Appesa a un filo

* ITALIANO *
A volte mi chiedo quale sia la differenza tra realtà e illusione. Mi domando fin dove la nostra mente si può spingere, cosa può creare, cosa può immaginare, cosa può sfalzare...
La mia vita è sempre stata un continuo alto e basso, un continuo inseguire dei desideri, fino a rendermi conto che ciò che cercavo era solo una speranza di salvezza.
Quando pensavo di aver trovato la mia stella polare, in realtà avevo ritrovato la felicità nella sofferenza.
In fondo, anche i dolori sono dopo molto tempo una gioia.
Sono Luce e la mia mente si dissocia dal mio corpo, mi sento un'estranea che si vede dal di fuori, non riesco a percepire emozioni, soltanto sofferenza, la mia unica fonte di felicità.
E quando mi succede, vorrei solamente prendere un coltello e scavarmi la pelle, per vedere se io esisto, per rivelare ciò che sono.
D’altronde mi piace correre su un filo labile che divide la pazzia dalla normalità.
A volte mi capita di correre sulla fune e cado al di là, al di là della normalità.
Tutto di me inizia a bruciare e le emozioni tornano a vivere dentro di me.
Ed è proprio in questo momento che la bocca si infiamma di parole cattive e malvagie, la mente di scene crude e sadiche, mentre con gli occhi osservo i gesti di chi mi guarda.
La verità è che tutti abbiamo bisogno di ricordi che ci rammentino chi siamo, io non sono diversa.
Ma come posso trovare la mia identità se i miei ricordi sono soltanto una distorsione cognitiva della realtà? Come posso sopravvivere in un mondo in cui non comprendo la verità, ma sono io e soltanto io a crearla?

*ENGLISH*
Sometimes I wonder what the difference is between reality and illusion. I wonder how far our mind can go, what it can create, what it can imagine, what it can overthrow...
My life has always been a continuous up and down, a continuous pursuit of desires, until I realized that what I was looking for was only a hope of salvation.
When I thought I had found my guiding star, I had actually found happiness in suffering.
After all, even pains are a joy after a long time.
I am Light and my mind dissociates from my body, I feel like a stranger who can be seen from the outside, I can't perceive emotions, only suffering, my only source of happiness.
And when it happens to me, I just want to take a knife and dig my skin, to see if I exist, to reveal what I am.
On the other hand, I like running on a thin line that divides madness from normality.
Sometimes I happen to run on the tightrope and fall beyond normality.
Everything about me starts to burn and emotions come back to life inside me.
And it is precisely at this moment that the mouth is inflamed with bad and evil words, the mind with crude and sadistic scenes, while with my eyes I observe the gestures of those who look at me.
The truth is we all need memories to remind us of who we are, I'm no different.
But how can I find my identity if my memories are only a cognitive distortion of reality? How can I survive in a world where I don't understand the truth, but I and only I create it?