Cenone di Capodanno, ecco i menu degli chef pugliesi: ingredienti top, ma senza dimenticare le lenticchie

diRosarianna Romano

Secondo Coldiretti Puglia otto pugliesi su 10 le consumeranno nel cenone di fine anno, che si tratti di quello casalingo o quello al ristorante

Il 31 dicembre si avvicina. I pranzi di Natale, con annessa Vigilia e Santo Stefano, non sono ancora stati digeriti. Ma le prenotazioni per il cenone di San Silvestro sono già (quasi tutte) sold out. Se molti quest’anno hanno deciso di trascorrere l’ultimo giorno dell’anno tra le mura domestiche, cominciando già ad affollare i supermercati in vista della preparazione della cena di fine anno, molti altri hanno pensato di concludere il 2023 tra i tavoli di un ristorante. Stellato o non stellato, poco importa. E, come evidenzia Coldiretti Puglia, anche per i più indecisi una certezza c’è già, sia nei menù domestici sia nei ristoranti: le lenticchie. 

I legumi portafortuna, infatti, compariranno in 8 casi su 10. Nel menu del cenone dei pugliesi, quindi, l’80 per cento delle tavole sarà coronata dai preziosi chicchi, in una regione in cui il consumo dei legumi è radicato, con il 64 per cento dei pugliesi che li mangia più una volta alla settimana. Questo è quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia sul Capodanno condotta nei mercati di «Campagna Amica», per cui sono immancabili sulle tavole  le lenticchie benaugurali, mentre il tradizionale chicco d’uva è servito nel 45 per cento dei casi. 

I menu degli chef stellati

I legumi, insomma, saranno i protagonisti dei cenoni. Anche se, nella maggior parte dei casi, saranno serviti alla fine, abbinati al tradizionale cotechino. Le lenticchie saranno le regine anche delle proposte offerte dai ristoranti stellati, a partire dal Pashà, a Conversano (Bari). Qui, con 200 euro a persona, si potranno degustare abbinate al sedano rapa e tartufo bianco. E, in questo caso, anticiperanno il resto delle pietanze del menù, che prevede anche cavolfiore fritto, salsa acida e caviale, nigiri di seppia, gnocchi al formaggio, filetto in vitello in crosta. 
Menù «stellato» anche per Casa Sgarra, a Trani (Bat). In questo caso, con 100 euro a persona, si potrà festeggiare l’arrivo del 2024 con tanto pesce (carpaccio di sarago e tonno, cozze gratinate, polpo e patate al rosmarino, alici marinate su focaccia, torchietto cima di rape e crostacei e filetto di branzino aromatizzato) e, per finire, lenticchie e cotechino. In più, «solo per i veri top player», con 40 euro c’è la possibilità di degustare un «coppone di frutti di mare con ostriche». Il prezzo sale, invece, nella vicina Matera: qui, tra i Sassi, lo chef Vitantonio Lombardo offre un menu degustazione a 280 euro. E, anche qui, tra ostriche, tarallucci e champagne, non mancano lenticchie, cotechino e caviale.

Le proposte alternative

Insomma, per i cenoni di San Silvestro, in Puglia, c’è l’imbarazzo della scelta. Anche le fasce di prezzo variano. Non mancano, infatti, ristoranti e masserie che offrono cenoni (compresi di cibo e bevande) che non superano i 50 euro a persona. È il caso, per esempio di Masseria Simi, a Gioia del Colle (Bari). In altri casi, invece, come per il capodanno al The Nicolaus Hotel, a Bari, il prezzo varia in base alla scelta del cliente. Qui, infatti, è possibile scegliere tra varie formule: cenone di gala, cena a buffet, formula privè, veglione danzante. E il tutto potrà essere abbinato anche con pernottamento, colazione e servizio spa.

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27 dicembre 2023 2023