Discussione integrale - Comune di Livorno

Verbale del 28 Febbraio 2002 

Seduta n. 138 

L’anno duemiladue e questo dì ventotto del mese di febbraio alle ore 10.10 nella 

sala delle adunanze del Palazzo Comunale di Livorno, a seguito di invito trasmesso 

dal Presidente del Consiglio Comunale a ciascun Consigliere Comunale in data 

21/02/2002 si è pubblicamente adunato il Consiglio Comunale per la trattazione degli 

argomenti iscritti nell’elenco segnato in atti comunali n. 14738 regolarmente 

trasmesso a ciascun componente il Consiglio medesimo. 

Presiede il Presidente del Consiglio Comunale Dr. Lorenzo Mannelli assistito dal 

Segretario Generale Dr. Antonio Salonia. 

Per invito del Presidente si procede all'appello nominale dei Consiglieri. 

Hanno risposto i signori: 

1 – LAMBERTI Gianfranco (Sindaco) 14 – SIMONTI Giuliana 

2 – COSIMI Alessandro 15 – SPAGNOLO Massimo 

3 – ALTINI Fabio 16 – BOIRIVANT Ugo 

4 – CAVALLINI Alberto 17 – CECIO Davide 

5 – TOCCHINI Ilaria 18 – BIANCHI Enrico 

6 – NERI Anna Maria 19 – VOLPI Gabriele 

7 – PENCO Mauro 20 – MARTORANO Rocco 

8 – SOLIMANO Marco 21 – ARGENTIERI Giuseppe 

9 – GULI’ Massimo 22 – TAMBURINI Bruno 

10 – MIRABELLI Federico 23 – TROTTA Alessandro 

11 – SIDOTI Fabrizio 24 – VANNI Luigi 

12 – FUGI Silvia 25 – GANGEMI Pasquale 

13 – LUCARELLI Giovanni 26 – BIANCHI Massimo 

in tutto ventisei, numero valido per poter legalmente deliberare. 

Sono stati altresì presenti, durante la seduta consiliare, gli Assessori: 

1 – JARACH Paola 

2 – PINI Roberto 

3 – ATTURIO Alessandra 

4 – MATTEONI Dario 

5 – BALDI Alfio 

6 – MALTINTI Simone 

7 – PICCHI Bruno 

8 – BERTINI Marco 

9 – BENETTI Vezio

PRESIDENTE 

26 presenti, la seduta è aperta. 

Nomino scrutatori i consiglieri Tamburini, Solimano e Trotta. 

ATTO N. 41 DEL 28 FEBBRAIO 2002 

Oggetto: “BILANCIO DI PREVISIONE 2002 – APPROVAZIONE” 

(Discussione) 

Sono presenti il Sindaco Dr. Lamberti, il Presidente del Consiglio Comunale 

Dr. Mannelli, il Vice Presidente Sig. Gulì ed i consiglieri: 

Federici, Volpi, Sidoti, Altini, Vanni, Gangemi, Trotta, Cavallini, Neri, 

Lucarelli, Penco, Solimano, Fugi, Mirabelli, Tocchini, Spagnolo, 

Simonti,Cosimi, Di Rocca,Cecio, Boirivant,Argentieri, Cartei, M. Bianchi, 

E. Bianchi, Vizzoni, Martorano, Conti, Tamburini. 

VICEPRESIDENTE 

La seduta è aperta. 

Consigliere Gangemi, Lei era iscritto ieri poi non c’era, vuole intervenire subito? 

(Interventi fuori campo) 

Lei era iscritto in ordine prima degli altri, non c’era ieri se vuole mantenere il posto 

glielo facciamo mantenere. 

Prego consigliere Gangemi per il primo intervento. 

GANGEMI 

E' dura iniziare, sono appena arrivato, comunque cercherò di non annoiarvi nel 

senso di cercare di centrare l’obbiettivo. Il rischio è che quando si discutiamo del 

bilancio della città, che praticamente è una finanziaria in piccolo, assistiamo ad 

interventi un po’ troppo rituali, formali. Ora il mio Segretario per fortuna è riuscito 

ad intervenire anche all’interno della parte contabile del bilancio, il che è stato molto 

arduo realizzarlo perché avendo avuto il bilancio quindici giorni prima 

indubbiamente è difficile per una forza di Opposizione che vuole portare un 

contributo anche sul bilancio in modo costruttivo poter portare poi questo contributo; 

lo abbiamo fatto anche altre volte, in anni passati, su questioni come l’ICI e su 

questioni importanti del sociale, anche se abbiamo avuto poi un voto contrario da 

parte della Giunta però abbiamo dimostrato che il nostro comportamento non è 

pregiudiziale ma è sui contenuti. 

Quindi primo problema è che questo bilancio si è discusso male e soprattutto non 

è stato chiaro in città quali sono stati gli umori all’interno della Maggioranza, cioè 

anche nell’emendamento consegnato ieri anche con una frettolosa lettura mal si 

comprende quali sono i problemi nella Maggioranza rispetto al bilancio.

Io credo che il bilancio sia anche lo specchio di una Maggioranza e indubbiamente 

averlo presentato in tempi così ravvicinati alla scadenza, anche se il Governo 

Berlusconi fino all’ultimo momento non aveva indicato sulla Finanziaria le risorse 

per i Comuni questo non giustifica questo ritardo. 

Io vorrei dire solo alcune questioni, molto in generale. 

Se noi prendessimo un bilancio del ’91 o del ’92 e lo raffrontassimo a questo bilancio 

del 2002 si vedrebbe che le entrate dei Comuni allora avevano da parte dello Stato 

sicuramente un 55% di entrate principali, oggi siamo ridotti al 28. 

Vuol dire che i cittadini livornesi in dieci anni versano nelle casse del Comune a più 

titoli da una entrata del 28% nel ’92 all’80-70% del 2002, se poi mettiamo anche 

servizi come gas o servizi che si pagano indirettamente il gettito dei cittadini 

livornesi alle casse del Comune è sensibilmente aumentato. 

Allora facciamo un altro ragionamento, vediamo se in dieci anni i cittadini 

livornesi pagano l’IRPEF e pagando le altre tasse allo Stato gli si sono ridotte le tasse 

proporzionalmente e ci accorgiamo che non è così perché la mia busta paga è simile, 

più o meno, a quella di dieci anni fa, per busta paga intendo quella di lavoratore 

dipendente, quindi abbiamo assistito in dieci anni ad un ulteriore prelievo da parte 

dello Stato a tutti i livelli del gettito da parte del lavoratore dipendente, può essere il 

direttore di una banca, può essere l’7ltimo commesso in un ufficio della Provincia. 

Io non credo che questo vada bene anche perché in questi dieci anni le imprese 

avevano dallo Stato non più del 10-15% del bilancio dello Stato e attraverso i 

prelievi dell’INPS ottenevano magari più gettito rispetto alla cassa integrazione 

quindi sottraendo risorse ad una cassa con la quale poi si facevano le pensioni, oggi 

le imprese, a più titolo, da contributi europei, ad altri contributi, comunali un po’ 

meno però se si pensa alla SPIL anche il Comune ci mette un po’ del suo, ottengono 

dallo Stato un gettito di risorse che superano molto spesso il 40-50%, a fronte di una 

diminuzione occupazionale, a fronte di una insicurezza del lavoro dal punto di vista 

contrattuale e al punto tale che noi abbiamo anche delle spese simboliche –la 

TELECOM io sono convinto che il palazzo che ha costruito all’incrocio dell’Aurelia 

lo abbia fatto anche con i contributi dello Stato sicuramente, la TELECOM si è 

trasferita a Pisa e quell’immobile è lì, fermo, forse in attesa di avere al suo interno 

una piccola speculazione edilizia, magari si trasformano gli uffici in appartamenti o 

mono locali e la TELECOM in quel caso ottiene anche un nuovo vantaggio. Non è 

che la TELECONM a quel punto restituisce l’immobile, i finanziamenti, perché 

l’obbiettivo che aveva preannunciato otto anni fa non viene più perseguito. 

Ma ci sono esempi a bizzeffe in tutta Italia da questo punto di vista, le imprese hanno 

i finanziamenti da parte dello Stato e in cambio non si ottiene niente. 

Ma io dico, la lite, o perlomeno le difficoltà della Maggioranza, la lite no, diciamo le 

difficoltà dialettiche, democratiche che la Maggioranza ci può avere, sul bilancio 

riescono a far emergere queste contraddizioni oppure sono tutte interne ad una logica 

che affida all’impresa e al mercato la soluzione dei bisogni di una città, di un 

territorio? 

Io penso che questa crisi sia figlia di un problema più generale che nazionale, che è 

quello che ha visto in questi giorni girotondi e Palavobis, ma anche dall’iniziativa 

che sta nascendo dalle forze sindacali, c’è un importante sciopero a fine marzo, una 

manifestazione, e dal movimento che da Seattle a Genova, fino a Porto allegre si è 

sviluppato in questi anni.

Io credo che la difficoltà nasce da come si affronta e si risolve la problematica che da 

questi movimenti in qualche modo emerge, cioè una difficoltà da parte della Sinistra 

e del Centrosinistra di opporsi con decisione al Governo di Berlusconi, e guardate 

anche dai Comuni si potrebbe fare perché è vero che i trasferimenti dello Stato sono 

minori ma quale è l’azione forte, non dico dell’ANCI che l’ANCI ci sono tutti i 

Comuni dentro, ma di settori istituzionali legati al Centrosinistra, che anche 

attraverso i bilanci del Comune possono rappresentare una alternativa al Governo 

Berlusconi, e guardate molti amministratori, da Veltroni in poi, sono venuti a Porto 

allegre. Ora Porto Allegre non può essere una passerella, Porto Allegre è un impegno 

rispetto ad un programma e ad una dimensione di trasformazione del mondo, perché 

si batte contro una globalizzazione capitalista, che ha bisogno, anche nel piccolo, di 

realizzare una alternativa possibile. 

Quindi il Centrosinistra non può venire a Porto allegre e poi continuare nella politica 

di questi dieci anni, perché dal ’91 al 2002 siamo stati governati dal Governo Dini, 

dal Governo Prodi in cui noi abbiamo contribuito a fare anche l’ingresso in Europa, e 

salvo in un piccolo arco Governo Berlusconi, quindi questo paese è stato governato 

dalle forze del Centrosinistra, o perlomeno molto largo centro, e tutte queste riforme 

di strutture che ci sono state sono avvenute grazie ad una politica che il 

Centrosinistra ha condiviso, sulla quale ora Berlusconi ci va come fosse 

un’autostrada e non fa nessun prigioniero. 

Quindi per potersi opporre a questo Governo occorre anche rivedere autocriticamente 

la politica fatta sino ad oggi, che ha prodotto non solo una devastazione del 

territorio… 

perché io pongo anche un latro problema sul bilancio. Io non credo che ci sia una 

attenzione da parte di questa Amministrazione sui bisogni della città, ne abbiamo 

avuto un esempio molto semplice qualche settimana fa, di famiglie sfrattate in 

consiglio comunale, sono stato accusato di essere uno che strumentalizza o che 

mette in difficoltà i consiglieri, io speravo che i consiglieri di fronte ai problemi 

fossero stimolati ad affrontarli o a comprenderli. A Firenze per esempio si sfratta 

solo da casa a casa, Livorno non si sfratta più da casa a casa, a Livorno si può 

sfrattare una famiglia di 63 74 anni e il Comune non può dare più come dava invece 

lo scorso anno, una soluzione. 

Questo secondo me è un problema di dignità, cioè la città non può sopportare che 

della gente esca, gente che avrebbe diritto ad avere un alloggio popolare, che esca di 

casa senza avere una sistemazione. E’ una cosa ignobile, indegna, che qualunque 

democratico, liberale, radicale socialdemocratico, qualunque persona che ha un 

approccio anche molto tranquillo ai rapporti di forza non potrebbe sopportare, quindi 

io credo che su questo ci voglia un impegno maggiore. 

L’altro aspetto è sui problemi della vita cittadina, cioè come dieci anni fa questa si 

poteva rappresentare, le circoscrizione, i comitati di quartiere. Noi abbiamo una 

esperienza, la Circoscrizione Quattro, nella quale noi in qualche modo si collabora 

nonostante le difficoltà tra le scelte della Giunta e quelle che poi vengono svolte nei 

territori; io penso che sia la circoscrizione che dovrebbe essere presa d’esempio, 

valorizzata. Noi discuteremo per esempio sul regolamento della Uno, sono convinto 

che quando proporremo alla Circoscrizione Uno di fare i comitati di zona, di farli a 

Sciangai, a Corea, di fare in modo che la gente partecipi, sia protagonista, in cui 

affrontare anche il nuovo piano di risanamento di Sciangai... Ora abbiamo saputo che 

Alfio Baldi ha questa delega, spero che a questo punto ci sia anche, nonostante i

grossi problemi che ha avuto la Giunta, di riattivare quei sessanta miliardi delle casse 

dell’ATER e realizzare, finire il risanamento di Sciangai, però quale migliore 

occasione di avere un rapporto con la gente, con la nostra gente nonostante le 

divisioni. 

Quindi io credo che la partecipazione, attraverso le circoscrizioni, sia un dato che 

dieci anni fa c’era ed oggi non c’è, anche se dieci anni fa c’era con tanti problemi, 

ma oggi non c’è nulla, non c’è un rapporto, non può il cittadino presentarsi 

dall’Amministrazione da solo perché non conta nulla, ho ha qualche area da vendere, 

o ha un po’ di miliardi in banca, ma se è un disgraziato non ha nessuna possibilità, 

mentre il cittadino che si organizza, come senza casa, come ambientalista, come 

lavoratore sindacalizzato, che pone i problemi politici assieme alle altre persone per 

risolverli insieme è una forma di partecipazione che noi non possiamo abbandonare 

perché è il terreno su cui vive la Sinistra e dove si scontrano poi le scelte come i 

problemi della gente, quindi le circoscrizioni o c’è una capacità, una volontà di 

rilanciarle da questo punto di vista o altrimenti, come diceva bene Massimo Bianchi 

qualche anno fa, chiudiamole, ma chiudiamole sul serio, così nei territori sanno cosa 

pensa la Giunta. 

Io non so se ho consumato i 20 minuti, credo di averli consumati ampiamente, 

spero di non avervi annoiato e il mio auspicio sarebbe in conclusione che si 

applicasse un po’ di Porto Allegre nel senso di fare un bilancio partecipato, però si fa 

il bilancio partecipato un minuto dopo che si è approvato questo, cioè si approva 

questo, tra dieci giorni si inizia a discutere come si può una parte del bilancio, un 

10%, il 5%, a me non interessa, non mi interessano le risorse, mi interessa 

l’approccio, in che modo noi cominciamo a far partecipare al bilancio la cittadinanza 

veramente. 

E poi una cosa semplice, il bollino blu togliamolo, togliamolo perché la ente già… 


la gente porta la macchina a revisionare, viene vissuta come una tassa sulla tasca 

delle famiglie. Io capisco la bontà della proposta però viene vista così dai Livornesi. 

Io ho la macchina vecchia, non ho una lira ti rispondono. 


Non io, io vado in bici… però ci sono alcune famiglie che hanno problemi di questa 

natura, non sono tanto le 14 Euro, è mettere la macchina a posto. 

Io capisco chi entra nel centro cittadino da fuori, dentro il Pentagono del Buontalenti 

deve avere la macchina a gas, la macchina elettrica, io poso capire questo, ma 

estendere a tutti i residenti del c-omune di Livorno, come chi sta a Montenero e non 

si sposta mai, mi sembra una scelta antipopolare… per voi, perché noi siamo 

contrari, quindi non c’è nessun problema. 

Grazie e scusate del tempo che ho…. 


Grazie consigliere Gangemi. 

La parola al consigliere Cosimi.

COSIMI 

Io confesso, signor –sindaco e signori consiglieri, signor Presidente del Consiglio, 

di dover dichiarare due limiti. 

Il primo limite è quello che deriva, tra i tanti che ho personalmente, dalla 

professione. Io non riesco a fare un intervento senza che questo sia una sorta di 

approccio come dire scientifico al problema e senza effettuare un elemento che è 

quello che poi porta l’analisi a quello che è una diagnosi in sostanza, cioè una 

sommazione di informazioni, una sorta di algoritmo che ci consente di arrivare ad un 

punto che poi consegna l’idea a tutti, che giusta o sbagliata che sia è un elemento di 

metodo. 

Il secondo limite che confesso, signor Sindaco, è quello di avere il limite dei 

segretari, che spesso fanno gli interventi e fanno le conclusioni e si abituano così 

tanto che interloquiscono con tutti e finisce poi per avere un ruolo che è un ruolo 

improprio, specialmente in questo consesso. 

Devo dire che su questo terreno oggi io vorrei interloquire con Lei, vorrei 

interloquire con lei partendo dalla base di un dibattito che mi è apparso un dibattito 

sensato, un dibattito intelligente, un dibattito che non sottende furberie ma che 

dimostra oggettivamente la capacità di passaggi che guardano a legare l’evento che è 

quello del bilancio ad una strategia che è una strategia complessa, una strategia che 

non può essere un elemento di una approvazione di una somma di numeri ma 

sicuramente la risultanza, come lo ha detto molto bene Penco, di un punto, di uno 

zenit, di un ciclo economico che dentro l’Amministrazione si rappresenta attraverso 

le varie fasi delle scelte fatte, che si concretizza in questo bilancio e nei suoi indirizzi 

e che ha un risvolto tutto politico, un risvolto capace di disegnare la coesione di una 

Maggioranza non intorno a temi che siano aleatori ma alla costruzione di un progetto 

comune che guarda allo sviluppo del nostro territorio ben sapendo i limiti di questo 

dibattito, ben sapendo che probabilmente il bilancio del Consiglio comunale è uno 

strumento e che da soli siamo insufficienti per essere i motori dello sviluppo. 

E allora io credo che su questo terreno sia necessario fare due passaggi, un primo di 

ordine generale nel quale è opportuno forse ricordare che questo ciclo economico che 

Penco citava è stato un passaggio che forse verrebbe, riguardandolo adesso, verrebbe 

voglia di definire come und oppio salto mortale. Un governo di una emergenza di un 

sistema produttivo, una scelta complessa di una fase della progettazione, e mi 

riferisco in particolar modo alla legislatura precedente, un passaggio delle 

realizzazioni che è quello che direi se non ci fosse stato una analisi dell’emergenza 

con una progettazione mirata sarebbe stato superficialità ed oggi rappresenta invece 

in molti elementi l’innesco di un processo che guarda ad uno sviluppo equilibrato del 

nostro territorio, uno sviluppo che non è mai abusivo, passatemi questa parola brutta, 

del territorio, che non ne abusa ma che è capace di mettere insieme occasioni che 

hanno il sapore di innovazione senza essere modernità in qualche modo frequentata 

dalla Destra. 

E allora io penso a molti elementi, agli elementi di analisi e ripercorrevo anche la 

mia esperienza in giunta insieme a Lei, e pensavo al piano strutturale, pensavo a 

quegli elementi che hanno composto l’analisi di questo percorso, e pensavo in questo 

senso alla capacità di non far vivere questo elemento come contingenza ma come 

progetto politico, progetto istituzionale, capacità di sintesi nell’incontro anche con le

altre Amministrazioni, un elemento complesso, che il bilancio rappresenta in qualche 

modo e lo personifica perché capace di costituire l’innesco di questi percorsi. 

Qui signor Sindaco noi abbiamo, ovviamente e come è corretto che sia, due punti di 

vista diversi. Ripensando a questo passaggio e al percorso che abbiamo fatto nel 

superamento di una fase che oggi, oggi comincia a dare veramente dei frutti, devo 

dire che divergo leggermente anche dal giudizio sulle organizzazioni sindacali. Vi è 

stato un percorso nel quale senza le organizzazioni sindacali non ci sarebbe stata la 

possibilità di questo passaggio e credo che noi dobbiamo anche ammettere un limite 

temporale di brevità della consultazione con grande parte della società, non dovuto 

ad elementi negativi della coalizione ma dovuto ad un confronto serrato, serio, sul 

quale poi verrò se il Presidente me lo consentirà nei tempi di conclusione del mio 

intervento. 

Ed ecco quindi che questa discussione che mette in equilibrio progettazione e 

realizzazione abbiamo avuto la capacità complessiva di passare nell’emergenza con 

progetti concreti, non siamo andati a Roma a chiedere soldi, non siamo andati a 

Roma a chiedere assistenza, è questo il punto che vorrei si sottolineasse con forza. 

Vi è stato un territorio che ha sviluppato idee, che ha sviluppato un’idea di uno 

sviluppo, e lo ripeto, che non abusa del territorio stesso e che ha aperto la strada alle 

fasi della realizzazione, con meccanismi che sono di incontro tra pubblico e privato, 

facendo fare carico a molti soggetti che sono su questo territorio di un innesco di 

fenomeni che guardate rappresentano forse il limite reale di ciò che abbiamo vissuto, 

un rapporto, e questo credo che i colleghi della Destra debbano farci una riflessione 

sopra, un innesco che non ha visto una partecipazione forte della imprenditoria 

livornese, caso mai sono state quelle espressioni dei lavoratori organizzati che sono 

coloro che hanno frequentato l’innovazione dandogli un taglio che non fosse una 

modernizzazione da destra. 

E allora io dico che su questo percorso vi è un progetto politico, non vi è 

estemporaneità e vi sono i risultati in questo percorso che tutti insieme possiamo 

cogliere, e lo dico in questo senso vedendo anche una cosa interessante che oggi mi 

fa piacere leggere sul giornale per esempio rispetto a questo abuso del territorio, la 

ripresa del confronto con l’ENEL, per la centrale di produzione di Via Salvatore 

Orlando, la ripresa che avevamo messo in un passaggio che era l’arrivo alla firma 

della convenzione proprio perché l’ENEL spendeva circa ventuno miliardi per il 

miglioramento ambientale sul nostro territorio. 

La riapertura di questo passaggio fa onore alla Giunta e alla Provincia, in maniera da 

poter testimoniare della capacità di rispetto anche dell’ambiente e di tutela 

dell’occupazione. 

In questo senso io credo che noi dobbiamo fare un punto, io non gliela ribadisco la 

fiducia signor Sindaco, perché non gliela abbiamo mai levata, io sono tra coloro i 

quali hanno avuto la sfortuna di soffrire molto al Liceo Classico e ribadire in Greco 

si dice tautolego, è una tautologia ribadire alla Giunta e al Sindaco la fiducia perché 

nel ’99 gliela abbiamo data. Dobbiamo chiedere al Sindaco che realizzi il programma 

sul quale è eletto, dobbiamo aiutarlo a fare un percorso sul quale le realizzazioni 

costituiscano la base per una nuova fase che tutti, che tutti vogliamo! Una nuova fase 

che veda ovviamente la base sulla capacità di avvalersi del positivo rapporto 

istituzionale che questa Giunta ha instaurato, un rapporto tra Provincia, Comune, 

Regione Toscana, un patto dello sviluppo nuovo, che noi dobbiamo sintetizzare su 

quattro punti che sono essenziali per il nostro territorio.

Con l’Ulivo abbiamo fatto una serie di iniziative, una serie di iniziative che 

avevano questo titolo tutte: Merci e idee passano sempre da qua e parlavamo di 

Livorno. 

E allora noi dobbiamo dire che noi partiamo dalla mobilità, merci, persone, essere un 

punto di riferimento per l’attività della logistica, capacità di questo bilancio di 

collegarsi a questo progetto. 

Secondo punto la salute, e anche qui abbiamo dato il via ad un percorso che deve 

essere concretizzato, l’incontro al LEM con l’Assessore Rossi, il Sindaco che diventa 

sindaco e presidente della Conferenza dei sindaci dell’area vasta, la capacità di 

trasferire salute e sapere in questo senso. 

Ed il sapere come terzo punto, caratterizzare l’innovazione, puntare alla 

formazione e migliorare l’informazione. 

Vado per titoli perché non posso avere il tempo di sviluppare questi temi. 

Come ultimo signor Sindaco, le politiche euromediterranee, che guardano dentro le 

radici della nostra città, che guardano dentro le radici della nostra tolleranza, che 

guardano dentro la costruzione culturale della città multietnica, che sta dentro le 

leggi del 1551, oltre un elemento normativo, qualcosa di conquistato, qualcosa che fa 

parte della tassonomia non della Sinistra, e lo rivendico come elemento della città. 

E allora questi punti sono qualcosa secondo me che ci consente di fare delle 

considerazioni generali sul bilancio. 

Che dire della Finanziaria, signor Sindaco, forse bisognerebbe in questo senso solo 

sulla Finanziaria fare una analisi. Come si fa a spiegare che dentro la Finanziaria del 

centrosinistra c’erano dei meccanismi di compensazione di recupero dell’IVA che 

per noi volevano dire miliardi? 

Come si fa a spiegare a gente che dice che abbiamo speso un sacco di soldi per il 

Direttore generale, che il Comune di Grosseto spende duecento cinquanta milioni, il 

Comune di Arezzo duecento e il Comune di Lucca cento ottanta, solo per il Direttore 

generale… e che noi risparmiamo rispetto a questo una quantità di soldi 

inimmaginabile, come si fa a spiegarglielo? 

Abbiamo un dibattito ideologico, abbiamo un problema di superare realmente nei 

fatti un passaggio che guardi alla concretezza dei bisogni della città, uno spazio di 

politica che è la politica della polis, qualcosa di alto, qualcosa di superiore, che non 

guarda a tatticismi, qualche cosa che non guarda nemmeno ad una contrapposizione 

tra partiti e istituzioni perché il populismo sta lì. 

Io ho sentito l’intervento di Davide Cecio e devo dire che per grande parte ho 

concordato con le cose che diceva, l’antipolitica, qualche cosa che dice noi e loro, 

qualche cosa che stabilisce un punto in cui Destra e Sinistra si elidono e l’interesse 

della gente diventa qualche cosa di indistinto. Il ruolo della politica è la 

trasformazione in fatti dei dibattiti e delle idee che sono dentro la società, il ruolo dei 

partiti è intercettare il dinamismo autonomo della società, orientarlo, in maniera non 

egemone, ed avere in questo senso il ruolo di classe dirigente. 

Questo è il passaggio nodale della democrazia, non dire che tutti rubano, non dire 

che tutti… io devo dire la verità, si figuri signor Sindaco, io sono talmente anti 

berlusconiano da non doverlo nemmeno dire, non voglio dire nemmeno male di 

Berlusconi perché è il Presidente del Consiglio e voglio che, vorrei, desidererei che 

questo consiglio avesse un atteggiamento schumpeteriano; quando fa il Presidente 

del Consiglio, quando fa il capo di Forza Italia e quando fa delle leggi che riguardano 

se stesso ne voglio dire malissimo, ecco perché concordavo con Davide Cecio, ma

non delle istituzioni, le istituzioni sono un bene di tutti e la visione alta della politica 

è che le istituzioni tutelano tutti e che la possibilità dell’Ulivo di tornare a vincere al 

livello centrale è quella di avere un progetto di governo che sia percepito come tale, 

questa è la responsabilità di questo territorio. 

Ci sono interventi, e qui non voglio cadere nella ipotesi delle conclusioni, che 

vorrebbero mettere un cuneo dentro la Maggioranza, portare un ragionamento sul 

problema della identificazione di chi. No guardate, io lo dico con chiarezza, questa 

Maggioranza ha un compito: far camminare il programma del Sindaco avendo 

apprezzato il fatto che la Giunta ha fatto una proposta unanime sul bilancio, spostare 

il peso del dibattito anche in maniera forte sulle capacità di indirizzo del Consiglio e 

su questo terreno un confronto che è un confronto costruttivo per tutti, nei ruoli! 

Avere un sindaco che è riconosciuto come fondante nella Maggioranza e capace di 

portare a fondo il programma perché è da lì che costituiremo il nuovo progetto per 

governare questi territori, compito dei partiti e del coordinamento dell’Ulivo 

costruire insieme un passaggio che sia il quadro di componimento dell’interesse 

generale della città e dentro questo passaggio costruire una classe dirigente che verrà 

selezionata secondo i sistemi che ci daremo allora, oggi abbiamo un compito, che è 

due anni di legislatura, due anni che sono per noi, come dice Mauro Penco, i trenta 

tornanti dello Stelvio, laddove in cime c’è la vittoria di tappa e la vittoria di 

tappa significa realmente, per tutti, uno spazio per essere dentro la politica alta, 

essere verso un dibattito che guardi oltre. Io non lo parametro nemmeno al 2004, 

guardi signor Sindaco, io credo che noi abbiamo bisogno di parametrarsi al 2010, 

perché questa città cambierà volto, perché ci sarà l’area del libero scambio del 

Mediterraneo e non potremo più discutere in termini nemmeno dei ragionamenti che 

stiamo facendo, non ci saranno più i finanziamenti europei, non ci sarà più il COUP, 

non ci sarà più il 2081, avremo tutta una fase di apertura. Però devo dire che qui 

avremo anche bisogno di ragionare in termini di concretezza, che poi se andiamo ad 

un incontro col mondo il mondo verrà da noi. 

Compito nostro è nella globalizzazione non consentire che aspiri quanto di coesione 

sociale abbiamo fatto e proti via il buono e ci lasci il cattivo, ma guidarla, compito 

delle istituzioni e dei partiti, nelle realizzazioni e nel progetto. 

Ecco perché questo bilancio ha dentro di sé, nei suoi criteri di generalità positiva, io 

credo degli elementi che sono di apertura politica. Io sentivo che cosa diceva 

Gangemi sul Porto Allegre, io dico con grande franchezza che non è compito né di 

un segretario né di un consigliere fare aperture, è compito della coalizione nel suo 

insieme, altrimenti appaiono tatticismi, ed è compito della capacità di presentare un 

progetto ed insieme confrontarsi sul progetto. 

Io noto questo nel bilancio, noto un sociale che è forte, preponderante, guarda ai 

nuovi bisogni, si spende un miliardo di più sul salario di ingresso per i giovani e sono 

segnali positivi verso quei giovani che devono essere agganciati ad un rispetto, ad 

una stima delle istituzioni e alla politica perché dalla politica hanno risposte ai loro 

bisogni. 

Vedo in un sociale uno sviluppo complessivo dei bisogni dei cittadini anziani, una 

sperimentazione, torniamo a sperimentare idee come la Società della salute, che ci 

danno la possibilità di essere dentro un percorso di novità e di modernità da Sinistra, 

perché se prendessimo un atteggiamento buddista e dicessimo teniamo fermo ciò che 

abbiamo fatto saremmo sconfitti nel corso del tempo.

Ecco perché io dico che sono segnali positivi, senza in questo senso voler farne 

anch’io un tatticismo, ed ecco perché dico per esempio che quando si fa uno sforzo 

grosso per un ragionamento sull’impegno sulle manutenzioni, un ragionamento sul 

meccanismo delle entrate che è il recupero dell’elusione, sono elementi di 

concretezza che guardano ad una dinamica di equità sociale, e su questo terreno io 

credo che noi abbiamo fatto un passo avanti nel dibattito che abbiamo avuto. 

Limiti? Certo, qualcuno lo ha detto, c’è il bisogno di una maggiore informazione al 

Consiglio sui centri di costo esterni. 

Monitoraggio? Non esagererei perché sennò mi toccherebbe di domandare che cosa 

significano per esempio le manovre di aggiustamento del bilancio, che cosa 

significano le manovre istituzionali che vengono fatte. 

Ci sono dei meccanismi dentro i quali noi dobbiamo trovare il massimo della 

capacità partecipativa senza perdere di vista in questo senso che questa è la 

legislatura della chiusura, è la legislatura che è lo Zenit del punto massimo della 

coalizione per aprire una nuova fase. 

Io credo che su questo terreno noi abbiamo la possibilità di avere nel bilancio 

elementi di sviluppo e non di sviluppiamo! 

Voglio dire l’ultima frase per terminare. 

Vede signor Sindaco, la politica non si fa solo secondo me con i numeri e non si fa 

solo con la buona amministrazione, perché se non c’è una forte idealità e non c’è una 

linea tendenziale si rischia l’appiattimento. 

Io credo che in questo bilancio ci sia una speranza per questa città e mi piace dire una 

frase che mi piace citare, che non è la speranza di “io speriamo che me la cavo”, è un 

lavoro serio, è un lavoro serio della giunta, è un lavoro serio del Sindaco, è un lavoro 

serio delle forze politiche del Consiglio, è un lavoro che è sicuramente perfettibile 

ma siccome noi crediamo fortemente nella democrazia, crediamo che sia il migliore 

dei mondi possibile e pensiamo che questo bilancio dia un contributo ad un rapporto 

tra le forze politiche, ad una apertura di ragionamento serio e sui nuovi bisogni e 

soprattutto dia uno spazio di sviluppo a questa città che è commensurabile alle sue 

potenzialità reali. 

Grazie. 


Grazie consigliere Cosimi. 

La parola al consigliere Tamburini. 

TAMBURINI 

Io mi ero sempre ripromesso di non intervenire mai dopo il consigliere Cosimi, 

primo perché vola talmente alto che non riesco mai a capirlo, secondo parla talmente 

bene che intervenire dopo di Lui è rischioso al massimo, cercherò di dare il meglio di 

me stesso. 

Con i numeri non ho mai avuto un buon rapporto, una scintilla non è mai scattata, 

nemmeno da piccino, però due considerazioni generiche penso di essere in grado di 

farle.

La prima si rifa al concetto di federalismo, lo avevo già detto in un’altra occasione, 

con il successivo passaggio di funzioni e competenze dal Centro alla Regione ed al 

Comune è logico, naturale che andremo sempre a pagare meno tasse al centro e più 

tasse in periferia. E’ chiaro però che poi alla fine qualche conto andrà pur fatto, andrà 

verificato se il saldo sarà positivo o negativo. 

Alcuni Comuni, alcuni cittadini di alcuni Comuni avranno un saldo alla fine positivo, 

cioè pagheranno tra Stato e periferia meno tasse di quanto attualmente pagano in 

maggior parte al Centro, per alcuni Comuni, per i cittadini di alcuni Comuni il saldo 

invece sarà negativo, ed io penso , auguro a tutti di poter essere smentito, penso che 

Livorno rientrerà in questa seconda categoria. Ma questo è normale, Livorno ormai è 

diventata una città di piccoli e medi commercianti, di statali e soprattutto di 

pensionati. 

Il consigliere Bufalini che non sembra vicino a me ha sempre parlato di economia 

assistita. 

Non esistono grandi complessi industriali che potrebbero rappresentare una massa 

contribuente tale da poter attenuare il carico fiscale sui cittadini cosiddetti normali. 

E’ da notare poi al momento che altre piccole e medie realtà industriali, penso alla 

Coca Cola, alla Centrale del Latte, all’ex Alfa eccetera, che stanno chiudendo o 

stanno per chiudere… 

Questa Finanziaria tanto vituperata poi tutto sommato mi sembra, e anche qui vorrei 

essere smentito, che ha tagliato per mille e seicento miliardi. 

Mi ricordo una nota del consigliere duranti di ieri pomeriggio, dove diceva che la 

Finanziaria precedente, Governo di Centrosinistra, ha tagliato un importo ben 

superiore, ma non si sono sentiti sussulti né lamenti. 

Il Sindaco ha parlato con enfasi del Palazzetto dello sport, ha visto il primo accenno 

di copertura. Giusto, io però mi ricordo che appena venuto a Livorno e ormai sono 

tanti anni che sono a Livorno, già si parlava di Palazzetto dello sport, e ci 

mancherebbe altro che non venisse completato in questi due anni! Io me l’aspetto ma 

mi sembra una cosa perfettamente normale. 

Al contrario del Sindaco invece io non parlo volutamente del cantiere navale 

Orlando, argomento talmente grande che penso meriti una specifica attenzione in uno 

specifico consiglio comunale. 

Non voglio neppure parlare dell’Interporto, questo è veramente un monumento alla 

incapacità e alla inefficienza di una classe politica che dirige un comparto… 

Porta a terra, Porta a mare, porto turistico… porto turistico ancora prima che io 

venissi a Livorno. 


Nel 1986. 


E del porto turistico se ne parlava, ho visto progetti antecedenti al 1986, quel vecchio 

progetto alla Bellana. 

E’ poi anche da sfatare il mito della classifica de Il sole 24 ore, noi come ricchezza 

prodotta siamo al cinquantaseiesimo posto, mi sembra accanto ad Ascoli Piceno, poi 

chiaramente risaliamo per l’importo delle pensioni, ottocento cinquantun pensionati 

ogni mille occupati, e questo sinceramente non mi sembra un sintomo di benessere. 

Siamo al terzo posto anche per i collegamenti ma anche qui i dati vanno interpretati, 

vanno letti. In mezzo a questi collegamenti ci sono i collegamenti con le isole, con

Capraia, con la Sardegna, con la Corsica, ma le navi, le decine di navi sono Moby 

Line, sono Toremar, sono Lloyd Sardegna, non sono Comune di Livorno. 


La classifica vale sempre. 

Per quanto riguarda il bilancio in effetti i numeri sostanzialmente sembrano tenere 

ma all’inizio e in fase di predisposizione del bilancio ci mancherebbe altro che i 

numeri non tenessero, i dirigenti responsabili andrebbero licenziati in tronco. Voglio 

vedere cosa succederà poi, e qui mi trovo d’accordo con Mannelli. 

Mannelli ha parlato di un bilancio di pura e semplice sopravvivenza, senza slancio, 

senza ipotesi di sviluppo, senza proiezioni future, e questo è dovuto anche alla crisi 

profonda in cui versano le ex municipalizzate, ATL ASA AAMPS, Livorno sport. 

Un inciso su questo. io non voglio mettere un cuneo all’interno della Maggioranza 

come diceva il consigliere Cosimi però rilevo che tra il primo intervento di mannelli, 

di netta contrapposizione, e il secondo intervento di Mannelli, di cauta 

diversificazione, sinceramente non riesco a capire che cosa sia successo. 

Ho poi ascoltato Boirivant e qui la confusione è stata pressoche totale, un vecchio 

Ammiraglio mio diceva “Poche idee ma confuse”, ecco io penso signor Sindaco che 

il consigliere Boirivant sia maturo per fare l’assessore, questo è il suo augurio e la 

mia speranza. 


Mannelli ha parlato di sprint… 

Io non ti ho interrotto Boirivant, avrei piacere che tu non interrompessi me…. 

(cambio bobina) 

Mannelli ha parlato di sprint, qui ho l’impressione che più che di sprint si debba 

parlare di miracolo, e alleanza Nazionale sinceramente non può votare un bilancio 

che si basa neppure su una speranza come diceva Cosimi, neppure su una 

scommessa, ma addirittura su un miracolo, anche se devo dire per serenità di giudizio 

che alcuni aspetti meritevoli di attenzione si vedono. 

Penso ad esempio al recupero strutturale dell’evasione fiscale e penso anche ai 

servizi sociali, almeno per quanto riguarda programmazione e indirizzo. 

Io ho l’impressione che non ci siamo proprio signor Sindaco. Mancano appena due 

anni alla scadenza del mandato ed io posso farvi soltanto tanti tanti auguri. 

Una risposta però in conclusione di intervento mi sento di darla anche al 

consigliere Cecio ma sicuramente e soltanto per tranquillizzarlo. 

Lui ha parlato ieri, per qualcuno che non ci fosse stato, di incapacità, di debolezza 

dell’Opposizione, ecco io vorrei tranquillizzarlo. 

Noi siamo all’Opposizione, siamo stati all’Opposizione per cinquanta anni. 

Cinquanta anni non ernao facili come adesso, ci siamo stati tranquillamente. 

Abbiamo rischiato l’elìminazione giudiziaria ed extra giudiziaria,s amo sempre qui. 

Loro invece é bastato un piccolo cialtrone vestito di nero per dissolverli nel nulla. 

Noi avevamo, abbiamo ed avremo come simbolo una fiamma, loro sono passati da de 

Gasperi alla faccia livida e con la bava alla bocca di Forlani. 

Stiano tranquilli, non abbiamo bisogno di imparare da loro, sono loro che dovranno 

imparare da noi alla lunga a prepararsi alla lunga traversata nel deserto, perché tanto 

vi toccherà. 

Auguri anche a voi, Popolari!


Grazie consigliere Tamburini. 

La parola alla consigliera Fugi. 

FUGI 

Grazie signor Presidente. 

Signor Sindaco, consiglieri, io ritengo che la fase di bilancio…. 


Mi scusi consigliera Fugi, così è all’inizio, non La interrompo. 

Invito il pubblico se vuole dialogare di farlo fuori dall’aula in modo che chi 

interviene lo fa con la dovuta tranquillità e chi vuole ascoltare chi interviene lo possa 

fare nel migliore dei modi. 

Grazie. Prego consigliera Fugi. 

FUGI 

Dicevo io ritengo che la fase di bilancio che stamattina concluderemo non si sia 

aperta come molti hanno sostenuto soltanto un mese fa ma si sia aperta diversi mesi 

fa, per la precisione alla fine dell’anno passato, con la proposta della Finanziaria che 

il consiglio comunale aveva vagliato approvando un documento che io ho ricercato, 

con il quale prendevamo atto di tutte le molteplici difficoltà che si profilavano un po’ 

all’orizzonte. 

Devo dire che questo documento è stato un po’ veggente perché tutto ciò che 

purtroppo vi era scritto si è avverato, questa Finanziaria, i tagli ai trasferimenti che 

incidono così fortemente e pesantemente sul nostro bilancio. 

Da allora, dalla fine dello scorso anno, con questa proposta della Finanziaria si è 

aperta una grandissima discussione in città, non è vero che non ne abbiamo discusso. 

Tutti nel loro modo si sono espressi, anche utilizzando molto la stampa cittadina, i 

media, le televisioni locali, e devo dire anche con un po’ di rammarico e con un 

senso, come dire, di frustrazione, di chi come me ha una certa etica della politica e 

della res pubblica e che crede che ci siano dei luoghi più deputati di altri in cui si può 

parlare di alta politica . 

Io credo che ci sia stato un grande coinvolgimento di tutti, non credo come diceva 

Trotta e altri consiglieri che ci sia stato poco coinvolgimento , non è vero questo. 

Tutti ripeto si sono espressi, in ogni modo possibile, come poi è tipico della nostra 

città. Una delle peculiarità direi storiche di Livorno è proprio il confronto, la sua 

vivacità, l’essere una città così viva e con tanta voglia di parlare. Non credo che 

manchi la democrazia, la trasparenza, la voglia di dire la propria. 

Questo è un po’ l’animus di Livorno, dei suoi cittadini, proprio l’animus come lo 

intendevano i Latini, e credo che per amministrare una città occorra la capacità di 

cogliere l’animus di una comunità politica, piccola o grande.

Uno dei momenti cogenti, che dimostrano l’esistenza o meno di questa capacità e 

anche la sua misura credo sia proprio la costruzione del bilancio preventivo, che si 

chiama così proprio perché non è l’obbiettivo ultimo, è l’impostazione iniziale, è il 

punto di partenza programmatico annuale, che è finalizzato alla realizzazione di mete 

ed obbiettivi molto più grandi e complessi, che sono scritti e sanciti nel progetto 

elettorale del Sindaco. 

Io parlo di progetto elettorale, non più soltanto di programma come nel ’99 perché 

siamo ormai nel 2002 a più di metà legislatura e dunque questo programma è già 

concretezza. 

Quel programma, del ’99, è già nel presente, non parla più al futuro, è già 

realizzazione, visibile e tangibile. Penso alla rsa, soltanto per citare un esempio che 

però mi sta molto a cuore perché i abbiamo lavorato molto come commissione. 

Non si può prescindere da una valutazione di questa natura, di natura politica, in 

questa occasione di discussione sul bilancio, altrimenti rischieremmo di perdere di 

vista quegli obbiettivi ai quali facevo riferimento poc’anzi, e direi che anche 

rischieremmo anche di non avere una visione di insieme dello sviluppo della città. 

Io dicevo che siamo già nel nostro futuro, accennavo all’apertura della rsa di Via 

Passaponti, purtroppo non ho visto nessuno dell’Opposizione, e questa è una nota 

indicativa, avete perso probabilmente un’altra occasione. 

La forte connotazione sociale del nostro bilancio, che ricordava benissimo marco 

Solimano, con le sue parole sempre così efficaci, il grande, eccellente investimento 

nei quartieri nord, la valorizzazione dei servizi scolastici negli anni, l’attenzione 

sempre più rigorosa alle tematiche ambientali, sostanziati poi con provvedimenti 

complessi ma profondamente giusti, quindi penso anche al bollino blu tanto criticato 

ma che invece denota una sensibilità che credo non abbia niente da invidiare a molti 

altri provvedimenti presi in altre città, anche questo è un plauso all’Assessore 

Bussotti per come ha gestito molte vicende relative allo smog cittadino, ma anche 

all’elettrosmog, altra tematica così delicata. 

Io vorrei fare soltanto due accenni, il primo è ai quartieri nord. Diciamo che sono 

investimenti non soltanto di risorse finanziarie, in soldi, ma sono investimenti 

secondo me culturali, per un miglioramento della qualità della vita delle persone a 

lungo termine, per tutti quei cittadini che vi risiedono e che vi risiederanno anche nel 

futuro nelle nuove e belle case che stiamo costruendo, ma anche per tutti i Livornesi 

visto che sono quartieri che si stanno pian paino aprendo alla città. 

Il secondo accenno è alla scuola, un latro tema che mi sta molto a cuore. La qualità 

dei servizi scolastici nella nostra città e le attività educative è molto alta, siamo citati 

al livello nazionale su molte riviste specializzate per l’attenzione che dedicano a 

quelli che sono i nostri servizi, a quella che è l’offerta formativa ed educativa della 

nostra città. 

La sfida di quest’anno è stato il mantenimento di questo standard qualitativo e 

addirittura su alcuni punti, come per esempio la ristorazione scolastica, ci sarà un 

miglioramento ulteriore grazie all’aumento della sperimentazione del cibo biologico. 

In prima persona insieme a tutto il gruppo dei Ds, e qui un ricordo personale va 

anche alla cara Simonetta Tempestini, ho cercato di contribuire a tenere alto il livello 

del dibattito sulla scuola, sulle politiche dell’istruzione, sulla programmazione 

territoriale dei servizi didattici, per non cadere nella trappola della mera gestione 

delle emergenze, come per esempio con il caso delle Micali, recente, e per favorire 

sempre un rapporto costruttivo e proficuo tra istituzioni e mondo della scuola.

Tutto questo è stato possibile grazie ad una Giunta attenta, disponibile al confronto e 

alla risoluzione concertata dei problemi, guardo Roberto perché è stato uno degli 

artefici di questa volontà di costruire insieme la soluzione dei problemi. 

Ebbene la fiducia che nutro verso il Sindaco, l’intera Giunta, mi inducono a 

formulare un apprezzamento anche per l’ulteriore sforzo che è stato fatto negli ultimi 

giorni e che è teso a specificare meglio alcuni punti caldi, passatemi un po’ 

l’aggettivo, che avevano suscitato delle perplessità anche da parte della sottoscritta, 

quella nota preliminare collegata al bilancio è stata molto utile a chiarire alcuni 

aspetti della manovra. 

In particolare vorrei sottolineare tre punti che sono esemplificativi ma che sono 

secondo me meritevoli di grande attenzione. Dicevo la scuola, la politica della 

gestione del traffico nel centro cittadino e anche la valorizzazione delle 

circoscrizioni, o per meglio dire del decentramento. 

Sulla scuola, il primo punto. Nel capitolo delle mense, della ristorazione scolastica 

è previsto un aumento delle entrate dovuto ad un incremento appunto delle tariffe a 

partire dal prossimo anno scolastico 2002-2003, che sarà reinvestito però nella 

qualità, allargando la presenza come dicevo dei cibi biologici e naturali, un altro 

grande impegno della quarta Commissione e del nostro gruppo insieme al gruppo dei 

Verdi, e qui la parola d’ordine è razionalizzazione. 

In base ai dati comparativi che mi sono stati forniti noi vediamo che in effetti le 

quote che pagano le famiglie livornesi sono in media con quelle delle altre città 

toscane e rispetto ad alcune città si paga forse un pochino di più, ma comunque 

dobbiamo dire che la copertura del servizio rimane per il 70% a carico del Comune 

mentre in altre città la copertura del servizio a carico del Comune è inferiore. 

Questo significa che evidentemente occorre una grande attenzione alla gestione di 

queste spese a partire da eventuali sprechi o disservizi e dunque come dicevo occorre 

razionalizzare maggiormente questi centri di spesa così onerosi. 

Ritengo altresì che occorra rivedere le fasce di reddito in base alle quali si pagano le 

rette per differenziare di più e meglio, in modo diciamo più efficace le entrate, 

tutelando le famiglie con i redditi più bassi, anche se questo diciamo che non attiene 

direttamente la bilancio in sé quanto piuttosto a regolamenti, altri provvedimenti che 

potremo prendere. 

Io ho visto che c’è qualche riduzione per alcuni progetti, progetti PIA, l’educazione 

permanente, per l’estate ragazzi, ma sono fiduciosa, anzi sono certa che il Sindaco si 

impegnerà come promesso a destinare una quota parte degli avanzi di 

amministrazione al settore della scuola, come richiesto già l’anno passato dalla 

Quarta Commissione, sempre all’unanimità se non ricordo male. 

Il secondo punto è il centro cittadino,quindi le politiche sul traffico, sulla volontà di 

rivedere la politica della sosta, la revisione dei tagliandi per le auto che ci diceva 

l’Assessore non avviene dal ’78 quindi occorre davvero rimettere mano e quindi fare 

una operazione che se riuscirà a mio avviso daremo un servizio alla città, ai residenti, 

con un miglioramento notevole della vivibilità urbana. 

Tengo inoltre a sottolineare l’incentivo all’uso del mezzo pubblico, all’uso della 

bicicletta che da amante delle due ruote, da ciclista quale sono consiglio a tutti 

perché veramente riesce a far vivere al città in modo diverso e anche a coglierne 

degli aspetti poco visibili dall’abitacolo dell’auto. 

Dunque occorre rigore, occorrono controlli, non parcheggi selvaggi, penso alle soste 

sui posti riservati ai disabili, le soste sui marciapiedi che imepdiscono il passaggio a

chiunque, figuriamoci a chi ha una carrozzina, e direi anche un controllo maggiore su 

quelli che sono i passi carrabili, che sono per molta parte abusivi, spesso disegnati 

con della vernice così, che evita il contrassegno e l’autorizzazione. 

Spero di non inimicarmi nessuno e di non ricevere minacce come è accaduto 

purtroppo all’amico Gianfranco Simoncini al quale va a nome penso di tutto il nostro 

gruppo, di tutto il consiglio la nostra solidarietà per le minacce che ha ricevuto, che 

sono gravissime a mio avviso. 

Terzo punto il decentramento. Io credo che occorra valorizzare le 

circoscrizioni,come è stato previsto da questo bilancio, ma non le circoscrizioni come 

piccole città con cinque piccoli sindaci, non piccoli per il valore ma per la 

dimensione dei vari distretti, ma occorre valorizzare le funzioni, il ruolo delle 

circoscrizioni e del decentramento come primo momento di incontro con i cittadini e 

quindi come ente vicino ai cittadini, e soprattutto responsabilizzarle e fare in modo 

che operino per il raggiungimento di obiettivi comuni, quindi non è pensando al 

proprio orticello ristretto, alle proprie strade e basta che si ottiene una rilevanza, si 

può ottenere una visibilità ma questa è un’altra cosa, ma è lavorando su obiettivi di 

qualità comuni a tutte e cinque le circoscrizioni che si raggiunge l’optimus. 

Io credo che chi critica, che siano critiche che provengono dalla Maggioranza o 

dalle Opposizioni, che sostengono la mancanza di un progetto a lungo termine per la 

città dovrebbe secondo me un po’ rivedere le proprie posizioni. 

Mi viene in mente una intervista ad un grande economista e non solo, che è John 

Kins, che una volta ad un intervistatore che gli chiedeva una previsione economica a 

lungo termine rispose con molta ironia come era solito: a lungo termine saremo tutti 

morti. 

Questo è sicuramente un paradosso ma in effetti il rischio reale di coloro che 

criticano questa Amministrazione di una incapacità progettuale è quello di celarsi 

dietro ad un alibi, per non guardare la realtà, per non guardare le cose concrete che 

abbiamo realizzato, dietro un interrogativo che è soltanto falsamente interessato a 

mio avviso a ciò che accade nella nostra città e ai grandi movimenti che ci sono nella 

nostra città. 

Io credo invece al contrario che noi siamo forieri di moltissime idee, semplicemente 

ed appassionatamente perché siamo ancora capaci di sognar ed abbiamo ancora la 

voglia e l’entusiasmo di trasformare questa nostra idealità in fatti. 

Io volevo citare Massimo Bianchi del quale non condivido l’intervento però una 

notazione che forse era più condivisibile, dice che i nostri disegni sulla città, le nostre 

prospettive sono ben più alte e lontane forse rispetto alle aspirazioni stesse dei 

Livornesi. Io non lo so se questo è vero, può essere, il fatto è che noi riteniamo che 

queste due linee, la nostra, il nostro disegno come amministratori, e il disegno dei 

cittadini livornesi non viaggino come linee parallele, al contrario io credo che spesso 

si incontrino, scaturendo un’energia tale che porta al compimento delle cose secondo 

me grandiose che stiamo facendo e che osserviamo, basta guardare, basta venire, io 

spesso ho incitato anche un po’ l’Opposizione, le varie Opposizioni a venire anche 

nei territori, non semplicemente a leggere le carte ma venire a vedere quello che 

stiamo realizzando, in molte parti della città. 

Certo che non è semplice, come del resto non è semplice l’esercizio della 

democrazia, che richiede tanti passaggi, tanti incontri, tante discussioni. Chi non fa 

questo, chi non fatica, chi non vuole faticare troppo e dunque non misurarsi con la 

complessità della democrazia, penso inevitabilmente al Presidente del Consiglio che

detiene ormai il monopolio dell’informazione, io credo che questi personaggi 

abbiano in realtà intenzione di sradicare all’essenza la democrazia. 

Dunque i passaggi, le diatribe anche, le polemiche se vogliamo, sono legittime oltre 

che necessarie, purché, lo ripeto, lo ribadisco, rimangano nei luoghi propri della 

politica e della partecipazione politica e non altrove. Il teatrino agli occhi 

dell’opinione pubblica si allestisce proprio in quell’altrove, gettando discredito sulle 

istituzioni. 

Io credo,c eh al contrario di quello che è un po’ il mito della freccia di Zenone che 

non arrivava mai perché era costretta a percorrere una infinità di tappe intermedie, la 

nostra freccia voli più spedita che mai verso le tante mete, perché ne abbiamo tante 

di medie, toccando sì le varie tappe però senza fermarsi. 

Noi lavoreremo, lavoreremo molto e lavoreremo bene come abbiamo fatto fino ad 

ora e come abbiamo sempre fatto e non lasceremo macerie, noi lasceremo tanti 

cantieri aperti, forse un po’ di polvere dovuta a questo grande movimento. 

Io volevo concluder4e rivolgendo un appello molto sentito a tutti coloro che 

amministrano la nostra città, ai vari livelli, quindi dall’ultimo dei consiglieri di 

circoscrizione, consiglieri comunali, di Maggioranza, di Opposizione, fino al Primo 

cittadino che io lo sottolineo sempre è il sindaco di tutti, anche di coloro, che sono 

pochi guardando le cifre, che non lo hanno votato, è quello di operare nell’interesse 

unico della città, in un rapporto dialettico certo però sempre propositivo e non 

distruttivo. 

Anche questo fa parte della sfera diciamo dell’etica della politica che accennavo 

all’inizio, di quella bella, di quella nobile che mi piace un sacco, che non risponde al 

se ma risponde alla comunità. 

Io credo che Livorno non sia il migliore dei mondi possibili, come diceva il mio 

Segretario, citando Van Glos, ma credo che il nostro compito, il mio e mi auguro che 

sia il compito condiviso da tutti coloro che siedono in questa aula, in questa 

assemblea elettiva alla quale siamo stati chiamati dai Livornesi, sia quello di 

valorizzare ciò che abbiamo di bello, e che credono siano tante cose a Livorno, 

migliorare ciò che è migliorabile, e anche questo è possibile farlo, ciò che è possibile 

migliorare, e cercare di cambiare quello che magari non ci piace troppo. 

Io pertanto concludo a nome stavolta di tutto il gruppo dei DS esprimendo un 

parere favorevole a questo bilancio, grazie. 

PRESIDENTE 

Grazie alla consigliera Fugi. 

Ci sono altri consiglieri iscritti per un intervento? Mi pare di no. Allora ci sono due 

richieste di un ulteriore intervento. 

Il consigliere Argentieri. 

ARGENTIERI 

Io francamente se avessi dovuto fare l’intervento ieri sera a conclusione della serata 

ci sarei stato due minuti, stamattina non posso arrivare oltre10 e cercherò di essere 

sintetico, questo tempo non me lo consideri però, è una divagazione sulla quale mi ha 

portato il sindaco quindi si parte da ora.

Io ho sentito, ho ascoltato l’intervento fatto dal Segretario provinciale dei DS, un 

intervento che ha volato molto alto come ha detto il collega Tamburini, un intervento 

che a ascoltarlo darebbe spazio ad un grande credito in termini di democrazia, di 

confronto, di capacità ma credo che poi questa linea teorica dobbiamo riportarla sui 

banchi di questo consiglio, e allora troviamo la realtà, quella realtà che ci viene 

rinfacciata sostanzialmente, perché ci è stata rinfacciata anche ieri dal capogruppo 

DS, che ci vede come elementi di incapacità propositiva. 

Ora io mi chiedo, visto che Penco mi ha ripetuto a più riprese questo ruolo deficitario 

della Opposizione, e si riferisce ovviamente sempre al centrodestra, dico 

Centrodestra, io mi chiedo cosa voglia mai significare fare opposizione in questa 

città, ma non solo in questa città, anche in tutte le altre città d’Italia. 

Ma quale è il ruolo dell’Opposizione, un ruolo propositivo? Volete un ruolo 

propositivo dell’Opposizione? Oppure l’Opposizione deve svolgere un ruolo di 

controllo e di denuncia di quelle che sono le cose che non vanno e delle mancate 

risposte dell’amministrazione ai cittadini… 

Noi abbiamo avuto un ruolo estremamente positivo quando ci sono stati presentati 

dei progetti seri, delle idee che abbiamo ritenuto condivisibili, in un passato recente e 

in un passato meno recente, non è il caso di stare a ricordare qui che nel passato 

abbiamo sostenuto anche la creazione del LEM individuando nel LEM un qualche 

cosa che avrebbe dovuto portare crescita culturale a questa città oltre che posti di 

lavoro. Quanti anni sono passati? Quanti posti ha creato? Quanta crescita culturale ha 

creato questo LEM? 

E’ in fase di trasformazione, si è trasformato in fondazione, diamo ancora credito a 

questa cosa, ma quando poi non capiamo certe manovre, certe cose abbiamo il 

dovere di denunciarle, e allora noi svolgiamo ancora una volta il nostro ruolo di 

Opposizione critica, costruttiva e di denuncia laddove c’è da denunciare un lavoro 

che non riteniamo condivisibile. 

E quante volte abbiamo chiesto, visto che siete così aperti, così democratici, di 

assegnare alle opposizioni le commissioni di controllo? Quale commissione di 

controllo ha Forza Italia o alleanza Nazionale? 

Ci avete relegati nel cantuccio, non siamo in condizione di andare a verificare 

essenzialmente le cose che vengono fatte! 

Il ruolo della Commissione Bilancio per esempio è tutto un ruolo da giocare, da 

creare, non è il ruolo che sta svolgendo oggi la Commissione Bilancio, è soltanto un 

qualche cosa di verifica di atti. La Commissione Bilancio deve essere una 

commissione che deve fare anche una sorta di monitoraggio! 

Da inventare per certi aspetti, ma se non si fa nulla perché la Commissione Bilancio 

è assegnata ad un rappresentante della Maggioranza allora vuol dire che Forza Italia, 

le forze di Opposizione, tranne quella di Rifondazione comunista perché non si sa 

come mai Rifondazione comunista la sua commissioncina cosiddetta di controllo ce 

l’ha, il Centrodestra non ha niente, il Centrodestra si deve arrampicare sugli specchi 

per cercare di individuare quali sono i problemi di questa città, andando a parlare sul 

territorio cara Fugi, perché noi andiamo sul territorio e siamo andati a vedere le 

abitazioni come sono e abbiamo dato un contributo perché quelle abitazioni 

venissero modificate! Non siamo assenteisti sul territorio, siamo attori! 

E quando si parla allora di interventi a livello di bilancio, certo vogliamo dire la 

nostra, vogliamo poter dire che all’interno delle linee di bilancio vediamo soltanto

delle situazioni deficitarie, vediamo delle situazioni deficitarie perché non creiamo 

niente. 

Se noi andiamo a vedere l’ultimo istogramma che viene presentato, facciamo una 

valutazione, prendiamo l’istogramma degli anni passati; vedremmo soltanto uno 

spostamento dei valori su questi istogrammi, quali sono le scelte politiche che 

vengono fatte, quali? 

E ve lo dico quali: servizi produttivi, un calo; sviluppo economico, un calo; sociale 

un aumento, e poi vedremo anche come; territorio e ambiente, in pari, viabilità e 

trasporti, un calo, poi vediamo ancora quanto avrebbe potuto essere questo calo 

perché questo calo andrebbe visto in termini positivi.. turismo, un leggero calo, e qui 

dobbiamo andare a vedere poi le politiche che si svolgono su queste cose! 

E così via. Lo sport un aumento, ma sappiamo benissimo perché, perché quando poi 

si parla dello sport della Livorno Sport, che poi tutti quanti grazie a Dio avete preso 

coscienza di un certo aspetto di problema che è legato alla gestione e 

all’amministrazione delle società e delle partecipate perché è venuto fuori questo 

problema della Livorno Sport l’anno scorso, quando furono presentati i bilanci della 

Livorno Sport e apparve chiaramente che c’era un qualche cosa in quel bilancio che 

non andava nella maniera più assoluta, e lo denunciai. 

Alla fine c’è stata una presa di coscienza e qualche cosa si vuole andare a tamponare, 

si vuole andare a sistemare. Va bene, ben venga, ma questo è il ruolo costruttivo, è il 

ruolo positivo che fa la Minoranza l’Opposizione, e senza avere gli strumenti di 

controllo che dovremmo avere!c’è soltanto una riduzione poi della amministrazione 

generale, di tre miliardi aveva detto il Sindaco, sulla giustizia si va pari, Polizia 

locale si va pari, Istruzione pubblica si cala qualche cosa, cultura e beni culturali c’è 

un leggero aumento dovuto ad un impegno superiore da parte del personale per 

quanto riguarda l’apertura del museo. 

E voi mi venite a dire che questo è un bilancio di grandi prospettive, di grandi 

possibilità? Vogliamo andare allora a parlare anche della Porta a terra, con tutto 

quello che è successo nell’economia cittadina per quanto riguarda chiusure o 

fallimenti o pseudo tali e il coinvolgimento che ha l’amministrazione al livello di 

contratti di lavoro o di attività più o meno produttive con tutti quegli imprenditori 

che hanno delle difficoltà, oppure vogliamo andare a vedere la Coca-Cola che se ne 

va o vogliamo andare a vedere tutte quelle piccole e medie imprese che vivono 

grossissime difficoltà, e non hanno finito, perché qui c’è qualcuno che si rifiuta di 

parlare del Cantiere ma quelle ditte che hanno lavorato all’interno del Cantiere e che 

oggi si vedono dal Commissario strizzare, e gli viene detto Voi non potete pretendere 

al di sopra del 70% eccetera eccetera eccetera, sapendo poi altri risvolti, di queste 

cose non si deve parlare, perché ci saranno altrettanti disoccupati a breve termine se i 

titolari delle ditte non sottostanno alle condizioni espresse dal signor Rossi. 

Di questo non si deve parlare, questo non fa parte delle attività poi 

dell’Amministrazione comunale… no, perché il Cantiere è privato! 

Allora non ne dobbiamo parlare, così come non dovevamo parlare delle ceramiche 

industriali a suo tempo, così come non dobbiamo parlare della Coca-Cola, così come 

non dobbiamo parlare di niente altro. 

E’ un bilancio questo….

PRESIDENTE 

Argentieri ha terminato il tempo, concluda. 

ARGENTIERI 

E’ un bilancio quindi questo a mio avviso estremamente chiuso, non propone uno 

sviluppo vero della città, una situazione di stasi, se vogliamo dire così, al livello di 

investimenti, una situazione di stasi che io mi prefiguro estremamente negativa per 

quanto riguarda poi le ricadute che ci saranno. 

PRESIDENTE 

Duranti, secondo intervento. 

DURANTI 

La natura del mio intervento di ieri sera era più che altro sui dati, sui numeri, però 

dopo l’intervento del consigliere Cecio mi sono sentito fortemente tirato in causa 

perché effettivamente i toni del consigliere Cecio sono stati un po’ sopra le righe e 

credo anche un po’ irrispettosi nei confronti della Opposizione. 

Argentieri ha giustamente ribadito il concetto, quale deve essere il nostro rapporto, 

quale è il ruolo dell’Opposizione nella nostra città, controllo o collaborazione? 

Se collaborazione ci deve essere è anche attraverso la funzione di controllo, di 

stimolo su certe cose che non possono andare per il verso giusto. 

Comunque ai Popolari io faccio riferimento dicendo che nella scorsa legislatura ci 

eravate anche Voi, se il bilancio è arrivato a queste condizioni, in questi termini, siete 

correi delle scelte del partito di Maggioranza di questa città. 

Per quanto riguarda il nostro ruolo propositivo io non vorrei banalizzare visto che 

altri sono si dice volati alti, ma se il ruolo delle Opposizioni deve essere pressato 

continuamente dalle esigenze dei cittadini, e io ritorno al settore manutentivo, al 

famoso ottantaquattresimo posto delle manutenzioni delle nostre scuole, ad una città 

che tutti riferiscono mai così mal tenuta, mai così sporca, è chiaro che l’Opposizione 

per quel poco che comunque riesce ad influire sul Consiglio comunale impegna 

molto della sua attenzione in questi settori. Chiaramente se ci fosse una legge, un 

progetto definitivo per riuscire a risolvere negli anni questo problema, è quanto 

poi comunque proporremo negli atti di indirizzo, sicuramente anche una maggior 

presenza in senso propositivo politico ci sarà anche da parte nostra, ma questo 

chiaramente dovrà essere la Maggioranza di questa città, che comunque ha tutti i 

diritti a governare la città in quanto è stata eletta, stesso discorso vale per il Governo 

centrale della nostra nazione. 

Io però visto che sono tornato a parlare volevo fare un’altra considerazione per gli 

amici consiglieri.

Il ricorso alle alienazioni in questo bilancio e per i prossimi due comunque deve 

portare ad una valutazione attenta, le alienazioni finiranno, non è che anno dopo anno 

il comune si ritroverà a possedere altri immobili per poter utilizzare le risorse in 

investimenti o per altri servizi essenziali, quindi questo è un bilancio, come ho già 

detto ieri sera, un pettine in cui si sono incagliati tutti i nodi delle precedenti gestioni, 

e qui la valutazione politica, un certo modo di fare assunzione del pubblico impiego 

non più sostenibile, se a questo è addivenuta serenamente anche l’Amministrazione 

io credo che questo possa essere un punto su cui ripartire e trovare anche accordi 

comuni, sempre che veniamo ascoltati in quelle che sono le nostre proposte. 

Poi un’unica noticina e curiosità, ché sui giornali quando si presentò il problema 

nessuno si prese la responsabilità come al solito. Abbiamo nel bilancio 2002 

impegnati dei soldi per la risistemazione del sottopasso di Coteto per migliorare gli 

argini e per potenziare le pompe. A questo punto chiedo chi lo ha progettato, di chi è 

la responsabilità di ciò che è avvenuto l’autunno scorso, visto che ora i soldi sono del 

Comune per risistemare il sottopasso. 

Per quanto riguarda i servizi alla persona, che sono uno dei fiori all’occhiello della 

nostra Amministrazione, e nulla tolgo in questo senso, voglio però precisare che nei 

servizi alla persona si è fatto enorme ricorso alla esternalizzazione del personale per 

abbassare i costi. Questo quindi in un’ottica di ottimizzazione che mi sembra 

comunque chele forze di centrosinistra, aldilà di quelli che sono i loro retaggi storici, 

iniziano ad accogliere. 

E qui però si ritorna a bomba sul servizio delle scuole materne, Fugi, forse le scuole 

materne offrono molto però non lo offrono a tutti, e tutti i cittadini pagano per questo 

servizio. Il costo delle nostre materne complessivo supera gli undici miliardi, ho fatto 

una stima, sono circa nove milioni a bambino ad anno. Sapete benissimo che in una 

scuola parificata il servizio di scuola materna può essere offerto con una spesa di 

circa un milione e mezzo l’anno. Questo dovrebbe portarvi ad una riflessione e ad 

ascoltare attentamente l’altro atto di indirizzo che presenterò stasera. 

I trasferimenti alle circoscrizioni per le manutenzioni stradali. Io credo di essere il 

paladino delle manutenzioni stradali, però credo che un investimento a pioggia di 

questo tipo poco possa sostenere in realtà quello che poi le circoscrizioni dovranno 

fare perché ci vuole comunque una fase progettuale, una fase di verifica e di collaudo 

delle opere. I cento cinquanta milioni, ripartiti tra le cinque, vanno comunque poi 

trovati tra gli oneri di urbanizzazione e alienazione che al solito non hanno una 

sussistenza prevedibile al cento per cento. 

In ultimo cito Don Sturzo. Don Sturzo disse attenti ai mali passi, riferendosi alla 

sinistra DC; i mali passi sono l’apertura alle Sinistre. Citò le tre bestie: lo Statalismo, 

lo spreco di danaro pubblico e la corruzione che ne sarebbe derivata.per chi cita Don 

Sturzo un richiamo ad una maggiore attenzione. 

Grazie. 

PRESIDENTE 

Volpi, secondo intervento.

VOLPI 

Velocissimo, semplicemente perché mi sono dimenticato di alcune cose. 

Innanzi tutto che questo bilancio è uno dei bilanci più leggibili che ho trovato nella 

mia esperienza politica, e questo è da sottolineare perché è uno sforzo soprattutto nei 

confronti dei cittadini far sì che i bilanci siano partecipati. Per questo io e altri 

consiglieri avevamo intenzione di presentare un ordine del giorno, che si può tradurre 

anche in mozione, per far sì che il Comune continui questo impegno anche al livello 

non solo circoscrizionale ma estenderlo anche al livello zonale come è successo a 

Porto Allegre, cioè che il bilancio viene partecipato e vengono fatte delle discussioni 

anche tematiche, cioè su un singolo tema, per far sì che di quel tema venga trovata la 

soluzione migliore. 

Per quanto riguarda invece il sociale devo dire che è stato fatto uno sforzo molto 

importante e sottolineo, anche se di solito gli ambientalisti sono su altri temi, che sul 

sociale è importante continuare su questa strada. Il sociale rappresenta comunque un 

sistema di prevenzione fondamentale per la nostra società, per far sì che la qualità 

della vita sia al massimo livello e quindi è importante, volevo sottolineare questo 

aspetto. 

Vorrei anche dire che il documento che è stato fatto, allegato al bilancio, il 

documento programmatico, è una buona cosa e credo sia importante ripeterlo il 

prossimo anno per far sì che insieme alle cifre ci siano anche le indicazioni politiche 

chiare e questa è una cosa a cui tenevamo e che mi sembra possa dare grandi frutti. 

Volevo anche sottolineare l’impegno sul Canile che finalmente si potrà realizzare 

perché da tanti anni non si riusciva mai a partire con i lavori, spero che al più presto 

la città dia una risposta alle esigenze del randagismo e delle associazioni e di quella 

che è una legge nazionale che fino ad adesso non ha trovato applicazione. 

Sottolineo anche l’impegno sulle mense biologiche, nel senso che credo sia 

importante come è stato detto una razionalizzazione del a spesa per far sì che le 

mense scolastiche abbiano un aumento dei prodotti biologici e si riesca a raggiungere 

quel fatidico 30%, su questo sono ottimista, credo che si riuscirà a fare, per ottenere i 

finanziamenti regionali e passare oltre, anche a livelli superiori di prodotti biologici 

nelle mense. 

Credo che sui contrassegni della ZTL vada fatto, e chiudo, un ragionamento di 

salvaguardia della prima auto se è possibile, tecnicamente possibile, e far pagare 

magari chi ha la seconda, la terza auto in modo progressivo. Questo è un sistema 

anche per far sì che le proteste che ci sono state, che sono comprensibili possano 

avere risposta. 

Grazie. 

PRESIDENTE 

Bene. non c’è più nessuna richiesta, è chiusa la discussione generale. 

Cartei, secondo intervento.

CARTEI 

Secondo sinteticissimo intervento, soltanto per esprimere gratitudine alla collega 

che ha parlato di etica politica e perché pare doveroso raccogliere quell’appello che 

Lei con particolare sensibilità ha rivolto anche alle Opposizioni. 

E’ veramente il momento di parlare di etica politica, di questo bisogna essere grati 

alla collega, è il momento di parlare del rispetto dei ruoli all’interno del Consiglio 

comunale, all’interno delle istituzioni locali, rispetto dei ruoli che significa non 

condizionare l’esercizio delle prerogative, delle facoltà delle Minoranze attraverso 

l’esercizio del voto in base ai numeri di chi vota e non in base ai problemi che sono 

sul tappeto e in base anche al rispetto appunto dei ruoli. 

Questo significa anche non impedire alle Opposizioni di realizzare quelle che sono le 

regole della democrazia, che vedono in primo luogo da parte delle Opposizioni la 

possibilità di esercitare un ruolo costruttivo ed un ruolo propositivo che, come tutti 

del resto abbiamo potuto verificare nei lavori di questo consiglio, viene respinto a 

priori, salvo poi dire, e qui veramente con una perfidia chiamiamola politica però non 

solo politica, a questo punto anche etica visto che si parla su questo paino, con una 

perfidia particolare accusare l’Opposizione di non fare una politica costruttiva. 

Allora se così la Maggioranza sembra orientata a fare, dovrà dimostrare, io chiedo 

alla collega di verificarlo in seguito, chiedo alla Maggioranza di auto esaminare il 

proprio operato e la propria impostazione e vedere se in futuro, da qui in poi saprà 

assicurare realmente le condizioni per la realizzazione di n briciolo di democrazia, 

non vogliamo improvvisamente una dose urto che potrebbe anche, come dire, essere 

non gradita. 

Cominciamo con le società controllate. Non c’è una poltrona che la Maggioranza sia 

disposta a lasciare alle Opposizioni affinché possano esercitare un minimo di 

controllo e di conoscenza di ciò che avviene all’interno delle società controllate. C’è 

una monopolizzazione… 


La poltrona la offre ai Suoi compagni, non a me; a me la poltrona la offre in altra 

maniera, con la correttezza politica che Lei sarebbe tenuto ad osservare e che viola 

ad ogni momento. 

Vede Sindaco, Lei, è stato proprio lei ad impedire a questo Consiglio di osservare la 

regola più elementare della democrazia, la più elementare, proprio quella banale che 

impone alla Maggioranza non di impedire ma di favorire la nomina di un sindaco 

revisore; un sindaco revisore che possa controllare l’operato, possa anche verificare 

durante l’anno del bilancio per quale motivo…. 


l’appello della collega, questa Maggioranza sappia capire che anche l’elettorato 

vuole una svolta di questo genere perché anche l’elettorato ha capito che le 

Opposizioni possono avere un ruolo costruttivo e favorevole, e certamente 

favorevole, vantaggioso per l’interesse della città. 

e’ una sfida che il Sindaco invece di irridere a chi fa queste richieste meditasse e 

desse una risposta sensata, seria, io penso che la città ne guadagnerebbe. 

Grazie a tutti.

PRESIDENTE 

Grazie. Allora dichiaro chiusa la discussione generale. 

La parola al Sindaco per la replica. 

SINDACO 

Grazie signor Presidente. 

Io… Dottor Alessandro Bagnoli, Dottor Vittorio Carelli e Dottor Mario Guerrini, 

questi sono i sindaci revisori che questo Consiglio comunale ha nominato e sfido 

chiunque, soprattutto appartenente ad uno schieramento politico che mi sembra non 

stia dimostrando il meglio di sé al livello nazionale su questo fronte, di assegnare i 

crismi di una lottizzazione politica a questi tre professionisti che stanno lavorando 

per il comune di Livorno. 

Io non ho la minima idea a che area politica appartenga ciascuno di questi, so 

benissimo che si tratta di tre professionisti di grande qualità che il Consiglio ha 

proposto e votato. Io ho partecipato a questa votazione, mi spiace, senza sapere che 

tessera di partito avessero né frequentazioni né altro. 


e’ un’altra città quella che noi viviamo, diversamente dalla sua, e mi dispiace che Lei 

si irriti tnato quando io dico una battuta, Lei continui costantemente ad 

interrompermi. 

Non volevo introdurre il mio discorso partendo da questa notazione francamente 

molto modesta, io voglio dire viceversa che questo Consiglio comunale ha dato oggi, 

in questa occasione, una grande prova di sé. 

E la grande prova d sé è legata al fatto che io sono partito dall’età anagrafica, 

sembrerà strano e non dispiacerà a nessuno, soprattutto al mio amico e compagno 

Mauro Penco, con cui stiamo stabilendo una sintonia… sarà legata al fatto che noi 

due ci apprestiamo, come dire, a consegnare.. però mi sono messo a guardare l’età 

anagrafica. I più giovani che sono intervenuti in questo dibattito sono stati Silvia 

Fugi e Davide Cecio, e devo dire che gli interventi di Silvia Fugi e Davide Cecio mi 

sono sembrati autentici, veri, pieni di passione, pieni di passione ideale. E Silvia ha 

detto una cosa bellissima, io La voglio ringraziare di questo, che amministrare 

significa avere un progetto in testa e avere degli ideali, e avere qualche cosa per la 

quale valga la pena anche di scontrarsi ovviamente ma di tutto sommato non fare 

carriera ma lottare per ottenere un risultato dentro un progetto. 

Attenzione, guai ad una politica carrieristica, guai ad una logica per cui un ragazzo di 

venti anni entra a far politica perché così ottiene un posto o perché magari così passa 

avanti ad un altro, meglio, molto meglio un intervento che parli di progetti, di ideali, 

senza pensare cosa gliene torna di conto. 

Io negli interventi di Silvia e di Davide, sono uno del ’72 ed uno del ’77, devo dire la 

verità ormai siamo nella fascia dei miei figli, questo è anche un elemento di simpatia 

nei loro confronti, quando si dice questa città ha una nuova classe dirigente, e dove 

volete che la trovi la nuova classe dirigente se dentro un consiglio comunale non si 

prende ad esempio un lavoro serio impegnato, sicuramente di parte perché è ovvio 

che è di parte ma è un lavoro pieno di passione politica. Quella passione politica che 

richiamava nel Suo intervento molto bello Alessandro Cosimi, come uno degli spunti

significativi dell’intervento di Davide Cecio, ma che io in questa sintonia tra giovani 

che sono nel nostro consiglio comunale ho ritrovato nelle parole di Silvia. 

Poi certo potremmo anche analizzare il dettaglio di alcuni punti, di alcuni capitoli, di 

alcune promesse che ci chiede Silvia, come è giusto fare, mai niente senza niente, 

come usiamo gli avanzi di amministrazione del bilancio oppure in qualche notazione 

che faceva Davide e ci tornerò, però io volevo nell’apertura parlare di come è aria 

fresca questa logica piuttosto che quella delle poltrone . 

Nell’intervento di Silvia e di Davide non si è parlato di poltrone, si è parlato del 

senso alto della politica, si è parlato del senso alto di un impegno ideale. 

Dentro questo impegno ideale c’è sicuramente non solo la Maggioranza, io apprezzo 

moltissimo gli interventi del consigliere duranti, perché il consigliere duranti penetra 

dentro le cose, magari sono cose che non condividiamo del tutto però ci penetra e 

parla di politica e parla di Sturzo e parla dello statalismo. Ebbene, questo sarà un 

tema, oggi non ho il tempo, ma per parlare con il collega duranti di come a mio 

avviso dentro questa Finanziaria ci sono elementi di statalismo forte, ci sono 

elementi di centralismo statalista che sono un passo indietro rispetto a quello che i 

governi dell’Ulivo avevano portato avanti. Non c’è bisogno di ricordare Cattaneo, 

anch’io come Pietro ho i miei limiti, ho un vecchio libro, sta di fatto che sta nel 

bagno, chissà perché è capitato nel bagno, non l’ho mai letto Massimo, devo 

confessare, anch’io ho gli sessi limiti di Pietro Federici, ma detto questo e tornando a 

Duranti, lo statalismo centralista che c’è in una Finanziaria che mette un tetto e mette 

controlli laddove i governi dell’Ulivo e la Maggioranza dell’Ulivo avevano messo 

invece alta responsabilità e bilanci in pareggio come unico vincolo, all’interno certo 

di un patto di stabilità ma scelto come scelta autonoma e condivisa, questo è 

l’opposto dello statalismo che teme il consigliere duranti. 

Certo vi sono altri elementi di contraddizione, anche nel nostro bilancio, su questo 

hai ragione, ne abbiamo parlato, e ci sono limiti da superare, attenzione soprattutto 

alla politica sulle aziende, e su questo c’è terreno di confronto, non su altri terreni, e 

mi piace il modo come mi viene posta questa cosa. 

Ma voglio dire questo Consiglio dimostra, ho citato tre esempi, non dispiacerà a 

Mauro Penco e ai suoi capelli bianchi, di tre giovani, non giovanissimi ma comunque 

sempre con i capelli scuri, scuri autentici, non scuri tinti, voglio dire Duranti 

sicuramente è nero vero, c‘è il nero della gioventù voglio dire… 

E quindi tre esempi che riguardano un modo di vivere la politica. 

Detto questo io vorrei considerare il ragionamento di Silvia come il punto di 

partenza: il progetto che stiamo vivendo. 

Mauro Penco ha fatto un intervento, e lo ha fatto in maniera magistrale devo dire, nel 

quale traccia il senso di dieci anni di vita di questa città nei quali dieci anni oltre a 

cambiare il senso del mondo che ci girava intorno si è modificato e si è aggiustato un 

progetto che ha raggiunto nelle sue conclusioni, che ha visto il ruolo di una 

Maggioranza ed i una Amministrazione tutta intera capace di guidare, per quanto le 

riusciva, questi progetti ma al tempo stesso ha portato a compimento una fase che 

richiede adesso un nuovo respiro ed un nuovo slancio per una fase nuova. 

Guardate, la fase che stiamo vivendo noi, Massimo Bianchi è un sottile politico, è 

quella delicata di una Amministrazione che deve completare per otre due anni il suo 

lavoro e al tempo stesso accompagnare un rinnovamento.

Questo rinnovamento non può essere in contraddizione con la fine di un percorso, 

non può nemmeno essere usato strumentalmente come grimaldello per creare 

condizioni di contrapposizione all’interno della Maggioranza. 

Questa Maggioranza non ha da decidere chi dovrà essere il nuovo candidato a 

sindaco di Livorno, questa Maggioranza ha da legittimarsi, da sola o con le alleanze 

che intenderà fare, per essere di nuovo alla guida di questa città alla fine di questo 

percorso, e alla fine di questo percorso sarà ancor più legittimata se sarà, come sta 

avvenendo oggi, in grado serenamente di confrontare dentro se stessa e fuori di se 

stessa le proprie idee. 

Non c’è la vecchia politica politicante, Massimo, dell’epoca che fu nella quale i 

confronti interni ad una Maggioranza erano per cercare posti. Sfido chicchessia ad 

interpretare quello che è avvenuto in questi giorni come una ricerca di posti, posti 

purtroppo ne abbiamo perduti ma i posti che abbiamo perduti abbiamo fatto fronte a 

questi posti attraverso un formidabile spirito di squadra, nessuno escluso. 

E questo è quello che sta avvenendo. 

Si dice, e questo è forse il fatto che non siamo giovani, che non abbiamo i capelli 

neri: ma cosa mai ci sarà stato dietro? 

Ma cosa volete che ci sia stato dietro. Chi volete che abbia potuto immaginare questa 

come l’occasione per avviare una corsa. 

La corsa la stiamo facendo dal ’99 e per quanto mi riguarda da molti anni prima e per 

quanto mi riguarda in una coalizione che è nata non a caso sulle ceneri della Prima 

repubblica, non possiamo perdere di vista questo e non possiamo arretrare l’orologio 

della storia e pensare che sia sempre quella vecchia politica a governare questa città, 

o introdurre elementi di quella vecchia politica dentro la politica nuova e dentro 

quell’aria fresca di cui Silvia Fugi e Davide Cecio sono degli esempi concreti ma 

anche il collega Duranti. 

Dico è questo, è la nuova politica per i progetti, di città che legittima questa 

Maggioranza giorno per giorno, progetto per progetto. 

Dentro questo c’è una accusa, giusta se fosse ma io voglio contrastarla, rispetto alla 

logica proprietaria delle istituzioni. 

La Giunta comunale si è incontrata -la Giunta, non una associazione segreta a para 

segreta, una giunta, quindi nella massima trasparenza, e la Giunta è composta da un 

sindaco, dagli assessori e dal segretario generale che la assiste- con i consiglieri della 

sua Maggioranza. 

Lo abbiamo fatto sotto i riflettori delle televisioni e assolutamente senza nessuna 

riservatezza, e che male c’é… 

Se le forze di Minoranza, chiunque esse fossero, chiedessero alla giunta un rapporto 

di cooperazione, di collaborazione,d i confronto, avverrebbe la stessa identica cosa. 

Questa riunione non l’abbiamo fatta a casa mia o a casa di qualcuno, l’abbiamo fatta 

nella sala delle cerimonie del Comune di Livorno, in sede istituzionale, esiste cioè 

questo spazio che è quello del rapporto di un organo dell’amministrazione con le 

forze consiliari di riferimento, non c’è niente di proprietario, anzi, vorrei auspicare 

che questo senso di appartenenza della giunta ad un rapporto con il Consiglio 

comunale venga esteso in termini ancora più ampi e che questa possibilità nella 

giunta di avere confronti complessivamente con tutti i consiglieri comunali possa 

essere percorsa senza nessun problema e con al stessa trasparenza e informazione.

Questo elemento mi fa segnalare il fatto.. io non a caso Alessandro ho parlato del 

Sindacato, forse ho esagerato, d’altra parte.. il Segretario Cosimi, segretario dei DS, 

sarà pure attento al sindacato, sennò non farebbe bene come fa il suo lavoro. 

Io ho parlato del Sindacato in maniera strumentale, lo confesso, per dimostrare che il 

nostro confronto, ancorché nei tempi ristretti che avevamo, non era stato ristretto ai 

confini della nostra Maggioranza, cioè non era stato un confronto interno, era stato 

un confronto esterno che ci ha portato a raccogliere.. io perché ho detto che il 

Sindacato non è stato generoso nei nostri confronti, perché un emendamento lo 

abbiamo fatto sulla base del confronto col Sindacato! L’emendamento sui lavoratori 

socialmente utili lo abbiamo fatto ed è in votazione sulla base del confronto avvenuto 

all’esterno della maggioranza, altro che società e città escluse dal confronto, la 

Giunta ha proposto un emendamento sulla base del confronto del tutto esterno alla 

logica dei partiti della Maggioranza, e la mia critica al Sindacato è legata al fatto che 

non abbia riconosciuto questo che era un suo successo. 

Ma io usavo questo argomento, e mi riferisco al mio segretario che poi è sempre il 

mio segretario, in altre vesti potrebbe alzare il cartellino giallo, la mia critica non era 

per negare un ruolo del Sindacato, e qui raccolgo ovviamente la sollecitazione, ad un 

nuovo patto per lo sviluppo o riconoscere al sindacato il ruolo che Alessandro 

ricorda, nella fase politica economica di sviluppo della città, era per dire che noi 

vogliamo andare a quell’incontro, dobbiamo andarci, naturalmente come si fa, come 

fanno i sindacalisti che si siedono attorno ad un tavolo, la contrattazione vuol dire, 

come dice un assessore che a me ogni tanto fa lezioni di detti, perché l’amore cresca, 

come dice Bruno Picchi?, un panierino vada e un panierino venga, e questo vale 

anche nei confronti del rapporto tra amministrazione ed organizzazioni sindacali. 

Io non uso Picchi in maniera strumentale, per carità, non te la prendere, non sono 

così carogna, lo dico semplicemente per dire che nel confronto se si ottiene un 

risultato, uno dice perlomeno.. Bada ì no! 

Penco quindi ha aperto questa discussione impostando correttamente. Con Penco 

ho fatto una scommessa, i primi cantieri del Nuovo centro partiranno prima della fine 

di questo mandato. 

Naturalmente Penco è tremendo perché essendo un sindacalista anche Lui è in un 

costante “il traguardo mettiamolo dopo un’altra curva”. Le curve dello Stelvio di 

Mauro Penco sono sempre più numerose e quindi a questo punto avendo 

incominciato a mettere la cupola sul Palasport, vedendo davanti la Porta a mare tutto 

sommato abbastanza vicina, cosa fa Mauro.. mette un’altra curva,d ice voglio vedere 

i cantieri del Nuovo centro, anche ricordando miei impegni precedenti. 

Bene, è un impegno che raccolgo. L’impegno che raccolgo è arrivare in Consiglio 

entro il 30 di marzo –e ci vengo a perché entro il 30 di marzo- presentando una 

configurazione delle due nuove società di trasformazione urbana che proporremo, 

una che riguarda il Nuovo centro, l’altra che riguarda la Porta a mare. 

Perché entro il 30 di marzo? Perché il cantiere autonomamente, non certo perché 

condizionato dal Sindaco o dal Comune, ci ha detto che entro quel periodi definirà un 

piano di impresa che dia alla città qualche sicurezza in più nella prospettiva di medio 

termine. 

Il piano di impresa io non lo so discutere, lo discuteremo se sarà consentito, una cosa 

è certa, che il comparto della Porta a mare è una competenza del Consiglio comunale 

ed entro quella data, dovendo andare parallelamente, il Consiglio comunale 

esaminerà questo.

Io ho davanti a me alcuni appunti che sono un po’ disordinati e quindi cerco di 

essere organico ma mi scuso del disordine. 

Trotta dice: Abbiamo perso una occasione, abbiamo perso una occasione però 

possiamo recuperare. 

Io sono abituato a vedere i bicchieri mezzi pieni devo dire, tenacemente e 

pervicacemente. Ancorché noi non si abbia poi tutte queste responsabilità 

sull’occasione perduta perché i tempi sono stati quelli che sono stati, Trotta propone 

di monitorare l’andamento del bilancio come altri del resto, in maniera tale da avere 

la possibilità di arrivare al prossimo bilancio in maniera più attrezzata. 

Se vogliamo, ricordo l’intervento di Davide lo scorso Consigli, qui non si tratta di 

mettere il copyright ad una buona idea, si tratta di dire chi ha avuto una buona idea 

apprezziamola, e le buone idee vanno accettate. 

E io su questo ho chiesto al Vicesindaco e al Segretario generale e Direttore generale, 

beneficiato dalla nostra scel6ta, di mettere in moto una organizzazione del settore 

della finanza del Comune di Livorno in maniera tale che ci sia una periodica riunione 

della Giunta, così evitiamo il rischio della Giunta proprietaria, con i gruppi consiliari 

per come intenderanno per verificare periodicamente l’andamento della gestione del 

bilancio, anche aldilà delle sessioni. 

Quindi noi faremo trimestralmente non solo come Giunta e Maggioranza, ma 

ovviamente questo sarà un rapporto inevitabile e costante, ma anche come Giunta e 

Consiglio comunale, una verifica sull’andamento del bilancio. 

Questa proposta che Trotta fa per cercare di rivitalizzare una dialettica istituzionale 

che in questa fase è stata inevitabilmente dico, per colpa di Berlusconi, poi qualcuno 

si offenderà ma insomma, non è reato parlar male del Berlusconi politico pur 

rispettando i suoi ruoli, almeno fino ad adesso… facciamo questa cosa ed io raccolgo 

in positivo. 

Porto Allegre, per partire di là, noi lo viviamo da molti anni. Io ho letto con 

attenzione quello che hanno scritto i presidenti di circoscrizione nei documenti 

allegati al bilancio, se leggiamo la lettera che ha scritto la Preisd3nte della 

Circoscrizione 3 al Sindaco, non sarà Porto Alegre però c’è una rivendicazione di 

praticare un rapporto condiviso e diffuso nel territorio anche nella gestione 

dell’amministrazione più normale. Dice la Presidente, i cinquanta milioni ernao 

sembrati un segnale –questo lo dico così faccio vedere che l’ho letta davvero- era 

sembrato un segnale che si è esaurito presto. 

Benissimo, è un modo per raccogliere questo stimolo, che tra l’altro Volpi 

raccoglieva, su un bilancio condiviso e diffuso. Lo dice Gangemi, lo dice Volpi, una 

buona idea non ha il timbro di una Maggioranza o di una Minoranza, una 

buona idea è una buona idea, devo dire però che questo fatto ha radici storiche nella 

nostra città, il rapporto con il decentramento, qui non voglio esagerare dicendo che 

sia Porto Alegre ma certo era sicuramente molto più avanzato che in tantissime altre 

città d’Italia. 

Allora ripartiamo da lì, ripartiamo da quello che scrivono la Circoscrizione 4, la 

Circoscrizione 3, la Due, la Uno, tutte e cinque, su una modalità nella continuità, non 

solo nella occasionalità del bilancio. 

Su questo credo che, chiusa questa sessione, potremo tutti insieme in una proposta 

che io potrei fare al Presidente del Consiglio, di una riunione dei presidenti delle 

circoscrizioni con i capigruppo consiliari oltre che la Giunta, di ragionare come

intrecciamo il metodo del monitoraggio sul bilancio con un metodo di un bilancio 

condiviso e costruito che veda nelle circoscrizioni un ruolo partecipe. 

Anche qui una proposta concreta, connessa ad esigenze, a richieste ma anche come 

avete visto condivisione sul paino cittadino. 

Negli emendamenti ci abbiamo messo qualcosa di più dei cinquanta milioni, negli 

emendamenti c’è, lo dico anche alla circoscrizione 2, non riinterverrò nel presentare 

gli emendamenti, una raccolta di quella esigenza di ridimensionamento della 

questione tagliandi e di vivere la questione tagliandi non come una tassa ma come 

una operazione di miglior uso del territorio da parte di tutti, quindi anche laddove 

non siamo proprio perfettamente d’accordo c’è comunque uno spirito di grandissimo 

rispetto e di grande attenzione e che spero poi nella gestione delle cose possa 

consentire anche di affinare ulteriormente momenti di collaborazione. 

Devo dire che la Circoscrizione 2, gli abitanti della Venezia mi tempestano di 

telefonate e di lettere perché si lamentano di quelli che non sono del quartiere e 

vanno di notte, di giorno, a tutte le ore, nel quartiere. Bene questo è un problema 

reale e le scelte che noi facciamo vanno nella direzione… 

Vado velocemente, l’intervento del consigliere Federici. 

Non abbiamo tagliato i servizi, mi sembra che Federici abbia colto il senso, non ha 

letto Cattaneo ma siamo in due e quindi non è un peccato, ma ha capito il senso 

politico di quello che abbiamo fatto. 

Dentro una situazione stretta siamo riusciti ad evitare di tagliare un servizio,anzi 

abbiamo aggiunto quelle cose che a Silvia, che a Solimano sono piaciute, che sono 

gli interventi sul sociale che incrementano. 

Ti ringrazio Pietro di aver colto questo senso.. e hai ragione anche sul federalismo, 

sai attento, perché quel federalismo lì, che era un federalismo risorgimentale, teso 

cioè ad una unità d’Italia che avesse però una valorizzazione di tutte le sue tradizioni, 

di tutte le sue radici, mi sembra un pochino diverso dal federalismo di Bossi, un 

federalismo egoista, un federalismo legato ad una autonomia all’insegna del non 

rispetto dei valori della persona umana nel suo complesso, il federalismo delle colf 

per cui si aprono le regioni e le città laddove servono le colf, quando le colf non ci 

sono più cessa l’accoglienza. 

Quel federalismo lì, che non è il federalismo solidale e di grandi valori di Cattaneo 

francamente a noi non piace. Mi meraviglia come ci sia qualcuno a cui piacciano 

queste cose. Affari vostri, io con Bossi non ho fatto alleanze. 

Il consigliere Mannelli, che è anche presidente del Consiglio, ha esordito con una 

frase che mi è piaciuta: abbiamo le carte in regola, abbiamo le carte in regola perché 

il percorso da qui alla fine del mandato sia un percorso costruttivo e che la 

discussione che è sicuramente articolata ed ha anime diverse sia una discussione 

costruttiva per la città. 

La segnalazione sull’appeal di Livorno, ha parlato di questo Lorenzo, sulla crisi di 

denatalità a Livorno, devo dire è arrivata seconda Lorenzo, consentimi. Il 

Vicesindaco al Rotary aveva segnalato questa esigenza, lo dico perché le sintonie 

quando si trovano va benissimo ed una sintonia tra il Vicesindaco e il presidente del 

Consiglio a me piace moltissimo per tante motivazioni. 

Questo è un problema, sull’appeal della città e la capacità di attrarre, e quindi il fatto 

che noi ci si ponga come una città più attrattiva a 350 gradi, che mi sembra sia questo 

il ragionamento di Mannelli, che non si accontenti di quanto si è fatto fino ad adesso 

perché tra tutti i parametri che noi discutiamo ci sono anche parametri che ci

debbono far stare con gli occhi aperti, mi sembra un ragionamento assolutamente 

condivisibile e che ci consentirà anche ha detto un dibattito autentico, è così 

guardate, lo diceva anche Mauro Penco, su questo devo dire nello stesso modo, 

un’altra sintonia, non gratuita. 

Abbiamo ragionato davvero. Mauro penco o Lorenzo Mannelli sono entrati in questa 

discussione con livelli di gradimento rispetto al lavoro della Giunta assai più modesti 

rispetto a come ne siamo usciti e devo dire che il lavoro che abbiamo fatto è stato 

tutt’altro che un teatrino. 

Certo sulla nostra storia, perché noi non nasciamo ieri.. io ho avuto un grande onore, 

lo ricordo, guardando Alessandro che non per niente è il Segretario dei DS, quello di 

avere insieme a Carlo Azeglio Ciampi vissuto una giornata con Furio Diaz e Nicola 

Badaloni. 

Io farò un ingrandimento di quella fotografia, la fotografia di due grandi sindaci che 

hanno riaperto la stagione della democrazia in questa città. 

A me dispiace quando si parla di democrazia a vanvera, quando si parla di questa 

città come una città che non ha spazi di democrazia come veniva fatto dal consigliere 

Cartei, sono discorsi. Io ho invece nella mente questo percorso, il percorso che va dal 

Sindaco Mondolfi, che fu l’ultimo sindaco socialista e della Livorno democratica, 

cacciato dai fascisti, dalle bande fasciste da questo palazzo -io faccio rifare una cosa 

dei sindaci perché è utile, non dei potestà, quelli non ci piacciono, penso non 

piacciano nemmeno a Massimo Bianchi, ma quella dei sindaci scelti dal popolo, 

dalla democrazia- al Sindaco Diaz, un altro uomo della Sinistra storica, della grande 

tradizione della Sinistra livornese, i grandi sindaci che la Sinistra ha saputo esprimere 

in questa città. E’ una grande tradizione. Delle tradizioni bisogna essere 

orgogliosi. Sono le tradizioni della città, non della Sinistra; se qualcuno vivesse la 

storia di Mondolfi, di Diaz, di Badaloni come una tradizione solo della Sinistra 

sbaglierebbe, è una grande tradizione di tutta la città, e va riletta per quello che ha 

significato… quello che ha significato anche il Sindaco Diaz quando nel ’56 fece le 

sue scelte. Va riletta tutta, non ci si può dare una autorevolezza a giorni alterni, il 

Sindaco Diaz o è autorevole o non lo è, il Sindaco Badaloni o lo è o non lo é. 

Nel mio piccolissimo anche il Sindaco Lamberti o lo è tutti i giorni o non lo è a 

giorni alterni, e quindi il fatto che una Maggioranza riconosca al sindaco una certa 

autorevolezza vuol dire che riconosce ma anche si fa carico dei problemi. Il Sindaco 

non sarà autorevole a giorni alterni, lo sarà fino alla fine del suo mandato e lo 

espleterà nel rispetto di una grande tradizione che è la tradizione democratica di 

Livorno. 

Io sto andando un po’ lontano dalla discussione però credo che abbiamo fatto e 

stiamo facendo molta politica. Dice Bianchi Enrico, come faccio a parlare con 

Bianchi Massimo che ha fatto politica. 

Ma lo ha fatto in modo più semplice, ci ha detto ma insomma perché non vi vendete 

questo ippodromo? 

E guardate il senso della politica fatta di cose concrete è un senso nuovo che a noi 

tutto sommato in questa dimensione piace. 

L’ippodromo non è da vendere- chiarisco bene- il suo patrimonio, si tratta delle 

attività che vengono svolte, che possono essere gestite in maniera diversa rispetto al 

passato. 

Questo è quello che viene proposto e su questo terreno guardate è il terreno della 

verifica di maggioranza, cioè quello delle aziende strategiche, delle aziende non

strategiche, di un uso conveniente delle cose che si fanno, in un rapporto pubblicoprivato 

innovativo, profondamente innovativo. 

Questa segnalazione è assolutamente politica ed assolutamente pertinente. 

Davide ha parlato di rigore, ha detto che io ho fatto autocritica. In verità facevo 

molte critiche più che autocritiche, consentimi. 

Io ho criticato il Direttore generale, che prende tanti soldi in più, e tutti i direttori 

generali del gruppo del Comune perché debbono essere più rigorosi nel verificare la 

spesa. 

Dice Giuseppe Argentieri, giustamente: ma te en accorgi adesso? 

Io non lo so se potevo accorgermene prima, ho avuto la percezione che nel confronto 

che abbiamo avuto con la città, con le forze politiche, ci fosse la segnalazione di un 

maggior rigore nella selezione della spesa. 

Fatto questo è necessario che io mi faccia carico di questa segnalazione e chieda a 

chi di dovere, e chi di dovere guardate sono i direttori. La spesa di un Comune sta 

sulle spalle del Direttore generale, non del Sindaco. E allora il Direttore generale 

bisogna che faccia quello che sa che deve fare, che ha sempre fatto, sennò non faceva 

il direttore generale, cioè quello di chieder conto a ciascun centro di spesa, esterno o 

interno, delle modalità con cui si spendono i soldi della pubblica amministrazione. 

Non si tratta di una lira o di cento lire, è un costume. Io non so, perché se sapessi di 

spese improprie, ma è certo che il Direttore generale darà disposizione agli uffici del 

Comune perché nessuna spesa impropria, anche tre lire, voglio dire, è un metodo, è il 

rigore…. Davide, Silvia, il ragionamento per cui non è il bilancino del farmacista il 

nostro modo di lavorare, è semmai un certo rigore morale al quale tutti bisogna che si 

ispirino, questo anche nelle aziende del gruppo comunale. 

Io incontrerò tutte le aziende, se siamo soci faremo convocare i consigli di 

amministrazione, parteciperò sulla base di ricognizione precisa delle fonti di spesa. 

per dirla chiara, le aziende possono andare dove vogliono ma ci devono andare se è 

per fare affari, cioè se per realizzare lavoro e intrapresa, questo è l’unico motivo per 

cui si va in giro per il mondo, ed è bene andarci, non ce ne possono essere altri. 

Non è mestiere mio fare queste cose,c hi lo deve fare lo deve fare, chi deve 

relazionare deve relazionare, su questo l’Opposizione incassa una segnalazione, un 

successo? Bene, perché no.. questo è il ruolo dell’Opposizione. Perché ha da dolersi 

l’Opposizione se si raccoglie una segnalazione? Sono riconoscimenti di un rapporto 

corrente nella democrazia che c’è a Livorno. 

Dice Cecio: Goldoni, museo. 

Sul Goldoni, che è il punto dolente.. perché voi lo avete capito il mio obbiettivo era 

di fare una opera lirica, salutare e andare via, perché le opere liriche costano ed io 

non so come si faccia a gestire il Goldoni, però c’è da lavorare su questo. 

Il richiamo è stato quello a incominciare da subito, devo dire da questo punto di vista 

è quello che l’Assessore Bertini costantemente… 

Si richiama un ruolo con il sistema del credito e con le fondazioni che sia più 

radicato sul territorio. Bene, lo dico subito, fondazioni o pseudo fondazioni, qualsiasi 

ente che irrori finanziamenti sul territorio a pioggia sbaglia. Non ci sono le 

condizioni di sponsorizzazioni o qualsiasi altra cosa a pioggia, è l’ora di finirla anche 

da questo punto di vista. 

Noi dobbiamo concentrare, raccolgo così la tua segnalazione Davide, che devo fare, 

raccolgo così, dobbiamo concentrare sulle cose essenziali cioè su un progetto grande 

ogni tipo di possibile finanziamento esterno.

La fondazione bancaria se ha da finalizzare finalizzi piuttosto che distribuendo a 

pioggia in maniera a volte incomprensibile o a volte comprensibile e tutti quelli che 

finanziano a pioggia in maniera incomprensibile la smettano e noi li invitiamo a 

finalizzare, forse allora in un rapporto che guarda non solo a Livorno ma anche alla 

regione, allo Stato e così via, potremmo avere qualche speranza che non avremo solo 

l’unica opera che abbiamo promesso al Presidente Ciampi, mi direte voi, ora non so 

se l’Aida o che cosa insomma.. però che la prima non sia l’ultima delle opere della 

nuova gestione, questo sicuramente in questo mandato Mauro. 

Da qui al prossimo esercizio finanziario noi consegneremo una prima riflessione 

concreta sulla gestione del Goldoni e sui possibili finanziamenti. 

Il consigliere Spagnolo, scorro gli appunti per come ce li ho, ha usato un termine 

giusto: la ripartenza per la Livorno Sport. 

Io mi ci ero industriato, come si può dire che così come è non va bene ma gli 

vogliamo ridare fiducia, e da uomo dello sport ha usato un termine sacchiano per la 

verità, della ripartenza della Livorno Sport. 

Se Mauro consente ripartenza potremmo usarlo, ripartenza significa che è finita una 

azione in difesa e riandiamo all’attacco con velocità. 

Livorno Sport deve gestire il nuovo palazzo dello sport, questo è, deve gestire il 

nuovo palazzo dello sport e quindi il progetto che è allegato negli atti che sono a 

vostra disposizione è la base di partenza per questa ripartenza. 

Bollino blu o bollino rosso. Il bollino blu è una cosa seria e se ci sono macchine 

vecchie che inquinano non è una questione sociale non si fa solidarietà sociale, 

Solimano credo tu sia d’accordo con me, sostenendo che le macchine vecchie devono 

rimanere vecchie ed inquinanti, chi ha una macchina vecchia se ne disfa, non la usa 

oppure la adegua. Non è in quel modo che si recupera la marginalità sociale, mi 

sembra. 

Quindi il bollino blu non è contro l’inclusione che tanto appassiona Solimano ma è 

contro l’inquinamento, niente altro. Mi sembra che da questo punto di vista Gangemi 

non sia condivisibile. 

La consigliera Fugi l’ho supercitata, solo per segnalare che a promesse fatte non si 

viene meno e mi fa piacere che sia Lei ad aver ricordato i quartieri nord per tanti 

motivi.. la più giovane, una donna, e viene dalla Sezione di Corea, voglio dire, c’è 

una tradizione, una tradizione di donne impegnate sui quartieri nord della nostra 

città, e questa è una cosa che mi fa piacere. Spero Silvia su questo noi riusciremo a 

non deludere il tuo progetto. 

Il consigliere Argentieri io lo apprezzo molto, per un aspetto, perché ha sempre a 

cuore le problematiche della cultura, è uno dei maggiori sostenitori del nostro 

Assessore Matteoni… e meno male. Vuoi vedere che attraverso… poi ci vuol far 

lavare le strade e questo è un po’ più complicato, però questa collaborazione con il 

consigliere argentieri rispetto alla finalizzazione di risorse, però Argentieri tu vivi 

anche il mondo delle fondazioni e quant’altro, il terreno della cultura come vedi è 

quello privilegiato di un rapporto, cercheremo di andare di fronte a queste esigenze. 

Il consigliere volpi ha detto tutto, le cose che ha detto in conclusione le condivido 

pienamente, se potessero le mie assicurazioni sulla modalità di gestione della cosa 

pubblica soddisfare le sue esigenze potrebbe ritirare i suoi emendamenti ché 

troveranno dentro il programma dell’Amministrazione piena corrispondenza; parlo 

del risparmio energetico negli edifici della città, barriere architettoniche eccetera, le 

cose che ha detto in conclusione.

Il consigliere Martorano se ne è andato e non Gli rispondo certo. 

Il consigliere Conti se ne è andato e non Gli rispondo certo. Il consigliere conti si 

anima tanto parlando del Segretario generale, ma una volta che ha saputo che a 

Lucca, a Grosseto e ad Arezzo spendono più di noi si vede che evidentemente gli è 

venuta meno la verve polemica e se ne è andato. 

Dice Solimano una bella frase: Il bilancio ha una forte dignità verso gli aspetti 

essenziali del vivere civile in questa città. 

E poi ancora dice che riesce a coniugare lo sviluppo e la coesione sociale. 

Secondo me è molto buono nei miei confronti, ancor di più nei confronti 

dell’Assessore Baldi, ho questo vago sospetto. C’è una certa sintonia tra il 

consigliere Solimano e l’Assessore Baldi, che non è sospetta, è legata proprio ad una 

radice culturale, di impegno politico, assolutamente bella, detto questo però non è, il 

consigliere Solimano, uno che regala giudizi positivi. 

La Sua segnalazione sulla quantità di spese sul sociale che noi facciamo è giusta, 

quarantacinque miliardi nel bilancio che ha il Comune di Livorno è una forte 

segnalazione dell’impegno contro la esclusine sociale. 

Il sociale meriterebbe una maggiore attenzione, lo ha detto il consigliere Vizzoni, è 

una necessità nostra di ritornare con un esame della attività dell’Istituzione sul 

sociale che ci consenta di aggiornare questa istituzione e anche di riflettere sul come 

si colloca l’Istituzione sul sociale rispetto alla Società per la salute. C’è questo da 

riflettere, le tempistiche, l’intreccio tra società per la salute e Istituzione sul sociale. 

Il consigliere vizzoni richiama, e non potrebbe fare diversamente uno con la Sua 

storia, l’attenzione nel sociale ai bambini più piccoli e alle loro vere marginalità. 

Per il resto condivido il Suo intervento completamente. 

Del consigliere duranti ho detto. 

Del consigliere Cartei ho detto. 

Del consigliere Tamburini. Il consigliere Tamburini ci invita a mettere in Giunta 

Boirivant. Ora questo vorrebbe dire sostituire un consigliere… come si fa.. non è 

l’aspirazione del consigliere Boirivant. Se però dice che il consigliere Boirivant è 

matura per fare l’assessore io lo vedo come un complimento, perché dovrei vederlo 

come un… io ho fatto l’assessore per 10 anni, è un ruolo prestigioso, non è 

assolutamente ironizzabile sulle qualità degli assessori.. d’altra parte molti hanno 

fatto gli assessori qui dentro, lo stesso consigliere Cosimi. 

Di Argentieri, Fugi ho detto, Bianchi Enrico credo che sull’Ippodromo sia stato 

soddisfatto, Mannelli… io poi aspettavo anche che tornasse Boirivant questo è il 

motivo per cui la menavo un pochettino per le lunghe.. 

Boirivant, ho segnalato mentre tu non c’eri, l’esigenza di una gestione sociale del 

bilancio, tesa anche a tamponare l’attacco che viene dalla Finanziaria e alle nostre 

dolorose scelte, anche quelle sull’IRPEF, sulle tariffe e così via, in maniera tale da 

sostenere le famiglie che si trovassero… ho fatto questa cosa e la richiamo per te. 

In ultimo, non avendo credo dimenticato nessuno, vorrei parlare di Alessandro 

Cosimi, il quale mi ha fatto una grande cortesia, si è rivolto a me direttamente; è una 

cosa che mi sembra io non possa che apprezzare. 

E si è rivolto a me perché se io ho capito bene ha inteso segnalare la diversità dei 

ruoli tra le forze politiche e una amministrazione, ha inteso segnalare come in una 

città moderna ci sia e ci debba essere spazio per un sistema di partiti sempre più 

autorevole, sempre più forte della propria personalità di progetti, capacità di 

elaborazione di progetto, di verifica, di indirizzo, e ci debba essere spazio per una

autonomia delle istituzioni, che non sono solo dei partiti, o men che meno non sono 

solo dei partiti, qui ha ragione Bianchi, dei partiti della Maggioranza, sono le 

istituzioni di tutti, e sono le istituzioni che hanno l’onore ad esempio di avere al loro 

interno in una giunta personalità della società civile che non sono iscritte a nessun 

partito politico. La segnalazione che fa Alessandro Cosimi in questo approccio 

molto…. 


dal punto di vista politico mi sembra sia molto buona, molto bella: il ruolo delle 

forze politiche e delle loro aggregazioni, l’aggregazione dell’Ulivo, che sicuramente 

ha un ruolo da protagonista nella vita politica di oggi e di domani di questa città, non 

è in contrapposizione. 

Né può lagnarsi di una Amministrazione che trovi maggiore coesione al suo interno e 

crei occasioni di dialogo e di confronto vero tra forze diverse, tra forse diverse unite 

da quello che dicono Davide e Silvia, da un progetto ideale di città. quello che unisce 

tutti è un progetto, non una convenienza, le poltrone famose. 

Non è una convenienza che ci unisce e il progetto dell’Ulivo i cui segretari sono qui 

in consiglio e le parole di Alessandro segnano mi sembra questa diversità di ruoli, 

riconoscono certo una direzione nella realizzazione di un progetto ma non possono 

riconoscere una leader ship politica generale che non è ovviamente propria di chi 

guida una Amministrazione e niente altro –niente altro tra virgolette perché 

ovviamente è tanta roba- ma non c’è un 360 gradi dentro la leader ship di una 

Amministrazione comunale. I 360 gradi stanno nei partiti, i 360 gradi stanno nei 

ragionamenti che i partiti fanno, da Porto Alegre al Magistrato Di Pietro, che sono 

questioni di cui i partiti hanno da dire, hanno da fare e hanno da parlare. 

Cosa diversa anche se essenziale allo svolgimento della vita politica nelle istituzioni, 

nella quale per altro una leader ship c’è e c’è sia perché viene riconosciuta da una 

Maggioranza ma, se mi consentite, ancor di più perché è stata riconosciuta dai 

cittadini, e quello che è stato riconosciuto dai cittadini… d’altra parte io non l’ho mai 

negato, secondo me il passaggio Prodi d’Alema è stato un passaggio delicatissimo, 

l’ho detto anche in altri tempi, perché Prodi aveva un riconoscimento popolare, e 

questo problema è un problema che abbiamo sentito tutti, per primo Massimo 

d’Alema, ed è stato un problema politico che ha creato un problema da risolvere. 

Voglio dire, in questa città non c’è questa dinamica, in questa città caso mai il 

problema è l’esatto opposto, è una corretta integrazione che mi sembra si stia 

definendo bene, tra il ruolo proprio dei partiti.. io ho visto una cosa bellissima fatta 

dall’Ulivo; è quel dibattito con il Vescovo, con il Rabbino, con i rappresentanti del 

mondo delle religioni nella nostra città. E’ stata una iniziativa del movimento 

dell’Ulivo, che l’Ulivo ha fatto ed è stata giusta, perché ha dialogato con le diverse 

anime della città, in modo diverso di come avrebbe potuto dialogare un sindaco ma 

anche in modo complementare a quello che un sindaco può fare, quindi niente di non 

integrabile e di non esclusivo, niente di esclusivo. Citavo la vicesindaco per 

segnalare come non c’é… mi sembra che a Firenze respirino aria livornese…. 


Son tornati indietro? Non ero aggiornato, fino a ieri c’era un’aria livornese. 

Alessandro parla, e concludo davvero subito, del percorso che ci separa di qui alla 

fine del mandato e segnala tutta una serie di questioni che non riprendo per sintesi.

Segnala anche il fatto che abbiamo fatto un passo avanti. Dice Alessandro Cosimi un 

passo avanti, dice Lorenzo Mannelli abbiamo le carte in regola, se io metto insieme 

dico abbiamo le carte in regola e abbiamo fatto un passo avanti. 

Da questo la città non può che trarre un motivo di conforto, non perché ci siamo 

messi d’accordo con i Popolari a fronte dei Socialisti democratici o a fronte dei 

Comunisti ma perché c’è un governo della città complessivamente, con livelli di 

assoluta pari dignità, stabile, capace di garantire un progetto da portare in fondo. 

Questo sta nelle parole del passo avanti, questo sta nelle parole dell’abbiamo le carte 

in regola, e abbiamo le carte in regola sono sicuro che Lorenzo Mannelli lo ha detto 

pensando anche a quella bellissima immagine del LEM, con Diaz e Badaloni, Diaz e 

Badaloni sono le prime nostre carte in regola.. 


non le uniche ma ci sono anche quelle sicuramente nell’idea della Livorno del futuro 

che viene immaginata da tutti e anche da chi mi sta alle spalle come il Presidente del 

Consiglio, un passo avanti con le carte in regola. 

Noi abbiamo lavorato in questi anni con questa nuova coalizione, concludo, la 

Giunta che io guido non è la prima, ho guidato altre, al posto del Vicesindaco 

Bedarida c’era l’Assessore Nebbiai, decidemmo allora di fare una operazione sugli 

avanzi di amministrazione che probabilmente ha creato delle questioni di rigidità, 

giusto segnalare questo problema, non è certo una accusa a nessuno, ero io sindaco, 

sono io tutt’ora il sindaco, oggi ci sono condizioni nuove per creare maggiori 

flessibilità e lo facciamo, senza copy-right perché non è quello che ci serve ma per 

superare stagioni, stagioni che abbiamo condiviso, senza nessun problema. 

Mi sembra che ci siano tutte le condizioni perché Livorno non debba temere né crisi 

di questa Maggioranza, né crisi di questa Giunta, né assetti proprietari e nemmeno di 

non avere un disegno per il futuro, negli uomini, nelle cose, nel disegno politico. Mi 

sembra che ci siano tutte le condizioni perché con buona pace di Massimo Bianchi… 

è evidente che chi sta da un’altra parte cerca di scavare, come è giusto che egli 

faccia, dentro presunte crepe di una Maggioranza. Mi sembra che questa volta 

Massimo, su questo fronte, se crepe cerano le abbiamo tutte insieme messe bene, in 

maniera tale che non solo per il 2004, diceva bene Cosimi, ma fino al 2010 si debba 

pensare non alle persone ma ad un progetto di città che si misuri con la nuova fase e 

il passaggio dal 2002 al 2010, che sono altri otto anni, significa il passaggio ad una 

strategia dello spazio comune mediterraneo ed europeo che è il senso poi del nostro 

essere una città euromediterraneo. Come vedete tutto si tiene, si tiene una 

dimensione di lunga lena, si tiene un progetto nell’immediato, si tiene la possibilità 

di avere una classe dirigente nuova che io non posso fare altro in questi due anni che 

aiutare a crescere su un valore solo, e concludo, che è quello del valore di un 

progetto e di un ideale e non di una poltrona. Se questo è questa classe dirigente sarà 

quella che porterà al 2010 ed oltre questa città, meglio di come non abbia fatto io, 

meglio di come non abbia fatto Mauro Penco che anche Lui è vecchiarello, ma 

sicuramente non disprezzando queste radici. La mia speranza è che qualcuno ogni 

tanto si ricordi che c’è stato un sindaco che non è proprio da rottamare, ma questa è 

altra questione, ne parleremo in un altro momento. 

Io ringrazio tutti e soprattutto quelli che hanno avuto la pazienza di ascoltarmi. 

Un po’ di speranza c’è, io invece non ho speranze, ho formidabili convinzioni che 

Livorno farà moltissimi passi avanti in questi due anni e anche negli anni successivi. 

Grazie.

PRESIDENTE 

Grazie al Sindaco. 

Discussione relativa alla deliberazione C.C. n. 42 del 28 Febbraio 2002: 

“TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI – DETERMINAZIONE DEL COSTO DI 

ESERCIZIO DELLA NETTEZZA URBANA GESTITO IN REGIME DI 

PRIVATIVA PER L’ANNO 2002 E DELLA PERCENTUALE DI 

COPERTURA DEL COSTO DI SERVIZIO” 

PRESIDENTE 

Il primo punto da mettere in votazione è quello numero 4 dell’ordine dei lavori: 

Tassa rifiuti solidi urbani, determinazione del costo di esercizio della nettezza urbana 

gestita in regime di privativa per l’anno 2002 e della percentuale di copertura del 

costo di servizio. 

Brevemente l’illustrazione, proprio per richiamare il senso, il Vicesindaco. 

VICESINDACO 

Essendo già stati abbondantemente esaminati sarò molto sintetica, vorrei soltanto 

ricordare che rispetto allo scorso anno non ci sono incrementi nella spesa del costo 

di servizio ma voglio segnalare che si passa da un 85 ad un 96 e 61 di copertura del 

costo di servizio, quindi questo provvedimento prevede soltanto una conferma in 

Euro ventuno milioni e duecento trentanovemila trecento trentasette per il servizio 

che copre il 96 e 61. 

PRESIDENTE 

Invito i consiglieri a prendere posto per la votazione. 

C’è qualche dichiarazione di voto sui singoli provvedimenti tecnici o si fa una 

dichiarazione finale quando si approva il bilancio? Come credete, potete farla anche 

sui singoli, sul voto sulla tariffa… questo è il costo del servizio. Sono atti 

propedeutici. 


Non a questo, gli emendamenti cominciano dal punto 5, cioè uno sul 5, uno sul 9 e 

tutti gli altri poi sono sul 10. 

Allora io vi chiederei la dichiarazione di voto complessiva, riassuntiva facciamola 

sul punto 10, bilancio e tutti i suoi allegati. Va bene? 

Allora metto in votazione il punto 4 dell’ordine dei lavori. 

Consiglieri che sono favorevoli alzino la mano. Ventiquattro favorevoli. 

Contrari? Dieci contrari. 

Astenuti? Nessun astenuto. 

Il punto 4, tassa rifiuti è approvato.


Oggetto: TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANA - DETERMINAZIONE DEL 

COSTO DI ESERCIZIO DELLA NETTEZZA URBANA GESTITO IN 

REGIME DI PRIVATIVA PER L`ANNO 2002 E DELLA PERCENTUALE DI 

COPERTURA DEL COSTO DEL SERVIZIO. 

http://carto.comune.livorno.it/delibere/DispImage2.asp?DOCID=1100030005000030 

65&NP=7 

Discussione relativa alla deliberazione C.C. n. 43/2002: 

“IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI 2002. INDIVIDUAZIONE 

DELLE CATEGORIE DEI SOGGETTI AVENTI DIRITTO AD ULTERIORE 

DETRAZIONE PER L’ABITAZIONE PRINCIPALE” 

PRESIDENTE 

Punto 5: 

Imposta comunale sugli immobili 2002, individuazione delle categorie dei soggetti 

aventi diritto ad ulteriore detrazione per l’abitazione principale. 

Vicesindaco. 

VICESINDACO 

Questa delibera ha recepito in pieno un accordo, un protocollo di intesa che è 

stato fatto tra il Comune di Livorno e le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL e 

Pensionati, le associazioni nazionali invalidi civili e invalidi del lavoro e i mutilati e 

invalidi di guerra. 

Per noi è stato molto importante questo protocollo perché sulla base di questo 

protocollo sono state portate alcune modifiche a quanto regolamentava le detrazioni, 

e queste riguardano sia la categoria dei portatori di handicap, sia i soggetti a basso 

reddito aumentando un pochino il reddito minimo, da quattordici milioni a quindici 

milioni e cinquecentomila, e questi sono stati riportati nelle nostre categorie che 

abbiamo individuato come gravissimo disagio economico e sociale, grave disagio 

economico sociale, ma la cosa essenziale è che è il frutto di un accordo fatto con tutte 

queste categorie e quindi lascia soddisfatti coloro che difendono gli interessi di 

queste categorie. 

PRESIDENTE 

Su questa delibera c’è un emendamento della Giunta, sia in narrativa che nel 

dispositivo si introduce “per possessori della sola unità immobiliare debbono 

considerarsi altresì comodatari parenti di primo grado del proprietario.

Pareri favorevoli di regolarità tecnica e di regolarità contabile quindi può essere 

posto in votazione. 

Prima va messo in votazione l’emendamento… 


votiamo l’emendamento: 

Componenti assegnati n. 41 

Componenti presenti “ 35 (Lamberti, Mannelli, Gulì, Federici, Volpi, 

Sidoti, Altini, Vanni, Gangemi, Trotta, Bufalini, Cavallini, Neri, Lucarelli, 

Piccini, Penco, Solimano, Fugi, Mirabelli, Tocchini, Spagnolo, Simonti, Cosimi, 

Di Rocca, Cecio, Boirivant, Argentieri, Cartei, M. Bianchi, 

E. Bianchi, Vizzoni, Martorano, Duranti, Bottino, Tamburini) 

Componenti votanti n. 26 

Voti favorevoli “ 25 (Lamberti, Mannelli, Gulì, Federici, Volpi, 

Sidoti, Altini, Bufalini, Cavallini, Neri, 

Lucarelli, Piccini, Penco, Solimano, 

Fugi, Mirabelli, Tocchini, Spagnolo, 

Simonti, Cosimi, Di Rocca, Cecio, 

Boirivant, E. Bianchi, Vizzoni) 

Voti contrari “ 1 (Martorano) 

Astenuti “ 9 (Vanni, Gangemi, Trotta, Argentieri, 

Cartei, M. Bianchi, Duranti, Bottino, 

Tamburini) 

L’emendamento è approvato. 

Prima di mettere in votazione il provvedimento emendato c’è una richiesta di 

dichiarazione di voto del Gruppo di Rifondazione. 

TROTTA 

Noi su questo regolamento abbiamo espresso un voto contrario in commissione e lo 

volevo qui nel dettaglio motivare, a partire da un lato ovviamente alle considerazioni 

di metodo che già abbiamo segnalato all’interno del dibattito generale sul bilancio 

ma nello specifico, per quanto riguarda questo provvedimento è stato portato avanti 

un orientamento che in linea formale potrebbe anche essere corretto, quello di 

omogeneizzare tutte le casistiche relative agli sgravi, alle detrazioni, alle riduzioni 

dell’imposizione per alcune fasce sociali, però poi nei fatti quando si va a misurare 

l’operazione, e non a caso che questo tipo di accordo è stato firmato mi pare di aver

capito dalle organizzazioni sindacali dei pensionati ma non dalle organizzazioni 

sindacali tout court, c’è stato comunque un passaggio che ha eliminato 

sostanzialmente una detrazione che privilegiava alcune fasce di reddito. Penso ai 

cittadini monoreddito nella nostra città che avevano comunque un riconoscimento di 

un abbattimento del 50% dell’imposizione fiscale tramite appunto l’Istituzione per i 

servizi sociali. Si è incrementato le pensioni minime, e questo ovviamente per noi è 

un fatto importate però non si è tenuto conto che in questo modo, non tenendo anche 

l’altra parte, che era importante, cioè quella del sostegno alle condizioni di lavoro 

monoreddito esistenti in città, così siamo andati oggettivamente a penalizzare una 

fascia di cittadini che invece dal provvedimento precedente avevano un riscontro 

importante. Il ridurre del 50% la tassazione per queste fasce di reddito era un 

contributo rilevante per la città. 

Non so quante erano le famiglie che accedevano a questo contributo, per noi era un 

fatto importante mantenerlo. 

PRESIDENTE 

Votiamo il provvedimento numero 5 dell’ordine dei lavori. 

Favorevoli? Venticinque favorevoli. 

Contrari? Tre contrari. 

Astenuti? Sette astenuti. 

Il provvedimento è approvato. 

Per la sua immediata esecuzione. 

Favorevoli? Ventisei favorevoli. 

Contrari? Nessun contrario. 

Astenuti? Dieci astenuti. 

Approvata l’immediata esecuzione. 


Oggetto: IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI 2002 - 

INDIVIDUAZIONE DELLE CATEGORIE DEI SOGGETTI AVENTI 

DIRITTO AD ULTERIORE DETRAZIONE PER L`ABITAZIONE 

PRINCIPALE. 


38&NP=15 

Discussione relativa alla deliberazione C.C. n. 44/2002:

“TASSA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI 

INTERNI: MODIFICHE AL REGOLAMENTO” 

PRESIDENTE 

Provvedimento numero 6, tassa per lo smaltimento rifiuti solidi urbani, modifica al 

regolamento. Vicesindaco. 

VICESINDACO 

Vorrei ricordarvi che lo scorso anno e due anni fa era stata individuata una cifra di 

cinquecento milioni che ernao stati dati all’Istituzione per andare incontro a chi 

aveva delle difficoltà per il pagamento della tassa di smaltimento dei rifiuti. 

Abbiamo pensato di semplificare il tutto riportando tutto all’Ufficio Tributi, perché 

molto spesso chi chiedeva le riduzioni per l’ICI le chiedeva anche per i rifiuti e 

quindi non avessero due luoghi di riferimento. 

E’ stato molto ben accolto il protocollo fatto con le stesse associazioni di cui vi ho 

detto prima, unificando nell’Ufficio tributi la possibilità di avere queste agevolazioni, 

di modo che le agevolazioni sono state concordate con un protocollo di intesa e sono 

state recepite all’interno della delibera. 

Ma la cosa più importante è che sono migliorative rispetto alle precedenti ma 

soprattutto la razionalizzazione, evitare che ci sia una richiesta fatta all’Istituzione ed 

una all’Ufficio Tributi, con una richiesta sola in un ufficio solo chi ha bisogno ha 

possibilità di avere risposte più veloci e più coordinate. 

PRESIDENTE 

Consiglieri che sono favorevoli? Venticinque favorevoli. 


Astenuti? Otto astenuti. 


Per la sua immediata esecuzione. 

Favorevoli? Ventisei. 

Contrari? Nessun contrario. 

Astenuti? Sette. 

Approvata l’immediata esecuzione. 


Oggetto: TASSA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI 

INTERNI : MODIFICHE AL REGOLAMENTO. 

http://carto.comune.livorno.it/delibere/DispImage2.asp?DOCID=110003000500002237&NP=26 


“MODIFICHE AL REGOLAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE”

PRESIDENTE 

Punto 7, Modifiche al regolamento delle entrate tributarie. 

Vicesindaco. 

VICESINDACO 

Questo è semplicissimo perché aggiunge soltanto che sono esenti dal pagamento 

del diritto di affissione manifesti che vedono come committente l’Amministrazione 

comunale, quindi identico a quello dello scorso anno con questa aggiunta. 

PRESIDENTE 

Bene, lo metto in votazione. 

Consiglieri che sono favorevoli? Ventisei favorevoli. 


Astenuti? Sette astenuti. 


Sospendo per un minuto formalmente. La Giunta a questo punto, sulla base della 

delibera immediatamente esecutiva deve deliberare un atto di sua competenza e poi 

riprendiamo formalmente tra un minuto. 

SINDACO 

I provvedimenti che vengono sottoposti a votazione da parte della Giunta sono: 

Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche, conferma per l’anno 2002 delle tariffe in 

vigore per l’anno 2001, sulla quale c’è una votazione unanime; 

Determinazione dell’aliquota addizionale comunale dell’imposta sul reddito delle 

persone fisiche, proposta sempre dal vicesindaco sulla quale c’è una votazione che il 

Segretario generale verifica unanime dei presenti; 

Imposta comunale degli immobili, determinazione aliquota per l’anno 2002, 

votazione della Giunta unanime come ha verificato il Segretario generale; 

Imposta comunale di pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni, approvazione 

tariffe in vigore per l’anno 2002, votazione unanime, il Segretario generale ha 

verificato; 

Tassa rifiuti solidi urbani, tariffe 2002, votazione della Giunta unanime, il segretario 

verifica; 

Imposta comunale sugli immobili, approvazione della misura delle maggiori 

detrazioni per l’anno 2002, votazione unanime, verifica del segretario;

Incremento del contributo delle rette per il servizio di asilo nido e ristorazione 

scolastica, votazione unanime, verifica del segretario. 


Oggetto: “MODIFICHE AL REGOLAMENTO DELLE ENTRATE 

TRIBUTARIE” 


66&NP=7 


“VERIFICA QUALITA’ E QUANTITA’ AREE RESIDENZIALI ABITATIVE 

DA CEDERE IN PROPRIETA’ E IN DIRITTO DI SUPERFICIE. 

DETERMINAZIONE PREZZI ANNO 2002" 

PRESIDENTE 

Riprendiamo la seduta dopo la sospensione, costato che il numero legale, nessuno 

si è mosso, è permanente quindi non dobbiamo verificarlo. 

Punto 8, Verifica quantità e qualità delle aree residenziali abitative da cedere in 

proprietà e in diritto di superficie, determinazione prezzi anno 2002. 

Vicesindaco. 

VICESINDACO 

Ogni anno noi presentiamo il valore che viene calcolato e abbiamo per il PEP 

Scopaia cessione in diritto di superficie 8 e 68 al metro cubo, cessione in proprietà 

14 e 46 al metro cubo, mentre per il PIP Picchianti che ha praticamente esaurito la 

cessione, 17,56 –parlo sempre di Euro io a questo punto- al metro cubo e 26 e 60 

cessione in proprietà. 

Questi sono dati calcolati sul valore medio di quanto era stato attribuito come valore 

dalle ultime sentenze. 

PRESIDENTE 

Grazie. 

Metto in votazione il punto 8. 

Consiglieri che sono favorevoli? Venticinque favorevoli. 

Contrari? Undici contrari. 

Astenuti? Nessun astenuto. 

Il provvedimento è approvato.


Oggetto: VERIFICA QUALITA` E QUANTITA` AREE RESIDENZIALI 

ABITATIVE DA CEDERE IN PROPRIETA` E IN DIRITTO DI 

SUPERFICIE. DETERMINAZIONE PREZZI ANNO 2002. 


67&NP=8 

Discussione relativa alle deliberazioni C.C. n. 47 e n. 48/2002: 

“PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI PER GLI ANNI 

2002-2004 ED ELENCO ANNUALE 2002. APPROVAZIONE” (n. 47) 

“BILANCIO DI PREVISIONE 2002 – APPROVAZIONE” (n. 48) 

PRESIDENTE 

Punto 9, Programma triennale opere pubbliche ed elenco annuale dei lavori – 

approvazione. 

Prego. 

VICESINDACO 

Dobbiamo ogni anno trasmettere all’osservatorio dei lavori pubblici il 

provvedimento del programma triennale dei lavori pubblici del nostro Comune, per 

cui noi in questa delibera abbiamo allegato il programma degli anni 2002 2003 e 

2004 e insieme ci sono anche i programmi che abbiamo nel 2002. 

Questo elenco è parte integrante del Bilancio 2002. 

PRESIDENTE 

Allora il punto 9 e il punto 10 contengono diversi emendamenti, sia proposti da 

consiglieri che dalla Giunta, e siccome alcuni emendamenti sono contestualmente del 

punto 9 e del punto 10, modificando certe poste si modificano anche gli investimenti, 

a questo punto apriamo la valutazione di tutti gli emendamenti… 


sì, piano investimenti, bilancio, sono strettamente collegati. Bilancio significa poi 

tabelle coi numeri ma anche DPOF, relazioni revisionali eccetera, quindi a questo 

punto noi valutiamo gli emendamenti.

Partiamo dagli emendamenti presentati dalla Giunta comunale; sono quelli sotto i 

numeri 13 14 15 e 16. scusate il 14 è stato trattato, era quello relativo all’ICI quindi 

il numero d’ordine 13. 

E’ l’emendamento della Giunta al DPOF. Non ha pareri in quanto è un atto di 

indirizzo politico il DPOF. E’ il numero 13, nota preliminare e allegati, per intendersi 

quello che è stato frutto del lavoro di Maggioranza di questi giorni. 

Lo metto in votazione: 






E. Bianchi, Vizzoni, Martorano, Duranti, Bottino, Amadio, Tamburini) 




Lucarelli,Piccini, Penco,Solimano, Fugi, 

Mirabelli, Tocchini, Spagnolo, Simonti, 

Cosimi, Di Rocca, Cecio, Boirivant, 

E. Bianchi, Vizzoni) 

Voti contrari “ 11 (Vanni, Gangemi, Trotta, Argentieri, 

Cartei, M. Bianchi, Martorano, Duranti, 

Bottino, Amadio, Tamburini) 

Astenuti “ / 

L’emendamento numero 13 della Giunta al DPOF è approvato. 

Il 15 è una modifica al testo della relazione revisionale e programmatica, dati 

finanziari, a pagina 3 nell’ultimo periodo cassare le parole da “derivante 

dall’iscrizione” fino a”del personale dipendente”. 

Ci sono pareri favorevoli, tecnico, quello contabile non rileva perché anche questo è 

un atto diciamo di natura tecnica. 

Lo metto in votazione:






E. Bianchi, Vizzoni, Martorano, Duranti, Bottino, Amadio, Tamburini) 









Cartei, M. Bianchi, Martorano, Duranti, 



L’emendamento numero 15 della Giunta è approvato. 

Emendamento numero 16 della giunta comunale, meglio noto come maxi 

emendamento. 

Pareri sono favorevoli. 

Lo metto in votazione integralmente con riferimento alle singole poste, cioè i punti 

1 2 3 4 5 6 della parte corrente, 1 2 3 4 della parte investimenti, quindi questo 

emenda sia il provvedimento 10 nei primi sei numeri che il provvedimento 9 nei 

secondi 4 numeri. 

Pareri favorevoli. 

Lo metto in votazione:






E. Bianchi, Vizzoni, Martorano, Bottino, Amadio, Tamburini) 









Cartei, M. Bianchi, Martorano, 



Consiglieri favorevoli? Ventiquattro favorevoli. 

Contrari? Dieci contrari. 

Astenuti? Nessuno. 

Controprova sui favorevoli, rialzino la mano. 

Venticinque, rettifico. 

L’emendamento è approvato. 

Riprendiamo gli altri emendamenti….. 

(interventi fuori campo) 

scusate, c’è una verifica da fare anche sul numero dei contrari dell’ultima votazione. 

Venticinque erano i favorevoli, i contrari vogliono rialzare la mano? Dieci, 

confermiamo sono dieci, c’è stato un consigliere che è uscito. 

Passiamo agli altri emendamenti che sono numerati progressivamente. 

L’emendamento numero 1 del consigliere Mirabelli è stato ritirato. 

Emendamento 2, Massimo Bianchi, non può essere messo in votazione in quanto 

altera l’equilibrio di bilancio spostando poste e non dicendo dove si riallocano e 

quindi tecnicamente è una operazione che non può essere. La mancata 

quantificazione –dice il direttore della Ragioneria- della riduzione della spesa, 

nonché la mancata finalizzazione di questa riduzione non consentono.

Quindi non è tecnicamente ricevibile. 


Seguiamo l’ordine degli emendamenti, che sono sui punti 9 e 10, quelli che sono 

votabili si votano e poi si fa l’ultima votazione, sui punti 9 e 10, come anticipato. 

Numero 3 di Massimo Bianchi, sull’Istituto Mascagni. 

C’è un parere sfavorevole di regolarità tecnica in quanto le risorse di bilancio che si 

sposterebbero del contributo per l’Istituto Mascagni sono spostate dal finanziamento 

ordinario per la Società Livorno sport. 

Il parere sfavorevole anche della regolarità contabile: La riduzione del trasferimento 

alla Livorno sport della parte giuridicamente non vincolata non recupera 

integralmente la contrazione dello stanziamento per il Consorzio Mascagni per cui la 

approvazione dell’emendamento determinerebbe squilibrio di bilancio. 

E’ quindi un emendamento che non può essere sottoposto al voto. 

Emendamento numero 4, di Massimo Bianchi, sulla nuova scuola nei quartieri 

nord. 

C’è un parere sfavorevole tecnico: In relazione all’emendamento che prevede una 

spesa di cento milioni ricavabile dagli oneri di urbanizzazione per la progettazione di 

una nuova scuola da allocare nei quartieri nord della città, si rileva che la cifra 

proposta non sarebbe sicuramente sufficiente per la progettazione. In ogni caso la 

progettazione può essere fatta interamente dall’Ufficio tecnico, qualora il servizio 

competente la programmi e ne preveda le relative risorse necessarie per l’esecuzione. 

Il parere di regolarità contabile è favorevole, per cui questo può essere sottoposto a 

votazione, è ricevibile. 

Il Sindaco vuole dichiarare il parere della giunta su questo. 

SINDACO 

Noi votiamo contro perché questo tipo di finanziamento è già contenuto nel 

bilancio nel suo complesso. 

PRESIDENTE 

Di Rocca. 

DI ROCCA 

Forse non era a conoscenza del consigliere Bianchi ma oltre a quello che diceva il 

Sindaco c’è un impegno dell’ATER a costruire una nuova scuola per Sciangai, una 

struttura modulare che possa diventare anche a servizio di tutti i quartieri nord. 

PRESIDENTE 

Bene. Allora lo metto in votazione.

Consiglieri che sono favorevoli all’emendamento Bianchi, il numero 4? 





Di Rocca, Cecio, Boirivant, Argentieri, Cartei, M. Bianchi, E. Bianchi, 

Vizzoni, Martorano, Bottino, Amadio, Tamburini) 


Voti favorevoli “ 10 (Vanni, Gangemi, Trotta, Argentieri, 

Cartei, M. Bianchi, Martorano, Bottino, 

Amadio, Tamburini) 

Voti contrari “ 25 (Lamberti, Mannelli, Gulì, Federici, Volpi, 







L’emendamento è respinto. 

Emendamento numero 5, presentato dalla Seconda Circoscrizione. 

C’è un parere tecnico sfavorevole in quanto: la regolamentazione della sosta 

all’interno della Circoscrizione 2 potrà avvenire in sede di revisione del piano del 

traffico, in ordine alla rivisitazione della disciplina dei tagliandi è già stato 

predisposto un disciplinare per la regolamentazione del rilascio-rinnovo eccetera, che 

è all’attenzione dell’Amministrazione comunale. Non è possibile aumentare 

ulteriormente l’importo della previsione di sanzioni per violazioni al Codice della 

strada. 

C’è anche un parere sfavorevole di regolarità contabile in questi termini: 

L’accoglimento dell’emendamento determinerebbe uno squilibrio di bilancio in 

quanto la riduzione dell’entrata non sarebbe compensata da corrispondente 

incremento dei proventi da infrazione del codice della strada. 

Pertanto l’emendamento è irricevibile e non è sottoposto al voto. 

Emendamento numero 6, del consigliere Trotta, del gruppo di Rifondazione… 

(cambio bobina)

sfavorevole di regolarità contabile: La riduzione da quattrocentocinquanta milioni del 

trasferimento al LEM non è possibile in quanto non consentirebbe di far fronte alle 

spese di gestione deliberate a carico del comune. L’accoglimento quindi 

determinerebbe una riduzione delle entrate non compensata e quindi uno squilibrio di 

bilancio. 

Pertanto l’emendamento numero 6 di Trotta non è ricevibile. 


Non è previsto un intervento di questo tipo; lo dirai nelle dichiarazioni di voto. 


Dopo. 

Emendamento numero 7, di Trotta. 

C’è un parere sfavorevole di regolarità tecnica –questo è il trasferimento all’Istituto 

musicale Mascagni- in quanto l’importo finanziario deriverebbe dalla riduzione 

dell’indennità di funzione e di gettone di presenza agli amministratori comunali, che 

derivano dalla delibera del Consiglio e da quella della Giunta, conseguentemente 

qualsiasi modifica di tali stanziamenti che sia rispettosa del principio di veridicità del 

bilancio è subordinata alla preventiva modifica di tali provvedimenti, cioè non si può 

ridurre l’importo senza aver previamente modificato le due delibere, quella del 

Consiglio e quella della Giunta. Se accolta la proposta di emendamento 

determinerebbe uno squilibrio di bilancio, l’aumento della spesa non sarebbe 

compensato da altra riduzione della spesa in quanto l’indennità, come da parere di 

regolarità tecnica, è disciplinata da due atti distinti che non sono modificati e 

revocati. 

Pertanto anche questo emendamento non può essere sottoposto a voto. 

Emendamento 8. Consigliere Boirivant? 

BOIRIVANT 

Vista la sensibilità del Sindaco e della Giunta, dimostrata con riferimento alla 

problematica dell’IRPEF addizionale, e visto anche lo spirito che effettivamente 

ribadisco in questa sede che si giunga ad uno studio perlomeno di fattibilità ed 

eventuale di una modulazione dell’intera aliquota per fasce di reddito penso che sia 

opportuno ritirare l’emendamento. 

PRESIDENTE 

Allora è ritirato. Grazie Boirivant. 

Emendamento 9, consigliere Vizzoni. 

VIZZONI

Per le stesse ragioni ritirato. 

PRESIDENTE 

Grazie Vizzoni, allora è ritirato. 

Emendamento 10, Gruppo di Forza Italia, consigliere Cartei. 

C’è un parere sfavorevole di regolarità tecnica. 

Con l’emendamento in questione si propone un maggior gettito da recupero evasione 

per tremila cinquecento milioni di lire pari all’abbattimento dell’addizionale IRPEF 

dallo 0,4 allo 0,3. gli stanziamenti in entrata per recupero evasione già previsti in 

bilancio pari a circa settemila cinquecento milioni fanno riferimento a precise 

operazioni di verifica e ricerca già programmate e oggetto di notevole impegno da 

parte dell’Ufficio Tributi. Non è materialmente possibile mettere in campo nel 2002 

ulteriori azioni che diano il rilevantissimo maggior gettito ipotizzato, per cui c’è 

parere di regolarità tecnica sfavorevole. 

E anche un parere sfavorevole di regolarità contabile: l’’emendamento se accolto 

determinerebbe uno squilibrio di bilancio riducendo un entrata non altrimenti 

compensata. 

Per ciò non è sottoponibile al voto. 

Emendamento numero 11, c’è un parere sfavorevole di regolarità tecnica nei 

seguenti termini… 

L’oggetto è costruzione del canile in collaborazione col Comune di Collesalvetti. 

In relazione all’emendamento relativo alla costruzione di un canile in collaborazione 

col Comune di colle riducendo l’entità della spesa complessiva da quattrocento a 

duecento milioni si rileva come il progetto originario fosse di importo pari a circa un 

miliardo. La soluzione proposta nell’attuale programma delle opere pubbliche per un 

importo di quattrocento milioni riduce già all’essenziale la struttura rispetto alle 

esigenze del territorio. Inoltre la capacità ricettiva prevista non è sufficiente neppure 

a coprire le richieste dell’area comunale e conseguentemente l’eventuale struttura 

realizzata d’intesa col Comune di Collesalvetti dovrebbe tener conto delle ulteriori 

esigenze di tale ultimo Comune. 

Il parere quindi di regolarità tecnica, che è dell’Area 4, è sfavorevole; il canile 

sarebbe troppo piccolo rispetto al condominio col Comune di Collesalvetti. 

Non ci sono rilievi, quindi parere favorevole di regolarità contabile pertanto è 

ammesso il voto sull’emendamento. 

Argentieri? Fai una dichiarazione di voto? 

ARGENTIERI 

Sebbene si sia voluto fare un po’ la storia di una ipotizzata realizzazione del canile 

municipale io ritengo ci sia da chiarire questo. questi duecento milioni che 

verrebbero stornati da un capitolo relativo ad un inizio della realizzazione del canile 

municipale dovrebbero servire per dotare le biblioteche comunali di libri. Ma non 

solo questo, io ritengo che sarebbe necessario, non opportuno necessario, creare 

all’interno delle biblioteche comunali o della biblioteca comunale una sezione

specializzata nel libro parlato, questo permetterebbe anche ai non vedenti di poter 

usufruire dei libri, oltre che socializzare all’interno delle biblioteche. 

Non è strumentale, e non è un altro, è un qualche cosa che a mio avviso dovrebbe 

avere addirittura una sua specificità all’interno del bilancio comunale, un capitolo 

ben preciso, perché sennò mi ritrovo a riutilizzare gli stessi termini dell’anno passato, 

quando si va a vedere che peso deve avere la cultura e l’evoluzione all’interno di 

questa città si usano sempre dei pesi ai minimi termini. 

Ora all’interno delle biblioteche ci sono anche tanti ragazzi che partono dalle varie 

parti della città e non solo da Banditella, da Antignano o da Ardenza e quindi sarebbe 

opportuno e necessario a mio avviso che venga istituito un capitolo ben preciso senza 

trovarci ogni anno, modificando certe cose, strumentalmente se vogliamo, richieste 

che vadano incontro a questo tipo di risposta. 

PRESIDENTE 

Parere della Giunta. 

SINDACO 

Noi siamo contrari perché i finanziamenti ai libri li facciamo in altro modo, 

attraverso altri capitoli di bilancio. 

PRESIDENTE 

Lo metto in votazione. 

Una dichiarazione di voto? Ne ha facoltà… ha rinunciato. 



Sidoti, Altini, Gangemi, Trotta, Bufalini, Cavallini, Neri, Lucarelli, Piccini, 

Penco, Solimano, Fugi, Mirabelli, Tocchini, Spagnolo, Simonti, Cosimi, Di 

Rocca, Cecio, Boirivant, Argentieri, Cartei, M. Bianchi, E. Bianchi, Vizzoni, 

Martorano, Duranti, Bottino, Amadio, Tamburini) 


Voti favorevoli “ 7 (Argentieri, Cartei, M. Bianchi, Duranti, 


Voti contrari “ 25 (Lamberti, Mannelli, Gulì, Federici, Volpi, 






Astenuti “ 3 (Gangemi, Trotta, Martorano) 

L’emendamento è respinto.

Emendamento numero 12, Cartei. 


Cartei per gruppo di Forza Italia, l’ho detto prima, anche quelli di Trotta ernao di 

Rifondazione; è a firma Cartei ed altri. 

Questo è relativo al recupero della posta stanziata per l’Istituto Mascagni. 

C’è un parere sfavorevole di regolarità tecnica. 

sul primo spostamento l’Area 3 dà un parere sfavorevole tecnico perché non è 

riducibile lo stanziamento in quanto esistono delle attese di programma da parte di 

molte scuole ed associazioni cittadine e esiste anche quindi parere sfavorevole di 

regolarità contabile: il pagamento della quota annua convenzionale non è 

modificabile, l’accoglimento dell’emendamento determinerebbe uno squilibrio di 

bilancio prevedendo una nuova spesa in parte non coperta. 

C’è su una ulteriore modulazione il parere negativo di regolarità tecnica: l’importo 

del pagamento delle quote, quello dell’ANCI, è stabilito al livello nazionale e 

suscettibile di aumenti annuali, e per lo stesso motivo c’è un parere quindi 

sfavorevole di regolarità tecnica manca la copertura. 

L’altro spostamento dal centro documentazione c’è parere negativo di regolarità 

tecnica in quanto lo storno risulterebbe insufficiente a garantire le spese di gestione 

ordinaria del Centro di documentazione; analogamente, la motivazione è sempre la 

stessa, mancherebbe quindi la copertura e si alter all’equilibrio di bilancio. 

Infine lo storno dal capitolo 140 spese per cooperazione nazionale, parere di 

regolarità tecnica negativo in quanto lo stanziamento in bilancio risulta appena 

sufficiente a garantire il finanziamento di iniziative programmate per l’anno 2002 e 

conseguentemente sempre si altera l’equilibrio di bilancio. 

Quindi non può essere sottoposto a votazione. 

Emendamento numero 17, Cartei per il Gruppo di Forza Italia, quello relativo al 

contributo di novecento milioni per la nascita dei figli. 

C’è un parere di regolarità tecnica dell’Area 3 sfavorevole: L’Amministrazioen 

comunale ha creato negli anni una rete di servizi, asili nido scuole, tata familiare, 

interventi educazione domiciliare eccetera, che costituiscono un sostegno alle 

famiglie e prevedono forme di tutela per le situazioni più problematiche. 

Esiste poi un parere negativo di regolarità contabile: L’emendamento, se accolto, 

determinerebbe uno squilibrio di bilancio, e questo legato al fatto che –ulteriore 

parere di regolarità tecnica sfavorevole sul piano finanziario- con l’emendamento in 

questione si propone un maggior gettito da recupero evasione per novecento milioni 

allo scopo di finanziare l’intervento. Gli stanziamenti in entrata per recupero 

evasione, già previsti in bilancio pari a settemila cinquecento milioni, fanno 

riferimento a precise operazioni di verifica e ricerca già programmate ed oggetto di 

impegno da parte dell’Ufficio Tributi. Non è materialmente possibile mettere in 

campo nel 2002 ulteriori azioni che diano il rilevantissimo maggior gettito ipotizzato. 

Per questi motivi c’è, anche da questo punto di vista, un parere negativo, quindi non 

avendo copertura altera l’equilibrio di bilancio e non è sottoponibile al voto. 

Sono terminate le valutazioni e le votazioni sugli emendamenti, dobbiamo 

procedere a mettere in votazione il punto 9 e il punto 10 e a questo punto come

convenuto chiedo se ci sono dichiarazioni di voto finale, poi procediamo alla 

votazione del 9 e del 10 che sono strettamente collegati. 

Consigliere Boirivant, 3 minuti per gruppo. 

BOIRIVANT 

Anche meno signor Presidente. 

Signor Presidente, signor Sindaco, signori consiglieri, io introdurrei questo 

intervento, brevissimo, con una sottolineatura che ho sentito proprio in questa aula 

consiliare allorché ci congedammo da Monsignor Abbondi e da Monsignor Savio. 

Allora si disse che bisogna guardare oltre. Fu una affermazione del Sindaco e fu una 

affermazione molto apprezzata, i vorrei che diventasse un po’ il nostro slogan, per 

cercare di non fermarsi alle problematiche contingenti ma per aiutare tutti noi nel 

confronto quotidiano a risolvere i problemi proprio nell’interesse della città e con 

ricadute anche molto importanti che abbiamo visto anche sui progetti e su ciò che 

andremo a fare per i cittadini della città di Livorno. 

E’ chiaro che fin da domani siccome abbiamo fatto dei progetti bisognerà che i 

progetti vengano realizzati e noi siamo pronti a riaprire subito il dibattito appunto per 

verificare che questi progetti vengano effettivamente realizzati, per cui il nostro voto 

sarà favorevole e direi in un certo senso non solo favorevole ma di apprezzamento al 

lavoro che è stato svolto da tutto il gruppo di maggioranza. 

PRESIDENTE 

Penco. 

PENCO 

Per la nostra dichiarazione di voto vale l’intervento che ha fatto la consigliera Fugi 

che all’interno del Suo intervento ha fatto anche dichiarazione di voto. 

PRESIDENTE 

Trotta. 

TROTTA 

Bene, anche dalla discussione degli emendamenti abbiamo capito che questo non 

era nemmeno il migliore dei bilanci possibili, ma l’unico bilancio possibile visto che 

ovviamente nessun emendamento aveva.. questa \discussione quindi è stata una 

discussione evidentemente accademica, quella che abbiamo fatto, inutile perdere 

anche quei 24 giorni scarsi e miseri che abbiamo avuto per discutere questo bilancio, 

era già tutto, come già si supponeva visto che i bilanci nascono in un certo modo e

muoiono come muore questo in questo modo, quindi credo che a maggior ragione ha 

senso riprendere il ragionamento su una impostazione politica diversa nella 

discussione sui bilanci, altrimenti poi si intrecciano ovviamente valutazioni politiche 

sul modo appunto come si discutono questi grandi provvedimenti e poi valutazioni 

sul ruolo credo anche degli uffici da questo punto di vista, che non può essere credo 

un ruolo censorio ma deve essere un ruolo di coadiuvazione dei gruppi consiliari a 

produrre quel livello anche di contributo emendativi che consenta di alzare il livello 

della discussione. 

Questo non è accaduto neanche stavolta, opereremo con forza e con rabbia perché la 

prossima volta questo possa verificarsi. 

PRESIDENTE 

Argentieri. 

ARGENTIERI 

Non so se ridere o se piangere. Seriamente, aldilà della battuta, è un bilancio che 

era nato evidentemente in una stanza chiusa, c’è stato uno sprazzettino di luce 

quando all’interno della Maggioranza ci sono state le gomitate e poi è tornato stanza 

chiusa, chiusa ma chiusa a chiave, ferma, decisa, convinta, non c’è stato spazio per 

niente. Diceva bene il collega di Rifondazione comunista, poi criticate le Opposizioni 

come si muovono o che non riescono a muoversi, chiedete contributi eccetera, ma 

come si fa, come si fa ad avere un ruolo attivo che sia proficuo nell’interesse della 

città quando tutto viene chiuso nei confronti delle Opposizioni. Non ci sono spazi di 

alcun genere, nemmeno al livello di collaborazione degli uffici perché gli uffici 

vengono sequestrati fino all’ultimo minuto e l’ultimo giorno utile per presentare gli 

emendamenti. Non abbiamo nessun sistema di supporto, nulla, e poi ci rimproverate 

se noi diciamo che siete una Maggioranza chiusa, che non ha nessuna voglia di 

colloquiare con le Opposizioni in termini sempre di confronto, state attenti, non in 

altri sensi. 

E’ Per questi motivi quindi, a maggior ragione, che non vediamo altro tipo di 

posizioni, noi dobbiamo per convinzione sempre più forte manifestare tutto il nostro 

dissenso nei confronti di questa operazione bilancio, nata male, gestita male, e 

conclusa male, nella maniera più assoluta, e quindi non possiamo che confermare la 

nostra posizione negativa su tutto quanto l’impianto. 

PRESIDENTE 

Martorano. 

MARTORANO

..prima per la competenza dimostrata, ora anche la mia stima per l’arguzia, perché 

ha fatto un ragionamento ineccepibile: se così è questo era l’unico bilancio che 

poteva essere presentato, perché gli emendamenti sono stati a mio modesto avviso –e 

qui faccio un discorso soggettivo- sono stati trattati in un modo che non mi pare sia 

stato consono a quelle che sono le prerogative che la legge attribuisce ai consiglieri. 

Faccio un esempio certamente sbagliato perché io in questo consiglio comunale 

sbaglio sempre però ogni tanto voglio far sentire anche la voce di chi sbaglia, da 

confrontare con la voce di chi fa tutto bene. 

Allora io faccio un ragionamento a voce alta, da giurista artigiano: ma come è 

possibile che sia ricevibile un maxi emendamento che cambia di quattro miliardi e 

passa il bilancio del Comune e non sia ricevibile l’emendamento che cambia di 

quattro milioni, cinquanta milioni, cento milioni… 

Ecco io che ne ho masticato un pochino magari quando ero all’Università, nel 1912, 

questi concetti mi giungono un pochino ostici e mi pare che questo meccanismo di 

irricevibilità a tutto campo, ovviamente è dato da coloro che sono delegati tra 

virgolette a far sì che queste cose si possano dire.. Voglio ricordare senza offesa per 

nessuno e senza dare giudizi negativi o positivi che la figura della Segreteria generale 

è cambiata, prima il Segretario generale era lo stato che garantiva, ora il Segretario 

generale ha prerogative a valenza diversa e quindi mi sono permesso di discutere, di 

confutare queste tesi di irricevibilità che mi sembrano delle tesi di irricevibilità che 

per quelle che sono le mie cognizioni e concezioni mi sembrano leggermente 

arrampicate per quel problema che io avevo detto in precedenza, quattro miliardi 

vanno bene, cento milioni no. 

Ora io sono amedico nei giudizi ma ho voluto fare questa modesta esternazione 

perché questa possa servire di riflessione a coloro che si sono trovati a questa 

discussione. 

Ovviamente fatta questa premessa certamente errata aggiungo, visto che sono stato 

anche favorevolmente colpito stamani dalla collegialità della giunta quando ha 

discusso quei sette otto punti così rapidamente, cosa che non mi ha sorpreso, per 

questo e per altre cose do un giudizio sfavorevole sul bilancio, e guardate io ero 

tentato a fare forse anche un discorso di altro tipo ma la discussione che si è avuta 

stamani su queste tematiche mi ha veramente sconcertato. 

Grazie. 

PRESIDENTE 

Consigliere Bianchi Massimo. 

BIANCHI M. 

Francamente la conclusione frettolosa a cui si sta giungendo non dà grazie al 

dibattito che invece si è mosso su toni elevati. 

Se domani dovessi scrivere un articolo a commento di questa sessione di bilancio 

darei dell’intervento di Mannelli questa lettura: eppur si muove. 


Lo voglio lasciare a verbale. Ora poi vedrai che alla fine dei titoli dico perché.

Perché l’intervento del Presidente del consiglio non ha spostato niente se non i toni, 

rispetto alle cose con cui si era entrati in questa sessione di bilancio. 

L’intervento, devo dire molto impegnato, del Segretario dei DS lo potrei titolare: 

volo alto perché così non vedo quello che c’è e mi preparo al nuovo necessario. 

E’ il titolo di un intervento che pone le premesse per una fase diversa dell’approccio 

rispetto agli anni che verranno, credo poi ne dovremo riparlare. 

Al Sindaco dedico questa, gliela dedico con affetto, il discorso di Mosè e di Aronne, 

oggi sappiamo chi è Mosè, lo hai detto tu, vedremo chi è Aronne, perché la Bibbia ti 

dice che poté contemplare la terra promessa ma non ci poté entrare perché aveva 

dubitato. Il discorso di Mosè e Aronne. 

Perché ho dato i titoli… perché vedete sulle questioni dei numeri, c’erano Trotta non 

un bilancio vero, ce ne erano due, perché… 

PRESIDENTE 

Non ci entrò nemmeno Aronne nella terra promessa. 

BIANCHI M. 

Perché c’era il primo e il secondo… 

Tu mi rubi le battute.. aspetta. 

Allora, non c’è stata permeabilità del bilancio. Devo dire centrale alla discussione 

di questi due giorni non è stato il bilancio, voi avete oggi rappresentato in 15 giorni 

come si apre una vicenda politica e come la si chiude. I numeri oggi vi consentono di 

chiuderla con la dichiarazione del Sindaco, lo avrei fatto con lo stesso taglio 

probabilmente anch’io, vedremo.il problema è di vedere se è stato un armistizio o se 

siete convinti insieme di percorrere una strada che ha alcune scadenze; potreste far 

finta che non ci siano ma tutti sapete che ci sono. 

Vedi Lamberti a me l’unica cosa che non mi puoi dire è che c’è da questa parte 

della Minoranza una ricerca delle poltrone, questo a me non lo puoi dire… 


fermati, ora ci arrivo. 


Io credo che invece il Consiglio comunale ritrovi, e il silenzio dei partiti di queste 

settimane, abbia fatto ritrovare in questa sessione il gusto per la battaglia e l’impegno 

politico. Io ne prendo atto e poi noi controlleremo, il nostro compito è controllare, 

intanto questo, se tra le cose che avete detto e quelle che vi accingete a fare ci sia 

coerenza perché devo dire è diritto della Maggioranza governare, è nostro diritto però 

di dover credere oggi che quello che ci avete detto sia vero. Si tratta di attendere e di 

verificare. 

Do un consiglio: nel momento in cui si volesse alzare il dibattito bisogna affrontare 

le caratteristiche negative che ci sono di questa città, che ha una deriva in genere 

conformista dove basta una voce fuori del coro per passare dall’elenco dei buoni a 

quello dei cattivi. 

E’ una città che ha secondo me una cultura in gran parte affezionata a stare sempre 

dove siamo di più rispetto a dove siamo di meno; vi dovete abituare credo, e ho

finito, che il sistema della città, che purtroppo non prevede in sostanza una possibile 

alternanza, debba essere ricostruito questo sistema politico contando sul fatto che 

anche la Maggioranza non è sola e deve ritenere che c’è un’altra parte della città. 

Questo è il giudizio complessivo che do devo dire di un dibattito che francamente ha 

onorato queste due sessioni del consiglio comunale per cui ritengo che non abbiamo 

perso tempo in queste ore. 

PRESIDENTE 

Vizzoni. 

VIZZONI 

Io come votazione naturalmente esprimo giudizio positivo come Partito socialista 

per lo sforzo che è stato fatto sul sociale, però devo sottolineare un fatto che è stato 

ripreso dal consigliere Mannelli e cioè noi ci troviamo di fronte ad una città che sta 

diminuendo il suo numero di abitanti e sta diminuendo soprattutto nella parte che 

dovrebbe costituire lo sviluppo cioè nella parte dei giovani, dei neonati, mentre 

aumenta la parte dei vecchi e dei malati. 

E’ un problema della società che non si risolve soltanto aumentando le poste sul 

sociale, ecco io vorrei richiamare l’attenzione del Sindaco su questo fatto, che non si 

può continuare ad aumentare le poste sul sociale per migliorare le condizioni di una 

città che evidentemente ha una crisi. Se diminuiscono gli abitanti, diminuiscono i 

giovani, questo non si può rimediare dando un contributo a chi procrea perché non è 

con questo sistema che si migliorerebbero le situazioni. Già oggi ci ha detto 

l’Istituzione del sociale che mille e trecento bambini livornesi sono assistiti dal 

sociale appunto. 

Ecco io credo che i giovani non proliferano perché hanno paura di questa società, di 

una società che li mette in ansia, perché non c’è più un lavoro sicuro, perché le 

aziende non sono più sicure. 

E’ una realtà dove fra lotte ora religiose e di tutti i tipi non c’è più la sicurezza per 

guardar con bonomia diciamo alla cita. 

Ecco e allora io inviterei i colleghi che rimarranno qui, perché io penso che poi 

automaticamente dovrò finire, di pensare allo sviluppo di questa città, soprattutto ad 

uno sviluppo tranquillo, sereno, civile, che abbia anche meno bisogno della politica 

per poter assicurare a tutti i cittadini quella sicurezza di base che è il vero modo per 

poter vivere tranquillamente la vita. 

PRESIDENTE 

Grazie.(Interventi fuori campo)

Prego i consiglieri di entrare, dobbiamo fare quattro votazioni.Occorre votare il 

punto 9, programma triennale delle opere pubbliche e l’elenco annuale dei lavori e il 

punto 10, bilancio di previsione 2002, comprensivo di tutti i suoi allegati. 

Su entrambi poi è richiesta la votazione per l’immediata esecuzione per superare il 

limite dell’esercizio in dodicesimi del bilancio. 

E’ stato chiesto l’appello nominale sul punto 9. prego. 

Il Segretario generale fa l’appello nominale. 

PRESIDENTE 

Sul punto 9, favorevoli venticinque, contrari nove, astenuti nessuno. 

Il punto è approvato. 

Metto in votazione l’immediata esecuzione per alzata di mano. 

Favorevoli? Ventisei favorevoli. 

Contrari? Otto contrari. 


E’ approvata. 


Oggetto: PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI PER GLI 

ANNI 2002- 2004 . ED ELENCO 2002. APPROVAZIONE. 


36&NP=41 

Allora per appello nominale il punto 10 che è l’ultimo, sul bilancio di previsione, 

approvazione. 

Il Segretario generale svolge l’appello nominale. 

PRESIDENTE 

Presenti trentaquattro, favorevoli venticinque, contrari nove, astenuti nessuno. 

Il punto 10 è approvato. 

Metto in votazione per alzata di mano l’immediata esecuzione. 

Favorevoli? Ventisei.

Contrari? Otto contrari. 


E’ approvata. 


Oggetto: BILANCIO DI PREVISIONE 2002. APPROVAZIONE. 


94&NP=9 

Ci sono nove ordini del giorno di accompagnamento e di indirizzo che saranno posti 

come primo punto di discussione della prossima seduta. 

Arrivederci.

Discussione integrale - Comune di Livorno

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