In un'amena collina, in tempi pagani, dove ora si trova la Badia, sorgeva un tempio dedicato alla Dea Flora. Poi arrivarono i Benedettini che nel 1018 e in esso, oltre agli alloggi, vi erano officine, biblioteche e Scriptorium. La facciata principale rivolta, ad ovest, è in laterizio e risulta decorata con elementi gotici; nella parte sinistra vi è un corpo più elevato, che anticamente costituiva la facciata del Monastero. La parte alta termina con un frontone triangolare riccamente decorato ad archetti pensili. Al centro troviamo un rosone che racchiude una stella a 6 punte. All’interno dell’abbazia c’è un bel chiostro di forma rettangolare in stile romanico con i porticati che culminano con volte a vela e colonnato al piano terra. Nell’angolo nord-est del chiostro si eleva una torre romanica quadrata, che termina con una terrazza con merlatura tipo guelfa. Nel corso del tempo ha avuto diversi utilizzi: monastero, campo profughi, campo di concentramento e sede del Liceo Areonautico.