Voce Comune, Notiziario del Comune di Trambileno n. 73 - settembre 2021

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Voce Comune

Notiziario di Trambileno

ANNO XXI n. 73 - SETTEMBRE 2021 - Autorizzazione del Tribunale di Rovereto n. 204 del 13/12/1995 - Progettazione e stampa: Grafiche Stile - Rovereto (TN)

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Voce Comune ANNO XXI n. 73 - SETTEMBRE 2021 - Autorizzazione del Tribunale di Rovereto n. 204 del 13/12/1995 - Progettazione e stampa: Grafiche Stile - Rovereto (TN)

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Voce Comune, occasione di confronto

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e pagine di Voce Comune ospitano su questo numero un dibattito storico, che riguarda la “ancestrale” vicenda delle malghe e i pascoli che seppure su territorio amministrativo di Trambileno sono di proprietà di Terragnolo e Vallarsa. Vicenda affrontata su un numero del 2013 e sulla quale sono portati nuovi elementi storici al dibattito. Abbiamo poi l’occasione di iniziare un confronto, a circa quarant’anni di distanza, sul paesaggio di Trambileno. Con un drone abbiamo provato a fotografare i paesi dall’alto e il risultato è un confronto tra ieri e oggi che dimostra una notevole differenza in termini di ambiente urbanizzato e spazi coltivati. Infine l’attualità di questa estate ancora in versione ridotta, con una prudente ripartenza ricca di novità, raccontata dall’amministrazione e dalle associazioni. Buona lettura Massimo Plazzer Direttore responsabile

Foto dal cassetto

Voce Comune da sempre racconta la vita della comunità attraverso testimonianze grandi e piccole di chi la abita. Per stimolare la curiosità e provare a raccogliere testimonianze di vita vissuta di Trambileno, chiediamo a chi ha piacere di trasmetterci qualche foto dall’album di famiglia. Sarebbero interessanti foto di gruppo, se conoscete le persone, preferibilmente di eventi comunitari (la festa, la processione, la scuola) o immagini che mostrino il paese o qualche edificio caratteristico. Se poi conoscete anche qualche storia legata all’immagine, la pubblicheremo volentieri. L’unica regola è che siano foto antecedenti al 2000. Per partecipare, potete scansionare le vostre immagini in alta risoluzione e trasmetterle via email a notiziario.trambileno@gmail. com indicando i vostri riferimenti e chi sono le persone nella foto (se ci sono). Le pubblicheremo sui prossimi numeri in uscita. Prossimo numero

Considerato che questo numero è a settembre, contiamo di uscire con il prossimo numero a gennaio 2022. Il termine ultimo per ricevere i contributi via email a notiziario.trambileno@ gmail.com è il 15 dicembre 2021.

Errata Corrige

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ul numero precedente, presentando la composizione del Consiglio Comunale, per un errore non è stata pubblicata la foto del consigliere comunale Renzo Petrolli, eletto consigliere comunale nella lista Progetto per Trambileno. Ripubblichiamo su questo numero l’immagine scusandoci con l’interessato.

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La parola al Sindaco

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La parola al Sindaco

Recuperare il sentimento di collettività

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’attività amministrativa di questi primi mesi dal nostro insediamento si è concentrata principalmente al recupero del sentimento di “collettività” che da sempre caratterizza la comunità di Trambileno: accanto ai provvedimenti di aiuto alle famiglie, agli artigiani e commercianti, in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria a breve si metteranno in campo iniziative tese a sostenere le molteplici associazioni del territorio, sulla base di progetti specifici che le valorizzeranno. Segnale positivo è sicuramente la riapertura al pubblico delle attività quali il Forte di Pozzacchio (nei mesi scorsi è stata ripristinata la via d’accesso) e dell’Eremo di San Colombano. Quest’ultimo tra l’altro nei prossimi mesi sarà al centro di un progetto di ristrutturazione che oltre a risanare

le parti strutturali, riguarderà la sistemazione della scalinata di accesso, per una spesa complessiva di € 500.000,00, iniziativa interamente delegata dalla provincia all’Amministrazione comunale. Con lo scopo di riuscire nel prossimo futuro a valorizzare questo sito recentemente sono stati acquisiti gli spazi della vecchia cartiera Jacob, al fine di creare un ambiente accogliente Altra nota positiva la ripartenza della stagione del Sipario d’Oro che approfittando della stagione calda si è trasferito eccezionalmente all’aperto sia in frazione Moscheri che al Dosso, in una collocazione inusuale, ma particolare. Approfittando della possibilità di incontrarsi più facilmente all’aperto l’Amministrazione a dato il via agli incontri frazionali allo scopo di

avere un rapporto più diretto con la cittadinanza, venire a conoscenza delle problematiche e condividere eventuali progetti. Proseguono i cantieri dei lavori pubblici: ben distinguibile lo stato d’avanzamento dell’intervento che interessa il municipio ormai completato nelle sue parti esterne compreso il tetto, con il recupero del piano sottotetto: ben visibile la scelta architettonica delle finestre in serie nella parte leggermente sopraelevata. Più problematico il cantiere della caserma dei vigili del fuoco volontari, opera che l’Amministrazione ritiene strategica, che purtroppo ha subito dei rallentamenti. Ultimato l’intervento di realizzazione degli spogliatoi del campo sportivo di Moscheri: a tal proposito l’Amministrazione ringrazia l'U.S. Trambileno per l’impegno profuso nel portare avanti caparbiamente l’opera. A breve inizieranno i lavori relativi al completamento della fibra ottica, intervento che riguarderà gli abitati di Porte-Dosso, Moscheri, Clocchi e Lesi ove sarà possibile collegarsi con il proprio operatore, mentre per le altre frazioni è previsto il posizionamento di alcuni punti di captazione. In questi mesi abbiamo dovuto inoltre confrontarci con il problema della raccolta dei rifiuti, ma soprattutto con l’inciviltà di alcuni censiti che di fatto con il loro comportamento hanno vanificato si gli sforzi dell’Amministrazione per garantire un minimo decoro, ma soprattutto sminuito l'alto senso civico della gran parte dei censiti. In alcune frazioni abbiamo implementato i punti di raccolta razionalizzando, con delle raccolte anche straordinarie. Maurizio Patoner Sindaco


Malga Campobiso nel 1916, foto europeana.eu

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La storia dell’acquisto delle malghe Costoni e Corona

Perché la verità ha ancora un valore

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l documento ritrovato nell’Archivio di Stato di Trento, riguardante però il solo acquisto della malga Coston e malga Corona da parte della Comunità di Terragnolo, riporta i vari passaggi di questo acquisto che meritano la loro citazione perché in contrasto con quanto scritto più volte anche sul notiziario Voce Comune, dove si è cambiata questa realtà dei fatti per nascondere il comportamento dell’acquirente, non certo leale nei confronti dell’altra parte. Il documento evidenzia come vi sia stata una diversa visione fra la Comunità di Trambileno e i nobili signori eredi gm nobile sig. Pietro Modesto Fedrigotti D’Oxenfeld, nob. Sig. Gaetano Givanni de Pedemonte, nob. Sig. Adamo Guglielmo Conte Pedroni e nobb. ss. eredi Marangoni di Mantova, per il modo di pagamento del debito degli affitti. (intendendo per affitti gli interessi sul capitale prestato). “La co-

munità mediante deliberazione della sua pubblica regola del 5 aprile 1768 rogiti Grasser passò alla deliberazione della concessione dei beni …..”. Nell'articolo del nr.52 (marzo 2013) “1769: Perdita delle ultime malghe” si afferma che la cessione riguarda pertanto gli ultimi suoi beni cioè malga "Valli, Costoni, Corona e Monticello". Scritto così, la lettura porta a far credere che l'iniziativa di cedere le malghe fosse della comunità di Trambileno ma la realtà è che fu condannata a cederle successivamente e senza poter intraprendere alcuna azione di opposizione. Non si conosce il contenuto di tale regola, pertanto non si sa quali beni si dovessero alienare; sicuramente non trattarsi di tutte le cinque malghe, poiché successivamente con la loro cessione si è saldato sia il debito degli affitti che del capitale. In questa prima fase la proposta dei creditori era

quella di non accettare in pagamento i beni della comunità: “Ma di formare una colletta sopra i beni soggetti al suo regolario quando le entrate de’ beni della medesima non siano sufficienti per pagarli, ed in peggior caso non esser essi illustrissimi creditori obbligati, come pretendeva detta comunità di ricevere tanti beni in pagamento.”. “Sopra di che era pe incamminarsi il littigio già incominciato e rendersi più aspro con accrescimento di spese ed incomodi per l’una e l’altra parte onde frappostosi illustrissimo signor Francesco De’ Rossi podestà di Roveredo” che ha proposto alle parti un progetto d’ aggiustamento in dodici capitoli….”. Si riporta il primo ed il quarto capitolo per capire meglio il comportamento di Terragnolo. Capitolo primo. “Dovrà la comunità di Trambelleno dare e rilasciare alli quattro sopranno-


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minati SS di lei creditori in soluto pagamento…… Le cinque montagne che appresso, cioè Campobiso – Corona – Costone – Valli e Monticello…..”. Capitolo quarto. “Le montagne predette dovranno essere ripartite fra i medesimi SS creditori secondo l’ordine del giudizzio di concorso dimmodoche i primi creditori siano, i primi a scegliere i fondi che li aggradano purché sia una comoda divisione.” “….Dalli SS creditori soprannominati è stato accettato tale progetto mediante le loro rispettive sottoscrizioni infine di quelle fatte da cadauno di propria mano” [come anche è stato accettato dalla medesima comunità di Trambileno mediante la sua pubblica regola del 29 giugno anno corrente].

Dal primo capitolo si rileva che la comunità di Trambileno doveva pagare oltre agli affitti anche il capitale e questo perché qualcuno aveva capito che se la comunità era in difficoltà a pagare gli affitti, con l’aggiunta ulteriore del pagamento del capitale la comunità di Trambileno non sarebbe stata in grado di liberarsi da tale debito, se non sottostando a qualsiasi imposizione scrittasi, dal podestà di Rovereto, nel progetto per arrivare al possesso e divisione delle malghe, ma non è da escludere l’aiuto dei creditori nella sua stesura, tra cui Gaetano Givanni, in casa del quale si svolsero le riunioni. Dal manoscritto “Nozze di De CrestiTaddei” : “(…) il 2 agosto 1759 morì il padre suo

in età di anni 94 come si è detto da principio, e di Giuseppantonio quinquagesimo terzo, e dopo d’averlo abbastanza compianto ed onorato sin dopo morte, trovandosi essere le facoltà da lui lasciate tanto abbondanti, che anche separatamente potevasi trarre comoda vita, si determinò di venire alla divisione di tali ricchezze con Gaetano Givanni suo fratello il minore dei maschi, di già pure ammogliato e che aveva abbondante prole vivente;(…) “(…) una ben seria afflizione provenne a Giuseppantonio in questo torno, per parte di suo fratello Gaetano che sebbene da lui diviso in quanto alle facoltà pure grandemente amava; e che trovandosi senza prole, e il fratello avendola abbondante, ben capiva che egli era oggimai questione di una sola famiglia, per l’onore e la felicità della quale si sentiva impegnatissimo. Gaetano adunque per troppa facile connivenza di temperamento promettendo per altri, e venendo circondato da gente cattiva, ingolfossi per si fatto modo nei debiti, che scoppiando infine la macchina, si rilevò non essere sufficiente lo stato di lui a riparare al disordine. Quindi animato dallo zelo di non lasciar pericolare l’onore di sua casa, e tocco di compassione, si fece cautare col proprio per dopo sua morte i creditori di Gaetano, e considerando omai affatto sua quella famiglia, secondò il fratello nella risoluzione di trasferirsi altrove a vivere; cibò i nipoti alla sua mensa e tutto si impegnò nella educazione loro, e per trovar le risorse alla famiglia.(…) ” Una persona così avrebbe potuto aiutare la comunità di Terragnolo e Vallarsa a coronare il loro desiderio di venire in possesso delle malghe di Trambileno, come è realmente avvenuto ? Il fatto di doversi allontanare da Rovereto senza più farvi ritorno, poiché morì a Vicenza nel 1786, pone delle riflessioni. Regola di Terragnolo. “Nell’anno 1769 nel giorno di domenica 13 agosto davanti alla chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo il massaro Pietro Folgarait ad alta ed intellegibile voce dichiara di essere


egli stato dall’illustrissimo signor Fedrigotti per trattare delle montagne del Coston e della Corona. Egli si obbligò che se la nostra comunità venisse a ricevere dette montagne di ricever detto suo capitale in rate cioè mille fiorini per rata in ragione del quattro per cento.” Divisione delle maghe fra i creditori. “Correndo l’anno 1769 nel giorni di sabato 9 del mese di settembre nel borgo di San Tommaso Pieve di Lizzana…. in casa del nobile signor Gaetano Givanni. Volendo li infrannominati nobili….. venir fra loro alla effettiva divisione delle cinque montagne, state ad essi assegnate dalla comunità di Trambileno……… al nobile Pietro Fedrigotti le montagne del Coston e della Corona, spettanti per sua richiesta.” Acquisto delle maghe Coston e Corona. “Correndo l’anno 1769 nel giorno di domenica 10 del mese di settembre in Sacco Pretura di Rovereto, nella casa studio delli infrascritti nobili Fedrigotti ed eredi….. “hanno dato, venduto, trasferito ed alienato alla magnifica comunità di Terragnolo di questa Pretura di Roveredo qui presenti per la medesima e successori accettanti, stipulanti ed acquistanti Pietro Folgarait massaro Marco di fu Mattio Valduga…. Michele, Domenico Lanaro…… altri, la montagna del Coston e Corona”. “Per cui la predetta comunità di Terragnolo sarà tenuta ed obbligata come i qui presenti essi massaro, e giurati promettono, e s’obbligano a nome della medesima di pagare gli affitti annualmente sotto il giorno del primo del mese di novembre alli prenominati SS Fedrigotti ed eredi in ragione di 4 per cento che rileva fiorini 544. xni 26.” Per il pagamento delle rate del capitale non esistono scadenze. Era stata, infatti, concessa alla comunità di Terragnolo, dai fratelli Fedrigotti, la liquidazione del debito senza nessuna prescrizione di tempo, ovvero: “senza alcuna prescrizione di tempo eziandio di 10 – 20 – 30 – 40 – 60 – 80 - 100 e più anni e così in infinito pagare ed affrancare anche in rate a piacere di detta comunità con fiorini 1000 per rata ma non con meno….”.

I nobili acquisirono le malghe in un modo a dir poco discutibile. Infatti nel documento non vi è traccia di vendita all’asta dei beni, la cui procedura la si trova in un documento che riguarda la vendita di un bene della comunità: “E’ stato autorizzato dalla rappresentanza e camera aulica di vendere stabile a seguito di tre incanti a seconda della legge nostra municipale”. Come fu possibile stabilire che il debito della comunità di Trambileno equivaleva esattamente al valore delle sue sopradette malghe senza però apposita stima che ne confermasse il loro vero valore? Per la divisione delle malghe fra i creditori è stata fatta una loro stima, e l’importo del valore delle malghe superava l’importo del debito, ma la differenza venne divisa fra i creditori in base al loro credito. Per quanto scritto si può senz’altro affermare che i nobb. fratelli Fedrigotti si prestarono ad essere degli intermediari. Il loro diritto di proprietà sulle sopradette malghe, infatti, durò una notte, dal 09 al 10 di settembre 1769: questo

conferma che non vi era un vero interesse per i nobb. Fedrigotti di possedere delle malghe, e non le misero all’asta dopo pochi anni come scritto sul notiziario Voce Comune del 2013. Il fatto che siano state scritte e dette molte verità diverse sulla cessione di ben 14 malghe da parte della comunità (caso forse unico in tutto il Trentino) induce a pensare che trovare la Verità può essere difficile, ma si deve tentare. “Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla”. Don Giuseppe Armanini, sull’opuscolo “Quarto centenario della chiesa parrocchiale di San Mauro Abate di Trambileno”, scrisse: “Di Trambileno è importante conoscere il periodo della comunità (1200 al 1800). Questo lo può fare preferibilmente uno del posto che conosce la zona, le leggende e un po’ di tradizioni. Un estraneo trova più difficoltà a ricostruire la storia di un altro paese perché anche se può ammirarla, certamente non la sente e non la ama. Ivano Bisoffi

Il numero di Voce Comune n.52 al quale fa riferimento questo articolo è disponibile online all’indirizzo https://www.comune.trambileno.tn.it/Comune/Comunicazione/Notiziario/Voce-Comune-n.-52

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Da “La Stampa” del 18 marzo 1914

La misteriosa epidemia di Pozzacchio

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l quotidiano “La Stampa” ha un archivio pubblico online che permette di leggere gli articoli editi dal 1867 ad oggi. Cercando notizie di Trambileno, ne è sorta una curiosa dal quotidiano del 18 marzo 1914, che parla di una strana e preoccupante epidemia che colpito Pozzacchio. Un paese isolato, con l’esercito che porta i viveri, i medici di Innsbruck che indagano sulle cause del nuovo morbo e tra supposizioni e paura la gente punta il dito verso i lavoratori croati impegnati al Forte. Letta nel 2021 freschi di lockdown diviene assai facile immedesimarsi nella situazione di allora. Ecco il testo integrale: La strana epidemia che minaccia di distruggere la popolazione d'un paese nel Trentino Rovereto, 17 notte. La misteriosa epidemia di Pozzacchio, in distretto di Rovereto, va entrando in una fase sempre più acuta ed impressionante. Dall'altro giorno ad oggi i morti si sono più che raddoppiati. Ormai sono dieci le vittime dello Stranissimo morbo, ed una trentina sono gli ammalati. Probabilmente in questo rapido estendersi del male ed in questo intensificarsi della mortalità, può avere una notevole influenza la suggestione, e certo vi contribuisce lo stato d'animo in cui si trova quella popolazione assolutamente terrorizzata. Anche le nuove indagini scientifiche non hanno dato risultato alcuno. Una Commissione venuta appositamente da Innsbruck si è trovata, pur essa, quanto mai dubbiosa nello stabilire una diagnosi la quale si presenta sempre più difficile. Si tratta di una serie di fenomeni che sembrano sfuggire alla indagine della scienza. Anzi sembra che fra i medici vi sia un vivo contrasto di opinione, giacché qualcuno avrebbe fatto delle supposizioni molto gravi, che non sarebbero condivise dagli altri. Certo si è che alcune circostanze contribuiscono ad aumentare la preoccupazione ed a

far pensare che qualche cosa di assai serio vi sia o che almeno, anche fra le Autorità, siensl fatti strada dei dubbi molto paurosi. Come vi ho detto, il paese è stato completamente isolato ed ora il cordone sanitario si è reso, se possibile, ancora più rigoroso: un vero cerchio di ferro che stringe il paese ed impedisce, non solo qualsiasi comunicazione, ma anche che trapeli qualunque notizia. Militari o gendarmi, i quali provvedono al rifornimento del paese isolato, hanno severissime consegne e sono impenetrabili. Altrettanto lo sono i medici che hanno ricevuto disposizioni rigorosissime. Di modo che notizie concludenti è ben difficile averne. In realtà, nemmeno i veri sintomi della malattia ed i caratteri che presentano i cadaveri sono resi noti. Tutto ciò che si può venire a conoscere e frutto di indiscrezioni e di qualche notizia di sapore ufficiale, circondata da molte prudenti Incertezze, ma che lascia, appunto, pensare a qualche cosa di assai più serio e contribuisce a mantenere vivissima l'impressione. Senza fermarsi a. raccogliere le infinite supposizioni che si fanno, ed alcune delle quali sono semplicemente ed evidentemente fantastiche, è però il caso di rilevare come sia Stato osservato che i colpiti sono per la maggior parte uomini robusti occupati nei lavori delle strade militari che si costruiscono colà. Ora si nota che a tali lavori sono pure adibiti operai croati (di cui il Governo, malgrado le più vive proteste, ha fatto una straordinaria importazione nel Trentino), e qualcuno pensa che la presenza dei croati in paese e la promiscuità dei nostri lavoratori con loro non meno affatto estranee allo scoppio subitaneo 'di questo misterioso male. E' notorio, infatti, .Che slavi e croati portano spesso con loro conseguenze pericolose per l'igiene pubblica. Un'altra voce accerta che la malattia colpisce di preferenza coloro che sono dediti alle bevande alcooliche. Si accerta, pure, che

una consimile epidemia sarebbe scoppiata a Pozzacchio anche trent'anni or sono. Intanto questo tragico episodio di angoscia e di morte resta avvolto in un mistero pauroso, che serve a mantenere nella popolazione viva preoccupazione. Però le misure prese sono tali da eliminare: ogni motivo di allarme e da assicurare la completa localizzazione del morbo. Circa il modo come si presenta questa strana malattia, si apprende che essa si manifesta in una forma simile alla cosidetta «migliara», cioè con dei punti neri sulla pelle e febbre subito altissima. In meno di 34 ore sopravviene il colosso e quindi la morte. Tale rapidità spaventosa nel decorso del male contribuisce a gettare la desolazione nella popolazione e se ne può avere un'idea nel fatto che al più piccolo indizio di indisposizione, si chiama il sacerdote per amministrare i supremi conforti ai malati. Soltanto oggi fu data l'estrema unzione a ben 19 infermi! Per fare un po' di luce su questo lugubre episodio, si faranno ora delle ricerche batteriologiche negli Istituti universitari di Innsbruck.


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Ricordi di Sergio Berlanda

Non solo Pasubio, ma anche ciò che la valle ci può dare

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ascio i racconti del mio peregrinare sul Pasubio per visitare il fondovalle. Anche lì i ricordi del passato non mancano. 1984: Parto con la mia piccola moto verso Anghebeni, lì devio per S.Anna e, passato il ponte sul Leno, prendo una vecchia strada. Dopo qualche chilometro trovo i resti di una vecchia fornace: lì si fabbricavano mattoni e coppi, servivano per le costruzioni della valle. Mi fermo, chiudo gli occhi e così riesco a concentrarmi sul passato di questa fornace. Immagino gli operai che uniscono la miscela dei materiali per questi mattoni. Vedo dei carri trainati da dei grossi buoi, carichi di questi materiali edili. Immagino anche una teleferica che portava dalla sponda sinistra del Leno alla strada della Vallarsa, dove i mattoni venivano caricati su altri carri che partivano per la Vallagarina. Ritorno alla realtà, così riparto in direzione Cà Bianca per raggiungere la località dove sorge la chiesetta di Sant’Antonio. Sulla destra della chiesa si trovano

i resti di una vecchia fucina, quella era la seconda casa di un mio amico, Beniamino Lorenzi, dove dava vita a materiali per l’uso agricolo. Beniamino era un vero artista del ferro: vanghe, pale, rastrelli e soprattutto dei formidabili “manaroti”. Gli attrezzi che forgiava poi, Beniamino li vendeva nei vari mercati e nelle fiere paesane. Girava tutto il Trentino con il suo furgone. Arrivato sul posto metteva sul banco i suoi prodotti: pensate che tutto ciò nasceva dalla forza dell’acqua. Infatti ricordo la ruota di legno che girando metteva in moto il trapano, il maglio, la mola. Ma soprattutto il grosso mantice mosso dall’acqua che soffiava sulle braci di legno e carbone ove il ferro veniva portato ad una temperatura che gli permetteva di essere lavorato. Ricordo il fumo acre che trasformava la fucina in una vernice nera che si sentiva in tutta l’officina. La mia giornata non finisce alla fucina di Beniamino, ma proseguo verso l’acquedotto di Spino. Una bella passeggiata lungo il sentiero del lago di San

Colombano. Supero il vecchio ponte che mi porta verso quella che era la casa dei custodi dell’acquedotto. Purtroppo l’acqua ha fatto il suo corso entrando nelle cantine e nel piano terra. Direi che era anche bello vederla così, ma il mio pensiero torna al passato. Anche qui chiudo gli occhi e torno a vedere persone che lavoravano, donne che lisciavano i panni per poi stenderli su dei fili, ove al sole si asciugavano. Ormai si fa sera, ritorno verso casa certo di avere ancora una volta vissuto almeno con la mente il passato dei nostri avi. Tante sono le cose lasciate da loro ed è per questo che continuo, nel mio presente, a cercare ciò che il passato ha dato a noi come insegnamento. Sta a noi apprezzare tale patrimonio di arte e cultura. Amici, guardatevi attorno: nelle vostre camminate c’è sempre qualcosa che ricorda il passato. Dimenticando l passato certamente il futuro è più triste. Un saluto a tutti. Sergio Beranda


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Trambileno dall’alto

Moscheri ieri e oggi

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ella prima metà degli anni ’80 il servizio urbanistica della Provincia autonoma di Trento aveva effettuato delle foto aeree a volo d’uccello dei centri abitati della nostra provincia. Tali immagini sono liberamente consultabili sul sito del servizio urbanistica provinciale. Nel 2021, Tiziano Maraner, appassionato di fotografia di Vallarsa, ha provato a riprodurre le immagini dall’alto delle frazioni di Trambileno e abbiamo messo a confronto le due immagini.

Le immagini degli anni ’80 mostrano una netta distinzione tra gli abitati di Moscheri, Clocchi e Lesi. Si vede chiaramente in alto lo sbancamento del campo da calcio in costruzione. Salta poi all’occhio l’assenza del centro culturale e della piazza. Non ci sono le serre della floricoltura e soprattutto manca tutta la parte urbanizzata recente lungo la strada che sale al santuario, ma anche tra Moscheri, Clocchi e Lesi. Si nota invece come il bosco fosse più distante dal paese.

Le foto del 1985 sono sul sito http://www.urbanistica.provincia.tn.it/foto/volo_uccello/, mentre Tiziano Maraner mette le sue foto aeree in alta risoluzione, liberamente scaricabili, su


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Una sfida tra sport e promozione turistica

Vallagarina challenge anche a Trambileno

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allagarina Challenge: una ghiotta occasione di promozione turistica e visibilità anche per il territorio di Trambileno! Ma vediamo di cosa si tratta. Sull’onda del successo della sfida per trail runners Zakè Challenge 2020, ideato dal titolare del negozio Makalu di Rovereto Renato Martini, ecco, per il 2021, un altro nuovissimo format, implementato e organizzato quest’anno in sinergia con A.S.D Enjoy Outdoor, A.S.D. Gente fuori di strada, SC Avio, A.S.D. SAV bike, in collaborazione con Vallagarina Destination e Sportnature Travel. Una sfida turistico-sportiva che amalgamano la bellezza del territorio con l’attività outdoor. Dal 1 giugno fino al 15 settembre si potranno percorrere dei bellissimi trail e percorsi immersi nella natura, selezionati appositamente dall’organizzazione. Sette le cime che circondano la Vallagarina e ben 4 le attività di outdoor in cui cimentarsi. Tutte le proposte sono di media difficoltà e potranno essere percorse quante volte lo si vuole con l’intento di migliorare i tempi dei tratti/segmenti cronometrati. Ci si potrà sfidare in autonomia o con amici nell’attesa della premiazione che avverrà durante il Vallagarina Experience Festival 2021 (24-26 settembre). A fronte di un’iscrizione comprensiva di tessera obbligatoria con l’associazione organizzatrice e di un pacco gadget, ci si potrà recare in autonomia sul luogo della sfida e seguire la segnaletica in loco e registrare i tempi sullo smartphone con l’app Webscorer. Tra le 4 attività di outdoor della competizione ben 3 toccano il territorio di Trambileno: - Trail Running: traccia il tuo percorso in autonomia con un solo punto di passaggio obblitatorio. Correre “con le limitazioni, ma senza limiti” sul Monte Baldo, Altissimo, Monte Finonchio,

Monte Stivo e Monte Zugna; - Enduro Bike: 3 sfide, ognuna su una cima diversa e con 2 tratti cronometrati ciascuna: Monte Finonchio, Monte Zugna e Monte Pasubio; - Road Bike: 4 sfide, 1 tracciato con 3 tratti cronometrati, 1 tracciato con 4 tratti cronometrati e 2 epiche cronoscalate: San Felice, San Colombano-Boccaldo, Noriglio-Moietto, Mori-Brentonico, Sdruzzinà-Sega di Ala, Mori-Polsa di Brentonico, Vallagarina Tour 70 corto e Vallagarina Tour 110 lungo; - Nordik Walking: 8 uscite domenicali con accompagnatore certificato. Tutte da collezionare per un totale di 110 km che compongono l’intero anello dell’arena naturale della Vallagarina e le sue 7 cime: Monte Baldo, Monte Zugna, Monte Finonchio, Destra Adi-

ge, Rovereto e dintorni, Cei e Cimana, Monti Lessini e Monte Pasubio. Vi è pure una versione più soft percorrendo solo 30 km di Vallagarina (pari a circa 3 tappe) completando così l’Outdoor Passport con le convalide fatte da un istruttore a fine tappa. Lode a questa sfida turistico-sportiva di outdoor che premia e valorizza i territori della Vallagarina e per coloro che si cimenteranno nelle varie prove. I cartelli segnaletici dei percorsi sono già posizionati e che vinca il migliore! Tutte le informazioni dettagliate sono reperibili sul sito: htt ps : / / w w w.t re nt i n o a re naexperience.it/vallagarinachallenge/


Trambileno e le sue potenzialità

Una serata per discutere di Turismo

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ercoledì 4 agosto alle ore 20:30 presso l’auditorium comunale ai Moscheri l’Amministrazione comunale ha organizzato un incontro – aperto a tutti - volto a raggruppare operatori, volontari o semplici amanti del territorio per discutere di potenzialità, possibilità e progettualità nel Comune di Trambileno, con l’intento di raccogliere eventuali adesioni per la costituzione di un tavolo di lavoro sul turismo. Partendo da una prima analisi del territorio con le sue peculiarità culturali e storiche si è sviluppato un vivace dibattito sulla loro valorizzazione e sul loro doveroso miglioramento, senza tralasciare il contesto del nostro ricco territorio ambientale con tutto quello che può offrire. È emersa senza dubbio la necessità di una sinergia delle varie entità istituzionali, economiche e soprattutto di persone, diretta a provocare uno stesso positivo effetto sul territorio comunale, ma comunque estesa a coinvolgere in generale le valli del Leno. Innegabile il fatto che - rispetto a Terragnolo e Vallarsa - Trambileno risulta penalizzata dalla mancanza dello sbocco della strada e di un collegamento verso altri comuni, come anche l'abitudine a vivere qui come quasi in una periferia della vicina città. Questi aspetti, a prima vista negativi, vanno però guardati come una grande peculiarità: la strada e il comune in sè diventano la porta di accesso diretta alla montagna e dietro la porta ci può essere la comunità accogliente verso la nostra montagna ancora selvaggia e incontaminata (basti pensare ad esempio all’assenza di impianti di risalita). La natura, il silenzio, i colori, gli odori giocano un ruolo da protagonista in tal senso. Vivere a contatto con la natura ci fa sentire più energici e

in salute e contribuisce a rafforzare il nostro sistema immunitario. Secondo gli esperti, ma è ormai risaputo e provato, il vivere a contatto con la natura ci ricambia facendoci sentire in gran forma dal punto di vista sia fisico che mentale. Tutto ciò viene apprezzato e ricercato sempre di più. Ricordiamo volentieri una citazione emersa durante la serata: “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà – San Bernardo di Chiaravalle” A Trambileno non manca nulla!!! Rilanciare il territorio è quindi d’obbligo e andrebbe fatto in una visione globale e con il coinvolgimento primario dei residenti. In questo senso il fare comunità è fondamentale. Diversi soggetti, con le proprie competenze, interessi, specificità: la diversità che non divide, ma unisce perché nella diversità c'è ricchezza e possibilità di evoluzione perché la sfida - come accade in natura - deve essere la convivenza, riuscendo ad amalgamarsi solidalmente, integrandosi e aiutandosi per il bene comune. Perché io persona sto bene nella misura in cui contribuisco a far star bene gli altri, qui dove vivo. Non sono sogni… basti pensare ad alcuni comuni limitrofi dove questo già succede. Chi meglio dei residenti conosce il territorio? Chi meglio dei residenti potrebbe contribuire alla valorizzazione dello stesso? Un processo che deve iniziare con questo cammino comune, per invertire la tendenza di questi ultimi anni di spopolamento e comune dormitorio. “Essere insieme” per ridefinire il sistema ormai obsoleto, in vista di un cambiamento radicale per il rilancio del turismo comunale e non solo. Uno sviluppo e una evoluzione che potrebbero avere anche delle ricadute favorevoli in termini lavorativi ed economici per Trambileno.

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Fondamentale quindi il continuo confrontarsi e lo scambio di esperienze coordinato da una regia unica che porti ad un risultato collettivo e positivo per il rilancio del turismo a Trambileno. Non dimentichiamo che anche il viaggio più lungo comincia col primo passo! (proverbio cinese) Morena Marcolini Angela Giordani 13


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Per un sistema di programmazione unitario delle Valli del Leno

Proposte sulla sostenibilità turistica di Trambileno

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l territorio di Trambileno, Vallarsa, Terragnolo : che assieme formano le Valli del Leno e’ un territorio di montagna turistica minore che può fungere da collegamento tra il mondo urbano di Rovereto e quello rurale a garanzia della sostenibilità socio economica del territorio. Necessità di attivare delle politiche di sviluppo consapevoli, equilibrate, compatibili con i delicati equilibri ambientali e sociali, in grado di creare una dimensione di economia e qualità della vita, in uno sviluppo sostenibile dei vari campi di azione attraverso il coinvolgimento della comunità locale. Un turismo, tra tutela del verde, produzione agricola e storia, valorizzazione delle produzioni tipiche e di identità riconosciute, che ne conservino la memoria storica, come la valorizzazione dei terraz-

zamenti e delle radici culturali storiche, una componente essenziale di un'offerta turistica rurale agroalimentare, gastronomica, verso una forma di turismo motivazionale, relazionale, esperienziale. Tutto ciò necessità di porsi, una disincantata analisi verso un obiettivo. Il recupero del patrimonio naturale e culturale, in una direzione di un programmare e scongiurare lo spopolamento dei territori per una progettualità innovativa inerente la montagna marginale minore. Progettualità che miri a sviluppare un atteggiamento attivo e consapevole, con l’adozione di strategie che puntino ad implementare la rete tra tutti gli attori turistici territoriali esistenti e altre attività imprenditoriali, assieme ai tre attori principali i Comuni delle Valli del Leno, la loro popolazione,

in una valorizzazione, integrazione e salvaguardia delle risorse che abbiamo. Creare un sistema di rigenerazione del territorio, in azione di mobilità dolce, sostenibile, rurale da concretizzarsi in due progetti : il recupero del territorio per le coltivazioni in sinergia in un sistema turistico di “ Albergo Diffuso “ ( da mettere in filiera con il ricettivo esistente), da attuare con un organizzazione di tipo manageriale con caratteristiche di identità, di accoglienza, di tradizioni e relazioni con gli ospiti. Attivando un processo generativo dei paesi a cui deve partecipare direttamente la comunità locale. Oggi più che mai e’ richiesto a tutti gli attori coinvolti in un possibile processo turistico generativo, dai soggetti privati, pubblici,Comuni, mondo associativo,


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imprese : la necessità di “ fare squadra “ e la capacità di fare “ sistema “, di avere la capacità di superare il modello frammentario di proposta dei singoli Comuni per operare in comunione verso una visione unitaria di pianificazione progettuale, senza improvvisare, per non sprecare risorse e perdere valore territoriale. Per fare turismo si necessita di competenze e conoscenze multidisciplinari, formazione ed apporto professionale. Solo se siamo uniti come proposta turistica e mettiamo unite le nostre forze di investimento si potrà creare uno sviluppo turistico territoriale duraturo. Al turista non interessa dove inizia e termina il confine, il perimetrale della proposta di un Comune. Il turismo e’ un fenomeno complesso e dinamico fatto di persone che si muovono, di relazioni, di offerta di prodotti integrati. Incominciamo come primo passo a istituire un tavolo ristretto rappresentativo, ma operativo delle competenze turistiche delle Valli del Leno, dove i tre Comuni con le Attività di impresa del territorio, mondo associativo, portatori di interesse ……tramite i loro

rappresentanti si mettono immediatamente al lavoro per indicare una linea, un percorso sulle politiche turistiche di promocommercializzazione e economiche delle Valli del Leno Interessante sarebbe capire se l’ Albergo diffuso organizzato come sistema di singolo Comune, in filiera di proposta assieme nei tre Comuni può rappresentare un modello di sviluppo da integrare e mettere in filiera con il ricettivo esistente ; sia perché non crea impatto ambientale (si recupera e mette in rete quello che esiste già) sia perché diventa un presidio sociale che anima i paesi di una montagna marginale - minore turistica che è un valore del nostro Trentino di unicità, montagne che vanno presidiate e sostenute ricche di proposta green, sostenibile, ambientale, rurale di storia e cultura.......per un turismo responsabile etico e di qualità che genera una qualità di vita per la comunità locale. Un progettare turistico per “ restare “ per “ ri-qualificare il territorio, ricordandoci che non e’ più permesso sbagliare o improvvisare. Il territorio e’ appetibile se vissuto, ma

per far ciò necessità di una economia di reddito aziendale in primis per le aziende che ci vivono, che ci hanno creduto, che ci risiedono. Una economia che garantisca qualità di servizi, di vita, di residenzialita’, di conservazione e cura dell’ ambiente e salvaguardia del territorio. Fare sistema tra Trambileno, Vallarsa, Terragnolo si può fare, dobbiamo farlo e crederci ; ed è facile, quando i progetti sono di visione e condivisi,validi, affidabili e non autoreferenziali, certo necessità di determinazione di tutti gli attori coinvolti per il bene comune del territorio. Un progettualità completa che si configuri in dei capisaldi : - Ripartire dalle persone e dal territorio - Rivalorizzazione culturale dei paesi rurali. ( Il valore economico dell’ Albergo diffuso ?.) - qualità del territorio e riqualificazione dell'esistente “ valore “ che tiene assieme il territorio. - Consapevolezza e cultura del territorio, valorizzazione delle buone pratiche, economia di filiera trasversali di integrazione dei vari settori economici


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del territorio e nel non alterare l’equilibrio ambiente - persone - Innovazione nei modelli di comunicazione del valore del territorio. - Capitale umano ( specializzazione) - Formazione, cultura, identitaria territoriale, raccontare - Territorio e spazio turistico Attivare azioni integrate tra attività già operanti e portatrici di esperienza, conoscenza, professionalità, ma anche dare motivazioni a nuovi imprenditori, investitori, per un processo di riorganizzazione della offerta in visioni compatibili per una coesione territoriale e un reale sviluppo economico. UN PERCORSO CHE NECESSITÀ DI UN SOSTEGNO E UNA AZIONE STRUTTURALE FORTE DI POLITICA ECONOMICA FINANZIARIA IN MISURE DOVE LA PAT FACILITI, SOSTENGA PERCORSI DI PROGETTUALITÀ VALORIZZANDO L’ ’ IDENTITÀ DELLA MONTAGNA MARGINALE / MINORE CON INTERVENTO FINANZIARIO DI VISIONE PER UNA ECONOMIA DI REDDITO. Certamente non si può slegare la ruralità del territorio dalla proposta turistica e dalla proposta Albergo diffuso, deve essere un unicum di sviluppo. Lo sviluppo per la montagna minore non può essere affrontato a comparti stagni, ma necessità per essere vincente di realizzare interventi progettuali di azioni coordinate, finalizzate alla riqualificazione e valorizzazione dei piccoli comuni di montagna marginale, come Trambileno e le Valli del Leno con una Norma finanziaria o interventi specifici a doc vincolando i vari investimenti ad una visione di sviluppo progettuale di filiera - rete. Solo così si possono consentire ricadute reali e di comunità per i nostri paesi. Risulta importante e necessario per Trambileno, assieme agli atri due Comuni delle Valli del Leno, operare nella messa a punto di una adeguata prospettiva strategica innovativa di visione e di un approccio d’intervento calibrato sui fabbisogni e la specificità particolare del territorio di montagna marginale. Mauro Nardelli pres. Asat sezione Rovereto e Vallagarina (Associazione Albergatori e Imprese Turistiche) Consigliere di Amministrazione APT Rovereto, Vallagarina, Monte Baldo

Sipario d’oro in tempo di Covid

Un successo il teatro all’aperto

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opo mesi di teatri chiusi e compagnie ferme, è ripartito con luglio il Festival Sipario d’oro che nel 2021 compie 40 anni. Niente può fermare il piacere di tornare allo spettacolo dal vivo e non c’è termine più appropriato che rinascita per definire, ora, l’importanza del teatro nel ricostruire il tessuto sociale e culturale che la pandemia ha sfilacciato Prosegue quindi l’esperienza del Sipario d’oro anche fuori del periodo abituale e dai luoghi tradizionali. Con questo spirito va interpretata la tenacia con la quale, assieme alla Compagnia di Lizzana, abbiamo voluto proseguire l’esperienza del Teatro Amatoriale. A Trambileno due gli spettacoli in cartellone. Il 17 luglio sotto il tendone nel parco di Moscheri è tornata Loredana Cont, presenza ormai abituale a Trambileno sia come autrice che come attrice, con “Dante, me fradel”. La vita di Dante Alighieri vista e narrata sia all’esterno che all’interno della famiglia, in un entrare ed uscire dal tempo e dalla storia sul filo dell’ironia. Loredana Cont e l’improbabile sorella Alighiera raccon-

tano Dante a modo loro, attingendo da quanto si sa del Sommo Poeta e “aiutando” la storia con un po’ di fantasia. Scontato il tutto esaurito con circa 120 spettatori sotto il tendone. Sabato 24 luglio, nel tardo pomeriggio al Parco di Dosso (Porte), “Testa di legno”, con il Collettivo Clochart di Rovereto, testo e regia di Michele Comite, spettacolo per i bambini. Un viaggio nelle bugie di oggi, nelle solitudini quotidiane delle relazioni sempre più fragili e spente nelle luci affascinanti della tecnologia. E’ la nostra storia quotidiana alle prese con il Gatto e la Volpe di sempre, le mille luci del Paese dei Balocchi dei nostri giorni, e la nostra voglia di fidarci della grazia della Fatina. “Una storia triste! – direte voi – No ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno…”. Ringraziamo gli organizzatori del Sipario d’oro per il loro impegno teso a tener vivo l’interesse per l’arte del teatro, creando un pubblico sempre attivo e curioso, contribuendo così alla crescita culturale del territorio. Morena Marcolini Ass. alla cultura


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Sintesi dello spettacolo di Loredana Cont

Dante me fradel

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o spettacolo creato per il Sipario d’Oro è la vita di Dante, vista e narrata sia dall’esterno che dall’interno della famiglia, in un entrare ed uscire dal tempo e dalla storia sul filo dell’ironia. Loredana Cont racconta il Sommo Poeta attingendo dai ricordi scolastici e “aiutando” la storia con un po’ di fantasia. Per ridere e tornare a frequentare Dante nel 700esimo anno dalla morte. Lo spettacolo inizia con un momento divertente: una specie di test del DNA. Sul fondale del palco ci sono due immagini speculari: Dante e Loredana, dove la Cont fa notare che il suo profilo e quello del Poeta si assomigliano. Per la verità un naso come quello di Dante è difficile da trovare, ma considerando che la nostra attrice, come dice lei, non ha il nasino alla francese, possiamo concederle una certa somiglianza, accentuata poi dal copricapo rosso tipico del Sommo Poeta indossato da entrambi. E poi c’è una cosa interessante: come dicevano i latini “omen nomen”, cioè il destino è nel nome. Il nome dice chi siamo: e da quella scritta sul pannello “LOREDANA CONT” composta con lettere dell’alfabeto appese ad un filo, ecco che a posizionarle in maniera diversa appare un’altra scritta: “L’ORA CON DANTE”, un anagramma che si addice alla perfezione sia alla nostra artista che alla serata che ci propone. Lo spettacolo è divertente: Loredana arriva a Dante pian piano, salutando prima il pubblico che esce finalmente – e speriamo per sempre – dalla pandemia del “carogna virus” e invitando tutti ad essere ottimisti per il futuro rispettando le regole. Con ironia, ma attingendo dalla biografia di Dante e dalle sue opere racconta episodi della sua vita, si sofferma su brani della Divina Commedia, ci fa notare quante espressioni della stessa sono entrate nel linguaggio comune: perdere il ben dell’intelletto, star fresco, Italia il bel paese, senza infamia e

senza lode, e altre ancora. Entra in scena poi la sorella di Dante, l’Alighiera, che racconta in maniera esilarante la storia di suo fratello, un po’ esaltandolo e un po’ denigrandolo, definendolo “la pecora nera della famiglia… una ferita aperta”, un uomo che pensa a scrivere invece che a lavorare, che tiene in testa una ghirlanda di alloro per tenere lontane le mosche dato che non si “cava mai quela bereta da not sloiza”… Comunque, ridendo e scherzando,

è per tutti un rispolverare i ricordi di scuola rinforzati dall’umorismo e dall’ironia di Loredana Cont che fa notare la grandezza di Dante: poeta immortale, politico impegnato, uomo coltissimo, persona di grande intelligenza, insomma, come dice lei “Senza esagerar, Dante dal còl en su l’era tutt testa!” E su questa affermazione “tanto di cappello” e nessuno può negare che sia così. Serata a Trambileno – 17 luglio 2021

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Trambileno sotto le stelle 18

Fidarsi o non fidarsi? Per questo numero lascio spazio alla dott.ssa Aversa, scienziata, anche Lei "trambilera" che vi racconterà come nasce un articolo scientifico. Siccome anche i miei articoli che avete letto nei numeri passati (ed in quelli futuri) passano sotto la sua "revisione" prima di essere mandati alla redazione di Voce Comune, capirete perché non è semplice scrivere di scienza in maniera corretta...! Nicola Marconi.

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o sapevate che il consumo di margarina è correlato al tasso di divorzi nel Maine? Incredibile vero? Guardate il grafico. Le due curve hanno un andamento pressoché uguale, con un picco negativo nel 2005: sembrerebbero proprio correlate. Eppure qualcosa non torna, come può il tasso di divorzi derivare dal consumo di margarina? La buona notizia è che il buon senso prevale, le due curve sono apparentemente correlate, ma non c’è causalità, sono solo due grafici che per caso hanno lo stesso andamento in un certo periodo di tempo. La fonte è “spurious correlation” di Tyler Vigen (https:// www.tylervigen.com/spurious-correlations) ed è un divertente gioco per cercare correlazioni assurde. Questo è un classico esempio di come un’informazione può essere mostrata a piacimento, senza avere un reale fondamento scientifico ed il tema è molto attuale.

Siamo nel 2021, nel bel mezzo di una pandemia che non solo sta modificando profondamente le nostre vite, ma sta portando alla luce un tema molto importante: l’informazione e la divulgazione scientifica. Tutti cerchiamo informazioni, soprattutto in internet ma anche attraverso canali classici quale la televisione o la stampa, alla ricerca di qualcuno che ci aiuti a fare chiarezza su temi che abbiamo solo superficialmente sfiorato a scuola o nella vita quotidiana. In questa ricerca è fondamentale verificare le fonti. Chi ci parla o ci scrive, soprattutto se approfondisce un tema con numeri o concetti specifici o grafici ad-hoc, ha il dovere di citare le fonti. E non parliamo di “holettosulsitoditizio.it” oppure “me l’ha detto tizio che lo ha saputo da caio”: per quanto potrebbero essere citazioni che contengono contenuti esatti, il modo migliore per divulgare una notizia è affidarsi

a fonti certe! Quali sono? A parte siti istituzionali, il modo migliore è citare articoli scientifici pubblicati su riviste specializzate. Ce ne sono tantissime, per lo più sconosciute, ma probabilmente qualche volta avrete sentito parlare di Science o Nature, due colossi in ambito scientifico ad ampio raggio, oppure The Lancet in quello prettamente medico. Queste sono riviste in cui la pubblicazione segue un iter classico e che possono essere consultate previo abbonamento o acquisto del singolo numero, ma negli ultimi anni ne sono apparse altre che si definiscono open- access, la cui consultazione è gratuita, e sono gli autori degli articoli a pagare per la pubblicazione. Se vi state chiedendo se le riviste open access sia più facile pubblicare su queste ultime…la risposta è sì e no, ma ci arriveremo, prima bisogna fare un passo indietro.


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Prima di arrivare alla scrittura di un articolo scientifico si parte da un’idea, un filone di ricerca che si vuole portare avanti (può essere un lavoro sperimentale o teorico) e approfondire attraverso esperimenti ad-hoc. Generalmente si scrive un progetto per poter ricevere i finanziamenti necessari e nella migliore delle ipotesi, se il progetto è approvato e finanziato, si inizia l’attività sperimentale (in laboratorio, sul campo o attraverso l’uso di centri di calcolo, se il lavoro è teorico, o in altri modi ...), la cui durata può essere molto lunga, un anno non basta… Ad un certo punto si è collezionato un numero sufficiente di dati da poter scrivere un articolo per riportare lo stato di avanzamento della nostra ricerca, che deve essere originale, innovativa e portare uno stato di avanzamento nella conoscenza scientifica o medica. Rifare lavori fatti da altri non è ammesso alla pubblicazione! L'articolo che verrà scritto deve essere strutturato in modo da esprimere una parte introduttiva di revisione della letteratura precedente, una parte centrale di esposizione e discussione dei dati e la parte conclusiva finale. Tutto facile no? Non proprio, non basta scrivere, bisogna farlo bene, curare non solo l’esposizione in un inglese comprensibile e corretto ma anche inserire figure, disegni, simulazioni che interessino il lettore e siano chiaramente leggibili. In genere questo lavoro richiede tempo, non un giorno, non una settimana ma mesi, in qualche caso anche un anno se nella fase di scrittura ci si accorge di aver

bisogno di nuove revisioni profonde di tipo metodologico (ad esempio altri esperimenti per avvalorare le conclusioni cui siamo arrivati). Supponiamo di aver concluso la scrittura: adesso si pensa a pubblicare! Ma dove? Come si diceva all’inizio ci sono una marea di riviste ed opzioni e bisogna scegliere. Al di là dell’attinenza della rivista verso il settore scientifico della nostra ricerca, un parametro importante che viene valutato è l’Impact Factor della rivista, il suo fattore di impatto. È un numerino che ci dice quanto la rivista sia prestigiosa, ossia quanto viene citata e letta. Nature e Science hanno un IF molto alto e sono difficili da approcciare ma garantiscono un feedback enorme per chi pubblica; un articolo su queste riviste viene letto e citato molte volte e questo ne accresce il valore, nonché accresce il valore del ricercatore che pubblica un suo articolo su queste. IF sotto il 5 indicano riviste con un impatto medio basso, intorno a 10 il valore della rivista è decisamente interessante. The Lancet attualmente è intorno a 60. Una volta scelta la rivista l’articolo non viene automaticamente pubblicato, ma subisce un processo di revisione che mira a garantire la pubblicazione di ricerche solide, innovative e che non presentino ripetizioni o peggio ancora plagio. Il primo step è sottoporre l’articolo all’editor, che fa una prima scrematura sulla base del contenuto generale dell’articolo. Decide se il tema della ricerca è attinente con quello della rivista e se ciò che vie-

ne proposto ha un contenuto sufficientemente adeguato in termini di originalità e impatto scientifico per i lettori. Questo è un punto cruciale: aver prodotto una buona ricerca che però non porta a particolari innovazioni può risultare insufficiente per riviste con un alto impact factor, che puntano ad articoli outstanding (potremmo tradurlo in…che fanno il botto!), viceversa può essere interessante per riviste a IF medio o medio basso. Si tratta sempre e comunque di buona ricerca, che però ha un interesse scientifico per un ristretto numero di ricercatori. Superato lo scoglio dell’editor si entra nel vivo del processo di revisione, quello che in gergo viene conosciuto come peer review, la revisione tra pari. Sia che vogliate pubblicare su riviste di stampo classico che open-access è necessario che l'articolo venga revisionato da altri ricercatori. Questo avviene in modo indipendente (chi revisiona non fa parte del team che ha scritto l’articolo), qualificato (viene scelto un ricercatore esperto nello stesso campo) e in anonimato. Due o più reviewer (revisori) vengono scelti dall’editor e leggono in modo accurato ed approfondito l’articolo, in modo da evidenziare non solo problemi di errori linguistici ma tutto il contenuto scientifico. Cercano errori di ogni tipo, da banali refusi a errori metodologici, a interpretazione non corretta dei dati oppure a dati mancanti per consolidare le conclusioni della discussione. Nel migliore dei casi l’articolo passa attraverso i revisori senza nessuna correzione…

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ma questo non succede praticamente mai, c’è sempre qualcosa che sfugge, anche solo aver scritto male una citazione. Oppure può passare con suggerimenti di migliorie di tipo “minor”, piccoli errori o correzioni facilmente affrontabili. La questione si fa seria se i revisori tengono in sospeso l’articolo e segnalano di procedere con revisioni di tipo “major”, ossia problemi tipo metodologico da risolvere, necessità di approfondimenti e conclusioni non sufficientemente supportate dagli esperimenti. Una valutazione major è impegnativa e richiede una profonda ristrutturazione dell’articolo per rispondere alle richieste fatte dal revisore. Se si è sufficientemente “bravi” si risottomette il lavoro che viene nuovamente valutato e magari approvato. Altrimenti l’editor, su suggerimento di un insoddisfatto revisore potrebbe decidere di rigettare il lavoro e di indirizzarlo verso altre riviste. Nel peggiore dei casi al revisore l’articolo non piace, è scritto male, ha degli errori concettuali grossi o mancano parti fondamentali. Viene rigettato ed è necessario ripensarlo in modo ancora più approfondito rispetto ad una revisione di tipo “major”. Ma allora anche i ricercatori sbagliano? Come facciamo a fidarci della scienza? Si, i ricercatori possono sbagliare, è normale ed è per questo che il processo di peer review è così importante: serve a passare al setaccio qualsiasi lavoro venga proposto in modo che il lettore finale possa leggere un prodotto di qualità, anche su riviste a IF basso. Quindi possiamo generalmente fidarci di ciò che viene pubblicato sulle riviste di settore. Perché “generalmente”? Perché qualsiasi risultato scientifico può sempre essere rivisto e corretto e niente viene dato per scontato. Vi sono poi i casi di ricerche passate al vaglio del processo peer review che però mostrano risultati interpretati in modo completamente sbagliato. Non sono tantissimi, per fortuna, e vengono subito smascherati dalla comunità scientifica. Una delle regole fondamentali per pubblicare è che la ricerca che stiamo esponendo abbia tutti gli elementi per poter

essere riprodotta da altri ricercatori. È un punto importante che assicura non solo la verifica di ipotesi errate ma anche, cosa importantissima, lo smascheramento di pubblicazioni con dati fasulli. Emblematico è il caso Schön (da Jan Hendrik Schön), un ricercatore molto ambizioso che pur di dimostrare di aver raggiunto prestazioni elevate di un dispositivo elettronico organico basato su un approccio innovativo, manipolò i dati e i grafici e riuscì a pubblicarli, forte di un prestigio personale acquisito nei primi anni della sua carriera (https://it.wikipedia.org/wiki/ Jan_Hendrik_Sch%C3%B6n). Alcuni gruppi di ricerca provarono e riprodurre i suoi esperimenti e non ci riuscirono, fino a quando non emerse la verità. I dati erano stati plasmati e falsificati ma di fatto il ricercatore non aveva (ancora) ottenuto quanto promesso. Inutile dire che la carriera di questo ricercatore finì in breve tempo. La beffa arrivò qualche anno dopo. Qualcuno riuscì realmente a realizzare quel tipo di dispositivo con elevate prestazioni! L’episodio, che fu considerato una delle peggiori frodi in fisica degli ultimi 50 anni, destò un dibattito nella comunità scientifica, proprio sul processo di peer-review che nella sua originaria intenzione deve anche aiutare a scoprire falsi o plagi. A proposito della peer-review: quanto dura? In riviste di tipo “classico” il processo può essere piuttosto lungo, anche dei mesi (personalmente ho dovuto aspettare anche sei mesi) oppure poche settimane, specie per le riviste open-access. Come si diceva, anche questo tipo di rivista ad accesso libero si appoggia alla peerreview, per poter attirare l’interesse di un ricercatore che non solo vuole veder pubblicato il proprio lavoro, ma vuole che sia fatto su una rivista di qualità (ricordate il famoso IF?), ma in genere questo iter dura meno, qualche settimana, mediamente. Quindi sì, nelle riviste open-access mediamente poteva essere più facile pubblicare, ma l’asticella della qualità si è notevolmente alzata nel corso degli anni e la tendenza attuale è di pubblicare su questo tipo di rivista,

anche grazie a indicazioni specifiche del proprio ente di appartenenza. Finito il processo è fatta, l’articolo viene pubblicato dopo una generale revisione delle bozze di stampa. Negli ultimi anni sono sorte delle piattaforme (es: ArXiv) per mettere in rete il proprio lavoro, sotto forma di articolo finito o bozza semifinita per poter dimostrare di aver raggiunto un risultato prima che lo facciano altri. Anche la scienza ha un livello di competizione elevatissimo e capita di dover proteggere il proprio lavoro da “furti” di idee. ArXiv è anche usato, spesso nell’ultimissimo periodo, per aprire un dibattito su un proprio articolo futuro e stimolare la discussione con altri ricercatori, in modo da sottomettere alle riviste appropriate uno scritto in stato avanzato di revisione. Il vantaggio è che ArXiv non vincola alla originalità, per cui lo stesso lavoro può tranquillamente essere successivamente proposto alle riviste. Piattaforme del tipo ArXiv le sentiamo nominare frequentemente in questo periodo di pandemia, proprio perché fonte di informazioni che però, se non attentamente vagliate e verificate, possono riportare conclusioni inesatte: quante volte abbiamo letto di terapie o farmaci promettenti contro il Covid? Spesso erano citazioni di ricerche ancora in fase embrionale. Il mio invito, quando si cercano informazioni scientifiche, è di cercare prima di tutto la fonte: è un articolo pubblicato su una rivista peer-review? Allora abbiamo la “quasi” certezza (certezze assolute, in ambito scientifico non ne esistono) che quello che stiamo leggendo abbia una solida base e possiamo fidarcene! Lucrezia Aversa


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Geografie sul Pasubio

Il reportage torna in quota

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al 2018 il Monte Pasubio è palcoscenico di Geografie sul Pasubio. La rassegna - progetto dei Comuni del Pasubio (Posina, Terragnolo, Trambileno, Vallarsa e Valli del Pasubio) in collaborazione con Keller editore - si propone di trasformare una montagna di confine e scontro, come il Monte Pasubio durante la Prima guerra mondiale, in un luogo di ascolto e di scoperta. Un luogo che torna ad essere confine simbolico attraverso il quale si muovono storie, libri e testimonianze provenienti da tutto il mondo. Quest’anno alla quarta edizione per via della pandemia si svolge in una formula leggermente diversa: un ciclo di giornate e incontri tra agosto e dicembre in montagna o in altri luoghi segnati da una forte identità. Il primo appuntamento si è svolto 28 agosto proprio sul Monte Pasubio e ha

racchiuso in una sola giornata quella che è l’esperienza tipica di Geografie: un trekking, tre incontri, tante idee, una natura incredibile e splendidi spazi aperti per un’esperienza condivisa. Attorno al Rifugio Lancia, dopo una camminata in compagnia Marco Ansaldo - vaticanista e inviato speciale per la politica internazionale di “Repubblica”, collaboratore per RAI Radio3 e fondatore del Forum di dialogo Italia-Turchia – ha parlato di come la Turchia ha (ri)scoperto l’importanza del mare. E il Mediterraneo è divenuto, negli ultimi anni, il nuovo territorio di conquista di Recep Tayyip Erdogan. Ha raccontato di come le navi turche oggi spadroneggiano in quello che era il Mare Nostrum, imponendosi con azioni di commercio, di esplorazione energetica e persino di pirateria nei confronti di imbarcazioni europee. Valerio Pellizzari - giornalista e scritto-

re, già inviato speciale de “Il Messaggero” e editorialista de “La Stampa, ha collaborato con numerose testate internazionali tra le quali International Herald Tribune, Libération, El País, BBC, Al Jazeera – a pochi giorni dal ritiro delle truppe USA e NATO dall’Afghanistan, ci ha raccontato di questa terra dove è stato più volte negli ultimi 40 anni, della storia e delle prospettive dei prossimi mesi e anni. Di una terra continuamente attraversata da conflitti, il Caucaso, ha parlato Wojciech Górecki - reporter, giornalista tra i maggiori esperti di questa regione - con ci si è potuto riflettere sulle ragioni di queste continue e incessanti ostilità. Per rimanere informati sui prossimi appuntamenti di Geografie sul Pasubio potete iscrivervi alla newsletter sul sito geografiesulpasubio.it


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“Vignala” è il vino realizzato dai ragazzi di Leno Klandestino

Rivive il vigneto storico, con un’etichetta di qualità

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a L’Adige del 18.09_TRAMBILENO. Scintilla alla luce, lambendo tinte color rubino. Sull’etichetta, appena stampata, un acquerello del paesaggio circostante dell’artista trentino Elia Carollo. E un nome, “Vignala”, chiaro richiamo alla frazione di Trambileno dove è nato. «Un omaggio - spiegano i giovani dell’associazione “Leno Klandestino”, che hanno salvato l’antico vigneto terrazzato - al territorio e al Bepi (Giuseppe Marisa, ndr), lo storico vignaiolo che per più di mezzo secolo ha curato con passione questo piccolo appezzamento». Con la sua scomparsa, la vigna “promiscua”, custode di varietà ormai poco coltivate, rischiava di essere abbandonata. Ma i ragazzi di “Leno Klandestino”, in accordo con la famiglia, l’hanno presa in carico. E in poco più di un anno, l’hanno ripristinata, senza snaturarne l’anima, dando alla luce le prime 380 bottiglie di “Vignala”.Nicola Bettinazzi, presidente del sodalizio: «Abbiamo lavorato sodo per restau-

rare e rimettere in piedi il vecchio impianto, alzando le pergole e adottando materiali di recupero. Le vigne, di diverse varietà, sono quelle originarie, lavorate completamente a mano, proprio come faceva il Bepi». Ne è nato un nuovo prodotto che oggi, a partire dalle 15, l’associazione presenterà al pubblico. «Si tratta di un vino rosato, frizzante, fermentato in bottiglia con i suoi lieviti e per questo leggermente torbido. Un vino moderno. Ma al di là delle caratteristiche enologiche - sottolinea Bettinazzi - c’è un progetto di comunità e di convivialità, oltre che di recupero agricolo, che ci sta dando grandi soddisfazioni». Altri residenti della valle hanno infatti chiesto ai giovani di prendersi cura di piccoli terrazzamenti, sparsi qua e là sui pendii ai piedi del Pasubio. «Siamo contenti di strappare dall›abbandono questi terreni, ricordo di un passato agricolo delle Valli del Leno: se non si interviene i muri a secco si inerbiscono, cadono, il bosco

avanza e il paesaggio cambia». Anche l›Università di Verona ha abbracciato il progetto. Scoprendo sul campo che tra questi grappoli resistevano popolazioni di lieviti anche molto rare. «La vigna del Bepi custodisce una biodiversità incredibile, tra cui alcune famiglie di lieviti che i ricercatori della Facoltà di Enologia di Verona non erano mai riusciti a trovare altrove. Tra questi, «Schizosaccharomyces japonicus», specie particolare che adotta la fermentazione maloalcolica: una scoperta che apre a nuovi potenziali utilizzi, non solo in ambito enologico. I lieviti del Bepi, centinaia, sono così stati mappati ed entrati a far parte di una nuova collezione dell›università», spiegano i volontari. Il 18 settembre, tra le viti di località Vignala alle 15 si è tenuta la presentazione del progetto, a cui sono seguiti gli interventi dei ricercatori dell’Università di Verona Renato Leal Binati e di Chiara Menegolo, musica e la degustazione del vino “Vignala”. Tommaso Gasperotti


Corsi di ginnastica a Trambileno

Il coro Castel Penede e il Coro Pasubio in concerto

Ciak… si riparte

Autunno in musica a Forte Pozzacchio

on l’inizio della scuola, come ogni anno, riprendono le attività sportive in palestra a Moscheri di Trambileno presso la scuola elementare. Quest’anno le annunciamo con particolare entusiasmo in seguito ai ripetuti stop dovuti al Covid-19, perché è risaputo che le cose vengono apprezzate maggiormente quando non ci appaiono più scontate. - Il 21 settembre è cominciato il corso di Zumba con l’istruttrice Valentina (344 0403319) che si terrà ogni lunedì dalle ore 19.45 alle ore 20.45 fino a Natale per riprendere a gennaio fino a primavera. - Il 6 di ottobre partirà il corso di Pilates con l’insegnate Giulia Caronti (349 3115193) ogni mercoledì dalle 19.30 alle 20.30 fino a Natale per riprendere con il nuovo anno. - Il 6 di ottobre partirà il corso di danza creativa per la scuola materna con orario 16.45-17.30 e di danza moderna per la scuola elementare con orario 17.30-18.30 con la maestra Alice (3336842581) Chiunque avesse voglia di venire a provare anche in corso d’opera è benvenuto! Ricordiamo che il tutto avverrà nel rispetto delle norme Covid-19 attualmente vigenti.

l lento ritorno alla normalità passa anche dagli eventi culturali, e per salutare la fine dell’estate, sabato 18 settembre, il Comune di Trambileno ha organizzato nella splendida cornice di Forte Pozzacchio una rassegna di canti di montagna. Nell’area del fossato del Forte si sono esibiti il coro“Castel Penede” di Nago e il coro Pasubio di Vallarsa. Canti della tradizione, legati alla storia e alla grande guerra, in omaggio al luogo che li ha ospitati, sono stati quelli proposti dal Castel Penede che con una esibizione molto pulita ha ripercorso i canti degli Alpini e della storia della coralità legata alla Grande Guerra emozionando il pubblico presente. Il coro Pasubio ha poi colorato il concerto spaziando da canti noti come quelli del maestro Bepi De Marzi alle composizioni del suo maestro Ivan Cobbe che raccontano picco-

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Rosanna Tevini

I

le grandi storie di Vallarsa. Il pomeriggio è stato molto partecipato, un centinaio il pubblico presente grazie anche al bel tempo che ha aiutato la riuscita della manifestazione. “Ritrovarsi assieme dopo tanto tempo ha un significato importante – ha detto il vice sindaco Loris Gasperini presentando l’evento – e proprio perché le regole hanno limitato di molto gli eventi estivi l’amministrazione ha voluto organizzare questo concerto a fine estate, come un passo verso la ritrovata normalità” A corredo del concerto, i presenti hanno potuto visitare il Forte di Pozzacchio accompagnati dalle guide della ACR “Il Forte” o soffermarsi al bar per un ristoro in compagnia, accompagnati dalla buona musica dei canti di montagna.

Il nostro presente

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Dalla casa comunale

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Lavori socialmente utili

Due progetti di lavoro e manutenzione del territorio

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nche per il 2021 l’Amministrazione comunale di Trambileno ha inteso attivare e sostenere un intervento di accompagnamento all’occupabilità attraverso lavori socialmente utili che quest’anno è denominato “intervento 3.3.D”, ex “intervento 19”. In analogia e continuità con quanto fatto negli scorsi anni, il progetto prevede lavori di recupero ed abbellimento urbano e rurale. L’appalto è stato aggiudicato alla JOB’S COOPERATIVA SOCIALE per un importo complessivo presunto del servizio stimato in € 67.000,00 oltre IVA relativamente al costo del lavoro,

coordinatore di cantiere ed oneri della sicurezza. Dai primi di giugno sono quindi attivi sul nostro territorio sette lavoratori, tre a tempo pieno e quattro part-time, tutti residenti a Trambileno, che si stanno prendendo cura dello stesso effettuando la pulizia delle strade comunali dalle erbe infestanti, manutenzioni dei parchi pubblici, dei cimiteri, riparazione ed allestimento di attrezzature e vari interventi mirati al mantenimento ed al miglioramento del patrimonio pubblico. Da luglio ha preso corpo anche un altro progetto, finanziato da contributi del Consorzio dei Comuni del

bacino imbrifero dell’Adige (BIM), che con due lavoratori, prevede anch’esso lavori di manutenzione del territorio. Altri due lavoratori sono invece impiegati nel servizio di guardiania dell’Eremo di san Colombano, in collaborazione con il “Comitato Amici di san Colombano” e la Parrocchia di san Mauro e santo Stefano, garantendone l’apertura dal giovedì alla domenica con orario 10-18, e nello svolgimento di attività presso gli uffici comunali. Andrea Salvetti Ass. lavori socialmente utili


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Piano Giovani Valli del Leno

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Cosa si fa quest’anno? Progetti del 2021

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opo l’anno che abbiamo lasciato alle spalle, come tavolo giovani, siamo partiti incoraggiati e fiduciosi, visto l’alto numero di proposte che, nonostante le limitazioni, siamo riusciti a raccogliere da parte dei giovani del territorio (ne abbiamo avuto 8 proposte di cui si svolgeranno 6 quest’anno). Il primo scattante progetto di quest’anno, intitolato "ScatTIAMO la Vallarsa: il risveglio della valle", proposto dalla giovane Vallarsera, Marika Lorenzi e curato da Graziano Galvagni, è iniziato il 3 luglio e proponeva un laboratorio fotografico per il comune di Vallarsa. Lo scopo era quello di avvicinare i giovani, che in totale erano 10, al mondo della fotografia e di far scoprire e/o riscoprire la bellezza del territorio in cui sono nati e cresciuti, stimolando la loro creatività e fantasia. Sono stati svolti 4 incontri teorici di due ore ciascuno (3, 6, 8, 14 luglio) e 2 uscite sul territorio per applicare le nozioni acquisite durante la prima parte del corso (10 e 11 luglio). Nell’ultimo incontro si è svolta un’analisi degli scatti rea-

lizzati e la loro elaborazione, tramite i programmi di editing dedicati. Il progetto sarà concluso con un ‘open door’ a settembre dove si presenteranno le stampe delle foto che saranno appese per abbellire le vaste scale del Municipio. Anche nel vivace luglio è iniziato il progetto "localmente frizzante" che è stato presentato da un gruppo chiamato comunità frizzante e la Proloco di Trambileno, che proponevano un percorso per la realizzazione di una bibita frizzante analcolica a Trambileno. Il corso è stato strutturato con un approccio partecipativoinclusivo attraverso 5 attività/laboratori organizzati ed implementati tra luglio e ottobre. Le attività consistono nelle seguenti: raccolta collettiva della materia prima, laboratorio di autoproduzione di succhi e sciroppi, laboratorio dell'alchimista, laboratorio per nome e grafica dell'etichetta, evento finale (dove si presenterà la bibita). Ultime date da definire. Questo progetto è importantissimo perché non solo crea una bibita locale per il comune di Trambileno, ma

coinvolge tutta la comunità! Sempre a luglio, i ragazzi del gruppo alfa non rimangono indietro neanche quest’anno, hanno elaborato un meraviglioso progetto intitolato, “Io mi differenzio" che propone un percorso per sensibilizzare i giovani riguardo i danni che possono provocare i rifiuti sul territorio, in questo caso nel comune di Terragnolo. Sono state svolte tante attività, la prima, con un astronomo il 9 luglio alla Malga Borcola, dove l’esperto ha parlato sul tema dell’inquinamento luminoso, successivamente i ragazzi hanno organizzato una ‘Caccia al rifiuto’, cioè, una caccia al tesoro con merenda il 31 luglio, che è stata molto apprezzata da tutti i ragazzi partecipanti. Il 20 agosto si organizzerà una passeggiata con raccolta dei rifiuti e il 21 agosto un laboratorio per creare sculture con i rifiuti raccolti. Questo percorso si è trattato di un’esperienza unica per tutti i ragazzi del territorio che hanno potuto mettersi in gioco e “sporcarsi le mani” … Invece, ad agosto dal 4 al 10 c’è stato un altro attraentissimo progetto:


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"Coloriamo il tempo e le stagioni" curato da Luigi Stedile, ma proposto da un gruppo di ragazzi di Terragnolo definito dall’anno scorso, che avevano tanta voglia di continuare con dei laboratori artistici. Quest’anno lo scopo del laboratorio era di rappresentare una meridiana (orologio solare) sulla scuola elementare di Terragnolo. C’è stato un percorso dove si presentava ai ragazzi l’attività attraverso la visione di libri e documenti nei quali possano comprendere la loro motivazione, stimolando il confronto ed avviando la discussione in merito all’importanza di promuovere iniziative culturali e artistiche rivolte ad esperienze nuove di arricchimento personale collettivo. C’è stata un’uscita sul territorio per visitare i luoghi dove sono state realizzate meridiane. Il lavoro dei ragazzi svolto durante questo percorso verrà rappresentato da Luigi sulla scuola. Mi raccomando andate a dare un’occhiata! I prossimi appuntamenti… A settembre-ottobre si svolgeranno due progetti: Il primo; "Eat to feed" che propone un laboratorio di cucina nel comune di Vallarsa a cura di Antonio Lombardo. Progetto che nasce dall’esigenza da parte dei ragazzi del territorio che hanno tanta voglia d’imparare a cucinare. Verranno anche affrontati alcuni temi sensibili riguardanti l’alimentazione e saranno realizzati dei menù completi all’interno di laboratori di cucina dove i ragazzi saranno protagonisti delle preparazioni in collaborazione con un cuoco professionista. Ci saranno anche interventi di alcune figure professionali (psicologa, nutrizionista, agricoltore, personal trainer). Ci saranno 5 incontri e le date sono ancora da definire e potranno partecipare massimo 12 ragazzi. Invece, il secondo progetto che si svolgerà a settembre-ottobre, “A spasso con il tempo”, è stato proposto da due ragazzi, Lisa Dossi e Daniel Tillota, che hanno svolto i progetti “con i nonni, per i nonni” e “la curiosità non ha età” degli anni

scorsi, ovvero dei percorsi formativi, svolte dai giovani del territorio per insegnare agli anziani l’uso delle nuove tecnologie e social networks (Smartphone, computer, Rubrica messaggi, Whatsapp, chiamate, registro chiamate, E-mail, Fotografie, Altro...). Il primo progetto è partito da una richiesta da parte del “Movimento pensionati ed anziani” di Vallarsa. Dopo il successo a livello di partecipazione si è ripreso anche negli anni successivi, ma nei comuni di Trambileno e Terragnolo. Il gruppo di ragazzi ha preso spunto e come novità ha somministrato un questionario per valutare il livello di conoscenza e le preferenze su cosa approfondire, prima di cominciare il percorso. Il progetto permetterà al gruppo di ragazzi di ottenere nuove competenze

di preparazione di un corso e di insegnamento e sarà svolto su 8 incontri di un’ora ciascuno. Stay tuned! Il Piano Giovani Valli del Leno è uno strumento importantissimo che serve come stimolo per orientare i ragazzi che hanno voglia di mettersi in gioco per portare a termine qualsiasi tipo di attività/progetto. Allora fatevi avanti! Vi ricordo che sono sempre disponibile per rispondere a qualsiasi dubbio, chiarimento, informazione e anche per valutare proposte e suggerimenti, perché c’è anche la possibilità di proporre altri progetti nel corso dell’anno. I miei contatti sono questi: tel: 345 0912280, su Facebook: @pianogiovanivallidelleno e la nostra mail: pianogiovanivallidelleno@gmail.com. RTO, Isabel C. Neira Gutierrez


Promozione degli eventi del territorio

Trambileno Estate 2021

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’estate a Trambileno è stata percorsa da fine maggio a settembre, da una serie significativa di incontri, eventi, attività e passeggiate culturali di particolare interesse. In collaborazione con la Fondazione Museo Civico di Rovereto, in cui il filo conduttore è stato l’incontro con il nostro territorio, è il caso di dirlo… in lungo e in largo! Dal Rifugio Lancia a Spino e da Moscheri a Porte, dalla passeggiata botanica alle serate di astronomia, passando per visite guidate, concerti e conferenze; con un pizzico di curiosità e ritrovata meraviglia! "Trambileno Estate 2021" è uno dei tanti modi con cui l'amministrazione comunale ha scelto di coinvolgere tutta la popolazione in iniziative di tutti i generi. Si è cercato di coinvolgere il più possibile la comunità dopo ormai due anni di restrizioni dovute alla pandemia, cercando di sfruttare la riscoperta del nostro territorio, vedendolo sotto diversi punti di vista: scientifico, ludico e culturale. Ricordiamo anche il ritorno del “Sipario d’Oro”, con due spettacoli teatrali itineranti organizzati dalla Compagnia di Lizzana. A luglio abbiamo ospitato a Moscheri Loredana Cont, che in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta ha composto un monologo intitolato “Dante, me fradel”. A Dosso si è svolto “Testa di legno” del collettivo Clochart; uno spettacolo che ci ha invitati a riflettere sulla vita contemporanea; dedicato ai bambini e non solo. Altri eventi che hanno riscosso molto successo sono stati: “Le acque sacre di San Colombano. Un culto millenario?”, Maurizio Battisti, archeologo della Fondazione MCR, ci ha portati a conoscere le prime tracce di un luogo di culto dell'Età del Bronzo nei pressi della confluenza tra i due leni, a pochi metri dall’eremo di San Colombano. L’11 agosto, nei giorni delle stelle cadenti, da forte Pozzacchio abbiamo potuto ammirare questo evento astronomico che si verifica ogni anno; dove grazie alla collaborazione tra comune, bar “Al Forte” e Fondazione MCR gli iscritti hanno

potuto godersi l’arrivo della notte con mente bisogno. un delizioso picnic sulla terrazza del bar. Tutti gli eventi si sono svolti nel rispetAnche il Cinema Solare Itinerante pres- to della normativa COVID vigente e so il santuario della Madonna de La Sa- secondo le linee guida provinciali per lette ha registrato il tutto esaurito con le attività estive. Anche l’introduzione ad agosto della Certificazione Verde“La principessa e l’aquila”. Arrivati al termine di questo periodo Green Pass non ha causato particoestivo è giunto il momento di tirare lari problemi per gli iscritti, che sono le somme: in totale sono state 370 le sempre stati numerosi. persone che hanno partecipato ad al- In conclusione di questo riepilogo, anmeno un evento. Molto utile è stata che ogni sabato mattina di agosto è stal’opportunità di iscriversi anche tramite to attivato a Moscheri e Porte il servizio i moduli di Google, il numero di iscritti “Aiuto… compiti!”, dove grazie all’indicon questa modalità è stato pari a circa spensabile gruppo di volontari e volonil 70%, il 25% tramite telefono e il re- tarie abbiamo potuto aiutare i ragazzi e stante 5% tramite e-mail. Questo ci fa le ragazze di scuole elementari e medie capire che, anche grazie alla pagina Fa- a svolgere i compiti delle vacanze estive. cebook dove veniva creato ogni singo- Nuove attività ed eventi sono in programlo evento, le modalità informatiche di mazione per il periodo invernale, verranno comunicate con apposite locandine iscrizione sono quelle privilegiate. Le attività organizzate direttamente dal affisse nelle bacheche frazionali! eventi gratuite, si svolgerannoallo nel rispetto della normativa COVID vigente , secondo le linee comune sono Glistate scopo guida provinciali per le attività estive. di favorire un ritorno ad una socialità, Da sottolineare che le attività fino ad ora partite, sono state di notevole interesse e molto di cui la comunità e soprattutto i "risposta" nostri degli abitanti di Trambileno, e non. Morena Marcolini partecipate grazie alla positiva Massimo Candioli bambini e ragazzi particolarPer restare hanno aggiornati sulle ultime novità ed iscriversi agli eventi, rimandiamo alla pagina Facebook (@comunetrambileno), dove sono pubblicati tutti gli eventi e le modalità di iscrizione. Per info in generale il numero da contattare è 327 0718253.

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Punto di lettura

Comune di Trambileno Si pubblica di seguito la statistica annuale 2020 dell’attività svolta dal Punto di Lettura di Trambileno.

PRESENZE

PRESTITI

GG.

NUOVE TESSERE

ATTIVAZIONE APER. tessere rilasciate da

MESE

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altre

Ragazzi

Adulti

TOT.

TOTALI

Ragazzi

Adulti

TOT. biblioteche

gennaio

39

95

134

73

0

0

0

1

11

febbraio

31

74

105

55

0

0

0

2

9

marzo

14

34

48

41

0

0

0

0

3

luglio

6

28

34

0

0

0

0

0

1

TOTALI

90

231

321

169

0

0

0

3

24

IL 30/07/2020 RITIRATI I LIBRI SCADUTI DAL 09/03/2020 CHIUSO PER CORONAVIRUS, POI INSEDIAMENTO UFFICI COMUNALI Riepilogo anno 2019 N. 71 LIBRI ACQUISTATI CON IL CONTRIBUTO DEL COMUNE ED INVENTARIATI N. 129 LIBRI ACQUISTATI CON IL CONTRIBUTO DELLA P.A.T. ED INVENTARIATI N. 19 LIBRI DONATI ED INVENTARIATI N. 195 LIBRI SCARTATI Riepilogo anno 2020 N. 116 LIBRI ACQUISTATI CON IL CONTRIBUTO DELLA P.A.T. N. 14 LIBRI DONATI

*Si ricorda che il servizio è momentaneamente sospeso.

Liliana Marcolini La Responsabile del Punto di Lettura


Gruppo Consiliare CIVICA DOMANI

Noi ci siamo

E

ssere uniti vuol dire rendere partecipi, e noi di Civica domani vogliamo unire la Gente di Trambileno rendendola partecipe alle nostre iniziative. L’attuale gruppo consiliare di Civica Domani è un gruppo che da quando è nato è rimasto sempre unito e che ha sempre lavorato attivamente per il bene del nostro piccolo Paese, Trambileno. Alle domande che ci vengono poste da alcuni di voi, noi vogliamo dare una risposta corretta e pertinente, e per fare ciò obbligatoriamente prendiamo in considerazione i rappresentanti del nostro Comune. Per mettervi a conoscenza del nostro lavoro svolto in questi mesi passati, indichiamo qui lettere ed interrogazioni che con impegno abbiamo elaborato e trasferito all’Amministrazione comunale. In data 7 aprile 2021 abbiamo inviato una lettera all’Amministrazione chiedendo di fare da tramite con la Comunità di Valle affinché vengano modificati orario e modalità del “Servizio raccolta olio usato”; ci ha fatto sapere che prenderà in considerazione il problema e ci ringrazia per la collaborazione. Il 12 aprile 2021 abbiamo inviato una seconda lettera per stimolare la “Gestione spazio verde in frazione Clocchi” promuovendo l’imprenditoria giovanile locale, grazie anche alla disponibilità ricevuta dal signor Sala Gianni dell’omonima ditta, per migliorare il decoro della nostra comunità con fiori e piante. Risposta positiva sia da parte del Sindaco che del Vice Sindaco, ma nel concreto un’aiuola rimasta prato incolto. 20 ottobre 2020 interrogazione “Pericolo? Lavori di pulizia reti paramassi in località Lambre”: segnaliamo, su consiglio di persone esperte in materia, il pericolo caduta massi sulla strada sottostante a causa di una rete usurata dal tempo e visibil-

mente poco tesa. Il Sindaco risponde evidenziando che la barriera presenta i requisiti di legge. 23 ottobre 2020 interrogazione in merito a “Cartello dei lavori nel cantiere ristrutturazione e ampliamento caserma di VVF Volontari”: vista la norma di legge che obbliga l’affissione di un cartello dei lavori nel cantiere (art. 27 Comma 4 del d.P.R. 380/2001) chiediamo spiegazioni sul perché detto cartello è in bianco fino alla delibera di Giunta n° 136 dell’08 ottobre 2020. Le risposte della GIUNTA sono varie, dando la colpa agli agenti atmosferici, all’impresa, al direttore lavori, per poi dichiarare in consiglio che sono serviti undici mesi per stamparlo e plastificarlo, ma come potete vedere non è così. 23 ottobre 2020 interrogazione “Viabilità, sicurezza e decoro nelle frazioni Porte e Dosso”. Precisiamo che tale interrogazione era stata presentata alla precedente Amministrazione in data 14/07/2020 ma senza nessuna risposta, si è ritenuto perciò opportuno ripresentarla per stimolare e chiedere risposte. I problemi principali che sono stati da noi evidenziati riguardavano il pericolo della viabilità in via Miravalle, la posizione di un autovelox poco funzionante, la velocità degli autoveicoli, le isole ecologiche poco confortevoli e in posizioni poco idonee. La risposta del Sindaco ha evidenziato le migliorie effettuate sia in merito alla viabilità che in merito alla raccolta rifiuti ed isole ecologiche. Assieme all’altro gruppo di minoranza abbiamo presentato anche un’interrogazione congiunta il 23 novembre 2020 su “Ampliamento caserma VVF Volontari di Trambileno”. Dopo un incontro tra i gruppi si è pensato di porre delle domande al Sindaco inerenti in particolare al motivo dell’interruzione dei lavori, sui danni che il ghiaccio può aver arrecato alla

struttura in costruzione vista la mancanza di una copertura idonea, e per chiedere se il terreno limitrofo alla caserma è stato acquistato oppure se è stata fatta permuta. A quando la ripresa dei lavori? Il Sindaco a sottolineato che è anche suo desiderio che i lavori riprendano al più presto. 3 dicembre 2020 interrogazione ”Risanamento della sede municipale di Trambileno in frazione Moscheri”: ci ha colpito la delibera 29 ottobre 2020 incarico redazione perizia di variante per una spesa complessiva di 22.000,00 euro più C.N.P.A.I.A. 4% e lavori di spostamento, demolizione e smaltimento ascensore per un ammontare di 2.300,00 euro più 10% IVA. Risponde il Sindaco con una diatriba di parole, per concludere che, rispettando le disposizioni normative di legge, si è ritenuto opportuno ricercare le figure professionali mediante assegnazione diretta e che la perizia riguarda principalmente la sopraelevazione. In merito all’ascensore: “si ritiene che l’attuale posizione non sia quella ottimale per la gestione degli spazi”. Valutazioni che a nostro parere dovevano essere fatte in corso della prima progettazione, senza pesare ulteriormente sul bilancio. 2 marzo 2021 interrogazione “Costruzione nuova Scuola materna in frazione Clocchi”: venuti a conoscenza della gara d’appalto per la costruzione della nuova scuola si è ritenuto necessario presentare alcune “problematiche” inerenti ad un inizio lavori cominciato ancora prima di completare gli acquisti dei terreni confinanti impegnati sulla cartografia come spazio per la nuova scuola. E’ stato inoltre richiesto quale organizzazione didattica è stata condivisa con la scuola a seguito della mancanza degli spazi attualmente in uso dalle Elementari. La risposta anche stavol-

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ta è stata vaga e insoddisfacente 12 marzo 2021 interrogazione “Importanza della gestione e pulizia rifiuti”: l’accumulo di rifiuti nelle pensiline delle fermate autobus a Moscheri e il materasso in bella vista nell’isola ecologica di Vanza, ci ha portato, anche su richiesta di alcuni censiti, a chiedere spiegazioni alla Giunta. La risposta sottolineava l’impegno dell’Amministrazione a tenere pulito il nostro paese, che una parte di colpa è dovuta ad un comportamento incivile di alcuni censiti e che quanto prima si attiverà per una sensibilizzazione mirata alla gestione rifiuti. 17 maggio 2021 interrogazione “La caserma dei nostri Pompieri diventa un miraggio? Interruzione lavori”: i lavori della nuova caserma interrotti da mesi, la stessa preoccupazione del Sindaco per un’impresa edile che rispetta poco gli accordi, i nostri Vigili del Fuoco che si trovano ad operare con attrezzature ed automezzi sparsi in cinque punti diversi del nostro Comune, ci hanno portato ad interrogare la Giunta per sensibilizzare un “modus operandi” che a nostro avviso penalizza sia i pompieri che l’Amministrazione stessa, la quale deve pagare. Abbiamo provato a sensibilizzare mettendo anche un articolo sul quotidiano locale, ma stiamo ancora Aspettando risposte 22 giugno 2021 interrogazione “Nidi d’infanzia convenzione con il Comune di Rovereto”: alcune famiglie ci hanno contattato per chiedere informazioni su come vengono gestite le graduatorie presso il Comune di Rovereto in merito all’assegnazione dei posti per i bambini di Trambileno, e sul perché il nostro punteggio rimane sempre basso, con l’impossibilità d’accesso per i nostri piccoli. L’assessora Marcolini si è premurata ad una risposta verbale con disponibilità di interessamento del problema. Aspettiamo risposta scritta. 30 luglio 2021 interrogazione “Strada zona artigianale frazione Toldo”, spinta dalle lamentele e dal pericolo evidente della carreggiata dissestata. A nostro avviso il lato strada a valle è “incompiuto” con “sponde”

poco sicure per il transito di automezzi pesanti come quelli che transitano per accedere alla ditta operante in zona. Tutto ciò ci ha portato a porre delle domande alla giunta Aspettiamo risposta. Concludiamo affermando il nostro dispiacere nel leggere sul precedente giornalino Voce comune l’affermazione nell’articolo di “Uniti per Trambileno” nei nostri confronti, nel quale veniamo definiti “miopi politicamente” per non aver appoggiato tale lista con candidato Sindaco Carlo Alberto Soprani; il Gruppo Civica Domani era già un gruppo definito con obiettivi stabiliti. E’ stato infine amaro vedere la lista di minoranza “Insieme per Trambileno”, incontrata prima delle elezioni per un eventuale fusione ma la loro posizione era chiara e insindacabile,”Petrolli Sindaco” per poi ripresentarsi al tavolo del Consiglio comunale a fare opposizione alla persona che sostenevano come candidato Sindaco. Lasciamo a voi le opportune conclusioni. Facendo presente che le interrogazioni dettagliate con la risposta del Sindaco si possono trovare sia sull’Albo pretorio del Comune che sui nostri siti di “Civica domani”, e che rimaniamo disponibili per qualsiasi dubbio o necessità, vi auguriamo un buon fine estate e ci auguriamo di incontrarvi presto. Civica Domani


Progetto per Trambileno

Un anno di amministrazione

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’attività amministrativa di questi primi mesi dal nostro insediamento si è concentrata principalmente al recupero dello spirito di “collettività” che da sempre caratterizza la comunità di Trambileno: accanto ai provvedimenti di aiuto alle famiglie, agli artigiani e commercianti, in difficoltà a causa del persistere dell’emergenza sanitaria a breve saranno messi in campo iniziative tese a sostenere le molteplici associazioni del territorio, sulla base di progetti specifici, tesi l ritorno alla “normalità” Segnale positivo è sicuramente la riapertura al pubblico delle attività quali il Forte di Pozzacchio (nei mesi scorsi è stata ripristinata la via d’accesso con una spesa di circa € 150.000,00) e dell’Eremo di San Colombano, anche qui con l’attivazione del servizio di guardiania e l’impiego di personale residente nel . Quest’ultimo tra l’altro nei prossimi mesi sarà al centro di un progetto di ristrutturazione che oltre a risanare le parti strutturali, riguarderà il ripristino degli affreschi la sistemazione della scalinata di accesso, con una spesa complessiva di € 500.000,00.-, iniziativa interamente delegata dalla provincia all’Amministrazione comunale. Allo scopo di implementare nel prossimo futuro questo sito recentemente sono stati acquisiti gli spazi della vecchia cartiera Jacob, al fine di creare un ambiente accogliente per i visitatori, all’altezza dell’importanza di questo sito religioso. Altra nota positiva la ripartenza della stagione del Sipario d’Oro che approfittando della stagione calda si è trasferito eccezionalmente all’aperto sia in frazione Moscheri che al Dosso, in una collocazione inusuale quanto particolare, che ha visto un importante partecipazione di pubblico. Approfittando della possibilità di promuovere limitati momenti di aggregazione all’aperto l’Amministrazione, nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19 ha dato il via agli incontri frazionali, allo scopo di promuovere un rapporto più diretto con la cittadinanza, venire quindi a

conoscenza delle problematiche direttamente, anche le più banali e condividere eventuali progetti. Proseguono i cantieri dei lavori pubblici: ben distinguibile lo stato d’avanzamento dell’intervento che interessa la sede del municipio, ormai completato nelle sue parti esterne, compreso il tetto, con il recupero del piano sottotetto: l’intervento si caratterizza per la scelta architettonica di collocare una serie di finestre nella parte leggermente sopraelevata. Più problematico il cantiere della caserma dei vigili del fuoco volontari, opera che l’Amministrazione ritiene strategica, ma che purtroppo ha subito dei rallentamenti dovuto ad una concausa di fattori: prima l’emergenza sanitaria, che di fatto l’anno scorso ha comportato il rallentamento delle attività, ora l’aumento dei prezzi dei materiali edili, che pone l’Amministrazione nelle condizioni di dover valutare modifiche in corso. Ricordiamo che il progetto prevede, oltre alla ristrutturazione e l’ampliamento degli attuali volumi, la realizzazione di un nuovo corpo ed un parcheggio. L’impegno è quello di adoperarsi per terminarla il più velocemente possibile, per restituire un’adeguata struttura confacente all’impegno dei nostri vigili volontari, che da sempre si adoperano sia nelle emergenze, ma soprattutto rappresentano un supporto indispensabile alla Comunità. Ultimato l’intervento di realizzazione degli spogliatoi del campo sportivo di Moscheri, che da qualche mese sono fruibili: a tal proposito l’Amministrazione ringrazia U.S. Trambileno per l’impegno profuso nel portare avanti caparbiamente quest’opera. Nei mesi scorsi sono state promosse alcune modifiche importanti alla viabilità di alcune frazioni, che da anni lamentavano una situazione insostenibile: è questo il caso di Boccaldo e Ca Bianca. Nel primo caso, per incentivare l’utilizzo della viabi-

lità esterna al nucleo abitato, di concerto con i censiti, è stato posto un divieto di transito, esclusi autorizzati (quindi residenti, mezzi trasporto pubblico, corrieri, frontisti, ecc…). Risultato: calo drastico dei veicoli circolanti con aumento significativo della sicurezza anche per i bambini che fruiscono del parco pubblico, recando tra l’altro un disagio minimo alle attività economiche presenti. Altre frazione dove si è intervenuti “indirettamente” è Ca Bianca, da sempre interessata nel periodo estivo da un transito di veicoli sproporzionato: dopo attento monitoraggio, in collaborazione con il comune di Rovereto è stato posizionato un ostacolo sulla stradina per i “laghetti”, oltre che una serie di divieti di sosta. Anche in questo caso è stato registrato un drastico calo di passaggi. Peraltro anche con il comune di Terragnolo continua la pressione per ottenere dalla Provincia un finanziamento finalizzato al ripristino della strada che si stacca da S. Colombano. Come promesso in campagna elettorale, a breve inizieranno i lavori relativi al completamento della fibra ottica, intervento che riguarderà gli abitati di Porte-Dosso, Moscheri Clocchi e Lesi ove sarà possibile collegarsi con il proprio operatore: per le altre frazioni invece è previsto il posizionamento di alcuni punti di captazione del segnale radio, con garanzia di un sensibile miglioramento della velocità di collegamento. In questi mesi abbiamo dovuto inoltre confrontarci con il problema della raccolta dei rifiuti, scontrandoci con l’inciviltà di alcuni censiti che con il loro comportamento, di fatto, vanificano gli sforzi di tutti, a garantire un minimo decoro, ma soprattutto sminuendo l’alto senso civico della gran parte dei censiti rispettodi delle regole. Dal canto nostro proprio per attenuare i disagi, in alcune frazioni, abbiamo implementato i punti di raccolta, dall’altra promuovendo delle raccolte straordinarie.

Dalla casa comunale

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Spazio scuola

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Dalla scuola dell’infanzia

Il resoconto dell’anno scolastico 2020-2021

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el corso della primavera sono proseguite le attività educative inerenti al nostro progetto "Costruire narrazioni insieme" in cui abbiamo tenuto conto e valorizzato i racconti e le esperienze dei bambini, favorendo lo scambio vicendevole, il porsi domande e il fare ipotesi, per permettere alle emozioni di trasparire ed incontrarsi. Oltre ai racconti vissuti dai bambini abbiamo utilizzato storie di albi illustrati, immagini, foto e video per favorire l'immaginazione e la creatività. Importanti si sono rivelate le uscite sul nostro territorio, quali ad esempio il bosco con la raccolta di materiali inutili per le nostre attività a scuola.

Per quanto riguarda il progetto "Con le mani nella terra" abbiamo seminato e piantato erbe aromatiche, verdure e fiori per coinvolgere i bambini un un'attività pratica e permettere loro di sperimentare e toccare con mano il ciclo della vita. A tal proposito, durante il mese di giugno hanno portato a casa parte di queste piante in fase di crescita in vasetti decorati da loro. Al progetto hanno partecipato anche i piccoli che arriveranno a settembre alla scuola dell'infanzia con la maestra Morena, piantando 5 piantine di fragole.

biamo realizzato un video per raccontarci e presentarci e preparato una storia illustrata che i bambini ritroveranno a settembre nella nuova scuola.

Anche quest’anno nell’ambito della continuità con la scuola primaria, ab-

Le maestre e tutto il personale della scuola

Abbiamo inoltre proseguito il progetto LESI in lingua inglese con la maestra Margherita, rivolto a tutti i bambini della scuola. Infine, abbiamo salutato i bambini grandi e i loro genitori invitandoli nel nostro giardino alla simpatica festa di fine anno con la consueta consegna dei diplomi.


Spazio scuola

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Il 6 settembre era in visita alla scuola di Vanza

L’assessore Bisesti apre l’anno scolastico a Trambileno

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al 6 settembre, gli ambienti delle scuole dell’infanzia sono stati nuovamente abitati da voci, ritmo, colori. Nuove relazioni e legami ritrovati hanno permesso accoglienza all’interno di progettualità pensate per creare ascolto, attenzione e opportunità di esplorazione, tra curiosità e costruzione di riferimenti significativi. Un appuntamento che è stato valorizzato dall’inaugurazione dell’anno scolastico 2021-2022 da parte dell’amministrazione provinciale presente il 6 settembre nelle scuole provinciali di Sant’Anna e Raoss di Vallarsa e nella scuola equiparata dell’infanzia di Trambileno. Inaugurare l’apertura di un nuovo anno scolastico è sempre un’occasione significativa per rinnovare l’attenzione della comunità e delle istituzioni alle bambine e ai bambini, ai loro bisogni educativi, alle loro idee, allo loro vitalità. È anche un’occasione importante, come da sempre sostiene il presidente Giuliano Baldessari, per riconoscere l’impegno e la disponibilità di chi dedica tempo, risorse, idee nella gestione di una scuola, perché essere Scuola della Comunità significa assumere su di sé l’impegno a partecipare attivamente, promuovendo una cultura di incontro, di rete e di collaborazio-

ne. Fondamentale in questa prospettiva è il ruolo dei volontari che fanno parte dell’Ente Gestore della scuola, grazie alla disponibilità dei quali le famiglie possono continuare a usufruire di un servizio di qualità strettamente legato al proprio contesto di vita. La presenza attiva di una scuola è un elemento quanto mai significativo in una realtà come quella di Trambileno, comune articolato in numerose frazioni distribuite su un territorio piuttosto ampio. Avere una scuola radicata nel proprio contesto comunitario – ha ricordato il presidente dell’Ente gestore Luca Baldo – è davvero una condizione necessaria per mantenere in rete le varie frazioni, per creare legami tra le famiglie, per permettere alla comunità di crescere, aprirsi e valorizzare la propria realtà. Testimonianza del rapporto tra la scuola equiparata dell’infanzia di Trambileno e la sua comunità sono i progetti che le insegnanti hanno da sempre curato in stretta sinergia con territorio, associazioni ed enti, valorizzando esperti e volontari come figure di riferimento. In quest’ottica molti progetti hanno qualificato negli anni l’offerta educativa. In particolare la collaborazione con la biblioteca, la

cura dei percorsi di continuità con la scuola primaria, l’attenzione a un costante coinvolgimento delle associazioni attive nel paese come ad esempio il gruppo missionario “Arcobaleno” che ha visto l’impegno dei bambini e delle insegnanti nella realizzazione di esperienze sia di concreto sostegno ai progetti promossi in Africa, sia di diffusione di cultura e informazioni per meglio conoscere le realtà con le quali il gruppo “Arcobaleno” è in contatto. Consolidata nel tempo anche la collaborazione con i Vigili del Fuoco e con il gruppo degli Alpini, implicati in percorsi di rispetto dell’ambiente, di educazione stradale, di educazione alla cittadinanza attiva e responsabile. Una scuola dunque in azione, una scuola che esce che incontra e che promuove. La centralità di promuovere partecipazione e far sentire vicinanza alle piccole realtà è stata evidenziata dall’assessore Mirko Bisesti che ha motivato così la scelta di queste tre scuole quali luoghi in cui inaugurare la riapertura del servizio alla prima infanzia. Un segnale di vicinanza, ha detto, ai comuni di piccole dimensioni rinnovando l’impegno al dialogo e al sostegno. (Articolo da Trentino Mese https:// www.tm-online.it/)

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Dalle parrocchie

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Le parrocchie di Trambileno salutano il collaboratore

Don Daniel va ad Andalo-Molveno

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iao Don Daniel, Come passa il tempo! Sembra ieri che sei entrato nella nostra comunità, prima da seminarista e poi da vicario parrocchiale e adesso è già giunto il tempo di salutarti prima della tua partenza per una nuova avventura, nella parrocchia di Andalo-Molveno. Sei stato un Don veramente speciale; vicino alla gente ai ragazzi più giovani, ai bambini. Abbiamo apprezzato la tua umanità, la tua sensibilità ma anche le tue fragilità. Tu Don Daniel, come ogni sacerdote e ogni persona hai portato alla vita della comunità, il tuo stile unico che ti ha contraddistinto, come unica è ogni persona. Il tuo “essere umano” ci è piaciuto subito, sei stato per tutti un amico e fratello. Il tempo ha favorito la creazione di legami, di sintonie, di forme di collaborazione e confronto, di esperienze condivise che hanno umanizzato e arricchito l’esperienza della fede e dell’impegno a servizio della comunità. Ti vogliamo ringraziare, per il tempo trascorso con noi, per gli stimoli che ci hai dato a cambiare un po’ le nostre abitudini, perché ci hai fatto capire che non era solo importante partecipare alla messa, ma vivere la nostra fede con gioia, attraverso piccoli gesti di quotidianità, di vivere la fraternità come Gesù. A volte eravamo perplessi quando proponevi delle piccole modifiche al nostro modo tradizionale di fare la messa, o ci trovavi impreparati alle tue domande scomode e provocatorie durante l’omelia. Ma tutto ció ci ha aiutato a riflettere e a lavorare sulla nostra fede e non su quella degli altri. Con questi tuoi insegnamenti, riusciremo, con l'aiuto di Don Ivan, ad affrontare i cambiamenti che in futuro aspetteranno le nostre parrocchie, capendo pian piano che siamo tutti insieme una sola comunità. E’ sempre triste il momento in cui un sacerdote lascia la comunità per assumere un nuovo incarico, perché il sacerdote è testimone di vita, fratello

e padre nella grande famiglia che è la parrocchia e perciò dire grazie a te, Don Daniel, è dire grazie a Dio, per essersi preso cura della nostra comunità attraverso una persona, un volto, una voce, un cuore. Grazie Don Daniel per il lavoro che hai svolto, per le relazioni che hai creato, per la pazienza che hai dimostrato verso di noi, nel metterti in ascolto per imparare a conoscerci, a conoscere il nostro cammino ed integrare con intelligenza proposte nuove nel percorso pastorale. Grazie per aver condiviso le gioie e i dolori come un pastore che ha guidato il suo gregge con saggezza ed equilibrio; non sempre è facile mediare per mantenere l’unità. Grazie per averci offerto spunti su come vivere il Vangelo, su come incontrare

Gesù, nell’ascolto della Parola e nella preghiera personale e comunitaria, affinché compissimo scelte per il bene comune. Grazie perché in questi anni un po’ siamo cambiati noi per quello che ci hai trasmesso e donato; ci auguriamo che anche tu sia un po’ cambiato per quello che ognuno di noi e la nostra comunità ti ha trasmesso e donato. Ringraziamo il Signore per il dono che ci ha fatto nell’averti avuto tra noi e, insieme, di avere scritto un pezzo della storia della nostra comunità parrocchiale; siamo sicuri che nella comunità di Andalo-Molveno svolgerai un servizio che porterà altrettanta grazia alle persone che incontrerai. La comunità di Trambileno e Vanza-Pozzacchio


Lacrime di gioia

L’angolo della poesia

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Lacrime di gioia quando sboccia un fiore quando fra le braccia stringi il frutto dell'amore quando le manine cercano un contatto e sfioran dolcemente il volto tuo bagnato. Lacrime di gioia quando sorge il sole quando vacillando sui suoi passi incerti cerca la tua mano e con un sorriso quasi di vittoria balbettando per la prima volta dice – ma ma –.

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Lacrime di gioia quando si fa sera e sul petto tuo al sonno si abbandona guardi quel visetto ti si allarga il cuore son lacrime di gioia lacrime d'amore. Miris S. - 29/05/2021


Conoscere la natura

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Una giornata in rifugio per parlare di convivenza uomo-fauna selvatica con i ragazzi del liceo artistico di Rovereto

Coexistence.life, il percorso della coesistenza

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l Trentino: un territorio ricco di cultura e tradizioni, una terra caratterizzata dal forte legame con la natura e dalla coesistenza con essa. Ma qual è il significato di ‘coesistenza’? È possibile oggi, con i mezzi che abbiamo a disposizione, poter godere appieno di questa natura e condividere il territorio con gli animali selvatici? È fondamentale per tutti poter pensare di sì. Capire quali cambiamenti di comportamento, di abitudini e di attitudini adottare per poter vivere il nostro territorio è un traguardo impegnativo, ma auspicabile. Anche il Trentino negli ultimi anni non è stato risparmiato dall’aumento demografico e dall’espansione dei centri urbani. Le aree ad elevata naturalità, così come i corridoi naturali, sono sempre più limitate e viene spontaneo domandarsi se ci sia spazio per tutti. Il tema della coesistenza uomo-animali selvatici diventerà sempre più centrale e fondamentale sia a livello di conservazione che di benessere sociale. La coesistenza diventerà presto una condizione necessaria se vogliamo tutelare le attività umane e preservare la naturalità del nostro territorio. È con questo spirito e a questo scopo che vogliamo invitare la cittadinanza a "Coexistence.life, il percorso della coesistenza". L’evento, sostenuto dal Comune di Trambileno, dalla SAT di Rovereto e dalla Fondazione Caritro, avrà luogo il 25 settembre al Rifugio Lancia, nel comune di Trambileno. L’idea nasce da un progetto più ampio che si è svolto durante lo scorso anno scolastico - “Coexistence.life cartoline per la coesistenza” finanziato nel contesto del Quarto Bando per progetti di Volontariato Culturale dalla Fondazione Caritro, e sviluppato da PAMS Foundation in collaborazione con Trento Film Festival e Istituto Oikos. Il progetto ha visto i giovani del Liceo delle Arti di Rovereto "Vittoria-Bonporti-Depero" e del Liceo Scientifico “Galileo

Galilei” di Trento addentrarsi simbolicamente negli ambienti più misteriosi e affascinanti delle foreste trentine con l’obiettivo di escogitare strategie di comunicazione efficaci per promuovere la coesistenza. Ai ragazzi sono stati dapprima forniti i mezzi per accrescere una propria idea sull’argomento e in seguito, la realizzazione di immagini grafiche, video clip e installazioni, ha permesso loro di farsi portavoce del messaggio per la loro cittadinanza. L’impegno e l’entusiasmo profuso dai ragazzi hanno portato a dei risultati sorprendenti che condivideremo con tutti coloro che vorranno partecipare all’evento. Le immagini, i prodotti di grafica e design realizzati dai ragazzi del Liceo delle Arti di Rovereto diven-

teranno delle istallazioni artistiche distribuite nel bosco creando un vero e proprio «Percorso per la coesistenza» all’interno di uno spazio naturale fortemente evocativo. Il «Percorso della Coesistenza», è pensato come metafora del viaggio in cui apprendere passo dopo passo, indizio dopo indizio, le informazioni per comprendere e interiorizzare il concetto di Coesistenza. I percorsi allestiti saranno due: uno più lungo, di circa un'ora e mezza e uno breve nei pressi del rifugio. Per il percorso più lungo sono previste due escursioni guidate con un accompagnatore di media montagna (una la mattina alle 10.30 e una al pomeriggio alle 15:00). Durante le escursioni guidate verranno fornite non solo


informazioni sulla coesistenza, ma anche sulla flora e la fauna locale. Lo stesso percorso sarà fruibile anche liberamente. Il percorso breve, invece, prevede una sorta di “caccia al tesoro” alla ricerca delle opere dei ragazzi con giochi e indovinelli che, se risolti, permetteranno di vincere le cartoline con i disegni elaborati dai ragazzi del Galilei di Trento. All'interno del rifugio saranno esposte, oltre ad altre opere grafiche, le installazioni della sezione design del liceo delle arti Depero e, sempre all'interno del rifugio, alle ore 18.00 avrà inizio l'evento clou della giornata in cui i ragazzi protagonisti avranno la possibilità di raccontare come hanno prodotto le loro opere d'arte sulla coesistenza. Sarà inoltre presente un gruppo di esperti che guiderà una discussione sull'importante tematica della coesistenza. Vi aspettiamo numerosi!

Anna Sustersic dopo un dottorato in Scienze Ambientali e un master in comunicazione della scienza presso la SISSA di Trieste, attualmente vive in Tanzania dove lavora con PAMS Foundation, con la quale ha avviato la piattaforma Coexistence.life, finalizzata alla diffusione delle strategie di comunicazione della coesistenza fra uomo e fauna selvatica. Si occupa di comunicazione scientifica legata principalmente a temi di conservazione della natura e scrive come freelance su varie testate giornalistiche nazionali ed internazionali e per case editrici scolastiche. E’ autrice, con Filippo Zibordi, di "Sulla Via dell’orso. Un racconto Trentino di uomini e natura" edito nel 2016 da Idea Montagna.

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Dalla mitologia agli elicotteri

La vipera tra realtà e leggenda

La vipera, il nemico delle nostre passeggiate, il pericolo mortale nascosto nell’erba dei prati, nei boschi, fra i sassi di ogni ruscello che fiancheggia i sentieri campestri, l’incubo delle nostre vacanze, l’oscura minaccia che incombe sui nostri bambini.” Così si apre La vipera: conoscerla per prevenirla di Guido Lombardi e Francesco Bianco, del 1974. Da allora è passato quasi mezzo secolo, le conoscenze su questi animali hanno fatto passi da gigante, ma si può dire lo stesso per quanto riguarda l’informazione e la divulgazione di un argomento così sensibile? Sì e no. Si può infatti osservare la successione e il miglioramento dei libri in lingua italiana sulle vipere (notando il progresso culturale che il nostro Paese ha attraversato e sta ancora attraversando per quanto riguarda la natura e la concezione di essa), passando dai primi testi degli anni ’70 incentrati sulla loro pericolosità (e tutte le accortezze necessarie per evitarle e ogni tanto ammazzarle, come Vipere Lotta e Difesa di Leporati e Bassini, oltre al già citato testo di Lombardi e Bianco) ai titoli più recenti che ne hanno analizzato le peculiarità in chiave più scientifica (da Le Vipere d’Italia e d’Europa di Bruno del 1985, fino a Vipere Italiane – Gli ultimi studi sulla sistematica, l’ecologia e la storia naturale di Grano, Meier e Cattano del 2016). Al contempo, tuttavia, è invece ancora facile scontrarsi con le leggende popolari che aleggiano attorno a questi animali, da sempre presenti nel sentito comune. Nel mondo occidentale il serpente, elemento del simbolismo di moltissime culture antiche e moderne, ha assunto nel corso dei secoli un’accezione negativa, probabilmente per causa del significato attribuito a diversi passi biblici che lo riguardano. In particolare, le vipere, essendo gli

unici rettili velenosi di una certa pericolosità per l’uomo presenti in Italia e più in generale in Europa, sono state oggetto di un ulteriore accrescimento dell’ostilità nei loro confronti. Prima di parlare dei miti che avvolgono i viperidi nostrani, è tuttavia doveroso inquadrare brevemente gli animali di cui si sta parlando, così da poter intuire velocemente l’infondatezza di molte fantasie. In Italia sono presenti cinque specie di vipere: la vipera dal corno (Vipera ammodytes), la vipera comune (Vipera aspis), il marasso (Vipera berus), la vipera dell’Orsini (Vipera ursinii) e la vipera dei Walser (Vipera walser). Tutte queste specie sono velenose, ma la pericolosità del veleno di questi rettili è relativa. È vero che il morso (sottolineato, visto che spesso si sente parlare di punture o pizzichi) ha rilevanza medica, ma allo stesso tempo la letalità delle specie nostrane non arriva all’1%; infatti, le vipere italiane non sono considerate mortali per una persona adulta ed in buona salute, mentre più a rischio sono bambini, anziani, persone con patologie pregresse ed eventuali soggetti allergici. In aggiunta, questi serpenti sono di indole schiva e non aggressiva e solo se messi alle strette ricorrono come meccanismo difensivo al morso: questo per le vipere (e con esso il veleno) ha principalmente una funzione predatoria, in quanto strumento fondamentale per procurarsi il cibo. Inoltre, questi ofidi sono accomunati da una morfologia di base che li rende riconoscibili: sono in generale piuttosto corti (raramente sopra i 90 cm) e tozzi, con le squame dorsali che presentano un rilievo longitudinale mediano (dette “carenate”). La testa è ben distinta dal corpo, ricoperta da molte squame di piccole dimensioni, e la coda è proporzionalmente più corta rispetto alle altre famiglie di serpenti presenti nel nostro Paese. Gli occhi sono caratterizzati dalla pupilla allun-

gata in senso verticale che, assieme alla posizione e alla forma delle squame sopraoculari, conferisce a questi animali un’aria minacciosa, ma al tempo stesso affascinante. Fatto questo rapido ma doveroso excursus su qualche caratteristica biologica delle vipere, è possibile passare in rassegna alcune leggende che le vedono protagoniste. La più famosa (e probabilmente la più recente) è quella che si rifà a fantomatici ripopolamenti effettuati attraverso lanci dagli elicotteri. Per capire che si tratta di una frottola è sufficiente immaginarsi la scena: un elicottero che vola in cielo, alto, prima di abbassarsi ed aprire il proprio vano per dare vita ad una specie di piaga d’Egitto, la pioggia di vipere. Quest’immagine, già di per sé assurda, raggiunge il grottesco quando chi la racconta (il più delle volte spergiurando di aver assistito al tutto in prima persona) scende nei particolari. Ci si ritrova così a sentire di vipere attaccate direttamente a dei piccoli paracadute (non immagino la fatica necessaria per liberarsi, vista l’assenza di arti), di scatoloni lasciati al suolo pronti ad essere aperti da un secondo operatore o addirittura di strani contenitori di forma ovoidale che si aprirebbero al primo contatto con il terreno. Anche sui mandanti che si potrebbero celare dietro ai criminosi rilasci, le fantasie non hanno limiti: si passa dal “gruppo ambientalista” costituito da Guardie Forestali, Verdi e WWF, ai cercatori di funghi timorosi che qualcuno possa avvicinarsi ai loro posti segreti, senza dimenticare le immancabili case farmaceutiche che riuscirebbero così a lucrare a dismisura sulla vendita del siero antiofidico (quest’ultima sta un po’ finendo nel dimenticatoio, visto che il siero non è più in commercio da anni, sebbene molti si vantino di tenerne ancora una salvifica fialetta in frigo, in barba a tutte le normative sulle date di scaden-


za). Curioso è il fatto che non si riesca a trovare un’origine univoca per questa bufala, sebbene non sia poi così datata. Esistono molteplici riferimenti ad un presunto esordio francese, per cui Oltralpe vipere ed elicotteri avrebbero iniziato ad andare a braccetto nel 1976, ma un articolo abbastanza recente (1970: l’anno in cui le vipere iniziarono a volare, tra gli autori anche Paolo Toselli, dalla cui penna è uscito anche La famosa invasione delle vipere volanti, e altre leggende metropolitane dell’Italia di oggi) indica una prima versione svizzera del 1970, per l’esattezza circa un ripopolamento avvenuto nel Canton Ticino. Detto degli elicotteri, si possono passare in rassegna altre dicerie sul conto di questi malcapitati rettili. Tra le più antiche vi è sicuramente quella secondo cui quasi tutte le femmine di vipera muoiono durante il parto, poiché nell’atto si squarciano il ventre sopra una pietra acuminata (talvolta su dei rovi). Aldilà dell’insostenibilità di una simile pratica dal punto di vista evolutivo, se questa storia fosse vera trovare un individuo di sesso femminile rasenterebbe l’impossibile. In realtà è molto più raro incontrare i maschi, a causa di alcune particolarità del loro ciclo biologico. Come se non bastasse, di pari passo circola un’altra leggenda, secondo cui alcuni dei nuovi nati (i cosiddetti maschi esploratori) vanno alla ricerca delle madri che hanno appena partorito, portandosi dietro il règolo, un altro “vipero” che sarebbe in grado di resuscitare le madri morte. Restando nel reparto di ostetricia, non si può tralasciare la credenza per cui le femmine gravide salirebbero sugli alberi, in modo da non essere morse o divorate dai figli appena nati, tra i quali il peggiore sarebbe l’ultimo (detto aspisordo), il cui morso renderebbe vano anche l’intervento del règolo. Ovviamente anche qui non c’è nulla di vero, basta infatti osservare l’anatomia generale di questi serpenti per rendersi conto che non sono così avvezzi alla vita arboricola, senza considerare che il non essere immuni al proprio veleno sarebbe un clamoroso autogoal. Naturalmente anche il fascino dovuto alla velenosità ha creato un’infinità di racconti più o meno verosimili.

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Figura 8 Marasso (Vipera berus), femmina adulta con livrea particolare

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Figura 9 Colubro liscio (Coronella austriaca), individuo adulto

Figura 1 Biacco nero (Hierophis viridiflavus carbonarius), individuo adulto

Figura 2 Marasso (Vipera berus), giovane femmina


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Il più divertente prevede che la vipera abbia un fiato talmente velenoso che se un cane lo fiutasse morirebbe in pochi istanti. Nulla di strano, in fin dei conti l’evoluzione ha prodotto tutta la biodiversità che oggi possiamo osservare sulla Terra, ma per mentine e spazzolini c'è voluto l’uomo. Molto gettonata, la storia del settepassi: una vipera dalle abitudini fossorie, che in alcune notti (solitamente di luna piena) uscirebbe dal suo nascondiglio. A questo punto sembra tutto quasi normale, tuttavia, una volta lasciato il suo rifugio, il settepassi si morderebbe la coda, così da formare una sorta di ruota, per raggiungere velocemente lo iellato di turno, a cui dopo il morso resterebbe il tempo di fare soltanto sette passi. In effetti, ci vuole una certa immaginazione per pensare una cosa simile, per credervi invece è sufficiente non sapere nulla di erpetologia. E nemmeno di meccanica. Per concludere con la tossicità, non si può non riportare la credenza che esistano alcune vipere estremamente

pericolose perché in grado di infliggere fatali punture con l’estremità della coda (con tutte le varianti del caso, soprattutto sui bersagli preferiti: bambini e vergini). Chiaramente, anche in questo caso siamo di fronte ad un’invenzione, in quanto non solo le ghiandole velenifere (che in altri miti le vipere possono momentaneamente togliere, di solito prima di abbeverarsi dai corsi d’acqua, onde evitare di avvelenare l’intero bacino idrico) sono situate in prossimità dei denti, ma la stessa coda non sarebbe in grado di scalfire qualcosa di più resistente di un panetto di burro semifuso. Come ultimo punto, è bene evidenziare come le vipere non hanno soltanto le loro leggende “private”, ma ben si adattano a molte di quelle che circondano gli altri serpenti e rettili in senso lato. La più diffusa descrive i rettili come animali ghiottissimi di latte, cosa impossibile visto che quest’ultimo è prodotto, e quindi digerito, esclusivamente dai mammiferi. Tale presunta golosità è alla base anche di molte trappole per catturare

le vipere, adescate nei marchingegni più surreali e disparati mediante bicchieri o piattini del candido liquido. Queste sono soltanto alcune delle storie che aleggiano attorno agli animali più temuti e meno compresi delle nostre zone, che da sempre attirano largamente l’attenzione degli uomini. Proprio il fascino che le vipere riescono ad esercitare è il motore di tutte le fantasie che ancora oggi le circuiscono, ma al tempo stesso spinge verso l’acquisizione di nuove conoscenze, che portano in braccio l’obbligo (non solo morale) di smentire tutte le fandonie che pervadono le idee dei meno informati. Così facendo, forse, oltre a togliere qualche mattoncino dal muro che troppe volte isola il mondo scientifico da quello esterno, l’atavico odio riservato a questi serpenti accusati delle peggiori nefandezze potrebbe trasformarsi in un sano rispetto ed anche quel “sei una vipera!”, spesso lanciato come il peggiore degli insulti, diverrebbe una sorta di complimento, visto il paragone con un animale così riservato e fiero al tempo stesso.

Figura 8 Marasso (Vipera berus), femmina adulta con livrea particolare

Figura 6 Biacco nero (Hierophis viridiflavus carbonarius), individuo giovane con la caratteristica livrea

Figura 9 Colubro liscio (Coronella austriaca), individuo adulto Figura 11 Marasso (Vipera berus), femmina adulta

Figura 7 Marasso (Vipera berus), femmina adulta nel suo tipico habitat montano Figura 4 Biacco nero (Hierophis viridiflavus carbonarius), individuo adulto in procinto di muta

Giovanni Zanfei, nato a Trento il 15/07/1996, dottore in Scienze Biologiche e attualmente studente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze e

Gestione della Natura dell’Università di Bologna. Da sempre appassionato di natura in generale, con un focus verso la Zoologia ed in particolare lo

studio di Rettili e Anfibi. Collabora con diversi enti a svariati progetti in ambito erpetolgico e di conservazione della fauna in senso lato.


Piccola Fraternità di Gesù al Pian del Levro

La rivoluzione gentile del creato

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el cuore di questa nostra estate 2021 vorremmo far nostro il canto di san Francesco «Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba» e imparare a ringraziare perché finalmente dopo il lungo periodo di ristrettezze legate alla pandemia rivediamo di nuovo i nostri luoghi popolarsi di voci, di colori e di volti. Ed è sempre uno stupore e rinnovo di consapevolezza quando molti, arrivando presso il nostro monastero e incontrandoci esclamano: “ma voi vivete in un paradiso….!”. Non possiamo dar loro torto; davvero la Fraternità deve molto alla bellezza del Pian del Levro, località di Trambileno che completa la bellezza di questa valle, dove la presenza di paesaggio abitato e natura si abbracciano così armoniosamente. L’arrivo dell’estate, con le sue lun-

ghe giornate di luce e di sole ci regala la possibilità di spostarci in breve tempo sulla montagna, poco sopra al nostro abitato, dove troviamo innanzitutto un immediato refrigerio dal caldo, e non ci pare cosa da poco se confrontato con la situazione di tanti cittadini che di questo fresco non possono godere! Allo stesso tempo ci regala la vista di una natura che di anno in anno rinnova in noi stupore e - se vogliamo - motivo di lode e gratitudine per questo straordinario dono che è il creato. Tante volte d'altronde proprio sulle pagine di questa rivista troviamo degli articoli che ci aiutano a conoscere meglio il nostro ambiente naturale, per apprezzare maggiormente la ricchezza del nostro territorio, con le sue caratteristiche e specificità. Poter fare una bella passeggiata, magari in compagnia dei nipoti a

cui insegnare ad apprezzare le varietà di tutto ciò che incontriamo sul sentiero; godere del beneficio di quella particolare serenità che solo la natura sembra darci, fare quattro passi magari dopo mesi di impegno lavorativo...tutto questo non è forse un meraviglioso dono? Ci pensiamo al beneficio a cui gratuitamente possiamo attingere? Sul dono del creato e sulla responsabilità affidata alla cura dell’uomo papa Francesco ha scritto l’enciclica Laudato sì; documento molto apprezzato anche dalla comunità scientifica. Ne riportiamo un piccolo passaggio, allo scopo di voler ancor più bene a quanto ci circonda: ...fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che «geme e soffre le doglie del parto» (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra. Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora. (Laudato sì, n 2) Forse “ascoltando” la bellezza della natura potremmo iniziare una “rivoluzione gentile” dentro di noi e attorno a noi capace di insegnarci a dar peso alle piccole cose, a prestare attenzione a quei gesti quotidiani che dicono la cura per gli altri e a comunicare parole buone che donano vita, speranza e pace. Come un fiore dona luminosità al nostro sguardo e il suo profumo ci rallegra il cuore sappiamo che basta poco per colorare le nostre giornate: una parola gentile, un gesto di tenerezza, un’attenzione verso l’altro/a inaspettata e un sorriso regalato con il cuore. Vorremmo augurare a tutti la possibilità di beneficiare di questo tempo di riposo per poter ritemprare insieme corpo e spirito e se passate dal Pian del Levro vi aspettiamo per un caffé. La Piccola Fraternità di Gesù

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Gruppo Costumi Storici Valli del Leno – Laimpachtaler Zimbarn

La sezione di balli popolari

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rainata dall’entusiasmo di Ornella Pezzato, Maurizio Stedile e Martino Martini, nel 2014 è stata formata la sezione “balli popolari “all’interno dell’Associazione Culturale “Gruppo Costumi Storici Valli del Leno – Laimpachtaler Zimbarn”, con lo scopo di far conoscere la cultura tradizionale attraverso i balli, fatti rivivere grazie alla collaborazione con “Volkstanzgruppe Auer” (Gruppo Balli Popolari di Ora) e al Maestro Hansjörg Job della Federazione dei Gruppi Balli Popolari del Sudtirolo (“ArGe Volkstanz”). Balli popolari che stanno rivivendo grazie alle ricerche e agli aiuti di altri gruppi; ed ora vorremo presentare il (1) “ballo dei sette salti” (Siebensprung in Baviera) oppure “ballo dei sette passi” (Siebenschritt in Tirolo) oppure “ballo dei sette sesti” nel Vicentino. Ballo che comunque era diffuso in parecchi paesi nordeuropei, dalla Norvegia alla Svezia e Finlandia, alla Danimarca, ai Paesi Baschi nei Pirenei, Francia, Belgio, Olanda, oltre al Trentino, Friuli e Veneto. Alcune peculiarità del ballo nelle varie versioni nordeuropee: - si tratta di una danza ad accumulo, ossia ogni volta viene aggiunto un gesto nuovo. I “gesti” sono battito dei piedi a terra, battito delle ginocchia, delle mani, effettuazione di salti, ed altri, quali ad esempio anche rotolamenti per terra, soprattutto in Germania.; - l’accumulo dei “gesti” è di uno alla volta; - in tutte le versioni europee la danza inizia con il balletto, mai con i “gesti”; - la danza può essere a partecipazione maschile, solo due uomini ad esempio nei paesi del Nord (Norvegia, Svezia, Danimarca; - a partecipazione mista dama cavaliere e si tratta della situazione più diffusa; - tutte le versioni sono collegate ad

un canto a ballo; - l’impianto della danza è circolare. Appunti cronologici. Secondo il dott. Sachs C. nella “storia della danza”, l’origine dei Sete Salti (o sette passi) risalirebbe a ritualità pre-cristiane e deriverebbe da antichi riti di fertilità: “battere il piede al suolo per l’uomo primitivo è un atto di presa di possesso e nel mito della Creazione degli Uitoto della Colombia, il “padre” prendeva formalmente possesso della terra “pestando più volte il piede. Molti studiosi tedeschi, tra cui Richard Wolfram, riportano nei loro scritti che la più antica fonte scritta del Siebensprung è del 1605. Nel 1819 Joseph Sonnleithner realizza, per la Società degli Amici della Musica dell’Impero Austriaco, una delle primissime raccolte a livello europeo di canti popolari e danze. Nella Sonnleithner-Sammlung (denominazione della raccolta) vi sono canti e musiche religiose, musica da ballo, canti di nozze, veglie funebri, canti patriottici ecc, provenienti da tutto l’Impero, dall’Austria alla Dalmazia al Trentino. Importanti e uniche

sono le danze trentine documentate in questa raccolta di Carlini A.: “Una raccolta inedita di musiche popolari trentine 1819” - edita da Università degli Studi di Bologna 1985. Secondo quanto riportato da E. Hermann ancora nel 1903 ad Albersdorf (Germania) veniva ballato alle feste matrimoniali e nel 1905 a Roehrmoos in Baviera era ancora danzato in occasione di feste della Chiesa. 1) da “Quaderni di cultura cimbra, edito dall’Istituto di cultura cimbra Roban-Roana nr. 67, ricerche di Modesto Brian. Altri cenni storici si possono trovare nella pubblicazione di Hugo-Daniel Stoffella: “I costumi storici cimbri nelle Valli del Leno ed.2018”. La speranza per i componenti della sezione di balli popolari è di riprendere a breve le prove, in attesa di poter ritrovare la libertà di proporre i balli in pubblico ed allietare le manifestazioni ora sospese. Per chi fosse interessato a far parte del gruppo di ballo, può scrivere all’indirizzo email leno.laim@gmail.com Claudio Rossaro


Vigili del Fuoco

Un nuovo direttivo Marco Del Bianco è Comandante

Dalle Associazioni

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uovo Direttivo a Trambileno tra cariche nuove, e riconferme abbinando l’esperienza degli anni di servizio alla volontà dell’innovazione portata dai giovani. Si sono svolte lo scorso 8 aprile le elezioni del nuovo Direttivo con la nomina a Comandante di Marco Del Bianco, 36 anni e da 17 Vigile del fuoco di Trambileno in cui ha ricoperto la carica di Segretario e poi Vice Comandante. Ad affiancarlo il Vice Comandante Stefano Giovannini, il Capo Plotone Alessandro Rocca, i Capi Squadra Roberto Patoner e Anteo Prezzi. La gestione “ordinaria” del Corpo invece è stata riconfermata in toto ad Emilio Marcolini (magazziniere), Pietro Fogolari (segretario) e Matteo Calliari (cassiere). La volontà del nuovo Direttivo? Unire la forza di ben tre dei giovani, ex allievi, volenterosi di imparare e crescere affiancata alla professionalità di tre graduati con venticinquennale esperienza da Vigile del Fuoco aiutati dalla professionalità di Marcolini con i suoi 37 anni di servizio. Un ottimo connubio di vo-

lontà ed esperienza, insomma. Il Corpo attualmente vede in organico 25 Vigili in servizio attivo, 2 Vigili di Complemento e 6 Vigili del Fuoco Allievi. Per Direttivo ora spetta anche il compito non semplice di traghettare il Corpo dalla vecchia caserma alla nuova, ora in fase di lenta e totale ricostruzione, cercando di mantenere efficiente l’attività interventistica in questo periodo Covid con il magazzino diviso in ben 5 “minimagazzini” temporanei sparsi per il paese. Durante la serata, alla presenza del neo Ispettore Distrettuale della Vallagarina Alessandro Adami e del Vice Sindaco Loris Gasperini, è stato ringraziato il Comandante uscente Fabio Comper. A lui il merito di aver permesso la nascita dell’allora Gruppo Allievi Trambileno nel 2009 e il non semplice lavoro di aver ereditato la guida del Corpo dal precedente Comandante Pederzolli ricoperta per oltre 35 anni. Durante l’assemblea generale, recuperando anche l’assemblea di fine anno 2020 rinviata causa Covid, sono state consegnate le benemerenze per il rag-

giungimento dei traguardi di anzianità (per alcuni relativi agli anni 2019 e 2020) ai seguenti Vigili: Alessandro Modena, Walter Ponticelli e Marco Del Bianco per i 15 anni di servizio, Daniele Pederzolli, Roberto Patoner per i 20 anni, Walter Fogolari e Renzo Marisa per i 30 anni e Aldo Marisa, Emilio Marcolini e Roberto Maule per i 35 anni. A questi ultimi la consegna anche della fiamma d’oro della Federazione VVF Volontari del Trentino. Nel 2021 ben due giovani hanno fatto richiesta di entrare nell’organico del Corpo, a loro va il nostro plauso in quanto erano parecchi anni che nessun giovane, ad eccezione degli allievi diventati maggiorenni, aveva fatto domanda di entrare nei Vigili del Fuoco. A settembre ripartirà la campagna di arruolamento dei Vigili del Fuoco Allievi. Il Corpo ha deciso di assumere le nuove leve a partire dall’undicesimo anno di età. Chi volesse avvicinarsi a nostro mondo troverà tutte le documentazioni e informazioni necessarie sul sito internet www.vvftrambileno.it.


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Gruppo missionario arcobaleno

Un campo da calcio per… bimbo

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imbo è un quartiere povero e popoloso della periferia di Bangui, capitale del Centrafrica. P. Beniamino Gusmeroli è responsabile della neonata parrocchia “Nostra Signora della Visitazione” che manca di quasi tutte le infrastrutture: chiesa, aule, spazi per i bambini e i giovani e le loro famiglie. Una delle prime preoccupazioni di P. Beniamino è stata quella di rimettere in sesto una scuola fatiscente e di costruire un ampio salone polivalente per le celebrazioni e le riunioni di tutti i membri della comunità. Una particolare sensibilità nei confronti di ragazzi e giovani lo ha convinto della necessità di creare per

loro anche spazi da gioco: un campo da calcio, basket, pallavolo. Avendo conosciuto da tempo ed essendo in relazione con il “Gruppo Arcobaleno” ha lanciato mesi fa un appello chiedendo di aiutarlo a realizzare il suo sogno. Sono state subito messe in atto varie iniziative per raccogliere i fondi necessari e domenica 20 giugno, durante la festa della parrocchia di Bimbo, è stato inaugurato il primo campo da calcio, che sarà seguito a breve da quelli di basket e pallavolo. Grande la soddisfazione di P. Beniamino per essere riuscito a centrare l’obiettivo di dare ai suoi ragazzi la possibilità di divertirsi, di stare insie-


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Dalle Associazioni

me in allegria, di cimentarsi in competizioni sportive invece di rischiare la vita imbracciando un fucile, irretiti da qualche gruppo ribelle con la promessa di facili guadagni. La domenica dell’inaugurazione la gioia dei tantissimi bambini e giovani accorsi è esplosa in canti, danze e iniziative diverse: premi per i vincitori delle prime sfide sportive, un pallone e 30 euro per ogni gruppo calcistico, piccoli regali per ognuno dei 250 bimbi presenti, una buona merenda e bibite per tutti. Le foto che ci sono state inviate e che documentano l’evento sono il ringraziamento più bello per tutti coloro che ci hanno dato una mano ad accendere un nuovo, luminoso Arcobaleno nel cielo africano di Bangui.

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Unione Sportiva Trambileno

Una nuova stagione ci aspetta

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unedì 12 luglio la Prima Squadra dell’U.S.Trambileno ha iniziato la preparazione atletica per affrontare gli impegni della prossima stagione sportiva. Si ripartirà domenica 29 agosto con la prima gara di Coppa Provincia e poi domenica 5 settembre inizierà il Campionato di Prima Categoria. La rosa è stata rinforzata da alcuni elementi significativi, che sotto la guida di mister Clodoaldo cercheranno di onorare i colori nero-verdi. La squadra ha potuto usufruire dei nuovi spogliatoi, che ora presentano un nuovo arredo a completamento della super-struttura che ora anche a Moscheri possiamo vantare. La possibilità di avere una struttura ben attrezzata e i numeri dei nati dal 2011 al 2016 sono stati elementi che hanno spinto il Direttivo nero-verde ad abbozzare un ragionamento su un possibile settore giovanile. Il sondaggio organizzato ha fornito al momento alcune risposte, ma invitiamo

i genitori a manifestare eventuale interesse scrivendo una mail con i dati dei figli a ustrambileno@gmail. com o contattando il Presidente Pierluigi Zanvettor o la segretaria Laura Urbani (link del sondaggio: https://docs.google.com/forms/d/1 FUnSbby4t1Wsr4NjaFHRhGkWakCaj opK6DUMbI8Hg5U/edit). Porre attenzione alla fascia dei bambini è una delle sfide più significative per la società; fino ad ora i numeri sono sempre stati un forte limite, ma non devono fermarci. Un primo esperimento è stato fatto con un mini corso di coreografie di danza moderna, hip-hop e latino: in quattro serate ben 22 bambini e bambine, tra gli 8 e i 13 anni, sotto la guida di Gilda hanno saputo creare delle simpatiche coreografie e hanno dimostrato grande passione. Accanto quindi alla pratica del calcio la società sta pensando di attivare dei corsi per la stagione autunnale, che vadano ad

interessare anche discipline vicine al mondo della danza e della ginnastica. Diventa quindi importante per l’organizzazione riuscire a leggere le esigenze e le passioni della popolazione, a cui poi poter rispondere adeguatamente. Le strutture del campo sportivo e della palestra comunale presso la scuola primaria di Moscheri danno grandi possibilità e meritano di essere utilizzate. Con grande rammarico il problema legato alla pandemia non permette all’U.S.Trambileno l’organizzazione delle tradizionali feste campestri, che da sempre erano fonte di sostegno per l’associazione e momenti significativi di incontro con la popolazione. Ci auguriamo quindi di recuperare il contatto e il legame con l’avvio dell’attività calcistica e con qualche altro corso sportivo.


Si delibera, si determina, si concede

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Delibere consiglio da maggio 2021 DELIBERE CONSIGLIO a settembre 2021DA MAGGIO 2021 A SETTEMBRE 2021 1 2 3 4 5

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27/05/2021 Approvazione verbale della seduta dd. 29 dicembre 2020. 27/05/2021 Imposta Immobiliare Semplice (IM.I.S.) - approvazione aliquote, deduzioni e detrazioni d’imposta per l’anno 2021. 27/05/2021 Predisposizione e validazione del Piano Finanziario e relativi allegati del servizio integrato di gestione dei rifiuti per l'anno 2021. 27/05/2021 Approvazione delle tariffe ai fini della tassa sui rifiuti (TARI) anno 2021. 27/05/2021 Regolamento per l’istituzione e la disciplina del canone unico patrimoniale. legge 160/2019 e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati in strutture attrezzate di cui all’art. 1 commi 837-845 l. 160/2019. decorrenza 1° gennaio 2021. 27/05/2021 Servizio antincendi: approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2021 del corpo volontario dei vigili del fuoco di Trambileno. 27/05/2021 Esame ed approvazione dello schema di bilancio di previsione 2021 – 2023 e dei relativi allegati e del Documento unico di Programmazione (DUP) 2021 - 2023 27/05/2021 Atto di indirizzo per la copertura del posto di Segretario comunale presso il Comune di Trambileno. 30/06/2021 Approvazione verbale della seduta dd. 27 maggio 2021 30/06/2021 Approvazione nuovo regolamento TARI 30/06/2021 Trasformazione dell’”Azienda per il turismo Rovereto e Vallagarina” in “APT Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo s. cons. a.r.l.” in attuazione della L.P. 12 agosto 2020 n. 8. Adesione alla neo costituenda società e approvazione dello schema dello Statuto, e degli indirizzi al rappresentante del Comune. 30/06/2021 Interrogazione di data 14 luglio 2020 - Oggetto Viabilità, sicurezza e decoro nelle Frazioni Porte e Dosso . 30/06/2021 Interrogazione di data 23 ottobre 2020 – Oggetto: Cartello dei lavori nel cantiere: ristrutturazione e ampliamento caserma VVF volontari 30/06/2021 Interrogazione di data 23 ottobre 2020 – Oggetto: Pericolo? Lavori di pulizia reti para sassi in località "Lambre" 30/06/2021 Interrogazione di data 23 novembre 2020 – Oggetto Ampliamento "Caserma VVF Volontari" di Trambileno 30/06/2021 Interrogazione di data 3 dicembre 2020 – Oggetto: Risanamento della sede municipale di Trambileno in Frazione Moscheri ped 52 CC Trambileno 30/06/2021 Interrogazione di data 12 marzo 2021 – Oggetto: Importanza della gestione e pulizia rifiuti . 30/06/2021 Interrogazione di data 12 marzo 2021 – Oggetto: Costruzione nuova Scuola Materna in Frazione Clocchi 29/07/2021 Approvazione verbale della seduta dd. 30 giugno 2021 29/07/2021 Attività propedeutiche allo svolgimento della gara di assegnazione della concessione per la distribuzione del gas naturale nell'ambito unico provinciale. Approvazione dell’atto di programmazione per estendere il servizio di distribuzione del gas naturale all’interno del territorio comunale. 29/07/2021 Ratifica della Delibera della Giunta Comunale n. 63 dd 30/06/2021 avente ad oggetto “Prima variazione urgente al bilancio di previsione pluriennale 2021-2023 ai sensi dell’articolo 175 del d.lgs. 18 agosto 2000, n.267 e ss.mm.”;


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Autorizzazione al Sindaco a partecipare all’asta per la vendita in P.T. 2134 delle pp.ed.25/1- 25/2 -25/4 e pp.ff. 345/1 -347 e 348/1 C.C. Trambileno e relative servitù in Loc. S. Colombano. atto di indirizzo per assunzione a tempo determinato di due assistente amministrativo –contabile – Cat. C livello base. Affidamento fornitura e messa a dimora di piante fiorite (CIG Z71319B963). Intervento 3.3.D) 2021“Progetto per l’accompagnamento alla occupabilità attraverso lavori socialmente utili” – anno 2021: approvazione progetto e affido lavori. Erogazione contributo straordinario al corpo volontario dei vigili del fuoco di Trambileno. Proroga affidamento incarico a Poste Italiane S.p.A. per fornitura servizi aggiuntivi per il periodo di un anno: atto di indirizzo. (CIG: ZBD31E3278) Affido incarico per aggiornamento Inventario dei Beni Comunali anno 2019 (CIG Z4131E3458) Aggiornamento servizio informazione attraverso la comunicazione multimediale Facebook – provvedimenti conseguenti Università della terza età e del tempo disponibile – lezioni all’aperto – servizio trasporto iscritti – impegno di spesa. (CIG: Z4831E3736). Chiusura degli uffici comunali per festività Approvazione avviso di procedura per il reclutamento di rilevatori per il censimento permanente della popolazione 2021 (rilevazione reale e rilevazione da lista). Lavori di risanamento della sede municipale di Trambileno in Frazione Moscheri –p.ed. 52 C.C. Trambileno : affidamento incarico progettazione esecutiva impianti meccanici – impianto fotovoltaico , aggiornamento verifica energetica , assistenza alla D.L. pratica conto termico . CUP B41I18000290007 (CIG ZCC31F9F53) Organizzazione attività outdoor e animazione al parco: impegno di spesa CIG ZDB31FAB36 Articoli 150 e 153 del C.E.L. della Regione Trentino Alto Adige approvato con L.R. 03.05.2018 n. 2. Bando di Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura del posto di Segretario comunale di quarta classe del Comune di Trambileno. Esame ed approvazione. Erogazione di sussidi straordinari a sostegno delle famiglie in situazione di difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria da covid- 19 – approvazione prima graduatoria Ripartizione e liquidazione dei proventi dei diritti di segreteria riscossi nel primo trimestre 2021 Accettazione dimissioni volontarie del dipendente matricola n. 2.0017 – cat. C liv. evoluto.

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Fondo di sostegno alle attività economiche artigianali e commerciali nelle aree interne legge 27 dicembre 2019, n.160 e s.m.i. approvazione schema di avviso, nomina RUP ed indirizzi. – Proroga termine presentazione istanze 16/06/2021 Autorizzazione mobilità nel ruolo unico del personale della Comunità della Vallagarina della signora Z.C., in qualità di coadiutore amministrativo – cat. b – livello evoluto a 20 ore settimanali 30/06/2021 Prima variazione urgente al bilancio di previsione pluriennale 20212023 ai sensi dell’articolo 175 del d.lgs. 18 agosto 2000, n.267 e ss.mm.; 30/06/2021 Proroga incarico gestione progetto a supporto delle attività degli uffici comunali: impegno spesa relativa. (CIG Z4432655B5). 30/06/20021 Acquisto in P.T. 2134 delle pp.ed. 25/1- 25/2 -25/4 e pp.ff. 345/1 -347 e 348/1 C.C. Trambileno a seguito della aggiudicazione all’asta pubblica senza incanto ai sensi dell’art-571 del c.p.c. . dd. 17.05.2021 30/06/2021 Autorizzazione stipula convenzione per esenzione totale del contributo di costruzione art. 90 - 1° comma, lett. b) della L.P. 04.08.2015 – Signora Peratti Amedea Realizzazione ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso sulla P. ed. 46 C.C. Trambileno – Frazione Moscheri 16/07/2021 Struttura mobile coperta - affidamento incarico collaudo (CIG Z52328B37D). 16/07/2021 Risarcimento danni per ripristino serra danneggiata dal crollo di una muratura di sostegno della strada comunale in Frazione Moscheri . 22/07/2021 Impianti fotovoltaici su edifici comunali in frazioni Moscheri, Porte e Vanza: proroga contratto di assistenza e manutenzione – Anno 2020 (CIG Z6B32961E3). 22/07/2021 Affido incarico redazione calcoli strutturali dei lavori di realizzazione di un nuovo servizio igienico sbarrierato presso la struttura di servizio del parco giochi della Frazione Porte-Dosso. CIG Z2C329FE73 22/07/2021 Lavori in economia – opere di manutenzione straordinaria cappella cimitero Vanza – realizzazione e sostituzione portone d’entrata (CIG Z8332A43FB). 22/07/2021 Regolarizzazione catastale delle pp.ee. 554 e 569 C.C. Trambileno in Frazione Vanza – sede del Gruppo Alpini - affido incarico predisposizione stima analitica e variazione al piano di casa per individuazione area di servitù. (CIG Z9332A455A) 22/07/2021 Colonia estiva Prato del Sole– Servizio trasporto iscritti per escursione – impegno di spesa (CIG: ZA7329FA58). 04/08/2021 Autorizzazione alle dipendenti Responsabile dell’Ufficio Anagrafe e Assistente Amministrativo presso l’Ufficio Ragioneria del Comune di Trambileno ad assumere rispettivamente l’incarico di membro esperto e Segretario in seno a Commissione Concorso. 04/08/2021 Approvazione verbali della commissione giudicatrice della selezione pubblica per esami per l’assunzione con rapporto di lavoro a tempo determinato di due assitenti amministrativo-contabili – cat. c livello base – pos. retributiva 1^


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Concorso pubblico al posto di Segretario comunale di classe 4° ammissione candidati 04/08/2021 Lavori di rifacimento della strada con costruzione marciapiede – rete illuminazione pubblica e sottoservizi – acquedotto e fognatura in Fraz. Clocchi –I° stralcio: determinazione e liquidazione indennità di occupazione temporanea area di cantiere 04/08/2021 Realizzazione dei lavori di restauro dell’Eremo di San Colombano p.ed. 26 C.C. Trambileno: affido incarico redazione progetto definitivo e progettazione preliminare illuminotecnico nell’ambito degli interventi di restauro dell’eremo di S. Colombano p.ed. 26 C.C. Trambileno. (CIG Z692F11F3E): aggiornamento competenze tecniche progettazione esecutiva. 16/08/2021 Rettifica per errore materiale della deliberazione della Giunta Comunale n. 77 dd. 04.08.2021 avente ad oggetto: Lavori di rifacimento della strada con costruzione marciapiede – rete illuminazione pubblica e sottoservizi – acquedotto e fognatura in Fraz. Clocchi –I° stralcio: determinazione e liquidazione indennità di occupazione temporanea area di cantiere. 16/08/2021 Corsi dell’università della terza età e del tempo disponibile. Anno accademico 2020/2021. Approvazione rendicontazione e liquidazione competenze CIG Z392E6BDFB 16/08/2021 Affido servizio lettura dei contatori dell’acqua installati nel Comune di Trambileno anno 2021 - (L.P.N.23/1990) –(CIG Z8632C9ECC) 16/08/2021 Variante Generale 2019 al Piano Regolatore Generale del Comune di Trambileno: affidamento incarico redazione studio di compatibilità ai fini degli incendi boschivi di alcune realità immobiliari (CIG Z6A32CA4FA); 16/08/2021 Lavori di ristrutturazione e ampliamento Caserma Vigili del Fuoco Volontari di Trambileno con parcheggio di servizio e pubblico in Fraz. Moscheri sulle p.ed. 661 e pp.ff. 681/6 – 681/5 – 681/4 – 681/1 C.C. Trambileno: affido incarico redazione perizia suppletiva e di variante (CIG Z7D32CAB14); 26/08/2021 Partecipazione alla commemorazione dei Caduti del Pasubio – impegno spesa relativa (CIG Z6B32D83D0) 26/08/2021 Propaganda elettorale. Designazione e delimitazione degli spazi riservati alla propaganda per lo svolgimento del referendum del 26 settembre 2021. 26/08/2021 Propaganda elettorale. Referendum Provinciale propositivo del 26 settembre 2021. Delimitazione, ripartizione e assegnazione degli spazi per affissioni di propaganda elettorale diretta. 26/08/20321 Università della terza età e del tempo disponibile triennio accademico 2021 - 2024: approvazione nuova convenzione e piano delle attività culturali relativo all’anno accademico 2021/2022 (CIG Z0432E469E). 26/08/2021 Esame ed approvazione “Disciplinare per la corretta gestione degli account istituzionali sulle piattaforme social e sulle regole di comportamento per gli utenti”.

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Art. 29 – 37 della Legge 27.12.2019, n. 160 – Opere di efficientamento energetico della sede Comunale , con sostituzione generatore di calore , realizzazione serramenti esterni piano sottotetto e impianto fotovoltaico: approvazione progetto esecutivo. Concessione in gestione delle attività della struttura di servizio presso il compendio bellico di Forte Pozzacchio – Werk Valmorbia 2020 – 2021: rimborso incassi biglietteria - luglio 2021. Proroga incarico gestione progetto a supporto delle attività degli uffici comunali: impegno spesa relativa. (CIG Z1832FCB5F). Art. 29 – 37 della Legge 27.12.2019, n. 160 – Opere di efficientamento energetico della sede Comunale, con sostituzione generatore di calore, realizzazione serramenti esterni piano sottotetto e impianto fotovoltaico: affidamento incarico direzione lavori, misura e contabilità. CIG ZDC330691C - CUP B49J21018970001 Lavori di risanamento della sede municipale di Trambileno in Frazione Moscheri –p.ed. 52 C.C. Trambileno: affido incarico redazione perizia di variante n. 2 (CIG: Z4F330F1A1). Accettazione eredità.: affidamento incarico redazione certificato di ereditario e intavolazione – CIG (ZA7318894A) Riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi. art. 3 comma 4 d.lgs. 23.06.2011 n. 118 Esame ed approvazione dello schema di rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2020 e i relativi allegati Assegnazione di personale in compartecipazione per le attività di custodia presso Forte Pozzacchio per l’anno 2021. Impegno di spesa. Cod. CIG: (ZF5328D794) Approvazione progetto esecutivo dei lavori di restauro e manutenzione dell’Eremo di S. Colombano p.ed. 26 C.C. Trambileno autorizzazione a contrarre finanziamento, provvedimenti conseguenti. Revisione del piano di gestione forestale aziendale dei beni silvopastorali. Approvazione preventivo di spesa Proroga affidamento manutenzione ordinaria dell’impianto sportivo in Fraz. Moscheri e relative strutture all’Unione Sportiva Trambileno: approvazione schema di convenzione Modifica della deliberazione della giunta comunale n. 54 di data 03.06.2020 avente ad oggetto autorizzazione alla sig.ra Gottardi Chiara in qualita’ di proprietaria della p.ed. 633 c.c. Trambileno – frazione Giazzera, per realizzare una nuova scala con funzione antincendio, per servitu’ di tollerare la costruzione in avvicinamento a confine a distanza inferiore a quella consentita;.


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COMPETENZE E ORARI RICEVIMENTO SINDACO E ASSESSORI COMUNALI MAURIZIO PATONER - Sindaco COMPETENZE: Affari Generali – Bilancio – Personale – Pianificazione Urbanistica – Edilizia – Opere Pubbliche – altre competenze non assegnate. RICEVE: con appuntamento da concordarsi telefonicamente con l’Ufficio Segreteria del Comune. GASPERINI LORIS - Vice Sindaco COMPETENZE: Cantiere comunale – Foreste – Protezione Civile – Associazioni – Turismo RICEVE: con appuntamento da concordarsi telefonicamente con l’Ufficio Segreteria del Comune. MARCOLINI MORENA - Assessore COMPETENZE: Politiche sociali e giovanili – Servizi all’infanzia – Sanità Cultura e Istruzione. RICEVE: su appuntamento da concordarsi telefonicamente con l’Ufficio Segreteria del Comune. SALVETTI ANDREA - Assessore COMPETENZE: Trasporti – Commercio – Industria – Artigianato – Agricoltura – Lavori socialmente utili. RICEVE: su appuntamento da concordarsi telefonicamente con l’Ufficio Segreteria del Comune.

ORARI DEGLI UFFICI COMUNALI SI ACCEDE AGLI UFFICI COMUNALI SOLO SU APPUNTAMENTO ANAGRAFE, RAGIONERIA, SEGRETERIA E PROTOCOLLO lunedì dalle 8.30 alle 12.00 mercoledì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00 venerdì dalle 08.30 alle 12.00 UFFICIO TECNICO mercoledì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00 venerdì dalle 08.30 alle 12.00 BIBLIOTECA (Il servizio è momentaneamente sospeso) lunedì dalle 14.30 alle 16.15 martedì dalle 09.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 16.15 giovedì dalle 14.30 alle 17.45

UFFICIO SOVRACOMUNALE TRIBUTI Sarà inoltre garantito lo sportello presso la sede della Comunità della Vallagarina Via Tartarotti n. 7 — Rovereto — Palazzo Todeschi — previo appuntamento al numero 0464/1980300 UFFICIO TECNICO NR. VERDE 800 024500 dal lun al ven 8.00-12.30/14.00-18.00

NUMERI UTILI Municipio di Trambileno Tel 0464 868028 Fax 0464 868290 segreteria@comune.trambileno.tn.it www.comune.trambileno.tn.it Posta elettronica certificata: posta@pec.comune.trambileno.tn.it Dispensario Farmaceutico Moscheri Tel 0464 868044 Polizia Locale Tel. 0464 452110 Corpo vigili del fuoco volontari Emergenze: 112 Tel. 0464 868344 Scuola materna Tel. 0464 868074 Scuola elementare Tel. 0464 868200 Parrocchia S.Marco Tel 0464 421251 Parrocchia S.Maria Tel. 0464 421094 Ufficio postale Moscheri Tel. 0464 868022 Ambulatorio medico Moscheri Tel. 0464 868383

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