Prunus spinosa – Prugnolo

Candido Prugnolo
già in febbraio fiorito.
Gioia al guardarti!

Fenologia minima: fioritura, risveglio vegetativo, fruttificazione
Areale di origine (native range): Europa e Asia Minore

Quando l’inverno sta per finire si può godere della fioritura esuberante di questo piccolo albero, o grosso arbusto, da sempre coltivato lungo fossi e linee di confine a formare siepi impenetrabili grazie a rami fitti e spinosi. La fioritura segue di pochissimo quella del cugino mirabolano e distinguerlo da questo è impresa ardua, il Cacciatore di Alberi è avvisato.

Siepe lungo un fosso al Campo dei Girasoli. Portamento arbustivo con rami sottili e ascendenti che salendo si allargano, qui in marzo carichi di fiori.
Può essere fatto crescere anche ad alberello, ma allora ha chioma aperta e irregolare. Come in questo esemplare in Orto.
Il meglio di sé lo offre alla fioritura, quando si ricopre di fioretti bianchi.
I rametti, ancora privi di foglie, ne sembrano avvolti tanto sono fitti e numerosi. Ma sono singoli sul loro breve peduncolo.
Riflessi dorati di un tramonto marzolino
Fiore bisessuale, come per tutti i susini. Simmetria pentagonale con petali larghi e dalle unghie sottili, numerosi stami e alto pistillo al centro.
Fiore uguale in tutto a quello del mirabolano (a destra), tranne nelle dimensioni: munitevi di una moneta da due euro e di una da venti centesimi, pronti ad usarle all’occorrenza.
Spesso il fiore dell’amolo ha i sepali ripiegati sul ricettacolo, mentre nello spinosa restano spiegati. Ma sarebbe imprudente considerarlo un carattere dirimente.
Fuorvianti pure le antere, anche se sembrano essere più grassottelle.
Bordo finemente dentato. Pagina superiore verde brillante, inferiore più chiara.
Apice acuto e base alquanto stretta tanto che la parte più larga della lamina è spostata verso il vertice. Foto: settembre.
Il nome comune deriva dalle numerose spine sui rametti grigiomarrone
A dire il vero anche il cugino amolo ne è ben fornito, ma nel Nostro hanno un comportamento particolare: si trasformano presto in rametti. O se volete, i rametti cominciano a crescere credendo di essere spine.
I rametti sottili, e come detto di colore scuro, tendono a conservare poche foglie (tecnicamente si dicono afilli); è questo un altro tratto caratteristico.
Corteccia liscia con lenticelle; colore grigio
Invecchiando tende a rimanere liscia
I frutti sono drupe rotonde e solitarie. Bluviolacee a maturazione e ricoperte di pruina. Nelle foto in maggio.
Giugno
Sensibilmente più piccole di quelle del mirabolano. Foto in settembre.
Fittamente distribuite sui rametti.
In città è raro. Nella foto un giovanissimo esemplare al Parco dei Cigni.
Un luogo dove cresce abbondante è il Campo dei girasoli. Una visita in marzo permette di gustare ampi scorci seguendo il perimetro del giardino, in specie i lati est e sud.
In secondo piano un maschio di salice bianco.
Lezione di dendrologia nell’arbusteto di Agripolis (Legnaro).

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