strong>di</strong> lottizzazione che non<br />

c’è. Destinazione: la destinazione l’abbiamo detta e riba<strong>di</strong>ta più volte in <strong>Consiglio</strong><br />

<strong>comunale</strong>, quin<strong>di</strong> anche su questo non c’è assolutamente niente da nascondere. Guarda<br />

caso, poi, il piano guida è lo strumento che mette a <strong>di</strong>sposizione del <strong>Comune</strong> quell’area,<br />

perfettamente compatibile dal punto <strong>di</strong> vista urbanistico, per tutte le esigenze. Sul fatto<br />

che ci sia la conformità o la legittimità urbanistica… be’, io credo che mai l’architetto<br />

Zolin avrebbe messo la firma su un provve<strong>di</strong>mento privo <strong>di</strong> tutti questi crismi, così<br />

come qualsiasi <strong>di</strong> voi quando agisce con un atto che ha valenza <strong>di</strong> questo genere. Credo<br />

che la comunità – non l’Amministrazione Bertolini, non questa maggioranza, non la<br />

precedente – da questa operazione, tormentata, anche perché, come detto, è questa<br />

l’unica area che ha dovuto cedere il 50%, sia scaturita con equilibrio una soluzione che<br />

può portare sicuramente un vantaggio enorme. L’ho detto prima: noi otteniamo 4.572<br />

metri quadrati a cessione gratuita, più oneri per ora stabiliti in euro 211.300, con dei<br />

progetti urgenti da realizzare su quell’area; nel momento in cui avremo la titolarità, e<br />

quin<strong>di</strong> la proprietà, provvederemo imme<strong>di</strong>atamente, ovviamente d’intesa, se possibile,<br />

con il <strong>Consiglio</strong>, a progettare in termini celeri la destinazione.<br />

SINDACO: Prego, consigliere Moran<strong>di</strong>.<br />

MORANDI GIANNI: Il Vice Sindaco è sempre bravo a girare le parole e a travisarle<br />

volutamente: io non ho detto che questa delibera è illegittima o che manca la conformità<br />

urbanistica, io ho chiesto appositamente perché si faccia il piano guida visto che a mio<br />

modo <strong>di</strong> vedere non si tratta solo <strong>di</strong> una scelta fatta così o perché prima c’era e allora lo<br />

facciamo anche noi, ma perché, secondo me, ripeto, è una necessità. Una necessità<br />

perché? Perché altrimenti il piano <strong>di</strong> lottizzazione, quin<strong>di</strong> il solo piano <strong>di</strong> lottizzazione,<br />

sarebbe stato viziato da una non conformità essendo in essere due destinazioni<br />

urbanistiche, <strong>di</strong> cui una non definita. Ricordo che è proprio la legge che <strong>di</strong>ce che il piano<br />

<strong>di</strong> lottizzazione deve avere la conformità e, siccome il parcheggio pubblico è in itinere -<br />

c’è la prima adozione e non c’è la seconda -, io ho solo detto che, molto probabilmente,<br />

il piano <strong>di</strong> lottizzazione qui sarebbe stato – non ho detto che lo è – non conforme.<br />

- 22 -


Quello <strong>di</strong> iniziativa privata è a posto, il piano guida è a posto, ho chiesto solo la<br />

motivazione che ha portato alla scelta <strong>di</strong> farlo in quanto volevo arrivare al passo<br />

successivo, in questo senso: non si tratta <strong>di</strong> una scelta fatta per così, ma <strong>di</strong> una necessità<br />

dovuta al fatto che manca una programmazione definitiva su quell’area. Da tutto ciò si<br />

può ben capire che io non ho affatto detto che l’architetto ha posto la firma su un atto<br />

non conforme: semplicemente, è Lei che gira sempre appositamente le parole rispetto a<br />

tutte le questioni urbanistiche.<br />

Precisata questa questione, vengo all’affermazione secondo la quale non potete fare<br />

niente su quello che non è vostro: questo non è vero, tant’è che lì c’è il finanziamento <strong>di</strong><br />

una caserma con un progetto fatto e quin<strong>di</strong> non è vero che non si possa prevedere niente,<br />

così come lo stesso piano guida del 2005 prevedeva la sagoma – <strong>di</strong>ciamo così – della<br />

caserma per <strong>di</strong>re che lì si voleva fare la caserma. Oggi non prevede niente, non c’è<br />

nessuna sagoma, se non quella <strong>di</strong> due parcheggi, che non si sa a cosa servano, e dunque<br />

credo che legittimamente il <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> possa chiedere, prima <strong>di</strong> votare, che<br />

cosa ci si faccia dentro, o dovrei votare sulla fiducia, che non ho, nei confronti <strong>di</strong><br />

un’Amministrazione che farà le scelte che vorrà? A questo punto – io <strong>di</strong>co - le faccia<br />

senza il nostro voto. Come preannunciato mi asterrò, perché complessivamente, a<br />

carattere puramente generali, mi sta bene la soluzione, e cioè il fatto che comunque<br />

quella sia una delle lottizzazioni che cede <strong>di</strong> più (non <strong>di</strong> più in assoluto, perché anche<br />

l’area ex Tomasi ha ceduto il 50% e altre hanno ceduto il 40%). Se poi ho parlato <strong>di</strong><br />

“regalo Gilmozzi” è perché si tratta <strong>di</strong> un <strong>di</strong> più rispetto a quanto già previsto dal Piano<br />

Regolatore e non dovuto. E’ un regalo, perché altre lottizzazioni che verranno dopo<br />

quella non avranno il regalo Gilmozzi, e quin<strong>di</strong> appunto <strong>di</strong> regalo si tratta,<br />

probabilmente motivato da una “fretta” (tra virgolette) vostra, non si sa perché, visto che<br />

intanto non si sa ancora che cosa ci si farà. Ripeto: è un regalo motivato da un’apparente<br />

fretta vostra <strong>di</strong> pianificare e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> avere in possesso l’area. Voi pagate quel surplus<br />

per averla in fretta e quin<strong>di</strong> io l’ho chiamato “regalo”, legittimo, nel senso che avete<br />

potuto fare la scelta, ma d’altro canto è legittimo anche da parte nostra definirlo tale non<br />

essendo dovuto per nessuna ragione, tanto è vero che la legge <strong>di</strong>ce il contrario. Tutto<br />

questo per chiarezza, visto che Lei gira sempre le parole, e quin<strong>di</strong> evidenzio ancora una<br />

volta: anche noi sappiamo che quella proprietà privata sarà tra quelle che più cederanno,<br />

e questo lo abbiamo detto anche noi, ma poi c’è un qualcosa in più, un regalino in più,<br />

punto.<br />

SINDACO: Ha chiesto la parola il consigliere Civettini. Prego.<br />

CIVETTINI LUCA: Abbiamo chiesto <strong>di</strong> mantenere separati i punti proprio per questi<br />

argomenti che piano piano emergono…<br />

SINDACO: Certo, l’ho capito.<br />

CIVETTINI LUCA: …e non per il puro intento <strong>di</strong> negare una richiesta…<br />

SINDACO: Lo so.<br />

CIVETTINI LUCA: Il piano guida è facoltativo, arrivati a questo punto è però<br />

tecnicamente obbligatorio farlo altrimenti non si potrebbe presentare la lottizzazione. Si<br />

avalla l’operazione, perché il P.R.G. faceva schifo, ma <strong>di</strong> quelle poche cose che vanno<br />

bene si può darne atto; in effetti, i 4.572 metri quadrati non li porta a casa Lei, Vice<br />

Sindaco, ma ve li trovate per le previsioni del vecchio e attuale P.R.G., che ha fatto<br />

- 23 -


qualcuno altro e in cui tutto andava male. Evidentemente, invece, qualcosa <strong>di</strong> bello c’è<br />

stato, e non è neanche vero che questa è l’unica area che mette a <strong>di</strong>sposizione del<br />

<strong>Comune</strong>: su questo mente sapendo <strong>di</strong> mentire e quin<strong>di</strong>… vabbè…<br />

Lo ha detto prima ed è a verbale. Lei ha detto che è l’unica area che regala il 50% al<br />

<strong>Comune</strong>: in realtà, il parcheggio Tomasi è stato fatto con lo stesso meccanismo, la<br />

perequazione urbanistica… ma vabbè, è passato, lasciamo scorrere…<br />

Vi trovate milioni regalati per colpa della vecchia Amministrazione: mettiamola così.<br />

Allora per correttezza d’informazione <strong>di</strong>ciamo che non è l’unica area che in base al<br />

P.R.G. tanto vituperato passa al <strong>Comune</strong> gratuitamente. Detto questo, perché la<br />

lottizzazione non poteva andare senza il piano guida? Perché nella lottizzazione va<br />

stabilito quello che viene fatto nelle due aree, e qui, chiaramente, anche a noi sarebbe<br />

piaciuto sapere che cosa avete in testa <strong>di</strong> fare sull’altra area. Certo che, se il Vice<br />

Sindaco <strong>di</strong>ce che il <strong>Comune</strong> non può intervenire su quell’area, mi dovrebbe allora<br />

spiegare dov’era quando avete votato il progetto preliminare della caserma dei Vigili del<br />

Fuoco: se infatti non lo si può fare adesso, non lo si poteva fare neanche prima! Su<br />

quell’area è stato approvato un progetto preliminare, è stato preso un contributo, è stato<br />

detto a voce che quel progetto verrà rivisto perché è messo male, è stato anche inserito<br />

un parcheggio autobus che va in parte sopra al progetto, approvato, della caserma dei<br />

pompieri, cosicché a<strong>dd</strong>irittura per certe metrature avete messo due cose - neanche una -<br />

e adesso viene a <strong>di</strong>rci: “Non potevamo toccare quell’area perché non è ancora nostra”?!<br />

Bugie smentite nei fatti e, quin<strong>di</strong>, giustificazione falsa.<br />

La realtà è che effettivamente non potete e non potevate, neanche se aveste avuto le idee<br />

chiare, fare la lottizzazione escludendo il piano guida perché adesso è stata fatta solo la<br />

prima adozione del parcheggio pubblico e non la seconda. Certo, nella stessa situazione<br />

<strong>di</strong> parcheggio pubblico, ma in altri contesti abbiamo visto che si è votato il progetto<br />

preliminare su una variante approvata solo in prima adozione, dunque a quanto pare si<br />

fa quello che si vuole a seconda <strong>di</strong> come ci si alza la mattina, apprezziamo comunque il<br />

fatto che adesso si facciano le cose in maniera corretta, pur ribadendo, e lo ripeto, che<br />

comunque sono state fatte cose scorrette nella stessa situazione. Mi riferisco, tanto per<br />

capirci, al parcheggio Perugini, perché lì avete approvato un progetto preliminare su<br />

un’area approvata solo in prima adozione e non in seconda: al riguardo vi avevamo fatto<br />

anche l’osservazione e ci siamo fermati lì. Adesso il Vice Sindaco <strong>di</strong>ce: “Non possiamo<br />

toccare quell’area perché non è nostra”, quando invece l’avete toccata tre volte… ma<br />

vabbè: volere è potere! Per tutte queste ragioni ci sarebbe piaciuto venire qua e<br />

approvare una lottizzazione da cui si capiva che cosa si voleva fare sulle due aree e non<br />

solo su quella dei privati, a cui giustamente era stato chiesto ancora nel 2004, poi<br />

consegnato nel 2005, il piano guida: questo perché? Perché si sa che l’Amministrazione<br />

ha tempi più lenti rispetto al privato e così gli era stato detto: “Non si vuole rallentare il<br />

vostro lavoro, <strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amoci, voi andate avanti con i vostri tempi, il <strong>Comune</strong> andrà avanti<br />

con i suoi, quando avrà i finanziamenti, quando avrà deciso cosa fare e tutto il resto”;<br />

per questo dal punto <strong>di</strong> vista politico avalliamo la scelta <strong>di</strong> presentare piano guida e<br />

lottizzazione: proprio perché il privato riesca a fare quello che ha il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> fare in base<br />

al P.R.G.. Sulla Gilmozzi non intervengo neanche: è stato fatto un regalo, punto e basta,<br />

un regalo voluto per scelta voluta. Vengo a questo punto alla <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto<br />

<strong>di</strong>cendo che noi ci asterremo, non in quanto contrari, ma perché ci piacerebbe <strong>di</strong>scutere<br />

anche che cosa si farà sull’ambito A - mi pare sia così identificato - del <strong>Comune</strong>, cosa<br />

che invece non ci è dato <strong>di</strong> sapere.<br />

SINDACO: A conclusione della <strong>di</strong>scussione voglio <strong>di</strong>re che a breve porteremo le nostre<br />

progettazioni sulla lottizzazione che rimane…<br />

- 24 -


CIVETTINI LUCA: Potevate farle insieme.<br />

SINDACO: E vabbè… prima dobbiamo averla, poi facciamo la convenzione, penso<br />

quin<strong>di</strong> che per <strong>di</strong>cembre potremo portarvi qualcosa in più e avremo modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scuterne,<br />

sicuramente…<br />

CIVETTINI LUCA: Non c’è dubbio.<br />

SINDACO: Anzi: io spero che porteremo avanti insieme il <strong>di</strong>scorso, anche se<br />

probabilmente da alcuni <strong>di</strong> voi la nostra scelta non sarà approvata. Metto in votazione la<br />

delibera <strong>di</strong> cui al quinto punto dell’or<strong>di</strong>ne del giorno.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 8, contrari 0, astenuti 4 (Civettini Luca,<br />

Bertol<strong>di</strong> Roberta, Moran<strong>di</strong> Gianni e Bellotti Ruggero))<br />

SINDACO: La delibera è approvata.<br />

6. APPROVAZIONE AI SENSI ART. 55 DELLA L.P. 05.09.1991, N. 22 E<br />

SS.MM. DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE – P.L. 13 – AMBITO “A” – DI<br />

AREA RESIDENZIALE IN TORBOLE, VIA MATTEOTTI, INSISTENTE<br />

SULLE PP.FF. 918/1-/2-/4-/7 – IN C.C. NAGO-TORBOLE. (Relatore Vice<br />

Sindaco)<br />

SINDACO: La parola al Vice Sindaco…<br />

CIVETTINI LUCA: Chiedo <strong>di</strong> intervenire per mozione d’or<strong>di</strong>ne…<br />

SINDACO: Prego.<br />

CIVETTINI LUCA: Nella delibera che era depositata agli atti si fa riferimento a una<br />

cosa che negli atti non c’era: chiedo che prima <strong>di</strong> andare…<br />

SINDACO: Nella delibera <strong>di</strong> questo punto?<br />

CIVETTINI LUCA: Sì, <strong>di</strong> questo: nella seconda pagina si parla <strong>di</strong> “autorizzazione, <strong>di</strong><br />

data… (e qui è in bianco), dei comproprietari della p.f. 1639, strada consortale,<br />

all’occupazione delle aree necessarie all’effettuazione dei lavori <strong>di</strong> costruzione ecc.”;<br />

siccome è propedeutico al punto, legge vorrebbe che ci fosse stata agli atti, ma su questo<br />

possiamo anche passare oltre, chiedo però almeno <strong>di</strong> averne copia per sapere se è<br />

possibile <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> questo punto o meno. Si cita un’autorizzazione che noi non<br />

conosciamo e che a questo punto non sappiamo nemmeno se c’è, visto che agli atti non<br />

c’era.<br />

SINDACO: Se si fa cenno a qualcosa che non c’è, la stralciamo dalla delibera.<br />

Essendo una cosa non obbligatoria e non essendo agli atti, a quanto mi risulta, ma poi<br />

sentirò anche…<br />

CIVETTINI LUCA: Rifaccio la domanda: questo autorizzazione c’è o non c’è?<br />

- 25 -


SINDACO: Non c’è. Era stata data assicurazione che sarebbe stata portata, questo non è<br />

successo, potremmo quin<strong>di</strong> stralciare questa parte e andare avanti con il resto della<br />

delibera…<br />

Bene, <strong>di</strong>amo allora la parola al Vice Sindaco per la relazione sul punto.<br />

TONELLI ERALDO: E’ la naturale prosecuzione del punto precedente: prima sono<br />

stati su<strong>dd</strong>ivisi gli ambiti A e B, in questo caso si parla dell’ambito A, identificato in<br />

3.741 metri quadrati, sul quale i signori Maroa<strong>di</strong> intendono costruire un complesso a<br />

corte, fatto <strong>di</strong> trenta alloggi per il tempo libero, e quattro residenze primarie. Come<br />

avete visto dal progetto, c’è una piscina nella zona sud e si realizzano tutti gli interventi<br />

previsti per quanto riguarda verde, parcheggi, illuminazione pubblica, acquedotto, strade<br />

e quant’altro. Tutti questi oneri sono stati identificati, con il computo allegato, in<br />

211.000 euro. Ovviamente, i lottizzanti sono legittimati a intervenire sul P.R.G. e quin<strong>di</strong><br />

il piano <strong>di</strong> lottizzazione è coerente con la previsione urbanistica.<br />

SINDACO: Prego, consigliere Luca Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Una conferma <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne tecnico: l’autorizzazione viene stralciata<br />

perché non c’è, peraltro è un fatto certo che nella piantina della lottizzazione questa<br />

strada c’è, perché è la strada <strong>di</strong> accesso a quel lotto, e noi andremmo quin<strong>di</strong> a votare una<br />

planimetria, un progetto in cui questa strada c’è e non è dei lottizzanti e del <strong>Comune</strong>,<br />

ossia dei due che fanno la convenzione, ma è anche <strong>di</strong> altre persone; a questo punto,<br />

chiedo se è legittimo andare a votare un progetto che va a interessare anche una strada<br />

che nei fatti non è dei soggetti che sono in convenzione. Non vorrei che chi è interessato<br />

<strong>di</strong>cesse: “Si comincia a fare una lottizzazione sulla mia strada?!”, visto che sarebbe<br />

legittimo, o no?<br />

SINDACO: Non vedo nessun problema…<br />

CIVETTINI LUCA: C’è da premettere che probabilmente dovevano essere in<br />

convenzione come lottizzanti, sia pure in misura minima, per via della strada, se<br />

comunque ci fosse stata almeno la loro autorizzazione non avremmo chiesto che fossero<br />

messi in convenzione; d’altro canto, siccome per quello che ricordo delle planimetrie<br />

nella lottizzazione si va a votare proprio l’accesso su quella strada, che non è dei<br />

lottizzanti e per la quale appunto non c’è neanche l’autorizzazione dei proprietari nel<br />

<strong>di</strong>re: “Sì, va bene, usate quella strada per entrare nel lotto”, non so come tecnicamente si<br />

possa andare a votare una cosa che prevede il passaggio su una strada <strong>di</strong> terzi.<br />

POLIDORO BRUNO: Sono comproprietari.<br />

CIVETTINI LUCA: Vabbè, comproprietari, ma cosa c’entra? Il mio mezzo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

proprietà lo faccio valere, o no? Potrebbero <strong>di</strong>re: “Fate mezza strada!”, il che<br />

ovviamente non sarebbe più funzionale al lotto. An<strong>di</strong>amo a votare una lottizzazione che<br />

prevede l’ingresso in una strada rispetto alla quale non abbiamo l’autorizzazione per<br />

fare la lottizzazione: mi sembra un <strong>di</strong>scorso semplice, non <strong>di</strong>fficile da capire! Contitolari<br />

o titolari, comproprietari o proprietari, una parte <strong>di</strong> quella strada prevista in lottizzazione<br />

non è dei lottizzanti: ecco perché chiedevo almeno l’autorizzazione, visto che la firma<br />

sulla convenzione non mi interessa - se uno dà l’autorizzazione, vuole <strong>di</strong>re che gli va<br />

bene anche cedere quel pezzo <strong>di</strong> strada lì – e quin<strong>di</strong> non è questo il punto su cui porre<br />

questioni formali, ma…<br />

- 26 -


SINDACO: Risponde il Vice Sindaco.<br />

CIVETTINI LUCA: Fino a quando non ho l’autorizzazione, permettetemi <strong>di</strong> non<br />

credere neanche che i comproprietari <strong>di</strong> quella strada siano d’accordo su quello che si<br />

sta facendo.<br />

TONELLI ERALDO: Naturalmente, si fa sempre finta <strong>di</strong> non sapere: alla Seretta, per<br />

esempio, c’erano tutti questi requisiti?<br />

Riba<strong>di</strong>sco che dal punto <strong>di</strong> vista tecnico-urbanistico esistono delle regole, che sanno<br />

meglio <strong>di</strong> noi. Il perimetro della lottizzazione è identificato dal P.R.G. e, se era<br />

importante e un aspetto positivo, che anch’io apprezzo, la cessione del 50%, poi<br />

<strong>di</strong>ventata del 60% con anche l’area compresa all’interno della lottizzazione, c’è d’altro<br />

canto in questo Piano Regolatore una grossa pecca: guarda caso, infatti, identifica tutte<br />

le lottizzazioni con un perimetro che non tiene conto delle strade. Fatta questa premessa,<br />

i signori Maroa<strong>di</strong> hanno legittimamente operato all’interno del perimetro <strong>di</strong><br />

lottizzazione e hanno operato da signori, e lo ri<strong>di</strong>co a voce alta: sono dei signori, perché<br />

hanno l’accordo con tutti i privati…<br />

CIVETTINI LUCA: Fatecelo vedere.<br />

TONELLI ERALDO: …accordo che non è assolutamente in<strong>di</strong>spensabile - su questo<br />

prego anche l’architetto Zolin <strong>di</strong> intervenire in maniera più precisa come super partes in<br />

questa <strong>di</strong>scussione – e che comunque i signori Maroa<strong>di</strong> hanno.<br />

ARCH. ZOLIN GIANFRANCO: Ho illustrato, ad alcuni Consiglieri che<br />

un’originalità <strong>di</strong> questo Piano è quella che molte delle lottizzazioni previste – questa<br />

infatti non è l’unica, purtroppo ce ne sono molte altre – non hanno strade <strong>di</strong> accesso;<br />

normalmente questo viene fatto per costringere i lottizzanti a occuparsi della viabilità<br />

principale oltre che <strong>di</strong> quella interna, purtroppo questo Piano non le prevede in molti<br />

casi e nella fattispecie, in questo caso particolare, il problema emerge con evidenza,<br />

tanto è vero che il progettista e gli stessi committenti si sono fatti carico <strong>di</strong> ampliare<br />

l’ambito <strong>di</strong> lottizzazione inserendo in appen<strong>di</strong>ce quella che era una loro proprietà, una<br />

strada privata per poter rendere utilizzabile e accessibile l’area <strong>di</strong> lottizzazione. Devo<br />

anche <strong>di</strong>re che il progettista si è attenuto in maniera scrupolosa ai perimetri che sono<br />

stati in<strong>di</strong>cati dal Piano e quin<strong>di</strong>, se una carenza c’è, la devo rilevare nel Piano<br />

Regolatore e non nella progettazione del piano <strong>di</strong> lottizzazione, con tutti i limiti che ne<br />

conseguono.<br />

SINDACO: Va bene, grazie. A questo punto, <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> togliere dalla delibera, perché non<br />

obbligatoria, l’autorizzazione dei comproprietari della p.f. 1639. Prego, assessore<br />

Polidoro.<br />

POLIDORO BRUNO: Credo spetti al <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> entrare nel merito della<br />

convenzione e, quin<strong>di</strong>, capire se i termini nei quali la convenzione è proposta sono<br />

accettabili o meno; dopo <strong>di</strong> che, io credo che i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> terzi siano comunque<br />

salvaguardati, se invece il consigliere Civettini ritiene che questi <strong>di</strong>ritti siano calpestati,<br />

non credo sia attraverso una convenzione che si possa rime<strong>di</strong>are a questo, nel senso che,<br />

se del caso, ci sarà una Commissione E<strong>di</strong>lizia, ci sarà un tecnico che stabilisce che serve<br />

qualcos’altro… insomma, non spetta al <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> integrare da questo punto <strong>di</strong><br />

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vista le delibere, o almeno questo è quello che io credo. Se per scrupolo si voleva farlo,<br />

per evitare questioni ecc., si poteva farlo, se comunque non si è riusciti ad avere questo<br />

scritto da allegare, scritto che in ogni caso era un’appen<strong>di</strong>ce non necessaria – non<br />

necessaria, ripeto -, penso che nel merito si debba valutare la convenzione riconoscendo<br />

che è ben redatta. Chiaramente, se poi si vogliono trovare cavilli per non votare, si<br />

trovano ogni volta, perché tutti vogliono tutto, e va bene, i conti con la realtà si devono<br />

però sempre fare con un po’ <strong>di</strong> “grano salis” in zucca e quin<strong>di</strong>…<br />

SINDACO: Grazie. Prego, consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Siccome “grano salis” noi non ne abbiamo, la rispiego: qua non<br />

tuteliamo i privati, perché quelli ci penseranno da soli a tutelarsi e quin<strong>di</strong>, se è vero che<br />

daranno l’autorizzazione, gliela daranno, se non è vero, non gliela daranno, dunque<br />

affari loro: è una lottizzazione privata, avremo ritar<strong>di</strong> nella consegna e basta. In realtà, il<br />

problema è che quella strada non serve per tutelare i privati, ma è la strada <strong>di</strong> accesso<br />

alla lottizzazione che an<strong>di</strong>amo a votare. Non è per tutelare i privati proprietari <strong>di</strong> metà <strong>di</strong><br />

quella strada, ma è per <strong>di</strong>re che la strada <strong>di</strong> accesso alla lottizzazione è fatta su<br />

comproprietà e noi non sappiamo se la concedono o no; chiaramente, se non la<br />

concedono, an<strong>di</strong>amo a votare una lottizzazione senza strada <strong>di</strong> accesso. Questo per <strong>di</strong>re<br />

che non è per tutelare i privati, perché quelli ci penseranno loro…<br />

SINDACO: In ogni caso, è <strong>di</strong> uso pubblico.<br />

CIVETTINI LUCA: Metà non sarebbe sufficiente per la lottizzazione, quin<strong>di</strong><br />

cerchiamo <strong>di</strong> capirci: i lottizzanti <strong>di</strong> strada ne hanno solo metà e non sarebbe sufficiente.<br />

O quanto meno propongono una strada doppia, e va benissimo, capiamoci, perché<br />

andava bene e avremmo votato a favore se ci fosse stata l’autorizzazione, quella<br />

autorizzazione che il Sindaco ci ha detto in riunione <strong>di</strong> Capigruppo che non era<br />

depositata agli atti: a quel punto, noi abbiamo detto che non ne facevamo una questione<br />

<strong>di</strong> forma, che bastava che ci fosse in sede <strong>di</strong> <strong>Consiglio</strong>, e va bene, vi siete sbagliati per<br />

l’ennesima volta, perché non c’è neanche in sede <strong>di</strong> <strong>Consiglio</strong>, fatto sta che non è che, se<br />

noi non votiamo questa delibera, la storia non va avanti: alzate infatti le vostre<br />

“manote”, qualcuno la alza senza sapere cosa succede e la delibera passa lo stesso,<br />

dunque, Assessore, qual è il problema?<br />

POLIDORO BRUNO: La responsabilità ce la assumiamo noi, signor Sindaco.<br />

CIVETTINI LUCA: Voglio solo farvi capire che il nostro <strong>di</strong>scorso non deve fuorviare:<br />

noi non tuteliamo i privati, noi <strong>di</strong>ciamo solo che non possiamo votare, e <strong>di</strong>fatti non<br />

votiamo contro, ma ci asteniamo, <strong>di</strong> prevedere in una lottizzazione una strada <strong>di</strong> accesso<br />

per la quale non si sa se i proprietari autorizzano o no, punto. A me la questione sembra<br />

semplice, dopo <strong>di</strong> che, se non la si vuole capire, non capitela!<br />

POLIDORO BRUNO: Ho capito tutto.<br />

SINDACO: Va bene, basta polemiche. Ha chiesto la parola il consigliere Gianni<br />

Moran<strong>di</strong>.<br />

MORANDI GIANNI: “Ci sarà l’autorizzazione, va tutto bene” poteva anche starci,<br />

quando però il Sindaco <strong>di</strong>ce: “E’ a uso pubblico, quin<strong>di</strong> ce la teniamo” o l’altro <strong>di</strong>ce:<br />

- 28 -


“C’è, ma la colpa è degli altri”… insomma, sempre stare a guardare quello che hanno<br />

fatto gli altri non è una bellissima cosa. E’ vero, quella lottizzazione è senza strada, ma<br />

non state a citare la Seretta o altro, perché la Seretta aveva in convenzione la<br />

realizzazione della strada in quanto la strada era piccola, in questo caso, invece, la strada<br />

non c’è assolutamente e quella prevista incide per il 90% sulla strada degli altri, quelli<br />

dei quali attualmente manca l’autorizzazione. Metà <strong>di</strong> allargamento è occupata dal<br />

marciapiede e una piccola fetta è per allargamento dell’altra, ma del primo tratto <strong>di</strong><br />

strada su 5,50 metri 4 metri sono <strong>di</strong> proprietà privata e quin<strong>di</strong> non c’è una strada <strong>di</strong><br />

accesso, situazione ben <strong>di</strong>versa dall’avere una strada inadeguata ecc. ecc. In sostanza, è<br />

vero che qui si autorizza un piano <strong>di</strong> lottizzazione senza la strada e non è vero che c’è la<br />

strada. Vero è anche quello che <strong>di</strong>ce l’architetto Zolin: il piano <strong>di</strong> lottizzazione la<br />

esclude perché il perimetro è quello, ed è giusto, ma non è che… insomma, girarle<br />

sempre non va bene. Il piano <strong>di</strong> lottizzazione è corretto così, perché il piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione prevede il limite alla fine della proprietà Maroa<strong>di</strong> come previsto<br />

urbanisticamente; il problema è che il piano <strong>di</strong> lottizzazione, carente o non carente, non<br />

prevede la strada, punto. Questo, ripeto, è il problema e quin<strong>di</strong> è vero che manca la<br />

strada <strong>di</strong> accesso, così come è vero che il piano <strong>di</strong> lottizzazione poteva arrivare solo lì.<br />

E’ un errore, che a quanto pare non serve a niente rilevare perché il piano <strong>di</strong><br />

lottizzazione passa lo stesso, ma se il piano <strong>di</strong> lottizzazione avesse compreso la strada<br />

oggi quelle firme sarebbero state obbligatorie; in realtà, siccome il piano <strong>di</strong> lottizzazione<br />

non la comprende, le firme non sono più obbligatorie, l’obbligatorietà nasce però dal<br />

fatto che – e lo ripeto - il piano <strong>di</strong> lottizzazione è senza strada. Il <strong>Comune</strong> si assume la<br />

responsabilità <strong>di</strong> approvare senza quelle autorizzazioni, che probabilmente ci sono – non<br />

saranno formalizzate, ma ci sono -, se però non fossero formalizzate non so cosa<br />

succederebbe <strong>di</strong> questo piano <strong>di</strong> lottizzazione. Tutto questo per <strong>di</strong>re che quanto<br />

affermato è vero: si autorizza un piano <strong>di</strong> lottizzazione senza strada <strong>di</strong> accesso.<br />

SINDACO: Non preoccupatevi per noi: tuteliamo noi gli interessi della collettività e<br />

anche i nostri interessi, perché a un certo punto noi riteniamo <strong>di</strong> essere nel giusto; forse<br />

non lo è qualcuno invece dall’altra parte, non mi sbilancio comunque <strong>di</strong> più. Io ho avuto<br />

assicurazione da parte dei proprietari – e lo riba<strong>di</strong>sco – che l’accordo c’è e in ogni caso,<br />

per sicurezza, visto che i Consiglieri, come è giusto, lo hanno chiesto, togliamo quel<br />

riferimento. D’altro canto, è previsto anche dalla convenzione che si debbano fare entro<br />

un anno le opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria, vi chiedo dunque come farebbero a farle<br />

senza avere preso nessun accordo, capite quin<strong>di</strong> anche voi che abbiamo già le risposte<br />

nella convenzione.<br />

MORANDI GIANNI: L’accordo non c’è.<br />

SINDACO: L’abbiamo tolto. A questo punto, se questo è il problema e altri problemi<br />

non ce ne sono, visto che dall’altra parte mi sembra non siano state sollevate altre<br />

questioni, an<strong>di</strong>amo alla votazione del punto n. 6…<br />

TONELLI ERALDO: Adesso devo replicare, veramente non posso non farlo. Mi<br />

meraviglio <strong>di</strong> Lei, geometra Moran<strong>di</strong>, mi meraviglio <strong>di</strong> Lei perché Lei ha l’incarico <strong>di</strong><br />

formalizzare questo accordo, non pren<strong>di</strong>amoci allora in giro! L’accordo con i privati c’è,<br />

punto e basta!<br />

MORANDI GIANNI: Io <strong>di</strong>co che non c’è, punto e basta!<br />

- 29 -


POLIDORO BRUNO: Non abbiamo bisogno del Suo voto!<br />

SINDACO: Metto in votazione la delibera <strong>di</strong> cui al punto n. 6 all’or<strong>di</strong>ne del giorno.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 8, contrari 0, astenuti 4 (Civettini Luca,<br />

Bertol<strong>di</strong> Roberta, Moran<strong>di</strong> Gianni e Bellotti Ruggero))<br />

SINDACO: La delibera è approvata.<br />

7. VARIANTE N. 7 AL PIANO REGOLATORE GENERALE<br />

INTERCOMUNALE, RIGUARDANTE IL TERRITORIO DI NAGO-<br />

TORBOLE, PER NUOVA ZONA AGRITURISMO E MODIFICA ALLE<br />

NORME DI ATTUAZIONE (ZONE AGRICOLE, ZONE RICETTIVE E<br />

ZONE RESIDENZIALI)”: ADOZIONE DEFINITIVA. (PRATICA F127).<br />

(Relatore Vice Sindaco)<br />

SINDACO: Do subito la parola al Vice Sindaco, anche perché trattasi <strong>di</strong> seconda<br />

adozione, con le osservazioni che sono state fatte dal Servizio Urbanistica.<br />

TONELLI ERALDO: Come detto dal Sindaco, trattasi della seconda e definitiva<br />

adozione da parte del <strong>Consiglio</strong> della variante n. 7, riguardante l’agriturismo, il ricettivo<br />

e i depositi agricoli. La prima volta era stata deliberata il giorno 14 febbraio <strong>2008</strong>, è<br />

stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale e sui giornali, è stata trasmessa a tutti gli organi<br />

competenti, i quali ci hanno fatto pervenire le loro osservazioni. Di queste, una era<br />

sostanzialmente già implicita, tant’è che l’architetto Brighenti ha poi precisato che la<br />

cosa era già prevista, e mi riferisco, ma lo avete letto agli atti, alla casa vacanza, che<br />

evidentemente era già compresa; in merito all’altra osservazione, quella sulle legnaie e<br />

sui gran<strong>di</strong> depositi agricoli, l’architetto Brighenti ha scritto che facevano riferimento a<br />

un’altra norma tecnica e che sono quin<strong>di</strong> già previsti. Per questi motivi, il Servizio<br />

Urbanistica ci ha autorizzato a proseguire l’iter con la seconda adozione.<br />

SINDACO: Dichiaro aperta la <strong>di</strong>scussione. Prego, consigliere Moran<strong>di</strong>.<br />

MORANDI GIANNI: Ho alcune domande da porre. Innanzi tutto, ho letto le<br />

osservazioni della C.U.P. e devo <strong>di</strong>re che non ho capito se si possono o non si possono<br />

fare quei manufatti…<br />

TONELLI ERALDO: Quali, scusi?<br />

MORANDI GIANNI: I depositi attrezzi agricoli.<br />

SINDACO: Si è in attesa <strong>di</strong> una normativa provinciale.<br />

MORANDI GIANNI: Mi sembra <strong>di</strong> capire che la C.U.P. abbia detto che farà tesoro<br />

delle nostre, così come <strong>di</strong> quelle del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Arco, ma le riporterà quando dovrà fare,<br />

a seguito della Legge n. 1/<strong>2008</strong>, un Regolamento ad hoc…<br />

SINDACO: Sì, questo è vero…<br />

- 30 -


MORANDI GIANNI: Non ho capito se “fare tesoro” vuole <strong>di</strong>re intanto farle oppure se,<br />

come credo io, per il momento non si possano fare, non capendo allora a cosa serva<br />

questa approvazione…<br />

SINDACO: Serve per tutto il resto.<br />

MORANDI GIANNI: Voglio capire se si possono o non si possono fare i manufatti<br />

depositi agricoli ecc. ecc.<br />

SINDACO: Possiamo magari leggere il punto n. 4.<br />

MORANDI GIANNI: Voi sapete <strong>di</strong>re se si possono fare o no?<br />

TONELLI ERALDO: Al momento attuale sicuramente no, finché non viene<br />

l’adozione definitiva da parte della Giunta provinciale; nel frattempo stia tranquillo,<br />

geometra Moran<strong>di</strong>: avrà modo <strong>di</strong> lavorare, perché la Giunta provinciale farà il<br />

Regolamento…<br />

MORANDI GIANNI: Con questa variante, quin<strong>di</strong>, non si possono realizzare …?<br />

TONELLI ERALDO: Non è detto, non è detto: questa è materia dubbia e non sono in<br />

grado <strong>di</strong> rispondere io…<br />

MORANDI GIANNI: Cos’è? L’urbanistica creativa, dopo la finanza creativa?!<br />

TONELLI ERALDO: …e non sarà in grado <strong>di</strong> rispondere nessun altro. Noi siamo<br />

autorizzati, se quin<strong>di</strong> Lei o chiunque altro presenterà un <strong>di</strong>segno, la Commissione<br />

E<strong>di</strong>lizia dovrà prendere atto delle norme che abbiamo, fatto salvo che comunque non c’è<br />

un Regolamento attuativo della Provincia, anche se - ripeto - le norme nel nostro<br />

Regolamento tecnico <strong>comunale</strong> ci sono. L’e<strong>di</strong>lizia creativa già da anni viene fatta nel<br />

comune <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<strong>Torbole</strong>: non ci serve inventare niente.<br />

MORANDI GIANNI: Il fatto è che Lei fa fatica a <strong>di</strong>rci: “No, anche se approviamo<br />

questa variante i manufatti agricoli non si possono realizzare fin tanto che la Giunta<br />

provinciale non farà il Regolamento tipo che approva questo”. Questa è la verità, no?<br />

Punto.<br />

SINDACO: In attesa <strong>di</strong> una normativa provinciale.<br />

MORANDI GIANNI: Ma voi lo sapete già, avete contatti con la provincia.<br />

TONELLI ERALDO: Sa tutto Lei, si figuri! Vada Lei al Servizio Urbanistica: cosa<br />

vuole insinuare?<br />

MORANDI GIANNI: No, no, io non so niente: ho chiesto a Lei, che va sempre al<br />

Servizio Urbanistica, amico <strong>di</strong> Gilmozzi, amico del mondo, che aveva già in tasca la<br />

variante prima <strong>di</strong> autorizzarla… Se leggiamo i verbali che abbiamo approvato prima,<br />

viene da ridere a tutti, perché aveva già dato per scontato e per già concordato tutto,<br />

salvo poi scoprire che non c’è niente <strong>di</strong> concordato perché la Provincia si è ricordata<br />

solo dopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rLe che manca il Regolamento…<br />

- 31 -


TONELLI ERALDO: Guar<strong>di</strong> che è approvata.<br />

MORANDI GIANNI: Sì, è approvata la variante, ma senza i manufatti o, meglio,<br />

glielo ho chiesto prima e glielo chiedo ancora: si possono o non si possono fare i<br />

manufatti dopo l’approvazione definitiva <strong>di</strong> questa variante?<br />

SINDACO: Mi permetto solo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re una cosa: sul punto n. 4 è entrato nel merito,<br />

quin<strong>di</strong> che cosa vuole <strong>di</strong>re, che il Servizio Urbanistica è entrato nel merito e ha detto:<br />

“Le strutture previste al punto b) e i parametri <strong>di</strong>mensionali adottati nella variante si<br />

ritengono so<strong>dd</strong>isfacenti solo per le aziende <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni”, punto e basta.<br />

Secondo me, questo vuole <strong>di</strong>re che, una volta approvata, si possono fare…<br />

MORANDI GIANNI: Prendo atto che, una volta approvato…<br />

SINDACO: Per me si possono fare.<br />

MORANDI GIANNI: Posso porre una domanda? Ho letto delle…<br />

SINDACO: Potrebbe anche essere una posizione non con<strong>di</strong>visa o non con<strong>di</strong>visibile, ma<br />

secondo me… Hanno detto che loro stanno proponendo un nuovo Regolamento, io<br />

dunque penso che, se nel Regolamento che verrà approvato dalla Provincia rientreranno<br />

le nostre piccole mo<strong>di</strong>fiche, come mi auguro, e del resto sono sicuro che sarà così, una<br />

volta che questo verrà adottato secondo me si potranno fare.<br />

MORANDI GIANNI: Ho capito, ma non mi può rispondere <strong>di</strong>cendo: “Secondo me…”,<br />

dai! E’ una norma!<br />

SINDACO: Cosa vuole che Le <strong>di</strong>ca? Leggo anch’io quello che ha scritto la Provincia…<br />

MORANDI GIANNI: Capisco che la questione è ingarbugliata, d’altro canto non posso<br />

fare a meno <strong>di</strong> porre questa domanda nel momento in cui si porta in <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong><br />

l’approvazione definitiva <strong>di</strong> una norma, una norma che sicuramente io non contesto<br />

(magari si potessero fare queste cose!). Non si tratta del fatto che io ho ragione: anzi,<br />

sono ignorante e non ho capito cosa <strong>di</strong>ce la C.U.P. perché non ci ho parlato, chiedo<br />

dunque a voi, che invece avete il filo <strong>di</strong>retto con la C.U.P., con gli Assessori, con Dellai<br />

e con tutti i funzionari, se grazie a questa corsia preferenziale vi è stato detto qualcosa in<br />

più rispetto a quanto abbiamo capito – non ascoltato, ma capito – perché da quello che<br />

c’è scritto a noi risulta <strong>di</strong> no, da quello che viene detto non lo sapete neanche voi, vorrei<br />

quin<strong>di</strong> capire se si approva una norma incerta o una norma certa, niente altro. Non si<br />

tratta <strong>di</strong> polemica, si tratta solo <strong>di</strong> capire una cosa importantissima: domani mattina,<br />

infatti, sarà approvata, andrà all’adozione definitiva entro qualche giorno, dopo <strong>di</strong> che vi<br />

chiedo se si potrà fare un manufatto agricolo, rispettando la normativa del Piano<br />

Regolatore, una volta approvata definitivamente, oppure no; questo non lo sapete e<br />

secondo me è una cosa gravissima.<br />

SINDACO: Secondo me, rispettando il punto b) sì, in ogni caso la mia opinione è che<br />

questa delibera vada approvata e, se ci saranno dei chiarimenti da fare a livello<br />

provinciale, la Provincia ci <strong>di</strong>rà “sì” o “no”; se restiamo invece nel limbo, senza<br />

approvare, chiaramente non ci <strong>di</strong>rà niente.<br />

- 32 -


MORANDI GIANNI: Magari il Regolamento della Provincia sarà <strong>di</strong>fferente o<br />

prevedrà – non lo so – <strong>di</strong> più o <strong>di</strong> meno rispetto a quanto abbiamo approvato e magari<br />

bisognerà cambiare la norma un’altra volta.<br />

SINDACO: Secondo me, va bene il nostro Regolamento.<br />

MORANDI GIANNI: La mia richiesta deriva dal fatto che da quello che era agli atti e<br />

che voi ci avete dato la situazione non risulta chiara, ecco quin<strong>di</strong> perché abbiamo<br />

chiesto chiarimenti; oggi sappiamo che non ce li potete dare, perché non sapete neanche<br />

voi qual è la cosa certa, ma avete solo delle sensazioni vostre e quin<strong>di</strong> capiamo che<br />

dobbiamo approvare una norma su sensazione vostra, dopo <strong>di</strong> che…<br />

SINDACO: Se va bene, bene, se va male, torneremo…<br />

MORANDI GIANNI: Dopo <strong>di</strong> che, proseguo con l’altro <strong>di</strong>scorso, che già avevo<br />

affrontato la volta scorsa, e cioè quello legato al fatto <strong>di</strong> regolamentare le zone agricole<br />

primarie, come a <strong>Nago</strong>. Anche qua, in<strong>di</strong>rettamente la C.U.P. ve lo <strong>di</strong>ce: “Le aziende<br />

agricole vere e proprie non sono regolamentate” e questo perché effettivamente quanto<br />

previsto non è so<strong>dd</strong>isfacente per le aziende agricole e non lo è – l’ho già detto in due o<br />

tre occasioni precedenti, anche se so che quello che <strong>di</strong>co non vale niente, ma fatelo<br />

vostro e poi almeno andate ad approfon<strong>di</strong>re – perché il Piano Regolatore attuale, tra i<br />

tanti errori all’interno delle norme, ha quello <strong>di</strong> non avere previsto per questi casi nessun<br />

in<strong>di</strong>ce. Lo chiamo “errore” perché Riva prima <strong>di</strong> noi, già cinque anni fa, lo ha corretto.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un aspetto che ho già sollevato in questa sede due volte, come risulta anche<br />

dai verbali oggi approvati, e che consiste in questo: qui è previsto <strong>di</strong> eseguire alcuni<br />

manufatti all’interno delle zone agricole primarie, e ricordo che <strong>Nago</strong> è al 99,9%<br />

agricolo primario, ma senza definire alcun parametro. Questo ve l’ho detto anche<br />

quando avete approvato l’agriturismo: non serve – vi <strong>di</strong>cevo - approvare una norma ad<br />

hoc per uno, perché nelle zone agricole generalmente tutti quelli che hanno i requisiti<br />

possono fare un agriturismo, solo <strong>Nago</strong> però, guarda caso, ha questa pecca, pecca non<br />

solo per via dell’agriturismo, ma perché prevede alcuni manufatti senza però definire né<br />

l’in<strong>di</strong>ce, né gli altri parametri; ciò vuol <strong>di</strong>re che uno può fare niente o tutto, ma non si<br />

sa, e chiaramente nel dubbio l’Amministrazione non autorizza niente. A questo punto,<br />

io <strong>di</strong>co: nell’ambito <strong>di</strong> quello che è già consentito, regolamentate quello che in teoria è<br />

consentito fare nelle zone agricole primarie, e per fare questo Riva semplicemente, nella<br />

variante al P.U.P. 2000, tre o quattro o cinque anni fa, quando l’ha fatta, ha introdotto<br />

l’in<strong>di</strong>ce per consentire un minimo. Questo l’ho detto già due volte, oggi in<strong>di</strong>rettamente<br />

la C.U.P. lo evidenzia, perché vi <strong>di</strong>ce che le aziende agricole non sono regolamentate, e<br />

ciò è riferito proprio a questo tipo <strong>di</strong> manufatti non avendo qui previsto niente. In effetti,<br />

in questo caso le vere aziende agricole sono danneggiate essendo questi degli pseudomanufatti<br />

per le pertinenze alle residenze e non certo per le attività agricole. Questo era<br />

il concetto, non altro, solo che voi per partito preso girate le spalle a qualsiasi cosa<br />

venga detta, anche costruttiva, checché ne <strong>di</strong>ciate, e quin<strong>di</strong> andate avanti così,<br />

consentitemi però <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re questa anomalia.<br />

SINDACO: Consigliere Moran<strong>di</strong>, è stato Assessore per due o tre anni…<br />

MORANDI GIANNI: Assessore all’Urbanistica: Bertolini Ennio!<br />

- 33 -


SINDACO: …ma perché mai, visto che è così interessato e così esperto del problema,<br />

non lo ha mai sollevato in Giunta, quando era Assessore?<br />

MORANDI GIANNI: “Non c’è peggior sordo <strong>di</strong> chi non vuol sentire”: è un detto che<br />

fa proprio al caso Suo, signor Sindaco, perché Lei è praticamente sordo visto che…<br />

SINDACO: Non c’è uno scritto o una qualsiasi cosa che <strong>di</strong>ca che Lei vorrebbe<br />

introdurre delle mo<strong>di</strong>fiche: non c’è proprio niente! E perché non l’ha fatto quando era<br />

Assessore?<br />

MORANDI GIANNI: Le mo<strong>di</strong>fiche non le introduco io…<br />

SINDACO: E adesso è <strong>di</strong>ventato così intelligente e…<br />

MORANDI GIANNI: Quando Lei faceva il Sindaco - adesso non lo è più, è surclassato<br />

da un Commissario -, tentava <strong>di</strong> fare anche l’Assessore all’Urbanistica e in quei Suoi<br />

tentativi, maldestri, non ha mai voluto toccare il Piano Regolatore perché…<br />

SINDACO: An<strong>di</strong>amoci piano, perché se l’Assessore all’Urbanistica non ha potuto<br />

ottenere…<br />

MORANDI GIANNI: No, non ha potuto fare niente perché non ha voluto!<br />

SINDACO: Se l’Assessore all’Urbanistica ha potuto rimanere Assessore è stato perché<br />

è stato <strong>di</strong>feso dalla maggioranza, altrimenti…<br />

MORANDI GIANNI: Non all’Urbanistica, ai Lavori pubblici!<br />

SINDACO: …altrimenti se ne sarebbe andato subito!<br />

MORANDI GIANNI: Certo.<br />

SINDACO: Quando c’è stata la mozione, male abbiamo fatto, perché alla luce <strong>di</strong> quello<br />

che è successo…<br />

Su quello vi do ragione: male abbiamo fatto a <strong>di</strong>fendere una persona che poi si è<br />

<strong>di</strong>mostrata quella che effettivamente non pensavamo!<br />

MORANDI GIANNI: No, no, Lei lo pensava perché sapeva...<br />

SINDACO: Non voglio essere polemico…<br />

MORANDI GIANNI: Finisco l’intervento: Lei aveva la delega all’Urbanistica,<br />

l’Urbanistica…<br />

SINDACO: Malvolentieri!<br />

MORANDI GIANNI: … non l’ha toccata per tre anni perché aveva timore della Sua<br />

maggioranza. Signor Sindaco, Lei aveva timore della Sua maggioranza nell’andare a<br />

toccare l’Urbanistica. Si ricor<strong>di</strong> questo, signor Sindaco: io ho fatto l’Assessore ai Lavori<br />

pubblici; il parcheggio <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong> è realizzato per merito <strong>di</strong> qualcuno, <strong>di</strong> una<br />

- 34 -


maggioranza in cui c’era anche l’Assessore ai Lavori pubblici; l’Urbanistica, che faceva<br />

capo a Lei, non è mai stata toccata perché… A quanto pare, poi, gli Assessori adesso<br />

devono scriversi le cose, e in effetti quando si <strong>di</strong>cevano non contavano niente: adesso<br />

bisogna scriverle dentro la stessa Giunta! In ogni caso, signor Sindaco, non <strong>di</strong>a via del<br />

Suo: faccia il Sindaco <strong>di</strong> tutti e non continui a dare agli altri le Sue colpe.<br />

Sull’Urbanistica Lei deve prendersi e assumersi tutte le colpe, anche quelle del Suo<br />

immobilismo <strong>di</strong> quattro anni, perché non può continuare a dare la colpa anche a chi non<br />

ce l’ha, compresa la vecchia Amministrazione 2002 o quello che è, perché ha fatto un<br />

Piano Regolatore <strong>di</strong>sastroso, tant’è che in otto varianti, che ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> saper fare,<br />

non ha toccato niente che vada nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> ridurre i volumi o <strong>di</strong> pianificare al<br />

meglio. E questo nonostante i sorrisini del Vice Sindaco, veramente capace <strong>di</strong><br />

mascherare poi sempre il tutto! Perché non fate allora delle azioni in quella <strong>di</strong>rezione?<br />

Voi siete capaci solo <strong>di</strong> girare le colpe e <strong>di</strong> voltare sempre le cose, ma mai <strong>di</strong> assumervi<br />

un minimo delle vostre responsabilità!<br />

SINDACO: Siamo capaci <strong>di</strong> <strong>di</strong>re le cose come sono!<br />

MORANDI GIANNI: Da due anni l’Urbanistica è in capo a Lei, Vice Sindaco, questo<br />

problema glielo ho fatto presente a <strong>di</strong>cembre, nel frattempo ha fatto tre varianti, ma non<br />

l’ha mai preso in considerazione. Queste cose non solo sono scritte, sono a<strong>dd</strong>irittura<br />

registrate negli atti pubblici, eppure le ha letteralmente snobbate, quin<strong>di</strong> non si <strong>di</strong>ca che<br />

non le ho dette, perché se non le ho dette da Assessore le ho detto almeno da Consigliere<br />

– lo preciso, visto che vuole essere così puntiglioso - e nonostante questo non sono state<br />

prese in considerazione. Le si prenda allora in considerazione, si <strong>di</strong>a risposta su questo<br />

oppure mi si <strong>di</strong>ca che mi sono sbagliato, visto che sono passati otto o <strong>di</strong>eci mesi dalla<br />

prima approvazione del P.U.P. 2000 e che già allora, in questa sede, lo avevo<br />

evidenziato, presente l’architetto Brighenti, anche Lei caduta dalle nuvole, quin<strong>di</strong> faccia<br />

qualcosa!<br />

SINDACO: Va bene, dai, an<strong>di</strong>amo avanti, c’è qualcun altro che vuole intervenire sul<br />

punto n. 7? Prego, consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Faccio presente che è la prima volta che prendo la parola su<br />

questo punto, e magari anche l’ultima, lo faccio comunque presente visto che qualcuno<br />

tiene il conto; è la prima volta, anche se si tratta della seconda adozione, per <strong>di</strong>re che<br />

questa, almeno a detta del nostro Gruppo, è la peggiore variante delle otto viste fino<br />

adesso, e non per l’agriturismo piuttosto che per il deposito degli attrezzi agricoli o<br />

altro. Partiamo allora dal quarto punto, visto che, almeno secondo la nostra lettura, il<br />

<strong>di</strong>scorso risulta abbastanza chiaro <strong>di</strong>cendo la valutazione del C.T.A. così: “Quanto<br />

proposto nella variante adottata va inteso come contributo al fine dell’approvazione del<br />

Regolamento sopra citato. Conclusioni: ciò premesso, si propone <strong>di</strong> subor<strong>di</strong>nare<br />

l’approvazione della variante al Piano Regolatore del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<strong>Torbole</strong> alla<br />

mo<strong>di</strong>fica dei relativi contenuti, secondo le osservazioni <strong>di</strong> merito sopra esposte”, e le<br />

uniche osservazioni che si fanno sono relative al punto n. 4, bastava quin<strong>di</strong>… insomma,<br />

se si fosse anche in ritardo non sarebbe colpa dell’Amministrazione, perché giustamente<br />

è l’Amministrazione provinciale che <strong>di</strong>ce: “Vabbè, cerchiamo <strong>di</strong> stabilire sul territorio<br />

criteri omogenei per tutti i capanni <strong>di</strong> campagna (li chiamo così per semplificare)”, il<br />

che non è neanche un’idea malsana, purché fatta in tempi accettabili. Se quin<strong>di</strong> non si<br />

può domani mattina o quando sarà approvata dalla Giunta provinciale, non sarà certo<br />

colpa dell’attuale Amministrazione; si perderà in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>scorso politico per aver<br />

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venduto una cosa che non si aveva ancora - ma è una delle tante! –, visto che c’era sul<br />

giornalino <strong>comunale</strong>, c’era…<br />

SINDACO: Aspetteremo il regolamento.<br />

CIVETTINI LUCA: Sì, e <strong>di</strong>fatti come ho detto non è colpa vostra; pagherete il prezzo<br />

politico per avere venduto una cosa ancora prima <strong>di</strong> averla, perché l’avete detta sul<br />

giornale, l’avete scritta sul giornalino, e quin<strong>di</strong> provate domani mattina a venire a <strong>di</strong>re<br />

che non si possono fare i capanni! Fra un mese avrete qua la gente che vi domanda e<br />

dovrete <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no: affari vostri, non è un problema, e del resto questo è il male minore.<br />

Anzi, ci <strong>di</strong>spiace, perché dei quattro punti questo era uno dei due sui quali eravamo<br />

d’accordo, pren<strong>di</strong>amo comunque atto che la colpa non è vostra. L’altro punto che ci<br />

vede d’accordo e che passa in seconda adozione definitiva è quello relativo<br />

all’agriturismo…<br />

SINDACO: Eravate d’accordo?<br />

CIVETTINI LUCA: Se ricordate, in sede <strong>di</strong> prima adozione avevamo detto che non la<br />

votavamo perché ci proponevate quattro varianti in una unica, non potendo quin<strong>di</strong><br />

votarle separatamente abbiamo votato contro essendoci peraltro due punti per i quali,<br />

specialmente uno, votiamo contro non alzando una mano, ma due, mentre – ripeto –<br />

avremmo voluto votare a favore <strong>di</strong> questi altri due: capanni e agriturismo. Veniamo<br />

allora alla motivazione per la quale <strong>di</strong>ciamo che questa è la peggiore variante fatta<br />

nell’era Tonelli – tanto per capirci –, e cioè: primo punto, perché si prevede l’aumento<br />

<strong>di</strong> volumetria e <strong>di</strong> altezza degli alberghi; si alza <strong>di</strong> 1 metro, alla faccia della riduzione<br />

della volumetria, per qualcuno potrà essere marginale - “Un metro in più!” -, ma sempre<br />

volume in più e sempre altezza in più resta; secondo punto, lampante, è perché questa è<br />

conosciuta anche come “variante L” – anche qui tanto per capirci -, nel senso che con<br />

questa variante si va a sanare un abuso che è in Procura della Repubblica. Lo abbiamo<br />

detto l’altra volta, ma forse qualcuno se n’è <strong>di</strong>menticato: è un prezzo, chiamiamolo<br />

politico, e speriamo sia solo tale, perché a questo punto non mi sorprenderei <strong>di</strong> niente,<br />

che si paga e praticamente si rende un abuso in Procura della Repubblica legittimo da<br />

quando verrà adottata in seconda adozione da noi e dalla Giunta provinciale. Mi<br />

riferisco alla norma “per il riuso della destinazione turistico-ricettiva degli e<strong>di</strong>fici in<br />

zona residenziale” anche per la zona <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong>, perché che cosa si <strong>di</strong>ce con questa<br />

norma? Si <strong>di</strong>ce che, dove è prevista zona residenziale, questa può essere fatta zona<br />

ricettiva. Ora, un aspetto politico da considerare è che secondo noi va mantenuta e<br />

sviluppata la zona residenziale a <strong>Torbole</strong>, che è ormai <strong>di</strong>ventato un paese dormitorio per<br />

via dei prezzi e noi ci mettiamo adesso anche la normativa che aiuta tirare via le aree<br />

residenziali per fare aree ricettive, anche se questo è un punto politico che si può<br />

con<strong>di</strong>videre o no; l’altro aspetto politico che non con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo è che si sistemi l’abuso<br />

poco <strong>di</strong>stante da qua con questa norma il giorno dopo. Avete trovato la soluzione che<br />

stavate cercando dopo tre anni, e mi riferisco, tanto per essere chiaro, a quei sei<br />

appartamenti che erano invece <strong>di</strong>ciotto camere con tanto <strong>di</strong> numeri: come ho detto<br />

l’altra volta, non ha neanche dovuto tirare giù numeri dalle porte, perché si sana tutto e<br />

quin<strong>di</strong> basta spolverarli! Ecco perché noi votiamo contrari, se non altro per questo<br />

punto, non con una mano, ma con due mani alzate, a questa seconda adozione della<br />

variante.<br />

- 36 -


SINDACO: Grazie. Qualcun altro desidera prendere la parola? Lei, consigliere<br />

Moran<strong>di</strong>? Ci siamo già detti abbastanza, o no?<br />

Se non c’è nessun altro, metto in votazione la delibera <strong>di</strong> cui al punto n. 7 all’or<strong>di</strong>ne del<br />

giorno, relativa alla variante n. 7 al Piano Regolatore Inter<strong>comunale</strong>.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 12, favorevoli 8, contrari 4 (Civettini Luca, Bertol<strong>di</strong><br />

Roberta, Moran<strong>di</strong> Gianni e Bellotti Ruggero), astenuti 0)<br />

SINDACO: La delibera è approvata.<br />

8. CANONI AGGIUNTIVI: DELEGA AL CONSORZIO DEI COMUNI B.I.M.<br />

ADIGE DI TRENTO. (Relatore Sindaco)<br />

- Ad ore 19,05 durante la trattazione del presente punto si è unito all’assemblea<br />

consiliare il consigliere Martinelli Alberto. Presenti n. 13. -<br />

SINDACO: Come tutti ricorderete, il <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> ha avuto modo <strong>di</strong> trattare già<br />

la questione nel febbraio <strong>2008</strong>, assenti i consiglieri Moran<strong>di</strong>, Bellotti, Mandelli e<br />

Bertol<strong>di</strong>; in quella occasione, votammo un or<strong>di</strong>ne del giorno su suggerimento del<br />

rappresentante all’interno del B.I.M. A<strong>di</strong>ge, dottor Nicolli Dario, che essendo stato alla<br />

riunione <strong>di</strong> Comano del <strong>di</strong>cembre 2007 e sentite le relazioni aveva fatto alcune<br />

osservazioni sul fatto che sia dal <strong>Consiglio</strong> delle Autonomie sia la Giunta provinciale<br />

prospettavano <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre i canoni aggiuntivi, ossia quei canoni potenziali che la<br />

Provincia introita dalle gran<strong>di</strong> derivazioni idroelettriche e attualmente pari a euro 62,5<br />

per chilowattora nominale; l’ipotesi era quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>viderli in base alla popolazione<br />

residente, il che sarebbe <strong>di</strong> sicuro svantaggio per i piccoli paesini, in particolare quelli<br />

vicini alle rive degli alvei dei fiumi sui quali queste derivazioni idroelettriche erano state<br />

costruite. In sostanza, una città come Trento, che ha centomila abitanti, si vedrebbe<br />

corrispondere i canoni in proporzione al numero <strong>di</strong> abitanti ottenendo un certo importo,<br />

invece un paesino <strong>di</strong> trecento anime, pur avendo avuto dei danni dalla realizzazione<br />

delle centrali idroelettriche, si vedrebbe corrispondere un contributo irrisorio. Dal<br />

momento che questi canoni aggiuntivi dovrebbero essere dati per indennizzare i comuni<br />

posti lungo i corsi degli alvei dei torrenti e dei fiumi sui quali sono state costruite le<br />

grosse derivazioni idroelettriche, l’ipotesi formulata non ci andava bene e per questo<br />

abbiamo approvato un or<strong>di</strong>ne del giorno, inviato sia al <strong>Consiglio</strong> delle Autonomie, sia<br />

alla Giunta provinciale, sia a tutti i Consiglieri e Gruppi provinciali, interessando della<br />

questione anche tutti gli altri B.I.M..<br />

Cosa è successo? E’ successo che il B.I.M. dell’A<strong>di</strong>ge ha ulteriormente portato avanti<br />

questo problema e ci chiede ora <strong>di</strong> delegarlo per fare sì che questa nostra proposta possa<br />

giungere a una soluzione so<strong>dd</strong>isfacente, ossia si riesca a ottenere che questi canoni<br />

aggiuntivi tengano conto in massima parte dei danni ambientali arrecati ai comuni sul<br />

cui territorio sono state costruite queste centrali. Vi leggerei la proposta <strong>di</strong> delibera,<br />

dopo <strong>di</strong> che aprirei la <strong>di</strong>scussione.<br />

Il Sindaco dà lettura della pre<strong>di</strong>sposta deliberazione.<br />

SINDACO: C’è da <strong>di</strong>re anche questo: per effetto dell’introduzione del P.G.U.A.P., che<br />

prevede che nei fiumi – Sarca, A<strong>di</strong>ge ecc. – venga rilasciata una maggiore quantità<br />

d’acqua, altrimenti i fiumi andrebbero a morte sicura e non ci sarebbe più vita al loro<br />

interno, la portata <strong>di</strong> acqua minima è stata aumentata e ciò ha comportato che l’attuale<br />

- 37 -


attribuzione <strong>di</strong> percentuale dei canoni ai B.I.M. sia <strong>di</strong>minuita del 17,5% e chiaramente<br />

questo è un ulteriore motivo da considerare. Questa è dunque l’azione svolta dal B.I.M.<br />

A<strong>di</strong>ge, che questa sera vorremmo andare a sostenere; l’altra azione è quella portata<br />

avanti dal B.I.M. del Sarca, considerato che in termini <strong>di</strong> energia idroelettrica, a livello<br />

provinciale, produce i due quinti dell’intera corrente prodotta, risultando da questo<br />

punto <strong>di</strong> vista ancora più importante del B.I.M. dell’A<strong>di</strong>ge. Ripeto: due quinti dell’intera<br />

produzione <strong>di</strong> corrente elettrica del Trentino vengono prodotti nel B.I.M. del Sarca, che<br />

proprio per questo motivo sta portando avanti un’altra iniziativa: in sostanza, tutti i<br />

Sindaci dei comuni facenti parte del B.I.M. del Sarca hanno sottoscritto una richiesta nei<br />

confronti della Provincia e del <strong>Consiglio</strong> delle Autonomie affinché venga aumentata,<br />

proprio per i <strong>di</strong>sagi e i danni sofferti negli anni, la quota dei canoni aggiuntivi. Tutti i<br />

Sindaci hanno firmato e ci sono quin<strong>di</strong> quarantotto firme; vi leggo la delibera che ci<br />

hanno fatto firmare e che non ho ancora consegnato ai Capigruppo, ma che darò<br />

prossimamente. Innanzi tutto, si chiede che “i canoni aggiuntivi siano interamente<br />

<strong>di</strong>stribuiti pro quota sul territorio del bacino imbrifero dove è in corso lo sfruttamento<br />

idroelettrico”: non una parte, quin<strong>di</strong>, ma a<strong>dd</strong>irittura il B.I.M. del Sarca chiede che tutto<br />

questo canone venga <strong>di</strong>stribuito ai Comuni che rientrano nei bacini imbriferi dei fiumi;<br />

in secondo luogo, si chiede che questi canoni aggiuntivi “vengano anche utilizzati per<br />

riequilibrare i minori introiti del B.I.M. e dei Comuni rivieraschi a seguito delle<br />

possibili <strong>di</strong>minuzioni quantitative delle potenze nominali me<strong>di</strong>e dovute ai maggiori<br />

rilasci previsti con l’entrata in vigore del Piano Generale <strong>di</strong> Utilizzazione delle Acque<br />

Pubbliche; per questo provve<strong>di</strong>mento ai B.I.M. e ai Comuni rivieraschi è previsto un<br />

minore introito <strong>di</strong> circa il 17,50% rispetto a quello attuale”. Terzo punto: “sia consentito<br />

ai territori, attraverso il loro consorzio B.I.M., <strong>di</strong> partecipare in maniera significativa alla<br />

società Dolomiti Energia-ENEL che gestirà gli impianti esistenti”. Si precisa inoltre: “la<br />

quota ceduta a favore del B.I.M. all’interno della compagine sociale Dolomiti Energia<br />

S.p.A. tenga conto delle reali potenzialità economiche del B.I.M. del Sarca, avendo già<br />

il B.I.M. <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una cifra <strong>di</strong> 10.600.000 euro per tale partecipazione”.<br />

Quinto punto: “sia assicurata all’interno delle due new company, a cui è demandato il<br />

controllo della gestione delle centrali sul territorio trentino, la presenza nel <strong>Consiglio</strong> <strong>di</strong><br />

Amministrazione <strong>di</strong> rappresentanti dei B.I.M. o delle comunità locali”. Sesto punto: “il<br />

prezzo <strong>di</strong> acquisizione delle quote societarie tenga conto del valore reale della società<br />

Dolomiti Energia prima della sottoscrizione dell’accordo con ENEL ed E<strong>di</strong>son e sia<br />

rapportato al valore <strong>di</strong> Borsa delle azioni E<strong>di</strong>son dell’ultimo trimestre”. Questo, per<br />

inciso, è il <strong>di</strong>scorso portato avanti dal B.I.M. del Sarca; non c’entra niente, ma come vi<br />

ho detto prima, sempre se mi avete ascoltato…<br />

CIVETTINI LUCA: Forse mi è sfuggito.<br />

SINDACO: Ci sono due azioni: una è quella del B.I.M. dell’A<strong>di</strong>ge, che ci chiede delega<br />

per andare avanti; l’altra, avviata verso la fine <strong>di</strong> luglio, è quella del B.I.M. del Sarca,<br />

che ha fatto firmare da tutti i Sindaci dei quarantotto Comuni compresi nel bacino<br />

imbrifero un documento che sarà portato all’attenzione della Giunta provinciale.<br />

CIVETTINI LUCA: Il B.I.M. dell’A<strong>di</strong>ge chiede una delega, il B.I.M. del Sarca ha<br />

chiesto la firma dei Sindaci per la stessa cosa, ma…<br />

SINDACO: Vi farò avere prossimamente la fotocopia. A questo punto, non so se c’è<br />

ancora qualcosa da aggiungere o se possiamo andare subito a votazione…<br />

- 38 -


CIVETTINI LUCA: Ok.<br />

SINDACO: Metto in votazione la delibera <strong>di</strong> cui al punto n. 8 dell’or<strong>di</strong>ne del giorno.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 13, favorevoli 13, all’unanimità)<br />

SINDACO: La delibera è approvata.<br />

9. ESAME E APPROVAZIONE MOZIONE PROT. N. 6669 DD. 30.05.<strong>2008</strong><br />

PRESENTATA DALLA LISTA “INSIEME PER NAGO-TORBOLE –<br />

CENTRO SINISTRA AUTONOMISTA”, AVENTE AD OGGETTO: “LA<br />

GESTIONE DELLA FASCIA LAGO E DELLO SPAZIO LACUALE”.<br />

SINDACO: Prego, presentare la mozione.<br />

Il consigliere Martinelli Alberto dà lettura della mozione presentata.<br />

MARTINELLI ALBERTO: Concludo <strong>di</strong>cendo che i motivi per i quali ci è sembrato<br />

opportuno presentare questa mozione abbiamo già cercato <strong>di</strong> esporli nella mozione<br />

stessa; io non so che cosa ne pensiate in proposito, naturalmente quando si va a<br />

richiedere una cosa del genere giustamente bisogna valutare bene i pro e i contro: è<br />

infatti evidente che se, come io credo, è opportuno che il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<strong>Torbole</strong><br />

possa avere la gestione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> certe problematiche della fascia lago, proprio perché<br />

gli amministratori vivono sul posto, sono a <strong>di</strong>retto contatto con tutti quelli che<br />

frequentano la fascia lago – pescatori, bagnanti ecc. -, è anche vero che, nel momento in<br />

cui dovessero esserci degli interventi da fare, soprattutto or<strong>di</strong>nari, ma anche straor<strong>di</strong>nari,<br />

gli oneri della gestione sarebbero a quel punto in capo al <strong>Comune</strong>. D’altro canto, la<br />

fascia lago è talmente importante per noi che poter agire con velocità e tempestività<br />

sarebbe veramente fondamentale, senza contare il <strong>di</strong>scorso della gestione dei porti e<br />

delle problematiche relative a chi questi porti li vive, come i pescatori, ma più che altro<br />

come quelli che si <strong>di</strong>lettano a uscire con le proprie barche per andare a pesca o per<br />

andare a fare delle escursioni sul lago e che io credo, <strong>di</strong> volta in volta, <strong>di</strong> tanto in tanto,<br />

abbiano bisogno <strong>di</strong> poter interloquire con chi gestisce queste cose, potendolo fare in<br />

modo molto più agile e agevole se il gestore fosse qua in <strong>Comune</strong>. Ecco il motivo per il<br />

quale abbiamo presentato questa mozione e il motivo per il quale chie<strong>di</strong>amo al<br />

<strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong> <strong>di</strong> incaricare il Sindaco, la Giunta, l’Assessore competente per<br />

vedere se i tempi sono già maturi o, comunque, se ci sono gli spazi per poter provvedere<br />

alla gestione <strong>di</strong>retta, almeno <strong>di</strong> alcune problematiche relative alla fascia lago. Grazie.<br />

SINDACO: Grazie, consigliere Martinelli. Per parte mia vorrei farvi un po’ il quadro<br />

della situazione, anche perché, quando mi è stata presentata questa mozione, sono<br />

sinceramente rimasto un po’ sorpreso: attualmente, infatti, si sta muovendo un po’ tutto<br />

a livello provinciale e prima <strong>di</strong> esprimere il mio parere è giusto portarvi a conoscenza <strong>di</strong><br />

quello che sta succedendo. Innanzi tutto, <strong>di</strong>ciamo che l’Amministrazione <strong>comunale</strong><br />

negli ultimi anni si è sempre mossa in questa <strong>di</strong>rezione, ossia quella <strong>di</strong> tentare <strong>di</strong> riuscire<br />

a gestire nel modo complessivo e completo il territorio nel quale viviamo e, in special<br />

modo, la fascia lago. Questo lo fa da <strong>di</strong>versi anni chiedendo annualmente al Servizio<br />

competente della Provincia il rilascio dell’autorizzazione a gestire tutta la spiaggia,<br />

tant’è che oggi come oggi tutta la spiaggia è gestita dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Nago</strong>, con<br />

conseguenti rilevanti spese in termini economici. Se siamo riusciti a mettere a posto –<br />

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porto degli esempi – la zona del Sasso dei Bimbi, come chiesto anche dal consigliere<br />

Mandelli, se siamo riusciti a sistemare il pontile e tante altre cosette, partendo appunto<br />

dal Sasso dei Bimbi e andando in là, con ricarica delle spiagge ecc., è stato perché<br />

abbiamo chiesto alla Provincia <strong>di</strong> poterci attivare prendendo ogni anno questa<br />

autorizzazione; alternativamente, quelle scelte che noi abbiamo fatto e che hanno<br />

comportato spese anche ingenti la Provincia non le avrebbe fatte.<br />

Vi porto altri esempi <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> quel territorio: al <strong>di</strong> là del Sarca, sulla destra<br />

orografica del fiume, è stato fatto da parte della Provincia un pennello che era in realtà<br />

terra <strong>di</strong> nessuno; noi abbiamo chiesto che questo pennello fosse inserito nella delibera<br />

con cui ogni anno il Servizio provinciale competente ci concede l’autorizzazione alla<br />

gestione e abbiamo pre<strong>di</strong>sposto una normativa ad hoc, in vigore da quest’anno, per la<br />

regolamentazione dei venti posti barca che ci sono; i sol<strong>di</strong> vengono dati al <strong>Comune</strong> e<br />

chiaramente abbiamo fissato un regolamento in base al quale vengono appunto regolati<br />

tutti gli appro<strong>di</strong> in quell’area. Proprio con riferimento a questo, tutti coloro che avevano<br />

delle barche hanno fatto richiesta, noi abbiamo evidentemente dato precedenza al<br />

Circolo Vela Arco, anche considerando i buoni rapporti che ci sono tra <strong>di</strong> noi, e per il<br />

resto abbiamo scelto coloro che in base a questo regolamento dovevano appunto avere<br />

accesso al molo. In totale, abbiamo incassato circa 4.000-4.500 euro, tenete però conto<br />

che d’altra parte tutto questo ha comportato da parte della Provincia l’abbandono della<br />

manutenzione e abbiamo così dovuto spendere circa 20.000 euro per sistemare e<br />

consolidare il molo non appena l’acqua è calata: in danni erano infatti parecchi e quin<strong>di</strong><br />

abbiamo dovuto sistemarlo e rinforzarlo. Nel caso della spiaggia più avanti, anche <strong>di</strong>etro<br />

richiesta dei proprietari del campeggio, ma anche dei bagnanti, abbiamo fatto delle<br />

ricariche che hanno comportato decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> spesa, e queste le facciamo<br />

del resto ogni anno. Dovevamo prendere in gestione anche quel molo - mi riferisco a<br />

quello davanti al Lido Blu - e, anzi, la Provincia avrebbe voluto che lo prendessimo in<br />

gestione, ma per fortuna abbiamo detto <strong>di</strong> no visto che poi la spesa che ha fatto al<br />

Provincia, <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> euro, si è poi rivelata… insomma, l’hanno fatta in<br />

via provvisoria perché c’era una licenza <strong>di</strong> scuola <strong>di</strong> windsurf da preservare e questa<br />

aveva l’obbligo <strong>di</strong> tenere un gommone a <strong>di</strong>sposizione, in quel molo hanno quin<strong>di</strong> fatto<br />

in modo che potesse starci un canotto a <strong>di</strong>sposizione della scuola <strong>di</strong> surf, che altrimenti<br />

doveva chiudere. Per rimanere in tema <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> surf, faccio presente che noi i<br />

contratti li facciamo <strong>di</strong>rettamente: abbiamo il contratto con la scuola <strong>di</strong> surf <strong>di</strong> Barbieri,<br />

con quella del Vasco Renna, con quella del Segnana…<br />

Il molo Para<strong>di</strong>so, sul quale la Provincia mi pare abbia speso 200.000 o 300.000 euro per<br />

rinforzarlo, non lo abbiamo chiesto in gestione e neanche mai lo chiederemo, perché è<br />

un molo che necessita annualmente <strong>di</strong> manutenzione. I posti barca a <strong>di</strong>sposizione<br />

attualmente la Provincia li ha dati al Circolo Vela; prima ci stavano tre o quattro barche,<br />

adesso che è stato sistemato ce ne staranno otto o nove e sono a <strong>di</strong>sposizione del Circolo<br />

Vela. Magari potremmo chiedere <strong>di</strong> gestirlo noi, adesso che l’hanno sistemato, visto che<br />

la delega è annuale e non ci sono più problemi, almeno fino a quando non ci sarà<br />

qualcosa da fare: al limite, lo togliamo al Circolo e lo gestiamo noi, anche se non ne<br />

vedo la necessità. La spiaggia della Conca d’Oro ha avuto una sistemazione grazie alla<br />

nostra richiesta con intervento della Provincia e ha comportato una spesa <strong>di</strong> 400.000<br />

euro proprio quest’inverno, rinforzando tutta la fascia lago; l’unica spesa che ha fatto il<br />

<strong>Comune</strong>, anche se non rilevante, è stata <strong>di</strong> 30.000 euro per circa 100 metri, o forse <strong>di</strong><br />

più…<br />

MARTINELLI ALBERTO: Ricordo che a suo tempo c’era il problema <strong>di</strong> sostituire le<br />

boe dove si attraccava e francamente non mi sembra giusto che la sostituzione delle boe<br />

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la faccia il <strong>Comune</strong>, se poi i proventi dei posteggi vanno in Provincia: lo faccia la<br />

Provincia. Sarebbe più giusto che passasse tutto dal <strong>Comune</strong>: la logica è questa. Tutto<br />

qua.<br />

SINDACO: E’ una questione economica e anche <strong>di</strong> risorse umane, ed è per questo che<br />

Le <strong>di</strong>co che sarei anche d’accordo, ma ci vogliono norme <strong>di</strong> attuazione. La Provincia<br />

dovrebbe <strong>di</strong>re al <strong>Comune</strong>: “Se c’è un intervento da fare, quello lo pago io”, ma deve<br />

essere chiaro, altrimenti succede che, come adesso, per tutti i tratti sui quali abbiamo<br />

chiesto <strong>di</strong> avere la concessione se succede qualcosa dobbiamo sorbirci le spese.<br />

Abbiamo già l’esempio del porto <strong>di</strong> Arco, sulle foci del Sarca: quello lo gestiamo noi,<br />

c’è un regolamento, che abbiamo fatto prendendo chiaramente spunto da quello della<br />

Provincia, però favorendo i residenti, ed ecco infatti che sono cambiati alcuni ormeggi.<br />

Dopo <strong>di</strong> che, se io <strong>di</strong>co alla Provincia: “Sono da cambiare”, li cambia e…<br />

MARTINELLI ALBERTO: Con i suoi tempi!<br />

SINDACO: …e non spendo niente. Se ci sono problematiche, che vengano pure a<br />

riferirmele; fino adesso si sono presentati due o tre <strong>di</strong> <strong>Torbole</strong> che avevano paura li<br />

portassero via il posto barca, ma questo non è vero, perché resta tutto com’è. Se c’è<br />

invece qualcuno che non utilizza la barca, questo è da segnalare alla Provincia in modo<br />

che la concessione non la rinnovi più. Secondo me dobbiamo soprassedere, non perché<br />

sia contrario, ma perché c’è il pericolo che tutto questo comporti una spesa eccessiva per<br />

il <strong>Comune</strong>.<br />

MARTINELLI ALBERTO: Aggiungo solo, e poi mi zittisco, che non so quale peso<br />

possa avere avuto o possa avere in futuro quell’intervento <strong>di</strong> cui avrete letto anche voi<br />

sul giornale da parte del Presidente del Commercio, dove ipotizzava… voglio <strong>di</strong>re,<br />

an<strong>di</strong>amoci piano: io credo sia meglio, e sono convinto che qui siamo tutti d’accordo, che<br />

prima <strong>di</strong> arrivare a fare certe sparate o, peggio ancora, a metterle in pratica, ci voglia un<br />

po’ <strong>di</strong> calma, perché la capitale della vela è <strong>Torbole</strong> e dunque, anche qui, il fatto <strong>di</strong><br />

avere la gestione <strong>di</strong> certi punti nevralgici e strategici, che danno <strong>di</strong>rettamente sul lago,<br />

non sarebbe male. Lei mi <strong>di</strong>ce che bisogna aspettare le norme <strong>di</strong> attuazione, che ci sono<br />

problemi tecnici ecc., e va bene, a me però interessa il principio, e il principio è che il<br />

<strong>Comune</strong> è qui, interloquisce con chi vive e utilizza queste strutture ed è giusto che abbia<br />

anche la gestione, or<strong>di</strong>naria, naturalmente anche con qualche onere, ma anche con la<br />

possibilità <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>are e <strong>di</strong> decidere quello che c’è da decidere e <strong>di</strong> incassare quei<br />

quattro sol<strong>di</strong> che entrano.<br />

SINDACO: In ogni caso, dove c’era il pericolo <strong>di</strong> sopraffazione noi abbiamo agito;<br />

attualmente la gestione della spiaggia ce l’abbiamo noi e ogni anno la chie<strong>di</strong>amo, così<br />

come chie<strong>di</strong>amo quella su altri tratti. Adesso hanno finito il pennello, è a posto, per<br />

qualche anno non ci sono problemi e così chie<strong>di</strong>amo anche che ci <strong>di</strong>ano la gestione del<br />

pennello, in modo che, non avendolo più il Circolo Vela, non paga più alla Provincia i<br />

posti barca, ma li paga <strong>di</strong>rettamente al <strong>Comune</strong>, e mi riferisco al pennello davanti al<br />

Para<strong>di</strong>so: non cambia tanto, perché ci sono lì quattro barche, comunque… Ripeto: dove<br />

c’era pericolo <strong>di</strong> sopraffazione abbiamo sistemato tutto; là c’è un regolamento, il<br />

pennello è nostro e se chie<strong>di</strong>amo il posto ce lo danno, perché funziona così, nel senso<br />

che il comune catastale ha <strong>di</strong>ritto prima degli altri. Se non lo facessimo noi, lo potrebbe<br />

chiedere il Circolo Vela, visto comunque che c’è in ballo tutto quel <strong>di</strong>scorso della fascia<br />

lago ci siamo premuniti, per il resto… non so se il gioco vale la candela. Personalmente<br />

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vi posso <strong>di</strong>re che sono <strong>di</strong>sponibile, se la spostiamo; al momento non posso votarla –<br />

magari mi astengo - perché so a che cosa va incontro il <strong>Comune</strong>. Prego, assessore<br />

Polidoro.<br />

POLIDORO BRUNO: Diciamo che nel merito la richiesta è con<strong>di</strong>visibile, d’altro<br />

canto mi pare che già nella postilla fatta alla lettura della mozione avesse già anche Lei<br />

esplicitato dei dubbi, consigliere Martinelli. Si tratta <strong>di</strong> mettere sulla bilancia i vantaggi<br />

e gli svantaggi; anch’io ho cercato <strong>di</strong> fare delle valutazioni in merito, mi pare <strong>di</strong> poter<br />

<strong>di</strong>re che a livello <strong>di</strong> gestione gli oneri siano molto, ma molto maggiori rispetto alle<br />

entrate e francamente non credo possiamo caricare le casse comunali anche <strong>di</strong> questi<br />

oneri. Non so se Lei ha fatto un’analisi <strong>di</strong> questo tipo, io vado semplicemente a<br />

sensazione e <strong>di</strong>co che, se un posto barca costa 200 o 300 euro l’anno, per dragare un<br />

porto probabilmente ci vogliono 15.000 o 20.000 euro, anche se magari ci sono dentro<br />

solo <strong>di</strong>eci barche, quin<strong>di</strong> …! Nella mozione è scritto <strong>di</strong> “richiedere alla Provincia <strong>di</strong><br />

trasferire tutte le competenze gestionali in materia”; sotto poi elencate quattro cose che<br />

<strong>di</strong> fatto potrebbero benissimo essere accettate, c’è però tutto un <strong>di</strong>scorso sommerso <strong>di</strong><br />

carichi gestionali che verrebbero in capo al <strong>Comune</strong> che secondo me è forse il caso <strong>di</strong><br />

valutare con prudenza perché questi non sono certo momenti in cui i Comuni possono<br />

assumersi a carico nei bilanci or<strong>di</strong>nari costi ulteriori, e questo lo sapete anche voi e<br />

anche lo stesso Luca Civettini credo lo possa <strong>di</strong>re. Se invece venisse fatta un’analisi in<br />

base alla quale si può <strong>di</strong>re che questa gestione comporta costi minimi – non <strong>di</strong>co dei<br />

vantaggi –, sarebbe ovviamente ben bello poter rispondere in prima persona, da parte<br />

dell’Amministrazione, alle esigenze dei citta<strong>di</strong>ni che con il lago hanno a che fare.<br />

MARTINELLI ALBERTO: Interloquendo con la Provincia ci potrebbe essere la<br />

possibilità <strong>di</strong> valutare queste cose. Qui vi si dà il mandato <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re la questione,<br />

dopo <strong>di</strong> che, se fra due o tre Consigli venite a <strong>di</strong>rci: “Guardate, abbiamo verificato una<br />

serie <strong>di</strong> cose, ci siamo resi conto che purtroppo sono più i problemi che non le cose<br />

positive”, sarei io il primo a <strong>di</strong>rvi: “Lasciate perdere, per carità” e vi ringrazierei per<br />

l’impegno che avete profuso nell’andare a verificare. Mi fa in ogni caso piacere che<br />

l’assessore Polidoro spezzi una lancia a favore dei contenuti della mozione, perché in<br />

effetti io credo che la richiesta abbia un motivo e l’argomento meriti un ulteriore<br />

approfon<strong>di</strong>mento: tutto qua.<br />

POLIDORO BRUNO: Io ho solo cercato <strong>di</strong> integrare quanto detto dal Sindaco, le cui<br />

affermazioni mi sembra andassero proprio in questa <strong>di</strong>rezione: “Soprasse<strong>di</strong>amo un<br />

attimo, verifichiamo quali sono effettivamente le problematiche connesse a una gestione<br />

<strong>di</strong> questo tipo”. Da questo punto <strong>di</strong> vista, il testo della mozione andrebbe<br />

completamente cambiato, impegnando il Sindaco a fare questa verifica e a portare<br />

eventualmente i risultati in <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong>. Accettare questo impegno ad avere in<br />

carico tutto senza sapere che bilancia abbiamo alla fine mi sembra un po’ pericoloso…<br />

SINDACO: Prego, consigliere Civettini.<br />

CIVETTINI LUCA: Le nostre informazioni sono <strong>di</strong>verse dalle vostre, nel senso che la<br />

manutenzione straor<strong>di</strong>naria resta a carico della Provincia, soprattutto per quanto<br />

riguarda il demanio, tanto più che questa primavera, come ha detto Lei, ha fatto la<br />

ricarica, gli interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria li fanno loro…<br />

SINDACO: Sui pezzi che…<br />

- 42 -


CIVETTINI LUCA: Gli interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria sul lago e sul porto li<br />

fanno loro …<br />

SINDACO: Non è vero!<br />

CIVETTINI LUCA: Lo ha detto Lei: chi è intervenuto questa primavera?<br />

SINDACO: Sulle cose che non abbiamo chiesto in gestione sì, ma sulle altre... Noi<br />

abbiamo un capitolato, dal quale risulta che abbiamo chiesto la gestione <strong>di</strong> questo,<br />

questo e questo e per quello che è dentro facciamo noi: il pontile, per esempio, ce lo<br />

siamo fatto. Io ho pregato che lo facessero loro, ma niente da fare e così, quando il<br />

consigliere Mandelli mi ha fatto l’ingiunzione, ho dovuto dare or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> intervenire per<br />

il rischio che qualcuno si facesse male, però ci è costato 15.000 euro, se non <strong>di</strong> più. E’<br />

per questo, consigliere Civettini, che…<br />

CIVETTINI LUCA: Il fatto è che qui si è fissato il problema sui costi straor<strong>di</strong>nari, <strong>di</strong><br />

cui qui non parliamo neanche; se viene fuori che ci sono anche i costi straor<strong>di</strong>nari,<br />

vabbè… si sono richiesti gli or<strong>di</strong>nari, il Sindaco <strong>di</strong>ce: “Ci caricano anche gli<br />

straor<strong>di</strong>nari” e non ne facciamo niente, qui però – ripeto - si è ribaltato completamente<br />

quanto chie<strong>di</strong>amo nella mozione. Se volete rileggo i quattro punti, comunque<br />

riassumendo si parla <strong>di</strong> gestione dei posti barca nei due porti e su tutto il litorale, della<br />

manutenzione dei posti barca, boe e catene, della titolarità delle scelte gestionali e<br />

operative del territorio del lago come competenza del nostro <strong>Comune</strong> e della titolarità<br />

delle scelte in materia <strong>di</strong> concessione <strong>di</strong> licenze attività commerciali svolte sul lago, e<br />

questo perché ricordo il bar navigante che c’era anni fa e che ci ha fatti morire:<br />

purtroppo non avevamo competenza, così poteva venire, attraccare sulla spiaggia e la<br />

licenza gliela aveva data la Provincia. Questo chie<strong>di</strong>amo noi e questo va chiesto…<br />

BELLOTTI RUGGERO: Posso <strong>di</strong>re una cosa?<br />

SINDACO: Prego.<br />

BELLOTTI RUGGERO: Secondo me il collega Martinelli vorrebbe introdurre il<br />

principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà tra Enti: in questo caso, il <strong>Comune</strong> è l’Ente più vicino alla<br />

gente e dovrebbe dunque prendersi carico dei problemi cui il <strong>Comune</strong> può dare risposta;<br />

al contrario, i problemi cui il <strong>Comune</strong> non può dare risposta se li prende in carico la<br />

Provincia. Credo sia questo quello che il collega voleva <strong>di</strong>re.<br />

Se poi l’Amministrazione <strong>comunale</strong> ritiene <strong>di</strong> non essere in grado <strong>di</strong> fare questa cosa o<br />

ritiene che questa cosa sia negativa per le casse comunali, lo decida e basta valutando i<br />

pro e i contro.<br />

Se l’Amministrazione <strong>comunale</strong> valuta un deficit tenere i porti, <strong>di</strong>ca semplicemente:<br />

“Abbiamo valutato pro e contro, abbiamo visto che siamo in negativo, in negativo non<br />

possiamo esserlo perché le nostre casse comunali non ce lo permettono, lasciamo tutto<br />

alla Provincia”. In caso contrario, se dovesse cioè esserci anche in piccola parte<br />

qualcosa <strong>di</strong> positivo per le casse comunali, oltre che <strong>di</strong> positivo per i nostri utenti, io<br />

penso si possa comunque considerare una cosa buona.<br />

SINDACO: Prego, assessore Tonelli.<br />

- 43 -


TONELLI ERALDO: Non vedo perché la <strong>di</strong>scussione debba finire così. Il Sindaco è<br />

stato estremamente chiaro ed estremamente <strong>di</strong>sponibile: ha detto che con<strong>di</strong>vide, in linea<br />

<strong>di</strong> principio, tutto il ragionamento, a mia volta con<strong>di</strong>vido quello che ha detto il Sindaco,<br />

sicuramente il <strong>Comune</strong> ha interesse a gestire unitariamente tutta la fascia lago, e quin<strong>di</strong>,<br />

tutti i porti, tutti i posti barca e quant’altro. Questo il Sindaco non l’ha messo in<br />

<strong>di</strong>scussione: anzi, ha detto categoricamente <strong>di</strong> essere d’accordo; d’altro lato, ha<br />

evidenziato dei problemi legati al <strong>di</strong>spositivo, <strong>di</strong>spositivo che è estremamente chiaro e<br />

che parla <strong>di</strong> trasferimento <strong>di</strong> tutte le competenze gestionali. Ora, un conto sarebbe<br />

parlare <strong>di</strong> “trasferimento <strong>di</strong> tutte le concessioni”.<br />

Per quanto riguarda invece le competenze sappiamo benissimo che, quando c’è il<br />

trasferimento dalla P.A.T. al Comprensorio o dalla Provincia al <strong>Comune</strong>, c’è il<br />

trasferimento, che in realtà la Provincia non fa, del personale, dei sol<strong>di</strong> e quant’altro.<br />

Questo è quanto vuole <strong>di</strong>re “trasferimento”, e dunque giustamente il Sindaco <strong>di</strong>ce: pur<br />

essendo d’accordo, pren<strong>di</strong>amo atto che è una fase interlocutoria, <strong>di</strong> transizione, ci sono<br />

stati vari incontri in Provincia ai quali ha partecipato…<br />

CIVETTINI LUCA: Dura da sette anni questa fase transitoria.<br />

TONELLI ERALDO: Sette anni possono <strong>di</strong>ventare anche otto o <strong>di</strong>eci, come lo stato <strong>di</strong><br />

attuazione delle autonomie <strong>di</strong> Provincia e Regione. Se queste competenze le stanno<br />

trasferendo, il nuovo Regolamento comunque non c’è e dunque il Sindaco sempre<br />

puntualmente ha riferito che ci sono stati questi incontri, sembrava che quest’estate<br />

uscisse e invece… insomma, aspettiamo il momento giusto. Ha ragione il Sindaco: il<br />

trasferimento delle competenze con annessi e connessi della Provincia noi come<br />

<strong>Comune</strong> in questo momento non siamo in grado <strong>di</strong> accettarlo; <strong>di</strong>verso sarebbe il<br />

<strong>di</strong>scorso sulle concessioni.<br />

Non si può però <strong>di</strong>re che la maggioranza, la Giunta, il Sindaco sono contrari: il Sindaco<br />

l’ha detto a chiare lettere che con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo i principi ispiratori, si tratta semplicemente<br />

<strong>di</strong> valutare la tempistica e <strong>di</strong> attendere un chiarimento che è dato dal Regolamento<br />

provinciale.<br />

MARTINELLI ALBERTO: Il <strong>di</strong>scorso è un po’ questo, e vi porto un ultimo esempio.<br />

Cinque anni fa era arrivata in <strong>Comune</strong>, ma in realtà era la Provincia a dover decidere, la<br />

richiesta <strong>di</strong> un privato <strong>di</strong> posizionare davanti al “Bellavista” la “Sora Veronica”;<br />

chiaramente, se la Provincia avesse deciso <strong>di</strong> farlo, l’avrebbe fatto, noi comunque, a<br />

ragione o a torto, ma secondo me a ragione, abbiamo pensato che davanti a una richiesta<br />

del genere fosse il <strong>Comune</strong> a dover <strong>di</strong>re: “Sì, va bene” oppure: “No, non va bene”, fatto<br />

sta che invece in quel caso il <strong>Comune</strong> ha potuto semplicemente <strong>di</strong>re alla Provincia:<br />

“Guarda, noi abbiamo fatto le nostre valutazioni (e ricordo che in quella occasione ne<br />

avevamo parlato anche con gli utenti <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>cevo prima, cioè con i pescatori ecc.) e<br />

riteniamo che sia meglio lasciare perdere”, ed è quello che infatti abbiamo chiesto,<br />

anche perché si voleva poi l’inverno metterla nel porto, con problemi <strong>di</strong> uscita ecc. ecc..<br />

Chiaramente, la Provincia questi problemi non li può conoscere, come non li posso<br />

conoscere io o non li potete conoscere voi; peraltro, in realtà voi avete la possibilità <strong>di</strong><br />

parlare con Tizio e Caio, cioè con i vostri concitta<strong>di</strong>ni, che abitano lì a pochi passi da<br />

voi. Questo è un ulteriore esempio che mi porta a <strong>di</strong>re: “Sarebbe opportuno che…”;<br />

dopo <strong>di</strong> che, se bisogna cambiare, se vi fa paura questo <strong>di</strong>spositivo, mettiamoci “tutte le<br />

concessioni” e limitiamo il <strong>di</strong>scorso delle competenze solo a quelle in<strong>di</strong>cate, se vanno<br />

bene, e chiuso.<br />

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SINDACO: Il fatto è che non le vogliamo, finché non c’è la norma <strong>di</strong> attuazione!<br />

MARTINELLI ALBERTO: E allora…<br />

SINDACO: Le competenze comportano spese. Per quanto riguarda le concessioni, già<br />

cerchiamo <strong>di</strong> prendere tutte quelle che possiamo, le competenze invece non le vogliamo,<br />

finché non c’è la norma <strong>di</strong> attuazione…<br />

CIVETTINI LUCA: La norma <strong>di</strong> attuazione non c’è da sette anni, del resto Riva ha già<br />

la gestione <strong>di</strong> tutto, <strong>Torbole</strong> è l’unico che…<br />

SINDACO: La Lido a Riva.<br />

CIVETTINI LUCA: Posso finire?<br />

SINDACO: Non è il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva ad avere la gestione, è la ”Lido”!<br />

CIVETTINI LUCA: L’ha data alla società che il <strong>Comune</strong> ha in<strong>di</strong>cato. Sono sette anni<br />

che non ci sono queste norme attuative e non ci sono perché interessano solo il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Nago</strong>-<strong>Torbole</strong>. Questo è il motivo, molto semplice, per cui non le fanno: perché<br />

interessano solo noi! Ci siamo noi e c’è Riva: Riva in<strong>di</strong>rettamente le competenze,<br />

tramite la società, le ha già. Dopo sarà il Sindaco a domandare quello che ritiene<br />

opportuno e che verrà a <strong>di</strong>re al <strong>Consiglio</strong> <strong>comunale</strong>: “Guardate, per avere A bisogna<br />

prendere anche B e non vale la pena”, oppure: “Ci danno solo A” o”Ci danno solo B”.<br />

Dopo <strong>di</strong> che, se non si vuole questo input dalla minoranza, perché devono essere loro ad<br />

andare su così saranno loro a farlo, a noi va bene: almeno abbiamo svegliato qualcuno<br />

che dorme! Cosa volete che sia?!<br />

SINDACO: Secondo me non va votata, chiedo pertanto alla maggioranza <strong>di</strong> astenersi.<br />

MORANDI GIANNI: Neanche con mo<strong>di</strong>fiche?<br />

SINDACO: Prima devo andare in Provincia e sentire un po’ cosa ne pensano per capire<br />

che cosa succederebbe al <strong>Comune</strong>. Io non vado a votare una cosa così perché… Metto in<br />

votazione la mozione presentata.<br />

Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?<br />

(Esito della votazione: presenti 13, favorevoli 5 (Martinelli Alberto, Bertol<strong>di</strong> Roberta,<br />

Civettini Luca, Bellotti Ruggero e Moran<strong>di</strong> Gianni), contrari 0, astenuti 8)<br />

SINDACO: La mozione non è approvata. Dichiaro chiusa la seduta e ringrazio i<br />

Consiglieri.<br />

La seduta è tolta ad ore 20,00 per esaurito or<strong>di</strong>ne del giorno.<br />

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO<br />

Bertolini dott. Ennio Guella Alda<br />

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