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Il Falco pellegrino (Falco peregrinus)

Una presenza di pregio nel Beigua

Il Falco pellegrino è un rapace ornitofago particolarmente eclettico ed a distribuzione cosmopolita. Le popolazioni europee mostrano oggi una tendenza generale positiva, e la specie è ormai considerata sicura. Il comportamento migratorio è ampiamente variabile, con le popolazioni più settentrionali che si spostano su lunga distanza, e quelle progressivamente più meridionali residenti o solo dispersive. Anche in Italia la specie è ampiamente diffusa, con notevoli densità in aree di particolare ricchezza ornitologica. La stima nazionale è di 700-800 coppie nidificanti, distribuite nelle più diverse tipologie ambientali; di recente ha colonizzato con successo anche contesti urbani. I siti di nidifi cazione sono abitualmente rappresentati da falesie rocciose, sia in ambito costiero sia nelle valli interne; ma anche manufatti di antica e nuova concezione (castelli, palazzi, torri) vengono sfruttati dalla specie, ed oggi l'uomo è talvolta intervenuto apponendo nidi artifi ciali in ambienti urbani per favorirne l'insediamento. Il Falco pellegrino cattura al volo le sue prede, e tra quelle più frequenti si annoverano il Piccione torraiolo, lo Storno, i rondoni, il Colombaccio, e una vasta gamma di altre specie che durante l'allevamento della prole sono spesso attinte da stormi in migrazione. Con la colonizzazione di nuovi siti si creano spesso situazioni confl ittuali con altre specie, in particolare nei confronti del Corvo imperiale, mentre nei confronti del Gheppio esercita frequentemente azione predatoria; a sua volta può però soccombere per l'arrivo del Gufo reale.
 
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