Paese ormai disabitato.
Si pensa che Laino Castello, possa corrisponde all’antica Lao o a Tebe Lucana, certo è che era abitata già molto tempo fa, come testimoniano la presenza di numerose grotte, un tempo abitate. Laino Castello fino al 1470 assieme a Laino Borgo era un unico comune quello di Laino. La loro storia fino a quella data è univoca, ma un altro tentativo di formare un unico comune c'è stato nel secolo scorso, per tornare nuovamente separati. Certamente, però, in questa località sorse una ricca, grande e potente città che batteva moneta, mentre la gente dei Laini, chiamati anche Enotri o Italioti, evoluta e industriosa s’integrò con i greci che, giunti in Calabria, davano origine alle colonie della Magna Grecia. Il borgo venne migliorato dai Bizantini che curano ogni aspetto. Molto importante fu il monachesimo greco-bizantino, definito basiliano dall’errata convinzione che essi seguissero la regola di S. Basilio. Con i monaci basiliani greci, Laino assurge a centro religioso e polo di cultura tra i più vivi e importanti d’Italia, definito Regione del Mercurione (di recente, localizzata dai più autorevoli studiosi, intorno al corso superiore del fiume Lao, ancora oggi denominato Mercure). In seguito il colle di S. Teodoro, dove sorge Laino Castello vecchio, per la sua posizione strategica, fu scelto dai Longobardi, che in guerra con i Bizantini che stavano per soccombere, vi costruirono un castello divenuto tra i più importanti dell’Italia meridionale. Carlo I d’Angiò lo fortificò e lo rese inespugnabile, e oggi ne rimangono i ruderi con bastioni speronati a torretta, adibiti a cimitero del comune di Laino Castello, ad un’altitudine di 560 m. s.l.m., godeva di uno scenario incantevole con tre lati a picco e dominava la vallata nel cui fondo scorre il Lao in un canyon boscoso e profondo di favolosa bellezza. Oggi gli enti locali sono impegnati a recuperare ciò che resta di quell'antico borgo dal passato glorioso che rischia di andare perso senza le dovute opere di restauro che consentono oltre che di rivivere la storia del borgo, di tenerlo vivo, a tal fine è stata creata una strada che collega il solitario borgo con la civiltà, e sono iniziate le opere di recupero di alcune abitazioni.
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