La poesia ermetica - poesie segue - Ermetismo Kremmerziano

LA POESIA ERMETICA 

Tradizionale Classica, Orfica e Vatidica 

RITORNO 

Volesti nella verde marea Umana rituffarti 

e lo spiraglio trovasti nell'attrattivo moto, 

nell'urico attimo che decise il tuo ritorno 

alla vita della forma, alla vita di relazione. 

Lasciasti dietro di te la pace, il silenzio, 

le vibrazioni omologhe dei Simili Fratelli, 

separate Intelligenze libere d'ogni inviluppo 

e volesti crearti un modello nuovo di carne. 

Chi ti spinse? Lo volesti? Ti fu dato? Il Fato? 

O ti lasciasti trasportare dal senso di Amore 

che ti pervase sin nell'astrale tua Essenza? 

O decretasti per disegno preso il tuo ritorno? 

Ti avvolgesti nell'antro oscuro di sangue, 

e con la tua magnetica possanza centrale, 

con l'impulso del tuo Nucleo Vitale Solare, 

attraesti l'alimento più denso dell'astrale. 

Avesti désta Coscienza nel risucchio vorticoso? 

O si assonnò nel Lete, in un ciclo di nove lune, 

per ritornar sveglia e senza memoria alcuna, 

vagando nella incertezza, ricercando sé stessa? 

Volesti ritornare, volesti rivedere la Natura, 

risentire il canto di Sirena degli umani sensi, 

le attrazioni delle tue occulte similitudini, 

la Vita nell'Amore Umano, nel pensiero creato. 

di Ugo CISARIA 

1

La illusione risvegliò l'ansia della tua origine 

e vagasti nelle tenebre, nella fredda incoscienza 

e ti affannavi a ricercare un aiuto, una parola, 

in chi credevi e pensavi essere un Sole in terra. 

Hai sempre dimenticato il Divino Nume nascosto; 

non hai ricordato il Suo linguaggio, il richiamo, 

e sbandata hai perduta, nel tempo, la tua Stella, 

la Guida Unica sicura per ritrovarti, per Essere. 

Che mestizia nel cuore! tormenti, spasimi, passioni, 

intensi dolori nell'anima tua, nel caduco corpo, 

e per Fede credendo hai vissuto, sempre sperando, 

spesso invocando di Luce l'attimo, il Risveglio. 

Nel sonno lunare della tua lunga sofferenza, 

nel silenzio della tua notte umana senza mèta, 

lo sguardo volgevi nel celato, nell'ombra fitta, 

in attesa di un ricordo, di un'amica parvenza. 

La giovinezza ormai trascorsa, ti lasciava adulta 

nell'anima, nel pensiero, e tu ancora ricercavi, 

vagavi tra i riflessi mentali d'aride analisi, 

serbando in te sicura una certezza, una speranza. 

Non capivi che la bruta forza, gli irti ostacoli, 

dovevi in te rinvenirli, nell'involucro di carne, 

nelle creazioni mentali nell’Anima concretizzate, 

nelle lusinghe del Serpente che mordeva te, inerme. 

Ti lasciavi cullare dimentica del Volere Solare 

e coglievi i raggi d'incanto, riflessi di Luna, 

fra le brezze e le penombre della vita larvata, 

nella materia coagulata, nella Verità offuscata. 

2

La tua Missione, il tuo Fine, la Fonte Universale, 

la tua Volontà Solare, la tua Vitalità Immortale, 

la Coscienza del tuo Essere, dell'Io Intelligente, 

si celavano nel fondo: nell'Arcano Mondo Causale. 

Il lampo mentale, il suono della Parola redentrice, 

alfine si manifestò nell'atto creativo del tuo Nume 

e lo riconoscesti come Padre, tua Unità d'Essere, 

Sole dei Soli, Sorgente della Vita e tuo Amore. 

II Radioso richiamo ti trovò pronta nel dì di Luce, 

Pura nella tua Innocenza, Vergine nel Sacro Cuore, 

oh magica sostanza candida di tenue materia santa, 

Anima d'ogni creazione, dei Viventi Madre eterna! 

Coscienza désta oggi sei, oh Regina del Puro Mondo! 

e fra gli umani il lungo sogno, il velo d'illusione, 

è svanito, dissolto come nebbia dal vento dispersa, 

e risenti i clamori Verbali del tuo Sole Universo. 

L'eterno Nume Antico ha coronato la tua esistenza 

e fra l'ombre Saturnie svolgi ora Cosciente Maria, 

l'Arcana tua Missione d'Amore, il Moto tuo Etereo, 

e semini di Bene la Parola, Vivo Pensier di Luce. 

La Rosa schiude gli olezzanti petali raggianti, 

il Tempo matura la messe dei tuoi sparsi profumi, 

e nell'arida materia incolta e dormiente, espande 

l'Armonia di Mondi increati, la Verità, la LEGGE. 

Ugo Cisaria 

3

PATRIZIA 

Le austere mura, vestigia d'antichi Templi Pagani, 

le larvali Are sacrificali e le funeree cretaglie 

d'arcani simboli fallici e d'alati Dei effigiate, 

l'opre tutte restaurate e da scavi a luce rinate, 

di vitale aere impregne e d'Anima Loci trasfuse, 

sensibile rese lo Spirito mio dell'Edenico stato. 

Fra l'ombre di tenui miei pensieri di Solar Luce, 

come risveglio in vivo stato dei millenni andati, 

raggiante vidi di reale essenza una tenue forma, 

una lieve aura dal colore virgineo di bianca luce 

e leggiadra apparve di donna pura un'Anima mesta, 

in sé chiusa ai rii richiami dei serpigni sensi. 

D'aureo Sole concepta e da Maria, sortia Patrizia, 

figlia dell'Amore, che di Vesta in candida veste 

tornava dai fecondi lidi dei tersi Olimpici Cieli, 

e di lunare raggiante forma evanescente, splendeva 

in Locrese terra, fra i ruderi di antichi Templi, 

nel tramonto aurato d'un caldo giorno, come sogno. 

Nell'Anima sua penetrai come in un sacro Tempio 

e risonare udii in vibrante stato la voce del Nume, 

che nell'Arca Santa alberga silenzioso nel fondo; 

il Figlio suo alato imprese volo ed in mia mente 

manifesta rese l'antica Genie e la soave cantica 

che Amore del suo profumo infuse, e lesto donava. 

4

Sorgere sentivo, di Patrizia la casta Anima pura, 

schiusa come olezzante fior al Sole di Primavera, 

il suo magnete interiore, di Psiche alata scrigno, 

ed in magica arcaica effusione da Spirito intesa, 

il Vero eresse, fra l'ombre di fluttuanti pensieri 

e dell'interne lotte, d'Armonia l'efflato radioso. 

Di Fraterno Amore sentivo i palpiti suoi gioire 

e da vibranti stati trasparir Spirituale Essenza, 

che il candore dell'Anima nel suo soave incanto, 

in esaltata forza rende di suo linguaggio stato 

di chiara Fonte, Acqua di Vita perenne che sgorga 

e d'eteriche note infonde soffi d'Angeli un coro. 

Melodie armoniose Patrizia improvvisò quella sera 

e col tenue suo tocco su bianca tastiera, l'Anima sua, 

nell'estasi di libera creazione, in vivente sogno, 

rese del suo puro Mondo le parvenze d'eco in note. 

Come Silfide aerea, lesta poi danzò in punte erette 

al suono di Meditazione ed il Divino Eros apparve. 

Destreggiandomi nella Mercuriale Arte dei Vati, che 

l'Anima loro sublimata elevano ai confini del Sogno della 

Vita Universa, nel Mito dei tempi andati, ritrovo nei 

parlari aphantici il linguaggio per esprimere l'aspetto 

della rilevata questione e del fluire del Tempo, nel suo 

perenne succedersi di Realtà Vitali nelle Umane Società. 

Ugo Cisaria 

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CLESSIDRA 

Da Gea ed Urano, ecco sortire nell'attimo di creazione il 

Cronos, Dio del TEMPO, e visione si ebbe del TUTTO, Spirito e 

Materia, dell’Universa Vita. Munito della Falce, che per Legge 

recide ed estingue le Forme di Vita d'Esseri nella materia 

viventi, ha pur anco in mano, l'alato vecchio barbuto Saturno, 

la Clessidra che il succedersi d’eventi del Moto Vitale nella 

realtà di Natura misura, dietro sé lasciando le orme di Cicli, 

all’Umana vivente Società, consoni in quel lasso di tempo. Cicli 

propizi od avversi, attivi o carenti d'influssi del Sacro, che Vita 

radiante di Soleggiata Essenza risveglia, e nutre i Semi Apollinei 

degli Eroi invitti, e nelle Menti feconda gl'ideal germogli, 

d'Intelligente Mercurio provvidi dell'Umano Sapere e 

dell'Arcana Scienza nostra d'Osiride Centro Vivente, e 

nell'avverso suo Ciclo assonna l'alte Virtù delle più tenui Essenze 

di Vita e di Luce Ammonia, ed il Sociale dell'Umana Vita e di 

Progresso, langue nella dilagante marea del Saturnio senso, 

pregno del moto di sanguigno magnete, che l'Anima incanta e 

l'ali di cera fonde ed inerte il volo rende. 

FAC ET SPERA 

Eroi d'ibrida specie, non dègni ad isfidar 

l'orrido Dragone che Fuoco spira ed inerte 

rende la spavalda possanza dell'incauto 

destreggiator di Clava, non di cava quercia 

che Flamel addita, che nell'incanto uccide 

la Mercurial virulenza di Materia Prima. 

Giacer inerti ho visto fuor la Lunar Porta, 

innumeri le spoglie di sedicenti Eroi, 

che di Lupo non sperdon pelo, arride vizio. 

Infeconda è l'Iside ad opra d'ombra legge 

di "Fac et Spera" che, d'infausta la sorte, 

l'Anima travolge nel morto mar di Geenna, 

e lusinghe dell'inconscia umana natura, 

Ugo Cisaria 

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ne la sinistra caverna del Tartareo infero 

Abisso, son del vasto pelago il Solforoso 

flusso, che del lezzo suo uccide e di Eroi 

le miseri spoglie, fuor de l'Isiaco Tempio, 

densata catasta a monito fin de cerretani. 

AUREE CAMPANE 

Di Campane il suon di sacre note, d'Olimpo la pura Genie, 

in coro congiunte, all'unisono vibranti, l'eco trasfondono, 

e nell'Anima, che al Solar Nume il Vero suo Sapiente aspira 

del gaio Felice Mondo d'Elisi il Regno,stati d'Amore genera, 

ed Armonia grandiosa désta il Celestiale Divino Concerto, 

di Campane il Melodioso tocco d'Auree note, che d'estatico 

l'attimo diffonde, e Grazia d'Androgino Stato suo, infonde. 

AUREO VELLO 

De l'Eroici Furori il Bruno l'azione ne paventa 

e l'ibrido, eclettico, verace suo senso nasconde 

nel dialogar l'Artista, da li versetti strani, 

furor di non turpi arcane imprese, che volgo rio 

tal intese, ed il provvido seme rese comunicare 

di Sole e Luna, Creatore e Creatura, d'Alchimiche 

le Nozze fuse, de l'Arte Finale d'Opera Grande: 

UNO il TUTTO in Eterno Amore. Per dura stregua 

de l'Inquisizione il seggio, Bruno, che Tradizion 

intese, rogo ascese, Martire Eroe, de la Maestria 

Sapiente, de l'Ermetica Solare Scienza d'ESSERE. 

D'Ercole, Teseo, Perseo e Giason, l'Opere de Aureo 

Vello d'Eroiche imprese, cimento e ardua tenzone 

ne l'Arte Regia richiede, per Foco del Serpigno, 

Ugo Cisaria 

Ugo Cisaria 

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del Tesor custode, suo letal Veleno render inerte, 

che spira e uccide l'incauto e con l'Opera nostra, 

gestar conquista de l'Antico Maniero d'Iside Via. 

Costretta giace e alberga, della Sfinge suo stato, 

l'Egizia Maria, l'Anima nostra che a Eroe s'addice. 

Ciro, l'Aureo Maestro, in sua faccia vera, Corpus 

scrisse in libri sette, natura e Separandi Gradi 

rese, de l'Egizia Arcana Scienza, lesto dispiegar 

volo in Fenicei Lidi, de l'Apoteosi sua Patria. 

Il dire mio d'Arcani versi, non solve la Pietra; 

mirar di Stelle il Cielo è de l'Arte Solare Via, 

Opera di Vate d'Eroico slancio, Natural Impresa. 

D'Eterea Orfica Cetra son Vate, per elezion del Nume 

d'antico retaggio, e d'Hermes Poeta di Cillenio rapido 

moto d'arcano ritmo, Mnemosia Arte che, d'accento 

acceso di Pallade la Sapiente Scienza, in metro rende de 

l'Olimpici Numi Idee le parvenze in versi, salienti note, in 

aurico canto, principio vero de la Causal radice, rendo 

l'essenzia de la Sovrana Romana Giustizia Vera, dal 

Nume mio dignificata, in aurei versi. 

ROMANA GIUSTIZIA 

Di Dia Ideal grafia il Cabalico segno del Parlar dei Numi è 

in forma costrutto, da Mistero e valor intinto, Arcana Cifra da 

Olimpo Supremo resa dell'Orfea Cetra, Latona in Orfico suo senso 

detta, di Sole e Luna madre di Gemini Senati. Romuleo dei 

Superni Numi Viventi, Antro Arcano d'Elio raggiante di spechi 

un cerchio; Remo, in Orfico Antro chiuso, Senato minore, di 

riflessa Selenia Luce d'Elio il superno Raggio. 

Poppanti Gemini d'Olimpici Senati, di Lupa i Raggi de la 

Ugo Cisaria 

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Divina Luce, d'Ara Sapiente nutrimento, che nel Cratile Platone 

così intende: "Come la Palladia insegna, l'ARA in Orfico Meato è 

Organo che è fra l'Estia, in dove di Luci e Mistica Rosa è la 

Vampa, ossia Fantasmagoria, che in Raggi di Splendenti Luci, 

Leggi Divine estende". E' l'Ara Arcana, che tacita parla agli Oti, 

de la Divinità Sacerdoti, in Oracolo di Fato Responso. 

D'Astrea, l'Arcana Cifra, ha le Coppe d'equa Mistica Stadera 

volte, di Zeo il Giogo di Luce del Palladio Speco, d'Olimpo il Giove 

Nume Sovrano che, d'eterea sua forza di generazion possente, 

raggia di fulgor Lampo la Reggia. 

L'Opico Antro d'Orfico meato de le sovrane superne grotte da 

luci spente, d'Olimpo Speco Maggiore, Reggia d'Eterni Numi 

Regno, del Giove Superno Senato Giustizia è retta e sua sede 

Centro d'Apollinea Luce, dai soli Numi intesa, d'Estia la Vampa 

è Fonte e d'Oracolo il Divin responso nel silente stato atteso, de 

l'orante Cerchio del Tarchezio Teocratico Governo. 

D'Estia l'agorico fantasma di rarefatta Luce, l'opposta 

specula d'Olimpo Minore, Senato Secondo, di sua potenza investe 

Mistica la Rosa de la folgorante Luce, e del Nume l'Essenza di 

Volontà Sapiente, Legge rende de l'imperante, irremovibil Fato. 

Bronzee Tavole de le Divine Leggi infisse, dall'ARA emesse, 

nel Sacrario di Templi eran poste, de la Fera Sapienza di Fato il 

Verbo, d'Olimpo rendea Giustizia Vera. 

In volgar prosa reso l'Orfico, Aphantico parlar in Prischi 

versi, di Vate Arte Divina, di Nume il Verbo d'Aurico verso 

intinto, non prosaico il senso al volgo posto, da Lebano Maestro 

d'Arte Vate, da Corona il Triregno cinto, e d'Osiride sedea il 

Regal Seggio, il pensier traggo e senso tenue rendo sue Sapienti 

Fonti su Cetra Orfea, che in Orfico l'Olimpica Reggia Armonia 

rendea Giustizia vera. 

Ugo Cisaria 

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PIETRE MILIARI 

Son Vate del Solar Nume e PIETRE MILIARI rendo del 

Vero il senso, Aurei Semi dell'Apollineo ERMETE che nel 

Tempo, l'Eccelse Menti al Maestrato dègne, in lor 

Intelligenza risentiran vive, Sintesi e Leggi, per ritrovar VIA 

AMMONIA e Jerofante MAESTRO, e l'Arte praticar 

d'OPRA FENICIA ANDROGENICA, del GRANDE 

ARCANO UNIVERSO, DIVIN ultimo FINE. 

D'Umanazion novella il ritorno in vivo corpo di Saturno 

il Regno, il Figliuol mio, nato per imprender MISSIONE data 

d'Egizio l'Ordine Eterno, in pubera sua Mente impulso e 

richiamo l'eco risente, da Mercurial Soffio sospinto, d'Essenza 

Pura ricolmo de l'Eterno Vero, gli Ammonei Raggi de la 

Solar Intelligenza e del VOLER mio le stigme impresse, di 

Luce Enti, gli Aurei Semi sparsi nel libercol mio oggi vergato. 

In novella Coscienza di Candor Angelo, di LUCE il 

risveglio s'opra per vision di Libro, non dal CASO la Legge 

dato, ma da Voler mio Creato, d'Elementi il VERBO, FATO 

decretato. 

D'0siride, al tetro Regno han l'Anime Eroiche l'accesso, al 

rimirar le Miliar Pietre, come Perle lucenti de la Regal 

Corona adorne, Perle de l'Arcana Sapiente Scienza de la 

Diva Arte, ristan Felici per l'opra svolta, e l'Autor vergante, 

agli Altari sorto per Sapiente Scienza, inneggiando rendon 

grazie per l'Amor altrui donato e per Vita resa a Clavicole 

perse de l'Aurei Tempi, per Porte dischiuder del Solar Tempio 

d’Antica TRADIZIONE. 

SOLFOROSO MERCURIO 

Velenoso di Mercurio l'Elixir de la Sulfurea Fonte, 

nell'ascosi meandri d'Inferi sede, ove Sovrana è DITE, 

che Porta serra per riveder la luce, al profano indegno, 

che diritto non tiene varcar la soglia sua Arcana 

Ugo Cisaria 

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che BES, e il Dragon suo di Fuoco, d'accesso è custode, 

come il Cherub d'Elisi ne l'Eterno Empireo suo Regno. 

Sinistra è la Via che al Tartaro di morte certa duce, 

tetra, d'oscura spettrale infusa luce, da sibili pervasa, 

d'Erinni una schiera, di Morte l'orrido senso d'anima, 

che Caronte, di Mercuriale Luce in Stige traghetta, 

risente , e acide putride acque, de la Vitriolica Essenza, 

di lercia lebbra tinge l'incauto che s'addentra inerme. 

L' UNIVERSO 

L'alte cime montane nel pian distesa ravvedo 

quali minuti strati di fine arena marina; 

librato nell'aere, ascendo nel Ciel fantasioso. 

Non più Terra, né mortali viventi esseri in essa. 

Leggero lo Spirito spinto è in novello stato 

d'un Eterico vento del superno Cielo astrale. 

Men vado lesto negli infiniti spazi di Luce, 

finiti alla désta Coscienza che in un racchiude, 

e nell'attimo del terso stato intelligo il tutto. 

In miriadi posati son di masse e globi la natura, 

di fluida consistenza, di nebulosa chiara, pare 

all'occhio di mia Angelica vista ch'Anima aperse. 

Di rapido moto rotean tutti, par frementi, vibranti, 

Di vitali impulsi del Cosmico Respiro son mossi; 

si slargano, vacillano, al primo stato ritornano; 

raggiando si sgravitano di tenue secreta polvere, 

materia nuova di terra,da interna forza converta, 

in altra eterea sostanza,d'aura lo stato,racchiusa. 

L'inferma polvere, non da occhi dell'uomo parente, 

se non in buia stanza, da tenue sottil filo lucente, 

lo spazio riempie e nel continuo magnetico moto, 

i pulverei vaganti atomi, attratti discendono vivi 

Ugo Cisaria 

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nel Terreo globo nostro, e di stato in similar Pianeti, 

e nutresi della Cosmica Materia d'Astri e di Stelle. 

L'Energica complessa sostanza in materia si condensa 

e Forza Radiante, per trasmutato elemento, traspare. 

Nell'Uno il Tutto, nulla muore, il tutto si converte; 

dell'ESSERE stati di vita son della Materia Unica. 

Diffusa Luce mi è d'intorno in vaga apparenza, d'Alba 

la Luce del Divino Giorno, désto nel sogno d'Incanto, 

che ad occhio mortale,senso di stato, non s'avvicina; 

poi d'eterica larvata materia, più dense son le sfere. 

Nebulosi sciami, eteree masse d'unita cosmica polvere, 

Pianeti, Stelle vaganti e fisse, Soli, son Vita Universa. 

Nell'Unico insieme d'Essere, Stati son d'Unica Materia. 

Vivere in essa è d'Angelica natura, d'Opra Arcana nata, 

futuro Ciclo di ritmo Vitale, conquida mèta dell'Anima. 

Nell'oscura Vita astrale Universa, etereo chiaror appare 

all'Occhio mio vagante nell'infinito spazio senza Tempo. 

Riflesso pare d'innumeri lucenti raggi, massa informe, 

oscura poi una nebbia che si dirada in fluida Essenza, 

e Immacolata traspare una Luce di sfolgorante albore. 

La nascente Luce dona, allo Spirito mio dèsto, serenità, 

gioia, quiete, beatitudine e stato d'Amore intenso,pare 

d'ardore come Fiamma che non brucia, di tal possanza 

che l'Anima mia in estasi si slarga nella Eterea marea. 

Un vorticar di Pure Luci, leste m'attornian silenziose, 

qual aleggianti vivide falene in calma notte d'estate, 

e con suoni d'armoniose celestiali note, la natura loro 

manifestan lievemente nell'Adamica lingua di semplice 

stato; un risveglio, un ricordo, nell'altra sponda sono, 

in Terra Promessa, nel natio Mondo, nell'Eterno Universo, 

il Regno del Padre, dell'Unità, dell'Essere, del Dio Uomo. 

Ugo Cisaria 

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IL GENIO 

L'estremo lembo Mental diafano parea, 

nella cerulea sua antica veste adorno, 

alfin raggiunto nel suo vivo Centro, 

e nella Fonte sua vitrea d'Acqua tersa. 

Désta l'antica terra Mentale sorgeva, 

e nel biancor d'Ermetica Luce avvinta, 

manto splendente parea, di Stelle trapunto. 

Un Rotear di raggianti forme in alto s'udia 

e di vibranti suoni in vivo eco moventi. 

Focosi lucenti pensier di dolce letizia, 

lumeggiavan Mente del solingo la Via, 

e il rimembrar lesto l'atavica pregenie, 

mia Coscienza s'avvide, e accorò il Nume. 

Con tenue pensiero, dell'interno sentire, 

vibrava il Centro mio e sorgean domande: 

"Faville Eterne d'irraggiante Materia, 

qual dire è il vostro ad Occhio veggente, 

nel Saturno vivente, ed in Cielo nascente? 

Qual_ magica Fonte il radiante Sol chiude? 

Qual Vita da sembiante alcuno vi rende? 

In corpo di carne viveste, o mai l'aveste, 

voi che il dir possente Epimetea visione 

apriste, a 0cchio di Mente, di poca gente? 

Qual Nome è il vostro dell'Eterea Essenza, 

negl'infiniti lidi di Cieli puri e tersi di Luce? 

Come giunger, in attimo di tempo, risentire 

stato con Mente désta e d'Ermetico il Senso? 

Il Carme mio, d'Animica fiamma accesa, udite 

e un Canto Sublime d'Amore tenue infondete 

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nel cuor mio, che anela tornar in Arca Santa, 

là dove Libertà e pace d'Amore è la nutrice, 

e silente vagar Felice, vivente d'Aura Beata." 

Nel guizzo d'attimo lucente di Mag l'ebbrezza, 

la nota mia, nel fondo ciel racchiusa, vibrante 

l'Amoroso amplesso, rende il Genio mio si snuda 

il Tau Chiave svela, e d'Osiride l'Aurea Porta. 

Alchimica MARIA 

L'Arte di conquider la Saturnia Legge di putrefazione, la 

nera Morte che il deleterio astrale purga ed imbianca la Veste di 

Maria, la Santa Vergine nata da Anna, madre sua da mestruo 

esente, per l'Umano avvento di Luce, non si addice a Menti 

incolte e di scarso Ingegno, restando loro occulta la sua ragion 

d'essere ed il Divino suo fine. 

Per volo imprender di Maria l'ascesa di Separando stato, 

pratica d'Eros, o Discepolo, è d'uopo d'Arte maneggiar Pietra di 

Fuoco e quando la Mercurial Materia Prima risalir dal Forno 

Primo il senso avrai, e la tenue essenza, di Venere la spuma, 

focosa rende l'acqua e volatile l'Aerea vampa, in Mercuriale 

Centro penetra, e Mente tua nel Moto sfavillar vedrai per gradi 

l'Ermetica Luce che il Vero addice. 

Lento sia il proceder tuo nel tenue Regime di Marte, l'Agni 

fecondo del Sol Nascente della Viride e Vera stagione del 

Filosofico Anno, che diretta sia la Maria tua, in destro suo 

andare, da pregna Volontà e fervore ardente di lampada, la 

calda Materia d'Arte. 

Quando la flebil fiamma del Fuoco tuo al Centro sia di tua 

Coscienza, non timor t'assalga, procedi l'ascesa in ardente stato 

ed in più sottili Cieli volgi, in Astral Mondo, il Salamandro 

Ugo Cisaria 

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Elemento da Volontà retto. 

L'ali non destre e pronte ha la Maria tua, non imprender agli 

albori del novello Sole di tua Mente, lontani voli, non Coscienza 

stante in essa risiede, tempo di più fausto evento, antico suo 

stato innato, prossimo sia alla fusion del metallo grezzo in 

argentea lega. 

Quando candida ha la veste, come nuda Diana o d'Iside 

svelata, la Maria tua, in Astral Mondo giunta, Coscienza e senso 

ha d'intender che Spazio e Tempo, Forme e Spiriti di cose rette 

da leggi, che Mondo nostro ignora, non han ragion d'essere, e la 

dèsta Coscienza ebbra dell'incanto si rende, e s'avvede del 

mutato stato, librandosi in etereo volo. 

D'Arcano Processo e d'Arte son fini e mete dell'Eroica 

impresa, del Serpigno Foco e velenosa Mercurial Essenza, che di 

Nero ammorba e tinge e Morte arreca per render, la Materia 

Prima dell'Opra pura, e ridonar la Vita, trasmutando lo spesso 

in sottil stato, che volatile rende la Magica Sostanza di Maria 

l'Immacolata Veste di Vergine Anima e Madre del Divin 

Figliuolo, dell'Alchimia nostra di Egizia Fonte. 

Il Nero Stato d'oscure macule d'ancestrali età, di Saturnio 

Regime che i Figli suoi al Sacro Pasto nutre e satolla il ventre di 

sua natura vorace nel ciclico vitale processo, all'alba del nuovo 

giorno dei Filosofi il corso, come "nuvolaglia Saturnia" s'attenua, 

ed i Raggi del Mercuriale Ingegno in Anima lesta d'Argentea 

veste, al progredir del Sole a Zenit il medio centro, a Mente 

d'Ermete il Figlio Eletto, feconde matriarche Idee, di Giove il 

Regime oprato, la Cillenia Intelligenza attinge dal Mondo di 

Cause Prime, e ad essa rende di esse parto di Luce il Vero. 

Superno al Saturnio Regno, di Volgo gran messe che s'annida, 

e pasce senso di plumbea materia l'intenso stato, la LEGGE vige 

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sovrana di Pagano Giove Divino, che ad opra di Rea, che 

inganno tese, e per figlio pietra rese, l'oscuro paterno regno del 

padre suo, da Vate il verbo asserto e predetto, di potestà prese e 

sommo fra gli Dei per volontà eccelsa e sua sublime Intelligenza, 

tremar per fulmineo strale, ad un suo cenno, fa l'Olimpo intero e 

gli Dei tutti, che delle Idee son di Luce le Forze Intelligenti del 

Causale Mondo. 

Il Giove, che ad Ordine ed Armonia Universa s’accosta per 

retta Giustizia di Legge, ed Universa Armonia nella Natura 

Eterna, non accesso rende al Mondo delle Intelligenze Prime a 

chi degno non sia, per separata mercurial Materia del solo 

Adepto Via, che conquide e Faci di Luce, Aurei Tesori di 

Sapienza Antica, arride e Mente sua partorir fa Luce, e 

nascente il Sole nel giorno nuovo alberga, e del Nume il Verbo 

suo si snuda. 

Prometee Menti di volgar Mercurio nutrite, non vostre son 

le Idee Vive d'Etereo Causal Mondo di Luce, di Corona di Re 

Perle Splendenti, della Teocratica Gerarchia di Numi Perfetti, al 

Trono sedenti d'Olimpica Mensa del Regno Solare Eterno. 

Il Vate adombro e al gergo usual ritorno, e corso del volgar 

linguaggio dell'era nostra, non avvisa d'Arcadica ritmica 

di "suoni strani", che a Menti Antiche ricamo loro 

riecheggia d'Armonia d'arpa celeste il suono, volgo a 

render mio discorso nel fin preposto e mia espressione 

svolgo fattura d'Ermetica Scienza. 

LUCIFERICO RAGGIO 

Raggio de l'Estro Divino, manifesto in mia Mente, 

dell'Amore spriona la sostanza di Urica Fiamma 

che nel Sacrario, d'Arcano Tempio Centrale, brucia 

di sua Vita, l'Essenza e di Verità la Luce superna. 

Le Elette Genti col Verbo Divino del Salvatore, 

l'umile Pargolo alfin nato nella Verginale Anima 

Ugo Cisaria 

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Pura e Candida, Redento Spirito in désta Coscienza, 

come Sole di splendida Primavera, di Virtù il Seme, 

d'una Buona Novella, nell'Anima annunzia l 'Aurora. 

Della Lunare Essenza, l'Eterico Nuzial Mantello, 

radiosa Forza brilla e di splendor d'Argento Vita 

nell'Interior suo ventre, arso dal Solare Centro, 

Raggiante Spirito di Luce, Sublime Ammoneo Ente. 

D'Ermete Figli Eletti, del Sapiente parola udite, 

che per ciclici Ritorni di Vite, l'Arcana Ricerca, 

alfin rinvenne nel Solar Sentiero di Rosa+Croce, 

Centro suo de la Reale Arte che Materia Trasmuta. 

Emblema di Spirto Vitale Sublime e de l'Elementari, 

dell'essere stati della Materia che l'Alchimia solve, 

da la Crucea insegna di Legno d'ardente Fiamma, 

in separato Moto radiante, l'Etereo corpo d IBIS 

da la Cenere s'innalza, e l'Angelica Bianca veste 

dal Sacro Nilo volando, risale l'Isiaca corrente, 

per rinvenir d'Oriente il Tempio, Grande Arcano. 

L'Aerea Vital Essenza del Mercuriale Moto Mentale, 

dell'Arte è Prima Materia che l'Elemento Sublima, 

ed al Pensier Purità rende per lambir l'Aurea Fonte, 

Apollinea, d'Osiride Ammonia Luce, di Verità Eterna. 

Di Bianca, candida, veste, la Magica Vital sostanza, 

di Maria Santa per Mag e Concezione, al parto rende 

la nuda Diana, di Giove e Latona figlia, la Virginea 

Acqua di Mercurial Essenza, de l'Alchimico processo, 

Sora d'Apollo, il Sole, vincitore del Serpigno Pito. 

È di Vita l'Anima, che Onnipossente il Regno rende, 

del Mago Illuminato e del Santo da Vir sublimato, 

di real forme create, e da Parola orata, irraggiate, 

qual Universa Panacea, ed Elisire d'Acqua di Vita. 

L'Unità de l'Urbico Cielo, Mondo de l'Eterica Fonte, 

è l'Anima Universa, ove Eterna l'Unica LEGGE risiede, 

di Luce Ammonia d'Arcana Scienza e di Verità Prima, 

Olimpica Divina Mensa d'Eroi, le Sante Intelligenze. 

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È AMORE che ne l'Armonia dell'Infittito Universo 

il raggio Suo espande, di Grazia e real Provvidenza, 

Iodica Luce di Virtù Prima, Verbo che Mosè intese, 

che d'Osiride, l'Iniziato Adepto, Cosciente lo rende. 

Real Corona d'Alchimico Processo è l'alata Fenice, 

di Fuoco vivo la purpurea veste alfine risorgente 

da le Ceneri sue, Rubeda Pietra de l a Grande Opera, 

che in Eliopoli volo imprende, d'Uomo lo stato Eterno. 

Cisaria Ugo 

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La poesia ermetica - poesie segue - Ermetismo Kremmerziano

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