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ISTITUTO COMPRENSIVO

K. WOJTYLA
SMS Elsa Morante
Esame di Stato
Anno Scolastico 2012-2013

La fotografia

Se le storie si potessero raccontare a voce


non esisterebbe la fotografia
Lewis W. Hine

A cura di
Sara Conte 3G
Indice
Presentazione..............................................................1
Arte
La nascita della fotografia.....................................................2
Fotografia come arte ...........................................................6
Tecnica
L'apparecchio fotografico ..................................................8
La tecnica fotografica ........................................................10
Storia
La seconda rivoluzione industriale ....................................11
Letteratura
Il Verismo ................................................................................15
Giovanni Verga ........................................................................16
Rosso Malpelo .........................................................................18
Antologia
Il fotogiornalismo......................................................................20
Lewis Wickes Hine .................................................................21
Geografia
Gli Stati Uniti d'America.........................................................24
Musica
Nuovi mezzi per ascoltare la musica .................................29
Il rapporto tra: fotografia e musica .................................32
Tedesco
Leni Rienfesthal ......................................................................33
Scienze motorie e sportive
The Human Body......................................................................35
Il sistema muscolare..................................................................36
Scienze
Gli organi di senso.......................................................................38
Religione
Le festivit religiose..................................................................46
Inglese
My topic: I love photography...................................................48
Presentazione
La vita fatta di momenti belli e brutti, alcuni sarebbe meglio
cancellarli definitivamente dalla nostra mente, altri vorremmo
scolpirli nel nostro cuore e questo possibile grazie a una tecnica
inventata tanto tempo fa da un uomo innamorato del paesaggio che
vedeva dal suo balcone e avrebbe voluto tanto immortalarlo, Niecpe.
Egli invent un modo per poter catturare gli istanti della vita
attraverso la camera oscura. Successivamente questi studi furono
approfonditi da Daguerre che defin questa tecnica Fotografia.
La fotografia ci rende felici, ritornanao in mente tanti bei ricordi,
ma cosa importantissima ci fa scoprire quello che successo tanto
tempo fa, una memoria visiva, senza di essa tante cose non
sarebbero arrivate fino a noi.
Se le storie si potessero raccontare a voce non esisterebbe la
fotografia diceva Lewis Hine, un fotografo statunitense il quale
document lo sfruttamento minorile e le condizioni disumani di
uomini nelle fabbriche americane. Grazie alla sue foto denunci
questo e furono salvati molti uomini e bambini.
La fotografia la mia pi grande passione, attraverso la macchina
vedo il mondo con sfumature diverse, aspetto sempre il momento per
cogliere qualcosa di eclatante e cos posso godermi a pieno la mia
vita.
La fotografia un' arte che io adoro e per questo motivo ho deciso
di approfondirla nella mia tesina. La fotografia mi accompagna nella
vita di tutti i giorni, non ne potrei farne a meno.

1
Impressionismo e fotografia
La storia dellimpressionismo nasce ancora prima che si possa parlare di un
vero e proprio movimento: Siamo in Francia al Salon ufficiale, nel palazzo
dellindustria. E il 1863 e la giuria rifiuta ben 3/5 dei 5000 dipinti inviati.
Le lamentele degli artisti giungono alle orecchie dellimperatore,
Napoleone III, che offre agli artisti la possibilit di esporre le loro opere
in una sezione loro riservata detta: SALON DES REFUSES dove erano
presenti opere di molti artisti che saranno poi definiti impressionisti, da
Manet a Degas.
Unidea di tecnica impressionista era gi presente con EUGENE
BOUDIN(1824- 98), insegnante di Claude Monet.
Egli metteva in scena piccole istantanee di vita quotidiana, ritratte a
pennellate vibranti e macchiate, rapide come rapido lo scorrere del
tempo.
Limpressionismo, dunque, non voleva estraniarsi come una pittura
astratta, anzi forse voleva proprio essere la pi reale considerando anche
il tempo reale.

Ma la tecnica degli impressionisti pu derivare dalla fotografia??


Infatti nell800, contemporaneamente alla nascita dellimpressionismo, la
fotografia aveva messo a disposizione uno strumento di riproduzione della
realt totalmente naturalistico. Gli interessi della pittura e della
fotografia sono gli stessi. I temi principali di entrambe erano infatti i
ritratti, le vedute e le citt che si stavano sviluppando velocemente.
Possiamo notare che le prime foto assomigliano moltissimo alle opere
impressioniste.
Pi la fotografia avanzava, pi larte puntava allastrattismo , alle
simbologie, ai concetti
Infatti se imitare la natura nella sua perfezione oggettivamente vuol dire
arte, allora la fotografia il re degli artisti. Per tale motivo larte deve
trovare diversi modi per trasmettere. Da qui nasce la pittura simbolista.
Dalloggettivit si passa alla soggettivit.
Tanto pi la fotografia si espande e diventa di tutti, tanto pi larte
diventa elitaria, per pochi.

Nascita della Fotografia


Joseph Nicephore Niepce sinteress della recente scoperta della
litografia e approfond gli studi alla ricerca della sostanza che potesse
impressionarsi alla luce in maniera esatta mantenendo il risultato nel
tempo. Dopo avere sperimentato diverse tecniche Niepce, riusc ad
ottenere, nel 1826, la prima immagine disegnata dalla luce: stendendo uno
strato di bitume di Giudea ridotto in polvere e disciolto in essenza di
lavanda su una lamina di rame ricoperta dargento e quindi fatta
asciugare; esponendola poi alla luce per qualche ora sul fondo di una
camera oscura; immergendo in seguito la lamina in un bagno di lavanda per
dissolvere i frammenti che non hanno ricevuto la luce e ottenendo
unimmagine in negativo. Per ottenere il positivo occorre un contenitore di
cristalli di iodio che formano depositi di ioduro dargento; eliminando la
vernice con lalcool appare limmagine fotografica vera e propria che
definisce eliografia, la madre della moderna fotografia. Lunico imprevisto
che il risultato del suo lavoro non fissato e quindi si annerisce
progressivamente al contatto con la luce. Il suo impegno successivo si
dedic al miglioramento della nitidezza dellimmagine. Nel 1827 conosce
Daguerre e Lemaitre che in seguito diventeranno suoi collaboratori. Nel
1829 fonda con Daguerre unassociazione per il perfezionamento dei
materiali fotosensibili. Muore tuttavia prima di vedere riconosciuta
limportanza delle sue ricerche. Daguerre continua da solo le ricerche che
lo portano al dagherrotipo, utilizzando una lastra di rame con applicata
una sottile foglia di argento lucidato, che posta sopra a vapori di iodio
reagiva formando ioduro dargento. Segu lesposizione alla camera oscura,
dove la luce rendeva lo ioduro dargento nuovamente argento in un modo
proporzionale alla luce ricevuta. Limmagine non risultava visibile fino
allesposizione ai vapori di mercurio. Un bagno in una forte soluzione di
sale comune fissava limmagine. Linvenzione, resa di pubblico dominio,
frutter allautore una pensione vitalizia. Talbot passato alla storia
come linventore del meccanismo positivo/negativo. Il primo passo di
questa ricerca fu rendere sensibile alla luce un comune foglio di carta da
scrivere, immergendolo in una soluzione di sale e nitrato dargento. Fu cos
che Talbot ottenne il suo primo negativo, posando una foglia sulla carta ed
esponendola alla luce per consentire alle parti coperte di scurirsi. Nacque
cos della sciadografia. Unevoluzione dei suoi studi lo port a determinare
il fissaggio dellimmagine: limmagine stabilizzata si otteneva bloccandone
lo sviluppo e rendendola permanente, grazie ad un lavaggio della carta,
impressionata con una forte concentrazione di sale. Il 1835 fu quindi
lanno di nascita del primo negativo. Nel 1841 Talbot battezz il primo
processo negativo-positivo con il nome di Calotipia. Il calotipo fu una
scoperta pionieristica per la storia della fotografia, in particolare della
fotografia chimica, come modernamente intesa, poich consisteva nel
processo atto a far ottenere stampe fotografiche da negativo. Il
negativo, ottenuto da un foglio di carta imbevuta in ioduro dargento e poi
esposto alla luce e sviluppato, era stampato su carta trattata in modo
uguale. Inizialmente il procedimento per ottenere il positivo prevedeva
semplicemente che il negativo fosse rifotografato, per ottenere cos
unimmagine positiva poich invertita. Poi mise a punto la stampa a
contatto, secondo il quale il negativo era poggiato su un foglio bianco
fotosensibile ed esposto alla luce, generando cos limmagine in positivo
attraverso il filtraggio di raggi solari tramite le zone chiare del negativo
e imprimendo sul foglio sottostante limmagine al positivo. Nel 1851
Frederick Scott Archer introdusse un nuovo procedimento a base di
collodio che affianc e infine sostitu tutte le altre tecniche
fotografiche. Lutilizzo del collodio e di lastre in vetro o in metallo resero
dei negativi di qualit eccezionale, stampati sulle recenti carte albuminate
o al carbone. Il procedimento fu denominato a lastra umida o collodio
umido. Dallintuizione che da un negativo al collodio sottoesposto era
possibile ottenere un immediato positivo con lapplicazione di una
superficie scura sul retro nacquero due tecniche fotografiche,
lAmbrotipia e la Ferrotipia. Una particolare applicazione della lastra
umida nacque per soddisfare lenorme richiesta di ritratti. Brevettata nel
1854 da Andr Disderi, si componeva di una fotocamera a quattro
obiettivi che impressionava una lastra con due esposizioni, per un totale di
otto immagini, stampate su carta che furono chiamate carte de visite.
La prima fotografia della storia di Joseph Nicephore Niepce

Diffusione
Le prime fotografie destarono subito linteresse e la meraviglia dei
curiosi che affollarono le sempre pi frequenti dimostrazioni del
procedimento. Rimasero sbalorditi dalla fedelt dellimmagine e di come si
potesse distinguere ogni minimo particolare, altri paventarono un
abbandono della pittura o una notevole riduzione della sua pratica. La
nascita della fotografia favor e influenz la nascita dimportanti
movimenti pittorici, tra cui Impressionismo, Cubismo e Dadaismo. La
possibilit di catturare un paesaggio in pochi minuti e con unelevata
quantit di particolari fece della fotografia lideale strumento per
ricercatori e i viaggiatori. La fotografia incontr inizialmente dei
problemi nel ritrarre figure umane a causa delle lunghe esposizioni
necessarie: il soggetto doveva sopportare unesposizione di otto minuti
per ricevere una fotografia in cui appariva con occhi chiusi e un
atteggiamento innaturale. Ma la moda dei ritratti si svilupp rapidamente
e, gi allinizio del 900, ne potevano usufruire tutti i ceti sociali, grazie
alleconomicit del procedimento. I soggetti erano ripresi solitamente in
studio, su di uno sfondo bianco, anche se numerosi furono i fotografi
itineranti, che si muovevano con le fiere e nei piccoli villaggi. Il popolare
formato carte de visite fece nascere la moda dellalbum fotografico, dove
occuparono posto i ritratti di famiglia e spesso anche di famosi
personaggi dellepoca. Anche la fotografia paesaggistica forn elevate
quantit di cartoline raffiguranti vedute, monumenti, quartieri o edifici
storici da consegnare al turista in visita.

Fotografia come Arte


Le carte de visite e tutte le immagini prodotte in tirature elevate
risultavano di bassa qualit a causa della meccanizzazione
dellinquadratura e dello sviluppo. Alcuni laboratori imposero per uno
stile estetico pi ricercato, producendo ritratti pi attenti al carattere
del soggetto, utilizzando pose audaci, inquadrature pi ravvicinate e
illuminazioni studiate. A capo di questi laboratori troviamo solitamente
dei pittori, scultori o artisti riconvertiti alla fotografia. Ambientazioni
particolari, drappeggi di velluto e luci soffuse esaltarono il soggetto, e
dove non arriva la scenografia si utilizz il ritocco della fotografia,
ammorbidendo i segni dellet o cancellando imperfezioni. Lapproccio
estetico alla fotografia richiese ladozione di alcune tecniche per
introdurre degli effetti pittorici e rendere limmagine comparabile al
dipinto, per questo furono utilizzati la doppia esposizione e il
fotomontaggio. Se da un lato la fotografia si adoper per imitare la
pittura, questultima utilizz sempre pi frequentemente il dettaglio
prodotto dalle fotografie come studio per la realizzazione dei quadri.
Fotografo brillante e acuto innovatore, Stieglitz utilizz diversi
procedimenti fotografici e fu tra i primi a utilizzare un apparecchio
portatile per foto artistiche, lasciando ai posteri splendide immagini in
ogni genere fotografico. Il nuovo corso propendeva verso la fotografia
pura, diretta, come strumento estetico fine a se stesso. Ci invit i
fotografi a scendere nelle strade della gente comune e della classe
operaia, ritraendo i cantieri, metropoli, cieli drammatici, alla ricerca della
forma pura e ripetuta, astratta, estetica e comune.

Apparecchio fotografico
La fotografia una tecnica che permette di catturare le immagini del
mondo reale e di fissarle su un supporto piano.
Il termine deriva dalle parole greche phots=luce e graphia=scrittura.
Gli strumenti per <<scrivere>> con la luce sono due:
a)l'apparecchio fotografico, che funziona in base al principio della
camera oscura;
b)la pellicola fotografica, che funziona sul principio dell'annerimento dei
sali d'argento colpiti dalla luce.

Apparecchio reflex
L'apparecchio fotografico reflex oggi molto diffuso, anche tra i
fotografi dilettanti. In esso il fotografo vede le immagini attraverso
l'obbiettivo, riflesse da uno specchio.
Corpo macchina
Il corpo ha la forma di una scatola abbastanza piatta, con gli spigoli
laterali arrotondati. Su ogni lato sono sistemati diversi elementi, ognuno
con una propria funzione.
Otturatore
un congegno meccanico, formato da lamelle metalliche che chiudono
ermeticamente la camera oscura. Quando si preme il pulsante di scatto le
lamelle si aprono rapidamente si chiudono: in questo brevissimo tempo la
luce penetra nella camera oscura e impressiona la pellicola.
L'otturatore pu restare aperto per un tempo pi o meno lungo, che si
stabilisce sulla scala dei tempi.
Esposimetro
uno strumento che misura la luce riflessa dal soggetto. formato da
una cellula fotoelettrica che quando viene colpita dalla luce emette una
debole corrente elettrica. La corrente a sua volta mette in movimento un
indice o accende una piccola luce nel mirino; oppure comanda direttamente
il tempo di scatto o il diaframma.

Obiettivo
L'obiettivo formato da un cilindro di alluminio o di plastica detto
barilotto, sul quale sono montati tre elementi principali: le lenti, la messa
a fuoco, il diaframma.
Lenti
Sono elementi di vetro simili a dischi, ma con le superfici curve. Le lenti
sono <<l'occhio>> dell'apparecchio fotografico, cio l'elemento pi
importante. Se sono di buona qualit si ottengono fotografie nitide e
senza difetti .
Messa a fuoco
un congegno a vite che fa compiere dei piccoli spostamenti al gruppo
delle lenti, in avanti o all'indietro. Esso modifica la distanza tra le lenti e
la pellicola fino a rendere l'immagine nitida, cio a fuoco. Viene comandato
da un anello esterno mediante rotazione.
Diaframma
un congegno meccanico che regola la quantit di luce che entra nella
camera oscura. formato da sottili lamelle disposte a iride, che formano
un' apertura centrale pi o meno grande. Per regolare la grandezza del
foro si ruota l'anello dei diaframmi fino a portare il valore scelto sulla
tacca centrale.
Tecnica fotografica
Regolazione dell'apparecchio
Per fare una foto si deve osservare il soggetto per decidere
l'inquadratura. Poi si regola l'apparecchio su due valori: la luce che lo
illumina e la distanza a cui posto.
Luce
Per regolare la luce si pu agire sul tempo di scatto o sull'apertura
del diaframma. I due dispositivi lavorano abbinati: lo scarto di un
tempo corrisponde allo scarto di un diaframma. Questa
corrispondenza la cosa pi importante della fotografia.
Distanza
Per regolare la distanza si agisce sulla ghiera di messa a fuoco. In
base al valore dei metri e all'apertura del diaframma avremo una
certa profondit di campo. Regolato l'apparecchio si sceglie
l'inquadratura e si preme il pulsante di scatto.
La seconda rivoluzione
industriale
La Seconda rivoluzione industriale rappresent la seconda fase dello
sviluppo dell'industria basata sulle macchine ed ebbe una serie di
caratteristiche che la distinsero nettamente dalla Prima:
vide la fine del primato dell'Inghilterra;
segn l'ascesa della Germania e degli Stati Uniti;
si bas su due nuove fonti di energia: l'elettricit e il petrolio
mentre la Prima rivoluzione industriale aveva influito
sostanzialmente sulla produzione tessile, la Seconda, cre anche una
quantit di oggetti e ritrovati che entrarono nelle famiglie e ne
trasformarono la vita quotidiana;
cominci intorno al 1870 e prosegu fino al 1945.
Un campo di grandi novit fu quello dell'elettricit.
Nel 1800 Alessandro Volta aveva costruito la prima batteria che
produceva corrente ma pot essere applicata all'industria solo a partire
dal 1860, l'anno in cui Antonio Pacinotti invent la dinamo.
Questa nuova forma di energia fu presto applicata alle industrie, in
sostituzione del vapore, ma si fece essa stessa un'industria: per produrre
il carbone bianco, infatti, nacque l'industria idroelettrica, che sfrutta
la corrente dei fiumi e i bacini idrici naturali.
L'elettricit permise l'invenzione del telefono, ideato nel 1871
dall'italiano Antonio Meucci e del fonografo, inventato negli Stati Uniti
da Thomas Alva Edison nel 1876.
Nel 1880 Edison invent anche la lampadina che consent di vincere il
buio, 1882 costru la prima centrale elettrica trasformando in elettricit
l'energia creata dalle cascate del Niagara.
Da parte dei fisici ci fu la scoperta delle onde elettromagnetiche che
port Marconi a inventare nel 1895 il telegrafo senza fili e
successivamente la radio. Nello stesso anno Rongten isol i raggi X.
Cambiarono, anche in quest'epoca i trasporti. Comparvero la prima
locomotiva, la prima metropolitana e i primi taxi. Un'altra grande novit
fu il motore a scoppio che nel 1890 fu impiegato nella produzione di
automobili. Nel 1893 fu costruito il primo aereo con motore a scoppio
dai fratelli Wright. L'energia che muove il motore a scoppio il petrolio;
il suo sfruttamento segna una fase nuova della rivoluzione industriale.
Anche l'industria chimica compie un grande balzo nel 1869 comparve la
celluloide prima materia plastica prodotta industrialmente. In campo
medico furono prodotti i primi vaccini contro il colera, la tubercolosi e la
difterite.
Un procedimento chimico aveva permesso gi nel 1826 di fare la prima
fotografia. Da allora la fotografia aveva fatto passi da gigante, i tempi di
posa si erano accorciati e nel 1867 era stata realizzata addirittura la
prima fotografia a colori.
Nella seconda met dell'Ottocento, farsi fotografare era diventata una
vera mania. Solo a Parigi esistevano 150 studi fotografici. In Italia, a
Firenze, nel 1854 era stato aperto lo Studio Alinari, specializzato in
ritratti e foto di opere d'arte. In Inghilterra la regina Vittoria si vantava
di possedere 110 album con le foto di famiglia.Dalla fotografia non fu
difficile passare alla pellicola cinematografica. Il principio fu scoperto da
Edison che, facendo scorrere su uno schermo 16 immagini al secondo di
uno stesso soggetto in movimento, constat che l'occhio non coglieva la
discontinuit tra un'immagine e l'altra. Questo bast ai fratelli Lumire
per produrre nel 1895 il loro primo film.
Tutte queste novit tecniche modificarono radicalmente la vita quotidiana
degli uomini. Il progresso, parola chiave di quest'epoca, sembrava
ovunque: trasporti, comunicazione, campo medico. In tale contesto nacque
il positivismo un movimento scientifico e culturale erede dell'ottimismo
degli illuministi del Settecento. Secondo la logica positivista tutto pu
essere messo sotto controllo; basta procedere razionalmente e
scientificamente. Nella diffusione di questa mentalit gioc un ruolo
importante la forte critica alla religione e al cristianesimo: le religioni
venivano considerate dai progressisti retaggio del passato.

Thomas Edison invent la lampadina La locomotiva

Il rapporto tra imprenditori e operai basato sulla teoria


liberista
I lavoratori della nuova classe sociale, la classe operaia, svolgevano nelle
fabbriche un lavoro monotono, scandito dal ritmo delle macchine. Le
condizioni di lavoro erano durissime: all'inizio gli orari raggiungevano le
14/15 ore al giorno; l'igiene e la sicurezza erano scarse e spesso si
verificavano incidenti, anche mortali. I rumori delle macchine erano
fortissimi, il fumo e le esalazioni all'interno delle fabbriche potevano
causare intossicazioni e avvelenamenti e frequente era lo sfruttamento
del lavoro minorile.
Secondo la teoria liberista, alla quale allora si ispiravano i governi e i
capitalisti, il lavoratore non faceva altro che cedere il proprio lavoro
come se fosse una merce qualsiasi: il suo salario doveva quindi
corrispondere al prezzo della merce da lui ceduta, cio appunto alla sua
forza-lavoro. Ma qual era il prezzo giusto?
Secondo i liberisti, quando doveva essere lasciato, per l'appunto, libero:
come il prezzo di qualsiasi altra merce, il valore del lavoro era
determinato dall'andamento del mercato. ovvio che, rispetto ai
proprietari di fabbriche, i lavoratori erano in condizioni di inferiorit: nel
caso in cui avessero rifiutato un lavoro, sarebbero stati subito
rimpiazzati con altri operai. Inoltre, gli imprenditori avevano tutto
l'interesse a pagare il meno possibile gli operai: mantenendo basso il
costo del lavoro, infatti, potevano tenere basso il prezzo finale delle loro
merci, vendendone di pi e realizzando quindi maggiori profitti.

Gli operai si organizzano: nascono i sindacati


Per migliorare la propria situazione, gli operai iniziarono a organizzarsi e a
riunirsi in apposite associazioni: contrattando uniti le proprie paghe
avrebbero potuto respingere condizioni di lavoro troppo dure. Il
movimento operaio acquis cos la consapevolezza della propria forza.
Nella seconda met dell'Ottocento, le associazioni dei lavoratori presero
la forma di sindacati, organizzazioni permanenti che raccoglievano e
organizzavano gli operai di una certa industria o di un certo settore. In
sintesi, i sindacati chiedevano
salari pi alti;
un miglioramento della sicurezza nelle fabbriche;
orari di lavoro meno pesanti.
Per gran parte dell'Ottocento la principale richiesta del movimento fu la
giornata lavorativa prima di 10 e poi di 8 ore. Tale richiesta venne
accolta
prima in Inghilterra e poi nel resto dell'Europa.

Il Verismo
In Italia nell'ultimo trentennio dell'Ottocento sulla scia del
Naturalismo francese si diffuse il Verismo.
Per gli scrittori naturalisti la letteratura deve fotografare
oggettivamente la realt sociale e umana rappresentandone
rigorosamente le classi, comprese quelle pi umili in ogni aspetto anche
sgradevole; gli autori devono comportarsi come gli scienziati analizzando
gli aspetti concreti della vita.
Il Naturalismo Francese la base che influenzer il Verismo Italiano.
Queste sono le principali caratteristiche del Verismo.
Concentra l'attenzione sulle campagne e sulla situazione di
miseria dei contadini, dei pescatori, dei braccianti, in un
ambiente prevalentemente agricolo;
Ha un carattere locale, regionale, legato soprattutto al
Meridione;
Applica il canone dell'impersonalit e della necessit di rendere
invisibile lo scrittore all'interno del romanzo;
Ha un carattere estremamente pessimistico;
Non si esprime soltanto attraverso il romanzo, ma preferisce
utilizzare la forma pi breve della novella, che divine lo
strumento attraverso cui gli scrittori riescono a rappresentare
in poche pagine un ambiente, il carattere dei personaggi, le
situazioni.Il verismo italiano ha quale suo maggiore
rappresentante lo scrittore siciliano Giovanni Verga.

Giovanni Verga
Verga senza dubbio il pi grande interprete del verismo, ma pure, in
assoluto, uno dei pi grandi scrittori della nostra letteratura attuale ;
nacque a Catania nel 1840, originario di una benestante famiglia di
proprietari terrieri, che lo avvi verso legge. Dopo aver lasciato gli studi
giuridici, si dedic alla letteratura e visse a lungo a Firenze (in quegli anni
capitale d'Italia) e a Milano.
Temi e caratteristiche delle sue opere
L'opera di Verga quasi totalmente ambientata in Sicilia e ha come
protagonisti gli umili. Sono raccontati da Verga come si presentavano
nella realt siciliana del suo tempo: sono pastori, contadini, che rimangono
estranei alle vicende storiche perch la loro vita, fatta di miseria e
stenti, prosegue sempre uguale e sempre immutabile di generazione in
generazione.
Attraverso le novelle e i romanzi, Verga rappresenta i problemi sociali
della Sicilia e di tutto il Mezzogiorno: la miseria, il latifondo, un sistema
sociale basato su rapporti ancora di tipo feudale, cui si aggiungono quelli
portati dalla recente unit d'Italia, le nuove tasse, la mancata
distribuzione delle terre ai contadini.

Verga fotografo
Giovanni Verga, Il pi grande esponente della letteratura Italiana di
fine 800, era un patito della fotografia!
Lui, il padre del Verismo italiano, aveva trovato nella fotografia un
valido metodo per immortalare la realt!
Si tratterebbe per lo pi di immagini scattate da Verga durante i
suoi viaggi al nord . E infatti, nel corso dei suoi viaggi, scattava
fotografie.
Nel 1966 nell'abitazione di Giovanni Verga, furono ritrovati ben 448
negativi fotografici, 327 lastre in vetro e 121 fotogrammi in celluloide
impressi dallo scrittore a partire dal 1878. I negativi, restaurati e
sviluppati ritraggono in parte parenti, domestici, amici, molti dei quali
esponenti culturali del suo tempo e molti altri. Molti di essi tuttavia
raffigurano anche paesaggi, scorci di case anche umili, e le vie di paesi
come Vizzini, Scordia e Licodia Eubea completamente svuotate di gente,
forse al lavoro nei campi, che rimandano a quel senso di mondo fermo e
immutabile che si respira nei racconti verghiani. Ma ritraggono anche
l'ambiente rurale delle sue propriet fondiarie, con i suoi uomini di fiducia
ed i suoi braccianti, dalla figura umile e col volto ruvido, segnato dal sole e
dalla fatica.
Emergono insomma da queste foto non solo quegli scenari naturali e
domestici, ma anche quegli uomini e quelle donne che dovettero
certamente servire da modelli ideali, perlomeno in alcuni loro tratti, per
le sue opere letterarie appartenenti alla fase verista, dalla raccolta di
novelle Vita dei campi, pubblicata nel 1880 - due anni dopo l'inizio
ufficiale della sua attivit di fotografo - ai romanzi I Malavoglia e Mastro
don Gesualdo.

Una fotografia scattata da Giovanni Verga (1892)

Limmagine del 1897 e ritrae i coniugi Pisale al servizio della famiglia Verga.

Rosso Malpelo
Autore: Giovanni Verga
1a ed. originale: 1880
Genere: novella
Lingua originale: italiano
Ambientazione: una cava di rena rossa in Sicilia
Protagonisti principali: Rosso Malpelo, ragazzino minatore e Ranocchio
Protagonisti secondari: Il padre, la madre e la sorella
Temi: La solitudine, la non accettazione, la violenza, la durezza del lavoro,
l'emarginazione, il disprezzo e la crudelt. Verga si serve di questa novella per
descrivere tipicit di quel tempo e di quel luogo, quali la durezza delle condizioni di
vita e di lavoro e la realt di sfruttamento della gente siciliana.
Trama: Rosso Malpelo un ragazzo che lavora in una cava di rena. Il ragazzo,
vittima di un pregiudizio popolare, quello che associa i capelli rossi alla cattiveria.
Inoltre Malpelo era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso, e selvatico. la vita
che conduce ad averlo ridotto cos: la mamma lo trascura, la sorella si vergogna di lui.
Il padre, l'unico che gli riservava una qualche forma di affetto, morto nella stessa
cava dove lavora Malpelo, sepolto da un pilastro di rena. In seguito alla morte del
padre, un dolore che lo segner per sempre, Malpelo coltiva un oscuro spirito di
vendetta. Lavora alacremente, ma fa di tutto per meritarsi l'appellativo col quale
viene chiamato: picchia il suo povero vecchio asino, cattivo con tutti. Sviluppa un
rapporto di amore-odio per un ragazzetto arrivato da poco alla cava, Ranocchio, cui
una lussazione del femore impedisce di fare il manovale, obbligandolo, invece, a
lavorare sottoterra. Malpelo lo picchia, ma gli insegna nello stesso tempo, con rabbioso
affetto, le dure e feroci leggi della vita, le uniche che egli conosca: la continua lotta di
tutti contro tutti e la sopravvivenza del pi forte. Un giorno colpisce Ranocchio che si
accascia a terra senza pi rialzarsi. Il ragazzo gravemente malato di tisi e ha uno
sbocco di sangue. Non pi in grado di lavorare. Malpelo, a modo suo, disperato, lo
va a trovare, gli porta del vino e della minestra, ma il ragazzo muore. Sempre pi solo,
la madre e la sorella sono nel frattempo andate a vivere altrove, Malpelo continua la
sua bestiale vita alla cava. Persino un evaso, capitato a lavorare di nascosto nella cava,
preferisce tornare in prigione. A Malpelo toccano i lavori pi ingrati e rischiosi, tanto
non ha famiglia e di lui non importa niente a nessuno. In un'audace esplorazione del
sottosuolo, alla ricerca di un passaggio che colleghi a un pozzo, un giorno Malpelo
sparisce, portando con s gli attrezzi che furono del padre, inghiottito per sempre
dalla terra. E ora i ragazzi temono che il suo fantasma si aggiri per la cava.
Racconto denso, documento storico sullo sfruttamento del lavoro minorile
nell'Ottocento, Rosso Malpelo ci spiega i meccanismi sociali e psicologici che possono
costituire l'origine di comportamenti violenti e devianti. Malpelo cattivo, a volte
persino crudele, ma nello stesso tempo vittima di pregiudizi, un perseguitato, un
oppresso, un ragazzo che della vita ha esperito solo gli aspetti pi duri, un reietto
che vive in un deserto affettivo. Le uniche forze positive, umane che lo muovono sono,
oltre all'istinto di conservazione, il ricordo e la nostalgia del padre. Grazie al ricordo
del padre, che qualche volta lo carezzava, tutte le violenze subite non riescono a
spegnere in lui una scintilla di umanit. Egli odia Ranocchio per la sua debolezza, per la
sua incapacit di sopravvivere in un mondo in cui vige la legge del pi forte. Ma anche
lo ama, perch nelle debolezze di Ranocchio, scorge le proprie e perch, nonostante
cerchi di indurirsi il cuore per meglio proteggersi dall'aggressione del mondo esterno,
non riesce a soffocare la piet e la partecipazione nei confronti della sofferenza.
Fotogiornalismo
Il fotoreporter un giornalista che racconta i fatti attraverso le
immagini fotografiche. Fare fotogiornalismo significa saper fare
approfondimento visivo, lasciando a mezzi come la televisione la gestione
dellinformazione pura e semplice. Ma per fare fotogiornalismo occorre
aver ben chiaro il significato di messaggio, codice e canale. Significa
saper condurre uninchiesta, fare cio un lavoro di informazione e di
documentazione, vuol dire conoscere e saper usare il linguaggio
fotografico, cio tutti gli elementi, gli strumenti e i modi della
comunicazione attraverso la fotografia. Generalmente, oltre a raccontare
la cronaca con le immagini, spesso autore degli articoli che compongono
il servizio. Solitamente il fotoreporter accompagna il giornalista scrivente
nelle missioni dove inviato. In Italia non esiste come figura tipica.
Pertanto, se iscritto all'ordine dei giornalisti, un giornalista a tutti gli
effetti; la sua esatta denominazione fotografo. Il fotogiornalismo
moderno nasce alla met degli anni venti in Germania. Negli anni trenta i
settimanali illustrati conoscono un periodo di grande espansione, grazie a
una tecnica di stampa detta rotocalcografia. Grazie a tale tecnica, le
fotografie appaiono decisamente pi nitide.

Lewis Wickes Hine


Un importantissimo fotoreporter Lewis Wickes Hine.
Lewis W. Hine nacque a Oshkosh nel 1874. Dopo la morte del padre in un
incidente, inizi a lavorare e a risparmiare per potersi permettere di
frequentare il college. Hine studi sociologia presso le University of
Chicago, Columbia University e New York University. Divenne poi
insegnante a New York presso la Ethical Culture School, dove incoraggi i
suoi studenti ad utilizzare la macchina fotografica come mezzo di sviluppo
culturale. Le sue classi viaggiarono fino alla Ellis Island in New York Harbor,
fotografando le centinaia di immigrati che vi approdavano ogni giorno. Tra
il 1904 e il 1909, Hine scatt circa 200 fotografie, e svilupp la
convinzione di una vera vocazione per il fotogiornalismo.
Nel 1907 inizi a lavorare come fotografo investigativo per il National
Child Labor Committee (NCLC). Il National Child Labor Committee, o
Lions, un'organizzazione privata, senza scopo di lucro, negli Stati Uniti,
che serve come principale sostenitore per il movimento di riforma
nazionale del lavoro minorile. La sua missione di promuovere "diritti,
consapevolezza, dignit, benessere e istruzione dei bambini e dei giovani
come essi si riferiscono a lavoro e lavoro. Lions, con sede a Broadway a
Manhattan, New York, amministrata da un Consiglio di amministrazione
che attualmente presieduto da Betsy Brand. Ha ritratto le condizioni di
lavoro e di vita dei bambini negli Stati Uniti tra il 1908 e il 1924. Il suo
lavoro stato fondamentale nel sensibilizzare lopinione pubblica ed ha
aiutato a far s che le leggi sul lavoro minorile venissero riformate.
Soggetti di Hine includevano sia ragazzi e ragazze impiegate da mulini e
fabbriche in tutto gli Stati Uniti. Quando gli stato chiesto la sua
opinione sul suo lavoro ha semplicemente dichiarato che "voleva mostrare
che le cose dovevano essere corrette." Il lavoro di Hine ha provocato
un'ondata di sostegno popolare. In effetti, le sue fotografie divennero il
volto del Comitato nazionale del lavoro minorile e sono tra i primi esempi
di fotografia documentaria. Lewis Hine fu un influente foto giornalista
negli anni precedenti la prima guerra mondiale. Fu in quegli anni che
l'economia americana stava facendo bene, e la necessit di manodopera
era molto alta. Manodopera a buon mercato era necessaria, e le aziende
americane non erano solo alla ricerca di lavoratori immigrati ma anche
minorile pure. Le loro piccole mani ed energia erano vantaggiose per la
linea di assemblaggio. Lewis Hine divenne un fotoreporter investigativo
per il Comitato nazionale del lavoro minorile all'inizio del 1900. Hine ha
preso molte immagini dei lavoratori sotto l'et di 16 anni nel campo.
Queste immagini appaiono in molti libri sulla storia del lavoro minorile. Le
sue fotografie sono state scattate in situazioni ad alto rischio al fine di
catturare il lato negativo del lavoro minorile. Le sue fotografie sono
servite anche come contribuito per il NCLC a indagare sul lavoro minorile
che stava avvenendo in molte fabbriche del' America. "Hine stato
abbastanza intelligente da bluff la sua strada in molte piante. Ha cercato
dove non era benvenuto, spezz le scene che dovevano essere nascosti da
parte del pubblico. A volte, era in pericolo, rischiava l'attacco fisico
quando i gestori fabbrica capivano quello che stava facendo... mise la vita
in linea al fine di registrare un'immagine veritiera di bambini che lavorano
nell'inizio del ventesimo secolo l'America". Ora c' un awards Lewis Hine
che premia 10 honorees nel loro lavoro eccezionale lavoro nella
manutenzione dei giovani. Ogni vincitore vince 1.000 dollari e un viaggio a
New York per partecipare alla cerimonia di premiazione. Tra il 1906 e il
1908, fu fotografo freelance per The Survey, una rivista di promozione
di riforme sociali, scattando immagini che dimostrassero la crudelt delle
condizioni di lavoratori bambini. Nel 1908, Hine fotograf operai e
attivit nella zona industriale siderurgica di Pittsburghper un
importante studio sociologico intitolato The Pittsburg Survey Durante la
prima guerra mondiale, document l'opera di assistenza e soccorso della
Croce Rossa in Europa. Negli anni venti e nei primi anni Trenta, Hine
produsse una serie di ritratti di operai in cui veniva enfatizzato il
contributo umano alla societ industriale. Nel 1930, gli fu commissionata
la documentazione del processo di costruzione dell'Empire State Bilding.
Hine fotograf gli operai in precarie condizioni di lavoro e privi di
strumenti di sicurezza. Per ottenere i migliori punti panoramici da cui
scattare, Hine si posizion in una struttura appositamente progettata
circa 1.000 piedi al di sopra della Fifth Avenue. Durante la , lavor Grande
depressionenuovamente per la Croce Rossa, fotografando l'opera di
soccorso nel Sud degli Stati Uniti colpiti dalla siccit, e per il Tennessee
Valley Authority(TVA), documentando la vita nelle montagne del Tennesee
orientale. Lavoro anche come capo fotografo del Works Progress
Administration's (WPA) che studi i cambiamenti nel settore industriale
e gli effetti sull'occupazione. Hine fu anche eletto nel consiglio di facolt
della Ethical Culture Fieldston School .La Biblioteca del Congresso
conserva pi di cinquemila fotografie di Hine, inclusi molti esempi dei suoi
ritratti sul lavoro minorile e sulle attivit assistenziali della Croce Rossa.
U.S.A
Cartina
dell'America

Gli Stati Uniti


d'America
Territorio e clima
Posizione nel mondo: America settentrionale
Confini: Canada e Messico
Superficie:9.372.614 km
Clima:Gli Stati Uniti d'America, con la loro grande dimensione e variet
geografica, comprendono al loro interno la maggior parte dei vari tipi di
clima. Ad est il clima varia da umido continentale nel nord fino a
subtropicale umido a sud. Nella punta meridionale della Florida presente
un clima tropicale, cos come alle Hawaii. Le Grandi Pianure ad ovest sono
generalmente semi-aride. Gran parte delle regioni montane dell'Ovest
sono caratterizzate da un clima alpino. Il clima arido nel Gran Bacino,
desertico nel Sud-Ovest, mediterraneo lungo la costa californiana,
oceanico lungo le costiere di Oregon, Washington e Alaska meridionale. La
maggior parte dell'Alaska rientra per nel clima subartico o polare.
Fenomeni meteorologici estremi non sono rari, con le regioni costiere
lungo il Golfo del Messico soggette al rischio uragani.
Mari
Nome
Oceano Pacifico
Oceano Atlantico
Golfi: Golfo del Messico, Golfo d'Alaska, Golfo del S. Lorenzo
Penisole, isole, arcipelaghi: Penisola di Alaska, Isole Aleutine e S. Lorenzo

Rilievi
A est, parallelamente alla costa atlantica, si trovano gli Appalachi, rilievi
antichi poco elevati. A ovest, invece, le Montagne rocciose, con cime
elevate che si alternano a canyon e depressioni desertiche.
Pianure
La parte centrale del continente occupata da un vasto altopiano e
soprattutto dalle Grandi Pianure, formate dal Mississippi-Missouri e dai
suoi affluenti.

Fiumi
Mississippi 3 778 km Nasce: Itasca Sfocia: Golfo del Messico
Missouri 3 767 km Nasce: Montana Sfocia: Mississippi

Situazione politica attuale


Ordinamento: Repubblica federale presidenziale
Appartenenza a organizzazioni internazionali: ANZUS, APEC, ASDB,
ESCAP, FAO, ICAO, ISO, NATO, Agenzia per l'energia nucleare, OMS,
ONU, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Unctad, UNESCO e Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

Popolazione
Origine etnica: Anglosassone
Lingua: inglese, spagnolo (Nuovo Messico,Porto Rico, California, Texas),
italiano (New Jersey), Francese(Louisiana), Lingue dei Nativi americani
Religione: Le religioni sono molteplici.
Il protestantesimo, suddiviso in molte chiese la pi diffusa, ma c'
anche una discreta parte di cattolici e un numero minore di ebrei,
ortodossi, musulmani e credenti di altre religioni di origine asiatica.
.

Citt
Capitale: Washington
Attivit principali: Turismo e affari finanziari
Monumenti o altri edifici importanti: Casa bianca, Lincoln Memorial,
Reflecting pool
Altre citt
Nome Attivit Monumenti o altri
principali edifici importanti

New York
Attivit finanziarie, Ponte Brooklyn, Statua della
assicurazioni, societ libert, Empire Bilding e
di revisione contabile, Torri gemelle
agenzie immobiliari e
studi legali

Los
Commercio internazionale, Universal Studios, Kodak
industria audiovisivo, Theatre, Walt Disney concert

Angeles
aeronautico, aerospaziale, hall, Hollywood Bowl e Rodeo
agricoltura, turismo, industria Drive
petrolifera e manifatturiera.

Chicago
Commercio, trasporti, attivit The Art institute, Field
finanziarie e industria museum, bookfield zoo e
informatica Sheed acquarium

Miami
Trasporti, turismo, affari e Casa Loma, Brookfield Palace
industria e Ontario science museum

Attivit economiche
Settore Primario:
Gli USA detengono il primato in molte produzioni: mais, soia, carta,
legname, latticini. L'agricoltura e l'allevamento sono completamente
integrati con l'industria. Quest'ultima riceve materie prime e fornisce a
sua volta macchinari, concimi chimici, antiparassitari.

Settore Secondario:
Possiedono imponenti giacimenti minerari, in particolare di carbone, gas,
petrolio, uranio, rame, alluminio, piombo, oro, zolfo, fosfati e potassio.
Il settore secondario oggi fornisce il 20% del prodotto mondiale, che sale
al 40% se si considerano le produzioni estere controllate da multinazionali
statunitensi. Quasi assoluta la supremazia mondiale statunitense nei
settori a tecnologia avanzata come l'elettronico, l'informatico,
l'aerospaziale, il farmaceutico e il biotecnologico.
La presenza di un imponente apparato militare, con sofisticate
attrezzature, esercita un notevole ruolo di stimolo allo sviluppo per tutto
il sistema produttivo nazionale.

Settore Terziario:
Ormai assorbe oltre i della forza lavoro. Gli Stati Uniti controllano il
12% degli scambi commerciali mondiali, nella Borsa di New York si svolge
il 50% degli scambi azionari e quella di Chicago la maggiore Borse di
merci del mondo. Inoltre, il paese dispone di un'enorme rete di trasporti
e di telecomunicazioni.
L'industria culturale, con il cinema di Hollywood, la produzione di cartoni
animati e le TV via satellite, domina il mondo dei mass-media. Infine anche
il turismo, con circa 50 milioni di visitatori stranieri ogni anno,
rappresenta una notevole fonte di reddito.

Usi, costumi, curiosit


La colazione
La colazione (o breakfast) negli States generalmente molto abbondante.
Si mangia di tutto, dalle uova con la pancetta al pollo, succhi di frutta e
muffin.

Il pranzo e la cena
Quello che invece corrisponde al pranzo italiano non esiste. Molto spesso
sostituito da un frugale spuntino consumato al bar all'angolo o
addirittura direttamente al posto di lavoro. Questa usanza ha favorito la
nascita, soprattutto nei centri urbani, di un gran numero catene di locali
indirizzati a fornire pranzi veloci (fast food). McDonald, Subway, Pizza
Hut, Hard Rock Caf sono solo un esempio.
Il vero momento in cui la famiglia americana si ritrova per la cena.
Altra usanza tipica statunitense quella di assumere le bevande ad una
temperatura glaciale. Una bibita, per essere tale, non deve essere fresca,
deve essere gelida. Ed infatti il ghiaccio abbonda. Se desiderate non
avere ghiaccio chiedete semplicemente no ice.
Altra informazione. Molto spesso l'acqua costa pi della Coca Cola.
Notoriamente le abitudini alimentari degli statunitensi non sono delle
migliori. Il numero di obesi decisamente superiore che in Europa. Quello
che va sottolineato che spesso la percentuale di obesi maggiore tra le
persone economicamente pi deboli. I cibi dietetici sono infatti pi
costosi.

La sicurezza
Dopo la tragedia del'11 settembre c' stato uno sforzo governativo
enorme per aumentare la sicurezza globale. Soprattutto nei musei e nelle
attrazioni turistiche ma anche nei negozi e negli alberghi dei centri urbani
(ad esempio New York, Washington e Las Vegas) abituatevi a controlli con
metal detector e a perquisizioni in borse e zaini anche da parte di addetti
privati. Non vi sono alternative. Per entrare dovete farvi perquisire. Gli
americani sembrano aver barattato volentieri parte della loro privacy in
cambio di una maggiore sicurezza.

Le code
Una usanza, estremamente civile, ma che pu sembrare un po' troppo
rigida agli europei ed agli italiani in particolare quella delle code. Per
pagare ad un negozio, all'aeroporto o anche per entrare in un luogo
pubblico non sufficiente mettersi in coda ma si deve rispettare la line.
Si tratta di una linea, solitamente disegnata a terra, che indica dove deve
attendere la coda per non disturbare e per mantenere la privacy di chi
sta, per esempio, pagando alla cassa.

La climatizzazione
Sempre nel suo libro 'Un Italiano in America' Beppe Severgnini scrive:
'L'estate negli Stati Uniti non una questione di calendario, costume o
clima. E' una questione di aria condizionata. Il cambio della stagione
annunciato dal suono del primo climatizzatore.... In quel momento l'estate
ufficialmente entrata negli Stati Uniti'. La descrizione evidentemente
umoristica ma la realt non molto distante. I climatizzatori sono tenuti,
in estate, costantemente in funzione e le temperature sono tenute
costantemente pi basse che in Europa.

Nuovi mezzi per ascoltare la musica


Nel Novecento le sale da concerto, e i teatri d'opera si moltiplicano e
nascono in tutto il mondo prestigiose orchestre sinfoniche e complessi
strumentali.
Con l'avvento e lo sviluppo del cinema, vengono aperte le prime sale
cinematografiche. In questi locali i musicisti accompagnano dal vivo,
spesso son il solo piano forte, le immagini che scorrono sullo schermo. Con
la comparsa del sonoro dei film, che spesso hanno successo anche grazie
alle musiche.
Gi dalla fine dell'Ottocento l'invenzione della registrazione del suono
determina una rivoluzione nel modo di ascoltare la musica: se in passato
per sentire un brano musicale bisognava obbligatoriamente recarsi nei
luoghi dove si eseguiva musica dal vivo, ora le persone possono ascoltare la
musica preferita stando a casa propria.
Nel 1887 Thomas Edison inventa il fonografo.
Il Fonografo un dispositivo meccanico in cui un cilindro (disco) ricoperto
da una sottile lamina di stagno, posto in rotazione mediante una
manovella. La barra a cui attaccata la manovella filettata, quindi il
cilindro oltre a roteare avr una traslazione lungo il suo asse. Affianco
al cilindro vi una tromba acustica con una membrana a punta metallica in
contatto col cilindro. Nella fase di registrazione il suono, incanalato
attraverso la tromba, pone in vibrazione la membrana, e
conseguentemente la punta metallica incide lo stagno, lasciando un solco
(traccia), mentre per riprodurre bisogna far ripercorrere alla punta il
solco ottenuto che metter in vibrazione la membrana e quindi tramite la
tromba che si comporta da amplificatore si ottiene il suono.

Chichester A. Bell e Charles Sumner Tainter negli anni 1881-86


rimpiazzarono il foglio di carta stagnola impiegando un cilindro in cartone
ricoperto di cera. Nuovamente Edison, nel 1888, proporr una versione
"finale" del fonografo dotando la sua creazione di un motore elettrico e
producendo i cilindri dapprima in cera vegetale, poi in gommalacca.

Il grammofono, al contrario del fonografo funzionava a dischi, fu


inventato nel 1887 dal tedesco Emilie Berliner dove fece la sua prima
apparizione nel 1889 in Germania, ma i dischi furono stampati in serie solo
nel 1898 e venivano letti con lo stesso metodo del fonografo. La lettura
avveniva a spirale su un disco di policarbonato di vinile con una velocit di
33 o 78 giri al minuto, con un diametro di16, 12, 10 e 7 pollici (sono
espressi in pollici perch il disco nato in America dove si usa appunto il
pollice come unit di misura).

Nonostante la scarsa qualit sonora, il disco ha un immediato successo.


Al progresso tecnico della registrazione e riproduzione del suono
contribuisce notevolmente la radio, che inizia le sue trasmissioni negli
anni Venti e favorisce l'avvicinamento alla musica delle grandi masse.
La radio l'apparecchio elettronico che permette di trasmettere e/o
ricevere onde radio. In particolare, se in grado solo di trasmettere
chiamato radiotrasmettitore o radiotrasmittente, se in grado solo di
ricevere chiamato radioricevitore o radioricevente (nelle
apparecchiature HiFi si usa solitamente il termine sintonizzatore o
tuner), se in grado sia di ricevere che di trasmettere chiamato
ricetrasmettitore o ricetrasmittente. La nascita della prima stazione
radio risale invece al 1919, per opera di Frank Conrad.
La prima messa in onda della radio negli Stati Uniti serv per l'elezioni
presidenziali statunitensi e si calcola che gli apparecchi sintonizzati
fossero da 500 a 1000. Diversa era invece la situazione in Italia; mentre
in Stati Uniti d'America si scaten la corsa alla radio, in Italia si
discuteva sull'opportunit di diffondere la radio a uso civile, perch fino
ad allora era considerata ancora uno strumento militare. Gi prima della
grande guerra si chiedeva che le radio trasmissioni fossero utilizzate in
ambito pubblico, ma la legge 345 del giugno 1910 considerava la tecnologia
riservata esclusivamente ai militari. Passata la guerra le cose non
cambiarono e neanche con il regime fascista la situazione cambi.
Mussolini era diffidente verso le potenzialit commerciali e
propagandistiche della radio, ma il padre di Galeazzo Ciano, allora ministro
delle poste, promosse lo sviluppo di numerosi progetti per la
radiodiffusione. Finalmente nel 1924 si complet la prima stazione
trasmittente da parte dell'Unione Radiofonica Italiana (URI), una societ
costruita da Guglielmo Marconi; sei anni dopo furono terminate le
emittenti di Milano e Napoli.

Il rapporto tra: Fotografia e Musica


In linea generale limmagine proiettata su uno schermo si potrebbe dire
nasca naturalmente e si sviluppi con il supporto di un commento musicale.
La relazione tra immagine e musica parte dellimmaginario collettivo.
Limmagine proiettata , nella maggior parte dei casi, un filmato su
pellicola o un video digitale, ma spessissimo anche la fotografia finisce su
uno schermo supportata da un commento musicale. Le relazioni tra le due
arti certo non si fermano qui. Lo stesso mondo della musica viene
documentato non solo da normali foto di reporter musicali, ma da
fotografi di scena che in tempi pi remote fanno la loro comparsa nei
teatri dopera per poi trovarsi, dalla seconda met del XX secolo, sui
palchi dei concerti rock e pop.
Esiste poi una vera e propria storia fotografico-musicale delle copertine
dei dischi, oggi molto curate sul piano grafico, ma quasi sempre nate da
una fotografia e un tempo realizzate quasi esclusivamente con immagini
fotografiche.
Non si tratta solo di un fenomeno artistico e culturale o di costume, ma
anche di qualcosa di assolutamente concreto trattandosi di un mercato
fiorente che ha dato e continua a dare lavoro a migliaia di fotografi. E
tuttora un settore da prendere seriamente in considerazione da chi voglia
avviarsi alla professione o comunque diversificarla cercando nuovi
mercati.
Leni Riefenstahl
Helene Bertha Amalia Riefenstahl, Leni genannt wurde am 22 August
1902 in Berlin geboren.
Sie war eine deutsche Fotografin, Regisseurin und Schauspielerin.
Von ihr sind die wunderschnen Fotos der ersten modernen
Olympiade.
Mit einundsiebzig Jahren machte sie das Taucherpatent und
realisierte Unterwasser eine Serie wichtiger und schner
Fotografie-Reporatgen , vor allem fotografierte sie die
Korallenriffe.
Whrend der sechziger Jahre reiste sie durch Afrika wo sie sich
der Fotografie widmete.
Anfangs 2003, mit einhunderteins Jahren heiratete sie ihren
Mitarbeiter Horst Kettner, der vierzig Jahre jnger war; kurze Zeit
spter, am 8 September 2003 starb sie in ihrem Haus in Pocking in
Bayern.
Leni Riefenstahl
Helene Bertha Amalia Riefenstahl detta Leni nata a Berlino il
22 Agosto 1902.
Ha firmato le meravigliose fotografie della prima olimpiade moderna.
A 71 anni, prese il brevetto di diving e realizz una serie di
importanti e bellissimi reportage fotografici subacquei, dedicati in
particolare alle barriere coralline.
Durante gli anni sessanta viaggi in Africa, dove si dedic alla
fotografia. All'inizio del 2003, a centouno anni, spos il suo
collaboratore Horst Kettner, di quarant'anni pi giovane di lei; pochi
mesi dopo, l'8 settembre 2003 mor nella sua casa di Pocking
(Baviera).
The human Body
La The Human Body una mostra fotografica che espone le opere
dell'anatomopatologo tedesco Gunther von Hagens: cadaveri umani
plastificati che illustrano l'anatomia del corpo, elaborati in pose che
riprendono celebri opere d'arte.
Von Hagens ha inventato la tecnica della "plastinazione", che permette di
conservare i corpi umani attraverso la sostituzione
dei liquidi organici con polimeri di silicone,
rendendoli rigidi e inodori.
Si tratta di una collezione unica al mondo per
antichit e vastit fondata con lo scopo di
insegnare l'anatomia tridimensionalmente senza
bisogno di ricorrere sempre a nuovi cadaveri.
Statue e modellini,tutti in cera e incredibilmente verosimili, realizzati
tra il 1771 e la seconda met del XIX secolo ammontano a circa 1400. Per
la conservazione le cere richiedono una temperatura costante attorno ai
diciotto gradi. Particolarmente suggestive sono le figure intere, tra le
quali lo Spellato, un corpo disteso con i muscoli e i vasi sanguigni visibili,
fino ai capillari, realizzati facendo scivolare la cera con fili di seta.
Come modelli furono usati dei cadaveri dell'Arciospedale di Santa Maria
Nuova, dai quali si facevano dei modelli in argilla per fare i calchi in gesso
nei quali veniva poi colato il miscuglio di cere, resine e coloranti. Alcuni di
questi modelli sono cos verosimili che, a nostro parere, superano in
verosimiglianza perfino i corpi esposti con le moderne tecniche di
plastinazione.
Il sistema muscolare
Mentre nel corpo umano le ossa e le articolazioni rappresentano la parte
passiva del movimento, il sistema muscolare ne costituisce la parte
attiva, grazie alle caratteristiche delle cellule di cui composto il tessuto
muscolare. Il sistema muscolare costituito dai muscoli che, con la loro
contrazione ed estensione, forniscono la forza propulsiva per il
movimento delle ossa. Muscoli e ossa sono collegati dai tendini, cordoni
bianchi molto resistenti, costituiti da tessuto fibroso non elastico. I
muscoli danno forma e movimento al nostro corpo e formano il 50% del
peso corporeo. Nel nostro corpo ve ne sono pi di 600.
Forma e struttura dei muscoli
In base al tessuto muscolare che li costituisce, i muscoli possono essere
di tre tipi.
I muscoli striati o scheletrici
Sono costituiti da cellule allungate, dette fibre, che presentano striature
trasversali.
Sono per lo pi uniti alle ossa e alla pelle attraverso i tendini. Questi
muscoli sono i veri responsabili del movimento e sono chiamati volontari
perch si muovono a comando, governati dal sistema nervoso centrale e
periferico.
I muscoli lisci
Sono costituiti da cellule dette fibre lisce.
Sono sotto il controllo del sistema nervoso vegetativo e quindi la loro
contrazione avviene indipendentemente dalla nostra volont e per questo
sono detti muscoli involontari.
Il muscolo cardiaco
un muscolo del tutto speciale perch, pur essendo costituito da tessuto
muscolare striato, un muscolo involontario

I muscoli sono composti da un certo numero di cellule dette fibre


muscolari, riunite in fasci. La fibra costituita da una membrana esterna
(il sarcolemma) che racchiude molte fibre pi piccole (le miofibrille)
immerse in un liquido citoplastico (il sarcoplasma).
Le miofibrille sono formate da due tipi di filamenti proteici disposti in
modo alterno: la miosina e l'actina.
Come funziona il muscolo
Al momento della contrazione, i filamenti a elica di actina scorrono e si
agganciano alle teste delle molecole di miosina, producendo un
accorciamento del muscolo che esercita un avvicinamento dell'osso a cui
collegato. Quando cessa lo stimolo nervoso che ha determinato la
contrazione, i filamenti scorrono in senso inverso e la fibra muscolare si
allunga.
Muscoli agonisti e antagonisti
Il movimento provocato da uno o pi muscoli detti agonisti che fanno
compiere un determinato movimento a una parte del corpo, ma allo stesso
tempo c' un altro muscolo incaricato dell'azione contraria chiamato
antagonista.
Il contrarsi dell'uno e lo stirarsi dell'altro provoca il movimento delle
ossa a livello delle articolazioni.
Gli organi di senso
Il nostro corpo riceve continuamente stimoli dal mondo che ci circonda.
Alcuni stimoli sono tradotti in sensazioni grazie a cellule nervose
specializzate chiamate recettori, che si trovano nel capo e sulla pelle, a
contatto diretto (o quasi) con l'ambiente esterno.
I ricettori trasformano gli stimoli esterni in impulsi elettrici e li inviano,
attraverso i nervi, al sistema nervoso centrale.
Il cervello confronta queste informazioni con quelle che ha memorizzato
in occasione di esperienze precedenti.
In questo modo riconosce lo stimolo, lo integra con le altre informazioni in
arrivo ed elabora la risposta, che sar poi messa in atto da organi come i
muscoli effettori, che ci permettono di eseguire le azioni.
I recettori sono organizzati in strutture molto complesse, gli organi di
senso.

L'occhio e la vista
I nostri occhi captano i segnali luminosi e sono organi molto delicati.
Perci sono alloggiati nelle cavit orbitali e sono protetti dalle
sopracciglia, che bloccano le gocce di sudore della fronte, dalle ciglia, che
intercettano la polvere, e dalle palpebre, che schermano dalla luce troppo
intensa e da corpi estranei.
Inoltre le palpebre, muovendosi in su e in gi, distribuiscono su tutto
l'occhio le lacrime. Questo liquido prodotto dalle ghiandole lacrimali
contiene una sostanza antibatterica che lubrifica l'occhio, mantenendolo
sempre pulito e umido.
Come fatto l'occhio?
L'occhio un globo formato da tre membrane sovrapposte, che lo
rivestono completamente: la sclerotica all'esterno, poi la coroide e
all'interno la retina.
La sclerotica la membrana opaca che forma al parte bianca degli occhi.
La cornea la sua parte anteriore, che trasparente per far entrare la
luce.
La coroide la membrana intermedia, ricca di vasi sanguigni, che nutre le
altre due membrane.
L'iride un anello muscolare colorato con al centro un foro, la pupilla.
Tra la cornea e l'iride c' un liquido chiamato umore acqueo.
Dietro l'iride e la pupilla c' il cristallino, un tessuto trasparente ed
elastico a forma di lente biconvessa.
Tra cristallino e retina c' un liquido chiamato umor vitreo.

Come funziona l'occhio?


Il funzionamento dell'occhio simile a quello della macchina fotografica.
1)la cornea e l'umore acqueo formano un sistema di lenti convergenti
paragonabile all'obbiettivo di una macchina fotografica.

2)l'iride il diaframma che regola la quantit di luce che, attraverso la


pupilla, entra nella <<camera oscura>> costituita da sclerotica e coroide.

3)Il cristallino la lente responsabile della messa a fuoco: grazie ad


alcuni muscoli pu variare rapidamente la propria curvatura, cos che
l'immagine si formi sulla retina.

4)Le cellule della retina sono i sensori che registrano la luce in arrivo,
come la pellicola oppure il sensore elettronico.
La retina tappezzata da milioni di cellule nervose chiamate coni e
bastoncelli, che trasformano gli stimoli luminosi in impulsi elettrici.
Dalla parte posteriore dell'occhio parte il nervo ottico, che trasmette gli
impulsi al cervello.
I coni sono molto numerosi della fovea, la zona della retina opposta alla
pupilla, e sono di tre tipi: sensibili al verde, sensibili al rosso e sensibili al
blu. Questi ricettori ci permettono di distinguere i colori quando la luce
intensa.
I bastoncelli, che sono pi numerosi e distribuiti su tutta la retina, ci
permettono di vedere quando la luce debole, per esempio la sera al
crepuscolo.
Essi per non distinguono i colori.

I difetti della vista


Come la macchina fotografica, anche l'occhio riceve un'immagine
capovolta e rimpicciolita dell'oggetto osservato.
L'immagine nitida soltanto se si forma sulla retina. Quando ci non
accade si ha un difetto visivo, che si pu correggere con le lenti degli
occhiali.
L'occhio e il cervello
Quando la luce stimola i coni e i bastoncelli della retina, le informazioni
raccolte dall'occhio sono trasmesse tramite il nervo ottico al cervello,
sotto forma di impulsi elettrici. Il cervello poi riconosce l'oggetto
osservato confrontando le informazioni in arrivo dal nervo ottico con
quelle gi contenute nella memoria: dunque ci che vediamo pu essere
influenzato dalle nostre esperienze passate.
La visione stereoscopica
I nostri due occhi sono separati da una distanza di alcuni centimetri,
perci vedono gli oggetti da angolazioni leggermente diverse.
Ciascun nervo ottico invia alcune fibre all'emisfero cerebrale dell'altro
occhio: il cervello riceve cos due immagini leggermente diverse tra loro,
che elabora producendo un'unica immagine in rilievo.
Grazie a questa visione binoculare o stereoscopica riusciamo ad avere la
percezione dello spazio tridimensionale e della profondit, e in particolare
possiamo capire a quale distanza si trovano gli oggetti che vediamo.

La persistenza delle immagini


Ogni immagine che percepiamo rimane <<impressa>> nella retina dei nostri
occhi per circa un decimo di secondo.
Perci se vediamo pi immagini a intervalli di tempo molto brevi, minori di
0,1 secondi, allora nel nostro cervello ciascuna immagine si sovrappone alla
precedente.
Questo fenomeno di persistenza delle immagini sulla retina quello che
al cinema ci d l'impressione che le immagini siano in movimento, anche se
in realt viene proiettata una sequenza di fotogrammi che sono immagini
ferme.

L'orecchio e l'udito
L'organo dell'udito con cui percepiamo le onde sonore formato da
tre parti: l'orecchio esterno, quello medio e quello interno.

L'orecchio esterno formato dal padiglione auricolare, una piega


della pelle con solchi e rilievi, sostenuta da una struttura di
cartilagine.
Il padiglione auricolare raccoglie i suoni e li convoglia tramite il
condotto uditivo a una membrana elastica, il timpano, che si mette a
risuonare, cio a vibrare alla stessa frequenza delle onde sonore.
La faccia interna del timpano l'inizio dell'orecchio medio,
costituito da una cavit scavata nell'osso temporale e a contatto con
la faringe attraverso la tromba di Eustachio.
Il timpano a contatto con tre ossicini che trasmettono le
vibrazioni: per la loro forma si chiamano martello, incudine e staffa.
Quest'ultima in comunicazione con un'apertura, la finestra ovale.
Qui inizia l'orecchio interno, formato dai canali semicircolari,
responsabili del senso dell'equilibrio, e della chiocciola, che un tubo
avvolto a spirale, pieno di un liquido chiamato endolinfa e tappezzato
di cellule cigliate, che sono i recettori acustici.
Come funziona l'orecchio?
Le onde sonore raccolte dal padiglione auricolare si incanalano nel
condotto uditivo e raggiungono il timpano, facendolo vibrare come la
pelle di un tamburo.
Le vibrazioni sono trasmesse prima alla catena degli ossicini, poi alla
finestra ovale, infine all'endolinfa della chiocciola: questo liquido cos
si mette a oscillare, proprio come accade all'acqua in un bicchiere se
lo percuoti con un dito.
Nella chiocciola le oscillazioni dell'endolinfa stimolano la ciglia dei
ricettori acustici, che le trasformano in impulsi elettrici.
Il nervo acustico poi trasmette gli impulsi all'area uditiva del
cervello, che li identifica.
Dunque il nostro orecchio raccoglie e amplifica i suoni, li amplifica e
li converte in segnali nervosi. Il cervello poi li interpreta e d loro
significato, in base alle esperienze memorizzate in passato. Perci
riusciamo a riconoscere gli oggetti anche soltanto i base al rumore
che producono.

Il gusto e l'olfatto
Il gusto e l'olfatto sono <<sensi chimici>>: i loro recettori funzionano
come minuscoli laboratori capaci di analizzare le molecole delle
sostanze con cui vengono a contatto.

I ricettori della lingua


Il gusto affidato a recettori presenti nelle papille gustative, che
sono piccoli rilievi sulla superficie della lingua.
Nelle papille le cellule nervose sono disposte come gli spicchi di
un'arancia intorno a una piccola apertura centrale.
Quando in questa apertura entrano le molecole dei cibi disciolte nella
saliva, i recettori sono stimolati e inviano impulsi elettrici al cervello
il nervo glosso-faringeo.

I ricettori del naso


Il senso dell'olfatto funziona grazie a recettori che sono posizionati
sulla parte superiore mucosa nasale. Questi recettori olfattivi sono
cellule cigliate di forma allungata, ricoperte di muco.
Una sostanza <<ha odore>> perch dalla sua superficie si staccano
molecole che diffondono nell'aria che respiriamo. Queste molecole,
sciogliendosi nel muco.
Una sostanza <<ha odore>> perch dalla sua superficie si staccano
molecole, sciogliendosi nel muco del naso, raggiungono e stimolano le
ciglia dei ricettori olfattivi, che attraverso il nervo olfattivo
inviano impulsi elettrici all'area del cervello responsabile del senso
dell'olfatto.
Se nel naso c' troppo muco, le molecole che trasportano gli odori
non riescono a raggiungere le cellule olfattive: ecco perch quando
siamo raffreddati non non sentiamo gli odori.

Olfatto e gusto lavorano insieme


Ma in realt le sensazioni olfattive e quelle gustative sono
intimamente legate tra loro, e quando il naso funziona male abbiamo
difficolt anche a percepire i sapori.
Infatti la cavit nasale collegata alla faringe e quindi alla bocca:
quando mastichi il cibo, perci, alcune molecole odorose attraverso la
faringe raggiungono le cellule olfattive del naso.
In questo modo le informazioni olfattive si aggiungono a quelle che il
cervello riceve dai recettori del gusto: il risultato che, senza
rendercene conto, chiamiamo <<sapore>> una percezione che in buona
parte dovuta all'odore.

La pelle e il tatto
I ricettori della pelle ci permettono di riconoscere la forma e la
consistenza degli oggetti, e anche di percepire stimoli termici ( caldo
e freddo) e di dolore.
I ricettori del tatto sono di due tipi. Quelli pi vicini alla superficie
della pelle reagiscono al minimo contatto con gli oggetti. Gli altri
recettori, che si trovano in profondit, sono sensibili a pressioni pi
intense.
Le informazioni provenienti dai ricettori tattili raggiungono il
cervello, dove sono elaborate e confrontate con le esperienze che
abbiamo memorizzato in passato.
Per questa ragione il tatto ci permette di riconoscere gli oggetti
anche al buio.

Le festivit religiose
INDUISMO: HOLI, una festa molto allegra e colorata, che ha
luogo a febbraio-marzo ( una sorta di festa della primavera).
Durante questa festa i giovani sogliono saltare dentro e fuori a
fuochi accesi e le persone si lanciano acqua e polveri colorate. la
festa cara alla casta dei servi.
BUDDISMO: FESTA DEL CAPODANNO, cade nel mese di aprile e
comprende la festa dell'acqua. In questa festa si offrono recipienti
di acqua fresca agli anziani che contraccambiano con una
benedizione; viene anche gettata acqua sui passanti come simbolo di
purificazione dal male che si commesso durante l'anno.

EBRAISMO: PASQUA (PESAH) una festivit ebraica che dura


otto giorni e che ricorda l'esodo e la liberazione del popolo israelita
dall'Egitto; la Pasqua cristiana pur con nuovi significati cristologici
trae origine da questa festivit.
La tavola, durante la festa, ricca di cibi simbolici.
In questo periodo sono banditi i cibi fermentati e per questo si
mangia il pane azzimo,
non lievitato per la fretta di partire;
le erbe amare che ricordano la sofferenza del popolo ebraico;
l' agnello arrostito intero, (il cui sangue aveva salvato i primogeniti
israeliti dall'angelo della morte);
le erbe rosse e la lattuga;
un uovo che simboleggia il lutto per la distruzione del tempio di
Gerusalemme;
un gambo di sedano che rappresenta la primavera e il rinnovamento;
la salsa haroseth che rappresenta la malta usata dagli ebrei per le
costruzioni delle citt quando erano schiavi in Egitto.

ISLAMISMO: RAMADAN,Il digiuno durante tale mese costituisce


il quarto dei Cinque pilastri dell'islam. Nel corso del mese di
Ramadan infatti i musulmani praticanti devono astenersi dall'alba al
tramonto dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attivit
sessuali.

CRISTIANESMO: NATALE, il 25 dicembre viene festeggiato il


Natale, che celebra l'incarnazione di Cristo.
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