La grafite, la carta, il segno. 25 opere che ripercorrono il percorso dell'artista dal 1951 fino al 1974. Disegni e carte che seguono la nascita e lo sviluppo del segno che ha rappresentato la cifra stilistica dell'artista lungo tutta la sua carriera. Dalle prime prove, ancora pienamente informali e spaziali, al raffreddamento concettuale degli anni '60.
A quindici anni di distanza la Galleria Guidi, torna a dedicare, nei suoi spazi di Via Chiossone 19r a Genova, una mostra monografica al lavoro di Emilio Scanavino.
Venticinque opere che ripercorrono il percorso dell’artista dal 1951 fino al 1974.
Disegni e carte perlopiù, che permettono di seguire la nascita e lo sviluppo del segno che rappresenterà la cifra stilistica dell’artista lungo tutta la sua carriera.
Dal matericismo delle prime prove, ancora pienamente informali e spaziali, al raffreddamento concettuale che l’artista opererà al termine degli anni ’60, il vero protagonista dell’arte di Scanavino rimarrà infatti sempre il segno, il “suo†segno, grazie al quale l’artista riuscirà a costruire il proprio alfabeto senza fine.
Ed è proprio nella grafica, nel disegno, che si riesce a percepire i mutamenti ed il maturamento del singolo graffio.
Emilio Scanavino è nato a Genova nel 1922. Innumerevoli le esposizioni dedicategli tra le quali ricordiamo la sala personale alla Biennale di Venezia nel 1960 e nel 1966 e le antologiche alla Kunsthalle di Darmstadt, a Palazzo Grassi a Venezia ed al Palazzo Reale di Milano. È morto a Milano nel 1986. Oggi è considerato uno dei più importanti artisti italiani del secolo appena concluso.
Immagine: Emilio Scanavino, Immagine a forma di gobba1969, olio su tavola, cm 100 x 100
Catalogo: Ed. Galleria Guidi
Data di apertura: Giovedì 6 settembre – h 18’00-24’00
Galleria Guidi
Via D. Chiossone 19r Genova, Centro Storico
Orari d’apertura Lunedì pomeriggio/Sabato 9’30/12’30 – 16’00/19’30