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Nuovi Incubi

by Inner Code

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1.
Dopo Zama, ci fu la resa, Ma non bastava più. Avanzammo, una pretesa: “Carthago cadda giù”! In mille partimmo al mattino, Diretti verso sud, Guidati da sguardo divino, Il dio Marte da lassù! Ed al senato tutti in toga, Mentre del fuoco Sale forte l’aroma. “Delenda Carthago!” Ma il tempo passa e allora Brucerà Roma! Adesso vedo queste, sabbie vive, Spinto oltre queste rive! La vita a volte ti spinge, A batterti di più! La vita a volte ti prende, Ti riduce in schiavitù! Ed al senato tutti in toga, Mentre del fuoco Sale forte l’aroma. “Delenda Carthago!” Ma il tempo passa e allora Brucerà Roma! Alzami la testa che io non potrei, Sì sì dai, son decapitato, non rinsavirai. E sai si sposa, il gladio mio con la tua pelle rosa, Se uno osa, poi da cosa, nasce cosa sanguinosa! A suon di passo marziale! Su Cartagine gettammo sale! A suon di passo marziale! Finché nulla di quello che c’era rimase! Sguainammo le daghe, Violammo le case, Idealizzando L’idea di strage! Del conflitto, si sparse voce Tra tutte le tribù, E così, odio feroce Crescette sempre più. Milioni calaron su Roma, Da nord, da est, da sud. Guidati da sguardi feroci Dei pagani dei lassù. Ed al senato tutti in toga, Mentre del fuoco Sale forte l’aroma. “Delenda Carthago!” Ma il tempo passa e allora Brucerà Roma! “Delenda Carthago!” “Delenda Carthago!” “Delenda Carthago!” “Delenda Roma!”
2.
Bu(io) 03:24
Verso il cielo oscuro, Come un lupo ululo, Sperando mi risponderà qualcuno. Che vista stupenda: Qui la selva pullula Di chi come me ulula Un canto di vendetta. L'ombra è sicurezza! Cupa, indistruttibile fortezza, Che s’innalza contro chi disprezza. Guardami, la latebra si desta! Ora io e il mio branco Dominiamo la foresta, Siamo la sua essenza! Riprenderò quello che è mio... Divento buio io! Risorgerò da questo oblio... Divento buio io! Divento il buio... Divento il buio! La vita non è Che un affannarsi vano, Dono concesso, un dono avaro. Dimmi perché non ci pacifichiamo Fino a quando non moriamo. E questo è il punto, Più denso del Mondo, Un nero profondo Arriva incombente, Solenne, dopo ogni tramonto. Cercando un fine...”se mai ci fosse”... Il senso del nulla mi abbraccia, Io re delle mie catacombe! Dentro cupi anfratti Troverai i miei pezzi infranti, Parti della mia esistenza, istanti. Statemi distanti, Lasciatemi gli antri, Brucino gli spalti, Bruciate voialtri! Il buio mi chiama, mi ama, Mentre lui mi stringe, io ci affondo Come lama, sazio la mia brama. Tesso nelle tenebre la trama, Come fossi bu(io), il buio che m’illuminava! Riprenderò quello che è mio... Divento buio io! Risorgerò da questo oblio... Divento buio io! Divento il buio... Divento il buio! The night, the night is dark, And burns full of terrors! I’m burning with those shadows, Just to reborn emperor!
3.
Tutto Nero 02:31
(Sento) Sento quel senso di male... Istinto pre-primordiale... Poi il digitale che assale, Ci guarderemo sbranare Dal teologismo virtuale, Che ci rende ciechi! E sono qui, Muoio libero! Preferisco la mia fine, Ad ogni tuo sonnifero. Vedo tutto nero! Nera l’ombra dell’Impero. Sorge un nuovo credo. Vedo tutto nero! (Clicca) L’informazione distorta… Strozza le masse, garrotta... La libertà ci fu tolta, La dittatura risorta, Chi tollerò l’ignoranza, Venne soggiogato! E sono qui, Muoio libero! Preferisco la mia fine, Ad ogni tuo sonnifero Vedo tutto nero! Nera l’ombra dell’Impero. Sorge un nuovo credo. Vedo tutto nero! Vi abbiamo plagiati e divisi, Con paura e estetica. Ammira… L’eresia cibernetica! Sarà solare: Eclissi mentale totale. Vedo tutto nero! Nera l’ombra dell’Impero, Sorge un nuovo credo. Vedo tutto nero! Vedo tutto nero! Vedo tutto nero! Vedo tutto... Vedo tutto nero!
4.
Si spezzano Le torri, crolla il credo! Trascenderemo, Un colpo strappa il velo. Delle visioni, Di divisioni dell'ego! Coltiviamo l’illusione senza soluzione Costruendoci la vita addosso alle persone Quanti sbagli sei disposto ad imputargli? Ogni uomo è solo, e tu sei solo quanto gli altri! Esplodono, Figure che avevo di te. Sei soltanto una mia creazione Generata dal mio dolore! Gimme the force to lead: Myself over beliefs. Gimme the force to say: You’ll never win again! Everything will pass, Can change and fade away... Everything will die, But I, I remain! Resto io, la solitudine di Dio attanaglia, Fino a suggellarmi le emozioni in una goccia d'ambra, Vago misantropico, nel mio mondo oscuro, Ammalato d'essere. “Questa volta non mi curo”. Sono smarrito, non è il mondo che ha fallito, Ogni cosa è frutto del pensiero, l’ho capito. Quante punizioni mi sono impartito...”Dio”. Quante evoluzioni mi sono impedito...”Io”. E infine compresi: vivo di desideri! Se solo lo voglio, non cado, resto in piedi! Esplodono, Figure che avevo di te. Sei soltanto una mia creazione Generata dal mio dolore! Gimme the force to lead: Myself over beliefs. Gimme the force to say: You’ll never win again! Everything will pass, Can change and fade away... Everything will die, But I, I remain! Riprenditi quello che ti sei tolto, Ricostruisci l’uomo che hai distorto! Se tutto crolla non dimenticare: Finché respiri resta tutto da salvare, E fallo spesso, una preghiera dentro rivolgi a te stesso, E nel concetto dice questo: “io resto”!
5.
Vivo la vita, non mi scosto! Guardo lo specchio che ho percosso, Del sangue colato non mi dico scosso E lungo il discorso, posso? Prenderti la faccia farne un quadro rosso? Questo è il tempo dei senza rimorso Vedo un tempo che è senza percorso Tu in silenzio lì giaci contorto, io insorgo, Non tollero un altro non-morto! E allora, ti strappo le unghie per grattarti il fondo, Pur di dare senso, moto a questo mondo Oggi zero anima, piego le croci, Piego stelle e lune, rinnego i miei voti! Restare a pensare non basterà più. Cogito ergo non sum! La vita che scorre veloce laggiù. Cogito ergo non sum! Datti una chance di esistere, O non esistere! Datti una chance di esistere, O non esistere! Assistere a questo scempio, fine empio, Quindi sto dinamico, violenza senza sdegno! L'uomo, nell’indifferenza muore, E di depressione muore, senza rumore. Questo è il tempo dei senza rimorso Vedo un tempo che è senza percorso Tu in silenzio lì giaci contorto, Io insorgo: agisci o sei meglio sepolto! Com'è che tutto si deforma? Com'è che l'aria fa male di più? Com'è che qui qualcosa non torna? Sicuro, non sei stato tu? Ho davanti montagne, picchi innevati sferzati da venti gelati. La pelle si scuoia, piuttosto che accettar la noia! Ti vedo immobile, ma non c'è gabbia, discendo… Cedo, cedo alla rabbia. Restare a pensare non basterà più. Cogito ergo non sum! La vita che scorre veloce laggiù. Cogito ergo non sum! Datti una chance di esistere, O non esistere! Datti una chance di esistere, O non esistere! Non esistere. Non esistere. Non esistere più!
6.
Nuovi Incubi 03:01
Sorge il Sole, ma ogni cosa resta nell’ombra, Ed ogni ombra attrae un’ombra e la feconda. Nessuna voce, ogni finestra guarda, sorda. Urla muto un silenzio, che sa di tomba! Ed al risveglio, Mi trovo accanto, Solo nuovi incubi. Ed il mio buio, Non ha confini, Solo nuovi incubi! La mia disgrazia inizia quando inizia il giorno, La fame, la miseria, non le sento quando dormo. I mostri veri non vivono se sogno, Aprendo gli occhi, son tutti attorno! Ed al risveglio, Mi trovo accanto, Solo nuovi incubi. Ed il mio buio, Non ha confini, Solo nuovi incubi! E un’altra volta sono desto per miracolo, Mentre la morte mi accarezza col tentacolo. E più che vivo più che voglio il sonno, Un sonno eterno, pacificherà il mondo! Ed al risveglio, Mi trovo accanto, Solo nuovi incubi. Ed il mio buio, Non ha confini, Solo nuovi incubi! Vorrei solo dormire… Solo dormire molto… Vorrei solo dormire... Dormire...morto.
7.
Nell'abbandono che abbonda trabocca, Dolore esonda copioso, e rintocca L’ora trafitta, la freccia che scocca, Il tunnel è infinito, non sbocca. Soluzioni non ricerco, Vedo cerchi dentro a un cerchio, C’è un bersaglio sul mio petto Forza premi quel grilletto! Guardo il presente sgretolarsi, Ed io infinitamente solo, Spezzerò desideri infranti. Inseguimmo sogni diversi, Ma in ogni sogno rivedo te, Riflessa dentro momenti tersi... Dentro la pioggia, nei versi! Ti prego proteggi dall'alto, Andrò oltre quello che conosco, Non cederò il passo, Farò del mio meglio dal basso. Il meglio che posso! Pensai al suicidio, come scappatoia Sentendo la vita come una cesoia Che trincia speranze con forza di boia, Decapita se culli gioia. Non ritorna ciò che ho perso, Ma rimane ciò che sento, Nei meandri, nel mio interno, Il tuo ricordo risplende d’eterno. Sembra ogni credo surrogarsi, Nel credo che da trapassati, Saremo sempre perpetrati Se ricordati! Ho scintille Di vita Negli occhi... Scintille Di noi Nei miei occhi… Inseguimmo sogni diversi, Ma in ogni sogno rivedo te, Riflessa dentro momenti tersi... Dentro la pioggia, nei versi! Ti prego proteggi dall'alto, Andrò oltre quello che conosco, Non cederò il passo, Farò del mio meglio dal basso. Il meglio che posso! E brucerai, Perenne in me.
8.
Anxia 03:13
Il pensiero è morto sanguinando all'orizzonte, La luce si distorce, mi confonde. L’oppressione prende forma, settecento onde, Sprofondo in un abisso d’ombre! Spettri inquieti scorgo tra rotte, contorte fronde, La tensione poi prorompe. Tu che mi guardavi come se fossi deforme, Per me, non ci sei! Tutto trema e non appare il senso, Ad ogni passo sentirò forte il dissenso Dell'Universo tutto, perderò me stesso, Chino e genuflesso, Sottomesso resto nel complesso. Vedo il cielo spegnersi, Ogni pensiero diventar oscuro, Nella pazzia perdersi, Nulla è mai stato più sicuro. Sulle ali della follia Volo verso pleniluni, Il vento che mi spazza via E l’ansia mi divora la vita! Sento l'anima che incombe, Pipistrello enorme, Dissangua nella notte. Qui regna la quiete ma nessuno dorme: La condanna dell’insonne! Nel costato fende, freddo della morte. Il mio passo è senza orme. Tu che mi guardavi come se fossi deforme, Ora, dove sei? Spirerei, per non sentirmi teso, E non ho forze, sono arreso. Attorniato dai miei demoni più orrendi, Artigli che riducono lo spirito in brandelli! Vedo il cielo spegnersi, Ogni pensiero diventar oscuro, Nella pazzia perdersi, Nulla è mai stato più sicuro. Sulle ali della follia Volo verso pleniluni, Il vento che mi spazza via E l’ansia mi divora la vita! Colpi da un nemico che conoscono ma non vedo, Angosciato perentoriamente cedo. Ansia silenziosa come un cimitero, Anxia grida: “Anxia!” mentre mi dispero.
9.
Battaglia di Verdun, Operazione Gericht, Inizio del millenovecentosedici. Pezzi da trecentottanta mossi da destrieri, Schiere di furieri avanzano funerei. Passa il comandante: "reggimento in piedi!". Passa l'ordine: “assalto quarto fucilieri!”. Ad Ortigara alpini, Carso ai bersaglieri. Qui nessuno resta coi ricordi interi! Le trincee le arterie di un gigante esausto, L'yprite il respiro del mostro nefasto, I crateri orme del suo lento passo, La pioggia ingrossata frutto del suo pianto, E divorò il reparto niente affatto affranto, Ne mangiò milioni ma non era sazio, Suo figlio l’inverno venne e chiese dazio, Il colera e il tifo gli fecero spazio, Io un colpo al cervello, per lo strazio, In extrema ratio! Qui gli obici cantano un coro nero... Gloria! Gloria! In excelsis Deo! Qui ogni uomo assolto e reo... Gloria! Gloria! In excelsis Deo! Lingue di fuoco: grossflammenwerfer. Cingoli sui fanti, passa un AV7! Dentro ai miei neuroni trovi le spolette, Mentre il cuore batte con il rateo delle mitragliette. Ci portano al fronte sulle camionette, Per morire a frotte, sulle vette, come cavallette, Comandati come marionette inette. Ungiamo gli infermi con le baionette! E mangiavo topi senza disappunto, Senza mai capire il punto, Cerco protezione dietro a chi è defunto, Ora l’omicidio, non mi genera sussulto. Cristo ti sussurro: “Donami un consulto, Tu che sei demiurgo, Lascia almeno il senno ad il chirurgo, Sega la cancrena col mio urlo!”. Come il primo bacio non si scorda: La prima mondiale nei ricordi mi rimbomba! Qui gli obici cantano un coro nero... Gloria! Gloria! In excelsis Deo! Qui ogni uomo assolto e reo... Gloria! Gloria! In excelsis Deo! Gloria! Gloria! Gloria! Gloria! Gloria! Gloria!

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released September 21, 2021

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Inner Code Florence, Italy

Inner Code Is A Synthesis, An Experiment That Escaped The Controls Of The Laboratory.
We met outside the cages, between metal and electronic, trying to create something new and lethal in that space. A music was born, insinuating itself into our genetic code and evolving ferociously.
We sing in our language, to leave nothing unspoken. We play, as if reality is near to burst. We’re Inner Code.
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