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Published on Jul 14,2022
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Home Explore La Vita Scolastica n. 21 2022-2023
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P:01

La rivista

dell’istruzione

primaria

N.21 ANNO 77° | Settembre 2022

IL TEMA

Intrecci

Mensile - Poste Italiane spa - Sped. A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46), art. 1, comma 1 DCB-C1-FI - Contiene I.P. – CM X2221A – ISSN: 0042-7349

> Con la rivista continua su www.giuntiscuola.it

PROVE DI

INGRESSO

ROBERTO

PIUMINI

risponde

ai bambini

in poesia

“La pace dei bambini”, Istituto Comprensivo “G. Nascimbeni”, Sampruneto (VR)

P:02

La Vita Scolastica è la rivista fatta dagli

insegnanti, per gli insegnanti!

Lasciati accompagnare nel lavoro quotidiano con tanti

strumenti e materiali (su carta, ma anche sul web!)

dall’accoglienza alla fine dell’anno scolastico.

La scuola è nel cuore

di chi insegna.

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Roberto Piumini,

Cesare Cornoldi,

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Fotocopia questa pagina e crea un bellissimo

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del Piano Rigenerazione Scuola.

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attraverso il gioco del teatro.

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Piega il foglio in verticale

e orizzontale, in modo

tale da creare una croce.

Piega la punta in alto in

modo tale che l’angolo

combaci con il centro della

piegatura precedente.

Piega la parte bassa del

foglio facendo sì che

l’angolo vada ad allinearsi

alla parte sopra.

Dalla base piega le due

parti laterali creando

la punta del cuore.

Piega i due spigoli

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P:05

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P:06

Consulenti: Graziella Favaro, Sesamo – Didattica interculturale; Cristiano Giorda,

Università di Torino; Marta Carli, Università di Padova; Paola Irato, Università di Padova;

Paola Traverso, esperta in glottodidattica e formatrice EFL (English as a Foreign

Language)

Disegni: © Freepik; Adobe Stock/Giulia (copertina e tema), Giacomo Depolo (p. 5),

Daria Rosi (didattica)

Referenze fotografiche: pp. 40, 41, 43, 45, 49, 55, 57, 58, 59, 61, 63 © Archivio

Giunti; p. 71 © Shutterstock/Pierluigi.Palazzi; p. 72 © Adobe Stock/Paul Hampton;

p. 72 © Adobe Stock/nata777_7; p. 72 © Adobe Stock/ElenaB; p. 73 © Adobe

Stock/MarekPhotoDesign.com; p. 73 © Adobe Stock/butenkow;

Pubblicità e marketing: Antonella Rapaccini, e-mail: [email protected]

ISSN: 0042-7349

© 2022 Giunti Scuola s.r.l., Firenze

www.giuntiscuola.it

Chiuso in tipografia il 22/06/2022

Stampato presso Rotolito S.p.A, Seggiano di Pioltello (MI)

Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa, con

qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione

elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore, salvo per specifiche attività

didattiche da svolgere in classe. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali

non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella

citazione delle fonti. Dove altrimenti non indicato le immagini appartengono all’archivio

Giunti. Il contenuto degli articoli non redazionali non impegna la Direzione.

Direttore responsabile: Claudio Pescio

Pubblicazione registrata al Tribunale di Firenze, n. 1496 il 5-9-1962. Iva assolta

dall’editore a norma dell’art. 74/DPR 633 del 26-10-72.

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°

46) art. 1, comma 1, DCB-C1- FI.

Direzione e Redazione

Giunti Scuola s.r.l., Via Fra’ Paolo Sarpi 7A, 50136 Firenze

Tel. 055 5062367 – Fax 055 5062351 – e-mail: [email protected]

Amministrazione: Giunti Editore S.p.A., via Bolognese 165, 50139 Firenze

Codice Fiscale 80009810484, Partita IVA 03314600481

Pubblicità:

Editore: Antonella Rapaccini, [email protected]

Concessionaria: Progetto Srl

Trento tel. 0461 231056 - Milano tel. 02 8526800 - Roma tel. 06 69380225

[email protected] - www.progettosrl.it

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IL SOMMARIO 21/2022

5 A domande rispondo

Roberto Piumini

IL TEMA

Intrecci

6 AccoglierSì

Elena Falaschi

8 Intrecci tra i saperi

Cristiano Giorda

10 Progettare tutto l’anno

Donatella Fantozzi

12 Conoscere sé stessi e aprirsi agli altri

Intervista a Annalisa Morganti a cura di Paola Pasotto

14 Tutti i colori dell’accoglienza

Graziella Favaro

PROGETTARE | IL PIANO ANNUALE

16 Intrecci per la didattica

18 Didattica digitale e oltre

19 Giornate mondiali

20 Progettazioni per tutte le discipline: Italiano, Inglese,

Storia, Geografia, Matematica, Scienze e Tecnologia,

Educazione civica, Religione cattolica

36 I laboratori: Lettura, Problemi al centro, STEAM, Life skills

LEZIONI DIDATTICHE

39 Speciale accoglienza

40 Primi giorni | Alan Pona

44 Italiano | Ester Bonelli

54 Matematica | Nicoletta Grasso

64 Interdisciplinare | Sabrina Battista

COMPITI AUTENTICI

76 Calendario di classe | classe 1

80 Una mostra per raccontarci | classi 2-3

85 Il sentiero degli aromi | classe 3

90 Un canale youtube sulla lettura | classi 4-5

94 Laboratorio GIORNATE MONDIALI Sogni Paola Camiciottoli

96 Laboratorio STEAM Intrecci arcobaleno Agnese Sonato

Tutti i disegni di questo numero sono dei bambini e delle bambine

dell’Istituto Comprensivo “G. Nascimbeni”, Sanpruneto (Verona)

P:07

ROBERTO PIUMINI A domande rispondo

Perché? Perché, in poesia,

non solo sarò più sincero,

ma anche più giocondo.

Perché, in poesia, il pensiero,

pur non portando maschere,

ha molta più eleganza e allegria.

Perché la mia risposta, in poesia,

sarà molto più libera, e più mia.

A domande rispondo,

ma rispondo in poesia.

Cos’è l’ispirazione?

Non la conosco: quello che conosco

è l’inspirazione, con la n,

cioè prendere fiato, fare entrare

aria, possibilmente buona e fresca,

nei miei polmoni: ossigeno,

i profumi del mondo e, se ci sono,

poiché il mondo non è tutto fiori,

anche i cattivi odori, per sapere

se qualche cosa brucia, o sta marcendo.

Così inspirando, vivo, e certamente

qualcosa che sta fuori, e da lontano,

mi entra, e rimane, nella mente.

Conosco anche la mia espirazione,

non solo quando soffio,

o quando sbuffo,

ma quando, caldo e calmo,

il fiato esce in forma di parole,

la mia aria sonora, da donare

al respiro del mondo.

Roberto Piumini

ASCOLTA

ROBERTO

PIUMINI

Dove prendi

l’ispirazione?

P:08

Ènecessario che l’accoglienza possa esprimersi ed essere vissuta condividendo il suo carattere di

reciprocità, per “accoglier-si”

vicendevolmente e in maniera naturale. Solo così potremo

oltrepassare un concetto di accoglienza intesa come ospitalità che, seppur manifestata con

benevolenza, calore e apertura,

rimanda tuttavia a una asimmetria relazionale tra chi accoglie e chi è accolto.

Allora che cosa dobbiamo fare?

RICONOSCIMENTI

RECIPROCI

Edgar Morin ci offre insegnamenti preziosi: “Si tratta

di mantenere o ritrovare una

missione insostituibile, quella

della presenza concreta, della

relazione da persona a persona, del dialogo […] in un circolo

virtuoso di riconoscimentireciproci” (2014).

Invisibili e caldi legami di appartenenza confermano il valore del paradigma teorico del “riconoscimento”, che esprime tutta la sua profondità quando

osserviamo i bambini che si ritrovano. Sorrisi e imbarazzo,

sguardi complici e movimenti impacciati, risate e turbamenti, il tutto “giocato” sul piano del riconoscimento reciproco.

All’interno di questo “cerchio caldo” comunitario (Baudi Elena Falaschi

Università di Pisa

Incontrar-si, salutar-si, ritrovar-si.

Tra insegnanti, con l’esempio dei bambini

AccoglierSì

man, 2007) anche gli insegnanti si ritrovano e si riconoscono, ogni anno: alcuni in continuità, “colleghi da anni”,

altri neoimmessi in ruolo o titolari per trasferimento, altri

supplenti con nomine più o meno lunghe, fino ai più recenti contratti legati all’emergenza Covid-19. Tali diversità

6 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

IL TEMA

Intrecci

P:09

possono diventare un “bene comune” solo se riconosciute e accolte,

quotidianamente, all’interno di una

relazionalità autentica, come espressione di una socialità che indirizza

verso l’assunzione di diversi atteggiamenti: critici-riflessivi, dialogici,

anche conflittuali, ma comunque

di decentramento e di reciprocità,

di reversibilità delle prospettive, di

empatia, di identificazione, di solidarietà (Ricoeur, 2005).

I VALORI DEL SELF

All’interno di un’organizzazione complessa, come quella scolastica, è importante condividere un modello pedagogicamente fondato sul riconoscimento

dei valori del self, collocando al centro

delle finalità organizzative la “coltivazione” delle persone, delle loro caratteristiche e della loro professionalità, per

tenere vivo il desiderio di una continua

positiva reinvenzione e trasformazione di sé.

A questo scopo, si impone con urgenza la necessità di curare costantemente la propria formazione

emotiva-relazionale, per riuscire a

impostare in modo sano e costruttivo i rapporti con gli altri, a gestire efficacemente le emozioni, a esprimere appropriatamente i sentimenti, ad

ascoltare gli altri, a comunicare con

chiarezza e serenità richieste, opinioni e punti di vista.

Una formazione così strutturata può

manifestare la propria efficacia non

solo all’interno della relazione educativa, ma anche nei rapporti con

i colleghi, con i genitori e con tutte

le figure adulte che vivono il sistema-scuola e che incidono sul lavoro

e sul benessere.

LE ABILITÀ RELAZIONALI

DEGLI ADULTI

L’attuale società, tecnologicamente

avanzata, sembra paradossalmente poco più che primitiva sul piano

comunicativo-emotivo-relazionale

(Rossi, 2010); infatti il potenziamento delle abilità sociali è divenuto

obiettivo primario delle scuole di

ogni ordine e grado. Nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa (PTOF)

sono solitamente presenti percorsi

rivolti ai bambini al fine di migliorare le molteplici e differenziate abilità

sociali, di tipo soggettivo (autocontrollo, autoefficacia ecc.) e intersoggettivo (gestione dei conflitti, assunzione dei punti di vista ecc.).

Se tali skills sono da costruire o potenziare for life, non si può dare per

scontato che gli adulti abbiano già

acquisito e consolidato tali abilità e

che non sia più necessaria per loro

una formazione in tal senso. Sarebbe

approssimativo e fuorviante credere

che i docenti siano “per natura” socialmente competenti, come ovvia

dotazione genetica. In realtà, può

succedere che alcuni docenti manifestino difficoltà relazionali nei rapporti con gli allievi, con i genitori o

fra colleghi.

Gli insegnanti hanno cominciato a

parlare di emozioni, passioni e sentimenti e a riflettere su di essi e su se

stessi, avvertendo il bisogno di vivere

esperienze formative inerenti la consapevolezza degli “impliciti” comunicativi e la necessità di una loro efficace gestione, per considerare gli affetti

presenti nel lavoro educativo non

come un problema e un ostacolo, ma

come un’opportunità e una risorsa da

elaborare, custodire e valorizzare.

PER SAPERNE DI PIÙ

• Bauman, Z. (2007). Voglia di comunità. Roma-Bari: Laterza.

• Morin, E. (2014). Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione.

Milano: Raffaello Cortina Editore.

• Ricoeur, P. (2005). Percorsi del riconoscimento. Milano: Raffaello Cortina

Editore.

• Rossi, B. (2010). Lavoro e vita emotiva. La formazione affettiva nelle organizzazioni. Milano: Franco Angeli.

Pensiamo la “scuola

come bene comune”,

intesa come una

scuola per tutti,

plurale, rivolta

al futuro

PROGETTARE

IL BENESSERE

In questa direzione sarà possibile

pensare la “scuola come bene comune”, culturalmente plurale, rivolta al

futuro, all’interno di un sistema di

welfare che possa continuare a difendere e a coltivare la prospettiva

dell’interdipendenza.

Con questo impegno sarà possibile

individuare quelle risorse strategiche

necessarie per progettare il benessere: concentrarsi sulla risoluzione di

un conflitto, praticare la mediazione,

attivare scambi basati sull’interdipendenza sociale positiva, perseguire

obiettivi comuni senza escludere la

valorizzazione individuale, essere disponibili ad accettare critiche, stimare gli interlocutori, essere credibili e

trasparenti...

E mai dimenticarsi che, come già

affermava Platone, per insegnare c’è

bisogno dell’Eros, dell’amore. Come

ribadisce Morin: evitare qualunque

forma di diserotizzazione poiché tutto ciò che non si rigenera, degenera.

21 | 2022 IL TEMA 7

IL TEMA | Intrecci

P:10

Chi insegna sa bene quanto interdisciplinarità e

sostenibilità siano difficili da praticare nella quotidianità dell’organizzazione scolastica italiana.

Eppure, sono al centro della vita scolastica da molti anni:

li ritroviamo nei corsi di formazione in servizio, nelle indicazioni ministeriali, nei sussidiari e perfino nel dibattito

internazionale sulla scuola e sui sistemi formativi.

Come fare a rendere interdisciplinarietà e sostenibilità

protagoniste effettive dell’attività scolastica?

PARTIRE DALLA MERAVIGLIA

Ci può salvare una volta di più la scuola primaria che, tra i

gradi di scuola, è quella dall’organizzazione più flessibile e

dalla preparazione dei docenti più completa nelle diverse

declinazioni del sapere. Perché interdisciplinarità e sostenibilità, per stare insieme, hanno bisogno della competenza più preziosa di chi insegna in questo grado di scuola:

quella di saper educare, partendo dalla meraviglia di fronte

ai fenomeni della natura e della vita umana, per poi sviluppare percorsi didattici che formino conoscenze e valori.

di Cristiano Giorda

Università degli Studi

di Torino

Come fare a rendere interdisciplinarità

e sostenibilità davvero protagoniste

dell’attività scolastica quotidiana?

Da che cosa occorre partire?

Intrecci tra i saperi

8 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

P:11

PENSARE A UN SAPERE

UNITARIO

Per lavorare in modo interdisciplinare e nelle sue modalità affini (predisciplinare, transdisciplinare) è infatti

necessario pensare il curricolo come

un percorso che aggrega i saperi e

li mette in relazione mostrandone

l’unità: non come apprendimenti

esclusivi di una materia, ma come

aspetti di conoscenza di realtà più

complesse e generali. Bisogna pensare a ciò che si insegna come a un

sapere unitario, che collega le esperienze personali e la varietà dei modi

di guardare la realtà con le conquiste

della cultura umanistica e con i cambiamenti del sapere scientifico.

L’interdisciplinarità è una pratica didattica orientata al pensiero sistemico e alle esperienze concrete, all’ecologia e all’etica.

SCOPRIRE L’INTRECCIO

TRA LE COSE

Facciamo un esempio. L’acqua che

in scienze viene esaminata nelle

sue meravigliose proprietà e cambi

di stato, è la stessa che in geografia

scorre nei fiumi, copre di neve le alte

montagne e si muove per l’atmosfera

attraverso la nebbia e i corpi nuvolosi. La possiamo denominare, contare, inserire in problemi matematici,

disegnare con le matite o ancora

osservare nelle opere degli artisti,

ascoltare e riprodurre come suono

costruendo un bastone della pioggia. La risorsa che osserviamo nello

schema del ciclo dell’acqua è anche la

stessa che beviamo a tavola, con cui

irrighiamo gli orti, con cui produciamo energia idroelettrica, con cui ci

emozioniamo davanti a una cascata

o giocando in spiaggia o lungo un

torrente. È la stessa acqua che ha accompagnato lo sviluppo della civiltà

e della cultura umana: madre acqua,

simbolo di vita e di rigenerazione.

Ed è la stessa che può diventare inquinata, mancare durante una siccità, fare danni durante un’inondazione. Come per ogni cosa, anche

l’acqua ci pone il problema della sua

sostenibilità: quanta ne possiamo

usare, come la possiamo usare, come

possiamo gestirla in modo giusto e

responsabile per chi abita il pianeta

oggi e per le generazioni future.

L’interdisciplinarità

è una pratica didattica

orientata alle

esperienze,

all’ecologia e all’etica

CREARE UN QUADRO

DI REALTÀ COMPLETO

E SIGNIFICATIVO

L’esempio dell’acqua, come argomento e come problema interdisciplinare ed educativo, ci riporta

al senso e al valore del curricolo e

dell’organizzazione didattica. Quando ruotano intorno a questioni rilevanti del mondo reale, le conoscenze

e le competenze non si concludono

nelle singole materie, ma necessitano del contributo di tutte le diverse

visioni disciplinari per costruire un

quadro di realtà completo e significativo. Inoltre, attraverso fatti e problemi si pone sempre la connessione

con gli aspetti educativi e valoriali.

Per questo, il faro della sostenibilità

non può essere mai assente.

COSTRUIRE UN SAPERE

PER L’APPRENDIMENTO

E LA CITTADINANZA

Un altro aspetto fondamentale del

processo educativo, indispensabile

per reggere un curricolo che interconnetta saperi e valori, è il piacere

di insegnare e di apprendere.

Nella scuola primaria la didattica dovrebbe sempre partire dallo stupore e

dalla meraviglia verso una situazione

reale che osserviamo e sulla quale,

dall’ammirazione, passiamo a porci

delle domande e dei problemi che ci

conducono alla ricerca di concetti,

idee e interpretazioni. A ben vedere, si tratta di tracciare una mappa

mentale che collega ogni cosa dando

gli strumenti per una comprensione

globale della realtà. Si costruisce così

un sapere fondamentale non solo

all’apprendimento, ma anche alla

cittadinanza.

MOSTRARE I NESSI

INVISIBILI

Ogni insegnante sa che ciò di cui

parla, nell’ambito di una materia,

può trovare un collegamento in

un’altra: mostrare questi nessi invisibili è uno dei doni più meravigliosi

che può fare con il suo insegnamento. La simmetria che insegna in matematica si ritrova nelle foglie delle

piante e nelle forme della natura di

cui si parla in scienze, nelle città di

cui si osserva la pianta su una carta

geografica, nella struttura di alcune poesie. Indagare un territorio in

geografia necessita di aspetti storici

che servono a capirne l’evoluzione,

di toponomastica e comprensione

della funzione dei nomi, di dati statistici da organizzare e valutare, di

conoscenze scientifiche sull’inquinamento o sulla disponibilità di risorse.

Ci porta a domande sulla sua evoluzione futura, a immaginare progetti

per abitare i suoi luoghi, in modo più

ecologico e sostenibile.

Partendo da un

paesaggio, come

Leopardi, si può

arrivare all’infinito.

21 | 2022 IL TEMA 9

IL TEMA | Intrecci

P:12

Progettare

tutto

l’anno

di Donatella Fantozzi

Università di Pisa

Quali sono le fasi della

progettazione didattica?

Che cosa rappresentano

nella pratica quotidiana?

La progettazione rappresenta il dispositivo pedagogico che attiva la dimensione dinamica e sistemica

delle scelte metodologico-didattiche. Se da un lato

deve mantenere la caratteristica sperimentale con un’apertura alle continue revisioni sulla base dei feedback ricevuti, dall’altro pretende rigore scientifico nella strutturazione

delle varie fasi, nella scelta dei risultati da perseguire, delle

strategie da attivare e degli strumenti da utilizzare.

SAPERE, SAPER FARE E SAPER ESSERE

Un primo aspetto da affrontare riguarda l’interpretazione

del sapere, saper fare e saper essere: una triade di profondo e

suggestivo significato pedagogico che talvolta viene accolta ritenendo erroneamente che il punto di partenza sia il

sapere, quindi il saper fare e infine il saper essere.

Vale a dire che, in genere, si individua il punto di partenza

nella selezione dei saperi da far acquisire (conoscenze), per

poi andare a verificare la dimestichezza nella loro applicazione (abilità), infine si valuta la ripercussione in termini di cambiamento che tali saperi hanno sulla persona (competenze).

In realtà dobbiamo pensare la triade ribaltata, tenendo

come orizzonte di senso la prospettiva del saper essere.

LE FASI DELLA PROGETTAZIONE

Ciò implica che la progettazione didattica inizi con un’azione indispensabile, consistente nell’osservazione e nell’analisi del contesto in cui si opera. Attraverso tale azione, si

individuano i bisogni formativi della classe, della scuola e di

ciascun membro (nessuno escluso), e, sulla base di questi,

si definiscono a loro volta i traguardi di competenza e gli

obiettivi di apprendimento, come suggeriscono le Indicazioni nazionali.

Successivamente devono essere individuate le metodologie didattiche più appropriate, infine le modalità di verifica

del processo e di valutazione degli esiti.

Soltanto a questo punto andranno selezionati i contenuti

disciplinari che rappresenteranno gli strumenti attraverso i

quali andremo a incoraggiare e promuovere l’apprendimento.

10 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

P:13

tenze, sia gli obiettivi che si possono

perseguire.

Altrettanto fondamentale è un lavoro

interdisciplinare teso a sviluppare le

connessioni tra i vari ambiti e a individuare le metodologie più idonee sia

a ciò che si persegue, sia a ciò che il

contesto chiede.

CONDIVIDERE

LE METODOLOGIE

Sono le metodologie che animano

l’offerta formativa, che definiscono

la cornice e che determinano i risultati. A differenza di quanto spesso si pensa, non sono gli obiettivi a

dover essere rimodulati nel caso in

cui i risultati non siano quelli sperati, ma le metodologie. Bruner ci ha

dimostrato che possiamo insegnare

qualsiasi cosa ai bambini, purché si

usino strategie didattiche consone,

intendendo per esse un linguaggio

comprensibile, una prossemica adeguata, strumenti, in grado di adattare l’oggetto del sapere alle condizioni cognitive dei/lle bambini/e.

Vygotskij ci dimostra come la zona

di sviluppo prossimale, quel territorio in bilico fra quanto è già saputo

e quanto c’è da apprendere, rappresenti l’ambiente cognitivo fertile

dentro il quale il docente deve muoversi per costruire il legame a spirale

fra il già conosciuto e quanto viene

proposto, necessario per ottenere

trasformazioni produttive.

VERIFICARE E VALUTARE

Una corretta verifica e valutazione

deve essere progettata all’inizio del

processo sulla base dell’analisi dei

bisogni emersi dall’osservazione del

contesto, dei traguardi delle competenze e degli obiettivi di apprendimento che si intendono perseguire;

è necessario quindi eseguire una

prima verifica in entrata.

Allo stesso modo, è indispensabile

che in itinere, durante le attività, ci

sia un attento monitoraggio valutativo degli avvenimenti, così da poter

OSSERVARE IL CONTESTO

Per individuare correttamente il

senso e l’importanza di un’adeguata

analisi del contesto e dei bisogni, è

fondamentale riconoscere che ciò è

propedeutico per entrare in relazione

con le esperienze degli/lle alunni/e e

con il loro modo di apprendere, ribaltando l’idea che debbano essere gli allievi a doversi adeguare ai contenuti.

L’osservazione pedagogica non si limita a una semplice descrizione, ma

decodifica e interpreta le relazioni

esistenti, individua le caratteristiche

di ciascuno e di tutti/e, coglie quali

strategie cognitive sono soliti usare i/le bambini/e per approcciarsi

all’apprendimento; si sofferma sulle preferenze e i bisogni di ciascun

componente della classe in modo da

poter poi organizzare su tutto ciò le

attività didattiche.

È importante

promuovere compiti

di realtà

per far emergere le

caratteristiche

delle discipline e

intrecciarle tra loro

DEFINIRE COMPETENZE

E OBIETTIVI

Mentre le competenze definiscono

ciò che la scuola deve perseguire, gli

obiettivi di apprendimento le declinano concretizzandole, rendendole fruibili nell’attività didattica, nonchè rintracciabili negli obiettivi disciplinari.

I docenti, in stretta collaborazione,

sono chiamati a promuovere attività

significative e compiti di realtà, all’interno dei quali le caratteristiche delle

varie discipline si confrontano e si intrecciano tra loro.

Il lavoro fondamentale consiste nel

saper rintracciare, all’interno degli

argomenti selezionati, sia le compeintervenire nel caso in cui si dovessero evidenziare delle criticità che

rendono le attività proposte non

adeguate perché troppo o troppo

poco complesse.

Nella fase finale è necessario confrontare la situazione iniziale (in entrata) con quella finale (in uscita).

Essere in grado di verificare realmente il processo attivato significa comparare i risultati attesi con i risultati

ottenuti per rilevare l’eventuale discrepanza, individuando quindi l’origine e procedere, di conseguenza,

andando a modificare gli approcci

metodologici.

PER SAPERNE DI PIÙ

• Bruner, J. (1967). Verso una teoria dell’istruzione. Roma: Armando Editore.

• Vygotskij, L.S. (1954). Pensiero e linguaggio. Firenze: Giunti-Barbera.

21 | 2022 IL TEMA 11

IL TEMA | Intrecci

P:14

Conoscere sé stessi

e aprirsi agli altri

L’educazione socio-inclusiva fornisce

competenze sociali ed emotive che sono

indispensabili

nel mondo di oggi

Intervista a

Annalisa Morganti,

Università di Perugia

di Paola Pasotto,

Direttrice editoriale Giunti EDU

Perché l’educazione

socio-emotiva è

così rilevante oggi

soprattutto dopo il

difficile periodo causato

dalla pandemia da

Covid-19 e qual è lo

stato dell’arte della

normativa a livello

nazionale ed europeo?

Con la chiusura delle scuole a causa

della pandemia, gli studenti di tutte

le età hanno dovuto riadattare i loro

strumenti cognitivi, ma anche sociali

ed emotivi, avendo perso un ambiente fisico cruciale, quello scolastico,

in cui apprendimento e crescita personale si realizzavano anche grazie

all’interazione con gli altri e il contesto. Vasta è la letteratura che mostra quanto il confinamento abbia

prodotto alienazione tra gli studenti,

lasciando un vuoto fisico ed emotivo

ed esacerbando stati di ansia, isolamento e irrequietezza.

Questo scenario richiede urgentemente nuovi approcci all’insegnamento che vadano a ri-costruire

nella sfera sia emotiva sia relazionale

degli studenti e tra gli studenti.

Nell’attuale scenario della scuola appare di fondamentale importanza l’educazione socio-emotiva: un approccio didattico capace

di rompere il circolo vizioso dell’isolamento e insegnare ai ragazzi

e alle ragazze a “stare bene” con sé stessi e con gli altri, costruendo solide

competenze sociali ed emotive insieme a un contesto di apprendimento realmente inclusivo.

Ne parliamo con Annalisa Morganti, Professoressa di Pedagogia Speciale

all’Università di Perugia, curatrice insieme a Fabio Bocci della guida Didattica inclusiva nella scuola primaria. Educazione socio-emotiva e Apprendimento

cooperativo per costruire competenze inclusive attraverso i “compiti di realtà”

(Giunti EDU, 2017).

12 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

P:15

Lodevole il recente tentativo del Governo attraverso il Disegno di Legge

n. 2372/2022 di introdurre le “competenze non cognitive” nelle istituzioni

scolastiche statali e paritarie di ogni

ordine e grado. Pur manifestando la

piena contrarietà al termine usato,

in quanto antitetico alla definizione stessa di “competenza”, che pone

già in sé elementi di cognizione, un

dato positivo va evidenziato: quello

di aver posto all’attenzione del mondo scolastico aspetti centrali per il

successo formativo degli studenti,

allineando il nostro Paese a quanto

avviene in molti altri sistemi educativi europei e internazionali.

Quali sono le dimensioni

che possono favorire e

potenziare l’inclusione

a livello di educazione

socio-emotiva?

Nel contesto internazionale l’educazione socio-emotiva è conosciuta

con l’acronimo SEL (Social and Emotional Learning). Si identifica come

processo di apprendimento che aiuta a sviluppare competenze specifiche nelle dimensioni intrapersonali

e interpersonali: competenze che

migliorano le capacità di comprendere sé stessi e gli altri, di esprimere

e regolare le proprie emozioni, sviluppare relazioni positive, entrare in

empatia e collaborare con gli altri,

risolvere i conflitti in modo costruttivo, consentendo di prendere decisioni valide, responsabili ed etiche

per superare le difficoltà personali,

sociali e accademiche.

Nella definizione stessa si possono già

identificare molti elementi di raccordo con il processo di inclusione. Una

scuola che include è una scuola che

si impegna ad accogliere, rispettare

e valorizzare le diversità, ma ciò non

accade spontaneamente o grazie alla

solita buona volontà.

Per potenziare l’inclusione è necessario coltivare sistematicamente tutta

una serie di variabili personali e interpersonali, che andranno a determinare la qualità di quei contesti, rendendoli aperti, inclusivi, accoglienti, dove

si apprende bene perché “si sta bene”.

Equipaggiare insegnanti e studenti di

competenze sociali ed emotive significa, dunque, porre le fondamenta di

reali processi di trasformazione personale e contestuale. Questo è anche

il motivo per il quale l’UNESCO attribuisce all’educazione socio-emotiva

un potere trasformativo della scuola.

Qual è il ruolo che

l’educazione socioemotiva può giocare

in una visione di

inclusione reale a

scuola? Come avviene

ai vari livelli di scolarità?

Non possiamo aspettarci che gli allievi che arrivano a scuola possiedano già gli strumenti cognitivi, emotivi e sociali per aprirsi alle differenze

individuali, comprenderle e rispettarle. Giorno dopo giorno vanno

costruiti intenzionalmente. Aiutarli

a comprendere come si sentono gli

altri, a considerare la prospettiva altrui, a rispettare idee, culture, lingue,

abilità diverse dalla propria, sono capacità ascrivibili alla “consapevolezza

sociale”. Ciascuna delle competenze

chiave dell’educazione socio-emotiva va a lavorare su dimensioni inter e

intrapersonali che hanno il potere di

trasformare non solo gli alunni, ma

anche i contesti che saranno capaci

di costruire.

L’educazione socio-emotiva rispetta

e segue le tappe dello sviluppo evolutivo di bambini e ragazzi. Gli studi sul

cervello indicano che è raccomandato che questo approccio educativo

inizi sin dalla prima infanzia quando

la plasticità cerebrale è al suo apice.

Esperienze ludiche, sfondi integratori e lettura ad alta voce sono tre

elementi centrali su cui può poggiare

l’educazione socio-emotiva nel periodo della scuola dell’infanzia. Alla

scuola primaria, come spiegato in Didattica inclusiva nella scuola primaria

(Morganti e Bocci, 2017), le discipline

diventano alleate fondamentali per

un lavoro quotidiano che intrecci saperi e competenze trasversali.

In tutto questo non dimentichiamo

gli insegnanti: nessuno sarà mai capace di far acquisire ai suoi allievi

competenze sociali ed emotive se prima non è stato formato per farlo. Per

questo la formazione specifica è una

necessità e un’urgenza indifferibile.

PER SAPERNE DI PIÙ

• Morganti A. e Bocci F. (a cura di)

(2017). Didattica inclusiva nella

scuola primaria. Educazione socio-emotiva e Apprendimento cooperativo per costruire competenze inclusive attraverso i “compiti

di realtà”. Firenze: Giunti EDU.

21 | 2022 IL TEMA 13

IL TEMA | Intrecci

P:16

Tutti i colori

dell’accoglienza

di Graziella Favaro

Centro COME, Sesamo. Didattica interculturale

Buona ripartenza a tutti: agli

insegnanti, ai bambini che

varcano la soglia per

la prima volta e a quelli

che già la abitano, a chi

viene da lontano e non

ha ancora le parole

per raccontarsi

s’intreccia con lo smarrimento dei

più piccoli e lo spaesamento di chi

viene da un altro Paese.  

Rappresentano tappe indimenticabili e compaiono spesso nei sogni, nei

racconti e nei ricordi, belli o brutti di

ognuno di noi.  

Tappe importanti che inaugurano un

cammino nuovo e tutto da scoprire,

UN GIORNO DIVERSO

DAGLI ALTRI

I primi giorni sono carichi di emozioni e di attese: la gioia di ritrovarsi

da parte di chi è già inserito si mescola al timore dell’inizio per chi varca la

soglia per la prima volta, l’ostentata

sicurezza di chi si sente già grande

“Che cos’è un rito?”

disse il piccolo principe.

“È quello che fa un

giorno diverso dagli

altri giorni, un’ora dalle

altre ore”

rispose la volpe.

anche se la partenza vera e propria è

avvenuta tempo prima. Passaggi che

legano i tempi e gli spazi diversi, tra

la scuola e la vacanza, tra un anno e

l’altro, tra un Paese e un nuovo contesto, e che chiedono di essere ritualizzati con attenzione e cura perché

ogni viaggio comincia sempre da un

primo passo.

SEGUI

SESAMO

14 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

P:17

Diamo forma

a un rito di ripartenza

che renda tutti e tutte

davvero speciali

CERIMONIE E DONI

DAL MONDO

In molti Paesi, da sempre è tradizione celebrare e rendere ufficiale il

primo giorno di scuola, attraverso

oggetti, cerimonie, segni.  

In Germania e in Austria il ritorno a

scuola è “dolce”: quel giorno, i bambini ricevono la Schultüte (letteralmente zaino o borsa della scuola), un

pacchetto a forma di cono che contiene dolci, caramelle, oggetti per la

scuola.  

In Giappone, i bambini preparano

con cura il pranzo del primo giorno di scuola che tradizionalmente si

compone di riso con alghe e uova di

quaglia, considerati cibi portafortuna.

Ogni alunno riceve in dono uno zaino,

che un tempo era rosso per le bambine

e nero per i maschi, ma che oggi è di

tanti colori e che contiene oggetti per

la scuola e segni di benvenuto. 

RITI DI PASSAGGIO 

È importante far sì che i passaggi vissuti dai bambini e dai ragazzi siano

una tappa strutturante, diventino un

ricordo che possa restare nel tempo.

Il rito serve proprio a sottolineare

l’importanza di ciò che accade, a rendere prezioso il tempo, a celebrare i

passaggi; costituisce una sorta di imprinting importante e definisce il colore e la qualità del tempo che verrà

dopo. Fa sì che un giorno sia diverso

dagli altri giorni, come dice la volpe

al piccolo principe.

Possiamo dedicare i primi giorni di

scuola a dare forma a un rito di ripartenza che li renda speciali e che

consenta anche di “mettersi nei panni dell’alunno”, di dare spazio alle attese, di mettere insieme i desideri e i

timori dei bambini e degli adulti.  

Un rito che abbia il colore dell’accoglienza e che esprima il senso della

comunità che si va a costruire o a rinsaldare. Forse, alcune delle cose che

facevamo un tempo andranno adattate e modificate in base alle nuove

indicazioni per la sicurezza, ma non

facciamo mai mancare ai bambini i

riti di accoglienza e ripartenza. 

In Cina, l’inizio della scuola è celebrato in maniera ufficiale, con alzabandiera e discorsi augurali; mentre

in Israele ai più piccoli vengono date

le lettere dell’alfabeto ricoperte di

miele per simboleggiare la dolcezza

dell’alfabetizzazione. 

INTRECCIARE LEGAMI

Questa fase rappresenta anche un

tempo prezioso per annodare e riannodare i legami fra i bambini, per far

sentire ognuno, da subito o di nuovo,

a casa, al suo posto. 

Per far passare messaggi di riconoscimento e di curiosità reciproca nei

confronti della storia di ciascuno:

ognuno è importante e sta dentro il

gruppo con la propria storia.  

Per inaugurare un cammino di apprendimento e di vita insieme, o per ricominciare legando un’avventura che si

è conclusa e una che ricomincia, possiamo chiedere ai bambini di inventare

una frase, un motto che contraddistingua la classe e che ribadisca il senso

dell’apprendere insieme. Per il primo

mese di scuola, ogni alunno a turno

lo pronuncerà all’inizio della giornata,

come promessa e augurio per tutti.

UN ACCORDO

“TRASPARENTE”

CON I GENITORI

L’avvio della scuola è anche il tempo per rinnovare o stabilire ex novo

una buona alleanza educativa con i

genitori.

1. I meccanismi di comunicazione a

distanza ormai diffusi e ordinari

riducono i momenti di incontro

con la scuola e quelli formali, delle

riunioni ufficiali, sono ormai sporadici, compressi e scanditi dalle

decisioni da prendere. È importante, quindi, trovare occasioni nuove per condividere con i genitori il

progetto della scuola/della classe,

scambiare punti di vista, definire i

modi e i tempi della collaborazione, rendere più trasparenti le attese della scuola nei confronti della

famiglia (e viceversa).

2. Soprattutto nei confronti dei genitori stranieri e, in particolare, di

quelli “nuovi”, è importante rendere meno opache le regole e le

aspettative e più trasparenti le

modalità della relazione e i tempi

della scuola.

3. Per le famiglie immigrate, l’inserimento del figlio nella scuola italiana

rappresenta un evento cruciale che

modifica i progetti e il futuro e chiede

loro di assumere i modi e le posture

di una genitorialità non sempre conosciuta. Il primo giorno di scuola,

con il suo carico di emozioni, timori,

aspettative, è una data memorabile

anche per i genitori stranieri. La presenza e la mediazione dei “vecchi”

genitori possono servire da tramite

e da ponte nei confronti dei connazionali neoarrivati.

4. Come per i bambini, anche con gli

adulti possiamo trovare una frase

che accompagni lo stare insieme,

sulla base di un accordo condiviso

che accorci le distanze, solleciti la

partecipazione e comunichi a tutti.

21 | 2022 IL TEMA 15

IL TEMA | Intrecci

P:18

16 21 | 2022

il piano annuale

PROGETTARE

1 Interdisciplinarietà che attraversa

tutte le discipline.

2 Scienze e Tecnologia

che dialogano con

l’arte nelle STEAM.

3 Relazioni ed emozioni

nei laboratori Life

skills.

4 Obiettivi della

cittadinanza attiva e

dell’ecologia del Piano

Rigenerazione

scuola.

5 Grammatica per

tutti, nuova, inclusiva,

per tutto l’anno.

Il circolo virtuoso del riconoscimento reciproco si traduce in un

intreccio di contenuti, di relazioni e di sguardi diversi. Quest’anno

su “La Vita Scolastica” tanti fili che si intrecciano e che si legano

per una didattica completa e aperta a tutti e a tutte.

Intrecci per la didattica

P:19

Il piano annuale

21 | 2022 PIANO ANNUALE 17

A ciascun piano disciplinare presentato nelle prossime pagine, corrisponde una Progettazione didattica

completa di traguardi di competenza e di obiettivi.

Tutte le Progettazioni, per ciascuna classe e per ciascuna disciplina si trovano online: segui i QR code.

Online sono disponibili i materiali per le prove di ingresso, completi e pronti

all’uso.

PROGETTAZIONI per tutte le discipline

PROVE DI INGRESSO e VALUTAZIONE

scarica

PROVE DI INGRESSO

2022-2023

segui la pagina

VALUTAZIONE

con materiali e articoli

in costante

aggiornamento

scarica

Progettazione didattica

di ITALIANO

Annata 2022-2023

scarica

Progettazione didattica

di INGLESE

Annata 2022-2023

scarica

Progettazione didattica

di STORIA

Annata 2022-2023

scarica

Progettazione didattica

di GEOGRAFIA

Annata 2022-2023

scarica

Progettazione didattica

di MATEMATICA

Annata 2022-2023

scarica

Progettazione didattica

di SCIENZE E TECNOLOGIA

Annata 2022-2023

scarica

Progettazione didattica

di EDUCAZIONE CIVICA

Annata 2022-2023

scarica

Progettazione didattica

di IRC

Annata 2022-2023

P:20

Su www.giuntiscuola.it: ogni mese, oltre 100 nuove schede da scaricare collegate alle lezioni, musica

da ascoltare, flashcards e giochi interattivi, video tutorial, pillole di formazione e un archivio sterminato

di risorse sempre consultabile. SEGUI LE PAGINE:

1 Musica Movimento Immagine

Una progettazione completa con attività per tutto l’anno.

Attività per tutte le classi

• C’era una volta

• Conto su di te!

• Nascondere, trasformarsi, travestirsi

• Sperimentare

• Facciamolo insieme

• Punti di vista

• Impronte e tracce

• Quanto tempo è passato?

2 Italiano L2 e Sesamo

Un corso completo di italiano L2, con schede

per tutti i livelli di apprendimento e una rivista

per la didattica interculturale.

Attività per livello A1 e per livello A2

• La mia classe

• Il corpo

• Il cibo

• I vestiti

• Gli animali

• La mia giornata

• Descrivere in natura

• Studiare in italiano L2

3 Ecologia e meteo

Con Andrea Giuliacci

e i Meteoheroes,

i temi dell’ambiente

a misura di bambino.

Didattica digitale e oltre

18 21 | 2022 PIANO ANNUALE

PROGETTARE

P:21

SETTEMBRE

25 | Giornata mondiale

dei SOGNI

Scopri il laboratorio

alle pp. 94-95

DICEMBRE

10 | Giornata mondiale

dei DIRITTI

DEGLI ANIMALI

MARZO

20 | Giornata

internazionale

della FELICITÀ

OTTOBRE

7 | Giornata mondiale

del SORRISO

GENNAIO

21 | Giornata

internazionale

della MEMORIA

APRILE

22 | Giornata mondiale

della TERRA

NOVEMBRE

13 | Giornata mondiale

della GENTILEZZA

FEBBRAIO

4 | Giornata mondiale

dei CALZINI

SPAIATI

MAGGIO

9 | Giornata

dell’UNIONE

EUROPEA

Giornate mondiali

I temi universali tra arte, musica e pensieri...

Ogni mese accompagniamo la didattica quotidiana con i laboratori dedicati alle Giornate

mondiali e internazionali. Con podcast e playlist di canzoni.

21 | 2022 PIANO ANNUALE 19

Il piano annuale

SEGUI

LA PAGINA

P:22

20

Italiano

Piano annuale

delle attività

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

PIANO ANNUALE

settembre giugno gennaio

N. 29 - maggio 2023

Scriviamo sintesi

e riassunti

N. 28 - aprile 2023

Comprendiamo

il testo narrativo

N. 27 - marzo 2023

Impariamo a studiare

N. 26 - febbraio 2023

Leggiamo e scriviamo

poesie

N. 25 - gennaio 2023

Scriviamo storie

fantastiche

N. 24 - dicembre 2022

Esploriamo

il testo narrativo

N. 23 - novembre 2022

Scopriamo parole

ed espressioni

N. 22 - ottobre 2022

Cogliamo il senso

dei testi

Se son fiabe… rimeranno

Giochiamo con Cappuccetto Rosso:

costruiamo marionette con cui

rappresentare la fiaba, inseriamo nuovi

personaggi ed elementi fantastici.

Dal titolo alla storia e viceversa

Chiediamo ai bambini di fare delle

anticipazioni del testo basandosi

sul titolo e verifichiamo leggendo.

Troviamo il titolo giusto a storie lette.

Una parola per l’altra

Interveniamo su testi dati sostituendo

parole con sinonimi adatti, prima

collettivamente, poi in gruppo, infine

individualmente.

Scopriamo i connettivi temporali

Leggiamo testi narrativi realistici e

individuiamo le sequenze narrative

usando alcuni connettivi temporali.

Illustriamo le sequenze di una storia.

Una storia da scrivere

Insieme inventiamo una storia tenendo

conto di alcuni spunti dati. Poi, gli

alunni inventano e scrivono una nuova

storia seguendo gli stessi passaggi.

Prévert: ritratti in poesia

Leggiamo la poesia Per fare il ritratto

di un uccello e ne traiamo spunto per

nuove composizioni orali e scritte e

per diverse rappresentazioni grafiche.

Leggere e scrivere informazioni

Accostiamoci al testo informativo

analizzando albi illustrati. Scriviamo

semplici testi informativi.

Cogliamo il non detto

Leggiamo testi narrativi e cogliamo

elementi non espressi nel testo ma

legati alle conoscenze del mondo o

congruenti con il testo stesso.

Un riassunto ben fatto

Impariamo a riconoscere una sintesi

efficace e a sistemare una sintesi

imprecisa. Con l’aiuto di immagini, i

bambini riassumono una storia.

CLASSE 1 CLASSE 2

Rido, ascolto e ancora rido

Utilizziamo la risata per vincere

l’ansia legata all’ingresso nella

scuola primaria; giochiamo con una

filastrocca e una storia buffa.

Scopriamo le storie

Presentiamo storie illustrate, leggiamo

titoli e immagini, chiediamo ai bambini di

fare delle anticipazioni. Leggiamo e poi

raccontiamo insieme la storia.

Alla ricerca del significato

Letto un breve racconto,

soffermiamoci su una parola presente

nel testo e coinvolgiamo i bambini nel

cercare di esplicitarne il significato.

Cogliamo le sequenze narrative

Leggiamo semplici storie illustrate e

cogliamo le sequenze narrative usando

prima, poi, infine. Rappresentiamo le

sequenze narrative.

Prime forme di racconto

Accompagniamo i bambini

nell’inventare un racconto fantastico.

Scriviamo in gruppo delle didascalie

che riportano la storia.

De La Mare: poesia, fiaba e sogno

Leggiamo Chitterabob e Il topolino:

scopriamo la dimensione fantastica

delle fiabe grazie all’ascolto e ai giochi

linguistici che le poesie suggeriscono.

Immagini e informazioni

Leggiamo immagini per estrarne

informazioni. Scriviamo elenchi.

Sistemiamo le informazioni attraverso

semplici organizzatori grafici.

Compiamo inferenze semplici

Leggiamo immagini e semplici brevi

testi narrativi e invitiamo i bambini a

compiere semplici inferenze.

Prime sintesi di racconti

Confrontiamo due versioni dello stesso

testo per riconoscere le informazioni

essenziali. Guidiamo la stesura di una

sintesi.

N. 21 - settembre 2022

Giochiamo

per cominciare

21 | 2022

P:23

21

Su www.giuntiscuola.it > Progettazione didattica completa

di ITALIANO - Annata 2022-2023

21 | 2022 PIANO ANNUALE

SCARICA

www.giuntiscuola.it

CLASSE 3

Una scorpacciata di parole

Giochi di parole e rime per i primi

giorni: leggiamo e scriviamo nonsense,

inventiamo filastrocche alfabetiche e

trasformiamole in una composizione rap.

Il senso globale delle storie

Leggiamo un testo narrativo e

cogliamone gli elementi essenziali

(personaggi, luoghi, tempo, fatti

narrati), poi lo mettiamo in scena.

Il significato dal contesto

Guidiamo i bambini nell’usare il

contesto per intuire il significato

di parole. Sollecitiamo l’uso di tali

espressioni nella produzione scritta.

La struttura del testo narrativo

Leggiamo testi narrativi e individuiamone

la struttura: introduzione, svolgimento,

conclusione. Rappresentiamo con uno

storytelling le storie.

Idee per un testo fantastico

I bambini partecipano alla generazione

delle idee e alla formulazione di

possibili sviluppi narrativi di una storia

che poi scriveranno in autonomia.

Dickinson: immagini in versi

Leggiamo alcuni versi di Emily

Dickinson, produciamo immagini

poetiche e le rappresentiamo

graficamente.

Orientarsi tra le informazioni

Soffermiamoci sulle strategie di

prelettura e sui processi inferenziali.

Riflettiamo insieme sull’organizzazione

delle informazioni in mappe.

Rintracciamo le relazioni nel testo

Leggiamo e comprendiamo testi narrativi

rintracciandovi le anafore nominali.

Individuiamo le catene di parole legate

agli elementi del testo.

Parole strategiche nella sintesi

Riflettiamo sull’uso e la funzione delle

parole che collegano tra loro le varie

parti del testo per incrementarne l’uso

consapevole nella scrittura.

CLASSE 4

Mi sento come…

Ascolto e creatività per cominciare:

mimi, indovinelli e uno speciale dado

poetico per esprimere le nostre

emozioni e provare a descriverle in versi.

Il senso globale di un testo misto

Leggiamo testi misti per individuarne

il senso globale, ricavandolo dal titolo,

dai sottotitoli, dalle immagini, da grafici

e tabelle.

Forma e significato di parole

Ricaviamo il significato di una parola

analizzandone la forma. Ricerchiamo

regolarità di significato in alcuni

suffissi.

Testi realistici e testi fantastici

Leggiamo testi narrativi realistici e testi

narrativi fantastici per individuarne le

caratteristiche e distinguerli usando

strumenti come mappe o tabelle.

Uno e tanti motivi per scrivere

Riflettiamo sulle scelte che lo scrittore

compie per rendere efficaci i suoi

testi rispetto a uno scopo. I bambini

riscrivono un testo cambiando scopo.

Queneau: parole in libertà

Partiamo dal componimento Piove

per scoprire giochi di composizione

poetica e cogliere sonorità nuove della

parola.

Leggere per studiare

Affiniamo le abilità di studio: ricerchiamo

e distinguiamo le informazioni, per poi

organizzarle all’interno di una mappa da

usare come traccia per l’esposizione.

Legami tra porzioni del testo

Leggiamo e comprendiamo testi

narrativi mettendo in relazione porzioni

di testo e trovando legami tra le

informazioni presenti nel testo stesso.

Strategie per riassumere

I bambini sintetizzano oralmente un

racconto. Da un confronto collettivo,

facciamo emergere come scrivere

brevemente la storia in modo efficace.

CLASSE 5

Una centrifuga di aggettivi

Per iniziare in leggerezza giochiamo

con gli aggettivi qualificativi per

inventare storie fantastiche e

manipolare testi poetici.

Leggiamo testi e non-testi

Leggiamo pagine di giornale, testi misti

e non continui, cogliendone il senso

globale utilizzando titolo, immagini,

schemi o tabelle.

Una parola, tanti significati

Cogliamo le varie accezioni di una

parola in differenti contesti. Scopriamo

che parole di uso comune hanno

anche uno o più significati specialistici.

Testi fantastici a confronto

Leggiamo testi fantastici per

individuarne le caratteristiche e

gli elementi essenziali attraverso

drammatizzazione, mappe e tabelle.

Smontiamo e rielaboriamo storie

Prima insieme, poi in autonomia,

manipoliamo un testo: cambiamo un

elemento e inseriamo tutte le variazioni

che questo cambiamento comporta.

Leggiamo grandi poeti italiani

Leggiamo i versi di grandi poeti italiani

per comprendere come la poesia

permetta di scoprire la relazione con

sé stessi, con gli altri e con il mondo.

Rielaborare ed esporre

informazioni

Analizziamo e rielaboriamo testi informativi

al fine di realizzare un’esposizione

collettiva su un argomento di studio.

Compiamo inferenze complesse

Leggiamo testi narrativi e cogliamo

inferenze riconoscendo l’idea

principale di un testo; prevediamo gli

sviluppi del testo o traiamo conclusioni.

La sintesi del testo informativo

I bambini selezionano da alcuni testi le

informazioni salienti rispetto a un tema

e le utilizzano per produrre un proprio

testo su quell’argomento.

P:24

22

Piano annuale

delle attività

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

21 | 2022 PIANO ANNUALE

settembre giugno gennaio

Grammatica esplicita | Lettoscrittura

N. 29 - maggio 2023

La forma delle parole

N. 27 - marzo 2023

Altre parti del discorso

N. 26 - febbraio 2023

Impariamo

in tante lingue

N. 25 - gennaio 2023

Le parole

e il significato

N. 24 - dicembre 2022

Dal testo alla frase

N. 23 - novembre 2022

Le parti del discorso

Ri-conosciamo il verbo

Riconosciamo il verbo all’interno della

frase. Individuiamo che cosa descrive

il verbo.

Utilizziamo i verbi per costruire frasi.

Grammatica valenziale e prova

INVALSI

Leggiamo un testo Invalsi in

Apprendimento Linguistico

Cooperativo. Analizziamo le frasi

estrapolate con gli schemi valenziali.

I campi semantici

Scopriamo e creiamo gruppi di parole

in base al loro significato.

Io e le mie lingue

Scopriamo il lessico della famiglia

nelle lingue della classe. Ascoltiamo

una storia plurilingue su una famiglia.

Realizziamo una silhouette linguistica.

Ri-conosciamo i nomi e gli articoli

Impariamo a riconoscere i nomi,

scopriamo che gli articoli servono a far

funzionare bene il nome all’interno della

frase, costruiamo sintagmi nominali.

Tre tempi

Giochiamo con storie e sequenze per

scoprire passato, presente e futuro e i

vari modi per esprimere il tempo.

Come nascono le parole

A partire da parole base, creiamo

altre parole con l’aggiunta di prefissi

e suffissi.

CLASSE 1 CLASSE 2

Le lettere intorno a noi

Realizziamo con tanti materiali le

lettere che compongono i nostri nomi.

Giochiamo a riconoscere le vocali e

costruiamo una storia.

Giochiamo con le sillabe

Lavoriamo sulle sillabe partendo da una

lettura. Costruiamo delle carte-sillabe

e giochiamo a comporre e scomporre

parole. Costruiamo una storia in rima.

Leggiamo per riconoscere

Riconosciamo e classifichiamo nomi,

azioni e qualità a partire da immagini e

con l’aiuto di domande stimolo.

Animali fantastici plurilingui

Giochiamo con il colore degli animali a

cui diamo nomi plurilingui. Scopriamo la

posizione dell’aggettivo in varie lingue.

Costruiamo la bacheca plurilingue.

Cominciamo a classificare

Giochiamo a sostituire le parole

con altre parole all’interno di frasi.

Costruiamo insiemi di parole sulla

base della loro posizione nella frase.

Tempi della scuola

Tabuliamo le attività della classe

per scoprire le azioni abituali e

confrontarle con le azioni progressive

del presente e con il passato

prossimo.

Parole in famiglia

Attraverso la lettura di parole

promuoviamo il riconoscimento di

famiglie di parole, con una struttura

morfo-fonologica simile.

N. 22 - ottobre 2022

Iniziamo dalla frase

Il verbo regista della frase

Scopriamo che la frase è come uno

spettacolo: il verbo è il regista che

seleziona degli attori. Rappresentiamo

le frasi con schemi valenziali.

Il nostro alfabetiere di classe

Creiamo strisce personali con i nomi di

ogni bambino e bambina. Costruiamo

un alfabetiere da appendere in classe. Lettoscrittura Mimiamo le lettere con il corpo.

Lettoscrittura

Lettoscrittura

N. 28 - aprile 2023

Il tempo dei verbi

P:25

23

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21 | 2022 PIANO ANNUALE

Su www.giuntiscuola.it > Progettazione completa di ITALIANO:

GRAMMATICA ESPLICITA | LETTOSCRITTURA - Annata 2022-2023

CLASSE 4

Ri-conosciamo i pronomi

Impariamo a riconoscere i pronomi e

scopriamo che pronomi diversi hanno

funzioni diverse nella frase. Manipoliamo

un testo utilizzando i pronomi.

Dal testo agli schemi valenziali

Leggiamo testi in Apprendimento

Linguistico Cooperativo. Analizziamo le

frasi estrapolate con gli schemi valenziali

per consolidare le valenze nei verbi.

Parole generiche e specifiche

Riflettiamo sul significato delle parole

con significato generico o specifico,

scoprendo le relazioni di iperonimia e

iponimia.

La mia storia plurilingue

Costruiamo un questionario, poi

lavoriamo in coppia per realizzare

interviste ai compagni. Scriviamo una

autobiografia plurilingue.

Ri-conosciamo gli avverbi

Riconosciamo i vari tipi di avverbio.

Utilizziamo gli avverbi per modificare il

significato di un verbo, di un nome o di

una frase.

Tempi e aspetto verbale

Scopriamo l’aspetto dei verbi al

passato. Confrontiamo frasi con

imperfetto, passato prossimo e

passato remoto.

Parole derivate

Scopriamo come cambiano la forma

e il significato delle parole base con

l’aggiunta di prefissi e suffissi.

CLASSE 5

Ri-conosciamo le congiunzioni

Impariamo a riconoscere le

congiunzioni e scopriamo che servono

a unire parole e frasi. Giochiamo a

unire frasi con le congiunzioni.

Prova INVALSI e schemi valenziali

Leggiamo un testo Invalsi in

Apprendimento Linguistico Cooperativo;

usiamo gli schemi valenziali e osserviamo

la frase oltre i confini della frase nucleare.

Il linguaggio figurato

Impariamo a riconoscere e usare il

significato letterale e quello figurato di

parole ed espressioni.

Un’intervista in tante lingue

Riflettiamo sulle strategie di

intercomprensione fra lingue e facciamo

ipotesi sul significato di parole nuove.

Costruiamo una biografia bilingue.

Ripassiamo le parti del discorso

A partire dalla frase, rinforziamo il

riconoscimento di tutte le parti del

discorso. Rinforziamo l’analisi delle parti

del discorso.

Tempi e modi dei verbi

Leggiamo testi poetici e narrativi e

scopriamo come esprimere, attraverso

i verbi, ipotesi e desideri.

Parole derivate, alterate e

composte

Riconosciamo le parole derivate,

alterate e composte. Giochiamo con le

parole e la creatività del linguaggio.

CLASSE 3

Ri-conosciamo le preposizioni

Riconosciamo le preposizioni e scopriamo

che sono necessarie per collegare le

parole all’interno della frase. Giochiamo

a costruire le preposizioni articolate.

Dal testo alle frasi nucleari

Leggiamo un testo in Apprendimento

Linguistico Cooperativo. Analizziamo

le frasi con gli schemi valenziali per

consolidare mono e bivalenza nei verbi.

Parole contrarie e sinonime

Riflettiamo sul significato delle parole

con significato opposto o simile

tra loro, scoprendo le relazioni di

sinonimia e antonimia.

Modi di dire in tante lingue

Conosciamo alcuni modi di dire in

varie lingue e riflettiamo sulla possibilità

di tradurre sempre in modo letterale.

Costruiamo un dialogo plurilingue.

Ri-conosciamo gli aggettivi

Riconosciamo gli aggettivi che servono

a dare informazioni e gli aggettivi che

servono a indicare meglio. Utilizziamo

gli aggettivi per arricchire una frase.

Tempi composti

Trasformiamo frasi dal presente al

passato e viceversa. Scopriamo la

funzione degli ausiliari, anche con

l’aiuto della grammatica valenziale.

Come comporre le parole

Creiamo parole composte dalla

combinazione di parole base.

Giochiamo con le parole e la creatività

del linguaggio.

Le valenze dei verbi

Scopriamo che il verbo-regista può

chiamare sul palco attori diversi.

Rappresentiamo le frasi con schemi

valenziali.

Oltre la frase nucleare

Ripassiamo i quadri argomentali dei

verbi e anticipiamo quello che troviamo

oltre la frase nucleare. Rappresentiamo

le frasi con schemi valenziali.

La frase nucleare

Scopriamo che il verbo-regista

può selezionare uno o due attoriargomenti. Rappresentiamo le frasi

con schemi valenziali.

P:26

24

Inglese

Piano annuale

delle attività

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

21 | 2022 PIANO ANNUALE

settembre giugno gennaio

N. 29 - maggio 2023

Booklets

e biodiversità

N. 27 - marzo 2023

Giochi e attività

outdoor

N. 26 - febbraio 2023

Tempo

di Carnevale

N. 25 - gennaio 2023

Video e canzoni

per imparare

N. 24 - dicembre 2022

Atmosfere

di Natale

N. 23 - novembre 2022

Evviva i bambini

e i diritti

Giocare mi rende felice!

Parliamo dei sentimenti, dei giochi

che amiamo e del diritto a giocare.

Proponiamo attività ludiche per

imparare a stare bene insieme.

È Natale al cottage

Presentiamo le parti della casa e alcuni

oggetti natalizi. Costruiamo un cottage

e descriviamolo oralmente. Impariamo

una canzone su Santa Claus.

Parole e canzoni

Usiamo filmati e canzoni per potenziare

il lessico scolastico, giocare e mimare

azioni. Riflettiamo sull’importanza della

scuola e prepariamo un poster.

Musica in fattoria

Usiamo giochi e musica per conoscere

il lessico degli animali della fattoria e

degli strumenti musicali. Costruiamo

uno strumento con materiali di riciclo.

Giochi, azioni e numeri

Rivediamo i numeri per eseguire azioni

a comando. Usiamo delle maths-cards

per una sfida all’aperto. Costruiamo

dei birilli con materiale di riciclo.

Nella fattoria

Lavoriamo sugli animali che

vivono nella fattoria, giochiamo a

indovinarli. Eseguiamo le consegne

dell’insegnante e divertiamoci insieme.

Cibo gustoso

Per il rispetto dell’ambiente

sottolineiamo l’importanza di mangiare

cibo locale. Esprimiamo i nostri gusti e

facciamo finta di comprare al mercato.

CLASSE 1 CLASSE 2

Questo è il mio nome!

Presentiamoci, chiediamo il nome ai

nostri compagni e scopriamo il nostro

nome in inglese. Cantiamo, giochiamo

e parliamo dei diritti dei bambini.

Numeri e regali di Natale

Creiamo stelle di cartoncino per

imparare i numeri. Presentiamo il

lessico del Natale e memorizziamolo

attraverso giochi e racconti.

La mia classe d’inglese

Potenziamo i numeri e il lessico

scolastico con video e canzoni.

Organizziamo una donazione per

l’Educational day.

Animali danzanti!

Proponiamo l’ascolto di alcuni brani

musicali e attività per imparare il lessico

degli animali domestici. Danziamo con

The Carnival of the Animals.

Giochi e arte con la natura!

Parliamo di giocattoli da utilizzare

all’aperto e di giochi tradizionali.

Realizziamo un “quadro tondo” con

frammenti naturali trovati in giardino.

Animali pasquali

Conosciamo gli animali simbolo della

Pasqua e mimiamo le loro azioni.

Cantiamo una canzoncina e costruiamo

un biglietto per scambiarci gli auguri.

Piccoli animali

Con la bella stagione veniamo a

contatto all’aria aperta con tanti piccoli

animali. Rispettiamoli! Disegniamoli in

un libretto e inventiamo delle rime.

N. 22 - ottobre 2022

Luoghi e persone

speciali

La mia casa

Divertiamoci con Halloween. Impariamo

i nomi delle parti della casa. Prepariamo

un disegno per i nonni raffigurandoli

nella stanza che preferiscono.

Quanti colori!

I colori intorno a noi e i colori di

Halloween sono i protagonisti delle

attività. Prepariamo un libretto per la

festa dei nonni e recitiamo una rima.

Festa dei nonni

Giornata diritti dei bambini

> Educazione civica

Educational day

> Educazione civica

> Educazione civica

N. 28 - aprile 2023

Una Pasqua

in TPR

> Educazione civica

Giornata della biodiversità

P:27

25

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di INGLESE - Annata 2022-2023

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CLASSE 4

Io vengo da…

Introduciamo il lessico di Paesi e

nazionalità. Mostriamo immagini

dell’Unicef e riflettiamo sui problemi

dei bambini in tante zone del mondo.

Stagione di feste!

Mostriamo un video sul Capodanno

cinese e discutiamo sui simboli di

questa festa. Presentiamo lo zodiaco

cinese con i suoi animali e le sue date.

Scuole intorno al mondo

Prepariamo un progetto su nazionalità,

ambienti di vita e scuola. Guardiamo un

video per comprendere le condizioni

scolastiche in varie parti del mondo.

Prima a Venezia, poi a Londra!

Guardiamo immagini e filmati online

del Carnevale di Venezia e di Notting

Hill. Soffermandoci sulle date e sulla

diversa storia di queste due festività.

Animali e habitat

Parliamo di animali di mare e di terra,

impariamo a riconoscerli e nominarli.

Puliamo un parco della nostra città e

capiamo cosa ci occorre.

Tradizioni di Pasqua

Guardiamo un video sulle tradizioni

pasquali e verifichiamo la comprensione

con il TPR. Diamo la caccia all’uovo

con un gioco tradizionale.

Mare pulito

Con l’avvicinarsi dell’estate andremo al

mare. Difendiamolo con piccole azioni

di grande importanza. Elenchiamole

nel nostro libretto per farne tesoro.

CLASSE 5

Mangio bene e mi sento ok

Lavoriamo sul cibo e la salute.

Indaghiamo su cosa ci fa bene e su

quali problemi derivano da una cattiva

alimentazione. Parliamo della FAO.

Vetrine di Natale 

Presentiamo i nomi dei negozi, delle

merci vendute e trasferiamoci a Londra.

Utilizziamo le preposizioni per localizzare

i negozi e simuliamo dialoghi.

Stare bene e imparare

Esprimiamo i sentimenti che proviamo

nelle situazioni quotidiane. Guardiamo

un documentario e discutiamo sulla

vita dei giovani in contesti diversi.

Un lavoro da supereroi!

Presentiamo e potenziamo il lessico dei

mestieri attraverso video e flashcards.

Poniamo domande sui supereroi e

realizziamo travestimenti in tema.

L’orologio avanti e indietro

Proponiamo attività per imparare a

leggere e dire l’orario. Introduciamo una

breve storia dell’ora legale e costruiamo

un leaflet sui suoi vantaggi.

La mia giornata pasquale

Mettiamo a confronto la nostra giornata

pasquale con quella di altri bambini nel

mondo. Esercitiamoci con attività di

gioco, lettura e comprensione.

Buoni propositi

Prepariamo un memorandum per

tenere a mente e far conoscere alcune

semplici regole di comportamento che

tutelano l’ambiente.

CLASSE 3

Ho bisogno di protezione

Impariamo a parlare dei vestiti e

scopriamo cosa possiamo fare di

quelli che non usiamo più. Illustriamo

alcune organizzazioni di volontariato.

Natale in famiglia

Proponiamo giochi sul il lessico della

famiglia e della casa. Usiamo attività

interattive per localizzare i personaggi

nella casa decorata per le feste.

Bambini e studenti

Parliamo di noi stessi, di amici e

familiari. Intervistiamo un compagno.

Conosciamo la vita di studenti di altri

Paesi.

I costumi e il mondo di Alice

Con un video di Alice in Wonderland

potenziamo il lessico dell’abbigliamento.

Realizziamo una corona decorata con

forme geometriche.

Sport, natura e yoga!

Presentiamo il lessico degli sport

all’aperto. Facciamo un’indagine sugli

sport che i bambini sanno praticare.

Impariamo alcune posizioni dello yoga.

Una colazione salutare

Parliamo del cibo. Mettiamo a confronto

la nostra prima colazione con quella del

mondo anglosassone. Prepariamo una

ricetta per una colazione pasquale.

Il mio angolo verde

Discutiamo sulla tutela ambientale e

di quanto siano necessarie le piante.

Creiamo un piccolo orto da accudire e

registriamo l’esperienza in un diario.

Una ricetta speciale

Esprimiamo i gusti sul cibo.

Intervistiamo i nonni sulle abitudini

alimentari di quando erano bambini.

Facciamo “la torta della nonna”.

Nonni adorati

Attiviamo il lessico per descrivere le

caratteristiche fisiche e del carattere

e mimiamole. Prepariamo un biglietto

per i nonni indicando le loro qualità.

Una casa ecologica

Arrediamo le stanze della casa,

disegniamo la stanza dei nostri sogni.

Prepariamo per i nonni i consigli

ecologici per la cura della casa.

P:28

26

Storia

Piano annuale

delle attività

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

21 | 2022 PIANO ANNUALE

settembre giugno gennaio

N. 29 - maggio 2023

Economia

e tecnologia

N. 27 - marzo 2023

Territorio, arte

e cultura

N. 26 - febbraio 2023

Popolazione

e ambiente

N. 25 - gennaio 2023

Istituzioni

e società

N. 24 - dicembre 2022

Oggetti specchio

delle società

N. 23 - novembre 2022

Organizzare fatti

nel tempo

Il concetto di periodo

Riflettiamo su cosa si intende per

periodo, su quali riconosciamo e come

rappresentarli in un grafico temporale.

Scopriamo l’importanza della datazione.

Oggetti di ieri e di oggi

Scopriamo che ogni oggetto ha una

funzione e quali oggetti svolgevano la

medesima funzione nel passato.

Il comune in cui viviamo

Scopriamo che ogni città, anche

piccola, ha bisogno di uomini e donne

che la governano. Osserviamo da

vicino come è organizzata la nostra.

Viaggiare per imparare

Ragioniamo sul viaggio come

esperienza di conoscenza, partendo

dalle uscite didattiche fatte con la

classe.

Costruiamo un museo

Cos’è un museo? Che cosa conserva?

Costruiamo un museo virtuale che

contenga elementi tipici del territorio

per farlo conoscere.

Gli oggetti del culto

Conosciamo alcuni oggetti utilizzati nei

vari culti, il loro significato simbolico e

il loro uso.

Lavori di oggi e di ieri

Costruiamo un quadro della nostra

società attraverso i mestieri e le

professioni che la caratterizzano e

mettiamolo a confronto con il passato.

CLASSE 1 CLASSE 2

Il calendario della classe

Realizziamo un calendario per costruire

operatori cognitivi (durata, periodo,

successione, contemporaneità) e

concetti (fatto, simbolo, legenda).

Oggetti e storie in classe

Riflettiamo sul fatto che tutti gli oggetti

hanno una loro storia a partire dagli

oggetti conservati in classe.

Com’è organizzata la scuola

Scopriamo com’è organizzata la nostra

scuola. Che ruolo hanno le persone

che lavorano al suo interno?

Il viaggio come vacanza

Riflettiamo sul fatto che si può

viaggiare per varie ragioni, partendo

dall’esperienza delle proprie vacanze,

con attenzione ai luoghi visitati.

I musei dei giocattoli

Scopriamo i giochi del passato e i

musei nei quali vengono conservati.

Proponiamo di costruire un museo

virtuale con i giocattoli attuali.

I simboli religiosi

Scopriamo quali sono i simboli

delle principali festività religiose che

conosciamo e la loro ricorrenza in

vari miti.

La società e il lavoro

Descriviamo la nostra società sulla

base dei lavori e dei mestieri che la

caratterizzano e che conosciamo, poi

scopriamone altri insieme.

N. 22 - ottobre 2022

Dalle fonti alla storia

La mia storia e la nostra

Ricostruiamo, attraverso fonti di

vario tipo, la storia del primo anno

passato insieme alla scuola primaria e

costruiamo un lapbook sulle fonti.

La storia attraverso le fonti

Scopriamo come raccontare il proprio

passato attraverso alcuni oggetti:

ognuno ha una sua storia, raccontata

da un disegno, una parola, una frase.

> Tecnologia

> Educazione civica

> Arte e immagine

N. 28 - aprile 2023

Religioni

> Educazione civica

P:29

27

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di STORIA - Annata 2022-2023

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CLASSE 4

La cronologia occidentale

Scopriamo la convenzione della misura

del tempo e inventiamo una cronologia.

Conosciamo le parole della cronologia

e altri sistemi diversi dal nostro.

Strumenti nell’antico Egitto

Scopriamo la matematica dell’antico

Egitto, mettendo a confronto il papiro

matematico di Rhind con i libri di testo

attuali.

Governo dei Faraoni in Egitto

Comprendiamo con gli oggetti del

faraone come era organizzato l’antico

Egitto. Scopriamo che ci sono state

anche donne al potere.

Viaggiare per scambiare beni

Le persone si spostano anche per

scambiare merci e prodotti: confrontiamo

gli attuali scambi commerciali con quelli

nella valle dell’Indo.

Diversi monumenti e storie

A partire da monumenti e siti di

interesse storico-archeologico del

territorio, scopriamo i corrispettivi che

si trovano in altre città o altri Paesi.

Religioni dell’antico Oriente

Conosciamo le antiche religioni

dell’Estremo Oriente e confrontiamole

con le forme di religione

contemporanee in Occidente.

I lavori domestici in Cina

Anche le attività che si svolgono in

casa possono essere considerate

lavoro: chi le svolgeva nell’antica Cina?

Chi le svolge oggi nella nostra società?

CLASSE 5

La cronologia nei testi

Scopriamo la datazione e l’ordine

cronologico dei fatti in vari testi

storiografici: trasformiamoli in grafici

temporali e verbalizziamone uno.

Gli oggetti nelle tombe

Scopriamo la filatura e la tessitura e il

loro significato nella civiltà villanoviana

attraverso gli oggetti ritrovati nelle

necropoli in Romagna.

Democrazie di ieri e di oggi

Osserviamo da vicino com’era

organizzata la democrazia ateniese ai

tempi di Pericle, e confrontiamola con

la nostra.

Viaggi, scambi e culture

Riflettiamo sul fatto che ogni

cultura è contaminazione tra culture

diverse attraverso l’esperienza della

colonizzazione greca del Mediterraneo.

Non solo monumenti

Riflettiamo sull’intenzione che c’è dietro

la realizzazione di monumenti e siti

di interesse storico-archeologico, in

particolare greci e romani.

L’avvento del Cristianesimo

Ricostruiamo la nascita del

Cristianesimo e conosciamo le altre

forme di religione che convivevano

nell’Impero romano.

Il lavoro nell’antica Roma

Scopriamo mestieri e professioni

maschili e femminili nell’antica Roma,

ricostruiti a partire dai siti archeologici,

e confrontiamoli con l’oggi.

CLASSE 3

Il tempo delle civiltà

Costruiamo un quadro di civiltà:

Scopriamo quali sono gli elementi

imprescindibili per organizzare

conoscenze su gruppi umani o civiltà.

Gli oggetti della Preistoria

Riflettiamo sul fatto che possiamo

conoscere la Preistoria prevalentemente

attraverso oggetti: osserviamoli insieme

e scopriamo i loro usi.

Famiglie preistoriche

Come erano organizzati i piccoli

gruppi nelle prime fasi della storia

dell’umanità? Scopriamolo attraverso

le impronte fossili giunte fino a noi.

Spostarsi per vivere

Ricostruiamo gli spostamenti dei

gruppi umani dall’Africa durante la

Preistoria e riflettiamo sulle migrazioni

legate a fattori ambientali.

Disegnare sui muri

Osserviamo le pitture rupestri del

Paleolitico: chi le ha realizzate e

perché? Che differenza c’è con i

murales e i graffiti dei nostri tempi?

Le prime forme di religione

Scopriamo le prime forme di religione

nel Paleolitico superiore e nel Neolitico

attraverso i luoghi sacri.

Rivoluzioni

Attraverso i reperti, osserviamo come

cambiano le attività con l’avvento

dell’agricoltura e come sono divisi

i ruoli tra uomini e donne.

Chi l’ha scritto?

L’invenzione della scrittura determina

la comparsa delle fonti scritte: anche

se a scrivere sono principalmente gli

uomini, ci sono eccezioni.

Una fonte, molte informazioni

Le pitture tombali etrusche forniscono

molte informazioni, ma si riferiscono

al mondo aristocratico e non sempre

sono realistiche.

Le fonti della Preistoria

Cataloghiamo le fonti e scopriamo

quelle utili a ricostruire la Preistoria.

Riflettiamo sul fatto che i reperti

deperibili non sono arrivati fino a noi.

P:30

28

Geografia

Piano annuale

delle attività

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

21 | 2022 PIANO ANNUALE

settembre giugno gennaio

N. 29 - maggio 2023

La geografia

dei gatti

N. 27 - marzo 2023

Dall’orientamento

alla carta

N. 26 - febbraio 2023

Scrivere di luoghi

e paesaggi

N. 25 - gennaio 2023

Disegnare il mondo:

carte e mappe

N. 24 - dicembre 2022

La misura

del mondo

N. 23 - novembre 2022

Cinque sensi

del paesaggio

Le parole dei cinque sensi

Impariamo i nomi e gli aggettivi per

dare un linguaggio ai cinque sensi, poi

sperimentiamoli in azione!

La geometria degli spazi

Cerchiamo e “mappiamo” le figure

geometriche che si trovano negli spazi

scolastici: quadrati, rettangoli, linee

rette e curve, rarissime simmetrie.

Disegnare mondi immaginari

Disegniamo luoghi e monti fantastici e

poi costruiamo le mappe per esplorarli.

I nomi dei luoghi

Geografia e toponomastica: diamo

dei nomi agli spazi della scuola,

ridenominiamo le strade, le piazze e la

città. Poi scopriamo i loro nomi ufficiali.

Labirinti che passione

Disegniamo labirinti e giochiamo a

renderli più difficili, poi trasformiamoli

in strade della città e in plastici con cui

giocare a orientarci.

Cosa resta del passato

Osserviamo gli spazi della scuola, del

quartiere, di un parco: quali elementi

sono lì da più tempo? Quali sono

recenti? Quali resteranno più a lungo?

Caccia al topo

Immaginiamo di avere un gatto di classe.

Vuole cacciare i topi nella scuola: dove

cercarli? Aiutiamolo disegnando una

mappa dei nascondigli.

CLASSE 1 CLASSE 2

Cinque sensi per conoscere

Percorriamo la scuola orientandoci coi

cinque sensi. Esploriamo e guardiamo,

registriamo i suoni, tocchiamo,

annusiamo, assaggiamo.

Posizioni e distanze

Impariamo a muoverci con

consapevolezza nello spazio attraverso

posizioni, indicatori topologici,

misurazioni arbitrarie e percorsi.

Disegna la tua mappa del mondo

Avviamoci alla cartografia partendo

dal disegno degli spazi noti e dal

passaggio dalla vista frontale alla vista

dall’alto.

Dal disegno al paesaggio

Disegniamo la scuola, il cortile, la casa,

spazi noti e vissuti, e impariamo a

scrivere i loro nomi, le loro caratteristiche,

le impressioni che ne abbiamo.

I punti di riferimento

Orientarsi con punti di riferimento

nello spazio circostante, fino ad avere

una mappa mentale più completa

degli spazi in cui viviamo.

Passato, presente, futuro

Sviluppiamo i concetti di passato,

presente e futuro ricostruendo le

vite dei bambini attraverso i luoghi

scolastici e il quartiere.

La scuola dei gatti

Immaginiamo che un gatto ci

accompagni a scuola. Cosa vede

lungo la strada? Come gli sembra la

scuola? Come si orienta?

N. 22 - ottobre 2022

Guardare il mondo

con altri occhi

Con gli occhi degli adulti

Intervistiamo insegnanti, custodi,

genitori e altri adulti: cosa pensate

della scuola, del quartiere, della città,

della natura, del mondo?

Con gli occhi dei compagni

Chiediamo ai compagni cosa vedono

dalla finestra, cosa a loro piace e cosa

no della città, dei boschi, del mare…

confrontiamoci con idee diverse!

> Matematica

> Italiano

> Storia

N. 28 - aprile 2023

Il tempo

e il territorio

P:31

29

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di GEOGRAFIA - Annata 2022-2023

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CLASSE 4

Vedere, toccare, annusare

Descriviamo un paesaggio conosciuto

attraverso i cinque sensi e le emozioni

che suscitano.

I numeri della geografia

Cerchiamo la matematica che si

nasconde nella geografia: altezze dei

monti, lunghezze dei fiumi, superficie

delle Regioni, abitanti degli Stati…

Scalare le carte geografiche

Riduciamo in scala magicamente

qualsiasi cosa, imparando a

rimpicciolire il mondo mantenendo le

proporzioni.

Poesie geografiche

Partendo da brani di poesia, scopriamo

come vengono descritti i paesaggi.

Poi proviamo anche noi a scrivere una

poesia sui luoghi dove abitiamo.

Battaglia navale geografica

Il reticolo geografico funziona come

nel gioco “battaglia navale”. Affonda le

navi colpendo tra meridiani e paralleli.

Il territorio verso il futuro

La geografia guarda verso il futuro:

immaginiamo come il territorio potrebbe

cambiare nei prossimi anni diventando

più sostenibile ed ecologico.

Se un gatto potesse parlare

Cosa pensano i gatti degli umani e del

loro mondo? Scriviamo delle interviste

immaginarie ai nostri gatti, chiedendo

loro come vedono il mondo.

CLASSE 5

I sapori d’Italia

Esploriamo l’Italia e la diversità

culturale dei suoi territori attraverso il

gusto: prodotti, piatti regionali, spezie,

ricette.

I numeri dell’Italia

Cerchiamo i dati sulle regioni italiane e

impariamo a confrontarli, a interpretarli,

a leggerli criticamente individuando

diversità e disuguaglianze.

La mappa dell’imperatore

Come nel racconto di Borges sulla

mappa dell’Imperatore, scopriamo

che le carte contengono le cose più

importanti e come vengono scelte.

L’Italia degli scrittori

Percorriamo l’Italia e i suoi paesaggi

attraverso brevi descrizioni di scrittori.

Proviamo a descrivere un paesaggio che

conosciamo e ci emoziona.

Carte tematiche che passione!

Osserviamo l’Italia attraverso alcune

carte tematiche, poi inventiamo una carta

tematica della scuola e del quartiere.

Il tempo sulle carte

Usando carte geografiche e immagini

di varie epoche indaghiamo come i

luoghi e i paesaggi sono cambiati nel

tempo.

Una guida turistica speciale

Per ogni Regione italiana avremo un

gatto come guida turistica speciale.

Sapremo tutto sui formaggi italiani, ma

anche su tante altre cose.

CLASSE 3

Esplorazioni sensoriali

Descriviamo i luoghi dello spazio

vissuto coi cinque sensi. Che odori

hanno le vacanze, che suoni ha la città,

cosa si prova toccando una corteccia?

Misuriamo la scuola

“Prendiamo le misure” alla scuola

attraverso lunghezze, superfici, tempi,

pesi, temperature. Misuriamone gli

spazi in tutti i modi possibili.

La carta è una proiezione

Giochiamo con oggetti e con il corpo

e il disegno per imparare le proiezioni

cartografiche: di fronte, di lato,

dall’alto.

I nomi del mondo

Osserviamo le forme del paesaggio,

come si chiamano? Identifichiamole

nelle immagini, cerchiamo e scriviamo

i loro nomi.

Percorsi per tutti

Tracciamo percorsi e sviluppiamo

l’orientamento imparando a usare

i punti cardinali e gli indicatori

topologici.

Il passato nel territorio

Osserviamo il territorio, scopriamo in

esso i segni del passato, ricostruiamo

come la comunità ha trasformato

l’ambiente naturale.

Miciolandia

Scriviamo insieme la geografia del

Paese dei Gatti. Disegniamone la

mappa, poi assumiamo il punto di vista

dei gatti: cosa amano, cosa li spaventa.

Con gli occhi di una geografa

Come fanno geografi e geografe a

osservare un luogo o un paesaggio?

Ecco un percorso per scoprire il loro

sguardo scientifico!

Con gli occhi degli scrittori

Gli scrittori ci offrono sguardi originali

sulla realtà: utilizziamo fiabe, poesie,

descrizioni da racconti per guardare il

mondo con occhi diversi.

Con gli occhi di un fotografo

Un fotostimolo ci permette di

osservare un luogo da molti punti di

vista diversi: ogni fotografo ha il suo,

ogni fotografia mostra aspetti diversi.

P:32

30

Matematica

Piano annuale

delle attività

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

21 | 2022 PIANO ANNUALE

settembre giugno gennaio

Il lupo ha paura dei numeri!

Un lupo fifone racconta le sue

disavventure con la matematica:

scopriamo i numeri, la decina e che

fine hanno fatto le forme geometriche.

Calcoli a mente

Utilizziamo gli strumenti in nostro

possesso per sviluppare il calcolo a

mente e costruiamo il decanomio per

ripassare le tabelline in modo giocoso.

Misurare la realtà

Conteggiamo le differenze tra misure.

Giochiamo al mercatino per usare gli

euro. Familiarizziamo con il centimetro

osservando il righello.

Il Signor Cubo

Il Signor Cubo ci guida alla scoperta

del solido e nel passaggio alle figure

piane. Tasselliamo piani e studiamo i

concetti di area e perimetro.

L’abaco e i raggruppamenti

Usiamo tappi per scoprire la necessità

di avere una base di raggruppamento

condivisa; costruiamo l’abaco per

eseguire i calcoli.

Dentro l’intero

Ci avviamo a conoscere la varietà

delle parti di un intero con particolare

attenzione al loro valore relativo

all’intero stesso.

Diversi tipi di grafici

Diversi sono i tipi di grafici che

possiamo utilizzare per rappresentare

dati raccolti. Scegliamo i più adatti a

rappresentare i diversi fenomeni.

La mappa di Cartesio

Il filosofo e matematico Cartesio ci

accompagna alla scoperta del piano

e dello spazio. Risolviamo puzzle e

impariamo a orientarci usando mappe.

Combiniamo strane coppie

Sperimentiamo il concetto di coppie

possibili anche nella combinazione

numerica, in situazioni non certe,

nell’ambito del gioco.

CLASSE 2

Matematica da fiaba: Pinocchio

Le avventure di Pinocchio ci guidano

alla scoperta dei numeri. Usiamo giochi

e narrazione per cominciare a parlare di

numeri, modi di contare e ordinare.

L’idea di numero naturale

Ricicliamo i tappi di plastica creando i

sacchetti delle decine! Giochi e attività

per esaminare i numeri e “camminare”

sulla linea dei numeri naturali.

Grandezze da misurare

Confrontiamo lunghezze, capacità,

pesi. Stimiamo, misuriamo, ragioniamo

sulle differenze. Usiamo la clessidra

per misurare le durate.

Quattro artisti in-forma

Studiamo le figure presenti nello

spazio vissuto: cubo, parallelepipedo,

sfera, cilindro. Impariamo a usare gli

indicatori di posizione.

Ma i numeri sono sempre esistiti?

Partiamo dalla domanda e creiamo

un percorso dove trovare le riposte

diventando donne e uomini primitivi e

dovendo risolvere problemi quotidiani.

La metà in ogni cosa

In questo percorso sperimentiamo con

i bambini il concetto di metà dell’intero

in contesti sia reali sia astratti.

Le prime statistiche

Per costruire la nostra classe e

renderla comunità pianifichiamo

e realizziamo alcune indagini per

conoscerci meglio.

Il bruco Maisazio

Accompagnati da un simpatico bruco

impariamo a muoverci e descrivere lo

spazio. Lavoriamo attraverso percorsi

motori, tris e costruzione di pentamini.

Abbiniamo forme e colori

Impariamo a riconoscere le

caratteristiche di alcuni elementi e

cogliamo la possibilità di combinarle tra

loro in insiemi di forme e colori diversi.

N. 29 - maggio 2023

Probabilità

e combinatoria

N. 28 - aprile 2023

Avventure

geometriche

N. 27 - marzo 2023

Dati e relazioni

N. 26 - febbraio 2023

Frazioni e numeri

con la virgola

N. 25 - gennaio 2023

Problemi di numeri

N. 24 - dicembre 2022

Artisti in geometria

N. 23 - novembre 2022

Misure

N. 22 - ottobre 2022

Numeri

N. 21 - settembre 2022

Matematica tra gioco

e narrazione

> Educazione civica

> Educazione civica

> Educazione civica

CLASSE 1

> Arte e immagine

Ogni mese

scarica i problemi di

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31

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di MATEMATICA - Annata 2022-2023

21 | 2022 PIANO ANNUALE

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CLASSE 5

Matematica “in barattolo”

Attraverso, giochi, lettere e storie

scopriamo il linguaggio della

matematica, accompagnati da Ipazia e

Sophie Germain.

Problemi e tabelle inusuali

Risolviamo problemi inusuali attraverso

la rappresentazione grafica e

completiamo la tabella delle frazioni

per affrontare nuove scoperte.

Il tempo e le aree

Con quale unità di misura possiamo

misurare un’area? Affrontiamo

problemi della vita reale, per gestire al

meglio il tempo della nostra giornata.

Arte e poligoni

Un tuffo nell’arte ci aiuta nello studio

dei poligoni regolari e non. Analizziamo

architetture e quadri alla scoperta del

cerchio.

Numeri primi, palindromi, figurati…

Da Eratostene alla forma dei numeri di

Pitagora passando per quadrati magici,

numeri palindromi e progressioni

aritmetiche.

Non solo frazioni

Ci approcciamo a sperimentare gli

altri significati specifici delle frazioni

relativamente a percentuale, scala,

rapporto e quoziente.

Dati e problemi

Continuiamo la nostra ricerca di

dati presenti nella realtà. Traiamo da

essi informazioni utili per prendere

decisioni razionali e risolvere problemi.

Problemi con Euclide

Euclide ci accompagna in un’avventura

geometrica. Insieme risolviamo

problemi per misurare il perimetro e

l’area di figure regolari e non.

Un caso fortunato

Rappresentiamo i casi possibili con

strumenti opportuni e misuriamo la

probabilità in una situazione data.

Interpretiamo i dati, sfidando il caso.

CLASSE 4

Dov’è finita la matematica?

Affrontiamo un’avventura

interdisciplinare, tra numeri e storia.

Insieme a Fibonacci e a un matematico

sumero scopriamo i sistemi numerici.

Tra tabelle e calcoli

Partiamo da alcune curiosità sui

numeri e sulla loro scrittura per arrivare

a scoprire nuovi modi per eseguire

moltiplicazioni e divisioni.

I pesi e gli angoli

Quale unità utilizziamo per misurare il

peso di un elefante? Ci sono piccole,

medie e grandi misure. Utilizziamo il

goniometro per gli angoli.

Arte e quadrilateri

Accompagnati da alcuni artisti

studiamo il passaggio dai solidi alle

figure piane. Conosciamo i quadrilateri

e impariamo a classificarli.

Strumenti per il calcolo

Analizziamo antichi strumenti per favorire

il calcolo mentale; rivisitiamo nuovi

algoritmi per confermare la validità del

nostro sistema di numerazione.

Posso farlo con le frazioni

Avviamo un confronto sulle le diverse

possibilità di esprimere una stessa

quantità soprattutto nell’ambito dei

numeri e delle frazioni decimali.

Matematica nei viaggi

e nelle ricette

Leggiamo e analizziamo ricette, tabelle

orarie, cartine geografiche al fine di

progettare eventi reali e/o verosimili.

Problemi con Talete

In un percorso interdisciplinare tra

storia, arte e geometria, affrontiamo

problemi sui triangoli, i rettangoli e le

figure composite.

Probabilmente è vero

In questo percorso iniziamo a misurare

la probabilità analizzando i casi possibili

fino ad arrivare ad assegnare un peso

specifico alla riuscita di un evento.

CLASSE 3

Sulle tracce della matematica

Oggetti misteriosi, indizi, lettere ed

enigmi guideranno i bambini alla

scoperta dei numeri e del sistema

posizionale.

Tra numeri, cifre e operazioni

Analizziamo i numeri oltre il 100

scoprendo regolarità e particolarità

affidandoci a tutte le combinazioni

possibili di 3 cifre senza ripetizione.

Unità di misura e sottomultipli

Conosciamo il metro e il litro con modelli

del mondo reale. Come si passa da

un’unità di misura all’altra? Ragioniamo,

manipolando e trasformando.

I triangoli non quadrano

Nel Paese dei triangoli il sindaco vuole

tassellare nuovi spazi. Attraverso una

simpatica avventura conosciamo i

triangoli e i suoi elementi geometrici.

Antichi sistemi di numerazione

Confrontiamo sistemi di numerazione per

sviluppare il calcolo mentale; costruiamo

la bulla di Nuzi per comprendere il valore

dei raggruppamenti.

Rappresentiamo le parti

Analizziamo le parti in cui può essere

frazionato l’intero e ne osserviamo il

valore soprattutto dal punto di vista

della rappresentazione grafica.

La lettura dei dati della realtà

Ricerchiamo e analizziamo tabelle

con orari e cataloghi; ricaviamo

informazioni utili per poter fare acquisti

ragionevoli e organizzare viaggi.

Linee in movimento

Attraverso una storia impariamo

a riconoscere e misurare le linee.

Incontriamo il Signor Perimetro e

affrontiamo problemi di similitudine.

Uno strano caso

Riconosciamo il ruolo del caso e

come abili detective osserviamo la

probabilità di riuscita di un evento

attraverso strumenti elementari.

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32

Scienze e Tecnologia

Piano annuale

delle attività

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

21 | 2022 PIANO ANNUALE

settembre giugno gennaio

N. 29 - maggio 2023

Star bene a scuola…

e fuori!

N. 27 - marzo 2023

La vita sulla

e nella terra

N. 26 - febbraio 2023

La vita sott’acqua

N. 25 - gennaio 2023

Il clima del futuro

N. 24 - dicembre 2022

Materiali e sostenibilità

N. 23 - novembre 2022

L’acqua, bene prezioso

Se la pioggia è inquinata

Osserviamo la pioggia su diverse

superfici, indaghiamo la sua origine e il

ciclo dell’acqua, poi simuliamo l’effetto

delle piogge acide su una pianta.

Un mondo di carta

Raccogliamo i rifiuti di carta prodotti

in classe ed esploriamo con i sensi.

Scopriamo come si produce la carta e

ricicliamola con creatività.

Alberi: alleati per il clima

Scopriamo l’effetto serra e la

relazione con il riscaldamento globale.

Descriviamo la fotosintesi che utilizza

l’anidride carbonica.

Noi e l’oceano

Scopriamo l’ecosistema marino, la

biodiversità che lo popola e le azioni

che possiamo mettere in atto per

proteggere gli oceani.

Vita da pianta

Distinguiamo viventi e non in base

ai processi vitali. Con giochi e

osservazioni descriviamo i ruoli di ogni

parte della pianta nel ciclo di vita.

Energia dal Sole

Scopriamo che l’energia prodotta

dal Sole si può usare per scaldare gli

oggetti. Costruiamo un forno solare e

individuiamone applicazioni pratiche.

Frutta e verdura, quanti colori

Suddividiamo frutta e verdura in base

alla stagione di maturazione. Estraiamo

i colori da frutta e verdura per

conoscere le loro proprietà benefiche.

CLASSE 1 CLASSE 2

Acqua buona per tutti

Capiamo che l’acqua è un bene

indispensabile per vivere e scopriamo

con i cinque sensi alcune caratteristiche

dell’acqua che beviamo tutti i giorni.

Esploriamo il terreno

Esploriamo diversi tipi di terreno con

i sensi, con la lente di ingrandimento

e con dei setacci. Indaghiamo cosa

accade se si aggiunge un po’ d’acqua.

Un termometro per l’ambiente

Conosciamo il termometro ambientale

e impariamo a usarlo per misurare

come cambia la temperatura di acqua

e aria in diversi ambienti.

Chi vive dentro le conchiglie?

Esploriamo le conchiglie raccolte per

scoprire la loro origine e i molluschi

che vivevano all’interno.

Riutilizziamole in modo creativo.

Costruiamo un erbario

Esploriamo la flora di un ambiente

naturale e distinguiamo erbe, arbusti

e alberi. Infine, costruiamo un erbario

di classe.

Aria in movimento

Scopriamo l’aria che si muove con

giochi, gare ed esperimenti. Creiamo

sculture in movimento. Confrontiamo le

nostre costruzioni con le pale eoliche.

Che sonno!

Riflettiamo sulle nostre abitudini di

sonno e sulle sensazioni corporee

collegate. Confrontiamo il nostro

sonno con quello di alcuni animali.

N. 22 - ottobre 2022

Ripartiamo con metodo

Il lombrico “vede” la luce?

Osserviamo le caratteristiche

degli animali presenti in giardino.

Conosciamo il lombrico e scopriamo

se percepisce la luce.

Ci servono le foglie cadute?

Osserviamo cosa succede alle

foglie in autunno. Ipotizziamo a cosa

possono servire e utilizziamole per

preparare un piccolo orto. > Educazione civica

> Educazione civica

> Educazione civica

> Educazione civica

> Educazione civica

> Educazione civica

N. 28 - aprile 2023

Ricerca di energia

“pulita”

> Educazione civica

> Educazione civica

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CLASSE 4

In cerca d’acqua pulita

Esploriamo e descriviamo l’acqua

potabile e non. Costruiamo un

modellino di depuratore e scopriamo il

percorso dell’acqua fino alle case.

Il materiale Tetra Pak

Conosciamo il Tetra Pak, realizzando

esperimenti per scoprire com’è fatto

e quali proprietà ha. Usiamolo per

progettare e realizzare semplici oggetti.

Acque in riscaldamento

Osserviamo il comportamento

dell’acqua quando viene congelata

e riscaldata. Simuliamo gli effetti del

riscaldamento globale sulle acque.

Vita da pesci

Descriviamo l’anatomia dei pesci,

distinguiamo tra quelli d’acqua dolce

e salata e comprendiamo perché non

possono vivere nell’ambiente degli altri.

Un ecosistema terrestre

Esploriamo un ecosistema terrestre

vicino a noi. Indaghiamo le relazioni

esistenti tra gli elementi viventi e non

viventi dell’ecosistema.

Energia dal vento

Conosciamo l’energia che si ricava dal

vento. Costruiamo un generatore eolico

per comprendere come l’energia del

vento si trasforma in energia elettrica.

L’aria che respiriamo

Osserviamo come nell’aria si

accumulano sostanze inquinanti che

entrano nel corpo con la respirazione

e le loro conseguenze per la salute.

CLASSE 5

Acqua corporea, bilancio idrico

Scopriamo come l’acqua è assunta

ed eliminata dall’organismo.

Riconosciamo che un corretto bilancio

idrico contribuisce alle funzioni vitali.

I metalli e l’elettricità

Costruiamo un circuito elettrico

ragionando sui materiali da utilizzare.

Impariamo a non sprecare i metalli,

preziosa risorsa del pianeta.

Il clima sta cambiando?

Realizziamo una stazione meteo per

raccogliere dati su temperature e

precipitazioni. Confrontiamo dati di oggi

e di ieri per scoprire i cambiamenti.

Isole di plastica

Scopriamo le isole di plastica e le

microplastiche che risalgono le catene

alimentari fino all’uomo. Individuiamo

modi per ridurre i rifiuti in plastica.

Api, regine della biodiversità

Scopriamo come sono fatte le api

e il ruolo dell’impollinazione per la

salvaguardia della biodiversità. Creiamo

un’area salva insetti impollinatori.

La centrale idroelettrica

Scopriamo la centrale idroelettrica.

Costruiamone un modellino,

individuiamo le sue componenti e

descriviamo le trasformazioni di energia.

Muoviamoci!

Prestiamo attenzione alle sensazioni

corporee durante l’attività fisica.

Approfondiamo la sudorazione e

l’importanza del movimento.

CLASSE 3

L’acqua sottoterra… in scatola

Approfondiamo il ciclo dell’acqua e

costruiamo un modello in scatola per

comprendere cosa accade all’acqua

piovana quando si infiltra nel terreno.

Case amiche del Pianeta

Esploriamo il concetto di conduzione

termica e indaghiamo quali materiali

siano adatti per costruire abitazioni per

proteggerci dal freddo e dal caldo.

Suolo da proteggere

Riconosciamo le cause dell’erosione

del suolo e i conseguenti danni.

Scopriamo perché il suolo è

importante e le azioni per tutelarlo.

Un ecosistema acquatico

Individuiamo gli elementi di un

ecosistema e mettiamoli in relazione

con gli esseri viventi che lo abitano.

Realizziamo un diorama.

Un mondo sottoterra

Esploriamo i viventi presenti nella

terra del giardino e indaghiamo la loro

relazione con le caratteristiche del

terreno. Costruiamo un terrario.

Energia dall’acqua

Sperimentiamo che l’acqua che scorre

produce energia. Scopriamo come

è stata utilizzata dall’uomo per il suo

lavoro e costruiamo una ruota idraulica.

Laviamoci le mani!

Distinguiamo diversi tipi di “microbi”.

Mettiamo in evidenza la presenza

dei microbi sulle nostre mani per

comprendere perché è importante lavarle.

Le foglie cambiano colore?

Osserviamo la trasformazione delle

foglie e ipotizziamo cosa accade.

Realizziamo una cromatografia per

spiegare perché cambiano colore.

Giornate più corte: perché?

La durata del dì e della notte e il

percorso del Sole in cielo cambiano

nell’anno: costruiamo una meridiana

per registrare e spiegare il fenomeno.

Tra un mese farà più freddo?

Raccogliamo dati sulla temperatura

ambientale. Misuriamola in giorni

diversi e registriamo i dati in un grafico

per vedere come cambia in autunno.

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Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | Educazione civica

settembre gennaio giugno

Piano annuale

delle attività

34 21 | 2022 PIANO ANNUALE

N. 29 - maggio 2023

Occhio al web

N. 28 - aprile 2023

Diritti ecologici

N. 27 - marzo 2023

Donne da tutto il mondo

N. 26 - febbraio 2023

Una classe speciale

N. 25 - gennaio 2023

Green skills

N. 24 - dicembre 2022

Emozioni in gioco

N. 23 - novembre 2022

Un anno di pace

Raccogliamo le storie di amici speciali

che hanno affrontato difficoltà e ci

insegnano a non fermarci ai pregiudizi.

La storia di una ragazzina ebrea ci

aiuta a comprendere il disagio che

prova chi deve allontanarsi dal suo

Paese perché discriminato.

Cos’è che ci fa paura, ci annoia o

ci stupisce? Confrontiamo le nostre

esperienze con quelle dei compagni e

scopriamo ciò che ci accomuna.

L’esempio di alcune giovani donne

ci aiuta a comprendere che ognuno

può fare la sua parte e, tutti insieme,

possiamo salvare il Pianeta.

La protagonista di un racconto ci aiuta

a capire come ci si sente a essere

diversi dagli altri. Saremo abbastanza

in gamba da consolarla?

Parliamo di donne che hanno

cambiato la storia con il loro coraggio,

la loro forza e la loro intelligenza. Quali

donne speciali conosciamo?

Quando l’acqua viene a mancare

intere popolazioni possono risentirne.

Due esempi ci aiutano a comprendere

quanto questa sia indispensabile.

Partiamo dal principio fondamentale

secondo il quale “Si è ciò che si

comunica”, per scoprire in che modo

dobbiamo comportarci sul web.

Prepariamoci a partire per un bel

viaggio facendoci aiutare da un

gruppo di amici davvero originali e

dall’autista di un pulmino speciale.

Giochiamo con la pace imparando,

cercando e inventando parole che

fanno bene e che rallegrano il cuore.

A volte può essere difficile individuare

le emozioni provate dai nostri

compagni: facciamoci aiutare da un

gruppo di buffi amici.

Osserviamo le meraviglie del mondo

che ci circonda grazie alla presenza

e all’intervento di alcuni compagni

davvero particolari.

Il racconto di una bambina che ama

giocare a calcio e odia vestirsi da

principessa ci aiuta a lavorare sugli

stereotipi di genere.

Mamme, nonne e zie hanno molto da

insegnarci: raccogliamone le storie e

prepariamo “Il nostro libro delle donne

speciali”.

Ogni essere vivente ha il diritto di

accedere liberamente all’acqua. Che

cosa succederebbe se qualcuno ne

diventasse unico proprietario?

L’amica Tea ci aiuta a capire che

cellulare e tablet possono essere

d’aiuto alla vita di tutti i giorni, ma che

non dobbiamo esagerare nel loro uso.

N. 22 - ottobre 2022

Ti faccio posto

Laboratorio: costruiamo un mezzo di trasporto per il nostro viaggio.

Laboratorio: prepariamo il calendario della gentilezza per vivere bene.

Laboratorio: prepariamo un gioco da tavolo per lavorare sulle emozioni.

Laboratorio: adottiamo un’aiuola del nostro quartiere.

Laboratorio: aiutiamo gli altri a risolvere piccoli problemi quotidiani.

Laboratorio: prepariamo un mazzolino di mimose per le donne della nostra vita.

Laboratorio: ogni essere vivente ha diritto di nutrirsi in modo equilibrato.

Laboratorio: prepariamo un termometro delle azioni dannose in rete.

PER I PIÙ GRANDI PER I PIÙ PICCOLI

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PER I PIÙ GRANDI PER I PIÙ PICCOLI

Piano annuale

delle attività

ottobre gennaio giugno

N. 29 - maggio 2023

Amici per sempre

N. 28 - aprile 2023

Viva la Pasqua!

N. 27 - marzo 2023

Un testo da amare

N. 26 - febbraio 2023

Pane e condivisione

N. 25 - gennaio 2023

Scritture di pace

N. 24 - dicembre 2022

Buon compleanno,

Gesù!

N. 23 - novembre 2022

Preziosissima acqua

Leggiamo il cantico delle creature e,

poi, guardiamoci intorno per scoprire

quali sono gli animali che condividono

i nostri spazi.

Scopriamo che cos’hanno in comune

il Battesimo cristiano e le abluzioni

islamiche e analizziamo la ritualità dei

gesti.

La nascita di un bambino viene

festeggiata con gioia in tutto il mondo.

Scopriamo come e cerchiamo punti in

comune e differenze.

Partiamo dalla lettura di alcuni testi per

comprendere l’idea di pace presentata

nelle scritture. Come metterne in

pratica gli insegnamenti?

Nella tradizione ebraica il pane è

carico di significati simbolici e religiosi.

Con alcuni brani biblici cogliamone

appieno il valore.

Partendo dall’idea che i testi sacri sono

fondamentali per l’istruzione religiosa

di un intero popolo, soffermiamoci sul

ruolo degli amanuensi.

Anche Gesù festeggiava la Pasqua

e, come in tutte le feste, venivano

consumati cibi particolari: che cosa

mangiava e perché?

Alcuni brani ci aiutano a riflettere sulle

qualità che dovrebbe avere un vero

amico e sui valori che stanno alla base

di una relazione sincera.

Accompagnati da una giovane amica

scopriamo le meraviglie della natura

e impariamo a prendercene cura tutti

insieme.

Una filastrocca ci aiuta a comprendere

quanto è importante l’acqua per gli

esseri viventi. Siamo davvero capaci di

usarla correttamente?

Ogni anno festeggiamo il compleanno

di Gesù a dicembre, ma noi quando

siamo nati? Prepariamo un calendario

ricco di momenti speciali.

Parliamo di pace partendo dal racconto

del diluvio universale. Che cosa

succede quando smette di piovere?

Appare in cielo un arcobaleno.

Il pane è uno degli alimenti base nella

dieta di molti popoli: scopriamo come

viene preparato nel resto del mondo e

impariamo una poesia.

Alla base della vita monastica c’è la

condivisione: proviamo anche noi,

seguendo i consigli di un simpatico

amico, a spartire ciò che abbiamo.

Un bruco pasticcione ci racconta la

sua storia e ci aiuta a comprendere

come è bello trasformarsi in una

splendida farfalla.

Su quali basi si costruisce una solida

amicizia? Impariamo a crescere

insieme lavorando sull’empatia e

sull’accettazione dell’altro.

N. 22 - ottobre 2022

Francesco e la natura

21 | 2022 PIANO ANNUALE

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | Religione cattolica

Laboratorio: osserviamo, analizziamo e riproduciamo alcune opere d’arte.

Laboratorio: leggiamo e illustriamo testi biblici che parlano di acqua.

Laboratorio: ricostruiamo la Natività con materiale di recupero.

Laboratorio: diventiamo giornalisti preparando un notiziario colmo di gioia.

Laboratorio: prepariamo un ricettario per fare il pane in tanti modi diversi.

Laboratorio: sperimentiamo l’arte della copiatura come gli amanuensi.

Laboratorio: prepariamo un portauova con materiali di recupero.

Laboratorio: prepariamo una caccia al tesoro sull’amicizia leale.

35

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Laboratori di lettura: Otto racconti di inediti da leggere ad alta voce con attività di lettura per le classi

a cura di Martina Evangelista, del team di “Leggimi ancora”.

Lezioni di matematica, box Problemi al centro: in ogni lezione, Problemi-storia, giochi e rompicapo

matematici a cura di Rosetta Zan e Pietro di Martino con il gruppo di autori di Problemi al centro.

36 21 | 2022 PIANO ANNUALE

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |

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Dai progetti

di Giunti Scuola

Il problema di Martina | Classe 1

Le mollette per il bucato | Classi 2-3

Una pesata difficile | Classe 4-5

La collana | Classe 1

La ruota dei colori | Classi 2-3

L’allenamento | Classi 4-5

In palestra | Classe 1

La suddivisione del resto | Classi 2-3

Risparmi settimanali | Classi 4-5

Conta le stelle | Classe 1

Pari e dispari | Classi 2-3

La vacanza | Classi 4-5

Una merenda complicata | Classe 1

Sul quaderno a quadretti | Classi 2-3

Un recinto per la capretta | Classi 4-5

La piramide dei numeri | Classe 1-2

Un mosaico arabo | Classi 3-4

Lavoretti della domenica | Classi 4-5

Il mercatino | Classe 1

Il problema dei regali | Classi 2-3

L’Estrazione | Classi 4-5

Omar, un bambino curioso | Classe 1

Code di lucertola | Classi 2-3

Acqua e fuoco | Classi 4-5

Domande, risposte, scoperte | Classi 2-3

Racconto: Il barattolo delle risposte di Azzurra

D’agostino

Tira aria di trasformAzioni! | Classi 3-4

Racconto: I giorni dell’alcione di Maria Elisa Aloisi

Crescere un passo alla volta | Classi 4-5

Racconto: La macchina crea desideri di Nicoletta

Verna

Esperimenti e cioccolato | Classi 1-2

Racconto: La maestra in miniatura di Flavia Moretti

Coltivare futuro a scuola | Classi 3-4

Racconto: Il ramoscello verde di Patrizia Fortunati

Storie per lasciare il segno | Classi 4-5

Racconto: Il popolo dei semi di Azzurra D’Agostino

Il club degli amici veri | Classi 2-3

Racconto: Insieme si può! di Isabella Paglia

Le galline sanno nuotare? | Classi 1-2

Racconto: La piuma rossa di Patrizia Fortunati

LABORATORI DI LETTURA PROBLEMI AL CENTRO

N. 22

- ottobre

2022

N. 23

- novembre

2022

N. 24

- dicembre

2022

N. 25

- gennaio

2023

N. 26

- febbraio

2023

N. 27

- marzo

2023

N. 28

- aprile

2023

N. 29

- maggio

2023

P:39

Piano annuale

delle attività

settembre gennaio giugno

N. 29 - maggio 2023

Il teatrino magico

N. 28 - aprile 2023

L’uovo rotto

N. 27 - marzo 2023

Impronte naturali

N. 26 - febbraio 2023

Simmetrie

allo specchio

N. 25 - gennaio 2023

Giochi di luce

N. 24 - dicembre 2022

Un muro stellato

N. 23 - novembre 2022

Geometrie speciali

STEAM per i più piccoli

Parola chiave: biodiversità

Video tutorial per sperimentare con l’opera: Autumn Maples

with Poem Slips di Tosa Mitsuoki, 1675

STEAM per tutti

Parola chiave: intrecci

Video tutorial per sperimentare con l’opera: Untitled di Tanaka

Atsuko, 1964

STEAM per i più grandi

Parola chiave: forme tridimensionali

Video tutorial per sperimentare con l’opera: Lozenge Composition

with Yellow, Black, Blue, Red, and Gray di Piet Mondrian, 1921

STEAM per tutti

Parola chiave: costellazioni

Video tutorial per sperimentare con l’opera: Landscape with

stars di Henri-Edmond Cross, 1905-08

STEAM per i più grandi

Parola chiave: spettroscopio

Video tutorial per sperimentare con l’opera: vetrata della

Starfield Library, Seul, Corea del sud, 2017

STEAM per i più piccoli

Parola chiave: simmetrie

Video tutorial per sperimentare con l’opera: Wearing Blanket

opera Navajo, 1860-70

STEAM per i più grandi

Parola chiave: pigmenti /impronte

Video tutorial per sperimentare con l’opera: Wrack, di William

Henry Fox Talbot, 1839

STEAM per tutti

Parola chiave: progettazione

Video tutorial per sperimentare con l’opera: Uovo rotto di

Valerio Adami, 1963

STEAM per i più grandi

Parola chiave: magnetismo

Video tutorial per sperimentare con l’opera: Coastal

Landscape, Leon Dabo, 1890

N. 22 - ottobre 2022

Il giardino

tra le pagine

N. 21 - settembre 2022

Intrecci arcobaleno

21 | 2022 PIANO ANNUALE 37

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | STEAM

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www.giuntiscuola.it

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SPECIALE

ACCOGLIENZA

Parole, numeri e giochi,

tante attività

e laboratori coinvolgenti

per iniziare bene

a cura di Alan Pona, Ester Bonelli,

Nicoletta Grasso, Sabrina Battista

38 21 | 2022 PIANO ANNUALE

Classi | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | Laboratorio Life skills

settembre gennaio giugno

Piano annuale

delle attività

N. 29 - maggio 2023

La scatola

della felicità

N. 28 - aprile 2023

Un naso rosso

per giocare

N. 27 - marzo 2023

Il museo

delle emozioni

N. 26 - febbraio 2023

Se fossimo alberi?

N. 25 - gennaio 2023

Emozioni

da sperimentare

N. 24 - dicembre 2022

Che stress essere

arrabbiati

N. 23 - novembre 2022

Scegliamo

la gentilezza

Life skills: consapevolezza di sé

Proponiamo un laboratorio espressivo incentrato sul linguaggio non verbale.

Valorizziamo il corpo come strumento per raccontare, condividere, esternare emozioni.

Sviluppiamo intelligenza emotiva e autoconsapevolezza del sé corporeo.

Life skills: comunicazione efficace, empatia

Esploriamo insieme la differenza fra linguaggio ostile e gentile attraverso la realizzazione di

un laboratorio incentrato sul gioco teatrale e i linguaggi espressivi.

Scopriamo l’importanza di comunicare in modo rispettoso, assertivo ed empatico.

Life skills: autoregolazione emozionale, gestione dello stress

Affrontiamo insieme l’emozione della rabbia: come si manifesta? Perché?

Sviluppiamo un laboratorio ricco di attività teatrali ed espressive per imparare a

riconoscere e a gestire questa emozione, rendendola costruttiva.

Life skills: consapevolezza di sé

Proponiamo un laboratorio incentrato sull’elemento della maschera neutra: a cosa serve?

Che cosa ci permette di scoprire?

Attraverso le attività teatrali esploriamo questo strumento per comunicare, esternare e

condividere emozioni utilizzando il linguaggio non verbale.

Life skills: consapevolezza di sé, pensiero critico

Presentiamo un laboratorio teatrale incentrato sull’elemento “albero”.

Sviluppiamo consapevolezza del sé corporeo, intelligenza emotiva e creiamo connessioni

con l’outdoor education.

Life skills: autoregolazione emozionale, pensiero creativo

Sviluppiamo un percorso di educazione emotiva incentrato sul gioco teatrale e la

costruzione dei personaggi.

Realizziamo un museo mettendo in connessione il teatro e l’arte.

Life skills: pensiero creativo, problem solving

Esploriamo il personaggio clown per sviluppare il pensiero creativo e per trasformare le

nostre fragilità in risorse.

Scopriamo l’importanza della risata come facilitatore, per creare coesione e spirito di

gruppo.

Life skills: autoregolazione emozionale, relazioni efficaci

Esploriamo insieme l’emozione della felicità: che cosa ci rende felici? Ma soprattutto:

che cosa significa?

Proponiamo un percorso espressivo per mettere in luce i nostri desideri, le emozioni e le

nostre risorse.

N. 22 - ottobre 2022

Il mio corpo

dice che...

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SPECIALE

ACCOGLIENZA

Parole, numeri e giochi,

tante attività

e laboratori coinvolgenti

per iniziare bene

a cura di Alan Pona, Ester Bonelli,

Nicoletta Grasso, Sabrina Battista

P:42

Aggiungi un posto… in classe

QUADRI DI NOMI

Consegniamo alle bambine e ai bambini una

cornicetta vuota (ritagliamole in numero sufficiente dalla SCHEDA Cornici di nomi fotocopiata su carta formato A3) e chiediamo di

scrivere al suo interno il proprio nome e colorarla. Questa attività permette a tutte le bambine e ai bambini di scrivere il proprio nome

usando il sistema di scrittura conosciuto.

OBIETTIVI

• Cooperare con le compagne e i compagni.

• Familiarizzare con le lingue e le scritture della classe.

• Costruire uno schoolscape plurale.

1a UNITÀ I NOSTRI

NOMI PLURALI

INTRECCIAMO RELAZIONI

Proponiamo un’attività iniziale di riscaldamento e di creazione di clima presentando alla

classe un gomitolo di lana colorata. Disponiamo la classe in cerchio al centro della stanza

o in palestra e chiediamo alle bambine e ai

bambini, a turno, di dire ad alta voce il proprio

nome e lanciare il gomitolo a una compagna

o a un compagno tenendo ben stretto il filo

nell’altra mano. Alla fine del gioco si sarà costruita una ragnatela colorata che rappresenta

visivamente il tessuto di relazioni della classe.

Per l’accoglienza di bambine e bambini neoarrivati proponiamo attività rivolte a

tutta la classe per la creazione di clima, la conoscenza reciproca e la costruzione, attraverso lingue e alfabeti diversi, di un paesaggio scolastico plurale.

DDI | MATERIALI EXTRA

• Articolo “Valorizzare il plurilinguismo nello schoolscape”

• Testo “Piccolo manifesto della lingua madre”

Lezione digitale

e tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

ITALIANO L2 | Scheda docente Classi 2-5

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

CORNICI DI NOMI

TUTTE

LE

CLASSI

40 21 | 2022 ITALIANO L2 | 2 | 3 | 4 | 5 |

PRIMI GIORNI Alan Pona Insegnante/facilitatore Speciale accoglienza linguistico e formatore

P:43

IL MUSEO DEI NOMI

E DELLE SCRITTURE

Concludiamo il lavoro con un’attività di costruzione di un piccolo museo dei nomi e delle scritture.

Le bambine e i bambini, a turno, incollano il

proprio quadro del nome su un cartellone di

cartoncino colorato.

Successivamente, insieme all’insegnante,

scelgono un angolo della classe e attaccano il

cartellone costruendo il loro museo dei nomi

e delle scritture.

Facciamo riflettere la classe sulle diverse

scritture presenti nel museo e valorizziamo

la presenza della pluralità di lingue e alfabeti

nella classe.

GIOCHIAMO CON I NOMI

DELLA CLASSE

Creiamo con le bambine e i bambini il crucipuzzle dei nomi della classe (inserendo tutti

i nomi della classe) su uno dei tanti siti interattivi gratuiti di costruzione di giochi linguistici (per esempio TheWordSearch.com)

e giochiamo sul sito o stampiamo il crucipuzzle.

AGGIUNGI UN POSTO…

IN AUTO

Concludiamo l’unità con un’attività relazionale che può essere svolta attraverso scambi

verbali tra i partecipanti ma anche con indicazioni non verbali rivolte a compagne e

compagni non italofoni o parlanti italiano L2

per intrecciare relazioni attraverso sorrisi, indicazioni col corpo e il gioco.

Dividiamo la classe in gruppi di quattro

componenti e predisponiamo quattro sedie

(due davanti e due dietro) per ogni gruppo

a formare la disposizione di un’auto. Invitiamo i gruppi a sedersi su ogni sedia dell’auto,

distribuendo casualmente i seguenti ruoli:

A, B, C, D.

È possibile giocare impiegando altri ruoli

(animali, oggetti…).

Qualora non fosse possibile formare solo

gruppi di quattro componenti, possiamo usare pupazzi da spostare a nostro piacimento

durante il gioco.

Leggiamo i problemi con indicazioni topologiche della SCHEDA Aggiungi un posto… in

auto e i gruppi-auto li risolvono seguendo la

seguente procedura:

• l’insegnante legge il primo problema, i gruppi si consultano;

• l’insegnante rilegge il problema e i componenti dei gruppi si collocano nelle posizioni

dell’auto che ritengono giuste;

• l’insegnante comunica la soluzione, cioè la

collocazione corretta dei partecipanti all’interno dell’auto.

SCHEDA DOCENTE

ITALIANO L2 | Scheda docente Classi 2-5

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

AGGIUNGI UN POSTO… IN AUTO

Problema 1

B non sta guidando. D è dietro ad A. A è davanti. B non è dietro.

Soluzione

A guida, B siede accanto ad A, D è dietro A e C siede accanto

a D.

Problema 2

C e D non sono vicini. B si volta per parlare ad A. D è nell’angolo opposto a B che non sta guidando.

Soluzione

C guida, B siede accanto a C, A è dietro a B e D è accanto ad

A.

Problema 3

C non è grande abbastanza per guidare. D è davanti ad A. C

non è vicino né a D né a B. B non sta guidando.

Soluzione

D guida, B siede accanto a D, A è dietro a D e C dietro a B.

Problema 4

C è dietro. B è sulla destra di A. D è dietro.

Soluzione

A guida, B siede accanto ad A, C è dietro ad A, D è dietro a B.

21 | 2022 ITALIANO L2 | 2 | 3 | 4 | 5 | 41

P:44

2a UNITÀ LA NOSTRA

SCUOLA PLURALE

TANTI PESCI COLORATI

Proponiamo un’attività iniziale di riscaldamento e di creazione di clima. Spieghiamo a

bambini e bambine che l’aula è diventata un

acquario e che loro sono diventati dei pesci.

La classe inizia a nuotare nell’aula/acquario.

A questo punto riveliamo alla classe qual è

il criterio secondo il quale i pesci dovranno

disporsi in ordine. Le bambine e i bambini,

muti come pesci, si dispongono in fila lungo

una parete della classe senza l’impiego del canale verbale. I primi criteri di disposizione, di

facile esecuzione, possono essere i seguenti:

lunghezza dei piedi, lunghezza delle mani,

lunghezza dei capelli…

Durante l’anno, replicando l’attività, possiamo scegliere altri criteri di disposizione: mese

di nascita, giorno di nascita…

LA NOSTRA CLASSE

PLURALE

Nell’attività successiva, ricaviamo dalla SCHEDA Cartellini classe, ingrandita e stampata su

cartoncino, tanti cartellini con le immagini di

oggetti della classe (porta, finestra, lavagna,

LIM, banco, sedia…) e disponiamoli su un tavolo; chiediamo alle bambine e ai bambini

di scrivere all’interno dei cartellini il nome

dell’oggetto nelle lingue e con i sistemi di scrittura che conoscono.

Successivamente la classe attacca i cartoncini

sugli oggetti.

LA NOSTRA SCUOLA

PLURALE

Nell’attività successiva usciamo dalla classe e

visitiamo i locali della scuola: corridoio, bagno, mensa, palestra, laboratorio…

Stampiamo su cartoncino una fotocopia ingrandita della SCHEDA Cartellini scuola.

Quando decidiamo di etichettare un locale

della scuola, consegniamo alle bambine e ai

bambini una tessera con l’immagine e chiediamo di scrivere all’interno della tessera il

nome dello spazio nelle lingue e con i sistemi

di scrittura che conoscono.

Successivamente la classe attacca i cartoncini

fuori dai locali della scuola.

Queste attività permettono alle bambine e

ai bambini di partecipare alla costruzione di

uno schoolscape plurale, cioè di un paesaggio

scolastico ricco di lingue e segni diversi: rendere visibili sulle pareti delle classi e lungo i

corridoi della scuola le lingue parlate dalle

bambine e dai bambini è una prima importante affermazione dei diritti linguistici.

SCHEDA DOCENTE

ITALIANO L2 | Scheda docente Classi 2-5

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

CARTELLINI SCUOLA

BAGNO

BAGNO

Schoolscape:

le lingue e

i sistemi di

scrittura del

mondo sulle

pareti della

scuola

ITALIANO L2 | Scheda docente Classi 2-5

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

CARTELLINI CLASSE

SCHEDA DOCENTE

42 21 | 2022 ITALIANO L2 | 2 | 3 | 4 | 5 |

P:45

IL GIOCO

DELL’OCA

PLURALE

Proponiamo poi un’attività ludica consegnando alla classe, divisa in

piccoli gruppi (da due a

massimo quattro componenti), la SCHEDA

Gioco dell’oca plurale,

un gioco dell’oca degli

oggetti e dei luoghi della

scuola. Chi, lanciando il

dado, finisce su una casella, pronuncia il nome

dell’oggetto o del locale

della scuola nelle lingue

che conosce o che sta

imparando. Le bambine e i bambini italofoni

pronunciano i nomi in

italiano, in dialetto o nelle varietà regionali

che conoscono, in inglese, nelle lingue della

famiglia o nelle lingue delle compagne e dei

compagni della classe; le bambine e i bambini

neoarrivati pronunciano le parole nella propria lingua, nelle altre lingue che conoscono

e iniziano a familiarizzare con il nome degli

oggetti e dei locali in italiano. L’insegnante

può trascrivere o far trascrivere queste parole

alla lavagna.

SCHEDA

ITALIANO L2 | Scheda Classi 2-5

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

GIOCO DELL’OCA PLURALE

• Giochiamo insieme! In gruppo gioca al gioco dell’oca

pronunciando il nome degli oggetti della classe e dei

locali della scuola nelle lingue che conosci.

Familiarizzare con le lingue della classe.

VIA

1

2

3

4

9 8 7 6 5

10

11

12

13

14 15 16

17

18

19 20

SCHEDA

ITALIANO L2 | Scheda Classi 2-5

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

CACCIA ALLE PAROLE DELLA SCUOLA

• Giochiamo insieme! Trova le parole.

Socializzare il lessico della scuola in italiano.

F I N E S T R A B P A S A I

S L A V A G N A A E E M I L

T A S C S A A N A O L T M S

E T N F E R S E T I A T E O

A A D A G T R S T R F A N T

T R E G R S B E A O F C S C

I T T S E E A D C T A O A T

C N C C T L G I C A C R P D

S E L A E A N A A R S R A U

U R A L R P O O P O O I R A

N A S E I M I O A B O D E T

I A S P A A T F N A O O T R

A T E N D A E S N L T I E O

U B A N C O I A I T E O C P

LABORATORIO • LAVAGNA • USCITA • SEGRETERIA

• ENTRATA • FINESTRA • MENSA • ATTACCAPANNI

• SCAFFALE • BANCO • PORTA • SEDIA • TENDA •

CORRIDOIO • SCALE • LIM • PALESTRA • PARETE •

BAGNO • CLASSE

Caccia alle parole della scuola

GIOCO

INTERATTIVO

Caccia alle parole

della scuola

SEGUI SESAMO

Didattica

interculturale

GIOCHIAMO INSIEME!

Proponiamo un crucipuzzle sugli oggetti della classe e dei locali della scuola: distribuiamo

la SCHEDA Caccia alle parole della scuola

da completare, oppure giochiamo proiettando il GIOCO INTERATTIVO sulla LIM. Possiamo anche creare il nostro gioco su uno dei

tanti siti interattivi gratuiti di costruzione di

giochi linguistici e giocare sul sito.

21 | 2022 ITALIANO L2 | 2 | 3 | 4 | 5 | 43

P:46

Rido, ascolto e ancora rido

OBIETTIVI

• Prendere la parola negli scambi comunicativi,

rispettando i turni.

• Ascoltare testi narrativi e poetici.

RIDIAMO A PIÙ NON POSSO

Disponiamo le bambine e i bambini in cerchio e, dopo avere ripetuto più volte i loro

nomi, proponiamo la filastrocca Le allegre vocali. Dopo averla letta così com’è, annunciamo che sostituiremo i nomi della filastrocca

con i loro; ripetiamola tante volte finché tutti

saranno stati nominati.

Usiamo la risata per “rompere il ghiaccio” e vincere l’ansia collegata all’ingresso

nella scuola primaria; giochiamo con una filastrocca, lavoriamo sulle emozioni,

costruiamo un teatrino per guidare la narrazione orale di una storia buffa.

Osserviamo se le bambine e i bambini

partecipano alla conversazione, se fanno

osservazioni e domande, se rispettano il proprio

turno, se sono spigliati o timidi. Online è

disponibile la Scheda “Tabella di osservazione”.

Documentiamo con la scheda e i disegni.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

CHE COSA SERVE

PER RIDERE

Leggiamo la filastrocca:

Per far ridere un bambino

Per far ridere un bambino ci vuole così poco,

Ti basta una trombetta oppure fare un gioco.

Per far ridere un bambino ci vuole una giraffa,

Che prenda il torcicollo e cammini molto

goffa

Per far ridere un bambino ci vuole un elefante,

Che faccia pattinaggio sul ghiaccio tra la gente.

Per far ridere un bambino ci vuole una

puzzetta

Oppure una maglietta indossata troppo

stretta

Ci vuole un bello strappo nei pantaloni nuovi,

Un buco nell’ombrello ma proprio quando

piove

Per far ridere un bambino ci vuole un bel gelato

Al gusto di lucertola, al fango mescolato,

Che sembri di pistacchio aggiunto al

cioccolato

Servito dentro un secchio…

Comini, C. (2021). Per far ridere un bambino. Torino:

Gribaudo

Chiediamo: che cosa ti fa ridere? Una trombetta? E una giraffa col torcicollo? Un elefante che fa il pattinaggio? Una puzzetta? Uno

Le allegre vocali

Oggi rido con la A

son felice d’esser qua

a a a a a a a

a a a a a a a.

Marzia ride con la E

ridi Marzia, tocca a te

e e e e e e e

e e e e e e e

Sandra ride con la i

presto vieni, vieni qui.

i i i i i i i

i i i i i i i.

Giulio ride con la o

quanti abbracci che gli do

o o o o o o o

o o o o o o o

Laura ride con la u

E poi non ridiamo più

u u u u u u u

u u u u u u u

Al termine dell’attività, facciamo i “direttori

d’orchestra”: invitiamo i bambini a ridere con

le vocali, interrompiamoli con un gesto circolare delle braccia quando vogliamo silenzio.

44 21 | 2022 ITALIANO | 1 |

ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda docente “Tabella di

osservazione”

• Approfondimento “Come si usa il

kamishibai”

P:47

COSTRUIAMO IL KAMISHIBAI

CHE COSA SERVE

Cartone da imballaggio, cartoncino formato A4, colori, forbici, colla a caldo, nastro adesivo da imballaggio e biadesivo,

nastri e sagome per la decorazione, bottoni o palline di legno

per i pomelli, spago sottile.

COME SI FA

1. Ricaviamo dal cartone due rettangoli larghi 27,5 cm al cui

interno ritaglieremo altri due rettangoli, uno delle dimensioni

di un foglio A4, l’altro leggermente più piccolo.

2. Ritagliamo dei rettangoli più piccoli, che ci serviranno per

creare uno spessore tra i due rettangoli che rappresentano le

cornici del kamishibai.

3. Ricaviamo altri due rettangoli ancora, le ante del teatrino.

4. Incolliamo, usando gli spessori, le due cornici, aggiungiamo

le due ante.

5. Decoriamo il kamishibai.

6. Quando il teatrino è pronto, invitiamo gruppi a raccontare a

turno la loro sequenza.

In rete esistono numerosi tutorial che spiegano come realizzare il kamishibai e come usarlo, per esempio “Costruiamo un

kamishibai!” (bit.ly/3Oq1EbA).

LABORATORIO

strappo nei pantaloni nuovi? Favoriamo lo

sviluppo di competenze inerenti all’Educazione civica: definiamo insieme le regole per

una buona conversazione. Distribuiamo la

SCHEDA Il termometro della risata.

Leggiamo alla classe il TESTO La grande festa annuale degli amici invisibili. Al termine

chiediamo alle bambine e ai bambini se qualcosa nel racconto li ha fatti ridere e perché.

Dividiamo la classe in piccoli gruppi; consegniamo a ciascun gruppo metà di un foglio

A4 e chiediamo di illustrare insieme una sequenza della storia ascoltata.

Utilizziamo i disegni come tavole di un teatrino kamishibai. Il kamishibai è una tecnica

di narrazione giapponese, che si serve di un

teatrino attraverso cui vengono fatte scorrere

le illustrazioni di un racconto, per accompagnarne la narrazione orale. Nel LABORATORIO, suggeriamo come realizzarne uno.

SCHEDA

ITALIANO | Scheda Classe prima

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

IL TERMOMETRO DELLA RISATA

• OSSERVA CIASCUNA IMMAGINE E COLORA

LA FACCINA CHE INDICA QUANTO TI FA

RIDERE.

Comprendere consegne. Esprimere preferenze.

TESTO

ITALIANO | Testo Classe prima

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

LA GRANDE FESTA ANNUALE

DEGLI AMICI INVISIBILI

Comprendere consegne. Esprimere preferenze.

Quella notte Bruno sognò che, andando in cucina a mangiare

la torta, trovava il salotto invaso da decine e decine di maiali

che mangiavano e sporcavano.

“La torta!” gridava Bruno, correndo in cucina. Ma nel frigorifero,

invece del dolce, c’erano quattro grassi maialotti che ridevano

e facevano i ruttini. “Ci risiamo con gli incubi?” chiese il papà

perplesso.

“Oh – rispose la mamma – è che domani c’è la grande festa

degli amici invisibili!”

E si riaddormentò, lasciando il papà sveglio e ancora più perplesso […].

All’alba tutti gli amici invisibili della città lasciarono bambole e

orsetti nel letto dei bambini e, chi svolazzando, chi saltellando

e chi rotolando, si avviarono verso casa di Bruno.

“Svegliati, Bruno, stanno arrivando!” bisbigliò Giovanni. Qualcuno bussò alla fi nestra: Bruno guardò e… era una bellissima

fatina.

“E io che temevo un’invasione di maiali!” sospirò Bruno sollevato.

“Sono arrivata un po’ in anticipo” cinguettò la fatina, e fece una

puzzetta.

Frasca, S. (2005). Bruno lo Zozzo e gli amici invisibili.

© 2016 Edizioni Piemme S.p.A. (ora Mondadori Libri S.p.A.)

Invitiamo

le bambine

e i bambini

a rispettare

i turni

di parola

ED. CIVICA

21 | 2022 ITALIANO | 1 | 45

P:48

Se son fiabe… rimeranno

OBIETTIVI

• Prendere la parola negli scambi comunicativi

rispettando i turni di parola.

• Ascoltare testi narrativi e poetici mostrando di

saperne cogliere il senso globale.

CHE FIABA È?

Disponiamo la classe in cerchio, annunciamo che tra poco leggeremo l’inizio di una

filastrocca e chiediamo di indovinare chi è

la protagonista, anticipando che si tratta del

personaggio di una fiaba.

Iniziamo a leggere il TESTO Cappuccetto Rosso… in rima, omettendo il titolo e il

Giochiamo con le rime come suggerisce Roberto Piumini: scopriamone la suggestione, costruiamo marionette con cui rappresentare la fiaba di Cappuccetto

Rosso, aggiungiamo nuovi personaggi ed elementi fantastici.

Osserviamo la partecipazione attiva di alunne e

alunni, le modalità di interazione e di confronto,

la capacità di spiegare le procedure utilizzate.

Documentiamo con foto o videoregistrazioni

della drammatizzazione.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

TESTO

ITALIANO | Testo Classe seconda

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

CAPPUCCETTO ROSSO… IN RIMA

Ai margini d’un bosco

in una casettina,

insieme alla sua mamma

viveva una bambina.

Carlotta Melarancia

Giuditta Saltafosso

più nota con il nome

di [….]

Infatti sulla testa

portava a tutte l’ore

un grazioso cappuccio

tinto di quel colore.

Ognuno ha le sue fi sse,

di ciò non dico un’acca

ma quella ragazzina

era un bel po’ bislacca!

Un bel giorno d’estate

suonato il mezzodì

la mamma disse a un tratto:

“Bambina vieni qui.

Ho messo nel cestino

quarantatré frittelle,

un pollo, una pagnotta,

duecento caramelle,

un tacchino ripieno

e infi ne una frittata

per la povera nonna

che è sola ed ammalata.

Portale tutto quanto

ma poi ritorna lesta

ci son mille pericoli

se vai per la foresta!”.

Cappuccetto, obbediente,

s’avviò per il viale

trascinando quel cesto

del peso di un quintale;

intanto rifl etteva

con un po’ d’apprensione

“Son certa che la nonna

farà un’indigestione!”

Ossorio, A. (2004). Tante fi abe in rima. Monte San Vito: Raffaello

“Morir per la stanchezza

non trovo giudizioso

per questo ora mi siedo

e un poco mi riposo”.

[…]

Ma all’improvviso accadde

qualcosa d’assai strano.

Si fece verde il bosco

silente ed irreale.

Apparve poi dal nulla

un tizio eccezionale:

minaccioso, peloso,

dallo sguardo un po’ cupo

ma nemmeno poi tanto

trattandosi d’un lupo.

“Buonasera” lui disse

con tono assai furbesco,

“il momento è ideale

per prendere del fresco”

Cappuccetto pensò:

“Ma che tipo screanzato,

parlarmi senza prima

essersi presentato!”

Quasi che il lupo avesse

letto nel suo pensiero,

s’inchinò a Cappuccetto

con fare salottiero:

“Mi chiamo Osvaldo lupo,

son guardia forestale”.

Fu allora che il furbastro

propose la scommessa:

“Chi primo dalla nonna

giunge a destinazione

vince il resto di nulla

più la soddisfazione”

“Accetto volentieri”

rispose la bambina

e con il cuor contento

fi rmò la sua rovina.

[…]

nome della protagonista; dopo i primi versi

fermiamoci e aspettiamo che la classe esprima le sue ipotesi. Riprendiamo poi la lettura.

Alla fine chiediamo: conoscete questa fiaba?

Chi sono i protagonisti? Recuperiamo le informazioni che mancano, raccontando il seguito della fiaba.

Facciamo emergere le differenze tra la fiaba

classica e la versione in rima, chiediamo quale

delle due piaccia di più e perché.

Focalizziamo poi l’attenzione sui protagonisti della storia: come vengono descritti? Voi

come pensate che siano?

DDI | MATERIALI EXTRA

• Video “Roberto Piumini: Il circo delle

parole”

• Scheda docente “Cenerentola… in

rima”

46 21 | 2022 ITALIANO | 2 |

ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante

P:49

COSTRUIAMO I PERSONAGGI

CHE COSA SERVE

Due calzini (uno scuro e uno bianco), tappi di plastica verdi

o azzurri, pezzi di panno rosa, rosso, marrone e nero, colla a

caldo, fili di lana neri e marroni o gialli.

COME SI FA

Il lupo

Indossando il calzino in una mano, incolliamo alla sua sommità

i tappi di plastica (gli occhi); tra il pollice e le altre dita della

mano, incolliamo un cerchio di panno rosso (la bocca).

Sulla sommità della testa del lupo, possiamo incollare la sagoma di due piccole orecchie realizzate col panno marrone e in

mezzo un ciuffetto di lana nera.

Cappuccetto Rosso

Indossiamo il calzino, incolliamo i tappi, il cerchio rosso, un

ciuffetto di lana marrone o gialla per i capelli.

Realizziamo due semisfere col panno rosso di dimensioni diverse per il cappuccio.

Per la realizzazione dei personaggi, si può vedere il tutorial

“Trasformiamo un calzino in una marionetta” (bit.ly/37F6QIi).

LABORATORIO

Annotiamo le risposte alla lavagna. Domandiamo alle bambine e ai bambini se riescono a

immaginare ciò che i due protagonisti hanno

pensato e che cosa hanno provato. Prendiamo appunti o scriviamo alla lavagna le risposte: ci saranno utili per la successiva drammatizzazione della fiaba.

Nel LABORATORIO costruiamo le marionette dei personaggi; l’uso di materiali di riciclo

offre lo spunto per affrontare il tema della

riduzione dei rifiuti in raccordo con Educazione civica.

Una volta realizzate le marionette, chiediamo

alla classe di drammatizzare la fiaba, utilizzando le parole della filastrocca o improvvisando.

CAPPUCCETTO ROSSO E…

ALTRI PERSONAGGI

Dividiamo la classe in gruppi di quattro o

cinque componenti. Riallacciamoci alla precedente attività per stimolare alunne e alunni

ad ampliare la fiaba di Cappuccetto Rosso,

aggiungendo personaggi.

Innanzitutto chiediamo chi sono i personaggi secondari della versione originale, di cui

non ci siamo occupati: la mamma, la nonna,

il cacciatore. Potrebbero essercene degli altri?

Proponiamo un’attività interdisciplinare con

Arte e immagine: chiediamo a ogni gruppo di

scegliere un personaggio che vorrebbe inserire nel racconto e disegnarlo su un foglietto o

un cartoncino formato A6. Lasciamo tutto il

tempo che occorre per approfondire l’idea e

realizzarla. Al termine, facciamoci consegnare i disegni e mescoliamoli.

Tiriamoli fuori uno alla volta e mostriamoli

alla classe: come si chiama il personaggio?

Che cosa fa? Che legame ha con Cappuccetto

Rosso o con gli altri personaggi? È un personaggio buono o cattivo? Invitiamo ogni gruppo a descrivere il suo personaggio e a inserirlo

nella fiaba.

Per concludere il percorso, proponiamo

un’ulteriore attività di rielaborazione della

fiaba ispirata alla Grammatica della fantasia

di Gianni Rodari, descritta nella SCHEDA

Reinventiamo Cappuccetto Rosso.

Possiamo riprodurre le attività a partire

dall’incipit di un’altra fiaba in versi, utilizzando il testo nella Scheda online “Cenerentola…

in rima”.

ITALIANO | Scheda docente Classe seconda

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

REINVENTIAMO CAPPUCCETTO ROSSO

Gianni Rodari, nella Grammatica della fantasia, propone una

tecnica di riscrittura di Cappuccetto Rosso: si parte da 5 parole chiave che suggeriscono la storia (p. es. bambina, bosco,

lupo, fi ori, nonna) e poi se ne aggiunge 1 che non è logicamente collegata alla versione tradizionale.

Prendendo spunto da “Cappuccetto Rosso in elicottero”, prepariamo dei cartoncini su cui scriveremo le seguenti parole:

elicottero, polizia, cavallo, cugina, piscina, serpente (possiamo cambiare le parole, facendole scegliere ai bambini stessi). Dividiamo la classe in 6 gruppi e consegniamo a ciascuno

un cartoncino con la parola “incoerente”; chiediamo di inserire

nella storia di Cappuccetto Rosso l’elemento del cartoncino e

di raccontare il segmento di fi aba in cui esso è stato inserito.

SCHEDA DOCENTE

Costruiamo

marionette

con materiali

di riciclo

ED. CIVICA

21 | 2022 ITALIANO | 2 | 47

P:50

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e di

confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e il

rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

TEMPO

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieGiochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense, costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasfor

me in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

-

miamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

ITALIANO | Scheda docente Classe terza

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48 21 | 2022 49 21 | 2022 ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |

ITALIANO Ester Bonelli

Insegnante Percorsi per l’accoglienza

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della

SCHEDA

Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

TEMPO

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel

LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con

Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze |

La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48

21 | 2022

49

21 | 2022

ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |

ITALIANO

Ester Bonelli

Insegnante

Percorsi per l’accoglienza

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

TEMPO

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48

21 | 2022

49

21 | 2022

ITALIANO | 3 |

ITALIANO | 3 |

ITALIANO

Ester Bonelli

Insegnante

Percorsi per l’accoglienza

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

TEMPO

• Recitare brevi filastrocche.

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48

21 | 2022

49

21 | 2022

ITALIANO | 3 |

ITALIANO | 3 |

ITALIANO

Ester Bonelli

Insegnante

Percorsi per l’accoglienza

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

TEMPO

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48

21 | 2022

49

21 | 2022

ITALIANO | 3 |

ITALIANO | 3 |

ITALIANO

Ester Bonelli

Insegnante

Percorsi per l’accoglienza Domandiamo: che cosa hanno di particola

Una scorpacciata di parole

-

trovati buffi, se hanno notato altre caratteri

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

re questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

-

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

stiche.

UN VENTAGLIO DI RIME

Fotocopie della

CHE COSA SERVE

SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

1.

COME SI FA

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

senso globale.

Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

• Recitare brevi filastrocche.

6 ore

TEMPO

componimenti buffi che presentano situazio

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

-

rimano tra di loro: Federico-nemico, anda

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

ni bizzarre.

-

Continuiamo a lavorare sul riconoscimen

to-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

-

Nel

online.

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

to di parole in rima con la scheda “Cerco la

LABORATORIO, coinvolgiamo la clasProponiamo alla classe di comporre filastroc UN RAP DI CLASSE rime alternate. con le parole di un’altra stecca, per realizzare componendo rime baciate, o di combinarle ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito, di scegliere due parole per ogni stecca del nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre se nella preparazione di un “ventaglio di

-

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi compo

che.

-

proprio nome per comporre un nonsense sul

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

nimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

-

Malinconica

Mucca

Maria è una

M

Elegante

Elefante

Emilio è un

E

Blu

Balena

Bernardo è una

B

Ammaestrato

Asino

Arturo è un

A

lo stesso modello.

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che apinterdisciplinare con le filastrocche, poi creiamo un collegamento penderemo in classe. Chiediamo di illustrare Musica: combiniamoquesto genere musicale). sono molto bravi poiché ascoltano volentieri le ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

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Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

E VERSI BUFFI

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-

le che li faranno sorridere e che stanno insieLeggiamo lentamente i seguenti testi. me in modo “speciale”.

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasfor

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

-

miamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

Documentiamo

non note.

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

con le schede, i nonsense e

Valutiamo

il rap.

il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza Scheda docente | ITALIANO

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

SCIACALLO

PAPPAGALLO

CORALLO

TIMBALLO

METALLO

CAVALLO

GIALLO

GALLO

BALLO

CRISTALLO

SGANCIA

MOTOLANCIA

SOTTOPANCIA

AGGANCIA

MANCIA

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ARANCIA

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PANCIA

LANCIA

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PENNELLO

MARTELLO

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CANTARE

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CHIARE

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NOTTATE

LEGNATE

KARATE

GIORNATE

FATATE

CROSTATE

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FATE

ESTATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

nella mota ho il mio popò”.

L’ippopota disse “Mo

L’ippopota disse Mo

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

Genoveffa.

la Giraffa

il Sole beffa

Sotto i baffi

com’è buffa!

così goffa

Poi s’arruffa,

Soffia: uffa!

la Giraffa!

Genoveffa

come sbuffa

Con quest’afa

La Giraffa Genoveffa

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

giraffa

disegno

Successivamente scriviamo alla lavagna la fi

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Tu sei proprio un bel brigante!

“Ele” dice a Marco il fante

possiamo fare di queste due parole?

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

del testo, quale effetto si ottiene?

nome e distribuendolo in due punti diversi

è il nome del protagonista? Spezzando un

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

-

lastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

buttò la corona e andò in pensione.

Re Federico per la disperazione

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

con la spada e con la lancia.

– Vieni fuori che ti aspetto

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

infischiandosene del re Federico.

a comprare il gelato

Ma il nemico era andato

che andò in guerra e cercava il nemico.

C’era un re di nome Federico

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48 21 | 2022 49 21 | 2022 ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |

ITALIANO Ester Bonelli

Insegnante Percorsi per l’accoglienza

48 21 | 2022 ITALIANO | 3 |

ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante

P:51

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base di ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la Scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibili

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima, poi raccogliamo il materiale prodotto su un cartellone

che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare le filastrocche, poi creiamo un collegamento interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i

bambini sono molto bravi poiché ascoltano

volentieri questo genere musicale).

SCHEDA DOCENTE

Classe terza ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Inventiamo

ed eseguiamo

il rap della

nostra classe

MUSICA

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

TEMPO

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieGiochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense, costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasfor

me in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

-

miamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

ITALIANO | Scheda docente Classe terza

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

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ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

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CAMMELLO

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CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

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MARE

PARE

FARE

CHIARE

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GARE

ZANZARE

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ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

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GIORNATE

KARATE

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NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48 21 | 2022 49 21 | 2022 ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |

ITALIANO Ester Bonelli

Insegnante Percorsi per l’accoglienza

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della

SCHEDA

Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

TEMPO

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel

LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con

Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze |

La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48

21 | 2022

49

21 | 2022

ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |

ITALIANO

Ester Bonelli

Insegnante

Percorsi per l’accoglienza

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

TEMPO

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48

21 | 2022

49

21 | 2022

ITALIANO | 3 |

ITALIANO | 3 |

ITALIANO

Ester Bonelli

Insegnante

Percorsi per l’accoglienza

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

TEMPO

• Recitare brevi filastrocche.

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48

21 | 2022

49

21 | 2022

ITALIANO | 3 |

ITALIANO | 3 |

ITALIANO

Ester Bonelli

Insegnante

Percorsi per l’accoglienza

Una scorpacciata di parole

Domandiamo: che cosa hanno di particolare questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

trovati buffi, se hanno notato altre caratteristiche.

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

UN VENTAGLIO DI RIME

CHE COSA SERVE

Fotocopie della SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

COME SI FA

1. Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

• Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

senso globale.

• Recitare brevi filastrocche.

TEMPO

6 ore

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

componimenti buffi che presentano situazioni bizzarre.

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

rimano tra di loro: Federico-nemico, andato-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

Continuiamo a lavorare sul riconoscimento di parole in rima con la scheda “Cerco la

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

online.

Nel LABORATORIO, coinvolgiamo la classe nella preparazione di un “ventaglio di

rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre

nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo

di scegliere due parole per ogni stecca del

ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito,

componendo rime baciate, o di combinarle

con le parole di un’altra stecca, per realizzare

rime alternate.

UN RAP DI CLASSE

Proponiamo alla classe di comporre filastrocche.

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi componimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

proprio nome per comporre un nonsense sullo stesso modello.

A

Arturo è un

Asino

Ammaestrato

B

Bernardo è una

Balena

Blu

E

Emilio è un

Elefante

Elegante

M

Maria è una

Mucca

Malinconica

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che appenderemo in classe. Chiediamo di illustrare

le filastrocche, poi creiamo un collegamento

interdisciplinare con Musica: combiniamole ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

sono molto bravi poiché ascoltano volentieri

questo genere musicale).

FILASTROCCHE BIZZARRE

E VERSI BUFFI

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

bambine e ai bambini che ascolteranno parole che li faranno sorridere e che stanno insieme in modo “speciale”.

Leggiamo lentamente i seguenti testi.

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasformiamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

non note.

Documentiamo con le schede, i nonsense e

il rap.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

ITALIANO | Scheda docente

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

CRISTALLO

BALLO

GALLO

GIALLO

CAVALLO

METALLO

TIMBALLO

CORALLO

PAPPAGALLO

SCIACALLO

LANCIA

PANCIA

GUANCIA

ARANCIA

BILANCIA

MANCIA

AGGANCIA

SOTTOPANCIA

MOTOLANCIA

SGANCIA

POPÒ

COMÒ

FALÒ

SENNÒ

ANDÒ

FARÒ

GRIDÒ

PALTÒ

CHIAMÒ

TROVERÒ

OMBRELLO

BELLO

ANELLO

FRATELLO

CAMMELLO

CAPPELLO

CASTELLO

GEMELLO

MARTELLO

PENNELLO

MARE

PARE

FARE

CHIARE

AFFARE

CANTARE

GARE

ZANZARE

CASOLARE

FOCOLARE

ESTATE

FATE

ARRABBIATE

CROSTATE

FATATE

GIORNATE

KARATE

LEGNATE

NOTTATE

BAGNATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

L’ippopota disse Mo

L’ippopota disse “Mo

nella mota ho il mio popò”.

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

La Giraffa Genoveffa

Con quest’afa

come sbuffa

Genoveffa

la Giraffa!

Soffia: uffa!

Poi s’arruffa,

così goffa

com’è buffa!

Sotto i baffi

il Sole beffa

la Giraffa

Genoveffa.

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

disegno

giraffa

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

è il nome del protagonista? Spezzando un

nome e distribuendolo in due punti diversi

del testo, quale effetto si ottiene?

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

possiamo fare di queste due parole?

“Ele” dice a Marco il fante

Tu sei proprio un bel brigante!

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Successivamente scriviamo alla lavagna la filastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

C’era un re di nome Federico

che andò in guerra e cercava il nemico.

Ma il nemico era andato

a comprare il gelato

infischiandosene del re Federico.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Vieni fuori che ti aspetto

con la spada e con la lancia.

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

Re Federico per la disperazione

buttò la corona e andò in pensione.

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48

21 | 2022

49

21 | 2022

ITALIANO | 3 |

ITALIANO | 3 |

ITALIANO

Ester Bonelli

Insegnante

Percorsi per l’accoglienza Domandiamo: che cosa hanno di particola

Una scorpacciata di parole

-

trovati buffi, se hanno notato altre caratteri

chiedendo se hanno sentito rime, se li hanno

re questi testi; aiutiamo la classe a riflettere

-

Chiediamo poi: si può giocare con le parole?

stiche.

UN VENTAGLIO DI RIME

Fotocopie della

CHE COSA SERVE

SCHEDA Strisce di rime, fogli di carta A4,

1.

COME SI FA

cartoncini colorati formato A4, forbici, fermacampioni, colla.

Incolliamo la fotocopia della scheda sul cartoncino colorato.

2. Ritagliamo le strisce.

3. Facciamo un foro alla base ciascuna striscia.

4. Fissiamo le strisce con un fermacampione. Il nostro ventaglio è pronto!

LABORATORIO

OBIETTIVI

senso globale.

Ascoltare testi poetici cogliendone il ritmo e il

• Recitare brevi filastrocche.

6 ore

TEMPO

componimenti buffi che presentano situazio

termine “nonsense”, definendo così i piccoli

in questa filastrocca? Introduciamo quindi il

Chiediamo: che cosa c’è di buffo, di strano

-

rimano tra di loro: Federico-nemico, anda

Cerchiamo ed evidenziamo le parole che

ni bizzarre.

-

Continuiamo a lavorare sul riconoscimen

to-gelato, aspetto-sorbetto, lancia-pancia.

-

Nel

online.

rima“ e la Scheda “Prime rime” disponibile

to di parole in rima con la scheda “Cerco la

LABORATORIO, coinvolgiamo la clasProponiamo alla classe di comporre filastroc UN RAP DI CLASSE rime alternate. con le parole di un’altra stecca, per realizzare componendo rime baciate, o di combinarle ventaglio e suggeriamo di usarle di seguito, di scegliere due parole per ogni stecca del nonsense e piccole filastrocche. Chiediamo rime”. Utilizziamo i ventagli per comporre se nella preparazione di un “ventaglio di

-

Scriviamo alla lavagna alcuni brevi compo

che.

-

proprio nome per comporre un nonsense sul

bambine e ai bambini di usare le iniziali del

nimenti di Nicoletta Costa e chiediamo alle

-

Malinconica

Mucca

Maria è una

M

Elegante

Elefante

Emilio è un

E

Blu

Balena

Bernardo è una

B

Ammaestrato

Asino

Arturo è un

A

lo stesso modello.

Costa, N. (2004). Lettere che fanno chiasso.

Sant’Atto: Ludattica

Lasciamo che ciascuno si esprima più liberamente possibile, raccogliamo il materiale prodotto e incolliamolo su un cartellone che apinterdisciplinare con le filastrocche, poi creiamo un collegamento penderemo in classe. Chiediamo di illustrare Musica: combiniamoquesto genere musicale). sono molto bravi poiché ascoltano volentieri le ed eseguiamole in forma di rap (i bambini

bambine e ai bambini che ascolteranno paro

Disponiamoci in cerchio e annunciamo alle

E VERSI BUFFI

FILASTROCCHE BIZZARRE

-

le che li faranno sorridere e che stanno insieLeggiamo lentamente i seguenti testi. me in modo “speciale”.

costruiamo un rimario portatile, inventiamo filastrocche alfabetiche e trasfor

Giochi di parole e rime per i primi giorni: leggiamo e scriviamo buffi nonsense,

-

miamole in una composizione rap.

Osserviamo le modalità di interazione e

Documentiamo

non note.

l’autonomia di lavoro, l’approccio a situazioni

di confronto, il bagaglio lessicale utilizzato,

con le schede, i nonsense e

Valutiamo

il rap.

il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza Scheda docente | ITALIANO

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

STRISCE DI RIME

SCIACALLO

PAPPAGALLO

CORALLO

TIMBALLO

METALLO

CAVALLO

GIALLO

GALLO

BALLO

CRISTALLO

SGANCIA

MOTOLANCIA

SOTTOPANCIA

AGGANCIA

MANCIA

BILANCIA

ARANCIA

GUANCIA

PANCIA

LANCIA

TROVERÒ

CHIAMÒ

PALTÒ

GRIDÒ

FARÒ

ANDÒ

SENNÒ

FALÒ

COMÒ

POPÒ

PENNELLO

MARTELLO

GEMELLO

CASTELLO

CAPPELLO

CAMMELLO

FRATELLO

ANELLO

BELLO

OMBRELLO

FOCOLARE

CASOLARE

ZANZARE

GARE

CANTARE

AFFARE

CHIARE

FARE

PARE

MARE

BAGNATE

NOTTATE

LEGNATE

KARATE

GIORNATE

FATATE

CROSTATE

ARRABBIATE

FATE

ESTATE

Disegno ventaglio di rime

DDI | MATERIALI EXTRA

Scheda alunno “Cerco la rima”

• Scheda alunno “Prime rime”

nella mota ho il mio popò”.

L’ippopota disse “Mo

L’ippopota disse Mo

Scialoja, T. (1990). L’ippopota disse

Mo. Milano: Mondadori

Genoveffa.

la Giraffa

il Sole beffa

Sotto i baffi

com’è buffa!

così goffa

Poi s’arruffa,

Soffia: uffa!

la Giraffa!

Genoveffa

come sbuffa

Con quest’afa

La Giraffa Genoveffa

Rosselli, C. (1985). Prime rime.

Firenze: Giunti Marzocco.

giraffa

disegno

Successivamente scriviamo alla lavagna la fi

E se dividiamo coccodrillo? O rinoceronte?

Tu sei proprio un bel brigante!

“Ele” dice a Marco il fante

possiamo fare di queste due parole?

dividiamolo in due parti: ele-fante. Che cosa

Proponiamo di giocare col nome “elefante”:

del testo, quale effetto si ottiene?

nome e distribuendolo in due punti diversi

è il nome del protagonista? Spezzando un

modo l’autore ha giocato con le parole. Qual

Scialoja. Proviamo a capire insieme in che

Scriviamo alla lavagna il nonsense di Toti

-

lastrocca Re Federico di Gianni Rodari.

buttò la corona e andò in pensione.

Re Federico per la disperazione

– Adesso no, perché ho il mal di pancia.

con la spada e con la lancia.

– Vieni fuori che ti aspetto

– Adesso no, finisco il sorbetto.

– Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!

infischiandosene del re Federico.

a comprare il gelato

Ma il nemico era andato

che andò in guerra e cercava il nemico.

C’era un re di nome Federico

Rodari, G. (2020). Filastrocche in cielo e in terra.

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi.

48 21 | 2022 49 21 | 2022 ITALIANO | 3 | ITALIANO | 3 |

ITALIANO Ester Bonelli

Insegnante Percorsi per l’accoglienza

21 | 2022 ITALIANO | 3 | 49

P:52

Mi sento come…

OBIETTIVI

• Interagire in modo corretto con adulti e compagni

modulando efficacemente la comunicazione

secondo le diverse situazioni di gioco.

• Ascoltare e comprendere semplici testi poetici.

OGGI MI SENTO COSÌ

Leggiamo alla classe la filastrocca Similitudini.

Similitudini

Oggi mi sento un leone

urla felice ai compagni Simone.

“Io invece sono una farfalla!”

dice danzando la piccola Lalla.

“Non vorrei essere uno scarabeo”

piagnucola triste il dolce Matteo.

“Sono allegro come un fringuello!”

annuncia a merenda il mio amico Lello.

“Sai correre come una gazzella!”

si complimenta la maestra con Stella.

“Ah se fossi un topolino!”

sussurra il timido Valentino.

Arriva fiero il nostro Gastone

che fa la ruota come un pavone.

“Sei scostante, come un riccio!”

ho detto arrabbiato a mio fratello Ciccio.

“E tu noiosa come una mosca!”

mi fa notare, indispettita, Tosca.

Nella filastrocca vengono espressi sentimenti

ed emozioni: quali? Suggeriamo di cercare nei

versi la sensazione di leggerezza, la tristezza,

l’allegria, la timidezza, la rabbia. Creiamo un

raccordo con Educazione civica per favorire

lo sviluppo delle competenze di empatia e

autoconsapevolezza: chiediamo alle bambine

e ai bambini se e quando si sono sentiti così

Ascolto e creatività per cominciare: mimi, indovinelli e uno speciale dado poetico per esprimere le nostre emozioni e provare a descriverle in versi.

Osserviamo se le alunne e gli alunni riescono

a esprimere le loro emozioni, a condividere gli

stati d’animo, a cooperare, ad accettare le idee

altrui.

Documentiamo con i testi creati nel laboratorio.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

e raccogliamo con attenzione delicata le loro

esperienze.

Dopo avere riletto il testo, discutiamo sulle

caratteristiche degli animali utilizzate nella

filastrocca per fare paragoni.

Con la SCHEDA Le qualità degli animali lavoriamo per associare animali e aggettivi.

Completiamo le filastrocche della SCHEDA

Indovina indovinello, poi giochiamo: scriviaSCHEDA DOCENTE

ITALIANO | Scheda docente Classe quarta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

LE QUALITÀ DEGLI ANIMALI

Tartaruga

Allocco

Gazzella

Lepre

Mosca

Scimmia

Talpa

Bradipo

Topo

Mulo

Coniglio

Riccio

Formica

Cicala

Maiale

Cigno

Pavone

Pesce

Ape

Fringuello

Grasso

Veloce

Bello ed elegante

Orgoglioso e superbo

Pauroso

Testardo

Curiosa

Sciocco

Timido

Curioso e veloce

Allegro

Laboriosa

Silenzioso

Poco previdente

Agile

Lenta

Lento e pigro

Cieca

Fastidiosa

Diligente, operosa

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda docente “Sviluppo di un dado”

Condividiamo

emozioni

e stati d’animo

ED. CIVICA

50 21 | 2022 ITALIANO | 4 |

ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante

P:53

I DADI POETICI

CHE COSA SERVE

Fotocopie dello sviluppo di un dado (vedi la scheda disponibile online), fogli di cartoncino bianco e giallo, righello,

matita, pennarelli colorati, forbici, colla.

COME SI FA

1. Stampiamo lo sviluppo del dado, ritagliamolo e usiamo la forma per disegnare 2 cubi bianchi e 2 cubi gialli.

2. Ricopiamo sulle facce dei cubi bianchi due serie di parole (per esempio quelle dei gruppi 1 e 2) e sulle facce

dei cubi gialli altre due serie di parole (come quelle dei gruppi 3 e 4), poi chiudiamo i cubi con la colla.

Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4

3. Una volta pronti i cubi, utilizziamoli con la classe divisa in quattro gruppi: ai primi due gruppi consegniamo i cubi

bianchi, agli altri due quelli gialli. Le parole dei gruppi 1 e 2 serviranno a formare la prima parte della similitudine,

le altre serviranno a formare la seconda parte. I gruppi bianchi e gialli si alterneranno nel lanciare i cubi e abbinare

le parole che escono per comporre piccole similitudini che poi insieme proveremo a trasformare in metafore.

LABORATORIO

mo nomi di animali su cartoncini e invitiamo

a turno a pescare un cartoncino, mimare l’animale e farlo indovinare. Chiediamo: quale

tra questi animali vi rappresenta di più?

La costruzione di un dado, nel LABORATORIO, apre a un raccordo con la Matematica:

riprendiamo il concetto di solido e la definizione delle caratteristiche del cubo.

EMOZIONI DALLE VACANZE

Proponiamo di disegnare, in cartoncini formato A6, elementi che ci ricordano le vacanze (mare, sole, libertà…) e altri che vediamo

a scuola (classe, banchi, libri…). Scriviamo le

parole alla lavagna e chiediamo di completare

le frasi:

• Il mare è …

• La classe è …

Annotiamo le risposte e componiamo insieme una breve poesia che le comprenda tutte.

PIOGGIA

NUVOLA

PRATO

MARE

SOLE

LUNA

SCHEDA DOCENTE

ITALIANO | Scheda docente Classe quarta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

INDOVINA INDOVINELLO

Due ali bianche alte sul mare

Un becco rosso bravo a pescare

Un grido forte che arriva lontano

È un grande uccello e si chiama

……………

E chicchiricò, e coccorochì

Quando mi gira io canto così

Sono il più bello, cammino e ballo

Sono un po’ pollo, però sono un

………

Sento benissimo ma vedo poco

Sono un topino ma non sono un

topo

Ali di pelle, musino bello

Amo la notte, sono il

……………

Pelliccia dura che salva la vita

Se mi accarezzi ti pungi le dita

Se mi minacci mi chiudo e mi

arriccio

Non puoi sbagliarti, io sono un

………

Faccio la cacca sui monumenti

Becco le briciole dai pavimenti

Faccio la cacca anche sulle

persone

Non servo ad altro, sono un

…………

Ho grande coda e sono peloso

Vivo sugli alberi e sono curioso

Sono un amore ma non un

giocattolo

Mangio nocciole e mi chiamo

……………

Tognolini, B. (2019). Rime indovinelle.

Roma: Gallucci

RISATA

GIOCO

AMICIZIA

NOIA

FELICITÀ

LIBRO

ARCOBALENO

PENSIERI

TOVAGLIA

BORSA

PALLA

OROLOGIO

PROFUMO

DIVANO

VESTITO

TAPPETO

FILO

CHIODO

Costruiamo

un cubo e

ricordiamo

le sue

caratteristiche

MATEMATICA

21 | 2022 ITALIANO | 4 | 51

P:54

Una centrifuga di aggettivi

SCAMBIAMO GLI AGGETTIVI!

Iniziamo leggendo ai bambini il TESTO Il cielo è maturo di Gianni Rodari, poi scriviamo

alla lavagna:

– Il grano è azzurro

– La neve è verde

– L’erba è bianca

– Il lupo è dolce

– Lo zucchero è feroce

– Il cielo è maturo.

Focalizziamo l’attenzione sul contenuto di

questo passo, riflettiamo sulla reazione del

cielo e fantastichiamo insieme su cosa possano avere provato e fatto il grano, la neve,

l’erba, il lupo e lo zucchero. Immaginiamo la

neve verde: perché è diventata di questo colore?

Proviamo a comporre una breve storia, annotiamo le trame che emergono e parliamo degli aggettivi qualificativi, accennando appena,

come veloce ripasso, che servono a qualificare

un nome, attribuendogli delle caratteristiche.

Nel brano di Rodari gli aggettivi sono stati attribuiti a caso, circostanza che apre la porta alla

fantasia. Vogliamo provare a farlo anche noi?

Utilizziamo sempre lo stesso passo, copiamolo

alla lavagna e completiamo con altri aggettivi.

Andiamo avanti giocando con la casualità: distribuiamo a ciascun bambino e bambina due

bigliettini bianchi e chiediamo di scrivere in

uno un nome comune, nell’altro un aggettivo.

Raccogliamo in due diversi mucchi, o in due

Per iniziare l’anno in leggerezza giochiamo con gli aggettivi qualificativi per inventare storie fantastiche e manipolare testi poetici. Concludiamo realizzando

un fumetto.

Osserviamo se durante le attività le alunne e

gli alunni mantengono l’attenzione per tempi

adeguati e se sanno formulare domande

pertinenti.

Documentiamo con i testi elaborati nel percorso

e i fumetti realizzati nel laboratorio.

Valutiamo il raggiungimento degli

Lezione digitale obiettivi.

e tutte le schede

scatole, i biglietti con i nomi e quelli con gli

aggettivi.

Facciamo estrarre a turno un nome e un aggettivo: con le coppie che si compongono

possiamo inventare storielle strambe con personaggi buffi perché caratterizzati da aggettivi

probabilmente inappropriati. Per concludere,

chiediamo di ricopiare sul quaderno il testo

che abbiamo scritto alla lavagna e di attribuire

a ogni elemento un aggettivo pertinente.

TESTO

ITALIANO | Testo Classe quinta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

IL CIELO È MATURO

Ragazzi, amate gli aggettivi qualifi cativi. Non comportatevi come Marco e Mirco, i gemelli terribili, che si fanno beffe di loro.

Ieri, per esempio, essi dovevano assegnare un aggettivo qualifi cativo a

ciascun nome di un lungo elenco.

Sghignazzando e buttandosi l’inchiostro in faccia, i monellacci hanno

cominciato a scrivere:

– Il grano è azzurro

– La neve è verde

– L’erba è bianca

– Il lupo è dolce

– Lo zucchero è feroce

– Il cielo è maturo.

A questo punto si è sentito un rumore spaventoso:

– Bum! Bang! Squash! Splash! Skrankkkkkk!

Che cos’è accaduto?

Semplicemente questo: il cielo, sentendo dire che era maturo, si è creduto in dovere di cadere a terra, come una qualunque pera o susina.

La casa è crollata in una nuvola di polvere.

Quanta fatica hanno dovuto fare i pompieri per disseppellire i due gemelli, ricucirli perché erano ridotti in pezzettini e rimettere il cielo al

suo posto, abbastanza in alto perché ci possano volare le rondini e gli

aeroplani.

Rodari, G. (2014). Il libro degli errori:

San Dorligo della Valle: Einaudi Ragazzi

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Come sono?”

• Tutorial “Come disegnare un fumetto

facile in 5 minuti”

OBIETTIVI

• Ascoltare testi narrativi mostrando di saperne

cogliere il senso globale e formulare domande

pertinenti di spiegazione durante o dopo l’ascolto.

• Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.

Rodari, G. (2014).

Il libro degli errori.

San Dorligo della

Valle: Einaudi

Ragazzi

52 21 | 2022 ITALIANO | 5 |

ITALIANO Ester Bonelli Speciale accoglienza Insegnante

P:55

FUMETTIAMO

CHE COSA SERVE

Riscrittura antonimica della filastrocca Un signore maturo con

un orecchio acerbo, fogli formato A4, righello, squadra, matita, penna nera o con inchiostro di china.

COME SI FA

1. Chiediamo ai bambini di rileggere la filastrocca Un signore

maturo con un orecchio acerbo e la versione antonimica che

ne hanno realizzato e di immaginare entrambi gli scenari: il

signore maturo con l’orecchio acerbo e il signore acerbo con

l’orecchio maturo.

2. Ritagliamo in tre parti i fogli A4 in senso orizzontale e distribuiamo due strisce a ogni alunna/o.

3. Proponiamo di realizzare due fumetti, uno per ciascuna versione della filastrocca. Immaginiamo insieme ciò che possiamo illustrare e le parole da scrivere.

Un breve tutorial per realizzare un fumetto in poche vignette è

al link bit.ly/3MBFe5H.

LABORATORIO

MANIPOLIAMO POESIE

Riprendiamo gli aggettivi che abbiamo utilizzato nella prima attività, scriviamoli alla

lavagna e invitiamo le bambine e i bambini a

trovare per ciascuno un aggettivo di significato

contrario o diverso.

Maturo Acerbo

Bianco

Verde

Feroce

Dolce

Azzurro

Per approfondire il lavoro sugli aggettivi qualificativi e i loro contrari, utilizziamo la Scheda “Come sono?” disponibile online.

Proseguiamo leggendo questa breve filastrocca:

Zampe all’aria

Sotto un sole incandescente,

danza la lucertola agilmente

sulla sabbia rovente […]

Scotto, T. (2001). Filastrocche di sabbia.

Milano: Motta Junior

Scriviamo il testo alla lavagna e proponiamo

di riscriverlo sostituendo tutte le parole possibili con il loro contrario o comunque con

vocaboli in antitesi rispetto al testo originario. Cerchiamo insieme le parole da usare al

posto di sole, incandescente, danza, agilmente,

sabbia, rovente e componiamo una filastrocca,

per esempio così:

Sotto una luna ghiacciata,

zoppica la lucertola goffamente

sopra il mare gelato.

Chiediamo di fare una sintesi delle operazioni compiute: che cosa abbiamo sostituito? Ci

sono delle parti insostituibili? Consegniamo

poi la SCHEDA Cambiare e chiediamo di fare

lo stesso lavoro sulla filastrocca di Rodari.

Una volta che le bambine e i bambini avranno compreso la dinamica di questa forma di

riscrittura, detta “poesia antonimica”, possiamo sbizzarrirci a trasformare tutte le poesie

che vogliamo, comprese quelle presenti nel

sussidiario dei linguaggi.

Completiamo il percorso proponendo, nel

LABORATORIO, un’attività che apre a un

collegamento con Arte e immagine: rielaboriamo la filastrocca di Rodari in forma di fumetto.

SCHEDA

ITALIANO | Scheda Classe quinta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

CAMBIARE

• Riscrivi la poesia sul quaderno sostituendo tutte le parole

possibili con parole di signifi cato opposto.

Produrre testi creativi sulla base di modelli dati.

Un signore maturo con un orecchio acerbo

Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo

Vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.

Non era tanto giovane, anzi, era maturato

Tutto, tranne l’orecchio, che acerbo era restato.

Cambiai subito posto per essergli vicino

E potermi studiare il fenomeno per benino.

Signore, gli dissi, dunque lei ha una certa età,

di quell’orecchio verde che cosa se ne fa?

Rispose gentilmente: – Dica pure che son vecchio

Di giovane mi è rimasto soltanto quest’orecchio.

È un orecchio bambino, mi serve per capire

Le voci che i grandi non stanno mai a sentire:

Ascolto quello che dicono gli alberi, gli uccelli

Le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,

Capisco anche i bambini quando dicono cose

Che a un orecchio maturo sembrano misteriose…

Così disse il signore con un orecchio acerbo

Quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.

Rodari, G. (2020). Parole per giocare. In Opere. Milano: Mondadori

Trasformiamo

una poesia

in fumetto

ARTE

21 | 2022 ITALIANO | 5 | 53

P:56

Matematica da fiaba: Pinocchio

Consegniamo quindi la SCHEDA Contare e

ordinare e chiediamo di colorare le monete

contenute in ciascun sacco, ritagliare i sacchi

e incollarli sul quaderno in ordine crescente.

Poniamo alcune domande: quante monete

ci sono complessivamente? Come possiamo

rappresentare la quantità di monete contenute nei sacchetti? Per esempio con puntini,

cerchietti, numeri…

OBIETTIVI

• Contare e ordinare.

• Associare numeri e quantità verbalmente e in

forma grafica.

• Contare sulla linea dei numeri.

I SACCHI DI MONETE

Utilizziamo la fiaba di Pinocchio come sfondo

integratore della lezione per creare un’apertura interdisciplinare con Italiano. Proponiamo

un’attività per avviare la classe al conteggio

di piccole quantità e introdurre il concetto di

ordine crescente.

Il falegname Geppetto crea da un pezzo di

legno un burattino che chiama Pinocchio.

Pinocchio è capace di correre, parlare e giocare, però non sempre dà ascolto al povero

Geppetto. Geppetto compra a Pinocchio

tutto l’occorrente per andare a scuola, ma

Pinocchio si fa imbrogliare da quei furfanti

del Gatto e della Volpe con la promessa di

ottenere molte monete d’oro.

Diciamo ai bambini di aver trovato dei sacchetti, lasciati probabilmente dal Gatto e la

Volpe. Disponiamo su un banco dieci sacchetti di plastica trasparente, all’interno di

ciascuno dei quali avremo inserito rispettivamente 1, 2, 3... 10 monete realizzate con cartoncino giallo.

Chiediamo alla classe di ordinare i sacchetti in

base al numero di monete contenute. A turno

alunne e alunni si avvicineranno al banco per

scegliere un sacchetto e lo appoggeranno sulla cattedra. Otterremo così una prima linea

dei numeri dall’1 al 10 fatta di sacchetti.

Le avventure di Pinocchio ci guidano alla scoperta dei numeri; attraverso giochi

e narrazione cominceremo a parlare di numeri, modi di contare e ordinare. Concludiamo con un laboratorio per costruire la nostra linea dei numeri.

DDI | MATERIALI EXTRA

• La trama di Pinocchio

• Scheda docente “Card dei numeri”

• Scheda alunno “La linea dei numeri”

Osserviamo l’atteggiamento dei bambini nei

confronti dei compiti proposti e le strategie

mese in atto per contare e ordinare le monete.

Documentiamo con foto il laboratorio per la

costruzione della linea dei numeri.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

SCHEDA

MATEMATICA | Scheda Classe prima

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

CONTARE E ORDINARE

• COLORA, RITAGLIA E ORDINA I SACCHETTI.

Contare e ordinare in modo crescente.

Scopriamo

i numeri

con Pinocchio

ITALIANO

54 21 | 2022 MATEMATICA | 1 |

MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante

P:57

Matematica da fiaba: Pinocchio

LA LINEA DEI NUMERI: IL NASO DI PINOCCHIO

CHE COSA SERVE

Cartoncino beige 50 x 70 su cui disegnare Pinocchio, graffette e pennarelli.

COME SI FA

1. Realizziamo il disegno e coloriamolo con l’aiuto delle bambine e dei bambini.

2. Diamo indicazioni sul gioco. Raccontiamo che la fata Turchina aveva deciso che per ogni bugia detta da Pinocchio gli

sarebbe allungato il naso di +1 e per ogni verità si sarebbe

accorciato di –1.

Utilizziamo la formula “Pinocchio dice”: a ogni bugia individuata il naso dovrà crescere di +1 partendo da 0 e per ogni verità

torneremo indietro di –1. Chi individua la bugia ottiene un gettone di cartoncino. Vince chi individua più bugie.

Ecco alcuni esempi di bugie:

• Pinocchio dice: ho mangiato 4 caramelle, Geppetto 2. Geppetto ha mangiato più caramelle di Pinocchio. Bugia o verità?

• Pinocchio dice: il Grillo Parlante ha fatto 2 salti e poi 1. Il

Grillo Parlante ha fatto 4 salti. Bugia o verità?

Man mano che andiamo avanti con il gioco possiamo allungare

il naso attaccando un nuovo pezzo di cartoncino e creando

nuovi cartellini per indicare i numeri.

In futuro potremo utilizzare questo gioco anche per proporre le

prime operazioni.

LABORATORIO

Che numero rappresenta il sacco vuoto? Introduciamo il concetto di insieme vuoto e del

numero zero.

Lavoriamo sulle diverse rappresentazioni dei

numeri con la Scheda “Card dei numeri” disponibile online.

IL PAESE DEI BALOCCHI

Riprendiamo il racconto e proponiamo un’attività per introdurre il concetto di corrispondenza biunivoca (quantità/simbolo). L’avventura di Pinocchio e Lucignolo nel Paese dei

balocchi offre l’occasione per affrontare, in

Educazione civica, il tema del diritto/dovere

all’istruzione.

Pinocchio decide di seguire il suo amico

Lucignolo nel Paese dei balocchi. Lì non

ci sono né scuole, né maestri, né libri, ma

i bambini finiscono per essere trasformati

in asinelli. Non sanno contare, non imparano la matematica e si confondono con i

numeri.

Ti va di aiutare Pinocchio a contare gli oggetti che vede?

Consegniamo alla classe la SCHEDA Corrispondenze e chiediamo di contare gli oggetti

presenti nell’immagine.

Concludiamo proponendo nel LABORATORIO un’attività per costruire una linea dei numeri con il naso di Pinocchio. Consolidiamo

con la Scheda “La linea dei numeri” disponibile online.

SCHEDA

MATEMATICA | Scheda Classe prima

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

CORRISPONDENZE

• CONTA E COLORA UN QUADRATINO PER

OGNI ELEMENTO RAPPRESENTATO SULLA

SCENA.

Contare oggetti e operare una corrispondenza biunivoca.

21 | 2022 MATEMATICA | 1 | 55

P:58

Il lupo ha paura dei numeri!

• Nella storia dei capretti invece dice di aver

sbagliato le dosi per la tintura. Cosa c’entra

questo con la matematica?

• Anche tu hai avuto paura della matematica?

Quando è successo cosa hai fatto?

Per sviluppare competenze prosociali inerenti all’Educazione civica, aiutiamo le bambine

e i bambini a raccontare le loro difficoltà e

diamo suggerimenti per affrontarle in futuro.

Creiamo un cartellone dal titolo “Quando ho

avuto paura della Matematica” e chiediamo di

scrivere lì che cosa li spaventa o quando hanno avuto paura della matematica.

Proponiamo poi un gioco. Scriviamo su cartoncini bianchi dei numeri, alcuni in cifre e

altri in lettere. Consegniamo a ogni bambina

e bambino il suo cartello; una/o di loro a turno interpreterà il lupo. Mettiamo una musica in sottofondo; tutti ballano mostrando il

proprio numero al lupo. Quando l’insegnante abbassa il volume e dice il numero, il lupo

dovrà afferrare il compagno con il cartoncino

giusto. Lavoriamo sulla diversa rappresentazione dei numeri con la Scheda online “Indovina il numero”.

Continuiamo il percorso con un’attività che

ci permette di lavorare sui modi di registrare

le quantità. Raccontiamo che Biancaneve ha

chiesto al lupo di fare un inventario di tutte

le cose possedute dai Sette nani. Sappiamo

quanto lui abbia difficoltà con i numeri e

quindi decidiamo di aiutarlo. Distribuiamo la

OBIETTIVI

• Contare e registrare i numeri in cifre, lettere e

sull’abaco.

• Riconoscere e denominare figure geometriche

piane.

IL LUPO E I NUMERI

Raccontiamo alle bambine e ai bambini la

storia che segue per introdurre l’attività e

lavorare sulle emozioni che provano mentre

fanno matematica.

Tutti credono che il lupo sia cattivo e che

abbia indicato la strada sbagliata a Cappuccetto Rosso per arrivare prima dalla nonna

e mangiarla, ma non è così! Lui ha sempre avuto una gran fifa dei numeri, spesso

li confonde, fa fatica a fare calcoli e quella

mattina aveva letto male il cartello che indicava la lunghezza della strada. Lo stesso

era accaduto con i Tre porcellini. Lui li aveva rincorsi perché non riusciva a risolvere

un problema di matematica e aveva bisogno del loro aiuto, non per mangiarli! Con i

Sette capretti poi era stato un vero disastro,

aveva sbagliato tintura. Sul barattolo c’erano scritte le quantità ma lui era una frana

con i numeri. Desiderava un pelo nero, folto e lucente e invece aveva sbagliato le dosi

e quando i capretti lo avevano visto lo avevano confuso con la loro mamma.

Creiamo un circle time e poniamo le seguenti

domande:

• Il lupo afferma di aver letto male il cartello

nella storia di Cappuccetto. Cosa indicavano secondo voi quei cartelli?

Un lupo fifone racconta le sue disavventure con la matematica. Attraverso giochi

e narrazione introduciamo i numeri, la decina e i modi di rappresentarla. Concludiamo con un laboratorio in cui costruiremo un lupo con le forme geometriche.

Osserviamo il grado di partecipazione alla

discussione collettiva sulla paura per la

matematica e l’autonomia nell’utilizzo dell’abaco

per registrare quantità.

Documentiamo con le foto del lupo geometrico

costruito nel laboratorio.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

Creiamo dei

contesti di

apprendimento

stimolanti

per prevenire

o ridurre l’ansia

da matematica

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda docente “Indovina il numero”

• Scheda alunno “Conta e registra”

Guidiamo

bambine

e bambini

a riconoscere

e gestire

le emozioni

ED. CIVICA

56 21 | 2022 MATEMATICA | 2 |

MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante

P:59

UN LUPO GEOMETRICO

CHE COSA SERVE

SCHEDA Il lupo geometrico, forbici, colla, colori.

COME SI FA

1. Distribuiamo la scheda, chiediamo alla classe di colorare le

forme a piacere e poi ritagliarle.

2. Chiediamo quindi di costruire il lupo incollando le varie parti.

3. Scriviamo accanto a ciascun pezzo il nome della figura

geometrica in Italiano e in Inglese.

LABORATORIO

Scheda online “Conta e registra” e chiediamo

di contare gli oggetti e registrare le quantità

nella tabella scrivendo il numero in cifre e in

lettere.

LA DECINA

Continuiamo il racconto.

Il lupo ha acquistato un abaco per imparare

a fare calcoli ma non ricorda più come utilizzarlo. Maestro Lupo gli ha assegnato un

compito da svolgere ma lui è in gran difficoltà. Vogliamo aiutarlo noi?

Avviamo una discussione collettiva durante la

quale verificheremo se la classe ricorda come

sia fatto l’abaco e se lo sa disegnare.

Disegniamo alla lavagna 12 palline e chiediamo di raggruppare per dieci. Chiediamo dunque quanti gruppi da 10 abbiamo ottenuto.

Disegniamo un abaco e registriamo le quantità: 2 palline sull’asta delle unità e 1 su quella

delle decine.

Consegniamo poi la SCHEDA La decina.

Chiediamo ai bambini di contare gli oggetti

presenti in ciascun disegno, cerchiarne dieci

e registrare il numero sull’abaco.

Concludiamo il percorso con il LABORATORIO, in cui costruiamo un lupo con forme

geometriche.

SCHEDA

MATEMATICA | Scheda Classe seconda

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

LA DECINA

• Raggruppa per dieci e poi rappresenta sull’abaco.

Contare e registrare sull’abaco.

L’abaco è uno strumento

che ti aiuta a rappresentare

i numeri.

Sull’abaco:

= 1 da = 1 u

da u

... ...

da u

... ...

da u

... ...

da u

... ...

da u

... ...

da u

... ...

da u

... ...

SCHEDA

Classe seconda MATEMATICA | Scheda

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

IL LUPO GEOMETRICO

• Colora le immagini, ritaglia e poi costruisci il tuo lupo.

Riconoscere figure geometriche piane.

Il lupo

geometrico

realizzato

dai bambini.

21 | 2022 MATEMATICA | 2 | 57

P:60

Sulle tracce della matematica

NUMERI NASCOSTI?

Proponiamo un’attività per riflettere sul valore posizionale delle cifre e per discutere del

sistema decimale e posizionale. Prepariamo

dei cartoncini come nella Fig. 1. Le bambine

e i bambini, a turno, dovranno scoprire il numero ascoltando le nostre indicazioni (per es.,

mostriamo il cartoncino, diciamo “La macchia

nasconde 8 decine”. L’alunno/a risponde “88”).

OBIETTIVI

• Saper eseguire calcoli veloci a mente.

• Riconoscere il valore posizionale delle cifre.

• Riconoscere la matematica nella vita reale.

L’ISPETTORE MATIC:

A CACCIA DI NUMERI

Raccontiamo alla classe di aver ricevuto una

lettera dall’Ispettore Matic.

Care bambine, cari bambini, sono l’Ispettore Matic. Ho saputo che siete molto bravi in

matematica e per questo ho una missione

per voi. Nel paese di Numeroni sono spariti tutti i numeri: a voi spetta il compito

di ritrovarli. Qui c’è tutto il materiale che

vi occorre. Mi raccomando: fate attenzione

agli indizi, ma soprattutto alle trappole.

Mostriamo una scatola nella quale avremo

inserito i cartellini della SCHEDA Indizi, poi

distribuiamo la SCHEDA A caccia di numeri.

Estraiamo dalla scatola i cartellini-indizi che

abbiamo in precedenza ritagliato dalla scheda

e cominciamo a giocare: leggiamoli alla classe

e chiediamo di scrivere i numeri nella casella

giusta.

Oggetti misteriosi, indizi, lettere ed enigmi per guidare i bambini alla scoperta

dei numeri e del sistema posizionale. Uno strano ispettore proporrà sfide avvincenti per scoprire la matematica che ci circonda.

Osserviamo il livello di autonomia e

comprensione che bambine e bambini hanno nel

riconoscere i numeri e il sistema decimale.

Documentiamo con le carte di identità

matematica.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

SCHEDA DOCENTE

Classe terza

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

MATEMATICA | Scheda docente

INDIZI

• Leggiamo i seguenti indizi, i bambini completeranno

la scheda “A caccia di numeri” scrivendo i numeri

corrispondenti.

È il doppio di 1 Si ottiene togliendo 3 da 40

Si ottiene facendo 6 : 2 Si ottiene sommando 5 da e 5 u

È uguale a: 3 x 3; 7 x 2; 5 x 5;

7 x 10; 9 x 9; 9 x 10; 4 x 10;

4 x 3; 6 x 6; 6 x 9; 8 x 10; 5 x 3;

7 x 9

È composto da 1 da e 7 u

Si ottiene aggiungendo 1 a 19

Si ottiene calcolando 80 – 3

Si ottiene togliendo 2 da 30 Si ottiene calcolando 80 + 7

Si ottiene togliendo 1 da 5 Si ottiene togliendo 8 u da 1 h

Si ottiene facendo 15 + 15 È composto da 4 da e 3 u

Si ottiene aggiungendo 2 a 29 Si ottiene togliendo 2 u da 60

È formato da 7 da e 1 u Si ottiene sommando 7 da e 3 u

È formato da 8 da e 8 u Si ottiene calcolando 60 + 16

Si ottiene calcolando 90 – 1 Si ottiene sommando 5 da e 9 u

Corrisponde a 1 centinaio È composto da 6 da e 2 u

Si ottiene calcolando 1 h – 6 u Si ottiene facendo 30 + 14

Fig. 1

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda alunno “Calcolo veloce”

58 21 | 2022 MATEMATICA | 3 |

MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante

P:61

I NUMERI MANCANTI

CHE COSA SERVE

Cartoncini colorati, forbici, pennarelli.

COME SI FA

1. Costruiamo un cartellone come nella Fig. 2. Facciamo due

tagli sulle ali per inserire il corpo della farfalla. Questo ci permetterà di sostituire in futuro il corpo più e più volte e di inserire i numeri desiderati.

2. A turno chiamiamo i bambini a completare le due strisce

(precedente e successivo). I numeri potranno essere scritti in

cifre, lettere, scomposti o come operazioni.

LABORATORIO

Per potenziare l’abilità di calcolo veloce a

mente consegniamo la Scheda online “Calcolo veloce”.

Raccontiamo infine alla classe di aver ricevuto un nuovo messaggio dall’Ispettore Matic.

Leggiamo il messaggio.

Grazie al vostro aiuto i numeri sono tornati

al loro posto e ora a Numeroni tutto sembra

funzionare.

Ma nella vostra vita avete mai incontrato i

numeri?

Scommetto di sì. Per esempio, il numero

delle vostre scarpe, la vostra altezza, il numero civico della vostra casa, il vostro numero fortunato, il numero di telefono di

casa...

I numeri sono davvero ovunque.

Vi va di creare la vostra carta d’identità matematica?

Consegniamo la SCHEDA La mia carta di

identità matematica e guidiamo la classe alla

scoperta di tutte le situazioni di vita reale in

cui abbiamo a che fare con i numeri (Educazione civica).

Concludiamo la lezione proponendo nel LABORATORIO un gioco che potremo utilizzare più volte nel corso dell’anno per lavorare

sul concetto di precedente e successivo e sul

valore posizionale delle cifre.

SCHEDA

Classe terza

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

MATEMATICA | Scheda docente

A CACCIA DI NUMERI

• Completa la tabella. Ascolta le indicazioni dell’insegnante.

Saper effettuare un calcolo veloce e conoscere le varie forme in

cui è scritto un numero.

5 10

11 16 18

21 22 23 24

32 33 35 39

45 46

51 53 56 57 60

67 68 69

72 74 75 79

84 85 86

91 96 97

Quali sono i numeri coperti dalle caselle grigie?

SCHEDA

Classe terza

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

MATEMATICA | Scheda

LA MIA CARTA DI IDENTITÀ MATEMATICA

• Al centro disegna te stesso e poi prova a

completare la carta con tutti i dati numerici.

Riconoscere il valore dei numeri nella vita reale.

Numero di scarpe Data di nascita

Numero telefonico Altezza

La classe che

frequento

Il mio peso

Anni

Numero fortunato

Io

Fig. 2

Scopriamo

la matematica

nel quotidiano

ED. CIVICA

21 | 2022 MATEMATICA | 3 | 59

P:62

Dove è finita la matematica?

OBIETTIVI

• Comprendere e operare con il sistema numerico

decimale.

• Saper operare con sistemi di numerazione

differenti.

FIBONACCI E IL SISTEMA

DECIMALE

Raccontiamo alla classe che sono spariti i libri di matematica e che al loro posto abbiamo

trovato un cruciverba. Distribuiamo fotocopie ingrandite della SCHEDA Crucimat e

chiediamo alla classe divisa in gruppi di completare lo schema (la soluzione è disponibile

nella Scheda online “Soluzione Crucimat”).

Affrontiamo un’avventura interdisciplinare, tra numeri e storia. Insieme a Fibonacci e a un matematico sumero scopriamo i sistemi numerici.

Osserviamo il grado di partecipazione alle

discussioni collettive e la capacità di operare

con il sistema numerico decimale.

Documentiamo con foto del laboratorio e

conserviamo le tavolette realizzate per una

eventuale mostra.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

Nella colonna centrale apparirà la parola Fibonacci.

Chiediamo dunque alla classe se abbiano mai

sentito parlare di questo personaggio. Invitiamoli a fare delle ipotesi. Poco dopo, aprendo

il cassetto della scrivania, diremo di avere trovato una lettera.

La lettera misteriosa è stata scritta proprio da

Fibonacci: leggiamola.

Care bambine, cari bambini,

mi chiamo Fibonacci e sono un matematico.

Il mio papà è un ricco mercante ed io spesso

lo seguo nei suoi viaggi. Ieri, al mercato, ho

incontrato alcuni arabi. Usavano degli strani numeri: 7, 19, 190, 2004.

Ho chiesto cosa fossero e loro hanno risposto che è un sistema di numerazione che si

chiama decimale e posizionale.

Io non ho ben capito come funziona, ecco

perché ho preso in prestito i libri del vostro

insegnante. Speravo di capirci qualcosa, ma

nulla.

Mi potete aiutare voi? Aspetto una vostra

lettera.

A presto.

Leonardo Pisano (Fibonacci)

P.S. Gli arabi hanno parlato anche di un numero strano: lo zero. Non ho ancora compreso perché sia così importante!)

SCHEDA

Classe quarta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

MATEMATICA | Scheda

CRUCIMAT

• Completa il crucimat e scopri la parola misteriosa.

1 Il numero cinque in inglese.

2 Vengono dopo le centinaia.

3 È un solido e ha tutte le facce uguali.

4 Si ottiene togliendo una decina a 100.

5 Si ottiene sottraendo 89 da 100.

6 Due rette che non si incontrano mai.

7 Si ottiene facendo 10 x 10.

8 Equivale a 10 decine.

9 È una misura di capacità che misura i liquidi.

1

2

3

4

5

6

7

8

9

DDI | MATERIALI EXTRA

• Scheda docente “Soluzione Crucimat”

Scopriamo

gli “ingredienti”

della lettera

ITALIANO

60 21 | 2022 MATEMATICA | 4 |

MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante

P:63

I NUMERI SULL'ARGILLA COME I SUMERI

CHE COSA SERVE

Spiedini di legno e argilla.

COME SI FA

1. Raccontiamo ai bambini che i Sumeri utilizzavano un sistema numerico diverso dal nostro, perché era composto da 60

numeri. Mostriamo loro l’immagine del sistema numerico sumero in Fig. 1.

2. Stendiamo l’argilla a creare una tavoletta e con gli stecchini di legno incidiamo alcuni numeri, proprio come facevano i

Sumeri.

3. Pensiamo a quanto potesse essere faticoso scrivere in questo modo e invitiamo i bambini a riflettere sulle differenze tra il

sistema decimale e quello sessagesimale.

LABORATORIO

Possiamo creare un collegamento interdisciplinare con Italiano analizzando insieme gli

elementi della lettera come genere testuale.

Avviamo una discussione collettiva e guidiamo i bambini a esplicitare che noi usiamo un

sistema decimale che utilizza 10 cifre: 0, 1, 2,

3, 4, 5, 6, 7, 8, 9. Facciamo inoltre notare che

molto probabilmente usiamo contare per 10

perché abbiamo 10 dita e che le nostre mani

sono molto importanti per effettuare calcoli.

IL NUMERO ZERO

Raccontiamo che in passato le persone utilizzavano i numeri romani (che ancora oggi

troviamo in alcuni orologi, o anche per indicare date o la numerazione di alcune strade) e

anche sistemi numerici sessagesimali (cioè di

60 numeri, come i Sumeri).

Facciamo emergere il significato posizionale

delle cifre: unità, decine, centinaia e migliaia.

Riflettiamo infine sull’importanza del numero zero proponendo il seguente esempio.

Scriviamo alla lavagna:

23

203

Nel primo caso leggeremo 23, nel secondo

203. Lo zero ci fa capire che in quella posizione (in questo caso le decine) non ci sono

quantità. Dire 23 o 203 non è la stessa cosa e

lo zero mi aiuta a comporre i numeri.

Invitiamo dunque i bambini a scrivere una

risposta alla lettera di Fibonacci, poi distribuiamo la SCHEDA Il sistema decimale.

Nel LABORATORIO proponiamo un’attività

interdisciplinare con Storia: parliamo della

scrittura cuneiforme e invitiamo le bambine e i bambini ad assumere il ruolo di scribi

sumeri.

SCHEDA

MATEMATICA | Scheda Classe quarta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

IL SISTEMA DECIMALE

• Completa come nell’esempio.

Riconoscere il valore posizionale delle cifre.

• Per ogni numero scrivi la cifra evidenziata in cifre e in lettere

come nell’esempio.

k h da u cifre lettere

1 3 5 6 50 cinquanta

1 0 0 3

1 4 7 0

1 2 3 5

1 0 0 9

1 6 8 3

2 4 0 1

1 9 5 4

1 1 6 9

1 8 7 8

1140 4da 40 1206

1007 1650

879 982

1403 1876

996 1508

Fig. 1

Parliamo

delle prime forme

di scrittura

STORIA

21 | 2022 MATEMATICA | 4 | 61

P:64

Matematica “in barattolo”

OBIETTIVI

• Utilizzare strategie di calcolo.

• Conoscere il linguaggio della matematica.

MATEMATICA CON IPAZIA

E SOPHIE

Raccontiamo ai bambini di aver trovato una

lettera nel nostro libro di matematica e leggiamola. Le figure delle due scienziate che

scrivono ci offrono un’opportunità per affrontare temi di Educazione civica come il

diritto allo studio e la parità di genere.

Care bambine, cari bambini,

siamo Ipazia e Sophie Germain e siamo due

matematiche.

Abbiamo saputo che siete molto bravi in

matematica e abbiamo deciso di proporvi

alcune sfide.

Ai nostri tempi alle donne non era concesso di studiare, né tantomeno alle classi più

povere della società.

Oggi le cose sono molto cambiate, apprendere è un diritto di tutti.

Pensate che Sophie ha dovuto fingersi un

uomo e vestirsi con abiti maschili per frequentare l’università e io (Ipazia) sono stata

uccisa da fanatici religiosi perché mi ritenevano troppo intelligente e influente.

Ora invece tutti possono divertirsi con la

matematica.

Allora, siete pronti ad affrontare le nostre

sfide?

Consegniamo ai bambini la SCHEDA Sfide

matematiche 1.

Attraverso lettere, giochi e storie scopriamo il linguaggio della matematica accompagnati da due grandi matematiche del passato: Ipazia e Sophie Germain.

Osserviamo il grado di partecipazione e la

capacità di utilizzare strategie di calcolo.

Documentiamo con foto del laboratorio.

Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.

Lezione digitale

e tutte le schede

Invitiamo i bambini a condividere le risposte

date alla prima consegna. Facciamo emergere

che ci sono cose come le cellule che richiedono misure molto piccole e cose molte grandi

come i pianeti, le stelle, la luce.

Questo ci aiuterà a introdurre numeri oltre il

migliaio.

Invitiamo poi i bambini a scoprire la frase nascosta risolvendo le operazioni proposte.

La frase è: “Ho inventato l’astrolabio”. In colSCHEDA

MATEMATICA | Scheda Classe quinta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

SFIDE MATEMATICHE 1

• Scrivi qui sotto il nome di 5 cose

molto piccole e 5 cose molto grandi.

Saper utilizzare strategie di calcolo veloce.

A B E H I L N O R S T V

40 60 80 100 150 200 300 360 400 500 550 1000

50 x 2 = ............ 160 : 4 = ............

36 x 10 = ............ 5h + 5 da = ............

1h + 5 da = ............ 99 – 39 = ............

299 + 1 = ............ 173 + 27 = ............

500 x 2 = ............ 2h + 2h = ............

160 : 2 = ............ 467 + 33 = ............

• Risolvi le operazioni, sostituisci le lettere al colore corrispondente

e scopri la frase nascosta.

DDI | MATERIALI EXTRA

• Video “La grande fabbrica delle parole”

• Scheda docente “Wizard math”

Parliamo

del diritto

all’istruzione

ED. CIVICA

62 21 | 2022 MATEMATICA | 5 |

MATEMATICA Nicoletta Grasso Speciale accoglienza Insegnante

P:65

I BARATTOLI DELLE PAROLE

CHE COSA SERVE

Barattoli, cordoncino, cartoncini.

COME SI FA

1. Mostriamo il video o leggiamo alla classe La grande fabbrica delle parole.

2. Invitiamo la classe a riflettere sul significato della storia e

sull’importanza delle parole. Avviamo un brainstorming sul

tema “Le parole della matematica”. Alunne e alunni a turno

dovranno dire una parola, che via via scriveremo sulla lavagna.

3. Quando avremo terminato chiediamo di provare a classificarle. Portiamo in classe dei barattoli, a cui avremo legato una

cordicella e un cartoncino. Dalla discussione faremo emergere le diverse categorie: i numeri, gli strumenti della matematica, le parole della geometria, delle misure, delle operazioni,

della statistica. Scriviamo le parole su dei cartoncini colorati

che inseriremo nei barattoli.

4. Invitiamo infine i bambini a disegnare sul quaderno sei grandi barattoli e a trascrivere in ciascuno le parole emerse dalla

discussione. Durante l’anno scolastico possiamo arricchire i

nostri barattoli con le nuove parole che via via scopriremo.

LABORATORIO

legamento con Scienze, spieghiamo che si

tratta di uno strumento ideato da Ipazia, che

serviva per sapere quali costellazioni era possibile vedere nel cielo in un dato giorno e in

un’ora precisa.

Chiediamo di condividere le strategie messe

in atto, infine invitiamo i bambini a riflettere

sulle varie strategie possibili per eseguire calcoli velocemente.

Facciamo alcuni esempi alla lavagna:

206 + 23 = .... Arrivo alla decina 210 e poi

aggiungo 19.

282 + 138= .... Sommo prima le coppie amiche del 10.

SFIDE: OPERAZIONI

E GEOMETRIA

Continuiamo a lavorare sulle strategie per

contare e proviamo a ripassare alcuni elementi di geometria. È importante che le bambine e i bambini vivano la matematica come

una sfida. Proponiamo dunque nuove sfide

con la SCHEDA Sfide matematiche 2.

La prima consegna richiede di completare gli

schemi inserendo le operazioni e i numeri richiesti e facendo attenzione a scoprire la strategia da utilizzare.

La seconda consegna chiede di eliminare tutti

i dati sbagliati presenti accanto alle figure.

Questa attività ci permetterà successivamente, attraverso il confronto, di comprendere che cosa le bambine e i bambini ricordano su proprietà e caratteristiche delle

figure geometriche.

Per stimolare il calcolo veloce e ripassare gli

argomenti giochiamo come proposto nella

Scheda online “Wizard Math”.

Concludiamo con un LABORATORIO che

ci aiuta a riflettere sull’importanza delle parole.

SCHEDA

MATEMATICA | Scheda Classe quinta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

SFIDE MATEMATICHE 2

• Occhio all’operazione: completa inserendo i numeri mancanti.

Saper individuare dati utili e informazioni corrette.

• Occhio alle fi gure: cancella le informazioni scorrette.

Ha tutti i lati uguali

Ha tutti i lati diversi

Gli angoli misurano più di 90°

Il perimetro si calcola facendo l x l

Ha tutti i lati diversi

Ha i lati uguali a due a due

Gli angoli interni sono acuti

Gli angoli interni misurano 90°

Il triangolo ha una sola altezza.

Questo è un triangolo scaleno.

11

11 11

5 3

33

10

44

2 32

3200

320

20

2

192

3

32 5

140 120

40 20

60

160 55 200

180 305

2200

Lestrade, A. de,

Docampo, V. (2020).

La grande fabbrica

delle parole. Milano:

Terre di mezzo.

21 | 2022 MATEMATICA | 5 | 63

P:66

Come fiori di un giardino

Disponiamoci in cerchio e guardiamoli insieme: facciamo notare la diversità di ciascun disegno, poi chiediamo di raccontare a turno la

storia dell’oggetto che hanno rappresentato.

Osserviamo insieme che ognuno di noi è diverso e unico: se pensiamo a un giardino fiorito, possiamo notare che è la varietà di fiori

che lo rende speciale, proprio come accade

nella nostra classe.

Sulla porta dell’aula predisponiamo un cartellone con disegnata dell’erba, il cielo, il sole e

un arcobaleno.

Stampiamo su cartoncini bianchi la SCHEDA

Ognuno è unico e speciale e distribuiamola.

Facciamo colorare il fiore a piacimento con le

tempere e il pennello.

Una volta asciutti i disegni, chiediamo a ciascuna bambina e bambino di scrivere all’interno del fiore il proprio nome con un pennarello, e poi di ritagliarlo e incollarlo sul

cartellone.

EDUCAZIONE FISICA

GIOCO: DAL SEME

ALLA PIANTA

Continuiamo a sentirci parte di un giardino.

Per imparare a conoscerci anche attraverso i

movimenti del corpo, proviamo a interpretare insieme le fasi della crescita di una pianta,

dal seme al fiore.

DISCIPLINE:

• Educazione civica • Storia • Educazione fisica • Scienze • Arte e immagine

Lezione digitale

e tutte le schede

EDUCAZIONE

CIVICA | STORIA

FIORI COLORATI

Per accogliere le bambine e i bambini nella

loro unicità, distribuiamo dei fogli bianchi e

facciamo disegnare a ciascuno un oggetto per

loro importante.

SCHEDA DOCENTE

ED. CIVICA | Scheda docente Classe prima

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

OGNUNO È UNICO E SPECIALE

Le bambine e i bambini arrivano in prima carichi di aspettative e di emozioni.

Accoglierli significa creare connessioni e modalità di conoscenza e comunicazione. Attraverso il tema della classe come giardino, proponiamo attività ludiche

e giocose, per favorire un inserimento graduale e sereno.

DDI | MATERIALI EXTRA

• Video “La storia del semino Nino”

• Scheda alunno “Ritmo di colore”

• Scheda alunno “Il mio fiore”

Nei primi

giorni

proponiamo

attività

gioiose e

giocose, per

far scoprire

il piacere di

stare insieme

64 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 1 |

TUTTE LE

DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante

P:67

Andiamo in palestra e mettiamo una musica

rilassante come sottofondo.

Invitiamo le bambine e i bambini a scegliere

un posto e a disporsi “a seme” (in posizione fetale); chiediamo di mimare la vita della

pianta: prima germoglio, poi piantina, successivamente pianta fiorita.

SCIENZE | ARTE E

IMMAGINE

UN FIORE DA PIANTARE

Prepariamo un vaso rettangolare di terra, un

annaffiatoio da cinque litri e un seme di girasole per ogni bambina e bambino.

Proiettiamo alla LIM il VIDEO La storia del

semino Nino (bit.ly/3MFMCgo).

Facciamo disporre la classe in cerchio e distribuiamo i semi. A turno invitiamo le bambine

e i bambini ad avvicinarsi al vaso, facciamo

loro fare un buco nella terra con un dito per

poi sotterrare il seme.

Attraverso una conversazione guidata chiediamo alla classe di che cosa hanno bisogno i

semi per germinare. Chiediamo a una coppia

di riempire l’annaffiatoio con l’acqua e facciamo loro irrigare il vaso.

La semina simboleggia un nuovo inizio, proprio come la loro avventura a scuola, e un ricordo dei primi giorni di scuola; le bambine

e i bambini impareranno ad avere cura della

loro piantina durante la prima parte dell’anno scolastico.

Con la SCHEDA Fiori di carta guidiamo la

classe nella realizzazione di un manufatto da

portare a casa, come memoria dei primi giorni di scuola.

EDUCAZIONE FISICA |

ARTE E IMMAGINE

I VOLI DELLE FARFALLE

Prepariamo dei nastri di carta crespa colorata

dello spessore di circa 4 cm e lunghi un metro. Andiamo in palestra e distribuiamoli ancora arrotolati.

Spieghiamo alle bambine e ai bambini che da

questo momento saranno farfalle, e che i nastri diventeranno le traiettorie del loro volo.

Facciamoli distanziare e invitiamoli a muovere i nastri prima da fermi, poi camminando.

Accompagniamo l’attività con un sottofondo

musicale; sollecitiamo la classe a muoversi seguendo la musica e a osservare il movimento

dei nastri.

Al rientro in aula distribuiamo la SCHEDA

Il puzzle della farfalla: invitiamo la classe a ritagliare il puzzle, a ricomporlo sul quaderno

e colorarlo. In alternativa, se il cartellone che

abbiamo preparato nella prima attività è abbastanza grande, possiamo farvi incollare le

farfalle.

SCHEDA DOCENTE

ARTE E IMMAGINE | Scheda docente Classe prima

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

IL PUZZLE DELLA FARFALLA

SCHEDA

ARTE E IMMAGINE | Scheda Classe prima

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

FIORI DI CARTA

Realizzare prodotti plastici rispettando consegne

• SEGUI LE ISTRUZIONI PER CONFEZIONARE

UN VASO DI FIORI DI CARTA.

1. Ritaglia da cartoncini colorati

alcuni cerchi di varie dimensioni.

Su questi ritaglia la forma dei

petali e incolla al centro di ognuno

un cerchio più piccolo.

2. Incolla i fi ori così ottenuti uno

sull’altro e attaccali sulle cannucce

con il nastro adesivo.

3. Sul cartoncino blu disegna

e ritaglia la forma di un vaso e

decoralo con cerchietti colorati.

4. Prendi una bottiglia di plastica e

tagliala alla stessa altezza del vaso

ritagliato. Poi riempila di legumi

secchi (fagioli, ceci ecc.).

5. Attacca con il nastro biadesivo

il cartoncino blu alla bottiglia di

plastica.

6. Inserisci i fi ori dentro al vaso

così costruito.

FIORI DI CARTA

• Segui le istruzioni per confezionare un vaso di fiori di carta.

REALIZZARE PRODOTTI PLASTICI RISPETTANDO CONSEGNE.

1. Ritaglia da cartoncini colorati alcuni cerchi di

varie dimensioni. Su questi ritaglia la forma dei

petali e incolla al centro di ognuno un cerchio

più piccolo.

2. Incolla i fiori così ottenuti uno sull’altro e attaccali sulle cannucce con il nastro adesivo.

3. Sul cartoncino blu disegna e ritaglia la forma

di un vaso e decoralo con cerchietti colorati.

4. Prendi una bottiglia di plastica e tagliala alla

stessa altezza del vaso ritagliato. Poi riempila di

legumi secchi (fagioli, ceci ecc.).

5. Attacca con il nastro biadesivo il cartoncino

blu alla bottiglia di plastica.

6. Inserisci i fiori dentro al vaso così costruito.

© 2022 • ARTE E IMMAGINE Scheda Classe prima

FIORI DI CARTA

• Segui le istruzioni per confezionare un vaso di fiori di carta.

REALIZZARE PRODOTTI PLASTICI RISPETTANDO CONSEGNE.

1. Ritaglia da cartoncini colorati alcuni cerchi di

varie dimensioni. Su questi ritaglia la forma dei

petali e incolla al centro di ognuno un cerchio

più piccolo.

2. Incolla i fiori così ottenuti uno sull’altro e attaccali sulle cannucce con il nastro adesivo.

3. Sul cartoncino blu disegna e ritaglia la forma

di un vaso e decoralo con cerchietti colorati.

4. Prendi una bottiglia di plastica e tagliala alla

stessa altezza del vaso ritagliato. Poi riempila di

legumi secchi (fagioli, ceci ecc.).

5. Attacca con il nastro biadesivo il cartoncino

blu alla bottiglia di plastica.

6. Inserisci i fiori dentro al vaso così costruito.

© 2022 • ARTE E IMMAGINE Scheda Classe prima

AA.VV. (2022).

Il piccolo libro degli

origami. FirenzeMilano: Demetra.

21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 1 | 65

P:68

Tutti insieme nel bosco

Poniamo alle bambine e ai bambini alcune

domande per farli riflettere su cosa sia necessario per stare insieme e per collaborare.

Dividiamo la classe in piccoli gruppi e distribuiamo a tutti i componenti la SCHEDA Lo

zaino dell’amicizia.

Chiediamo di ritagliare la sagoma, scrivere il

nome di ciascuno e personalizzare lo zaino con

disegni e colori.

I componenti di ciascun gruppo, a turno, diranno le caratteristiche o qualità pensate, motivandole (p. es. la gentilezza: perché fa stare

bene?); tutti i componenti del gruppo le scriveranno all’interno dello zaino.

Terminata l’attività, esponiamo gli zaini in

classe: ci accompagneranno nella prima parte

dell’anno.

SCIENZE

INDOVINA L’ANIMALE!

Inoltriamoci nel bosco. Proiettiamo alla LIM

il VIDEO Gli animali del bosco (bit.ly/3y3dBhQ). Incoraggiamo la classe a raccontare

esperienze dirette di incontro o osservazione

di animali boschivi.

Predisponiamo i banchi dell’aula in 5 isole, e

dividiamo la classe in 5 gruppi.

Procuriamoci dei cartoncini bianchi formato

A4, ritagliamoli in 6 parti e distribuiamoli.

Chiediamo di disegnare un animale che posEDUCAZIONE CIVICA

UNO ZAINO PER PARTIRE

Prima di incamminarci per i sentieri del nostro bosco, diciamo alla classe che dobbiamo

preparare uno zaino, da portare sempre con

noi e in cui mettere tutte le cose che ci fanno

star bene.

SCHEDA DOCENTE

ED. CIVICA | Scheda docente Classe seconda

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

LO ZAINO DELL’AMICIZIA

Per accogliere i bambini e le bambine delle classi seconde, proponiamo un

percorso interdisciplinare ludico e giocoso, con attività finalizzate a favorire la

conoscenza reciproca, la collaborazione, la voglia di stare a scuola: l’ambiente

del bosco fa da sfondo a tutte le attività.

DISCIPLINE:

• Educazione civica • Storia • Educazione fisica • Scienze • Arte e immagine • Geografia

Lezione digitale

e tutte le schede

DDI | MATERIALI EXTRA

• Video “Gli animali del bosco”

• Scheda docente “Gioco di squadra: Rubaghiande”

• Scheda alunno “Il bosco” A e B

Hawk, G.,

Saunders, R.

(2019). Manuale

delle avventure

nel bosco.

Firenze: Giunti.

66 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 2 |

TUTTE LE

DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante

P:69

siamo incontrare nel bosco (anche diverso da

quelli mostrati nel video).

Pinziamo ogni cartellino a un nastro e leghiamo i disegni sulla fronte delle bambine e dei

bambini, facendo in modo che non vedano

quale animale “indossano”.

All’interno del proprio gruppo di lavoro ogni

componente a turno farà domande ai compagni per scoprire l’animale rappresentato

nel proprio cartellino (p. es. Ha il pelo lungo?

Quante zampe ha? Striscia? Che cosa mangia

di solito?…).

Nella Scheda “Gioco di squadra: rubaghiande” disponibile online proponiamo un gioco

a squadre ispirato agli animali del bosco.

GEOGRAFIA | ARTE

LE PAROLE DELLO SPAZIO

Continuiamo a lavorare nell’ambiente del bosco.

Attraverso una conversazione guidata chiediamo alle bambine e ai bambini quali sono

gli elementi che si possono osservare nei boschi: alberi, piante, fungi, ruscelli, sassi…

Distribuiamo un foglio bianco a ciascuno e

chiediamo di rappresentare il bosco, seguendo le indicazioni che daremo.

Leggiamo quindi lentamente le istruzioni

nella SCHEDA Le parole dello spazio nel

bosco.

STORIA | EDUCAZIONE

FISICA

LA GIORNATA DEI NANETTI

Leggiamo alla classe questa breve narrazione:

Tra i sentieri, nel fitto del bosco, c’è una

graziosa casetta: dentro vivono sette piccoli

nani. Al mattino il primo a svegliarsi è Eolo;

l’ultimo è Brontolo, che rifà i sette lettini.

Dopo Eolo si sveglia Cucciolo che prepara la

colazione, poi Mammolo che apparecchia la

tavola. In seguito si svegliano Dotto, che versa il latte nelle tazze, e poi Pisolo, che fa un

grosso sbadiglio. Dopo Pisolo si sveglia Gongolo, che distribuisce le fette di torta.

Per terra tracciamo col nastro adesivo una

linea del tempo divisa in sette parti e scriviamo ai suoi estremi le parole “Prima” e “Dopo”.

Facciamo interpretare, a turno, un personaggio con la rispettiva azione narrata nel testo,

e facciamo disporre fisicamente le bambine e

i bambini coinvolti sulla linea temporale.

In seguito consegniamo la SCHEDA La giornata dei nanetti: chiediamo di ritagliare la linea del tempo e incollarla sul quaderno, poi

di ritagliare le immagini dei Sette nani. Rileggiamo lentamente il testo e chiediamo di incollare i nani sulla linea temporale seguendo

le indicazioni del racconto.

SCHEDA DOCENTE

GEOGRAFIA | Scheda docente Classe seconda

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

LE PAROLE DELLO SPAZIO NEL BOSCO

Leggiamo alla classe, lentamente, le indicazioni seguenti.

Disegnate:

• un albero al centro del foglio;

• una nuvola nel cielo, sopra l’albero;

• un riccio a destra dell’albero;

• tre funghetti a sinistra dell’albero;

• delle foglie a terra, a sinistra dei funghetti;

• una casetta fatta di sassi a destra del riccio;

• la tana di uno scoiattolo nel tronco dell’albero;

• degli uccellini in alto, nel cielo, a destra della nuvola;

• un sole splendente in alto a sinistra.

SCHEDA

STORIA | Scheda Classe seconda

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

LA GIORNATA DEI NANETTI

• Ritaglia la linea del tempo e i Sette nani; incolla la linea

del tempo su quaderno; ascolta la storia e incolla i nanetti

sulla linea del tempo, seguendo le indicazioni date.

Rielaborare informazioni e organizzarle sulla linea del tempo.

PRIMA DOPO

Proponiamo

attività

ludiche,

che offrono

la possibilità

di apprendere

con gioia

e piacere

21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 2 | 67

P:70

Nell’era dei dinosauri

STORIA | ARTE

IN SELLA A UN DINOSAURO

In classe terza uno degli argomenti che affascina più le bambine e i bambini è quello dei

dinosauri.

Mostriamo alla LIM il VIDEO “Big Bang! Un

Viaggio nell’Evoluzione - I Dinosauri”; al termine facciamo scegliere, attraverso una votaSCHEDA DOCENTE

Classe terza

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

ARTE E IMMAGINE | Scheda

DINO-SEGNALIBRO

Nei primi giorni di scuola, immergiamoci nello sfondo integratore del mondo

dei dinosauri, che da sempre appassionano le bambine e i bambini. Questo

percorso interdisciplinare ambientato nel Giurassico stimola a condividere informazioni e offre un’occasione per ri-conoscersi.

zione, uno tra i dinosauri visti: sarà il simbolo

del percorso che faremo insieme.

Elaboriamo un cartellone: disegniamo e coloriamo con le tempere un grande dinosauro.

Invitiamo alunne e alunni a disegnare su foglio

bianco se stessi, poi ritagliamo e incolliamo i

ritratti sul dorso del dinosauro.

Inventiamo una frase allegra da scrivere sotto il disegno, cercando insieme aggettivi che

caratterizzino i dinosauri (per esempio forza,

maestosità…).

Stampiamo su cartoncino la SCHEDA DINO-Segnalibro e distribuiamo un segnalibro

a ogni bambina e bambino.

Facciamo colorare a piacere, poi chiediamo

di scrivere nella parte bianca anteriore la frase creata insieme, in quella posteriore il proprio nome.

Facciamo plastificare, buchiamo in alto il segnalibro con una perforatrice e inseriamo un

nastro colorato.

SCIENZE | ARTE |

EDUCAZIONE FISICA

SE IO FOSSI UN DINOSAURO

Mostriamo alla LIM immagini di diversi tipi

di dinosauro, come quelli nella GALLERY

Dinosauri famosi, e chiediamo alle bambine

e ai bambini di esporre le informazioni di cui

dispongono su ciascuno.

DISCIPLINE:

• Storia • Educazione fisica • Scienze • Arte e immagine • Musica • Inglese

Lezione digitale

e tutte le schede

DDI | MATERIALI EXTRA

• Video “Big Bang! Un Viaggio nell’Evoluzione - I Dinosauri”

• Scheda alunno “Do you know dinosaurs?”

• Scheda alunno “Il nostro dinosauro”

Rooney, A.

(2022). Il libro

dei dinosauri.

Trieste: Editoriale

Scienza.

68 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 3 |

TUTTE LE

DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante

P:71

Chiediamo poi ad alunne e alunni di disegnare un dinosauro che li rappresenti, dando la

seguente consegna: “Se io fossi un dinosauro,

sarei…”.

Dividiamo quindi la classe in cinque gruppi e

chiediamo a ciascuno di verbalizzare al gruppo di lavoro quanto rappresentato e le motivazioni delle caratteristiche scelte. Questo

confronto aiuterà bambine e bambini a ri-conoscersi nelle proprie diversità. Esponiamo i

lavori realizzati e, a turno, facciamo indovinare ai componenti degli altri gruppi l’autore

o autrice di ciascun disegno.

MUSICA | INGLESE

SUONI DAL GIURASSICO

Chiediamo alle bambine e ai bambini di immaginare se stessi in una foresta abitata dai

dinosauri, immersi in un mondo di suoni,

senza nessuno con cui parlare.

Fotocopiamo e distribuiamo la SCHEDA

Suoni dal Giurassico; proviamo a immaginare quali suoni possono essere prodotti dai

diversi dinosauri illustrati.

Scriviamo le onomatopee sulla scheda dentro

un fumetto, accanto agli elementi che producono suoni, e motiviamo, a turno, le nostre

scelte alla classe.

Sottolineiamo che molti di questi fono-simboli, oggi utilizzati soprattutto nel mondo

dei fumetti, traggono la loro origine dalla lingua inglese, per esempio crash, bang, rumble,

ring…

Cerchiamo insieme queste parole su un dizionario online alla LIM. Modulando la voce,

riproduciamo insieme questi suoni, specificando la situazione in cui si possono utilizzare.

EDUCAZIONE FISICA

LE UOVA DI MAMMA

E PAPÀ T-REX

Prepariamo al centro della palestra con delle

corde o del nastro adesivo una circonferenza

dal diametro di circa 3 metri: sarà il nido dei

T-Rex.

Disponiamo all’interno quattro bambini

(mamme e papà T-Rex) e 12 palle.

Dividiamo la classe in due squadre, i Velociraptor e i Brontosauri, e facciamole disporre

sulle righe bianche alle estremità della palestra.

Al via dell’insegnante le squadre dovranno

cercare di rubare le uova dal nido dei T-Rex,

portandole alla propria base. I bambini toccati dalle mamme e dai papà T-Rex verranno

eliminati, quindi dovranno sedersi fino alla

nuova partita.

Vince la squadra che riesce a rubare più uova

nel tempo stabilito.

GALLERY

SCIENZE | Gallery Classe terza

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

DINOSAURI FAMOSI

DINOSAURI FAMOSI

BRONTOSAURO

TIRANNOSAURO REX

TRICERATOPO

STEGOSAURO

VELOCIRAPTOR

PTERODATTILO

SPINOSAURO

BRACHIOSAURO

Scienze Gallery Classe terza

DINOSAURI FAMOSI

BRONTOSAURO

TIRANNOSAURO REX

TRICERATOPO

STEGOSAURO

VELOCIRAPTOR

PTERODATTILO

SPINOSAURO

BRACHIOSAURO

Scienze Gallery Classe terza

DINOSAURI FAMOSI

BRONTOSAURO

TIRANNOSAURO REX

TRICERATOPO

STEGOSAURO

VELOCIRAPTOR

PTERODATTILO

SPINOSAURO

BRACHIOSAURO

Scienze Gallery Classe terza

DINOSAURI FAMOSI

BRONTOSAURO

TIRANNOSAURO REX

TRICERATOPO

STEGOSAURO

VELOCIRAPTOR

PTERODATTILO

SPINOSAURO

BRACHIOSAURO

Scienze Gallery Classe terza

DINOSAURI FAMOSI

BRONTOSAURO

TIRANNOSAURO REX

TRICERATOPO

STEGOSAURO

VELOCIRAPTOR

PTERODATTILO

SPINOSAURO

BRACHIOSAURO

Scienze Gallery Classe terza

DINOSAURI FAMOSI

BRONTOSAURO

TIRANNOSAURO REX

TRICERATOPO

STEGOSAURO

VELOCIRAPTOR

PTERODATTILO

SPINOSAURO

BRACHIOSAURO

Scienze Gallery Classe terza

DINOSAURI FAMOSI

BRONTOSAURO

TIRANNOSAURO REX

TRICERATOPO

STEGOSAURO

VELOCIRAPTOR

PTERODATTILO

SPINOSAURO

BRACHIOSAURO

Scienze Gallery Classe terza

DINOSAURI FAMOSI

BRONTOSAURO

TIRANNOSAURO REX

TRICERATOPO

STEGOSAURO

VELOCIRAPTOR

PTERODATTILO

SPINOSAURO

BRACHIOSAURO

Scienze Gallery Classe terza

TIRANNOSAURO REX BRONTOSAURO

TRICERATOPO

STEGOSAURO VELOCIRAPTOR

SPINOSAURO PTERODATTILO

BRACHIOSAURO

SCHEDA

INGLESE | Scheda Classe terza

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

SUONI DAL GIURASSICO

• Osserva l’immagine e scrivi in un fumetto i suoni che

possono essere stati prodotti.

Riconoscere e riprodurre suoni attraverso l’uso di onomatopee.

Valorizziamo

le conoscenze

che bambine

e bambini

hanno acquisito

autonomamente

fuori dalla

scuola

21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 3 | 69

P:72

Costruttori di pace

EDUCAZIONE CIVICA

LA POZIONE DELLA PACE

Iniziamo il percorso parlando di Madre Teresa di Calcutta, una donna a cui è stato conferito, nel 1979, il premio Nobel per la Pace, e

che ha dedicato la sua vita alle persone povere, ai deboli, agli oppressi e ai malati.

Scriviamo alla LIM questa sua frase:

Non abbiamo bisogno di pistole e bombe per

portare pace, abbiamo bisogno di amore e

compassione.

Riflettiamo insieme e poniamo alla classe le

seguenti domande stimolo: come possiamo

costruire la pace? Di quali altri ingredienti

abbiamo bisogno?

Distribuiamo alla classe la SCHEDA La pozione della pace e creiamo gruppi di 5 componenti. Ogni gruppo dovrà scrivere all’interno dell’ampolla quanto emerso dal confronto

con le compagne e i compagni, per poi relazionare e confrontarsi, ad attività conclusa,

agli altri gruppi.

Incentiviamo, nella classe, ogni forma di dibattito e confronto che potrà emergere.

STORIA | ARTE

L’ARCOBALENO DELLA PACE

Spieghiamo alla classe che la bandiera della

pace raffigura un arcobaleno, considerato sinonimo di armonia in molte culture antiche;

il simbolo fa riferimento al diluvio universale

raccontato nella Bibbia, in cui compare come

segno di rinnovata alleanza tra gli esseri umani e il cielo, divenendo così l’immagine della

pace.

SCHEDA DOCENTE

ED. CIVICA | Scheda docente Classe quarta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

LA POZIONE DELLA PACE

Ripartiamo in classe quarta con un’unità interdisciplinare dedicata al valore della pace, che si costruisce ogni giorno, nella vita quotidiana. Partiamo dalla quotidianità per sperimentare tutto quello che è dialogo e superamento dei conflitti,

per star bene insieme e andare d’accordo.

DISCIPLINE:

• Educazione civica • Storia • Educazione fisica • Scienze • Arte e immagine • Tecnologia

Lezione digitale

e tutte le schede

DDI | MATERIALI EXTRA

• Raccolta “Praticare la pace”

• Gallery “La marcia della pace”

• Lezione “Per gli altri, per noi stessi”

Sarfatti, A.,

Rivola, A. (2019).

Se vuoi la pace.

Firenze: Giunti.

70 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 4 |

TUTTE LE

DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante

P:73

La bandiera della pace è formata da sette colori, per indicare, in modo simbolico, l’unione

degli esseri umani nella loro diversità: viola,

blu, azzurro, verde, giallo, arancione e rosso,

con la parola PEACE o PACE scritta in bianco

al centro.

Stampiamo in bianco e nero la SCHEDA

Portachiavi di pace su cartoncino bianco,

ritagliamo e distribuiamo una bandiera per

alunna/o.

Facciamola colorare con i colori della pace,

poi facciamo fare un foro con la perforatrice

e infilare un nastro, con cui si potrà fissare il

portachiavi allo zaino.

GEOGRAFIA |

TECNOLOGIA

LA NOSTRA MARCIA

DELLA PACE

Per far conoscere alle bambine e ai bambini

una città italiana famosa per la pace, Assisi,

presentiamo alla LIM la GALLERY La marcia

per la pace, e spieghiamo che nella città umbra da più di 40 anni si svolge una marcia di

24 km che vuole testimoniare l’opposizione a

tutte le guerre.

Dividiamo la classe in due gruppi e chiediamo

alle bambine e i bambini come progetterebbero, nel loro paese o città, una marcia per

la pace. A un gruppo chiediamo di creare un

volantino che presenti l’iniziativa alla popolazione,

con indicato il percorso e il

programma della giornata;

all’altro gruppo chiediamo

di progettare dei manifesti

o degli striscioni, con frasi espresse liberamente e

disegni personali sul tema

della pace.

EDUCAZIONE FISICA

COMUNIC-AZIONE

Riflettiamo insieme su quanto comunicare

sia necessario per costruire e preservare la

pace. In palestra proponiamo alle bambine e

ai bambini un gioco che permetta loro di sperimentare l’importanza della comunicazione,

dell’ascolto e dell’aiuto reciproco.

Prepariamo un percorso con cerchi, birilli,

materassini, corde, palle, bastoni e definiamo due punti di partenza ai lati opposti. Due

bambine/i bendate/i, una/o per squadra, dovranno completare il percorso evitando gli

ostacoli, sotto la guida di cinque componenti

della propria squadra, che a turno daranno

indicazioni.

Inevitabilmente i cinque componenti della

squadra opposta saranno “disturbatori” involontari, perché forniranno indicazioni corrette solo per il percorso del componente del

proprio gruppo.

SCHEDA DOCENTE

ARTE E IMMAGINE | Scheda docente Classe quarta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

PORTACHIAVI DI PACE

PACE PACE PACE

PACE PACE PACE

PACE PACE PACE

PACE PACE PACE

PACE PACE PACE

GUARDA

LA GALLERY

21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 4 | 71

P:74

EDUCAZIONE CIVICA |

ARTE

AFRICA: NON “IO” MA “NOI”

NEI DISEGNI BATIK

Raccontiamo alle bambine e ai bambini che

il nostro viaggio tra le curiosità del mondo

comincia dall’Africa, in particolare dal Batik,

un’antica tecnica di tintura, realizzata applicando su un tessuto bianco della cera sulle

zone che non si vogliono colorare e immergendo poi il tessuto in vasche di tintura. Le

decorazioni solitamente raffigurano attività

quotidiane; i colori usati – il nero, il marrone,

il verde scuro o il giallo – richiamano la terra e

la natura. Attraverso l’arte del Batik viene trasmessa una particolare caratteristica della saggezza del continente africano: ciò che conta

non è esaltare l’io, ma imparare a dire noi.

Con un brainstorming guidiamo bambine e

bambini a riflettere su questa affermazione e

raccogliamo le considerazioni sulla LIM.

Mostriamo quindi il TUTORIAL per fare un

Batik DIY African Batik Art (bit.ly/380764x).

Distribuiamo a ogni alunna e alunno un flacone di colla vinilica e un panno di cotone

bianco del formato di un foglio A4.

Facciamo disegnare e applicare liberamente

le linee di colla e tingiamo il panno con colori da tessuto. Una volta asciutto, mettiamo

il panno in acqua calda: la colla si scioglierà

lasciando il disegno batiked.

STORIA |

TECNOLOGIA

AMERICA

DEL NORD:

DREAMCATCHER

Spieghiamo alla classe che il

nostro viaggio prosegue con

una curiosità sul Nordamerica: il dreamcatcher, o acchiappasogni.

Leggiamo insieme la leggenda

della sua creazione tramandata

dalla tribù dei Lakota nell’Articolo

“Dream Catcher” (bit.ly/3kqm2M9).

Per costruire un acchiappasogni bisogna usare materiali presenti in natura: procuriamoci

per ogni alunna/o un cerchio in legno, dello

spago da cucina o un cordoncino, tre piume,

qualche sassolino o seme o conchiglia, della

colla.

Facciamo annodare il filo facendo fare una

serie di nodi sul cerchio tenendo il filo morbido. Nei giri successivi creiamo dei nodi sul

filo stesso, fino a completare il giro, lasciando un buco centrale (che serve per far uscire i

cattivi pensieri).

Facciamo inserire a piacimento i semi, i sassolini o le conchiglie, annodandoli o utilizzando la colla a caldo. Facciamo pendere tre

fili di circa 3 cm dal cerchio e annodiamo a

ognuno le piume.

Curiosità dal mondo

Ripartiamo insieme con un percorso interdisciplinare a sfondo interculturale,

per far comprendere alle bambine e ai bambini che ogni persona è portatrice di

diversità e di valore. Offriamo strumenti per sviluppare un “pensiero critico” che

permetta di sconfiggere i pregiudizi e diventare attori di cambiamento.

DISCIPLINE:

• Educazione civica • Storia • Scienze • Arte e immagine • Tecnologia • Musica

Lezione digitale

e tutte le schede

DDI | MATERIALI EXTRA

• Video “DIY African Batik Art”

• Articolo “Dream Catcher”

• Gallery “Trasporti del mondo”

Particolare di un

batik africano.

72 21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 5 |

TUTTE LE

DISCIPLINE Sabrina Battista Speciale accoglienza Insegnante

P:75

MUSICA

EUROPA - GRECIA:

IL FLAUTO DI PAN

Procuriamoci un flauto di Pan (o una sua fotografia), mostriamolo alla classe e chiediamo

il suo nome e in che tipologia di strumento

lo classificherebbero (fiato, corda, percussione…).

Spieghiamo che secondo la mitologia greca

il creatore di questo strumento è stato il dio

Pan e raccontiamo brevemente il mito che ne

spiega l’origine.

Un giorno Pan si innamorò di una ninfa degli

alberi, Siringa, che per sfuggirgli si andò a rifugiare in un campo di canne.

Siringa chiese aiuto alla dea Artemide (o Diana), che la trasformò in una canna;

Pan, cercando di raggiungere la ninfa, si trovò

davanti a un fascio di canne che, mosse dal

vento, mandavano un dolce suono.

Allora il dio utilizzò le canne per costruire

uno strumento musicale: la siringa o flauto

di Pan.

Procuriamoci 8 cannucce per bambina/o, del

nastro adesivo, un pennarello e delle forbici e

distribuiamo la SCHEDA Costruiamo il flauto di Pan.

Una volta costruiti i nostri flauti, sperimentiamo i diversi suoni prodotti.

SCIENZE

ASIA - CINA:

LA PREPARAZIONE DEL TÈ

Introduciamo l’attività spiegando che la storia del tè ha origini molto antiche: la leggenda

ne colloca l’uso circa 5000 anni fa, ma i primi

riferimenti testuali registrano la sua scoperta

intorno al III secolo d.C.

La scoperta del tè avvenne in Cina, dove inizialmente era utilizzato come medicinale; in

seguito i monaci buddhisti contribuirono alla

sua diffusione, perché lo utilizzavano come

bevanda rituale.

Procuriamoci delle foglie di tè di varietà diverse (si trovano in erboristeria).

Per lavorare organizziamo la classe in quattro

gruppi e distribuiamo a ognuno una piccola

quantità di foglie di tè diversi. Invitiamo le

bambine e i bambini a osservare e a descriverne l’aspetto (colore, dimensione,

forma…), la consistenza, il

profumo.

Terminata l’analisi, prepariamoci alla degustazione:

seguiamo le indicazioni

della SCHEDA La preparazione del tè. Apprezziamo gli infusi

verbalizzandone i diversi colori, profumi,

sapori.

SCHEDA

MUSICA | Scheda Classe quinta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

COSTRUIAMO IL FLAUTO DI PAN

• Segui le indicazioni per costruire un fl auto di Pan.

Costruire uno strumento musicale e riflettere sui diversi suoni

prodotti a seconda della lunghezza delle canne.

Che cosa serve

8 cannucce, nastro adesivo, un pennarello, forbici.

Come si fa

1. Taglia le cannucce con precisione secondo le seguenti misure:

do 16,4 cm – re 14,6 cm – mi 13,0 cm – fa 12,3 cm – sol 11,0

cm – la 9,8 cm – si 8,7 cm – do 8,2 cm.

2. Costruisci i distanziatori: taglia da una cannuccia 7 divisori da 2 cm.

3. Posiziona le cannucce in ordine decrescente, inserendo un distanziatore tra una e l’altra.

4. Ferma le cannucce, su entrambi i lati, col nastro adesivo.

5. Scrivi il nome delle note sul nastro adesivo.

SCHEDA

SCIENZE | Scheda Classe quinta

© 2022 Giunti Scuola S.r.l., Firenze | La Vita Scolastica

LA PREPARAZIONE DEL TÈ

• Segui le indicazioni per preparare un tè. Dopo aver assaggiato i

diversi tè descrivine i differenti sapori; poi indica quello che ti è

piaciuto di più.

Preparare un infuso di tè seguendo la procedura.

Materiale occorrente

Teiera, foglie di tè, bollitore, termometro da immersione, acqua, tazze,

bilancina elettronica.

Informazioni utili

• Per ogni tazza (200 ml) servono circa 3 grammi di tè.

• Temperatura di infusione

per il tè bianco: 70°

per il tè verde: 80°

per il tè nero: 90°

• Tempo di infusione

per il tè bianco: 6/7 minuti

per il tè verde: 3/4 minuti

per il tè nero: 3/4 minuti

Procedimento

• Metti il tè nella teiera, aggiungi l’acqua alla temperatura adatta. Aspetta il giusto tempo a seconda del tipo di tè.

Esploriamo

tradizioni

antiche

e lontane per

valorizzare

tutte le culture

21 | 2022 PERCORSO INTERDISCIPLINARE | 5 | 73

P:76

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Alessandro Bogliolo

A Scuola con CodyRoby

Il coding come gioco di ruolo

P:77

COMPITI

AUTENTICI E

VALUTAZIONE

DI FEDERICO

BATINI

COMPITI

AUTENTICI

Una didattica coinvolgente

che stimola l’apprendimento

dei bambini, da progettare

fi n dall’inizio dell’anno

a cura di Federico Batini,

con la collaborazione di Erika Pucci

P:78

76 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI

PRESENTAZIONE DEL COMPITO

Classe Classe 1a

Compito Costruire e utilizzare un calendario per rilevare le presenze in classe e familiarizzare con la

successione numerica e la scansione temporale.

Consegna per

la motivazione

Insieme ogni giorno: costruiamo il calendario della classe.

Finalità

del compito

L’attività relativa al calendario fornisce un ambito ricco di esperienze nel settore matematico

rivolte ai vari nuclei tematici: numero, relazioni, dati e previsioni.

Inoltre, sono in gioco la padronanza del tempo, il susseguirsi dei giorni, delle settimane, dei

mesi e delle stagioni, l’approccio alla ciclicità. Il calendario sarà il modello in cui annotare le

esperienze significative del gruppo classe e dei singoli alunni e alunne. La successione del

numero dei giorni diventa un modello della linea dei numeri, mentre la griglia del calendario

aiuta a familiarizzare con le tabelle a doppia entrata. Entrambe sviluppano il pensiero riflessivo.

Traguardi

di competenza

ITALIANO

STORIA

MATEMATICA

SCIENZE

L’alunna/o:

• partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con

la classe e gli insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti,

in un registro il più possibile adeguato alla situazione;

• riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;

• usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e per

individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni;

• ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni;

• sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze

significative che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad

utilizzare siano utili per operare nella realtà;

• sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a

cercare spiegazioni di quello che vede succedere;

• esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante e dei

compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande,

anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.

CALENDARIO DI CLASSE

Un compito autentico per costruire un calendario per tutto l’anno del progetto

didattico dell’insegnante Nella Martini (Istituto Comprensivo “Melanzio - Parini”

Montefalco - Castel Ritaldi, Perugia), a cui va il nostro ringraziamento.

P:79

21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 77

CALENDARIO DI CLASSE / Classe 1

Obiettivi

ITALIANO

STORIA

MATEMATICA

SCIENZE

• Partecipare in modo pertinente e attivo a conversazioni di gruppo rispettandone scopi,

modi e tempi.

• Formulare domande.

• Rispondere a domande.

• Ordinare in successione gli eventi accaduti “prima – ora – dopo”.

• Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per

salti di due, tre.

• Eseguire mentalmente semplici addizioni e sottrazioni con i numeri naturali e verbalizzare

le procedure di calcolo.

• Leggere e rappresentare relazioni e dati con grafici e tabelle.

• Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici e con le stagioni.

Modalità

di lavoro

Tutto il gruppo classe, quindi a gruppi con rotazione dei ruoli.

Occorrente Cartellone predisposto del calendario, fogli, pennarelli, calendario convenzionale, linea dei

numeri, termometro.

Durata e tempo L’impegno orario previsto complesssivamente per le varie discipline è di circa 50 h così

distribuite:

• 20 matematica

• 10 scienze

• 10 storia

• 10 italiano

Documentazione Grafici e tabelle realizzati durante l’osservazione, video delle conversazioni, registrazione

dei dati rilevati, fotografie delle varie fasi e attività.

P:80

78 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI

LE ATTIVITÀ DEL COMPITO

Attività 1

IMPOSTIAMO

IL NOSTRO

CALENDARIO

Che cosa fa l’insegnante Predispone un cartellone per il calendario di classe a doppia

entrata: per ogni mese si indica il nome del giorno, del mese, della stagione. Nella casella

di ogni giorno si inseriscono le etichette con il nome degli alunni presenti (colorate di

verde) e di quelli assenti (colorate di blu). Nella stessa casella si ricava uno spazio per

annotare con simboli grafici concordati le condizioni meteo e le temperature. L’insegnante

medierà nelle situazioni problematiche. Il calendario viene usato per il conteggio dei giorni

di presenza o di assenza e per i raggruppamenti dei giorni della settimana e del mese; si

può far notare che non tutti i mesi hanno la stessa durata e che non tutti iniziano sempre

di lunedì. Si osserva il passaggio dal numero codice (oggi è il giorno 5 del mese di…)

all’ordinale (oggi è il quinto giorno del mese di…) al cardinale (Marco ha fatto 5 giorni di

assenza nel mese di…). Alla fine di ogni mese verrà effettuata la registrazione con grafico

a colonne delle assenze e ordinamento delle stesse in base all’altezza delle colonne;

naturale sarà il confronto di maggiore e minore rispetto al numero di assenze, nonché il

riconoscimento del valore dello “0” qualora non vi fossero assenze mensili. Attenzione

verrà data alle relazioni di precedente e successivo per quanto riguarda le sequenze

dei giorni e dei mesi. Sarà necessario il passaggio alle prime operazioni aritmetiche.

L’insegnante fornisce “Il diario della settimana” per le annotazioni personali in cui ciascuno

registra la propria presenza.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Il primo giorno di scuola in classe disegnano il proprio

autoritratto e lo incollano sul cartellone già predisposto, registrano che è il primo giorno di

scuola, fanno disegni individuali o di gruppo sul significato di questa nuova esperienza.

Nei giorni successivi continuerà il lavoro di registrazione: presenze e assenze giornaliere

sia nel lavoro di gruppo sul calendario sia a livello individuale sul “diario della settimana”.

Attività 2

CALENDARIO

E CALCOLI

Che cosa fa l’insegnante Propone situazioni problematiche per attivare le varie

strategie di calcolo spontanee (es.: che giorno sarà tra 4 giorni? Il giorno che considero

come inizio della durata deve essere contato o no? Quando possiamo dire che è

trascorso un giorno?). Verbalizza la strategia di conteggio e condivide le forme di

rappresentazione grafica opportune.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Attraverso la conversazione guidata e l’osservazione

del calendario ricercano varie strategie di calcolo (es.: quante assenze ho fatto in una

settimana? Quanti giorni fa sono stato assente?) e rappresentano graficamente i conteggi

secondo le forme condivise con i compagni e l‘insegnante.

Attività 3

CALENDARIO E

TEMPERATURE

Che cosa fa l’insegnante In questa fase la classe si concentrerà sulla rilevazione

meteo e sul rilevamento della temperatura. L’insegnante crea le condizioni per una scelta

convenzionale rispetto all’orario e al simbolo da applicare. La rilevazione della temperatura

esterna tramite il termometro è un’esperienza che servirà a intuire l’esistenza di numeri

prima dello “0” e che la linea numerica, quindi, non inizia con lo “0”.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Osservano l’ambiente esterno per la rilevazione

metereologica, discutono insieme su quale simbolo utilizzare per rappresentare il meteo

del giorno, imparano a utilizzare lo strumento del termometro per la rilevazione della

temperatura esterna, formulano previsioni sul meteo dei giorni successivi.

P:81

21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 79

CALENDARIO DI CLASSE / Classe 1

VALUTAZIONE DEL COMPITO

Autovalutazione Attraverso “il diario della settimana” ciascuno/a annoterà autonomamente le statistiche

della settimana (quanti giorni sono stato presente, quanti giorni assente, quanti giorni di

pioggia ecc.). Al termine del diario un test con supporto iconografico (smile) e punteggio

da 1 a 3 favorirà l’autovalutazione.

Esempio: Compilare il mio diario è stato: 1) facile 2) abbastanza facile 3) difficile.

Valutazione

di competenza

Per ogni traguardo di competenza (Italiano, Storia, Matematica, Scienze) valutare

seguendo l’esempio:

• In via di prima acquisizione: utilizza conoscenze e abilità minime ed essenziali, se

correttamente guidato.

• Base: mostra di possedere conoscenze e abilità pregresse a livelli essenziali, sebbene

vengano recuperate e utilizzate con sforzo.

• Intermedio: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza.

• Avanzato: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza in modo

proficuo e con sicurezza.

Possiamo compilare una tabella valutativa per ciascun alunna/o nel corso delle varie

attività che tenga conto delle seguenti dimensioni: tipologia di situazione (nota/non nota); 

risorse mobilitate (proprie dell’alunno/fornite dall’insegnante); ha lavorato in autonomia (sì/

no); c’è continuità nel suo lavoro (sì/no).

Valutazione

di prestazione

Esempi per

alcune attività

ATTIVITÀ 2

Prestazione: calcolare le proprie assenze e presenze in periodi indicati dall’insegnante e

rappresentare graficamente i conteggi.

Indicatore: sa calcolare le proprie assenze e presenze in periodi indicati dall’insegnante e

rappresentare graficamente i conteggi.

• Livello base: calcola le proprie assenze e presenze attraverso la conversazione guidata

dall’insegnante e rappresenta i conteggi in maniera semplice.

• Livello intermedio: calcola le proprie assenze e presenze e rappresenta graficamente i

conteggi secondo le forme condivise.

• Livello avanzato: calcola le proprie assenze e presenze con diverse strategie di calcolo e

rappresenta graficamente i conteggi secondo le forme condivise e in maniera originale.

ATTIVITÀ 3

Prestazione: rilevare la temperatura con il termometro e usare simboli per rappresentare il

meteo del giorno.

Indicatore: sa usare il termometro per rilevare la temperatura esterna e usa simboli

appropriati per rappresentare il meteo del giorno.

• Livello base: con il supporto del docente legge il termometro per rilevare la temperatura

esterna e usa simboli per rappresentare il meteo del giorno.

• Livello intermedio: usa il termometro per rilevare la temperatura esterna e simboli

appropriati per rappresentare il meteo del giorno.

• Livello avanzato: usa il termometro per rilevare la temperatura esterna e simboli appropriati

per rappresentare il meteo del giorno, e fa previsioni sul meteo dei giorni successivi.

P:82

80 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI UNA MOSTRA PER RACCONTARCI / Classi 2-3

PRESENTAZIONE DEL COMPITO

Classe Classi 2a-3a

Compito Costruzione di una presentazione di sé, partendo da una serie di stimoli narrativi vari e

diversificati. Tutte le presentazioni saranno poi esposte in una mostra all’interno della scuola.

Consegna per

la motivazione

Scopriamoci! Raccontiamo di noi e impariamo a conoscere gli altri. Allestiamo una mostra

a scuola con tutte le presentazioni.

Finalità del

compito

Riflettere sulla propria identità e la propria personalità, incoraggiare a un atteggiamento di

ascolto e di osservazione nei confronti dell’altro per conoscersi meglio, familiarizzare con

modelli di narrazioni esistenti, identificare nella scrittura uno strumento per riflettere su di

sé e consolidare le relazioni interpersonali.

Traguardi

di competenza

ITALIANO

TECNOLOGIA

ARTE

E IMMAGINE

L’alunna/o:

• partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e

formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla

situazione;

• ascolta e comprende testi orali diretti o trasmessi dai media cogliendone il senso, le

informazioni principali e lo scopo;

• legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso

globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;

• legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia

in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali;

• scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse

occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,

trasformandoli;

• riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del

lessico;

• conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di

descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento;

• utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie

di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e per rielaborare in

modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.

UNA MOSTRA PER RACCONTARCI

In questa proposta, bambini e bambine realizzano una presentazione di sé,

sperimentando modelli e forme diverse, per poi esporre tutti i materiali in una mostra

scolastica.

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21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 81

UNA MOSTRA PER RACCONTARCI / Classi 2-3

Obiettivi

ITALIANO

TECNOLOGIA

ARTE

E IMMAGINE

• Ascoltare e comprendere narrazioni e conversazioni relative agli argomenti affrontati.

• Interagire con un compagno per presentarsi.

• Scrivere parole e semplici frasi di uso quotidiano per descrivere sé stessi.

• Gestire un testo con un programma di videoscrittura.

• Osservare e leggere immagini.

• Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni costruttive originali.

Modalità

di lavoro

Tutto il gruppo classe, attività a coppie e individuali.

Occorrente Libri di narrativa, pc, tablet, libri di arte, fogli da disegno, materiale per scrivere e

disegnare.

Durata e tempo 12 sessioni di lavoro di 2 ore ciascuna + il tempo da dedicare alla lettura di racconti.

Durante tutto l’anno.

Documentazione Testi scritti prodotti dagli alunni e dalle alunne, attività grafico-pittoriche, riprese video

delle conversazioni.

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82 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI UNA MOSTRA PER RACCONTARCI / Classi 2-3

LE ATTIVITÀ DEL COMPITO

Attività 1

LETTURA

DI RACCONTI

Che cosa fa l’insegnante Legge in classe alcuni racconti o estratti di romanzi

riguardanti la descrizione di un personaggio. Questa attività va svolta in più riprese,

dedicando un’ora al giorno per almeno 20 giorni.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Intervengono attraverso la conversazione guidata

confrontandosi sulla descrizione e le caratteristiche dei vari personaggi. Registrano su una

tabella i dati descrittivi rilevati (come viene descritto il fisico, il carattere, le azioni, ecc.).

Attività 2

LETTURA

DI QUADRI

Che cosa fa l’insegnante Propone un tour artistico fra varie tipologie di ritratti che

hanno caratterizzato la storia dell’arte, guidando la classe nell’osservazione.

Che cosa fanno gli/le alunni Intervengono attraverso la conversazione guidata

confrontandosi sulla descrizione e le caratteristiche dei vari personaggi ritratti. Registrano

i dati della conversazione (uso dei colori, del tratto, i dettagli del viso, ecc.).

Attività 3

BRAINSTORMING

SU UN

MODELLO DI

PRESENTAZIONE

Che cosa fa l’insegnante Offre alla classe una sintesi dei modelli testuali e artistici

osservati e discussi insieme, raccoglie le idee degli alunni e delle alunne per la

costruzione di un modello comune di descrizione di sé.

Che cosa fanno gli/le alunni/e A piccoli gruppi o a coppie, individuano gli elementi

per creare un modello di descrizione individuale, mettono a punto il modello che verrà

poi esposto alla classe. Attraverso il confronto con il brainstorming si medierà per la

costruzione di un modello comune.

Attività 4

IO ALLO

SPECCHIO, IO

NELLE PAROLE

Questa attività va

proposta a intervalli

temporali per

rilevare progressi,

cambiamenti o

persistenza delle

difficoltà.

Che cosa fa l’insegnante L’attività si svolge in due fasi:

1. L’autoritratto: l’insegnante mette a disposizione uno specchio idoneo agli ambienti

scolastici perché ciascuno si possa osservare meglio e possa realizzare il proprio ritratto.

2. La scrittura del testo individuale: l’insegnante ripercorre con la classe i punti

salienti del modello di presentazione condiviso; resta a disposizione per la consulenza

nella fase di stesura del testo individuale.

In entrambe le fasi l’insegnante socializza in ambiente avalutativo e non giudicante.

Fornisce feedback incoraggianti e migliorativi su elementi formali e di efficacia (dire

chiaramente come si può fare per fare meglio), non commenta, se non positivamente, i

contenuti.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Si osservano e realizzano un ritratto di sé; producono

poi il testo scritto, parlando di sé stessi e cercando di rispettare il modello dato.

Attività 5

GIOCHIAMO

CON I TESTI

Che cosa fa l’insegnante Propone giochi basati sui testi realizzati, come per esempio

le presentazioni incrociate (ogni alunna/o descrive una/un compagna/o), oppure legge

i testi descrittivi in modo anonimo cercando di riconoscere l’autore e il protagonista del

testo.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Rielaborano la descrizione secondo i giochi proposti

dall’insegnante, ascoltano le descrizioni dei compagni in modo attivo.

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21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 83

Attività 6

COSTRUIAMO

UN ALBO

NARRATIVO

Che cosa fa l’insegnante Offre a ognuno l’occasione di riprendere in mano tutti i

testi prodotti e, mediante quelli, strutturare una propria presentazione finale che verrà

poi trascritta al pc e “impaginata” insieme a tutte le altre. Le presentazioni finali possono

costituire, stampandole e rilegandole in modo semplice, un ricordo per ciascuno.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Trascrivono il testo personale con un programma di

videoscrittura, corredato dall’autoritratto.

Attività 7

ALLESTIAMO

UNA MOSTRA

Che cosa fa l’insegnante Condivide con il gruppo classe il tour virtuale di una mostra

su internet per illustrare le caratteristiche dell’evento, predispone il materiale utile per

l’allestimento dei pannelli che ospiteranno i disegni, supporta nella stesura delle didascalie.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Fanno un elenco del materiale necessario per allestire

la mostra, collaborano per preparare i pannelli, redigono l’invito.

Indicazioni utili Nell’allestimento della mostra può essere utile descrivere le varie fasi operative del

percorso con dei pannelli illustrativi.

VALUTAZIONE DEL COMPITO

Autovalutazione Alla fine di ogni attività proponiamo un test di autovalutazione in cui ciascun alunna/o si

assegna un punteggio da 1 a 3 (anche con variante di rappresentazione simbolica) sugli

aspetti salienti del percorso (es.: 1. riesco a comprendere il testo letto dall’insegnante?

2. riesco a descrivermi con il disegno? 3. riesco a descrivermi con le parole? 4. riesco a

riconoscere i miei compagni nelle loro descrizioni?).

Possiamo alternare questa tipologia di autovalutazione con altre modalità, per esempio

l’intervista a coppie: 1. disegnare te stesso è stato: facile - abbastanza facile - complicato

2. descrivere te stesso è stato: facile - abbastanza facile - complicato 3. preferisci

raccontarti disegnando o scrivendo? Spiega perché.

Valutazione

di competenza

Per ogni traguardo di competenza (Italiano, Tecnologia, Arte e Immagine) valutare

seguendo l’esempio:

• In via di prima acquisizione: utilizza conoscenze e abilità minime ed essenziali, se

correttamente guidato.

• Base: mostra di possedere conoscenze e abilità pregresse a livelli essenziali, sebbene

vengano recuperate e utilizzate con sforzo.

• Intermedio: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza.

• Avanzato: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza in modo

proficuo e con sicurezza.

Possiamo compilare una tabella valutativa per ciascun alunna/o nel corso delle varie

attività che tenga conto delle seguenti dimensioni:

1. tipologia di situazione: nota/non nota; 

2. risorse mobilitate: proprie dell’alunno/fornite dall’insegnante; 

3. ha lavorato in autonomia: sì/no; 

4. c’è continuità nel suo lavoro: sì/no.

UNA MOSTRA PER RACCONTARCI / Classi 2-3

P:86

84 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI

Valutazione

di prestazione

Esempi per

alcune attività

ATTIVITÀ 1

Prestazione: registrare dati descrittivi e caratteristiche dei personaggi ricavandoli da

letture.

Indicatore: sa riconoscere e individuare in un testo dati descrittivi e caratteristiche dei

personaggi.

• Livello base: riconosce in un testo alcune descrizioni e/o caratteristiche essenziali dei

personaggi e li inserisce in una tabella già strutturata.

• Livello intermedio: riconosce in un testo i dati descrittivi e le caratteristiche dei

personaggi e li organizza autonomamente in modo comprensibile.

• Livello avanzato: individua in un testo tutti i principali dati descrittivi e le caratteristiche

principali dei personaggi, presentandoli in ordine logico e organizzandoli in maniera

autonoma e comprensibile.

ATTIVITÀ 2

Prestazione: fare una lettura formale e contenutistica di ritratti d’autore.

Indicatore: conosce e utilizza strumenti e strategie per la comprensione di un’immagine.

• Livello base: osserva un’immagine d’arte descrivendone alcuni elementi formali.

• Livello intermedio: osserva un’immagine d’arte descrivendone elementi formali e

individua il loro significato espressivo.

• Livello avanzato: osserva con consapevolezza un’immagine d’arte descrivendone

elementi formali e tecnici e individuando il loro significato espressivo.

ATTIVITÀ 4

Prestazione: produrre una descrizione di sé su un modello dato.

Indicatore: realizza la descrizione di sé in un testo scritto, rispettando la tipologia di testo.

• Livello base: scrive una semplice descrizione di sé adeguata al modello testuale dato.

• Livello intermedio: scrive una descrizione di sé completa e adeguata al modello testuale

dato.

• Livello avanzato: scrive una descrizione di sé chiara, completa e ricca, rispettando il

modello testuale dato.

ATTIVITÀ 5

Prestazione: partecipare a giochi e attività in modalità di ascolto attivo.

Indicatore: ascolta i compagni in modo attivo e partecipa alle attività rispettando regole

condivise.

• Livello base: partecipa alle attività rispettando turno di parola e regole condivise.

• Livello intermedio: partecipa attivamente alle attività rispettando turno di parola e regole

condivise.

• Livello avanzato: partecipa attivamente alle attività, proponendo pareri e spunti personali

e rispettando turno di parola e regole condivise.

ATTIVITÀ 6

Prestazione: impaginare con un programma di videoscrittura una descrizione personale

corredata di autoritratto.

Indicatore: sa utilizzare un programma di videoscrittura.

• Livello base: realizza un semplice testo corredato di autoritratto.

• Livello intermedio: realizza un testo curato nell’impaginazione integrato con autoritratto.

• Livello avanzato: realizza un testo curato nell’impaginazione e con soluzioni grafiche

originali, integrando la parte testuale con un autoritratto.

P:87

21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 85

IL SENTIERO DEGLI AROMI

PRESENTAZIONE DEL COMPITO

Classe Classe 3a

Compito Allestire un orto aromatico utilizzando il giardino della scuola o utilizzando vasi e cassette.

Consegna per

la motivazione

Prendiamoci cura delle piante per dare “sapore” ai nostri “saperi”.

Finalità del

compito

Collaborare insieme per riqualificare una parte del giardino scolastico finalizzando l’area

all’impianto e alla cura di erbe aromatiche.

Traguardi

di competenza

ITALIANO

TECNOLOGIA

SCIENZE

ARTE E

IMMAGINE

GEOGRAFIA

L’alunna/o:

• partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e

formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla

situazione;

• legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso

globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;

• scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse

occasioni di scrittura che la scuola offre;

• conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di

descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento;

• sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a

cercare spiegazioni di quello che vede succedere;

• esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei

compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula

domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti;

• utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie

di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e per rielaborare

in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (graficoespressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali);

• individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura) con

particolare attenzione a quelli del proprio territorio.

In questo compito la classe allestisce un orto aromatico e realizza materiale per la

visita guidata.

P:88

86 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI IL SENTIERO DEGLI AROMI / Classe 3

Obiettivi

ITALIANO

TECNOLOGIA

SCIENZE

ARTE

E IMMAGINE

GEOGRAFIA

• Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo

su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo

spiegazioni ed esempi.

• Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria

opinione su un argomento in modo chiaro e pertinente.

• Produrre testi di diverse tipologie testuali con struttura organizzata, frasi sintatticamente

corrette e comunicative, con lessico pertinente, ortografia corretta.

• Ascoltare e comprendere narrazioni e conversazioni relative agli argomenti affrontati.

• Riconoscere l’utilità degli spazi online per la condivisione di informazioni.

• Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali.

• Osservare con uscite all’esterno porzioni di ambienti naturali vicini, individuandone gli

elementi che li caratterizzano.

• Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici

e multimediali.

• Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi con

particolare attenzione a quelli della propria regione.

Modalità di lavoro Tutto il gruppo classe, attività a piccoli gruppi e individuali.

Occorrente Attrezzi da giardinaggio (guanti, palette), semi di piante aromatiche (es.: menta, rosmarino,

salvia, origano, timo), fogli, strumenti per colorare, tablet o smartphone, articoli o libri sulle

piante.

Durata e tempo 14 sessioni di lavoro di 2 ore ciascuna.

Durante tutto l’anno.

Documentazione Documentazione fotografica delle uscite, carte di identità delle piantine (vedi Attività 6),

libro “Il ricettario degli aromi”.

LE ATTIVITÀ DEL COMPITO

Attività 1

BRAINSTORMING:

UN MONDO

DI AROMI

Che cosa fa l’insegnante Mostra alla LIM alcune piante aromatiche e invita gli alunni e le

alunne a indovinarne il nome e a pensare a quale utilizzo se ne faccia nella vita quotidiana.

Illustra alla classe l’idea di ricavare un orto aromatico nel giardino scolastico oppure

utilizzando cassette e vasi come negli orti cittadini. Attraverso una votazione propone al

gruppo di scegliere quali piante inserire nell’orto della scuola.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Intervengono nella conversazione e condividono

esperienze e conoscenze. Esprimono la propria preferenza sulle piante da inserire nell’orto.

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21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 87

IL SENTIERO DEGLI AROMI / Classe 3

Attività 2

RICERCA

SCIENTIFICA

DI GRUPPO

Che cosa fa l’insegnante Suddivide la classe in gruppi e assegna a ciascun

gruppo una ricerca da svolgere a scuola su una delle piante scelte per allestire l’orto.

Dà indicazioni su come articolare l’elaborato e quali elementi prevedere (es: nome,

caratteristiche fisiche, particolarità, zone in cui cresce, utilizzo da parte dell’uomo...).

Che cosa fanno gli/le alunni/e Ricavano dai testi le informazioni richieste, annotano

appunti, elaborano schizzi e scelgono foto che possono essere utili per conoscere

meglio le piante di cui avranno cura. Cercano informazioni utili sull’idoneità della propria

realtà geografica per la coltivazione delle piante scelte. Al termine della ricerca, le

informazioni vengono condivise con tutta la classe.

Attività 3

VISITA

ALLA SERRA

Che cosa fa l’insegnante Predispone una visita di istruzione presso una serra o un

orto, prevedendo anche l’interazione tra il gruppo classe e specialisti.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Preparano le domande da rivolgere allo specialista,

annotano le informazioni rilevanti emerse dalla visita alla serra, documentano con

fotografie l’uscita.

Attività 4

CON LE MANI

ESPLORIAMO

E COLTIVIAMO

Che cosa fa l’insegnante Predispone il terreno del giardino o i vasi destinati alla

costruzione dell’orto, fornisce i semi da coltivare, mette a disposizione gli strumenti,

guida il gruppo nell’impianto delle semenze. Suddivide la classe in gruppi per la

turnazione utile per la cura dell’orto (irrigazione, ecc.).

Che cosa fanno gli/le alunni/e Seguendo le indicazioni del docente, coltivano le

piante e se ne prendono cura, annotano con appunti e fotografie la loro evoluzione.

Attività 5

DALL’ORTO

ALLA TAVOLA

Che cosa fa l’insegnante Coinvolge le famiglie per partecipare a un incontro con

la classe in cui condividere ricette basate sull’utilizzo delle erbe aromatiche, organizza

gli incontri. Dà suggerimenti su come scrivere un testo regolativo fornendo esempi di

ricette.

Che cosa fanno gli/le alunni/e

Durante l’incontro con le famiglie: prendono appunti. Dopo l’incontro:

rielaborano le ricette in testi regolativi che nelle prossime fasi verranno condivisi online.

Attività 6

ARRICCHIAMO

IL SENTIERO

DEGLI AROMI

Che cosa fa l’insegnante Suddivide la classe in 4 gruppi con compiti diversi:

GRUPPO 1 sistemazione delle ricette in un unico file “Il ricettario degli aromi”;

GRUPPO 2 elaborazione di carte di identità delle piantine utilizzate da mettere online;

GRUPPO 3 elaborazione di segnaletica con indicazioni delle piante da mettere nell’orto;

GRUPPO 4 scelta delle foto più significative del percorso.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Attraverso il materiale raccolto elaborano i compiti

assegnati al gruppo di appartenenza chiedendo, se necessario, la consulenza dei

docenti.

P:90

88 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI IL SENTIERO DEGLI AROMI / Classe 3

Attività 7

CONDIVIDIAMO

ONLINE

Che cosa fa l’insegnante Illustra l’utilità del web per condividere il materiale elaborato

e con la classe inserisce sul sito di istituto gli elaborati dei vari gruppi. Condivide l’utilizzo

del QR code come strumento di navigazione e accesso alle informazioni online.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Discutono sulla disposizione del materiale e con

l’insegnante elaborano piccoli cartelloni in cui verrà inserito il QR code sul materiale

relativo a schede delle piante, ricettario aromatico, photo gallery dell’esperienza da

sistemare nell’orto.

Attività 8

FESTA DI

INAUGURAZIONE

Che cosa fa l’insegnante Guida gli alunni e le alunne nell’organizzazione della festa di

inaugurazione de “Il sentiero degli aromi”. Si scelgono la data, l’orario, come illustrare il

percorso e il funzionamento dei QR code, si decide chi invitare.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Elaborano gli inviti in base alle decisioni prese,

preparano il discorso inaugurale e le spiegazioni dei QR code, si assegnano ruoli per la

festa (chi introduce, chi spiega, chi guida nella visita, ecc.).

Indicazioni utili In questo percorso è utile stimolare la collaborazione con le famiglie per raccogliere

esperienze da condividere in classe.

VALUTAZIONE DEL COMPITO

Autovalutazione Alla fine di ogni attività proponiamo in modo ricorrente l’autovalutazione su alcuni aspetti

importanti, per esempio: 1. Collaborare con gli altri 2. Proporre soluzioni e idee originali

3. Organizzare il lavoro 4. Chiedere aiuto. Per ogni aspetto possiamo proporre quattro

opzioni: facilissimo – facile – non sempre facile – per niente facile.

Valutazione di

competenza

Per ogni traguardo di competenza (Italiano, Tecnologia, Scienze, Arte e Immagine,

Geografia) valutare seguendo l’esempio:

• In via di prima acquisizione: utilizza conoscenze e abilità minime ed essenziali, se

correttamente guidato.

• Base: mostra di possedere conoscenze e abilità pregresse a livelli essenziali, sebbene

vengano recuperate e utilizzate con sforzo.

• Intermedio: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza.

• Avanzato: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza in modo

proficuo e con sicurezza.

Possiamo compilare una tabella valutativa per ciascun alunna/o nel corso delle varie

attività che tenga conto delle seguenti dimensioni:

1. tipologia di situazione: nota/non nota; 

2. risorse mobilitate: proprie dell’alunno/fornite dall’insegnante; 

3. ha lavorato in autonomia: sì/no; 

4. c’è continuità nel suo lavoro: sì/no.

P:91

21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 89

IL SENTIERO DEGLI AROMI / Classe 3

Valutazione

di prestazione

Esempi per

alcune attività

ATTIVITÀ 1

Prestazione: partecipare a una conversazione collettiva condividendo conoscenze sulle

piante ed esprimendo opinioni e preferenze.

Indicatore: prende parte attiva in un brainstorming, condividendo conoscenze ed

esprimendo preferenze.

• Livello base: partecipa al brainstorming, riconoscendo solo alcune piante ed

esprimendo la propria preferenza solo se sollecitato.

• Livello intermedio: partecipa attivamente al brainstorming, riconoscendo diverse piante

ed esprimendo la propria preferenza.

• Livello avanzato: partecipa attivamente al brainstorming, riconoscendo diverse piante e

suggerendone di nuove, esprime la propria preferenza con motivazioni personali e articolate.

ATTIVITÀ 2

Prestazione: fare una ricerca collettiva su una pianta scelta.

Indicatore: saper ricercare, raccogliere e organizzare informazioni su una pianta.

• Livello base: ricerca alcune informazioni generiche e le organizza in modo semplice e chiaro.

• Livello intermedio: ricerca diverse informazioni anche su canali diversi e le organizza in

un elaborato curato e corredato di testo e immagini.

• Livello avanzato: ricerca informazioni complete e pertinenti utilizzando diversi canali, e le

elabora in un prodotto finale curato e ricco.

ATTIVITÀ 3

Prestazione: fare domande pertinenti a un esperto di piante e raccogliere informazioni.

Indicatore: sa porre domande pertinenti e utili al fine della ricerca e sa raccogliere le

informazioni.

• Livello base: pone domande semplici e pertinenti e raccoglie le informazioni di base.

• Livello intermedio: pone domande pertinenti e raccoglie tutte le informazioni utili.

• Livello avanzato: pone domande pertinenti e originali, e raccoglie tutte le informazioni

utili organizzandole in modo chiaro e creativo.

ATTIVITÀ 4

Prestazione: coltivare le piante nell’orto di classe e prendersene cura.

Indicatore: segue le indicazioni per coltivare le piante e se ne prende cura.

• Livello base: coltiva le piante seguendo parte delle indicazioni e se ne prende cura con

l’aiuto dell’insegnante.

• Livello intermedio: coltiva le piante seguendo gran parte delle indicazioni e se ne prende

cura in autonomia.

• Livello avanzato: coltiva le piante seguendo tutte le indicazioni e se ne prende cura

costantemente, prendendo iniziative autonome.

ATTIVITÀ 7

Prestazione: elaborare materiale guida per la visita all’orto (schede delle piante, ricettario

aromatico e photo gallery).

Indicatore: prepara tutto il materiale, usando un linguaggio chiaro e funzionale e

realizzando una grafica gradevole.

• Livello base: prepara un materiale semplice e chiaro utile allo scopo.

• Livello intermedio: prepara un materiale chiaro ed efficace nella forma e graficamente

efficace.

• Livello avanzato: prepara un materiale chiaro e ricco, con una forma appropriata e

graficamente originale.

P:92

90 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI UN CANALE YOUTUBE SULLA LETTURA / Classi 4-5

UN CANALE YOUTUBE

SULLA LETTURA

PRESENTAZIONE DEL COMPITO

Classe Classi 4a-5a

Compito Costruzione di un canale YouTube di consigli letterari/inviti alla lettura per bambine e

bambini: il canale sarà popolato da vari video che promuovono una o più storie.

Consegna per

la motivazione

Il nostro obiettivo è costruire un canale YouTube divertente e interessante con inviti alla

lettura per i nostri coetanei e/o bambine e bambini più piccoli. Guardaci, ascoltaci e leggi:

come far venire voglia di leggere ai bambini costruendo un canale YouTube.

Finalità

del compito

Incrementare le letture; favorire la discussione su un testo letto; sviluppare competenze

informatiche; sviluppare competenze di ideazione, realizzazione e postproduzione video;

ideare, costruire e gestire un canale social; comprendere testi; formulare inviti alla lettura;

sviluppare abilità di produzione orale nel contesto di un video rivolto ai pari; comprendere

le diversità di stili comunicativi in relazione ai contesti.

Traguardi

di competenza

ITALIANO

TECNOLOGIA

ARTE

E IMMAGINE

L’alunna/o:

• legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso

globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi;

• legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia

in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali;

• partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno e

formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più adeguato possibile;

• ascolta e comprende testi orali, cogliendone il senso, le informazioni principali e lo

scopo;

• scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti; applica diverse forme di

rielaborazione dei testi;

• individua problemi e cerca soluzioni in ambito tecnologico, progettando e realizzando

artefatti funzionali al proprio scopo;

• elabora strategie per eseguire compiti operativi complessi, anche collaborando e

cooperando con i compagni;

• utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie

di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo

creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi,

pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).

Un compito che stimola la voglia di leggere attraverso la creazione di un canale YouTube.

SEGUI

IL PROGETTO

Leggimi

ancora

P:93

21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 91

UN CANALE YOUTUBE SULLA LETTURA / Classi 4-5

Obiettivi

ITALIANO

TECNOLOGIA

ARTE

E IMMAGINE

• Usare, nella lettura di vari tipi di testo, opportune strategie per analizzare il contenuto.

• Porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi

della comprensione.

• Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi

un’idea del testo che si intende leggere.

• Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un

argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere.

• Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di

utilità.

• Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici,

le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.

Modalità

di lavoro

Tutto il gruppo classe, quindi a gruppi con rotazione dei ruoli.

Occorrente Libri di narrativa, cellulare per ripresa video, pc, tablet.

Durata e tempo 12 sessioni di lavoro di 2 ore ciascuna + il tempo da dedicare alla lettura di racconti.

Durante tutto l’anno.

Documentazione Schede di lettura, scaletta della puntata, fotografie per il setting scenografico e video,

appunti sulla conversazione guidata.

LE ATTIVITÀ DEL COMPITO

Attività 1

LETTURA

DI RACCONTI

Che cosa fa l’insegnante Legge in classe alcuni racconti (e/o romanzi): questa attività

va svolta in più riprese, dedicando un’ora al giorno per almeno 20 giorni.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Intervengono con domande di approfondimento e poi

si intervistano a coppie sui punti nodali della narrazione (trama complessiva, personaggi

principali, gradimento e relative motivazioni, spunti di immedesimazione nei personaggi,

collegamento con la propria esperienza, ecc.).

Attività 2

BRAINSTORMING

SULLE STORIE

ASCOLTATE

Che cosa fa l’insegnante Si avvia in classe un confronto sulle storie ascoltate: quale

racconto/romanzo è piaciuto di più e perché? Quali passaggi hanno incuriosito? Quali

emozioni hanno suscitato? Chiediamo ai bambini e alle bambine di indicare cosa vogliono

raccontare nel video per stimolare la curiosità di lettura. Cosa ci attrae in una storia?

Che cosa fanno gli/le alunni/e Prima individualmente dovranno scrivere le proprie

preferenze e le motivazioni, per poi realizzare, a gruppi, una scheda di invito alla lettura

sulla storia preferita. Successivamente tutti insieme discuteranno i lavori dei vari gruppi e

sceglieranno le storie su cui realizzare i vari video.

P:94

92 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

COMPITI AUTENTICI UN CANALE YOUTUBE SULLA LETTURA / Classi 4-5

Attività 3

PREPARAZIONE

DEI VIDEO

Questa attività

si ripete per

tutti i video che

saranno realizzati

per popolare il

canale. Prima di

procedere con le

riprese, assicurarsi

di aver raccolto

le autorizzazioni

delle famiglie in

conformità alle

norme sulla privacy

di ogni singolo

istituto.

Che cosa fa l’insegnante Predispone una scaletta di lavoro per la sceneggiatura,

il setting del video, la preparazione degli attori e divide la classe in gruppi con compiti

distinti da sviluppare. Attraverso il brainstorming e la conversazione guidata è opportuno

definire il format di ogni singola puntata/video che poi si ripeterà. Esempio 1) introduzione

e saluti di benvenuto 2) presentazione del libro da proporre 3) racconto della trama in

breve (senza svelare il finale) 4) motivazioni del consiglio dei bambini e delle bambine:

questo libro te lo suggeriamo perché…

In base alla scaletta del format si individuano i ruoli dei protagonisti del video

(presentatore, speaker, ecc.), i compiti per realizzarlo (regia, allestimento della

scenografia, riprese video, ecc.) e gli oggetti da reperire o costruire.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Un gruppo si occuperà della sceneggiatura, un altro

preparerà il setting per il video, altri saranno gli attori che dovranno prepararsi alle riprese.

In linea di massima, la scansione temporale potrebbe essere: 1) costruzione del set e

preparazione del materiale tecnico occorrente 2) prova della puntata 3) riprese 4) messa

online e pubblicizzazione.

Attività 4

RIPRESE VIDEO

Questa attività si

ripete per tutti i

video che saranno

realizzati per

popolare il canale.

Che cosa fa l’insegnante Insegna alla classe a utilizzare i dispositivi tecnologici

di ripresa a disposizione (smartphone, tablet, ecc.) e illustra il significato delle varie

inquadrature di ripresa.

Che cosa fanno gli/le alunni/e La classe è divisa in tre gruppi: un gruppo si occupa

delle riprese, un gruppo sarà costituito dagli attori, un gruppo avrà cura del materiale

occorrente nelle riprese; tutti collaborano alla realizzazione del prodotto finale nelle varie

fasi operative.

Attività 5

VIDEO ONLINE

Che cosa fa l’insegnante Condivide con la classe la procedura di messa online dei

video, l’importanza delle didascalie di accompagnamento sul canale YouTube, gli aspetti

legati alle autorizzazioni, ecc.

Che cosa fanno gli/le alunni/e Completano la scheda del filmato predisposta

da YouTube individuando pubblico, tipologia di video, ecc., stilano la didascalia di

accompagnamento, individuano gli hashtag da utilizzare.

Indicazioni utili Stabilire in anticipo timing dei video, numero di versioni minime, ruolo del gruppo;

diffondere sul sito di istituto e le piattaforme delle classi il link del video e invitare alla

visione.

Per approfondimenti sulla lettura ad alta voce, si vedano Leggimi ancora, Leggere ad alta

voce e Ad alta voce, di Federico Batini, editi da Giunti Scuola.

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21 | 2022 COMPITI AUTENTICI 93

UN CANALE YOUTUBE SULLA LETTURA / Classi 4-5

VALUTAZIONE DEL COMPITO

Autovalutazione Invitiamo i bambini e le bambine a indicare (con un punteggio da 1 a 3) punti di forza

e punti deboli del progetto nelle seguenti aree: A. Capacità di collaborare con gli altri;

B. Utilizzo di software specifici; C. Creatività nell’ideazione; D. Comprensione del testo

scritto; E. Condivisione delle proprie idee e impressioni nel gruppo.

Valutazione

di competenza

Per ogni traguardo di competenza (Italiano, Tecnologia, Arte e Immagine) valutare

seguendo l’esempio:

• In via di prima acquisizione: utilizza conoscenze e abilità minime ed essenziali, se

correttamente guidato.

• Base: mostra di possedere conoscenze e abilità pregresse a livelli essenziali, sebbene

vengano recuperate e utilizzate con sforzo.

• Intermedio: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza.

• Avanzato: mostra di possedere conoscenze e abilità, le recupera e le utilizza in modo

proficuo e con sicurezza.

Possiamo compilare una tabella valutativa per ciascun alunno nel corso delle varie attività

che tenga conto delle seguenti dimensioni: tipologia di situazione (nota/non nota);  risorse

mobilitate (proprie dell’alunno/fornite dall’insegnante);  ha lavorato in autonomia (sì/no); 

c’è continuità nel suo lavoro (sì/no).

Valutazione

di prestazione

Esempi per

alcune attività

ATTIVITÀ 1

Prestazione: intervistarsi a coppie sulla comprensione di racconti ascoltati.

Indicatore: sa intervistare un compagno su elementi di comprensione del testo ascoltato.

• Livello base: formula semplici domande sul senso globale e sulle caratteristiche

principali di un racconto con linguaggio semplice e chiaro.

• Livello intermedio: formula domande sul senso globale e sulle caratteristiche di un

racconto con linguaggio, forma e tono adeguati.

• Livello avanzato: formula domande sul senso globale e sulle caratteristiche più analitiche

di un racconto usando linguaggio e forma accurati e un tono adeguato al contesto.

ATTIVITÀ 2

Prestazione: realizzare una scheda di invito alla lettura su una storia preferita.

Indicatore: sa realizzare una scheda di lettura con tutte le informazioni necessarie.

• Livello base: realizza una semplice scheda di lettura con tutte le informazioni necessarie.

• Livello intermedio: realizza una scheda di lettura ben strutturata con tutte le informazioni

sul libro e un commento personale.

• Livello avanzato: realizza una scheda di lettura ben strutturata con tutte le informazioni

sul libro, completa di analisi testuale e commento personale.

ATTIVITÀ 4

Prestazione: 1) realizzare le riprese di un video. 2) Recitare una parte stabilita in un video.

3) Predisporre il materiale per le riprese.

Indicatore: 1) sa realizzare le riprese di un video. 2) Sa recitare una parte stabilita in un

video. 3) Sa predisporre il materiale occorrente per le riprese di un video.

• Livello base: realizza il compito con il supporto dell’insegnante.

• Livello intermedio: realizza il compito in piena autonomia.

• Livello avanzato: realizza il compito in piena autonomia e con spunti personali e originali.

P:96

Il 25 settembre è la Giornata mondiale dei sogni. L’idea

di partire da una tematica tanto coinvolgente e suggestiva

ritengo sia fondamentale soprattutto per le tre parole chiave con le quali viene celebrata: creatività, collaborazione,

ispirazione.

Creatività per gli aspetti fantasiosi e fantastici che supportano e stimolano il pensiero e l’inventiva personale di

ciascuno. Collaborazione per la possibilità di cooperare e

partecipare insieme ad accogliere e condividere i sogni di

ognuno. Ispirazione per l’eventualità di veder aprirsi scenari e orizzonti nuovi dai sogni di tutti.

In classe, questa tematica di carattere trasversale offre l’opportunità di essere integrata con percorsi di Arte e Immagine, di Musica e di Italiano sia a livello di attività individuale che in piccolo e grande gruppo.

25 settembre: SOGNI

di Paola Camiciottoli, insegnante e formatrice

CANZONI SUI SOGNI

• Ligabue - Sono sempre i sogni a dare forma al mondo

• Cenerentola - I sogni son desideri

• Edoardo Bennato - Sogni

• Negrita - Ho imparato a sognare

• Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna

• Whitney Houston, Mariah Carey - When You Believe

PLAYLIST

ASCOLTA

LE CANZONI

DIPINGERE

IL NOSTRO SOGNO

Attività di Arte e Immagine

Su una parete della classe o del corridoio dell’aula predisponiamo una serie di fogli di carta da pacchi bianca e mettiamo

a disposizione degli alunni colori a tempera e pennelli.

Invitiamo i bambini a disegnare il proprio sogno: “Se il sogno fosse un dipinto e tu un pittore, che cosa disegneresti?

Dipingete un grande sogno, cosa vi piacerebbe fare? Che

tipo di persona vorreste diventare?”

Lasciamo che i bambini si muovano liberamente tra colori

e segni senza intervenire se non per stimolare un approccio spontaneo giocando sul “come se tu fossi un pittore”,

poiché in questo genere di attività qualsiasi colore e segno

sono quelli giusti. Ad attività terminata suggeriamo di narrare il proprio sogno all’intero gruppo classe. Il condividere

l’attività incoraggia i bambini a non aver timore del giudizio

degli altri. Disegnare è bellissimo e disegnare i propri sogni

un’attività meravigliosa.

I bambini avvertono che la libertà che questa attività offre,

espressa attraverso i colori e i segni amati e favorita dall’espressione dei sentimenti e dei sogni, nasce nell’avere la

possibilità di creare il proprio sogno di vita come fosse un

capolavoro.

Nei sogni, entriamo in un mondo che è interamente nostro “

Dal film Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

94 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

LABORATORIO GIORNATE MONDIALI

Attività per tutte le classi

SEGUI

LA PAGINA

P:97

DIPINGERE SOGNI

“Dove dipingere il nostro sogno? Sulla parete altissima che vediamo davanti a noi.

Dipingere la nostra parete diventa una sfida che ha bisogno di azioni. La prima azione da fare

è prendere un colore, quello che ti piace [...] e lasciare che l’immaginazione corra libera dal pensiero alla nostra mano. Saremo

i pittori di noi stessi. E se questo può sembrare difficile possiamo sempre affidarci agli altri […] e farci aiutare… ringraziare chi

ci ha sostenuto e ha creduto in noi. Sarà il nostro capolavoro di vita.”

DAL PODCAST

ASCOLTA

IL PODCAST

TEATRO DEI SOGNI

Attività di drammatizzazione

Invitiamo bambini e bambine a scrivere il proprio sogno su

dei post it o su piccoli fogli di carta (1/4 di A4). Stimoliamo

l’attività chiedendo ai bambini se e quando sono affascinati da un paesaggio, da un’immagine, da un libro, da una

persona.

Tale conversazione può anche essere supportata dalla ricerca di immagini. Chiediamo: “Vi emoziona pensare ai

vostri sogni e a quello che sarà il vostro futuro? Provate a

scriverlo”. I foglietti verranno poi piegati e raccolti all’interno di un contenitore.

A turno, un bambino per volta, pesca un foglietto, lo legge

inizialmente in silenzio anche più di una volta e solo dopo

lo legge a voce alta, cercando di interpretarlo, agli altri.

Ciascun bambino riconoscerà così il proprio sogno che è

Fig. 1

diventato, con questa attività, patrimonio di tutti poiché

“se miriamo al cielo troveremo una stella brillante di speranza; e se collaboriamo possiamo arrivare a raggiungerla”

(Brian Wildsmith)

SOGNO IN IMMAGINE

Attività di scrittura

Proiettiamo sulla LIM la Fig. 1 e attraverso la sua lettura

accompagnata dai versi di Alda Merini, invitiamo i bambini a scrivere un breve testo o alcune frasi sulla suggestione

onirica suggerita dall’immagine. “Cosa ti suggerisce questa

immagine? Essa può rappresentare un sogno? E quale?”.

Lasciamo che ciascun bambino scriva dando libertà ai pensieri che l’immagine gli ispira.

Possiamo ripetere l’attività con la Fig. 2.

Fig. 2

“Ci sono fiori detti pensieri.

Ne ho raccolti alcuni che spingevano i miei sogni”

Alda Merini foto © Paola Camiciottoli

“Il grado di libertà di un uomo

si misura dall’intensità dei suoi sogni”

Alda Merini foto © Paola Camiciottoli

21 | 2022 LABORATORIO GIORNATE MONDIALI 95

25 SETTEMBRE: SOGNI

P:98

L’acqua è in grado di risalire spazi strettissimi, come degli

strettissimi tubicini: è come se le sue molecole si “arrampicassero” sulle pareti intorno.

Questo fenomeno si chiama “capillarità”: le piante hanno

sottili tubicini al loro interno (i vasi capillari) che aiutano

l’acqua a passare dal terreno alle foglie, passando per le radici e il fusto.

Sperimentiamo la capillarità con la carta assorbente da

cucina: infatti tra le sue fibre ci sono spazi strettissimi e

l’acqua è in grado di risalire attraverso questi spazi.

Con l’esperimento formiamo nuovi colori, partendo dai

colori primari, sfruttando proprio il fenomeno della capillarità.

Intrecci arcobaleno

di Agnese Sonato, divulgatrice scientifica

MATERIALE OCCORRENTE

Sei bicchieri di vetro trasparente; coloranti alimentari rosso,

giallo e blu; carta assorbente da cucina; acqua di rubinetto.

Durata dell’esperimento 40 minuti.

COME SI FA

1 Prendiamo tre bicchieri su sei e versiamo all’interno dell’acqua di rubinetto, in modo che si riempiano

fino a metà. Aggiungiamo anche

3-4 gocce di colorante alimentare,

in modo da avere un bicchiere con

acqua colorata di giallo, uno rosso e

uno di blu.

2 Negli altri tre bicchieri versiamo solo

dell’acqua, in modo che il livello finale

dell’acqua sia un po’ inferiore alla metà del bicchiere.

3 Disponiamo i sei bicchieri in

cerchio posti vicini, alternandone uno riempito con acqua colorata con uno che

contiene acqua

non colorata A .

4 Con delle strisce

di carta assorbente, realizziamo dei

“ponti” tra un bicchiere e l’altro. E…

aspettiamo un po’ B !

5 L’acqua inizia a “salire” sui ponti che si coloreranno

sempre di più: i ponti di carta che partono dal bicchiere giallo si colorano di giallo, quelli che partono dal bicchiere blu si colorano di blu e quelli che

partono dal bicchiere rosso si colorano di rosso.

E poi… nei bicchieri che contengono solo acqua

si formeranno nuovi colori: il verde tra il blu e il

giallo, il viola tra il rosso e il blu e l’arancione

tra il giallo e il rosso C .

ESPERIMENTO

PER SAPERNE DI PIÙ

• Agnese Sonato

Tanti esperimenti STEM,

Editoriale Scienza.

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attività di arte

collegata

B

A

C

96 21 | 2022 è anche > www.giuntiscuola.it

LABORATORIO STEAM

Attività per tutte le classi

P:99

▲ Tanaka Atsuko, Senza titolo, 1964.

Rielaborazione

in classe ▶

P:100

ilTUTTO

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MATEMATICA classi 1•2•3•4•5

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