stemma-CorcianoCorciano
Silenzio e bellezza

Comune di corciano
(Provincia di Perugia)
Altitudine
m. 408 s.l.m.
Abitanti
21.416 (150 nel borgo)

info turismo

Ufficio Informazioni Turistiche, tel. 075.5188255
infopoint@comune.corciano.pg.it
Ufficio Cultura e Turismo, tel. 075.5188254 – 256
cultura@comune.corciano.pg.it
turismo@comune.corciano.pg.it
www.comune.corciano.pg.it

Lo spirito del luogo

stemma-CorcianoIl nome
L’origine è da ricercare nel nome proprio latino Curtius (oppure Coricius, Corisius), riferibile al proprietario di un fondo rustico.
La tradizione popolare vuole, invece, che Corciano significhi Cuore di Giano o Colle di Giano. Nel Conto di Corciano e di Perugia, leggenda cavalleresca del XIV secolo, il nome deriva da Coragino, mitico fondatore del castello di Corciano e compagno di Ulisse.

 

La storia
VI sec. a. C., il territorio è abitato dagli Etruschi e poi dai Romani, che vi costruiscono grandi aziende agricole dette villae.
1136, il castrum de Corciano è citato fra i possedimenti che papa Innocenzo II conferma al vescovo di Perugia.
1223, San Francesco, di ritorno dall’Isola Maggiore sul lago Trasimeno, dove aveva trascorso la Quaresima, si ferma a Corciano.
In ricordo del suo passaggio, secondo la tradizione, viene costruita la chiesa di San Francesco, poco fuori le mura più antiche.
1282, Corciano è una fiorente comunità costituita, secondo un censimento, da 202 famiglie.
1334, una Bolla Pontificia di Giovanni XXII autorizza l’edificazione del complesso monastico di Sant’Agostino.
1364, il castello è saccheggiato dalla “Compagnia Bianca” al servizio del legato pontificio Egidio Albornoz.
1416, il capitano di ventura Braccio Fortebraccio da Montone espugna Corciano dopo un lungo assedio.
1482, viene iniziata la costruzione del torrione di Porta Santa Maria per potenziare le difese del castello.
1860, il 9 novembre Corciano entra a far parte del Regno d’Italia in seguito al Plebiscito della Provincia di Perugia.

Maria Sticco, scrittice corcianese del secolo scorso: “Gli uomini pratici dicono che Corciano è un paese povero, dicono anche, sottovoce, che i Corcianesi sono indolenti. Ebbene, benedetta la povertà se conserva le linee dell’antica bellezza, impedendo demolizioni inconsulte e costruzioni orripilanti; e benedetta, una volta tanto, l’indolenza, se, nella moderna febbre di azione, salva le abitudini contemplative e conferisce al paese e ai suoi abitanti quella cortesia sincera, e perciò discreta, che dice all’ospite: Riposa. E poi chi vorrà creder povero un angolo della terra, che possiede questi due tesori: la pura bellezza e la introvabile pace?” (M. Sticco, Il Segreto di Assisi, 1950).

Corciano si trova tra Perugia e il lago Trasimeno, sulla cima di un colle a guardia della valle che collega il territorio del Trasimeno e della Toscana alla valle del Tevere. Il castrum originario, sorto in epoca medievale, è di tipo “a poggio”, con un sistema viario concentrico, racchiuso in una triplice cerchia di mura (XIII-XIV secolo). Sul punto più alto del borgo svetta la torre comunale (XIII secolo) edificata in pietra calcarea e blocchi di travertino reimpiegati. L’attuale palazzo Municipale, sorto nel Cinquecento, era l’antica residenza dei duchi della Corgna, nobile famiglia perugina. L’odierna sala consiliare conserva un soffitto affrescato, opera secentesca della scuola degli Zuccari.
Il palazzo del Capitano del Popolo è un’elegante costruzione quattrocentesca, un tempo residenza della magistratura che amministrava Corciano per conto della dominante Perugia.
Il pozzo a pianta circolare sul lato sinistro di piazza Coragino, intitolata al mitico fondatore di Corciano, è opera della fine del XV secolo. Tra le chiese, la parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta merita una menzione speciale. Risale al XIII secolo e all’interno, totalmente rinnovata nell’Ottocento, custodisce due capolavori: l’Assunta dipinta dal Perugino nel 1513 e il Gonfalone di Benedetto Bonfigli datato 1472. Sulla facciata della chiesa di San Cristoforo, eretta nel 1537, spicca il sobrio portale di fattura rinascimentale, datato 1545. Oggi la chiesa è sede del Museo della Pievania, un’interessante raccolta di affreschi e di oggetti di arte sacra. La chiesa e il Convento di Sant’Agostino, edificati nel 1334, sorgono su una verdeggiante altura di fronte alla porta Santa Maria, l’ingresso meridionale al borgo. Chiesa e convento subirono un radicale restauro nel corso del Settecento. Nell’abside della chiesa si può ammirare il bel coro ligneo realizzato nel 1746. A breve distanza dal luogo dove sorgeva porta San Francesco, l’accesso settentrionale al castello distrutto alla fine del XIX secolo, si trovano la chiesa e l’ex Convento di San Francesco. La tradizione vuole che il complesso sia sorto nel 1223 dopo la sosta a Corciano del poverello d’Assisi, giunto dal lago Trasimeno. Più probabilmente, l’edificazione risale alla fine del secolo XIII. La bella facciata è un alternarsi armonico di pietra calcarea bianca e rosa; l’interno, a croce latina, restaurato nel 1968, conserva ancora tracce di affreschi umbro-senesi databili tra il XIV e il XV secolo. La chiesa di Santa Maria del Serraglio (secolo XVI) custodisce sopra l’altare un affresco trecentesco raffigurante la Madonna in trono con il Bambino. Da non perdere, nelle immediate vicinanze del borgo, la visita al castello di Pieve del Vescovo, imponente costruzione medievale restaurata nel periodo rinascimentale per volere del cardinale Fulvio della Corgna e divenuta la residenza estiva dei vescovi di Perugia.

Corciano vanta anche una importante offerta naturalistica. Il suo cuore verde è certamente costituito dai fitti  boschi di Monte Malbe, presso la cui cima, detta Colle della Trinità, Corciano raggiunge la sua massima altitudine a 652 metri s.l.m.. Da tale punto i tramonti degli ultimi raggi di sole che si immergono tra le calme acque del vicino Lago Trasimeno, di cui si scorgono anche le piccole e verdeggianti isole, assumono tratti davvero poetici. Il monte, caratterizzato da una macchia mediterranea che presenta una grande quantità di specie arboree oltre che asparagi, funghi e tartufo nero, propone una ricca rete di sentieri escursionistici lungo i quali antiche carbonaie e calcinaie, doline carsiche, piccoli specchi d’acqua dette “Trosce” ed eremi immersi nel verde donano ad ogni passo il sapore di una nuova scoperta. Uno dei percorsi più affascinanti è quello che attraversa la cosiddetta Troscia del Melo, un piccolo stagno d’importanza vitale per la fauna selvatica del luogo che vanta ancora la presenza di esemplari di Tritone maculato. A pochi kilometri di cammino, sul fianco nord del monte, l’eremo di San Salvatore meglio conosciuto come “Romitorio”, conserva ancora intatti il fascino e l’intimità dell’antico edificio, fondato tra l’XI e il XII secolo. Nella fitta macchia che lo circonda è ancora presente la fonte naturale che fungeva da unico punto di approvvigionamento idrico del posto, da cui ancora oggi sgorga la rara acqua del monte.

Nelle vicinanze di Corciano, una tappa interessante risulta essere la visita di Solomeo, curioso esempio di villaggio-fabbrica interamente restaurato nella sua originaria conformazione medievale, ove ha sede una delle aziende leader mondiale della produzione di cachemire.

Piaceri e Sapori

Passeggiate, trekking, cicloturismo, equitazione, tennis, piscina

Dalla sommità del borgo si gode un panorama che spazia dal lago Trasimeno al Monte Amiata, ai Monti Martani. Il vicino Monte Malbe ospita interessanti specie vegetali e animali ed è censito tra i siti di interesse comunitario. Tra i suoi fitti boschi un’ampia rete di sentieri escursionistici, praticabili a piedi, a cavallo o in mountain bike, permette di godere le tante e interessanti ricchezze storico-naturalistiche di cui il monte è ancora oggi custode.

Corciano, grazie alla sua posizione quasi centrale rispetto al territorio regionale, permette di raggiungere in tempi brevi le principali città d’arte dell’Umbria.

Ottime le produzioni tipiche con possibilità di visita alle aziende produttrici: miele (con apiario didattico), zafferano, grani antichi, lumaca di terra (con fattoria didattica), olio (quasi totalmente biologico) e vino.

Necropoli etrusche di Strozzacapponi e Fosso Rigo,

sono visibili oltre 50 tombe di età etrusca (dalla fine del III al I secolo a.C.) ricavate dai banchi di travertino locale.

 

Antiquarium comunale,

conserva i reperti rinvenuti nel territorio e racchiude gli elementi caratteristici della presenza dell’uomo nella regione Umbria presentati secondo percorsi prevalentemente cronologici: sezione paleontologica, preistoria e protostoria, archeologia classica, con un importante spazio espositivo dedicato all’età etrusco-romana.

 

Museo della civiltà contadina,

ricostruzione di una tipica abitazione della campagna umbra, costituita da una cucina, una camera da letto, un granaio ed un fondo, contenente tutte le suppellettili e gli attrezzi di uso quotidiano, diffusi prima dell’avvento della civiltà industriale.

 

Museo storico della Pievania,

presso la chiesetta di San Cristoforo, raccoglie testimonianze della vita religiosa locale: immagini e arredi sacri, affreschi del XV secolo, reliquiari, ex voto, pergamene.

 

Centro Espositivo Permanente sulla Cultura Medievale e Rinascimentale – Torrione Di Porta Santa Maria,

costruito nel 1482 come struttura difensiva di Corciano, il Torrione, simbolo del borgo, ospitaoggi tre piccoli ambienti espositivi: la “Sala dei Massari”, dove sono conservate parti di abbigliamento militare ed armi da attacco e da difesa in uso in un tipico castello del territorio perugino tra il XV e XVI secolo; la “Sala delle Bertesche”, che ospita sculture lignee del XV-XVI secolo, gli atti della comunità e lo statuto del castello di Corciano; la “Sala della Chiave”, dove è custodita l’antica chiave di accesso alla città e dove sono esposte alcune immagini raffiguranti i cambiamenti di Corciano nel tempo.

 

Per la biglietteria dei musei è necessario recarsi all’Ufficio Informazioni Turistiche, presso il Museo Antiquarium. Prenotazioni visite: tel. 075 5188255.

Corciano Bimbi

In occasione del ponte o del week-end più prossimo alla festività del 25 aprile, Corciano diventa il castello dei sogni di tutti i bambini. Tutto il borgo, nelle sue piazze, nei locali, lungo le strade e in ogni angolo, si anima di spettacoli, laboratori, animali, giochi e attività di ogni tipo, dedicate ai bambini di tutte le età e completamente gratuite. Rinomato il buonissimo streetfood per le caratteristiche viuzze del paese, con folkloristici braceri a vista.

 

Agosto Corcianese – Corciano Festival

Manifestazione storico-culturale che si svolge nel mese di agosto e spazia dalle arti visive alla musica, dal teatro alle rievocazioni storiche. Appuntamenti da non perdere: la Processione del lume (il 14 agosto), rievocazione dell’offerta del lume all’Assunta da parte degli magistrati di Corciano; le Serate dei menestrelli, con musiche, danze e scene di vita medievale; il Corteo del Gonfalone (15 agosto), processione in costume storico in onore dell’Assunta.

 

 

Corciano Castello di Vino

L’evento si svolge il primo week end di ottobre e si propone al visitatore come un percorso sensoriale itinerante, allestito lungo le vie del borgo medievale, durante il quale l’ospite-turista ha modo di conoscere e degustare i migliori vini delle cantine locali e non. Concerti, spettacoli ed eventi enologici sempre all’avanguardia contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva ed emozionante.

 

Natale a Corciano

Ogni anno, dai giorni intorno all’8 dicembre sino all’Epifania,il programma dell’evento si rinnova con proposte originali ispirate al periodo natalizio: da suggestivi allestimenti presepiali, a giornate dedicate ai bambini, a mostre che propongono temi sempre diversi e innovativi, a sfide sulle tradizioni culinarie locali del periodo invernale, a suggestive opere di architettura floro-vivaistica a cielo aperto come la “Magia di Natale nel Bosco Incantato”. Fulcro dell’evento il suggestivo presepio monumentale che prende vita lungo i vicoli e le piazzette del borgo. Le peculiari scene popolate dai numerosi personaggi a grandezza naturale, aventi mani e teste in terracotta e abiti in foggia medievale, donano al borgo un’atmosfera così incantata che al visitatore sembra quasi di percepire le voci e i rumori del mercato, degli artigiani e degli animali…

Diversi i piatti tipici del borgo.

LA TORTA AL TESTO: è una focaccia bassa tipica della gastronomia umbra. A base di farina, sale e acqua, ha origini molto antiche. Il nome deriva dal tradizionale disco in ghisa alto circa 3 cm sul quale si cuoce l’impasto, chiamato appunto “testo”, dal latino “testum”, ovvero la tegola con cui i soldati cuocevano un pane veloce e semplice. In passato, la torta al testo si preparava come sostituto del pane , in occasione della mietitura o della vendemmia, quando dopo un lavoro di fatica bisognava sfamare molte bocche. A Corciano la torta al testo si serve in due modi: farcita, principalmente o con salsicce “umbre” ed erbe di campo o con prosciutto crudo, che viene affettato a mano. Una volta arrivati all’osso del prosciutto scatta il proverbio “Del maiale nun se butta via niente” e con l’osso si fa il brodo. Il secondo impiego è invece quello di accompagnamento ad un piatto principale ed in particolare al “pollo all’arrabbiata”, altro piatto tipico corcianese.

LA TORTA DI PASQUA AL FORMAGGIO: è una ricetta tipica umbra del periodo pasquale. A Corciano, in particolare, se ne realizza un tipo che ha la forma di un piccolo filone. Questo perché quando gli ingredienti scarseggiavano la forma piatta anziché alta, come quella in teglia, permetteva di realizzarla anche con piccole dosi. La Torta di Pasqua al formaggio è ottima per accompagnare i salumi ma è buonissima anche da sola e a Corciano è usanza farci colazione la mattina di Pasqua, insieme alle uova benedette. In particolare i suoi quadratini immersi nel brodo sono una specialità tutta corcianese.

LA MINESTRA COL BATTUTO: alla classica minestra di verdure si unisce un osso di prosciutto e il “battuto” di lardo, maggiorana e aglio. A cottura ultimata si aggiungono i quadrucci fatti in casa.

IL PALOMBACCIO ALLA GHIOTTA: parente stretto del piccione, è anch’esso un piatto tipico di Corciano, qualora ancora si riesca a trovare in qualche negozio o ristorante. Durante lo spiedo va insaporito con una salsa favolosa che raccoglie tutti i profumi dell’Umbria.

Il miele è uno dei principali prodotti tipici del borgo, avendo anche ottenuto riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Importante anche la produzione di zafferano, dal quale vengono realizzati molteplici derivati quali pasta, formaggi, vini ecc; i cereali tra cui grani antichi di elevata qualità; la lumaca di terra, destinata sia all’uso alimentare che alla realizzazione di pregiati prodotti cosmetici; olio biologico e vino.

Nel settore dell’artigianato, il borgo di Corciano ospita diverse eccellenze: dalle calcografie, agli abiti e gioielli in carta e materiali di riciclo, alla ceramica, alle riproduzioni di strumenti a fiato medievali.