La chiesa della Madonna Assunta, soprannominata “Gesa a volt” (la “chiesa in alto") o "Chiesa alta", è situata in posizione dominante sul versante sudoccidentale del colle di Drezzo ad un'altitudine di circa 439 metri s.l.m.
La chiesa, di origine romanica ma più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, rappresenta probabilmente uno dei più antichi edifici cristiani nella zona. Alcuni studi stratigrafici e confronti stilistici della zona absidale hanno infatti portato da attribuire la fondazione dell'edificio ai secoli V e VI. Ristrutturazioni importanti furono tuttavia realizzate attorno tra i secoli X e XII, mentre la facciata e l’interno furono risistemate nel XV secolo.
Una teca posta alle spalle dell'altare conserva un affresco Quattrocentesco di una Madonna con Bambino, attribuito a Luchino Pozzi.
Le prime attestazioni scritte dell'esistenza della "chiesa di Santa Maria di Drezzo" si hanno però solo nella seconda metà del XVI secolo, con una serie di visite pastorali da parte dei vescovi di Como.
La facciata presenta una serie di affreschi attribuiti Giovanni Pozzi, console di Drezzo. Nello specifico, il lato sinistro della facciata è affrescato con immagini di Sant’Antonio Abate e di San Cristoforo, mentre sulla destra sono raffigurati San Bernardino da Siena, Sant’Apollonia, la Madonna in Trono con Sant’Orsola e San Rocco. Nel '900, il presbiterio fu affrescato da Torildo Conconi.
Verso la fine del XX secolo, all'esterno della chiesa fu allestito un percorso a icone secondo una via lucis.
La via Lucis fu voluta da don Giovanni Vallassina il prete poeta morto nel 2010