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Autore: Ram92    01/01/2014    2 recensioni
Sono passati circa dodici anni dall'inizio della Grande Era della Pirateria. Tra pirati e Marina lo scontro è aperto. Nel frattempo, su una remota isola del Mare Occidentale, una bambina dai capelli rossi cresce con un piccolo, grande sogno.
(Storia ideata ai tempi di Punk Hazard)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Benn Beckman, Ciurma di Shanks, Nuovo personaggio, Shanks il rosso, Yasopp
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La leggenda del fantasma rosso'
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Capitolo otto.

Fu dalle spalle di Yasop che Aki assisté all’arrivo della ciurma.
Lucky Lou, sempre più grasso, si trascinava sulle spalle quello che definì  “un avanzo di cambusa”, ovvero un tocco di carne di origine sconosciuta di almeno un quintale.
Gale, capelli bianchi e katana al fianco, lo seguiva con un passo calmo ed elegante.
Alle sue spalle, enorme, Vargas portava sulle spalle Akuma e la sua scimmia.
- Che cosa gli è successo?- bisbigliò la bambina all’orecchio di Yasop.
Il volto del cecchino si era fatto più serio di quanto Aki lo avesse mai visto.
- Niente di irrisolvibile. – le rispose una voce alle sue spalle.
- Benn! – esclamò la piccola, sorpresa dal non averlo notato prima.
- Te l’ho già detto, vero, che non amo le tue entrate furtive?
Benn Beckman, l’uomo più intelligente del mare orientale, sorrise tranquillamente.
- Mi pareva che tornassero utili, di tanto in tanto.
- In battaglia, Benn, con dei nemici… - cominciò a dire Yasop, ma un fragore di legno e ferro lo interruppe e un barile pieno di sakè comparso come dal nulla lo prese in pieno una gamba facendolo barcollare.
- Preferisci lo stile di Ryoku e Shanks, insomma. – ghignò Benn prendendo Aki al volo un attimo prima dello schianto.
- Binks no sake wo, todoke ni yuku yo…! – intonavano già due voci sopra al frastuono del legno.
Aki si sporse e, a braccetto con suo padre, vide apparire Ryoku, il più giovane del gruppo, capelli chiari e sorriso pronto.
E così, con un rotolar di barili e un capitano già brillo, la ciurma fu riunita.
- Benn! Ehi, Benn! – gridò Shanks appena arrivato. – Te l’ho mai detto che il sakè della mia terra è il migliore che ci sia?
- Forse un migliaio di volte. – rispose il vicecapitano senza scomporsi.
Nel frattempo, Lou aveva acceso un falò e montato un girarrosto abbastanza grande per cucinare a dovere la tonnellata di carne “avanzata”.
Benn andò verso il fuoco e posò là la piccola Aki.
- Cerca di rimanere qui, da brava. – le disse guardandola negli occhi. – La caviglia guarirà più in fretta se eviti di sforzarla inutilmente.
La bambina annuì arrossendo appena. Era certa che anche la mamma avesse già ripetuto quelle stesse parole più di una volta, ma improvvisamente ne afferrò il senso e si vergognò di non aver obbedito prima.
- E ci vorrà molto a guarire? – chiese preoccupata.
- Tua madre lo saprà sicuramente meglio di me. – rispose Benn, cercando di suonare rassicurante. – Ma non credo che sia necessario più di qualche giorno.
- Qualche giorno?!- si disperò invece la bambina.
- Aah, non preoccuparti. – le disse Yasop sedendole accanto. – Ci sono un paio di cosette che possiamo fare anche senza andare per forza in giro per l’isola.
- Che cosa? – chiese Aki con gli occhi colmi di nuova speranza.
- Se non sbaglio ti avevo promesso una barca... – suggerì lui.
 
Vennero servite la zuppa e la carne e Aki poté osservare con i suoi occhi, e non senza un personale contributo, la velocità con cui l’enorme pentola si svuotò e della colossale porzione di quello che si scoprì essere drago non rimase che qualche osso.
- Siete stati a caccia di draghi?- chiese sgranando gli occhi.
- Ma certo. – le rispose con semplicità Yasop, addentandone il suo pezzo. – Ce ne sono fin troppi nel Nuovo Mondo e nemmeno troppo simpatici.
- Devono essere enormi… - osservò la bambina guardando le dimensioni dell’osso che aveva davanti.
- Oh, non farti impressionare. Essere grossi significa soltanto essere un facile bersaglio. – riprese lui, continuando a mangiare. - Guarda cos’è successo ad Akuma. – aggiunse, quasi tra se’.
Aki lo fissò interrogativa.
- Che è successo ad Akuma?
- Si è ferito in battaglia. – recuperò rapidamente Yasop, accorgendosi di aver parlato troppo, come suo solito. – Sono cose che succedono, non ci pensare. I draghi comunque sono particolarmente facili da centrare, basta che usi la mia infallibile flintflock e… bum! Lou si ritrova con qualcosa da mangiare per le mani. Preda grossa, preda facile.
Aki guardò, istintivamente, in direzione di Vargas che, dall’altra parte del falò, addentava un tocco di carne grande tre volte quello di Yasop. Fu solo in quel momento che, guardandosi intorno, notò che mancava qualcuno.
- Dov’è la mamma?

Midori osservava perplessa la ferita che aveva davanti.
Si trattava evidentemente di un morso e sembrava che il muscolo fosse lacerato in profondità.
- E così si trattava di un frutto homo-homo. – disse, cercando di riflettere.
- Niente meno. – rispose Gale, finendo la sua porzione di zuppa. – E’ incredibile come poteri tanto innocui riescano così spesso a finire nelle mani sbagliate.
- Non è detto che succeda due volte di seguito. – mormorò la donna, sperando di avere ragione. - Perdere il suo primo ammiraglio sarà stato un duro colpo per Kaido.
- Sicuramente. – ribatté il medico di bordo con un ghigno. – Un cobra con sette possibilità di trasformazione e una mente brillante sarà stato il pezzo forte della sua collezione.
Midori tacque.
Sette possibilità di trasformazione poteva voler dire sette diverse possibilità di uccidere. Non sarebbe stato affatto facile scoprire quale fosse il giusto antidoto.
- Ho portato con me i libri che avevamo a bordo. – disse Gale, come leggendole nel pensiero. – Non ho trovato nulla che mi sembrasse particolarmente rilevante, ma in fondo sei tu la maestra.
Midori osservò i volumi sopra cui la scimmietta di Akuma sedeva tristemente.
- Gli darò un’occhiata. - sospirò prendendo il primo della pila. – Quanto tempo abbiamo?
- Non lo so con esattezza, dipende dal veleno e da come il suo corpo risponde al farmaco. Senza contare, - disse il medico con un malcelato fondo di orgoglio. – che trattandosi di una mia creazione non esiste una vera e propria statistica.
- Ad un calcolo approssimativo?
- Dovrebbe riuscire a tenere il veleno a bada per un altro paio di settimane.


Ram's corner

Buongiorno e buon anno a tutti.
Dunque, negli ultimi giorni mi sono un po' informata su Shanks e compagni e, proprio per questo, ho apportato qualche modifica di poco conto nei passati capitoli (es: un uomo alto esile, Yasop...). Nulla per cui sia necessario rileggere tutto, ma era per essere onesti.
Poi. La ciurma. Ecco. Io mi sono basata sull'immagine che troverete di seguito che a sua volta si basa sui fatti di Marineford - e quindi sono tutti più muscolosi e pompati che mai, cosa non vera dieci anni prima (villaggio Foosha). Ho deciso, per comodità mia, che per ora la ciurma di Shanks si attesta a pochi membri, diciamo il nucleo originale.



Quelli che vedete sono:
- primo fila da sinistra: Benn, Gale, Shanks, Yasop e Ryoku.
- seconda fila da sinistra: Lucky Lou, Vargas e Akuma.

Detto ciò, spero che tutto sia chiaro e di non aver tradito nessun personaggio. Altrimenti fatemelo sapere.

A presto,
Ram. 
  
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