IMBARCAZIONI DELL'ANTICHITA'

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Various Ship’s

Breve ricerca storica e informativa sulle imbarcazioni di tutti i

tempi

di Gabriele

ed. “ Gruppo Modellisti Centumcellae “

Mauro


PREFAZIONE MODELLISTICA

La storia della navigazione “è” la storia dell’umanità, la correlazione acqua-uomo si perde con la nascita ed e’ un legame strettissimo, quasi ancestrale , si sa che le prime civilta’ sorgessero e si sviluppassero presso i grandi laghi o fiumi, che vennero utilizzati sia per sopravvivenza che per commercio e comunicazione. La grande civilta’ Egizia, imparò prima a solcare il Nilo, poi si spinse in alto mare; le successive civilta’ si svilupparono tanto più velocemente quanto più erano abili alla navigazione, i Cretesi – Fenici – Greci e Romani. Questi ultimi, svilupparono un Impero anche grazie alle innumerevoli battaglie navali ad esempio quelle puniche, di Azio etc……….. I Vichinghi e Cristoforo Colombo, scopritori di continenti, i quali aprirono la strada ad una grande trasformazione nozionistica e umana. L’Inghilterra e la Spagna avviarono una corsa alle ricchezze e alla potenza, grazie alla possibilita’ di creare flotte di navi. La prima e la seconda guerra mondiale,che videro le conoscenze navali svilupparsi a tal punto, sino ad arrivare ai giorni nostri, con quelle meravigliose navi da crociera “ Città galleggianti”, dove le più varie etnie umane allacciano rapporti ; per questo la storia della navigazione va a “ braccetto “ con la nostra stessa storia. Ricostruire un modello navale ,è come ricostruire un pezzo della nostra storia ; il modellista diviene ricercatore, storico,disegnatore e costruttore paziente , la costruzione diviene più sentita se la conoscenza acquisita sia dell’epoca del modello, sia del modello stesso e se a questo ci si unisce anche il gusto dell’estetica e la ricerca di nuovi materiali tecnici , allora si avrà Grande Soddisfazione. Fare Modellismo è Fare Cultura

e a tutte quelle persone che vi dedicano il loro tempo,va

la nostra ammirazione e riconoscenza. Grazie.


Presentazione in Cronologia di alcuni famosi modelli

5600 a.c.

Arca di Noè

2600 a.c.

Nave Egizia (Hatshepsut)

800 a.c.

Nave Assiro – Fenicia

480 a.c.

Bireme greca

31 a.c.

Bireme Romana

II-IV sec.

Nave Oneraria Romana

IX sec.

Nave Vichinga

XI sec.

Nave Normanna

XIII sec.

Cocca danese

1450

Cocca Anseatica

1460

Caracca di Matarò

1468

Caracca Fiamminga

1492

Caravella Nina-Pinta

1520

Cocca Veneta

1571 – 1750

Galere e Galeazze

1530-1690

Galeoni

1628-1899

Vascelli e Golette

1867-1968

Naviglio Militare a Ruota - Vapore - Diesel

1927-1935

Navi Scuola

1926-1964

Barche da Pesca

1930-2002

Naviglio Coppa America

1970

Motoscafi

Caracca S.Maria

Bragozzi – Paranze – Leudi


Arca di Noè

Aprile 2007, curiosi che arrivano da ogni parte del mondo in Olanda per visitare presso la cittadina di Schagen , l’opera di un imprenditore 50enne a nome di Johan Huibers e cioè la fedele ricostruzione dell’Arca di Noe’ qui in foto rappresentata ,con le misure esatte riportate nelle Sacre Scritture e cioè : 300 cubiti di lunghezza - 50 di larghezza e 30 di altezza - con un tetto di un cubito - su 3 ponti

e da un lato 1 porta.

Mentre nell’immagine sottostante fatta dallo scalatore Claudio Schranz

sul monte

ARARAT a 4200 metri di altezza sotto una falda di ghiaccio , una parte dell’Arca, come riportato nella Bibbia . ( Impressionante )


Non vi e’ spazio alla fantasia e all’estro del modellista nel trovare soluzioni sul come riprodurre lo stesso rigoroso particolare col rispetto delle proporzioni, per la costruzione la più veritiera possibile dal punto di vista storico.

E da allora, dopo che per millenni vennero usate zattere e tronchi per canoa, gli Egiziani, costruirono sulle sponde del Nilo, le prime imbarcazioni e dopo aver risolto il problema della resistenza al moto ondoso si avventurarono per mare. Il Faraone Sahurè, le impiegò contro i ricchi mercanti fenici, che al tempo , ancora non conoscevano la navigazione , esse non avevano ossatura, si tenevano da prua a poppa con un singolare sistema di funi messe in tensione da argani, non avevano chiodatura e solo intorno al 3100°.c. vennero dotate di un albero abbattibile con vela e remi ; il cassero di poppa teneva i timoni (pale di governo) L´EEdaARCA



Quella che invece vediamo qui sotto, rinvenuta presso Giza durante gli scavi del 1954 è la Barca Solare del faraone ( o funeraria) era costituita da 1224 pezzi per una lunghezza di m.43,50, larga m.5,90 e profonda m.1,75 con 10 remi + 2 che fungevano da timoni era tutta in cedro del Libano.


Esploso dell’assemblaggio del fasciame e della struttura della nave solare,sotto, un modellino della barca di Cheope.


Originari della Siria, i Fenici, partendo da Biblo e Sidone poi Tiro, fondarono a cominciare dal 1100 a.c. città nei vari angoli del Mediterraneo come : Cagliari – Palermo – Cartagine – Gadir (Spagna) – Leptis (Libia) - Lixus (Marocco) etc..Cartagine divenne così importante da destinarsi al confronto cruciale con i Romani, che la distrussero nel 146 a.c. Furono i primi ad ad avventurarsi in alto mare, sapendo orientarsi con le Stelle il (Nord e il Sud). Nel palazzo del re assiro Sennacherib viene rappresentato l’abbandono dei Fenici da Tiro, (dove soccombettero agli Assiri) e tali bassorilievi mostrano navi fenicie mercantili che navigavano a vela e navi da guerra databili 700 a.c.; i fenici, furono i primi ad adottare le Biremi,con 2 file di remi disposte su 2 livelli ed a inventare lo Sperone prodiero, destinato a sventrare le navi nemiche. mentre sul ponte venivano messi gli Arcieri. La nave da guerra fenicia presentava poi , una poppa molto ricurva verso prua, particolare che pare volesse simboleggiare la coda di uno scorpione pronto all’attacco,veniva chiamata Pentecontera era lunga 25 m.e larga 4m.


La Bireme Greca è una evoluzione delle navi fenicie, nella marina da guerra, le biremi e le triremi greche,conobbero il loro massimo durante la battaglia di Salamina (480 a.c.) dove, 1200 navi persiane vennero sconfitte da sole 300 biremi e triremi greche che comandate da Temistocle fermarono l’invasione persiana di Serse.La bireme greca, era una galera con 2 ordini di rematori per lato,quelli inferiori si chiamavano “talamiti” quelli superiori “traniti”, nelle triremi quelli della fila intermedia si chiamavano “zigiti”; questo tipo di nave durò sino alla battaglia di Lepanto (1571) pensate. Erano mosse da una vela quadra e a volte 2 vele nelle triremi e dai rematori, facendo scuola in tutto il Mediterraneo e furono prese a modello dai Romani quando cominciarono a sviluppare la loro potenza navale.

Bireme Greca


Trireme Greca

La Trireme Romana era un’imbarcazione leggera,ad un solo albero,dotata di una vela rettangolare (alcune volte triangolare) misurava circa 40 m.di lunghezza e 6 m. di larghezza.Sulla prua nella parte inferiore si trovava il Rostro ,uno sperone di legno o bronzo che serviva a sfondare ed affondare le navi nemiche il rostro si allungava a pelo d’acqua per circa 2 metri.


Trireme pesante armata con baliste

Trireme “ Ivpiter “ battaglia di Milazzo 260 a.c.


A bordo della trireme, trovava posto un equipaggio di circa 200 uomini, di cui 170 rematori,la cui esatta disposizione è da sempre questione controversa,mentre sul ponte venivano sistemati gli arcieri e i fanti di marina protetti da grandi scudi, elmi e corazze di bronzo,provvisti di lance e giavellotti. Leggera e con poco pescaggio, poteva essere tirata in secca ogni sera sacrificando la stabilità e la robustezza alla velocità e alla manovrabilità estrema. Fragilità e instabilità ponevano alle triremi dei limiti alla navigazione,sconsigliandone alcuni utilizzi: le flotte ove possibile, evitavano il mare aperto e la navigazione notturna, preferendo il cabotaggio diurno. L’angustia degli spazi non consentiva per’altro lo stivaggio di grandi provviste, rendendo necessari scali frequenti. Era poi cruciale garantire la sincronia della voga: al capovoga in posizione centrale spettava la scansione del ritmo battendo su 2 tamburi e veniva coadiuvato da 2 ufficiali a prua e a poppa, la remata si componeva di una fase propulsiva caratterizzata da un tempo di strappo netto e rapido,seguita da un tempo di recupero più lento al grido di “ ooo – pop “. Lo speronamento, consisteva in un’ardita manovra di aggiramento laterale finalizzata allo speronamento della parte poppiera e condotta, a forza di remi, da una o più navi a questa manovra doveva seguire un immediato arretramento. Una sua variante consisteva nell’impatto sui remi di una fiancata teso a spezzarli e ferire i vogatori; lo speronamento frontale fu praticato dal 413 a.c. in poi grazie alle migliorie apportate allo sperone di prua. Altra tecnica consisteva nel classico affiancamento della nave nemica,in modo da esporla all’azione offensiva degli arcieri permettendone l’abbordaggio attraverso il corvo da parte dei fanti di marina. Riguardo alle prestazioni velocistiche della nave, viene riferito da Tucidide nel 427 d.c. durante la guerra del Peloponneso, dove una trireme coprì i 340 km che dividevano l’isola di Lesbo dall’Attica in 24 ore alla media di 7,6 nodi…………… Durante il periodo di stabilità e solidità dell’Impero, i romani svilupparono navi destinate a portare in tutti gli angoli del mondo, merci e tributi a Roma; la nave Oneraria faceva di regola rotta Alessandria d’Egitto - Ostia , con tappe in Grecia e Palestina trasportando di tutto , dal frumento all’olio, dal vino al garum valutando che soltanto per Roma, sarebbero occorse solo di grano circa 20.000 tonnellate e tale tipo di imbarcazione


capiente e mossa solo da vele sull’”Artemon”, cioè l’albero inclinato a prua e diretta da 2 grossi timoni ,divenne vitale per l’impero.

Tipo

di Oneraria


Il “ Drakkar “ vichingo, lunga-leggera-veloce e maneggevole caratteristica nave del popolo del nord originario dell’area Scandinava che raggiunsero il loro splendore tra l’800 e il 1050, erano caratterizzate dalla costruzione del fasciame a labbro (sovrapposto) ,raggiungeva normalmente la velocità di 9 nodi e per una spedizione piratesca, dalla Danimarca all’Inghilterra occorrevano meno di 2 giorni.


I Vichinghi raggiunsero la Groenlandia,il Mediterraneo,il Mar Nero,il Mar Caspio ed il Nord America secoli prima di Cristoforo Colombo, con l’avvento dell’Impero Carolingio la storia dei Vichinghi (stirpe danese),si fonde con quella dei Normanni (uomini del nord), loro discendenti. Essi avevano l’usanza di tumulare e di dare fuoco alla nave in occasione della morte del padrone ,o di un eroe o coraggioso con le armi in mano per essere pronto ad entrare nel Valhalla di Odino,( il Paradiso di Dio). Il ritrovamento di una nave a Sandefjord vicino la fattoria di Gokstad databile intorno all’anno 900 in Norvegia,ha consentito di conoscere il grado di evoluzione raggiunto dai maestri d’ascia e dai carpentieri dell’epoca: la nave di Gokstad portava ben 64 scudi in sovrapposizione sui propri fianchi a protezione in navigazione dell’equipaggio dalle ondate facendo risultare la murata più alta.

Nave Normanna del 1100 circa


La classica nave del Medioevo, che venne impiegata per centinaia d’anni,solo nel 1300 cominciarono ad apportarsi modifiche come il timone poppiero centrale,anziché da un lato,fatta eccezione della decorazione poppiera,( di influenza Vichinga sui Normanni) questa imbarcazione era molto simile a quelle utilizzate nei “5 Porti” Dover –Hastings –Romney -Sandwich e nella battaglia di Sluys del 1340 dove il re inglese Edoardo III sconfisse i francesi. Da un murale in una chiesa danese a Skamstrup si è potuto realizzare tale modello risalente al XII ° secolo, la nave è una derivazione delle precedenti navi vichinghe come dimostra il fasciame a strati sovrapposti (data dal fatto che i vichinghi non conoscevano l’uso della sega ed il legno veniva lavorato con l’ascia) e le decorazioni a poppa e prua tipicamente vichinghe; altra particolarità è la presenza di un lungo cassero di poppa, non ancora integrato col resto dello scafo, queste caratteristiche le ritroveremo nel XIII – XIV – e XV° secolo portandoci allo sviluppo della Cocca.

Cocca Anseatica

sec. XV°


Cocca

Veneta

La definizione Cocca Anseatica, driva dall’unione di 2 parole : Cocca,nome dato nel XIII° secolo ad una nave con caratteristiche migliori di quelle medioevali a scafo tondo -

Anseatica,dalla parola tedesca Hansa significante “associazione” ed attribuita

a quelle due

città del nord europa : Amburgo e Lubecca che per prime si unirono in alleanza economica per proteggere i propri traffici marittimi e terrestri ,dagli attacchi dei “Baroni” e dei corsari fiamminghi, olandesi e inglesi. Seguirono altre città come : Tallin –Kiel- Francoforte e Brema che contribuirono grandemente allo sviluppo della Cocca che in seguito prese appunto il nome di “ Cocca Anseatica”. La Cocca era lunga fuori tutto circa 30 m.lunghezza al galleggiamento di 20m.,una superficie velica di 186 mq. Con una portata di 130 tonnellate e con un equipaggio di 20-30 uomini con un pescaggio di circa 2,5 m.


Caracca

La Caracca, nota per le sue dimensioni, era una evoluzione della Cocca nordica, il suo nome deriva dall’arabo “quaraqir” ed ebbe il suo massimo nel secolo a cavallo della scoperta dell’America. Particolarità di tale nave, erano la parziale copertura del ponte di coperta, l’imponente struttura prodiera con castello elevato di forma triangolare,che rendeva tra l’altro la nave idonea all’abbordaggio, ed il cannoncino girevole o colubrine sull’albero di mezzana. Grazie alla felice combinazione della velatura quadra con quella latina,divenne un’imbarcazione sia mercantile che militare,le fece avere una grande diffusione nei mari del Nord e nel Mediterraneo;venne impiegata da spagnoli e portoghesi nell’oceano Atlantico,la Caracca con la Caravella fu la nave che permise e favorì i grandi viaggi di scoperta nel XV° e XVI° secolo.


Caracca S.Maria ammiraglia di Cristoforo Colombo

La Santa Maria, è senza dubbio la più famosa caravella in realtà, però se ne conosce molto poco, perché all’arrivo nel “Nuovo Mondo” affondò il 24 Dicembre 1492 presso l’isola di Hispaniola (presso Haiti),con i suoi rottami venne costruito il primo insediamento europeo nel nuovo mondo : Forte Navidad successivamente distrutto dai nativi. Colombo non conosceva l’esistenza del nuovo continente e quando per la prima volta raggiunse le coste delle Bahamas e di Colba (Cuba) che non circumnavigò e quindi non si accorse essere un’isola era convinti di aver raggiunto il Cipango (Giappone) che poi pensò essere il Catai (Cina) e si impiegarono anni per capire di aver scoperto un continente completamente nuovo.


Caravella Pinta

Caravella Nina

Il nome della Nina, letteralmente significa ragazza e non (piccola) apparteneva ai fratelli Pinzòn prima di entrare a far parte della spedizione colombiana e già allora portava questo nome , è una classica caravella a vele latine ,dal centro velico esatto con le tre vele sospese nel punto mediano delle antenne ; le vele non hanno terzaroli sono prive cioè del sistema di cavi che permetteva di ridurne la superficie in caso di forte vento e le sartie sono agganciate alle fiancate della nave sporgendo fuori bordo. La Nina manca del castello di prora e disponeva di 3 ancore e venne quasi certamente modificata durante la sosta alle Canarie e trasformata da “carabela latina “ a “carabela redonda” ,le vele triangolari vennero sostituite da quelle quadre più adatte al regime di venti a cui andava incontro la spedizione. Con la Nina Colombo partì per il secondo viaggio rientrando


in Spagna nel 1496, in seguito la caravella venne catturata dai pirati barbareschi ma riconquistata dal suo equipaggio rientrò a Cadice da dove ripartì nel 1498 per il terzo viaggio dell’Ammiraglio colombo che le fece percorrere non meno di 25.000 miglia marittime.

La Pinta aveva una grande vela quadra di trinchetto e una di maestra,mentre l’albero di mezzana sosteneva la lunga antenna della vela triangolare latina,questo tipo di vela deve la sua denominazione dall’espressione distorta “ alla trina” (di forma triangolare).Tale vela sembra avere un’origine araba ma non si esclude che questo popolo lo abbia importato dal vicino Oriente; la pinta significa “variopinta” venne noleggiata da Colombo presso Gomez Rascòn e Cristòbal Quintero che furono anche i comandanti della nave insieme a Martìn Alonso Pinzòn, la pilotava Francisco Martin Pinzòn fratello del comandante. Era dotata di castello a prora cassero di poppa e casseretto cioè un secondo ponte più piccolo sopra il grande ponte di poppa.Si deduce che il ponte del cassero si trovasse al di sopra della barra del timone,altrimenti questa avrebbe urtato contro l’albero di mezzana,l’altezza del cassero sembra essere di 1,20 m. appena sufficiente per potervi installare un dormitorio per l’equipaggio; il castello di prua aveva una altezza di circa 1,40 m. per poter permettere la manovra dell’argano con tranquillità.Dal giornale di bordo di Colombo, in data 8 ottobre 1492 si legge :” Durante la notte sembra si sia veleggiato a 15 miglia l’ora” ; va ricordato che il miglio dell’epoca, equivale a 0,8 miglia marine attuali. “ Il 6 Febbraio 1493 si tenne per 11 ore la velocità di 14 miglia , pari alle attuali 11,2 miglia” questa è la velocità che ottiene oggi un medio piroscafo da carico e dimostra come la Pinta fosse sufficientemente veloce come riportato nel diario di Juan De La Costa proprietario e pilota della S.Maria dove veniva detto che spesso la Pinta procedeva le altre due navi.


Galea sottile Maltese battente insegne dei Cavalieri Ospitalieri di S.Giovanni di Gerusalemme , di Rodi e di Malta

Galea o Galera, galeazza – galeotta sono i nomi di un’ampia tipologia di navi da guerra e da commercio usata nel Mediterraneo per oltre tremila anni, il suo uso declinò a partire dal XVII° secolo soppiantata dai Velieri. Il nome “Galea” deriva dal tradotto greco (galeas) o pesce spada perché la forma della galea sottile richiamava la forma di questo pesce, la propulsione a remi la rendeva veloce e manovrabile in qualsiasi situazione,le vele quadre o latine le permettevano di sfruttare adeguatamente il vento.

Ma la forma stretta e lunga ideale in battaglia,la rendeva poco stabile e con mare grosso poteva anche affondare; perciò il loro utilizzo era limitato alla stagione estivo-autunnale ed


eseguiva navigazione di “ cabotaggio” ossia, (come per le triremi) vicino alla costa, anche per i frequenti rifornimenti di acqua per lo sforzo fisico dei rematori. Le più famose battaglie sostenute dalle galee, furono quella di Salamina nel 480 a.c. e quella di Lepanto nel 1571 con centinaia di galee. La vita di bordo al tempo della battaglia di Lepanto era durissima e l’equipaggio era così composto : 1 comandante (sopracomito),ufficiali di manovra ,1 dottore, 1 cambusiere e 1 barbiere (comito) e dalla ciurma di marinai vogatori (galeotti) ; questi erano così suddivisi:

schiavi e

forzati (o sforzati) prigionieri di guerra o condannati, incatenati alla nave – gli zontaroli,prigionieri e liberi cittadini coscritti in caso di guerra ma pagati a soldo – i buonavoglia,volontari imbarcati a stipendio liberi da catene con turni di 4 ore. Le squadre di galee erano comandate da Patroni. Solo nel XIII° secolo in Occidente, con lo sviluppo delle Repubbliche Marinare Italiane, apparì anche la la Galera grossa un ibrido ideato per associare i vantaggi dei remi come mercantile ma anche quelli di nave da guerra ; l’arsenale di Venezia si può considerare il più grande complesso produttivo del Medioevo e la prima fabbrica moderna dove le Galee venivano costruite in serie anticipando i metodi della moderna catena di montaggio, la capacità dell’Arsenale era impressionante nel mese di Maggio 1571 prima della battaglia di Lepanto furono varate ben 25 navi

(quasi una al giorno).

Resta da sottolineare la volontà politica della Serenissima di dotarsi di Galeoni.


Galea settecentesca Ducale Veneziana “ Bucintoro�

Galeazza

armata con cannoni


Conformazione e sviluppo interno di Galeone Galeone Inglese del XVII° secolo

“ Half Moon “


Il Galeone diffuso e poderoso veliero da guerra,progettato per la navigazione oceanica,nacque nel corso del XVI°secolo come evoluzione della galea.Rispetto alla Caracca, il galeone aveva lunghezza tripla rispetto alla larghezza,la quale era doppia rispetto all’altezza,il rostro di prua,ora detto bompresso perdeva la funzione offensiva diventando il supporto dell’albero di bompresso,l’albero diagonale rispetto alla linea dello scafo ed ospitante solitamente una vela detta civada oppure una seconda vela sistemata su un prolungamento verticale dell’albero detta contro civada. Le sovrastrutture di prua e poppa divennero in alcuni casi,molto alte racchiudendo più ordini di ponti; il cassero di prua era elegantemente ornato anche con statue in legno e figure allegoriche; il cassero all’altezza del ponte di coperta, poteva essere munito di una fila di 8-10 pezzi di artiglieria ed altri 7-8-pezzi sui casseretti (ponti superiori del cassero).Il ponte più importante della nave era il primo ponte di batteria,collocato al di sotto del ponte di coperta in questo modo vi era una migliore distribuzione dei pesi,mentre le manovre principali per il governo del galeone erano effettuate sul ponte di coperta. Un galeone del 1500 poteva mediamente misurare 40-45 metri per una larghezza di una decina di metri,di regola avevano 3 alberi : l’albero di Trinchetto (prodiero) possedeva 3 vele quadre,la più grande era la vela di trinchetto,seguita dal parrocchetto e dal velaccio di trinchetto l’albero di Maestra con 3 vele, la vela di maestra,la vela di gabbia e il velaccio di maestra eventualmente seguita da un controvelaccio - l’albero di Mezzana (poppiero) ospitava solitamente una vela latina detta di mezzana,sui galeoni più grandi era presente anche un 4° albero detto di contromezzana o bonaventura,il quale era anch’esso armato con vela latina, a poppa sporgeva orizzontalmente poi un’asta orizzontale detto buttafuori che serviva a fissare a fissare le scotte della vela latina,cioè con le cime che servivano ad orientare la vela nel senso orizzontale. Le flotte Inglesi,Spagnole e Francesi,impiegarono il galeone cme unità da combattimento principale,l’arma principale del combattimento del galeone era la colubrina perfezionatasi negli anni. La prima batteria era formata da una ventina di pezzi da 18 libbre (calibro 133 mm) ,lunghezza 3,50 m. Sul ponte di coperta, una seconda batteria ospitava semicolubrine da 9-10 libbre, il cassero ed il castello potevano avere pezzi minori anche brandeggiabili.


L’equipaggio era composto da 300 uomini che mangiavano e dormivano sui ponti di batteria (illustrati qui sotto) mentre gli ufficiali alloggiavano a poppa.

Tra gli altri vantaggi del galeone,va evidenziata la sua maggiore economicità di costruzione rispetto ad altre navi,con il costo di 3 caracche ,si potevano realizzare 5 galeoni cosa che li rendeva un buon investimento per le marine dell’epoca,furono apportate migliorie al sistema di manovre che permettesse di governare la nave anche con equipaggio ridotto,infatti a causa dei lunghi periodi di navigazione,con scarse condizioni igieniche e di sicurezza molti membri dell’equipaggio perivano durante la navigazione. Qualche volta ,alla costruzione si preferiva la cattura delle navi avversarie per poterle riadattare alle proprie specifiche. I galeoni rimasero il tipo di nave principale sino alla metà del XVIII° secolo quando vennero sostituiti dai più grandi Vascelli.

Nel periodo “Elisabettiano”,il governo inglese era solito autorizzare azioni “piretesche” contro gli Stati nemici (Spagna in particolare) con “lettere di corsa”,nacquero così i Corsari, di cui il


più famoso fu Francis Drake che fu anche artecife di imprese eccezionali quali la circumnavigazione del Globo a bordo della Golden Hind (Cerva d’Oro) nel 1580 e di aver partecipato insieme alla Revenge e all’Ark Royal, alla distruzione dell’Invincible Armada spagnola nel 1588. Il galeone si distingue per le sue forme slanciate,per azioni di corsa con armamento su cannoni navali montati su affusti ruotati appena inventati, i primi furono installati sulla Mary Rose nel 1536 la quale fece epoca nei due secoli successivi.

La

Golden Hind


L’Ark Royal

fu costruita nel 1577 per essere l’ammiraglia della flotta inglese, ebbe il suo debutto nella battaglia di Gravelines contro l’Invincibile Armata.


Il San

Giovanni Battista

Il S.Giovanni Battista, è il primo galeone mediceo del 1598,subì nel 1607 una trasformazione che lo portò anche a cambiare il suo nome in Livorno; tale imbarcazione faceva parte della flotta dei Medici ovvero dellOrdine di S.Stefano e differiva per le sue dimensioni da quelli spagnoli o inglesi dovendo operare essenzialmente in mediterraneo contro i pirati turchi. Tra le più importanti varianti apportate vi fu quella dell’alberatura con l’aggiunta di una terza vela sui tre alberi nonché l’aggiunta dell’albero di civada e relativa vela, la potenza di fuoco fu maggiorata,con la sostituzione delle spingarde con altri 8 cannoni sul ponte di coperta in aggiunta ai 16 del ponte di batteria sottostante,viene quindi classificato come galeone da guerra del XVI° secolo.


La Fleuta Olandese, è un tipo di nave facilmente riconoscibile per la poppa arrotondata con sopra applicato il cassero molto stretto e molto decorato e per il loro scafo molto arrotondato,le fleute variavano da 100 a 500 tonn. Ma la maggiorazione era di 150 tonn., cosa che le rendeva veloci e manovrabili nei porti; l’armamento velico consisteva in tre alberi : trinchetto-maestro-mezzana+ bompresso i primi due,montavano vele di gabbia ma non di velaccio,inoltre queste erano estremamente alte ma efficienti anche in caso di cattivo tempo con le sole vele di gabbia. Erano facile ed economiche da costruire datosi che il legno utilizzato non era quercia ma pino più morbido e facile da lavorare questo riduceva i costi di lavoro e i tempi di costruzione,durante la prima fase della costruzione il metodo eseguito era quello dello “shellfirst” (prima il rivestimento) dove la caratteristica principale di questo metodo era che le tavole di fasciame non venivano inchiodate sui quinti o sulle costole collegate alla chiglia ma venivano poste a partire dalla chiglia,legati solamente alla chiglia stessa sorretti da paletti di legno che da terra tenevano le tavole in questo modo veniva creato un rivestimento poi ,rinforzato internamente da costole non collegate alla chiglia,uno dei vantaggi era che il tavolato correva sempre in modo preciso senza formare cavità o protuberanze dovuti alla costruzione dei quinti,successivamente dopo la posa di più serie di corsi di fasciame,venivano applicati i quinti.Il processo di costruzione era come già detto molto veloce basti pensare che lo “Zeven Provincien” fu ultimato in soli 6 mesi (qui sotto raffigurato).


Uno dei Vascelli reali più belli ,famoso però per la malasorte fu il Wasa svedese,perché affondò poco dopo il suo varo nel porto di Stoccolma il 10 Agosto 1628.

Galeone a tre alberi, con lunghezza dal bompresso di 70 m.,larghezza m.11,50 dislocamento 1400


tonn., immersione m.4,80 ,albero maestro di 52 m.di altezza, armamento prima batteria 28 cannoni da 24 libbre,seconda batteria 22 cannoni da 24 libbre,terza batteria 2 cannoni da 1 libbra – 8 cannoni da 2 libbre – 6 mortai da 6 libbre, equipaggio di 132 marinai e 300 soldati di fanteria; era l’orgoglio del re Gustavo II° di Svezia. La sua costruzione venne eseguita dal miglior costruttore olandese ,tale Henrik Hybertsson,non ponendo limiti a spese,il cassero maestoso si ergeva di 20 metri dalla linea di galleggiamento,tuttal’opera era ornata di 700 statue in legno dorato più fregi e bassorilievi tutti i cannoni avevano fregi in rilievo, buglioli e affusti erano ornati e portava un carico di parte del tesoro reale. Purtroppo,dopo una bordata di saluto al re poco fuori del porto i portelli non vennero chiusi,al dispiegamento delle vele e il non aver eseguito l’esame di rollio fecero inclinare sino all’affondamento il Wasa con 50 vittime. Venne riportato alla luce il 24 Aprile 1961 ,ora lo si può ammirare nel museo di Stoccolma.


Il cardinale Jean Armand du Plessis,duca di Richelieu nel 1627 concentrò sotto il suo potere anche l’intera marina francese; la Couronne varata e terminata nel 1636-1638 segnò il coronamento dei suoi sforzi,transitando nelle forme da galeone a vascello questa aveva 2 ponti di batteria coperti con nà di 72 cannoni di vario calibro inclusi quelli a poppa (di fuga) e quelli a prua (di caccia) la prua era slanciata e sgombra e terminava con una polena rappresentante Ercole che uccide lIdra mentre a poppa vi sono dubbi sugli ornamenti che alcuni che la vogliono con una madonna incoronata ed altri invece, con angeli con gli emblemi reali e relativa corona,sembra ci siano incertezze anche sulla reale copertura del ponte che forse era protetto da reti o paiolati per proteggere i cannonieri,come mostrato dall’altro vascello francese ,il “ Saint Louis” varato alcuni anni prima. Venne riccamente adornata e costruita dal maestro Charles Morieu di Dieppe.


La Couronne


Sovereign of the Seas

La Sovrana dei Mari,voluta dal re Carlo I d’Inghilterra,costruita dal maestro Pineas Pitt,rappresentò una pietra miliare come progettazione di unità da guerra e sotto questo aspetto si rivelò un grande successo.Quando venne completata nel 1637,risultò essere anche la nave in servizio più ricca di ornamenti e abbellimenti,tanto che,gli olandesi contro i quali venne impiegata molte volte, la denominarono “Il Diavolo d’oro”.Il costo totale della costruzione fu di 65.586 di cui 7.000 per gli intagli e dorature; era lunga 71 m.,larga 15 m. e dislocava 1540 tonnellate.Era armata con n°102 bocche da fuoco in bronzo ( e non in ghisa come allora) da 24 – 20 – 18 libbre più altre innumerevoli bocche da fuoco minori ,tra le 9 e 12 libbre,La Sovereign aveva a bordo circa 800 uomini e partecipò a molte battaglie,nella prima guerra olandese, inclusa quella di Kentish Knock del 1652, venne impiegato tutto il suo terrificante armamento; pur dimostrandosi superiori ad abilità marinaresca,gli olandesi comandati dall’Amm. De Witt nulla poterono contro la maggiore potenza di fuoco dovuta ai cannoni pesanti cle la nave era in grado di trasportare,questo diede agli Inglesi la vittoria.


In seguito la Sovereign fu modificata e convertita da 3 a 2 ponti per consentirle una maggiore manovrabilità,dopo la restaurazione della monarchia inglese, la nave assunse il nome di Royal Sovereign e venne ancora impiegata contro gli Olandesi nelle battaglie di Shooneveld e Texel (1672-1674) combattè durante la guerra della Grande Alleanza (1689-1699) ma la sua eccezionale carriera giunse al termine a seguito di un banale incendio nel bacino di Chatam dove per disattenzione un cuoco dimenticò accesa una candela che innescò un colossale incendio.Nave ammiraglia della flotta era il simbolo della potenza inglese e per due secoli questo vascello bello e imponente servì per la progettazione di naviglio da guerra.


Prins Willem

Vascello Olandese del XVII° secolo, fu la più grande nave a poppa quadra,appartenete alla Compagnia olandese delle Indie. Venne allestita tra il 1649-1650 a Middleburg, fu poi successivamente modificata, per l’impiego come unità da guerra,oltre alla demolizione del castello e della paratia di poppa,vennero aggiunte 6 bocche da fuoco praticando 3 nuovi portelli per lato a prua.Per un breve periodo la Prins Willem serv’ come nave ammiraglia agli ordini di Witt de Witt,riconsegnata poi alla Compagnia tra il 1653 e il 1660 operò di nuovo sulle rotte commerciali indiane.


Soleil Royal

In Francia l’esempio più grandioso è rappresentato dal Soleil Royal, un vascello di 1° rango costruito pressi i cantieri reali di Brest, nel 1669 dal maestro d’ascia Laurent Hubac e decorata, da Pierre Puget allievo di Pietro da Cortona,era lunga 61 m., larga 13,8 m. immersione 6,35 m. con un dislocamento di 1613 tonnellate e un equipaggio di 836 uomini su 3 ponti aveva vele quadre anche sull’albero di mezzana. Fu protagonista con i suoi 106 cannoni delle battaglie di Beveziers (10 Luglio 1690) e Barfleur (29 Maggio 1692) al comando dell’ammiraglio C.de Tourville, la distrusse solo dopo essersi incagliata ,un brulotto incendiario inglese, si salvò 1 solo marinaio.


Friesland

Il vascello di 2° rango friesland è da sempre legato alle guerre Anglo-Olandesi del XVII° secolo,la prima guerra del 1652-1654 vide vittoriosi gli inglesi,la seconda del 1665-1667 vide la rivincita degli olandesi con l’ammiraglio De Ruyter,mentre la terza 1672-1674 portò al trattato di Westminster dove venne sancita la pace. La più grande battaglia a cui la Friesland partecipò con i suoi 80 cannoni, fu quella di Solebay odierna Southwold del 7 Giugno 1672,dove la flotta olandese bloccò il tentativo di invasione dell’Olanda da parte degli anglo-francesi.


Wappen von Hamburg

Pur non avendo a disposizione un adeguato sistema portuale,il Brandeburgo,regione nordorientale della Germania, che diede nascita all’impero Prussiano armò una considerevole flotta navale; la Wappen von Hamburg fu uno dei vascelli più imponenti di tale flotta. La sua costruzione dovuta a maestri olandesi,terminò nel 1669 e venne essenzialmente impiegata come scorta a protezione dei traffici brandeburghesi; il 10 ottobre 1683 segna le sorti di questo vascello di 54 cannoni, nella rada di Cadice per cause imprecisate,scoppiò un incendio a prua che si stese a tutta la nave e quando le fiamme si estesero alla S.Barbara (deposito delle polveri da sparo) per la nave, 42 dei 170 marinai, per 22 dei 50 soldati e per l’ammiraglio B.Karpfanger non vi fu scampo.


Victory Vascello di 1° rango,ordinato nel 1758, venne impostato il 23 Luglio 1759 e varato il 7 Maggio 1765,entra in servizio nel 1778,disloca tonn.3.556,lunghezza 69,5 m.,larghezza 15,8 m. pescaggio 8,8 m.altezza dal pelo dell’acqua alla cima dell’albero maestro 62,5 m. velocità 8-9 nodi equipaggio 850 uomini,armamento: 44 cannoni da 12 libbre – 2 carronate da 68 lbs – 28 cannoni da 24 lbs, - 30 cannoni da 32 libbre, è la più vecchia nave in servizio al mondo ed è l’unico vascello esistente,risiede

in Inghilterra a Portsmouth come nave museo.La Polena sostituita

nel 1801 porta all’interno di un medaglione i segni delle Armi Reali e dell’Ordine della Giarrettiera,con 2 iscrizioni : “Honi soit qui mal y pense” (sia svergognato chi pensa male) e “Dieu et mon droit” (Dio e il mio diritto),il medaglione è sostenuto da 2 putti e sormontato da una corona. La chiglia venne impostata il 23 luglio 1759 nell’Old Single Dock ( ora molo n.2) ed il nome venne scelto nell’Ottobre 1760 per commemorare l’Annus Mirabilis o Anno delle Vittorie,nel 1759 l’Inghilterra aveva vinto le battaglie terrestri di Qebec e Minden, le navali di Lagos e Quiberon Bay.Costò la somma di 63.176 sterline e 3 scellini, vennero utilizzati 6.000 alberi di quercia –olmo-pino-frassino-abete. nel marzo del 1780 lo scafo sotto


alla linea di galleggiamento, venne rivestito con 3.923 fogli di rame per protezione contro la Teredine. Lord Nelson vi innalzò la sua insegna il 16 Maggio 1803 per assumere il comando della Flotta del mediterraneo.


Yacht

d’Oro

Il termine “Yacht” nacque in Olanda ed il suo significato è collegato alla caccia,la sua principale caratteristica era la velocità per cui veniva adibito alle esplorazioni e al trasporto di personaggi illustri; tale modello rappresenta lo yacht d’oro che fu costruito nel 1678 nella città polacca di Kolberg e fu destinata al principe Elettore di Brandeburgo,le pale laterali furono un’invenzione dei maestri olandesi e servivano come le odierne derive.Era armata con 8 cannoni era lunga 20 metri e portava dalle 12 alle 50 persone di equipaggio.


Federico Guglielmo - Friederich Wilhelm zu Pferde –

La fregata brandeburghese Federico Guglielmo,era considerta la sorella maggiore del Berlin, ma le sue caratteristiche ed il suo armamento,erano anche superiori a quello del vascello Wappen von Hamburg. Fu varata nel 1680 a fronte di ingenti spese ma quando fu terminata, la sua mole era cos’ imponente, che il Principe Elettore non ebbe remore nel farla entrare a far parte della sua marina nel 1684.Nel 1691 venne posta a difesa del porto di Emden contro le navi francesi,la sua gloria si fonde con quella del suo comandante,il capitano Jean Le Sage che non esitava a prendere parte a battaglie contro naviglio superiore che vinceva; il 30 Ottobre 1693 Le Sage, affrontò da solo al largo di Gibilterra una flotta francese comprendente un vascello da 70 cannoni,vascello che fu affondato con i suoi 1000 uomini ma il successivo disalberamento e incendio, segnò la fine della Federico Guglielmo.


La

Bombarda

Fu la marina francese nel 1679 ad idearla, su consiglio dell’eroe Du Quesne ed in seguito altre marine come quella spagnola, ne imitarono l’esempio;nave larga,corta ed eccezionalmente robusta.L’albero di trinchetto era soppresso, per far posto ai mortai e per sopportare il forte rinculo di questi, i bagli che sostenevano i ponti erano rinforzati. Le bombarde venivano principalmente usate per colpire le fortificazioni costiere,come avvenne durante il bombardamento di Algeri,città allora ,covo di pirati .


La

Renommèe

Questa fregata ha una grande importanza nell'evoluzi one di questo tipo di nave perché, come scrive E.H.H. Archibald nel libro The Wooden Fighting Ship, fu catturata nel 1747 dagli inglesi i quali s'ispirarono ad essa iniziando a costruire una serie di fregate di 5’ rango armate con soli 30 cannoni di grosso calibro sul ponte di batteria. I piani dai quali è stato tratto questo disegno sono stati rilevati dal libro di Chapman intitolato "Architectura Navalis Mercatoria".


Royal Caroline

Sotto il regno di re Giorgio II in Gran Bretagna veniva varato nel 1749 il “Royal Caroline” uno splendido yacht di rappresentanza reale,le sue dimensioni lo rendevano uguale alle altre unità di VI° rango ma le ricche decorazioni ricoperte con foglie di vero oro,ne sottolineavano il ruolo particolare. Aveva 3 alberi ed un equipaggio di 62 tra i migliori marinai della flotta inglese,questo modello ne sostituiva uno precedente omonimo e fu mantenuto lo stesso nome a testimonianza dell’affetto del re in memoria della moglie morta nel 1737. Navigò sino al 1805 per venire poi smantellata nel 1820.


Sciabecco del 1753

In francese Chebec,in arabo Chabbak,vascello di 3 alberi di origine araba del mediterraneo,utilizzato come nave da guerra e da pirateria,usato ancora nel XX°secolo come nave da carico.Lo sciabecco,è lungo dai 15 ai 40 m. è attrezzato con vele latine ed è comune a Marocco – Algeria – Spagna – Francia – Italia e Tunisia ha scafo molto lungo e ristretto costruito su chiglia con sezione prodiera e poppiera fortemente stellate,nella sezione maestra,lo scafo a forma di U con fondo quasi piatto, ginocchio tondo e fianco leggermente a sbalzo.Il tagliamare assomiglia ad uno sperone e sporge in avanti per una lunghezza incredibile,circonda l’albero di bompresso per tutta la sua lunghezza e viene sovrastato soltanto dall’asta di fiocco,s’innesta nello scafo ad un livello molto basso,perciò la murata è molto più alta .Sullo sciabecco italiano del 20°secolo, manca in genere l’albero di bompresso e la vela latina sull’albero di mezzana è sostituita da una vela aurica;portavano dai 18 ai 24 cannoni ed un equipaggio che variava dai 100 ai 22° uomini.


VascelloBoullongne”

La Compagnia delle Indie (1720 – 1770) nata nel 1720,rappresenta per la Francia un ragguardevole fenomeno economico e i grandi stati dell’epoca svilupparono vascelli armati commerciali adatti ad ogni esigenza,questo vascello francese,il Boullongne ne è uno dei più rappresentativi,venne costruito dall’Ing. Cambry ma ve ne furono altri cole l’inglese H.M.S. (His Majesty’s Ship )


Hms Bellona Vascello inglese da 74 cannoni del 1780, fu uno dei più celebri vascelli di sua Maestà il 74 cannoni costituì il fulcro delle principali potenze europee, dalla guerra dei 7 anni (1756-1763), fino al termine delle guerre Napoleoniche del 1815,l’ammiragliato britannico ne intraprese la costruzione nel 1755 sotto la guida del sovrintendente Thomas Slade che, ne fece una classe propria, la cosiddetta classe “Dublin”. Varato nel 1760 il 19 Febbraio, fu inviato a sostegno del blocco navale di Brest, il 30 Dicembre 1780 prese parte alla cattura del 44 cannoni Princess Caroline ,operò da Gibilterra sino al Mare del Nord e nelle Indie Occidentali, prestò servizio sino alla sua demolizione nel 1814 a Chatham.


La Belle Poule del 1765 la prima di 3 fregate con tale nome, venne costruita a Bordeaux dal maestro Guignace, aveva 26 cannoni da 12 libbre in batteria, 8 cannoni da 6 libbre sul cassero di poppa e 2 cannoni da 6 libbre a prua, venne inviata nelle Indie nel 1768 ,la chiglia viene riadattata a Brest nel 1770,sotto il comando di Raymond di Kergariou nel 1778 assieme al lugro “Coureur” (che fu catturato) allo scontro contro la fregata inglese Arethuse e il cutter Alert. Le fregate erano caratterizzate dalle doti di velocità e maneggevolezza e furono il tipo di nave più usato nella Guerra di Indipendenza Americana


Corvetta

Aurore (1766-1775)

La corvetta oceanografica “Aurore” del 1766 (corvetta di piacere) ha un nome che ben si adatta ,in quanto evoca,alla nascita del giorno,i primi successi di calcolo della Longitudine (allora si conosceva solo la Latitudine) per mezzo di orologi cronometri o “guarda-tempo” / fusi orari. Il marchese di Courtanvaux preparò e finanziò la crociera per la sperimentazione di questi orologi marini, mentre l’Aurore viene costruita in un cantiere privato a Le Havre; il suo quadro storico è completato da documenti nella biblioteca di Saint Geneviève ,il ruolo d’armamento del 1767 e l’inventario dettagliato della corvetta quando fu ceduta al Re nel 1769.


Endeavour

L’avventura dell’Endeavour inizia con la Royal Society che incarica il comandante James Cook di effettuare un viaggio scientifico nel Pacifico per l’osservazione del passaggio di Venere davanti al Sole e la ricerca della famigerata Terra “Australis” (Antartide) che sfiorò molte volte con questa piccola “carboniera” che, anche se più lenta di una fregata,possedeva una notevole capacità di carico e robustezza,inoltre aveva il fondo basso il che la rendeva perfetta per la navigazione sotto costa.


L’Endeavour con i suoi 29,8 m. di lunghezza per 9,8 di larghezza e 5,8m. di altezza e con un dislocamento di 379 tonn.fu preparata modificando gli spazi interni per ricavare delle cabine per i 2 scienziati di bordo e adibendo la grande sala di poppa a uso comune tra scienziati e comandante,fu inoltre armata con 6 pezzi da 4 libbre, e 4 pezzi girevoli e tre lance. Salpò nel 1768 ed il 13 Aprile del ’69 raggiunse Tahiti poi navigò verso la Nuova Zelanda scoprendo lo Stretto di Cooke cartografando il tutto con minimi errori,arrivò in Australia nel posto dove oggi si trova Sidney; l’11 Giugno del ’70 scoprì la Grande barriera Corallina Australiana, riportando danni allo scafo ma che riparò subito. La nave rientrò in patria nel 1771 dopo 3 anni di navigazione,senza che nessun uomo avesse avuto lo scorbuto,infatti con grande intuizione ,Cook fece caricare quantità di agrumi e legumi che prevenirono la malattia; i suoi diari vennero pubblicati facendo entrare nella storia il comandante e la sua umile carboniera.

Il primo Bonhomme Richard è stata una fregata della marina continentale,originariamente una nave mercantile della Indiaman oriente costruito in Francia col nome di “Duc de Duras”nel 1765,dislocava 1.014 tonn. Con una lunghezza di 46 m.,una larghezza di 12 m. e un pescaggio di 5.8 m. aveva un totale di 375 membri di equipaggio ed era armato con : 28 pezzi da 12 libbre – 6 pezzi da 18 libbre e 8 pezzi da 9 libbre.


Bonhomme

Richard

Il suo comandante John Paul Jones lo rinominò in omaggio a Benjamin Franklin “ Bon Homme Richard “ e con questa si scontrò il 23 Settembre 1779 durante la battaglia di Flamborough Head con la più potente nave inglese Seraphis che venne abbordata e conquistata, ma la Bon Homme dopo poco, alle ore 11.00 del 23 affonda.


H.M.S

Bounty

Il brigantino a 3 alberi “Bethia” venne acquistato dalla Royal Navy nel 1787 per essere destinato a scopi di ricerca ed esplorazione,venne riarmato con 4 cannoni e 8 colubrine e chiamato Bounty. Nel 1789 partì alla volta delle Pitcairn con lo scopo di verificare la coltivazione dell’albero del pane al fine di procurare un alimento a basso costo per gli schiavi delle colonie britanniche che coltivavano le piantagioni; divenne famoso per i suoi ammutinati che in circa 20, comandati dal secondo Christian Fletcher,abbandonarono in mare aperto il comandante William Bligh; nello stesso anno il Bounty venne incendiato presso l’isola di Pitcairn e gli ammutinati si stabilirono nell’isola di Tahiti, dislocava 230 tonn. con 27,7 m. di lunghezza e 44 membri d’equipaggio.


USS. Constitution in navigazione per la prima volta dopo 1 secolo il 21 Luglio 1997 Venne impostata nei cantieri Edmond Harrt di Boston nel 1795 e varata il 21 Ottobre 1797 con entrata in servizio nel 1798 ,disloca 2.250 tonn. – lunghezza 62 m. – larghezza 13,3 m. – velocità 13 nodi – equipaggio 450 membri – armamento : 32 cannoni da 24 libbre, 20 cannoni da 32 libbre + 2 cannoni da 24. La Constitution è una fregata a 3 alberi in legno della United States Navy battezzata in omaggio alla Costituzione degli Stati Uniti d’America è la seconda nave più vecchia al mondo ancora galleggiante ma anche navigante,il suo scafo venne costruito con assi di quercia di 178 mm di spessore,questo le valse il nomignolo di “Old Ironside” vecchia corazzata. Nel 1850 pattugliò la costa africana in cerca di schiavisti e durante la Guerra di Secessione servì come nave scuola per gli allievi dell’Accademia navale, oggi è visitabile nel porto di Boston.


Giunca Cinese

La giunca cinese si ispira per la sua costruzione alla struttura della canna di bamboo,infatti ha compartimenti stagni a mezzo di paratie trasversali come tale canna;le giunche di mare sono di 4 tipi: Kwangtung (prua a tagliamare e poppa arrotondata),Fukien ( prua molto inclinata e poppa ovale),Chekiang (prua arrotondata con parte superiore aperta e poppa semichiusa), Kiangsu – Shantung – Hopech (prua piatta arrotondata e poppa a 2 piani),le giunche fluviali sono piÚ piccole e con fondo piatto.


Brigantino

Cygne


Su disegno dell’Ing. Pestel ed eseguito dal maestro d’ascia Jarnez,lungo 90 piedi,viene varato il “Brick” Cygne il 12 Settembre 1806 nei cantieri di Le Havre ,tipico bastimento della marina Imperiale Francese che ne costruì una sessantina analoghi, armato con 14 carronate e 2 cannoni ,il Cygne ne rappresentò l’esempio,purtroppo questo brigantino,scompare tristemente in una notte di tempesta cercando di forzare un blocco navale inglese.

Schooner

Alert


L’Alert rientra nella classe Schooner,imbarcazione leggera e velocissima,adoperata in azioni anticontrabbando lungo le coste americane,la linea dello scafo e la velatura sembrano oggi incredibili per una nave del 1818 era molto comune nella flotta americana dell’epoca; era armata di una sola carronata girevole.

Corvetta La Crèole


La corvetta,nella marineria a vela,è definita come :nave da guerra veloce con 2 o 3 alberi e non più di 30 cannoni,La Crèole ne è la più rappresentativa nel XIX° secolo, unità con 24 cannoni varata dalla marina francese nel 1827,viene ricordata per lo storico ruolo che giocò in Messico nel 1838 al comando del giovane principe De Joinville.

Lancia

Baleniera

Tipica lancia baleniera con fasciame sovrapposto,usata nel New Bedford fino al 1860,leggera e robusta,con prua e poppa simili,poteva portare oltre 6 uomini di equipaggio e circa 40 oggetti per la navigazione e la caccia;una lancia poteva essere trascinata da una balena arpionata per un lungo tratto di mare e il ritorno talvolta richiedeva anche 2 giorni, a bordo non mancavano mai: acqua dolce – viveri – tabacco – albero con vele e bussola.


Cutter

Imbarcazione a vela armata con un solo albero sorretto a prua da più stralli, così da poter issare contemporaneamente più fiocchi; derivato da un caratteristico yacht sviluppatosi in Francia e Inghilterra alla fine del 1800,il moderno armamento a Cutter,presenta a prua 2 stralli paralleli,uno più interno all’altro così da poter issare 2 fiocchi: lo yankee a prua dalla forma allungata e con penna e bugna poste più in alto di quelle corrispondenti della vela più interna detta Trinchetta, in questo modo è possibile sfruttare l’effetto Venturi anche tra queste vele con notevole efficienza nelle andature di bolina.


Cutty

Sark

Il Cutty Sark è un Clipper inglese di 963 tonn. varato il 22 Novembre 1869 nei cantieri di Scott&Linton a Dumbarton in Scozia, era lungo 64,6 m. largo 10,94 m. con un pescaggio di 6,38 m. equipaggio di 28 uomini ,l’altezza dell’albero maestro era di 47 m. con un totale di 34 vele; il suo nome significa “ camiciola o sottoveste” in scozzese, e lo si vede dalla sua polena che raffigura la strega semi-svestita Nannie.Alla fine del suo servizio sotto la bandiera della marina inglese, venne utilizzato dal 1885 al 1895 sulla rotta Australia-Gran Bretagna per il trasporto della lana,in questi 10 anni fu stabilito il nuovo record di navigazione nel tempo di 67 giorni sotto il comando del capitano Richard Woodget, nel 1922 venne acquistato dal capitano Wilfred Dowman e alla sua morte la vedova lo donò all’Incorporated Thames Nautical Training College che lo adoperò come nave scuola; dal 1954 il Cutty Sark è esposto al pubblico a Greenwich.


Goletta

La goletta è un’imbarcazione a vela fornita di 2 alberi, leggermente inclinati verso poppa ed armati con vele auriche, presenta il bompresso protendente dalla prua dell’imbarcazione; simile allo schooner che può però presentare anche 3 alberi . Viene chiamata goletta a palo, la variante che presenta un terzo albero collocato a prua e fornito di vele quadre, chiamato albero di trinchetto,nella goletta a palo l’albero di maestra e l’albero di mezzana sono armati con vele auriche, anche se eccezionalmente, vele quadre possono essere presenti anche sul bompresso e sull’albero di maestra. Spesso vengono indicate con lo stesso nome di nave goletta o brigantino-goletta le imbarcazioni che presentino un bompresso più 2 alberi di cui il primo ossia il trinchetto armato con vele quadre ed il secondo la maestra con vele auriche. E’ un’imbarcazione molto utilizzata nell’area mediterranea ed è ancora presente nella cultura sia adriatica che tirrenica,veloce e con buon stivaggio eccelle nelle andature contro-vento e venne utilizzata anche nella guerra di corsa.


Corvetta a ruote di II° rango Palinuro

Costruita nei cantieri “La Ciotatâ€? Francia nel 1843 e radiata nel 1863 disloca a pieno carico 597 tonn. ha una lunghezza di 49,8 m.,una larghezza di 8,3 m. ed una immersione di 3,3 m., con un apparato motore formato da 2 caldaie e una motrice alternativa di 200 Hp ,sviluppava una velocitĂ di 11 nodi con un equipaggio di 120 uomini,era armata di 3 obici Paixhans da 30 libbre. Fu acquistata assieme alla gemella Miseno nel 1844, fa parte della Marina Borbonica e viene impiegata tra Napoli e la Sicilia per collegamenti postali,nel 1848 allo scoppio dei moti rivoluzionari in Sicilia viene trasferita alla marina da guerra dove venne impiegata per il trasporto delle truppe,nel 1861 fa parte della Marina Italiana ma ormai giudicata inservibile fu abbandonata nella darsena di Napoli.


Corvetta Miseno

Battello Fluviale

Mississippi


Il moderno Mississippi Queen

Nel corso del XIX° secolo furono costruiti circa 5000 battelli fluviali dall’Europa all’America, i più rimembrati operano ancora sul fiume Mississippi, spetta al giovane pittore e appassionato di studi di meccanica Robert Fulton il vanto di aver apportato la risoluzione definitiva con la costruzione del primo battello, il “Clermont” nel 1803. Lungo 44 m. con portata di 160 tonn. con 2 ruote azionate da una macchina di 18 cavalli, il Clermont nell’Agosto del 1807 compì il primo vero viaggio a vapore risalendo l’Hudson da New York a Clermont, quindi fino ad Albany e ritorno. Vi erano due tipi di propulsione : con ruota a pale posta a poppa o con 2 ruote a pale poste lateralmente allo scafo e con lo scafo a fondo piatto. Famose furono le regate tra questi batteli, tra queste ricordiamo quella tra il Natchez e il Robert E.Lee nel 1870 ma queste regate ebbero anche notevoli incidenti, viste le caldaie di allora; il più grave avvenne nel 1838 quando, lasciato la banchina, la caldaia del Moselle esplose uccidendo 200 persone mentre i pezzi furono rinvenuti fino al centro di Cincinnati.


La corazzata

Poteomkin

La corazzata : nave da guerra di grandi dimensioni,fortemente protetta e con grande potenza di fuoco. La prima corazzata fu la francese Gloire del 1860 di 5618 tonn. con doppie corazze in ferro di 10 cm.,da allora l’evoluzione non subì soste, dal ferro si passò alla corazzatura in acciaio (1876) le artiglierie aumentarono potenza e gittata. Con la britannica Dreadnought (1906) fece la sua comparsa la prima corazzata monocalibro che fu imitata in tutto il mondo e in tutti i conflitti mondiali. Oggi nella marina degli Stati Uniti ,sono state trasformate anche in batterie di lancio missili. La corazzata russa Poteomkin portava il nome di un nobile russo e risiedeva nel Mar nero,nel 1905 alla fine della guerra russo-giapponese,persa dallo Zar,fu protagonista della della prima rivoluzione dove, il suo equipaggiò si ammutinò e si schierò con gli insorti che protesse con i suoi cannoni finchè fu possibile.


Corazzata

Roma

Classe Littorio,costruita nei Cantieri riuniti di Trieste il 18 settembre 38 e varata il 9 Giugno del 40 con completamento nel 42,affonda il 9 settembre del 43 colpita da bombardieri tedeschi Do 217 sgancianti bombe teleguidate Fritz X.Dislocava a pieno carico 46215 tonn. lunghezza m.240,7 – larghezza 32,9 m. velocità 31 nodi, potenza motore 180.000 Cv con 8 caldaie a nafta , 4 turboriduttori e 4 eliche,autonomia di 3920 miglia a 20 nodi,equipaggio di 1800 uomini e 120 ufficiali ; radar EC.3 Ter Gufo e armata con:9 cannoni da 381/50 cannoni da 120/40

12 cannoni antiaerei da 90/50

12 cannoni da 152/55,

20 mitragliere da 37/54

4

14

mitragliere da 20mm , corazzatura verticale da 35 cm. orizzontale da 15 cm con 3 aerei tra Imam Ro.43

e Reggiane 2000.

Il 9 Settembre 43 venne centrata da bombe Ruhrstahl Sd 1400 (Fritz X) e affondò al largo dell’isola dell’Asinara con 1393 vittime con l’Ammiraglio C.Bergamini,il C.V. Adone del Cima e parte dello Stato maggiore della Regia Marina.


Corazzata Bismarck

La Bismarck fu una nave da battaglia della 2^guerra mondiale così battezzata in onore del cancelliere Otto von Bismarck, è famosa oltre che per l’affondamento della britannica Hood che per le successive fasi alla sua caccia. Classe Bismarck,costruita nei cantieri Blohm und Voss di Amburgo il 1 Luglio 36 e varata il 14 Febbraio 39,entra in servizio il 24 Agosto 40 e viene affondata il 27 Maggio del 41; dislocava a pieno carico 50900 tonn., lunghezza 251 m., larghezza 36 m., pescaggio tra gli 8,7m. e 10,2 m., velocità 30 nodi con 3 caldaie a coppie mod. Wagner su 3 assi d’elica ,sviluppava 138000 Hp con una autonomia di 17200 Km. a 16 nodi, la completava un equipaggio di 2100 uomini e 103 ufficiali; era armata di : 8 cannoni da 380mm,

12 cannoni da 150,

16 cannoni flak da 105

16 cannoni flak da 37 mm.; aveva una corazzatura verticale di 32 cm. ,orizzontale di 50/80mm. e 4 idrovolanti Arado Ar.196. Affondò dopo 320 colpi nemici sparati da 9 Km, 2 siluri degli Swordfish o si autoaffondò come descritto dal Comandante Lùtjens alle 10,36 del 27 Maggio con le eliche in moto e la bandiera da guerra a picco.


Corazzata Tirpitz

Soprannominata dai norvegesi “ Den ensomme Nordens Dronning” La regina solitaria del Nord fu una nave della Kriegsmarine ossia la marina da guerra nazista,gemella della Bismarck fu concepita per essere la punta di diamante della marina tedesca,in realtà non sparò mai un colpo contro le navi alleate,ma come diceva Winston Churchill ebbe la funzione di tenere occupate una considerevole quantità di forze per via della sua enorme potenzialità vicino a Tromso. Classe Bismarck,costruita presso i cantieri Blohm und Voss di Amburgo il 2 Novembre 36 e varata il 1 Aprile 39 entra in servizio il 25 Febbraio del 41,affondata dopo un attacco aereo e dopo altri numerosi attacchi effettuati con minisommergibili X6 e superbombe “Tallboy “il 12 Novembre del 44. Dislocava a pieno carico 52600 tonn., lunghezza 251 m., larghezza 36 m., stessa velocità,autonomia ed equipaggio della sorella Bismarck,armata in più con 20 cannoncini flak da 37mm e 4 idrovolanti Ar.196.


Corazzata

Yamato

Classe Yamato,impostazione il 4 novembre 37, varo 8 Agosto 40,entra in servizio il 16 Dicembre 1941 9 giorni dopo l’attacco a Pearl Harbour,dislocava a pieno carico 73.000 Tonn.,era lunga 263 m., larga 38,9 m. e pescava 11 m.,velocità 27 nodi (51 Km/h) Autonomia di 8.000 miglia nautiche a 18 nodi, equipaggio di 2.750 uomini; armamento: 9 cannoni da 460mm (3x3) 12 da 155- 12 da 127 – mitragliere 24 da 25mm e 8 da 13.Era intenzione della marina Imperiale Giapponese di costruirne 4,ma la Shinano ancora sullo scalo,venne convertita in portaerei e venne affondata nel 44 dal sommergibile americano Archefish,i piani per la costruzione di una superYamato con cannoni da 508 vennero abbandonati.La Yamato Insieme alla Musashi erano superiori in tutto alle navi americane classe Missouri,le torri trinate da 460mm due a prua e una a poppa pesavano ciascuna 2510 tonn.senza munizionamento tanto che lo sviluppo di questi cannoni venne mantenuto segreto,i costi vennero ripartiti su varie voci così da poter passare inosservati ai servizi di spionaggio stranieri.Prese parte alla battaglia delle Midway senza però riuscire a giungere a distanza di tiro verso le portaerei americane. Il 24 Dicembre del 43 venne danneggiata da un siluro dell’USS Shate,prese parte alla battaglia delle Filippine e del Golfo di Leyte e di Samar.L’ultima missione della Yamato fu il 7 Aprile 45, quando 400 aerei della Task Force 58 la colpirono con 12 bombe e 13 siluri.


Corazzata

Missouri

La corazzata BB-63, appartiene alla classe Iowa con un tonnellaggio di 58.000 tonn. e una lunghezza di 270,43 m. larga 32,92 m. e pescava 10,97 m. fu la terza di quattro, ( Iowa – New Jersey e Wisconsin) varata l’11 Giugno 44 sotto il comando del Cap.William Callaghan,la resa del Giappone si firmò sulla sua coperta nella baia di Tokio il 2 Settembre 45 meno di un mese dopo le esplosioni atomiche di Nagasaki e Hiroshima,chiudendo la seconda guerra mondiale,fu l’unica corazzata presente alla guerra di Corea,nel 1955 venne messa in riserva ma rientra in servizio nel Maggio del 1986 e partecipò alla prima guerra del Golfo contro Saddam Hussein permina il servizio nel 1992 e dal 1998 è diventata un museo ancorata a Pearl Harbour, aveva 9 cannoni da 406, 20 da 127 – 80 contraerei da 40mm -49 mitragliere da 20mm, e 12 cannoni da 127.Durante la guerra del Golfo viene riarmata con missili Tomahawk, RGM 84- Harpoon.


Cacciatorpedinieri

italiani

Nel 1929 queste unità erano classificate Esploratori ma dal 1939 vennero riclassificate in base alle mutate condizioni in cacciatorpediniere ,vere e proprie navi di squadra,queste nuove unità erano in grado di attaccare sia col cannone che con i siluri,ma venivano utilizzate a protezione del naviglio maggiore .Uno dei requisiti fondamentali era la loro velocità,erano in grado di generare una velocità di 38/39 nodi mantenendo una buona navigabilità,durante la battaglia della Sirte,l’Italia perse i C.t Scirocco e Lanciere a causa di un fortunale. Gli armamenti e i fumaioli non variarono molto dai vecchi modelli ai nuovi i caccia italiani dai Sella in poi avevano 2 cannoni binati da 120mm.la classe Navigatori aveva un terzo complesso binato posto tra i lanciasiluri mentre la classe Comandanti adottava 4 cannoni singoli da 135mm.La guerra decimò la Regia Marina soprattutto nel settore degli esploratori e cacciatorpediniere; 11 dei 12 esploratori e 30 dei 41 caccia furono perse delle 12 unità sopravvissute 2 furono catturate dai tedeschi e altre consegnate agli alleati,alla fine della guerra l’Italia rimase con sole 4 unità.


R.C.T.

Sella

Lunghezza 84,9 m.,larghezza 8,6 m.,immersione di 3,6 m. e dislocamento di 1480 tonn. motori con 2 turbine e 3 caldaie per corrispettivi 35000 Hp su 2 eliche con velocitĂ di 35 nodi,armato con 3 cannoni da 120/45, - 2 da 40/39 e 4 lanciasiluri da 533mm, equipaggio 125 persone


Incrociatore classe

Zara

Nel Giugno del 1940 la regia marina entrò in guerra con una flotta di incrociatori relativamente nuovi, nei tipi contemplati nel trattato di Washingtown cioè incrociatori pesanti con dislocamento di 10000 tonn. e armati con cannoni da 203 mm, e incrociatori leggeri con dislocamento da 5000 a 9000 tonn e armamento di 152 mm.Gli incrociatori pesanti italiani furono di 3 soli tipi; 2 della classe Trento ed il Bolzano con un apparato motore su 4 eliche della potenza di 150.000 Cv , i 4 della classe Zara invece con 2 sole eliche della potenza di 95.000 Cv, ma con una protezione assai più consistente con spessori doppi rispetto ai Trento si sottolinea che il Bolzano fu una versione migliorata con l’esperienza dal 1925 al 1930 dei Trento.Circa l’arrangiamento dei tubi lanciasiluri,ne furono forniti sia gli incrociatori pesanti che leggeri, i Trento ne ebbero 8 in 4 impianti binati fissi al traverso in batteria, i tipi Zara non ebbero lanciasiluri, le catapulte per gli aerei sui tipi Trento e Zara erano di tipo fisso sistemate a prora estrema,viceversa il Bolzano aveva una catapulta al centro tra i fumaioli ed era di tipo brandeggiabile. Sugli Zara l’armatura sarebbe dovuta essere tale da sostenere i colpi di calibro simile a quello delle navi stesse (erano state progettate per il combattimento contro altri incrociatori pesanti) e così si ottennero i migliori incrociatori corazzati al mondo del periodo,ciò era un successo importante perché lo standard di altri incrociatori era una cintura armata più leggera e


molta meno armatura per torri e torrette infatti i teorici supponevano che una armatura di 150mm, non era sufficiente a sostenere l’impatto perforante di un calibro 203 per questo durante la guerra gli incrociatori leggeri britannici mantenevano sempre ,quando possibile la loro distanza da queste temibili meraviglie d’ingegneria. La classe Zara aveva un dislocamento di 14.530 tonn., una lunghezza di 182,8 m.e una larghezza di 20,6 m., immersione di 7,2 m., motori con 2 turbine e 8 caldaie da 95.000 Hp, su 2 eliche sviluppanti una velocità di 33 nodi con una autonomia di 5361 ed un armamento di : 8 /203,- 6 /100, - 4 da 40mm, e 8 pezzi da 12,7 + 8 tubi lanciasiluri da 533 mm e 2 aerei con un totale di 31 ufficiali e 810 sottufficiali e comuni.

Zara


Motosiluranti

Mas

nel 1918

Il motoscafo armato silurante o motoscafo antisommergibile,viene conosciuto con la sigla MAS (originariamente derivante da Svan),era una piccola unità veloce usata come mezzo d’assalto dalla Regia Marina durante le due guerre mondiali;fondamentalmente si trattava di un motoscafo da 20/30 tonn.di dislocamento, con una decina di uomini d’equipaggio e armamento costituito generalmente da 2 siluri e alcune bombe di profondità, oltre a un cannoncino o una mitragliatrice,il loro impiego era sia come pattugliatori antisommergibile che come mezzi da attacco insidioso alle navi della flotta austriaca il loro successo maggiore fu l’affondamento della corazzata Szent Istvàn il 10 giugno 1918 ad opera del comandante Luigi Rizzo.Nella seconda guerra mondiale, i mas continuarono a seguire sempre migliorie,come l’installazione dei motori Isotta Fraschini con i quali si raggiungeva una velocità di 45 nodi con 2 siluri da 450mm e 1 mitragliatrice; nacquero così i Mas classe 500 efficienti in acque calme la loro carena tonda non consentiva altrettanto con mari agitati,le motosiluranti con con dislocamento elevato e carena a spigolo erano nettamente superiori, le S-Boote tedesche fecero da chiaro esempio.


Vas 223

Scafo misto con carena normale,dislocante 90 tonn.linghezza m.34,1 larghezza 5m. immersione 2,1 m. apparato motore con 2 motori a scoppio Carraro e 1 Isotta Fraschini su 3 eliche e potenza massima di 1100 Hp e 20 nodi di velocità,combustibile 8 tonn.equipaggio 26 uomini e armamento composto da: 2 siluri a impulso laterale da 450mm, 2 mitragliere Breda da 20/65 due fucili mitragliatori Breda da 6,5mm i torpedine da rimorchio da 75 Kg. Gli inglesi e la Royal Navy misero in linea una notevole quantità di battelli d’attacco leggeri tra le motosiluranti ,vanno ricordate le BPB da 18,3 m con 22 tonn. 1800 Hp su 3 assi, ma quelle di maggioe successo furono le Vosper da 21m, su 3 assi e motori “ Isotta Fraschini “ nel 1940 questi motori vennero prima rimpiazzati con quelli aeronautici Merlin e infine con i Pachard americani con 40 nodi e armate con 8 Browing da 7,7,mm.in due impianti quadrinati , due siluri da 533mm, con 13 marinai;ma per un lavoro pesante si fece uso delle “Fairmile D” con scafo a V e carena anch’essa a V verso prua per migliorare la deflessione degli spruzzi e con miglior tenuta al mare e autonomia , non erano molto veloci,ma con un’ampio specchio di poppa avevano lo spazio per armi e motori più potenti poi, migliorando ancora con i riduttori, il vero punto debole era lo scafo in legno, sottoposto a dure sollecitazioni e frequenti manutenzioni, in tutto ne vennero costruite circa 200 fino al 1944.


La “ Elco “ americana

Schnellboote 100


Le S-Boote,furono le principali motosiluranti della Kriegsmarine tedesca durante la 2^ guerra mondiale,vennero definite da molti esperti navali come le migliori realizzazioni della loro categoria.I cantieri Lùrssen nel 1929 modificarono un motoryacht “Oheka II” di 22,50 m. con 3 motori Maybach da 550 Cv,questo battello aveva una struttura in lega leggera rivestita in legno e offriva ottime doti marine,una unità di questo tipo fu ordinata dalla Reichsmarine nel Novembre del 1929 designata come UZ ( Unterseeboot Zerstòrer ) S 16 (Schnellboot) ma nel 1932 divenne S 1 ed entrò in servizio il 7 Agosto del 1930, in seguito vennero costruite le S2, le S14, le n° 8 S18 con 3 nuovi motori Daimler-Benz MB 501 Diesel da 2050 Cv sviluppanti 39,5 nodi, le S26 immediatamente riconoscibili per il castello di prua i tubi lanciasiluri da 533mm. con una lunghezza di 35m. e 84 tonn.di dislocamento; vennero costruite le S38 vita alle S 100

che nel 1943 diedero

costruite in 81 unità, con una torre di comando corazzata (Kalotte) portava 4

siluri G7a da 1528 Kg. Dal Giugno 1944 si aggiunsero i siluri T3 Dachel a grande raggio da 2216 Kg., e i T5a Zaunkonig ad autoguida acustica da 1497 Kg., inoltre avevano 1 cannone MG C/38 da 20mm. su alvune altre unità era installata una postazione contraerea Flakvierling quadrinata ed 1 cannone svedese Bofors da 40mm a poppa, questo sulle S100 venne sostituito da un’antiaerea da 37mm, acentro nave vi era uno Zwillingsockel 36 con 2 mitragliatrici Mauser 34 da 7,92mm, oltre a 8 bombe di profondità , bombe a mano per l’equipaggio e mine di vario tipo, avevano un’efficiente sistema idrofonico ma raramente usavano il radar FuMo 71 Liechtenstein b/c di derivazione aeronautica. In guerra le 230 unità affondarono 101 navi mercantili, 12 cacciatorpediniere,11 dragamine 8 unità anfibie ,6 motosiluranti ,2 cannoniere,1 torpediniera,1 posamine e 1 sommergibile.


Sommergibili

Il sommergibile da non confondere con il sottomarino,è un’imbarcazione che può navigare anche in immersione e viene usato sia per scopi scientifici sia bellici;caratteristica del sommergibile sono il sistema di propulsione Diesel per navigare in emersione ed il sistema elettrico per navigare in immersione, ha la presenza di un doppio scafo leggero che circonda parzialmente o totalmente quello resistente necessario per creare doppi fondi ampi che, riempiti d’acqua appesantiscono o tramite pompe alleggeriscono il battello per l’emersione.L’apparato motore è costituito da gruppi Diesel-generatori (da 1 a 4 raramente di più) che alimentano uno o più motori elettrici di potenza massima fino a 5000 Cv azionante una o due eliche,oggi di norma del tipo a 7 pale uncinate,due o più batterie di accumulatori ricaricabili tramite i generatori consentono la navigazione in profondità con il solo motore elettrico.Per navigare sott’acqua ad una profondità superiore a quella periscopica (4 -6 m.) viene utilizzato un dispositivo chiamato Snorkel per l’aspirazione dell’aria e il deflusso dei gas di scarico; le velocità raggiungibili sono di 25 nodi in immersione e 12 circa in emersione,le dimensioni variano da 60 a 90 m. e 7-8 m. di larghezza, la profondità raggiungibile è circa di 300m, l’armamento è costituito da più tubi lanciasiluri allagabili per siluri convenzionali o ad autoguida acustica o filoguidati,nonché da mitragliere antiaeree e spesso da un cannopne a medio calibro presso la vela o da rampe di missili interni mare-aria.L’introduzione della propulsione nucleare,nel secondo dopoguerra,ha permesso tempi di permanenza sott’acqua più lunghi ,settimane o mesi; il primo sottomarino nucleare che effettuò la traversata Polare,fu il Nautilus americano, dopo abbiamo il Seawolf con le classi Skate,Skipjack e Permit e Los Angeles ma si continuano a costruire battelli del tipo U-212 con propulsioni Diesel-elettrica potenziate ,più velocità e maggiore autonomia in immersione. Oggi i sommergibili atomici più moderni sono rappresentati dalle classi Seawolf e Virginia e gli ultimi usciti dai cantieri Groton in Connecticut sono, l’Uss Jimmy Carter terzo e ultimo della classe Seawolf e l’Uss Texas classe Virginia.


Kriegsmarine

U-Boote

U-Boot è il termine tedesco per indicare genericamente sommergibili,gli unici a poter essere considerati sottomarini appartengono al tipo XXI e al tipo XXIII,il termine è un’abbreviazione di Unterseeboot (nave sottomarina),gli obiettivi degli U-Boot durante le guerre furono i convogli di rifornimenti dagli Stati Uniti all’Europa e navi da guerra, il termine U-Boot seguito da un numero,esempio U.Boot 47 indica uno specifico vascello mentre la sigla U.Boot tipo II indica una determinata classe,la Germania ebbe la bellezza di XXIII classi di U-Boot. La figura di cui sopra rappresenta la versione VII C ,molto apprezzata e riuscita e formò la spina dorsale della flotta con 577 unità completate, la lunghezza fu incrementata rispetto al VII B ma non lo fu la potenza dei motori portando ad una lieve riduzione nelle prestazioni in immersione,furono varati nel 1940,avevano un dislocamento di 761 tonn. in emersione e di 865 in immersione, 67,1 m. di lunghezza e 6,2 m. di larghezza,pescavano 4,8 m. avevano una velocità massima in emersione di 17,2 nodi e 7,6 nodi in immersione,autonomia di 6500 miglia nautiche a 12 nodi in emersione,profondità operativa 150m. ,massima 225 m. con un tempo di immersione di 27 secondi; armamento composto da 4 tubi lanciasiluri a prua 1 a poppa con 7 ricariche interne, un cannone navale da88mm e una antiaerea da 20mm.


Regio sommergibile

Scirè

Sommergibile italiano della serie 600 classe Adua costruito presso i cantieri Odero-TerniOrlando del Muggiano fra il 1937 e il 1938 viene varato il 6 Gennaio 38 entra in servizio il 25 Aprile 38, disloca in emersione 697,25 tonn. ha una lunghezza di 60,18 m., una larghezza di 6,45 m., un pescaggio di 4,79 m., profondità operativa 80m.,è propulso da 2 motori diesel per 1400 Cv e 2 motori elettrici per 800 Cv con una velocità in superficie di 14 nodi e in immersione di 7,5 nodi autonomia di 3180 miglia in emersione a 10,5 nodi ,equipaggio di 4 ufficiali e 32 tra sottufficiali e comuni; ha un armamento di 1 cannone da 100 mm. poi rimosso,2 mitragliere da 13,2mm, 6 tubi lanciasiluri da 533mm ,con riserva di 12, 2 contenitori a poppa e 1 a prua per 3 “maiali” Slc- siluri lenta corsa.Al comando del CC. Junio Valerio Borghese ebbe notevole notorietà legata alle azioni della X^ Flottiglia MAS cui era stato assegnato insieme al Gondar – all’Ametista e all’Iride,impostò una notevole serie di azioni ,culminanti con la celebre incursione nel porto di Alessandria d’Egitto il 19 Dicembre del 1941,quando si portò in prossimità del porto e lasciò partire una sezione di maiali che attaccarono le corazzate inglesi Queen Elizabeth e Valiant danneggiandole seriamente, all’affondamento del C.T Jervis e della cisterna Sagona.Viene affondato presso la base di Haifa da bombe di profondità del Hms Islay i 53 occupanti perirono ma nel Settembre del 1984, i resti dell’equipaggio e molte sue parti furono recuperate e messe in esposizione ( le parti meccaniche) al Museo Navale di Augusta, all’Arsenale di Venezia e di La Spezia.


Sommergibile nucleare Salvatore

Jimmy Carter Todaro

classe U-212


Transatlantici

Rms

Titanic

Tipo Turbonave,classe Olympic impostata nel 31 Marzo 1909 presso i cantieri Harland & Wolff a Belfast ( Irlanda del Nord),viene completata il 31 marzo 1912 ed entra in servizio il 10 Aprile 1912,proprietario; White Star Line,dislocava 52310 tonn.,lunghezza 269 m.,larga 28 m., altezza 52 m.,velocitĂ 23 nodi con un equipaggio di 899 uomini.


Il Rms Titanic,era il secondo di un trio di transatlantici dopo l’Olimpic ed il Britannic era al tempo la più grande e lussuosa nave al mondo,progettata per offrire un collegamento settimanale con l’America, e garantire il dominio delle rotte alla White Star Line ma durante il suo viaggio inaugurale (da Southampton a New York,via Cherbourg e Queenstown), entrò in collisione con un iceberg alle 23,40 di Domenica 14 Aprile 1912,l’impatto squarciò la fiancata destra del transatlantico, che affondò alle 02,20 del 15 Aprile spezzandosi in due tronconi, in questa grave sciagura,persero la vita 1517 dei 2227 passeggeri imbarcati e questo portò alla prima convocazione sulla sicurezza della vita umana in mare.


Il

Rex

Tipo transatlantico,costruttore Ansaldo,varo 1 Agosto 1931 entra in servizio il 27 Settembre 1932,stazza lorda 51.061 tonn.,lunghezza 268,20 m., larghezza 29,50 m. altezza 37 m. con un equipaggio di 870 uomini e 2032 passeggeri. Il Rex fu il più grande transatlantico italiano mai costruito,rappresentava uno dei vanti dell’era fascista ed era l’unica nave italiana in grado di competere con i grandi transatlantici dell’epoca. Commissionato dalla Navigazione Generale Italiana ai cantieri navali di Sestri Ponente (allora Ansaldo) la costruzione durò 1 anno ,dal 1930 al 1 Agosto 1931 quando fu varato dal Re Vittorio Emanuele III e dalla Regina Elena.Il Rex era caratterizzato dai tipici fumaioli bassi a strisce rosse e verdi, come consuetudine della marina italiana in quegli anni, il suo apparato motore era costituito da 4 gruppi turbine e 4 eliche di circa 5 m. di diametro, la potenza dichiarata era di 120.000 Cv ma che dopo la messa a punto in mare divennero 136.000. Il Rex conquistò il Nastro Azzurro nell’Agosto del 1933 con una velocità media di crociera di 28,92 nodi, strappando il record precedente al tedesco Bremen.


L’8 Settembre 1944 il Rex era ancorato nelle vicinanze di Trieste, tra l’Isola d’Istria e Capodistria quando venne avvistato dai ricognitori della Raf e quindi bombardato con 123 razzi,la nave bruciò per 4 giorni prima di affondare,stessa sorte sarebbe toccata al Conte di Savoia affondato dai Tedeschi.


Transatlantico

Michelangelo

Cantiere Ansaldo di Genova, entra in servizio il 12 Maggio 1965 e demolita nel 1991 sulla spiaggia di Karachi,disloca 45.911 tonn. con una lunghezza di 276,8 m., e larga 30,3 m.,aveva un pescaggio di 10,4 m., propulsa da turbine a vapore raggiungeva la velocità di 26,5 nodi di crociera, equipaggio di 755 uomini e 1.680 passeggeri. La Michelangelo fu, insieme alla gemella Raffaello,l’ultimo transatlantico della Italia Navigazione, viene varata il 16 Settembre 1962 ed effettuò il suo viaggio inaugurale, partendo da Genova alla volta di New York il 12 Maggio 1965, la madrina fu la moglie dell’allora Presidente della Repubblica Antonio Segni; il 12 Aprile 1966 in pieno Atlantico viene colpita da un’onda anomala gigantesca che sfondò la parte centrale facendo 3 morti e 50 feriti; il 12 Luglio 1975 rientrò nel porto di Genova ammainando la bandiera dopo soli 10 anni di attività,venne portata nella baia di Portovenere a La Spezia dove fu posta in disarmo,viene acquistata dallo Scià di Persia per essere adibita a caserma galleggiante nella baia di Bandar Abbas e nel Giugno del 1991 fu ceduta ai demolitori pakistani.


Interno della Michelangelo con gli arazzi nati dai bozzetti dello xilografo T.Marangoni


Queen Mary 2

Tipo transatlantico, impostata il 4 luglio 2002 e varata il 25 Settembre 2003, viene completata l’8 Gennaio 2004 ed il 12 entra in servizio; disloca 76.000 tonn.lunga 345 m.,larga 41 m., e alta 72 m. è propulsa da 4 turbine a gas/ motori Diesel-elettrici con 117 MegaWatt,velocità di 33 nodi, ha un equipaggio di 1253 uomini e trasporta 2.620 passeggeri. La Queen Mary 2 è stata fino al varo della Freedom of the Seas il più grande transatlantico mai realizzato,costruita in un cantiere navale francese sul fiume della Loira, fa parte della Compagnia Crocieristica Cunard Line, si è fermata nei principali porti del Mediterraneo, ha attraccato a Livorno, Civitavecchia e Alghero nel 2007.


Navi

L’Amerigo

Scuola

Vespucci

L’Amerigo Vespucci è un veliero della Marina Militare Italiana,costruito come nave scuola per l’addestramento degli allievi Ufficiali e dei ruoli normali dell’Accademia Navale di Livorno. Progettata dall’Ing. Francesco Rotundi tenente colonnello del Genio Navale,fu interamente costruita nei cantieri di Castellammare di Stabia nel 1930 e varata il 22 Febbraio 1931,il 15 ottobre 1931 nel porto di Genova,l’unità ricevette la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante,Augusto Radicati di Marmorito.


Il suo compito,fu quello di affiancare la gemella Cristoforo Colombo nell’attività di addestramento,fino al termine della seconda guerra mondiale,quando per effetto degli accordi internazionali,il Colombo dovette essere ceduto all’Urss quale risarcimento dei danni di guerra. Attualmente è la nave scuola più anziana della MM ancora in servizio,il motto della nave ufficializzato nel 1978 è: “ Non chi comincia, ma chi persevera” ed esprime la sua vocazione alla formazione e addestramento dei futuri ufficiali della marina militare; i precedenti motti sono stati : “ Per la Patria e per il Re “ sostituito nel 46 con “ Saldi nella furia dei venti e degli eventi “.L’addestramento si svolge attraverso Crociere d’istruzione, effettuate già 71 volte con itinerari diversi; la Vespucci è stata in Nord Europa 37 volte, 20 in Mediterraneo, 4 in Atlantico orientale, 7 in Nord America 1 in Sud America e 1 attorno al Mondo. Disloca tonn., ha una lunghezza ft. di 100,5 m., larghezza di 15,50 m., pescaggio 7 m., una velocità di 10 nodi con una autonomia di 5450 mn a propulsione elettrica,equipaggio composto da : 16 ufficiali,70 sottufficiali e circa 200 marinai + allievi, scafo in acciaio (lamiere chiodate) a tre ponti, batteria e corridoio con castello e cassero a prua e poppa ,imbarcazioni di supporto n.11, superficie velica di 2800 mq. su 26 vele quadre e di taglio in tela olona,manovre fisse e correnti in fibre naturali di 34 Km.di lunghezza,alberatura su 3 alberi e bompresso: di maestra 54 m.,di trinchetto 50m., e mezzana di 43 m.,apparato motore con 2 motori Diesel Fiat B308 Ess accoppiati da un motore elettrico di propulsione Marelli di 1491 Kw con 1 elica a 4 pale fisse.


Gorch Fock

Il Gorch Fock è una nave della marina tedesca,tipo 441,classe Nato A60, la sua chiamata internazionale è “Drax”ed è la seconda nave con questo nome, la prima costruita nel 1933 divenne preda bellica della Russia che la chiamò “Tovarisch”,il moderno Gorch Fock è stato costruito nel 1958 e da allora ha intrapreso 146 crociere tra cui un tour intorno al mondo nel 1988 a volte è indicato come Gorch Fock II; è stata costruita nei cantieri Blohm&Voss di Amburgo entrata in servizio il 17 Dicembre 1958,è un 3 alberi con scafo in acciaio,ha una lunghezza di 81,2 m., largo 12 m.,con un pescaggio di 5,2 m. e un dislocamento di 1760 tonn. inizialmente aveva 1952 mq. di vela. Dotato di aria condizionata, nel 1991 ha ricevuto un motore Diesel ausiliario a sei cilindri per 122oKw per una velocità massima di 13,7 nodi. Partecipa a sfilate di vela “ Tall Ship Races” dove è in amichevole rivalità con l’Amerigo Vespucci.


Antica Goletta

Goletta moderna


La goletta è un’imbarcazione a vela ,ovvero un bastimento,fornita di 2 alberi leggermente inclinati verso poppa ed armati con vele auriche; presenta il bompresso ossia l’albero inclinato protendente dalla prua,simile allo schooner ,il termine goletta non è da intendersi come sinonimo, sebbene sia usato per tradurre il termine dall’inglese. La goletta è caratterizzata dall’avere 2 alberi armati con vele auriche; lo schooner può presentare anche 3 alberi e l’elemento caratterizzante è dato dall’avere l’abero di prua più basso degli altri 3 alberi. Viene chiamata “goletta a Palo” la variante della precedente imbarcazione che presenti un terzo albero collocato a poppa e fornito anch’esso di vele auriche,chiamato palo,talvolta si osservano alcune gabbie (vele quadre) sull’albero di trinchetto nel qual caso si parla di “goletta a gabbiole”. Un’imbarcazione invece che presenti il trinchetto completamente armato a vele quadre e la maestra aurica, si denomina in “ brigantino goletta”,se invece presenta 3 alberi più il bompresso di cui il prodiero attrezzato con vele quadre e gli altri 2 con vele auriche, prende il nome di “nave goletta “ o “ barco bestia”. La goletta è storicamente molto utilizzata nel Mediterraneo ed è ancora presente nella cultura storica e folcloristica del mare essendo un’imbarcazione veloce eccellente nelle andature di bolina. Con il nome di goletta bermudiana viene riconosciuta un’imbarcazione con 2 alberi di cui il trinchetto posto a prua, è più basso e senza vele,mentre l’albero di maestra a poppa,è solitamente armato con randa e controranda; tra i 2 alberi sono issate una vela di strallo ed una particolare detta “vela bermudiana”,può portare anche alcuni fiocchi. Tra le moderne partecipanti alla Coppa America, dal 1851 citiamo, la goletta America, il Columbia, lo Shamroch, il Resolute,l’Endeavour,il Rainbow, l’Azzurra,Luna Rossa, il Moro e Mascalzone Latino etc….


La goletta

America

Goletta Endeavour


Azzurra

Luna Rossa

Il Moro di Venezia

Mascalzone Latino


Barche da Pesca

Le bilancelle spesso impiegate per il trasporto merci tra la Sardegna e il continente e viceversa con una lunghezza tra i 10 e 12 m. venivano chiamate “fregatine” dopo il 1850, con l’inizio dello sfruttamento dei giacimenti dell’Iglesiente, ebbero notevole impulso le costruzioni navali di questa tipologia, che alla fine del secolo raggiunsero le 200 unità con tonnellaggio tra 10 e 20 tonn.,la bilancella o paranzella dagli 8/10 m. era la tradizionale barca usata per la pesca alle aragoste sull’isola di S.Pietro,le sue linee filanti diedero velocità allo scafo per poter raggiungere per primi i migliori posti di pesca,la sua origine è ligure e la sua principale caratteristica è la filante e slanciata prua amaltigana (a violino) risulta completamente pontata,anticamente munita di vivaio con una apertura a poppa per dare spazio al timoniere.


Corallina

Battello italiano lungo circa 14 m.,adibito alla pesca del corallo nel Tirreno e lungo le coste della Sardegna della Sicilia e Tunisia, lo scafo ha fondo piatto,ginocchio tondo su chiglia,insellatura modesta e completamente pontata, nei battelli più vecchi la ruota di prua è più dritta e verticale mentre in quelli più recenti è curva e a cascata,la poppa è aguzza e il timone scende al di sotto del livello della chiglia; l’attrezzatura è costituita da un albero con vela latina e controfiocco,la pesca avveniva (per secoli) usando il cosiddetto “ingegno” un rudimentale arnese costituito da 2 travi unite in modo da formare una croce dalle quali pendevano pezzi di vecchie reti , il tutto era appesantito da piombi o pietre, questo veniva trascinato sul fondale ove trovavasi il corallo (a quei tempi) i rametti venivano così strappati dal fondo e in parte riportati in superficie,distruggendo così intere colonie di coralli.


Lancia Sciallino

Battello largo per la pesca e il trasporto, usato In tutto il mediterraneo centrale ,detto Lancidda in Sicilia,Lanza in Grecia, Lancia in Germania,la lancia dell’Adriatico è di base a Cervia e Rimini; la lancia ad 1 solo albero è chiamata lancietta lo scafo è costruito su chiglia con ginocchio tondo ma piuttosto basso e con scarsa spellatura,l’ossatura di solito è in quercia o fasciame di Larice. Ora le lance sono dotate di motori ed è stata modificata leggermente anche la forma dello scafo.Il Lancione o Schietto nelle Marche è la versione più grande con 2 alberi e vele auriche l’attrezzatura e lo scafo basso del lancione lo fanno assomigliare al Bragozzo ma lo scafo è costruito su chiglia e l’albero di prora è più alto e non inclinato in avanti, il Lancione viene costruito a Cattolica- Senigallia e pesaro.


Cabotiero siciliano con stazza di 35 tonn., lungo 10/15 m.,utilizzato per la pesca delle spugne, lo scafo ha forma piena e la poppa quadra, la ruota di prora quasi verticale curva e rientrante in cima sporgente al di sopra del parapetto di murata,il ponte è continuo con sezione fortemente inarcata e porta una tuga a poppa.Gli schifazzi maggiori,hanno 3 alberi con il trinchetto sistemato immediatamente a prora ed inclinato in avanti, l’albero di maestra è verticale ed entrambi sono attrezzati a vele latine,il piccolo albero di mezzana,porta una vela latina o aurica, la scotta scorre lungo un’asta sporgente a poppa,molti hanno soltanto 1 albero.


Sloop

Imbarcazione a vela con 1 solo albero dotata di un unico strallo di prua, al quale viene inserito il fiocco che, insieme alla randa,costituisce la velatura. Armo nato prima del 1920 alle isole bermude, detto anche per questo “ armo bermudiano “, fu chiamato alla nascita anche “ armo Marconi “ poiché l’albero e le sue sartie con lo strallo e il paterazzo ricordano a secco di vele le attrezzature radio di Guglielmo Marconi. La base della vela di prua di uno sloop moderno di solito supera la distanza tra l’estrema prua e la base dell’albero,nel caso sia armato un secondo strallo tra un punto più in basso della testa dell’albero e un punto più a poppa del punto di mura della vela di prua,su cui inferire una terza vela detta trinchetta, lo sloop prende il nome di cutter o, di sloop armato a cutter.


Leudo

Leonidas

Il leudo è un vocabolo dato in Liguria ad una famiglia di barche a vela latina che sono state utilizzate per attività di cabotaggio fino agli ultimi decenni nel Novecento in tutta l’area mediterranea. Si presenta come una piccola nave di circa 15 m., con una capacità di carico di circa 30 tonn. ,la forma affusolata dello scafo,ad una epoca con porti ancora scarsi,di essere calato sulla spiaggia e di affrontare il mare aperto; nell’ottocento i principali carichi di merci erano : vino,formaggio pecorino di Sardegna, l’Ardesia di Cogorno le ceramiche di Albissola poi sale, sabbia etc……..oggi solo una flotta di 7 leudi testimonia il patrimonio marinaro della liguria, ma ce ne sono altri in Sicilia e Campania.


Peschereccio

a “ Paranza “

Natante adibito alla pesca in mare, sia lungo la costa che in alto mare,lo sviluppo della pesca d’altura e soprattutto l’industrializzazione di questa hanno portato alla specializzazione di queste unità,in particolare per quello che riguarda gli impianti di bordo necessari; tra i pescherecci moderni si menzionano quelli per la pesca mediterranea piccole navi in legno o acciaio molto slanciate specie verso prora,con cavallino molto pronunciato ,dotate di stive refrigerate,di uno o due radar ,radiotelefono ed ecoscandaglio e Gps,pescherecci congelatori, variabili tra le 500 e le 200 tonn. di stazza destinate alla pesca oceanica ed effettuano a bordo tutte le operazioni di pulizia e surgelamento del pescato,tutti i pescherecci operano usando reti, mentre per il futuro si pensa a pescherecci sottomarini con sonar e locali biologici.


Trabaccolo Un purosangue nel suo genere, non un barcone qualsiasi ma una vera navicella,principe dei piccoli traffici fino all’avvento della goletta; lento,panciuto,pittoresco e carico fino all’inverosimile, tanto da farsi venire l’acqua in coperta (molto arcuata per tenere fuori il grande boccaporto di carico) portavano e prendevano di tutto anche pietrisco e mattoni,quindi navicella robusta e capace il cui carico si misura in “vagoni”,era munito di una chiglia con carena ben raccordata e presentava una robusta ruota di prua un po’ rientrante con mascone rigonfio caratterizzato da 2 grandi occhi stilizzati, testimonianza di antichissime derivazioni che riportano alle navi Egee; la poppa era pressochè perpendicolare e munita di timone a calumo cioè con la pala più profonda della chiglia che un paranco poteva sollevare in caso di bisogno. L’attrezzatura velica comprendeva un grande fiocco (polaccone) con asta mobile e 2 alberi fissi alzanti ciascuno una grande vela al terzo ( con asta o pennone superiore rissato ad un terzo della sua lunghezza) munita di pennone anche lungo il lato inferiore,vela tipica dell’alto Adriatico molto alta dipinta di giallo o rosso mattone e talora con segni ottici di riconoscimento,anche lo scafo veniva vistosamente dipinto.Impiegata anche in guerra come ausiliaria e trasporto truppe vedasi campagna di Grecia.


Motoscafo

Riva Acquarama

Il Riva Acquarama è ancora ritenuto il più bel motoscafo realizzato al mondo ne venivano prodotti solo una trentina l’anno come prodotto elitario, in effetti era ,fra i motoscafi quello che le Ferrari e le Rolls-Royce erano per le auto. L’Acquarama fu costruito fino al 1972 in circa 300 esemplari con lunghezze tra gli 8m. originali e gli 8,7m. degli ultimi esemplari, le potenze andavano dai 370 Hp di inizio serie ai 440 Hp di fine serie per una velocità di 42 nodi. Di fatto non esistevano 2 acquarama uguali data la cura maniacale e la limitata produzione che in immediatezza fu affiancato dal Superacquarama e dall’Acquarama Special di identica lunghezza ma con motorizzazione fino a 800 Hp nel 1996. Complessivamente ne furono costruiti circa 800 contesi da collezionisti e amatori con quotazioni intorno ai 350 milioni di lire per esemplare. Gli esemplari per trasporto pubblico a Venezia i cosiddetti “Taxi acquei” portarono lo scafo a V in compensato marino lamellare o fiberglass,poppa a specchio,gruppo entro-fuoribordo Volvo da 120/180 Hp cabina centrale chiusa con giardinetto e con distribuzione dei pesi diversa, fece sì che in planata risultassero appoppati e sgraziati, aumentando in positivo la manovrabilità.


Opera personale eseguita da

Gabriele mauro

per conto del “ Gruppo Modellisti Centumcellae ” in Civitavecchia

Marzo 2009

P.S A tutti gli amici un grazie per la sopportazione sperando che sia un aiuto o semplicemente un’opera da consultare tutta d’un fiato a livello storico-conoscitivo.



Lancione Saviolina


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