Arcano XVIII: La Luna... innamorata del Lupo

La Luna, Arcano XVIII, rappresenta il grande archetipo femminile e materno, con tutte le sue ambiguità e contraddizioni. In questo articolo, però, preferisco concentrarmi sul significato letterale della carta, evidenziato dai due animali (cani o lupi) che, avidamente, traggono il proprio nutrimento dalla Luna. Ciò mi offre l'opportunità di dedicare un piccolo tributo al Lupo, che considero il mio animale totem: vi racconterò infatti una bellissima storia – purtroppo non inventata da me, ma reperita sul web – sull'amore ancestrale che lega questo magnifico ma controverso mammifero all'argenteo astro notturno.

Mi sono sempre chiesta se sia vero che i lupi ululano alla Luna... E' un'idea molto romantica ma, probabilmente, del tutto irrealistica! L'ululato aiuta i lupi a rimanere in contatto con gli altri membri del branco. Affinché il suono dell'ululato possa propagarsi fino ad alcuni chilometri di distanza, il lupo deve alzare il collo all'insù: questa posizione potrebbe aver fatto nascere la leggenda secondo la quale i lupi ululano alla Luna. Certo, non si può escludere che, durante le fasi di Luna crescente, la maggiore luminosità notturna abbia realmente degli effetti sulla fauna selvatica e quindi anche sui lupi. Nell'immaginario popolare, però, è fiorita la leggenda secondo la quale il Lupo e la Luna sarebbero irresistibilmente attratti fin dalla notte dei tempi. Proprio a questo mito romantico è dedicata la storia cui accennavo all'inizio e che recita più o meno così:

«C'erano una volta due fratelli: il Sole e la Luna. Essi facevano parte della schiera degli dei immortali e, insieme, si contendevano il cielo. Il primo governava il giorno, la seconda la notte. Erano molto uniti e il fratello amava la sorella tanto quanto la sorella amava il fratello. Ma qualcosa opprimeva il cuore della Luna: per tutta la durata della sua vita aveva guardato il mondo solo dall'alto, senza mai potersi avvicinare al suolo; come ogni cosa proibita, la terra era per lei un richiamo irresistibile, che le straziava il cuore. Tutto ciò rendeva la Luna infelice e nemmeno il fratello riusciva a ridonarle il sorriso.

Così, un giorno, il Sole decise di aiutarla a scendere dal cielo, con la promessa che sarebbe tornata prima del calar della notte, così nessuno si sarebbe accorto della sua assenza. La Luna, felice, poté finalmente toccare quella terra che per molto tempo aveva bramato. E fu proprio qui che ella incontrò il Lupo. Egli era molto bello, con il pelo bianco e i muscoli possenti. Si guardarono per un attimo. Gli occhi dorati del Lupo incontrarono quelli argentei della Luna. E fu così che il Lupo si innamorò della Luna. Tuttavia, egli non sapeva chi lei fosse ed ella dovette tornare nel cielo, come promesso. Così furono costretti a lasciarsi. Il Lupo, però, aveva piantato nel cuore della Luna il germoglio del primo amore, così ella non poté dimenticarlo.

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Il Sole si accorse del cambiamento avvenuto nel cuore della sorella e, quando vide il Lupo cercare una bellissima fanciulla con occhi e capelli d'argento sulla terra, capì che cosa era accaduto. Come si è già detto, il Sole amava molto la sorella e non poteva sopportare la sua infelicità: decise, così, che avrebbe aiutato il Lupo e la Luna ad incontrarsi. Essi si sarebbero visti di giorno, mentre il Sole distraeva gli dei e gli uomini con la sua luce abbagliante. E così il Lupo e la Luna divennero amanti. Il Lupo prese sembianze umane per poter amare meglio la Luna, ma in tal modo cominciò ad invecchiare. La Luna non poteva sopportare di continuare a vivere mentre il Lupo moriva. Decise di rinunciare alla sua immortalità e di non tornare mai più in cielo.

Gli dei si adirarono: non potevano sopportare che uno di loro abbandonasse il suo compito per amore di un mortale. Essi punirono i due amanti: la Luna venne imprigionata per sempre nel cielo, con le stelle a sorvegliarla, e il Lupo fu condannato a chiamarla incessantemente con il suo malinconico ululato, ogni notte per l'eternità. Ancora una volta, il Sole non poté sopportare la sofferenza della Luna. Egli convinse gli dei a concedere loro la possibilità di incontrarsi ancora. E' per questo motivo che, una volta al mese, non si vede la Luna nel cielo: ella è scesa sulla terra per incontrare il suo amato, che solo in quella notte può riprendere una forma umana.


Ancora oggi, a distanza di secoli, il Lupo rincorre ogni notte la Luna nel cielo, senza mai poterla avvicinare. Ancora oggi la Luna, infelice e pallida, guarda dall'alto il suo Lupo e aspetta con ansia la notte in cui potrà stringersi di nuovo al suo petto.

Il Lupo si è innamorato della Luna e nessuno, nemmeno gli dei, potrà mai cambiare le cose».     

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