L'Illustrazione Italiana 1939 n.29

Page 1

IL VIAGGIO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI FASCISTA IN SPAGNA

N. 29

Lire 4

Anno LXVI

Estero L. 6

16 LUGLIO

1939-XVII

Teaa *A

=

"A a

i

LA

di

ha ricevuto a bordo del magnifico incrociatore î ministri spagnoli Serrano Suner e Jordana. Qui vediamo hi il il Conte Ciano tra i ministri Jordana (a sinistra) e Suner mentre avvicinandosi la nave alla banchina già coglie il festoso saluto del popolo spagnolo.

ll Conte Ciano, giunto a Barcellona con l' “Eugenio di Savoia,,


LA

SETTIMANA

ILLUSTRATA

LA

(Variazioni di Biagio)

1° incontro Ciano-Franco John Bull: — Ratifica del trattato di amicizia? Marianna: — © accordi per un trattato militare?

Amare riflessioni —1Azaîa: — E nol, caro Negrin, siamo andati ripetendo che la Spagna sarebbe stata la tomba del Fascismo...

ROMANZI

PINETA PRIMO

MONELLI

DI

SORTENNA

UGO

m. 1250 sul more

SANATORIO ITALIANO Dottor AUSONIO ZUBIANI

IN CORSICA

ADOLFO ESIGETE

TINTURA

GIAGOMO STRAGHEY BARNES

10 AMO L’ITALIA

D’ASSENZIO

ARR

MANTOVANI

TIGLIE ORISINALI BREVETTATE

ANTICO FARMACO VENEZIANO USATO DA TRE SECOLI

Memorie di un giornalista inglese

G.

- EDITORE

Lire Dodici

AMARO TIPO BAR in bottiglie da un litro

GIUDIZIARIO

A. GARZANTI

MILANO

- EDITORE

MILANO

PICCOLA

STORICA

AUGUSTO di CARLO NARDI con

RERRARI

In-8° di pag. 300

ROMANZO

MANTOVANI VENEZIA

RE

LUCA MUSSIOF

da gr. 50 aL. 4,50 100 a L. 7,40 375 a L.14,25

Produzione della FARMACIA

Lire Venti

Lire Quindici

gi

PERFETTA

con la

L)

NANNI

In.8°

indirizzo postelegrafonico: PINETA DI SORTENNA

DIGESTIONE

D’ ECCEZIONE

L'ULTIMO BIVACCO

INAUGURATO NEL 1903 RECENTEMENTE RIMESSO A NUOVO Casa di cura di Primo Ordine colle più moderne applicazioni della scienza, dell'igiene 0 del confort. Oltre cento camere a mezzodì. MODICHE CONDIZIONI DI SOGGIORNO Direttore: Dottor EDOARDO TARANTOLA COLLEGIO DI CONSULENZA DI SPECIALISTI

Lire Dodici

Alla ricerca di villeggiatura — Potreste consigliarmi un luogo tranquillo, lontano da accerchiamenti e da altri intrighi? — Forse nel mondo della luna.

TORTELLINI BERTAGNI. sorocna

ATTUALITÀ

In-8° con 15 legni di F. Giammari

di Biagio)

Sulle spiaggie inglesi — Che cosa fate? — Tentiamo di ritornare galla.

Tintura delle capigliature eleganti Restituisce ai capelli hi il colore primtivo della gioventù, risco Ja vitalità, il erescimento e la bi gradatamente e non falli: Ja pelle, ed è facile l'appi La bottiglia, franca di porto, Dep.InTorino: Farm. del Dott. BO ©, Via Berthotlet, 14. (Licenza &. Prefettura di ‘ori 0608 del 7-i-1028)

A. GARZANTI

ILLUSTRATA

(Variazioni

La vra FLORELINE

PAOLO

SETTIMANA

LUIGI di GIULIO

21 tavole I, 20

GIULIA GONZAGA

XVI UBERTAZZI

di SIRO

con 12 tavole L, 15

MARIA ANTONIETTA di CARLO KUNSTLER con

ALDO

17 tavole

L. 15

GARZANTI

con

ISABELLA

D’ESTE

di GIANNETTO

BONGIOVANNI

con

L. 15

24 tavole

EDITORE - MILANO

ATTILIO

NULLI

12 tavole L, 15


OLTRE

300

PARTENZE

ANNUE

Servizi espressi

se. i

SOTA

commeonesali

ASIA

GR

) flAUSTRALIA


L'ILLUSTRAZIONE ABBONAMENTI Italio, Impero e Albania, e presso gl postal Ve Seezio Tresa

Seambio Giornali, in Francia, Gei Belgio, Svizzera, Ungheria, Slovacchia, Romania,

Olanda,

Norve;

Danimarca,

Finlandia,

Lettonia,

Svezi

Lituania.

Anno L. 180 Semestre L.98 Trimestre L. 48

Aldo

Garzanti

MILANO - Via

Palermo

12

ITALIANA

Editore

C/C.

- MILANO

S. A. ALDO GARZANTI EDITOR MILANO - Via Palermo 12 - Galleri

Per tutti gli articoli, fotografie e' disegni pub-

blicati è riservata la proprietà artistica e

lette-

raria, secondo le leggi e i trattati internazionali

Altri Paesi Anno L. 280 Semestre L. 145 Trimestre L. 75

Direzione‘.

Redazioner { Telefo ePubblicià: 1 17.

DIARIO

DELLA

6 LuaLio - Città del Vaticano. Si comunica: Si è parlato molto in questi giorni del soggiorno del Santo Padre alla sua residenza estiva di Castel Gandolfo. Si presume che effettivamente Sua Santità vi si recherà fra non molto e precisamente ìn uno degli ultimi giorni della prossima settimana. Come è facile intuire. mutando residenza XII non diminuirà in alcun modo la sua prodigiosa attività. Soltanto le udienze pubbliche subiranno una breve sosta 0 almeno un diradamento per qualche settimana. Le udienze private e d'ufficio seguiranno invece l'apposito calendario della Curia Romana il quale solo al 15 agosto prevede una sospensione secondo il tradizionale uso romano, Napoli. Sì annuncia: Stamane S. A. R. il Principe di Piemonte, accompagnato dal Primo Aiutante generale di Campo, dal Prefetto, dal Federale, dal Podestà, dal Commissario Governativo della Mostra delle Terre d'Oltre Mare, dal capo dell'ufficio superiore del Genio civile di Napoli, da altre autorità e Gerarchie, ha visitato i grandiosi lavori che si vanno compiendo nella nuova galleria che collega la città con la zona di Fuorigrotta, percorrendola per tutta la sua lunghezza a piedi. L'Augusto Principe ha anche visitato i cantieri, il nuovo ascensore centrale ed i ricoveri antiaerei, e sì è soffer© mato lungamente nella zona delle demolizioni del rione di Fuorigrotta i cui lavori sono in pieno sviluppo; mentre il Podestà ed il vice Podestà gli illustravano l'andamento delle importantissime opere. Umberto di Savoia ha visitato anche l'ufficio tecnico municipale istallato a Fuorigrotta, prendendo visione dei grafici, dei plastici e dei documenti fotografici della zona ed in piazza Giacomo Leopardi si è particolarmente interessato alle spiegazioni fornitegli circa la sistemazione del grande piazzale da dove si irradieranno le strade del traffico veloce e del traffico pesante. (I Al termine della visita il Principe di Piemonte ha espresso il suo alto compiacimento per l'andamento dell'imponentissima mole di lavoro, Anche il ministro Lantini ha compiuto oggi una lunga visita alle grandi opere in corso di costruzione nella nostra città, esprimendo alla fine il suo compiacimento. Rodi. Il 3 luglio presso l'Isola Simi il piroscafo Rim di ottocento tonnellate battente bandiera del Panama, incendiatosi per cause sconosciute, è stato soccorso da un cacciatorpediniere e da una nave della R. Marina italiana, nonché dalla motonave Fiume. Ottocentoquattordici passeggeri ebrei e tredici uomini di equipaggio sono stati tratti in salvo. Tunisi. Sì annuncia che una nuova misura odiosa è stata escogitata ai danni della collettività italiana. Un gruppo di pseudo-mecenati, ha infatti acquistato il grande stadio nel quale si svolgevano le manifestazioni ginnico-sportive delle organizzazioni italiane, decidendo di non più affittarlo che ad istituzioni francesi. 7 Lueuio - Roma. Le Forze Armate pubblicano: «Le grandi esercitazioni dell'anno XVII avranno luogo nel prossimo agosto nella valle del Po e ad esse prenderanno parte Unità dotate di speciali caratteristiche di celerità e di autonomia ». La notizia, appena trapelata, ha colpito certa stampa straniera che ha voluto attribuire a questa nostra attività fini occulti o minacciosi. Trattasi invece di un ciclo sperimentale assolutamente normale, avente essenzialmente lo scopo di ricavare dati concreti sul movimento delle grandi Unità speciali (celeri, corazzate, motorizzate) e sulle norme per la rigorosa disciplina del movimento stesso, nel quadro della recente regolamentazione del nostro Stato Maggiore. Il teatro delle operazioni è invero di indiscusso valore strategico, caro per le gloriose imprese belliche dei Monarchi di Casa Savoia, noto per le battaglie che vi sono state combattute dai tempi più remoti a quelli del periodo napoleonico. L'Armata del Po, giovane organismo dell'Esercito, è chiamata a provare la sua veloce e potente attrezzatura nello studio dell'effettivo spostamento delle grandi unità dipendenti, nell'esecuzione della radunata e dello schieramento, nello sviluppo della prima fase del combattimento. Buona parte delle Unità avranno organici completi corrispondenti a quelli di guerra; le rimanenti saranno rappresentate dai Comandi e dagli elementi indispensabili per assicurare

SOMMARIO Dalla pagina 87 alla pagina 132 MARIO MISSIROLI: Il trionfale viaggio del Conte Ciano in Spagna - SPECTATOR: La posizione della Bulgaria MARCO RAMPERTI: Osservatorio GASTONE MARTINI: Il IV Raduno aereo del Littorio - ADOLFO FRANCI: Uomini donne e fantasmi - RAFFAELE CARRIERI: Elogio della piscina - MARIA LUISA ASTALDI: Aspetti della Grecia d'oggi -ARDINGHELLO: L'Ambasciatore di Polonia a Roma nel 1633 - MARIO TORTORA: Da Bari a Rodi - ENRICO SERRETTA: I premi sportivi di San Remo - FRANCESCO SAPORI: Il Sogno del Cavaliere (romanzo) - EMI MASCAGNI: Compagne di collegio (romanzo) - MIS.: Moda. — L'Italia all'Esposizione Mondiale di Nuova York - Le rappresentazioni al Castello di Milano - Uomini cose e avvenimenti, Nelle pagine pubblicitarie da (I a XVIII) Diario della settimana - Notizie e indiscrezioni - Pegina dei giochi.

nelle marce la reale lunghezza delle colonne, dando così la concreta sensazione della loro profondità. Il partito contrapposto avrà consistenza più limitata e commisurata alla opportunità di vivificare le operazioni dando consistenza alle Unità più avanzate del presunto nemico. Berna. L'« Agenzia Telegrafica Svizzera » comunica che il Consiglio Federale, ascoltata la esposizione del capo del dipartimento politico on. Motta, sulla situazione ed in particolare sui negoziati internazionali relativa alla neutralità della Svizzera, ha dichiarato di condividere completamente le opinioni e l'atteggiamento del dipartimento politico. La

IMPERMEABILI SPORTIVI

liana

L'ILLUSTRAZIONE

ITALTANA

II

Postale

abbonamenti

si

N. 3/16.000 ricevono

presso

la

Vittorio! Essanuale 66/68, presso le sue Age le6 in tutti s'capolboghi di provinciaepresrano goose siva per la ione di rivendita: MESSAGGERIE ITALIANE - BOLOGNA -

Per i cambi

Via Milazzo 11 d'indirizzo inviare

una

fascetta e una lira. Gli abbonamen-

Eidicoriona dla

oa

SETTIMANA neutralità della Svizzera è al disopra di ogni discussione. Essa è assoluta e non conosce attenuanti. Non vi è, in conseguenza, alcuna ragione di fare dei passi verso chiunque. Damasco. Come si prevedeva, il Presidente della Repubblica siriana Hachem bey Atassi ha deciso di presentare al Presidente della Camera le proprie dimissioni. Nella lettera di accompagnamento egli spiega che data la situazione complicata, resa ancor più difficile ed inesplicabile dalla cessione del Sangiaccato di Alessandretta, la sua situazione dinanzi ai Partiti e al Paese è divenuta insostenibile e decide quindi di ritirarsi ad Homs. 8 Luatio - Roma. Il Duce, presente il Sottosegretario di Stato per l'Africa Italiana, gen. Teruzzi, riceve a Palazzo Venezia, il Sultano dell'Aussa, Mohamed Ialo il quale în premio della provata fedeltà sua e della gente dancala aveva chiesto di poter vedere di persona il Fondatore dell'Impero. Il Sultano dell’Aussa rivolge al Duce un inc rizzo di devozione e gli fa omaggio di un magnifico tappeto che appartenne al Negus Micael. Il Duce risponde con parole di simpatia e afferma che le armi di Roma proteggeranno sempre i sudditi fedeli dell'Etiopia. Roma. A Cagliari e a Genova s'inaugurano le due nuove «ruote » del Regio Lotto. 9 Luotto - Gaeta. Imbarca sull'Eugenio dì Savoia S. E. il conte Galeazzo Ciano che si reca în Spagna per una Visita al Caudillo. Roma. Il Duce interviene allo spettacolo lirico alle Terme di Caracalla. Sedutosi nei bosti popolarissimi viene riconosciuto dalla folla degli spettatori che gli improvvisa ‘un’entusiastica dimostrazione. 10 Luatto - Barcellona. Con l'incrociatore Eugenio di Savoia giunge il ministro italiano degli Esteri Conte Galeazzo Ciano. L'accoglienza di Barcellona al ministro fascista è entusiastica, 11Luesio - Tarragona. Il ministro italiano Conte Galeazzo Ciano continuando il suo viaggio in Spagna ovunque salutato da calorose dimostrazioni, inaugura la statua di Augustò donata a Tarragona dal Duce. Discorsi improntati alla più completa solidarietà e alla più profonda amicizia ira i due paesi, pronunciano il ministro Serrano Suîier € il Conte Ciano. Tokio. Nei vari combattimenti che si sono avuti alla frontiera mongolo-mancese l'aviazione nipponica ha abbattuto 529 apparecchi sovietici.

12 Luotto - San Sebastiano. Proseguendo nel suo trionfale viaggio attraverso la Spagna il Conte Ciano giunge a San Sebastiano dove s'incontf'a, con il Caudillo. L'incontro tra il ministro italiano e il)@genèralissimo Franco è assai cordiale e il colloquio ira: ì due uomini si protrae per oltre due ore, 7 Roma. Il ministro il; Arrigo Solmi chiede di essere esonerato dalla sua: carfca.. Il Duce accoglie la richiesta e affida il dicastero della Giustizia a S. E. Dino Grandi attualmente ambasciatore a. Londr: Roma. Sì comunica: Per ragioni di carattere politic militare, in base a rapporti dell'O.V.RA. concernenti l'attività di taluni elementi appartenenti a Nazioni occidentali e residenti nella provincia di Bolzano, il. Ministro dell'Interno ha disposto le seguenti misure: . esodo immediato oltre frontiera o nelle altre 93 provincie del Regno di tutti gli stranieri soggiornanti temporaneamente nella provincia; di Bolzano; esodo a più lunga scadenza di tutti gli stranieri con stabile residenza in Alto Adige, in modo da dar loro il tempo di sistemare i propri affari. ‘aluni rappresentanti di Paesi stranieri, quali la Francia, la Svizzera e l'Inghilterra, si sono recati a Palazzo Chigi non per elevare Droteste, che sarebbero state respinte, ma per avere notizie sulla situazione. 11 Sottosegretario agli Esteri ha fornito le opportune’ delucidazioni ed i suddetti rappresentanti ne hanno preso atto.

Superdenlifricio

VALSTAR ABBIGLIAMENTI

Gli

ETNON

* L'Illustrazione Italiana » è stampata su carta fornita dalla S. A. Ufficio Vendita Patinate - Milano Fotoincisioni Alfieri & Lacroix

è il primo dentifricio con Vitamina

Il più potente pulitore, il più curativo


NOTIZIARIO TURISTICO MONTI - LAGHI - SPIAGGIE STAZIONI

DI

S. VINCENZO pera FONTE (AOSTA)

CURA

Ville, Appartamenti -Due ore da Torino Riduz. Ferr. 50% - Inform.: Azienda Autonoma. TRATTENIMENTI CASINO Concerti TEATRO . Danze TENNIS 1 | Cinema SKATING . . . . .... .) Varietà

SIRMIONE FIUGGI Staz.

idroclimatica

di 1° ordine

presso

Ro-

ma, 747 m. s. 1. m., circondata da monti boscosi di castagno - Due sorgenti famose - Azione acque efficace nella Terapia gotia, renelle, calcolosi renali e vescicali, negli adulti ed anche nei bambini - Riduz.: Ferr. fino a Frosinone - Servizi Grande Turismo - Piscina riscaldata Golf 9 buche - Bocce - Tennis - Cinema - Teatro - Passegg. incant. - Alberghi gran lusso

e

tutte

categ.

-

Pens.

Case

Priv.

Stazione Termale e soggiorno di primo ordine - Aperta tutto l'anno - Da S. E. Benito Mussolini definita: « Vaga Penisola di Sirmione incantevole » - Per inform. e prospetti; locale Azienda Auton. di Cura.

TERME DI RIVANAZZANO

RAPALLO

LEVANTE

La città «bimare» del Golfo Tigullio Sogg. incant. - Spiaggia ideale ed in dolce declivio - Sabbia finissima - Gite panoramiche - Pinete - Viali - Giardini Alberghi, pensioni, ville, appartamenti Manifestazioni mondane - Festegg. - Informaz.: Azienda Autonoma. ALBERGHI

MIRAMARE. . . ...... Cac NETTUNO (Rist. ecc. pos. sul mare) »_ D

LOMBARDIA BELLAGIO vrla del Lago di Como - Di fama monPaga di fina © le sue attrattive = Pineta - Lido - Tennis - Golf - Gite lacuali - Servizi Autobus da Milano - Concerti e trattenimenti serali - Un'ora da Milano - Per informaz.: Azienda Autonoma. ALBERGHI

Gr. Albergo VILLA SERBELLONI , Cat. S.

GRIANTE

Soggiorno ideale - Clima mite - Bellissime passeggiate - Ottimi alberghi - Lido Spiaggia balneare - Informaz.: Azienda Autonoma: Griante Cadenabbia - Prospetti gratis a richiesta.

DESENZANO

DEL GARDA

Stazione climatica con spiaggia e stabilimenti balneari - P: ite incantevoli Escurs.: per S. Martino della Battaglia Attrezzatura alberghiera - Trattenimenti: Danze, Teatro, Cinema - Per inform.: Pro Desenzano. ALBERGHI

BARCHETTA . PES, MIRALAGO BAGNI . . |...

LANZO

.

INTELVI

Stazione climatica più antica e rinomata all'altezza di m. 950 sul livello del mare -

Strada carrozzabile da Como km. 32 con servizio di torpedoni direttamente da Milano - Campi di tennis, teatro, galoppatoio, servizio di bagni al Lido di Santa Margherita - Per informazioni: Azienda Autonoma

MANIFESTAZIONI

SCUOLA SCI TENNIS CONCERTI DANZE

Stagione 1° maggio-15 ottobre - Cure salso-bromo-jodiche (Bagni, fanghi, inalazioni, irrigazioni, nebulizzazioni) - Parco divertimenti - Danze-varietà con la Radio Orchestra Carlo Zeme - Visitate i nostri nuovi impianti.

Stazione Climatica Invernale ed Estiva Attrezzati stabilimenti balneari - Campo di Golf e Tennis - Funivia per Montallegro - Passeggiate incantevoli - Completa attrezzatura alberghiera - Festeggiamenti - Inform.: Azienda Autonoma.

CADENABBIA

Località di soggiorno invernale ed estivo, alpino ideale clima salubre - Passeggiate - Escursioni turistiche - Funivie del Cervino da m. 2000 a m. 3500 - Gite automobilistiche - Guide rinomate - Alberghi di tutte le Cat. - Ville ed Appartamenti Servizio Autobus - Per inform.: Azienda Autonoma Soggiorno - Tel. 5.

(La gemma del Lario) - Posizione incantevole - Soggiorno ideale - Ottimi alberghi - Bellissime passeggiate - Per inform.: Azienda Autonoma Soggiorno Tremezzina - Prospetti gratis a richiesta.

ALBERGO PALAZZO DELLA FONTE . . LIGUR

SESTRI

VALTOURNANCHE CERVINIA . CHENEII,

TREMEZZINA

ALBERGHI

Soggiorno.

ALBERGHI

PALAZZO BELLA VISTA . . . . Grup. € VILLA ANNUNCIATA . . . .. 0» € LANZO nt cis SD

WINSTON CHURCHILL MEMO R

TERME

ACQUI

GRESSONEI

VENETO

mi. 1100

ABANO

Nella Valle Gressoney - Nidi di frescura e quiete - Deliziose stazioni alpine cullate dalla costante armonia del Lys - Centro di passeggiate, escursioni - Ricche di sole - Cascate e pinete - Alberghi - Pensioni - Ville - Appartamenti - Infor.: Pro Loco Issime Gaby.

MACUGNAGA

Grup. .

MACUGNAGA . |..... * PALLANZA

B B

D

Abbazia

ja del Lago Maggiore) - Incant (hat Gtimatica di dronte alle Isole Borromee - Villeggiatura ideale - Casino Muni-

ALBERGHI

VILLA PANORAMA - Cure naturali - Regimi - Riposo - Dirett.: Dott. R. M. BERNINZONE.

DELLA

VITA

VISSUTA

(1874-1903)

ALADAR KUNCZ MONASTERO NERO

Lire 20. Con 3 carte e 12 illustrazioni

Lire 25

ALDO GARZANTI

£

CRISTALLO Ù Cat. A QUISISANA & EDEN »B IMPERIALE . .. ù » C EXCELSIOR (in Laurana) . . . . « € QUIRINALE . . .. urto

ALBERGHI

E

tn tutto l’anno) È ga

Riviera di gran moda - Tutti gli sport Grandi festegg. - LAURANA - Stazione di convegno -famil. a 10 minuti da Abbazia.

cipale - Concerti, danze LIDO Bagni Tennis - Golf - Gare - Mostre varie Festeggiamenti - Inform.: Azienda Autonoma Soggiorno.

I ROMANZI

VILLA: ERICA; an VILLA:REAEB sb 1). IRSA SI PARCO DELLA SALUTE . . . ....

PORTOROSE

EDITORE

Staz. Clim. - Bagni termali d'acqua madre marina (salso-bromo-jodomagnesiaci e di spiaggia) - Soggiorno incantevole - Concerti - Tornei - Gite - Festeggiamenti Stagione aprile-ottobre - Riduz. Ferrov. 50% dal 20-6 al 10-9 per residenti Regno - 50% tutto l'anno da staz. di frontiera a Trieste per residenti all’estero. ALBERGHI

ALBERGHI

REALE OROLOGIO SAVOIA e TODESCHINI CORTESI MAGGIORATO (ap. TRIESTE e VITTORIA TERME LITTORIE .

ALBERGHI

-

TERME

(a 30 minnti da Venezia) Fanghi, Bagni, Inalazioni - Una delle più antiche stazioni termali; ottima attrezzatura ricettiva - 24 Alberghi con stabilimento di cura - Parco, Teatro - Amenissime gite nei dintorni (Colli Euganei Padova - Venezia) - Sulla linea ferroviaria Venezia-Bologna - Informaz.: Ente Provinciale Turismo Padova - Azienda Cura Abano Terme.

La Regina del Monte Rosa - Stagione estiva e invernale - Centro di ascensioni alpine, passeggiate deliziose boschi e ghiacciai - Sede di guide esperte ed autorizzate Da Milano km. 140 linea Sempione Autoservizio a 1 ora da Vogogna e Do‘modossola. De

Magnifica spiaggia - Sogg. preferito per f miglie - Famoso luogo di cura - Un m derniss. stabil. di Terme per tutte le curo marine particolarmente per forme linfatiche, disturbi del ricambio - Bagni di sabbia efficaciss. fer artriti e reumatismi - Attrezzatura Alberghiera all'altezza di agni eccezionale afflusso - Per informaz Azienda Autonoma - Tel. N. 35,

ALBERGHI

GRANDE ALBERGO REALE . . . Cat. A GRANDE IMPERIALE F. GENTILI » B

-. GABY

SRO

TURES

ALBERGHI

VIAREGGIO Immensa spiaggia del mondo elegante - Vastissima pineta - Le più svariate manifestazioni e grandi trattenimenti.

Alt: 1500 - Magnifica conca verde aì piedi di scintillanti ghiacciai - Centro di es sioni sulla catena del M. ROSA - Num rose passeggiate - Tennis - Alberghi moderni, Ville ed alloggi - Da Milano chilometri 170, da Torino km. 100.

30

CAMPO

(PUSTERIA) — Bolzano 862 m. s. m. - Località alpina u versalmente rinomata - Punto di p tenza per escurs. in alta montagna e per diversi rifugi - Gradito sogg. estivo Servizi autobus per tutte le direzioni Alberghi, villette private - Campo sportivo - Informaz. e prosp.: Pro Val di Tures.

GRADO DI MASSA

Spiaggia ideale per famiglie - Vasta, in pieno sole - Contornata da balsamiche pinete - Panor. incantev. - Deliz. sogg. Alberghi - Pensioni ogni cat. - Tutte comodità moder. - Danze - Sports - A°traz. - Inform.: Ente Auton. Sogg.

PIEMONTE

.

BRUNICO (m. 835) - Delizioso soggiorno estivo ed invernale - Alberghi, pensioni, appartamenti privati - Festeggiamenti - Tennis - Piscina - Incantevoli passeggiate ed escursioni.

TOSCANA

Le Terme di Acqui celebri nel mondo per l'efficacia delle fangature, sono all'avanguardia per l'organizzazione della consulenza e dell'assistenza medica - L'attrezzatura degli Alberghi e Stabilimenti, aperti tutto l'anno, costituisce una perfetta espressione di modernità - Per informaz. Azienda Autonoma di Cura.

MODERNO . MONTE MORO

ALBERGHI

CENTRALE ... ...,... GC

DI VINADIO

MARINA

mM. 1000

BOLZANO Rinomata stazione di soggiorno c turismo Importante centro di smistamento per le più celebrate Villeggiature Alpine - Attrezzatura alberghiera di primo ordine Punto di partenza di tutte le linee auvoMmobilistiche di gran turismo - Modernissimo stabilimento balneare Lido - Riduz. ferrov. estive - Inform.: Azienda Auton!

ALBERGHI

(CUNEO) Stazione termale di alta montagna - Acque solforose ipertermali - Bagni - Fanghi Stufe - Inalazioni di gaz solforoso - Polverizzazione - Lavature nasali - e specializzata per la cura delle sordità catarrali rinogene colle insuffazioni endotimpaniche di vapori solforosi emergenti direttamente dalla sorgente - Uniche in Italia.

gni, fanghi, irrigazioni, inalazioni, nebulizzazioni -Grande Parco e Piscina Tennis - Trattenimenti sportivi. ALBERGHI GRANDE ALBERGO E TERME (prop.L.Gandola) . . . . . . Cat. 1* SALUS (propr. Dallia) | . - . | » 2 MILANO e serv. Ristorante (proprietario G. Megrini) . pio PARODI (propr. C. Parodi) » 2

Delizioso sogg. estivo, celebre stazione invernale - Alberghi - Pensioni - Appartamenti - Attrazioni - Tennis - Escursioni a iedi e in auto ai Campi di battaglia del‘Altipiano: M. Ortigara, M. Cengio - R duz. Ferr. 50% da tutte le staz. - Inform, Azienda Autonoma.

POSTA .'. 0... , Casà 1°ord. ROSA D'ORO . . . .. . >

TERME

DI SALICE

A 50 minuti da Milano, a 1 ora da Genova, a 1,30 da Torino e 2 ore da Bologna Cure salsoiodiche forti e solforose - Ba.

ISSIME

ASIAGO

Staz. di cura delle famose fonti della salute per intestini, fegato e ricambio, circondata da castagni, offre un soggiorno ameno. Centro gite turistiche, serv. autobus - Alberghi. Pensioni d'ogni categ.;

PALAZZO; Giornalmente concerti 200%stanze >... iii re CRA

RECOARO

TERME

(m. 450 s. 1. m.) - Luogo di cura di iv ordine delle Prealpi venete, dotato di numerose fonti di acque ferruginose, carboniche ed arsenicali - Cura dello stomaco, intestino e anemia in genere - Alberghi di tutte le categorie - Svaghi, divert., teatri, passeggiate ed escurs. sulle Dolomiti vicentine - Sports - Campi di tennis Riduz. Ferr. estiva del 50%.

RIVA

DEL GARDA TORBOLE

«sul lago dell'eterna primavera - Dal mese di marzo alla fine dì ottobre queste Staz. clim. sono il principale centro per escursioni sul lago e gite nelle valli alpine Tennis - Bella spiaggia degli Olivi - Concerti e balli al Casino - Manifestaz. sportive e mondane - 50 Alberghi e Pensioni di tutte le categorie. ALBERGHI

BELLA VISTA. . |... .. « Cat.B LAGO DI GARDA (in Torbole) . sta ie

MARIA TIBALDI CHIESA CHEMSEATREO SIA E

IL

SUO

TEMPO

Lire 18. Rilegato Lire 20

-

MILANO


NOTIZIE

E INDISCREZIONI

RADIO 1 programmi della settimana radiofonica italiana dal 16 al 22 luglio comprendono le seguenti trasmissioni degne di particolare rilievo ATTUALITA’

CRONACHE E CONVERSAZIONI Domenica 16 Lvatro, ore 14.15: I programma meridiano. Trasmissioni. speciali Igea. — Ore 19,25: Impressioni sull'incontro di atletica leggera Germania-Italia a Milano. — Ore 22: I programma. Conversazione di Eugenio Giovannetti: «Italianità nel medio e estremo Oriente ». — Ore 22,15: Il programma. Conversazione di Carlo Linati. Luwepì 17 Luatto, ore 12,25: Radio Sociale. — Ore 14,10: I programma meridiano. Conversazione di Giuditta Stelluti Scala: « Una professione senza disoccupati ». — Ore 20,20: Commento dei fatti del giorno. Mantenì 18 Luatio, ore 20,20: Commento dei fatti del giorno. Mencotenì 19 Luatio, ore 12,25: Radio Sociale. — Ore 17,55: Nozioni e consigli pratici di economia domestica. —. Ore 19,45: Rubrica, filatelica. — Ore 20,20: Commento dei fafti del giorno. Giovenì 20 Luatio, ore 20,20: Commento dei fatti del giorno. Venenpì 21 Luotto, ore 12,25: Radio Sociale. — Ore 20,20: Commento dei fatti del giorno. Sanato 22 Luatio, ore 19,45: Guida radiofonica del turista italiano, — Ore 20,20: Commento dei fatti del : Il programma. Da Riccione. Cronaca del « Premio Riccione e del « Raduno delle Stelle e dei Divi » CONCERTI SINFONICI E DA CAMERA

Domenica 16 Luatio, ore 17: Il programma. Concerto. sinfonico, diretto dal maestro Ugo Tansini. — Ore 21: I programma. Quartetto della Camerata Musicale Romana. — Ore 22,30 circa: Il programma. Concerto della pianista Sigrio SundrenSchnéevolgt. Lunzoì 17 Luotto, ore 21: Il programma. Concerto sinfonico diretto dal maestro Armando La Rosa Parodi con il concorso del violoncèllista D. Caprioglio. — Ore 22,30 circa: Il programma. Concerto di lovazzanofono. MencoLepì 19 Luatto, ore 21: I programma. Concerto sinfonico diretto dal maestro Giuseppe Mulè. — Ore 22.10: II programma. Musica da Camera, Trio Salerno-Lugli-Caprioglio. Venenvì 21 Luotto, ore 13,15: Il programma meridiano. Concerto diretto dal maestro Fernando Previtali. — Ore 21,30: I programma. Dalla Baica di Massenzio: Concerto sinfonico dell'Orchestra Stabile della R. Accademia di Santa Cecilia diretto dal maestro Vincenzo Marini. Sasato 22 Luatro, ore 22,20 circa: I programma. Concerto della violinista Lilia D'Albore e del pianista Arnaldo Graziosi.

DONNE! IVOSTRI CAPELLI — - SENZA INCOLLARLI!

PROSA

cco una sorprendente bril-

FE lantina, che dona ai capelli

una bellezza sin qui scono-

sciuta. Essaètalmente fluida,da formare una nube di minuscole

gocce, che avviluppa ogni capello d'una invisibile guaina «irradiante». I capelli brillano

tre volte di più, perchè ognuno brilla

separatamente,

anzichè

essere appiccicati,comeavviene con

le comuni

brillantine :

toccatei vostri capelli, éssisono soffici, fluenti come la seta, e per tare la naturale colorazione del caniente grassi o unti. Preferite quindi pello, e la fa apparire più viva, più la brillantina liquida ricinata Rojà. L’olio di ricino tonico che essa contiene sovra-alimenta e fortifica il ca-

smagliante,

grazie

brillantina

Rojà.

al suo

prodi

gioso potere irradiante. Chiedete la nel

suo

flacone

pello. I capelli sono protetti contro

vaporizzatore brevettato. Rojà è in

l’azione disseccante e decolorante del sole, e diventano cost soffici che le

vendita ovunque a L.7il solo flacone;

a L. 12 il flacone con vaporizzatore,

ondulazioni durano due volte più Laboratori Bonetti Fratelli, Milano, a lungo. La brillantina Rojà fa risal- via Comelico, N. 36.

BRILLANTINA L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA

IV

ROJA

RADIOCOMMEDIE E COMMEDIE Domenica 16 Luarto, ore 17: III programma. Ridi pagliaccio, tre atti di F. M. Martini. Luneoì 17 Luatto, ore 21,30: IIl programma. Grano per i colombi, scena di Arbos. — Ore 22: Il programma. Il porcellino, un atto di Renato Fausti (novità) Marrenì 18 Luanio, ore 20,30: IM programma. Home Rebus, tre atti di Gian Capo. Mercotenì 19 Luotto, ore 21,10: IIl programma. Campane, fantasia di Enzo Ferrieri. — Ore 22: I programma. Il problema del quarto atto, un atto di Antonio Conti. Grovenì 20 Luetto, ore 21: II programma. Casa di bambola, tre atti di Enrico Ibsen. Vexenoì 21 Luotio, ore 21: III programma. Come lui menti al marito di lei, un atto di G. B. Shaw. Sasato 22 Luetto, ore 21: I programma. La bisbetica domata, tre atti di ShakeSpeare. LIRICA

OPERE E MUSICHE TEATRALI Domenica 16 Lotto, ore 21: IMI programma. Da Piazza del Popolo di Genova. La Bohème, musica di Giacomo Pucci Interpreti: Giovanni Malipiero, Iris Adami Corradetti, Adriana Perris. Direttore maestro Federico Del Cupolo. Luwrnì 17 Luatro, ore 21: I programma. Stagione lirica dell'Eiar: La Fiera di Sorocinzi, opera in tre atti di Modesto Mussorgski. Interpreti: Gabriella Gatti, Giuseppina Sani, Piero Pauli, Vincenzo Bettoni, Nino Mazziotti, Carlo Platania, Gregorio Pasetti. Direttore maestro Fernando Previtali.

Manrevì 18 Luetro, ore 21: Il programma. La Fiera di Sorocinzi, opera in tre atti di Modesto Mussorgski. Interpreti Gabriella Gatti, Giuseppina Sani, Piero Pauli, Vincenzo Bettoni, Nino Mazziotti Carlo Platania, Gregorio Pasetti. Dirett re maestro Fernando Previtali Giovenì 20 Luetro, ore 21: I programma. Da Piazza del Baraccano di Bologn: Lohengrin, opera in tre atti di Riccardo Wagner. Interpreti: Corrado Zambelli, Giovanni Voyer, Iris Adami Corradetti. Apollo Granforte, Cloe Elmo, Iginio Zangheri. Direttore Maestro Antonino Votto. Sasaro 22 LuaLio, ore 21: Il programmia. Dal Castello Sforzesco di Milano Pagliacci, opera in due atti di Ruggero Leoncavallo. Interpreti principali: Adriana Perris, Giovanni Breviario, Giuseppe Manacchini, Amilcare Pozzoli, Mario Borriello. Direttore maestro Corrado Benvenuti. VARIETA’

OPERETTE. RIVISTE, CORI E BANDE Domenica 16 Luatto, ore 17 I programma. Canzoni e ritmi — Ore 21: Il programma. Selezioni di canzoni. — Ore 22,10: I programma. Concerto del Corpo Musicale della R. Aeronautica Luwenì 17 Luatto, ore 19: III programma. Quartetto bolognese dell'allegria. — Ore 20,30: II programma. Selezione di operette. Mantenì 18 Luaio, ore 21: I programma. La Dama Nera, operetta in tre atti di Alfredo Cuscinà Mencotepì 19 Luatio, ore 20,30: III pro-

gramma. Duo pianistico: Bormioli-Semprini. — Ore 21: Il programma. Canzoni e ritmi. — Ore 21,25: III programma, Orchestra d'archi di ritmi e danze. Giovenì 20 Luazro, ore 12: Stazioni seconde. Dall’Inghilterra: Concerto della Banda « Royal Marines » di Plymouth. — Ore 21: III programma, Rassegna di canzoni. Ore 22,30: II programma. Orchestra d'archi di ritmi e danze. VenenDì 21 Luctio, ore 19,30: III programma. Quartetto cantastorie. — Ore 2î: I programma. Orchestra d'archi di ritmi e danze. — Ore 21: II programma. Gruppo corale

di Anagni. — Ore 21,30; III programma. Musiche brillanti. — Ore 21,45: Il programma, Musiche sincopate. Sagaro 22 Luatro, ore 19: III programma. Banda della X Legione della Milizia Ferroviaria di Napoli. — Ore 21: III programma. Canzoni e ritmi. — Ore 22: III programma. Orchestra d'archi.

NEL MONDO DIPLOMATICO * Il grande avvenimento politico e diLlomatico della settimana è la visita in Spagna del nostro Ministro degli Affari Esteri conte Galeazzo Ciano, il quale, in questa importante missione di fervida amicizia italo-spagnola è accompagnato dall'Ambasciatore spagnolo presso il Quirinale Garcia Conde. La Missione italiana al seguito del conte Ciano è composta dei seguenti diplomatici, alti ufficiali e funzionari: ambasciatore Buti, direttore generale degli affari dell'Europa e del Mediterraneo al Ministero degli Esteri; Ammiraglio di Divisione Somigli, comandante Ja 7% Divisione navale: console generale Muti; ministro plenipotenziario Geisser Celesia di Vegliasco, capo del cerimoniale; conte Pietromarchi, ministro plenipotenziario; il vice-direttore Nonis; il primo segretario di Legazione, vice-capo del cerimoniale Dél

Ing,

E.

WEBBER

&

OC.

Via Petrarca, 24 » MILANO H lucio, a di pelle

celINEn

DONA SQUISITA ® ALLA CALZAT


degli ALT! sul vostro cammino! sm

®00 9000 209° apre slor Satie OSS1 doo 8°,TEN 8 SS

Quando riuscite a trovare traffico libero in città? Quanto potete marciare

senza incontrare ‘ostacoli, in campagna? In media siete fermati 20-30 volte al giorno, ed ogni volta consumate

inutilmente

del carburante

per rimettervi in moto. Calcolate quanto ciò vi costa!

Capirete allora

la necessità

di oggigiorno.

di usare

un

carburante

Shell,

in virtà

Dynamin,

il Super

“riprese”

più rapide e meno

adatto della

frequenti,

sua

al traffico alta

energia vi consente

quindi risparmio

evidente.

DYNAMIN./ SUPER SHELL ripresa rapidu e minor consumo! erberto carboni


ESIGETE QUESTA ETICHETTA

ARTRITI - REUMATISMI GOTTA SCIATICA - FRATTURE INFORMAZIONI REGIE TERME ACQUI

IL PUNTO PIÙ DELICATO i dell'eleganza maschile È il colletto! Nessuno può i essere elegante con un i collo che tendaa piegarsi, o che perda la forma. i Tanto

maggiormente

icollo

a

bi-

REGIE

TERME

isogna dunque apprezzaire Novia, la camicia dal strati

crescenti

iche non conosce

piega.

iSempre perfetto, sempre a iposto, il collo Novia fa ‘are miglior figura a quailunque cravatta e a qualunque vestito. “Novia è la marca della biancheria maschile di alta classe.

IN VENDITA PRESSO 1 MIGLIORI CAMICIAI D'ITALIA

RR ND VIITÀ MANIFATTURA

ITALIANA BIANCHERIA » MILANO » VIA LEPONTINA N. 8

GIN L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA

vi

#1

GRANDI ALBERGHI DELLE TERME - ALBERGO REGINA Drago; colonnello Nulli Augusto; console Amedeo Giannini, direttore dell'ufficio Lanza d'Ajeta; capitano di fregata Bigliar« Trattati commerciali », del Ministero dedi, capo di Sfato Maggiore della 7° Divigli Affari Esteri; ne fanno parte il gr. uff. sione navale; comandante Dana; colonMasi, direttore generale degli Scambi e il nello pilota Palmentola; primo’ seniore gr. uff. d'Agostino, direttore generale per Collu e console Bellia. Completano la Misle « Valute » oltre a due Segretari. sione funzionari della Segreteria e del Gabinetto del Ministero degli Esteri. A_Bar#* È arrivato a Roma il nuovo Ministro cellona al seguito del ministro degli Esteri di Norvegia presso il Quirinale signor erano gli ispettori dei Fasci all’estero BaLudvig Aubert, già segretario generale del sile e Ignazio Thaon di Revel. AccompaMinistero degli Esteri norvegese. Le sue gna il ministro un gruppo di giornalisti credenziali sono indirizzate al Re d'Italia rappresentanti 1 principali quotidiani. ita- e d'Albania Imperatore d'Etiopia. Anche la Danimarca, che a giorni deve L'entusiasmo del popolo spagnolo per la accreditare il suo nuovo Ministro a Roma, userà la stessa formula nelle lettere crevisita del conte Ciano è stato contrassegnato dal singolare interesse manifestato denziali. dal mondo politico internazionale specialmente nella storica Burgos, centro motore * ll signor Jorge Barriga Erazurriz, della rinascita iberica e del riassetto naConsigliere commerciale e Console genezionale, Il Corpo diplomatico accreditato rale del Cile a Genova ha assunto in quapresso il Governo di Franco sì è trovato lità di Incaricato d'Affari l'Ambasciata del tutto ‘al.suo posto per seguire da quell'osCile presso il Quirinale fino all'arrivo del servatorio centrale con Ja massima attennuovo Titolare. Il dottor Hernan Cuevas Irarrazaval, zione lo sviluppo ei riflessi di questo viaggio che, nell’attuale situazione europea, Consigliere dell'Ambasciata del Cile prescostituisce un capitolo basilare della polito ll Quirinale, è. stato chiamato a Santica internazionale nel settore mediterlago. raneo. Il signor Viada Saponjic, Consigliere di ‘Alla vigilia dell'arrivo del conte Ciano Legazione, è stato nominato Console genein terra di Spagna, il Generalissimo Franrale di Jugoslavia a Trieste dove succede co ha ricevuto Îl R. Ambasciatore d'Italia al signor Radovan Petrovic, nuovo diretconte Viola di Campalto, trattenendolo in tore del Dipartimento politico al Ministero cordiale colloquio per un'ora e mezza. Alla degli Affari Esteri. fine dell'udienza S. E. l'Ambasciatore ha Ti signor Adamia Aurelian, Console gepresentato ufficialmente al Generalissimo i nerale addetto alla Legazione di Romania presso il Quirinale, è stato chiamato alnuovi Addetti navale e aeronautico presso l'Ambasciata italiana. Successivamente il l'Amministrazione centrale del Ministero conte Viola ha presentato ì nuovi Addetdegli Affari Esteri del suo Paese. ti anche al Ministro degli Esteri spagnolo conte Jordana. NOTIZIARIO * Calorose accoglienze sono state fatte a Tangeri ai marinai della 1* squadra. Nei VATICANO locali della Legazione di Spagna, alla presenza del Ministro di Spagna, del Ministro # Pio XII ha ricevuto in solenne udiend'Italia, del Vescovo, di altre personalità e za il dott. Carlo Sidor, Inviato Straordinadei membri delle colonie spagnola e itario e Ministro Plenipotenziario della Reliana, l'Alto Commissario al Marocco spapubblica Slovacca. L'udienza come di congnolo ha consegnato oltre quaranta onorisueto è avvenuta nella Sala del Trono ed ficenze dell'ordine di Medenia ad alti ufil nuovo Ministro ha rivolto al Papa un ficiali della 1* squadra italiana e a notabidevoto indirizzo in lingua latina. Pure il lità italiane di Tangeri. Furono scambiati ha risposto in latino ringraziande vibranti discorsi in cui è stato messo in Papa espressioni che gli erano state rivolte rilievo il sacrificio di sangue compiuto dai edelle ricordando — facendo eco ad un cenno due popoli latini per l’onore della civiltà. del Ministro — le glorie religiose della La cerimonia si è chiusa con vibranti maSlovacchia. Papa ha terminato il dinifestazioni all'indirizzo del Duce, di scorso con unIl saluto in sloveno. È seguita Franco, dell'Italia e della Spagna. l'udienza privata dopo la quale S. E. il dott. Sidor sì è recato a rendere omaggio * Si intensificano 4 mezzi di comunicaal Cardinale Maglione Segretario di Stato zione tra l'Italia e i paesi dell'Estero sia € in San Pietro a venerare la tomper mezzo di nuove linee marittime e ba quindi del Principe degli Apostoli. aeree, sia per mezzo di nuove linee radiofoniche. Una nuova linea marittima ItaliaGiappone è stata inaugurata a Genova con l'intervento del Direttore generale del Turismo in rappresentanza del Ministro A) fieri, del Consigliere d’Ambasciata Sakamoto în rappresentanza dell'Ambasciatore giapponese a Roma, del Consigliere Akio Mishiro in rappresentanza del Ministro del Manciukuò a Roma, del signor K. Okamura, direttore del Turismo giapponese a Parigi, del Console generale del Giappone a Genova, e di numerose personalità cittadine. La nuova linea marittima che congiunge l'Italia al Giappone è esercitadalla compagnia « Nippon Yusen Kalsya » fluenti con scali a Genova, Alessandria d'Egitto, Porto Said, Dairen, Yokohama. docili È stata pure inaugurata di recente a Bucarest la trasmissione per-radio italo-romena. Dopo il discorso del Presidente delserici la Società radiofonica romena, ha parlato al microfono il Ministro d'Italia S. E. Pelbrillanti legrino Ghigi. È stata firmata a Sofia la convenzione italo-bulgara che regola l'esercizio della attraenti linea aerea Sofia-Roma gestita dall’« Ala Littoria ». * In merito agli scambi commerciali italo-francesi ha tenuto a Parigi la sua prima riunione la Commissione mista franco-italiana, Ja quale, fra l'altro, deve prorogare fino al 31 dicembre prossimo l'accordo commerciale scaduto il 30 giugno. Questo accordo rimarrà nelle sue linee generali immutato, ma la Commissione provvederà, a quanto si crede, ad adeguarlo alle sopraggiunte esigenze. La DelegaLINETTI, PROFUMI, VENEZIA zione italiana è presieduta dal senatore


CURATE LA CARNAGIONE fin dall'infanzia!

* Domenica sera nell'ampio piazzale antistante il palazzo del Governatorato, nella meravigliosa cornice ingemmata della Cupola Michelangiolesca, sì è svolta l’annuale festa della Guardia Palatina con una particolare solennità dato che in questa occasione è stata consegnata al Corpo la nuova bandiera, benedetta dallo stesso Pontefice. La benedizione era avvenuta sabato mattina nella Sala del Tronetto dell'Appartamento Pontificio recando il nuovo drappo lo stesso Comandante della Guardia conte Cantuti Castelvetri e assistendo Mons. Amleto Tondini cappellano del Corpo. Alla cerimonia pomeridiana era presente il Sostituto della Segreteria di Stato mons. Montini. Dopo un discorso di circostanza pronunciato dal Cappellano mons. Tondini, ha avuto luogo il giuramento delle nuove reclute; la consegna delle onorificenze concesse dal Pontefice; quindi î due battaglioni della Guardia, che erano in alta uniforme, hanno sfilato in parata davanti al palco delle autorità. Alla cerimonia per la quale erano stati diramati appositi inviti ha assistito discreta folla. * Il Papa ha provveduto di recente a diverse nomine nei. Tribunali Pontifici: Monsignor Giuseppe Graneris a Prelato Votante del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; monsignor Giovanni Pendola a Promotore di Giustizia nel Tribunale della Sacra Romana Rota; i signori Giovanni Battista Ferrata e Francesco Saverio Parisi ad Avvocati Concistoriali. # Dove sarà collocato il monumento a Pio XI che i Cardinali superstiti da Lui creati si accingono ad innalzare? Questo è l'interrogativo che sorge spontaneo al primo annunzio che il Papa ha nominato una Commissione Cardinalizia presieduta dalla « prima creatura » di Pio XI e di cui è Segretario l'Economo di San Pietro ons. Kaas per innalzare un monumento in San Pietro al predecessore. La risposta non è facile giacché le possibilità sono limitate essendo ormai presi, da una ventina di monumenti, i punti che più si prestavano. I Cardinali che concorrono alla erezione del monumento sono una cinquantina poco meno e certamente vorranno che .il ricordo da erigersi sia degno del Pontefce che ha lasciato così vasta orma del suo governo e che con la Conciliazione ha segnato veramente una svolta della storia. Per questo monumento non sarà indetto un concorso libero a chiunque: saranno chiamati pochi artisti di sicura fama ai quali verranno date alcune direttive di massima. * Nell'ultima udienza pontificia. — quanto mai numerosa e comprendeva pellegrini jugoslavi e di Grecia — era presente un folto gruppo di bergamaschi ve-

Attraverso l’esperienza di tuttii tempi è risultato che l’olio d'oliva costituisce, per la carnagione, il più efficace datore di giovinezza. Ma la scienza modernaè riuscita ad infondere le qualità toniche ed emollienti di questa sostanza naturale, in un sapone ritenuto insostituibile: il Palmolive, segreta miscela di oli d'oliva c di palma. Abituatevi quindi a curare fin dall'infanzia l'epidermide dei vostri bimbi col Palmolive. Usate voi pure questo sapone di bellezza la cui schiuma finissima penetra profondamente nei pori e compie la più radicale opera di pulizia, rendendo la carnagione vellutata, fine, esplendente di giovinezza!

nuti a Roma per la lettura del Decreto che proclama eroiche le virtù di Paola Elisabetta Cerioli, fondatrice dell'Istituto delle Suore della Sacra Famiglia. Con loro il Papa si rallegrò per la bella figura di questa futura Santa. E realmente la figura della Venerabile Cerioli ha un suo particolare carattere. Ricca, colta, intelligente, appartenente ad una delle più brillanti famiglie, volle farsi piccola umile e nascosta e consacrare unicamente a Dio ed al bene degli umili le sue ricchezze e le sue qualità. Nata nel 1816, ultima di sedici figli di una nobilissima famiglia del Cremonese, coniugata in ossequio alla volontà dei suoì parenti, madre di tre figlioli, rimasta ben presto vedova, essa trasse dall'esperienza della vita l'alimento per la sua inesausta carità che ebbe, lei ancora vivente, il più grande sviluppo. La lettura del recente decreto costituisce la prima tappa della Beatificazione.

NOTIZIE VARIE * La lunghezza complessiva dei cavi sottomarini stesi in tutto il mondo raggiunge le 345.000 miglia. Di questi cavi 2907, con una lunghezza di 55,740 miglia. si trovano in possesso statale e 444 cavi, con una lunghezza di 289,320 miglia ap-

partengono a Società private. Per le co-

municazioni telegrafiche e telefoniche fra i diversi continenti esistono attualmente cinquanta cavi sottomarini, di cui 37 esclusivamente fra l'Europa e le altre parti del mondo. Il cavo più lungo è quello che unisce San Francisco a Sciangai, attra-

L'OLIO D'OLIVA FA RIVIVERE L’EPIDERMIDE

verso l’intero Oceano Pacifico. Ésso copre

una distanza di 17 mila chilometri, pari cioè a quasi la metà della circonferenza terrestre. Il primo cavo disteso sul fondo del mare è stato quello fra Dover e Calais che fu inaugurato nel 1851 e che ancor:

oggì è in funzione.

* Negli ambienti economici danesi è tornata tempo fa di attualità la questione dell’esistenza di sorgenti dì petrolio în Groenlandia. Il geologo danese Rosenkrantz ha riferito sull'esito d'una esplorazione da lui intrapresa nella penisola di Nugssoak, In essa, ha detto il geologo, si trova un'altura vulcanica, denominata dagli indigeni « Monte spumeggiante » Sembra che l'esame della conformazione geologica del monte abbia rivelato l’esistenza di olii minerali nel sottosuolo. Ad ogni eruzione dal vulgano il petrolio sgorga e si riversa in un piccolo fiume attiguo, le cui acque incominciano a spumeggiare. Questo fenomeno è simile a quello che si osserva sui campi petroliferi del Texas e della Romania. Da ciò il geologo danese arguisce che nel sottosuolo della penisola di Nugssoak debbano esservi importanti sorgenti di olli minerali. È in preparazione un'altra spedizione scientifica in Groenlandia per il prosegui mento delle ricerche.

LETTERATURA

sapone. Dà bianChezza e sanità ai denti

tl pacchetto dello combina. *

sons ODONTALSOSn: tiene: 2 tubi Odontalbos, Hipiaino Ole. Lira tao: cipriabugs toggis es6,00 presso tutti i rivenditori.

MoosRNO

LanceRoTTO VICENZA

* L'esistenza di rapporti con l'Islam e la necessità che tali rapporti si stabiliscano su una base di fiduciosa, salda e duratura collaborazione, esigono che si formi in noi Italiani nel modo più rapido e completo una cultura islamica, perché essa solo potrà farci conoscere, nei nuovi aspetti e nelle sue caratteristiche, quel mondo misterioso finora e tuttora ostile all'Europa. Per acquisire questa conoscenza sicura della civiltà musulmana nei suoi elementi giuridici, storici, etnici, etici, artistici e religiosi, non v'è altra strada che la pubblicazione di una collana di divulgazione scientifica. È pertanto con particolare soddisfazione che segnaliamo al pubblico dei lettori che l'iniziativa di dar vita a una opera del genere è della Casa editrice Garzanti di Milano, la quale già s'è accinta a questa nuova fatica editoriale, che sarà (non ne dubitiamo) apprezzata nel suo giusto valore e significato, affida do alla competenza dell'insigne arabista Bruno Ducati la traduzione e il commento di un testo. di norme islamiche (alwagiiz di al-Ghazali); opera indispensabile per l'amministrazione della giustizia ‘ambienti musulmani dell'Africa italiana, poiché manca, al riguardo, qualunque lavoro adeguato che possa fornire base e indirizzo ai nostri giudici in sito, nonché alle maggiori Corti metropolitane, alle quali in ultimo pervengono i casi più importanti. Corrisponde in sostanza, a un « Digestum » sciafeita. # La Grande Collana storica illustrata (edita dalla Casa Garzanti) che già comprende opere significative come Îa Storia della musica del maestro Franco Abbiati e la Storia della radio del marchese Luigi

LA GRAN «a MARCA NAZIONALE

v'inLustRAzIONE

ITALIANA


« Fragrante A. NIGGI & C. -IMPERIA

Solari, si arricchirà prossimamente di altre pubblicazioni di mole, non meno significative, come La storia della Marina italiana (in 3 grandi volumi) affidata a Rinaldo Caddeo, la Storia delle ferrovie affidata al prof. ing. Tajani (Metron), la Storia della locomozione dalla ruota al velivolo, Storia dell’alimentazione e dei piaceri della tavola, affidata ad Arturo Marescalchi. #* In omaggio all’imperativo mussolinia= no di andare verso il popolo e di sospingere la mente e lo spirito ad accostarsi alle fonti più pure della nostra cultura, la Casa editrice Garzanti. inizierà. prossimamente la pubblicazione di una poderosa collana di classici italiani in edizione popolare ma accuratissima, coi testi riveduti da valenti professori e studiosi € completati da brevi biografie, da note sobrie e adeguati commenti. Il carattere di questa collezione non consisterà in uno sfoggio di saggi tipografici e neppure in uno sfoggio di saggi di erudizione, ma nell’offrire ad ogni famiglia, anche la più modesta, la possibilità di formarsi a modico prezzo una scelta biblioteca di volumi, dalla veste tipografica dignitosa e con buone rilegature. Sempre con intendimenti divulgativi, Casa Garzanti. inizierà pure una Collezione di filosofi nella quale, in volumi di facile ‘intelligenza saranno esposte le principali dottrine, completate da biografie e da brani di opere dei massimi pensatori italiani e stranieri. * Tra i contratti di traduzione recentemente conclusi dalla Casa Garzanti con Case editrici straniere, segnaliamo quelli per Vita di chirurgo di Majocchi, in finlandese, per il romanzo Questi ragazzi di Romolo Moizo (fecondo € sostanzioso scrittore che sì è recentemente affermato con un gustosissimo racconto satirico-umoristico: La ruota) in tedesco, per Il poeta di Dario Niccodemi, in inglese e infine per la Vita di Dante di Tommaso Gallarati Scotti in tedesco. * Da Tunisi alla Jungfrau è il titolo di un libro di Vincenzo Menghi che ha carattere di attualità. Iri un diario vivace e appassionante, în cui s0no rievocati paesaggi di sogno, l’autore tratta il diritto alla vita degli Italiani nel bacino del Mediterraneo attraverso la Tunisia, la Libia, l'Algeria, il Libano e la Siria. Il libro, edito da P. Maglione di Roma, rie camente illustrato, nell'ultima parte descrive anche alcune pittoresche regioni d'Italia. * 1 «Libri verdi» si arricchiscono di un nuovo volume: La tra. gica avventura dei Coneini di Cipriano Giachetti. La storia di Concino Concini e di sua moglie Leonora Galigai è una delle più curiose e romanzesche che —possan vantare gli annali della Corte di Franc pur così doviziosa drammatiche scandalose avventure.

L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA

come

il fiore»

Neutralizzate gli odori pesanti che l'estate sviluppa con questa pura e fresca essenza di fiori

VII

»* Nei «Prosatori italiani contemporanei» sono usciti tre attesissimi volumi Barba e capelli di Lorenzo Viani. Squisito romanzo autobiografico che ci mostra la parte più appassionante della vita giovanile del grande scomparso. Palazzo Alberino di Bino Sanminiatelli. Cerimonie ri stiche e squisite, gente di campagna e di città, impressionismo folkloristico e classicismo di ben delineati ritratti, si alternano În questo libro in giochi chiaroscurati nettissimi e preziosi. Capri e la Sfinge di Alfonso Mongiardini. * Fosco Maraini con il suo Dren-Giong ci ha descritto il suo meraviglioso viaggio fra i monti più alti del mondo e fra le vallate stupende del Sikkim, tra l'Imalaia

e l'India, corredando ll volume da rare e bellissime fotografie.

BELLE

ARTI

* La Sagra delle Ceramiche alla IX Settimana faentina ha avuto grande successo. Particolare attrattiva ha destato l'esposizione di vasi per bere, Ceramisti di varie regioni hanno concorso, presentando boccali, anfore, tazze, orciuoli, e consimili recipienti, sempre interessanti per originalità di forme e di decorazioni. La Giuria del Secondo Concorso della Ceramica, presieduta dal Consigliere nazionale Buronzo, ha assegnato il primo

premio a Pietro Melandri, il secondo a Anselmo Bucci, il terzo a Mario Morelli. * Durante 1 lavori di scavo, che si stanno facendo a Napoli nella zona della Mostra delle Terre d'Oltremare, è venuta in luce, lungo l'antica via Puteolana, una bellissima testa marmorea, d'espressione fiera e pensosa, che, secondo i competenti, rappresenta l'imperatore Augusto. * Sì è aperta a Londra una mostra: « Omaggio a Cézanne».La rassegna celebrativa comprende una cinquantina di dipinti a ollo, alcuni dei quali mai esposti, e di altrettanti acquerelli e disegni. La originalità della mostra consiste nella sua parte documentaria: lettere di Cézanne e di amici suoi, fra i quali Zola; fotografie dei Iuoghi rappresentati nei dipinti; fotografie dell'artista e così via * È piaciuta molto, a Roma, la mostra dei disegni dell'architetto Giuseppe Valadier, organizzata dalla Reale Accademia di San Luca, e inaugurata dal Ministro _dell'Educazione Nazionale. * È stato scoperto, fra l’arce e il Campidoglio, uno dei templi dedicati al dio Veiove, i quali a Roma secondo la tradizione rano tre. La scoper reca un nuovo contributo alla conoscenza di questo tempio inter duos lucos, che aveva, secondo Vitruvio, la caratteristica di presentare colonne a destra ed a sinistra sul fianchi del pronao. Nel tempio era la statua del Nume indigete, figurato con frecce nella mano e una capra allato, secondo che lo descrive Ovidio. Ora appunto s'è ritrovata questa statua în frammenti, la quale ci restituisce il tipo divino, rappresentato secondo la tradizione. È un nudo atletico, con mantello sulla ‘spalla sinistra, grande più del naturale. La scoperta ha grandissima importanza come quella che ci presenta una divinità veramente laziale, con. fermando le notizie che si avevano. Il tipo del tempio sì può riportare al Il secolo a. C., benché sia di forma anche più arcalca. * È stato nominato il nuovo Direttorio nazionale del Sindacato delle Belle Arti, che resterà in carica dal luglio 1939 al luglio 1942. Esso è composto come segue: Segretario nazionale: Antonio Maraini: membri: Pietro Barillà, Paolo Boldrin, Felice Carena, Eligio FinazzerFlori, Michele Guerrisi, Armando Nocentini, Carlo Prada, Antonio Santagata.

E conferioni eleganti

per luomo elegante

*Centottantasei scultori con 334 opere partecipano alla gara per Îl « Premio San Remo» di scultura. Come si ricorderà questo Premio, di com: plessive lire 50.000, è destinato ad opere ispirate allo sport. * Il Museo Bardini di Firenze si è arricchito di dodici nuove sale appositamente costruite per accogliervi la recente e importan-


lissima donazione Carobbi che comprende circa 1500 quadri antichi. Le opere donate, tra le quali se ne trovano parecchie di gran pregio, sono disposte per ordine cronologico dal secolo XIV al XIX

VISITATE

IL

VARESOTTO Cuore della “Regione del Laghi,,

più grandi liutai del mondo, una Scuola internazio» nale di liuteria. La Scuola, aggregata al R. Istituto Industriale « Ala Ponzone Cimino»,è stata aperta nell'ottobre del 1938. Si è chiu so nei giorni scorsi il primo anno scolastico, che è stato frequentato da alcuni allievi ebanisti della stessa scuola « Ala Ponzone Cimino », i quali alla fine dell'anno hanno presentato un violino ciascuno. Nel prossimo anno la Scuola funzionerà in pieno, poiché ad essa affluiranno, dopo aver superato un esame di ammissione, diversi allievi dall'estero.

# Un concorso che suscivo interesse fra gli artisti è quello bandito a Bergamo, per le manifestazioni dei Settembre Bergamasco, Anno XVII, ed avente per tema un quadro di paesaggio italiano e un quadro di paesaggio bergamasco. Per il primo verrà aggiudicato il Premio Bergamo coSACRO MONTE DI VARESE In'ormazioni: En Provine, per ll Turismo sì ripartito: 1° lire 20,000; 2° lire 10.000; 3* lire 5000. Per il secondo verrà aggiu* Nella ricorrenza del 75° dicato il Premio Ente Procompleanno del maestro lamente rinnovato, modernissimo vinciale per il Turismo così Riccardo Strauss si sono daALBERGO DEL SOLE S°:iznortte. Concerto. ripartito: 1° lire 6000; 2° te a Zurigo Salomè e Il CaLIDO PRO PRI © modernamente attrezzato, Ambiente distinlire 3000; 3° lire 1000. valiere della Rosa, rappreto nella più Incantevole posizione del lago. LAGO MAGGIORE Tra i migliori artisti che sentate alla presenza del hanno già aderito notiamo maestro. Per iniziativa deli seguenti: Bernasconi, a « Wagnervereinigung » di mitri Mitropulos, ad eccezione di Biancastato organizzato da un ricco commerBrancaccio, Ciardo, Dani, De Grada, Del Amsterdam è stato anche eseguito il laneve diretta dall'autore. Le composizioni ciante arabo con cantanti e suon Bon, De Pisis, Lilloni, Menzio, Peluzzi, voro Mathis il pittore di Paolo Hindemith, per piccola orchestra saranno dirette da le varie regioni dell'A. O.. i qu Pirandello, Prada, Salieiti, Seibezzi, Semescritto durante il « Festival dell'Opera » Nino Sonzogno. mente partecipano a nozze, bi ghini. : a Zurigo, lo scorso anno. La stagione si è La Mostra delle opere accettate avrà feste famigliari. ‘hiusa con il e Festival 1 Kirsten * Pochi giorni addietro da tutte le parluogo in Bergamo dal 2 settembrè al 15 ad, Germaine Lubin e Max Lorenz * Nel dicembre del 1937, a conclusione ti dell'Impero sono convenuti ad Addis ottobre p. v. La consegna delle schede di cantarono la Walchiria, I Maestri Cantori notifica è prorogata dal 15 luglio al 1° aAbeba circa 300 tra i più popolari cantori delle celebrazioni stradivariane, Roberto e Tristano e Isotta, sotto la direzione: del neri per dare un’accademia di musica inFarinacci, Presidente del Comitato per le gosto p. v.; la consegna delle opere è proFurtwingler. Penthesilea di Othlar digena, che è stata incisa sopra dischi. manifestazioni artistiche cremonesi, dec Schocck e il Re David di Art rogata dal 15 al 20 agosto p. v. Honegger Questa specie di grande concorso lirico è deva di istituire in Cremona, patria dei guiti alla #* Sarà fatta prossiVilla Wesendonck, dove soggiornò Wagner, mamente, a Milano, Inoltre alla Thonhal. una mostra di disegni le venne dato con per le arti applicate stoffe, ricami, tappeti, grande successo e in vetrate, ceramiche, forma d'oratorio Jeanne d'Arc au bucher sbalzi, tarsie, mosaici, lampade, ecc. didi Claudel e Honegsegni eseguiti dagli ger. sotto la direzione artisti aderenti all'indi Paul Sacher, jl celebre direttore della vito fatto dal SindaFilarmonica di Basicato lombardo delle lea, con la parte Belle Arti in comune zione di Ida Rubincon la VII Triennale. stein. I lavori presentati soPRIMA FABBRICA no più di settecento. * La Federazione Nazionale Fascista dei ITALIANA Lavoratori dello SpetMUSICA D'OROLOGERIA tacolo sta curando la pubblicazione dell'An#* La stagione delnuario del Teatro Lifondato nel 1878 V'E. M. I.al Castello di rico Italiano, che sarà Lombardia di Enna, diffuso Îl 31 dicembre organizzata sotto gli prossimo. L'opera, che auspici della Federaconsterà di un volu zione Fascista e delme di circa 1500 pagi l'Ente del Turismo lone, interessa tutti co. . avrà inizio il 20 loro che svolgono una corrente con Ja Traqualsi lavoviata, protagonista Ma. rativa e produttiva nel ria Caniglia e altri invasto campo della literpreti principali Gurica e della music stavo Gallo e Mario a, prestatori Basiola, diretta dal € industriali. maestro Giacomo Armani. Le altre opere La Casa Editrice in programma sono Carlo Colombo pubOtello con Merli, la blica 11 secondo voluCarbone e Montesanme della collana « Vito, e Andrea Chénier te di Musicisti Italiacon B, Gigli, Ja Carni »: Busoni di Arnolbone e Basiola. fo Santelli. Il pro+ Al settimo Festigramma della collana val Internazionale di è particolarmente teressante: « Far coMusica contemporanea, che si svolgerà a noscere e Valorizzare Venezia dal 4 al 14 attraverso volumetti settembre prossimo, brevi, accessibili e parteciperanno, con piacevoli, scritti dai numerosi stranieri, nostri migliori autori, dieci musicisti italia: la gloria musicale col, con composizioni ta nelle sue figure ed epoche più dense di infoniche corali e da significato storico, 0 amera nuovissime. Riecardo Pick-Mangia: più esprimenti Ja g nuina anima d'Italia galli presenterà un Intermezzo per 13 strumadre immortale di menti: Lodovico Ro: armonia e di civiltà» ca Schizzi francescani Il volume Busoni, che per tenore € pianoforè il primo libro ita liano sul grande musi te; Luigi Dallapiccocista, con una tratta la Preghiera di Maria zione intelligente, piaStuarda per coro e orcevole, tiene fede alchestra; Riccardo Zanl'impegno. donai la fiaba musicale per orchestra Bia: # Si è intiugurato caneve; Gino Go a Fano un nuovo Teauna Sonata per viotro, l'Arena del Corloncello e pianoforte. so, capace di tremila Tutti questi compo: spettatori. L'inauguratori parteciparono già zione ha avuto luogo a precedenti Festival con l'opera. Madama veneziani. A quello Butterfly, diretta dal del prossimo settemmaestro Lucon e probre parteciperanno per tagonista la cantante la prima volta i giogiapponese Tosilko Havani musicisti Renato segame Parodi di Napoli con un Concertino per * Ad iniziativa del flauto e piccola orcheFascio di Padova sta stra; Mario Peragallo sorgendo ‘în questa di Roma con un Concittà un grande Teacerto per orchestra; tro. del popolo nelle Giulio Cesare Sonzovicinanze del Gruppo gno di Milano con Rionale Nicola BonDue vocalizzi per servizi. Il Teatro poquartetto vocale e piatrà accogliere circa noforte; Leone Massidiecimila spettatori. Vi mo di Roma con una si daranno grandi spetSinfonia da camera tacoli lirici. per 10 strumenti; e Adone Zecchi di Bo* La Commissione logna con un Trio per dei Premi di San Repianoforte e violini. mo ha dichiarato vaLe composizioni orcante il Premio di chestrali saranno dimusica per il 1937, che rette dal maestro Di-

PORTO VALTRAVAGLIA

L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA


approvato il prograr ma della prossima stagione 1939-40.

era destinato ad un poema sinfonico sul nuovo Impero. Avevano concorso 19 lavori: ma nessuno di essi, a giudizio della Commissione, è apparso meritevole dell'ingente premio. La Commissione ha risolto dh mettere l'importo del premio stesso di lire 50 mila a disposizione della Confederazione Fascista dei Professionisti e Artisti perché lo destini a musicisti meritevoli di aiuto o ad iniziative musicali.

#* In Campo San Zaccaria di Venezia — dove domenica 16 luglio andrà in scena Il ventaglio di Carlo Goldoni — si sta alacremente lavorando agli adattamen-

ti scenici dello spetta-

colo, sotto la direzione del pittore Aldo Calvo. L'albero secolare _che sorge nello storico Campo, accanto alla mirabile architettura lombar-

desca della Chiesa, si sia apprestando a sostenere una parte di pro-

TEATRO * Il giro estivo del Cesare di Forzano, iniziatosi con tanto vasto concorso di masse popolari all'Arena di Verona e con tanto successo, continuerà per tutto Il mese di luglio all'aperto e al chiuso in Chiedere semplicemente. altre città italiane e si concluderà — pare — con cinque o sei rappre. UN APERITIVO significall sentazioni all'aperto a Roma. Le rappresentascegliere ad occhi bendati. zioni romane dovrebbero aver luogo o alla BasiÙ “UN SELECT,, lica di Massenzio, dove Chiedere il pubblico occuperebbe tutta la vasta spianata significa proteggere alla base delle pendici del Palatino, oppure al la vostra salute Foro Romano, là dove nell'estate del 1981 un e deliziare il complesso di attori francesì, guidati da René uosteo palato Bruyez, recitò alla presenza del Duce l'Horace S. R di Corneille e il Britano . nicus di Racine. In questo. secondo caso il dramma di Forzano s'inquadrerebbe nella romanità reale della Basilica Giulia, delle superstiti colonne del Tempio di Castore e Polluce e tra le ciclopiche masse del Palazzo di Diocleziano e del Portico di An: tonino e di Faustina. Scenario quanto mai imponente e suggestivo. * Frattanto si annuncia che il Cesare di Forzano nel prossimo autunno varcherà le frontiere, per essere rappresentato in lingua tedesca, in ottobre, allo Staat Theater di Berlino, messo in scena e interpretato nella parte del protagonista dal noto attore Gruendgens. Il 31 dello stesso ottobre avrà luogo in un altro Teatro di Berlino — il Deutsches Theater — Il Conte di Bréchard dello stesso Forzano. Come si vede, anche i nostri scambi teatrali con l'estero si vanno intensificando. * Silvio d'Amico, Presidente della Regia Accademia d'Arte Drammatica di Roma, ci ha dato le seguenti’ notizie sulla annunciata Compagnia che l'Istituto. costituirà nel prossimo anno teatrale. L'idea è nata dalla generale constatazione che gli spettacoli dati quest'anno dagli allievi registi e dagli allievi attori dell'Accademia a Roma, a Milano e în Svizzera hanno attestato non tanto i resultati di una bravura individuale, quanto di un metodo. In tali spettacoli pubblico e critici hanno avuto modo di apprezzare l'insieme, la finezza, l'agilità e freschezza del complesso, lo spirito della regìa. E molti si sono chiesti che cosa potranno diventare individualmente quésti allievi appena diplomati, se si disperderanno in Compagnie, anche buone, ma costrette a seguire metodi di tutt'altra natura. Di qui l’idea di costituire, se non ancora un teatro, una Compagnia interamente di giovani, per la esecuzione di un repertorio adatto alle loro particolari capacità. Il progetto può orasmai. considerarsi approvato dalle superiori autorità, Presentemente Silvio d'Amico ‘sta preparando ì quadri della Compagnia, che avrà una durata di pochi mesi, e il repertorio, che comprenderà opere classizione dei Professionisti e Artisti Alessanche e le più significative del tempo nostro. dro Pavolini e il regista Anton Giulio Bra»* La scorsa settimana il Duce ha ricegaglia. Quest'ultimo ha riferito sull'attività svolta dal Teatro delle Arti negli ulwuto, presente il Ministro della Cultura timi tre anni ed ha presentato al Duce una Popolare, il Presidente della Confedera-

tagonista nella commedia goldoniana, affidata alla regìa di Renato Simoni, il quale si è scelto a collaboratore Corrado Pavolini, che gli fu già a fianco il mese

scorso per la rappresen-

tazione dell'Aminta nel Giardino di Boboli a Firenze. Intorno all'alhero Aldo Calvo ha in-

nalzato delle leggere co-

struzioni, per trasformare il mirabile Campo veneziano nella piazza del villaggio lombardo delle Case Nuove, in cui Goldoni ha collocato la vicenda del Ventaglio. Da un lato sono la bottega del ciabattino Crespino e la cascina del conte Moracchio; nel mezzo il caffè di Li moncino e la casa civettuola della signora Geltrude e di sua nipote Candida; dall'altro lato la bottega della merciaia Susanna, e poi la locanda dell’oste Coronato e la farmacia del vecchio Timoteo. Nel mezzo l'albero fronzuto farà da perno alla commedia.

Poche

goccie

il bagno,

dopo

danno

soavità e freschezza

raccolta di fotografie Illustranti tale attività. Il Duce ha elogiato le manifestazioni di questo Teatro d'eccezione, che svolge un'azione particolarmente preziosa per la cultura e l'evoluzione del Teatro, ed ha

# Nel prossimo anno teatrale Elsa Merlini ha in animo di mettere in scena la commedia americana. di Torton Wilder Piccola città, che fu data per la prima volta in Italia pochi mesi addietro al Teatro delle Arti di Roma e suscitò tanto interesse e vivacissime discussioni. La commedia sarà pubblicata, per un curioso raffronto, insieme con l'atto di Luigi Pirandello All’uscita, nel fascicolo di agosto della Rivista « Scenario », «diretta da Nicola de Pirro. * Ugo Betti sta scrivendo un lavoro comico (comico, s'intende, alla maniera di Betti), di cui non ha fissato ancora il titolo; ed ha finito una tragedia in sei atti, Il cacciatore dì anitre, che ha per argomento fondamentale la ricchezza. * La Francia si prepara a commemorare il terzo centenario della-nascita del suo grande tragico Jean Racine, che vide la luce a La Ferté-Milon nel dicembre del 1639. La «Comédie Frangaise» rappresenterà Andromaca, Fedra, Ifigenia, Bajazet, Esther e Athalie., In altri teatri parigini si metteranno in-scena altr@ opere di Racine, e cioè Britannicus, Berenice e l’unica commedia del grande scrittore francese: I postulanti. Delle rappresentazioni straordinarie di opere raciniane avranno luogo anche a La Ferté. Milon e all'Abbazia di Port-Royal. * Il Premio americano Pulitzer, che due anni orsono venne assegnato a ‘Piccola città di Torton Wilder, è stato di stinato dal Circolo dei critici drammatici di Nuova York, per l’anno 1939, alla com» media di Roberto Sherwood Abe Lincoln in Illinois, sebbene il lavoro non abbia raccolto l’unanimità *dei voti. Erano in discussione altre tre opere, e cioè: Le piccole volpi di Lillian Helmann, Rocket to the Moon di Clifford Odets e Nelle montagne del mio cuore di Guglielmo Saroyan. L'unanimità dei voti per un lavoro teatrale di autore straniero è toccata a The White Steed di Paolo Vincent Carroll. (Continua a pag. XIII)

je autostrade del Reich @ delle più importanti strade nazionali per Il 31 trova all'incrocio delle più traffico automobilistico in Germania. Rilevante punto di confluenza con la più grande stazione d'Europe. L'imponente monumento della Battaglia del Popoli ed altri e i e monumenti degni di essere visti, i celebrì concerti nel ,,Gewandhaus", | corì tradizionali del ,,Thomanerchor", musica da camera e concerti antimeridiani con l'esecuzione di opere musicali moderni Serenate e rappresentazioni all'aperto nel Gohliser Schissschen”, la ,,1. Casa della cultura”, interessanti musei, fra l'altro il Museo tedesco etnografico, il bel giardino zoologico, vasti giardini verdeggianti e parchi, fanno della Città della Fiera del Reich, Lipsia, un luogo di soggiorno incantevole gradito. In considerazione della sua posizione centrale nel Reich essa è una città ricercata per congressi ed esposizioni. Informazioni © prospetti: Verkehrs-Verein Lelpzig EV.— Stadiverkehrsamt Leipzig — Ufficio Germanico d'Informazioni Turistiche, Via Vittorio Veneto 71, Roma, Tel. 41.425 — Ulficio Germanico d'informazioni Turistiche, Corso del Littorio 12, Milano, Tel. 71.839

L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA

X


Supereterodina

a 7 valvole

Caratteristiche principali

|

4 Gemme d'onda - Stadio amplificatore alta frequenza - Selettività variabile - Triodo finale di potenza Scala alfabetica con Autoricerca.

XI —

L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA


Vacanze tranquille... conla vostra auto protetta dal Servizio Mobiloil

STAZIONI DI SERVIZIO MOBILOIL INBICOECITTASDILTALIA

La soddisfazione di raggiungere qualsiasi meta su una macchina che fila come una rondine, leggera nella guida, morbida nel cambio di marcia, confortevole nel molleggio, è una delle più belle gioie delle vostre vacanze. È facile ottenerla: prima di partire affidate la vostra auto ad una Stazione di Servizio Mobiloil. Durante il Servizio, fatto da specialisti con lubrificanti superiori, la vettura viene ispezionata gratuitamente

per

la completa

messa

| |

a punto.

Una spesa modesta vi toglie ogni preoccupazione e per lungo tempo, perchè il Servizio Mobiloil è un servizio che dura!

erviziogg Mobiloil LUBRIFICAZIONE

SPECIALIZZATA più ISPEZIONE

GRATUITA

DELLA

VETTURA

|


L'ILLUSTRAZIONE Direttore ENRICO

I

I

I

A

CAVACCHIOLI

LXVI . N. 29 1939 .

Dopo le trionfali accoglienze che Barcellona ha tributato al Ministr

dio:

XVII

CU

mento del suo arrivo; la.città è rimasta tn un clima. di entusionno pianti gia) Pireaa Rappr presentante del Governo Fascista non è partito alla volta di Tarragona. Davanti a Palazzo Pedraltex lazionifollagiovanili ha sostato inneggiando a Franco, aì Duce e a Galeazzo Ciano; » Ecco culi sero pedralbes della Falange mentre salutano romanamente e sfilano davanti ci Ministro desi dono italiano.Tarragona - In alto:perS. iviE. scoprire il Conte la Ciano tra ledonata calorosedal ovazioni Tuus di i? Geo, Esteri statua mentre, di Augusto, Duce alladella Spagna Franco. ‘e°°


KIOSSEIVANOV

A

BERLINO

LA POSIZIONE DELLA BULGARIA 1 viacaio a Berlino del Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri della Bulgaria Kiosseivanov, che fu accolto con particolarissimi onori, i brindisi scambiati fra lo stesso Kiosseivanov e von Ribbentrop e il comunicato finale, hanno dato luogo ad una serie di commenti variamente tendenziosi nella stampa francoinglese, ma, in modo speciale, in quella francese. Si cerca di togliere una qualsiasi importanza al viaggio del Capo del Governo bulgaro, presentato, più che altro, come una visita di dovere. Eppure von Ribbentrop ha ricordato all'ospite eminente il glorioso ‘cameratismo d'armi fra i due popoli uniti da «fiduciosa amicizia » ed ha esplicitamente alluso a quello che è, e non può non essere tale, l'indirizzo generale della politica bulgara. « La vostra visita è una visibile prova che il consolidamento e l’ulteriore potenziamento della nostra amicizia sono il naturale obiettivo della politica bulgara».Dal canto suo, Kiosseivanov, rispondendo al ministro degli Esteri del Reich hà sottolineato la tradizionale amicizia tedesco-bulgara «rafforzata » dal cameratismo d'armi nella guerra mondiale. « Nelle sue aspirazioni ad eliminare, secondo l'esempio del Reich, le ingiustizie ed a creare le condizioni di una pacifica evoluzione, la Bulgaria segue con gioia l'ascesa della Germania sotto la guida lungimirante del Fiihrer e rafforza la propria fede nell'avvenire». Da ultimo, il comunicato ufficiale ha chiaramente definito le direttive dell'amicizia tedesco-bulgara. « Le conversazioni si sono svoite nella cordiale. atmosfera che caratterizza l'antica amicizia fra i due Popoli, ed hanno nuovamente dimostrato in quale vasta misura la naturale e tradizionale amicizia fra i due Paesi e tra questi e l’Italia, contribuisca a rafforzare la funzione della Bulgaria quale fattore di ordine nell'Europa sud-orientale, In questo senso Germania e Bulgaria intensificheranno ulteriormente i loro rapporti nel campo politico, economico e culturale». Tutto ciò è più che sufficiente a dimostrare che il viaggio del presidente Kiosseivanov non può essere interpretato come una semplice « visita di cortesia». Nom si corre troppo con la fantasia quando si ritiene che anche per la Bulgaria è giunta l'ora di prendere una decisa posizione in vista dei suoi diritti e delle sue naturali aspirazioni. Se la Bulgaria non sogna più un ritorno alla situazione stabilita dal trattato di Santo Stefano, che le assegnava un vero e proprio predominio nei Balcanî, essa, peraltro, non può rassegnarsi alle atroci mutilazioni che le furono inferte dal trattato di Berlino del 1878 al trattato di Versailles. Nel 1878 perdette la Dobrugia settentrionale, data alla Romania per compensarla della perdita della Bessarabia passata sotto îl dominio della Russia, in forza di un vergognoso mercato austro-russo; all'indomani delle guerre balcaniche del 1912-1913 perdette la Dobrugia meridionale, strappatale dalla Romania, che rimasta assente nella lotta contro la l'urchia, pretese che non si modificasse l'equilibrio balcanico senza la sua partecipazione; e perdette, infine, la Macedonia, occupata nella sua quasi totalità dalla Serbia e dalla Grecia. Allo scoppio della guerra mondiale, fiduciosa di poter riprendere i territori perduti, la Bulgaria si alleò con gli Imperi Centrali, ma il trattato di Neuilly le tolse anche la racia, ceduta dagli alleati alla Grecia. Mutilazione dolorosissima, che la privava deltunico sbocco al mare. E le mutilazioni non si fermarono qua, perché alla Bulgaria fu pure tolta quella parte della Macedonia che ancora le restava dopo le guerre balcaniche nell'atto stesso in cui perdeva i suoi confini occidentali, ceduti alla Jugoslavia per ragioni strategiche. A conti fatti, sono circa due milioni i bulgari che vivono fuori dei confini della patria. Di essi 96 mila si trovano in Jugoslavia; 584 mila in Romania; 200 mila in Grecia; 55 mila in Turchia; 240 mila in Albania e in Russia, All'indomani della guerra i vincitori si coalizzarono per la difesa dello statu quo nei confronti delle possibili rivendicazioni bulgare e tale coalizione si concretò il 9 febbraio 1934 mediante l’Intesa balcanica fra la Grecia, la Romania, la Jugoslavia e la Turchia. Essa era, rispetto alla Bulgaria, quello che era la Piccola Intesa rispetto all'Ungheria, Come si sa, l'Intesa balcanica ha questo scopo: « assicurare il rispetto degli impegni già esistenti e il mantenimento dell'ordinamento territoriale attualmente in vigore». Non si debbono toccare le frontiere stabilite dai trattati dì pace. Come si spiega — si sono domandati più volte gli studiosi delle questioni internazionali — una sìmile coalizione di quattro Stati che contano una popolazione di 55 milioni, contro un paese di poco più di sei milioni? La risposta più persuasiva è quella data da un eminente specialista dei problemi balcanici in.genere e bulgari in ispecie, il dott, Georg Lubenoff. «Le ragioni immediate dell'Intesa balcanica sono due: 1*) la situazione geografica centrale della Bulgaria, che le consente, in caso di guerra, di prendere alle spalle gli eserciti di ciascuno dei paesi dell'Intesa balcanica; 2°) il fatto che, nonostante le clausole del Trattato di Neuilly, l'esercito bulgaro non è per nulla inferiore a nessuno dei tre eserciti balcanici, separatamente presi, nonostante la superiorità numerica dei loro Stati». Questa situazione ha sempre preoccupato i Governi dell'Intesa balcanica, il che spiega certe clausole segrete annesse al Patto mediante una successiva stipulazione avvenuta a Belgrado il 17 marzo 1934. Nella seconda di tali clausole i membri dell'Intesa balcanica sì distribuiscono i compiti in vista di una eventuale invasione della Bulgaria sotto il pretesto specioso di sopprimere le organizzazioni rivoluzionarie in conformità della formula riguardante la « definizione dell’aggressore»,ammessa ed accettata secondo il Protocollo di Londra del 3 luglio 1933. Che cosa domanda, oggi, la Bulgaria? Prima di tutto una rivendicazione territoriale: la Dobrugia meridionale. Su questo punto non esiste, in Bulgaria, nessuna voce discordante. Sì tratta di un programma assolutamente « minimo » nei confronti della Romania. Tale programma è giustificato con ragioni di ordine geografico e di ordine etnico, cuì si aggiungono ragioni di carattere politico e culturale. Sofia accusa Bucarest di avere intrapreso nella Dobrugia una politica di intensa sndzionalizzazione mediante la chiusura delle scuole e delle chiese bulgare e mediante la confisca di un terzo delle terre possedute dai bulgari col pretesto della riforma agraria: confisca che si è aggravata col divieto ai bulgari della Dobrugia di acquistare delle terre coltivabili neì territori lasciati liberi dall'emigrazione turca. Non meno forte è la tensione con la Grecia. A parte le questioni di carattere territoriale la Bulgariu esige dalla Grecia un accesso al mare Egeo in virtù dell'articolo 48 del Trattato di Neuilly. La Bulgaria domanda, a tal fine, una striscia di territorio sotto la sua diretta sovranità, mentre la Grecia dichiara che il suo obbligo non va oltre la concessione di una zona franca in uno dei vari porti dell'Egeo. Quasi ciò non bastasse, lo scambio di popolazioni fra la Bulgaria e la Grecia in virtù del trattato di pace, ha lasciato una profonda traccia di rancore fra i due paesi. In seguito ad un accordo fra la Bulgaria e la Grecia, ilpagamento dei beni immobiliari alle famiglie emigrate doveva attuarsi pel tramite dei rispettivi Governi. In altre parole agli emigrati bulgari doveva provvedere il Governo bulgaro; ai greci il Governo greco. In seguito a tale procedura, la Bulgaria si trovò ad essere creditrice della Grecia di un miliardo di leva. Senonché il rimborso di tale miliardo non è mai avvenuto, perclié quando, in seguito all'accordo Hoover, fu sospeso il versamento delle « ripara-

degli Esteri di Buldal Primo ministro e ministro circoli Il viaggio testé compiuto a Berlinoseguìto politici intercon molta attenzione dai garia, S. E. Kiosselvanov, è stato che è stato ricevuto dal Fiihrer, ha avuto, come si vede qui S. E. Kiosseivanov, hazionali, e cordiali colloqui con il ministro degli Esteri von Ribbentrop. ‘sopra, importanti il rimborso zioni» dovute dalla Bulgaria, la Grecia decise di compensarsi rifiutando derivante di quel miliardo. IL rifiuto è arbitrario — dichiarò Sofia — perché l'obbligo che non può trovare dallo scambio delle popolazioni è un debito privato dello Stato, Atene — perché si nessuna compensazione nelle riparazioni. Non è vero — replicò Bulgaria

un vero e proprio debito di carattere pubblico. Comunque sia, la

tratta di mai. Datd non ha ancora riscosso un solo leva e non pare probabile che lo riscuoterà chiuse le questa tensione, la Grecia, che era il cliente più importante della Bulgaria, i due paesi si è sue frontiere ai prodotti bulgari ed è solo col 30 gennaio 1938 che fra concluso un accordo di clearing provvisorio. questione La Del tutto diversa è la posizione della Bulgaria rispetto alla Jugoslavia. stesso della della Macedonia non ha inasprito le relazioni fra i due paesi. All’indomani diverso dalla guerra la Bulgaria scorse nella Jugoslavia uno Stato nuovo, del tutto dopoguerra, Stamvecchia Serbia, Il presidente del Consiglio bulgaro dell’immediato fra i due buliski, capo del partito dei contadini, tentò a più riprese un riavvicinamento ». L'idea paesi in nome dell’idea jugoslava. Egli stesso amava dichiararsi « jugoslavo Alessandro, essa fece strada e, nonostante l’assassinio dello Stambuliski nel 1923 e di Re del 1936, al gennaio 24 il pervenne, si che idea tale di virtù in È trionfare. per finito ha

trattato di amicizia « perpetua » fra i due paesi.

L'accordo bulgaro-jugoslavo non mancò di suscitare una grande impressione in tutta trela Penisola balcanica, Se ne mostrarono soprattutto preoccupati in Grecia, dove si Sapidò per i possedimenti della Macedonia e della Tracia. Si trepidò soprattutto per a lonicco, dato che tre quarti del territorio jugoslavo gravitano sull'Egeo. Nemmeno perché parve Bucarest il trattato fra Belgrado e Sofia fu appreso con soddisfazione, ha preannunziare un'intesa slava nei Balcani. E altrettanto dicasi della Turchia, che e tutto da guadagnare per la sua posizione « europea », di tutte le possibili divisioni rivalità balcaniche. di Bastano questi sommari richiami per definire la posizione della Bulgaria: quella aspirazioni, sue delle fondamento sul dubbio Nessun domani. di possibile quella e oggi contenute nei limiti di un programma minimo. In un recente discorso (20 aprile 1939) obietdavanti alla Commissione degli Esteri, Kiosseivanov ha chiaramente definito gli raptivi della Bulgaria: la Dobrugia meridionale e la Tracia. La Dobrugia meridionale abipresenta una superficie di 7696 chilometri quadrati con una popolazione di 282.000

tanti formata di bulgari, turchi e tartari. In essa i romeni non superano il numero di 6500. Territorio modesto, ma ricchissimo di grano. Esso è poi l'hinterland di un graride porto, Varna, il che ha fatto sì che la Dobrugia sia la regione bulgara di gran lunga

‘più attiva, nei commerci come nella cultura. Le ragioni della Bulgaria furono riconosciute dallo stesso Briand. «Siamo stati troppo severi con la Bulgaria, Occorre una riparazione».Che più? La stessa Commissione per lo studio delle questioni territoriali relative alla Romania e alla Jugoslavia in un rapporto al Consiglio Supremo degli Alleati del 6 aprile 1919 suggeriva di restituire alla Bulgaria la quasi totalità della Dobrugia meridionale. Tale cessione, si leggeva nel rapporto, assicurerebbe una buona frontiera difensiva «tanto alla Romania quali quanto alla Bulgaria» e restituirebbe a quest’ultima potenza dei territori nei «la popolazione romena è un’infima minoranza rispetto all'elemento bulgaro ». Fino a poco tempo fa la Romania pareva disposta a prendere in seria considerazione le aspirazioni bulgare; ma dopo la firma del patto anglo-turco essa si è trincerata in una negativa assoluta. Le dichiarazioni di Gafenco del 12 giugno ad Atene non consen-

tono, per ora, nessuna illusione. « La Romania non è disposta a trattare con nessuno,

sia direttamente che indirettamente circa i suoi diritti territoriali, come è stato recentemente insinuato».È quindi naturale che la Bulgaria pensi da sé ai casì suoi. MARIO

MISSIROLI


La partenza del Conte Galeazzo Ciano per la Spagna ha dato luogo a fervide manifestazioni per il giovane Ministro. Il saluto di Gaeta, dove la cittadinanza si era riunita al porto nel momento dell’imbarco, è stato calorosissimo. Qui vediamo S. E. Galeazzo Ciano mentre sul molo passa in rivista la compagnia d'onore.

UNA

TRADIZIONE

CHE

SI RINNOVA

1 conte Ciano non si era ancora messo in viaggio verso la Spagna che la stampa I franco-inglese cercava di sminuirne il significato abbandonandosi ad ogni genere di ipotesi e di illazioni tendenziose. « La Spagna franchista — scriveva il Temps con visibile malumore e ancor più visibile preoccupazione — ha indubbiamente contratto un grave debito verso l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista, che durante due anni è mezzo le hanno assicurato un appoggio senza riserve, mancando il quale i nazionalisti spagnoli non avrebbero potuto riportare la vittoria; ma la gratitudine degli uomini, siano essi potenti o deboli, è limitata dalle possibilità del momento. È dunque presumibile che il generale Franco procederà col conte Ciano a scambi di vedute che non perverranno ad alcun risultato positivo di natura tale da impegnare i destini futuri della Spagna». Queste tortuose parole non erano, si può dire, ancora stampate, che le trionfali accoglienze al conte Ciano nella terra di Spagna smentivano le povere induzioni di una

volgare pubblicistica, che oggi deve meditare sulle irreparabili conseguenze dei propri errori.

Nel viaggio del conte Ciano bisogna prima di tutto scorgere una manifestazione spontanea e naturalissima di quella solidarietà che unisce due paesi, che hanno tanti interessi comuni e complementari, che trovano il loro fondamento nella storia, nella cultura, nella stessa nobiltà della razza; in quella solidarietà che gli avvenimenti di questi ultimi anni hanno grandemente avvalorato e definitivamente consacrato. La difesa contro il pericolo bolscevico, che minacciava di propagarsi nel Mediterraneo, insidiando la stessa civiltà occidentale, ha indubbiamente segnato un momento s0lenne nelle relazioni fra i due popoli che nessuna vicenda diplomatica, nessun aggiramento di posizioni riuscirà mai, non che a cancellare, soltanto ad attenuare. Di fronte al pericolo mortale la Spagna ha ritrovato se stessa, è ritornata alla propria augusta tradizione e in un sussulto di eroismo liberatore, ha riacquistato la piena coscienza del proprio onore, della propria missione nel mondo. È questo il «fatto nuovo» che solleva dubbi e inquietudini nel mondo franco-inglese; abituato a considerare la Spagna come una specie di dominio, come una specie di protettorato tagliato fuori dalla storia moderna. Nel recente messaggio al Consiglio nazionale della Falange, il generale Franco ha dichiarato esplicitamente che sono tramontati per sempre i tempi in cui certe grandi Potenze potevano trattare dei grandi paesi europei «coi sistemi di una economia coloniale». n Queste cose in Francia e in Inghilterra si sanno perfettamente, donde il preoccu-

pante quesito dell’orientamento della nuova Spagna nelle relazioni internazionali: se, in altre parole, essa seguirà una politica di raccoglimento e di autonomia, oppure se

&

Eppure non si tratta di un quesito difficile, dato che la Spagna ha aderito al Patto anticomunista, logica e naturale conseguenza di un orientamento ideale, di un indirizzo generale che influisce su tutta la sua attività, sia nei rapporti interni, sia in quelli

internazionali. Negli uni e,negli altri la nuova Spagna si è liberata per sempre da

ogni nefasta influenza francese e inglese, dalle superate concezioni. Gti portava

ad essere un cliente delle vicine plutocrazie, ed accettare come una fatalità la rinunzi: ualsiasi politica di prestigio. 3 mora

quella che siasi alleanza dichiarata e definisce di per sé, in termini irrevocabili, È dei Fi non essere la sua politica di domani nei co fronti

sarà e non potrà Potenze, che rappresentano due diverse concezioni dell'equilibrio europeo. Fuori el: l'Asse o dentro l'Asse, è chiaro che gli interessi della Spagna coincidono TSO

revisionismo, che trova nell'Italia e nella Germania i più decisi fautori e

rivolgendosi al conte Ciano — interessa un'Italia forte e poderosa, a voi interessa una Spagna forte e poderosa. Questa è la formula della nostra amicizia ».

Non meno esplicito ed eloquente è stato il conte Ciano nel vibrato discorso col quale ha consegnato alla Spagna rinnovata la statua di Augusto donata dal Duce a perenne ricordo ed a perenne esaltazione di una tradizione millenaria. « Nell'onorare la memoria di Augusto, la Spagna, al pari dell'Italia esalta quei valori della romanità

IL TRIONFALE VIAGGIO DEL CONTE CIANO IN SPAGNA

aderirà apertamente all'alleanza italo-germanica.

dare alla Spagna quella posizione che Je compete in nome della giustizia, dei diritti storici della stessa geografia. « A noi — ha dichiarato a Tarragona Serrano Sufier

che potrà

che in un mondo

corrotto dal materialismo

e dalla demagogia,

appaiono

come la salvaguardia sicura dei popoli e la forza degli Stati: sono le virtù di disciplina, di combattività, di sacrificio che sorgono da un senso vigoroso del dovere e da un'austera concezione della vita. Qui tutto parla di romanità: le sue vestigia sono presenti non solamente nei monumenti di una civiltà che ha edificato per i secoli quasi a testimoniare la perennità della sua forza creatrice, ma sono soprattutto evidenti nella vostra lingua, nei vostri costumi, nei vostri ideali, nella vita stessa della vostra coscienza. Questo mare Mediterraneo, che vide fiorire sulle sue sponde le più grandi civiltà, che fu al tempo stesso, per un fatale destino, il teatro dei più formidabili urti di popoli, di civiltà e di Imperi, unisce e unirà sempre più nel futuro le due grandi Nazioni fasciste nella difesa di quei principii che costituiscono il loro patrimonio comune, L'italiano che giunge fra voi non si sente straniero: la natura e la storia hanno creato tra i nostri due popoli un'affinità di aspetti e di sentimenti che sembra già di per sé significare un comune destino. È per questo che la lotta che ha affratellato sul campo dell'onore i combattenti spagnoli e italiani non è un episodio occasionale della vita di due popoli, ma attesta e riafferma una solidarietà che il sangue ha cementato e che è divenuta intangibile. I legionari italiani, nell’accorrere sotto le bandiere di Franco e stroncare l’ultimo tentativo barbarico di sovvertire l'ordine europeo, hanno obbedito ad un imperativo della loro storia». Mai rievocazione storica fu più opportuna e più felice, La conformazione del mondo mediterraneo è tale che, in virtù di una irresistibile fatalità fisica prima ancora che politica, Roma ha dovuto sempre difendersi dall'insidia orientale sul suo fianco ad occidente, sull'estremo limite delle Colonne d'Ercole. Sulle coste spagnole, avidamente tentate dalla penetrazione fenicia e cartaginese, Roma affrontò i primi decisivi cimenti marinari e il genio strategico di Scipione ebbe la sua prima consacrazione a Cadice, Fu per virtù sua che la Spagna fu liberata dall’oppressione punica, Quali profondi e persistenti collegamenti condizionano la sicurezza di Roma nel Mediterraneo alla incolumità da qualsiasi penetrazione orientale ad occidente? Altre volte, nel corso della nostra laboriosa storia, l'Asia, che tenta istintivamente l'accerchiamento dell'Europa, è stata debellata ad occidente. Quando, riprendendo il sogno temerario cheipersiani, re dei re, erano stati incapaci di tradurre in atto nel sesto secolo a. C., il Califfato si diede a ripercorrere, nell’ottavo secolo, gli itinerari spagnoli di Annibale, fu ad occidente che si decisero le sorti della civiltà europea. Le conseguenze furono incalcolabili. Fu da allora la civiltà cristiana nel Mediterraneo acquistò una tale potenza, che tutto il mondocheeuropeo ne fu formato e disci. plinato. E non soltanto il mondo europeo, perché fu quella liberazione dell'estremo occidente dalla pressione siriaca, continuatasi tenacemente per secoli, che preparò la futura prodigiosa espansione della civiltà cristiana oltre mare. ® ispirandosi a questi augusti precedenti storici, elementi essenziali del

suo genio e della sua stessa vita, che l'Italia non avverte affatto la necessità di esercitare una qualsiasi «pressione», come amano scrivere i giornali franco-inglesi, per indurre la Spagna ad una vera e propria alleanza. L'Italia Spagna sanno perfettamente di poter contare in ogni momento sulla reciprocità die laun'amicizia, che trova il suo fondamento nella similarità delle concezioni politiche, nella lotta contro il bolscevismo, nel sangue insieme versato nella guerra liberatrice. Forse che fu necessaria un'al: leanza, furono necessari dei patti scritti e firmati, perché i volontari italiani sero in Spagna a difendere le posizioni e l'avvenire stesso della civiltà? accorrese Immaginare che l'Italia possa comunque esercitare una qualsiasi Spagna quasi per regolare in una partita di dare e di avere il «prezzopressione sulla del sangue» significa non intendere nulla di quell’idealismo che contrassegna le relazioni fra i que paesi, di quella politica nuova che si richiama alla tradizione e alla storia e che pare veramente inintelligibile ai banchieri dell'accerchia mento, ai demagoghi del Fronte popolare. Quale sia il profondo sentimento della nuova Spagna si vede chia ramente nel messaggio di saluto al conte dettato da Serrano Sufier, che esalta con parole di alta e commossa eloquenza Ciano il sacrificio e disinteressato» dei volontari italiani caduti in terra di Spagna. Questo disinteresse trovò le più alte nei discorsi del Duce che fino dai primi giorni proclamò assoluto rispetto, definizioni dei diritti e delle prerogative inalienabili della nuova Spagna. da parte — dell’Italia, sono parole di Serrano —. che il Ministro dell'Italia fascista raccoglie«Oggi la nostra amicizia, esprimiamo laSufie, nostra gratitudine per quanto faceste durante la dura prova della guerra. La gratitudine maggiore perché solamente potevano essere amici della Spagna coloro che desideranoè come la propria la grandezza della Spagna». Non v'è nessuna ragione di mutare in qualsiasi modo un simile atteggiamento, che risponde identica concezione della vita e dell'onore. È probabile che sia proprio questo adcheunaallarma democrazie plutocratiche, che vedono perduta per sempre una posizione di larvato lecomando che la nuova coscienza spagnola respinge all'unanimità. Qualunque qualunque la loro immediata finalità, le forze nuove della vita sia la loro origine, sono portate, per nesessità di cose, a schierarsi contro un vecchio.mondo

in decomposizione. Le resta: zione della Spagna segna un momento nell'emancipazione del ropeo dall'egemonia britannica, Quella saliente francese è oramai un ricordo; continente eu. SPECTATOR


ESTR per raggiungere in volo Gaeta - Qui sopra a è partito dall’idroscalo di Ostia diplomatici e di alti ufficiali Il Conte Ciano, che nel suo viaggio in Spagna è accompagnato da una missione compostaMackdi censen Il Ministro italiano degli Esterir accompagnato da e all'’ambasciatore spagnolo Garcia Conde. - Sotto: Ciano germanico Ciano al suo arrivo all’idroscalo assieme all'ambasciatore sinistra, S. s. E.E s'intrattiene con l'ambasciatore di Spagna Conte il Barcellona a porterà lo che dell'incrociatore tolda sulla destra: a sopra Qui o n Suo ATTO ragento di Savola n. na Gaeta. - A bordo dell’« Eugenio di Savoia » în della VII Divisione poco prima combatterono di lasciare le per acquela di Roma, S. E. Garcia Conde. — A destra, sopra e sotto | cacciatorpediniere di scorta agli incrociatori, liberazione della Spagna dal giogo rosso. vista delle Baleari dove, con rito solenne, una corona d'alloro è stata gettata in mare pper onorare i Caduti Legionari che

dui 7

"PULSE

pr

:

VENI

Tera atti La

n È)


Di Pa

44444.



Jenio di Savoia - Qui sopra Ministri di ra i ministri Jordana e Suîier, al bi della Falange, sfilan


È

|

Ì

; |

Un rito di romanità si è svolto a Tarragona nei primi giorni del viaggio in Spagna del Conte Ciano. La statua di Augusto donata dal Duce e che nei tristi giorni della dominazione comunista i « rossi » avevano relegato in una cantina, è tornata superba sul suo piedestallo. IL Ministro Ciano, accompagnato da Serrano Suner ha proceduto allo scoprimento. - In questa pagina vediamo, qui sopra, il Conte Ciano mentre parla, dopo lo scoprimento della statua. - In alto: il Conte Ciano, il Ministro degli Esteri spagnolo Serrano Sutier @ le autorità presso la statua di Augusto.


compreso,

atterriscono all'idea di arde afigeliche in perpetuità. Dio è grande, e in

Paradiso provvederà anche all'udito di coloro che, come la moglie dell'astronomo, non sopportano i concerti troppo continuati. Come lei, per non ridurci alla condi. zione di troppo soffrire del « pizzicato » inestinguibile, ci metterà semplicemente in condizione di non sentirlo. In fondo, se ci pensate, potrebbe anche essere il premio, il privilegio di chi non regge ai troppi strimpellatori di sciocchezze che. sì sentono sulla terra: la sordità.

IL BENEFATTORE CASTIGATO. — Noi, di solito, carezziamo i nostri gatti ladroni per il verso del pelo, facendo e dicendo loro tutte le cose più tenere; quelle che, senza dubbio, essi non s'aspetterebbero di ricevere in cambio dei loro misfatti: tant'è vero che, sotto le nostre allisciature e svenevolezze, fanno quegli occhi di

compassione che sapete, ridendo sotto sotto i baffi da brigante. Da parte nostra, poi,

noi ci scusiamo di trattarli a quella dolce ma illogica maniera, pensando che il gatto è ladro e ingrato dalla nascita, e che occorre lasciarlo vivere a modo suo. x così seguitiamo a carezzarlo, anche quando egli arraffa la polpetta o mangia il camarino. Povero micio! È forse colpa sua, se natura l'ha provvisto di unghie lunghe

e di coscienza corta? Bisogna prenderlo com'è, e trattarlo bene anche quando ci tratta molto male. Come le regole non fanno che produrre eccezioni (strane figliolanze degeneri di madri sempre savie!) ecco qua un caso assolutamente inverso e sbalorditivo: quello del gatto

chiamato

Marcotel

che

ha fatto

vincere

un

milione,

per

mezzo

di una

car-

tella intestata al nome suo, alla fruttivendola Nina Savescu di Bucarest, ma che finì, portato in trionfo nella piazza grande della città, per uscire letteralmente spelacchiato dalle mani delle belle bucarestine, ciascuna delle quali avrebbe voluto con-

servarne un pelo per ricordo! Il quale contegno, diciamo ben forte che ci sentano anche

in

Romania,

è veramente

assai

strano

verso

l’elargitore

d'un

milione,

La classica ingratitudine dei gatti è dunque superata da quella degli uomini — li assassini omini, come diceva Leonardo. Per una volta che il micio di casa, anziché aggranfiare il canarino, regala un capitale, noi lo lisciamo più per il suo verso, non

S. E. Dino Grandi, ambasciatore d'Italia a Londra, che è stato ora chiamato dal Duce a reggere il dicastero della Giustizia. Fascista della prima ora, Dino Grandi è uno degli uomini più dotati emersi dalla Rivoluzione del '22 e pertanto su iui è caduta la scelta del Duce per l'assegnazione dell'importante carica dalla quale Arrigo Solmi ha chiesto di essere esonerato.

gli strotiniamo

più

mandolo

con

blandi

stupidità

ed

un

il naso

mugoli

sul

naso,

e teneri

non

nomi;

lo stringiamo

ma

per

tutto

più

al

nostro

ringraziamento

seno

chia-

del gruzzolo

che ci regala, lo portiamo in trionfo — il che, dal punto di vista dei felini, è già una incomodo

e

rimbalzandocelo

dall'una

all'altra

mano,

senza

un

riguardo, senza uno scrupolo, senza una vergogna, gli andiamo strappando ad uno ad uno i peli del corpo, come una volta si faceva soltanto con rati castighi coram populo. Chi non lo vede il povero micio

le streghe negli effefilantropico, là nella

piazza di Bucarest, tra le megere urlone, depilato, massacrato, nudo, brutto, ridicolo;

OSSERVATORIO A

farcelo sapere; e poiché l’uomo è diffidente con tutti i suoi simili, eccettuato

solante vista di Dio. Ma se conoscevamo le eterne cose da vedere, ignoravamo quelle dunque premiato

il nostro

udito, nell’al di là? Quel

«suon dell’arpe angeliche »annunziatoci dai martiri del Poliuto era troppo generico, dilettosità che lo strumento

davidico acquista alla distanza, anche

troppo poco promettente. Sapete voi che significhi un concerto d’arpe continuato, non

dico per l'eternità, ma per tre ore soltanto? Ecco un tormento che Mirbeau non ha pensato di comprendere fra i tanti altri, di cinese raffinatezza, noverati nel suo

Jardin des supplices, ma del quale io arriverei a darvi un'idea, ricordandovi le esi-

bizioni d'un vecchio arpista ch'era ancora in giro per Milano una trentina d'anni fa: esibizioni a cui io dovetti, in quell'età ventenne fragilmente esposta a tanti pe-

ricoli, la perdita più grave e più colpevole: quella della fede. L’arpista, purtroppo, mera vicino di stanza in un albergo di povera gente, dove già m'ero ridotto, uscendo

di casa mia, con molta tristezza; e come egli andava provando, a tutte le ore del giorno e della notte; il suo tetro arnese, l’inesorabile

strimpellìo

finì per

diventare

una persecuzione spaventosa: la pena, lo strazio e lo spasimo di tutta la mia vita, bisognosa invece di tanta letizia e di tanto conforto. E fini, ripeto, per togliermi la voglia di meritare il paradiso: talmente m'accorò il pensiero che le arpe angeliche, lassù,

dàlli

e dàlli non

avrebbero

ottenuto

un effetto

diverso.

Per quali mai tramiti inopinati si può dunque avere sulla terra il salvataggio, op-

pure la dannazione di un’anima! A me l’ateismo giunse con l’aria, orecchiata almeno un milione di volte, delle Campane di Corneville:

«Là sul battello... » ch'era il pezzo preferito, per non dire esclusivo, del vecchio bardo. Satana m'arrivò sull’ali d'un arpeggio, e con la visione apocalittica dello stesso arpeggio ripetuto, a premio della mia buona condotta, non più milioni, ma miliardi di volte, in un tempo e în un martòro senza fine. Aveva il vecchione un barbone fluviale, una bisunta cappa da pellegrino, e delle ciocie a sbrendoli che mi mandavano il loro odore anche attraverso le pareti. Né so perché gli fosse così caro quell’unico, sempiterno motivo saltecchiante da mane a sera sulle corde rugginose del suo strumentone. S'egli fosse mandato dal diavolo, per screditare fra i terrestri le divine delizie non potrei diri ma ho poi saputo che morì nell'incendio d'un cascinale, dov'era riparato a dormire in uno dei tanti vagabondaggi: e quel glin-glin di corde pizzicate si perde da allora,

nella mia mente, in un contrappunto di vampe infernali, così da impedirmi di con-

siderare, ormai, l’arpeggio come pertinente alle orchestre dei cieli. È radiali, Ma ecco gli astronomi confermare, in base a certi echi raccolti dalle onde proprio e di provenienza indubbiamente stellare, che la musica degli astri dev'essere di e estrose strappate di probabilità, tutta con quindi, fatta arpe: di musica una che alla pizzicati arguti come l'arietta delle Campane di Corneville, La notizia, oggi minaccia fede l’età avanzata ha potuto ravvicinarmi, torna a funestarmi con un'altra spiesolenne, e bisunto sopra, là anche d'eresia. C'è dunque pericolo di ritrovarlo vale non meritarla, tato ed immortale, il vecchio delle ciocie? Oh, ma allora tanto sono le esultanze degli l'alta: sede dei beati! Pandoro, nèttare e glin-glin: se questel'acqua fresca e i concerti eletti, preferisco rimanere fra i reprobi col pan di segala, Moreno col suo «tango di dell'Eiar, compreso magari il Trio Lescano, o il tenore passion »! ma una musica vera e proL'armonia delle sfere non è, dunque, un modo di dire: senza programmi, senza da pria, col suo ritmo e col suo motivo: solo che si esegue d'intervallo. I mistici del ritti d'autore, e, purtroppo, senza neppure cinque minuti dolcissima: ed c Trecento avevano già supposto che i pianeti ne producesseroattiuna trasognati in cura negli ascoltare, ad forse quella che gli angeli si fermano incantato, giurava, Ferrara, di sapiente pingono i frescatori. Bongiovanni, venerato ultimi dieci annidi vita al sommo di sentirla anche lui: tanto che consumò gli orecchi al loro ce una torre tutta recinta d'acque, gli occhi intenti alle stelle, gliil cibo. che, Parola mortale carillon. Ogni domenica la mogliera saliva a portargli daun se sorda alla. voce degli astri .non meno che a quella della coscienza, eunirritata po' troppo sli senza coniugale che, pur essendo giustificatissima, si prolungava

Oun'al na epvide le stelle rompei an slai.L’astronomo

di fuoco!

jettatori

a quest'ora egli

che cogli astronomi, noi li abbiamo sempre creduti sulla parola, Già sapevamo, quindi, tutto ciò che attende i nostri occhi mortali al di là di quei milioni d’anni-luce che ci separano dalla rosa dantesca, dal « supremo Empiro », dalla conda sentire. Che cosa avrebbe

invano

gli occhi

gattoni,

L SUON DELL’ARPE ANGELICHE. — Quello che ci sarà da vedere in Paradiso, cioè nel più alto dei cieli, gli astronomi si sono sempre ingegnati di

e, data la scarsa

alternante

it ernl retor e.

, e zitto. Emorì nella

a guizzi Tanto

di spasimo strazio,

e traditori,

nati

miagoli

di disperazione?

per

avere

portato

solo

per

traversare

tortuna!

E

Fosse

la strada

la coda nato

grossa!

uno

e rubare

di

È

quei

la bistecca,

riposerebbe sulla spalla di una chiromante, o d'un becchino, lix

sciandosi in pace i baffi da masnadiero. Invece è nato generoso, e gli tocca il martirio. Atroce sorte: benché non si tratti proprio d’una sorte nuova. Quel Leonardo, appunto, che già mi capitò di menzionare, nella vertiginosa incombenza di quell'esposizione milanese che tutta Italia, che tutto il mondo dovrebbe

visitare in pellegrinaggio; quel Leonardo cui oggi è toccato, fra gli alberi del Parco, il vero monumento; quel Leonardo che l’amico ingegnere Uccelli, zelante or. «favole »brevi, ma succosissime, atte a dimostrare la sconoscenza degli assassini dinatore e illustratore della Mos'ra, sì bene avvia a conoscere e riconoscere, ha due omini

nei

riguardi

dei

loro

benefattori.

L'una,

intitolata

«Il

Fico»,

sta

in

quattro

righe: «Il fico stando senza frutti, nessuno lo riguardava; ma volendo, col fare essi frutti, essere laudato dalli omini, fu da quelli piegato e rotto », E l’altra, «Il Noces,

addirittura in de' sua frutti,

tre: «Il noce, mostrando sopra una strada ai viandanti la ricchezza ogni omo lo lapidava ». Anche in questa amarissima moralità, insom-

ma, Leonardo fu precursore, precedendo di cinque secoli il gatto bucarestinio. Siate

alberi sterili, 0 bestie grifagne: il prossimo vi rispetterà. Spargete dei frutti; regalate dei milioni: e vi lascieranno lapidati e spelacchiati. Ora giudica tu, lettore miò

se ti convenga essere egoista e ben voluto, oppure benefico e «rotto».In verità io non

vorrei

ADDIO,

la tua

cattiveria;

BRESCIANI,

però

non

vorrei

Quello

che

Archimede

neppure

la tua

Bresciani

infelicità. da

Gazzoldo

(era

la sua

ambizione, legittima ed ingenua, il nome così allungato: lasciamogliela anche da morto!) valesse come pittore al cospetto della posterità, non so né mi curo di sapere,

La critica vale fin che si è vivi: oltre la fossa se ne incarica il tempo, e gli uomini

possono rassegnarsi a tacere. Ma Bresciani, agli miei, era soprattutto un genti luomo: € questo a me pare cosa rara, rarissima, occhi anche più d'un pittore di genio. Per l'ineremento

del genio,

al postutto,

Gentiluomo

egli era

d'istinto,

esiste

in Italia un

istituto

accademico.

della gentilezza, ch'io mi sappia, un'Accademia ancora non c'è, nella

grazia

Fer quello

dell'animo

e dei modi, e non già perché si compiacesse, tra il nome prolungato e il vestito sceltissimo, di qualche parata vanitosa. Anima immacolata fra tutte, la sua alla nobiltà delle apparenza: & non si accorgeva neppure di avere di dentro tendeva quella che ambiva mostrare di tuuri, una signorilità essenziale, fatta di rispetto, di riserbo, di pudore, di candore, e non fiore all'occhiello o di palco alla Scala, Quella distinzione che gli premeva tanto, già stavadi nel sentimento nascosto anziché nella pubblicata magnificenza: nessuno si adontava di questa conoscendo quello; nessuno trovava grottesco, e-infatti e neppure stonato, che il gran signore dal capo eretto e dal-profilo da-medaglia fosse nato falegname, Si è sempre sorriso; non si è mai riso di lui. La sua smania delle mani nette era una ossessione, non un'ostentazione. Si capiva che volevano essere così monde, per effetto d’un vero bisogno di tersità ch'era

in lui, arte e persona, casa e vestito, costume e pensiero. Lo conoscevo da ragazzo, e posso testimoniarlo più di tutti e prima di tutti, lo non l'ho mai sentito, in trentasette anni, né

né sopportare una parola che fosse blasfemo, lubricità, calunnia, vituperio.profiunziare Anche la semplice maldicenza, che

pure fra artisti è un'abitudine quanto la pipa, lo confondeva, lo imbrogliava: come una ragnatela negli occhi! Non

non

l'ho mai

visto

sputare

l'ho mai sentito raccontare una storiella oscena:

per terra,

come

vent'anni, lo sanno tutti, egli non ammetteva che alcuna prima della Scala o del Manzoni avvenisse la sua presenza; e pare accertato altresì, ch'egli facesse pure qualche debito persenza soddisfare una velleità, che in lui era necessità urgente ed assoluta. Ma che vuol dire? ha chiesto, a ‘tale scopo, qualche lira al prossimo, ha però saputo, da parte sua, S'egli digiunare tante e tante volte, pur di essere là, con le sue scarpe lustre sua gardenia all'occhiello, per la novità di Rovetta o di Zandonai! E quante notti e —la ora dirlo, Bresciani — t'ho scoperto in frac nella latteria della Genoveffa, a nutriti posso d'un sorbetto dopo tre ore di poltrona in prima fila! Va, Archimede mio: tu eri davvero un innocente. E il bic

sogno della

A

vita gentile, purificata e fiorita, era naturale in te come

il respiro;

serviva soltanto alla tua piccola ambizione, ma anche alla tua grande clemenza. Un ricordo. Agonizzava in: Sanatorio un nostro amico, pittore Silvano Stella giusto una trentina d’anni fa: e bisognava andarlo il a giovine trovare in cima a un ripido monte, provvisto da ‘un'opportuna funicolare.

Tu le avevi, giuste giuste, le due lire della funicolare: ma preferisti comperare, tuo compagno d'arte che moriva, due lire di rose, E la montagna la facesti tuttapela;piedi: e arrivasti lassù, ansante, sgoeciolante, vincendo per una volta l’onta del sudore plebeo, le tue braccia aperte all'amicizia, ma col tuo gran mazzo di fiori in'mano. Oramaio con dalla mia me. moria lontana, una di quelle rose benedette, e la getto alla tuariprendo aperta; o Atchio mede, o Archimede Bresciani, o Archimede Brosciani da Gazzoldo, fossa perché rigermini nel dortino. nome,cilamangni tuo e per sempre, bosa:a ricordare

quella

signoria tua sign

che

veramente

MARCO

fu

nel tuo

RAMPERTI

©


AVVENIMENTI DELLA SETTIMANA

Durante il suo soggiorno berlinese, la consorte del Primo Ministro bulgaro Kiosseivanov, è stata anche ospite nella residenza di Hermann Goering: la vediamo, qui sopra, mentre ammira la piccola Edda, figlia del Feldmaresciallo.

Qui sopra: il nuovo Patriarca romeno Nicodim Munteano, successore del defunto Miron Christa, a colloquio con Re Carol dopo la cerimonia dell'insediamento, - A destra: il Ministro della Cultura Popolare S. E. Alfieri presiede @ Milano, nella sede del Circolo della Stamemblea del lombardo dei giornalisti presenti oltre. centocinquanta giornalisti e tutti i direttori dei giornali milanesi e della provincia. - Sotto: la Presidenza della Camera dei ‘Fasci e delle Corporazioni, nel Cimitero della Purificazione di Livorno, mentre si reca a' rendere reverente omaggio alla tomba di Costanzo Ciano.

Interessamento di autorità e personalità alle realizzazioni di i di Milano. - Dall'alto in basso: il Federale Rino Parenti în visita agli stabilimenti. - I professori Maiorana e Carrelli delle Università di Bologna e di Napoli nel Laboratorio tubi a raggi catodici. - S. E. Benni al Padi» glione della Televisione alla Mostra delle Invenzioni


Il Sultano dell'Aussa, Mohamed Jaio. ha avuto l'onore di essere ricevuto dal Duce a Palaz Come premio della fedeltà sua © delle tribîì dancale Mohamed Jaio aveva chiesto di pot Fondatore dell'Impero. Il lesiderio è stato eppagato e il Sultano dell'A; è stato ammesso alla pre. del Duce al quale egli ha rivolto ‘Qui sopra: il Sultano dell’A siste al cambio della guardia a Palazzo Venezia. di- Indevozione. alto: ll -Duce SE. Teruzzi, il Sultano dell'Aussa e ì personaggi del seguito, a Palazzo Venezia,


La sera del ventinove giugno ultimo scorso, ricorrendo la festa di San Pietro, Patrono di Roma, i romani per la prima volta hanno veduto il loro massimo tempio illuminato con il nuovo sistema della luce indiretta. La grande cupola e la facciata, che nell'occasione erano xpparse in passato ornate di fiaccole, hanno offerto questa volta un quadro di rara e suggestiva bellezza. Sulla pietra vetusta, patinata dal tempo, i riflettori, abilmente nascosti, hanno disteso un velo magico di luce. La fotografia ci mostra la facciata della chiesa nella nuova illuminazione. (Foto Sciamanna - Roma)


f

Pat

Lioni | 50 cirealto

ora SR

SETTIMANA

a

DA SA

AZZURRA

IL IV RADUNO AEREO DEL LITTORIO

SPA:

EN PLS

US III

BA ASA

anno inizio il giorno 16 sull'aeroporto Miramare di Rimini le prove per l'ammissione dei concorrenti al IV Raduno aviatorio del Littorio, la più importante competizione sportiva internazionale organizzata dalla Reale Unione Nazionale Aeronautica. Il Raduno, al quale prenderanno parte circa una cinquantina di aeroplani italiani e stranieri, si concluderà nel cielo del Lido di Venezia doH

menica 23 luglio con una gara di velocità. Il regolamento. del Raduno, congegnato in base alle

ti

esperienze di altre tre manifestazioni del genere, è stato ridotto alla massima semplicità possibile, tanto se 4a (fi che anche i profani potranno seguire lo sviluppo di tutta la competizione rendendosi perfettamente conto sia del suo meccanismo, sia degli scopi sportivi e proP 7 pagandistici che gli organizzatori si sono prefissi. ci RIN 4 : ERE Oltre alle prove di ammissione, che hanno lo scopo @ NES di definire la potenza motrice degli apparecchi, di vevificare gli strumenti di bordo e le attrezzature di sicurezza, di valutare le capacità di di velocità, che si svolgerà domenica prossima sul circuito nezia) - Meolo - San Cipriano - San Nicolò. Sono poco più rn carico e l'attitudine al decollo, i piloti dovranno eseguire prove di atterraggio sorvoSai d lando un ostacolo alto dieci metri e fermandosi nel più breve spazio possibile. volte. L'ordine di arrivo dei concorrenti al traguardo: finale di. San: Nicolò sti senz'altro la graduatoria, Il pubblico. potrà così seguire continuamente Il regolamento prescrive una prova facoltativa di volo notturno con partenza da lo. svolge appassionante della contesa come se si trattasse di una gara automobilistica. Natur: Forli e arrivo a Rimini. La prova è facoltativa perché, logicamente, non si può prepoi che gli aeroplani non possono essere divisi per categoriafa ini base alla tendere che tutti i piloti turisti sappiano compiere decolli voli e atterraggi di notte mente, Ù s notlindrata motrice, sarà stato necessario sottoporli a prove tecniche e di volo p e che gli apparecchi da turismo siano tutti muniti dei dispositivi per l'atterraggio un certo turno, Ad ogni modo, chi supererà felicemente questa prova guadagneràminuto alla numero di punti che gli permetteranno di ayvantaggiarsi di qualche partenza dall'aeroporto di Venezia per-la gara finale di velocità. La prova di volo notturno sarà certamente quella che in Romagna sarà seguita con maggiore interesse, dato di un: gran numero di aeroplani che atterrano

che non è di tutti i giorni lo spettacolo a di nottetempo in una suggestiva cornice di segnalazioni luminose. Dopo il collaudo delle doti di pilotaggio dei concorrenti, ci sarà una gara di econo- Rimini. Durante questo mia sul percorso Rimini - Falconara - S. Marino - Ravenna con il massimo al macchina la rendere volo il pilota dovrà dimostrare di saper far

minimo

di carburante.

via per Firenze e per

il nord, fino ad Asiago (noto

| son

una

tre

trerani

nostri aviatori sportivi, i Song;non di assi e di note aviatrici, piloti e apparecchi tedeschi, Talento Questo non è luogo per considerazioni o apprezzamenti: sulle

degli: apparenti e del moteeli DELreti Docate ini cen!

traverso Bologna. Tutto, come di

2 ca. inuto di più: sarebbe la più appassionante per il' pubblico e fors'anche per-i piloti: la gara ara

caratteristi@hépu. tecnihe

passa


L'ITALIA

ALL'ESPOSIZIONE

MONDIALE

DI NUOVA

YORK

L'Italia fascista partecipa all'Esposizione mondiale di Nuova York, organizzata a celebrazione del 150° anniversario della costituzione del Governo degli Stati Uniti, con un Salone d’Onore nel Padiglione delle Nazioni e con un Padiglione Nazionale. Entrambi hanno suscitato un'attenzione e una unanimità di consensi davvero superiori ad ogni più lieta previsione e segnato una nuova superba affermazione del prestigio italiano in terra straniera. Una folla imponente visita giornalmente il padiglione italiano, cui ha decretato il più schieti e lusinghiero successo, e s'interessa vivamente ai capolavori dell'arte antica e moderna espostivi, allé reali: izioni del Regime e ai prodotti della tecnica e dell'industria italiane. - In alto vediamo le imponenti, sobrie ed eleganti linee architettoniche del Padiglione Italiano costruito su progetto dell’arch. Michele Busiri-Vici. A sinistra: una delle statue poste nella grande corsia centrale del padiglione. - Sotto: un aspetto di una delle sale nelle quali è stata ordinata, dal prof. Giovanni Guerrini, la Mostra delle Opere del Regime.



Sopra, da sinistra a destra: «Tuareg » dello scultore Vittorio di Colbertaldo, e l'ingresso della Sezione dedicata all'Impero e al Genio italiano. - Sotto: particolare di una sala dedicata alla Mostra delle Opere del Regime,

La Mostra di Marconi, nella quale figurano esposti i cimeli in possesso del marchese Solari e quelli presentati dalla Regia Marina: il busto è opera dello scultore Roscioli che lo eseguì dal vero. Sotto: un settore della sala nella quale è stata ordinata la Mostra dell’Abbigliamento.


|

IL SOGNO Romanzo di FRANCESCO

DEL CAVALIERE

SAPORI

Disegni di DUILIO.

CAMBELLOTTI

RIASSUNTO, DELLE PUNTATE PRECEDENTI. - Isabella, figlia di Diletta guardarobiera di casa Savelli, ritorna dal collegio e'dopo una visita al palaz: cipi, raggiunge insieme alla madre, a Flaminio, donna Ita: dal Massimo riceve. poi l'incarico riordinare la pinacoteca qui dono cerche rinviene nascosto in un armadio Rignano a muro un quadro ormai dimenticatoprincipe che non si trovava più: «Il Sogno di del Cavaliere »,attribuito a e Raffaello, Isabella Val spinge Pierleone, figlio di Massimo che le compagnie dissipate hanno distolto dag? li studi e dalla famiglia, il quale aveva pensato di far della fanciulla la facile preda che il matrimonio di donna Lavinia, anch'essa di una passeggera avventura; frattanto trova conferma la noti: figlia di Massimo, felicemente riuscito. I dispiaceri familiari affliggono molto il principe, il quale rice un conforto dalla compagnia degli inseparabili amici Vatturi e Laurana.non A siatrovare Isabella in pinacoteca viene spesso una sua amica, la contessa Cristina Men della quale si innamora il ‘chio Duca di Poli. Donna Lavinia entra in un convento di carmelitane “gi appresta a diventare una religiosa ma prima vuole visitare loi luoghi di Cristo: al ritorno, il principe si convince che hon può opporsi alla SnIatianE della figlia di prendere il velo: L'avvenimento fa sì che Isabella si sentadellapiù Passione ina a Mass questi, nel ‘giorno del compleanno della fanciulla, la conduce a di. stribuire ai poveri del danaro e quindi la fa partecipare al ri imento offerto alla figlioceia Mariafranca.

Essa notò che il pittore aveva una brutta giornata. Che tipo muteX III vole! A volte era così sicuro e padrone di sé, da sentirsi lui il principe; altrimenti, e più spesso, stava a disagio come una tartaruga coricata sul dorso. Alto, forte, con le mani insidiate dall'artrite, Andrea Gallotti rimaneva in piedi volentieri. Ad Alice dava un senso di noia, come uno che stia lì lì per andarsene e non trovi la via dell'uscio. Il viso pallido e scabro, la barba tondeggiante, e un certo aggrottamento dello sguardo lo facevano assomigliare, in maniera saltuaria e vaga, a Giuseppe Mazzini, S'arrabbiava per. niente. «Cercansi oppositori » avrebbe. potuto esser benissimo il suo motto. 1 Massimo ricordò l’ultima visita di Medardo Rosso, il quale aveva parlato per più di tre ore su l'opportunità che la scultura. debba esser guardata da una e non da più parti. Il «girare intorno» alle figure modellate e scolpite lo rendeva furioso. — Niente affatto, — lo interruppe l’amico, — non sono d'accordo con Medardo Rosso, io, La scultura, la vera scultura è fatta per. esser veduta da tutte le parti È Con mossa repentina Sergio Laurana chiese una tazza di caffè, quasi fosse in casa propria. Sorbita la nera bevanda senza zucchero, eccolo avviato a vogare nel fiume d'una parlantina scoccante. Isabella rimase seduta tra gli artisti. Ed egli disse che il di lei volto «pareva irradiasse luce sul gruppo». Chinate spesso, quasi a favorir la comprensione e la meditazione, le palpebre d'Isabella lasciavano infatti trasparire, con vaporosi barbagli, la fluida acutezza dello sguardo. Anche abbassate, manovravano, nonostante indicassero una soggetta reverenza, gli sguardi e le parole dei convenuti. I quali si volgevano a lei come al vertice d'una figura geometrica, che variava lati e dimensioni a seconda del posto che essa occupava. i ? — Adoro i panorami, proclamò il pittore quasi volesse imporre agli altri le sue impressioni sull’ultima'e Biennale d'arte» a Venezia; ma quando sono sorprendenti Ne rammento qualcuna, degli anni passati, che dimostrava una varietà, un lievito di audaci proporzioni e capricci, Incalzava esagerando: | — Parlo della pittura, s'intende. Ma adesso! Cammini per quelle monotone sale senza provare il desiderio di fermarti. Tiri via; e perché? Perché vedi una distesa squallida, che sa d’impagliatura e d’anatomia. Che soggetti, che roba! E poi, manca l’aria in quella pittura. E la pittura non bisogna vederla soltanto; vorrei dire che isogna

anche

respirarla.

pi

È

CORSE patta conto che sarebbe stato importuno interromper quegli sfoghi

aggressivi, Era la ginnastica di Sergio Laurana. Maper fortuna ne dava saggio di rado. Toccava.a lui fermarsi; o mutare bersaglio. Difatti si volse al Vatturi, quasi e n era Se continui così, diventerai pesante come un pachiderma. — Ma no, ti sbagli, questa volta. Sono ancora un fuscellino rispetto a quell’

mericano, Johnny Webb, che a tre anni pesava centocinquanta libre, e a trentadue anni

superava i trecentotrentasette E dopo i trentadue anni?

chili,

— La natura ne aveva abbastanza di quel prodigio, € la morte impaziente. volle impossessarsi di quella fenomenica mole. Massimo s'era alzato per muovere incontro a monsignor Potenziani. Tutti imita rono il suo esempio, compresa zia Alice, Quando appare il vescovo, l'umiltà entrano con lui. La mozzetta lunga e la gran fascia violettà l'austerità escortarlo; ma non è dii der coro a lui, è lui che aggiunge sembrano nobiltà a quell’abito prelatizio. la. Lavestetestachemagri & lunghetta, gli occhi neri che ardono dietro di cero sempta dei ceso, impangono una particolare suggestione, leallalenti,qualeil pallore è difficile sottrarsi. del modi, poi. Dispensa attorno tesori mondano. La sua parola, ricca diHalas sici ornamenti, basterebbe da sola dia garbo incantare, a dominare chi ha la fortuna dig scoltarla; ma ad essa s'aggiunge la sapienza, la luce della divinità. Quale fatica per persuadere gli altri, se in ogni accento vibra la ispirazione? Ricambiava il saluto dei presenti, col prestigio celeste e il sorriso che erano suoli He peteva in tono di perfetta cortesi — Non v'incomodate. Non dovete incomodarvi. Pareva un. dolce comando, ma un comando. + Allorché ciascuno ebbe ripreso il proprio posto, il principe si volse subito. & Raimondo Vatturi. — Ti ho interrotto, scusami. Dicevi di voler scrivere un romanzo, che intitolerai «La frontiera». Il titolo mi sembra azzeccato. — Lo scopo di questo libro consisterebbe nell'affermare e dimostrare la necessità, da parte degli uomininarrativo governo di tutto il mondo, di concorrere pet ditamente alla demolizione! d'ogni dibarricata, tutte în altari di gutia per invocare da Dio il premio della concordiaconvertendole dono della reciproca tolleua — Sei un utopista, L'acerba concorrenza deglie ilinteressi economici scava. iinasa tra popolo e popolo, nazione e nazione. Ci riconduce a rapporti che dovevano eta comuni ai popoli primitivi. — Appunto l'abolizione delle concorrenze lecite eillecite, il proposito del reciprate giovarsi senza danno, potrebbero assolvere peccati di superbia, spezzi il spada dell'aggressione, creare un'atmosfera dimolti simpatia nel ‘caos dell'uniMit [me pazzita. — Ahimé, la storia ci ammonisce che non dobbiamo fidare negli attì di miserie Ù cordia fra gli uomini. Ascoltando, Isabella fissava la fronte dello scrittore, che irradiava qualcosa dine macolato. Dietro a quella, sorgevano per lel'i volti delle figure dominabici. traig © quali aveva vissuto per mesi e mesi nella pinacoteca. Tutti esprimevano l'autorità,


— Siete voi la nominata Smarrita

rito credente e buono;

‘Mane ideologia, astrazione. . Ma il vescovo aveva sollevato nell'aria le mani 1 ‘centesca; con le dita tese suscitava onde di spiritualità dominatrice. Rivolto a _Massimo, parlò come se volesse affidare a poche parole il compendio di tutta la legge gelica. Non t’accorgi che neghi Dio? Anzi lo bestemmi. Il sentimento d'amore e d'uersalità che presiede all'idea cristiana s’affida alla misericordia. Senza di essa,

K

| niente sarebbe possibile sulla terra. | Le scure iridi scintillavano dietro gli occhiali. Quelle labbra, che sempre si schiu‘levano alla preghiera, al credo, all'osanna, davano alle parole un «crescendo» di |fede, annunziavano l'augusta dignità del mistero nel quale sappiamo d'essere im| mersi, e l'ideale d'una legge suprema che placa e riempie il cuore. Quindi rivolto Vatturi: — Soltanto specchiandoci in Dio si potrà aver completa coscienza di noi stessi, | — Col vostro consenso, monsignore, continueremo ad essere degli imperterriti di| spensieri di fede. Per noi artisti la fede convinta. quando riposa in una coscienza | pura; è tutto. Conta più dei patrimoni ingenti, delle ricchezze iperboliche. Vale più (d'un

|‘

impero,

Isabella guardava il poeta con uno stupore ammirativo. Sembrava illuminato da ja fiamma. Era lui la vivente espressione della fede e della coscienza delle quali lava; Raimondo Vatturi senti mescolarsi. al proprio fuoco il fuoco di quello sguardo, Era così giovane, Isabella, tanto inferiore d'età a loro tutti. E tutti, Jà dentro, proVavano per lei una specie di protezione, la quale talvolta prendeva anche il posto

della galanteria.

1. Hl poeta voleva premiarla; ma tacque. Pensava: «Le. altre ragazze somigliano ora

ad un fiore, ora ad un altro. Ma Isabella è sempre una rosa appena sbocciata. E È

poi.

ha un portamento da reginella.»

Che meraviglia se, in certi momenti, fosse sembrato anche a lei? Certe pause di 7 silenzio erano l'eco semispenta d'una melopea felice. | Tra Massimo e la fanciulla rimanevano delle zone segrete. Da spiragli improvvisi | notevano anche affacciarsi delle parole, ma le parole sfioravano appena le cose, | sembravano muover da esse, desiderose di tornare ad annidarvisi. Più tardi, quando la compagnia si sciolse, îl duca di Poli rimase ancora col principe.

(Si lasciò trattenere a cena, Il suo desinare ormai era una taz a di caffà e latte, | con dei crostini imburrati o dei biscotti della salute. Zia Alice mangiava poco più. | Nella vasta sala da pranzo, alla tavola per dodici. i tre convitati parevano in ttesa di qualcuno, La testa calva e il viso glabro del duca lasciavano pensare ad un | tiecello, al quale un ragazzo perverso avesse strappato, ad una ad una, le penne. — Vi faccio cattiva compagnia, — disse. — Se soltanto voleste accettare un dito di Porto, — insistette Massimo. II dito di Porto fu accettato; e gli occhi' del caro, antico duca, ebbero momen| tanei bagliori memori della giovinezza. Quei bagliori tentarono invano di trasmet| tersi, a modo di vibrazioni, nella voce stanca,

(Alice lodò la tesi del romanzo che Raimondo Vatturi si proponeva di scrivere. (Eil duca:

| — Vatturi? Un blocco d'oro a diciotto carati: una ricchezza per tutti. | Immobile. a quattro passi dalla tavola, dietro le spalle del suo signore, Leone il | maggiordomo ascoltava, a testa alta. Quando il duca: uscì, zia Alice mon poté tenere per sé un commento, che non era di buon auguri — Gentiluomo sempre. Ma appartiene di già alla Corte celeste. | Nella penombra dell’anticamera, il duca di Poli fu raggiunto da Isabella, la quale ‘aveva da fargli un messaggio della sua amica. ‘Ad eccezione della notizia che Cristina era partita, una verità purtroppo, le altre | parole risultarono. un'accorta intrecciatura di graziose invenzioni: chiamata dal fratello professore, con un telegramma; tornerebbe al più tardi fra dieci giorni; proprio | desolata di non averlo potuto salutare. Le aveva lasciato l’incarico di dirgli testual| mente « che lo portava a Berlino con sé». | Egli piegò sul petto il cranio desolato, fece un atto cerimonioso per salutarla e ringraziarla insieme. Isabella capì, rabbrividendo, d'avergli. dato un colpo mortale. (Ma in quel momento una lieve euforìa bacchica lo esaltava. La macchina del È principe lo attendeva nel cortile. Sicuranza gli fece un saluto profondo, quasi fosse rivolto a un re di corona.

Come avrebbe potuto immaginarlo? Era quella l’ultima volta che la sua feluca ‘abbassava davanti al duca di Poli. Circa un mese dopo, Lietastella si presentò a palazzo Savelli

nero.

insolitamente

vestita

Siete vedova? — chiese Massimo volgendosi verso.di lei e tuttavia tenendo l’indice in un libro, che lo interessava. © — Ho ucciso un uomo, — disse «la, marchesana » .con voce chiara, senza. bat-

ter ciglio. — Non è possibile. ‘Abbandonando il volume, il principe s'alzò in piedi. Ma poiché l’altra annuiva, an-

nuiva sulla confessione omicida, egli l’apostrofò: — E come hai fatto? Lietastella era pagana, e possedeva una sciagurata patente d’abilitazione di primo

grado per condurre l'automobile, Invece d’affidarsi a San Cristoforo, il gran portatore, s'era abbandonata a' Sileno:

per esser più precisi, a Sileno ebbro.

L'uomo che «la marchesana » aveva

quasi decapitato. col parabrezza,

era un

con-

sigliere di Stato, un tomo rispettabile di gran riguardo. Essa non aveva mai penSato che siano, che cosa facciano i consiglieri di Stato. Ora

lo aveva chiesto, gli

lo hanno spiegato, ma lei è rimasta all'oscuro, press'a poco come prima. Perché È

ai andava in macchina a quell'ora, dopo la mezzanotte, e. a tutta velocità, per la solitaria Via del Laghi, un uomo così importante? Ora cercava aiuto dal principe. L'omicidio l’agghiacciava; ma lo scandalo? « Quelli

della polizia» avevano telegrafato a suo marito, in Etiopia. Che guaio. Ora sarebbe

|

tornato. Essa non era sola, nella macchina investitrice, Naturalmente, a quell'ora. Ma farlo sapere a tutti, e perfino. al marito! | No, Il principe non poteva darle alcun ainto, di nessuna specie. | Lietastella dovette conoscere la famiglia della sua vittima; ed era una numerosa famiglia. Interrogatorii, verbali; denunzie; avvocati: firme e controfirme a sempre i muove dichiarazioni su carta da bollo; ancora visite di. carabinieri, richieste ite| rate delle sue generalità: luogo di nascita, età, paternità, professione. Anche i coniotati dello scomparso volevano conoscer da lei. Ormai credeva non d'avere uctiso un uomo solo, ma tanti consiglieri di Stato, che s'eran dati convegno quella

notte, su la via dei laghi, per sbarrarle il passo, farsi investire da lei, decapitare

da lei. Piangeva di rabbia. Che storia! C'era proprio da ammattire, Dovette presentarsi in tribunale. —. Siete voi la nominata marchesa. Lietastella ‘del Monte? ti Quel magistrato le faceva venir freddo a guardarlo. Alla radice

del naso

gli

| s'aggrinzava la proturberanza .carnosa dei muscoli frontali, I neri. baffi. arruffati,

| sdegnosi, parevano in urto con la bocca, purtroppo ‘non sempre serrata. Certe ‘pieghe oblique dei lineamenti. principiavano dalle pinne ‘nasali e si prolungavano sotto gli angoli della bocca, determinando,

in certo

modo, la regione aggressiva

del

mento. C'era qualcosa di duro tra la radice nasale e l'orbita dell'occhio, d’asso-

‘e investigativa in pari tempo,

defi «la

marchesana»

to sì sentiva attratta,

stregata dai particolari di quell’arcigno volto. Era un giudice, e l'avrebbe condannata: ecco. s

Il duca di Poli aveva abbandonato la città, col pretesto «che non era più per llaccio che era stato dei Borgia, per consentire al vecchio gentiluomo, ormai privo d'ogni altro bene, di tervi .il resto dell'esistenza. Ad eccezione di quell’ala, riabilitata a spese di Massimo e simile a un rustico casale, l’arcigna dimora dei Borgia era semidistrutta, diruta in più parti, invasa da piante rampicanti e parassite, visitata da cornacchie, ramarri, rospi, ragni dalle gigantesche tele .dedalee, e da maligni spiriti. Le stanze del duca non erano frequentate da donne, se non da una serva contadina, che veniva ogni mattina da un casale poco distante, e la sera vi ritornava. Vitale non sembra più il domestico altezzoso d'un signore che è stato l'arbitro delle eleganze tra i nobili romani. Adesso ha piuttosto un aspetto trascurato e dimesso da bifolco. Ma segue il suo padrone con la fedeltà d'un mastino ‘decrepito. Quando il duca canta cen voce che tenta invano dismettere in fuga il catarro e l'affanno. egli lo contempla, penetrato di completa beatitudine. Lo ascolta, è vero, ma quasi non lo intende più: — Mi rineresce ‘d'esser sordo, soltanto perché non posso sentire la voce di vostra eccellenza. Così strizzato, impochito, il duca era un albero secco: crollava. In quelle ultime giornate, attendeva con rassegnazione le ombre crepuscolari che ingrigivano l’albedine conventuale delle stanze. Il suo sguardo smarriva gli estremi ‘lampi azzurrini e grifagni che a tratti ancora lo illuminavano. lui». Il principe gli «aveva riscattato, presso Nepi, un

Non si faceva più riguardo a spolverarsi le scaroe da sé, Canterellava senza

rimpianto, monotonamente. Pareva un cancelliere di pretura che rendesse noto un processo verbale, in udienza: Quand j'étais le roi... : Quel frammento di canzoncina gallica è una constatazione della sua presente miseria. Non lo sorprende, né gli dà noia. È povero: e basta. Ma non vuol essere «il povero duca». Non accetterebbe elemosine da nessuno: gli parrebbe un cattivo scherzo. La poca argenteria rimastagli è massiccia e dannengiata. Le sue dita Janquide alquanto irrigidite, pénano a sostenerla. Del resto. nulla più lo turba lo avvilisce. Forse riflette ad un'immagine lieve e definitiva: l'immagine della. Morte. I lunghi mesi dell'inverno passarono. Vitale bruciò delle castellate di legna nella stufa e nel camino. Obliosa rondine, Cristina non scriveva, non tornava da Berlino. Il duca pensava a lei di rado. Quelle poche volte non riusciva a ricordarsi i lineamenti di quel viso: l’ultimo caro fantasma di giovinezza che ha letiziato il suo cuore. Riandò con la mente al passato. Quante donne aveva conosciute, ammirate, possedute, dimenticate! Esse gli avevano trasmesso del calore, ma per poco; come ne dànno i radiatori nelle case degli amici e nelle camere d'albergo. Non una che gli avesse tenuto acceso il fuoco della casa. Era stata colpa sua? La vita era trascorsa così! Finita, ormai, Una folata di vento: s'era annunziata coi miti balsami del favonio, s'era provagata nelle vene come mm'estrosa carezza: poi gli aveva trasmesso qualche brivido, i mordenti brividi' dell'ombra che cala sulla vigna quand'è vuota di grappoli e si spoglia dei pàmpini. Ora finiva in un soffio di. gelo. Anche la primavera passò, ma furtiva, nella valle Suppentonia; come un esoso strascico invernale. Nella camera del duca, muda al pari d'una cella di romito- accanto al letto troppo spazioso per lui, è appeso un ingombrante Crocifisso da sagrestia, inchiodato con lunghi chiodi sul legno della croce alta come la parete; una scultura spessa e cupa, densa di piaghe, di preghiere, di lamentazioni. Il duca s'inginocchia a quel Crocifisso, che lo guarda come se volesse trafiggergli il cuore con chiodi e lancia. Ecco l'estate. Cirri di fiamma trasvolano sui faggi. sui lecci. galoppano. via all'orizzonte. Egli non fa visite e non ne chiede. Rimane immobile, sicuro di non dover attender molto né invano l’unica visitatrice, anzi liberatrice. Si affaccia al rettangolo della finestra, che lascia scorgere un cielo verde, solcato da una fila d’uccellacci neri. Rossa di fuoco, la sfera solare sta masconden£ dosì dietro la nuvolaglia. La valle sopporta un'ora di foscaggine. Questa non è una giornata ‘come le altre; c'è qualcosa d'avventato e pazzo nell'aria. Simile ad una comparsa che rimanga tra le quinte d'un palcoscenico vuoto, il duca aspetta in silenzio che scenda il sivario della notte su la drammatica scena. La notte venne. E il cielo si pulì tutto quanto. Perché il pensiero non si ferma mai? La memoria, impothendo, lo aiutava. Adesso anche le sue nostalgie estetiche, i suoi amori eruditi franavano in silenzio. Rimase alla finestra. reggendo tra le mani l'orologio a sabbia, che teneva sul tavolino da notte accanto alla Bibbia, una tozza Bibbia nera, mortuaria. Il chiarore dello stellato era tanto, che il davanzale di peperino sbocconcellato agli spigoli e corroso dappertutto, azzurreggiava. La vòlta così gremita di stelle, che più non ce ne stavano; eppure, ad alzar gli occhi, se ne poteva scorgere sempre qualcuna di nuova. p Una lattiginosa luce sospesa bagnava le mani esangui. quasi volesse illustrarle d'una fantastica gentilezza. Lento e risoluto, il filo di sabbia colava dall'uno all’altro imbuto della clessidra. Quante, quante stelle; e frammezzo ad esse, quanti luminosi disegni! Alcune a perpendicolo, sembrava si spostassero a guisa d’audaci mongolfiere. Altre, rossigne come rubini, disperse a manciate nello spazio da un prodigo distratto: Jà scintillanti, roseoviolette: qua sotto, prossime al labbro della rupe. pupille scrutanti gli spechi laziali. Altre senza forma, sbiadite scaglie di diamanti, larve di stelle incorporate alla rinfusa nello sterminato arabesco della Via Lattea. x Di tempo in tempo, a distanze iperboliche, senza preavviso, una stella si emancipa dalla comunità interplanetaria, rompe giù in fuga, Liquidi smeraldi si sciolgono, dilatandosi nella concava opacità del cosmo svagato e ricettivo. L'ospite solitario del castello dei Borgia s'avvede d’intrattenersi con gli astri. Sublimé fatica. Lo ascoltano, gli astri? Egli sta ner abbandonare un pianeta che conosceva passàbilmente; gl’insorge dentro un'avida certezza: è avviato ad altri pianeti. Mira forse gli ultimi guizzi di fiamma nel suo fuoco che si spegne; e l'ombra, la nera. spettrale ombra s'avanza. Era la notte di San Lorenzo. Nell'atmosfera secca, trepida, i grilli avevano principiato il consueto coro. Ma egli lo avvertiva appena, quasi lontano +otolio d'un treno che, passa.

Una stella cadente disegnava la sua curva traiettoria iridata. Sembrò un fulmineo giuoco infantile. Poi un’altra e un’altra ancora. Divenne arduo e pauroso, quel giuoco. Adesso era piuttosto una gala dell'immensità, una sfida alle voragini degli abissi. Nella mente del vecchio duca si stampò il verso d'un poeta: « spente nell'imo strideran le stelle». Tali magiche parole di Giacomo Leopardi, non pronunziate, ma sussurrate dentro di sé, come l'acqua sul fondo d'un torrente inaridito, lo dissetarono, Poi sorrise agli astri. Erano consenzienti, amichevoli. Rivolto a quei mondi di materia incandescente, quasi irreali e senza tempo, disse— Perché volete far la fatica di giungere da me? Ecco, vengo, vengo io da voi. Fissa la stella che gli par meno remota: palpita d'una luce tra opalina e verdegaia. Non somiglia agli occhi di Lietastella? (Ricorda d'esser stato lui a suggeriîr quel nome per la piccina). (Continua)

FRANCESCO

SAPORI


LA TRAGEDIA DELL'AEREO IN VAL BONDASCA

Qui sopra, sotto e a piè di pagina: f resti dell’aeroplano finora raccolti: pezzi di motore, fra: enti di cl ini eggie di legno ecc, La minutezza dei relitti sta a testimoniare della viole dell'urto e del quasi totale annientamento del velivolo,

In Val Bondasca, su pel canalone dei Gemelli. sono stati nei giorni scorsi rinvenuti resti di un aeroplano che è stato identificato per lo « Junker » della linea Francoforte-Milano, scomparso, come si ricorderà, nell'ottobre dello scorso anno e il cui ultimo passaggio fu s gnalato appunto sui Grigioni, in direzione del confine italiano. - Quì sop diamo il ve sante Nord del Céngalo e del Badile che, secondo ilparere degli esperti, sarebbe stato il luogo della sciagura. - Sotto: la guida Luzzi e il tecnico aeronautico dell'Alta Engadina, Augusto Risch: questi ora dirige gli ulteriori lavori di sondaggio nella neve, con la speranza di raccogliere altri relitti dell'aereo e di recuperare i corpi delle vittime.


ssa corale. - In alto: la folla convenuta al Castello per l’eccezioinno «IX Maggio » di Clausetti. - A destra: il tenore Lugo.


i]fLJ]piSi<T _

ANESE

UI

A

E[DL]

DELL'EM.I.

Mes


Mercoledì mattina nella chiesa di Santa Maria della Vittoria Roma sono state celebrate le n del duca Marcello Diaz della Vittoria con-l signorina nobile aFlaminia conti Macchi di Cellere. Il rito nuziale è stato celebrato da Bartolomasi ordinario militare; dei testimoni per la sposa il Principe di Piemonte e il Contemons. Gi Ciano, rappresentato dal marchese erano Di Bagno, per lo sposo il Ministro Alfieri e il Maresciallo Graziani. La fotografia în alto ci mostra gli la cerimonia; quella qui sopra î Principi di Piemonte all'uscita dalla ‘chiesa.sposi durante


COMPAGNE

DI COLLEGIO

Romanzo di EMI LE PERSONE, I NOMI, I FATTI DI QUESTA

MASCAGNI

NARRAZIONE SONO IRREALI QUALUNQUE RASSOMIGLIANZA RITENERSI ASSOLUTAMENTE FORTUITA.

O ANALOGIA

CON ESSI DEVE: PERCIO!

RIASSUNTO. DELLE PUNTATE PRECEDENTI. - L'autrice racconta del suo ritorno in collegio accompagnata come sempre dal babbo e dal a mam triste, sì, ma questa volta senza lacrime. È l'ultimo anno e ai primi di luglio, dopo aver preso il diploma, se ne andrà &'cusadefaticament La SU

£ Si PI

alla guardaroba, dove la signora Casimira è alle prese con una « nuova » e qui riceve la cintura di « Quarto x:la bella cintura rossa, senza righe: pat Coccia polittt nuova nella sua classe. La signora Orsola la saluta con molto piacere e come fa ogni volta che una “grande + viene a trovarla. la’addita come modella Miei

cine »: si reca quindi a far visita alla signora Ponti e finalmente entra nella sua classe dove quest'anno saranno in tredici: le Tredici Stette. Riprende in oa di DIS: legio, riprendono descrive tipi di compagne e usi e costumi di collegio: l'obbligo, perle « prendi » di sparate a one Col andare in cucina lela lezioni. domenicaL'autrice per turno, i passatempi durante èledi oreinsegnanti, di ricreazioni le lezioni di ginnastica e di ballo, la passeggiata al sabato durante la quale ci siAvviene scambia poile confidenze. L'autrice giorno di libera la visita dei genitori; rientrata in collegio racconta alle compagne come ha passato la giama, ta. ch'essa si rivolti controha unle compagne perché uscita l'hannoper chiamata rale »» per non aver diviso con loro una scatola di cioccolata e la signore ra Eloli le collegiali hanno preparato la « Messa » di Haydn, i cori lè rimprovera il suo comportamento. Per {l Natale, che viene celebrato con molta legrezza, laCapan: nuccia e per l'albero, e le poesie. Dopo le feste giunge una maestra nuova: suscita molta meraviglia che anch'essa, la prima sera, sia molto triste per pianta

XI

Ho proseguito, senza badarle:

— Ci sono purei tribunali, i ministeri. Io, per conto mio, se mi facessero un’ingiustizia sarei capace di qualunque cosa per difendermi.

Zitta, zitta, figliuolina

mia!

ha detto

Soggorellina

una mano sulla spalla: — non le dire codeste cose. — Ma non sono mica delle parolacce. — Non importa. Non le dire lo stesso:

dammi

mettendomi

Di

retta, figliuolina

mia

Qualunque cosa succeda, bisogna conformarsi sempre alla volontà di Dio. — Perciò, signora Gorella lontà di Dio che la signora povera

— ha interloquito Lisa Brandi — è la voValzetti faccia questo po’ po' di torto alla

signora Pezzi?

Z

Cara Soggorellina! Mi piace perché, piccolina com'è, con di cera e quel capino di passerotto, non si sgomenta mai

:

quel visino

— Secondo me — ha risposto — la volontà di Dio è che la signora Pezzi

porti pazienza.

giornata! Abbiamo

saputo tutto.

Ù

Che poteva Ma ieri sera non sapevamo ancora niente e la signora Gini avendo anche fare un po’ meno la dragonessa. Solamente perché, senonl'avevano

Coss in dormitorio abbiamo domandato a tavola messa nell’infermeria, è venuto giù il mondo: tutte in silenzio ; ca domani (che sarebbe oggi).

trovata Giacomina

stamani mi sono alzata con i nervi: non c'è di peggio, per me,

Così compagne ch'esser castigata già prima di aprir gli occhi. Anche le mie

avevano

i nervi. Bel gusto, veder musi da ogni parte!

Quando sarà quel dì che a casa me ne andrò; felice allor sarò

felice allor sarò!

canterellava nel lavabo Rosalia Malì, sul tema dei ‘lanceri; piano ‘piano fra lo scrosciar dell'acqua: Ah, ma davvero! sarà quel giorno benedetto? Invece di avvicinarsi, mi pare che quando si allontani sempre pi Colazione. Messa nuovo

in dormitorio

a rifar il nostro

letto.

Poi in classe, a ripassar le lezioni aspettando la campana

delle nove. Aveva gelato, nella notte; e ora pioveva: un il giardino; di nevischio, di mota e di fogliacce. Il vialone deiintruglio, doveva esse: press'a poco la stessa cosa: non ce lo dicevamo, cipressi ma tutte sperava che la carrozza con i professori non riuscisse ad arrivare finosì su. Che giubilo, se in quel momento si fosse affacciata l'Argentina, già nella previsione della nostra gioia, ad annunciare che lesorridendo lezioni delle nove non avrebbero avuto luogo perché la carrozza era rimasta bloccata per la via! Invece si apre la porta ed entra la signora Valzetti, tutta pepe,' col cappellino în testa, una valigetta il braccio:

in mano, la borsa e l'ombrello sotto

— Figliuole, vi saluto Nessuna di noi fiata. La signora Valzetti, stupefatta; solleva il viso che pare davvero un limone spremuto, ma in quella suona la campana delle nove, Addio lie moncino! In un attimo ci sbandiamo per la classe per prendere i nostri " libri e poi ‘corriamo ‘via, a metterci. in fila, Italiano. Fisica. Poi, alle undici, di ritorno dalle aule; di nuovo in classe nostra dove troviamo i panierini del pane; pane ancora gero e croccante.

Aula dell'Orso: Storia.

caldo, odoroso di forno,

3

leg-


ia

saputo per caso l’altro ‘giorno ql

tori, dalla cognata, ch'era o delle Pratti.

qui di passag

uscita dee una

piemontese

n

come

Povere Pratti! La loro mamma ha lasciato il marito e la figlia maggiore perché voleva { ‘bene a un altro. E la seconda bambina, che sarebbe la Pratti piccina, è 5 Ipfiglia di quest'altro. | Suo marito sapeva tutto. Si era separato; ma non aveva mai potuto rassegnarsi a un- simile scandalo, Così, un giorno, ha ammazzato quel-

È

| l'uomo. Lo ha sfidato a duello e lo ha ammazzato: Ora è in carcere,

| erano arrivati di notte, avevano telefonato in mattinata domandando che giù da loro; e così alle nove sono scesa a Firenze

nella giardiniera del collegio. C'erano anche la Bocca, la Brandi, lg Casadei e la Lisarco che andavano a visitare il Palazzo Vecchio: la Coss, che usciva con me; e la signora Gini. Il professore d’Italiano era già in attesa delle mie compagne in Piazza

della Signoria, con Mara e con Novella; anzi, è stata Novella che mi ha poi accompagnata all'albergo. Babbo e mamma non erano ancora pronti quando sono arrivata e, A|| aspettandoli, mi sono messa alla finestra del salottino: pensavo alle mie hi fompagne che in quel momento. stavano visitando’ il salone del Cinque-

cerito o la sala dei Gigli; e alle altre che, intanto, si trovavano in cucina

3 |a tu per tu. con pentole e tegami. È divertente, stare in cucina. Rosalia

Malì preferisce la cucina a tutti musei e a tutt'i palazzi di Firenze e; «credo, del mondo: lei, di solito, in cucina gratta il formaggio dandogli, sotto sotto, certe dentate che, se la vedesse il signor economo, correrebbe

di volata, nonostante i suoi piedi dolci, a supplicar la signora Eloisa di

abolir queste

lezioni dal nostro

orario.

Invece

Bettina

Lisarco

e io ci

stiamo specializzando in salse: la salsa olandese, la maionese e la be-

ciamella non hanno ormai più segreti per noi; e abbiamo

|

perfino impa-

rato a inzupparci intere fette di pane senza che nessuno se ne. accorga.

qualunque + a na vialone.

tiva: quasi settecento lire, e tutti sono

lla bimbina

del

giardiniere:

perfino

raccomandataria è stata una delle prime ad arrivare, accom-

pagnata dalla signora Deianice.

La signora Eloisa è vi

per classe, cominciando dal Terzo Corso. E subito, com'era da aspettarsi, l'allarme è partito, dalle piccine: infatti la signora Orsola ha mandato a chieder se non sarebbe stato il caso di dar a loro la precedenza. Allora la signora Gini ha scritto di suo pugno su un foglio:

svegliata di colpo, Suo padre si è avvicinato

ai miei genitori, (col cap-

pello in mano; li ha ringraziati e voleva ricondurre la figliunla: ma Paola ha fatto mostra di non sentirlo. Del resto, i miei genitori erano contenti che avessi trovata una compagna di ‘collegio; e, dopo qualche complimento, il marchese di Santopasso è tornato presso sua moglie. Sua figlia, intanto,

cinguettava come un passero; ci ha raccontato che, durante le vacanze

' di Natale, la signora Orsola ha condotto le sue bimbe di Quarta dalla sua mamma.

Anch'io

ci andai, quand'ero dalle piccine; e sono stata contenta

di sapere che la mamma

della signora Orsola abita ancora nella stessa

villetta di allora, col giardino tutt'intorno; davanti, l’aiuola tonda dei cri-

| santemi; e il fico, alle spalle, che d'estate la ricopre d'ombra e di fre«scura.

La mamma

| tratti gentili,

« Le piccine avran-

no la maggior scelta». Ed è stato proprio così. Paste, cialdoni e croccanti erano stati messi in serbo per loro, Che allegria, quando sono entrate le piccole! tutte insieme, le bambocce della signora Orsola e le, piccinacce della signora Ponti: ciascuna con una busta in mano piena di soldini. Appena dentro, si sono sparpagliate ai quattro canti; e già la sola vista di tanta grazia sicché risa, salti, grida. Proprio allora mi sono accorta che la mia raccom: c'era ancora: sedeva con altre signore, fra le quali le cugine di ia Malì e la nonna di Dianora Santelmi. Poi, mentre si iniziava la lotteria, è entrato suo marito. M'è sembrato un po’ imbarazzato: ha deposto dei denari su un vassoio e voleva andarsene senz'altro; ma la signora Gini, che poco di Dio, le divertiva:

piano Bettina Lisarco.

bito lasciato il suo postò per correre da me, L'ho presentata a babbo e a mamma: era molto. intimidita e non si staccava dal mio braccio, Mia

eficati,

i

non si è trattenuta che pochi minuti, comperando molti dol mettere da parte per l'albero dei poveri: ‘le bimbe so

o nulla sa della sua situazione coniugale, lo ha invece

stava seduta con la stessa aria svogliata e as-

di quando è-in classe. I suoi genitori prendevano il tè; lei, niente.

madre l'ha fatta sedere fra lei e me. Gelati, paste, cioccolatini: al nostro tavolino la ghiottoneria le si è ri-

sollecitato a sedersi

accanto alla sua signora.

— Maria Santa, com'è bello iù tuo raccomandatario! — mi ha detto

Andiamo! che sciocchezza! Un uomo che Certo, ha l'aria piuttosto giovanile: i seuri; alto ‘e pieno di distinzione: Ma, mentre raccontavo della Fiera a

essere nostro padre,

betta bionda e occhi

di riferirle queste impressioni. Anzi, tata, mamma mi ha chiesto: È

poi?

— Poi, basta. Lui ha fatto un piccolo saluto on il capo a sua moglie, prima di sedersi accanto a lei. — E lei? — Non credo che se ne sia accorta: aveva la veletta calata sul viso e stava a occhi bassi. — Poveretta! Invece a me fa più compassione lui, di lei: in fin dei conti, lei perde soltanto un cattivo marito; ma lui, perde una moglie che gli voleva bene per davvero; un cuore, perde, ch'era suo. E se un giorno se ne renderà conto, il suo dolore sarà pungente come un rimorso.

della signora Orsola è una signora con capelli bianchi,

occhi

anche di domenica

celesti

e puri

porta sempre

come

fiori. E la signora

Orsola,

che

quel vestito pur che sia, quando va da

lei si mette tutta in ghingheri, col vestito di seta nera, il cappello di velDA;

frutta, di cioccolata, di torroni e caramelle: e poi torte, cassate e panettoni. Ogni cosa aveva il suo prezzo stabilito; e, per entrare, si pagavano dieci centesimi, Complessivamente abbiamo fatto un incasso superiore a

sente

Guardava, al di sopra delle loro teste, la casa di faccia, dondolando i piedi sotto al tavolino; quando mi ha veduta, mille macchioline rosse sono comparse sul suo visetto. Le ho fatto un gesto di saluto; e allora ha su-

|

— Chi sa che, rivedendosi al tribunale, non facciano ‘Allora le ho raccontato che si erano già riveduti des rante la Fiera Gastronomica. La facemmo di domenica, la Fiera, durante l'ora del

Teri, mentre mi trovavo nella pasticceria con babbo e mamma; c'era | anche Paola Santopasso con i suoi genitori. Ma, lì per lì, la Santopasso

non si è accorta di me:

io

In febbraio ci sarà la causa di separazione fra i mi

l’altro giorno, parlandone davanti a me con babbo,

contro le pareti e coperti di tovaglie bianche, esponevano (cassette di

fi . Teri, domenica, sono uscita pet la.seconda volta: i miei genitori, che mi si accompagnasse

‘tare, Mariolina! Vieni subito. Ho non ti vedrò più,

animazione! la nostra classe non si riconosceva più: i

XIX

|

RL farti. se non ti.

Mariolina non s'è più fatta viva!

luto e la spilletta d’oro, come se andasse da chi sa quale personaggio.

Così discorrendo, io guardavo ogni tanto i marchesi di Santopasso: lui

è ‘alto, sbarbato, con la caramella all'occhio; lei, che appare molto più ‘giovane del marito, ha occhi neri, capelli crespi, un neo sul mento che

sembra uno spruzzo di cioccolata e vita abbastanza sottile. Invece le sue

mani

sono grosse. Veste riccamente, con piume sul cappello e perle agli

“i& orecchi; ha anche una spilla come uno stemma; però, non dà l’impressione |. di essere una signora. Intanto erano sopraggiunti gli amici di mio padre, compreso quel si-

gnore che l’altra volta parlò della Watinka; e. allora il marchese di Santopasso è venuto a riprendere la sua figliuola: questa volta per portarla

Niente disegno, stamani: il professore non è venuto. Così abbiamo passato l'ora in classe con la signora Pezzi. Dice la signora Pezzi: — Pensate al diploma. Cominciate a ripassare quelle materie dove vi par di essere meno sicure. Terrore di Bettina Lisarco che si sente mancare il terreno sotto i piedi: — Maria Santa! Per piacere, per piacere, qual'è la materia dove sono meno sicura? Com'è bello studiare, quando c'è la signora Pezzi in classe! Lei sa

tutto: storia, italiano, scienze. Cose che ci erano rimaste incomprensi-

| a passeggio,

bili, spiegate da lei ci sono apparse di colpo chiarissime. Quasi Scommettiamo

che oggi viene Mariolina?

Si è sposata ieri l’altro e la signora Ponti l'aspetta fin da ieri. Mariolina sarà invitata a colazione dalla signora Eloisa e dalla signora

Deianice; e, dopo, passerà l’intera ricreazione con noi:

qualunque cosa ci

fosse nel nostro orario il giorno in cui verrà, ballo o passeggiata, ne siamo già esentate da adesso; io sarò alla sua sinistra; alla sua destra, starà Andreina Mori: questo, nel caso che andassimo in giardino o nello | stanzone. Se invece restassimo in classe, Mariolina sederà al banchino | della Pilagalli. Le regaleremo i fiori d'arancio: la serra.n'è piena; e una ione dell’Annunziazione,

con la cara Madonnina del. collegio; poi le fotografie. Tutt'e tredici le nostre macchine, bell'e prepa-

lastre e Deal sono già allineate una accanto all'altra sulla tavola in fondo alla classe. . Io sono sicura che Mariolina verrà oggi alle cinque. Le mie compagne invece l'aspettano per domani, di mattina; solo la Pilagalli ‘e le tre inse-

| barabili hanno L'idea che venga di dorienica, per pae passare tutto il fgegiorno con noi,

Ah Mariolina, non importa il giorno e posi vieni più presto che puoi.

c’è rin-

a mezzogiorno, che suonasse la campana. 0 ‘inginochiate ai nostri banchini. Questa settimana, la prein classe, in chiesa e in refettorio - tocca a me: ho detto l’Ane alta, seandendo bene le sillabe, come piace alla signora Pezzi. po, mentre aspettavo la posta, le sono andata accanto; riordinava delle carte. Non l'ho mai vista starsene con le mani in mano; attiva, attenta, seria: che brava direttrice sarebbe! Sono sicura che anche fuori di ‘collegio io me la raffigurerò sempre così operosa.

Sono sicura, anche, che non potrò mai dimenticare le sue lenti appese a un gancio sul petto; e ‘questo suo ‘profumo, appena appena avvertibile e un po’ amaro, di ginepro. Ha una voce ferma e uniforme; una di quelle voci che non si stancano mai. All'epoca dell’eccidio dei reali del Portogallo fu incaricata lei, una sera dopo cena, di leggerci il giornale. Quella volta sola sì stancò: prima di arrivare alla fine del tragico resoconto, all'improvviso si interruppe; respinse il foglio da una parte e si tolse bruscamente le lenti: — Che fatica! — mormorò, ma pianissimo. E non fu più capace di pronunciare una parola in tutta la sera. (Continua)

EMI MASCAGNI -


LA FESTA DELLA GUARDIA PALATINA IN VATICANO

ose autorità ecclesiastiche, la festa ann significato per la consegna della nu - Qui sopra vediamo il Comanda: nuova bandiera (Foto Giordani).

sfilament gna delle onorifi , Mons. Tondini (

ali, in oc battaglioni Ile din


FILMI

DELL'ITALIA IMPERIALE

Undicimila Galla, guidati dai loro capi indossanti i ricchi e pittoreschi costumi di guerra, si sono alcune settimane fa accampati nella piana di Cobbò sotto i monti Cercer: si girava, sotto la direzione di Alessandrini, « Abuna Messias » e più precisamente la grande battaglia ingaggiata fra le truppe di Menelik e quelle dell’imperatore Joannes. Durante cinque giorni, violenti scontri di guerrieri d piedi e cariche sfrenate di cavalieri hanno dato vita a magnifici episodi bellici nei quali i Galla si sono battuti con quell’ardore e quell’entusiasmo caratteristico di questi guerrieri di razza, dimenticando certo di essere... attori cinematografici e immaginando nella guerra finta la guerra vera. Stando alle notizie di coloro che hanno avuto la ventura di assistere alle riprese, la battaglia costituirà senza dubbio uno degli episodi più spettacolari è più drammatici del filme che, come è noto, sarà proiettato nella prossima Mostra veneziana e non sarà per nulla inferiore ai « pezzi ». più famosi del genere, = Qui sopra vedete un gruppo di Galla mentre si avvia per girare una scena (Foto Bernardi) = Nello stesso filme di ‘Alessandrini, una delle figure più importanti è quella del Capo della Chiesa Copta, l'abuna Atanasio: ne è interprete l'attore Mario Ferrari di cui, a sinistra, potete ammirare l'eccellente trucco e l’efficace espressione (Foto Bernardi). » Sotto: un languido atteggiamento di Doris Duranti nel filme di Poggioli « Ricchezza senza domani » (Foto Ghergo).


UOMINI DONNE E FANTASMI

PER UNA STORIA DEL CINEMA I cinEMATOGRAFO

incomincia a diventare adulto. E già misura

il suo passato, tiene a far vedere che ha una storia, Giovane, se volete, un po' caotica e imprecisa come tutte le storie agli albori, ma piena tuttavia di avvenimenti. In codesta difficile orientarsi e soprattutto camminare spediti. Spesso mancano i testiselvae diè alcpal di quegli «incunabuli » dellascinematografia, che sarebbero le primissime pellicole, non restano che brandelli indecifrabili come le scritture etrusche, perché io penso con viva ammirazione a coloro i quali, armati di molto coraggio Ecco e pazienza,

si accingono a rintracciare questa giovine e in parte tenebrosa storia. Mi par di vederli affannati e commossi, dare ordine a una materia tanto incandescente, di cui non restano che sparse traccie e pallidi segni e per la cui documentazione il più delle volte occorre affidarsi al sentito dire, alla testimonianza orale, come fu di quegli antichi poemi tramandati, di generazione in generazione, dalla viva voce degli uomini. È mi vien fatto di guardare con riverenza, sullo scaffale della libreria dove la illa delle storie del cinema man mano si allunga, quei sudatissimi e dignitosi tomi che narrano le vicende di un'arte nuova e ahimè molto confusa il cui sviluppo è legato al

progresso dei mezzi tecnici e.che essendo nata in un clima fanciullesco ed elementare (quello che vide le scoperte del Diorama, della Ruota del diavolo o ‘Tamburo magico

€ del cinetoscopio), soltanto per mezzo delle invenzioni meccaniche potette uscire da quel suo infantile e delizioso balbettio e dire una

parola ferma, se non alta,

A quei volumi uno ora se ne aggiunge di ben cinquecento pagine, edito in una Col-

lana ai studi cinematografici del Centro sperimentale di cinematografia e compilato du

Krancesco Pasinetti, informatissimo studioso di cinema. (F. Pasinetti: Storia del Cimema, dalle origini a oggi. Prefazione di Luigi Chiarini, Edizioni di Bianco e Nero,

Homa 1939), Veramente più che una storia, come accenna il Chiarini nella sua prefazione, questa del Pasinetti vuole essere una cronaca esatta, minuta, compiuta; un'opera di informazione

e di consultazione

più che di sistemazione ideologica. Va detto subito

che in tale senso non si poteva desiderare di meglio. Il Pasinetti rifacendosi di molto lontano

(dai bisonti e dai cinghiali che un

uomo

dipinse sulla scabra

volta di una

caverna ad Altamira, munendoli di più gambe una accanto all'altra per riprodurn

il movimento), ci dà una cronaca del cinema fino ai giorni nostri, intessuta di dati, senza mai lasciarsi prendere la mano dall’estro (che era facile) o dal pittoresco e co-

stringendo le sue rare valutazioni estetiche in termini assai generici, prudenti e piani, al contrario di quel che avrebbero fatto molti giovani cineasti di mia e vostra conoscenza ai quali corre l'obbligo, scrivendo di cinematografo, di essere più compli-

cati difficili e oscuri del necessario. Da quanto si è detto si può facilmente comprendere che il libro del Pasinetti non è di amena lettura, volendo essere soprattutto una aocumentazione quanto è possibile precisa e ricca di ciò che fu fatto nel campo cinematografico, un'opera in cui si tenta per la prima volta di raccogliere ordinatamente, col maggior numero di dati, tutto il complesso materiale che si riferisce alla

storia del cinema. Libro dunque destinato agli studiosi e agli storici, che verranno quando

anche

il cinematografo

potrà avere

una

su. storia

come

arte, Naturalmente

un’opera siffatta non poteva riuscire monda di lacune e senza difetti. Basta pensare

all'enorme materiale da ordinare e prendere in esame, alla scarsità o deficienza dei do-

cumenti per capacitarsi come sia già quasi un miracolo l'essere usciti da si vasto e

ingarbugliato pelago senza

troppi svarioni. Onde anche

il lettore più esigente e oc-

La dolce melanconia di questo volto è quella che sa esprimere Mia Slavenska, l’ammirata attrice jugoslava, nel film « Fanclullte alla sbarra »..-, A piè di pagina: René Deltgen Hilde Sessak e Karen Fredersdorf nel film Ufa « Tragedia nell’Artide »

chialuto alla tine di queste cinquecento pagine troverà ben poco da ridire, Tuttavia

consiglio al Pasinetti di rivedere attentamente, per una seconda edizione del suo libro, le ‘diciture sotto le fotografie che illustrano il testo. La protagonista di Giglio

infranto, ad esempio, non fu Mary Pickford, come si legge in una di esse, ma Lilian Gish come del resto è detto nel testo, e il regista di Tempeste sul Monte Bianco non

si chiama Franck ma Fank. Inezie, siamo d'accordo, ma che in un'opera di tale serietà e rigore fanno macchia, Anche vorrei che in una seconda edizione fossero resti-

tuiti alla nostra grafia quei nomi stranieri che oramai hanno preso diritto di cittadinanza in Italia. (Perché Pasinetti scrive Lew Tolstoi invece di Leone Tolstoi?),

colari di secondaria importanza, nuocciono allo stile del film, ne ritardanò il ritmo e l’azione, ingenerando in chi guarda, noia è fastidio. Con tutto ciò Fanciulle: alla sbarra

merita un. commosso saluto è.un vivo; applauso. Se non altro perché viene ‘a rallegrare questa morta stagione estiva e ci riporta in un'atmosfera più sensibile ed alacre, Janine Charrat, la bambina protagonista, è piuttosto brutta" ma assai brava, di una bravura un po' artificiosa e studiata ma che non guasta. E Mia Slavenska, nell’umano

e poetico

personaggio

della

danzatrice

minorata

per

colpa

dell'iricosciente

delit-

tuosità di una fanciulla, è un'interprete quanto mai delicata e intelligente. Il grande Lifar, lo scontroso e puntiglioso mago della coreogràfia, il sighore e padrone dell'Opera

di Parigi, qui non ha certamente sprecato il suo prezioso fosforo. E ci fosse*o-mòn ci

‘Tra le molte parole sennate che Alfieri ha-detto giorni sono a un raduno di scrittorì, van poste in rilievo quelle con le quali il.Ministro ha toccato la spinosa quesuone del soggetto dei personaggi e degli ambienti. dei nostri film. « È necessario — sono parole sue — abbandonare ogni falso esotismo e orientarsi essenzialmente su personaggi tipici della gente italiana »: Non

so se da codesto orecchio, soggettisti registi e

produttori, vorranno-intenderci. Infatti è opinione oramai diffusissima tra costoro che la borghesia italiana non interessi quanto interessa, ad. esempio, la borghesia ameri-

cocana, che un film, perché il pubblico vada a vederlo, occorre si svolga in ambienti, me dicono, di lusso fra gente ricca sfaccendata elegante, infine che essendo il cinena-

tografo uno

fra: gli ultimi prodotti della romanticheria, tanto più suggestivo sarà

un

ueurepico agli italiani del :1939?); motivi di alto sentimento e di profonda umanità.

Ma

su film quanto più lontani e sconosciuti saranno i baesi.in cui avviene l'azione. E con questo ultimo punto ci si potrebbe anche intendere se fosse possibile intendersi gente. che dimostra. quotidianamente di ragionare assai male. Comunque il richiamo artista a darci del'Ministro Alfieri è opportuno, E speriamo che invogli qualche vero nostra. Bafinalmente un film dove siano rappresentati al vivo casi‘e figure di casa mani i nulla per sterebbe guardare in giro: uomini avvenimenti paesaggi, non ci un'opera d'arte. D'acfare un bel film. Mi direte: tutto ciò non è sufficiente a creare e vasta materia cordissimo. Ci vogliono gli ingegni che sappiano trarre da sì nobile forse il senso (pensate alla nostra storia, magari a quella di un secolo appena; manca.

chi vi ha detto che a Cinecittà non vi sono ingegni?

e Marie i regiaa' di Benoit Levyvel Soglietto di i Paul Morand, cortografiafia didi Serge Lifar, L'invito era allettante e Lon

Maternelle... aipiedi con Je ali mori du cygne»),cale. alla sbarra («La ria siamo corsi a vedere Fanciulle mettete a co i FISSE » in cui siamo, per la stagione

Epetelt. la soda dell'indimenticabile

Îl film è certo una «sciccheriama delle più insulse pellicole che i nostri occhi abbian tronto non dico con Brillanti, viste molte) ahimò, i nostri occhi ne hanno tai visto (e Iddio sa che di insulsaggini, intenzioni ©e buoneintenzioni lebuone mancano le nell'Arti dove pure non mancano ria con quella Tragediaia nell’Artide potrà sembrarvi ai lente bella, Fanciulle alla sbarradi Parigi) è ricreatocon infatti è dell'Operainfantile chevidette di ballpsicol seuol della bientee loda studio le 20" qua 3 c al e icologia 7 intelli © intelligenza gusto e di introspezione euna finezza! una per distinguere subito fa sì film, memorabili funi èall'altezza di al" Purtroppo tutto il film non elicatezza di particolari non comuni. « sorcetti» della scuo ione bellissime scene d'insieme nelle quali i cosiddetti sanno. soltanto i bambini, nel cinema, {ino con.-delicatissima

Qua

e là un'eccessiva

grazia e recitano

lentezza,

come

un ‘fermare

troppo

l'occhio e l'attenzione

su: parti-

fosse, nessuno se ne accorgerebbe, L'ambiente, ripeto, è ricreato con Vivacissimi e

magistrali tocchi ma senza preziosità stilistiche (che era facile), o compiacénze fotografiche (che era anche più facile). E'în codesta voluta povertà ‘e secchezza, nel! fuggere le eleganti figurazioni alle quali il soggetto e l’ambiente si sarebberò- benis. simo

prestati

(a chi non

sarebbe

venuto

in mente,

ad esempio;

di rifare qui un po

Degas e la sua nervosa e pastosa pittura?), risiede uno dei meriti maggiori e notevoli dei due egregi registi,

ADOLFO

FRANCI


MILANO

BALNEARE

ELOGIO DELLA PISCINA Qui

Dio creò

il mare

si dimenticò

di noi poveri

cristi. Senza

dubbio

una

dimenticanza; non vogliamo credere che l'abbia fatto apposta. Dio doveva

avere tante preoccupazioni quel giorno, Quando si lavora in grande non si

bada ai particolari. Forse pensò anche a noi, ma con ritardo. Non se la sentiva di ricominciare. I milanesi sono attivi, si disse: i milanesi inventeranno anche il mare, E non ebbe torto a essere ottimista. Passarono secoli e secoli e i milanesi inventarono tante cose utili ma dimenticarono d'inventare il mare, D'estate quando avevano caldo attaccavano la presa al ventilatore. Inventarono anche dei ventilatori tascabili, delle macchinette poco più grandi di un rasoio di sicurezza, ma non ce la fecero lo stesso. Il ventaglio elettrico decadde. Le pale dei ventilatori gettavano il caldo da una parte all'altra creando soltanto delle correnti d'aria. Chi voleva il mare doveva andarselo a prendere col treno. Prendere è una parola. Tutt'al più, con licenza dei superiori, potevano usufruirne. Stavano dentro il mare come gli invitati poveri, Non sapevano nuotare. Nuotatori si nasce, dicevano gli intenditori, Al ritorno avevano più caldo di prima. Dài oggi e dài domani i milanesi inventarono il mare: Era un mare.fatto a casa, con le macchine, come l'acqua di seltz. Un mare d'importazione. Arrivarono dei carri di sabbia, dei bagnini; si costruì un piccolo golfo in muratura con scalette e banchine di cemento; il fondo era liscio come una sala da ballo;

si riempì il golfo d’acqua in tre bacini separati; ogni bacino ebbe la sua pressione e temperatura; in una cabina l'elettricista poteva fare il mare mosso; era una specie di dio milanese idraulico e metallurgico; con un mezzo giro d'interruttore creava le onde, le accavallava, le dipanava. Poteva dispensare le tempeste e prosciugare in un attimo, con un colpo di leva, i tre bacini d'acqua. La prima domenica di luglio fu dedicata ai bagni di mare, Era come andare a San Siro, bastava prendere un tram. La spiaggia milanese si popolò, divenne di moda. Si raddoppiarono le cabine. Dal sabato alla domenica centomila persone. Il milanese imparò a nuotare. Il mare c'era. Il mare era stato inventato come il telefono e il termosifone, Apparteneva alia grande famiglia delle invenzioni pratiche: era una cosa autonoma come la locomotiva e l'ascensore. Un giorno diventerà anche salato. Avrà degli scogli e delle alghe e dei pesci meccanici che non sì faranno friggere. E perché no? forse anche qualche avventuroso naufragio,

La piscina è il mare dei tempi nuovi, Un mare assicurato, disinfettato, cilindrato, con

temperatura

costante,

Sai

quanto

è alta l’acqua

e larga

la sponda;

conosci

il

diametro del bacino, la sua profondità. Non hai né limiti né barriere, puoi nuotare ‘a tuo agio senza andare incontro a nessun pescecane, Limpido è il fondo, né granchi, né conchiglie, né buche, ma una superficie liscia e scorrevole su cui puoi passeggiare e nuotare senza inconvenienti. È una grande vetrina di bagnanti in. cui tutti si sentono un poco esposti. Il caldo ci riunisce. Siamo tutti profughi della città accoiitinati da uno stesso destino. Le case si sono vuotate. La nostra casa oggi ha pareti d’acqua. Possiamo spiarci, possiamo. passeggiare assieme. come in Galleria; all’ora dell'aperitivo. Abbiamo lasciato gli abiti:in;una delle, cinquecento cabine. Siamo uguali sotto il sole, come i componenti di una vasta famiglia; la piscina è come il tranvai,

come la piazza, un mezzo di pubblico servizio; abbiamo pagato tutti lo stesso prezzo. Non cisono distinzioni, è un'intera popolazione che si bagna, che prende il sole; voi domani sarete nero come me, avrete la stessa spalla speilata, la maglia segnata dagli stessi colori, Siamo tutti d'accordo. Fa caldo, fa molto caldo. Stanotte non avete dormito. Le pareti bollivano, Anche a me è successo pressappoco lo stesso. Mi sono addormentato alle tre. 1l discorso potrebbe essere un altro ma somiglierebbe lo stesso. Voi dite: il mare è un’altra cosa. Nel mare... Lo so, nel mare ci sono i pesci. Ci sono anche le balene, il mare non hà bisogno di propaganda; è un prodotto affermato da secoli, da Omero a Gabriele ha trovato laudatori d'ogni genere. C'è una rettorica sul mare come ce n'è una sulle acque purgative. Si tratta. d'intendersi: non siamo qui per una ragione d'estetica ma di temperatura, Siamo dei fuggiaschi, abbiamo lasciato dietro le nostre spalle un incendio. Gli incendi non sono soltanto quelli che spengono i pompieri uno di noi viene a spegnere în piscina il proprio incendio. Al mare ci sono gli idil i, le conversazioni; molti vanno soltanto per obbligo di s6cietà come all'Opera e al tè delle cinque. Vi sono molti bagnanti dilettanti, bagnanti che non sono entrati in acqua mai una volta in vita loro. Gli ombrelloni, la spiaggia, la musica, le signorine che ballano il valzer per mostrare la loro naturalezza nell’apparire quasi nude in pubblico, Dilettanti dico. La piscina è aperta al consumatore. Si viene alla piscina come si va dal dentista o dall’oculista. Necessità, urgenza, Il caldo è un male comune; l'acqua è un bene comune, Basta bagnarsi per sentirsi subito ristorati. Prima di entrare eravamo tristi. Ci siamo spogliati in fretta. Vi siete trovati

mai in un vapore che sta per affondare? Ebbene, allora non potete sapere che cosa sia spogliarsi in fretta. Appena abbiamo messo piede sulla sabbia il sangue s'è svegliato. Prima era soltanto uno sciroppo pieno di mosche. Appena il sole ci ha baciati,

dicevano così ì nostri antenati, siamo diventati rossi. La sabbia sotto i piedi ci dà la perfetta illusione di trovarci su un lontano lido. Gli ombrelloni, le sirene, i colori degli accappatoi e delle maglie, le bibite, le altalene, tutto è uguale alla grande spiaggia di moda che abbiamo visto in cartolina. V'è la stessa ressa di bagnanti, gli stessi trionfi di braccia e gambe nude, La signorina che sonnecchia sulla sdraio indorata come un dattero è quella stessa di Rimini, di Abbazia, di Venezia, la bella bagnante italiana fusa in fonderia. Le cento sdraio della piscina con le cento ragazze in fila completano l'illusione; Milano è sepolta sotto la cenere calda, siamo usciti da Milano come dalla nostra camicia. L'aria che si respira è aria di mare, Le caviglie, gli occhi, le sopracciglia, le capigliature, tutto quello che percepiamo è un'avventura marina. Forse più tardi inizieremo anche un idillio, Ce ne andremo spingendo un salvagente bianco verso la riva opposta. Saremo la coppia nuotante, quelle che le mamme tengono d'occhio, Ci ritroveremo sotto un ombrellone blu a righe rosse e faremo finta di essere altrove, a Riccione, a Santa Margherita; parleremo di Milano come di una città molto

lontana, molto

calda dove dei parenti noiosi attendono

nostre

notizie

attraverso bellissime cartoline con palme e mare. Ecco, potremmo farci fotografare e scrivere sotto l'istantanea: « Tanti cari saluti da Taormina ». L'acqua a Taormina forse è più verde. Al posto degli ombrelloni ci saranno delle spalliere di rose; ma i bagnanti, questo splendido paesaggio di braccia e gambe nude, non sono certo migliori di queste che si assiepano come spalliere di rose intorno a noi. Rose vive ed elastiche appena uscite dalla vasca, o dalla doccia grondanti d’acqua come rugiada. Saltatrici, muotatrici, ragazze dei grandi magazzini, dattilografe, venditrici, indossatrici, commesse, signorine di famiglia assai più belle e fresche di tutte le dive del Nord America che fanno quindici giorni d'Oceano per venire a bagnarsi la punta delle dita al Lido di Venezia, La piscina accoglie tutte le classi senza distinzione: è il mare a prezzo ridotto per tutti quelli che restano, il mare costruito dagli treni, mosso dagli elettricisti, disinfettato dagli infermieri. Un mare aperto al pronto consumatore come

il botteghino dei Sali e Tabacchi. Se non avete pretese accomodatevi: centomila persone sì sono bagnate prima di voi; centomila dopo. Verranno con lo stesso tram: il viaggio è breve, Ecco, spogliatevi, scendete in mezzo a noi come la domenica in Galleria; non siamo dei bagnanti, ma una folla che ha caldo e circola tra acqua e sabbia con l'illusione di trovarsi altrove, su un vero lido, davanti a un vero mare, tra vere

onde, Se non possedete l’arte di sapervi illudere non venite alla piscina, restate al caldo, per tutta l'estate, e non veniteci a dire che Milano è senza mare. RAFFAELE

CARRIERI


i piastrelle turchine, un agitatore mec

che muove

[on colorati ed ecco che la più terrestredellecittà può aloni mareche di è i me figure di allegri pagnanti cit invidia per quelli del Lid


Per chi passa sei giorni della settimana chiuso in un ufficio, talvolta coll'aggravante dell’aria condizionata, una giornata di riposo attivo trascorsa in piscina tra un bacio fresco d'acqua e una carezza calda di sole, è motivo di gioia e di salute. - Qui a sinistra: la... spiaggia animatissima e una partita che forse finirà con altre carte: quelle per sposarsi. - Qui sotto è una cascatella artificiale che strappa un grido alla coraggiosa che l'ha affrontata.


ASPETTI DELLA GRECIA D'OGGI A

aree, il viaggiatore un po' attento che cerchi la continuità storica tra il Eu il Do ato, è preso da un accorato stupore a conae Pacimne vuoto architettonico che va dal

Partenone al frettoloso Novecento di questi ultimi anni.

Di tutte le vicende bizantine gotiche feudali slave ya

ziane arabe e turchesche non resta che la poesia Ca e raccolta del monastero di Dafni tra gli ulivi Doe pressi, le due chiesette bizantine inginocchiate, peo del quartiere popolare (la Piccola Metropoli e laKapni= carea) e certo superstite tanfo di bazar (CIA a og morte dalla formalina del governo autarifazio;di secoli e3 quell'enorme frattura, quell'iato mostruoso provocare uni coli finisce per diventare ossessivo, per© i ragionamenti tempo il che ansia speci» di rodente non riescono a colmare. Ragionamenti

su quello

Sopra: una manifestazione patriottica dei giovani dell'E. O. N. dinanzi al monumento del Milite Ignoto che sorge nella piazza di fronte al Parlamento ad Atene. A sinistra: ragazza greca in divisa dell'E. O. N.

il destino della Grecia, sulle ruberie le scorrerie le invasioni, il fanatismo cristiano distruttore dei monumenti pagani nel terzo e quarto secolo, e quello archeologico del= l'Ottocento che, per rimettere in valore le antiche vestigia, s‘accanì contro tutte le sovrapposizioni turche e fevidali. Vi prenderà il desiderio elegiaco di Atene come la vide

Byron, con le casupole ammonticchiate sotto l’Acropoli, il

monumentino di Lisicrate inghiottito dal rigoglio dei cavoli nell'orto dei Benedettini, tutti quegli aspetti disordinati

e romantici che ebbero, certo, una malinconica affinità con

quelli di Roma ai tempi del Piranesi e di Goethe. A questo punto è consigliabile visitare il museo Be-

naki che dispone d'una bella collezione di ricordi storici, costumi e cimeli delle guerre di liberazione, accanto a una pomposa raccolta di vetuste maioliche e di armi neolitiche. Certi acquerelli di timida mano anglosassone appesi per le scale con indulgente tolleranza dal savio or. dinatore del museo, vi presenteranno com'era allora, colla torre toscana dell’Acciaiuolil’Acropoli infissa nei Pro: pilei, l'Erecteion ridotto a Harem governatore, gli omaccioni in turbante e pantaloni del sboffi accoscisti a fumare la pipa tra le colonne mozze,a le tavole coi vere setti del Corano incassate in un muricciolo tra l'olivo sacro a Pallade e l’altare sacrilego di Poseidone dove una volta i pii ateniesi, nel rapimento della fede, credevano d'udire lo scroscio minaccioso dei marosi, Ecco lì, su uno sfondo di cupolette gonfie appoggiate come spegnitoi. sull’alto candelabro colonne, un ufficiale turco dai neri baffi spioventi delle legge l’atroce decreto della leva quinquennale per dei’ giannizzeri, e la folla s'agita e impreca. Piùil corpo in là, una scalinata barocca, un gruppo di signore crinolinasu piange corpo» Stamente per la partenza d’un ingiovane biondo e risoluto:


crepuscolo sino quasi all’alba la gente circola per le strade, ciondola tra le birrerie tedesche, le caffetterie all'americana colle pattuglie di vivande variopinte allineate sotto la carezza

è il principe Ottone di Wittelspach chiamato a reggere non ancora ventenne, le sorti del paese di Socrate. Fragile fu la sua fortuna, come tutte quelle dei giovani sovrani che l’Austria d'un tempo forniva in serie ai paesi divorati dalle più antiche agitazioni; esiliato dal suo bel palazzo di Mo-

dei

naco in quel borgaccio di capanne in rivolta che era l’Atene d'allora, il povero

re fece del suo meglio per mettre ordine e pace, Ma lo rirnandarono via, ed egli lasciò dietro di sé il biancore gessoso di quei gelati edifici neoclassici costruiti

dai suoi architetti bavaresi,

e il piano regolatore della città, così infelice, cogli stradoni a ventaglio irrag-

gianti dall’Acropoli che, prima della provvida bitumature, portavano sulla

all'americana

rosso

il nome dell’Impruneta, e poi fuciloni del vizir inero-

con

cui

popolare

il nero

lide accademie di Ottone. Ma se vi siete abituati a

Roma a risalire comoda-

mente nei secoli coi grandi monumenti che vi segnano

a una

Mmarcano

a una

le tappe e

i confini,

questo

vi sembrerà un aspro viaggio

tra

grandi

sbadigli

di

silenzio, in un vuoto pau-

roso e baluginante, appena, di qualche fuoco, Eppure la storia del nostro paese si affianca a quella della Grecia în una simiglianza di eventi e di sciagure che va dalle inva-

sioni alla conquista sangui

nosa dell'unità e dell’indipendenza. Né le stirpi barbariche che amarono b vaccare tra le colonne dei Fori mossero con diverso intento verso le due penisole

mediterranee.

Furono

la grandezza e il fascino di Roma che operarono facilmente l'assimilazione dei franco-germanici dando vita alla civiltà comunale mentre gli Slavi che si stabilirono în Grecia apparveto, tra i barbari, i più disordinati e dispersivi, incapaci di disciplinarsi în organismi

politici duraturi,

o

fu il genio della nostra razza che non piegò mai anche sotto l’uragano, e continuò a dar frutti; protetto

dallombra della Chiesa e innaffiato dall'acqua lustrale del battesimo? Colle belle strade larghe, la, dignità dei palazzi, i molti cinematografi e le in-

segne al neon, l’Atene d’oggì ha ancora un aspetto precario, improvvisato volgaruccio ‘e coloniale; dal

e

ostenta,

in

gusto occidentale. Il fenomeno è così vistoso che qualcuno, riflettendo al pensiero greco dei secoli d'oro, al sovversivismo intellettuale e al petulante criticismo dei secoli bassi e anche al colore fortemente nazionalista dell’attuale governo, non sa rendersene conto. Infatti il governo di Metaxas non fa una politica culturale, e d'altra parte in seno al consenso che i Greci dànno all'opera di lui bisogna distinguere due

ceramica dipinta che porta sotto lo stemma dei Medici

deserto che va dalla battaglia di Cheronea alle pal-

tur-

qualunque corrente moda e

accecante

A caro delle scale v'accogl'erà una lunga vetrina colma «li costumi laici e sacerdotili, d'arredi sacri e domestict: miracolosi ricamì d'oro su fondi di velo, un paio di compassi dell'epoca bizantina coll'iscrizione greca: € Sèrvitene con profitto», una tavoletta di

stati di corallo e d'oro, e Il cappellino di veluto nero della signa Teresa Makri inspiratrice della celebre lirica di Byron: Maid of Athens, A visita finita, vi sembrerà d'avere qualche cosa di più, qualche piccola cosa

i caffè

materia intellettuale, l’abitudine d'adottare alla cieca

città, col vento del Pireo, nugoli di polverone.

ventilatori,

chi immersi in strani ronzii, dove sì incontrano ancora vecchi signori colla barbetta alla Venizelos che sonnecchiano —sgranando quei rosari d'ambra o di vetro colorato che chiamano comboloi e di cui non sanno fare a meno, vi diranno «per tenere occupate le dita». Il costume che prevale nella città (Atene è praticamente la sola città della Grecia) è quello d'una borghesia danarosa e frenetica che parla francese, si veste all'inglese, beve

Sopra: colonia marina, presso Maratona, dell'E. O. N., l’organizzazione giovanile greca creata da Metaxas: l’appartenenza ad essa è divenuta da qualche tempo obbligatoria. - Sotto: giovani dellE. O. N. a un campeggio.

nette

correnti:

una

nere

autoritario.

fatta

di

volontà d'ordine e di rinvigorito orgoglio nazionale, l’altra dallo stimolo a importare e adottare un genere politico che in occidente va molto di moda: il ge-

Nella politica estera non sì può disconoscere ai Greci il proposito di tenersi in buoni rapporti con tutte le potenze europee. Durante il conflitto etiopico non indugiarono a accordare all’Inghilterta il permesso di servirsi, in caso di pericolo, dell'isola dî Creta come base navale, ma appena l’orizzonte si rischiarò, denunciarono l'accordo. Lo scorso settembre, al momento della tensione europea, una frana bloccò il canale di Corinto, e qualcuno pensò che non si trattasse proprio di un mero accidente, anche perché i lavori di sgombero che furono intrapresi non procedono alacremente. Oggi la casa regnante di Grecia, tedesca d'origine e di nome, s’imparenta colla nostra per il matrimonio d'una sorella del re col duca di Spoleto, il che è per noi motivo di soddi sfazione e d’allegrezza. A questa Grecia d’oggi che appare nel duro clima d'Europa con un volto ringiovanito e pieno di speranze, noi siamo disposti a far credito per l'istintivo interesse che ci ispira, per la gloria comune d'aver dato vita alla civiltà mediterranea, per il comune martirio del Medio Evo, per quei presupposti ideologici che affratellano gli Stati totalitari, anche se ci siano alcune serie ragioni per dubitare che etnicamente ì Greci d'oggi abbiano molto a che fare con quelli che alzarono sull’Acropoli i bianchi coJonnati. MARIA

L. ASTALDI


a

Pg

SAN REMO Il Superspettacolo del “London

e

dell’ “ International

Casino»

Casino» di Londra

di

Nuova

York

|


PUGILATO IN ITALIA E ALL'ESTERO

Non si può dire che per il pugilato italiano siano tornati È tempi d'oro, ma tra leggeri, medioleggeri mosca ‘e medi (attenzione a non leggere Mosca e Metz) una rosa di campioni di primo rango c'è. Tra questi va annoverato Enrico Urbinati che ha saputo arrivare al titolo europeo della sua categoria. Di Urbinati diamo qui sopra e a sinistra due foto prese quando giorni or sono ha incontrato, a Rom allo Stadio del Partito l'inglese. Bostock. Una vittoria ai punti con lievissimo scarto per il romano che qui vediamo ben impegnato dal forte inglese. A destra: il film del burlesco incontro tra Galento e Louis @ Nuova York. Si vede il « bevitore di birra » rotolare sul tappeto come un barile della sua preferita bevanda Nelle due foto qui sotto troviamo Aldo Spoldi che la S. S. Parioli di Roma, il dinamico organismo spor= tivo presieduto dal Co. mandante Bruno Mussolini, ha fatto tornare in patria per difendere il suo titolo europeo dei pesi leggeri. Spoldi incontrerà il belga Simone De Winter che i suoi conterranei chiamano i «ragazzo prodigio », la sera del 19 corr. nella grande riunione organizzata dalla Parioli al Castello Sforzesco di Milano. Spoldi che si sta preparando con grande fervore al combattimento ci appare qui tenuto in gabbia per frenare il suo impeto e mentre con vigore falcia l’erba in attesa di mietere nuovi allori.

ITALA ada 167


121

=

nr

ENTRATA IN ROMA DELL' ECCELAMBASCIATORE DI POLLONIA L ANNO: MDCXKXIIT

È

sor

seriisina Valsbuzro dev ‘nitro d'Agprn!: gender da e quando scorse da lungi la cupola di San Pietro, s'inginocchiò, pregando il Signore

CRONACHE

ROMANE

L'ENTRATA DELL'AMBASCIATORE DI POLONIA NEL 1633

di concedergli di condurre a buon esito la propria missione. Alla Porta del Popolo l'attendevano i segretari delle rappresentanze diplomatiche accreditate presso la Santa Sede, onde porgergli il saluto dei rispettivi capi di Missione. Con molta sorpresa essi udirono l'Ossolinski risponder loro affabilmente in italiano, francese, spagnolo e tedesco, All'arrivo assisteva pure il cardinale de Torres, protettore della Polonia, e un folto gruppo di prelati e patrizi, in parte attirati dalla curiosità, in parte per onorare un così illustre inviato. Sì che quando questi entrò in città per recarsi al Palazzo Gabrielli, alla Trinità dei Monti, assegnatogli come alloggio fino all'e entrata» ufficiale, lr sua carrozza fu accompagnata da altre centosessanta. Primo pensiero di Ossolinski fu quello di andare in Vaticano, a baciare il piede di Sua Santità, in quel momento inferma. Subito dopo, fece visita ai quattro nepoti, ì tre cardinali Francesco, Antonio senior, Antonio junior, e il principe don Taddeo Barberini. Sapeva esser caro al Papa che fossero considerati i suoi parenti, quali membri di una famiglia regnante. L'atto fu infatti molto gradito ad Urbano VIII, che concesse all'ambasciatore sei giorni per riposarsi dalle fatiche del viaggio, fissando al 27 novembre la data dell'e entrata » solenne. Era stabilito che, quel giorno,

il corteo si sarebbe

formato

fuori della

Porta

del

Popolo. Il cielo era nuvoloso, e si credette imminente la pioggia. Al punto di riu-

nione convenne una moltitudine di carrozze trainate da superbi corsieri adorni di piume, di cavalli da sella, provenienti da tutti i punti della città. Notevoli per il

A

loro sfarzo, i cocchi del Granducr di Toscana, degli ambasciatori francesi, spagnolo € cesareo. N°

SEICENTO, il fasto assurge

ad importanza

politica.

I monarchi

se ne circon-

dano, e vogliono pure che gli ambasciatori presso le corti straniere, rappresentanti della loro sacra persona, diano, colla pompa esteriore, l'impressione della potenza. Il secolo XVII fu pertanto l'epoca delle ambasciate magnifiche, e, superiori a tutte, riuscirono quelle inviate al Papa, dei re della terra. Ben poche, forse nessuna, poterono tuttavia stare al paro della Missione che il re di Polonia, Ladislao IV, mandò, nel 1633, ad Urbano VIII. In Polonia ne rimane ancora un ricordo nella tradizione popolare, per quanto amplificato dalla fantasia delle leggende. Da noi la dimenticanza si deve al fatto che Roma, avendo visto sfilare fra le sue mura, dai giorni degli antichi trionfatori, una serie innumerevole di superbi cortei, finì per considerare abituale ogni spettacolo di grandezza. Dobbiamo tuttavia riconoscere che quello offerto dall'ambasciata del 1633 colpì gli stessi Romani. Ladislao IV, quand'era ancora principe pretendente al trono, era veriuto in persona a Roma nove anni prima, nel 1624, secondo del pontificato di papa Barberini, e vi aveva trovato lusinghiere accoglienze. Poteva dunque dirsi un conoscitore dell'ambiente. Fra gli ultimi sovrani della Polonia, Ladislao IV sì rivelò il più lungimirante; i suoi disegni erano vasti, fra gli altri aveva concepito quello di unire la Moscovia alla Polonia, ma, per realizzarlo, gli era necessario l'appoggio della Santa Sede, e gli premeva che, în primo luogo, il Papa approvasse il trattato da lui concluso cogli scismatici, che il Re riteneva di grande significato per l'avvenire. La Santa Sede non comprese l'abilità di quel piano, e rimase ferma sul principio che non si dovesse fare nessuna concessione né agli scismatici, né ai riformati, benché il risultato di tale intransigenza non potesse essere che quello di allargare il solco che divideva Urbano VIII e ai cardinali i popoli dell'Europa Orientale. Invano Ladislao scrisse ad Cattolicismo in quella parte che il declino della Polonia avrebbe apportato quello del del mondo. Roma non mutò parere.

Fortunatamente il cielo si rischiarò, ed il corteggio poté mettersi in moto, con quella lentezza maestosa, particolare alle cerimonie seicentesche. Esso entrò per la Porta del Popolo, preceduto da un corpo di musicanti e dalla Guardia Svizzera ed appena Ossolinski ebbe oltrepassata la porta, gli mosse incontro il Maresciallo della Corte

papale, Caetani, per augurargli il benvenuto in nome di Sua Santità; lo accompagnavano prelati, dignitari, e nobiltà romana. Era stato fissato un lungo itinerario, perché tutto il popolo potesse assistere al passaggio del corteggi‘

Un artista, allora in grande rinomanza, Stefano della Bella, riprodusse la scena, in un'incisione in rame, da lui dedicata al Granduca di Toscana. Noi possediamo del resto di quel corteggio una descrizione particolareggiata, Aprivano la marcia due corrieri in mantello di velluto alla foggia polacca, seguiti da ventidue mule dalle bardature multicolori, e dalla Guardia papale a cavallo. Dietro di essa, con immensa allegria della folla che gremiva le strade e le finestre, si videro apparire dieci camelli, adorni di piume svolazzanti, con sonagli d'argento e coperti di stoffe e reti trapunte

È }i i

speciale a Roma, Fu allora che il re di Polonia pensò all'efficacia di un'ambasciata cha offrisse uno spettacolo di e, conoscitore della psicologia dei suoi tempi, volle sua testa Jerzy Ossolinski, uno ‘sfolgorante ricchezza. Decise anzitutto di mettere alla aveva destato che l'ammirazione dei personaggi più eminenti del regno, e, ricordando Fontenay-Mareuil, diede in Roma la grandiosa « entrata » dell'ambasciatore di Francia, ostentato l'argento, Osal suo l'ordine di superarlo în tutto: ove il Francese aveva altre gemme. Ma poiché solinski doveva sostituire l’oro, ed all'oro, i diamanti e lebastare a tanto, il Re pose le dovizie personali del suo inviato non avrebbero potuto Rammenteremo, per dare un'idea a disposizione di lui i suoi tesori e la sua zecca. presentato in Vaticano avendo al di tale emulazione, che Fontenay-Mareuil si era del Conclave, ch'era allora il prinsuo seguito 131 carrozze. Il Maresciallo ereditario Spagna da 300. È Dea cipe Savelli, ne era stato accompagnato da 140; l'ambasciatore discorta d'onore, era forda notare che la maggior parte di queste carrozze, formanti nita dai principi romani. presente. inestimabile: un recare di stimava lacco Ad Urbano VIII, l'ambasciatore pol aveva fatto dono al Papa

il Grande n li, era caduto ‘alla presa di Costantinopo

cioè il documento originale si nale Costantino n;

lla Campagna. Tale documento, i a Mosca, se n'era, asua Bir che n can Seli tao e quando Zolkiewski era entrato il vero, a Roma, si Anneo rato Se impossessato, portandolo in Polonia. A dire attribuitagl i a Ve cintiierato cimelio una importanza assai minore di quella Il pre IV, aveva dimostri l'umanista Lorenzo Valla, sin dal.tempo di, Eugenio e orthi È cri Ps scritto famoso, che la donazione in parola dinonsula E SRL essere sunto documento poteva ancor meno cristiano con! quanto, al presente, nessun monarca jepess: del 1633, ed i Seotcgani sesto, “assoli si mise in viaggio nel settembre seco 300 persone, 20, earrorra. dr an, , sionati. allorché appresero chiegli conduceva

del re Ladislao gi da sella e 10 camelli. Il 20 novembre, l'inviato

In alto, un'incisione in rame dovuta a Stefano Della Bella, chi di Toscana, raffigurante il fastoso corteggio che accomplgné 7 ani in occasione del suo ingresso in Roma nel 1633. - Qui sopra: un caaliere del seguito dell'Ambasciatore. Anche questa incisione è opera di Stefano Della Bella.


dall’ambasiatore di Ladislao IV a Roma, i quali perdevano in cammino i loro ferri d'oro, raccolti dalla folla con un giubilo immaginabile. In realtà si trattò di quello che noi moderni chiameremmo un «bluff». A dispetto del lusso da lui spiegato, Ossolinski era un uomo molto parsimonioso, i suoi cavalli avevano effettivamente ventiquattro ferri d'oro, ma di questi, due soltanto erano stati, per ordine dell’ambasciatore, inchiodati leggermente, perché le bestie potessero perderli per via. Gli altri ventidue tornarono alla zecca di Cracovia, che li aveva forniti. Il trucco non aveva neppure il pregio della novità: ne usò l’uguale, nel 1027, l'ambasciatore di Corrado Il a Costantinopoli, e, sette anni dopo, Roberto il Normanno. Scherzi analoghi sono anche riportati in un antico poema francese di cavalleria. Tornando dunque al corteggio poIncco, menzioneremo la schiera di BIIND: ETNO giovani cavalieri, in damasco azzurro, che successe ai sei mirabolanti corsieri, ed il distacco formato da nobili romani e spagnoli che li sèguivano. La foggia dei loro costumi e mantelli, le piume dei berretti e larghi cappelli, persino l’andatura dei loro cavalli, più pomposa ed estetica, erano del tutto'diverse da quelle dei Polacchi. Quasi ad accentuare tale contrasto, dietro di loro comparve un gruppo di questi ultimi, in ricche pellicce di zibellino e lupo cerviero. È I maestri di cerimonie del Seicento erano, come oggi ci esprimeremmo, registi di prim'ordine. Ai Polacchi delle pellicce si alternò il quadro dei componenti la Corte papale in costume spagnolo; assai notato fra questi, per la ricchezza del suo, il duca di Richmond. Quello che veniva appresso sorpassò tutte le aspettative. Sfilarono, a debita distanza l'uno dall’altro — per maggiore effetto — gli alti dignitari dell'ambasciata scortato ciascuno da due cavalieri romani: un altro insieme fantasmagorico di vesti trapunte di gemme, di mantelli scarlatti, di armi e finimenti rutilanti d’oro, Le più grandi famiglie dell’aristocrazia polacca figuravano in questa grandiosa scena del corteggio, culminante coll'apparizione dell’ambasciatore. Ossolinski era tutto uno scintillio dî pietre preziose. Portava un nero e zupan», vestito nazionale polacco, in forma di lunga tunica, trapunto d'oro, sul quale brillavano venti grossi diamanti. A varie fibbie di perle erano poi fissati pennacchi di candide piume di airone, che lo segnalavano a distanza. Una pellegrina di zibellino cadeva, leggermente appuntata, dalle sue spalle. Cingeva una scimitarra polacca, tempestata di gemme del valote — come poi si fece sapere — di ventimila seudî. Il suo destriero, ornato di piume nere, trattenute da rosette di crisoliti, procedeva con passo calmo e maestoso, quasì conscio dell’importanza del personaggio che conduceva. La moltitudine l’accolse con interminabili applausi. Il Pontefice Urbano VIII insieme di suoi nipoti, secondo un'incisione contemporanea. Fu a lùi che il re di Polonia Ladislao IV inviò quale Chiudevano la processione la carambasciatore straordinario Jerzy Ossolinski perché lo persuadesse ad approvare il concluso trattato con gli scismatici (Foto Bruni). rozza di Ossolinski, in velluto verde, trainata da sei cavalli, ed un gran numero di altre, d’oro, dalle lunghe frange. Questi camelli erano carichi della ricca guardaroba delAllorché l'ambasciatore fu vicino al Vaticano, cominciarono a tuonare le artiglierie l'ambasciatore e dei suoi bagagli. L'attenzione della gente fu però distratta dal soprag- di Castel Sant'Angelo, e non si tacquero finché egli non ebbe raggiunto il Palazzo giungere di quattro trombettieri a cavallo, dai fantastici costumi di velluto verde, papale. che suonavano arie assai gradite al buon orecchio degl'Italiani. Li seguivano i trenLa messa in scena non avrebbe potuto riuscire più imponente, sia nell'insieme che taquattro cosacchi della guardia di Ossolinski, montati su cavalli dalle lunghe code nei particolari. e folte criniere, i quali danzavano con maestria, al suono della musica. Questi cosacchi, dall'aspetto selvaggio, armati da capo a piedi, dai «colbac» adorni di piume di struzzo ondeggianti, portavano archi e frecce, ch'essi lanciavano in aria'e riafferraIl pubblico ebbe del resto occasione di godersela una seconda volta, poiché l'inviato vano, con portentosa abilità. Teneva dietro ai cosacchi lo scudiero di Ossolinski, del re di Polonia tornò in Vaticano, colla stessa pompa, il 6 dicembre. Il Pàpa, benché sopra un negro destriero, ai pîedi del quale erano legate alette di piume, « Non faceva ancora malato, lo ricevette in udienza solenne nella Sala Regia. Ossolinski pronunciò che impennarsi — ci riferisce un testimone — come se volesse lanciarsi verso il un'orazione che Urbano VIII giudicò degna di Cicerone. Dopo l'udienza, secondo il cielo», Questo seudiere, vegliardo dalla lunga barba bianca, indossava un e caftan > cerimoniale; ebbe luogo un banchetto. L'intelligenza di Ossolinski e, sopratutto Ja di broccato d’oro, e teneva uno scudo e un giavellotto, con bandierine di seta. Ansua squisita cortesia; gli guadagnarono le simpatie generali. Al levar delle mense'il ch'egli aveva, sull'elmo e su le spalle, alette di penne di gru. Papa l’intrattenne affabilmente, ammirando il suo costume ed affermando ch'esso Appresso a lui veniva un gruppo di giovani paggi, in velluto color acquamarina, somigliava a quello degli ‘antichi romani. Uno storico polacco osserva che Urbano VII con nodi d’argento, montando identici alezzani sauri. Essi precedevano una delle più ‘ doveva avere un'idea molto singolare della toga romana per trovarvi una analogia col imponenti parti del corteggio, costituita da sei cavalli turchi di rara bellezza, cia- «zupan »' polacco. } scuno dei quali era condotto a mano da due palafrenieri. Sui frontali delle nobili Il 12 dicembre Ossolinski lasciava Roma. Dal punto di vista della politica, la sua bestie, trattenuti da un gioiello del valore di oltre diecimila ducati, si ergevano pennon' aveva raggiunti invero grandi risultati. Passando per Firenze, Venezia nacchi di lunghe piume d’airone, e le.gualdrappe, trapunte di diamanti, smeraldi e emissione Vienna, tornò a Varsavia, ove i tesori coi quali aveva abbagliato il popolo dell'Urbe rubini, sfavillavano ai raggi del sole. Le parti metalliche dei finimenti erano d'oro e tientrarono nei forzieri di coloro che li avevano prestati per l'occasione. A: noi non così pure i ferri. Anzi quest’ultimo particolare diede origine ad tina specie di leg- era rimasto che il piacere di averli ammirati. genda. Si parla ancora în Polonia, nelle veglie invernali dei contadini, dei cavalli ‘ ARDINGHELLO


limpide, il Gargano appare azzurro e vicino, e tanta è la fama cangelo: specialmente lungo la fascia costiera!

LA

COSTA

della Grotta

dell’Ar-

=

PUGLIESE

DA BARI A RODI eccato che Bari non abbia dietro di sé l'arco di montagne, ai piedi delle quali sono sorte parecchie altre nostre città marittime, né l'allieti l'incanto del Golfo partenopeo. Eppure la dinamica Bari meriterebbe questo premio: se non altro per lo spirito d'iniziativa e la laboriosità che sogliono distinguere i Pugliesi dalle altre popolazioni meridionali. La Fiera del Levante, il grande porto, il lungomare e lo Stadio della Vittoria sono opere da citare come esempi: la città nuovissima, insomma, innestata su quella nuova, che già poteva mostrare al forestiero l'armonia d'un impeccabile ordine edilizio, intessuto lungo le due grandi arterie di via Sparano, ora via Vittorio Veneto, e di corso Cavour. A chi vi arrivi per ferrovia, Bari non schiude ancora oggi una prima, signorile visione di grandezza con Piazza Umberto: vastissima davanti al Palazzo dell'Ateneo, sede della Università e di altre istituzioni culturali? L'Era fascista ha dunque dato un nuovo, gigantesco impulso, ne ha aperta la fase conclusiva — percorrendola quasi tutta — logi alla realizzazione, prima invero discontinua, di quel piano regolatore, che con la mente doveva seguire all'idea precorritrice del Murat: idea manifestata di San Cataldo: indice demolizione della soffocante cerchia antica. Se la lanterna città della l'impianto riassume mare, del bianco levato verso il cielo, a specchio della Palazzo sul fiorisce agile che nuova, il Fascio littorio, scolpito sulla torre Provincia — dedicata ai Caduti per la Rivoluzione e alle Medaglie d'oro della grande guerra — è il segno recentissimo dell'imponente mole di lavori eseguiti dal Regime a Bari e, come a Bari, in tutta la Puglia: lavori monumentali e utili, ben degni dell’Epoca mussoliniana. da quel

ci

La motonave riprende, sussultando, la solita rotta. Ci allontaniamo da Bari stesa sul molo. La visione, a mano a mano, s'allarga, sicché possiamo abbracciare tutta la città con un solo sguardo: il vasto perfetto schieramento dei quartieri nuovi e, a destra, quasi dominante, l'arroccarsi grigio della parte vecchia. Cupole, campanili e ciminiere industriali stagliano il cielo d'un turchino un po' torbido, cornice piuttosto pesante ai freschi e vivaci colori coi quali la Fiera del Levante emerge dalla sottile lingua violacea, dove pare che la città vada stemperandosi: a poco a poco. Dall'altro lato il quadro sfuma per il lungomare, in un degradar misurato d'azzurri, di grigi e di bianchi. Ma non è facile, ormai, discernere ciò che vuoi in quello schermo abbagliante, levato sulla costa bassissima. Una leggera foschia pròduce come un alone attorno a Bari lontana. E già ti s'apre lo spettacolo d'un altro paese! Navighiamo a un miglio e mezzo dalla costa e a velocità di veliero, quasi. Perciò la pellicola ti si svolge davani lenta, nitida: mostrandoti ogni particolare, svelandoti ogni sfumatura. Non v'è bi gno di frugare col binocolo, né d'affannarsi dietro alla direttrice segnata col dito da chi conosce i luoghi meglio di te. Cerchi una masseria? Eccola. Non ritrovi quel bivio? Ma, come? Se è lì, lo vedi, con la sua stretta forcella bianca? Lungo la costa, ora che il grano è scomparso, puoi addirittura distinguere le altre colture classiche pugliesi: la vigna, d'un bel verde lucido, che trae all'azzurro; la nuvolaglia argentea dell'uliveto dai tormentati tronchi tanto secchi che sembran fossili, sulla quale spiccano le più fresche chiome del mandorlo; il fico che dai rami capricciosi stende le amare sue foglie, aperte come palme di mano. Ed ecco da tutto quel verde, verde, spun spuntare l'aguzza cupola di q qualche trullo solitario, tario, cinto ci dall'abbagliante 'abbagli quel pola di Piacevolissimo

e

istruttivo

esercizio

topografico,

che

nessun’

mai offrirti! Ma se vuoi provare la finzione del mare aperto, FE

i

ir

transatlantico. E, se lo preferisci, la natura stessa della passeggiata, la porta

abitata Né il Regime ha trascurato la parte vecchia: il cuore della città, salpando dal porto popolo marinaro che ha steso così fitti traffici con tutto l'Oriente, s'imbarcarono i primi crociati e nel quale racvecchio, dalla banchina del iquale delle ossa miracolose del colse le vele il vittorioso equipaggio partito alla ricerca di così schietto sapor levanVescovo di Mira. In quelle anguste stradette tortuose, da palazzi troppo alti e, a tino, interrotte spesso da archi, più spesso soffocate tutta la sua storia, ha temonor del vero, nettissime, il popolo barese ha vissuto intorno al Castello, alla secoli, i risalendo e, prato l’anima: in Piazza Mercantile bisantino donato ai catapano del palazzo Cattedrale e a San Nicola, eretto sul intorno a San Gregorio, Un ben studiato marinai fanatici da Ruggero il Normanno; e, liberatolo dal Cattedrale, la Nicola e programma di restauri ha \riordinato San romanica, forse forma la primitiva mallo barocco, ha restituito a San Gregorio anteriore a quella della basilica del Patrono. davanti al popolare quadro con Una profonda, ingenua commozione ci ha presi

l'immagine nera

di San Nicola, nella Basilica architettonico

conservato

dai

veneranda:

provvidi

dove il semplice, gran-

contrafforti

quattrocen-

ardimento ricchezza del soffitto del secolo XVII: teschi lotta in pieno contrasto con l'ostentata Carlo di Rosa da Bitonto. Risentivamo

dioso

opera tuttavia pregevole d'un Pugliese: ch'era impossibile cancellare. dalle figurine l’odor di cera colata e di olio riarso, lumini fanciulli e davanti alle quali molti. assalì, regalateci dalla nonna quand’eravamo rossiccia. La stessa commozione ci avevano consumato la tremula fiammella Istonio — la Vasto dei d'Avolos — ritroa con un’altra folla di ricordi, quando ANTO così garganico: Michele il San vammo, sotto la campana di vetro, di Montesantangelo. A Istonio, nelle giornate intagliato nella docile, diafana pietra

murata. Tanto vale allora rimanere in vista della costa. Penserà la nave a darti l'idea della grande navigazione: con l'attrezzamento, in piccolo, simile a quello rus

Il Castello che leva la sua mole robusta presso il porto d

Hene si sso contro di traffico» Ta alto: Hart Iodani I SENI aida dato un gigantesco impulso. L'ampio e fiorito Lungomare nel puntoin 'cui la rotond. a

affaccia sull'azzurrissima distesa come una perla emersa improvvisamente dall'acqua.


Ecco qui sopra il Porto Vecchio. Con questa denominazione contrastano i moderni edifici che fanno contorno al molo e le aiole fiorite che mettono una nota di colore sul bianco dei marmi. - A sinistra, sopra e sotto: Trani veduta dal campanile. In primo piano il porto e il giardino pubblico. - Un aspetto del porto di Barletta.

della nave e la familiarità dello Stato maggiore ti possono offrire la beata illusione di bordeggiare con un panfilio. Una dopo l’altra le cittadine costiere s'affacciano al mare in un trionfo di luce, che, stemperandoli, ne allunga nell'acqua calma i tersi colori delle lanterne, dei moli, delle torri. Porti familiari al piccolo cabotaggio, dove i trabaccoli fanno la siesta solenni sul pettegolo sciamare delle barche: irrequiete e vivacissime macchie di colore accese dal sole. La prima sosta è a Molfetta (Giovinazzo ci è sfilata davanti come immersa in un bagno di calce). Visitiamo il borgo medievale, con la più alta cattedrale di Puglia: ricca di tre cupole. Poco dopo dobbiamo purtroppo indovinare, vicino a Bisceglie, il luogo dove gli archeologi hanno ritrovato il notissimo dolmen. Trani divide con Barletta la fama e la ricchezza del forte vin nero. Essa però ci mostra per carta da visita la rosea facciata della cattedrale e l’aguzzo campanile tuffati nel sole e, con più violenti giochi d'ombra, sprofonda nell'acqua, in quel punto livida e alta, le solide muraglie del castello svevo. Eccoci a Barletta: così ben dotata di stabilimenti enologici. L'ampio porto ne palesa la floridezza: gonfi velieri alla fonda, un vecchio piroscafo in demolizione, intricati fasci di binari per tutto il notevole sviluppo dei moli e, arroventata dal sole, lungo la banchina, la flottiglia delle torpediniere della Finanza. La cittadina, bianca come tutti i centri pugliesi, ci offre un gaio aspetto moderno, in piena antitesi col borgo vecchio, dove il Colosso di bronzo, sul fianco della chiesa di San Sepolero, attira i turisti con l'enigma ancora insoluto della sua attribuzione. A Barletta l'appassionato può anche formarsi un'idea esatta dell'arte del De Nittis Invidiabile è il nucleo delle Cattedrali pugliesi, costituenti un gruppo artistico omogeneo, originale: capace d'innalzare il romanico în un così vivo, solenne anelito al cielo; arte nostra, chiara: nella quale qualche reminiscenza toscana e tutta la fantasia ornamentale d'Oriente si son fuse con tanta armonia, con tanta naturalezza da sembrare anch'esse frutto di queste terre riarse dal sole, battute dai venti; stile semplice, compatto, grandioso, che non sempre ha tempo d’indugiarsi in fronzoli, in leziosità: ansioso d'ascendere, solido e diritto come la primitiva, piena sincerità del sentimento religioso popolare. A tali splendide manifestazioni arti» stiche, che hanno varcato vittoriose il Fortore, per diffondersi lungo la fascia costiera abruzzese e hanno risalito i monti campani, sì che — per citare un esempio — nette tracce di romanico pugliese ritrovi nella bella chiesa di Caserta vecchia, corrispose, per le antiche terre dei Japigi — spremute dall’esosità degli ammi stratori bisantini e tormentate dai guasti longobardi — un lungo periodo di floridezza: sotto le unitarie monarchie dei Normanni e degli Svevi. I Normanni donarono alla Puglia le celebri cattedrali; gli Svevi la munirono di maestosi, turriti castelli e la popolarono di città nuove. Non si dimentichi che Federico II preferiva la Puglia alla Sicilia — dov'era la capitale del Regno — e che già pensava di aprire a Bari un nuovo porto. È l'epoca d'oro della marineria pugliese, durante la quale s'andarono formando gli Ordinamenti Marittimi di Trani, anteriori al corpo legislativo amalfitano. Seguirono la decadenza angioina e aragonese e le lotte tra Spagnoli e Francesi. La vuota tracotanza di questi ultimi già era stata umiliata col fulgido, popolare episodio della Disfida, combattuta sulle colline di Andria, Tuttavia, anche da questi secoli di squallore emerge per la Puglia la breve signorìa degli Sforza:

sopratutto

con

la corte

di Bona,

figlia d’Isabella

d'Aragona,

che ha

lasciato a Bari notevoli ricordi: nel castello e in San Nicola. Carlo IMI di Borbone, ideatore dell'appoderamento del Tavoliere e Gioacchino Murat, cui — abbiamo visto — si deve la prima idea di Bari nuova, molto giovarono alle pro-


Qui sopra vediamo in un sol colpo d'occhio gli edifici compresi nel recinto della Fie del Levante. I padiglioni dalle linee ardite formano un tutto armonioso e gaio. - A destra, sopra e sotto: una veduta del porto di Manfredonia che si specchia chiarissima nel ‘mare azzurro intenso. - Un pittoresco aspetto di Rodi Garganico. vince pugliesi; ma la loro opera fu poi rovinata dai governi successivi: anche per ciò che riguarda i tempi più vicini a noi, sino all'avvento del Fascismo il quale ha segnato per le molte attività pugliesi lo schiudersi d'una nuova ep: di rinascita. La motonave punta ora diritta verso il Gargano, lasciando molto a sinistra il biancheggiare delle foci dell'Ofanto, l'argento delle saline di Margherita di Savoia: lungo la laguna di Salpi, e, più su, lo smeraldo del Lago Salso. Approfittiamo della sosta a Manfredonia per rivedere le dorate mura di Santa Maria di Siponto, gioiello gra-

zioso d'architettura e di scultura romanica e per spingerci sul luogo dove scavi re-

centi hanno rimesso in luce la pianta d'un edificio romano, in seguito trasformato in chiesa, o in battistero: ciò dimostrerebbe la fortunata scoperta d’un pavimento a mosaico, parte romano e parte bisantino. La storia c’informa che a Siponto s'imbarcò Papa Alessandro per muovere incontro al Barbarossa, Ma la città, a poco a poco, decadde e, alla fine del secolo XIII, un terremoto finì col distruggerla, Né Manfredi pensò a riedificarla in quel luogo, malsano per le acque stagnanti del Cervaro

e del Candelaro,

troppo bruscamente

costretti

a mutar

corso di fronte alla

muraglia garganica, Ora la bonifica, condotta energicamente attraverso parecchie difficoltà tecniche, ha redento anche l’Agro sipontino, creando un'atmosfera sana attorno a Manfredonia, appiattata sotto il Gargano, che, anche qui, enorme cetaceo dormiente, innalza dal Tavoliere il brullo, rotondo dorso rossiccio: sul quale l'unica nota amica la costituisce la capricciosissima striatura bianca della carrozzabile, che, salendo e risalendo, conduce al grigio parapetto di vecchie mura che da quaggiù

è Montesantangelo. Troppo lontani sono per noi i giacimenti di bauxite, ai quali si collegano i nuovi lavori del porto e le rovine di Sapri,

Se togli il seno ridente di Mattinata, per lungo tratto la costa garganica precipita

brulla nel mare: con paurosi strapiombi e tutta gole e caverne, dove l'onda s'insinua ribollente, Bianche torri coronano le sommità di quelle rocce ciclopiche, che il sole

ricopre di suntuosi arabeschi violacei; in questo modo esse assumono l'aspetto di grandiosi ruderi architettonici: come ci è apparsa l'estrema punta del Promontorio, la Testa del Gargano. Vieste scende dal castello cinquecentesco ad abbracciare con le sue case il mare, d'un azzurro intenso, nettamente tagliato dal faro, ritto come una torcia sullo scoglio simile ad un’ostrica favolosa. Qui l'imbelle Celestino V scontò col

carcere la viltà « del gran rifiuto».Peschici s’affaccia ad un'alta rupe, fitta di capperi.

Il paese forma un corpo solo con la pietra, nella quale le categorie più umili sogliono scoglio. ‘ancora scavarsi l’abitazione; il mare è tutto una spuma, ai piedi dell'impervio

Poi, improvvisamente, ‘apre la vasta galoppata verso il mare dei boschi, delle pinete,la degli aranceti: è la conca meravigliosa di Monte Pucci, di San Menaio — lungo

le loro aperture strada, che segue i capricci della costa, i ripari degli aranceti, con le case sopra ad arco, sembrano viadotti — fino a Rodi, che ha piantato anch'essa ha dimen-

nel mare, dove uno scoglio; il quale, degradando, si spinge come un molocorroso, dall'onda, ha preso l'ultimo, levigato dai venti,

ticato alcuni altri scogli: forma di sfinge.

Non più dal ponte della motonave, ma dalla piazzetta, su, nel cuore di Rodi, ammid'una dolce fragranza: il riamo ancora l'ampia costa arcuata. L'atmosfera è asatura Peschici, diventa così acuta da profumo della zagara, che però, a maggio, dada Rodi consigliare a tener chiuse le imposte. far venire le lacrime agli occhi e, perfino, le favole del dono d'arance offerto dal re Perché mi tornano insistenti alla memoria con le arance attrasse in Calcos a Circe per intenerirla e dell’astuzia di Melo che Puglia i Normanni?

È

MARIO

TORTORA


(I PREMI SPORTIVI

DI

fascista crescerà

di importanza

d'anno

in al

no e conterà sulla partecipazione dei pit più egregi.

E intanto a San Remo ecco che fra po giorni si aprirà la Mostra dei Bozzetti del P mio di Scultura del 1938, sul tema sporti obbligato. Diceva il bando di concorso: Il opere devono essere ispirate al dinamismo all'etica dello sport, e poiché in base a que concorsi il C.O.N.I. designerà fra di esse and le opere da presentare ai Concorsi di Scultuj della XII Olimpiade di Helsinki, è fatto obbl

go ai concorrenti di trattare i vari esprimendo, secondo quanto esige lo

sogge speci

programma olimpionico, uno dei momenti azione più salienti della disciplina sportiva rel

presentata ».

Questo sì che era un tema assegnato con maggior precisione di particolari. Dal luglio settembre nei bei saloni della Villa Comund il pubblico italiano e forestiero che pure nel stagione estiva riconosce singolari attrattive

soggiorno sanremese, avrà da osservare ammi ‘are discutere. Sculture a tutto tondo, bass rilievi, medaglie e targhe esprimeranno le ig razioni sportive degli scultori italiani. Cinqual tamila lire di premi sono in palio, e la Con missione giudicatrice è composta di tre mes bri, uno dei quali designato dal C.O.NI. Ed alla « esaltazione della bellezza dello sa e delle sue finalità » è stato anche dedicato Premio San Remo di Musica del 1938, com

prendente tre concorsi fra i musicisti italia iscritti al loro Sindacato, per un Poema sinfonico

Ss Atrezza lo Sport trovandosi

in villeggiatura a San Remo, non

mostrò

di stupirsi quando alcune delle Muse più illustri gli chiesero udienza, né queste ultime dubitarono per un sol minuto della cordialità con cui sarebbero state accolte. A San Remo Muse e Sport da un pezzo ci ‘stan-

no come di casa. Anche se finora non gli era capitato di stabilire una comunione d'interessi, di stringere rapporti d'affari, di mettersi in società, esisteva da tempo fra l'uno e le altre un rapporto di buon vicinato, tenuto desto dalla reciproca comprensione e dalla simpatia. Ma ora le Muse venivano a offrire allo Sport la parte del protagonista in alcuni dei Premi San Remo del '38 e del ’39. Scultura, Musica, Letteratura a tema sportivo obbligato, tema nobile e vasto capace dei maggiori sviluppi e dei risultati più originali e brillanti; e ai vincitori dei Concorsi promettevano un. altro alto. riconoscimento, la partecipazione delle loro opere, per designazione del C.O.N.I. alle Olimpiadi di Helsinki del 1940. È un fatto che questi Premi San Remo di anno în anno crescono di importanza e di autorità; e non si può dire che dal principio avessero avuto la

vita facile. Messi a far parte di un elenco di attrattive di una Stazione tur stica a scopo di propaganda per alcuni anni rimasero sulla carta, e probabilmente ci sarebbero ancora se un uomo di larghe vedute non ne avesse compreso tutto il valore, e non si fosse messo all'opera, egli solo, per ottenerne la realizzazione con una fede, una tenacia e uno spirito di sacrifizio che non ‘gli fecero mai difetto nemmeno

quando parve che troppi ostacoli si oppones-

sero all'iniziativa. Formando un Comitato di Accademici, di Gerarchi, di illustri personalità nel campo della cultura e dell’arte egli tenne per sé l’ufficio di Segretario generale, certamente il più faticoso; e ha lottato instancabilmente ed ha vinto contro l’incomprensione, l'indifferenza e ogni altra avversità. Il certo è che oggi questi Premi San Remo sono una superba realtà del nostro tempo, d’alto carattere nazionale.

|

Le discussioni intorno alla opportunità o alla convenienza di assegnare tera agli artisti ormai sono più che superate. Si erano riaccese di recente, a proposito del Premio Cremona di Pittura indetto dal Ministro di Stato Farinacci, e si sono spente, come per una gran ventata che avesse spazzato via prevenzioni e pregiudizi, in grazia degli eccellenti risultati di questo concorso. Degnissime e assai espressive opere sono state messe in luce dai temi farinacciani; ancor più nobili e ispirate saranno quelle dei prossimi anni che svolgeranno i temi dettati dal Duce, e il Premio Cremona per una pittura

È

| | |

e precisamente ui con un premio


bo lire, uno per un Quartetto o Quintetto di composizione camera » con un premio di 15.000 lire, uno per una ComEzione corale, parole e musica, con premio pure di 15.000 Sì saranno ispirati i compositori

all’idea sportiva?

Noi pen-

lo che sì. Lo Sport è accordo, finezza, ardore, vigore, ritmo:

Dr tutti elementi di cui è fatta la Musica.

la Letteratura? La Letteratura darà il suo contributo albitazione dell'idea e della realtà sportiva col Premio San

Ho del 1939, del quale sta per esser pubblicato il nuovo banidi concorso.

Poeti, drammaturghi,

narratori

si mettano

al-

ra, Un premio di 15.000 lire sarà assegnato a raccolte di Lile o Poemi che esalteranno l'estetica, la grazia, la gioia della Lione sportiva; un premio da 10.000 lire al miglior romanzo colta di novelle in cui lo Sport sia realmente il protago; un altro premio pure da 10.000 lire alla miglior raccolta Iscritti o a monografie che insegnino a conseguire uno «sti-

nello Sport, in virtù del quale imparino gli sportivi a teki in «forma»; e finalmente un premio di 15.000 lîre per il efficace lavoro drammatico în tre atti, destinati alla rap-

intazione in teatro, o all'aperto in Stadi. buesto Concorso avrà certamente un esito

assai

brillante,

ittori sportivi degni di considerazione ce n'è parecchi in ia, e più di una commedia di cui lo Sport è il personaggio pale o per lo meno ha una parte notevole è già comparsa nostri palcoscenici; senza dire dei giovani poeti pei quali lea sportiva è davvero la dominante, e dei tecnici sportivi anno

trattare ogni

tà e chiarezza.

problema

teorico e pratico

con

sem-

rte e lo Sport... Ricordo che alcuni anni addietro mi cadi fare una inchiesta per incarico della Guzzetta dello Sport

fra artisti d'ogni specie, per indagare sul passato sportivo di ciascun d'essi. ci fu un solo fra tutti coloro che interrogai che mi rispondesse di ignorare

Ebbene, non gli sport e di

non averne mai esercitato o cercato di esercitarne neppur uno per il suo piacere. Adami era stato corridore ciclista, ma corridore vero, professionista, e mi esibì documenti ineccepibili; Salvator Gotta era stato a Ivrea terzino di una principiante ma meno agguerrita squadra di calcio, e mi mostrò una sua antica fotografia

non alla

per questo quale tiene

cui

particolari

moltissimo, tanto da custodirla nel portafogli fra le cose più care: e Lopez era stato nuotatore a Livorno e a Genova; e Niccodemi automobilista; e Pirandello podista; e Cicognani giocatore

di pallone...

tutti, tutti avevano

esercitato

uno

sport.

Anche

coloro

condizioni di famiglia avevan negato la gioia dell'aria aperta cercavano nella loro memoria un modesto particolare sportivo, una gita in montagna o una vogata în barchetta, un viag-

getto in automobile o una gara di nuoto, qualche cosa da raccontare, con l'aggiunta di molto colore, per crearsi merito di sportivi e leggerselo sulla Gazzetta. Ricordo che il

maestro Giordano non trovando proprio nulla preso così alla sprovvista, si chiuse in un dignitosissimo riserbo, assicurandomi ragioni assai delicate.

di

non

potermi

parlare

del

suo

passato

sportivo

per

Oggi, l'Arte e lo Sport a San Remo si son legati nella maggiore intimità; e da questa avranno origine avvenimenti artistici e sportivi insieme di grande importanza e di carattere nazionale, intonati al senso irrequieto, estroso ed eroico del nostro tempo. San Remo, la città

aristocratica

e svagata,

da

un

pezzo

respira

un'atmosfera

di

moderno

ardore

e

quale

respira

la

vigore. La S.A.IT. che sa fare le cose comé si deve, ideando e organizzando eccellenti manifestazioni

di cultura

e d’arte,

è riusci

creare

un

clima,

del

si

freschezza e la schiettezza come in nessun altro centro turistico; e questi vistosi Premi annuali, vanto della città incantevole, sono ormai come il coronamento e la degna conclusione d'ogni altra fatica. ENRICO SERRETTA


A. GARZANTI EDITORE VIA PALERMO

è uscito

il secondo

ed

ENCICLOPEDIA la

più

12 - MI

ultimo

LANO-via

volume

PRATICA

pacermo

della

DELLA

CASA

italiana

il

delle

F

enciclopedie

2

Sora

CLETO

I VOLUME Come mi la casa

SEE

per î

II VOLUME

ì

:

dome-

stiche

Giuochi

ed

eco-

Igiene dell’alimentazione

La cucina Ricettario di cucina femminili

DO e oggi È La moda, ieri Igiene e bellezza n Il medico in casa L’avvocato in casa rilegato

in

e

tela

L

e È

in tela

il libro

che

- 2000 illustrazioni

concedono

Si

NOVITA

da solo tiene

un'intera

di 2000 pagine

di

SETTIMANA

IDILLI

con illustrazioni di GIUSEPPE NOVELLO Un

Vergani

romanziere,

novelliere,

Slovacchia, Bocmia, paesi che sono stati tea-

nico e indugia a

del palcosce-

guardare. innumerevoli figure di uomini, di donne,Passano che sostano, gesticolano e cantano, cantano: È Jago che rabbiosamtate impreca. Violetta che si strugge nelMefistofele che ride satanicamente.. one è finita: nella penombra del golfo mistico

un'arpa

solitaria

sospira

în silenzio.

TECCHI

MORAVI

Un libro che si svolge tutto nella Moravia, tro di recenti importantissimi avvenimenti è il tear Tecchi conosce bene per avervi 0A,dimo-

poeta?

No: Un Vergani umotista, deliziosamente umoSpiando tra le quinte, l'occhio penetra ente. nel regno irreale

oro

pagamento

BONAVENTURA

PROFONDO

e

L. 140

- 50 tavole a colori - 100 tavole in nero

facilitazioni

DELLA

luogo

biblioteca

VERGANI

BASSO

Viaggi ed escursioni Caccia e pesca Giardinaggio, orti coltura, ecc. Animali amici e nemici Villeggiatura Giuochi enigmistici Radio e musica Fotografia Fileicla e cinema Poste e telegrafi Il cittadino, il fasciMa odio ti credente II volume rilegato

L. 110

ORIO

|

:

/

oro

2 VOLUMI:

ciclo —

Il cavallo e la sua utilizzazione

Galateo e convenienze sociali

I volume

per adulti

Auto, moto,

nomia domestica

Lavori

italiane

L'allevamento del bambino aa Giuochi e passatempi per i fanciulli Scelta della professione La biblioteca Ginnastica e sport

della

Faccende Contabilità

d'oro

famiglie

;

Riscaldamento, r ac d to, qua, illuminazione casa

libro

per tutte le

costruisco

Arredamento

12

che il

ratò a lungo. Non è un

° IN-8 L 16 e.

o IN-16 L 12 lo

libro di attualità in senso stretto e tanto meno in quello giornaCO ; S s listico; ma.sono pagine e poetiche a hi tc; i più narrative MIMMO di uno dei nostri più Wèrl' &d apprezzati scrittori,

Richiederli nelle principali librerie o inviare vaglia alla Sede della Casa Editrice Aldo Garzanti in Milano Via Palermo 12

|


1 campionati inglesi di atletica leggera allo Stadio di White City. Ecco qui sopra il finlandese Bruym, vincitore del lancio del peso con metri 14,79. - A destra le regate veliche all'Hunters Quay. Un passaggio dell’otto metri classe internazionale « Amita».

LO SPORT IN INGHILTERRA

Grande affermazione degli americani nel torneo tennistico di Wimbledon, dove Cook e Rigg hanno vinto la finale del doppio maschile la Marble e che qui vediamo impegnatee dove nella finale controla Fabyan Yorke hanno vinto il doppio femminile. Jacobs:

La più attesa gara delle Reali regate di Henley è stata certamente quella della Coppa del Centenario per il « due di coppia ». In quer froschi-Scherii e quello tnl'equipaggio italiano, campione d'Europa, composto di Broschi-Scherlie quello tn lese, campione olimpionico, formato da Southwood e Beresford. Dopo una lotta

Serizta nella quale i triestini aono stati, doro talDE,

so ELA

sit parziale dello

dante redute. SA destra: Broschi e Scherli dopo l'arrivo.


AVVENIMENTI SPORTIVI IN

Aì Circuito del Carnaro, Abbazia ha dato una folla di oltre trentamila spettatori sparsi lungo il percorso e sistemati nelle tribune di Cava Grande. Su undici iscritti, otto hanno preso il via: numero non eccessivo di concorrenti, ma non per questo gara meno viva. Interessantissimo il duello tra Gigi Villoresi e Cortese. A Villoresi è tuttavia rimasta la vittoria. Il forte pilota lombardo ha coperto i 25 giri del percorso (km. 150) in ore 1.10'.41"1/5. Ecco qui sopra un passaggio in velocità di Gigi Villoresi, a poca distanza dal traguardo.

Alla presenza di S. E. il ministro Segretario del Partito si sono svolti allo Stadio Mussolini di Torino i campionati di atletica leggera per gli Avanguardisti. Le gare, tutte interessantissime, hanno offerto più di una rivelazione e ben dieci primati sono crollati tra gli applausi del pubblico che gremiva le gradinate e le tribune. Diamo, qui sopra, una visione della 110 metri ostacoli. A sinistra: Merli (Alessandria) salta in lungo metri 6,48 (n. pi) A destra, sopra e sotto: È metri 1,75 di Alboiez (Bolzano) nel salto in alto. - L'arrivo dell’ultima frazione della staffetta 4 per 100 vinta dal C. F. di Napoli.

Ecco qui a destra due ‘ragazzi che promettono molto nelle loro rispettive specializzazioni sportive: tennis e ciclismo. Nella prima foto vediamo (a destra) il romano quattordicenne Roberto Sabbadini che si è aggiudicato la Coppa :Porro Lambertenghi. Accanto a lui vi è Mario Comperini, secondo classificato. Nella seconda foto vediamo il dilettante Aldo Ronconi, dè Faenche nella gara ciclistica Milano-Monaco è riuscito vincitore con un distacco di 1030" su Brotto, secondo arrivato. La tappa Innsbruck-Monaco è stata vinta dal forte dilettante tedesco Hormann.

ITALIA


uogili

onI 8 €. DI" q

IDROLITINA PRESCELTO L' A v H t EE UîHEL COMUNICA CA C PER ADOTTARLA ACQUA DA TAVOLA A IC ET UR I DI D SA vi SUPERLITIO \

FATTO lai OSEAA CHE HANNO COME BEVANDAIN\usosula IMPRESA AFRICANA. L A SERVIZIO DURANTE LA‘vrrontosa QUALITÀ DELLA SCELTA È LA MIGLIORE PROVA DELLE SUPERIOR) sa Ki EA

DIURETICA - CHE SCIOGLIE

Fi TAVOLA SI FORMA L'ACIDO ‘vico A ERE) TAVOLA è


e resistenti alle insidie dei rovi: percalle, mussola, creton, tela, picca tonina. Ma alla mancanza pratiche stoffe casalinghe, per contro, suppì scono mirabilmente la vivacità e la varietà dei loro colori, la freschezza e la gaiezza delle fogge, più che mai ispirate alla grazia dei nostri costumi regionali. Ogni abitino per campagna, generalmente riunisce in sé tali e tanti contrasti di tinte, da farlo sembrare come un'aiuola fiorita o un prato smaltato di corolle: è, questo, una specie di omaggio sentimentale dovuto ai campi e ai boschi di quell’immenso giardino che è la nostra Italia. Mentre sulle spiaggie, come ho già detto, rivive Masaniello, col suo tipico vestito da pescatore, a suggerire trovate nuove per l'eleganza di gusto marinaresco, in campagna riappare invece Lucia Mondella, con le sue ampie gonne drappeggiate e i suoi corsetti fasciati al busto, a indicarci di quanta grazia e di quanta leggiadria sia fatto il vestito da contadinella, Dirozzato nei particolari e adattato alla moda attuale, il costume della pulzella manzoniana ha ina vaga compostezza piena di garbo, e la sua linea, un po’ forte, inquadra a meraviglia anche l’avvenenza delle donne moderne. Di effetto impagabile sono soprattutto le deliziose camicette bianche di mussola o di lino, che escono a sbuffo dal corpetto aderente, così come irrompe la corolla dal sèpalo di un fiore. La base della gonna e la finizione del bustino, potranno essere festonate a :larghe volute 0) pure doppiate di sbiechi in colore vivace e unito. Una nota importante e caratteristica è data dal grembiulino a vita o a pettorina che forma una macchia luminosa sul davanti: tradizione questa a cui la nuova edizione del costume dovrà restar fedele, per non togliere la miglior parte del suo tipico aspetto al costume stesso. Sulla stessa falsariga si potranno poi realizzare i più vaghi e diversi abitini per campagna: a bretelle, a sprone (dalla moderna scollatura quadrata) a due pezzi (sottana e camicetta), purché non sia mai trascurata l’ampiezza della gonna, che dovrà essere molto, ma molto abbondante. MIS,

PARATA DI MANICHINI : srovore che amano trascorrere tutta 0 parte della loro vacanza nella pace ubertosa delle nostre campagne, dove le ricche ville, e le modeste casette, arrampicate suì colli, sembrano gioielli adagiati su opulenti e vellutati cuscini, sanno che la vita nei campi esige un abbigliamento tutto particolare. Quella campagnola è un'eleganza rusticana che disdegna i tessuti superbi e le sete preziose; una semplice moda alla buona, che, sprezzante delle porpore e dei velluti, come di cose inutili e magari dannose all'uma: nità, ne ride con paesana schiettezza, come ri derebbe a piene corolle in un mazzo di fiori rupestri entro cui fosse caduta una rosa di serra. Eleganza onesta e bonaria, dunque, fin che sì vuole, ma pur sempre eleganza, e complicata quindi da tante piccole (ch altrettanto innocue!) malizie, civetterie e scaltrezze, che in tutti i luoghi e sotto tutti i cieli, sono la base comune indispensabile all’abbigliamento femminile. La sana e laboriosa vita di campagna canta il trionfo dei tessuti modesti, facilmente lavabili


LEONARDO PITTORE È uscito un magnifico supplemento illustrato de L'Illustrazione Italiana con €2 riproduzioni in rotocalco, con copertina

in nero

e oro

Chiedetelo in tutta Italia o inviate cartolina vaglia di Lire Cinque all'Editore Garzanti e lo riceverete

franco di porto

e

con testo di L. Borgese ALDO

GARZANTI EDITORE

VIA PALERMO, 12 = MILANO

(Continuazione Teatro) * Antonio Gandusio, contrariamente alle voci corse negli ambienti teatrali, nel prossimo anno 1939-40 ricostituirà Compagnia ed avrà al suo fianco come prima attrice una giovane recluta: Cesarina

tre luci con antiabbagliante, 15 Watt; lubrificazione a miscela; velocità km. 60 circa all'ora; consumo un litro di benzina per 35-38 km.; telai in lamiera in acciaio Stampato; ruote per gomme a cerchietto 19 per 3,25. Con apposito comunicato il Segretario del Partito ha fatto sapere che il nuovo prodotto risponde pienamente agli scopi utilitari prefissi.

Gheraldi.

SPORT * Motorismo. Trecento espositori: tutte le industrie automobilistiche ed affini rappresentate, la probabile presenza di numerose novità che non sono, sulla carta ma sono già una realtà viva € circolante: questi sono i fattori principali che daranno vita e successo al Salone Internazionale dell'Automobile che si svolgerà dal 28 ottobre all'11 novembre al Palazzo dello Sport di Milano. — Si ha notizia che la O. M. di Brescia sta costruendo parecchie centinala di grossi autocarri per conto del Manciukuo, mentre la Fiat è in trattative col Governo del Siam per la fornitura di autocarri pesanti. — Allo scopo di sviluppare la motorizzazione in Jugloslavia, una grande corsa automobilistica è stata organizzata per il 3 settembre prossimo in occasione del compleanno di Re Pietro II. Alla corsa sì sono già iscritti parecchi fra Ì più noti campioni internazionali come Nuvolari, Lang, Caracciola, ecc. Gli organizzatori considerano inoltre come sicura la partecipazione della Maserati e dell'Alfa Romeo. — Il 30 luglio su di un circuito di km. 5.600 si disputerà a Livorno la tradizionale Coppa Ciano, che ormai è alla sua 19* edizione. La gara verrà disputata in due serie, ed è valida per la classifica del Campionato italiano di velocità e per il campionato speciale della categoria 1500 cme. Tl punteggio relativo alla classifica dei suddetti campionati, sarà attribuito in base ai risultati della seconda serie, poiché i partecipanti alla prima serie non potranno concorrere ai campionati stessì. Nella prima prova i concorrenti dovranno percorrere km. 116 e quelli della seconda serie lm. 348, pari e sessanta giri. — La città di Zurigo organizzerà per 1'8 ottobre prossimo un complesso di gare di eccezionale valore. Si tratta di cinque prove automobilistiche che si svolgeranno di seguito l'una all'altra, ed alle quali parteciperanno i migliori specialisti europei. — Un primo passo conclusivo verso la motocicletta del popolo, è stato compiuto da una casa milanese. La nuova macchina che sarà messa in vendita al prezzo di L. 2600, ha i seguenti requisiti tecnici: motore cilindrata 120 cc. a due tempi, cambio blocco a due velocità, accensione con volano magnetico che serve anche per l'illuminazione; illuminazione con faro a

- v

M

ILANO G N FORO

BUONAPARTE,

12

* Ippica. Il cavallo di Tesio, Ursone, che ha disputato nella carriera 17 corse vincendone 12 per un totale di L. 361.700, è stato acquistato dal Deposito stalloni di Santa Maria Capua Vetere. — Avendo rinunciato ad inviare a Monaco il vincitore del Gran Premio Milano, Vezzano, per disputare il Nastro Bruno della Germania, la Razza Felina ha iscritto il suo puledro al Gran Premio della Capitale del Reich del 17 settembre. * Calcio. I calciatori uruguayani, non avendo ottenuto dalla loro Federazione soddisfazioni circa i desiderati che avevano formulato, hanno bruscamente. decretato lo sciopero. Si annuncia pure che il Municipio di Montevideo ha inflitto una multa di cinquemila pesos, circa 30 mila lire, alla Federazione Uruguayana, per avere annunziato incontri che non hanno potuto aver luogo. — Secondo i più sfegatati compilatori di statistiche, il Genova sarebbe la società che ha consumato il maggior numero di palloni — 21 — durante le partite di campionati. I rossi-bleu sono incalzati dalla Lazio con 19 palloni. — Il direttorio federale dopo avere esaminato gli atti relativi alle indagini di accertamento circa il presunto tentativo di corruzione che sarebbe stato attuato precedentemente alla partita Triestina-Juventus del 28 maggio, ha proposto la squa: lifica a vita del giuocatore Raffaele Niecolai e ha inflitto una multa di 1000 lire alla società triestina. — A dirigere la partita Italia-Finlandia che il 20 di questo mese avrà luogo ad Helsinki è stato chiamato l'arbitro svedese Ivan Eklind. * Ciclismo. Il premio di più alto valore morale che è posto în palio per i Campionati del mondo, è il trofeo di Roma, offerto dal Duce nel 1992 all'U. C. Internazionale. Il prezioso oggetto d'arte viene ogni anno assegnato alla Nazione che ottiene per somma di punti la migliore classifica ai campionati stessi, e resterà in possesso di quella Nazione che nel decennio 1932-1941 avrà ottenuto una maggiore somma di punti. In questi sette anni di disputa, la cla: gifica133 seguente; 1, Francia 67 pun ?, Belgio 59 p.; 3, 55p.; 4, Italia 46 p.; 5, Olarda Germania 45 p. Seguono Svizzera, Danimarca, Spagna, Inghilterra, eco.

XIII ‘>

L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA


* Atletismo. Il nuotatore americano Clarente Giles ha battuto il primato mondiale di distanza in acque libere, con 460 km. in ore 77.30. Giles era sceso in acqua a, mezzogiorno a Bilings nell'Onjo nel fiume Jellowstone e dopo aver percorso la predetta distanza, usciva dall’acqua dopo oltre tre giorni di perma: nenza alle ore 20. Il primato precedente apparteneva a Pedro Candiotti sin dal 1933, con un percorso di km. 449 e 600 m. effettuati nel fiume Paranà, nell'America del Sud. — L'incontro femminile di atletica leggera Italia-Francia, ha seguito la sorte di quello maschile: cioè è stato annullato. In compenso però le atletesse italiane disputeranno i Campionati nazionali a Milano il 30 luglio — La squadra azzurra di pallacanestro sta completando. la. preparazione per una importante serie di partite all'estero. Così il 29 luglio gli italiani affronteranno gli ungheresi a Pecs e il 23 a Budapest. Dopo queste due partite la squadra si recherà direttamente a Doetinchem in Olanda, per disputarvi dal 29 luglio al 4 agosto la Coppa Horty, valevole per il campionato europeo. Infine, nel viaggio di ritorno 1 nostri campioni giuocheranno a Stoccarda il 7 e 8 agosto. — Allo scopo di intensificare la preparazione olimpionica del ginnasti azzurri 1 dirigenti della Reale Federazione Ginnastica hanno combinato un altro importante incontro, il quale avrà luogo a Praga il 24 settembre contro la rappresentativa del protettorato di Boemia e Moravia.

VITA ECONOMICA E FINANZIARIA

VESCICA

L'apparato

urinario

rappresenta

una

delle parti

più perfette della macchina umana, un vero capo-

lavoro della natura. Se si considera che il continuo

fluire del sangue attraverso i reni, per esservi

purificato, raggiunge entro le 24 ore. l'imponente massa di 500 litri, si può facilmente considerare quanto questi organi siarto importanti. Però in essi,

si annidano spesso batteri e residuano scorie che provocano disturbi e malattie. Per conservare “SALUTE E VIGORE,, è quindi opportuno

procedere di tanto in tanto a una disinfezione dell'apparato urinario con le

Compresse di

B A BAYER E

ELMITOLO

Pubbl. Aut.Pref..Milano N 47762 L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA

XIV

* La situazione delle filiali italiane di banche estere. Secondo Îe ultime rilevazioni statistiche a fine aprile scorso, la situazione det bilanci delle sei principali filiali italiane di banche estere presentava le seguenti caratteristiche: consistenza di cassa e disponibilità a vista complessivamente 61.9 milioni di lire, contro 34,6 milioni alla corrispondente data dell’anno precedente: portafoglio 32,3 milioni contro 29 milioni a fine aprile dello scorso anno. Tra le principali voci del passivo, 1 depositi fiduciari ammontavano a fine aprile scorso a 47,9 milioni contro 47,4 milioni a fine del corrispondente mese del 1938, e i conti correnti di corrispondenza passiva a 132,4 milioni contro 125,2 milioni. È infine interessante rilevare che l'indice di liquidità di primo grado, di queste aziende, ha avuto un sensibile miglioramento in confronto alla situazione dell'anno precedente, infatti alla fine di aprile 1939 esso è rimasto di 52,1 mentre alla stessa data del 1938 era risultato di 35,5. # L'andamento della campagna commerciale del riso. Secondo le ultime rilevazioni dell'Istituto Centrale di Statistica al 30 aprile del corrente anno la rimanenza della quantità totale di riso della campagna commerciale 1938-39, era nccertata in 1.883.504 quintali dei quali 972.845 quintali in Piemonte; 615.278 qli in Lombardia e 295.381 q.li sul complesso delle altre regioni del Regno. Alla stessa epoca risultavano venduti 5.558.128 q.li dei quali 2.680.607 qli in Piemonte, 2.218.663 q.li in Lombardia e 441.039 q.li nelle altre regioni. Le utilizzazioni per il consumo presso le aziende, al 30 aprile scorso, avevano assorbito in totale 296.252 quintali, dei quali 276.982 q.li in Piemonte ed in Lombardia. * La produzione e l'esportazione italiana di alluminio.Laproduzione italiana di alluminio, nei primi cinque mesi del corrente anno ha raggiunto risultati più che soddisfacenti. Infatti, nel periodo gennaionaggio 1939 la produzione di alluminio è ammontata a 9.726 tonnellate contro 7.954 ionnellate nel periodo ‘gennaio-maggio 1938. Pertanto l'aumento verificatosi tra ì due periodi in esame è risultato del 22,3 per cento. Questo aumento di produzione na permesso ai nostrì industriali una larga esportazione all'estero contrariamente allo stesso periodo del 1938, durante il quale nessuna esportazione veniva registrata. Infatti nel periodo in esame del corrente anno le nostre esportazioni di alluminio in lingotti sono ammontate a 10.867 q.li per un valore di 199 milioni di lire, mentre le importazioni sono passate da 3.125 q.li per 3.3 milioni nei primi cinque mesi del 1938 a 100 q.li per 68 mila lire, nello stesso periodo del corr. anno. Il principale acquirente del nostro alluminio è la Svizzera con un quantitativo di 6.914 quintali per un valore di 6.9 milioni di lire. * Dal 1° luglio sono pagabili le cedole dei seguenti titoli. Fra parentesi figura il reddito sulla base del prezzo di com-

UTENSILI DI

ACCIAIO

PER

LA

penso maggio c. a. Questi dati sono desunti da una utile pubblicazione del Banco di Roma apparsa in questi giorni. n Prest. Redimibile 319% .L. 1,75 (5,15) a » 5% 1936 (5,35) Nazionale 444% 1915 (4,60) » 5% 1916 . (5.15) » d. Venezie 353% 1923 (3,90) Ferrovia Cavallermagg.-Alessandria 3% . « . >. (8.10) Ferrovia Torino-Cuneo 3% B—) » Savona-Acqui 3% (3,35) Udine-Ponteb. 5% (4,85) Livornesi 3% . (2,85) Maremmane 5% (4,65) del Tirreno 5% (4,30) Ital. (Adriat., Mediterranea Sicula) 2% e (4) » . Romane (Comuni) Cia (3,05) Lavori Sistem. Tevere 5% (4,70) Opere Ed. di Roma 5% . . (445) Lavori Risanamen. Città di Napoli 5% . . - . > . (4,55) Cogne Società An. Miniere Acc. Alti Forni 652% . + (6,40) Cons. di Cred. per le Opere Pubbliche 5%. . . (5,40) Detto - Serie IR.I. 456% . (5,05) a » ELFER 454% (4.95) » Città di Torino (5,15) 432% (ex 6%) » Città di Trieste (5.15) 415% (ex 6%) » Città di Venezia 412% (ex 6%) (5,15) Serie speciale Città di Genova 5% . . . (5,45) Città di Roma 5% (5,50) Detto (sec. emiss. a premi) 5% . . +. (5,25) Serie STET 4% (5,55) MARE 439%. (5,95) FERRO 45% . >. calcolate in ma maggioraz. distribuita Credito Com. e Prov. 4% L. 4— (4,70) Detto (ex Genova) 359% . » 18,75 (4,40) Prest. Unif. Napoli 5% . « » 1,86 (5,20) Cons. Naz. Cred. Agr. Miglioram, 4% . . . «+. 10 (4,85) Ist. di Cred. Impr. Pubbl: Utilità 6% . . «c. . . 15 (640) Detto - Serie Telefon. 6% (6,05) Ist. Credito Navale Serie Italia 64%... . «> (6,45) Città di Varese 5% 1933 . (5,60) Idem, 6% 1926-30. : . > (6,05) Città di Genova 433% 1995 (5,65) Idem (rosse) 5% 1919 . è (5.70) Id. Genova Acq. e Darsena 5% 1928. . ci (5,70) Id. id. 535% 1923, . . . (6,05) Prest. Unif. Città di Milano 4% 1885-1919. . . (2,50) Città di Bergamo 6% 1929 (6,10) Autostrade Toscane 632% . (7,05) Ferr. Nord. Milano 4% 1895 (4,85) na » 434% 1890 (4,85) n» » 550% 1923 (5,60) DO » 6% 1931 (5.92) Strade Ferrate del Mediterraneo 4% 1901 . . . (4,75) Idem, 6% 1928. . . . Strade Ferrate Sec. Sardegna 4% 1888-94 . . . . Veneta Costr. Eser. Ferr. Sec, Ipot. 432% 1910. . Adriatica di Elettric. 6% . Emiliana Esere. Xlettr. 6% Esercizi Telef. (SET) 6% . Forze Idrauliche Ital. 6% Forze Îdraul. della Lig. 6% Forze Idr. Trezzo Adda 6% Gen. Elettr. Cisalpina (ex int. Cis. ed Elet. Tr. 6% Gener. Elettr. della Sicilia (Seso) Ipotecarie 5% . Detto 6% . La Centrale5%. | . .. Merid. di Elettr. Ipot. 5% Detto 6% . . «+... Acciaierie € Ferr. Lombarde Falck 5% . . . > Compagnia Ital. Grandi Al berghi 419% » . «> Consiglio Prov. Econ. Corp. di Milano 415% . Cartiere Burgo 6% . . . Fiera Camp. di Milano 6% Gen. Imm. Lavori Utilità Pubblica ed Agricola 4% La Rinascente 6% . . . . Dall'importo indicato bisogna dedurre la imposta 10% (R. D. L. 7 settembre 1935 A. XII n. 1627) per le cedole di titoli al portatore. Sono esenti da detta imposta i titoli emessi dallo Stato, le cartelle di « Credito Comunale e Provinciale », le obbligazioni emesse con esenzione legislativa dal Consorzio di Credito per le Opere Pubbliche, dall'Istituto per la Ricostruzione Industriale, dall'Istituto Mobiliare Italiano.

* Quasi cinque miliardi e 600 milioni inviati in Patria dagli operai italiani che lavorano nell'Impero. Si comunica che quadrimestre dell’anno in corso le rimesse dei nostri lavoratori nelnel primo

CUCINA

INOSSIDABILE

AL

MODERNA

CROMO-NICHEL

SAECULUM" S.A. SMALTERIA E METALLURGICA VENETA -Bassano DEL GRAPPA

Negozio di propaganda "CASA DELL'ACCIAIO” Piazza Cavour, 5 - Telef. 65-320 - MILANO ® presso i migliori negozi del gene

Ja tutta italia


lA. O. I hanno ammontato în com. plesso a circa 353,9 milioni di lire. In totale dal 1935 i nostri operai avevano inviato circa 5 miliardi di lire € 219 milioni; sono pertanto quasi 5 miliardi e 600 milioni che le forze del lavoro hanno rimesso in Patria dalle terre dell'Impero in poco più di quattro anni.

lf

* Gli scambi commerciali dell’Italia con l'U.R.S.5. - Notevole incremento delle nostre esportazioni. Secondo le ultime rilevazioni dell'Istituto Centrale di Statistica risulta che nel primi cinque mesi del corrente anno il valore del volume complessivo dei nostri scambi con l'U.R.S.S. ha segnato un notevolissimo aumento per quanto riguarda le nostre esportazioni. Infatti mentre nei primi cinque mesi del 1938 il movimento degli scambi commerciali con la Russia era stato inferiore a 3,3 milioni di lire, nell'anno in corso è salito a oltre 44,6 milioni di lire. Contemporaneamente la nostra bilancia commerciale che a fine maggio 1938, segnava un disavanzo di 0ltre 2,7 milioni, ha registrato nel maggio scorso un saldo attivo di oltre 43,6 milioni di lire, Nei primi cinque mesi dell'anno in corso le nostre esportazioni nell'U.R.S.S. sono ammontate a 44,1 milioni di lire, quasi esclusivamente costituite da prodotti finiti, mentre le Importazioni sono ammontate a poco più di 0,5 milioni di lire, per l'acquisto di materie greggie e semilavorate per le industrie. Tra i principali prodotti venduti dall'Italia all'U. R. S. S. figurano al primo posto, le navi e rimorchiatori e le draghe in complesso per 3,153_tonnellate di stazza lorda e per un valore di 44 milioni di lire, seguono, gli autoveicoli, macchine, ecc. Tra i più importanti prodotti acquistati dall’U. R. S. S. sono da ricordare: i cascami di cotone, bifumi solidi, il carbon fossile, ecc. * Intenso movimento mercantile nei porti italiani. Le più recenti statistiche della direzione generale della Marina Mercantile Italiana, documentano l’intensificato ritmo degli arrivi e delle partenze di navi dai porti del Regno nel periodo gennaio-maggio 1939, În confronto dell'anno precedente. Infatti, nei primi cinque mesi del corrente anno, sono entrate o partite dai porti stessi 178.754 navi per 80,9 milioni di tonnellate di stazza netta, mentre nei primi cinque mesi del 1938 il numero delle navi in arrivo ed in partenza, risultò di 175.102, per tonnellate di stazza ‘netta 75,2 milioni. Le navi battenti bandiera italiana, costituiscono come per il passato, la grande maggioranza, essendo state, nel periodo in esame, dell'anno in corso, 172.266 per 68,3 milioni di tonn. di stazza netta, contro 6.488 navi battenti bandiera estera, per tonnellate nette 12,7 milioni. Il quantitativo di merci caricate e scaricate dal complesso delle navi, è risultato di oltre 18,1 milioni di tonnellate co tro 17,3 tonnellate nel corrispondente periodo del 1938. È interessante rilevare che dalle sole navi italiane sono state sbarcate ed imbarcate merci per circa 15.7 milioni di tonnellate. Il movimento dei passeggeri è salito a 3.157.492 unità, di cui 3.057.485 unità dalle sole navi nazionali, contro 2.929.713 unità nel 1938.

vorazione dall'industria laniera, nel primi quattro mesi del corrente anno è ammontata a 55.040 qli di lana in tops contro 50,045 q.li nel corrispondente periodo del 1938: a 28529 q.li di lana lavata coniro 21 mila 507 qli nel primo quadrimestre 1938, e a 165.948. qli di lana meccanica ed altre fibre contro 178.992 q.li a fine aprile 1938. Alla fine dello scorso cprile, negli stabilimenti con oltre 10 operai erano installati 947 pettinatrici di cui il 929 per cento, attivi e 619.816 fusi di filatura per il pettinato, di cui 88.4 per cento attivi, e 559.369 fusi di filatura per {l cardato di cui 87,2 per cento attivi. Negli stabilimenti di tessitura erano installati 19.385 telai di cui 73.8 per cento attivi. Le esportazioni di filati, tessuti e manufatti di lana, si sono mantenute ad un livello soddisfacente, e in molti casi superiore, a quello del primo quadrimestre dell'anno precedente. Infatti le esportazioni dei filati di lana, sono ammontate a 10.494 q.li per un valore di 33.8 milioni

di lire contro 5.088 per poco più di 22 milioni ‘esportati nel primi quattro mesi del 1938.

ORGANIZZAZIONI

GIOVANILI

* La commissione legislativa dell'Educazione Nazionale e della Cultura Popolare del Senato, riunitasi sotto la Presidenza del sen, Belluzzo, ha discusso giorni fa per la istituzione dell'insegnamento della puericoltura nelle scuole medie femminili. Tale insegnamento verrà introdotto nelle scuole femminili, equivaleptemente a quello della cultura militare nelle scuole maschili.

* Entro ll corrente mese di luglio sì svolgeranno gli esami finali per gli allievi dell'Università Radiofonica Itallana, istituita nello scorso novembre, allo scopo di diffondere per mezzo della radio la

‘ACQUA pi LAVANDA

*

Certificati

BOURIJOÎIS i” F

lingua e la cultura italiana in tutti i Paesi del mondo, per iniziativa del Ministero della Cultura Popolare e con il coneorso del Ministero dell'Educazione Nazionale e dell'Istituto per le Relazioni Culturali con l'Estero, 1 cui servizi appositamente attrezzati per svolgere attività culturali all’estero, hanno permesso di raggiungere, fin dall'inizio del corsi, una organizzazione perfetta. Le lezioni sono state impartite per radio attraverso le stazioni dell'Elar che ha messo a disposizione dell'Università Radiofonica i suoi modernissimi impianti, consentendo così che l'insegnamento si svolgesse a qualunque ora del giorno in corrispondenza con l'ora fissa locale dei rispettivi paesi, precedentemente stabilita per la lezione e comunicata agli allievi. I temi saranno dettati per radio e 1 concorrenti invieranno per -posta 1 loro elaborati alla Direzione dell’Università. Agli esami, le cui operazioni sì chiuderanno entro lo stesso mese di luglio, parteciperanno 23.650 allievi di tutte le Nazioni, divisi in 14 gruppi corrispondenti alle principali lingue parlate; il primo classi ficato per ciascun gruppo, avrà in preinio un viaggio gratuito in Italia con permanenza di 15 giorni nel Regno; dal 2° al 7° classificato, pregevoli pubblicazioni del più noti scrittori d'arte; agli allievi che conseguiranno l'idoneità verrà assegnato un diploma di merito e, nel caso che essi vogliano recarsi in Italia, una ‘l'essera._ — cortesemente concessa. dal Ministero dell'Educazione Nazionale — per l'accesso a metà prezzo negli Istituti d'Arte del Regno. Con gli_esami chiude Îl suo primo anno di vita quella che può definirsi una delle più importanti iniziative del Regime Fascista nel campo della cultura. Il numero imponente degli allievi raggiunto nel breve volgere di pochi mesi, € l'interesse con cui sono state seguite le lezioni impartite, nel mentre costituiscono un brillante successo per il passato, preparano un più vasto e profondo campo per le realizzazioni che l'Università Radiofonica Italiana è destinata a conseguire nell'avvenire. * Presso la Regia Accademia d'Arte Drammatica sono prossime ad aprirsi le iscrizioni per al-

TRE. Ss3CA Aa

llevi registi © per allievi attori. nel nuovo scolastico. Le norme anno per

partecipare agli esami di ammissione e di concorso alle borse di studio si possono richiedere alla Segreteria della stessa Accademia in Roma, Piazza della Croce Rossa n. 3. * La Scuola di Taglio e confezione dell'Opera Padri e Madri di Famiglia riconosciuta e autorizzata dallo Stato nel XXV annuale della Fondazione offre un grande corso gratuito di taglio teorico e pratico alla gioventù femminile. Le iscrizioni si ricevono in via G. B. Tie polo n. 4 scala B. Le lezioni saranno impartite in diversi rioni di Roma ove le richieste saranno magBiori. Sì pregano i genitori di affrettare le iscrizioni. * La squadra femminile della S. S. Parioli partecipante. al Campionato di prima divisione, dopo essersi incontrata il 9 luglio scorso a Roma sul Campo di Via Antonelli con la S. S. Napoli, s'incontrerà il 16 luglio a Napoli sul Campo Littorio.

COMe Acqua SOrngiva Si

ATTUALITA’ SCIENTIFICA

d’origine

per le merci importate in Albania. Si ricorda che secondo le vigenti disposizioni in materia tutte le merci italiane importate in Albania devono essere accompagnate da certificato d'origine rilasciato dalle dogane per essere ammesse ad usufruire dell’esenzione doganale, * L'attività dell’industria ‘laniera italiana. Secondo le ultime rilevazioni statistiche, la quantità di fibre tessili messe in la»

* Un interessante locomotore elettrico che produce in sé l'energia necessaria ai suoi motori, è quello entrato da poco in servizio nelle ferrovie romene: esso ha la potenza di circa 4500 HP sviluppata da 2 motori Diesel con 12 cilindri ognuno, sovralimentati, direttamente accoppiati a dinamo (con l'intermediario di uno speciale ammortiz-

SOC.AN. ITALIANA

PROFUMERIE BOURJO!IS BOLOGNA XV

L'ILLUSTRAZIONE

ITALIANA


STESERRE) Tali concessioni «saranno accordate per i primi 20 anni a titolo gratuito». Le concessioni, infiné, riferisce l'Agenzia Le Colonie per lo sfruttamento delle masse legnose sono valutate sulla base del «valore di macchiatico della massa legnosa e dei prodotti secondari presumibilmente ritraibili dalla superficie forestale» ed hanno una durata da stabilirsi, «che comunque non potrà superare gli anni 20». Dette concessioni sono soggette al pagamento di un canone « commisurato al valore di macchiatico della massa legnosa e dei prodotti. secondari utilizzabili». È disposto che le concessioni « agricole di seconda categoria » e quelle forestali «non potranno in nessun caso essere convertite in proprietà assoluta».

‘apparecchio di classe a riflessione di piccolo formato - Otturatore a tendina fino a 1/1000 di secondo Obbiettivo ultraluminoso e intercambiabile -Autoscatto - Prospetti gratis TORINO Via Boucheron 2 bis |

* Il complesso di strade e piste costruito in A. O. I. dai nostri genieri risalta imponente, come dimostrano le seguenti cifre: 662 Km. di strade, 7.200 km. di piste, 2.450 metri di ponti in ferro e in muratura, 1.600 km. di linee telefoniche, 850 stazioni radio, 19 pozzi, 5 gallerie filtranti, 59 serbatoi grandi, decine di chilometri di tubazioni, 5 centrali elettriche permanenti.

»* Un segno dell'ottimo andamento della situazione economica del paese dei Galla e Sidama è dato dal numero di concessioni per esercizio di nuove attività accordate dal Governo nel bimestre aprile-maggio 1939-XVII. ‘Nonostante l'approssimarsi della stagione avversa; il numero delle richieste di concessioni e l'entità di quelle accordate è stato notevole: esattamente 42 sono infatti le autorizzazioni ad esercitare attività industriali, commerciali, agricole ed artigiane, ed i capitali da investire sono rilevanti. a Il territorio dei Galla e Sidama — il più ricco dell'Impero — rivela dunque possibilità più.che soddisfacenti a coloro che agiscono secondo un presupposto di convenienza, e creano Perciò le nuove attività da cui altre e più complesse trovano elemento di sicuro sviluppo.

È }

%* Si ha notizia che sono în corso gli studi per la preparazione di un atlante etnografico dell'A. O. I. in base al censimento delle popolazioni e tribù. Tl censimento non si limiterà all'elenco dei nomi dei diversi aggruppamenti, ma costituirà la ricognizione intera e completa delle masse etniche, nelle costumanze, nelle istituzioni, nelle organizzazioni loro e nell'attività produttiva. Il censimento che richiederà un lavoro lungo e paziente sarà non un’accolta di curiosità ma un mezzo utile ed efficace di conoscenza, sotto il triplice punto di vista, scientifico, amministrativo, politico. + L'Agenzia « Le Colonie » ha dal Cairo che il progetto di trasformazione della « National Bank of Egypt» in Banca Centrale, mentre è sostenuto in pieno dal Governo, trova una irriducibile opposizione nel Wafd, è stato sottoposto all'assemblea degli azionisti della Banca che lo ha approvato.

NOTIZIE

VARIE

# Nell'Istituto chimico «Kaiser Wilhelm» di Bérlino proseguono alacremente ‘gli esperimenti sulla disintegrazione degli atomi, specialmente sul cosidetto « bombardamento » dell'uranio. Tale bombardamento è atto a produrre gigantesche quantità di calore e quindi di energia. Com'è noto la disintegrazione degli atomi avviene « bombardando » questi mediante dei cosidetti neutroni elettrici. Sotto l’azione violenta di essì l'atomo di uranio si decompone, scoppia, si frantuma, produce nuovi elementi, ed in questo processo libera altri due neutroni che a loro volta fanno scoppiare altri due atomi di uranio e così via. Una

; ALL’INSEGNA DEI SETTE SAPIENTI Qual'è

il significato esatto

di una frase che ricorre fre-

quentemente nel linguaggio militare: Unirsi per combattere, dividersi per vivere?

È un aforisma dell'arte militare attribuito a Napoleone, rispondente in realtà a un fondamentale principio d'ordine

strategico e logistico che sempre si riscontra nelle campagne napoleoniche, Il principio, cioè, di raccogliere e riunire le forze in prossimità del loro probabile impiego, per

s* Sì ha da Asmara che l'attività mineraria svolta in Eritrea nel primo trimestre del corrente anno risulta notevole. Per quanto riguarda l'oro la produzione delle varie società concessionarie è risultata, nel periodo indicato, di 78 chilogrammi, di cui 33 prodotti in marzo, altrettanti in febbraio ed il resto in gennaio.

# Le concessioni del M. Merara, a 60 chilometri da Asmara, sulle pendici orientali, ricchissime di essenze forestali © notevoli per le vaste razionali coltivazioni di ottimo caffè, sono state oggetto di una attenta visita di S. E, il Governatore che, percorrendo la ripida pista, ha potuto rendersi conto personalmente dell'importanza di Una tale arteria di accesso al settore agrariamente più interessante dell’Eritrea. Per i concessionari nazionali e per ì lavoratori indigeni, che non ebbero mai l'onore di così alta visita, è stata una memorabile occasione per mettere in evidenza il magnifico sforzo da loro compiuto per l'economia della colonia. Il vivaio curato dalla Milizia Forestale, modello del genere, ha tirato su 45 mila piantine fra ginepri, casuarine e acacie da tannino. Ml caffè di eccellente qualità. promette di sopperire non solo al totale fabbisogno dell’Eritrea ma di offrire anche notevoli contingenti per l'esportazione nella Madrepatria. L'interessamento personale del Governatore, al quale le popolizioni accorse dai più remoti poderi hanno tributato commoventi grandiose manifestazioni di gratitudine, ha significato tangibilmente l'interesse stesso del Regime ver50 questa regione che ha tanto peso nella bilancia economica di tutta l'Eritrea. x* Contrariamente all'opinione generalmente diffusa, anche la Somalia Italiana, come altri territori dell'A.O.I. offre immense ricchezze agricole. L'azione valorizzatrice di esse viene svolta gradualmente, sotto l'egida del Governo, che ha già affrontato i due problemi fondamentali : quello dell'irrigazione ossia dell'utilizzazione delle grandi masse d'acqua dei fiumi Giuba e Scebeli e quello dell'opera di educazione dei nativi, intesa ad inculcare loro il concetto della nobiltà del lavoro dei campi. Le masse di italiani che vivono e lavorano in questo estremo lembo equatoriale della Patria, dànno particolare incremento aule culture commerciali come banane cotone, canna da zucchero ecc., che hanno raggiunto negli ultimi anni produzioni elevati La produzione dell'annata 1938-39 risulta — informa l'Agenzia « Le Colonie » — particolarmente rilevante come documentano i seguenti dati: 850.000 quintali di banane, 4000 quintali di arachidi, 17.000 di cotone, 1700 di ricino, 500 mila di canna,da zucchero, 450 mila di dura, 190 mila di mais, 29 mila di sesamo, 44 mila di fagioli. #* In virtù delle costanti cure delle autorità governative che hanno sviluppato nei vari centri somali l'assistenza veterinaria, il patrimonio zootecnico della Somalia Italiana, in corso di continuo miglioramento qualitativo, ha pure subìto un notevole incremento. ‘Secondo un calcolo effettuato dai competenti uffici del Governo, il patrimonio zootecnico della Somalia conta: bovini 1.850.000, dromedari 1.300.000, ovini e caprini 4.250.000 equini 15.000.

quanto di vitamina D nel latte è assai più grande d'estate che d'inverno. Per contro le vitamine B e C non sembrano soggette a mutamenti notevoli. Il contenuto di vitamine delle uova appare alquanto invariato in tutte le stagioni. Nelle patate, invece, si registra una sensibile diminuzione delle vitamine durante l'inverno e la primavera. Così anche il pane sembra soggetto ad una riduzione della vitamina B?. Il dott. Van Eekelen ha posto in particolare rilievo l'opportunità del consumo di frutta e verdura specialmente in primavera, allo scopo di compensare la diminuzione di vitamine nella normale alimentazione.

averle sottamano e poterle rapidamente proiettare su un punto o sull'altro del fronte quando occorra, e frazionarle subito dopo in modo ch'esse possano vivere sfruttando le risorse del luogo. Naturalmente quel « vivere » contenuto nel secondo ter-

mine dell'aforisma riguardava le truppe, ed era a tutto

danno della vessata popolazione civile. La Lombardia ne ha fatto la dolorosa esperienza al tempo della Cisalpina. Un lettore di Milano ci chiede a chi tta la paternità del motto famoso Ci rivedremo a Filippi? È il motto che si ripete talvolta con significato di minaccia, tal'altra per celia, a somiglianza di quanto un bianco fantasma minacciò a Bruto Minore « Sono, o Bruto, il tuo cattivo genio:

ci rivedremo a Filippi ». E a Filippi, come tutti sanno,

Bruto fu clamorosamente sconfitto. Ed eccoci — per.soddisfare un'altra domanda del genere, che ci viene rivolta — a un motto toscano assai noto: Il

più bel fior ne coglie. È il motto adottato nel 1590 dall'Ac-

cademia della Crusca, dopo otto anni della sua fondazione. Non ci risulta sia stato prima adottato da altri. Come è noto l'Accademia della Crusca sorse in Firenze ad opera di alcuni letterati famosi tra i quali il Grazzini, il Dati, il Salviati, ecc, L'Accademia, che assunse come insegna il frullone e il buratto, nacque allo scopo di purificare la lingua toscana e nel 1591 intraprese la pubblica-

zione del famoso vocabolario. « Il più bel fior ne coglie »,

vale a dire sceglie il fiore più puro della nostra lingua. Ma è un fiore di farina abburattata al cinquanta per cento — diceva il Panzini — sicché sarebbe assai difficile oggi parlare e scrivere secondo la Crusca. Ed eccoci a un signore che teme di disturbarci chieden-

CASINO MUNICIPALE APERTO TUTTO L'ANNO SPETTACOLI D'ARTE VARIA E FANTASIA

doci qualcosa intorno alla Scolastica. No, signore, non ci

LIDO GARE SPORTIVE

VITA BALNEARE E MONDANA TUTTE LE ATTRATTIVE

MOSTRA

DEL

VERONESE in PALAZZO GIUSTINIANI DAL 25 APRILE AL 25 NOVEMERE

GARE

INTERNAZIONALI DI

TIRO

AL PICCIONE SETTEMBRE

RIDUZIONI

FERROVIARIE

dal 20 Giugno al 1° Agosto e dall'8 Agosto al 12 Settembre reazione chimica a catena, insomma. Oggigiorno quello di « bombardatore di atomi è un mestiere come tutti gli altri, E forse in avvenire lo diventerà ancora di più, se sì considerano le enormi possibilità offerte dallo sfruttamento pratico di questo gigantesco sviluppo chimico di energia. Basta pensare che, teoricamente, un metro cubo di protossido di uranio, bombardato ben bene, sarebbe capace di produrre tanta ‘energia, da sollevare in un centesimo dr secondo 1 bilione di chilogrammi ad un'altezza di 27 chilometri. Per ottenere tale risultato con l'energia elettrica ci vorrebbe un super-motore di 36 mila bilioni di HP. Cifre astronomiche addirittura! Si cerca ora di ridurre la soverchia rapidità del processo: mescolando il 7% di acqua la disintegrazione atomica del cubo di uranio viene ritardata da 1/100 ad un decimo di secondo. Ciò malgrado la rapidità è sempre ancora troppo forte. Ultimamente si è tentato di mischiare all'uranio un po’ di cadmio. Secondo i calcoli 56 grammi di cadmio sarebbero sufficienti a far bruciare regolarmente ad una temperatura costante di 350 gradi centigradi un cubo di 4.2 tonnellate di uranio unitamente a 280 chilogrammi di acqua. Ciò porrebbe le basi ad un futuro sfruttamento del calore e dell'energia così prodotti. Si calcola che il cubo di uranio suddetto potrebbe produrre un'energia pari a 70 miliardi di chilowatt-ore. Come paragone sia detto che la produzione totale di energia elettrica in Germania durante lo scorso anno non ha superato i 60 miliardi di chilowatt-ore. , * In occasione del XVIII Congresso Internazionale di Agricoltura a Dresda, il dott. Van Eekelen dell'Istituto statale d’igiene di Utrecht, ha parlato delle oscillazioni stagionali nel contenuto di vitamine dei principali generi ali-

mentari. Così ad esempio il contenuto tanto di vitamina A

disturbate affatto, ci fate anzi piacere. Dopo di che vi diciamo che col nome di Scolastica, o filosofia della Scuola, sì definisce il secondo dei due grandi periodi in cui si divide la filosofia medioevale: il primo di tali periodi è rappresentato dalla Patristica, il secondo dalla Scolastica. Mentre i Padri della Chiesa movevano direttamente dalla rivelazione, i Dottori della Scuola — che ha inizio nel IX secolo con Scoto Eriugena — movevano dal dogma, vale a dire dalla rivelazione già elaborata. Nel suo periodo di formazione la Scolastica fu dominata dal problema degli Universali, cioè dalla relazione fra l'uno e il molteplice, fra i concetti e le cose; il periodo successivo, dominato dalla colossale personalità di San Tomaso, è caratterizzato, dal confluire nel pensiero cristiano della filosofia aristotelica e dalla filosofia greca in genere. La Scolastica, che astraeva dallo studio della natura, divenne in tempi moderni sinonimo di tirannia teocratica del pensiero e venne fieramente osteggiata. Essa, col suo carattere intellettualistico, fu la base della teologia domenicana, mentre le rimasero estranee le grandi,correnti mi-

stiche di affinità platonica. Dopo la Scolastica l'Ermetica; e questa volta è una signora che ci richiama sull'argomento. Ermetico è attributo di dottrina, di filosofia, astrusa, occulta, cabalistica, in riferimento alla dottrina di Ermete

Trimegisto, nome greco del dio lunare egizio Toth. Questa dottrina era. espressa nei quarantadue libri attribuiti al dio Ermete, libri di cui facevasi gran conto nei secoli bassi. Essi erano misteriosamente e rigorosamente custoditi (don-

de i detti sigillo, chiusura ermetica); così rigorosamente custoditi che. se ne poterono rintracciare solo diciotto. La filosofia ermetica sosteneva che tutto quanto esiste è soggetto a trasformarsi per manifestarsi poi mediante simboli astrusi, l’interpretazione dei quali serviva di chiave per spiegare le relazioni esistenti fra tutti i componenti l'uni-

verso visibile e invisibile. Abbandoniamo il campo filosofico per addentrarci in quello della curiosità scientifica, Qual'è il più grande magnete del mondo? Ci chiede un lettore. Quali applicazioni trova nelcampo medico l'elettrocardiogramma? CI chiede un altro. Il magnete più potente del mondo è quello dell'Istituto Nazionale delle ricerche e d’invenzioni a Bellevue, presso Parigi. Non è improbabile, per altro, che ne sia sorto in quest'ultime settimane, naturalmente in America, uno ancor più potente, per detronizzarlo.

L'elettrocardiogramma è un registratore fotografico che segna, con. precisione, su appositi diagrammi, i battiti del cuore a distanza anche notevole, sieché è possibile al medico notame; le anomalie e formulare più facilmente la diagnosi. Trattasi come abbiam detto, di un registratore fotografico legato a un galvanometro e ad una lampada ad arco che serve da sorgente Iuminosa. Tale delicatissimo apparecchio venne ideato dai dottori Einthoven e Bull. Un liceista, ci chiede îl nostro parere circa l'uso di tre verbi ch'egli tratta di « arcaici » e « preziosi »; sieché un giudizio in proposito egli l'ha già formulato. I tre verbi

sono: scappucciare per inciampare; scapezzare per rompere, tagliare, stravacare (?) per rovesciare. Scappucciare per inciampare non è del linguaggio arcaico, anzi è voce ancor viva, ma non del parlare comune;

si usa per solito nel linguaggio figurato; per esempio: chi parla lesto è facile scappucci. Lo stesso si deve dire di

scapezzare, vale a dire tagliar rami grossi di una pianta o rompere.un ramo, « Stravacare » è voce dialettale lombarda che non trovasi nella lingua italiana. Stravacato invece è aggettivo usato come termine di stamperia per indicare la pagina torta perché non fu bene addrizzata. Ed eccoci a concludere con una questioncina mondana riguardante il saper vivere. Chi ce la propone è un giovanotto_il quale vuol essere informato circa il baciamano;

nuova forma di omaggio che si tributa alle signore. Una

forma un po' leziosa, un po' incipriata, un po' fuori del nostro tempo che la moda ha lanciato e che troppi seguono supinamente, moltissime volte a sproposito. Si bacia soltanto la mano, delle signore, non delle signorine; e solo mani nude che non abbiano il quanto calzato. Così pure non si bacia la mano in tram, per la strada,

inn negozio. Trattasi di una forma mondana che diventa

ridicola ostentazione, quando non viene praticata a proposito. In caso di dubbio? Seguite la via vecchia_e lasciate stare il baciamano.

e. e ee ee ENRICO

CAVACCHIOLI,

Direttore

responsabile

S. A. ALDO

GARZANTI

Editrice-proprietaria


PAG DA

GIOCHI asa

we

CRUCIVERBA PARTITA Galdsbro

GIOCATA

(Bianco) —

Farlane

(Nero)

22.18-12,15; 26,22-10,13; 21,17-7,12; 29/26-2.5;

NOSTALGIE

Xx del passato acuta

31.27-5.10;

2415-11: gramma) 20.27-30, e vince,

; 11.15-23.20; 15.24-22.18

Nota. - In questa partita in-

nostalgia

2000x suscita in me vivo l’ardor,

glese il Bianco si è comportato con tecnica impeccabile vincendo in modo geniale e brillante. Nel nostro gioco, il Nero, col sacrificio di un

torna il pensiero a la villetta mia, fugace ostello di delizie al cor.

Kiocomxx x'xxxxx al chiar di luna,

quanta soave dolce voluttà

E

avrebbe potuto tentare una patta,

in quella notte: ma la mia fortuna un'alba nuova non conoscerà. Ricordo, sì... Segreto e immenso bene...

Da Tsovcone ax occ, sempre in fior, la sua mano scioglieva le catene che legavano .il bacio traditor.

Per voi, cari, mi sento i lucciconi. . Il Gran Turco così s'è al Siam rivolto. Cuor di sirena, nota dominante.

azzurro asilo, quanto in te dolor!

i

Là non ampiezza di selvagge xxxx

CAVALIERATO

Verticali

Siccome una croce

produce egualmente.

Il Bianco

L’Arcigno

.

fa dire degli elogi sperticati,

:

LA

POSTA

A

DI

N. 115 di Fernando Piccoli (Alessandria)

Marmorea possa a divo culto eretta,

Il Bulgaro

Il Lupino

Ogni settimana sarà assegnato tra i solutori (anche di un sol gioco) un premio di L. 30 in libri, da scegliersi sul catalogo della Casa Garzanti. Le soluzioni devono essere inviate non oltre gli otto giorni dalla data dî questo fascicolo.

SOLUZIONE

è necessario che studiate a fondo la tecnica moderna

nelli. Continua, Vivissime cordialità,

DEL

Il Bianco muove e vince

a”

in 7 mosse

DEI PROBLEMI

DEL.N.

28

DEL

— 1. a-S-presa-Lre =aspre salite.

- Milano

27.23;

N. 26 a) 7.16; 11.6-2.11; 1814-2518;

14.7-3.12; 8.6 e vince.

NOTIZIARIO

Maxrova. = Sono stati designati dalla F.D.P. a decidere le sorti del Campionato Provinciale i camerati Lorenzini di Man= —

np.

tova e G. aZinetti di Asola peiper la finalissima in un iincontro di na

Sowerto. - L'importante torneo di cui demmo cenno nèl n. 26 si è concluso con il seguente risultato: 1° Gasparoni; 2° Mactiò; 3° Paoletti: 4° Testoni; 5 Caporali. Una:lode al ‘camerata ra” G. che ha diretto Ja gara con, equità e rara come

N. 26

1. Lo specchio. — 2. MInareTI. — 3, Pendola, pentola. — 4. MOdi di diRE. — 5. Canone, cannone, — 6. AqcTATORE.

Dott. A Ottini

SOLUZIONI, N. 101 di F. Pieedli;

dell'enimmistica classica. Se volete, vi indicherò un ottimo manuale e una buonissima rivista mensile, Po) qualche altra cosa ancora. Saluti cordialissimi. Pif. - La crittografia è troppo tenue. Cordialità. L'Arcigno. Grazie sempre per i tuoi meravigliosi indovi-

Premiato:

in 5 mosse

EDIPO

delle ampollosità che stonano. Avete la stoffa per far bene,

SOLUZIONI

(Livorno)

10. Ombra ne l'ombra a tendere l'agguato,

T.S.S. - Giochi troppo vaghi ed imprecisi. Buone idee, ma svolte male. - Forma piuttosto dolciastra e di maniera. con ma

ì

ll Bianco muove ‘e Vince

Crittografia (frase: 2-5-7)

5

© dolci inviti pel divino amore,

529. Orridi han fine i più nefasti gion awd

GIOVINE. OZIOSO ® della vita l'espression più pura, ma giace inerte in una morta gora È Rustico di Filippo

at

in 4 I mosse +finale

Le brevi voci pel poeta accoglie.

Artifer

Cambio di genere

s

ll Bianco muove e vince.

e vince

(non a premio)

. 1 consettari ipocriti e sinistri . Giovane frigio di bellezza rara. In un gioco di sfere temporeggia.

La gran paura che li fa malati

muove

in 4 mosse

. Ospita gl'inflessibili appuntati. S'è messo in un bel gualo il precettore.

Intarsio (xxx0oxo0xx), "VILI. ADULATORI

4

indugio.

. Lo trovi in compagnia dell'alalà.

fra loro è pendente,

;

per il troppo

RES . Nivea figlia del mar, sei quasi bionda.

ognuno per l'altro

3

di tempo

BSapuoayawepr . Van freddamente a far la lor stagione.

Corsaro Biondo Indovinello

AL

Fuori

premio)

(Venezia)

Un costume che logora e consuma, . In giro sol lo prendono gli audnei

Xx de la notte, canta l'usignuol.

SI ASPIRA

(a

N. 113 di Piasentini Pietro

Li sciolse un luminare tutto fuoco. +

ma deggiadria di spazio a lungo vol: più nulla del mio sogno vi rimane...

2

PROBLEMI

. Incombe greve come una minaccia. Van con l’umido ciglio mormorando,

Sopra. due xxxx xxxxxxx e severi — giganteschi sedili del giardin — posavamo tranquilli. E i desiderì l’uno a l’altro correvan vicin.

è

Nevo

Premiato: Dott. P. Biasi - Verona.

Neuo |

Le soluzioni di tutti i giochi, accompagnate dal relativo talloncino, devono essere inviate a L'Illustrazione Italiana, Via Palermo 10, Milano, specificando sulla busta la rubrica a cui siriferiscono,

ILLUSTRAZIONE

ITALIANA

Soluzione

N, 29

Enimmi

ILLUSTRAZIONE ITALIANA Soluzione Cruciverba N. 29

ILLUSTRAZIONE. ITALIANA Concorso. permanente

ILLUSTRAZIONE ITALIANA Soluzione Dama N. 29

ILLUSTRAZIONE IT)

Soluzione Scacchi N. 29°


Incontro Olanda-Inghilterra

Partita Zulcertort

423

L'Algszo hose, fsieroazionile fra le squadre rappresentative dell'Olanda e dell'Inghilterra, svoltosi Il

Torneo di Parigi - marzo 1939

Rossolimo Matvelet 31 maggio e 1° giugno 1599. Incontro di vandata: Inghilterrà 1, ce d5 2214 CAT. | batte Olanda 5% a di4, partite gio2. 63 cite |25 e4 Ti cate 10, vinte 4. patte 3, perse 3 ge 24. Tael Cel (55%). Lo ASS e Incontro di ritorno: Olanda batte * 1 Inghilterra 53 a 4%, parti 6. Cie fieé | 27. hi Cab toto.Vinte 3, patte, 5perse 2 (65%) Ti g3 ‘dA |28. TO Cd7 Esito riassuntivo dell'incontro: 3. Ab2

Sa

10. 0-0 1. Ca2

12. Cis 13 Ack.° 14, Cgî

STl Bianco matta in 2 mosse

19, Crest

3 CS

Tea

Oianda-Inghilterra

a5 | 31. Dh3

mea

Fiocete 30 vinse:

Bree i pece

Olonda Euwe

Inghilterra — 10 Alexander 1%

;63 |32. BIh5 © Cer Tg CdT/M35, Dil i DE Ttg?. TI6 | 36. A&3

18 Di

C MANSFIELD (Falkirk, Herald, 1933)

Ger |20. Rh2

20,DAT 3 Ces 21. Ah3 |. Ces

il Nero abbandona

‘Premio Partita

Pra

Coricove

Bros,

Fontein Gi de Groot RAI Fontein

124

10 a 10, part

STADI > GESTI

13 Goo ai |GI ASSI qual

Problema N. 705 20

ca

Ca6

MG

Lenton

3-0

Sergeant tota. pa

J.

Francese

Sim

}6-00 Cat

Partita Spagnola NR) | Torneo di Stoccarda - maggio 1939

Engel

Le 2, Cf3 i

=

Torneo di Margate - aprile 1939 V; Menchik Milano - Cartosio €. Cà di id 12 De Rag - Beh: Ret (Verona) - Fieger Gy Torre Pellice 3 i Co7 Rd8 (Torino) - Magnagnagno T., Vincen4 : Tfb1 D:bl+ za - Rappellino G., Louny (Boemia) 5 . T:bl RicT | - Feldmann T. Budapest (Ungheria) 6 6 Cde5 - Longinotti È. Milano - Scalzotti T Cie 1:05 E., Genova - Benedetti A.. Reggio 8 Det! —Tb& Emilia - Bordini L. Roma - Belloni 9 AbS Cel A., Trieste - Campi F., Benevento 10. Abi —Cgé > Deltani A. Belluno - Fasetti L. ul Tel} Rb6 ’ Alessandria - Sacchi A. Venezia 12 DA8+! Vanelli G., Pesaro - Cimbali A., Ve18: Ji Nero rona - Bacelli O. Ancona - Ventu18 abbandona rini C., Rieti - Donelli V., Napoli.

|; CCIX. — L'APERTURA A SENZ'ATTU-..- È noto, ed è anche ‘universalmente accettato, che l'apertura di colore, salvo, distribuveramente eccezionali, debba farsi con 2% o 3 punti. © Ma sull'apertura a senz'attà i pareri sono discordi sì che son sorte due scuole. L'una, quella che fa capo al Culbertson e seguaci, sostiene che non si debba aprire a senz'attù, se non si hanno da 345 a 4 punti, l’altra scuola, quella che chiamerò leg‘gera, non ammette differenza e sostiene l'apertura a senz'att anche col minimo di 24 punti, purché la mano sia equilibrata e cioò delle formule 4-3-3-3 — 4-4-3-2, intende bene che l'apertura forte capita più di rado, mentre ipertura Leggera è possibile molto spesso, dato che le probabilità delle formule delle; mani equilibrate sono in maggioranza, e il possesso.di almeno 214 punti è spesso verificabile. Sotto questo punto dì vista, è indubbio che l'apertura leggera in vantaggio. Ma vediamo le altre conseguenze. L'apertura forte dà fiducia al compagno che anche con poche forze sa di poter.azzardare un aumento, e inoltre impedisce all'avrersario che non abbia veramente forze ragguardevoli, di chiarare sotto pena di imbarcarsi in qualche spiacevole avven- tura. Effettivamente la dichiarazione di senz'attù della. maniera forte, mette un punto fermo ‘agli avversari, che devono necesSariamente essere molto prudenti. I partigiani dell'apertura leggera sostengono la loro scuola con queste ragioni: 1) sfruttare un’ gioco di carte che forse sb icherebbe in un passo generale; 2) invitare il compagno a dici curare una sua ‘lunga, per poi sostenerla; 3) creare in precedenza ‘difficoltà all'auversario che avrebbe aperta la licitazione. Pur non. escludendo un. certo valore a queste argomentazioni, a me sembra che questo sistema di ragionare abbia dell'artificioso, ‘perché invece di cominciare a fissare quello che si può e si ‘deve fare. basa l’azione su quello che forse farà l'avversario.o il ‘compagno. E xlOltre questa osservazione di massima, devo far notare che V'a*pertura leggerà può ‘andare incontro a gravi disastri, dappoiché il forte margine di forze che essa lascia in possesso degli altri \tre giocatori, può creare agguati, incomprensioni ed equivoci. L'avversario di sinistra può avere suna forte lunga ed una sicura

LIBRI, IO AMO L’ITALIA, di G. S. Barnes (Garzanti editore - Milano). — « Interessante al massimo, cu-

rioso e.profondo libro, questo di Giacomo Strachey

Barnes Io amo l’Italia. L'anima inglese dello Strachey

si duole sempre di un insanabile dissidio per cui la

sua terra ssi trova tanto lontana ed estranea alla partecipazione di ‘ina vita di popolo che al suo intendi-

‘mento e al suo cuore è l'espressione più alta ‘e più generosa della presente civiltà, la più adatta a com-

;

‘. prendere nel suo palpito il palpito di tutti gli uomini.

+ Ed è questo come «la morale » del forte e singolaris-

simo libro ».

* (Malta)

LV.

! L'ULTIMO BIVACCO di Ugo Nanni (Garzanti edi\uitore - Milano). — « Rileveremo che nel racconto si susseguono gli avvenimenti a sorpresa esposti però con sapiente misura, che intorno al protagonista si ‘muove un gruppo di personaggi l’uno meglio dell’altro

. Ced Db Ael Aeg Re AAT Cod Dag . DZ! = Re$ Dh8+ Ret Dg7+ Reg Re? Aeg ast rhefafo 2RMa2afa higd |SBREBRESESSSRSBRSSES 47. A:c5 Th8+ Th7 Il Nero È Tah$ abbandona

rientrata e tace. IL compagno ha forze per portare a tre la dichiarazione di uno e il disastro si pronuncia. Ecco un esempio che si è verificato l'altra sera in un torneo. Le carte erano le seguenti e Nord aveva date le carte. 10-9-4 R-F-8-4 A-T-5 A-F-3

4 cuori. Sud riesce a fare le3 cuori, e in caso l'apertura leggera di Nord ha fruttato almeno 90 punti della partita, però non per virtù dell'apertura ma per l'imprudenza di Est che non ha saputo tacere a.tempo debito. Un problema a doppio morto: D-5-4-3 As42 R-F-T >

lr

A-R:7 D-10-6-2 10-3 10-5-2 POD Nord della scuola leggera apre con 1 senz'attù, Est accorta-

mente tace, tanto più che la sua lungi è a colore debole, riservandosi caso mai di interloquire dopo. Sud che ha carte ma-

CRITICI

E

@ ART -10- 3 _Q Faos © 109982 li

Di 6

d

i ad: Q ©

® ru09 -8Q D-8-7-6-3 O 86 o s06 È e

rsa a-sÌ

A-DT-9-5-4-2 Sud deve fare lo stramazzo a fiori. Ovest esce col Re di Picche.

p'Aco.

AUTORI

STORIA DELLA MUSICA, di Franco Abbiati (Garzanti editore - Milano). — «La presentazione della

materia dell'Abbiati è concepita e realizzata con larghissimi mezzi informativi e su basi critiche ed este-

tiche che rivelano nell’autore la tempra del sano stuagguerrito alle arduità delle

dioso e del musicologo

specialissime ricerche. Otdinata secondo il tradizio-

nale sistema esplicativo e secondo il logico metodo il-

lustrativo questa storia della musica procede spedita e snella di secolo in secolo, di forma in forma, di innovazione in innovazione, di valore in valore, di per-

efficace a quel significato di propaganda e di cultura che è uno dei fini di questo libro». (Italia che scrive) C. Rossi AUGUSTO, di Carlo Nardi (Garzanti editore - Milano). — « ... una monografia che, pur non avendo pretesa di lavoro scientifico-erudito nel senso rigoroso del.termine, è condotta con grande serietà e accura-

tezza, studio coscienzioso della bibliografia e ricorso continuo alle fonti, senza ‘indulgenza per le formule

sonalità in personalità. Però è doveroso render noto, a chi ancora non lo conoscesse, che il volume è un ma-

retoriche e con un sano proposito, completamente attuato, di rifuggire dal genere detestabile della bio-

gnifico esempio di arte editoriale: ricco di centinaia e centinaia di illustrazioni, facsimili, tavole a' colori,

(Il Lavoro)

stampati su vari generi di carta. Anche la composizione è in chiarissimi caratteri. Ogni capitolo è poi cor-

redato alla fine di ampi cenni e suggerimenti bibliogra-

fici, nonché di indovinate fiorite antologie e letture

grafia romanzata ».

VITA PRIVATA

LuGI SALVATORELLI

DI MARIA

ANTONIETTA,

di

Carlo Kunstler (Garzanti editore - Milano). — «Il libro del Kunstler ci presenta una Maria Antonietta

palpitante di vita e ricco di ‘umanità; che le scene sono inquadrate in paesaggi descritti dall'autore —

varie ».

‘Remo Giazorto

profondamente umana, viva e palpitante. Gli episodi, scelti con accortezza, si susseguono gli uni agli altri

tratti; che la narrazione

STORIA DELLA RADIO di Luigi Solari (Garzanti editore - Milano). — «.... il Marchese Luigi Solari ha tratta dalla sua lunga comunanza con il Maestro, quest’opera che, con rigore tecnico e scrupolo storico non disgiunto da eleganza di forma, illustra obiettivamente

con logica serrata, sì che lo scopo fondamentale del-

specie quelli di montagna — con pochi efficacissimi della vicenda

incatena .l'at-

tenzione così da impedire che la lettura venga, per

‘qualsivoglia

motivo,

lasciata

a mezzo.

Ugo Nanni, autore del noto studio La battaglia mondiale per le materie prime si afferma nel campo

del'romanzo è sensazionale» come una rivelazione, e il frutto della sua fatica deve essere segnalato, poiché

| esso dimostra che anche qui l’Italia può aspirare, gra-

| zie alla genialità dei suoi scrittori, a emanciparsi da ‘ogni soggezione verso l'estero è.

(Nuovo. Giornale)

gp”,

Lecror

(Secolo XIX)

e serenamente la figura di Marconi, inventore e scienziato, schietta espressione del genio italico, che ha determinato ed orientato il luminoso progresso delle radiocomunicazioni.

Documenti ufficiali, fotografie, ricordi personali conferiscono all'opera un interesse as-

solutamente eccezionale contribuendo nel modo più »

l'opera, che è quello di rifare il processo della infe-

lice regina, è stato pienamente raggiunto. Non v'è traccia in questo lavoro così ben riuscito, di quelle minutaglie seccatrici che sboccano

in pumpose

narra-

zioni e l’elencazione. dei dati ‘storici frammisti all’interessante materia sa fermarsi a tempo. Si tratta in

sostanza di una sorta di vita romanzata cui la saltuaria forma dialogica conferisce, ogni tanto, un che di spigliato e giocondo ». (Il Popolo di Brescia) FRANCESCO ZAMBONI


RAEE

î

CIPRIA - COLONIA - PROFUMO

BEI

FIORI

Incanti dell'anima PROFUMERIA SATININE

Baci

senza

- MILANO

tracce

ROSSO GUITARE Esclusività: USELLINI & C. - VIA B3OGGI 23 - MILANO

CRONACHE PER TUTTE LE RUOTE Signori, voglio mettervi al corrente di quanto accade în questo basso mondo: nemico della critica opprimente, che d'ogni cosa vuol toccare il fondo, vi dirò tutto in rapide battute, senza guastarvi il sangue e la salute.

Quel blocco si fa sempre più tirannico. un giapponese, in mezzo al putiferio, ha presoa schiaffi un suddito britannico... Anche gli schiaffi adesso? È un affar se Perché di calci in faccia, in precedenza, gl'Inglesi n'han già avuti a sufficienza... Un altro inglese, afflitto e un po’ digiuno, è stato intieramente denudato. Be' be', niente di male: un po' per uno! Loro per anni il mondo hanno spogliato; ora è giusto che, soli o in comunella, tolgan gli altri a John Bull la « cammesella »... Pensate che su cento calzature prodotte dall'industria moscovita soltanto trentatré, forse neppure, può utilizzar la gente! Ed è avvilita, perché, falliti i soliti complotti, ha già da tempo gli stivali rotti. È pronto a Londra un màcabro disegno di legge, da discutere ai Comuni, contro... i fantasmi, che in quel’ dolce Regno van diventando sempre più importuni. Sospirerà Tafari: — È un vero assilloi Nemmeno qui mi lasciano tranquillo... — Aeroplani abbattuti, guardie rosse morte ammazzate insieme a giapponesi: però la pace, come niente fosse, continua a funzionar fra i due paesi. Da qualche tempo in qua, non fo per dire, la guerra... tende proprio a scomparire. La costa d'Inghilterra è stata invasa da stormi di farfalle variopinte. ch’entrano a cento a cento in ogni casa e fino a Londra già si sono spinte Per ora le farfalle: lascia fare! Dopo vedremo: tutto è cominciare... Leggiamo che due chimici provetti stan bombardando gli atomi da un anno, con prodigiosi e strabilianti effetti. Perfino gli scienziati oggi si fanno prender dal gusto del bombardamento: la pace è proprio in pieno fallimento! Londra in un parco pubblico ha ammirato il concorso degli asini: lo ha vinto un somarello anonimo, peccato! È la stagione — anch'io ne son convinto — ch'è scelta male per la circostanza: vi son molti onorevoli in vacanza Ben quaranta milioni di sterline Varsavia s'è pappati in questi mesi: per dar fuoco a una miccia, alla fin fine, bastavan quattro soldi di « svedesi »! È logico che Londra oggi s'abbacchi che prezzi han quei fiammiferi polacchi!. Parigi ha i nervi: non si spiega come l'atteso Patto non maturi mai C’informano che il Siam cambia di nome € d’oggi in poi si chiamerà Muang T'ai Il Presidente del Consiglio ingles cambierà nome forse in questo mese ALBERTO

CAVALIERE

DEL

ERCSIZTTTO

BOTTEGA GHIOTTONE Colazione leggera al mare Melanzane Verbania Crocchette di sarde Formaggi: Bel Paese - Dolce Verde Frutta - Caffè Vino: Vernaccia sarda bianco

MELANZANE VERBANIA. - Tagliate in due, nel senso lungo, al cune belle melanzane. Cospargetele di sale e lasciatele fare un po d'acqua, per circa un'oretta. Mettetele poi sotto al rubinetto dell’acqua per buoni cinque minuti. Infarinatele e fatele subito friggere per 3 0 4 minuti. in olio molto bollente. Sgrondate, e scavatele con un cucchiaio, asportandone la polpa. Avrete nel frattempo messo a fuoco moderato, entro un tegame di alluminio purissimo, un'animella, infarinata, con un bel pezzo di burro. Irrorate con alcune goccie di vino bianco secco, mettete un pizzico di pepe, una presa di sale, un pugno di prezzemolo trito, ed un cucchiaio di brodo. L'animella dovrà cuocere così in semiumido. Mettete a mucerare, mentre cuoce l’animella, una sottile fettina di gruera in una scodella di latte. Cotta che sia l’animella, levatela dal fuoco, e tagliate il gruera esattamente in modo che entri nella melanzana scavata. Tritate grossolanamente l’animella cotta e riempite con questo trito ogni melanzana. Cospargete di pane grattugiato e mettete pochi minuti a forno moderato. Servite accompagnato da una salsa di pomodoro. E vedrete quale leccornia! CROCCHETTE DI SARDE. - Prendete mezzo kg. di sarde fresche (per 6 persone) e fate loro un’accuratissima pulizia, cambiando più volte l’acqua e mettendole anche sotto al rubinetto di acqua corrente. Apritele sul tagliere e levate loro la spina. Con un coltellone tritatele finemente. Mettete un bel pezzo di mollica di pane in un tegame pieno di latte e lasciatela gonfiare ed assorbire il latte. Poi spremetela, ed impastatela col trito di sarde ed un pezzo di burro crudo grosso come un uovo. Condite con un pizzico di pepe, pochissimo sale, e poco basilico tritato molto finemente. Amalgamate bene, e poi fate tante crocchette con questo composto, passandole nell'uovo e nel pane grattugiato e poi facendole friggere in abbondante olio. Servite caldissimo. Bice Visconti

Equivoci. — Ma cosa ti è venuto in mente?! Hai pitturato sul mio quadro un uomo... — La padrona di casa mi pregò di animare con una figura, la strada. — Bravo, ma quella non è una strada, è un fiume! (Lustige Blitter)

stitichezza. , enteriti - coliti diarree - vomit ® INTOSSICAZIONI orticaria .. eczemi - pruriti

foruncoli emicranie

ACTOBACLIMAS | FERMENTI A RICHIESTA

LATTICI OPUSCOLO

DI

FIDUCIA

GRATUITO

N.2

MILANO » BACCHIGLIONE 15

Casate illustri. — Bella, la vostra famiglia. — Sì, ma purtroppo neanche un maschio e il mio casato si estinguerà, — Come vi chiamate? — Bianchi.

(Ric et Rac)


AVA TIPOGRAFIA

GARZANTI

- MILANO


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.