Societa solidale 1 2015

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N. 1 / 2015 | Società Solidale

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DEL CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO SOCIETÀ SOLIDALE Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN

Anno XIII - N. 1 Gennaio - Febbraio 2015

News dalle associazioni Appuntamenti solidali Progettare nel sociale


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GLI SPORTELLI DEL CSV “SOCIETÀ SOLIDALE” CUNEO - (sede) - Via Mazzini, 3 - Orario: Lun. 15-18. Mar-Giov-Ven 8.30-13.00/15-18 CHIUSO mercoledì - Tel. 0171-60.56.60 - Fax 0171-64.84.41 e-mail: segreteria@csvsocsolidale.it ALBA - Corso Europa, 92 - Orario: Lun/Gio/Ven 8.30-13.00; Mart 8.30-13.30, 15-18.30; Merc 15-18; Ven 14.30-18.30. CHIUSO mercoledì mattina, lunedì e giovedì pomeriggio Tel. 0173-36.69.01 - Fax 0173-28.49.42 - Cell. 349-73.07.330 e-mail: alba@csvsocsolidale.it, progettazione.alba@csvsocsolidale.it BRA - Via Magenta, 35 - Orario: Lun 9-13, 15-18.30, Gio 9-13, 15-18.30 Tel. 0172-43.92.36 - Cell. 349-73.07.330 - e-mail: bra@csvsocsolidale.it FOSSANO - Via Roma, 97 - Orario: lunedì e giovedì dalle 9 alle 13 Tel. 339-76.23.653 - e-mail: fossano@csvsocsolidale.it MONDOVÌ - Via Trona, 3/B - Orario: Lun/Mar/Gio 8.30-13. CHIUSO mercoledì Cell. 348-12.87.944 - Tel/Fax 0174-55.47.86 - e-mail: mondovì@csvsocsolidale.it SALUZZO - Piazza Vittorio Veneto, 3 - Orario: Mer 9-13, Ven 15-18.30 Tel/Fax 0175-21.75.32 - Cell. 339-76.23.653 - e-mail: saluzzo@csvsocsolidale.it SAVIGLIANO - Via Garibaldi, 35 - Orario: Lun 15-18.30; Ven 9-13 Tel/Fax 0172-71.66.76 - Cell. 346-14.10.046 - e-mail: savigliano@csvsocsolidale.it

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Editoriale N. 4 / 2014 | Società Solidale

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“Il volontariato, autentico dono di tempo e di talenti”

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l documento “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” che costituisce la traccia per il cammino verso il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale dell’ottobre prossimo, si sofferma sui valori del volontariato e delle relazioni come promozione e difesa dell’umano. Nonostante i livelli ancor troppo alti di corruzione e illegalità presente nel Paese, cresce la tutela della legalità come bene comune e l’impegno educativo continua a rappresentare una delle migliori risorse per il nostro Paese e difesa della promozione della dignità dell’umano. La scuola non cessa di essere un riferimento importante per le famiglie e insieme alla scuola, l’impegno formativo di associazioni che contribuiscono a creare una rete di relazioni sane di cui la famiglia trova un valido supporto. Il volontariato, autentico dono di tempo e di talenti, non cessa di essere un’altra grande risorsa per il Paese, nonché concreta attestazione di valore impareggiabile di ogni essere umano. Alla generosità verso gli ultimi ed i penultimi, notevolmente cresciuta con il dilagare dei drammatici, e spesso tragici, effetti della crisi, oggi tende ad aggiungersi la competenza. Sono tante le persone comuni che si preoccupano di rendere più qualificato il proprio servizio, e le esperienze di reti di professionisti che offrono prestazioni gratuite o a prezzi popolari. Se provassimo a chiederci onestamente che cosa davvero cerchiamo e vogliamo, scopriremmo, forse con sorpresa, un desiderio di comunione al fondo di tutto ciò che siamo e che facciamo. Se una tensione d’incontro si innesca in noi, se siamo capaci di sbilanciarci verso altri con eccedenza e gratuità, è perchè siamo in qualche modo quel che desideriamo. La relazione non si aggiunge dall’esterno a ciò che siamo: noi siamo, di fatto, relazione. Lo siamo prima ancora di sceglierlo o di rigettarlo consapevolmente, perché non veniamo da noi stessi, ma ci riceviamo da altri, non solo all’origine della nostra vita ma in tutto ciò che siamo e abbiamo. La difficoltà a vivere le relazioni è determinata dalla difficoltà a riconoscersi come “donati a se stessi”. Una vera relazione s’intesse a partire dal riconoscersi generati, cioè figli, della nostra umanità.

Giorgio Groppo Presidente CSV Società Solidale


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ocietà Solidale

Periodico d’informazione del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Cuneo Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Cuneo: n. 564 del 6/05/2003 Direttore Editoriale Giorgio Groppo presidenza@csvsocsolidale.it

Direttore Responsabile Giorgia Barile redazione@csvsocsolidale.it

Coordinamento Redazione Debora Sattamino

In questo numero Editoriale ........................................................................... Pag. 3 Scrivilo a Società Solidale ............................................... » 5 Chiedilo a Società Solidale ......................................... » 7 Il Comitato di gestione del Fondo Speciale per il volontariato in Piemonte ................................. » 8 Comunicare nel sociale ............................................... » 9

rivista@csvsocsolidale.it

Notizie dal CSV ............................................................... » 11

Direzione, Amministrazione, Redazione Società Solidale Via Mazzini, 3 - Cuneo Tel. 0171-60.56.60 Fax 0171-64.84.41 E-mail: rivista@csvsocsolidale.it

“I nonni raccontano: la vita e la storia passano attraverso le generazioni” .......................... » 16

Hanno collaborato Cinzia Allocco, Barbara Bedino, Serena Bersezio, Manuela Biadene, Valentina Fida, Elisa Girardo, Paola Isaia, Clara Napoli, Susanna Ruffino, Samanta Silvestri, Noemi Tallone Impaginazione e stampa L’Artistica Savigliano S.r.l. Gruppo Grafico Via Togliatti, 44 - 12038 Savigliano Tel. 0172-22.361 - Fax 0172-21.601 E-mail: info@lartisavi.it Copertina Un’immagine della Scuola dell’Infanzia di Valle Talloria (Diano d’Alba).

La rivista è stampata in 3500 copie e viene inviata gratuitamente Questo numero, gennaio-febbraio è stato chiuso in redazione il 4 marzo 2015

Intervista all’Associazione Anpa sezione di Alba, Langhe e Roero .............................. » 17 Progettare nel sociale ................................................... » 19 Scuola e Volontariato .................................................... » 24 Speciale prodotti bancari per il non profit ............................................................... » 25 Promozione del Dono del Sangue e del midollo nelle Scuole .......................................... » 29 I dieci anni dell’associazione Sportiamo ................ » 31 News dalle Associazioni .............................................. » 32 Appuntamenti Solidali .................................................. » 40 Libri solidali ...................................................................... » 50


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Scrivilo a Società Solidale “Scrivilo a Società Solidale” è una rubrica di dialogo diretto tra redazione e Organizzazioni di Volontariato, uno spazio aperto per riflessioni, commenti, esigenze ed informazioni. Per inviare il proprio contributo: redazione@csvsocsolidale.it

IL COMUNE DI LA MORRA E L’ALBO NAZIONALE PER LA DONAZIONE DEGLI ORGANI Il comune di La Morra è stato il primo in provincia di Cuneo, ed il secondo in Piemonte, ad applicare la normativa regolata dalla legge n. 98 del 2013 che prevede, al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità, venga richiesto al soggetto interessato se desidera o non desidera essere iscritto all’albo nazionale per la donazione degli organi. La sensibilità del sindaco Marialuisa Ascheri con la preziosa collaborazione di Tiziana Martino, responsabile dell’ufficio anagrafe, coadiuvati dai medici del Centro Regionale Trapianti, dottoressa Anna Guermani e dottor Raffaele Potenza hanno permesso di raggiungere questo significativo risultato. Nella conferenza stampa tenutasi il 9 gennaio alla presenza di un numeroso pubblico ed alla quale sono stato invitato come presidente nazionale dell’Aitf (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato), è stata presentata questa iniziativa; e il giorno dopo si è appreso dal Centro Nazionale che era già giunta la prima segnalazione positiva. Aitf ha svolto da tempo, a livello nazionale, una pressante campagna affinché questa norma venisse adottata da tutti i comuni, evidenziando l’anomalia che proprio quegli enti che rappresentano i cittadini e le loro esigenze, non fossero i primi a recepire le obbliga-

torie normative di legge. A tal proposito già nel giugno scorso era stato indirizzato un documento al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ed al Presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Piero Fassino (sindaco di Torino), affinché sollecitassero gli enti locali ad adeguarsi alla legge. A fine dicembre si è appreso con soddisfazione che la segretaria nazionale dell’Anci, anche su sollecitazione del ministero, ha inoltrato agli oltre 8.000 comuni italiani una lettera invitandoli ad affrettarsi ad istituire questo servizio che, peraltro, prevede costi limitati a procedimenti di collegamento software. A tutt’oggi solamente il comune di Roma e quello di Bologna, tra le grandi città italiane, hanno applicato questa disposizione. È quindi maggiormente encomiabile che il comune di La Morra abbia precorso i tempi di propria iniziativa. Quanto prima anche nel comune di Cuneo prenderà avvio questa procedura. A tal proposito è bene ricordare che in Italia vi sono 9.000 persone in attesa di un trapianto di organo e che solamente 3.000 sono gli interventi che si concretizzano ogni anno. Inoltre è bene sapere che la donazione è talvolta possibile anche da parte di persone meno giovani. Ne è testimonianza un recente caso nella nostra provincia che grazie ad una persona quasi ottantenne, è stato possibile salvare la vita a tre pazienti in attesa di organi diversi. La volontà espressa dal singolo all’ufficio anagrafe, con questo sistema (premesso che ognuno può esprimere liberamente anche un diniego, eventualmente anche avesse cambiato idea successivamente), confluisce automaticamente in un repertorio nazionale che, nel malaugurato caso si rendesse necessario, verrebbe immediatamente segnalata alle sale di rianimazione competenti, sollevando le famiglie dal dover assumere decisioni sofferte e difficili nei momenti più dolorosi della loro vita. Marco Borgogno Presidente nazionale Aitf


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MOBILITAZIONE DEI GENITORI PER IL BERE RESPONSABILE Caro direttore, nel 2012 scrissi ai giornali a causa di una scellerata campagna pubblicitaria di un noto locale di Saluzzo che cercava giovane clientela servendosi del “bere” come attrattiva. Ne nacque un bel dibattito, io ricevetti moltissime mail di stima ed invito a proseguire mantenendo alta l`attenzione sull`argomento. Tutte le mail ricevute, tutte le famiglie nostre associate e tutte le istituzioni educative esprimevano una forte preoccupazione per l`uso e l`abuso di alcool che già nei giovanissimi sembra essere un modo di passare le serate. In realtà Saluzzo e i comuni limitrofi, sia a livello di amministrazioni che di scuole e servizi, fanno già molta prevenzione sulla tematica e quindi, all`epoca, risultò inutile organizzare altri eventi che si sarebbero sovrapposti ai già tanti in essere volti a prevenire l`uso di alcool fra i minori e l`abuso fra le persone adulte! Di recente ho letto su La Stampa la notizia della riapertura del bar, per la seconda volta, grazie ad una sospensione del giudice di pace. Così chiedo di nuovo di pubblicare questa mia lettera. Non entro in merito alle disposizioni dei giudici, di cui ho il massimo rispetto, ma non posso tacere il disagio, lo sdegno, la rabbia e lo sconforto che tale episodio provoca in noi genitori e in noi cittadini che sogniamo l`amata democrazia responsabile! Abbiamo la fortuna di avere amministrazioni sensibili alle politiche giovanili e ispirate nell`organizzare percorsi di formazione intelligente, spendiamo risorse economiche e dedichiamo tempo nelle scuole come volontariato e come servizi (Consorzio, Sert, Consultorio…) per sostenere e divulgare forme di divertimento sano, rispetto della legalità e del bere responsabile (mai nessuno in queste zone ha voluto negare il valore economico e culturale del vino o della birra, si è sempre parlato di bere responsabile!). Abbiamo inoltre la fortuna di avere le forze dell`ordine che, pur nelle difficoltà finanziarie in cui versano, ci affiancano in tutto e per tutto negli interventi con le scuole. Io, che vado negli istituti a parlare di sicurezza stradale, sempre mi trovo accompagnato dalla Polizia o dai Carabinieri, due istituzioni sensibilissime, attentissime e che dedicano il tempo e l`anima a sostegno del territorio proponendo la cultura della legalità senza limitarsi a mero ruolo repressivo; questa è una fortuna, una risorsa, una grazia del cielo che non possiamo vanificare con cavilli legali! Alla luce di tutto ciò noi Saluzzesi non ci meritiamo una giustizia così lenta e così separata dalle emergenze del territorio. Non ci meritiamo una giustizia che abbia vie di fuga a favore di logiche utilitaristiche e non contenga meccanismi di emergenza e massima tutela verso tematiche sociali di rilevanza quali la salute dei cittadini, soprattutto in casi di recidiva come quello in essere! Non è tollerabile che meccanismi astrusi di legge renda-

no di fatto inutile il lavoro svolto dalle forze dell`ordine sul territorio favorendo logiche di puro profitto. Non è tollerabile che il mercato e la sua fretta di guadagno stia sempre più soppiantando le regole elementari di salute, la democrazia e vanificando, di fatto, la giustizia intesa come ricerca della responsabile tutela delle persone! A quanto capisco dall`articolo de La Stampa, qui siamo di fronte ad un locale recidivo, per lo stesso reato, che potrà però esercitare in attesa dei tempi di sentenza…assurdo modo di tutelarci! La mia lettera ha lo scopo – Di esprimere solidarietà alle forze dell`ordine, invitarle a non demordere perché hanno il territorio che gli è grato e lo devono sapere e sentirlo vicino; – Ha il desiderio di chiedere alla politica locale di iniziare un serio dibattito su questo tema e sul ruolo dei giudici di pace al fine di evitare un sempre maggior distacco della società civile dalle istituzioni; – Ha l`intenzione di far sapere alla magistratura che cosi come gli siamo vicini quando sono attaccati dai corrotti e dalla casta e gli esprimiamo solidarietà così gli siamo distanti e delusi quando lasciano prevalere logiche utilitaristiche alla tutela immediata della salute pubblica. Caro direttore come sempre amo espormi in prima persona e pertanto mi firmo e lascio un mio indirizzo mail al quale chi vorrà potrà criticarmi o esprimermi solidarietà, credo che il territorio Saluzzese abbia la possibilità di andare a testa alta su questa tematica proprio perché mai e poi mai ha fatto moralismo, ma sempre politiche di raccordo tese a favorire sia il commercio onesto che il divertimento intelligente, siamo la terra di “Fermenti”, siamo la terra di “WineAround”, siamo una terra di produttori ma anche terra di legalità e di gioia nel condividere, siamo un territorio serio e le pagliacciate non le vogliamo tollerare. Botta Alberto Presidente dell’Associazione Segnal’etica onlus e socio dell’Associazione Esserci, entrambe associazioni di genitori albertoluigibotta@gmail.com

SMS CON RICHIESTA SANGUE, ATTENZIONE ALLE BUFALE

In relazione ad annunci e appelli - che girano in rete o via SMS - per donare sangue a favore di bambini leucemici o altri pazienti, vi invitiamo sempre a diffidare e a prendere comunque contatto con la sede AVIS o il centro trasfusionale della vostra città per verificare le reali necessità e programmare insieme a loro la vostra eventuale donazione. Molto spesso questi messaggi che girano sono autentiche bufale o si riferiscono a casi di diversi anni fa già risolti. Vi ricordiamo che la chiamata del donatore, affidata dalla legge 219/05 alle associazioni di volontariato del sangue, non si svolge mediante catene di Sant’Antonio ma contattando direttamente il donatore (per telefono, email, sms o altra modalità stabilita). FONTE www.avis.it


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Chiedilo a Società Solidale ? ???

Borse di studio

Nell’ottica di privilegiare gli strumenti di dialogo, che anche una rivista cartacea può adottare, si propone la rubrica “Chiedilo a Società Solidale”. Il CSV raggruppa i quesiti più ricorrenti nel periodo di riferimento e lo staff del Centro Servizi provvede, di volta in volta, a rispondere. Al fine di valorizzare quel bene che c’è, ma spesso non si vede, le organizzazioni di volontariato possono prevedere l’erogazione di borse di studio a favore di persone meritevoli. Sovente i destinatari sono studenti particolarmente brillanti oppure che si siano distinti nell’ambito di iniziative con le scuole per promuovere la solidarietà. Pur sottolineando la pregnanza valoriale di tale iniziativa, si ricorda tuttavia che anche in questo caso si devono rispettare alcuni adempimenti. Nel caso in cui l’associazione decida di erogare borse di studio il primo consiglio è di rivolgersi a un consulente del lavoro/commercialista. Ancor prima, però, il presupposto fondativo è che nello statuto dell’OdV non sia previsto il divieto a erogare denaro a persone fisiche. Verificato questo aspetto, gli adempimenti saranno i seguenti: • emissione di busta paga o documento assimilabile in qualità di sostituto d’imposta + Cud a fine anno (adempimenti svolti da professionista scelto dall’OdV, servizio NON erogabile dal CSV) • pratica 770 + eventuale dichiarazione Irap l’anno successivo all’erogazione della borsa di studio Per il percipiente le somme di denaro ricevute sono parificate a redditi da lavoro dipendente e devono quindi essere portate in dichiarazione dei redditi. Nel caso di minori, dal genitore o tutore legale. La borsa di studio, a differenza dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, non è soggetta al contributo Inps. Secondo una guida del CSV Verona, occorre tenere presente che per alcuni tipi di attività svolte dai ricercatori potrebbe rendersi obbligatoria l’iscrizione all’Inail, con il pagamento del relativo premio. L’obbligo Inail scatta in presenza di fattori di rischio, a prescindere dalla qualifica del soggetto che lavora. L’obbligo farebbe

capo all’ente erogatore della borsa di studio, indipendentemente dal fatto che l’attività di ricerca venga svolta presso altri enti (ad esempio ospedali). Il premio da pagare viene quantificato con riferimento a salari convenzionali previsti dalle tariffe Inail, applicando la percentuale ivi prevista per il tipo di rischio in esame. Esistono comunque pareri discordanti su tale adempimento in relazione alle concrete modalità di svolgimento della ricerca: luogo, condizioni di rischio, impiego di macchinari o sostanze pericolose, ecc.. Sarà, dunque, opportuno procedere ad una verifica del caso concreto presso la sede Inail competente per territorio.

Esenzione: solo in caso di borse di studio attivate da Enti riconosciuti dal Ministero Pubblica Istruzione (previo accredito secondo le disposizioni del Decreto Lgs. 262/2007) a favore di studenti meritevoli, non ci sono adempimenti né per l’Ente che eroga né per il percipiente. Si tratta però generalmente di Enti pubblici scolastici di II grado (scuole/ enti di ricerca/ecc.) o associazioni che si occupano di formazione come attività istituzionale. Gli uffici del CSV Società Solidale sono a disposizione per fornire informazioni a riguardo.

AL VIA I CORPI CIVILI DI PACE: 500 GIOVANI NEL PROSSIMO TRIENNIO Promuovere in modo imparziale la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona e all’educazione alla pace fra i popoli, al monitoraggio del rispetto dei diritti umani, al sostegno della popolazione civile; questo è il compito che nel prossimo triennio 500 giovani volontari svolgeranno in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto e nelle aree di emergenza ambientale. Gli Enti che potranno partecipare alla sperimentazione devono aver svolto o svolgere da almeno tre anni attività di servizio civile nazionale in tali settori d’intervento. «La partecipazione e l’azione di cittadini - ha detto il Ministro Giuliano Poletti - non deve essere quella del “pronto soccorso”, quando il mercato non ci guadagna e lo Stato non ce la fa arrivano i cittadini in soccorso, ma un intervento che a pieno titolo consenta di esprimere quella cultura delle partecipazione che è già diffusa nel nostro Paese e di cui il servizio civile è già da tempo una concreta testimonianza». Il sottosegretario Luigi Bobba ha illustrato gli aspetti fondamentali del Decreto firmato dai Ministri venerdì scorso, sottolineando che dei 500 volontari previsti nella sperimentazione circa 300 partiranno già entro il 2015. «Con l’istituzione dei Corpi civili di pace, il Governo attingendo anche a sperimentazioni realizzate dalle Ong e dalla Rete dei Caschi bianchi, si propone di dare vita ad interventi volti a promuovere azioni di conciliazione in zone di conflitto, monitoraggio del rispetto dei diritti umani, attività umanitarie a sostegno di profughi, sfollati e migranti e sostegno alle popolazioni civili che fronteggiano emergenze ambientali». La tutela della sicurezza dei giovani in servizio all’estero è affidata agli Enti presso i quali i giovani prestano servizio e garantita da un triplice livello di monitoraggio, così articolato: la scelta dei Paesi in cui svolgere i progetti affidata al Ministero degli affari esteri che verifica l’esistenza delle condizioni di sicurezza; la verifica prima della partenza dei giovani, sempre a cura del Maeci, della sussistenza delle condizioni di sicurezza; durante lo svolgimento del progetto con il continuo monitoraggio da parte del Maeci, che adotterà tutte le misure necessarie, fino al trasferimento o al rimpatrio dei giovani in caso di mutamenti delle originarie condizioni di sicurezza. Per informazioni: Servizio Comunicazione Dgscn, stampa@serviziocivile.it, tel. 06-67.79.26.20/67.79.42.28.


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Il Comitato di gestione del Fondo Speciale per il Volontariato in Piemonte L’articolo 15 della legge 266/91 prevede che le Fondazioni di matrice bancaria effettuino annualmente degli stanziamenti per la costituzione di Fondi Speciali per il Volontariato presso le regioni, da destinare a Centri di servizio che hanno lo scopo di sostenere e qualificare l’attività di volontariato. Il Decreto Ministeriale dell’8/10/97 stabilisce che ogni fondo speciale per il volontariato sia amministrato da un apposito Comitato di gestione Tra i principali compiti del Comitato di gestione vi è quello di istituire uno o più Centri di servizio nella Regione, provvedendo anche a pubblicizzare l’esistenza dei Centri di servizio istituiti e la loro attività. Altri significativi compiti del Comitato sono quelli di ripartire il Fondo speciale tra i Centri di servizio, sulla base dei loro programmi previsionali, e di esercitare attività di controllo sulla rendicontazione dei Centri di servizio, verificandone la regolarità nonché la conformità ai rispettivi regolamenti: il Comitato deve essere in grado di valutare l’effettivo svolgimento da parte del Centro di attività in favore del volontariato in relazione alle singole spese preventivate. Il Comitato provvede inoltre alla cancellazione dei Centri di servizio, ove ne esistano i presupposti. La competenza dei Comitati di gestione, quindi, pur restando escluso ogni controllo di merito su singole attività dei Centri, comprende sia un’attività di controllo, intendendo per controllo l’analisi della rispondenza alle norme esplicite che regolano il sistema, sia un’attività di verifica nel senso di analisi circa l’adempimento delle attività in modo fedele e conforme alla programmazione delle stesse. Questa competenza si configura come diritto-dovere ai fini di garantire la comunità rispetto al corretto utilizzo delle risorse messe a disposizione del sistema. Il Comitato di

Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato in Piemonte convoglia i fondi provenienti dalle dodici Fondazioni di matrice bancaria piemontesi e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

Di recente, sono stati nominati i rappresentanti del volontariato all’interno del Comitato di Gestione e il secondo vice presidente. Di seguito l’elenco dei membri alla data attuale.

COMPOSIZIONE COMITATO DI GESTIONE DEL FONDO SPECIALE PER IL VOLONTARIATO IN PIEMONTE BIENNIO 23 LUGLIO 2014/22 LUGLIO 2016 Maria Pia BRUNATO Roberta DELBOSCO Ferdinando GIANOTTI Vincenzo Emanuele GOVERNALE Barbara GRAGLIA Silvio MANDARINO Giuseppe MANZONE Mario Paolo MOISO Doriana NASI Valeria ROSTAGNO Sergio TARICCO Maria Paola TRIPOLI Lina VISENTIN In attesa di nomina In attesa di nomina

Compagnia di San Paolo Compagnia di San Paolo Fondazione C.R. Asti Fondazione C.R. Alessandria Enti locali ACRI A.V.O. Regionale Piemonte A.N.P.A.S. FIDAS A.D.S.P. Compagnia di San Paolo Fondazione C.R. Cuneo Orizzonti di Vita Piemonte Compagnia di San Paolo Regione Piemonte Ministero del lavoro e politiche sociali

Presidente: Dott.ssa Maria Pia BRUNATO Vice Presidente Vicario: Dott. Sergio TARICCO Vice Presidente: Dott. Giuseppe MANZONE Nella giornata di martedì 24 febbraio una delegazione del Co.ge. composta dalla presidente e dai vice presidenti ha fatto visita al Centro servizi per il Volontariato “Società Solidale” incontrando il presidente Giorgio Groppo e il Consiglio direttivo.


Scatti solidali

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Comunicare nel Sociale

a cura di Giorgia Barile

Nel mondo della solidarietà attraverso i media È la rubrica dedicata alla comunicazione sociale, una navigazione nel mondo dei mass media locali, nazionali e internazionali, dal punto di vista della solidarietà. Ciò che qua e là, dunque, il Volontariato propone attraverso i diversi mezzi di comunicazione di massa. OLTRE FACEBOOK E TWITTER, ECCO QUAL È IL CONFINE TRA ATTIVISTI E SPETTATORI La proliferazione dei social media, soprattutto Facebook, Twitter e Youtube, ha profondamente influito su come il non profit si avvicina ed elabora le sue strategie comunicative. Qual è l’impatto e quali sono le opportunità che i social media possono avere, soprattutto, per le piccole e medie associazioni? Non esistono molte ricerche in questo campo, ma è certo che circa il 66% delle organizzazioni non profit in Italia ha entrate sotto i 30 mila euro o anche meno. Per servire meglio le loro comunità, le piccole e medie organizzazioni sono sempre alla caccia di nuovi metodi per calamitare l’attenzione del pubblico e raccogliere fondi. I social media sono uno strumento con un grande potenziale. Nel 2012 circa il 98% delle associazioni americane erano presenti almeno su una delle due piattaforme e più dell’85% di queste lo era su Facebook. Eppure è possibile che Facebook e Twitter non stiano aiutando il non profit secondo i suoi scopi. «Ciò che manca a molti social network – afferma Kimberly LyonsBriley, che si occupa di gestione e sviluppo di servizi per il volontariato - è il tocco personale. Alle persone manca l’interazione faccia a faccia. Infatti molte organizzazioni sono ancora preoccupate per lo slacktivism (il perder tempo, il cincischiare, il battere la fiacca). Le persone possono guardare e non agire?». Sembra che i social media aiutino ad attivare i legami interpersonali, tuttavia i reclutati sono suscettibili allo stesso “paradosso della vita comunitaria”: hanno pochi incentivi a contribuire perché ipotizzano che milioni di altri lo faranno. L’analisi rivela una relazione inversa tra la vasta mobilitazione online di un movimento sociale e la partecipazione concreta. Quando si è trattato di reclutare per donare alla causa “Save Darfur”, il più popolare sito di social network non è stato all’altezza. Facebook, conclude lo studio, è meno utile di uno strumento apposito di mobilitazione e di marketing, anche se ha permesso a più di un milione di individui di manifestare il loro malcontento sulla situazione in Darfur. In altre parole, invece di sostenere il concetto di social media come gateway per l’impegno civico, la rapida crescita della protesta è seguita da un’ancora più veloce declino dell’impegno. FONTE: www.ciessevi.org da un articolo di Elisabetta Bianchetti.

RP ONLINE - SOCIAL, MOBILE E VIDEO, I TREND DEL 2015 Il 2015 sarà probabilmente l’anno definitivo di consacrazione dei social media come strumento di business da integrare in una strategia di comunicazione più ampia. Quali saranno, allora, le sfide della comunicazione futura? Un mondo sempre più connesso Il report aggiornato a gennaio 2015 di WeAreSocial stato del digitale fotografa un mondo sempre più connesso, in particolare attraverso i dispositivi mobili. Questi i dati principali: • Internet è mobile: se gli utenti internet continuano a crescere (più di tre miliardi nel mondo, + 21% rispetto all’anno scorso) le connessioni via mobile hanno superato addirittura la popolazione mondiale! Trend confermato in Italia dove gli utenti Internet attivi 36.6 milioni (circa il 60% della popolazione), ma la penetrazione dei device mobili raggiunge il 135%. • Il mondo è sempre più social: quasi il 30% della popolazione mondiale ha un account attivo sui social media. In Italia sono 28 milioni le persone che usano almeno un social (46% della popolazione) e, di questi, 22 milioni accedono da mobile. Inoltre le app di messaggistica istantanea confermano la loro crescita. Possiamo ipotizzare le sfide che le organizzazioni dovranno affrontare e cavalcare nel corso del 2015: • social media marketing: si sfrutteranno sempre di più le opportunità offerte dalle strategie di social media marketing per raggiungere il proprio pubblico e conquistare la fiducia. Inoltre il crescente successo delle app di messaggistica istantanea imporrà di sviluppare una presenza attiva su queste piattaforme (nel nostro paese WhatsApp supera Facebook). • Content is the King: il social media marketing si declinerà in content marketing. I contenuti ora diventano determinanti per il successo di qualsiasi obiettivo di comunicazione. Solo attraverso contenuti coinvolgenti, pensati per il web aziende e organizzazioni potranno raggiungere i loro pubblici e conquistarne la fiducia accrescendo reputazione (branding) e, quindi, raggiungendo risultati commerciali (marketing). • Il video per il visual storytelling: strumento in rapida crescita, perfetto per la narrazione del brand, sono molteplici gli usi e le declinazioni che potrà assumere nel 2015. Infatti il video è sempre più social tanto che Facebook ha superato Youtube come numero di video visualizzati a ottobre 2014. Queste le possibili tendenze per l’anno che verrà. Al di là


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dei possibili margini di errore una cosa sembra certa: la necessità per tutto il mondo organizzativo di un aggiornamento continuo che sviluppi competenze, ma soprattutto sensibilità e intuizione utili a prevedere o addirittura anticipare i cambiamenti in atto. Il fattore umano sarà sempre determinante perché Internet è un mondo di cui noi siamo, nel bene e nel male, gli artefici. FONTE: Rp online di Valentina Citati QUESTIONE D’IMMAGINE: UN’INDAGINE SULLA COSTRUZIONE DELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO In che modo la grande informazione italiana rappresenta visivamente le tematiche sociali, come la disabilità, l’immigrazione o la povertà? È la domanda alla base di “Questione d’Immagine”, il progetto che vuole indagare i meccanismi di costruzione dell’immaginario collettivo sulle tematiche sociali e i rischi di discriminazione delle minoranze, attraverso l’analisi delle fotografie e dei servizi video dei principali media nazionali. È finanziato da Open Society Foundations e promosso da Redattore Sociale, dall’associazione Parsec, dall’associazione Zona e da un gruppo di fotografi e video-maker di livello internazionale uniti dalla passione per la documentazione della società e per la sperimentazione di nuovi linguaggi nel video, nella fotografia e nel giornalismo. Le tematiche selezionate sono nove: aids, disabilità, droghe, genere e orientamento sessuale, immigrazione, povertà ed emarginazione, prostituzione e tratta, rom, salute mentale. Le più importanti hanno delle sotto categorie. Per ogni tema viene fatta un’ampia ricerca nei media, selezionando una serie di casi tipo, e viene elaborata un’analisi. Il risultato del progetto sarà contenuto in un sito internet, online prossimamente, che vuole essere uno strumento di discussione ‘pionieristico’ per aprire la strada alla riflessione sugli errori che possono esserci nella selezione, nel montaggio e nella presentazione delle immagini su tematiche sensibili. Attraverso una serie di casi simbolo, visti su differenti mezzi di informazione (quotidiani nazionali di diverso orientamento, settimanali nazionali e i telegiornali delle tre reti della Rai), si cerca di ricostruire il puzzle che emerge dal complesso della narrazione dei media. Nel caso dei servizi del telegiornale, oltre alle immagini utilizzate viene tenuta in considerazione anche l’associazione con il testo del servizio, a volte il posto nella scaletta o nei titoli di testa. Nel caso delle fotografie, la coerenza con i titoli e le didascalie è uno degli elementi centrali. Sui temi in cui ci sono prescrizioni deontologiche, come con la Carta di Roma, si tiene conto anche di questo. Questione d’Immagine unisce competenze diverse: giornalistiche, fotografiche, antropologiche e sociologiche. Si arriva così a decostruire alcuni tipici cliché della produzione dei media. Ad esempio, su una delle tematiche più importanti, l’immigrazione, vediamo l’opposizione tra l’immigrato di successo e l’africano di Rosarno, sfruttato nei campi. Due facce della stessa medaglia. Scritto da Alessia Ciccotti. FONTE: www.csvnet.it #MENOGIORNALIMENOLIBERI: PETIZIONE PER SALVARE OLTRE 200 TESTATE NON PROFIT Una palla di giornali malamente accartocciati: è il simbolo della campagna di comunicazione “Meno Giornali =

Meno Liberi” lanciata da nove associazioni e sindacati del settore (Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, Mediacoop, Federazione Italiana Liberi Editori, Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Articolo 21, Sindacato Lavoratori Comunicazione Cgil, Associazione Nazionale Stampa Online, Unione Stampa Periodica Italiana) per salvaguardare il pluralismo dell’informazione e per una riforma urgente dell’editoria I promotori hanno pubblicato una petizione sul sito www. menogiornalimenoliberi.it e su tutti i social network con l’hashtag #menogiornalimenoliberi, con cui si chiede di mettere mano ai tagli immotivati del contributo diretto all’editoria e di avviare subito un tavolo di confronto sull’indispensabile riforma dell’intero sistema dell’informazione (giornali, radio, tv, internet). Sono oltre 200, infatti, le testate non profit che rischiano di chiudere sul territorio nazionale, lasciando sul campo 3.000 posti di lavoro tra giornalisti, grafici e poligrafici. Quotidiani locali, riviste di idee, periodici di comunità, settimanali cattolici, organi di informazione delle minoranze linguistiche, ma anche giornali nazionali di opinione. Un mondo messo in crisi dal taglio dei contributi 2013 (dimezzati retroattivamente a bilanci già chiusi) e 2014. I numeri descrivono una realtà di 300 milioni di copie distribuite in meno ogni anno, 500mila pagine di informazione che verranno a mancare, con danni gravissimi per l’indotto (tipografie, trasporti, distributori, edicole) e le economie locali. I promotori calcolano che i costi per lo Stato saranno largamente superiori al valore del Fondo per il contributo diretto all’Editoria, individuabile, per il 2015, in circa 90 milioni di euro. Nell’ultimo anno hanno chiuso circa 30 testate e hanno perso il lavoro circa 800 giornalisti. Duramente colpita anche la categoria dei grafici e poligrafici, più di 1000 dei quali sono stati espulsi dal mondo del lavoro. «Il paradosso – dicono i promotori – è che in questo modo le cooperative e le realtà editoriali senza scopo di lucro pagheranno due volte gli abusi che si sono verificati in passato e che giustamente sono stati denunciati a più riprese: prima perché c’erano soggetti che ricevevano indebitamente i contributi, ora perché la battaglia per l’abolizione dei finanziamenti pubblici portata avanti da alcune forze politiche rischia di farle scomparire per sempre». «La Carta fondamentale dei Diritti dell’Unione Europea impegna ogni Paese a promuovere e garantire la libertà di espressione e di informazione, – dicono ancora – mentre lo Stato italiano è agli ultimi posti in Europa per l’investimento pro capite a sostegno del pluralismo dell’informazione». «Senza questi giornali – scrivono i promotori nell’appello – l’informazione italiana sarebbe in mano a pochi grandi gruppi editoriali e in molte regioni e comuni rimarrebbe un unico soggetto, monopolista di fatto, dell’informazione locale e regionale. Senza questi giornali, impegnati da sempre a narrare e confrontare con voce indipendente testimonianze e inchieste connesse a specifiche aree di aggregazione sociale e culturale e ad affrontare con coraggio tematiche di particolare rilevanza a livello nazionale, l’informazione italiana perderebbe una parte indispensabile delle proprie esperienze». Scritto da Alessia Ciccotti. FONTE: www.csvnet.it.


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a cura di Giorgia Barile

NOVITÀ NORMATIVE LEGGE DI STABILITÀ, I FONDI IN AMBITO SOCIALE Approvata dal Senato la nuova versione della legge di stabilità. Questo è quanto sembra emergere relativamente ai fondi in ambito sociale. • Fondo nazionale politiche sociali: sostanzialmente invariato intorno ai 315 milioni. Sventato il pericolo della prima versione, che caricava su questo capitolo anche il fondo per la prima infanzia, che godono adesso di un budget dedicato di 100 milioni • Fondo per le non autosufficienze: si era partiti male, con una diminuzione; dopo la protesta delle associazioni dei disabili si è passati dai 350 milioni di quest’anno a 400 per il 2015 • Fondo infanzia e adolescenza: piccola diminuzione rispetto al 2014, stanziamento di poco meno di 30 milioni • Fondo politiche per la famiglia: una sorta di fondino di riserva nella prima versione, ora è quotato 18 milioni, poco meno del 2014. Va però segnalata la destinazione di 202 milioni alle famiglie con nuovi nati e di 45 alle famiglie numerose • Fondo politiche giovanili: diminuisce da 16.7 a 5.7 milioni • Fondo pari opportunità: circa 20 milioni, simile al 2014 se non si considerano i circa 10 milioni del piano antiviolenza del DL 102/2013 • Fondo minori stranieri non accompagnati: 32.5 milioni, contro i 40 preesistenti • Fondo Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati): 187 milioni • 5×1000: incrementato da 400 a 500 milioni, che potrebbero essere capienti per adempiere alla gran parte delle richieste dei cittadini • Fondo servizio civile: alla fine aumenta lievemente rispetto all’anno scorso, assestandosi su 115 milioni (circa pari alla cifra del 2011 • Social Card: confermata la “vecchia” social card dell’era Tremonti su 250 mila euro, non chiaro il destino della nuova social card di cui è iniziata la sperimentazione • Parziale attenuazione anche del meccanismo di penalizzazione fiscale delle fondazioni bancarie – stimata in 260 milioni – dal momento che, nei prossimi anni esse potranno, almeno rispetto alla maggiore tassazione quest’anno, godere di un credito di imposta • Misure per l’inserimento di disabili nel mondo del lavoro per un ammontare di 20 milioni • Sono previsti 50 milioni per sostenere gli investimenti delle imprese sociali

• Da segnalare che, entro il budget trasferito alle azien-

de sanitarie, è prevista una destinazione specifica pari a 50 milioni per le ludopatie. • Leggermente aumentati, da 170 a 180, i milioni destinati alla cooperazione internazionale • Leggermente aumentati i fondi per l’acquisto di derrate alimentari (10 milioni) • Servizio Civile - con i 50 milioni che vanno ad aggiungersi ai 65 milioni già previsti. La dotazione ordinaria sarà quindi di 115 milioni nel 2015 e 113 milioni nel 2016 e 2017. Novità nelle deduzioni/detrazioni per erogazioni liberali alle Onlus: il nuovo comma 1.1 dell’art. 15 del Tuir (Dpr 917/1986) “detrazioni per oneri” prevede, a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2014, la detraibilità delle spese per erogazioni liberali con aliquota del 26% (questo già dal periodo d’imposta 2014) su un importo massimo di euro 30.000 annuali (fino al 31 dicembre 2014 tale importo massimo era di euro 2.065 annuali). Le modifiche, inoltre, all’art.2 comma 100 lettera h) del Tuir prevedono che, sempre per il periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2014, siano deducibili le erogazioni liberali in denaro effettuate da aziende per un importo pari ad euro 30.000 annuo, ovvero pari al 2% del reddito d’impresa. Resta fermo l’obbligo di effettuare le erogazioni alle Onlus, proprio come prima, attraverso un mezzo di pagamento tracciabile. FONTE: infocontinua CSV

#DIAMOCIUNAMANO: NUOVI VOLONTARI TRA CHI BENEFICIA DI UN SOSTEGNO AL REDDITO Chi beneficia di un sostegno al reddito potrà svolgere un’attività volontaria in favore della propria comunità. A stabilirlo è il decreto che disciplina le modalità di attuazione della misura sperimentale, introdotta dall’articolo 12 del decreto-legge 90 del 2014, convertito dalla Legge 114/2014. Come primo passo, Cliclavoro www.cliclavoro.gov.it è il luogo dove i cittadini interessati potranno conoscere i progetti di volontariato che potranno riguardare i seguenti settori di pubblica utilità: Accoglienza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili; Accompagnamento e assistenza sociale; Assistenza sanitaria e socio-sanitaria; Cultura, turismo e ricreazione; Educazione ed istruzio-


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NOTIZIE dal CSV ne; Inclusione sociale e pari opportunità; Promozione della cittadinanza attiva e partecipata; Protezione civile; Protezione dell’ambiente; Sport; Sviluppo economico e coesione sociale; Tutela e protezione dei diritti e contrasto alle discriminazioni; Tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. L’Inail, su richiesta di comuni o degli altri enti locali, verificherà che il destinatario sia effettivamente un percettore di ammortizzatori sociali, comunicando tramite Pec l’attivazione della copertura assicurative. Le modalità e criteri per il riconoscimento e la certificazione dei crediti formativi saranno determinati da un apposito decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per informazioni scrivere a: diamociunamano@lavoro.gov.it. Le persone che ricevono un sostegno al reddito possono essere invitati a rendersi disponibili per attività di volontariato in favore della comunità di cui fanno parte, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore e da comuni o enti locali. In particolare, può accedere alla misura sperimentale chi beneficia di: • cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, anche in deroga alla vigente normativa; • integrazione salariale e contributo a seguito di stipula di contratti di solidarietà; • indennità di mobilità, anche in deroga alla vigente normativa, Aspi e mini-Aspi; • prestazioni, legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, anche a carico dei Fondi di solidarietà; • altre prestazioni di natura assistenziale finalizzate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e di difficoltà della persona, erogate a livello nazionale e locale. Per avviare concretamente questa iniziativa e poter verificare i risultati attesi, i comuni e le organizzazioni di terzo settore sono invitati a informare i cittadini sulle caratteristiche e le finalità della misura sperimentale. La copertura assicurativa Inail sarà a carico di un Fondo, di durata biennale, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Come funziona: dopo aver ricevuto la disponibilità della persona e verificato il possesso dei requisiti, l’organizzazione di terzo settore potrà richiedere all’Inail l’attivazione della copertura assicurativa. È stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Ministero, l’Anci e il Forum Nazionale del Terzo Settore, coinvolti già nelle fasi di predisposizione del provvedimento, per individuare e promuovere le modalità di diffusione, attuazione e valorizzazione di questa misura. FONTE: www.csvnet.it

NUOVA AUTORIZZAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI Il Garante per la protezione dei dati personali ha rilasciato la nuova “Autorizzazione al trattamento dei dati sensibili da parte degli organismi di tipo associativo e delle fon-

dazioni” 11 dicembre 2014 n. 3 (Gazzetta ufficiale del 30 dicembre 2014, n. 301). Disciplina il trattamento effettuato da associazioni senza scopo di lucro per il perseguimento di scopi determinati e legittimi individuati dallo statuto, relativamente ai dati personali degli aderenti o dei soggetti che in relazione a tali finalità hanno contatti regolari con l’associazione, sempre che i dati non siano comunicati all’esterno o diffusi e l’associazione determini idonee garanzie relativamente ai trattamenti effettuati, prevedendo espressamente le modalità di utilizzo dei dati con determinazione resa nota agli interessati all’atto dell’informativa. Per i fini predetti, il trattamento dei dati sensibili può riguardare anche la tenuta di registri e scritture contabili, di elenchi, di indirizzari e di altri documenti necessari per la gestione amministrativa dell’associazione o per l’adempimento di obblighi fiscali. L’autorizzazione non riguarda i dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, ai quali si riferisce l’autorizzazione generale n. 2/2014. Il trattamento può avere per oggetto gli altri dati sensibili di cui all’art. 4, comma 1, lett. d) del Codice, idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale. L’autorizzazione ha efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2016. FONTE: Confini online.

CAMBIA L’ARTICOLO UNO: LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE PORTERÀ UN “CODICE DEL TERZO SETTORE” ROMA – Primo risultato concreto per la Commissione Affari sociali impegnata a Montecitorio nell’esame del disegno di legge delega di riforma del Terzo settore: sono stati infatti approvati alcuni emendamenti che modificano il primo articolo del testo, quello che definisce la portata generale del provvedimento. Il nuovo articolo 1, in particolare, modifica la definizione di “Terzo settore” che compariva nel testo presentato nel luglio 2014 dal Governo: ne viene fuori una definizione più equilibrata, che raccoglie i suggerimenti arrivati dal mondo del Terzo settore e che fotografa gli aspetti essenziali di queste organizzazioni. Altra novità, quella dell’esplicita previsione di un “codice del Terzo settore” con il quale arrivare ad una revisione organica della disciplina (anche tributaria) applicabile agli enti di Terzo settore. Nel dettaglio, il primo comma dell’articolo 1 recita che “al fine di sostenere la libera iniziativa dei cittadini che si associano per perseguire il bene comune, di elevare i livelli di cittadinanza attiva, coesione e protezione sociale favorendo la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona, di valorizzare il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa, in attuazione degli articoli 2, 3, 18, e 118, quarto comma, della Costituzione, il Governo è delegato ad adottare,


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NOTIZIE dal CSV entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, decreti legislativi in materia di disciplina del Terzo settore”. E continua dicendo: “Per Terzo settore si intende il complesso degli enti privati costituiti con finalità civiche e solidaristiche che, senza scopo di lucro, promuovono e realizzano attività d’interesse generale, anche mediante la produzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale conseguiti anche attraverso forme di mutualità, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con le finalità stabilite nei rispettivi statuti o atti costitutivi”. Cambia anche il comma successivo: viene previsto quindi che con i decreti delegati si provvede (lettera a) “alla revisione della disciplina del titolo II del libro primo del codice civile in materia di associazioni, fondazioni e altre istituzioni di carattere privato senza scopo di lucro, riconosciute come persone giuridiche o non riconosciute” e (lettera b) “al riordino e alla revisione organica della disciplina speciale e delle altre disposizioni vigenti relative agli enti del Terzo settore di cui al comma 1, compresa la disciplina tributaria applicabile a tali enti, mediante la redazione di un apposito codice del Terzo settore, secondo i princìpi e i criteri direttivi di cui all’articolo 20, commi 3 e 4, della legge 15 marzo 1997, n.59 e successive modificazioni”. Nel corso della seduta la relatrice Donata Lenzi ha ricordato che il libro primo, titolo II, del codice civile, “interessa una platea di soggetti estremamente diversificata e solo in parte inclusi nel Terzo settore e che pertanto la revisione prevista dalla lettera a) riguarderà realtà assai differenziate”. Peraltro “l’esigenza di tale riordino è comunque motivata sia da ragioni storiche per superare l’impostazione pensata durante il fascismo basata sull’autorizzazione prefettizia, sia dall’opportunità di separare le attività dal forte contenuto imprenditoriale, anche per assicurare maggiore tutela ai creditori”. Quanto invece alla lettera b), va notato che se il testo del Governo accennava alla necessità del riordino a coordinamento delle disposizione vigenti in materia “anche mediante la redazione di un apposito testo unico recante la disciplina degli enti e delle attività del Terzo settore”, la versione della legge delega effettivamente approvata dalla Commissione Affari sociali pare non lasciare margini di scelta prevedendo che tale riordino sia fatto “mediante la redazione di un apposito codice del Terzo settore”. FONTE: Redattore Sociale.

RIFORMA TERZO SETTORE: PROSEGUONO I LAVORI MA LA XII COMMISSIONE ACCANTONA GLI EMENDAMENTI SULL’AGENZIA Proseguono alla Camera i lavori della XII Commissione Affari Sociali sul Disegno di Legge Delega per la Riforma del Terzo Settore: ecco le novità sugli articoli 2 e 3. La redazione di Infocontinua Terzo Settore, il portale di informazione sulle tematiche fiscali e amministrative

per il non profit, ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti sul Disegno di Legge Delega per la Riforma del Terzo Settore. La Commissione Affari Sociali della Camera ha completato parte della discussione sugli articoli 2 e 3 del DDL approvando anche un passaggio dell comma 1 - art. 3 che riguarda la revisione dei Centri di Servizio per il Volontariato e che riportiamo di seguito: “e) revisione del sistema dei centri di servizio per il volontariato, di cui all’articolo 15 della legge 11 agosto 1991, n. 266, prevedendo che gli stessi siano promossi da organizzazioni di volontariato per finalità di supporto tecnico, formativo e informativo degli enti del Terzo settore nonché per il sostegno di iniziative territoriali solidali. I centri di servizio per il volontariato assumono personalità giuridica in una delle forme previste per gli enti del Terzo settore di secondo livello e al loro finanziamento si provvede stabilmente con le risorse previste dall’articolo 15 della legge 11 agosto 1991, n. 266. Qualora ricorrano all’utilizzo di risorse diverse da quelle di cui al periodo precedente, le stesse sono ricomprese in una contabilità separata. Al controllo delle attività e della gestione dei centri di servizio provvedono organismi regionali e nazionali la cui costituzione è ispirata a criteri di efficienza e di contenimento dei costi di funzionamento. Tali costi non possono essere posti a carico delle risorse di cui all’articolo 15 della legge 11 agosto 1991, n 266”. Al momento invece sono stati accantonati gli emendamenti relativi all’Agenzia per il Terzo Settore, che saranno discussi successivamente. FONTE: www.csvnet.it. Ecco il commento del Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Pietro Barbieri: «Confermiamo il giudizio positivo che avevamo già espresso per l’approvazione del primo articolo della Riforma. La strada intrapresa è quella giusta, e sta portando, anche nel caso di questi due articoli, alla formulazione di un testo equilibrato che va ad integrare alcune parti invece più carenti nella prima versione. Ringraziamo la Commissione per il buon lavoro che sta svolgendo e che auspichiamo prosegua in questa direzione». FONTE: www. nonprofitonline.it.

TRASPORTO SANITARIO AL VOLONTARIATO: LA CORTE UE DÀ RAGIONE AD ANPAS L’11 dicembre, con la sentenza C-113/13 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha riconosciuto agli enti non profit la possibilità di svolgere trasporto sanitario di urgenza e di emergenza con affidamento diretto, senza gara d’appalto, secondo i principi di universalità, di solidarietà e di efficienza economica. «Una sentenza spartiacque e una vittoria per Anpas,- si legge in una nota dell’Associazione nazionale pubbliche assistenze - dopo un lungo iter iniziato nel 2010 con la convenzione stipulata dall’Asl 5 della Liguria con Anpas Liguria per il trasporto sanitario di urgenza senza gara d’appal-


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NOTIZIE dal CSV to e il successivo ricorso di altre due cooperative (San Lorenzo e Croce Verde Cogema), che hanno chiesto l’annullamento delle convenzioni, facendo riferimento alla direttiva 2004/18/CE relativa all’aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi». Anche in riferimento all’articolo 118 della Costituzio-

ne, alla legge 266/1991 sul volontariato e alla legge 833/1978 che istituisce il servizio sanitario nazionale, i giudici di Lussemburgo hanno stabilito che il modello ligure ha mantenuto un servizio accessibile a tutti e ha perseguito gli obiettivi di solidarietà ed efficienza di bilancio. FONTE: CSVnet

NOVITÀ FISCALI TABELLE ACI 2015 COSTI CHILOMETRICI DI AUTO E MOTOCICLI Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 294 del 19 dicembre 2014 – supplemento ordinario, il Comunicato del 19 dicembre 2014 dell’Agenzia delle Entrate relativo alle Tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio di autovetture e motocicli elaborate dall’Aci ai sensi dell’Art. 3, comma 1, del decreto legislativo 2 settembre 1997, n. 314. FONTE: Infocontinua CSVNet.

MODELLO EAS PER MODIFICHE DI DATI SOSTANZIALI Gli enti associativi tenuti all’invio del modello Eas, in caso di modifiche dei dati, sono obbligati entro il 31 marzo 2015 a presentare una nuova dichiarazione completa contenente le variazioni intervenute nel 2014. Si ricorda che sono esonerati dall’adempimento le associazioni di volontariato iscritte ai registri del volontariato di cui alla legge 266/91. Non devono essere comunicate le variazioni relative ai seguenti dati: • modifica del dati anagrafici dell’ente e/o del rappresentante legale nel caso in cui siano già stati comunicati attraverso i modelli Aa5/6 (per i soggetti non titolari di partita Iva); • ammontare dei contributi pubblici ricevuti (dichiarazione n. 31); • ammontare delle erogazioni liberali ricevute (dichiarazione 30); • numero dei soci e/o associati dell’ente associativo (dichiarazione n. 24); • ammontare delle entrate (dichiarazione n.23); • costo sostenuto per messaggi pubblicitari (dichiarazione n.21); • il solo ammontare dei proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità percepiti occasionalmente o abitualmente (ultima parte della dichiarazione n.20); • numero e giorni per l’organizzazione di manifestazioni di raccolta fondi (dichiarazione n.33). Il Modello Eas è stato introdotto dall’articolo 30 del decreto legge 185/2008: gli enti associativi di natura privata per poter continuare a fruire dei benefici di legge (non imponibilità dei corrispettivi, delle quote e dei contributi – articolo 148 del Tuir e articolo 4 del Dpr 633/1972), devono possedere i requisiti qualificanti previsti dalla normativa tributaria e sono tenuti a co-

municare all’Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali, per consentire gli opportuni controlli. Infine, nel caso in cui l’associazione perda i requisiti per usufruire dei benefici fiscali, il modello Eas va ripresentato entro 60 giorni compilando l’apposita sezione “Perdita dei requisiti”.

5 PER MILLE 2012: ELENCO COMPLESSIVO DEGLI ENTI AMMESSI IN UNA O PIÙ CATEGORIE DI BENEFICIARI L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile l’elenco, aggiornato al 25 febbraio 2015, di tutti gli enti destinatari del contributo ammessi in una o più categorie di beneficiari: o Onlus e volontariato o Ricerca scientifica o Ricerca sanitaria o Attività svolte dai Comuni o Associazioni sportive dilettantistiche o Attività tutela, promozione e valorizzazione beni culturali e paesaggistici FONTE: www.agenziaentrate.gov.it

NOTIZIE DAL NO PROFIT AUTOCONVOCAZIONE DEL VOLONTARIATO ITALIANO Roma. Sabato 9 – domenica 10 maggio 2015. Lanciata il 5 dicembre 2014 in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato l’iniziativa è promossa da Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, ConVol - Conferenza Permanente delle Associazioni Federazioni e Reti di Volontariato e CSVnet - Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato. Coinvolgerà i volontari che aderiscono alle decine di migliaia di organizzazioni presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale che ogni giorno operano per il bene comune e che, attraverso il loro agire gratuito e volontario, creano occasioni di partecipazione e promozione umana e sociale. Contatti Ufficio stampa: Forum Nazionale del Terzo Settore stampa@forumterzosettore.it, www.forumterzosettore.it; CSVnet ufficiostampa@csvnet. it, www.csvnet.it; ConVol aolascarsi@gmail.com.


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NOTIZIE dal CSV NOTIZIE DAL CSV L’UFFICIO PROVINCIALE DEL REGISTRO DEL VOLONTARIATO CAMBIA INDIRIZZO Si comunica che l’ufficio provinciale di Cuneo che si occupa del Registro del Volontariato, dal 9 dicembre si è trasferito in corso Nizza 21. Restano invariati il telefono 0171-44.58.59, il fax 017144.59.08 e l’email settore.politichesociali@provincia.cuneo.it. Per richiedere un colloquio con la referente Maria Assunta Bergesio è consigliabile telefonare e fissare un appuntamento. La corrispondenza deve essere inviata a: Provincia di Cuneo - Direzione Servizi ai cittadini e imprese - Settore Politiche sociali e famiglia - Ufficio Volontariato - Corso Nizza 21 - 12100 CUNEO. Per informazioni: tel. 0171-44.58.59, fax 0171-44.59.08, email protocollo@provincia.cuneo.legalmail.it; settore.politichesociali@provincia.cuneo.it.

CORSI DI FORMAZIONE CSV 2015 Nei prossimi mesi saranno attivati i corsi di formazione gratuiti organizzati dal CSV Società Solidale e rivolti alle Organizzazioni di Volontariato della provincia, che operano ai sensi della Legge 266/91. I corsi in programma nel 2015 verteranno sulle seguenti tematiche: informatica – progettazione – contabilità, bilancio e attività commerciali marginali – normativa OdV – comunicazione esterna –fund raising – people raising – dinamiche di gruppo – inglese per OdV A tutte le OdV sarà inviato l’opuscolo contenente l’offerta formativa completa; la promozione sarà attuata anche mediante i comunicati stampa ai giornali locali, locandine e volantini informativi disponibili presso la sede e gli sportelli territoriali del CSV e l’aggiornamento costante del sito web con le informazioni principali sui corsi.

L’ASSOCIAZIONE AMA FAMIGLIE ADOTTIVE SI PRESENTA L’associazione Famiglie adottive Ama nasce dall’esigenza di impegnarsi in una dimensione di auto mutuo aiuto di un gruppo di genitori adottivi, maturata in seguito alla partecipazione ai corsi di post adozione organizzati dall’equipe del consorzio socio assistenziale del territorio (Alba). Uno spazio in cui continuare un lavoro di condivisione, riflessione e supporto su esperienze comuni relative all’adozione e all’essere genitori adottivi nello specifico. L’equipe del consorzio socio-assistenziale per un intero anno ha messo a disposizione del gruppo sia la consulenza delle operatrici, sia la disponibilità di una consulente, una psicologa, quale conduttore/facilitatore degli incontri del gruppo. Il gruppo è cresciuto arrivando a creare un’identità ed è venuta naturale la necessità di procedere in autonomia per proporsi come risorsa e realtà aperta al territorio, strumento di supporto per le famiglie adottive e per i bimbi adottati. I nostri progetti prevedono momenti di incontro tra genitori adottivi e figure di esperti nel campo psicologico e psico-terapeutico. I temi che si decide di affrontare scaturiscono dall’incontro delle singole esperienze di vita e da peculiari necessità emerse all’interno del gruppo. Si prevedono anche momenti di confronto gestiti dai noi genitori, senza la presenza di figure esterne, di semplice auto mutuo aiuto. L’attività dell’associazione è volta poi ai figli di coppie adottive. Si articola durante tutto l’anno in una serie di incontri mensili con l’aiuto della musica, della lettura, del disegno, della drammaturgia e della fotografia, attuati col supporto di personale professionista operante nell’ambito sociale ed educativo per sviluppare le potenzialità del bambino. Il costituirci associazione ci permette di aprirci all’esterno con una veste “più ufficiale”. Siamo “appena nati”, ma non ci mancano idee, molta volontà e il desiderio di attivarci fattivamente per i nostri e gli altri bambini. Un esempio sarà la serata del 17 aprile presso la Scuola primaria Gianni Rodari di Alba “Apprendimento e Affettività: quale relazione? Adottarsi tra i banchi di scuola. Adozione e scuola alla luce delle nuove linee guida del Miur sull’inserimento scolastico dei bambini adottati. Qual è il ruolo di genitori ed insegnanti?” da noi promossa in collaborazione e con il sostegno del Consorzio Socio-assistenziale Alba Langhe Roero - Equipe sovrazonale Adozioni Alba-Bra-Alta Langa. Il ruolo educativo della scuola deve assumere un peso ancora più rilevante nei casi di inserimento di bambini stranieri e/o adottati. Vogliamo proporre un momento di condivisione e confronto tra famiglia e insegnante per costruire un dialogo e, al tempo stesso, fornire al docente strumenti di lavoro utili nella costruzione di una “genitorialità sociale”. L’incontro del 17 aprile sarà condotto da Barbara Barrera psicologa che collabora da anni presso l’ente Nova di Torino per le adozioni internazionali. Come Presidente dell’Associazione ci tengo a sottolineare che non riteniamo che la genitorialità adottiva sia necessariamente più problematica rispetto a quella biologica, ma diversa e che quindi necessiti di un’attenzione particolare soprattutto in momenti cruciali della crescita di un bambino che come tutti dovrà confrontarsi sempre, nella vita, con la propria storia; una storia che sin dalla nascita è stata costellata di traumi, sofferenze e abbandoni. Il passato non si cambia, ma si può guardare al presente con uno sguardo nuovo, con nuove risorse. L’avere trovato all’interno del Gruppo Ama delle persone speciali che sanno condividere e regalarsi momenti di sostegno reciproco è davvero un bene prezioso e sono orgogliosa di essere il presidente di quest’associazione. Mi auguro che di strada da percorrere insieme ce ne sia ancora tanta e tanti i progetti da realizzare; vorrei che l’adozione non fosse per forza di cose considerata una scelta di ripiego o un tabù, ma una realtà tra le altre, che, se condivisa, può essere fonte di umana ricchezza. “Nella vita non ci sono soluzioni. Ci sono delle forze in cammino: bisogna crearle, e le soluzioni vengono dopo”. [Antoine de Saint-Exupery] Paola Chiapasco Presidente Associazione Famiglie Adottive AMA


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I nonni raccontano: la vita e la storia passano attraverso le generazioni L’associazione Anteas della provincia di Cuneo - Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà ha raccontato alle nuove generazioni com’era la vita sessanta-settant’anni fa. Il progetto “I nonni raccontano: la vita e la storia passano attraverso le generazioni” è stato realizzato in collaborazione con il CSV Società Solidale. È stato proposto alle scuole di Cuneo, Bra, Fossano (anno scolastico 2012/13) e Cuneo, Bra, Savigliano e Cinzano (anno scolastico 2013/14). Sono state coinvolte le seguenti scuole: le Primarie, le Medie di primo grado, le Medie superiori e le Professionali. Sono stati affrontati diversi temi nei due anni: la prima e la seconda guerra mondiale con i ricordi in età scolare ai tempi del fascismo; i cambiamenti della scuola; l’emigrazione ed immigrazione; il lavoro dall’agricoltura all’industria all’informatica; la salute, il doping, l’alcool e la droga; i giochi di un tempo; i profughi istriani e la storia di Fossano. Hanno partecipato, con i loro ricordi, quindici nonni. In questi due anni abbiamo incontrato e dialogato con circa novecento alunni. Lo scopo è stato di trasmettere, raccontando con la nostra presenza, il passato vissuto, far conoscere le nostre radici, comunican-

do loro le difficoltà di quei tempi e com’era diversa la realtà rispetto ad oggi. È stato un rischio perché non sempre si pensa che le nuove generazioni siano interessate al passato. In queste scuole per noi nonni non è stato così. Nelle classi che hanno aderito, chi per un’ora chi per due, si è da subito instaurato un reciproco rispettoso interesse con gli alunni e i professori. La voglia di ascoltarci era reale, qualche alunno e alunna ha ricordato che in famiglia gli era stato raccontato il passato dai rispettivi nonni e sentendoci che confer-

mavamo questi loro ricordi, si sono sentiti anche protagonisti e i nostri racconti hanno preso vita. Prima di iniziare i racconti, in ogni classe per qualche minuto si è parlato del volontariato ed è stata presentata Anteas e il tipo di solidarietà che sta svolgendo in provincia, consegnando anche un pieghevole informativo. Quando per strada un ragazzo ti saluta chiamandoti per nome e la mamma: «Ma chi è che saluti?». E il figlio: «Ma è un nonno volontario che è venuto a raccontarci di quando loro erano piccoli e avevano poche cose. E sono venuti nella mia classe!». Questo dà la soddisfazione del lavoro fatto. Le lettere di alcuni alunni delle medie di primo grado, sono la testimonianza che questi incontri andavano fatti. L’invito, che si legge, a ritornare nelle loro classi è la conferma che gli anziani possono e devono dialogare con i giovani, ricevendone poi tutti insieme dei benefici utili per guardare forse con più ottimismo il futuro Francesco Enria

L’Anteas nazionale sarà presente all’Expo di Milano con uno stand alla cascina Trivulzio. L’Anteas della provincia di Cuneo invierà l’opuscolo riassuntivo del progetto “I nonni raccontano” per le proiezioni audio visive che sarà a disposizione del pubblico per i sei mesi di apertura dell’Expo. Sono state anche mandate le lettere degli alunni e altro materiale.


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Intervista all’associazione Anpa sezione di Alba Langhe e Roero

di Debora Sattamino

La redazione di “Società Solidale” continua l’approfondimento dedicato ai diversi settori del volontariato. Si prosegue con l’esplorazione delle associazioni che si occupano di animali. Contrariamente al campo ambientale le OdV che seguono questo filone sono in aumento. La maggior parte dei sodalizi di questo tipo rientra nel settore sanitario, ma alcune, quelle per esempio che si occupano dell’addestramento dei cani per la ricerca persone, nella Protezione civile, altre ancora nel settore della tutela ambientale. Su questo numero abbiamo posto alcune domande a Claudia Ottaviani, vice presidente dell’associazione Anpa sezione di Alba Langhe e Roero. Le associazioni possono richiedere un’intervista a rivista@csvsocsolidale.it. Com’è nata l’Associazione? L’associazione Anpa (Associazione nazionale protezione animali e ambiente) ha la sede nazionale a Roma. Esistono poi diverse Sezioni locali. La Sezione di Alba, Langhe e Roero è una di queste. Essa è stata costituita nel 1993 per volontà di quattro persone sensibili alle tematiche animaliste che hanno deciso di impegnarsi in questo campo dato che, allora, nel nostro territorio non esisteva ancora nessuna associazione di questo tipo. Chi sono gli iscritti della vostra associazione? Gli iscritti all’Anpa sono persone sen-

sibili alle tematiche animaliste e ambientali che hanno deciso di dedicare un po’ del loro tempo alle varie attività dell’associazione. Per alcuni iscritti la partecipazione è attiva, per altri è limitata dagli impegni che ognuno ha (famiglia, lavoro, studio), per altri ancora è semplicemente l’adesione all’associazione che, comunque, è d’aiuto e sostegno. Di cosa si occupa la Vostra associazione? E quali sono le maggiori attività che sono state svolte in questi ultimi anni? L’attività principale dell’associazione è tutelare il benessere animale. Infatti gli scopi statutari sono:

• vigilare sulla corretta applicazione delle leggi Nazionali e regionali, • sensibilizzare l’opinione pubblica sul corretto rapporto uomo – animale – ambiente, • collaborare con le autorità competenti nel campo della protezione animale, • curare l’istituzione di locali di assistenza e ricovero per gli animali in difficoltà, • tutelare l’ambiente con azioni di sensibilizzazione e proposta. Nello specifico la Sezione di Alba, Langhe e Roero, in questi anni, si è occupata e tuttora si occupa di intervenire nei casi di maltrattamento,


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ne dell’abbandono, inserimento microchip, sterilizzazione cani e gatti presenti sul territorio…).

violenza, sfruttamento contro gli animali; di organizzare presso scuole e altre strutture (case di riposo per esempio) corsi di educazione e istruzione cinofila; tutelare e vigilare affinchè gli animali ospitati presso strutture pubbliche e private (canili e gattili in particolare) abbiano una corretta e adeguata sistemazione; affidare a persone fidate animali abbandonati che ci vengono segnalati o che sono ospitati presso i rifugi. Periodicamente vengono organizzate feste e manifestazioni con distribuzione di gadget (magliette, cappellini, segnalibri, cartoline…) e realizzate campagne informative con locandine, pieghevoli, poster… su tematiche animaliste (prevenzio-

Come viene gestito il rapporto con la società contemporanea e quali sono le problematiche che dovete affrontare? L’associazione, all’interno della società contemporanea, si pone come portavoce dell’esigenza di tutelare tutte le creature che popolano, insieme a noi umani, la Terra. A tale scopo mettiamo in essere tutte le possibili azioni atte a far sì che, sempre più, cresca la sensibilità e il rispetto verso tutti gli esseri viventi. Riteniamo importante, inoltre, la collaborazione con altre associazioni animaliste per svolgere attività di informazione e approfondimento al fine di formulare proposte e svolgere azioni di pressione presso le istituzioni per interventi mirati alla tutela degli animali e dell’ambiente. Un problema che, costantemente, ci troviamo a dover affrontare è la cronica mancanza di risorse a cui sopperiamo, nel limite del possibile, con iniziative quali la partecipazione a mercatini e fiere o grazie a donazioni (5 per mille…). Infatti spesso ci troviamo alle prese con problemi pratici quali cure veterinarie, sterilizzazioni, trasporto, fornitura di cibo, coperte, cucce e quant’altro per animali feriti e/o abbandonati. Un altro problema comune un po’ a tutte le associazioni di volontariato è il numero di “volontari” sempre

troppo esiguo rispetto all’effettivo “bisogno”. Quali potrebbero essere possibili soluzioni ad eventuali difficoltà che incontra una associazione di volontariato che si occupa di animali? Le possibili soluzioni potrebbero essere un maggior riconoscimento delle associazioni animaliste da parte delle istituzioni. Infatti, spesso, a livello istituzionale non c’è una vera e propria disponibilità verso le iniziative che vengono proposte. Esiste ancora, a nostro avviso, una carenza culturale di fondo sui temi animalisti e ambientali. Spesso gli amministratori e la cittadinanza si muovono in occasioni particolari (singoli casi, per esempio, di maltrattamento) sull’onda dell’emotività e dell’improvvisazione. È importante, invece, che la tutela e la difesa degli animali e dell’ambiente non vengano viste solo come un’azione meritevole messa in atto da persone sensibili verso questi temi. Esistono Leggi internazionali, nazionali e regionali che tutelano gli animali quali esseri senzienti che troppo spesso vengono disattese e/o ignorate. Compito di un’associazione animalista è occuparsi in prima persona degli animali certo, ma anche lottare affinchè le Leggi esistenti vengano applicate e migliorate. È essenziale, poi, l’azione educativa che, partendo dalle scuole, coinvolga i giovani ai quali è affidato il compito di salvaguardare e proteggere il Pianeta e le sue creature. Solo noi, esseri umani, possiamo “dar voce a chi voce non ce l’ha” per far sì che aumenti sempre più la sensibilità nei confronti degli animali e la consapevolezza dei loro diritti.


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Progettare nel Sociale

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di Paola Isaia

La rubrica “Progettare nel sociale” vuole essere una finestra sulle attività che le Organizzazioni di Volontariato svolgono sul territorio. Il Centro Servizi per il Volontariato mette a disposizione delle OdV un servizio di affiancamento nella fase di attuazione dei progetti, seguito dalla Dottoressa Paola Isaia. È possibile contattarla via e-mail all’indirizzo monitoraggio@csvsocsolidale.it o telefonicamente al numero 339-76.20.960. Un’interfaccia, dunque, tra il CSV e le Organizzazioni di volontariato finalizzata a creare un lavoro di rete sul territorio della provincia di Cuneo, monitorando le varie tappe e documentando le attività effettuate con fotografie ed articoli. In tal modo si condividono le risorse e le idee, per un volontariato sempre più integrato e diffuso.

In questo numero descriviamo 5 progetti di formazione presentati dalle OdV e approvati dal Centro Servizi Volontariato Società Solidale nell’ambito del bando di formazione anno 2014.

AVO 32° Corso di formazione per nuovi volontari Il CSV Società Solidale ha organizzato, in collaborazione con l’associazione Avo di Cuneo, il “32° corso di formazione per nuovi volontari”. Il progetto si è avviato in data lunedì 27 ottobre con la dottoressa Giovanna Baraldi – Direttore generale A.O. “S. Croce e Carle” di Cuneo e Daniela Cussino, Presidente dell’Avo; è proseguito mercoledì 29 ottobre con la lezione “Ospedale: istruzioni per l’uso” con il Dott. Paolo Pellegrino - A.O. “S. Croce e Carle”. A seguire, lunedì 3 novembre, l’incontro “Parole” con Don Carlo Vallati, Cappellano A.O. “S. Croce e Carle”; mercoledì 5 novembre “Il volontario AVO vicino ai malati in

SOMMARIO AVO

“32° corso di formazione per nuovi volontari” - Cuneo

AMICI DEL FAI

“Corso di formazione per volontari Amici del FAI” – Manta e Cuneo

VOLONTARI DELL’ANNUNZIATA

“Prossima – mente” – Busca

CAV

“Dall’io egocentrico all’io ecocentrico: un percorso attraverso il nostro corpo per conoscerci e conoscere” - Savigliano

RECUPERAMIAMOLI

“Introduzione agli interventi assistiti e riabilitativi con gli animali” - Roddino

ospedale: aspetti relazionali e pratici” con Olivia Cerrina, Caposala del Pronto Soccorso e Carla Ramonda, Caposala della Medicina Generale del “S. Croce e Carle”; lunedì 10 novembre “Giovani e volontariato”, con la presentazione del gruppo Avo giovani e, a seguire, confronto e testimonianze con i volontari Avo; mercoledì 12 novembre “Le parole sono finestre: il dialogo tra volontario e assistito” con le dott.sse Alice Bernardi e Silvia Ambrogio, psicologhe e psicoterapeute; mercoledì 19 novembre “Il valore della responsabilità” con il Dottor Massimo Silumbra, Consigliere Federavo; venerdì 21 novembre “Salute mentale e assistenza psichiatrica” con la dottoressa Caterina Vecchiato, Direttore della Psichiatria dell’A.O. “S. Croce e Carle”, con la caposala Giuseppina Cardinale e con la Oss Maria Grazia Setaro; lunedì 24 novembre “La residenza per anziani: il cambiamento di vita tra distacchi e nuove relazioni”, con la testimonianza dei volontari, e gli interventi della dottoressa Sara Marchisio counselor e di Sara Manzone, responsabile Accoglienza e Pubbliche Relazioni. Gli obiettivi del corso sono stati: • sensibilizzare al volontariato e incrementare il numero di volontari sul territorio per i servizi in struttura; • umanizzare i rapporti tra struttura e degenti; • fornire ai volontari nuovi strumenti per operare in contesti ospedalieri alla luce delle nuove tendenze e istanze.


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AMICI DEL FAI

Chi è l’AVO? Un’associazione volontaria apolitica e indipendente ormai presente in oltre 240 città italiane, con 25.000 volontari; è O.N.L.U.S. - Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, convenzionata con l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, con l’Azienda Regionale ASL CN1 e con l’Ospedale “S.Antonio” di Caraglio. A Cuneo è nata nel 1982, è iscritta al Registro regionale delle associazioni di volontariato e conta circa 180 volontari.

I volontari Avo di Cuneo dal 1982 si impegnano per portare sostegno alle persone che soffrono in un letto di ospedale con assistenza all’interno delle strutture convenzionate agli ammalati soli, privi di aiuti famigliari, bisognosi e in grave difficoltà, nella convinzione che è sempre più importante impegnarsi per raggiungere una maggiore umanizzazione dei rapporti tra la struttura e i degenti. L’assistenza è sia agli ammalati soli e in difficoltà sia alle persone che hanno semplicemente bisogno di una presenza amica, di un sorriso, di ascolto, di un bicchiere d’acqua. Il corso, pertanto, si è rivolto a tutti coloro che intendono dedicare un po’ del loro tempo agli ammalati ricoverati nelle strutture ospedaliere, privi di assistenza familiare, bisognosi di aiuto materiale o semplicemente di calore umano. Al volontario ospedaliero non è richiesta una preparazione specifica in campo sanitario, ma una particolare attenzione “all’altro” che si trova in una situazione di debolezza, malattia, dolore. Assistere malati soli nel momento del pasto

o alternarsi ai famigliari impossibilitati a un’assistenza più assidua, il saper ascoltare i loro problemi offrendo comprensione e parole di incoraggiamento, l’aiutarli, anche solo con un sorriso, una carezza, a non perdere la speranza: sono tutti gesti di profonda umanità che il volontario Avo può compiere. Uno dei fattori motivanti dell’essere volontari ospedalieri è quello di avvicinarsi all’altro chiedendosi: “Se fossi al suo posto, come mi piacerebbe essere trattato?”. Nell’approccio con il malato è molto importante la disponibilità all’ascolto e la capacità di intonarsi con l’altro. Il volontario che opera con i malati non offre solo un servizio alla collettività, ma anche a se stesso: la storia e i valori dei sofferenti che incontra sono un grande aiuto per far tesoro del dono della salute e per apprezzare le cose semplici, ridimensionando i problemi della quotidianità. Chi volesse saperne di più può rivolgersi alla sede Avo in Corso Dante, 58 a Cuneo, scrivere una email a info@avocuneo.com o telefonare al numero 0171-69.67.29.

Corso di formazione per volontari Amici del FAI L’Associazione Amici del Fai, in collaborazione con il CSV Società Solidale, ha organizzato il “Corso di formazione per volontari Amici del FAI”. Il primo incontro si è tenuto sabato 8 novembre dalle 9 alle 12 presso la Sala incontri della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con temi “Il volontariato e le sue leggi: definizione e ambiti dell’attività volontaria nel nostro contesto normativo” a cura del CSV di Cuneo; “Il FAI, l’Associazione e le persone: delegati, volontari, valori e principi” a cura della dr.ssa Cavallero, direttrice del Castello della Manta e dell’architetto Audisio, vicecapo delegazione di Cuneo; “Ruoli principali del volontario Amico del Fai: cosa scegliere?” sempre a cura di Cavallero e Audisio. Abbiamo partecipato all’incontro di venerdì 21 novembre dalle 15 alle 18, sempre presso la Sala incontri della Fondazione CRC, con argomenti “Ruoli principali del volontario: come pormi con chi incontro?” a cura della dr.ssa Demagistri, esperta di comunicazione e “Il Fai, l’Associazione e le persone: case history di volontariato Fai” a cura della dr.ssa Sessa, responsabile nazionale dei volontari del Fai e della dr.ssa Rogora dell’Associazione Amici del Fai. Sabato 29 novembre dalle 9 alle 12 si è tenuta la lezione dal titolo “Fare ed essere volontario per me e per gli altri: motivazioni” a cura della dr.ssa Pignata e “Ruoli princi-


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pali del volontario: cosa scegliere? Questionario di autovalutazione” a cura della dr.ssa Marchetti, referente operativo dei volontari del Castello della Manta. L’ultima lezione si è svolta giovedì 4 dicembre dalle 15 alle 18 presso il Castello della Manta “Protocollo sicurezza e informativa sui rischi specifici esistenti presso il Castello della Manta” con l’ing. Guido Marchetti e visita del Castello a cura della dr.ssa Cavallero, Direttrice del Castello della Manta. Gli obiettivi sono stati: • aiutare gli aspiranti volontari nella loro scelta; • sviluppare nel volontario la motivazione della sua scelta al fine di renderla profonda e creativa; • informare sufficientemente sull’organizzazione e gestione del volontariato; • aumentare nel volontario le capacità di relazione;

Chi è il FAI? Il Fai è una Fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, che opera grazie al sostegno di privati cittadini, aziende e istituzioni illuminate con un preciso scopo: contribuire a tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio d’arte, natura e paesaggio italiano. Si occupa pertanto di: • promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale italiano, con particolare attenzione ai beni gestiti o individuati dal FAI (Fondo Ambiente Italiano); • promozione della partecipazione di tutti i cittadini, italiani e di origine straniera, alla vita culturale allo scopo di favorirne l’integrazione civile e sociale; • divulgazione della conoscenza del patrimonio culturale e ambientale italiano, nonché delle sue radici storiche; • valorizzazione delle espressioni della cultura italiana.

• fornire informazioni e formazione sulla storia dell’arte e la storia della proprietà in oggetto; • formare su cosa sia e cosa significhi essere un “volontario per l’arte”; • attivare modalità di “selezione” dei volontari coerenti con la mission del FAI. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la dott.ssa Silvia Cavallero, referente Associazione Amici del FAI scrivendo una email a s.cavallero@fondoambiente.it o amicidelfai.manta@gmail.com

VOLONTARI DELL’ANNUNZIATA Prossima - mente Le associazioni Volontari dell’Annunziata e Wanda Meini Meinardi di Busca, in collaborazione con il CSV Società Solidale, hanno organizzato il corso di formazione dal titolo “Prossima – mente” presso la casa di riposo buschese. Le lezioni sono state tenute dal Dott. Saverio Laporta, formatore counselor, che attraverso la tecnica del focus group ha cercato di far emergere gli aspetti indispensabili del processo comunicativo. La motivazione di questo corso è stata la necessità di formare i volontari affinché il servizio che svolgono sia sempre migliore e di qualità, in modo che si sentano preparati

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quando sono a contatto con persone con problemi di depressione, demenza, handicap o psichiatrici, affinché abbiano le conoscenze di base per l’atteggiamento da adottare in determinate situazioni difficili e alimentare quegli atteggiamenti virtuosi che il volontario porta con sé nel momento in cui si pone di fronte a chi ha bisogno di aiuto e sostegno. Gli obiettivi che l’associazione si è prefissa con questo corso sono stati: • dare al volontario gli strumenti necessari per avere maggiore sicurezza durante il suo servizio e ottenere una migliore comunicazione con chi gli sta di fronte, sia esso anziano o disabile; • attivare percorsi relazionali che permettano ai volontari di “mantenersi differenti” dai destinatari del loro servizio alimentando però l’empatia; • facilitare il senso di vicinanza quando le condizioni della vita ci differenziano, per età, per esperienza, per salute, per condizione sociale; • individuare strategie emotivamente efficaci per mantenersi sensibili alla sofferenza dell’altro tutelando se stessi; • orientare il gruppo su strategie minime di relazione per fornire solido sostegno di aiuto entrando in punta di piedi nella vita di chi necessita di aiuto e sostegno.


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Le date di svolgimento del corso sono state: 22 e 29 ottobre; 5, 12 e 19 novembre dalle 20.30 alle 23. Chi volesse contattare l’associazione per ulteriori informazioni può telefonare al numero 0171-94.54.52 oppure scrivere una mail a volontariannunziata@libero.it.

Chi sono i Volontari dell’Annunziata? I Volontari dell’Annunziata si occupano, in appoggio ai dipendenti della struttura, dell’assistenza notturna, della consegna dei pasti, dei progetti di animazione rivolti a tutti gli anziani (gite, soggiorni marini, feste, corsi di ginnastica dolce, laboratori e incontri pomeridiani e serali rivolti agli anziani della casa di riposo di Busca e agli altri anziani della città). Ogni anno creano il calendario della struttura e partecipano a gran parte delle manifestazioni cittadine.

CAV Dall’io egocentrico all’io ecocentrico: un percorso attraverso il nostro corpo per conoscerci e conoscere Il C.a.v. e Cielo in Terra di Savigliano, in collaborazione con il CSV Società Solidale, hanno organizzato il corso di formazione dal titolo “Dall’io egocentrico all’io ecocentrico: un percorso attraverso il nostro corpo per conoscerci e conoscere”. Il corso ha previsto 3 incontri nelle date 25 ottobre, 4 e 22 novembre presso il Centro Famiglie in Via Mutuo Soccorso 8, tenuti dal dottor

Saverio Laporta counselor e da Lorella Miretti insegnante di metodo Billings. Gli obiettivi del corso sono stati: •• introdurre al pensiero ecologico applicato al sé individuale e in seconda istanza alle relazioni umane in grado di orientare nella complessità; •• sperimentare i vantaggi di un pensiero ecologico applicato alle dinamiche relazionali (di coppia, con i figli, nel volontariato); •• attivare percorsi di consapevolezza e auto-osservazione favorendo il contatto con se stessi che apre al riconoscimento dell’altro; •• attivare processi di auto-sostegno emancipativo tra i partecipanti in grado di stimolare il passaggio dall’egocentrismo all’ecocentrismo. I contenuti formativi sono stati: • dall’io ego-centrico all’io ecocentrico: io sono, io sono in relazione, io penso di essere, io divengo; •• io sono un corpo, io ho un corpo: il corpo come illusione di realtà, come occasione di presenza, come fine, come mezzo, come impedimento come opportunità; •• il mondo come oggetto, il mondo come soggetto: la dinamica ecologica e la dinamica egocentrica con il mondo, aprirsi al mondo è a se stessi, tutto scorre, tutto si trasforma; •• la fertilità umana: risorsa o problema?

•• metodi naturali (metodo Billings): uno strumento al servizio della relazione sessuale. Chi desiderasse ulteriori informazioni può rivolgersi al C.a.v. in via Danna n. 7, telefonare al numero 017271.61.94 oppure scrivere una email a cavsavigliano@yahoo.it.

Chi è il CAV? Il Centro di Aiuto alla Vita è un’associazione a servizio della vita nascente, non a scopo di lucro, regolarmente costituita, iscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato come da D.P.G.R. 6 agosto 1996 n. 3109/96. Quest’associazione è nata per poter attuare l’articolo 2 della legge 194/78 dove si descrive il ruolo dei consultori famigliari, che devono assistere la donna in stato di gravidanza per contribuire a farle superare le cause che potrebbero indurla ad abortire, avvalendosi anche della collaborazione di associazioni di volontariato. Il C.a.v., sorto con l’esigenza di dare un’alternativa all’aborto, deve il suo inizio al Movimento per la Vita, che ha sempre lottato con forza per difendere la Vita nascente. Ognuno secondo le proprie possibilità e disponibilità può collaborare con il C.a.v. offrendo tempo libero, denaro, alloggio, lavoro, baby-sitter, vestiario, consulenza medico-legalepsicologica, promuovendo incontri per far conoscere questo servizio alla popolazione ed infine aiutando concretamente ogni mamma che si presenta e che è nel dubbio se abortire o no.


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RECUPERAMIAMOLI Introduzione agli interventi assistiti e riabilitativi con gli animali L’associazione Recuperamiamoli di Roddino, in collaborazione con il CSV Società Solidale di Cuneo, ha organizzato il corso di formazione dal titolo “Introduzione agli interventi assistiti e riabilitativi con gli animali”. Gli obiettivi del progetto sono stati: •• fornire le basilari conoscenze in materia di interventi assistiti con gli animali con lezioni frontali e soprattutto mediante simulazioni, nel corso delle quali i volontari hanno avuto la possibilità di interagire con i cani dell’associazione Recuperamiamoli e sperimentare quanto appreso; •• favorire le adesioni di nuovi volontari presso l’ODV. Il corso ha avuto una durata di 16 ore e si è svolto con cadenza settimanale nel giorno di domenica dal 9 al 30 novembre presso la sede dell’associazione a Roddino in località Santa Maria n. 1 dalle 9 alle 13. Le lezioni sono state tenute da Marco Fontanone, addestratore cinofilo iscritto al Registro ENCI e esperto in Pet Therapy e dalla Dott.

ssa Luisella Canale, psicologa e psicoterapeuta. I contenuti formativi sono stati: strumenti teorici e pratici per approfondire la materia degli interventi educativi e riabilitativi con l’ausilio degli animali; la Terapia Assistita con gli animali (TAA); l’Attività assistita con gli animali (AAA) e la Pet Education. Le materie trattate sono state: •• origini e finalità della Pet therapy; •• Zooantropologia applicata; •• bioetica animale; •• etologia relazionale;

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•• zoonosi e segnali di stress nel cane da pet therapy; •• valenza psicologica della referenza animale. La parte teorica è stata integrata dalla parte pratica, nel corso della quale i partecipanti, con il supporto dei cani già addestrati dall’associazione, hanno potuto verificare sul campo quanto appreso. Per informazioni è possibile rivolgersi all’associazione scrivendo una email a recuperamiamoli@libero. it oppure telefonando al numero 333-98.28.609. Paola Isaia

Chi è l’Associazione Recuperamiamoli? L’associazione Recuperamiamoli di Roddino, ispirandosi ai principi di solidarietà sociale, ha lo scopo di realizzare all’interno di canili programmi di recupero comportamentale a favore dei cani ospitati. Il sodalizio si pone anche l’obiettivo di addestrare cani provenienti da canili e/o rifugi presenti sul territorio nazionale per destinarli ad attività, senza fini di lucro, di pet therapy presso case di riposo, strutture psichiatriche, luoghi di degenza, comunità per disabili, comunità per minori e scuole. L’associazione si impegna inoltre ad addestrare, senza fini di lucro, cani d’ausilio da destinare a disabili motori e/o soggetti il cui handicap inficia una sufficiente autonomia. I cani, da pet therapy o d’ausilio, addestrati da Recuperamiamoli, qualora richiesti, verranno affidati gratuitamente a privati o associazioni previa debita verifica dell’idoneità del luogo e delle condizioni di custodia dell’animale. L’associazione si impegna a collaborare con soggetti privati affetti da disabilità o limitazioni motorie, già proprietari e possessori di cani, per preparare, gratuitamente, gli animali a divenire cani d’ausilio. L’associazione fornisce inoltre a titolo gratuito a case di riposo, strutture psichiatriche, luoghi di degenza, comunità per disabili, comunità per minori e scuole sedute di Attività assistita con animali (Aaa) e sedute di Terapia assistita con animali (Taa), avvalendosi di cani provenienti dai canili che dopo un attento controllo sanitario, debitamente certificato da un medico veterinario, e un percorso di recupero comportamentale, vengono addestrati alla pet therapy dal responsabile tecnico dell’Associazione operante da anni nel settore e iscritto nel registro degli Addestratori cinofili Enci.


24 | Società Solidale | N. 4 / 2014

Scuola e Volontariato a cura di Valentina Fida

Il progetto “Scuola Giovani e Volontariato” del CSV “Società Solidale” è un percorso educativo finalizzato a stimolare attività di collaborazione tra studenti e volontari, rafforzare e diffondere esperienze di promozione del volontariato per e con i giovani della provincia di Cuneo. Le organizzazioni di Volontariato interessate a candidarsi come partners per progetti o a proporne altri son invitate a contattare il CSV per valutare percorsi e intrecciare risorse e competenze. Referente del Progetto Scuola e Volontariato del CSV Società Solidare. Valentina Fida – cell. 339-76.21.726

Riportiamo di seguito la testimonianza di Martina Cigliero della 5 D dell’Istituto di Istruzione superiore Einaudi di Alba in merito al progetto “Facciamo la differenza” che il CSV sta attuando presso l’Istituto. L’incontro che si è tenuto martedì 20 gennaio con il CSV Società Solidale è stata l’introduzione al nostro percorso “Facciamo la differenza”; in questo dibattito abbiamo discusso sul tema del pregiudizio in quanto sarà la parola che andremo ad esplorare in relazione all’ambito del volontariato specifico di alcuni settori. Dal confronto tra noi ragazzi, con l’Educatrice del CSV e con i nostri Professori di Religione, con i quali avevamo gia trattato l’argomento in classe, è emerso che il pregiudizio, parola che indica giudicare prima di conoscere, scaturisce soprattutto dalla paura. Paura di qualcosa che non si conosce appieno, oppure male. Paura quindi di qualcosa che non rientra nei nostri canoni di “normalitá”. Paura del diverso. L’unico modo per affrontare la paura è risultata essere “la conoscenza” perché la maggior parte delle volte si ha timore di ciò che non si conosce. La discussione si è poi incentrata soprattutto sul tema dello straniero; ma altri argomenti non sono stato tralasciati, come l’omosessualità, la disabilità e l’obesitá, la delinquenza… Nei prossimi incontri, grazie al CSV, avremo modo incontrare i volontari delle Associazioni di Volontariato (Arcobaleno, Lucio Grillo e Bakhita) che quotidianamente dedicano il loro tempo a persone spesso vittime di pregiudizi per capire meglio

come il diverso diventi ricchezza e smetta di fare paura.
Insieme abbiamo capito che la conoscenza e l’empatia ci aiutano ad eliminare i pregiudizi; mettersi nei panni dell’altro e sentire ciò che sente spesso fa sentire più vicina la persone di mille parole.

riato al fine di informare e sensibilizzare i giovani del territorio su come è possibile fornire il proprio contributo in un’ ottica di scambio e cittadinanza attiva cercando di rompere gli schemi della nostra società attuale dove tutto ha un costo.

PERCORSI ATTUALMENTE IN CORSO CON IL PROGETTO DEL CSV “SCUOLA, GIOVANI E VOLONTARIATO”

Percorsi alternativi alle sanzioni disciplinari Nato in collaborazione con Il Forum del Volontariato prevede la realizzazione di percorsi educativi rivolti agli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore, attraverso lo svolgimento di attività di volontariato presso le associazioni del territorio, nei giorni in cui sono stati sospesi dalla scuola.

Facciamo la differenza La differenza come valore La crescita avviene attraverso l’incontro (da sempre una delle finalità insite nel processo formativo di crescita) nelle sue accezioni di capacità di ascolto e di riconoscimento dell’altro come interlocutore valido nella relazione comunicativa e, più genericamente, nelle relazioni interpersonali. Impariamo in genere… ma non sempre – Parità di genere ed educazione affettiva Il Progetto, suddiviso in due momenti, ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi degli Istituti Superiori della provincia sulla tematica della violenza sulle donne. Un gesto (da) volontario. Uno stile di vita Il progetto offre interventi singoli o percorsi sulla tematica del volonta-

Stage estivi di volontariato Proponiamo ai giovani degli Istituti superiori della provincia l’opportunità di sperimentare in stages nelle organizzazioni di volontariato che si rendono disponibili ad accogliere i ragazzi.

Per informazioni o contatti: Referente progetto “Scuola, giovani e Volontariato” Valentina Fida cell. 339-76.21.756 E-mail: scuola@csvsocsolidale.it


Speciale BANCHE PER IL NO PROFIT “Società Solidale” il CSV propone un inserto staccabile come strumento per promuovere o dettagliare, di volta in volta, uno dei servizi gratuiti che fornisce a tutte le Odv della provincia di Cuneo oppure per approfondire un tema di particolare interesse. Su questo numero, continuiamo il viaggio tra le offerte bancarie dedicate al non profit. “Società Solidale” continua la carrellata, iniziata sul numero 5/2014, di proposte bancarie che i principali istituti di credito hanno ideato e offerto al settore non profit. L’attenzione del mondo finanziario, infatti, va anche nei confronti del mondo della solidarietà. Si invitano le banche e le associazioni a segnalare proposte o condizioni dedicate al non profit alla redazione di “Società Solidale”: redazione@csvsocsolidale.it. Su questo numero continuiamo la rassegna di prodotti bancari esplorando quanto Banco popolare, Banca Etica, Banca del Piemonte, Monte dei Paschi di Siena e Banca Carige offrono al mondo non profit. Sulle prossime uscite proseguirà l’indagine presentando le proposte dei principali gruppi bancari attivi in provincia di Cuneo, invitati a segnalare l’offerta per le realtà senza scopo di lucro.

BANCO POPOLARE PER IL NON PROFIT Banco Popolare ha creato una linea di prodotti di conto corrente destinati alle Associazioni di Volontariato, ai loro dipendenti ed ai volontari. All’inizio del 2014, il Banco Popolare ha istituito una struttura dedicata al Terzo Settore, la cui responsabilità è stata affidata a Stefano Cerrato, che si è messo all’opera per individuare i bisogni delle associazioni di volontariato ed elaborare prodotti che costituissero la risposta più efficiente ed economicamente conveniente. “Banco Popolare Incontro” sarà oggetto di costanti implementazioni, mediante il lancio di ulteriori prodotti e servizi, con l’intento di coprire l’intera gamma delle esigenze del mondo del volontariato. BPN anticipa il 5 per mille alle organizzazioni del Terzo Settore L’iniziativa fa parte di “Incontro”, la linea di prodotti e servizi ideata dalla Popolare e dedicata alle Associazioni di Volontariato In occasione dell’evento “Diamo credito al volontariato” tenutosi oggi a Roma su iniziativa del Centro Nazionale per il Volontariato, della Fondazione Volontariato e Partecipazione e di Banco Popolare, il gruppo bancario ha annunciato la nuova iniziativa “Anticipo 5x1000” destinata al Terzo Settore. Si tratta di una forma di finanziamento rivolta alle organizzazioni autorizzate dall’Agenzia delle Entrate tra cui organizzazioni onlus, associazioni di promozione sociale, no profit, enti di ricerca

scientifica, sanitaria, università, finalizzata a mettere a disposizione il contributo del 5 per mille devoluto dai contribuenti, in anticipo rispetto al momento in cui la Pubblica Amministrazione provvede all’effettivo riconoscimento delle somme spettanti. Lo scopo è quello di dare concreto sostegno ai beneficiari nello svolgimento delle attività che quotidianamente svolgono sul territorio a servizio della comunità, anticipando l’effettiva liquidazione degli importi da parte della Pa che ha natura variabile e supera spesso i dodici mesi. Il contributo spettante è anticipabile fino al 100% se di importo inferiore o pari ai 100.000,00 euro, mentre per gli importi superiori è anticipabile fino all’80%. Per accedere a tale servizio e conoscere i dettagli delle condizioni economiche relative, le organizzazioni interessate possono contattare direttamente la filiale della Banca Popolare di Novara (www.bpn.it) oppure scrivere a terzo.settore@bancopopolare.it. «Il Terzo Settore rappresenta una forza economica molto importante per il nostro territorio – spiega Alberto Mauro, Responsabile della Divisione BPN – L’alta qualità dei servizi erogati dalle realtà operanti nel settore contribuisce oggi in modo significativo alla creazione di valore per la collettività. Per consentire al Terzo Settore di maturare ulteriormente, diventa fondamentale la definizione di strumenti finanziari e bancari che consentano ai soggetti che lavorano in quell’ambito di pianificare e amministrare al meglio le proprie risorse, al pari delle altre imprese, e questa iniziativa nasce proprio con questo


obiettivo». “Anticipo 5x1000” fa parte di “Incontro”, la linea di prodotti e servizi rivolta alle Associazioni di Volontariato, ai loro dipendenti e ai volontari, che Banco Popolare ha ideato, attraverso una struttura dedicata al Terzo Settore, con l’obiettivo di dare ascolto e voce alle sue specifiche esigenze. FONTE: www.bancopopolare.it .

L’OFFERTA DI BANCA ETICA AL NON PROFIT Banca Etica nasce dall’impegno di migliaia di cittadini e organizzazioni che si interrogano sulla necessità di utilizzare il denaro in modo responsabile. Le prime esperienze italiane in questo settore sono state le cooperative Mag (Mutue per l’autogestione) e il loro obiettivo era (ed è tuttora) duplice: creare un sistema di raccolta e impiego del risparmio tra soci privilegiando chi si trova in situazioni di difficoltà e proporre progetti con finalità sociale. Obbligate dalla nuova normativa e spinte dall’esigenza di dotare il terzo settore di un soggetto finanziario adatto, negli anni Novanta, le Mag contattarono istituzioni del mondo della cooperazione sociale, del volontariato e dell’associazionismo. La proposta ebbe grande successo e si concretizzò nel dicembre 1994 nell’associazione Verso la Banca Etica, alla quale parteciparono l’intero movimento delle Mag e diverse organizzazioni rappresentanti l’intero panorama associativo nazionale. Dal sito www.bancaetica.it - I nostri prodotti e servizi rispondono alle esigenze di organizzazioni e imprese sociali e responsabili. Siamo specializzati nel dare risposte a chi non cerca solo un istituto di credito, ma un partner con cui condividere obiettivi e valori ideali. Banca Etica mette a disposizione di organizzazioni e imprese servizi per la gestione dell’operatività quotidiana, per l’attività di fund raisinig o per la gestione della tesoreria. Nel rispetto della nostra politica del credito finanziamo realtà nostre socie, che condividono la nostra mission e sviluppano attività sostenibili sotto il profilo sociale e ambientale. La nostra rete di Filiali e Banchieri Ambulanti è a disposizione in tutta Italia per ascoltare le tue esigenze e scegliere insieme le soluzioni operative più efficaci I nostri conti correnti per le organizzazioni e imprese offrono molteplici possibilità - da un’operatività di base ad una completa e autonoma gestione

anche a distanza tramite i servizi collegati al conto: internet banking, incassi e pagamenti elettronici, Fund Facility per la gestione integrata degli incassi commerciali e raccolte fondi, Pos, carte di debito e di credito, e molto altro. Se hai ridotte esigenze di operatività clicca su conto Conto Impresa Social Semplice, hai a disposizione 48 operazioni gratuite all’anno e internet banking di base. Se invece cerchi operazioni di scritturazione illimitate e una piena operatività online anche per i servizi di incasso e pagamento scopri Conto Impresa Social Completo. Il Conto Raccolta è invece dedicato alla raccolta fondi delle organizzazioni. Se fai parte di un gruppo di acquisto solidale, scopri la nostra proposta per i Gas sia informali che formalmente costituiti, clicca su Conto per i Gas. Ai liberi professionisti è invece dedicato il Conto Li.Pro. Sul numero 4/2011 di “Società Solidale” avevamo intervistato Gimmi Molinari banchiere ambulante di Banca Etica per la provincia di Cuneo. Gli avevamo chiesto le motivazioni che hanno portato Banca Etica alla creazione del “Conto Social”. Aveva risposto: «Il Conto Social è un conto rivolto ai “clienti al dettaglio non consumatori”. È pensato per soddisfare le esigenze di gestione di enti, organizzazioni, cooperative ed altre società di piccole dimensioni/ con una limitata operatività. Senza canone mensile, prevede dei costi per ogni singola operazione (con una soglia minima) e, gratuiti, i servizi base di Internet Banking (Inbank Base). A discrezione dell’organizzazione collegare gli altri servizi previsti (ad es. Bancomat, prepagata, carta di credito). Può essere utilizzato anche come conto di appoggio per i prodotti di investimento di Banca Etica (certificati di deposito, obbligazioni). Le somme depositate sono disponibili a vista». FONTE: www.bancaetica.it/organizzazioniimprese/conti-correnti

RIFORMA DELLE BANCHE POPOLARI, IL COMMENTO DI BANCA ETICA Giovedì 22 gennaio 2015Il Consiglio dei Ministri ha varato ieri un decreto legge che riforma la governance delle 10 maggiori banche popolari italiane, quelle con attivi superiori agli 8 miliardi di euro, obbligandole a trasformarsi in società per azioni e a rinunciare al principio democratico che le rego-


la e che prevede che ogni socio esprima un voto in assemblea a prescindere dalla quantità di azioni detenute (c.d. “voto capitario” o “una testa un voto”). (http://www.bancaetica.it/blog/riforma-delle-banche-popolari-commento-banca-etica) di Ugo Biggeri - Presidente di Banca Popolare Etica Banca Etica non è tra gli istituti coinvolti nella riforma, ma il provvedimento mette in luce un approccio del Governo alla regolamentazione del credito che desta preoccupazione. Un mercato libero, ma non per tutti La riforma della governance della grandi banche popolari varata dal Governo sembra favorire un “mercato libero, ma non per tutti”, in cui le forme cooperative sono svantaggiate. Questa riforma limita la libertà di scelta dei risparmiatori e non è a favore dei cittadini, né delle imprese visto che, numeri alla mano, non sono certo le banche popolari che hanno causato l’attuale crisi finanziaria e neanche la stretta creditizia, anzi le banche cooperative e popolari hanno svolto in questi anni un’importante funzione anticiclica. Sono le istituzioni finanziarie “too big too fail or to jail” [troppo grandi per fallire, o per essere punite] che hanno determinato, con operazioni di finanza creativa basata su strumenti complessi, la crisi attuale. Eppure queste banche hanno pagato “solo” con alcune centinaia di miliardi di euro in multe nel mondo. Di fatto questa riforma privilegerà la creazione di ulteriori “pachidermi” finanziari. Riformare la finanza è necessario. Ma era questa la priorità? Dal 2008 si discute in tutto il mondo di come riformare la finanza per impedirle di sottrarre risorse all’economia reale a vantaggio della speculazione finanziaria che arricchisce enormemente l’1% ai danni del 99% delle persone. Moltissimi cittadini, studiosi e organizzazioni, tra cui Banca Etica, hanno chiesto misure quali la tassa sulle transazioni finanziarie, la separazione tra banche d’affari e banche retail, il serio contrasto ai paradisi fiscali. Interventi legislativi concreti, per evitare crisi come quella attuale e per limitare la scarsa trasparenza delle banche, il ricorso a strumenti di finanza creativa i cui costi sono sempre stati scaricati sui cittadini, i continui (e spesso impuniti) scandali che hanno colpito molti istituti finanziari in tutto il mondo, e anche in Italia. Ora sorprende davvero che nel nostro Paese il Governo decida invece di intervenire - con urgenza e tramite un decreto legge - sul voto capitario delle banche cooperative. Perché questa foga nel voler

modificare la natura delle banche cooperative? Perché l’idea cooperativa in campo finanziario dovrebbe essere consentita solo alle banche piccole? La finanza cooperativa è una risorsa. È senz’altro vero che alcune banche popolari quotate non hanno brillato negli anni per gestione cooperativa, solidaristica e mutualistica: si possono certamente inserire dei correttivi o alzare l’asticella di attenzione nella partecipazione aperta a tutti i soci. Non c’è bisogno di abolire il voto capitario, ma di renderlo effettivo ed efficiente. La presenza di istituti di credito mutualistici e cooperativi, anche di grandi dimensioni, rappresenta una ricchezza e una possibilità di scelta in più per il nostro sistema economico, per le imprese e i cittadini. Ognuno è libero di scegliere se diventare socio di una banca cooperativa (quotata o meno) o invece azionista di una Spa. Fa parte della libertà di scelta del risparmiatore valutare se investire in una banca governata con il voto capitario, che privilegia i legami territoriali e l’essenza cooperativa; alcuni ritengono interessante investire in una banca cooperatva che, essendo difficilmente “scalabile”, offre più garanzia di altre rispetto al mantenimento delle modalità mutualistiche di fare impresa. Le banche mutualistiche e cooperative in questi anni hanno incontrato il favore del mercato e dei risparmiatori, perché hanno dimostrato di non essere peggiori delle banche costituite in società per azioni, ma semmai migliori, sia in Italia sia in molti altri paesi. È incomprensibile la scelta di attaccarle o di obbligarle a trasformarsi in SpA non appena, grazie al loro successo, raggiungono dimensioni rilevanti. Aumentare il credito all’economia reale Le ingenti somme di denaro raccolte dagli istituti finanziari oggetto del Decreto del Governo sono particolarmente appetibili per i fondi di private equity esteri che potranno entrare facilmente nelle strutture delle prossime SpA; un elemento che, se si dovesse verificare, allontanerebbe le banche da essere strumento al servizio delle Pmi. Sarebbe interessante che il Governo spiegasse come intende mettere al riparo le banche popolari oggetto del provvedimento dalla possibile speculazione di fondi di private equity. Gli Istituti bancari popolari e cooperativi sono quelli che meno hanno ridotto il credito in questi anni di crisi, mentre sono state proprio le banche cosiddette “sistemiche” le principali responsabili del credit crunch. Non riusciamo a comprendere secondo quale automatismo trasfor-


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mando le banche da popolari a SpA aumenterebbero i crediti alle PMI. FONTE: Bancanote Blog - Banca Etica

BANCA DEL PIEMONTE SPA A FAVORE DEL SOCIALE Banca del Piemonte offre alle associazioni non profit il “Conto Insieme”. Dal sito www.bancadelpiemonte.it - Il “Conto Insieme” è pensato per gli enti senza finalità di lucro ed è caratterizzato da costi di gestione contenuti. Spese di gestione del conto: – 7,50 euro mensili con operazioni illimitate – carte di credito a condizioni agevolate – Co.Re Banking a condizioni agevolate – bonifici via Internet, allo sportello e periodici gratuiti su BP, verso altre banche a condizioni agevolate – bollette domiciliate domestiche, commerciali e finanziarie gratuite FONTE: www.bancadelpiemonte.it.

MONTE DEI PASCHI DI SIENA SPA PER IL NO PROFIT Dal sito www.mps.it – “Conto Italiano” Chi sceglie un Conto Italiano sa che i suoi soldi restano in Italia. Chi sceglie un Conto Italiano vuole una grande banca, che da più di 5 secoli contribuisce allo sviluppo del nostro Paese. Chi sceglie un Conto Italiano sa di poter contare su soluzioni e servizi innovativi, pensati per ognuno di noi. Scegli il Conto Italiano giusto per te!

Conto Italiano è la gamma di conti correnti del Gruppo Montepaschi: una serie di strumenti per il tuo lavoro, il tuo studio, il tuo tempo libero. Per chi è single, per chi ha famiglia, per lo studente, il commerciante, l’imprenditore, per gli stranieri che hanno scelto di vivere in Italia, per gli amministratori di condominio, per le associazioni No Profit…

BANCA CARIGE SPA PER GLI ENTI SENZA SCOPO DI LUCRO Dal sito www.gruppocarige.it - Carige Stile Affari è il conto corrente dedicato ai clienti small business e ai professionisti con soluzioni flessibili pensate specificamente per la crescita e lo sviluppo della tua attività. Carige Stile affari è completo: • 60 operazioni trimestrali incluse • nessuna spesa per emissione estratto conto, liquidazione • assegni illimitati • cassa continua • servizi di internet banking • una carta bancomat CarigeCash (senza commissioni per prelievi nei bancomat del Gruppo Carige) • una carta di credito Carigecard Business Plus, nella versione individuale o aziendale • il Pos, per ricevere i pagamenti con bancomat e carta di credito, con un anno di canone gratuito per gli apparecchi fissi di nuova installazione • la polizza custodia titoli Italia gratuita E se scegli la versione Carige Stile Affari Più, hai incluso anche: Carige On Demand; operazioni illimitate. Carige Stile Affari è conveniente: per i nuovi clienti i primi sei mesi di canone sono gratuiti e successivamente paghi 15 euro al mese (30 euro per la versione Stile Affari Più). Il canone è ancora più conveniente (10 euro per Stile Affari, 20 euro Stile Affari Più) per i nuovi clienti che fanno parte di queste categorie: • architetti, ingegneri, avvocati, commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro, notai e farmacisti; • amministrazioni di condominio; • onlus ed enti no profit.


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Promozione del Dono del Sangue e del midollo nelle classi IV e V superiori L’Avis, l’Admo e la Fidas aprono la campagna acquisti di giovani donatori nelle scuole superiori del cuneese. Avis, Admo e Fidas Cuneo: un esempio di fruttuoso lavoro di rete È iniziato con gennaio un ciclo di incontri di sensibilizzazione e promozione nelle scuole superiori che vede coinvolti gli studenti di otto istituti del territorio e le due più grandi associazioni di donazione del sangue. L’Avis, l’Admo e la Fidas incontrano gli studenti per trasmettere il messaggio che “Donare sangue rappresenta un gesto di solidarietà semplice, ma concreto”. Gli incontri sono allo stesso tempo informativi e di sensibilizzazione: nelle classi quinte le associazioni incontrano gli studenti insieme ai medici dell’ospedale per affrontare la donazione di sangue, di midollo e di organi sia sotto il profilo medico che sotto quello promozionale. Nelle classi quarte invece l’Avis, l’Admo e la Fidas incontrano autonomamente i ragazzi e li preparano ad aprirsi alla possibilità di entrare a far parte della grande famiglia dei donatori di sangue. Insieme alle informazioni tecniche si vuole anche trasmettere l’amore per il prossimo meno fortunato di noi: per questo i volontari si fanno spesso accompagnare da un donatore di midollo osseo che possa raccontare attraverso

la sua esperienza come, con un gesto semplice, sia possibile fare qualcosa di immensamente grande, come salvare una vita umana. Si cerca anche di far comprendere che il gesto della donazione dovrebbe far parte dell’educazione civica di ogni cittadina e cittadino italiano in buona salute e…. non solo! Spesso molti giovani immigrati o figli di tali vedono il gesto della donazione come un primo passo verso l’integrazione nella nostra società. Dichiara Corrado Cosa, Presidente Avis: «I nostri interventi nelle scuole sono mirati ad accrescere la cultura solidaristica non solo nella giovane platea ma anche nelle loro famiglie. Uno dei messaggi principali che vogliamo veicolare è quello che donare sangue significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi interessa e mi preoccupa». I volontari Admo partecipano agli incontri per sensibilizzare i giovani a fare la tipizzazione finalizzata ad entrare nella banca dati dei donatori di midollo osseo, nella quale si può accedere dai 18 ai 40 anni. La possibilità di trovare un donatore compatibile è molto complicata, per questo motivo è importante che la banca dati abbia tanti potenziali donatori

così da aumentare la possibilità di salvare una vita. Corrado Cosa Presidente Avis Cuneo

La Regione Piemonte molti anni or sono aveva lanciato un programma di promozione del valore della donazione di sangue e midollo osseo che risponde al progetto “Porgi una mano, qualcuno ha bisogno di Te”; per Cuneo, tale progetto è stato coordinato dall’ASL CN1. Sono quindi stati sviluppati moduli di formazione-sensibilizzazione che interessano tutti gli allievi delle classi quarte e quinte degli istituti superiori di Cuneo che hanno aderito al progetto. Fino allo scorso anno le Associazioni di Donatori di Sangue disponibili ad intervenire negli istituti, per lo più Fidas ed Avis, assieme all’Admo, l’Associazione di Donatori del Midollo Osseo, svolgevano la loro opera di sensibilizzazione solo nelle classi IV mentre nelle classi V gli incontri erano animati dai Medici dell’Ospedale S. Croce di Cuneo che trattavano i temi riguardanti il dono del sangue, del midollo osseo e dei trapianti di organi. Da quest’anno, adeguandoci a quanto succede nel resto del Piemonte ed in molte altre regioni d’Italia, le Associazioni di donatori di sangue e l’Admo continuano a svolgere la loro opera di sensibilizzazione nelle classi IV e partecipano anche agli incontri con le classi V, con un breve spot promozionale nella pausa tra gli interventi specialistici tenuti dai Medici. Tutto ciò anche grazie all’ottimo rapporto instaurato con i Medici e collaboratori del Centro Trasfusionale, in particolare con il dottor Marenchino, il dottor Balbo, il dottor Menardi, per quanto riguarda il dono


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del sangue e del midollo e con il dottor Pellegrino, per quanto riguarda il trapianto di organi. D’altra parte l’art. 2 della Legge n. 219 del 21 ottobre 2005 cita testualmente: “1. Le associazioni e le federazioni dei donatori volontari di sangue legalmente costituite e riconosciute, ammesse a concorrere ai fini istituzionali del Servizio sanitario nazionale perseguono i seguenti scopi: a) promozione dell’informazione e della educazione al dono del sangue, degli emocomponenti e delle cellule staminali emopoietiche e della educazione alla salute nella popolazione nel suo insieme, con interventi a livello nazionale, regionale e locale; b) promozione e sviluppo della coscienza trasfusionale; c) offerta del sangue da parte dei soci, senza vincoli sulla destinazione; d) adesione al programma nazionale per il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue ed emocomponenti come stabilito nella legge 21 ottobre 2005, n. 219 e secondo le direttive e raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanita’, dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa.” Anche per questo motivo da ormai oltre dieci anni la “nostra equipe di formazione” , affronta con disponibilità l’importante impegno di animare gli incontri con gli studenti.

La “nostra squadra di volontari formatori” è costituita prevalentemente da Franco Allasia, Francesco Cortese e dal sottoscritto; talvolta siamo sostenuti dagli interventi della Dott. sa Anna Maria Cacciatore e di giovani donatori o da trapiantati di midollo osseo, che di volta in volta intervengono a portare la loro testimonianza. Ad onor del vero da quest’anno abbiamo anche ricevuto ulteriori rinforzi da parte di Monica, Corrado, Nadia (Responsabili Avis) ed altri responsabili associativi che ci aiutano a sostenere il considerevole numero degli incontri, oltre 20 programmati nel corso del corrente anno scolastico ! Come si può intuire l’impegno per i volontari che intervengono nell’azione di sensibilizzazione è considerevole ma è inimmaginabile, da parte di chi legge, il ritorno che si riceve in termini di gratificazione per gli animatori! L’avere a che fare con giovani così attenti, entusiasti e desiderosi di esplorare il mondo per loro sconosciuto della donazione di sangue e di midollo riempie di soddisfazione e di speranza in un futuro decisamente più roseo per i malati che malauguratamente necessitano di quanto viene donato da chi ha avuto la fortuna di acquisire la necessaria educazione civica e il piacere di poter aiutare il prossimo bisognoso. D’altra parte siamo tutti consapevoli che esiste una profonda “ignoranza” in merito a questi argomenti ed i mezzi di informazione e le stesse istituzioni poco fanno per propagandare il dono anonimo, vo-

lontario e gratuito del sangue e del midollo osseo. Il risultato conseguente a tutto ciò è che, nonostante esista solo in Italia una legge che dà la facoltà ai donatori (per altro solo a quelli appartenenti alla categoria dei lavoratori dipendenti) di godere di una giornata retribuita di riposo post donazione, siamo, come media nazionale, a poco più della metà di donatori, ogni mille abitanti, rispetto alla media di tutti gli altri stati europei!! Per questa “indebita gratificazione o forma di retribuzione occulta” per quello che dovrebbe essere invece un dovere sociale, almeno per le persone in buona salute, lo Stato italiano è sotto procedura di infrazione… ahimè questa è l’amara constatazione del nostro livello sociale. Fortunatamente i giovani che incontriamo paiono essere molto sensibili all’argomento e spesso accade che, dopo i nostri interventi, vadano in gruppo a fare la donazione collettiva magari accompagnati dall’insegnante di riferimento. Ebbene anche questo è un modo per “vincere la paura dell’ago” che risulta essere per i nostri giovani il maggior ostacolo per iniziare ad entrare nel meraviglioso mondo del dono. Anche su questo argomento, cioè l’agofobia, durante gli incontri vengono dispensati preziosi consigli e date le necessarie indicazioni per far comprendere che anche se si tratta di un “sentimento” assolutamente umano e naturale, la paura dell’ago è enfatizzata oltre misura e non è assolutamente nulla rispetto alla sensazione che si prova dopo aver effettuato la donazione, quando ci si è finalmente resi conto del bene che si è potuto arrecare a chi di quel sangue ne ha indispensabilmente bisogno. Per questo motivo noi, donatori “di lungo corso”, diciamo sempre che donare il sangue fa assolutamente bene a chi ne ha bisogno ma fa soprattutto bene sia fisicamente e moralmente a chi lo dona. Alessandro Biadene Donatore Sangue dell’Ass. Donatori Sangue Michelin - Fidas Cuneo


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Dieci anni dell’associazione Sportiamo L’associazione Sportiamo ha da poco festeggiato dieci anni di attività sul territorio braidese: dieci anni di impegno dedicati al sostegno delle persone con disabilità attraverso lo sport e l’amicizia. Il decennale è stato festeggiato domenica 7 dicembre scorso presso il Centro Polifunzionale Arpino di Bra e ha visto una grandissima affluenza di pubblico. Erano presenti anche tanti rappresentanti delle istituzioni, segno che l’associazione ha assunto una valenza importante sul territorio di appartenenza. Riccarda Guidi, moglie dell’olimpionico Attilio Bravi ideatore dell’associazione Sportiamo, ha ricordato le motivazioni che hanno portato alla costituzione dell’associazione: dare a tutti le stesse possibilità e superare le differenze che c’erano in ambito sportivo tra disabili e normodotati. Dieci anni dopo quel sogno è diventato realtà e grazie all’impegno dei 40 volontari oggi un centinaio di ragazzi disabili possono svolgere otto diverse discipline sportive. La vittoria di questa scommessa non solo è stato motivo di soddisfazione ma ha migliorato la vita di tante persone. «Sportiamo è nata per cercare di cambiare una mentalità secondo cui il ragazzo disabile era uno per sé, con il concreto rischio di isolamento. Lo sport- spiega la presidente del sodalizio Cinzia Gandino – ha rappresentato lo strumento più adatto a creare gruppo e a fare amicizie. Grazie alle nostre molteplici attività

stiamo finalmente assistendo ad un cambio di mentalità: la disabilità sta iniziando ad avere una valenza diversa nella nostra comunità». L’evento del decennale è stato realizzato con lo stesso spirito: «Abbiamo deciso di rendere i ragazzi protagonisti della festa – spiega Emanuela Madiotto prima presidente dell’Associazione – perché senza di loro Sportiamo non esisterebbe. Questa scelta ha comportato un grande lavoro che è stato ripagato dalla grandissima soddisfazione di quella giornata». Due ore di divertimento che hanno visto protagonisti tutti i

ragazzi, i volontari e gli istruttori in otto sketch delle discipline praticate dall’associazione. L’appuntamento è stato brillantemente diretto dal vicepresidente Bartolomeo Fissore e ha visto la preziosa collaborazione dei clown di corsia dell’ Arcobaleno Vip di Alba e Bra. E dopo le celebrazioni Sportiamo continua la sua avventura: il decennale è stata l’occasione per far nascere l’idea di attivare un corso di TeatroTerapia, un’opportunità importante per i giovani attori in erba del sodalizio. «Cosa ci rende speciali? La nostra voglia di fare, di crescere, di non fermarci mai. Tutto questo non sarebbe possibile senza il sostegno di tantissime realtà del territorio, che da sempre credono in noi, e senza l’amicizia che fin dalle origini è la benzina del nostro impegno». Concludono i volontari dell’associazione. Elisa Girardo


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Progettare nel Sociale

NEWS dalle Associazioni AFFOLLATO INCONTRO DI LETTURA PER DAR VOCE ALLA SCRITTRICE SUDAFRICANA NADINE GORDIMER CON L’ASSOCIAZIONE DA ZERO A CENTO Sabato 7 febbraio si è dato il via, a Palazzo Mathis, ad una nuova iniziativa culturale denominata “1,100,1000 parole di solidarietà sociale” organizzata dall’associazione di volontariato “Da Zero a Cento” in collaborazione con il Comune di Bra e il Centro Servizi per il Volontariato di Cuneo. Si è trattato di un incipit prestigioso con la presentazione di un racconto inedito di Nadine Gordimer ambientato nel Monregalese, la scrittrice sudafricana vincitrice del premio Nobel la cui prosa intensa e intima ha aiutato a mostrare l’apartheid ai lettori di tutto il mondo. Il racconto intitolato L.u.c.i.e è stato magistralmente presentato dalla professoressa Gabriella Del Treste e dalla prof.ssa Yvonne Fracassetti, che ne ha curato anche l’introduzione al testo. Attraverso la loro analisi è stato possibile addentrarsi nelle molte e complesse chiavi di lettura del racconto che è uno dei capolavori della scrittrice proprio per la densità delle tematiche trattate. Invitata d’eccezione dell’iniziativa era la figlia di Nadine Gordimer (morta la scorsa estate), Oriane, che ha raccontato con note affettuose e delicate alcuni momenti familiari e spensierati vissuti dalla madre durante i suoi soggiorni a Briaglia, nel monregalese. Attraverso i ricordi di Oriane è stato possibile collocare la scrittrice in una dimensione più intima che ce ne ha restituito tutta la sua straordinaria forza e vitalità e ce l’ha resa più affine e vicina. La lettura del testo è stata curata dagli alunni

del Liceo Linguistico “Giolitti-Gandino” che si sono alternati dando voce all’autrice con brani sia in italiano che in inglese. L’incontro è stato introdotti dell’assessore Fabio Bailo che ha salutato il numerosissimo pubblico a nome di tutta l’amministrazione comunale e ha illustrato il calendario del ciclo di appuntamenti dedicati alla lettura in pubblico di brani tratti da libri sulla solidarietà sociale, sui diritti civili e sul valore del volontariato per iniziare una riflessione con cittadini e volontari sul volontariato culturale. L’appuntamento è stata anche l’occasione di presentare al pubblico il nuovo progetto dell’associazione “Da zero a cento”, un progetto di “lettura diffusa”, nella speranza che molti possano presto dedicarcisi e, allo stesso tempo, trasmettere l’amore per la lettura etica. La dottoressa Clara Arnaldi, presidente dell’associazione, ha sollecitato tutti a partecipare “vogliamo creare un gruppo di volontari disponibili ad andare a leggere negli ospedali, nelle scuole, nelle case di riposo o ovunque ce ne sia bisogno”. L’appello verrà ripetuto nel corso dei prossimi incontri che si terranno il 27 febbraio e il 19 marzo. Per informazioni: Da zero a cento, via Gianolio 26, Bra. Telefono 0172-43.12.81 Clara Arnaldi Associazione Da Zero a Cento

CONVEGNO “CUORI IN GIOSTRA AFFETTIVITÀ E DISAGIO” CON L’ASSOCIAZIONE MARIA TERESA GHIGLIA Sabato 14 febbraio, presso la sala mostre della Provincia di Cuneo, su proposta dell’Associazione Maria Teresa Ghiglia si è tenuto il convegno “Cuori in giostra: affettività e disagio” che tratterà la tematica delle “questioni di cuore” e del relazionarsi nella disabilità intellettiva durante l’adolescenza. Intervenuti tre psico-

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NEWS NEWS NEWS terapeuti: Gian Sandro Lerda (direttore sede di Cuneo Istituto A. Adler) “Questione di cuore: relazionarsi e comunicare nel mondo della disabilità intellettiva”; Veronica Lo Sapio e Luca Burdisso “Adolescenze: a ognuno il proprio passo”. L’incontro si proponeva di offrire sostegno a volontari, famigliari e amici che operano con adolescenti disabili intellettivamente e ha voluto offrire strumenti qualificati per favorirne al meglio la crescita, l’integrazione e l’autonomia in un’ottica proiettata al “dopo di noi”. L’Associazione Ghiglia crede in questi obiettivi tant’è che da anni, promuove attività educative, culturali, ludico-sportive e di auto – mutuo aiuto per favorire il benessere psicofisico di giovani svantaggiati nell’interesse dell’intero contesto sociale. E proprio alla luce dei suddetti valori, ha istituito, nel 2008, il “Premio Volontario Inconsapevole” per gratificare, in forma più che altro simbolica, chi inconsciamente offre la propria disponibilità alle fasce deboli aiutandole nella quotidianità dell’essere persone. Quest’anno il riconoscimento è andato al titolare e allo “staff” del Bar Pasticceria Spumiglia di Cuneo. La premiazione è avvenuta dopo gli interventi dei relatori. E.G.

IN CARCERE A SALUZZO LO SPETTACOLO “AMUNI”

Amunì, lo spettacolo del carcere di Saluzzo, è andato in scena al Milanollo di Savigliano la sera di venerdì 23 gennaio. Il Teatro era gremito di un pubblico attento e partecipe, tanti giovani appassionati. Gli attori, detenuti, ex detenuti e quattro di Voci Erranti, hanno trasmesso un’emozione grandissima, portando in scena la storia di figli che vivono in attesa del ritorno del padre. Tra il pubblico anche il sindaco Claudio Cussa e il presidente della Fondazione CRS Martino Grindatto. Lo spettacolo si è potuto replicare in trasferta grazie alla volontà del dott. Giorgio Leggieri direttore del carcere e del magistrato di sorveglianza del Tribunale di Cuneo, entrando nel cartellone della staione teatrale saviglianese, patrocinato dall’assessorato alla cultura e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo. Il testo e la regia sono a cura di Grazia Isoardi, le coreografie di Marco Mucaria, le luci di Cristian Perria, per la produzione di Voci Erranti. «Mi sento in dovere di ringraziare tutti quanti hanno reso possibile questo che è diventato un vero even-


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NEWS NEWS NEWSN to, e di congratularmi con quanti si spendono perchè si possano realizzaredelle cose così significative e di qualità mettendoci un supplemento d’anima, dentro e fuori l’associazione, a cominciare naturalmente da Grazia Isoardi» ha dichiarato il presidente di Voci Erranti, Mario Riu. L’associazione Voci Erranti

AIUTARE GLI ALTRI AIUTANDO SÉ STESSI. CORSO SUL BENESSERE ORGANIZZATO DALLA DIAPSI CEVA Per chi è stanco e stressato, per chi non ha tempo, per chi tempo ne ha ma non sa cosa farne, per chi ingigantisce i problemi, per chi ci è passato, per chi ha un amico, per chi vuol crescere, per chi vuol capire di più, per chi vorrebbe ma non osa, per chi ama le sfide anche se ha paura, per chi cerca di rendersi utile, per chi vuol conoscere, per chi ci crede, per chi è solo curioso, per chi è giovane e per chi non lo è più: corso di benessere e di sensibilizzazione al volontariato in salute mentale, in sei giornate. – 11 marzo: coltivare il benessere con il dottor Francesco Risso (Responsabile Dsm) e la dottoressa Franca Acquarone (Responsabile Psicologia Mondovì); – 18 marzo: “Problem solving. L’arte della vita quotidiana” con il dottor Gozzi (psichiatra) e la dottoressa Carla Micca (psicologa); – il 25 marzo: “M’illumino d’immenso. Il senso di appartenenza al mondo”, interverranno i coordinatori P. “Che Brunetti e M. Diana; primo aprile stress! Quando il corpo ci aiuta” con il dottor Cipriano Gentilino, esperto di Psicosomatica e Ipnosi; – l’8 aprile: “Tutti attori. Ruolo, identità e disponibilità a mettersi in gioco”, interverranno registi ed attori del Gruppo Teatrale del Centro Diurno; – il 15 aprile con il dottor Gallo, medico legale si parlerà anche della relazione tra uomo e animali come fonte di benessere per entrambi, con l’aiuto di un esperto cinofilo. Gli incontri si tengono dalle 18 alle 19.15 presso la sala dell’Oratorio di Ceva, partecipazione gratuita. Per informazioni: 0174-72.38.58, oppure diapsi@libero.it.

FESTA DI SANTA GIUSEPPINA BAKHITA Domenica 8 febbraio presso il Tempio di San Paolo di Alba l’associazione Bakhita ha invitato alla Festa di Santa Giuseppina Bakhita. Alle 9.45 si è svolta una breve introduzione per spiegare la motivazione di tale evento. Alle 10 il Vescovo Giacomo Lanzetti ha celebrato la Messa.

Giuseppina Bakhita era una suora sudanese liberata dalla schiavitù, diventata cristiana e grande figura di riferimento. È stata un’occasione per sensiblizzare la popolazione sulle attività di volontariato che, sin dal 1992, si svolgono nell’albese nel nome della Santa, per costruire un mondo di pace, giustizia e fratellanza. La festa è stata organizzata da: Ufficio Diocesano Migrantes, Associazione Bakhita, Congregazione Suore Scalabriniane di Piacenza, Centro Culturale San Paolo, Gazzetta d’Alba.

VOLONTARI LIDA: CORSO PER ASPIRANTI GUARDIE ZOOFILE La Lida (Lega Italiana Diritti Animali ) sezione di Cuneo,in collaborazione con il settore provinciale della Vigilanza della Lida e con il patrocinio del Comune di Cuneo, ha organizzato un corso per aspiranti Guardie Zoofile che operino nella “Provincia Granda”. Il corso vuole essere anche un momento formativo per tutti coloro che intendono diventare semplici operatori zoofili per occuparsi in particolare del benessere animale. La Lida non cerca volontari che abbiano solo lo scopo di vestire una divisa o fregiarsi del tesserino o fare mostra arrogante di armi. Per questo sono stati ammessi solo volontari veramente motivati alla tutela degli animali dai maltrattamenti, ponendo naturalmente un occhio anche alla tutela ambientale. Le aspiranti guardie, a termine corso, sosterranno un esame finale e, se lo supereranno, dopo un positivo tirocinio sul campo , sarà per loro richiesto all’Ufficio Territoriale del Governo (Prefettura) il Decreto Prefettizio di nomina a Guardia Giurata Zoofila. Le Guardie Zoofile nell’ operare, sono pubblici ufficiali e possono rivestire le funzioni di Polizia Giudiziaria e Polizia Amministrativa,come previsto dalle leggi e norme in essere. La Lida è una Associazione di Volontariato che opera nel rispetto delle norme statutarie che riconoscono le Forze di Polizia Locale, Carabinieri, Finanza, Polizia di Stato, Forestale, Asl quali soggetti con cui collaborare, qualora lo richiedano, non sostituendosi ai loro titoli, ottemperando quindi a quella legge non scritta, ma da sempre codice etico del Volontariato, di non fare vetrina di se stessi. Il corso interessa anche la zona del Saluzzese, Saviglianese e Fossanese. Alcune serate, debitamente pubblicizzate, saranno dedicate ai detentori di cani al fine di erogare la necessaria educazione comportamentale con particolare attenzione ai bisogni dell’animale e nel rispetto dei cittadini, dell’ambiente e del decoro. Il corso di tiene a Cuneo (via Roma 4, nella sala Vinaj del Comune) ed ha cadenza settimanale il mercoledì, dalle 20.30 alle 23.30. Per informazioni si possono contattare i numeri: 32036.09.633 – 328-03.25.734 - 347-10.56.186.


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SNEWS NEWS NEWS BASTA UN POCO DI ZUCCHERO: SERATA DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA AL DIABETE

L’Associazine idee.comunità ha organizzato un incontro informativo gratuito dal titolo “Basta un po’ di zucchero …. - Serata di educazione terapeutica al Diabete”, insieme alle Associazioni Volontari dell’Annunziata e Idee. La serata è stata tenuta dalla dottoressa Valeria De Donno, pediatra S.C. Pediatria Santa Croce, dalla dottoressa Stefania Brovero, dietista S.C. Dietetica e Nutrizione clinica Santa Croce e dalla dottoressa Donatella Gaviglio infermiera S.C. Endocrinologia Diabetologia e Metabolismo Santa Croce. L’incontro è stato l’occasione per conoscere meglio il diabete ed è finalizzato a fornire indicazioni comportamentali e informazioni pratiche ai malati ed ai loro parenti. Moderatore dell’incontro Fabrizio Dellaferrera, infermiere professionale, membro del direttivo di Idee.Comunità, che ha presentato il gruppo Giada. La serata è stata organizzata con il contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Saluzzo e della Delegazione della Croce Rossa di Busca che ha messo a disposizione i locali.

ASSEMBLEA SOCI PER L’AVIS DI CEVA Venerdì 13 febbraio al cinema “Borsi” si è tenuta l’assemblea annuale della sezione Avis di Ceva. Oltre al presidente Beppe Tomatis, son intervenuti il presidente provinciale dell’Avis Giorgio Groppo, il sindaco di Ceva Alfredo Vizio, il cappellano don Aldo Galleano, il parroco di Ceva don Francesco Tarò. È stato il segretario Mario Barra a illustrare il bilancio preventivo e quello consuntivo mentre il presidente Tomatis ha effettuato la relazione relativa all’attività del 2014. Nel 2014 i donatori attivi sono stati 338 (246 uomini e 92 donne); per quanto riguarda le donazioni: 577 di sangue e 183 di plasma per un totale di 760. «Dopo anni di risultati soddisfacenti – ha spiegato Tomatis - dobbiamo riscontare una flessione in prelievi, donatori attivi e purtroppo di nuovi donatori. Per quanto riguarda le donazioni di sangue la carenza di personale presso il Centro trasfusionale a cui facciamo riferimento ha fatto si che i giorni di raccolta presso la nostra sede siano stati 5 in meno rispetto al passato. Un altro fattore da tenere presente è quello di aver cercato di mettere in atto la cosiddetta donazione “mirata” cioè la chiamata dei donatori con gruppi sanguini necessari e richiesti dal Centro Trasfusionale al fine di evitare esuberi di sangue che potrebbero portare a una loro deprecabile eliminazione. Sarà cura della sezione migliorare ulteriormente il metodo di chiamata che non significa ignorare

la spontaneità, la libertà, e generosità del donatore, ma una necessità del buon uso del sangue. Abituati ai numeri degli anni passati forse ci siamo un po’ adagiati e forse non abbiamo svolto in modo adeguato l’attività di promozione. Anche la sfiducia nelle istituzioni difficoltà esterne, crisi economica e sociale possono aver contribuito a creare nell’Associazione una certa stanchezza che ci auguriamo possa essere a breve superata. Si segnala peraltro un buon indice donazionale pari a due (rapporto donazioni-donatore). Infine prendiamo atto che 12 persone hanno cessato l’attività a loro va il nostro ringraziamento e di tutti coloro che in modo anonimo hanno usufruito del loro dono». Nel 2014 molte sono state le attività finalizzate alla promozione della donazione del sangue, tra queste: incontri nelle Scuole, collaborazione con il Velo Club, serata con la Consulta giovanile, sponsorizzazioni tornei di calcio giovanile Ama Brenta, serata musicale nei boschi a Torresina, gita sociale in Sicilia, escursioni con il Cai, polentata a Castelmagno, donazione alla Scuole media di Ceva di una lavagna interattiva multimediale.

INCONTRI DI AUTO MUTUO AIUTO PER FAMIGLIARI DI PERSONE CON DISAGIO PSICHICO L’associazione Di.A.Psi Alba organizza incontri di auto mutuo aiuto rivolto a familiari di persone con disagio psichico. Si tratta di uno spazio di incontro e condivisione tra persone che vivono esperienze siili. Gli incontri si tengono presso la sala dello Sportello CSV di Bra, in via Magenta 35, il primo e terzo giovedì del mese, dalle 19.30 alle 21. Per partecipare o richiedere informazioni: 328-02.93.419 (dottoressa Sabrina Meregalli).


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NEWS NEWS NEWSN SPORTIAMO AL CAMPIONATO BASKIN 2015

Seconda giornata di Campionato di Baskin, domenica 22 febbraio a Chatillon (Aosta). Partenza innevata per la Sportiamo, che all’alba di domenica è partita su un pullman strapieno per raggiungere le squadre Monte Emilius A e B di Aosta, paese ospitante, di Amicigio di Arona e l’Asd Baskin Ciuff di Borgomanero con le quali doveva disputare un importante incontro di Campionato. Le partite si sono susseguite a ritmo incalzante fino a tardo pomeriggio. I nostri giocatori non si sono risparmiati e ce l’hanno messa tutta, dimostrando in campo il livello di preparazione ottenuto e il grande miglioramento raggiunto dalla squadra dei più giovani (i Bears). L’impegno e lo spirito di squadra hanno mostrato un bel gioco che purtroppo non è stato sufficiente a conquistare delle vittorie. Il campionato è lungo e tutto è ancora possibile. Infatti domenica 15 marzo si disputerà la 3ª giornata di gare che si terrà a Borgomanero. Asd Sportiamo Onlus

La consegna del riconoscimento si è svolta al termine del convegno Cuori in giostra: affettività e disagio nel corso del quale si sono susseguite tre brillanti relazioni: sono intervenuti il dottor Gian Sandro Lerda (psicoterapeuta, direttore della sede di Cuneo dell’Istituto A. Adler) e gli psicoterapeuti Veronica Lo Sapio e Luca Burdisso. Pietro Cavallo e il suo staff sono stati premiati per la sensibilità con cui svolgono l’attività lavorativa nel rispetto e vantaggio delle fasce deboli. Presenti anche i figli di Maria Teresa Ghiglia la maestra, a cui è dedicata l’associazione, che nel dopo guerra si è battuta per garantire pari opportunità di istruzione, di crescita e di riscatto sociale degli ultimi. Elisa Girardo

SPORTIAMO: CARNEVALE AI GLICINI

A PIETRO CAVALLO DEL BARPASTICCERIA SPUMIGLIA DI CUNEO, E A TUTTO IL SUO STAFF, VA LA VI EDIZIONE DEL PREMIO VOLONTARIO INCONSAPEVOLE La VI edizione del Premio Volontario inconsapevole ha visto premiato Pietro Cavallo titolare del Bar Spumiglia di Cuneo e tutto il suo staff. Il riconoscimento viene dato ogni anno dall’associazione Maria Teresa Ghiglia a un volontariato inconsapevole, una persona che nella sua quotidianità ha brillato per generosità, mettendo in luce valori antropologici spesso sommersi. La premiazione si è svolta sabato 14 febbraio presso la Sala Mostre della Provincia di Cuneo.

Domenica 15 febbraio, l’associazione Sportiamo onlus è stata invitata a trascorrere un delizioso pomeriggio in compagnia degli amici della Casa di Riposo “I Glicini” a Bra, organizzato dal titolare signor Spadaro.


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SNEWS NEWS NEWS Siamo tornati volentieri a far visita agli ospiti che già conoscevamo in quanto per oltre due anni questa struttura è stata anche la sede della ns/ associazione. Alcuni volontari e ragazzi che frequentano normalmente l’attività di ballo presso la palestra Meeting di Bra, hanno coinvolto i presenti danzando sulle note di vari pezzi musicali creando una atmosfera di buona partecipazione emotiva. Un momento suggestivo è stato l’intervento del “coro gospel” invitato per festeggiare il compleanno di nonna Maria. Occasione che ha richiesto un “Tanti Auguri”, cantato all’unisono da tutti, nonni e ragazzi. Visto il periodo di carnevale non poteva mancare una dolce scorpacciata di “bugie” accompagnata da tante sorprese e tanti sorrisi! Grazie di cuore agli amici dei Glicini e a tutto lo staff per lo splendido pomeriggio! Asd Sportiamo Onlus

CONFERENZA A SAN ROCCO CHERASCA L’associazione “Volontari centro don Mario Destefanis” di San Rocco Cherasca invita ad un altro appuntamento del ciclo di conferenze organizzato nel teatro parrocchiale di Piazza della Chiesa 1. A partire dalle 21 del 6 marzo si è parlato di un tema di grande attualità: “Navigare in rete. Ma sai nuotare?”. È intervenuto Giuseppe Masengo, media educator del centro di documentazione Steadycam di Alba, per illustrare potenzialità e rischi della rete e spiegare quali sono le sfide educative che pongono Internet, cellulari e social network. L’ingresso alla serata era libero. Per informazioni: info@donmariodestefanis.it.

TAVOLO INFORMATIVO DI APE ONLUS Domenica 1 marzo dalle 10 alle 18 l’associazione Ape Onlus organizza un tavolo informativo al Big store gallery di Alba per la XI Settimana europea della consapevolezza dell’endometriosi. Le volontarie distribuiscono materiale informativo e sono a disposizione per informazioni e per presentare le attività.

INCONTRO MULTICULTURALE CON CANALE LIVE Domenica 8 marzo presso la Biblioteca comunale di Canale l’Associazione Canale Live ha organizzato “Donna Oggi” un incontro multiculturale sulla condizione femminile nel mondo, il ruolo della donna nella famiglia e nelle diverse società.

GLI INCONTRI DELLA SCUOLA DI PACE DI BRA

La Scuola di Pace di Bra organizza alcuni incontri. Dopo l’appuntamento del 13 marzo dal titolo “L’ho uccisa perché l’amavo. Falso!”, parole pregiudizi e luoghi comuni sulla violenza contro le donna tenuto da Michela Murgia, scrittrice si arriva al 26 marzo. Sempre alle 21 incontro dal titolo “Miseria ladra” una paese fragile, tra diseguaglianze, povertà e disoccupazione; parlerà Giuseppe De Marzo responsabile nazionale della campagna “Mieria Ladra”. Infine giovedì 9 aprile alle 21 incontro dal titolo “Calcio Criminale” a cura di Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico e Enrico Demarchi vice presidente settore tecnico Figc. Gli incontri si terranno tutti al centro culturale Arpino di Bra.

PARTE IL CORSO PER DIVENTARE CLOWN DI CORSIA Vuoi capire quanto è prezioso un sorriso? Credi che la risata sia una buona terapia? Vuoi imparare a vivere in positivo? Vieni a fare il corso per Clown di corsia. È organizzato dall’Associazione L’Arcobaleno Vip di AlbaBra il 17.18 e 19 aprile. Si terrà a Bra. Per informazioni e iscrizioni scrivere a arcobaleno-vip@libero.it oppure telefono 340-32.64.974.

LE INIZIATIVE DEI VOLONTARI DELL’ANNUNZIATA DI BUSCA Domenica 1 febbraio, nei locali della casa di riposo SS. Annunziata di Busca, si è tenuto il concerto di Carnevale del coro amatoriale “Cantar...Cantando” dell’Istituto Musicale di Busca. Il giovedì seguente invece festa di Carnevale con la visita agli ospiti da parte delle maschere della città.


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NEWS NEWS NEWSN SETTIMANA DI SENSIBILIZZAZIONE SULL’ENDOMETRIOSI: L’ADES APPRODA SUI SOCIAL NETWORK

Ades ha lanciato anche un sito internet per promuovere l’associazione e sensibilizzare la cittadinanza sulla malattia Dal 2 all’8 marzo si tiene la Settimana della consapevolezza sull’endometriosi. L’iniziativa nata dall’European Endometriosis Alliance si pone l’obiettivo di far crescere la conoscenza della malattia per far sì che le persone sappiano cos’è l’endometriosi e quali sono gli effetti. L’Associazione Ades (Donne endometriosi salute) di Savigliano aderisce a questa campagna di sensibilizzazione e quest’anno lancia un sito per informare e dare sostegno alle donne affette da questa patologia: una malattia femminile molto diffusa ma, purtroppo, ancora sottovalutata. Proprio per diffondere la conoscenza della malattia martedì 3 marzo alle 9.30 è andata in onda su teleRadio Savigliano un’intervista di approfondimento, con una socia dell’Ades e la psicologa Petra Senesi, membro del comitato scientifico dell’Associazione. Il sito www.associazioneades.it è un portale molto ben strutturato su cui è possibile trovare tutte le informazioni sulla malattia e dal quale è possibile conoscere e accedere ai servizi offerti dall’associazione. Sulla home page è evidenziato lo slogan “Volontarie al servizio di tutte”, e sulle diverse pagine del sito viene descritta l’attività dell’associazione che vuole diffondere la conoscenza dell’endometriosi, fornire supporto e sostegno a donne affette dalla malattia, promuovere e stimolare la ricerca medica e scientifica. L’Associazione permette inoltre di usufruire di servizi di esperti come lo psicologo, la nutrizionista e l’avvocato. Visitare il portale offre la possibilità di sapere cos’è l’endometriosi, quali sono i sintomi per poterla riconoscere, qual è la terapia oltre ovviamente alle informazioni per come associarsi. Da qualche settimana Ades è anche su facebook con una pagina dedicata all’indirizzo https://www.facebook.com/associazioneades. Sulla pagina, oltre alle tante informazioni del sito, è

possibile trovare anche informazioni e articoli di approfondimento. La presenza sui social è particolarmente importante per arrivare alla popolazione giovanile e far sì che tante ragazze possano riconoscere i sintomi e iniziare, in tempi brevi, un percorso terapeutico. I contatti dell’Associazione: Piazza Santarosa, 32 a Savigliano email: info@associazioneades.it, cell. 34204.81.855. Elisa Girardo

LA PROTEZIONE CIVILE DELLA SEZIONE ALPINI DI CUNEO FA IL CONSUTIVO DELL’ATTIVITà SVOLTA NEL 2014 Il lavoro della Protezione civile non è molto “popolare”, non riempie le pagine dei giornali, non fa notizia, non ha alti indici di “audience”, tranne nel caso di eventi catastrofici, dove, nei servizi televisivi e sui giornali, gli viene ritagliato qualche breve spazio. Ed è un peccato, perché alla gente farebbe bene sapere che qualcuno, con assiduità, lavora quotidianamente per la sua sicurezza. Oggi più che mai ci sentiamo insicuri, ansiosi e i media alimentano le nostre paure bombardandoci di notizie terrificanti che ci fanno sentire sempre più soli e in balia degli avvenimenti. Non sarebbe bello, invece, leggere ogni tanto, che qualcuno vigila su di noi, sul nostro ambiente e lavora, risana, previene i danni sul territorio? Non ci darebbe serenità scoprire che ci sono persone che gratuitamente si impegnano perché la nostra vita sia più sicura? E allora diamo qualche buona notizia... Parliamo di qualcuno vicino a noi, parliamo dell’Unità di Protezione Civile dell’Associazione Naz. Alpini di Cuneo. Attiva da oltre venticinque anni, è composta da 145 volontari ripartiti su sette squadre multiruolo, di cui tre specialistiche: una squadra medico-sanitaria, una di cinofili e una di tecnici delle trasmissioni. Nel corso del 2014, i volontari hanno prestato complessivamente 11800 ore di lavoro, in diversi interventi e lavori che si sono dispiegati lungo tutto l’anno sia sul territorio cuneese che in altre province e regioni. A maggio, in occasione del Raduno Nazionale degli Alpini a Pordenone, una squadra ha lavorato una settimana per il ripristino di un edificio pubblico, con interventi edili e di disboscamento. Contemporaneamente, la squadra sanitaria ha offerto assistenza per tre giorni consecutivi. Sempre nel mese di maggio, l’unità ha fatto parte del tavolo operativo per l’attivazione della palestra di roccia nella Caserma “Cesare Battisti”, affiancando il Comando Guardia di Finanza di Cuneo. Nella settimana dal 1° all’8 giugno 2014, tutte le squadre sono state attive per l’organizzazione e la logistica


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SNEWS NEWS NEWS Il 18 ottobre, si è tenuta ad Asti un’esercitazione di zona del 1° Raggruppamento A.n.a., denominata “Asta del Tanaro”, in occasione del ventennale della grande alluvione del 1994, a cui hanno preso parte i volontari dell’Unità. Dal 13 al 20 ottobre, in seguito ai gravi eventi meteorologici verificatisi nella zona del basso alessandrino, l’Unità è stata attivamente impegnata con uomini e mezzi, in operazioni di ripristino, messa in sicurezza e pulizia di strade e strutture di attività produttive. Nell’ultimo trimestre 2014, i volontari hanno partecipato a due raccolte “Banco Alimentare” della Caritas e sono stati presenti al servizio di presidio H 24 del Coordinamento Provinciale. La squadra sanitaria ha prestato servizio di visite mediche per tutti i volontari dell’Unità. Inoltre i volontari si tengono continuamente aggiornati e operativi, frequentando corsi su sicurezza, uso delle attrezzature e gestione delle emergenze, tenuti da qualificati docenti, accreditati con enti autorizzati dalla Regione Piemonte ed impegnandosi in esercitazioni di prevenzione dei danni ambientali. La presenza e il lavoro dei volontari dell’Unità di Protezione civile dell’A.n.a. è concretamente a servizio della Comunità, giorno per giorno, senza clamore, ma con attenta e continua attività, con impegno e solerzia. Grazie di cuore, dunque, ai dinamici e laboriosi volontari che sono vanto e lustro dell’Unità. Associazione Ana

M’ILLUMINO DI MENO CON FIORI SULLA LUNA delle Alpiniadi Estive, che si sono svolte in diversi Comuni del territorio, con turni di lavoro che coprivano l’intero arco della giornata, 24 ore su 24. In particolare, la Squadra Sanitaria ha prestato assistenza durante le gare, secondo un protocollo operativo sinergico con il servizio 118 della Regione. La squadra trasmissioni, sotto la guida del responsabile Salvatore Interlandi, ha fornito un supporto di assistenza diurna e notturna per tutta la durata dell’evento. La segreteria operativa, attiva dalle 8 del mattino alle 19, tutti i giorni, ha fornito servizio di coordinamento, informazione e sorveglianza a tutto il personale, agli atleti e agli ospiti. Per l’evento “Concerto di Ferragosto”, svoltosi il 15 agosto, la squadra di Dronero ha fornito supporto alla viabilità e assistenza al trasporto disabili per il Comune di Elva. Sempre a Ferragosto, la squadra di Caraglio-Vallegrana ha collaborato per la coordinazione della manifestazione organizzata dal Comune di Castelmagno. Nei giorni 13 e 14 settembre 2014, a Nucetto, la squadra di Spinetta Oltregesso ha partecipato con uomini e mezzi all’operazione “Tanaro Amico”, organizzata dal Coordinamento Provinciale di Protezione civile.

Venerdì 13 febbraio l’Associazione Fiori sulla luna ha aderito all’iniziativa M’illumino di meno con un apericena realizzato, grazie alla preziosa collaborazione della cooperativa Colibrì, presso l’Atlante dei suoni di Boves. Alle 18.38 si sono spenti gli interruttori e ci si è divertiti a lume di candela e di LED. Hanno partecipato tanti bambini e tanti ragazzi con le loro famiglie. La loro gioia e allegria è stato il più grande successo della serata. E.G.


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Appuntamenti Solidali ALBA: CONSEGNATO UN RICONOSCIMENTO ALLE DONNE VOLONTARIE CHE OPERANO IN CITTÀ Domenica 14 dicembre nella sala consiliare del Palazzo comunale di Alba in occasione della “Giornata Internazionale del Volontariato”, celebrata il 5 dicembre, il vice sindaco Elena Di Liddo, insieme agli assessori al Volontariato Anna Chiara Cavallotto, alla Protezione civile Alberto Gatto, alle Pari Opportunità Rosanna Maritini, con il Presidente della Consulta comunale del Volontariato Sergio Taricco, accanto ai consiglieri comunali Pierangela Castellengo e Domenico Boeri ed al referente per il Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” di Cuneo Davide Adriano ha consegnato un attestato a 20 volontarie segnalate dalle rispettive associazioni. «Porto i saluti del Sindaco Maurizio Marello e dell’Amministrazione comunale – ha detto il vice sindaco Elena Di Liddo alle volontarie e ai volontari - Il volontariato è una delle importantissime risorse della nostra città. Alba non sarebbe quella che è senza le associazioni di volontariato: Sarebbe più povera e meno attiva, basti pensare a tutte le iniziative che ci sono in questo periodo in città che arricchiscono dal punto di vista sociale e culturale. Come Amministrazione, faremo il possibile per sostenere il vostro preziosissimo operato attraverso i bandi e i contributi che già conoscete, ma anche attraverso il supporto fisico organizzativo e attraverso la promozione delle vostre attività». «Oggi è una giornata particolarmente importante perché consegniamo un riconoscimento ad alcune le volontarie delle associazioni della città – ha dichiarato l’Assessore al Volontariato Anna Chiara Cavallotto - Se le associazioni sono attive e lavorano bene è proprio grazie all’operato dei volontari e se Alba funziona bene è grazie ai volontari. Oggi premiamo le donne in un periodo in cui si parla tanto di femminicidio e violenza sulle donne. Ringrazio il Csv per il libro (ndr “I volti

della solidarietà 3 - Pari Solidarietà. Volontariato in rosa nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità - CSV Società Solidale, dicembre 2007”) che accompagna questo attestato. Ringrazio anche Alba Chapter per il progetto “La maglietta della solidarietà - Alba solidale”, la maglia dedicata alla nostra città messa in vendita per una raccolta fondi». La maglietta è stata presentata su un artistico filone porta maglietta realizzato dalla ditta Tole con alcune cartoline storiche illustranti la capitale delle Langhe. «Il filone – ha spiegato Bruno Bongiovanni di Alba Chapter - viaggerà con noi fino a luglio 2015 in tutte le tappe del nostro tour. Poi, lo consegneremo alla città di Alba con i fondi raccolti. La maglietta blu creata da Davide Ravina sarà in vendita a 10 euro e il ricavato sarà dato alla Consulta Comunale del Volontariato che lo distribuirà alle famiglie in difficoltà». Dopo gli interventi la consegna degli attestati a: Claudia Ottaviani dell’Anpa (Associazione Nazionale Protezione Animali di Alba Langhe e Roero), Elisabetta Lemorini (Ampelos), Laura Allocco (Asava), Marilisa Vogliolo (in rappresentanza di tutte le donne del Cva - Centro Volontari Assistenza), Maria Polizzi (Avc – Associazione Volontariato Cottolenghino), Angela Porta (Smile Onlus per la Bielorussia), Rosella Palma (Acat – Associazione Club Alcologici Territoriali metodo Hudolin), Teresa


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(Vides 2000), Elena Rocca (Migrantes), Maria Rosa Truffa (Associazione Corale Intonando), Daniela Fiori (Anmic – Associazione Mutilati e Invalidi Civili). La giornata dedicata al mondo del volontariato è poi proseguita nel pomeriggio in piazza Risorgimento e via Cavour con il mercatino di Natale per una molto partecipata “Piazzetta della Solidarietà” realizzata dalla Consulta del Volontariato del Comune di Alba con il Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale”.

CAMPIONATO BASKIN PER LA SPORTIAMO DI BRA Sabato 24 gennaio 2015 a Castelletto Ticino si è disputata la prima gionata di Campionato di Baskin che ha visto impegnate le due squadre della Sportiamo, Bears e Eagles, le quali hanno portato a casa ottimi risultati confrontandosi con le squadre di Aosta, Rho e Borgomanero. Grande soddisfazione ma soprattutto una bella giornata passata in compagnia con spirito di gioco e amicizia. Non ci stanchiamo di ribadire quanto questo gioco sia un vero esempio di inclusione perchè vediamo giovani volontari e disabili scendere in campo e mettere tutto l’ impegno e la grinta per raggiungere un risultato di squadra. Sportiamo Bra

Maria Dacomo (Associazione Bakhita), Lucia Taliano (Presenza amica – un cuore per gli altri), Ferrero Ines (Volontari Centro Don Mario Destefanis), Anna Maria Rebuffi (Lilt - Lega Italiana Lotta Tumori sezione di Alba), Ornella Manzone (Associazione In-flusso), Maristella Fontana (Associazione Mercato della Terra Italo Seletto), Clotilde Viglino (Cri – Croce Rossa Italiana), Bruna Pittatore (Lucio Grillo), Chiara Rustichelli (in rappresentanza di tutte le donne dell’Anc – Associazione Nazionale Carabinieri), Vincenzina Rivetti Bongiovanni


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Appuntamenti Solidali L’ASSOCIAZIONE RAGAZZI DI BAGNASCO E TEATROVANDO

NASCE LA DI.A.PSI. CEVA-MONDOVÌ

Associazione “Ragazzi di Bagnasco” per il quarto anno, organizza in collaborazione con i “Servi di Scena” di Mondovì un laboratorio gratuito di teatro, rivolto ai ragazzi delle scuole medie. Chi è interessato può partecipare alla riunione informativa per genitori e ragazzi, si parlerà di orari, programma e finalità del corso, martedì 3 febbraio alle 20,45 presso la sede di “Ragazzi di Bagnasco” Ex Stazione Ferroviaria di Bagnasco. Il titolo del corso è “Teatrovando”, alla scoperta del teatro. Per trovare e scoprire – spiega il presidente dell’associazione Ragazzi di Bagnasco Fabio Roberi - bisogna cercare, Andare alla ricerca, Provarci. Questo è il punto di partenza del nuovo percorso di ludo-teatro. Per chi ha già frequentato gli anni passati potrà sembrare di cercare a volte negli stessi posti, ma la sorpresa è che si troveranno nuovi tesori … Il nostro ruolo sarà quello di cercare insieme, di accompagnare i bambini a sentirsi un gruppo, uno stesso equipaggio in cui attraverso dinamiche di collaborazione e ascolto si possano accogliere nuove abilità espressive, relazionali e apportare nuovi stimoli. Creare una situazione di confronto in cui vengano valorizzate differenze tra i pari e l’unicità di ogni individuo, di ogni personaggio, come un valore aggiunto del gruppo e della comunità”. Diffondere stimoli positivi. Questo il nostro viaggio. Per informazioni Fabio Roberi 338-86.90.107.

Un uomo, buono ed onesto, incontra una sua compaesana in ospedale. «Come mai sei qui?», chiede l’uomo. «Sono venuta per mio figlio, appena ricoverato», risponde la compaesana. «Ho un po’ di tempo, andrò a trovarlo. In che reparto è?», riprende l’uomo. «In psichiatria», afferma la donna. L’uomo, ritraendosi ed abbassando gli occhi, dice: «Andrò un’altra volta». Per contrastare questo atteggiamento, che con termine tecnico prende il nome di “stigma”, e per aiutare coloro che si ammalano non nel corpo, ma nella mente, è nata a Ceva la “Di.A.Psi Ceva-Mondovì”, un’associazione di volontariato. Come dice il nome, Di.A.Psi., che significa “difesa degli ammalati psichici”, ha lo scopo di tutelare chi non ha voce, anche confrontandosi con le Istituzioni, e promuovere il benessere mentale, perché spesso, come afferma Edmond Spencer, è la mente che rende sane o malate, tristi o felici, le persone. Per ora l’associazione non ha molti iscritti, ma chi è in sintonia con il pensiero di Madre Teresa di Calcutta, «non possiamo fare grandi cose su questa terra; possiamo solo fare piccole cose con grande amore», può ingrossarne le fila.

LA FESTA DELLA FIDAS DI MONTÀ Si è svolta a Montà la festa della Fidas presso il ristorante Castlè. Hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Beppe Costa, il vicepresidente regionale Fidas, Giovanni Aiassa, rappresentanti delle sezioni Fidas di Canale, Castagnito, Priocca, Gallo Grinzane, Monteu Roero e dell’Avis di San Rocco Montà, donatori, famigliari e simpatizzanti.

Nella foto di Fabrizio Ambrosio da sinistra: il vice presidente regionale Fidas, Giovanni Aiassa, le medaglie d’oro Alberto Pavese, Ugo Taliano, Nicola Taliano, Sergio Cauda (terza medaglia d’oro, in primo piano), il presidente della sezione Fidas di Montà, Gigi Babbiotti, il sindaco di Montà, Beppe Costa e l’altra medaglia d’oro, Paolo Trucco.

Diaspi Ceva - Mondovì

IL CORPO RACCONTA: MAMMA E FIGLIA DI FRONTE AL DOMANI Si sono conclusi a inizio dicembre, presso i locali di via Mandelli 9, Alba, i due incontri dal titolo “Il corpo racconta: mamma e figlia di fronte al domani”. Il minicorso, promosso dall’associazione Famigliarmente, è stato guidato dall’animatrice Cinzia Ponte, insegnante di metodi naturali presso il Cepimb di Asti e specializzata per questo tipo di iniziative. “Il corpo racconta” è un percorso, per le ragazze che si affacciano all’adolescenza, per scoprire se stesse, partendo dal corpo e dai suoi messaggi. Si è trattato di due incontri per mamme con figlie alle soglie della pubertà, due incontri di lavoro a piccoli gruppi per comprendere i processi segreti del ciclo femminile, acquisire una visione positiva della femminilità, della sessualità, del compito di trasmettere la vita, favorendo la complicità tra madre e figlia ed il confronto tra coetanee; tutto ciò attraverso attività manuali, spiegazioni e lavori di gruppo. Questi percorsi sono pensati per aiutare quelle mam-


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Appuntamenti Solidali me e quindi quelle famiglie che desiderano proporre alla propria figlia che sta crescendo una visione positiva della sessualità, un modo di vivere il proprio essere donna in armonia con la natura ed il creato, nel rispetto della diversità e della dignità di ogni essere umano, in contrasto con chi continua ancora a considerare la donna soprattutto come oggetto di desiderio e come bene di possesso (di qui le violenze di cui abbiamo notizia ogni giorno, il più delle volte perpetrate all’interno della famiglia stessa). Riteniamo fondamentale che le ragazze preadolescenti possano confrontarsi con un’idea positiva di femminilità e di sessualità, in modo da poter crescere con la necessaria e serena conoscenza di sé, indispensabile per stimarsi, volersi bene e proporsi nella relazione di coppia in condizione di parità per riuscire ad ottenere rispetto da se stesse e dagli altri. Fin dal primo giorno, grazie alla semplicità e alla delicatezza dell’animatrice, si è creato un clima positivo e si sono potuti così affrontare gli argomenti con serenità e la necessaria “leggerezza”. Una mamma: “Mi sono accorta che mia figlia è cresciuta ed è più grande di quanto pensassi. Noi genitori tendiamo a vedere i nostri figli sempre bambini, salvo poi accorgerci un bel giorno che sono diventati adulti “a nostra insaputa”. Un’altra mamma:” È stato bello trascorrere questo tempo esclusivamente con mia figlia, dedicandomi completamente a lei. Già questo è stato un regalo”. Ritengo che iniziative come questa possano essere un bel modo per parlare della bellezza della diversità sessuale, della bellezza di essere uomini e donne nel progetto di Dio sulla famiglia. Contiamo di ripetere l’iniziativa il prossimo anno; chi fosse interessato, potrà trovare sul nostro sito e sulla pagina Facebook le informazioni relative a date, luoghi e orari. Margherita Magliano Responsabile dell’Associazione Famigliarmente

COUS COUS E BAGNA CAODA UN EVENTO DELLA TRADIZIONE DI CARAMAGNA PIEMONTE Sono stati oltre un centinaio anche quest’anno i commensali di “couscous e bagna cauda”, la cena dei popoli che ha avuto luogo la vigilia dell’Epifania in Oratorio. Prima della cena le cuoche piemontesi, indiane, marocchine, senegalesi si sono ritrovate tutte insieme in cucina a preparare le loro specialità. Cuoche volontarie tutte residenti in Caramagna, che anche quest’anno hanno contribuito alla riuscita di un’iniziativa molto particolare nel segno dell’integrazione, promossa da parecchi anni dall’associazione La Torre e che nelle ultime edizioni è stata ospitata nell’Oratorio Parrocchiale.

“Cous cous e bagna cauda” è un evento ormai entrato nella tradizione di Caramagna Piemonte. Proposti assaggi di cucina di tante parti del mondo, preparati rigorosamente da cuoche e cuochi residenti in Caramagna. Oltre al couscous “marocchino” e alla nostra bagna cauda in cui intingere le verdure, sono stati presentati dei piatti dell’India, del Senegal, dell’Albania... Una “festa dei popoli” come l’ha ribattezzata il parroco don Antonio Borio, che da parecchi anni ospita l’iniziativa nell’Oratorio. La serata è promossa dall’Associazione La Torre con il CSV Società Solidale di Cuneo.


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Appuntamenti Solidali LA TORRE CULTURA PER LA MEMORIA L’associazione La Torre cultura ha organizzato una serie di incontri sul valore della memoria storica. Tra questi la consegna dei premi agli alunni del Liceo Artistico di Alba per la realizzazione del monumento “L’albero della Memoria”. «La Torre Cultura, congiuntamente con l’Anpi Sezione di Alba, ha ritenuto di omaggiare gli allievi della vostra classe con un dono costituito dalle opere di Beppe Fenoglio, “I 23 giorni della città di Alba” e “Una questione privata”, a titolo di riconoscimento per l’encomiabile impegno profuso nella ideazione e realizzazione del monumento denominato “l’Albero della Memoria” dedicato ai soldati del 23° Fanteria, fucilati dai fascisti nel settembre 1943 e a tutta la Resistenza. Con questo omaggio intendiamo anche sottolineare l’alto valore epico che lo scrittore albese seppe trasfondere su quegli avvenimenti, conferendo ai luoghi delle gesta partigiane un’aura leggendaria che ancora oggi li rende celebri. Grazie al vostro prezioso lavoro avete contribuito a riattivare la memoria e a riannodare quel filo dei ricordi che troppo spesso viene troncato dalla tendenza alla rimozione del passato. La memoria storica è veramente una “marcia in più” nella vita, perché senza memoria non c’è futuro. La cultura consumistica attuale tende ad appiattire l’uomo sul presente, a fargli perdere il senso del passato, della storia; ma così facendo lo priva anche della capacità di comprendere se stesso, di percepire i problemi, e di costruire il suo domani. Dall’inizio della Resistenza, cioè dall’autunno del 1943, sono trascorsi 70 anni. Settant’anni significano che chi era vivo allora non c’è più, salve poche eccezioni. E significano che chi vive oggi ha, più di ieri, il dovere di raccoglierne l’eredità e il messaggio. Sappiamo che il nostro sforzo di difendere la memoria non può avere la forza e la suggestione della loro testimonianza

personale, ma dobbiamo comunque impegnarci: per il valore della pagina di storia che vogliamo salvare, e per il dovere di gratitudine che ci lega a chi scrisse quella pagina, donandoci la libertà e la dignità delle quali ancora oggi godiamo. Per questo è necessario trasmettere ai più giovani il ricordo e il significato di quella stagione, che rappresenta una delle pagine più alte di tutta la nostra storia. E’ questa la catena ideale che lega le generazioni. Fare memoria è assai più che ricordare. Significa non solo richiamare alla mente alcuni fatti, ma insediare nel nostro spirito i valori che li ispirarono. Se la Resistenza fosse stata solamente un fatto di armi, il suo ricordo sarebbe già sbiadito. Ma essa fu molto di più, poiché non si trattò di una vicenda circoscritta agli anni 1943-1945, ma di un flusso di ideali e di valori che hanno permesso ricostruire dalle fondamenta la nostra società civile. Il nucleo che insorse ieri fu costituito dai giovani che rifiutarono di schierarsi con i nazi-fascisti. Oggi è affidato di nuovo alla generazione giovanile, quella che maggiormente sopporta il peso della situazione attuale». Livio Margiaria Presidente di LaTorreCultura

FESTA DEL TRICOLORE CON L’ASSOCIAZIONE LA TORRE DI CARAMAGNA «Caramagna Piemonte è uno dei pochi posti che celebra la Festa del Tricolore, istituita nazionalmente il 7 gennaio, per ricordare le radici del nostro vessillo e della Costituzione»: così ha esordito il sindaco Mario Riu presentando la serata di venerdì scorso. Ad organizzare l’Associazione La Torre ed il Gruppo Alpini, questi presenti molto numerosi con il presidente dela Sezione saluzzese Renato Chiavassa. Ha aperto la serata Gior-


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Appuntamenti Solidali e Alessandro ha dichiarato: «Sono sette anni che faccio spettacoli, ma questo è stato il più bello». Non abbiamo mai avuto un pubblico così educato, attento, partecipe e felice. Grazie, grazie grazie. Grazie alla Compagnia delle Rocche, che per l’occasione ha supportato i Germogli con i suoi tre clown. Grazie al Centro anziani, all’Amministrazione comunale, a tutti quanti in paese hanno collaborato. Speriamo di ripetere presto questa bella esperienza”. Associazione Fate gli gnomi

gio Ferraris, sindaco di Ormea ed autore del libro edito da Araba Fenice “in prima linea a Nowo Postojalowka”, che ha presentato in modo avvincente e coinvolgente, intervallato dalla lettura di brani a cura di Maria Coppola, Marilena Pignata, Marco Osella, Giusy Alasia e Pina Garello per l’Unitre. Sono state fatte così rivivere le vicende legate alla ritirata di Russia di Giacomo Alberti, alpino della cuneense, nativo di Caramagna Ligure, che ha partecipato alla battaglia forse meno nota ma che ha fatto più vittime alpine. È poi stata consegnata, da parte degli amministratori comunali, ai diciottenni ed ai nuovi italiani una copia della Costituzione Italiana e dello Statuto della Regione Piemonte. “Un modo solenne, grazie alla nutrita partecipazione dei nostri giovani, per ricordare le nostre radici democratiche in momenti gravi come questi” è stato detto da Riu richiamandosi agli episodi terroristici di Parigi. Successivamente un bel video che mostrava il Museo della Casa degli Alpini, realizzato dall’ufficio stampa del CSV Società Solidale, ha introdotto il Gruppo Alpini di Caramagna che è salito sul palco con il Maestro fisarmonicista Battista Bongiovanni ed il tenore Piergiorgio Chiavazza, che hanno presentato dei canti tratti dal Cd realizzato nei mesi scorsi, interpretati per la prima volta in pubblico, intervallati dalla lettura di poesie a cura di Milly Emanuel. Una serata importante che ha reso davvero onore al Tricolore ed alla Repubblica. La Torre di Caramagna Piemonte

LE PRIME GITE DELL’AVIS DI BRA DEL 2015 Anche il 2015 sarà un anno ricco di appuntamenti ed eventi con l’Avis Bra. I primi, per cominciare bene, saranno con la cultura. Anche l’anno che verrà vedrà l’associazione di volontariato impegnata ad organizzare gite aperte ai volontari, ai donatori e agli amici che vorranno unirsi. Le prime due saranno a Milano che nel 2015 sarà al centro delle cronache per l’Expo. Chi interessato a partecipare può prenotarsi presso l’agenzia di viaggi Fashion Travel di Bra, presso la sede Avis il venerdì e la domenica mattina o telefonando al numero 333-83.67.460 (Stefania). Elisa Paschetta

MERAVIGLIOSO POMERIGGIO CON FATE GLI GNOMI

RECORD ASSOLUTO DI VISITE PER PRESEPI IN MONSERRATO 2014

Domenica 11 gennaio, abbiamo offerto un pomeriggio di spettacolo aperto a tutti, ma con un invito particolare rivolto ai disabili. Credevamo di offrire, invece abbiamo ricevuto molto di più di quello che abbiamo dato. I ragazzi della Compagnia dei Germogli sono rimasti colpiti

Sono stati 3762 i visitatori dell’edizione 2014 di “Presepi in Monserrato”, la mostra di Presepi organizzata a Borgo San Dalmazzo dall’Associazione Santuario di Monserrato giunta alla sua quarta edizione: un successo di pubblico che ha premiato gli sforzi di organizza-


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Appuntamenti Solidali PREMIAZIONE DELLA 7ª MOSTRA “DISEGNI E PRESEPI”

tori, volontari ed espositori, circa 30 artisti provenienti dal cuneese e torinese. Particolarmente apprezzate dal pubblico le aperture post-natalizie del 26, 27 e 28 dicembre che hanno registrato da sole oltre 1500 visitatori in appena tre giorni. Rispetto all’edizione 2013 (quando la mostra raccolse 1900 visitatori in 5 giornate di apertura) le visite sono pressoché raddoppiate crescendo da 1900 a 3762 (9 le giornate di apertura nel 2014). Buona anche la media visitatori giornaliera salita da 380 unità a 418 (+10%). Molti gruppi organizzati hanno fatto visita alla mostra: Oratori di Borgo San Dalmazzo accompagnati da don Roberto e don Tonino, l’Azione Cattolica Ragazzi di Cuneo accompagnati da don Paolino, il gruppo boy scout cn3, l’associazione “La Cascina” di San Rocco Castagnaretta, le parrocchie del Sacro Cuore di Cuneo e di Robilante, le classi delle elementari di Borgo e i bambini del baby Mary Poppins. Visite che riempiono di orgoglio i volontari che da anni si impegnano nell’organizzazione di questo appuntamento natalizio sempre più apprezzato dagli appassionati dei presepi. Particolarmente apprezzate le opere esposte che in molti casi hanno affascinato i visitatori: basti pensare ai Diorami del torinese Paolo Scalambro, o alla riproduzione della cattedrale di Annecy del cuneese Emilio Beccaria o ancora il “Presepe Alla Finestra” con la riproduzione della collina di Monserrato, o ancora il presepe realizzato con semi e ghiande dai GiRoMaGi, la cascina di Enzo Cherasco e tanti altri ancora. Il grazie dell’associazione va alle tantissime persone salite al Santuario di Monserrato, così come ai volontari e agli artisti presepiali che con le loro bellissime opere hanno contribuito al successo ed al lustro dell’edizione certamente più riuscita di sempre. Tutte le foto dei presepi esposti sono consultabili sul sito web www.santuariodimonserrato.it. Ufficio Stampa Associazione Santuario di Monserrato

Sabato 10 gennaio si è svolta nel Teatro Parrocchiale di Ricca/San Rocco Cherasca la premiazione della 7° Mostra “Disegni e Presepi”. Hanno partecipato alla Mostra con un buon numero di elaborati gli alunni di Ricca/San Rocco Cherasca, ValleTalloria, Borgomale, Rodello e Benevello e sabato sera son venuti per ritirare il meritato premio! Per ogni scuola è stata preparata una scatola contenente una Tessera della Biblioteca per ogni alunno e rispettive insegnanti, copie del “Giornalino” e un assegno di Babbo Natale da spendere in materiale didattico o strumenti per laboratori vari. In tutto sono stati consegnati 800 euro. Un piccolo pensiero di ringraziamento è stato consegnato anche alle insegnanti! Una pergamena di partecipazione è stata consegnata ai creatori dei presepi. Il 5 dicembre è la “Giornata mondiale del Volontariato” in cui si celebra l’impegno dei volontari che prestano servizio a favore della collettività. “Il Volontariato organizzato oggi è un attore sociale riconosciuto che favorisce la creazione di relazioni basate sulla fiducia e sulla logica del dono gratuito”. Con questa premessa, l’Amministrazione Comunale di Alba e il Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” hanno organizzato, domenica 14 dicembre, nella Sala consigliare della città un momento di ringraziamento per i volontari della città con consegna di un attestato. Per la nostra associazione è stata premiata Ines Rinaldi con Maria Cantamessa, accompagnate dal presidente Nazareno Oberto in rappresentanza di tutto il gruppo. Caterina Bergese


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Appuntamenti Solidali FESTA DI FINE ANNO PER L’AIB PROVINCIA DI CUNEO Nella mattina di giovedì 18 dicembre una numerosa rappresentanza di volontari del Corpo antincendi boschivi della provincia di Cuneo ha partecipato come ormai di consueto alla cerimonia di scambio di auguri natalizi che si è svolta presso il comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato in via Gobetti a Cuneo. Graditi ringraziamenti per la presenza dei volontari Aib sono stati espressi dal Comandante provinciale ingegner Paolo Salsotto; presenti anche numerosi comandanti di stazione Cfs e molti appartenenti all’associazione nazionale Forestali in congedo, anch’essi provenienti da tutta la Provincia. La cerimonia di auguri è stata preceduta dalla messa di Natale delle Forze armate e di soccorso della Provincia che si è svolta all’interno del Santuario della Madonna degli Angeli di Viale Angeli a Cuneo, a cui i volontari AIB hanno partecipato su invito del Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato. Concluso il 2014 è arrivato il momento di “tirare le somme” sulle attività svolte dalle squadre AIB della Provincia di Cuneo. Dai dati forniti dall’archivio interventi regionale del Corpo volontari Aib del Piemonte emerge che quest’anno è stato caratterizzato per fortuna da una basso numero di interventi di estinzione incendi boschivi. Infatti per quanto riguarda questa attività si sono registrati 22 interventi di spegnimento per un totale di 91 volontari, 292 ore di servizio e 464 km percorsi dagli automezzi. Al contrario, per quanto riguarda le attività di protezione civile di emergenza sul territorio, le squadre non si sono limitate ad interventi nelle proprie zone di competenza, ma molte di loro hanno prestato servizio presso le zone alluvionate della provincia di Alessandria; per questa attività sono stati registrati 36 interventi e più di 1.400 ore di servizio, con 8.600 km percorsi dai mezzi. Altro dato rilevante è la presenza dei volontari cuneesi a supporto delle attività di estinzione incendi sul territorio del Gargano in Puglia, intervento richiesto direttamente dal Dipartimento nazionale di Protezione civile; per questa attività abbiamo un totale di 19 interventi e 2.900 ore di servizio. Sono molti altri gli interventi che le squadre Aib, sempre molto attive, hanno prestato nell’ambito delle proprie attività a supporto delle amministrazioni locali; in questo caso si contano 780 interventi sul territorio e 23.444 ore di servizio. All’interno di queste attività di particolare rilievo è stata la massiccia presenza delle squadre Aib della Val Maira e della Val Varaita in occasione del concerto di ferragosto che si è svolto ad Elva, per il quale i volontari hanno ricevuto i complimenti dalle amministrazioni comunali locali e dal comitato

organizzatore dell’evento; altri interventi di particolare importanza sono stati dedicati alle attività svolte in ricordo del ventennale dell’alluvione che ha colpito la nostra provincia. Per finire molti volontari cuneesi si sono impegnati anche nelle attività di formazione per ottenere l’abilitazione alle attività di spegnimento incendi; sono stati formati per il cuneese più di 70 volontari, che comunque prestavano già servizio all’interno delle proprie squadre per attività di protezione civile. Sono già a calendario molte attività legate al nuovo anno, di cui sarà data notizia al momento opportuno. Per concludere, l’ispettorato provinciale approfitta di queste righe per rivolgere i più sentiti ringraziamenti a tutti i volontari ed alle loro famiglie; queste ultime, grazie alla loro pazienza e collaborazione, permettono ai volontari di svolgere il loro servizio con serenità e disponibilità, per cui va a loro un particolare e sentito ringraziamento. Daniele Cora Vice ispettore provinciale Ufficio Stampa Aib Provincia di Cuneo

LA CORONA DELLA “ONLUS SAN BIAGIO” PER GLI ALPINI CADUTI IN RUSSIA Come ogni anno l’associazione San Biagio di Miroglio di Frabosa Sottana, ha voluto che venissero ricordati i caduti e i dispersi in Russia originari della Borgata e, con loro, tutti i caduti dei conflitti del secolo scorso che hanno coinvolto la popolazione del territorio. L’occasione è stato il 72° anniversario della battaglia di Nowo Postojalowka combattuta il 17 gennaio del 1943 dai battaglioni alpini provenienti dai territori della granda e liguri (furono 15.000 coloro che partirono nel luglio del 1942 dalla stazione “Gesso” di Cuneo, asse-


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Appuntamenti Solidali

gnati alla mitica, gloriosa e martire divisione cuneese e, dei quali, solamente uno su dieci fece ritorno a casa). Presente il sindaco Adriano Bertolino ed una importante delegazione del locale Gruppo Alpini con le proprie insegne, sabato 24 febbraio, nella parrocchiale di Miroglio dedicata a San Biagio Vescovo, è stata celebrata la Messa con al termine la recita della preghiera dell’alpino e brevi parole di saluto pronunciate da Eugenio Billò, già Presidente del gruppo. Il reverendo Parroco, Giovanni Catalano, al termine della celebrazione liturgica, ha quindi proceduto alla benedizione della corona di alloro che l’Associazione San Biagio tradizionalmente offre per la commemorazione. Terminata la parte liturgica, i presenti partecipanti alla Messa si sono trasferiti in corteo sul piazzale della chiesa dove è presente la lapide che ricorda nominativamente tutti i mirogliesi partiti e non tornati, commemorativa degli eventi infausti del secondo conflitto mondiale. Dopo un momento di raccoglimento – gli onori militari sono stati prestati dal Comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Basso – è stata deposta la corona e, il Sindaco Bertolino ha svolto un breve intervento commemorativo e di monito per le attuali e future generazioni sui rischi e le conseguenze dei conflitti bellici; data la concomitanza temporale, il Sindaco ha altresì fatto memoria della Shoah, anticipando di tre giorni la “Giornata della Memoria” così designata dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, nel sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa. Alberto Verardo

“MASCHE” E “SERVAN” A SOTTANA Grande successo per la “Vijà della tradizione” svoltasi lo scorso 27 dicembre a Frabosa Sottana, all’interno del Galapalace. Patrocinata dal comune di Frabosa Sottana, la Vijà è sta-

ta strutturata e gestita collegialmente dalle Associazioni culturali operanti sul territorio della Val Maudagna tra le quali la Onlus San Biagio di Miroglio. L’occasione, oltre a consentire ai vari operatori culturali di stringere tra loro collaborazioni sempre più ampie, ha contribuito a far rivivere una tradizione dei periodi invernali di tempi oramai lontani nelle vallate montane, ancorchè sicuramente ancora presente nella memoria di molti adulti e nell’immaginario di tanti bambini a seguito dei racconti delle vijà vissute dai loro nonni. Il luogo dell’incontro era in genere la stalla, dove la paglia, il tepore degli animali e un fuoco discreto ma sempre vivo, attorno al quale si sedevano uomini che intrecciavano giunchi, donne che filavano e bambini che ascoltavano i racconti, le storie e le fantasie degli adulti, erano gli ingredienti principali. Questa scena familiare è stata rivissuta intensamente dal numeroso pubblico all’evento che, in un ambiente arricchito dalla presenza di numerosi oggetti “storici” messi gentilmente a disposizione dal “Museo della montagna e della sua gente” di Miroglio, ha potuto ascoltare musica, canti e narrazioni di “masche” e “servan”, di fantasmi, di storie e di briganti, di racconti di usanze locali. La rappresentazione, composta di numerose scene – singolarmente distinte da giochi di luce – è stata animata dai vari figuranti in costume, spesso mescolati al pubblico in sala che, in questo modo, lasciava il ruolo passivo di spettatore per diventare anch’esso parte della storia. Al termine dopo i meritati applausi di consenso del pubblico agli attori e ai coreografi, è stato dato libero campo alle danze tradizionali occitane e sono stati offerti polenta e vin brulè ai prfesenti. Particolarmente coinvolgenti sono stati i racconti de “La Masca di di Miroglio” e del “Servan della raschera” entrambi ambientati in località dell’alta Val Maudagna (con qualche sconfinamento in Val Corsaglia) che aveva come ultimo presidio abitato il borgo di Miroglio. Per corrispondere a coloro che, per semplice curiosità, desiderio di ricordare o piacere di conoscere cose nuove e fors’anche coinvolgenti, di seguito, liberamente espressi, i contenuti dei due racconti da scorrere immaginando di essere seduti in circolo attorno ad un braciere nel quale, il crepitare della legna che arde, fa da accompagnamento musicale alle parole lette. In alcune località piemontesi, accanto alle “masche”, esistono anche i “masconi”, sia pure in numero esiguo. Questi “masconi” hanno ricevuto i poteri casualmente da una “masca” in fin di vita, ma non possono trasmetterli ad altri: ciò spiegherebbe perché le masche appartengono al genere femminile. Nelle alpi monregalesi esiste la versione del “mascone” che viene denominato “servan”. Su queste figure ci sono molte leggende. Alberto Verardo


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Appuntamenti Solidali “NATALEconTE” e “ADOTTA UNO STUDENTE”

IL CONCORSO “NOSTRA TERA, NOSTRA VITA”

Sabato 13 dicembre in Piazza Santarosa a Savigliano, le associazioni ConTE e Conferenza di San Vincenzo hanno organizzato un simpatico pomeriggio di festa. Babbo Natale e la Befana hanno intrattenuto i bambini con semplici giochetti, mentre i volontari dell’associazione ConTE hanno regalato ad ognuno un simpatico gadget natalizio. I volontari della San Vincenzo hanno offerto cioccolata e vin brulè alla cittadinanza, dietro una piccola offerta, allo scopo di raccogliere fondi da destinare ad un progetto di sostegno scolastico, in modo particolare doposcuola per studenti delle scuole superiori, con problemi di apprendimento. Si è trattato di un binomio di festa perfettamente riuscito, che nelle intenzioni dei volontari potrà ripetersi anche nel prossimo inverno.

Nelle scorse settimane la commissione esaminatrice del concorso nazionale di poesia dedicato alla terza- quarta età “Nostra tera, nostra vita”, organizzato dalla associazione Presenza Amica Onlus di Alba, ha terminato i lavori di selezione delle opere pervenute ed ha pubblicato la classifica seguente. Al primo posto pari merito vengono segnalate: La primavera di Davico Maddalena (presentata dalla residenza Alfieri di Magliano Alfieri), Generazioni di Tealdi Aldo (Anni Azzurri di Dogliani) La mia vita di Einaudi Battista (Tapparelli di Saluzzo). Inoltre sono state effettuate due segnalazioni di merito a: La mia terra di Luciano Vachino (residenza Chianoc di Savigliano) e Mi appoggiavo di Anna Averame (Associazione Cornea Alba). Nel ringraziare tutti gli autori per la numerosa partecipazione e nel complimentarsi per la buona qualità di tutte le opere inviate, a cui viene consegnato un simbolico premio “alla vita”, rimanda tutti alla prossima edizione del concorso. Per informazioni 333-23.88.266. Le poesie si possono leggere sulla pagina Facebook della Associazione. Luigi Aimasso Presenza Amica

SPORTIAMO SI CIMENTA ANCHE NELLA DAMA Sabato 31 gennaio presso l’auditorium Giovanni Arpino di Bra, l’associazione Sportiamo si è unita con il “Circolo Damistico – Aido di Bra Francesco Bartoloni” nella 1° edizione di un pomeriggio tutto dedicato al gioco da tavola più conosciuto: la dama. Il conosciutissimo presidente Pino Cramarossa con l’aiuto di Francesco, suo collaboratore, sono riusciti a coinvolgere e ad interessare i ragazzi dell’associazione Sportiamo. Molti di loro pur non sapendo giocare troppo bene a questo gioco si sono cimentati e sono nate delle grandi sfide. Dopo una prima parte di prove, si sono spiegate bene le regole e le tattiche di gioco e poi si è dato il via ad un torneo “Tutti contro Tutti” rispettando le regole utilizzate nei grandi campionati: la stretta di mano iniziale e l’augurio di buona gara da parte del giudice. A metà pomeriggio si è smorzata la tensione dei giocatori con una dolce merenda. Anche il disabile necessita del gioco non solo come terapia ma anche per lo sviluppo del pensiero cognitivo, per distrarsi, per sviluppare la creatività e la fantasia e per stare assieme agli altri. Dunque ben vengano tante occasioni per passare un momento in allegria con persone speciali, dalle quali tutti noi abbiamo molto da imparare.


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LIBRI SOLIDALI dal Centro di Documentazione CSV

A cura di Susanna Ruffino

Il Centro di documentazione dedicato al non profit è disponibile presso la sede del Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” con un’ampia scelta. I libri si possono consultare o richiedere in prestito. Per informazioni: 0171-60.56.60. La Biblioteca è consultabile anche online nell’apposita sezione sul sito www.csvsocsolidale.it. Claudio De Luca

IL VOLONTARIATO PER LA FORMAZIONE DELL’UOMO SOLIDALE Rubettino Editore – pp. 120 – Euro 8

La crescita esponenziale del numero dei volontari negli ultimi tempi e l’impegno in nuovi settori hanno fatto emergere la profonda esigenza di affermare l’identità del volontariato nel processo di crescita del Terzo Settore. L’esigenza di riflettere sulle distinzioni concettuali non significa che abbia maggior valore l’una o l’altra componente del privato sociale, ma che la cooperazione sociale, l’associazionismo di promozione sociale, il volontariato e le altre realtà organizzative non profit sono diversi e diversamente regolati a livello legislativo, anche se tutti espressione della solidarietà sociale. L’ipotesi che sostiene questo lavoro nasce proprio dal bisogno di interpretare con le categorie pedagogiche l’esperienza del volontariato. Una tale ipotesi cerca risposte ad interrogativi riguardanti la possibilità di una formazione al volontariato, l’eventualità di una natura pedagogica della progettazione di attività volontaristiche, l’esigenza di cogliere all’interno dell’esperienza di volontariato una tensione etico-politica verso la democrazia. La formazione è il punto strategico e cruciale del volontariato, non solo formazione tecnica per garantire un servizio efficace ed efficiente, ma formazione culturale e politica che, confortata dall’esperienza sul campo, consentirà al volontario di riconoscere con chiarezza e assumere il proprio ruolo nella società che è quello di anticipazione di risposte ai bisogni emergenti, di integrazione dei servizi già esistenti, di stimolo alle istituzioni e alle politiche sociali e, soprattutto, di formazione di una cultura della

legalità e della solidarietà sociale. C’è bisogno, quindi, di uno sviluppo delle attività di formazione nel volontariato e, nel caso specifico, non per rimediare in qualche modo all’assenza di esperienza, ma per riflettere sui problemi posti dall’esperienza, per capire meglio il senso del proprio impegno rispetto al contesto sociale di riferimento. Indice Introduzione – Capitolo primo. Pedagogia e formazione – Capitolo secondo. Il tempo della complessità – Capitolo terzo. Il volontariato – Capitolo quarto. Prospettive pedagogiche del volontariato – Appendice – Bibliografia – Indice dei nomi. L’autore Claudio De Luca, esperto in legislazione sul volontariato, si occupa delle emergenze formative del nostro tempo, secondo una prospettiva pedagogica che apre a spazi di riflessione critica sia in ambito teorico che in quello applicativo. Contrattista di discipline pedagogiche presso l’Università degli Studi della Calabria e presso l’Università degli Studi della Basilicata, ha pubblicato numerosi saggi sul tema del volontariato e due monografie, Aspetti giuridici e pedagogici della normalità e della devianza minorile (1999), Infanzia a rischio. Tra norma e educazione (2000).

Fondazione Emanuela Zancan Onlus CSV Sardegna Solidale

LA POVERTÀ IN SARDEGNA pp. 96 La “povertà” è ormai conosciuta come fenomeno essenzialmente multidimensionale. Oltre che dalla mancanza o carenza di risorse economiche, il rischio di esclusione sociale dipende anche dalle condizioni lavorative, sociosanitarie, educative. Per tale motivo, al fine di approfondire il fenomeno della povertà in Sardegna sono stati impiegati indicatori di disagio in ambito economico, sanitario, occupazionale, familiare, educativo, abitativo. Già nel 2010-2011 il CSV Sardegna Solidale ha promosso, in collaborazione con la Fondazione Zancan, un approfondimento della situazione esistente nell’Isola, per meglio evidenziare quali fossero la fragilità e i fattori di rischio più diffusi e, al tempo stesso, far emergere le peculiarità territoriali esistenti e le potenzialità che il volontariato può mettere a disposizione della comunità locale. A distanza di pochi anni dallo studio precedente, la situazione, come si vede dai dati presentati in questo rapporto, si è ulteriormente aggravata: la crisi occupazionale ed economica colpisce bambini, giovani, famiglie. Pregiudica la salute, il benessere, lo sviluppo di interi territori e di tutta la regione. Conoscerne le caratteristiche è un primo passo, necessario ma non sufficiente. Il passo successivo è quello di promuovere solu-

zioni efficaci in grado di affrontare le cause per ridurre le sofferenze che la povertà sta determinando sulle generazioni presenti e future. Nel complesso emerge il quadro di una regione che ha sofferto e soffre l’impatto della crisi. Se rispetto a molti indicatori la Sardegna mostra “performance” migliori rispetto alla media del Mezzogiorno, rimane però spesso al di sotto del livello medio nazionale. Le problematiche esistenti, e l’evoluzione delle stesse durate gli anni della crisi, si distribuiscono in maniera eterogenea tra le diverse province essendo alcune di esse apparentemente più resilienti rispetto ad altre. Indice Presentazione – Introduzione – 1. Coordinate spaziali e temporali della povertà 2. Povertà e reddito 3. Povertà e salute 4. Povertà e lavoro 5. Povertà e famiglia, educazione, casa 6. Il quadro regionale 7. Conclusioni


N. 4 / 2014 | Società Solidale

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Essere Volontario in Expo Milano 2015 ha, tra gli altri scopi, quello di attivare diverse opportunità di Partecipazione all’Evento. Per questo il volontariato, nelle sue varie forme, è forse lo strumento più adatto per coinvolgere quanti più cittadini possibile. Ogni singolo cittadino e le Associazioni di Volontariato sono i protagonisti del Programma Volontari ed è per questo che Expo Milano 2015 intende fin da subito coinvolgere tutte le organizzazioni e dare l’occasione di candidarsi a tutti. La rete dei Centri Servizio per il Volontariato è al nostro fianco in questa avventura.

Scopri il mondo dei volontari Il Programma Volontari per Expo 2015, ha come scopo principale quello di permettere a tutti i cittadini, italiani e non, che vorranno essere parte di questo grande Evento di attivarsi nell’accoglienza e supporto per i visitatori e i partecipanti provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo, dando un chiaro ed evidente messaggio e immagine di integrazione, universalità e solidarietà, trasferendo i valori e i contenuti del Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, attraverso un'opera di informazione e sensibilizzazione. Ogni Cittadino diventa così una parte attiva dell’Evento. Partecipare ad uno dei più grandi eventi tenutosi in Italia nell’ultimo secolo è una esperienza unica e irripetibile e potrà essere resa ancora più unica con il contributo di migliaia di giovani e meno giovani che decideranno di partecipare. Essendo parte del team di Volontari per Expo 2015 non solo contribuirai al successo della manifestazione, ma acquisirai competenze e conoscenze uniche, diventando anche tu il portatore del messaggio di accoglienza ed integrazione.

Essere Volontario ti permetterà di: 1. Ampliare le tue conoscenze ed esperienze, rendendoti partecipe di un contesto, internazionale, multiculturale e multilingue che sarà un percorso formativo e di crescita. 2. Costruire un network di relazioni vere basato su entusiasmo, energia, talento, intraprendenza, voglia di fare ed esperienze vissute, che potrà esserti utile anche nel tuo futuro. 3. Sviluppare nuovi ambiti di interesse vivendo una esperienza unica e differente dalla vita di tutti i giorni, scoprendo le tue attitudini e i tuoi talenti non esplorati fino a quel momento. Per tutti i partecipanti al Programma Volontari Expo 2015 è stato ampliato il set di agevolazioni volto a facilitare l’esperienza. Ad ogni volontario sarà garantito il rimborso spese per i trasporti urbani ed extraurbani, incluse le tratte per raggiungere Milano, con fasce variabili e massimali di rimborso a seconda della provenienza e secondo modalità indicate in un apposito Regolamento che sarà

pubblicato a breve. Una volta terminato il periodo di servizio, il Volontario presenterà i documenti giustificativi di viaggio a fronte dei quali e all’interno delle fasce di rimborso previste, Expo garantirà il rimborso delle somme spese tramite bonifico bancario. Inoltre, per tutti coloro che non provengono dall’area metropolitana di Milano o dalle province limitrofe, Expo 2015 metterà a disposizione un numero definito di posti letto durante il periodo di servizio assegnato. Le strutture ricettive, i contatti e il Regolamento di accesso al servizio saranno comunicati prossimamente. Oltre ai posti letto messi a disposizione, in un’ottica di condivisione e accoglienza, ogni Volontario, anche attraverso i propri amici e familiari, potrà ospitare altri Volontari che, come lui, parteciperanno all’evento internazionale. A tal fine Expo lancerà a breve una piattaforma social per attivare questa rete di ospitalità originale ed unica. Per maggiori informazioni: http://volunteer.expo2015.org/it/diventa-volontario


BANDI di SOCIETÀ SOCIET À SOLIDALE - 2015 201 5 Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Cuneo per le ORGANIZZAZIONI di VOLONTARIATO della provincia di Cuneo

( c o s t it u it e a i s en s i della L e gge n . 26 6 del 1 99 1 e a c c redit a t e p res s o il C SV en t ro l e da t e in dic a t e n e i s in go li Ba n di) So n o dis po n ibili i ba n di per:

Bando di PROMOZIONE

I l Ba n do in t en de s o s t en ere e qu a lif ic a re l’a t t iv it à di v o lo n t a ria t o t ra m it e pro get t i c o n f o rm i a lle f in a lit à s t a t u t a rie d ell’O dV pro p o n en t e e c h e s ia n o in gra do di ra ggiu n g ere l ’o bi et t iv o del l a pro m o zio n e, in t es o c o m e ric erc a di n u o v i v o lo n t a ri o f o n di per l’O dV . 9 s es s io n i di pres e n t a zio n e do m a n de c o n le s egu en t i s c a den ze: 2 8 .0 2 .20 1 5 , 3 1 . 03 .2 01 5 , 3 0.0 4 .20 1 5, 3 1 .05 .2 10 5 , 3 0 .0 6 .2 0 15 01 5, 3 1 .0 7 .20 1 5 , 3 0 .09 .2 01 5 , 3 1.1 0.20 15 e 30 .11 .2 01 5 .

Bando di ASSISTENZA

I l Ba n do in t en de s o s t en ere e qu a lif ic a re l ’a t t iv it à di v o lo n t a ria t o t ra m it e pro get t i c o n f o rm i a lle f in a lit à s t a t u ta rie dell ’OdV pro p o n en t e e c h e s ia no in gra do di ra gg iu n gere l ’o bi et t iv o di a s s is t en za , i n tes o c o m e s o s t egn o s po ra dic o e n o n co n t in u a t iv o dell’a t t iv it à t ipic a d ell’Od V , s ia in t ern a (u t en t i f in a li del l’OdV ) c h e es t ern a ( s en s ibili zza zio n e c ir c a la m is s io n dell’O dV ) . 4 s es s io n i di pres e n t a zio n e do m a n de c o n le s egu en t i s c a den ze: 3 1 .03 .0 3 .2 .20 01 1 5 , 31 3 1 .0 .05 5 .2 0 15 , 3 1.0 .20 01 1 5 e 31 .1 0 .20 .2 0 15 . .20 1 .0 7 .2

Bando di FORMAZIONE

I l Ba n do in t en de s o s t en ere e qu a lif ic a re l ’a t t iv it à di v o lo n t a ria t o t ra m it e pro get t i c o n f o rm i a lle f in a lit à s t a t u ta rie dell ’OdV pro p o n en t e e c h e s ia no in gra do di ra gg iu n gere l ’o biet t iv o della f o rm a zio n e in t es o c o m e la rea lizza zio n e d i i n izia t iv e f o rm a t iv e v o lt e a f a r a c qu is ire a i v o lo n t a ri c o m pet en ze n ec es s a rie a llo s v o lgim en t o dell’a t t iv it à d i v o lo n t a ria t o pres s o l’OdV . 2 s es s io n i di pr es en t a zio n e de lle do m a n de c o n l e s egu en t i s c a de n ze: 3 1 .0 3 .20 1 5 e 30 .0 6 .2 01 5 .

I BANDI d el CSV Società Solidale e la Modulistica sono disponibili presso la Sede e gli Sportelli CSV e sul sito www.csvsocsolidale.it I nfo: 0171 - 605660


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