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Auction 10 Archeologia. Una collezione di ceramiche italiane dal Medioevo al Rinascimento. Roma, 28 Aprile 2014

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zione della Valle dell’Indo, Iran. Ex collezione Ligabue, Venezia. Cfr. Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico, a cura di G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Trebaseleghe (PD), 2008, pp. 150-151, figg. 1-8.

Mortaio per cosmesi 6000 a.C. Misure lung. 8,9, larg. 7,6, spess. 2,2 Incrostazioni Mortaio in pietra di forma sub-rettangolare, da un lato leggermente convesso e dall’altro leggermente concavo; prodotto in Iraq. Ex collezione Ligabue, Venezia.

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Idoletto Vinca V millennio a.C. Misure alt. 14, larg. 8,6, spess. 3,5 Mutilo del braccio destro Idoletto femminile in terracotta grigia, modellato a mano e decorato a incisione. Presenta capo semilunato, seni e ventre pronunciati, piccoli fori circolari alle orecchie e sulle braccia per la sospensione di ornamenti. Sul corpo sono fitte incisioni a motivi geometrici. Ex collezione Henrik Hinko Lederer, Belgrado. Cfr. Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 177. 120

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Statuetta di Zebù dalla Valle dell’Indo III millennio a.C. Misure lung. 4,5, alt. 4 Mutila delle zampe Statuetta in argilla grigio scuro raffigurante uno zebù con foro passante al posto degli occhi; modellato a mano e decorato a incisione. Sul corpo quattro linee incise: tre verticali e una orizzontale. Produ-

G. Rossi Osmida, Trebaseleghe (PD), 2008, p. 161, fig. 7. 250

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Piatto in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo 2500-1900 a.C. Misure diam. 17,6, alt. 1,6 Integro, qualche scheggiatura Piatto circolare nello stile di Kulli, in terracotta arancio, vernice bruna, modellato al tornio; Civiltà dell’Indo, Pakistan. Presenta labbro a tesa a profilo ondulato e orlo a pareti a profilo rettilineo, vasca poco profonda a pareti interne convesse, grande piede a profilo tronco-piramidale. All’interno la decorazione con vernice bruna è costituita da fasce concentriche, una serie di festoni sulla tesa del labbro, una teoria di capridi stilizzati e al centro un motivo a croce. Tracce di tornitura. Ex collezione Ligabue, Venezia. Bibl. Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico, a cura di G. Ligabue e

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Ascia in bronzo Misure larg. 8,6, lung. 7,9 Integra, incrostazioni, graffi Immanicatura tronco-piramidale, cava all’interno, bordi della lama arrotondati ed estremità appuntita; dalla Cina. Ex collezione Ligabue, Venezia.

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Terminale dell’impugnatura di una spada cananea Misure larg. 16, alt. 7,8, spess. 1,9 Ricomposto da due frammenti, scheggiature della superficie Impugnatura in pietra a forma di punta di freccia con forellino centrale con tracce di bronzo all’interno. Ex collezione Ligabue, Venezia.

Idoletto maschile a pilastro 2000-1200 a.C. Misure alt. 16, larg. max 4,5, spess max 2,1 Integro Figurina piatta e allungata con mani al petto, dalla Siria, in argilla nocciola; modellata a mano con dettagli incisi. Ex collezione Ligabue, Venezia. Cfr. Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 140.

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Accetta in pietra 2000 a.C. Misure lung. 17,8, larg. 10,6, spess. 1,4 Integra Accetta cinese in pietra con venature violacee e verdastre, di forma parallelepipeda con lama semilunata, foro circolare e banda istoriata con motivi a meandro e teoria di serpenti o dragoni. Ex collezione Ligabue, Venezia. 120


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Coppa dipinta su alto stelo dall’Iran, Cultura delle Oasi III-II millennio a.C. Misure alt. 18,5, diam. 13,5 Ricomposta in diversi frammenti, lacune sul corpo e sull’orlo, vernice diluita e scrostata in più punti Coppa su alto stelo in argilla beige, vernice rosso-arancio e bruna; modellata al tornio. Coppa cilindrica con carenatura ad 1/3 dell’altezza, pareti curvilinee, orlo arrotondato estroflesso, alto piede tronco-conico con base piatta, modanatura superiore e cavo all’interno. Tracce di vernice rosso-arancio sullo stelo, mentre il corpo è dipinto a fasce irregolari rosse-arancio e brune. Ex collezione Ligabue, Venezia.

III-II millennio a.C. Misure alt. 13,5, diam. max 10 Lacune sul labbro Brocca in argilla crema, modellata al tornio, con corpo piriforme e collo indistinto svasato, labbro arrotondato e estroflesso, fondo piatto. Ex collezione Ligabue, Venezia. 100

12 Vasetto con becuccio dall’Iran, Cultura delle Oasi III-II millennio a.C. Misure alt. 9,1, diam. max 13 Integro, alcune scrostature e incrostazioni Vasetto in argilla crema, ingobbio nocciola chiaro; modellato al tornio. Corpo globulare fortemente svasato alla base, collo cilindrico, labbro arrotondato verso l’interno a profilo convesso, piede a disco; beccuccio laterale, impostato sulla spalla, di forma tronco-piramidale con piccolo foro circolare. Tracce di tornitura e tracce di incisioni circolari sul corpo e sul collo. Ex collezione Ligabue, Venezia.

10 Coperchio dall’Iran, Cultura delle Oasi III-II millennio a.C. Misure alt. 9,5, diam. 16 Ricomposto da due frammenti, alcune scheggiature Coperchio in argilla arancio chiaro, modellato al tornio, con vasca emisferica, orlo arrotondato, estroflesso, sottolineato esternamente da una solcatura; presa cilindrica cava all’interno a profilo concavo, estremità estroflessa e solcatura superiore. Tracce di tornitura. Ex collezione Ligabue, Venezia.

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11 Vaso acromo dall’Iran, Cultura delle Oasi

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Bicchiere in argilla nocciola, vernice ocra vetrosa, modellato al tornio, a profilo svasato convesso, labbro arrotondato e svasato verso l’esterno, fondo piatto. La vernice di colore ocra appare lucida e vetrosa. Tracce di tornitura sulle pareti e sul fondo. Ex collezione Ligabue, Venezia. 100

14 Bottiglia monoansata dall’Iran, Hasanlu X-IX secolo a.C. Misure alt. 32, diam. max 15,5 Scheggiature sull’orlo, foro sulla pancia, tracce di radici sul corpo Bottiglia in argilla grigio scura, modellata al tornio, decorata a incisioni. Corpo ovoide, lungo collo cilindrico, sottolineato alla base da solcature concentriche incise, spesso orlo arrotondato e estroflesso, piccola ansa a nastro, impostata da metà del collo alla base. Sotto l’ansa è una decorazione a punzonature incise costituita da un cerchio esterno a cerchietti incisi, uno più interno a puntini incavati e al centro è un cerchio in rilievo con lineette irregolari in rilievo, da questo motivo geometrico partono due nastri incisi fino al fondo, campiti a reticolo irregolare e a linee trasversali. Il fondo è piatto. Ex collezione Ligabue, Venezia.

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13 Bicchiere dall’Iran, Cultura delle Oasi III-II millennio a.C. Misure alt. 9,7, diam. max 8,4 Frattura lungo tutto un lato, vernice scrostata in vari punti, tracce di bruciatura

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15 Manico in osso III-II millennio a.C. (?) Misure alt. 5,6, larg. 2,3, spess. 2 Frammento Manico di un attrezzo con volto stilizzato inciso. Incavato posteriormente. La parte del volto è di colore nero per probabile contatto col fuoco, il resto dell’oggetto è di colore marrone. Forse Cultura Margiana. Ex collezione Ligabue, Venezia. Cfr. Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 217 (da Togolog 21). 50

16 Cuspide di freccia babilonese in bronzo 1000 a.C. Misure alt. 6,4, larg. 3,2 Integro. Patina scura Cuspide con peduncolo a cuneo e quattro alette, apice semilunato. Su entrambe le facce iscrizione in cuneiforme. Incisioni a tacchette sui lati del peduncolo. Ex Aji Baba Antiquity, Teheran.

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19 Cfr. Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 119; AA.VV., Deesses, Imatge, 2000, p. 143, n. 19.

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17 Lotto di 3 cuspidi di lancia e 1 spada in bronzo XVI-IX secolo a.C. Misure lung. da 24 a 35 Integre, la spada manca della punta Tre cuspidi di lancia: due, tipo pilum con immanicatura tronco-conica e cave all’interno, dall’Italia centrale; l’altra a foglia, profilata a cazzuola, presenta una decorazione a tacchette incise sull’innesto, di IX secolo a.C., produzione assiro-fenicia. La spada con costolatura centrale in rilievo sulla lama e manico a volute con scanalatura sui bordi di XVI secolo a.C., dall’Argolide, Cultura Minoica. Ex collezione Ligabue, Venezia. 300

18 Idoletto anatolico Fine del V-inizi del IV millennio a.C. Misure alt. 2,4, larg. 3,6, spess. 2,8 Integro Testina tipo Kiliya di forma triangolare con naso in rilievo ed orecchie appena accennate a punta in calcare bianco scolpito e levigato. Ex collezione Kirseihir, Anatolia.

19 Lotto di 13 spilloni in bronzo, legno e avorio III-II millennio a.C., VII-V secolo a.C., I-V secolo d.C. Misure da 8 a 27,2 Integri, tre privi della punta, corrosioni Uno spillone in bronzo con capocchia configurata a forma di mano e altra estremità a punta; uno in bronzo a corpo di anatra e altra estremità a punta; uno in bronzo a testa di caprone e altra estremità ovulare; uno in bronzo a fiore di papavero e l’altra estremità a punta (III-II millennio a.C., Iran, Cultura delle Oasi). Spillone in bronzo con capocchia globulare, al di sotto tre anelli lamellari e uno globulare, cerchi concentrici incisi sullo stelo circolare, punta mancante; spillone in bronzo con capocchia circolare piatta e crestata, stelo circolare con terminazione a punta; spillone in bronzo con capocchia globulare, cerchi concentrici incisi sullo stelo circolare con terminazione a punta (VII-V secolo a.C., Yugoslavia, Cultura Lusaziana). Spillone o specillo in bronzo con capocchia cubica, stelo circolare con terminazione a punta; spillone o specillo con estremità arrotondate e stelo circolare; spatola a stelo piatto con estremità a doppia voluta e tre fori circolari; spillone in bronzo con capocchia a pigna e incisioni circolari sullo stelo circolare, mancante della punta (I-III secolo d.C., Arte romana).

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Spillone in avorio con estremità a punta con incisioni a tacche, cerchi concentrici e incisione a X, stelo circolare con terminazione a punta. Spillone in legno con capocchia a sezione quadrangolare e sommità arrotondata, stelo a sezione ovale, mancante dellla punta. I tre spilloni di Cultura Lasaziana provengono dalla collezione Henrik Hinko Lederer, Belgrado; lo spillone in legno proviene dalla collezione Piero Basaglia, Altino; i quattro in bronzo di età romana provengono dalla Galleria Fallani, Roma. Per gli spilloni iraniani della Cultura delle Oasi cfr. G. Rossi Osmida, Arte animalistica e Via delle Oasi, in Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico, a cura di G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Trebaseleghe (PD), 2008, pp. 83-101, in part. tav. 1 e p. 91. Per gli spilloni di età romana cfr. J. C. Béal, Catalogue des objets de tabletterie du Musée de la Civilisation gallo-romaine de Lyon, 1983. 150

20 Lotto di 3 amigdale dall’Oasi di Dakhla, Sahara Occidentale Età paleolitica Misure da 10,5 a 8,5 Integre Amigdale in pietra a forma triangolare scheggiate su entrambi i lati. 150


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natura con una fascia a metope, nelle quali sono raffigurati quadrati campiti a reticolo; le metope sono delimitate da listelli verticali e sottolineate, in alto e in basso, da fascette di colore nero e bordeaux, anche i lati dei quadrati sono costituiti da tre fascette, due nere e una centrale bordeaux. L’orlo è sottolineato internamente da due fascette, una bruna e una rosso-arancio. Ex collezione Ligabue, Venezia. 120

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26 21 Lotto di 16 asce litiche Età Preistorica Misure da 3,7 a 18 Integre Asce in pietra di diverse forme e dimensioni.

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22 Lotto di 2 statuette femminili dalla Valle dell’Indo III millennio a.C. Misure alt. 11,1 e 14 Mutile di braccia e gambe, ricomposizione Due statuette femminili di Dea Madre in argilla figulina arancio e grigia, modellate a mano, dalla Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar. Raffigurate sedute, nude, teste stilizzate con becchi di uccelli, elaborata acconciatura, con collane, una con braccia protese in avanti, l’altra con un braccio piegato al petto. Ex collezione Ligabue, Venezia. Cfr. Boisgirard, Arts d’Orient, Hotel Drouot, Parigi, 16 novembre 2007, p. 11, fig. 11; Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 186 (Mehrgar VII, 2800-2600 a.C., Baluchistan). 500

23 Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo III millennio a.C. Misure alt. 5,6, diam. 9,7 Leggera frattura su un lato del corpo e sul labbro Ciotola in argilla arancio, vernice arancio, rossa e bruna, modellata al tornio, dalla Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar. Presenta leggera carenatura ad 1/3 dell’altezza, orlo leggermente estroflesso, piede circolare a fondo piatto, concavo nella parte interna. Decorata esternamente, nella parte sopra la carenatura con una fascia con serie di rombi campiti con striature oblique di colore bruno e delimitata da alcune fascette irregolari, concentriche di colore rosso e bruno. L’orlo è sottolineato internamente da una fascetta bruna e internamente da una più grossa di colore rosso-arancio. Ex collezione Ligabue, Venezia. 120

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27 Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo

Ciotola in argilla arancio, vernice arancio e nera, modellata al tornio, dalla Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar. Presenta carenatura ad 1/3 dell’altezza, orlo a pareti rettilinee, piede a disco. Decorata esternamente, nella parte sopra la carenatura da una fascia con serie di palmette campite con striature oblique e motivi geometrici dipinti in nero; la fascia centrale è delimitata da due spesse linee di colore nero. L’orlo è sottolineato esternamente e internamente da una fascetta nera e internamente da una più grossa di colore rosso-arancio. Tracce di tornitura. Ex collezione Ligabue, Venezia.

III millennio a.C. Misure alt. 7,5, diam. 10,9 Integra, qualche scheggiatura e incrostazione Ciotola in argilla nocciola chiaro, vernice bruna, modellata al tornio, dalla Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar. Presenta carenatura ad 1/3 dell’altezza, orlo a pareti rettilinee, piede a disco. Decorata esternamente, nella parte sopra la carenatura da una fascia a metope nelle quali sono due palmette campite con striature oblique e motivi geometrici dipinti in nero; la fascia centrale è delimitata, in alto e in basso, da due spesse linee di colore nero. L’orlo è sottolineato esternamente e internamente da una spessa linea nera. Tracce di tornitura. Ex collezione Ligabue, Venezia.

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28 Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo

25 Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo 3200-2600 a.C. Misure alt. 9,6, diam. 12,8 Integra, qualche scrostatura e incrostazioni Ciotola in stile di Nal in argilla nocciola chiara, vernice bruna, rossa, celeste, modellata al tornio, dalla Valle dell’Indo, Pakistan, Cultura Mehrgar. Presenta carenatura ad 1/3 dell’altezza e parete superiore curvilinea, orlo arrotondato estroflesso, piede a disco. Decorazione esterna, nella parte sopra la carenatura con una fascia a quattro metope, nelle quali sono raffigurati un volatile (anatra ?), un grifone e due motivi geometrici; le metope sono delimitate da listelli verticali e sottolineate da due listelli in alto e in basso di colore bruno, mentre le raffigurazioni presentano contorni di colore bruno e campiture a fasce interne di colore rosso-arancio e celeste. L’orlo è sottolineato internamente da due fascette, una bruna e una rosso-arancio. Ex collezione Ligabue, Venezia. Cfr. Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico, a cura di G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Trebaseleghe (PD), 2008, p.237, fig. 2. 200

26 Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo III millennio a.C. Misure alt. 8,7, diam. 11,9 Ricomposizione in tre frammenti, scheggiature Ciotola in argilla arancio, vernice nera e bordeaux, modellata al tornio, dalla Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar. Presenta carenatura ad 1/3 dell’altezza e parete superiore curvilinea, orlo arrotondato estroflesso, piede a disco. Decorazione esterna, nella parte sopra la care-

III millennio a.C.; Misure alt. 6,5, diam. 11 Integra, qualche scheggiatura e incrostazione Ciotola in argilla nocciola chiara, vernice rosso-bruna, modellata al tornio, dalla Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar. Presenta leggera carenatura ad 1/3 dell’altezza, orlo arrotondato leggermente estroflesso, piede tronco-piramidale. Decorata esternamente, nella parte sopra la carenatura da una fascia con serie di triangoli campiti con striature oblique di colore bruno e delimitata da fascette irregolari, concentriche di colore rosso-bruno più chiare e più scure. L’orlo è sottolineato internamente da una fascetta bruna. Tracce di tornitura. Ex collezione Ligabue, Venezia. 100

29 Bicchiere in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo 2500-1900 a.C. Misure alt. 6,9, diam. 5,4 Integro, qualche scheggiatura Bicchiere in stile di Kulli in argilla nocciola chiaro, vernice bruna, modellato al tornio, Civiltà dell’Indo, Pakistan; a bocca trilobata, basso piede a disco, sul corpo decorazione con teoria di capridi stilizzati sottolineata in alto e in basso da spesse linee concentriche in vernice nera; orlo sottolineato esternamente e internamente da fascette nere. Ex collezione Ligabue, Venezia. Bib. Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico, a cura di G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Trebaseleghe (PD), 2008, p. 160, fig. 3. 100

24 Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo III millennio a.C. Misure alt. 7, diam. 9,5 Integra, incrostazioni e qualche scheggiatura

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30 Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo

31 Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo

III millennio a.C. Misure alt. 11,5, diam. 14,4 Integra, scheggiature sull’orlo e sul corpo, vernice scrostata in più punti Ciotola in argilla arancio, vernice arancio e nera, modellata al tornio, dalla Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar. Presenta carenatura nella parte inferiore del corpo e parete superiore curvilinea, orlo arrotondato a pareti rettilinee esterne e leggermente estroflesso internamente, piede tronco-conico. Decorazione esterna, nella parte sopra la carenatura con una fascia a otto metope, nelle quali sono raffigurati tre rettangoli uno dentro l’altro: due dei quali hanno solo i lati dipinti in nero, mentre quello più interno è campito a reticolo e si alterna ad un altro motivo geometrico a rettangoli l’uno dentro l’altro speculari in senso verticale; le metope sono delimitate da listelli verticali e sottolineate da due listelli in alto e in basso, il tutto di colore nero a vernice diluita. Alla base dell’orlo, esternamente sono altri due listelli concentrici, mentre internamente l’orlo è sottolineato da due fascette, una bruna e una rosso-arancio più spessa. Tracce di tornitura.

33 Vasetto dipinto dal Sud-America

III millennio a.C. Misure alt. 6,5, diam. 8,5 Integra Ciotola in terracotta dipinta dalla Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar; argilla beige, vernice rossa, verde e nera; modellata al tornio. La ciotola, con carenatura, orlo leggermente svasato e piede a disco, è decorata esternamente su due grandi riquadri, rispettivamente con un toro e un’antilope, arricchiti da motivi geometrici e fantastici. Negli spazi di risulta tra i riquadri maggiori due rettangoli con motivi geometrici. 250

32 Maschera in bronzo Misure alt. 7,1, larg. 10,8 Frammentaria e corrosa Maschera della Costa Rica con copricapo a spirali. Ex collezione Cruz de Peron, Quito.

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Periodo pre-colombiano Misure alt. 9,5, diam. 14 Integro, lacuna sul labbro e vernice scrostata in più punti Vasetto in argilla nocciola, vernice rossa, bruna, arancio e bordeaux, modellata al tornio, di forma tronco-conica, labbro diritto e fondo convesso dipinto in arancio, mentre la parte superiore è dipinta in fasce concentriche e in metope a motivi geometrici. Ex collezione Ligabue, Venezia. 100


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34 Statuina rituale, Jama-Coaque, Ecuador

37 Pestello e mortaio in terracotta bruna, Machalilla, Ecuador

500 a.C.-500 d.C. Misure alt. 17,5, larg. 13, spess. 3,7 Fratturata sul copricapo e lacunosa sul lato destro Statuina in argilla dipinta, modellata a stampo e con decorazione applicata. Figura maschile stante di fronte con braccia aperte, gambe unite e ricco abbigliamento: ampio copricapo semicircolare, poncho con pettorale a borchie, il quale, come si deduce dall’antica iconografia e dal folklore contemporaneo, doveva essere in pelliccia di lama o guanaco. La statuina è dipinta in giallo, azzurro e rosso e sul retro, all’altezza della nuca presenta un foro rettangolare. Ex collezione Cruz de Peron, Quito. Cfr. Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 268. 300

2000-1000 a.C. Misure mortaio lung. 15,7, larg. 10; pestello lung. 11,4, larg. 3,8 Integri Mortaio di forma ovale con orlo arrotondato e spesso, vasca concava e fondo convesso. Il pestello è a forma di donna molto abbozzata con copricapo semicircolare. La forma a barca del mortaio e quella di donna del pestello fanno supporre un uso cultuale nell’ambito di riti sciamanici per la preparazione di farmaci e coloranti. Ex collezione Cruz de Peron, Quito. Cfr. Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 266. 100

38 Testina in terracotta, Cultura Inca, Ecuador

500 a.C.-500 d.C. Misure lung. 14,5, larg. 9,2 Mutila della parte anteriore Grattugia in argilla grigia, modellata a mano, decorata a incisione, stilizzata a forma di pesce, resta la parte caudale. Il settore funzionale è caratterizzato da rugosità ottenute con profonde incisioni trasversali. Foro tronco-piramidale all’estremità per la sospensione. Ex collezione Cruz de Peron, Quito.

500 a.C.-500 d.C Misure alt. 9, larg. 5,8, spess. 4,2 Fratturata alla base del collo Testina in argilla grigia, pittura arancio, modellata a mano, incisioni, lisciatura, con alto copricapo piegato posteriormente, occhi allungati, naso e mento prominenti, bocca aperta con denti in evidenza. Il viso è ornato da nariguera, oreilleras e pircing sul mento. Tracce di pittura arancio sul viso. Cava all’interno. Ex collezione Azim de la Volpe, Quito; ex collezione Ligabue, Venezia. Cfr. Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, pp. 251 e 270.

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35 Grattugia in terracotta, Cultura La Tolita, Ecuador

40 Ascia in pietra, Cultura Olmeca, Messico 1500-100 a.C. Misure lung. 15, larg. 11,3 Integra, leggera frattura e lama sbeccata Ascia in pietra verde; a intaglio, levigata a lastra con foro tronco-conico laterale e lama inclinata. 120

41 Placca in lamina d’argento, Sud America, Inca X-XV secolo d.C.;; Misure diam. 6,7x6,6 Integra Placca circolare lavorata a sbalzo con la raffigurazione di Thlalloc, dio della pioggia. Sul bordo, cerchio di puntini a sbalzo e in alto, al centro, due forellini. Ex collezione Ligabue, Venezia. 400

42 Tumi in bronzo, Perù X-XV secolo d.C.; Misure lung. 14,7, larg. 8,8 Incrostazioni, patina verde Tumi modellato a stampo, rifinito a mano, a sottile lamina con lama semilunata. Questo strumento, in base anche alle dimensioni, veniva utilizzato come rasoio, raschiatoio, coltello sacrificale per l’estrazione del cuore. 100

36 Grattugia in terracotta dipinta, Cultura La Tolita, Ecuador

39 Zufolo rituale, Cultura di Bahia, Ecuador

500 a.C.-500 d.C. Misure lung. 14, larg. 9,5 Mutila della parte caudale Grattugia in argilla grigia, vernice arancio, modellata a mano, decorata a incisione, stilizzata a forma di pesce, resta la parte anteriore. Il settore funzionale è caratterizzato da schegge silicee infisse sul corpo. La testa del pesce è caratterizzata dalla bocca e dall’occhio incisi. Due fasce esterne e parte posteriore verniciati in rosso-arancio. Ex collezione Cruz de Peron, Quito.

500 a.C. - 500 d.C. Misure alt. 6,7, larg. 5, spess. 3,4 Integro, ma mutilo alla base del collo, alcune increspature nell’ingobbio Zufolo in terracotta bruna, ingobbio bruno, a forma di testa umana con copricapo e oreilleras. Sulla sommità, due fori fonici sub-rettangolari e sul retro altri due sub-circolari. Alle tempie due più grandi fori ovali chiusi con l’argilla. Ex collezione Azim de la Volpe, Quito; ex collezione Ligabue, Venezia. Cfr. Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 251.

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44 45 Lotto di 31 statuine in terracotta

44 Testa maschile, Cultura Maya, America centrale c. 500-900 d.C. Misure alt. 9, larg. 7,8, spess. 7,7 Mutila di parte della fronte e della base del collo Testa in terracotta grigia; volto con oreilleras, nariguera e piercing sul mento. Parte di un alto copricapo. Cava internamente. Ex collezione Ligabue, Venezia. 120

V-II millennio a.C.; IX secolo a.C. Misure da 2,2 a 14 Frammentari Lotto di 31 statuine in argilla rossa, chiara, bruna, grigia. Una statuina raffigurante un asino a duplice soma (III millennio a.C., Persia, Cultura Elamita). Testina di Dea Madre velata (II millennio a.C., Persia, Susa, Cultura Elamita). Statuina raffigurante un volatile (V millennio a.C., Persia). Due testine e due busti di Dea Madre (IIIII millennio a.C., Persia, Susa, Cultura Elamita). Protome di vaso conformata a testa umana o animale con dettagli incisi; protome zoomorfa a fauci spalancate di animale con dettagli incisi; idoletto di Dea Madre a pilastro, decorazione incisa sul corpo e tracce di colore

4

43 Statuetta di rana, Cultura del lago Valencia, Venezuela 1100-1500 d.C. Misure lung. 4,2, larg. 4,3 Integra Statuetta in terracotta arancio, modellata a mano, decorata a incisioni, conformata a testa di rana con base circolare, occhi sporgenti a chicco di caffè e dettagli incisi per gli occhi, la bocca e sulla testa una linea verticale e due oblique laterali. Ex collezione Ligabue, Venezia. 50

rosso (V millennio a.C., Yugoslavia, Cultura Vinca). Applique a testa umana con copricapo a tesa (Cultura Maya). Pendente a testa bovina stilizzata (II millennio a.C., Iran-Caspio, Cultura Amlash). Protome a muso zoomorfo da un lato e dall’altro a volto umano (Arte precolombiana). Statuetta femminile a placchetta raffigurante una divinità, forse Tanit, con alta acconciatura elaborata (IX secolo a.C., Fenicia). Tre teste di Venere di Valdivia e una statuetta miniaturistica di donna gravida del tipo Venere di Valdivia con chicco di mais all’interno del ventre (III millennio a.C., Ecuador, Cultura Valdivia). Testa di Venere di Valdivia (3200-1800 a.C., Ecuador, Cultura Valdivia). Statuetta di divinità femminile del tipo Venere di Valdivia (III millennio a.C., Ecuador, Cultura Valdivia). Idoletto maschile con braccia a croce e genitali pronunciati (2000 a.C., Persia). Testina stilizzata (Valle dell’Indo, Mohenjo Daro). Parte terminale di statuina con incisioni (Fine V-inizi IV millennio a.C.). Bruciaprofumi neobabilonese cuspidato agli angoli superiori (VI secolo a.C., Mesopotamia, Cultura Babilonese). Lipta Inca. Statuetta, Messico. Due testine femminili (III millennio a.C., Valle dell’Indo, Cultura Mehrgar). Figurina di animale (II millennio a.C., Iran, Cultura delle Oasi). Idoletto domestico con corpo centrale antropomorfo, focolare su cui poggia una tazza (Sud America). Testina con alta ed elaborata acconciatura (America centro-meridionale). Ex collezione Henrik Hinko Lederer, Belgrado; Aji Baba Antiquity, Teheran; ex collezione Ligabue, Venezia; ex collezione Azim de la Volpe, Quito; ex collezione Cruz de Peron, Quito; ex collezione March, Londra; Galleria Fallani, Roma. Cfr. Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico, a cura di G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Trebaseleghe (PD), 2008, passim; Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, passim. 1000


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47

49 coperta a volta e probabili rappresentazioni di alimenti applicati a rilievo, due cavità rotonde laterali e in prossimità dell’estremità più stretta è un canale di scolo a forma di T terminante in un foro passante per far defluire i liquidi (vino o acqua) per la purificazione del cibo. Si tratta della riproduzione di un abitazione nel cui cortile venivano rappresentati i cibi per il sostentamento del defunto, è una tipologia di tavole d’offerta. Cfr. Egitto mai visto. Le dimore eterne di Assiut e Gebelein, a cura di E. D’Amicone, M. Pozzi Battaglia, Reggio Calabria, 2010, p. 237, n. 8.3a.

46 48

46 Statuina di Bes in legno, Egitto Medio Regno, 2065-1781 a.C. Misure alt. 14,8, larg. 5,2, spess. 2,2 Integro, alcune lacune, frattura sul volto e sul copricapo Bes raffigurato stante, frontale, nudo, con copricapo di piume a forma di tavoletta rettangolare, capelli lunghi, riccioluti che scendono sulla schiena, mani appoggiate sui fianchi, base semiovale. Dettagli incisi del volto e del corpo, l’ombelico è un puntino inciso.

Due figurine di batrace in pietra calcarea grigia, scolpite, levigate e incise, dal muso appuntito in atto di spiccare un balzo, con dettagli del corpo incisi. Bib. Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico, a cura di G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Trebaseleghe (PD), 2008, p. 222, fig. 2. 120

250

49 Lotto di 2 vasetti in alabastro, Egitto Medio Regno, 2065-1781 a.C Misure alt. 3,8 e 2,3 38 and 23 Alcune scheggiature Un vasetto miniaturistico con corpo ovoide rastremato alla base, fondo piatto, orlo a tesa piatta; calamaio con corpo ovoide, piccolo piede ad anello, orlo arrotondato estroflesso.

48 Casa dell’anima, Egitto 500

47 Lotto di 2 rane in pietra, Egitto III Periodo Intermedio, 1069-702 a.C. Misure lung. 5,5 e 4,8 Una integra; l’altra ricomposta in due frammenti

I Periodo Intermedio-Medio Regno, Misure lung. 38, larg. 24, spess. 4,7 Integro Tavola di forma ovale, a mandorla, concava all’interno e fondo piano irregolare, alto bordo a profilo curvilineo in terracotta rosso scura; modellato a mano. All’interno è rappresentata una piccola struttura

120

53 50 51

52

55

57

56

56 Ascia da parate in bronzo

53 Frammento di sarcofago, Egitto

54 50 Lotto di 2 statuine in faience, Egitto Periodo egizio Misure alt. 6,8 e 6,2 Horus ricomposto in due frammenti, alcune scheggiature Una statuina raffigura Bes nudo con collana, grandi orecchie e mani appoggiate sui fianchi, base rettangolare; l’altra raffigura Horus alato con ali spiegate, inginocchiato e disco solare sul capo, base rettangolare. 100

51 Lotto di 6 cuspidi in bronzo Misure da 16,2 a 11,1 Integri. Patina verde scura Sei cuspidi di forma lanceolata o a punta di freccia.

58

664-525 a.C., XXVI Dinastia Saita Misure lung. 50, larg. 17,5 Frammentario Frammento di sarcofago con raffigurazione policroma della Barca dei Morti in legno dipinto in rosso, azzurro, bianco, nero, giallo. Al centro del frammento è la raffigurazione della Barca dei Morti con Horus, Anubi, Osiride seduti e un rematore stante a prua con acrostolio a forma di fiore di loto. Ai lati della scena è la croce ansata Ank. Il tutto in cornice rettangolare a metope colorate in rosso, nero e bianco. Ex collezione Ligabue, Venezia. Acquistato al Mercato Antiquario a Milano nel 1959. 1000

Periodo egizio Misure lung. 45, larg. 9,2 Integra Ascia a forma di pelta con lati rettilinei. Tre fori circolari alle estremità. Ex collezione Ligabue, Venezia. 200

57 Tappo per canopo in legno dipinto, Egitto Epoca Tarda e Tolemaica (?) Misure alt. 9,3, larg. 10,2 Integro, restaurato Tappo per vaso canopo conformato a testa di Horus. Occhi e testa dipinti in nero, faccia color ocra. Rifiniture in gesso.

54 Ushabti in faience bianca, Egitto 200

52 Frammento di sarcofago, Egitto Probabile riproduzione di epoca moderna Misure 20x22 Frammentario Frammento di sarcofago con raffigurazione policroma di Nefertari e Horus in trono, in legno e tessuto, rifinito in gesso, tecnica dell’affresco, dipinto in rosso, verde, bianco, nero, giallo. Rappresentazione di Nefertari accompagnata da Horus in trono. Sopra testo in geroglifici e al centro cerchio circondato dal cobra, simbolo della vita eterna. L’iconografia è confrontabile con quella affrescata sulle pareti della cella funeraria della regina Nefertari nella Valle delle Regine a Tebe. All’oggetto è allegato uno studio sul confronto del frammento di sarcofago con gli affreschi della Tomba della Regina Nefertari. Ex collezione Ligabue, Venezia.

200

Epoca Tarda e Tolemaica, 664-30 a.C. Misure alt. 11,5, larg. 3,5, spess. 2,5 Integro Figura stante frontalmente con parrucca tripartita e braccia incrociate sul petto con in mano gli strumenti dell’agricoltura: zappa e aratro, mentre posteriormente porta il sacco con i semi di grano. I dettagli e l’iscrizione frontale sono dipinti in bruno; modellato a stampo.

58 Contenitore per cosmesi in faience azzurra, Egitto Periodo egizio Misure lung. 8,5, larg. 4,6, spess. 1,5 Integro, alcune scheggiature Contenitore configurato a forma di montone incaprettato, il ventre a forma rettangolare, con angoli arrotondati, è incavato. Scolpito, levigato e inciso.

100 400

55 Ascia da combattimento in bronzo, Egitto Periodo egizio Misure lung. 26,5, alt. 10,9 Integro Ascia semilunata; impugnatura centrale con estremità ripiegata e due punte triangolari ai lati. Ex collezione Ligabue, Venezia.

500

300

5


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62

61

60

59

59 Doppio calamaio in faience verde, Egitto Periodo egizio Misure lung. 6, larg. 3,2, alt. 2,5 Scheggiato alla base Doppio calamaio, scolpito e levigato, con contenitori rotondi e affiancati, base parallelepipeda. 100

60 Testa di babbuino in terracotta, Egitto Periodo egizio Misure alt. 4,6, larg. 4, spess. 2,4 Frammentario Testa di babbuino in argilla arancio, modellata a mano, con occhi, narici e bocca incisi. Due forellini posteriori. Interno dell’argilla di colore grigio per cattiva cottura. 60

61 Fiaschetta a borraccia, Egitto

63

64

63 Frammento di bassorilievo, Egitto

Periodo greco-romano (332-30 a.C.) Misure alt. 15, larg. 12,3 Integra, vernice scrostata in più punti Fiaschetta a borraccia in argilla rosa, vernice rossastra e bruna, modellata al tornio. Corpo globulare schiacciato, collo corto e labbro ad echino, due corte anse a bastoncello impostate sul collo e sulla spalla. La vernice rossastra ricopre tutta la borraccia, sul corpo presenta tre fasce concentriche di vernice bruna, un’altra fascia bruna è alla base del collo e un’altra sottolinea la parte laterale del corpo. Ex collezione Ligabue, Venezia.

Periodo Tolemaico, 304-30 a.C. Misure alt. 25, larg. 11, spess. 6,5 Frammentario, resta parte del busto e delle braccia Frammento di bassorilievo in pietra marrone, a intaglio, dal Mammisi di Cleopatra raffigurante parte di una divinità femminile, forse Iside, sul lato destro un oggetto non ben leggibile. 500

64 Testa in pietra di giovane

Periodo egizio Misure alt. 7,9, diam. 3,3 Scheggiature sull’orlo Piccola ciotola in alabastro con venature bianche, fondo leggermente convesso, interno concavo.

Periodo Tolemaico, 332-30 a.C. Misure alt. 9,1, larg. 7,5 Frammentario, scheggiature Volto di forma quadrangolare, parte di copricapo sulla testa, costituito da una banda sulla fronte che gira in prossimità delle orecchie e in basso alla nuca; sulla sommità della testa, profonda solcatura rettangolare; si conserva parte della finta barba faraonica; profondo intaglio per occhi, naso e bocca. Ex collezione Ligabue, Venezia.

100

300

30

62 Ciotolina in alabastro, Egitto

67

65 68

66

69 72

71

70 Maschera funeraria copta

67 Occhi e sopracciglia in bronzo

70

I-III d.C. Misure occhi lung. 7,3, larg. 2,7; sopracciglie lung 8,1, larg. 0,6 Integro, alcune lacune e incrostazioni Occhi allungati nel profilo dalla linea del bistro con pupilla e iride in nero e cornea in bianco. Parte interna dell’occhio in conchiglia. Originariamente applicati su una mummia. Ex collezione Ligabue, Venezia.

65 Testina di giovane in malachite Periodo ellenistico (323-30 a.C.) Misure alt. 6, larg. 4, spess. 4,8 Mutila alla base del collo, incrostazioni giallastre Testina intagliata in pietra azzurra, forse sul capo presenta tracce dell’ureo. Viso rotondo e capigliatura riccioluta, tratti apollinei. Ex collezione Ligabue, Venezia. 250

66 Statua femminile in legno, Egitto Periodo egizio Misure alt. 26, larg. 8, spess. 4,5 Integra, ma mutila delle braccia Figura femminile intagliata in legno di sicomoro, rappresentata nuda, stante frontalmente con gambe parallele, piedi grandi, seni pronunciati e capigliatura a caschetto formata da linee di riccioli paralleli; viso ovale, occhi e naso grandi, bocca sottile; base parallelepipeda e fori per l’applicazione delle braccia. Realizzata lavorando un unico pezzo di legno escluse le braccia realizzate a parte e successivamente unite alle spalle tramite perni di legno.

400

68 Maschera funeraria copta IV-VII secolo d.C. Misure alt. 16, larg. 9,6 Integra, scrostata sul naso Maschera funeraria copta in legno con viso dipinto in colore ocra, mentre i dettagli degli occhi e delle sopracciglia sono di colore nero. Viso rotondo con grandi occhi e lunghe sopracciglia. Ex collezione Ligabue, Venezia.

IV-VII secolo d.C. Misure alt. 15,5, larg. 8,6, spess. 4,6 Integra Maschera funeraria in legno con la tipica barba finta faraonica, il viso è dipinto in colore ocra mentre i dettagli degli occhi, delle sopracciglia e della barba sono di colore nero. Ex collezione Ligabue, Venezia. 300

71 Statuina di bovide del tipo Tanagra, Anatolia Periodo ellenistico (323-30 a.C.) Misure lung. 15, alt. 11 Ricomposta in frammenti, grosso foro sul retro Statuina di bovide in terracotta nocciola, modellata a stampo, di forma stilizzata, tra le corna presenta i resti di un simbolo sacro, forse il disco solare. Cava all’interno. Ex collezione Ligabue, Venezia. 120

72 Pettorale/guarnizione di cintura in bronzo di produzione del Kazakistan

IV-VII secolo d.C. Misure alt. 24, larg. 15 Integra, incrostazioni Maschera funeraria in legno con la tipica barba finta faraonica, decorata con incisioni trasversali a lisca di pesce. I dettagli degli occhi, delle sopracciglia e della barba sono di colore nero. Tracce di gesso. Ex collezione Ligabue, Venezia.

VI-V sec. a.C. Misure larg. 25,5, alt. 25 Fratturata in quattro punti e ricostruita con incollaggio dei menischi e rinforzata sul retro con vetroresina Pettorale/guarnizione di cintura a forma di maschera con decorazione incisa nella parte superiore: due teste di serpente stilizzate, laterali e riempitivi decorativi a puntini e lineette; nella parte inferiore serie di tredici fori circolari per il passaggio della cinghia che doveva reggere la cintura vera e propria. Ex collezione Ligabue, Venezia.

500

500

400

69 Maschera funeraria copta

300

6


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73

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77 Pugnale in bronzo, Ordos, Cina

77

V secolo a.C. Misure lung. 23, larg. 5,6 Integro, corrosioni Pugnale con lama appuntita e a doppio taglio inserita nel manico e fissata per mezzo di un chiodo ribattuto. La parte superiore dell’impugnatura è decorata a sbalzo con motivi geometrici di linee e globetti. Ex collezione Ligabue, Venezia.

78 79

300

73 Testa di divinità, Arte del Gandhara Pakistan

78 Ascia bipenne rituale in bronzo, Magna Grecia

75 Ascia bipenne in bronzo

II secolo a.C.-VI secolo d.C. Misure alt. 6,6, larg. 6,2, spess. 4 Frammentario, resta la testa e parte del nimbo, alcune scheggiature Frammento di scultura in pietra grigia scura (steatite o scisto); resta la testa e parte del tipico nimbo del Buddha. La testa raffigura un Bodhisattva con corona turrita, capelli in ciocche che incorniciano la fronte e le tempie e una treccia laterale, viso ovale e occhi allungati. Ex collezione Ligabue, Venezia.

IV-III secolo a.C. Misure lung. 37, larg. 20 Integro, corrosioni. Bipenne con tagli perpendicolari l’uno all’altro, immanicatura a sezione circolare.

1500 a.C. Misure lung. 20, larg. 7,7 Integro Ascia bipenne a doppia lama forse rituale con foro ovale di immanicatura e piccolo forellino superiore. Alcune tacche incise su una superficie. Ex collezione Ligabue, Venezia. 250

250

79 Lotto di 13 asce in bronzo, ferro, rame

II-I secolo a.C. Misure alt. 12,5, larg. 12,2 Ricomposizione delle zampe, della coda e della testa del cavallo e della testa del cavaliere. Figure stilizzate del cavaliere e del cavallo dipinto a striature parallele di colore rosso-arancio con zampe divaricate e coda sporgente. Impasto depurato rossastro e ingubbiatura rosso-arancio; modellato a mano e a stecca. Ex collezione Ligabue, Venezia. Cfr. Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico, a cura di G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Trebaseleghe (PD), 2008, p. 185, fig. 3; Dea Madre, a cura di G. Ligabue, G. Rossi Osmida, Electa, 2007, p. 152.

II millennio a.C., IX-VI secolo a.C., III-IV secolo d.C. Misure da 8 a 18,5 Integre Un’ascia semilavorata in rame (II millennio a.C., Persia, Susa, Cultura Elamita). Ascia a cannone in bronzo con foro irregolare su una faccia (IX-VI secolo a.C., Romania, Dobrogia, Cultura Lasaziana). Cinque asce votive tipo “Celt” o a cartoccio o a bossolo in bronzo (VIII secolo a.C., Italia centrale, Cultura Picena). Ascia a picca con immanicatura conica in bronzo (II millennio a.C., Iran, Cultura del Luristan). Accetta a picco con manicotto in bronzo. Ascia da carpentiere in ferro (III-IV secolo d.C.). Mazza “solare “ in rame (Perù, Inca). Un’ascia piatta in bronzo. Un’accetta in bronzo. Ex collezione Ligabue, Venezia; ex collezione Piero Basaglia, Altino; ex collezione Cruz de Peron, Quito.

300

500

300

76 Cavaliere su equide, Cipro

74 Tavoletta per cosmesi, produzione Nabatea III secolo a.C. Misure diam. 16,6, spess. 0,7 Integro Tavoletta per cosmesi in scisto con al centro raffigurazione con tre figure: due laterali femminili stanti con corpo di 3/4 e teste di profilo, nude con corto gonnellino e benda sulla fronte, capelli raccolti in una coda, braccio destro lungo il corpo e sinistro piegato sotto i seni; la terza figura è centrale con braccia spalancate, vestita con una tunica fermata da una cintura in vita, copricapo conico, gambe spalancate che incorniciano una sorta di uovo corrispondente al centro incavato della tavoletta. Orlo con motivo intagliato costituito da triangoli e semicerchi. Nella parte superiore, ai lati del copricapo della figura centrale sono due fori. I campi interni della raffigurazione centrali sono campiti da linee incise trasversali a formare un reticolo irregolare. La base della tavoletta è sbozzata. Ex collezione Giordani-Soika. 1.200

81

80

80 Lotto multiplo di 5 oggetti Vicino Oriente II-I millenio a.C. Misure: ciotole alt.9,5, diam. 21,5, alt. 11, diam. 18, brocchette alt. 6,5, diam. 7, alt. 9, diam. 9, lucerna alt. 3,5, lung. 12,5 Integri, qualche incrostazione Lotto composto da due ciotole e due brocchette in ceramica acroma; una lucerna romana in terracotta. 200

82 Coppa su alto piede in bucchero

81 Lotto multiplo di 2 aryballoi e 3 alabastra etrusco-corinzi Fine VII sec. a.C.- inizi VI sec. a.C. Misure: alt. min 5, alt. max. 12, diam. min. 3, diam. max. 6,5 Integri, qualche lacuna nel colore Un aryballos a punta e uno piriforme; sul corpo decorazione a fasce orizzontali in paonazzo. Tre alabastra piriformi con bocchello a disco e ansa a presa; sul bocchello decorazione a cerchi concentrici, sulla spalla linguette radiali e sul ventre fasce puntinate racchiuse tra bande in bruno o paonazzo. 960

7

82

Metà VII-metà VI sec. a.C. Misure alt. 19,3, diam. orlo 14,4 Integra, scheggiature sulla base e sull’orlo Coppa in bucchero con profonda vasca troncoconica su alto piede a disco. Decorazione a stampo sull’esterno della vasca: tra due bordature orizzontali in forte rilievo si svolge una teoria di felini avanzanti verso sinistra. 1.000


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84 Oinochoe etrusca in bucchero Prima metà VI sec. a.C. Misure: alt. 22, larg. max. 14 Integra Oinochoe in bucchero nero lucidato a stecca, modellata al tornio veloce, tipo Rasmussen 1979, 7a, di produzione etrusca centro-meridionale. Presenta bocca trilobata con due piccole apicature ai lati dell’ansa, alto collo cilindrico svasato in alto, corpo globulare e ansa a bastoncello. Bibl. G. Rasmussen, Bucchero Pottery in Southern Etruria, Cambridge 1979.

85 Oinochoe etrusca in bucchero

83 Kyathos etrusco in bucchero Prima metà del VI sec. a.C. Misure: alt. 22,5, diam. vasca 19 Integro Kyathos in bucchero modellato a stampo e al tornio, decorazione ad incisione, produzione etrusca centro-meridionale. Il kyathos presenta un’alta vasca carenata con orlo estroflesso su piede a tromba, alta ansa con ponticello, sormontante, impostata sull’orlo e sulla vasca. Nella parte anteriore dell’ansa testina umana in rilievo, sulla parete esterna della vasca motivo a V. Corredato di documento originale di ritrovamento del 1962. Bibl. G. Rasmussen, Bucchero Pottery in Southern Etruria, Cambridge 1979. 500

83

90

VII-VI sec. a.C. Misure: lung. 10, larg. 6,5 Integra, tracce di ossidazione Maschio e femmina di fibbia per cinturone, in bronzo fuso; produzione etrusca, probabilmente da Vetulonia. Entrambe le parti presentano un telaio rettangolare in verga di bronzo a sezione cilindrica con costolature angolari a rilievo; la femmina è provvista di due anelli, il maschio di due ganci decorati con protomi animalesche stilizzate dal muso allungato e le orecchie a punta.

92

87 Ansa di oinochoe in bronzo VI sec. a.C. Misure: alt. 13,5, larg. max. 10 Integra, tracce di ossidazione Ansa in bronzo, probabilmente di OINICHOE etrusca, terminante a palmetta da un lato e a protomi animali all’attacco sull’orlo. 300

88 Spillone etrusco in oro decorato a granulazione

93

di avere un effetto tipo “occhio”. Infatti, questo tipo particolare di agata al taglio presenta alcune fasce di diametro molto piccolo, concentriche a una macchia rotonda centrale. Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna. Codice RPS 426/2005

In ottime condizioni, lievi deformazioni e pietre mancanti nelle cavità orbitali. ex Collezione privata romana. Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna. Codice RPS 278/2005

1.500

2.000

92 Elemento di orecchino in oro con figura di amorino

90 Coppia di orecchini in oro

350

500

89

91

86 Fibbia etrusca in bronzo

Seconda metà del VII sec. a.C. Misure: alt. 29, larg. max. 17 Ricomposta e restaurata Oinochoe in bucchero nero lucidato a stecca, decorazione ad incisione, modellata al tornio veloce, tipo Rasmussen 1979, 3a, produzione etrusca centro-meridionale. Presenta bocca trilobata con due piccole apicature ai lati dell’ansa, collo cilindrico svasato in alto, distinto dalla spalla mediante un collarino a rilievo, corpo ovoide e piede a disco, ansa a nastro. Sul ventre due serie di solcature orizzontali e parallele ad incisione sottile. Corredato di documento originale di ritrovamento del 1962. Bibl. G. Rasmussen, Bucchero Pottery in Southern Etruria, Cambridge 1979.

88

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400

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Province orientali; III secolo d.C., Oro e granati Misure: 20 mm Paio di orecchini del tipo a navicella decorati in filigrana e granulazione, in doppia lamina, con ardiglione tubiforme; decorati da una serie di globetti aurei e da due castoni contenti granati delimitati da sfere di granulazione; sull’apice in basso al centro pendono 4 globetti decorati con grani aurei a formare una piccola piramide. Sottilissimo filo d’oro avvolto intorno alle estremità. Buone condizioni, manca la pietra. Provenienza: collezione privata inglese, acquistate in Israele nel 1977, documento di esportazione dell’Israel Antiquity Authority no. 0586 Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna. Codice RPS 80/2006.

Periodo ellenistico, III - I sec a.C. Misure: 10mm Orecchino raffigurante un erote nudo finemente modellato, volto fanciullesco di pregevolissima fattura, capelli ricciuti, ali piumate, pancia prominente e schiena arcuata, braccio sinistro proteso verso l’alto mentre con la mano destra vicina alla bocca trattiene una patera. Gancio di sospensione dietro la schiena che si congiunge a un piccolo piedistallo con occhiello innestato sui piedi. Integro, dettagli finissimi e pregevolissima fattura. L’orecchino, nel quale la figura dell’erote forma una parte del cerchio, è una tipologia molto diffusa, in uso dal III sec a.C. fino all’età romana imperiale. Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna. Codice RPS 63/2005

2000

625

.

VII sec. a.C. Misure: lung. 12 cm Integro, schiacciatura del cilindro Raffinato spillone con terminazione a cono, la granulazione realizzata mostrauna coppia di leoni e le lettere V V. 3.000

89 Anello in oro I secolo d.C. Misure: 20 mm Anello in oro a fascia realizzato in filigrana a giorno, costituito esternamente da due cordelle e un filo liscio che racchiudono un motivo a meandri ondulati al centro. Su tale fascia, delimitato da una cordella di filo e quattro elementi fitomorfi, è saldato un castone di forma ovale, nel quale è inserita un’agata cenerina occhiuta, tronco conica, con funzioni apotropaiche. Tale tipo di taglio a tronco di cono serviva ad accentuare le fasce di diverso colore della pietra e a fare in modo

91 Orecchino con protome di antilope Grecia, inizio III sec a.C.; Oro. Misure: 16 mm Arco costituito da fili lisci intrecciati e avvolti a spirale; all’estremità ingrossata, protome di antilope, collegata all’arco da un doppio collarino di lamina in filigrana. Ottenuta a stampo a doppia matrice con punto di giunzione ben rifinito, la protome è finemente dettagliata con particolari anatomici molto curati, corna in filo godronato, orecchie appuntite in lamina e occhi cavi per l’inserzione di pietre. Questo tipo di orecchino, pur rispettando alcuni elementi costitutivi fondamentali - quali la forma del raccordo e la scelta della protome - è realizzato in maniera estremamente naturalistica, soprattutto per i particolari della testa dell’antilope e per l’utilizzo di pietre nelle cavità orbitali. Il soggetto a testa di antilope, di lontana origine orientale, trova in epoca ellenistica grande applicazione nella decorazione dei terminali di bracciali, orecchini e collane.

8

93 Orecchino con protome felina Periodo ellenistico III II sec. a.C.; Oro Misure: 30 mm Arco costituito da fili lisci intrecciati e avvolti a spirale; all’estremità ingrossata, protome leonina in lamina stampata, muso accuratamente modellato con naso, baffi e criniera finemente cesellati; orecchie e occhi realizzati in lamina attorniata da filigrana con fili godronati, lisci e a treccia. Le orecchie insieme a una foglia di acanto sulla fronte, contengono un copricapo realizzato mediante granulazione e filigrana. La protome è collegata all’arco da un collarino in lamina decorato con motivi fitomorfi resi in filigrana e da una serie di petali. Estremamente dettagliato, presenta una decorazione finissima. Provenienza: Ex Maurice Nahman Collection (1868-1948) Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna. Codice RPS 73/2006 3.750


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94 Anello in oro con intaglio su niccolo Roma - inizio del I sec d.C.; Oro Misure: 20 mm Anello in oro con verga cava sottile, che si allarga sulla spalla a formare il castone ovale piatto nel quale è inserito un niccolo intagliato. L’intaglio raffigura un profilo di una donna girata verso sinistra, capelli legati con un nastro con piccole ciocche sul collo, naso diretto e bocca socchiusa. Condizioni perfette, integro. Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna. Codice RPS 204/2006. 1.800

95 Orecchino in oro con protome taurina Periodo ellenistico III sec a.C.; Oro Misure: 30 mm Arco costituito da fili lisci intrecciati e avvolti a spirale; all’estremità ingrossata, protome di toro in lamina stampata, naso e occhi circolari in rilievo, criniera evidenziata a repoussè, corna appuntite e piccole orecchie circolari. La protome è collegata all’arco da due collarini in lamina decorati con petali in filigrana, entrambe delimitati superiormente da tre fili lisci. Estremamente dettagliato, presenta una decorazione finissima Provenienza: collezione privata inglese, ereditato nel 1965 Comunicazione alla Soprintendenza Archeologica di Bologna. Codice RPS 199/2006. 2.000

100

99 Pisside italica in ceramica comune

97 Ciotola italica a vernice nera III sec. a.C. Misure: alt. 6,5 diam. vasca 8 Restaurata, qualche lacuna nel colore La bassa vasca troncoconica impostata su piede ad anello presenta un tondo centrale decorato da striature a rotella entro due incisioni che racchiudono un motivo a palmette incise, collegate da steli ricurvi. Sul fondo si nota un segno graffito, probabilmente una sigla numerica di una produzione locale italica. La produzione del tipo, per la costanza del motivo, è piuttosto omogenea e circoscritta all’Etruria meridionale e a Roma. Bibl. J.P. Morel, Ceramique Campanienne: les formes, 2, Roma 1981, p.130, Tav. 27. 300

98 Lotto di due piatti su piede italici a vernice nera

VI-IV sec. a.C. Misure: alt. 6, diam. orlo 8, alt. 6,5, larg. 5 Integri Lotto composto da un aryballos corinzio globulare decorato sul corpo da una fascia orizzontale in paonazzo; lo skyphos, di forma troncoconica con anse a bastoncello orizzontali, presenta la medesima decorazione con fascia orizzontale in paonazzo.

III sec. a.C. Misure: alt. max 8,5, diam. max 15,5 Integri, qualche piccola scheggiatura Due piattelli con vasca poco profonda, su cui viene risparmiata la decorazione del tondo centrale e di una fascia limitrofa al bordo, che presentano lo stesso motivo decorativo; per uno la corolla vegetale arricchita da puntini sparsi, per l’altro i denti di lupo. Produzione italica ad imitazione della greca, molto probabilmente prodotto nella stessa officina della ciotola num.7, di cui ripete la stessa sigla numerica sul fondo.

150

500

96 Lotto multiplo di un aryballos corinzio e uno skyphos miniaturistico

102

Circa VII sec. a.C. Misure: alt. 15,5, larg. 10,5 Manca un’ansa Pisside in ceramica comune con coperchio, presenta una decorazione a linguette sulle spalle del vaso e fasce orizzontali sul corpo e sul coperchio, tutto in rosso. 350

100 Guttus a vernice nera IV sec. a.C. Misure: alt. 12, diam. senza becco 10 Integro Guttus su alto piede a tromba con serbatoio sferico, modellato a tornio e a stampo; sovradipintura arancio sul medaglione a rilievo che presenta una maschera di Gorgone molto ben conservata. 1500

101 Lotto multiplo di 2 piatti e 1 skyphos a vernice nera IV-II sec. a.C. Misure: piatti: alt. 3, diam. 13,5; skyphos alt. 6,5, diam. 9 Integri 150

103 105

104 103 Kylix apula a vernice nera

102 Brocchetta a vernice nera

105 Lotto multiplo di 6 vasetti a vernice nera

IV-II sec. a.C. Misure alt. 8,5, diam. orlo 6,5 Integra Piccola brocca di produzione italica, a vernice nera; corpo ovoide e labbro estroflesso.

IV sec. a.C. Misure alt. 4,8, diam. vasca 14 Integra Kylix apula a vernice nera lucente, vasca troncoconica poco profonda con risega interna, basso piede modanato.

150

450

104 Brocchetta apula a vernice nera

800

Circa IV sec. a.C. Misure alt. 9,5, diam orlo 7,5 Integra Brocca con largo corpo ovoidale decorato da baccellature verticali e ansa a doppio nastro; vernice nera lucente. 300

9

IV-III sec. a.C. Misure alt. min. 3,8, alt. max. 10, diam. min. 7,5, diam. max. 15 Integri, qualche scheggiatura, kylix con ansa ricomposta non pertinente Il gruppo comprende uno skyphos, una piccola coppa, una lekythos globulare, una coppetta monoansata, una kylix e un piatto; tutti di produzione italica, argilla nocciola con qualche caduta di colore.


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106 Oinochoe a vernice nera

109 Brocchetta a vernice nera

IV-III sec. a.C. Misure: alt. 15,5, larg. 9,5 Integra, tracce di cattiva cottura sul corpo Oinochoe a bocca trilobata, ansa sormontante e corpo ovoide; sul collo e sulla spalla ampia fascia risparmiata con decorazione in nero a linguette radiali, segue altra fascia sulla parte alta del corpo. Tracce di cattiva cottura più in basso.

IV-II sec. a.C. Misure alt. 8,5, diam. orlo 6,5 Integra Piccola brocca di produzione italica, a vernice nera; corpo ovoide e labbro estroflesso. 300

110 26416 Anfora a vernice nera 250

107 Krateriskos a vernice nera III sec. a.C. Misure: alt. 10, larg. max. 14, diam. orlo 8,8 Ricomposto, qualche scheggiatura Argilla beige-rosata, interamente verniciato in nero; alto collo cilindrico, a profilo concavo distinto dalla vasca a profilo convesso, piede ad echino modanato, anse verticali a nastro con apofisi alla sommità.

Prima metà IV sec. a.C. Misure: alt. 18,5, larg. 11,5 Integra Basso bocchello con orlo piano, collo cilindrico, corpo globulare, piede ad anello e anse verticali impostate sul collo e sulla spalla; solcature verticali sulla spalla e sul collo. 400

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niciato in nero ad eccezione del piede e di un pannello in corrispondenza delle anse. La tipologia della ceramica e la forma fanno pensare ad una produzione greco-occidentale, differente dalle altre due. L’altro skyphos presenta vasca profonda, anse a sezione circolare impostate orizzontalmente, interamente verniciato in nero con riflessi metallici, ad eccezione del fondo risparmiato. La coppa monoansata presenta simile verniciatura a riflessi metallici: entrambi potrebbero riferirsi ad una produzione dell’Italia meridionale nel IV secolo. 300

112 Brocchetta apula a vernice nera Circa IV sec. a.C. Misure alt. 8, diam orlo 7 Integra Brocca con largo corpo ovoidale decorato ad incisioni verticali e motivo a croce sotto l’ansa a doppio nastro; vernice nera lucente.

111 Lotto di 3 vasi a vernice nera 200

108 Ciotola a vernice nera IV-II sec. a.C. Misure: alt. 4, diam. vasca 12 Integra, scheggiature 100

114

200

V-IV sec. a.C. Misure: alt. min. 4,2, alt. max. 7, diam. min. 7,8, diam. max. 13 Restaurati, lo skyphos più grande presenta ansa ricomposta non pertinente e 4 fori di restauro antico sul labbro Lotto composto da due skyphoi e una coppa monoansata a vernice nera; lo skyphos più grande, con vasca profonda e anse orizzontali a bastoncello impostate obliquamente sulla vasca, è interamente ver-

150

115 Piattello etrusco tipo Genucilia IV sec a.C. Misure: alt. 5, diam. 13,8 Integro, una scheggiatura sul piede Piatto in argilla figulina rosata decorato a vernice nera, con vasca poco profonda impostata su basso piede a tromba. La produzione di questi piatti, tipica dell’Etruria meridionale, presenta una decorazione ricorrente e seriale con un motivo centrale a stella a quattro raggi; lo spazio fra i raggi è campito da gruppi di puntini, mentre il labbro orizzontale è decorato da un meandro ad onda.

200

118 118 Kylix apula a figure rosse

116 Pelike apula in ceramica sovradipinta

IV-II sec. a.C. Misure: alt. 7, diam. piatto 19,5 Integro

IV-II sec. a.C. Misure: alt. 7, larg. 6 Integra

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114 Piatto su piede a vernice nera

113 Brocchetta apula a vernice nera

III sec. a.C. Misure: alt. 12,3, larg. 6,5 Integro, forti cadute di colore Piccola pelike con corpo ovoide, orlo svasato, lungo collo a profilo concavo e anse a bastoncello impostate sotto l’orlo e sulle spalle. Il vaso, verniciato in marrone con suddipinture in nero e bianco, presenta una decorazione “a pettine” sul corpo, piuttosto rovinata; sul collo un motivo ad onda in nero con trattini orizzontali in bianco su un lato, sull’altro tratti stilizzati di un volto resi in maniera fumettistica. 250

200

10

IV sec. a.C. Misure: alt. 7,5; diam. vasca 19,5 Integra Kylix apula con vasca troncoconica e piede a disco; all’interno della vasca tondo centrale con figura maschile alata, entro un bordo a meandro. 1.000


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122 Lotto di due oinochoai apule a figure rosse

119 Lekanis apula a figure rosse Fine IV sec. a.C. Misure: alt. 15, diam. 15,4 Integra La decorazione del coperchio presenta una testa femminile di profilo, con i capelli raccolti nel kekryphalos e un diadema sulla fronte; gli orecchini pendenti e i particolari della capigliatura sono evidenziati da un giallo vivace. Sul lato opposto un uccello ad ali spiegate, sugli spicchi rimanenti due grandi palmette.

121 121 Cratere a campana apulo a figure rosse

330-300 a.C. Misure Integra, qualche caduta di colore Oinochoe a bocca trilobata, ansa sormontante e corpo ovoide decorato da una testa femminile di profilo con stephane radiata e capelli raccolti in un kekryphalos ricamato; collana di perle e orecchini ad arricchire il volto. Sul lato opposto grande palmetta a volute.

Fine IV sec. a.C. Misure: alt. 31, larg. max 29, diam orlo 29 Integro Cratere di bottega apula, di buona fattura e in ottimo stato di conservazione. La decorazione presenta motivi comuni nella produzione del tipo: sul lato A una scena di toeletta con figura femminile seduta al centro che regge nella mano sinistra uno specchio; a destra una figura maschile nuda con corona di foglie, a sinistra un erote che tiene in mano un tamburello (?). Sul lato B due figure maschili ammantate ai lati di una colonna.

400

3.000

400

120 Oinochoe apula a figure rosse

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123

360-340 a.C. Misure: alt. 20, larg. max 10 Integre Le due oinochoai di produzione apula presentano bocca bilobata, corpo ovoide e piede a disco. La prima mostra una raffigurazione di Dioniso barbato con veste pieghettata incedente verso sinistra; nella mano destra regge il tirso, sul braccio sinistro scende drappeggiata la pelle di pantera e con la mano tiene un ramo d’edera caratterizzato in bianco. Sul lato opposto una grande palmetta con volute. Il secondo vaso presenta un gruppo di due satiri danzanti: entrambi nudi, recano l’himation avvolto su un braccio, l’uno con corona di alloro sulla testa e lunga barba, danza rivolto verso sinsitra; l’altro, retrospiciente, con tenia sul capo e lunga barba, incede rivolto verso destra. 1.000

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127 123 Kantharos apulo a figure rosse

126 Brocchetta in ceramica di Gnathia

IV sec. a.C. Misure: alt. 14,5, larg. max. 17 Integro 500

124 Lotto di 4 lekythoi apule miniaturistiche IV sec. a.C. Misure: alt. max. 12 alt. min. 10, larg. max. 6,5 larg. min. 5 Integre Lotto multiplo di quattro lekythoi miniaturistiche, argilla figulina arancio, vernice nera, modellate al tornio veloce; ceramica apula d’imitazione, misure decrescenti. Presentano bocchello ad echino rovescio, breve collo cilindrico e corpo ovoide decorato da una grande palmetta centrale a risparmio. 200

125 Skyphos di Gnathia Seconda metà del IV secolo a.C. Misure alt. 16,5, diam. senza anse 8 Integra Skyphos troncoconico con piede ad anello, anse a nastro impostate obliquamente. Sul labbro un kyma ionico stilizzato, seguito da un motivo a tremolo e uno puntinato, alternati a bande orizzontali in paonazzo; il corpo è decorato da una ricca fascia d’edera, secondo l’iconografia tipica del genere. 350

Circa IV sec. a.C. Misure alt. 12,5, larg. 7,5, diam. orlo 8 Integra, qualche incrostazione Il collo troncoconico con labbro svasato presenta la tipica decorazione a fasce rosse che racchiudono un kyma ionico stilizzato, un motivo a tremolo e un tralcio di vite stilizzato. Il corpo tondeggiante, impostato su spesso piede a disco, è decorato da gruppi di linee verticali incise. 350

127 Pisside in ceramica di Gnathia IV sec. a.C. Misure: alt. 14,3, diam. 9,5 Integra Pisside con coperchio a bassa calotta e pomello a stelo cilindrico sormontato da un elemento ad echino rovesciato; la coppa presenta una vasca profonda con piede ad anello. La decorazione, sovradipinta in bianco sul coperchio e sulla spalla del vaso, presenta tralci vegetali che corrono sinuosi lungo la superficie arricchiti da boccioli di fiori resi a puntini. 500

128 Kothon indigeno di derivazione greca IV sec. a.C. Misure: alt. 3,8, diam. 8,5 Integro, cadute di colore

Il kothon presenta spalla arrotondata decorata da fila orizzontale di puntini, vasca compressa con ampia fascia orizzontale entro due linee, piede ad anello ed interno interamente verniciati in marrone. 150

129 Lydion attico a vernice nera Prima metà VI sec. a.C. Misure: alt. 9,2, diam. max. 6,6 Integro Vernice nera lucente su argilla arancio, modellato al tornio veloce. Ampio collo cilindrico terminante in un labbro a tesa appiattita, corpo ovoide su piede a tromba verniciato, decorato con ampia fascia centrale e filetti in nero. Bibl. CVA, Italia Musei Capitolini Roma 2, Tav. 1, 9 400

130 Kylix attica a vernice nera V sec. a.C. Misure: alt. 6,3, diam. vasca 13,5 Integra, scheggiatura sul bordo della vasca Kylix attica di tipo A, vasca di forma troncoconica poco profonda e alto piede a tromba, argilla arancio verniciata in nero, fasce a risparmio sulle anse, sul bordo della vasca e all’interno. L’esterno presenta invece una decorazione a tralcio vegetale in nero su fondo risparmiato, sottolineato in basso da una sequenza di puntini resi in bianco. 300

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131 131 Kylix attica a vernice nera V secolo a.C. Misure alt. 8,3, diam. vasca 15,5 Restaurata, qualche perdita di colore Kylix attica di tipo A, vasca di forma troncoconica poco profonda e alto piede a tromba, argilla arancio interamente verniciata in nero. 400

132 Lekythos attica a figure rosse Metà V sec a.C. Misure alt. 22,5 larg. max 6,5 Ricomposta La decorazione presenta un motivo di palmette tra volute sulla spalla; il registro figurato sul corpo del vaso, delimitato superiormente da una fascia risparmiata con meandro, mostra una scena di paideia. Una figura femminile stante, vestita con lungo chitone manicato a fitte pieghe e copricapo, solleva con la mano destra uno strumento musicale a corde; di fronte a lei, sulla destra, un giovane nudo, armato da oplita, con elmo con cimiero, schinieri, scudo nella sinistra e lancia nella destra. L’ottimo stato di conservazione e la buona qualità stilistica del prodotto lasciano pensare ad una provenienza da contesto tombale; prodotti attici di questo tipo sono d’altronde ampiamente attestati in

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ambito funerario italico, soprattutto meridionale. La stessa scena di paideia rappresentata, in cui si affianca all’educazione militare del giovane maschio quella musicale, tramite la presenza di una musa, richiama un modello largamente diffuso in ambiente greco.

135

Anche in questo caso, come per il lotto 39, si tratta di un esemplare di buona qualità della produzione attica a figure rosse della metà del V secolo, circolante ampiamente in territorio italico meridionale. Allo stesso modo si può ipotizzare per questo oggetto medesima provenienza da contesto funerario.

1.000

133 Lekythos attica a figure rosse

1.200

Metà V sec. a.C. Misure: alt. 15,3 larg. max 5 Integra, ricomposti piede ed ansa Il vaso interamente verniciato in nero presenta le sole decorazioni risparmiate: sulla spalla, palmette tra volute; la scena figurata, racchiusa da due fasce con meandro, presenta una Nike in volo a sinistra con la testa rivolta a destra ed entrambe le braccia allargate. Indossa un chitone pieghettato con corto himation, capelli raccolti e tenuti da una tenia, tiene nella mano destra una phiale.

134 Tanagrina III-II sec. a.C. Misure alt. 16,5, larg. max. 7 Integra, testa ricomposta Statuetta femminile votiva in terracotta dipinta, di tipica iconografia ellenistica, appartenente alla classe delle cosiddette “tanagrine”, statuine ampiamente diffuse in Sicilia e Magna Grecia e successivamente in tutta l’area medio-italica, dove vengono rielaborate in modelli locali. La nostra indossa un lungo chitone e il mantello, che ricade panneggiato sulla spalla destra; il braccio destro, sollevato, doveva tenere un oggetto. Restano tracce di colore sul corpo e sulla capigliatura. 400

135 Tanagrina III-II sec. a.C. Misure: alt. 16, larg. max. 6 Integra, incrostazioni e cadute di colore Statuina appartenente alla classe delle “tanagrine”; secondo il modello ellenistico diffuso veste un lungo chitone con sopra un ampio himation stretto intorno al corpo con i capelli raccolti in un’alta acconciatura. Restano ampie tracce dell’ingubbiatura bianca con cui veniva ricoperta l’intera superficie. 250

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140 136 Statuina di Leda stante Metà IV sec. a.C. Misure alt. 20, larg. max. 6,5 Integra, testa ricomposta, tracce di colore La figura insiste sulla gamba sinistra mentre la destra è leggermente flessa e portata indietro in modo da poggiare sulla punta del piede. Il corpo è nudo e l’himation, che ricopre il retro, è scostato con il braccio destro rialzato in alto in modo da distendere il lembo superiore del mantello quasi a vela. Il braccio sinistro disteso lungo il fianco doveva reggere quasi sicuramente il cigno, mancante nel nostro oggetto. La testa presenta un volto ovale stretto, con i capelli divisi in due bande intorno alle tempie e raccolti in una crocchia sulla sommità del capo. Bibl.: P. Pensabene, Le terrecotte del Museo Nazionale Romano II, Roma 2001, pp.137-138.

sul retro, ricade sul braccio sinistro appoggiato lungo il fianco. Nella mano destra tiene un oggetto circolare, probabilmente una patera, sulla testa una corona di pampini: si tratta probabilmente di una rappresentazione di Dioniso giovane, atteggiato nella posa di un discobolo. Bibl.: P. Pensabene, Le terrecotte del Museo Nazionale Romano II, Roma 2001

200 400

138 Testina fittile maschile di età ellenistica Età ellenistica Misure: alt. 6,3, larg. 5,5 Integra, qualche scheggiatura Splendida testina in terracotta, produzione egiziana, nello stile del realismo ellenistico.

500 1500

137 Statuina fittile maschile II-I sec. a.C. Misure alt. 20, larg. max. 8 Integro, testa ricomposta Statuina votiva in terracotta dipinta, rappresenta un personaggio maschile nudo, con mantello panneggiato sulla spalla destra che, avvolto

Il lotto comprende un’oinochoe acroma a bocca trilobata con ansa verticale, spalla arrotondata e corpo globulare; una pisside con coperchio, con vasca carenata e fondo piano, con decorazione a fasce; un bombylios a vernice nera, con lungo collo cilindrico e spalla arrotondata, decorazione baccellata sul corpo, due piccole anse verticali alla base della spalla.

139 Lotto di 3 vasi in ceramica comune IV-III sec. a.C. Misure: Decorazione lacunosa del bombylios; coperchio della pisside ricomposto

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140 Lotto multiplo di 11 vasetti italici in ceramica comune Età romana Misure alt. min. 3,5, alt. max. 15,5, diam. min. 8, diam. max. 11,5 Integri, oinochoe scheggiata sull’orlo, brocchetta restaurata, una tazza ricomposta Lotto multiplo composto da: una tazza attingitoio, due brocchette, una tazza ed un’oinochoe in ceramica ad impasto depurato con decorazione a fasce sul corpo e sull’orlo; due coppe monoansate, una a vernice nera, in argilla nocciola, con tondo centrale risparmiato sul fondo della vasca; l’altra in ceramica nocciola decorata da sottili fasce concentriche in bruno all’interno del vaso; due coppe monoansate acrome, due coppe su piede di cui una a vernice nera. 600


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144 141 Lotto composto da 1 aryballos e da 1 brocchetta acroma VII-V sec. a.C. Misure: alt. 8, larg. 5,5; alt. 11,3, larg. 7,4 Aryballos restaurato; brocchetta integra Lotto composto da un aryballos a punta con decorazione a fasce orizzontali in paonazzo sul corpo ovoide, e da una brocchetta acroma, argilla beige lavorata al tornio. 350

142 Lotto multiplo di tre oggetti romani in ceramica comune I-II sec. d.C. Misure: alt. min. 3,3, alt. max. 9,5, diam. min. 6,3, diam. max. 13,5 Integri, lucerna con ansa scheggiata Il lotto comprende un piatto su piede, in ceramica acroma, con vasca molto bassa e piede a tromba; una piccola brocca ancora in ceramica acroma ed una lucerna del tipo “Firmalampen”, a canale, con bollo in rilievo sul retro. Questa tipologia viene prodotta soprattutto in Gallia Cisalpina, dove le grandi officine realizzano una produzione in serie di enormi quantità ma di qualità piuttosto corrente, a partire dall’età flavia. Sul retro il bollo dell’officina “MYRO”. Bibl.M. Ceci, “Le Lucerne” in La ceramica e i materiali di età romana, Bordighera 2005, pp. 311-323.

in sincretismo religioso con Demetra, con la funzione di ex-voto propiziatori della maternità. I fori circolari ai lati del collo e la lavorazione presente anche sul retro inducono a pensare che queste offerte venissero appese in alto o applicate. L’altra testa femminile appartiene invece al famoso gruppo delle Tanagrine, prodotte in Grecia e in Asia Minore dal IV sec. a.C. e diffuse già dal III in tutta l’area magnogreca. Il nostro tipo presenta la tipica acconciatura con capelli divisi in due ciocche lisce raccolte dietro la nuca. Bibl. L.Rustico in “Evan Gorga. La collezione di archeologia”, catalogo della mostra, Milano, 2013 400

145 Lotto di 4 lucerne romane in terracotta Età romana Misure: alt. min. 2,3, alt. max. 4, diam. min. 5, diam. max. 8,3 Integre, cadute di colore o tracce di bruciatura Un esemplare a vernice nera, con serbatoio globulare, è vicino al gruppo delle cosiddette “lucerne apule”, diffuso in ambito magnogreco tra la metà del IV e l’inizio del III sec. a.C.; una lucerna appartiene tipologicamente al cosiddetto gruppo delle “lucerne a perline” o wazernlampen, databile tra il IV e gli inizi del V secolo d.C. 200

146 Lotto di 3 lucerne romane

IV-II sec. a.C. Misure: alt. min. 7, alt. max. 14,5, larg. min. 5, larg. max. 9 Testine integre, torso frammentario Il lotto comprende cinque testine votive femminili di area italica, due con polos e tre con capo velato, una delle quali modellata a mano; un’appliquè a forma di maschera comica maschile; un frammento di statuina femminile seduta con veste panneggiata. Due testine femminili velate presentano un foro sulla testa, praticato in epoca successiva.

I-V sec. d.C. Misure: alt. min. 3,4, alt. max. 4, diam. min. 6, diam. max. 9 Ricomposte, con qualche lacuna Una lucerna a volute in sigillata italica, I sec. d.C., spalla decorata da motivo floreale impresso. Una lucerna del tipo Dressel 17-20, a becco tondo, area centro italica, II sec. d.C.; il tipo caratterizzato da un piccolo becco poco sporgente dal corpo della lucerna si afferma particolarmente in età antonina. Una lucerna paleocristiana con decorazione a perline sulla spalla e disco non decorato, fine IV-inizi V secolo d.C. Bibl. E. Di Filippo Balestrazzi, Lucerne del Museo di Aquileia, vol. I-II, Aquileia 1988.

500

350

144 Lotto di 7 oggetti fittili

200

143 Lotto di 2 testine femminili (ex-voto) III-II sec. a.C. Misure: alt. 6,5, larg. 4,5 Integre La testina con complessa e fantasiosa acconciatura fa parte di una produzione seriale eseguita soprattutto nell’Egitto settentrionale ed è pertinente a figurine identificate come bambole, raffiguranti Venere

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147 Lucerna romana tardo-antica IV sec. d.C. Misure: alt. 4, lung. 10,5 Integra

150 Erma romana in marmo 150

148 Lotto di 2 ampolle fittili III-IV sec. d.C. Misure: alt. 8,5, larg. 6,5 Integre 200

149 Testina femminile da trapezoforo I-II sec. d.C. Misure: alt. 9,5, larg. 8, sp. 6 Restaurata Delicato volto femminile in marmo di Numidia giallo antico, appartenente ad un’erma per trapezoforo. Capelli raccolti in una raffinata acconciatura divisa in due bande, tratti del viso resi in maniera sommaria. 1.200

I sec. a.C. - I sec. d.C. Misure: Acefala, restaurata La scultura raffigura un Dioniso giovane o un satiro, vestito della sola pelle di animale che dalla spalla destra scende a coprire il torace, lasciando scoperta la parte sinistra del petto ed entrambe le braccia. Il braccio destro è piegato all’altezza del petto e tiene in mano un abbondante grappolo d’uva, il cui peso cade su di un lembo del mantello ferino, creando una profonda solcatura, raccolta nella mano sinistra mancante, che doveva reggerlo. La parte inferiore dell’erma termina a forma di pilastro. Il delicato panneggio della pelle animale, nonostante le abrasioni del tempo, mostra ancora una buona qualità d’esecuzione ed una certa raffinatezza nella lavorazione dei particolari, come l’increspatura dei bordi e l’accurato movimento del lembo che scende sul basso ventre. Anche la resa del grappolo di frutta, piuttosto chiaroscurato, rimanda ad un certo gusto classicistico romano di chiara ispirazione greca; la scultura potrebbe quindi essere inquadrata tra il I sec. a.C. e il I secolo d.C.

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150 Bibl.: Il sorriso di Dioniso, (a cura di) E. La Rocca, Torino 2012; Scultura antica in Palazzo Altemps, M. De Angelis D’Ossat (a cura di), Milano 2002, p. 77, pp. 100-101 1.800


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151 151 Gorgoneion romano in marmo Età romana Misure: alt. 11, larg. 12, sp. 8 ntegro, qualche incrostazione La gorgone, a figura intera o come maschera, fu largamente usata in età antica come apotropaion, prima nelle decorazioni architettoniche dei templi e nelle raffigurazioni vascolari, divenendo poi, in epoca classica, attributo fisso e caratteristico dell’armatura di Atena. Il nostro oggetto, in marmo lunense, mantiene alcuni caratteri della produzione più arcaica di VI secolo, quali la bocca spalancata e la lingua pendente, tipici delle rappresentazioni vascolari ma soprattutto della produzione caratteristica di antefisse in terracotta siceliote; ma la figura più regolare e umanizzata del volto, priva dei serpenti che

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lo circondano tutt’intorno a mò di aureola, è già di elaborazione successiva, quando il significato propriamente magico della protome gorgonica era ormai in dissolvimento e si andavano perdendo i caratteri più orridi del tipo. La forma del volto è più piccola e regolare, la chioma non più a calotta rigida si divide in ciocche lisce. In età ellenistica i gorgoneia non portano più alcun cenno delle antiche concezioni profillattiche ma restano raffigurazioni di passione o pura eleganza, con esecuzioni formali disparate, a seconda della corrente artistica del momento. Nell’affacciarsi al mondo greco-romano il soggetto produce una serie di immagini eclettiche e ridotte ad una pura espressione di eleganza formale, spesso perdendo parte degli attributi, rispondendo a finalità essenzialmente ornamentali, rendendo ardua una classificazione cronologica precisa. Il nostro tipo sembra distaccarsi dalle dinamiche e variegate rappresentazioni ellenistiche poi riadoperate nel mondo romano, ricordando invece più da vicino i tipi classici, sia per la particolare iconografia della bocca con la lingua infuori, particolare quasi scomparso nelle figurazioni successive, sia per la calma e ordinata sistemazione della chioma, molto lontana dalle fluenti e vorticose capigliature di età imperiale.

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In sintesi potrebbe forse trattarsi di un’originale greco o magnogreco di età classica, o di una riproduzione dello stesso della prima età imperiale. Bibl.: G. Riccioni, in RIASA IX, 1960, pp. 127-206 M. Cima, in MNR Le sculture I, 2 1981, pp. 37-39 2.500

152 Frammento di stele funeraria romana in marmo Secolo Misure: alt. 13, larg. 23, sp. 5,5 Frammentaria, qualche incrostazione 800

153 Stele funeraria con epigrafe romana in marmo Secolo Misure: alt. 44, larg. 28, sp. 6 Lacuna angolo inferiore sinistro, incrostazioni 1200

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160 Balsamario romano in vetro Fine I sec. d.C. Misure: alt. 11, orlo 2,8, fondo 4,5 Integro, iridescenza Balsamario con corpo tubolare, orlo ribattuto internamente, lieve strozzatura alla base del collo; vetro incolore/azzurro, soffiato a canna libera, di produzione orientale 100

161 Fiasca romano in vetro 160

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157 Balsamario romano in vetro

154 Balsamario romano in vetro Seconda metà I-II sec. d.C. Misure: alt. 7,5, orlo 2,1, fondo 1,2 Integro, iridescenza Balsamario con corpo tubolare, orlo ribattuto internamente, lieve strozzatura alla base del collo; vetro incolore/azzurro, soffiato a canna libera.

Fine III-IV sec. d.C. Misure: alt. 11, orlo 2,9, fondo 3,2 Integro, incrostazioni e iridescenza Balsamario con corpo piriforme su piede ad anello, con piccole anse, orlo ribattuto internamente; vetro incolore verde-azzurro, soffiato a canna libera, di produzione palestinese

125

2.500

Fine III-IV sec. d.C. Misure: alt. 12,4, orlo 6, fondo 5 Integro Fiasca con orlo imbutiforme ed estremità ribattuta internamente, corpo globulare decorato da costolature oblique con beccuccio diritto e fondo apode. Vetro verde chiaro soffiato in matrice, di produzione siro-palestinese. Spesso identificato con un biberon, probabilmente era usato anche per somministrare piccole quantità di olio, medicinali o profumo, o per riempire le lampade. 350

162 Bicchiere/lampada romano in vetro

158 Lotto multiplo di 4 unguentari romani in vetro

155 Balsamario romano in vetro II sec. d.C. Misure: alt. 6,5, orlo 2,2, fondo 3 Integro, iridescenza Balsamario con corpo globulare, orlo ribattuto internamente, lieve strozzatura alla base del collo; vetro incolore soffiato a canna libera, segno di pontello. 125

156 Balsamario romano in vetro

Fine I-II sec. d.C. Misure: alt. media 7, fondo 2 Due integri, due frammentari; iridescenza 300

IV-V sec. d.C. Misure: alt. 7,3, orlo 9, fondo 3,5 Integro Bicchiere con orlo tagliato e molato, corpo tronco-conico decorato da gruppi di linee incise alla ruota, fondo apode. Vetro incolore/verde chiaro, soffiato a canna libera.

159 Unguentario romano in vetro 250

II sec. d.C. Misure: alt. 21,2, larg. 5,2 Integro, con iridescenza

163 Fiasca romana in vetro

Fine II-III sec. d.C. Misure: alt. 14,3, orlo 3,3, fondo 6,7 Ricomposto, iridescenza Balsamario con corpo campaniforme, orlo ribattuto superiormente; vetro incolore/azzurro, soffiato a canna libera, di produzione orientale

300

IV-V sec. d.C. Misure: alt. 16, orlo 4,3, fondo 4,3 Integro Fiasca con orlo imbutiforme arrotondato alla fiamma, lungo collo e corpo globulare apode. Vetro verde chiaro soffiato in matrice, di produzione siro-palestinese. 500

300

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168 Brocchetta romana in vetro

164 Fiaschetta romana in vetro VI-VII sec. d.C. Misure: alt. 8,7, orlo 3,7, fondo 5 Integro, incrostazioni Fiaschetta con orlo imbutiforme ed estremità arrotondata, corpo poligonale e fondo piano. Vetro verde chiaro soffiato in matrice, di produzione siro-palestinese. 300

172 Mosaico policromo con tralcio di vite

IV-V sec. d.C. Misure: alt. 16,5, corpo 8,5, piede 5 Integra Brocchetta con orlo trilobato ribattuto internamente e arrotondato alla fiamma, decorato esternamente da filamento dello stesso colore avvolto a spirale; corpo globulare su piede ad anello pieno applicato, decorato da tacche trasversali. Vetro verde chiaro soffiato a canna libera.

165 Recipiente biansato romano in vetro

1.800

Seconda metà IV-inizi V sec. d.C. Misure: alt. 8, orlo 6,4, fondo 4 Integro Recipiente biansato con corpo globualre apode decorato da filamento e motivo a zig-zag; vetro verde-azzurro chiaro soffiato a canna libera, produzione siro-palestinese. 1.000

169 Bicchiere romano in vetro Fine IV-prima metà V sec. d.C. Misure: alt. 7, orlo 6, fondo 4 Integro Bicchiere cilndrico apode, orlo arrotondato alla fiamma, segno di pontello. Vetro verde scuro soffiato a canna libera, produzione occidentale.

166 Recipiente (calamaio?) romano in vetro

300

IV-Metà V sec. d.C. Misure: alt. 6, orlo 4, fondo 5,2 Integro, incrostazioni Recipiente con orlo verticale ed estremità arrotondata alla fiamma, disco cavo creato dal ripiegamento della parete sotto l’orlo, piede ad anello cavo. Corpo globulare decorato da filamento applicato a zigzag dello stesso colore. Vetro verde-azzurro chiaro soffiato a canna libera, produzione siro-palestinese.

170 Recipiente romano in vetro Seconda metà I-II sec. d.C. Misure: alt. 8, orlo 6,5, fondo 4 Integro Recipiente con corpo globulare apode, orlo ribattuto internamente; vetro verde-azzurro, soffiato a canna libera, di produzione occidentale. 250

1.000

167 Fiasca romana in vetro

171 Contagocce islamico in vetro

IV-V sec. d.C. Misure: alt. 24,5, orlo 8,5, fondo 6,5 Integro, iridescenza Fiasca con orlo imbutiforme ed estremità ribattuta internamente, corpo globulare e fondo apode. Vetro verde oliva soffiato a canna libera, di produzione occidentale

XIV sec. circa Misure: alt. 13,4, orlo 0,4, fondo 4 Integro, iridescenza Contagocce con corpo sferoidale, collo lungo e stretto con strozzatura alla base, orlo indistinto tagliato e arrotondato. Fondo rientrante con segno di pontello. Vetro incolore soffiato a canna libera, produzione islamica.

2.800

500

IV-V sec. d.C. Misure: 54x122 Pannello Pavimento in tessellato policromo decorato da un tralcio di vite, impreziosito da pampini e da grappoli di uva. All’interno di una delle volute è inserito un cesto di vimini stilizzato. Decorazioni a tralci vegetalizzati desinenti in foglie di vite derivano dai più plastici e naturalistici modelli di ascendenza ellenistica. Per la loro forma stretta ed allungata i racemi vegetalizzati sono inizialmente destinati soprattutto alla decorazione di bordi e di soglie. In area italica il motivo decorativo, redatto in bicromia bianco-nera, è presente a partire dal I secolo a.C. e viene adoperato senza soluzione di continuità nel corso dell’epoca imperiale. È soprattutto in epoca tarda, in linea con un gusto riscontrabile lungo tutta la penisola, che lo schema con tralcio di vite viene adoperato in redazione policroma. 4.000

173 Mosaico policromo con boccioli di rosa IV sec. d.C. Misure: 91x169 Pannello Pavimento in tessellato campito da una composizione romboidale di boccioli di rosa non contigui, su fondo monocromo bianco di tessere disposte a squame allungate adiacenti. Il motivo con composizione di squame adiacenti è diffuso sulle pavimentazioni in cementizio già a partire dal II secolo a.C., soprattutto in area campano-laziale. Successivamente lo schema, redatto in molteplici varianti, conosce una discreta fortuna sulle superfici in tessellato. Tra il IV e il VI secolo d.C. il tipo a riempimento vegetale incontra un’ampia diffusione, sia nel comparto occidentale dell’impero (Africa, Sicilia, Sardegna, nella penisola iberica e in Gallia) sia in Oriente. 2.000

174

178 176

175 174 Mortaio in marmo, età medievale

177

176 Due medaglioni rinascimentali con ritratto imperiale

Età Medievale Misure: alt. 15,5, diam. vasca 24,5 Integro, piccola lacuna

Età Moderna Misure: alt. 20,5, larg. 15, sp. 6 Integri 700

175 Medaglione rinascimentale in marmo

1.200

177 Busto rinascimentale con ritratto di imperatore

Età Moderna Misure: alt. 24, larg. 18, sp. 3,3 Integro

Età Moderna Misure: alt. 17,5, larg. 16,5, sp. 8 Integro 700

1.200

15

178 Vasca in marmo pavonazzetto Secolo XIX Misure: alt. 24, larg. vasca 56 Integro 2.000


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180

179

181 Testa maschile barocca in marmo (fontana)

180 Metopa in marmo con rilievo

179 Frammento di rilievo marmoreo (stemma araldico)

Secolo XVII Misure: alt. 32, larg. 25, sp. 6,5 Integra, incrostazioni

Secolo XVI-XVII secolo Misure: alt. 31, larg. 59, sp. 8,5 Alcune scheggiature e corrosioni. Spendida patina originale. Angelo centrale con cornucopie e tralci floreali.

XVIII secolo. Misure: alt. 50, larg. 45, sp. 8 Frammentario Stemma araldico probabilmente cardinalizio, famiglia della Rovere.

181

1.200 1.500

1.000

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182 Collana moderna con vaghi antichi

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186 Collana moderna con vaghi antichi

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190 Collana moderna con vaghi antichi

Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline in osso, denti animali, conchiglie, coralli calcificati e pietre dure (circa 2 ° millennio aC) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci, in filigrana e in granulazione. Chiusura con anelli e gancio a S.

Misure: lung. 42 cm Gruppo eterogeneo di perline in lapislazzuli, pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC - periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci, baccellati in filigrana e in granulazione. Chiusura con anelli e gancio a S.

Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline di colore rosso rosso/rubino in pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci e in filigrana. Chiusura con anelli e gancio a S.

800

800

900

183 Collana moderna con vaghi antichi

187 Collana moderna con vaghi antichi

Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline in corniola (circa 2 ° millennio aC - periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci, baccellati e in granulazione. Chiusura con anelli e gancio a S.

191 Collana moderna con vaghi antichi

Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline in lapislazzuli, pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC - periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci e in filigrana. Chiusura con anelli e gancio a S.

Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline in diaspro, pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC - periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci e in filigrana. Chiusura con anelli e gancio a S.

800

600

875

184 Collana moderna con vaghi antichi Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline di colorerosso rosso/rubino in pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci e in filigrana. Chiusura con anelli e gancio a S.

188 Collana moderna con vaghi antichi

192 Collana moderna con vaghi antichi

Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline in lapislazzuli, pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC - periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci e in filigrana. Chiusura con anelli e gancio a S.

Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline in diaspro, pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC - periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci e in filigrana. Chiusura con anelli e gancio a S.

900

600

800

185 Collana moderna con vaghi antichi Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline di colorerosso rosso/rubino in pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci e in filigrana. Chiusura con anelli e gancio a S.

189 Collana moderna con vaghi antichi Misure: lung. 42 cm Collana composta da un gruppo eterogeneo di perline in lapislazzuli, pietre dure, faience e vetri (circa 2 ° millennio aC - periodo romano tardo) di varie forme e dimensioni, alternate a elementi aurei (circa 22 Kt) moderni, lisci e in filigrana. Chiusura con anelli e gancio a S.

700

800

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Una Collezione di ceramiche italiane dal Medioevo al Rinascimento

193

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193 Boccale

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200

201

196 Boccale

h cm 18 Alto Lazio XVI sec. seconda metà Boccale a corpo ovoidale, orlo trilobato ed ansa a nastro. Decorato in blu, verde, arancio e giallo. Ritrae al fronte, entro tondo scalettato, l’effigie “amatoria” della promessa, due mani unite sormontate da un fiore. Conservaz: manico ricostruito, piccoli restauri.

197

202

199 8Boccale

h cm 18 Alto Lazio XVI sec. seconda metà. Boccale a corpo ovoidale e bordo trilobato, reca centralmente la scritta “MANILIA . B” entro cartilio. Conservaz: varie mancanze visibili.

h cm 18 Alto Lazio XVI sec. Boccale di stile Severo, reca al centro l’effigie della “melagrana”colorita d’arancio entro cornice scalettata in blu. Conservaz: mancanze ai bordi e al beccuccio.

250

450

450

197 Piccolo boccale

194 Boccaletto h cm 15,5 Castro fine XVI sec. Decorazione tipica Castrense a paesaggio campestre,raffigurante borgo con piccola torre entro medaglione scalettato. Conservaz ; manico e beccuccio ricostruito

200 Boccale

h cm 14,5 Alto Lazio XVI sec. sul finire. Reca al centro il monogramma e croce di S. Bernardino IHS, monocromia in cobalto chioro. Conservaz: lievi restauri al beccuccio

h cm 18 Alto Lazio XVI sec. Boccale recante al centro la scritta “AVE . M “entro cartiglio, attorniato da geometrizzazioni, e scalettatura in blu. Conservaz: monoblocco mancanze alla parte superiore.

180

400

250

198 Boccale

195 Boccaletto h cm 17,5 Castro-Alto Lazio XVII sec. prima metà Decorazione a tutto campo, a fogliame con grappolo d’uva al centro. “Raro esempio iconografico”. Conservaz: lievi mancanze bordatura e smalto.

201 Boccale

h cm 15 Centro Sud dell’Italia datato 1649 Boccale a becco di passero, reca al centro la data 1649 entro cornice scalettata in blu. Conservaz: integro ma privo di parte del beccuccio

h cm 16,5 Alto Lazio XVI sec. Boccale con cartiglio centrale, recante la scritta “MARIA B” entro cornice scalettata in blu. Conservaz: monoblocco mancante alla bocca

300

450

202 Boccale

250

h cm 16 Alto Lazio XVI sec. Boccale analogo al precedente con scritta AMOR entro cartiglio centrale. Conservaz: privo del manico e parti superiori 250

205 Boccale

203

204

203 Boccale

205

206

h cm 22,5 Alto Lazio XVI sec. Boccale a decorazione geometrica rusticana giallo verde entro cornice scalettata in blu. Conservaz: mancanze posteriori 300

204 Boccale

h cm 21,5 Roma XIV sec. Boccale “Arcaico” con beccuccio a versatore esterno, ansa circolare. Decoro geometrico perpendicolare entro quartieri nei colori verde e bruno di ramina e ferraccia. Conservaz: restauro visibile

h cm 18,5 Roma XIV sec. Boccale “Arcaico” beccuccio versatore esterno all’ansa circolare . Decoro geometrico verticale a trama di tessuto nei colori di ramina e ferraccia. Conservaz: manico bocca sinistra restaurato in archeologico.

300

500

17

206 Boccale h cm 23 Alto Lazio - Viterbo XIV sec. Boccale lanceolato con manico a treccia. Reca al centro la scritta CREUSA BELLA inserita tra monticoli blu campiti in giallo e arancio. Conservaz: restauri alla parte superiore 500


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207

209

208 209 Boccaletto

207 Boccaletto

211

210 211 Boccale a Panata

h cm 15 Alto Lazio XV sec. Piccolo boccale con croce cavalleresca in bruno erraccia circoscritta in verde. Conservaz: molto restaurato

h cm 15 Alto Lazio XVII sec. Piccolo boccale sferiforme decorato a tutto campo a monticoli simili a rete di maglia di cotta. Conservaz: mancante di parte del beccuccio

150

350

h cm 21 Umbro Laziale XV sec. Panata di stile “Severo” con decoro a monticoli blu cobalto contrapposti sotto l’orlo, al centro si dispone, entro riquadratura verticale in blu, la rappresentazione di un complesso fiore gotico, fallico allusivo. Conservaz: manico e parti dell’orlo ricostruiti. 400

210 Boccale

208 Boccale h cm 21 Alto Lazio XVI sec. fine Boccale a corpo ovoidale e versatore allungato, reca la scritta S CARLO entro campitura gialla. Conservaz: lievi mancanze alla parte superiore

h cm 22,5 Alto Lazio XVI sec. Boccale a forma ovoidale decorato centralmente, entro cornice scalettata, da un fiore stilizzato tardo gotico a “Pannocchia”. Conservaz: molto restaurato visibile.

450

300

212

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217

216 212 Boccale a Panata

Conservaz: mancante del beccuccio e parte della attaccatura del manico.

h cm 21 Viterbo XIV sec. Tipica Panata arcaica, a smalto bianco stannifero. Conservaz: completa, smalto saltato in alcuni punti

600

215 Boccale a Panata 100

213 Boccale a Panata h cm 17,5 Alto Lazio XIV sec. Panata di stile severo, decorata in “floreale gotico”, entro scomparti verticali in blu, sono posti sui lati esterni due fiori o frutti a forma sferica in blu ed arancio. Conservaz: ricostruzione del manico e piccoli restauri. 250

214 Boccale h cm 22 Acquapendente XIV sec. fine Boccale di stile Severo a forma ovoidale, decorato centralmente entro scalettatura blu, campeggia un fiore posto in verticale di foggia goticizzante. Siglato nel manico al retro con la sigla R barrettata al di sopra e sotto la stessa lettera.

215

h cm 17 Acquapendente ? Umbro Laziale. XIV sec fine Panata di stile Severo, con decorazione geometrico floreale entro quartieri in monocromia blu cobalto. Conservaz: manico e beccuccio ricostruiti. 450

216 Boccale a Panata h cm 21 Acqapendente - Alto Lazio Panata di stile Severo decorata a scomparti ,geometrizzazioni a scacchi sui lati esterni, nei colori alternati bianco blu arancio, probabile allusione araldica. Nota: un boccale simile è presente in esposizione nel museo Internazionale delle ceramiche in Faenza nel repertorio dedicato al Lazio. Conservaz: monoblocco, manico ricostruito, piccole parti del bordo 500

219

217 Boccale a Panata h cm 20 Acquapendente XVI sec. Panata tardo gotica decorata a tutto campo con monticoli altenrnati in, blu e in arancio, inseriti entro riquadratura a reticolo blu. Conservaz: alcune mancanze visibili 350

218 Boccale a Panata h cm 20 Umbro Toscana XIV sec. Panata di stile Severo, famiglia Gotico Floreale, classico decoro del “ fiore a cartoccio”. Conservaz: mancanze lato sinistro 600

219 Boccaletto h cm 18 Alto Lazio XVI sec. Piccolo boccale a corpo ovoidale con decorazione geometrica in arancio a graticcio entro scalettatura blu. Conservaz: mancante parte superiore. 280

18


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h cm 25 Alto Lazio XIV sec. Boccale Gotigo Severo, ritrae al fronte, entro cornice scalettata, il profilo di donna con copricapo rivolta a sinistra. Conservaz: manico e collo ricostruito.

228

226 Boccale a Panata

223 Boccale a Panata

220 Boccale

224

h cm 16 Umbro Laziale XV sec. Panata Arcaica, a Zaffera diluita, formata a doppio tronco di cono, e decorata a lunghe foglie verticali, con applicazioni antropomorfe, tre teste di donna poste in facsia centrale Conservaz: manico e beccuccio ricostituiti.

h cm 14,5 Alto Lazio XV sec. Panata Arcaica con decoro geometrico e piccolo fogliame in verde e bruno. Conservaz: Sana, piccolo restauro al manico. 500

430 350

221 Boccale h cm 22 Castro XVII sec. Boccale a forma ovoidale, decorato a Trofei con iscrizione S P Q R entro cartiglio verticale e circondato da un serto di foglie d’alloro. Conservaz: lievi restauri al bordo.

224 Boccale a Panata h cm18 Alto Lazio XV sec. Panata Arcaica con decoro vegetale entro scomparti, fiori a cartoccio sui lati. Conservaz: manico e piccole parti.

227 Boccale a Panata h cm 15 Alto Lazio XV sec. Panata Arcaica con decoro geometrico a campiture orizzontali sui lati in verde ramina. Conservaz: monoblocco, priva del manico. 450

550 350

222 Versatore h cm 23,5 Umbro Toscano XIV sec. Versatore di stile Severo da speziale, decorato al fiore gotico del Cartoccio, reca la scritta DAMIATO inserita al centro, sotto il pippiolo versatore. Conservaz: molto restaurato.

225 Boccale a Panata h cm 13,5 Alto Lazio XV sec. Panata Arcaica a ferraccia e ramina, di forma denominata “Bassa”, geometrizzazioni e vegetali in verticale a fogliame. Conservaz: restauri al beccuccio e al bordo.

228 Boccale a Panata h cm 14,5 Alto Lazio XV sec. Panata Arcaica decorata ai lati esterni a mandorle orizzontali, contenenti fiori in croce, risparmiati, entro campitura verde. Conservaz: intatta mancanza visibile. 550

250

320

231

230

229 229 Boccale a Panata

232

231 Boccale a Panata

h cm 20 Alto Lazio XV sec. Panata Arcaica decorata in bruno verde con grandi fiori a cartoccio entro riquadri. Conservaz: lacune al collo e ai lati.

h cm 16 Alto Lazio XV sec. Panata Arcaica con inserti vegetali a palmette alternate sui lati entro riquadrature. Conservaz: monoblocco privo del manico

380

430

230 Boccale a Panata

232 Boccale a Panata

233

233 Boccale a Panata

h cm 20 Alto Lazio XV sec. Panata Arcaica decorata in geometrico vegetale con foglie allungate disposte a formare la lettera V. Bruno di ferro, verde di ramina. Conservaz: restiuri al manico beccuccio e collo.

h cm 20 Tuscania XIV sec. Panata Arcaica, reca ai lati due stemmi simili, fasciati di due bande di colore bruno e ricerchiati di verde all’esterno dello scudo. Conservaz: manico e fronte restauro visibile.

h cm 15 Tuscania XIV sec. Panata Arcaica, stemmata sui due lati di croce, bruno ferraccia, in campo bianco. Conservaz: parte del beccuccio restaurato.

400

700

800

19


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ACR

Auctions

Roma münich london

234

235

234 Boccale

237

236 236 Boccale

238 238 Lotto di tre boccali

h cm 15 Alto Lazio XIV sec. Boccale Arcaico con fiore a stella in campo libero, formato di quattro petali allungati in punta posti a croce, con palmette alternate alle diagonali. Conservaz: piccolo restauro al beccuccio.

h cm 19,5 Viterbo XIV sec. Boccale Arcaico con decorazione geometrica, a trama verticale, composta da verdi pennellate curvilinee, inserite entro doppia filettatura in bruno. Consevaz: vari restauri visibili all’interno.

Umbro Laziali XIV sec. Boccale Arcaico con fiore rovesciato h. cm.17,5 (sano). Boccale Arcaico con fiore attraversato da un corno h. cm. 19 (privo del manico). Boccale Arcaico con mano che regge un dente h. cm. 19 (privo del beccuccio).

300

200

1.300

235 Boccale

237 Boccale

h cm 17,5 Viterbo XIV sec. Boccale Arcaico decorazione a trama di tessuto disposta a campo libero, composta da foglie lanceolate verdi verticali alternate da altrettante curvilinee in bruno. Conservaz: manico e beccuccio restaurato

h cm 19,5 Umbro Laziale (Orvieto) XIV sec. Boccale Arcaico ritrae l’effige di un fiore a due petali. Conservaz: privo del collo 200

350

239

241

240

244

242

246

245

239 Piccolo Boccale

242 Boccale

h cm 16 Alto Lazio XIV sec. Boccaletto Arcaico con lettera monogramma A. Conservaz : completo rest.

243

245 Boccale

247

h cm 23 Alto Lazio XIV sec. Boccale Arcaico con grande lettera gotica “A” campita in manganese sullo smalto al fronte. Conservaz: più mancanze restauro archeologico.

h cm 26 Viterbo XIV sec. Boccale a sagoma piriforme a Zaffera in rilievo, reca al centro, attorniato da racemi uno stemma a scacchiera. (Cancellieri ?). Conservaz: parte manico giro bocca.

300

8.000

250

240 Boccale h cm 15 Alto Lazio XVI sec. metà Boccale di stile Fiorito, decorato a reticolo di nastri incrociati, al centro reca lo stemma bipartito degli Orsini Anguillara. Conservaz: mancanze lato sinistro.

243 Boccale

246 Boccale

h cm 23 Alto Lazio XIV sec. Boccale Arcaico con effigie di Arpia coronata recante in viso un racemo fiorito. Conservaz: frammentone.

h cm 23 Viterbo XIV sec. Boccale a Zaffera in rilievo decorato a Limbelli posti in fascie sovrapposte. Conservaz: documento da studio 50% ricostruito.

180

500

550

241 Boccale h cm 22 Alto Lazio XIV sec. Boccale Arcaico con al centro grande lettera gotica “A” in manganese verde e decorazione interna, a fondo risparmiato. Conservaz: manico e piccolo tassello.

244 Boccale

247 Boccale

h cm 16 Toscana XIV sec. Boccale a Zaffera a rilievo con lettera gotica “G” attorniata da foglie di ghianda. Conservaz: restauro archeologico parte posteriore.

h cm 24,5 Faenza XIV sec. fine. Boccale in maiolica di stile Severo, entro cornice scalettata in blu si alternano , nel decoro ad Occhi di Penne di Pavone , le stesse penne ,a reticolo diagonale. Conservaz: archeologico

4.000

3.000

300

20


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ACR

Auctions

Roma münich london

250

249

251

252

248

253

255

254

251 Ciottola

248 Boccale h cm 26,5. Faenza XVI sec. inizio Boccale in maiolica di stile Bello fasciato policromo a retro e scalettato in blu, reca al centro lo stemma Farnese. Bibl. Scheda N.39 “Nel segno del giglio.” Ceramiche per i Farnese edizioni Faul Carmen Ravanelli Guidotti. Semenzato 1982 scheda e figura122. Conservaz: ricomposto

257

256

255 Ciottola

D cm 13, h cm 5,5 Alto Lazio XIV sec. Ciottola Arcaica a decorazione geometrica. Conservaz: restauri lato sinistro.

D cm 12,5, h cm 7 Alto Lazio XIV sec. Ciottola Arcaica a Zaffera diluita, reca al centro profilo di paggio entro stella fiammeggiante. Conservaz: mancanze alla tesa. 120 130

252 Ciottola 256 Piccolo Bacile

D cm 13,5, h cm 6 Viterbo XIV sec. Ciottola Arcaica, fiore a 4 petali. Conservaz: lacune, manca a destra.

7.000

249 Ciottola D cm14,5 Viterbo XIV sec. Ciottola Arcaica con giglio Farnesiano. Conservaz: mancante lato destro.

D cm 20, h cm 7,5 Alto Lazio Bacile Arcaico a Zaffera diluita, con stella e fiori al centro. Conservaz: mancanze lato destro. 80

253 Ciottola

257 Ciottola

D cm 11, h cm 6 Altolazio sec.xIv Ciottala Arcaica a Zaffera diluita con stemma a bande verticali Conservaz: mancanze.

150

250 Ciottola D cm12 h cm 5 Tuscania XIV sec. Ciottola Arcaica con stemma Crociato. Conservaz: piccole mancanze ai lati.

120 D cm 11, h cm 3,5 Castro XVII sec. Ciottola con fiore a tre petali. Conservaz: restauro archeologico lato sinistro.

120

80

254 Ciottola D cm 11,5, h cm 6,5 Alto Lazio. XIV sec. Ciottola Arcaica a Zaffera diluita, con impianto a tema vegetale, fiore a quattro palmette e tre bacche. Conservaz: mancante al lato di sinistra.

130

120

258

259

260 261

260 Bacile

258 Ciottola

D cm 33, h cm 12 Alto Lazio XV sec. fine Bacile Graffito, ritrae fiore o pianta orientale “pannocchia o carciofo” in chiave Gotica. Conservaz: varie mancanze.

D cm 11, h cm 5 Castro XVII sec. Ciottola Conventuale con I H S. Conservaz: pochi restauri.

262

100

259 Ciottola

190

D cm 13, h cm 6 Castro XVII sec. Ciottola filettata con piccolo frullone in blu. Conservaz: completamente ricomposta.

262 Piatto

261 Piatto

90

D cm 22, h cm 5 Deruta XVI sec. Piatto a lustro con tesa decorata a stella e fiore a quattro petali entro il cavetto. Conservaz: restauro lato destro.

D cm 21,5, h cm 3 Deruta XVI sec. Piatto a lustro, con tesa stellata, al centro ritrae giovane donna con fiore. Conservaz: piccole mancanze sulla tesa.

650

1.000

21


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ACR

Auctions

Roma münich london

263

266

265

264

269

267

263 Piatto umbonato D cm 25,5, h cm 3 Deruta XVI sec. Piatto con umbone lustrato, decorazione geometrica e fiore a quattro petali. Conservaz: varie mancanze.

268

200

266 Piatto

264 Piattello D cm 20, h cm 3 Tuscania XVI sec. Piattello a cavetto con stemma a campo rosso a banda trasversale gialla. Conservaz: molto restaurato.

268 Piattello

D cm 20,5, h cm 5 Deruta XVI sec. inizio. Piatto a cavetto, decorato a penne di pavone. Conservaz: molto mancante.

D cm 19, h cm 3 Viterbo XVI sec. inizi. Piattello con effigie di donna su smalto bianco. Conservaz: piccoli restauri. 110

1.200

150

267 Piatto 265 Piatto

269 Piatto ad alta tesa

D cm 20,5, h. cm 4 Faenza XV sec. fine Piatto a cavetto, decorato nei motivi della rinascenza, con figura di paggio al centro. Conservaz: molto restaurato.

D cm 21,5, h cm 3 Deruta XVI sec. inizi. Piatto campito con decoro a geometrizzazioni floreali, al retro classica marcatura Derutense, una “P” tagliata da barretta orrizzontale, posta quasi alla base della lettera. Conservaz: buona conservazione.

D cm 21,5, h cm 3,5 Viterbo XIV sec. Piatto a tesa rialzata, tipologia Arcaica a Verde in rilievo, decoro a stella inquartata da quattro fiori a tre petali. Al bordo si notano due fori predisposti, ante cottura, atti all’affissione. Conservaz: buona.

130

400

500

271

270 270 Piatto

272 272 Crespina

271 Crespina

D cm 24,5, h cm 5 Faenza XIV sec. fine. Piatto a cavetto, nei decori “a motivi della Rinascenza”, con stella ad otto punte, formata da due quadrati intersecati. Al retro reca la marcatura in blu di figure di agli, nota in Faenza, vedi F Argnani, G Ballardini . Conservaz: buona.

D cm 21, h cm 5 Deruta XVI sec. Crespina Compendiario, con putto alato centrale e ghirlanda fiorita al bordo. Conservaz: intatta, ma priva dell’appoggio.

h cm 6 D cm 23 Faenza XVI sec. Crespina Compendiario con ghirlanda e putto che regge verso l’alto una rondine. Conservaz: intatta.

600

1.000

2.200

22


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ACR

Auctions

Roma münich london

274

273

275

274 Crespina

273 Piatto D cm 35,7, h cm 8 Tuscania XV sec. Grande piatto a tesa rialzata di stile Severo, al centro viene rappresentato un’astore che affronta una serpe, sulla tesa, decoro a monticoli blu ed arancio. Conservaz: documento.

275 Piatto

D cm 28, h cm 8,5 Urbino XVI sec. Crespina Bacellata decorata a Raffaellesche con putto alato inserito entro paesaggio. Conservaz: discreta.

D cm 45,5, h cm 9 Acquapendente XIV sec. fine Grande piatto al cui centro campeggia lo stemma, impresa, di fazione ghibellina dei Colonna con l’augurio di VI VA ai lati della colonna coronata. Conservaz: restauri visibili

2.800 450

2.800

277

276 276 Piatto

278

277 Piatto

D cm 42,3, h cm 4,4 Urbino XVI sec. Grande piatto nel decoro a Raffaellesche, ritrae al centro, suonatore di liuto entro paesaggio. Conservaz: crepa fermata al retro con grappe metalliche.

278 Piatto

D cm 39, h cm 8,5 Acquapendente XVI sec. Piatto di tipologia Derutense, retro marcato con nota sigla di Acquapendente, al centro ritrae figura di donna a mezzobusto scritta “LA ISABETTA” entro cartiglio. Conservaz: medio bassa.

3.200

D cm 21,6, h cm 4,7 Umbro Toscano XVI sec. Piatto a cavetto decorato a quartieri entro la tesa, al centro è ritratto il profilo di un uomo barbuto con copricapo fallico. Conservaz: lacune sulla tesa. 5.000

2.800

23


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