Potatura: Sylvoz o doppio capovolto

Buongiorno Amici del PaperCigno, non ci sentiamo dagli auguri di Natale ma…scusate… ho approfittato di queste belle giornate per iniziare la potatura dei nostri vigneti di Prosecco.

Oggi sta’ piovendo, ho tempo libero e così vi spiego i due principali sistemi di potatura usati nei nostri bei colli, ovvero il sistema “Sylvoz”, usato principalmente nelle zone collinari intorno a Conegliano e il sistema “Doppio Capovolto o Cappuccina usato più frequentemente nelle zone di Valdobbiadene.

Il Sylvoz è un sistema di potatura lunga che prevede un fusto eretto fino ad una certa altezza circa 140- 170 cm ( l’altezza dipende molto dalla posizione e dall’umidità’ del luogo) che poi curva bruscamente a 90° portandosi in posizione orizzontale creando un cordone con dei capi a frutto di circa otto-dodici gemme scansiti ogni 40 – 60 cm piegati ad archetto e fissati ad un filo inferiore, solo lungo questo tralcio la vite fruttificherà’, alla base di tale capo a frutto potrà essere lasciato uno sperone per un rinnovo vegetativo successivo.

Il sistema Doppio Capovolto o Cappuccina è una forma di allevamento derivante dal Guyot e consiste nell’allevare su un ceppo ad altezza variabile tra gli 80- 100 cm due tralci a frutto e due speroni. Il tralcio a frutto in questo caso conterà dalle 8 alle 12 gemme, sarà quello che produrrà i frutti e sarà’ curvato verso il basso con un’inclinazione di 30 – 40° e fissato ad un filo inferiore, gli speroni invece serviranno a garantire il capo e frutto nell’annata successiva.

In relazione al sistema di allevamento scelto il numero di viti per ettaro sarà diverso, maggiore nel caso del Doppio Capovolto in quanto le viti dovranno essere più vicine, minore nel caso del Sylvoz che avendo un cordone un po’ più lungo dovranno essere più distanziate.

E’ consuetudine indicare i tre classici tagli della potatura con i seguenti termini
“Taglio del passato” consiste nell’eliminare il capo a frutto vecchio, quello che ha prodotto nell’annata precedente.
“Taglio del presente” consiste nell’individuare il capo a frutto migliore e nella posizione migliore, generalmente più vicino possibile al cordone, che servirà per produrre nell’annata.
“Taglio del futuro” consiste nel lasciare degli speroni a due gemme che daranno vita al capo a frutto nell’anno successivo.

Cari amici ora torno in vigna rammentandovi un vecchio proverbio popolare dei nostri nonni nei confronti della amata vite …lasciami povera che ti farò ricco…

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