Onde - Uomini in viaggioalla ricercadi mondi migliori - G. Di Vita

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ORA E POI LeggerMENTE è la nuova collana di narrativa per la scuola secondaria. Il suo obiettivo principale è offrire ai ragazzi libri classici o inediti, storie di attualità o di fantasia, per riscoprire pagina dopo pagina il piacere della lettura.

ONDE

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Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio.

ONDE

• Una storia appassionante divisa in tredici capitoli. • Focus di approfondimento sulle tematiche di attualità affrontate nel romanzo: - Commercio degli schiavi - Emigrazione italiana di fine 800 - Crisi economica argentina - Immigrazione odierna in Italia. • Attività di comprensione ispirate alla metodologia Invalsi. • Espansioni online.

Giorgio Di Vita

Un romanzo avventuroso, ispirato da un quadro dell’800 intitolato “Gli emigranti”. Le descrizioni dei luoghi, i personaggi, i loro dialoghi, le loro avventure e disavventure sono frutto dell’immaginazione, ma la trama è interamente basata su fatti storici a partire dal diciottesimo secolo fino ai giorni nostri.

ORA E POI

Invito alla lettura

www.laspigaedizioni.it

Giorgio Di Vita

€ 7,70

Uomini in viaggio alla ricerca di mondi migliori


ORA E POI

Giorgio Di Vita

ONDE

Uomini in viaggio alla ricerca di mondi migliori


Indice Introduzione ....................................................................................

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1. Anno 1896 ....................................................................................

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2. Guinea, 1796 ................................................................................ 13 3. Il grande fiume ............................................................................ 23 4. La fuga ........................................................................................... 33 5. La nave pirata ............................................................................... 42 6. Verso terre sconosciute .............................................................. 53 7. Marzo 1896 .................................................................................. 64 8. Buenos Aires ................................................................................ 74 9. Scarpe per girare il mondo ........................................................ 84 10. La suerte ..................................................................................... 95 11. Santa Fé ....................................................................................... 105 12. Il ritorno ..................................................................................... 116 13. I migranti .................................................................................... 126 Focus .................................................................................................. 128 Dossier Incontro con l’autore .................................................................... 134 Intervista all’illustratore ................................................................ 136 Percorsi di lettura ............................................................................ 137

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Introduzione

I fatti narrati in questo libro, come avviene in tutti i romanzi, parlano attraverso la fantasia di chi scrive. Ciò non vuol dire, però, che essi siano storie di pura invenzione. Se, infatti, le descrizioni dei luoghi, i nomi dei personaggi, i loro dialoghi e le loro avventure (e disavventure) sono spesso frutto dell’immaginazione, è su fatti storici che lo scrittore si è basato. E così, Angiolo Tommasi, che incontrerete nelle prime pagine, fu realmente un importante pittore italiano che visse e lavorò a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Se andate a Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte moderna, potrete perdervi nel suo capolavoro che è riportato in copertina e di cui leggerete nelle prossime pagine, e se vorrete altre informazioni su di lui, su Puccini e sugli amici della Bohème, non dovrete far altro che leggere la scheda loro dedicata in chiusura del volume. Tommaso, un altro dei protagonisti, è uno dei tanti ragazzi con questo nome che, insieme ai Giovanni, Salvatore, Guido, Maria, Concetta, Anna... lasciarono l’Italia alla fine del XIX secolo e andarono a cercare fortuna al di là dell’Atlantico.

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Introduzione

E poi, ancora, un ragazzo di nome Olaudah, un altro personaggio del romanzo, visse realmente in Africa, nel Settecento, e realmente fu ridotto in schiavitù, lontano dalla sua gente. Anche le vicende che lo riguardano sono basate sulla realtà storica, senza esagerazioni, ma, semmai, stendendo un velo di pudore su quel capitolo della nostra civiltà che certamente non ci fa onore. Nel libro si accenna, poi, alla crisi economica che colpì l’Argentina tra la fine del secolo scorso e i primi anni Duemila; andando avanti nella lettura, scoprirete cosa hanno a che vedere questa nazione sudamericana e la sua crisi con Tommaso e con Olaudah, e ne rimarrete sorpresi. Ma tutto ciò che troverete in queste pagine ha uno scopo più importante e più ambizioso: regalarvi il piacere della lettura senza distrarvi; intrattenervi e accompagnarvi dentro le storie narrate, facendovi anche riflettere; far sì che, chiusa l’ultima pagina di questo libro, possiate accorgervi che una frase o anche solo una parola vi sono rimaste dentro e hanno cominciato a germogliare. Sarebbe una gran bella soddisfazione per l’autore e il vero successo del suo lavoro. Buona lettura. G.D.V.

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Capitolo 1

Anno 1896 Angiolo tirò tardi la sera prima della partenza al «Club della Bohème», un angolo di pace a due passi dal lago di Massaciuccoli, e da Viareggio. Giacomo Puccini, il musicista, frequentava anch’egli Torre del Lago e gli amici di Angiolo; un po’ per compagnia, un po’ per vanità, visto che il «Club» era stato chiamato con il nome di una sua opera. Insomma, Angiolo partiva il giorno dopo. Giacomo, dopo avere salutato gli altri ed essersi tolto il mantello, si era seduto accanto a lui: «Allora, ti sei deciso? Vai in America?» «Ancora no.» «E allora, dov’è che vai?» «A Genova, al porto.» «A fare che cosa, a Genova, al porto? A veder partire gli altri?» Angiolo giocherellava col bicchiere quasi vuoto, e sorrideva: «Vedi che ci hai azzeccato?» In realtà, per quel viaggio in America, Angiolo era partito già da tempo, con la testa. L’America se la girava e rigirava nel cervello e ne parlava agli amici, in continuazione. Poi, dopo esserci andato e tornato – sempre con la testa – un’infinità di volte, aveva deciso di mettere ordine a quel turbine di andirivieni, concentrandosi sul momento senza il quale il resto non ci poteva stare: la partenza. Angiolo sapeva bene che a Genova, ma anche a Napoli e a Palermo, c’era un sacco di gente che aspettava un piroscafo per andarsene alla Merica, o alla Mereca, o all’Amiereca, e sapeva pure che mica erano tutti artisti come lui, a caccia d’avventura e di paesaggi da spennellare sulla tela. Quella era gente che faceva la fame, e che sul piroscafo avrebbe volentieri fatto a meno di salirci; 6



L’EMIGRAZIONE ITALIANA La rotta tra l’Europa e le Americhe fu interessata tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX da uno spostamento massiccio di uomini alla ricerca di quella fortuna e di quel benessere che erano loro negati nei paesi di origine, soprattutto nelle zone più arretrate dell’Italia. Dal Piemonte, Veneto e Friuli, e successivamente anche dal Sud Italia furono ventinove milioni gli emigranti che partirono dal 1861 al 1985, affollando le terze classi delle navi, che partivano alla volta degli Stati Uniti e del Sud America. I porti da cui salpavano i piroscafi erano quelli di Palermo, Napoli, Genova. C’erano anche coloro che preferirono trasferirsi in nazioni europee, dove la speranza di trovare un lavoro era più concreta, come il Belgio, la Germania, la Francia.

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TITOLO Incontro con l’autore Testo Quando si legge un libro ci si chiede

con curiosità come sia il suo autore, che tipo di vita abbia vissuto. Ci racconti qualcosa della tua infanzia? Da bambino fui costretto a passare lunghi periodi lontano dai miei coetanei, per motivi di salute, e questo mi portò a coltivare la mia immaginazione. Principalmente attraverso il disegno, per mezzo del quale rappresentavo quel mondo che conoscevo poco, ma più avanti anche scrivendo storie. Come mai sei diventato scrittore? Che cosa ti ha spinto verso questa scelta? Per molti anni ho disegnato professionalmente, lavorando come fumettista e illustratore, e ho così relegato in secondo piano la scrittura. Col tempo, però, questa forma creativa si è fatta spazio nel mio immaginario portandomi verso la parola scritta. In questo sono stato aiutato dai miei figli che, da piccoli, mi chiedevano che tutte le sere raccontassi loro le fiabe della buona notte. Ho iniziato così, raccontando loro storie sempre nuove. Com’è la vita di uno scrittore? Come passi le tue giornate? Durante il giorno mi chiudo nel mio studio dove alterno giornate dedicate completamente alla scrittura ad altre in cui disegno o lavoro a progetti editoriali. Sono giornate solitarie, ma in cui raramente mi sento solo. Ho troppe cose

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da fare, e poi il silenzio e la solitudine mi aiutano a costruire forme mentali più precise. Oltre a “Onde” hai scritto altri libri? Ce n’è uno che preferisci rispetto agli altri? Perché? Non ho scritto molto (per il momento), ma i miei libri ispirati all’arte sono già quattro. Oltre a “Onde”, infatti, ho scritto due romanzi brevi. Uno su un dipinto di Rembrandt, pittore olandese della prima metà del diciassettesimo secolo, e uno su De Chirico, un pittore italiano del Novecento che amo molto. Il libro che mi ha maggiormente impegnato è, però, un lungo romanzo sull’infanzia di Rembrandt, “Il bambino delle ombre”. Un testo che mi è costato anni di lavoro e al quale sono particolarmente affezionato. Parliamo ora di questo romanzo. Come mai hai scelto un titolo così suggestivo e particolare: “Onde”? Le onde viaggiano attraverso la superficie del mare spinte dal vento, ed è proprio di viaggi sopra gli oceani che parlo in questo romanzo. Viaggi intrapresi, però, non per vacanza o per spirito d’avventura. Quelli di cui parlo sono spostamenti di migranti spinti dalla miseria o dall’avidità di uomini senza scrupoli. I personaggi di questo libro sono tutti affratellati dal loro andare avanti e indietro attraverso (o sopra) il mare, proprio come onde in balia di forze a loro superiori.


PERCORSI DI LETTURA

TITOLO

CAMMIN FACENDO

Testo

Capitolo I – Anno 1896 1 Raccogli gli elementi per ambientare questo primo capitolo del romanzo. – Dove siamo? ....................................................................................................... – In che periodo? .................................................................................................. – Chi sono i due protagonisti di questa prima parte della vicenda? 2 Per quale motivo Angiolo si reca al porto di Genova? A. Vuole imbarcarsi per l’America dove spera di trovare una vita migliore. B. Vuole capire le ragioni e i sentimenti degli emigranti, forse un giorno sarebbe partito anche lui. C. Vuole vivere un’avventura che lo distolga dalla sua vita agiata e monotona. D. Vuole vedere il mare e l’Appennino, provare l’emozione del viaggio. 3 Gli emigranti: sono loro il vero cuore di questo primo capitolo. L’autore nel parlare di loro usa parole che richiamano il dolore, la disperazione. Rintraccia alle pagine 6 e 7 tutti i termini e le espressioni che trasmettono la difficoltà degli emigranti. – pag 6: gente che faceva la fame, ................................................................. – pag 7: disgraziati, .............................................................................................. ..................................................................................................................................... 4 Angiolo è un artista e il suo modo per capire gli emigranti che incontra al porto è dipingerli. Tira fuori un taccuino e incomincia a schizzare. Che cosa disegna? 1. una donna che allattava 2. ................................................................................................................................. 3. .................................................................................................................................

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LeggerMENTE è la nuova collana di narrativa per la scuola secondaria. È articolata in 4 serie: • I grandi classici: capolavori della letteratura di tutti i tempi riproposti con adattamenti mirati e graduali. • Racconti d’autore: racconti brevi di autori classici per letture “agili”, da portare sempre con sé. • Ora e poi: romanzi inediti incentrati su temi d’attualità e argomenti-chiave di Cittadinanza e Costituzione. • Non solo Lettere: romanzi inediti d’avventura a sfondo scientifico o storico.

Le attività didattiche a corredo del testo, in parte ispirate alla metodologia Invalsi, guidano a una lettura analitica del romanzo proponendo anche momenti di riflessione e produzione creativa. Mai vincolanti, possono essere proposte sia durante sia dopo la lettura.

Per ogni titolo della collana gli studenti troveranno sul sito i file audio corrispondenti in formato mp3.

Alcune originali novità, come l’incontro immaginario con l’autore e l’intervista all’illustratore, le rubriche speciali su argomenti di particolare interesse e le immagini create dai più noti illustratori per ragazzi, renderanno la lettura piacevole e appassionante.


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