Le gravine sono una tipica morfologia carsica della Murgia. Sono incisioni erosive profonde anche più di 100 metri, molto simili ai Canyon, scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea, instaurando corsi d’acqua che migliaia di anni fa scorrevano fino al mare. Questi corsi d’acqua hanno successivamente approfondito ed allargato il letto fluviale.
Oggi i letti delle gravine, a causa delle condizioni climatiche sono aridi e accolgono solo le acque di scorrimento dopo intense precipitazioni, rendendo il paesaggio, simile a quello di migliaia di anni fa.
Le gravine divennero nei secoli rifugio preferito dai monaci bizantini, di cui le chiese rupestri costituiscono ancora oggi una notevole testimonianza, nonché una eredità storico-culturale.
La Gravina di Castellaneta o Gravina Grande cinge il borgo antico di Castellaneta, di impianto medievale ed è una tra le più grandi e spettacolari gravine della Puglia. Si estende per una decina di chilometri con svariate anse, profonda nel suo punto massimo 145 mt. e larga fino a circa 300 mt. Lungo il suo percorso sono presenti vari insediamenti storico-archeologici.
La gravina può vantare una notevole vastità e diversificazione di specie floristiche e faunitiche, grazie alla ricchezza di diversi microclimi che permettono lo sviluppo e la vita di differenti tipi di vegetazione e di fauna. Fa parte del Parco Regionale della Terra delle Gravine.
Moltissime informazioni si trovano a questo link:
http://www.amicidellegravinedicastellaneta.it/gravine/