Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1. La negazione, la congiunzione
Complementi di logica
e la disgiunzione
La negazione
Data una proposizione, si può costruire la sua negazione facendo precedere il
connettivo «non» al predicato verbale. Consideriamo la proposizione:
«oggi c’è il Sole»
La sua negazione è:
«oggi non c’è il Sole»
Indicata la proposizione «oggi c’è il Sole» con la lettera p, la sua negazione si indi- Altre notazioni
ca con il simbolo In alcuni testi, per indicare
p (da leggere «non p»). la negazione di una
proposizione p, oltre al
Il connettivo «non» produce una nuova proposizione il cui valore di verità è simbolo p si trovano anche
i simboli « p» e «: p».
cambiato rispetto alla proposizione iniziale a cui è stato applicato: se la proposi-
zione p è vera, p è falsa e viceversa.
Possiamo allora esprimere nella tabella qui a fianco, detta tavola di verità, il va- p p
lore di verità della proposizione p in funzione del valore di verità di p. V F
ESEMPI F V
«5 þ 2 ¼ 7» «5 þ 2 6¼ 7» p è falsa
«ogni numero primo è dispari» «non è vero che ogni numero p è vera
primo è dispari» (2 è pari e
ovvero primo)
«esiste almeno un numero
primo che è pari»
La congiunzione
Due proposizioni possono essere legate tra loro dalla congiunzione «e» che, in lo-
gica matematica, viene indicata con il simbolo «^». Questo modo di legare due
proposizioni viene chiamato congiunzione.
Per esempio, se p è la proposizione «Paolo ha preso 5 in Matematica» e q è la pro-
posizione «Paolo ha preso 7 in Italiano», possiamo formare la nuova proposizione
«Paolo ha preso 5 in Matematica e 7 in Italiano»
che si indica con il simbolo p ^ q e si legge «p e q». p q p^q
Supponiamo ora che Paolo torni a casa da scuola e dica «Ho preso 5 in Matematica
V V V
e 7 in Italiano». È evidente che Paolo ha detto la verità solo se entrambe le proposi-
V F F
zioni «Paolo ha preso 5 in Matematica» e «Paolo ha preso 7 in Italiano» sono vere.
F V F
Più in generale: la proposizione p ^ q risulta vera quando sono vere entrambe le
proposizioni p e q, risulta falsa negli altri casi. F F F
1/34
La tavola di verità che rappresenta il valore di verità della proposizione p ^ q, in
Complementi di logica
funzione dei valori di verità di p e q, è quindi quella qui a fianco.
ESEMPI
Date le proposizioni p: «Milano è in Italia» e q: «Milano è in Europa», esprimiamo
a parole le proposizioni p ^ q e p ^ q e individuiamone il valore di verità.
La disgiunzione
Due proposizioni possono essere legate dalla congiunzione «o», o dalla congiun-
zione «oppure», che, in logica matematica, vengono indicate con il simbolo «_»:
questo modo di legare due proposizioni viene chiamato disgiunzione.
Per esempio, se p è la proposizione «Paolo gioca a tennis» e q è la proposizione
«Paolo gioca a calcio», possiamo formare la nuova proposizione
«Paolo gioca a tennis o a calcio»
che indichiamo con il simbolo p _ q e leggiamo «p o q».
Occorre però chiarire l’esatto significato da dare al connettivo «o». Infatti, in ita-
liano, la congiunzione «o» viene utilizzata in due modi diversi:
in senso esclusivo (corrispondente al latino aut), come nella frase «mi iscriverò
al liceo classico o al liceo scientifico»: in questo caso, delle due possibilità se ne
può verificare una sola (non è possibile iscriversi, contemporaneamente, al li-
2/34
Riassumiamo nella seguente tabella le proprietà dei connettivi «non», «e», «o»
Complementi di logica
che abbiamo esaminato in questo paragrafo.
Prova tu
2. Le tavole di verità
e l’equivalenza di proposizioni
V VVV
r
V VVF
F
q
V VFV
V F
r
F VFF
p
V FVV
r
F V
F FVF
q
V FFV
F
r
F FFF
4/34
Complementi di logica
ESEMPIO
Costruiamo la tavola di verità della proposizione ðp ^ qÞ _ r .
3 Primo passo Costruiamo anzitutto tre colonne, in cui poniamo tutti i possi-
bili valori di verità di p, q ed r (rappresentati nel diagramma ad albero alla pa-
gina precedente).
p q r
V V V
V V F
V F V
V F F
F V V
F V F
F F V
F F F
3 Secondo passo Costruiamo una quarta colonna (in azzurro nella tabella qui
sotto) dove, in ogni riga, poniamo il valore di verità di p ^ q in corrispondenza
dei valori di verità di p e q di quella riga.
p q r p^q
V V V V
V V F V
V F V F Su questa riga, per esempio,
V F F F poniamo il valore V, poiché se p
F V V F è vera (V) e q è vera (V), anche
la proposizione p ^ q è vera.
F V F F
3 Terzo passo Costruiamo infine un’ultima colonna (in rosso nella tabella qui
sotto) dove, per ogni riga, poniamo il valore di verità di ðp ^ qÞ _ r corrispon-
dente ai valori di verità di p ^ q e di r su quella riga.
p q r p^q ðp ^ qÞ _ r
V V V V V
V V F V V
V F V F V
Su questa riga, per esempio,
V F F F F poniamo il valore V, poiché se p ^ q
F V V F V è vera (V) ed r è falsa (F), allora la
proposizione ðp ^ qÞ _ r è vera.
F V F F F
F F V F V
F F F F F
5/34
Complementi di logica
ESEMPIO
Dimostriamo che le proposizioni p ^ q e p _ q sono logicamente equivalenti.
Leggi di De Morgan
Nell’esempio precedente abbiamo dimostrato l’equivalenza logica: Dalla storia
COLLEGHIAMO I CONCETTI
I connettivi e le operazioni fra insiemi
3Prova a pensare che le lettere indicate nelle precedenti uguaglianze rappresen-
tino insiemi (invece che proposizioni) e sostituisci i simboli _ ed ^, rispettiva-
mente, con i simboli [ e \ (di unione e intersezione insiemistica), dando al so-
prassegno il significato di complementazione insiemistica (invece che quello
di negazione). Ti accorgerai che c’è perfetta corrispondenza tra le proprietà dei
connettivi e quelle delle operazioni fra insiemi; per esempio, alle proprietà di
idempotenza della congiunzione e della disgiunzione corrispondono le pro-
prietà di idempotenza dell’intersezione e dell’unione:
P\P ¼P e P[P ¼P
b. p _ q, p^q
c. ðp ^ qÞ _ r, ðp _ qÞ ^ r [a. e b.]
La logica e i circuiti
Pensa alla luce interna dell’abitacolo di un’automobile a due porte: a meno che tu non
l’abbia accesa appositamente, la luce si attiva se una delle due porte è aperta, o se lo so- Porta 1 Porta 2 Luce
no entrambe, mentre resta spenta in caso contrario. aperta aperta accesa
La tabella qui a fianco riassume tutte le possibilità. aperta chiusa accesa
Se ora provi a sostituire in tabella le parole «aperta» e «accesa» con «vero» e le parole
chiusa aperta accesa
«chiusa» e «spenta» con «falso», ti accorgerai che la tabella presenta la stessa struttura
della tavola di verità del connettivo «o». Questo semplice esempio suggerisce che c’è chiusa chiusa spenta
8/34
Complementi di logica
Porta logica Simbolo Tavola di entrata-uscita
OR p Ingressi Uscita
q
p q OR
1 1 1
1 0 1
0 1 1
0 0 0
La porta NOT produce in uscita un segnale di tipo opposto a quello in entrata: il segnale
in uscita è del tipo 1 se il segnale in entrata è 0, mentre è del tipo 0 se il segnale in entrata
è del tipo 1.
La porta AND invece produce in uscita il segnale 1 solo se entrambi i fili in entrata porta-
Ingressi Uscita
p q p AND q NOT (p AND q)
1 1 1 0
AND NOT
p 1 0 0 1
q 0 1 0 1
Figura 1
9/34
Complementi di logica
Il modello del calcolo delle proposizioni trova quindi pieno parallelismo nella teoria
delle reti logiche. Per esempio, abbiamo visto che la proposizione composta p ^ q è lo- NOT
gicamente equivalente a p _ q. Ciò porta come conseguenza che la rete logica disegna- p
ta in fig. 2, corrispondente alla proposizione p _ q, agisce allo stesso modo della rete OR
in fig. 1.
L’applicazione dell’algebra delle proposizioni, chiamata algebra di Boole, all’analisi
NOT
dei circuiti fu suggerita dal matematico statunitense Claude Elwood Shannon (1916-
2001) in un articolo del 1938. Dalla pubblicazione dell’articolo di Shannon, l’algebra di q
Boole è diventata essenziale per la progettazione dei circuiti, allo scopo di risparmiare
componenti elettronici: un circuito viene prima tradotto nella proposizione corrispon- Figura 2
dente; la proposizione viene semplificata (cioè se ne cerca una logicamente equivalen-
te, più semplice possibile); infine si costruisce il circuito corrispondente alla proposizio-
ne semplificata (il quale agirà come il circuito originario, ma avrà il vantaggio di poter
essere costruito con un minor numero di componenti).
3. L’implicazione
Il connettivo «se ... allora»
Due proposizioni possono essere legate dalla locuzione «se ... allora», che si indi-
ca con il simbolo ). Consideriamo la frase «se arrivo tardi alla stazione, allora
perdo il treno»: essa è formata legando tra loro le due proposizioni p: «arrivo tardi
alla stazione» e q: «perdo il treno», mediante il connettivo «se ... allora». Possia-
mo esprimere la frase nella forma simbolica:
p)q
La composizione di due proposizioni p e q mediante il connettivo «se ... allora»
viene chiamata implicazione; la proposizione p si chiama anche premessa del-
Complementi di logica
falso: se p è vera e q è falsa.
È proprio questo il principio secondo cui in logica matematica si assegna il valore
di verità a una implicazione:
p q p)q
Se la premessa p è falsa (F), la proposizione
V V V p ) q è vera (V), sia quando la conseguenza
V F F q è vera, sia quando è falsa. Questo fatto era
già noto ai logici medioevali che scrivevano
F V V appunto: «Ex falso quodlibet sequitor», cioè
F F V «dal falso discende qualunque cosa».
ESEMPI
Date le proposizioni p: «Milano è una città italiana» e q: «Milano è una città euro-
pea», esprimiamo a parole le proposizioni p ) q, p ) q, p ) q e determiniamone
il valore di verità.
Complementi di logica
«se sei milanese allora sei italiano»
«dall’essere milanesi segue l’essere italiani»
«essere milanesi è condizione sufficiente per essere italiani»
«essere italiani è condizione necessaria per essere milanesi»
In matematica sono frequenti le proposizioni del tipo p ) q che utilizzano le
espressioni «condizione necessaria» e «condizione sufficiente», per cui è bene ri-
fletterci un po’ per evitare di commettere errori.
Soffermiamoci sull’esempio appena presentato della proposizione «essere mila-
nesi implica essere italiani».
Se è vera la proprietà di «essere milanesi», è certamente vera anche la proprietà di
«essere italiani», dal momento che l’insieme dei milanesi è un sottoinsieme del- italiani
l’insieme degli italiani (fig. 3): «essere milanesi» è quindi una condizione suffi-
ciente per «essere italiani». Non è vero invece che «essere milanesi» è una condi- milanesi
zione necessaria per «essere italiani», poiché ci sono italiani che non sono mila-
nesi. Figura 3
La proprietà di «essere italiani», invece, è una condizione necessaria per «essere
milanesi»: infatti non esistono milanesi che non siano italiani (escludendo ov-
viamente gli stranieri che vivono a Milano!).
ESEMPIO
Riscriviamo le seguenti proposizioni utilizzando le espressioni «condizione neces-
saria» e «condizione sufficiente»:
a. «totalizzare un punteggio di 80 punti al test implica avere superato l’esame»;
b. «se un triangolo è equilatero allora è isoscele».
b. «Condizione sufficiente perché un triangolo sia isoscele è che esso sia equi-
latero»
oppure:
«il fatto che un triangolo sia isoscele è condizione necessaria perché sia equi-
latero»
La negazione di un’implicazione
Confrontando le tavole di verità di p ) q e di p _ q (riportate qui sotto), si vede
che p ) q è logicamente equivalente a p _ q.
Utilizzando questa equivalenza logica, è possibile ri- p q p p_q
cavare una proposizione che equivale alla negazione V V F V
della proposizione p ) q. V F F F
p)q ¼ negazione di p ) q F V V V
F F V V
¼ p_q ¼ p)q¼p_q
ESEMPIO
Data la proposizione: «Se 111 è un numero primo, allora non è divisibile per 11»,
determiniamo la sua inversa, la sua contronominale e la sua contraria.
Prova tu
3. Scrivi la negazione della proposizione: «se domani c’è il Sole, vengo con te al mare».
4. Costruisci e confronta le tavole di verità delle proposizioni p ) q, q ) p, p ) q e
q ) p. Verifica che q ) p non è equivalente a p ) q, mentre p ) q equivale a q ) p e
q ) p equivale a p ) q. ESERCIZI a p. 27
13/34
4. La doppia implicazione
Complementi di logica
Il connettivo «se e solo se»
Consideriamo la proposizione
«se un triangolo è equilatero allora è isoscele»
La sua inversa è:
«se un triangolo è isoscele allora è equilatero»
Notiamo che, in questo caso, mentre la proposizione p ) q è vera (perché tutti i
triangoli equilateri sono isosceli), la proposizione inversa è falsa (perché esistono
triangoli isosceli che non sono equilateri).
In alcuni casi, tuttavia, può capitare che siano vere sia la proposizione p ) q sia
la sua inversa.
Per esempio, è vera la proposizione
«se un triangolo è equilatero allora ha i tre angoli congruenti»
ed è vera anche la proposizione inversa:
«se un triangolo ha i tre angoli congruenti allora è equilatero»
In casi come questi si riassumono le due proposizioni p ) q e q ) p dicendo
che «p si verifica se e solo se si verifica q»; in riferimento all’esempio precedente
si dirà:
«un triangolo è equilatero se e solo se ha i tre angoli congruenti»
Il connettivo «se e solo se» è indicato con il simbolo «,» e il modo di comporre
due proposizioni tramite tale connettivo viene chiamato doppia implicazione.
In base a quanto abbiamo detto:
p q p ) q q ) p ðp ) qÞ ^ ðq ) pÞ
V V V V V
V F F V F
F V V F F
F F V V V
p q p,q
V V V
V F F
F V F
F F V
Prova tu
1. Data la proposizione «se supero l’esame, ti invito a cena», scrivi la sua inversa.
2. Date le proposizioni p: «Venere è un pianeta» e q: «l’Acquario non è una costellazio-
ne», esprimi a parole le proposizioni p , q e p , q e determina il loro valore di verità.
3. Poni una crocetta in corrispondenza delle proposizioni che sono equivalenti a: «se
decido di non venire al cinema, ti avverto».
a. «Se non ti avverto, vengo al cinema.»
b. «Se vengo al cinema, non ti avverto.»
c. «Vengo al cinema o ti avverto.»
d. «Vengo al cinema se e solo se non ti avverto.» ESERCIZI a p. 29
ESEMPI
Stabiliamo se le proposizioni p _ q, p _ p, p ^ p sono tautologie o contraddizioni.
Costruiamo le tavole di verità delle tre proposizioni.
Tutti conveniamo che l’enunciato [C] è stato dedotto correttamente dagli enun-
ciati [A] e [B].
Ciò che caratterizza la correttezza di un certo schema di ragionamento è l’indi-
pendenza dai valori di verità delle proposizioni che lo compongono. Per esem-
pio, dalle premesse: «Socrate è un uomo» e «se Socrate è un uomo, è immortale»
potremmo, seguendo uno schema di ragionamento analogo al precedente, de-
durre che «Socrate è immortale»: la deduzione è corretta, anche se il risultato della
deduzione è chiaramente falso (perché era falsa una delle premesse).
In generale: una regola di deduzione si dice valida se porta a una deduzione corret-
ta indipendentemente dai valori di verità delle proposizioni coinvolte nel ragio-
namento.
Nella tabella seguente presentiamo alcuni esempi di applicazione di tre regole di de-
duzione valide che utilizziamo abitualmente, fornendo in parallelo le formalizza-
zioni di tali ragionamenti: in logica si danno a queste tre regole nomi particolari: re-
gola del modus ponens, regola del modus tollens e legge del sillogismo ipotetico.
16/34
Complementi di logica
Regola Esempio Formalizzazione Schema del ragionamento
in simboli
PREMESSE PREMESSE
«Socrate è un uomo» p
«se Socrate è un uomo
Modus
allora Socrate p)q
ponens
è mortale» p
p)q
CONCLUSIONE CONCLUSIONE q
«Socrate è mortale» q
PREMESSE PREMESSE
«se Socrate è un uomo
allora Socrate p)q
Modus è mortale»
tollens
«Socrate è immortale» q p)q
q
CONCLUSIONE CONCLUSIONE
p
«Socrate non è un uomo» p
PREMESSE PREMESSE
«se Mario vince la
partita allora esce p)q
Legge del con noi stasera»
sillogismo
«se Mario esce con
ipotetico
noi stasera allora q)r
ti telefono» p)q
q)r
CONCLUSIONE CONCLUSIONE
p)r
ðP1 ^ P2 ^ ::::: ^ Pn Þ ) Q
è una tautologia.
Le regole di deduzione, dunque, si fondano sulle tautologie.
Per esempio, si potrebbe provare la validità delle regole di deduzione presentate
nella tabella precedente dimostrando che le seguenti proposizioni sono tautolo-
gie (lasciamo a te la verifica per esercizio):
A volte, soprattutto se un ragionamento è piuttosto articolato, può non essere Modi di dire
immediato capire se è corretto. Per provare la validità di un ragionamento si In alcuni testi, la legge del
può cercare di fare vedere che esso si basa sull’applicazione delle regole di dedu- sillogismo ipotetico è
zione note (modus ponens, modus tollens, legge del sillogismo ipotetico); per chiamata «regola della
catena».
fare vedere, invece, che un ragionamento non è corretto, può essere utile rifarsi
al modello insiemistico. Osserva i seguenti esempi.
17/34
Complementi di logica
Esempio di deduzione valida Esempio di deduzione non valida
Premesse Premesse
1. «se il ladro non aveva un complice, allora il ladro è un 1. «se una persona fa parte di una squadra di calcio, allora
uomo» si allena tutti i giorni»
2. «se il ladro è un uomo, allora è di alta statura» 2. «Paolo si allena tutti i giorni»
3. «se il ladro è entrato dalla finestra, allora non è di alta
statura» Conclusione
4. «da un sopralluogo si è potuto dedurre che il ladro è «Paolo fa parte di una squadra di calcio»
entrato dalla finestra»
Sia P l’insieme delle persone che fanno parte di una
Conclusione squadra di calcio e Q l’insieme delle persone che si
«il ladro aveva un complice» allenano tutti i giorni.
In base alla premessa 1, ogni persona che fa parte di una
La deduzione è corretta, infatti: squadra di calcio si allena tutti i giorni, quindi P Q; in
a. dalle premesse 1 e 2, per la legge del sillogismo ipotetico, base alla premessa 2, Paolo appartiene all’insieme Q.
si deduce che: Tuttavia, come indicato nella figura qui sotto, Paolo
«se il ladro non aveva un complice, allora è di alta potrebbe appartenere all’insieme Q P, cioè all’insieme
statura» delle persone che si allenano tutti i giorni, ma non fanno
b. dalle premesse 3 e 4, per la legge del modus ponens, si parte di alcuna squadra di calcio. Pertanto la deduzione
deduce che: non è valida.
«il ladro non è di alta statura»
c. dalle due deduzioni:
persone che si persone che fanno parte
«se il ladro non aveva un complice, allora è di alta allenano tutti i giorni di una squadra di calcio
statura»
«il ladro non è di alta statura» Q
per la legge del modus tollens, si deduce che:
«il ladro aveva un complice» Paolo
P
1. Dalle premesse «non vado al lavoro in auto», «se piove, vado al lavoro in auto», si de-
duce che «non piove». È corretto?
Sı̀, in base alla legge del ............................................................ No
2. Dalle premesse «se piove, il cielo è nuvoloso», «oggi non piove», si deduce che «oggi
il cielo non è nuvoloso». È corretto?
Sı̀, in base alla legge del ............................................................ No ESERCIZI a p. 31
6. Problemi di logica
Concludiamo questo approfondimento proponendo alcuni problemi di logica.
Rientrano in questa categoria una grande varietà di problemi, di tipologie diverse
(problemi classici, paradossi, ragionamenti di cui trovare gli errori, giochi ecc.),
perciò non è facile suggerire metodi che possano essere applicati proficuamente
a tutti. Ci limitiamo a esemplificare, tramite due problemi, due tipi di approccio
che si rivelano spesso utili.
18/34
Complementi di logica
PROBLEMA 1 Le amiche di Paolo
Supponiamo di sapere che le seguenti tre proposizioni sono tutte vere:
a. Paolo è amico di Lucia o di Barbara;
b. se Paolo è amico di Lucia, allora è amico anche di Barbara;
c. se Paolo non è amico di Barbara, allora è amico di Lucia.
Si può stabilire di chi è amico Paolo?
Per scoprire in corrispondenza di quali valori di verità di p e q le tre proposizioni [*] ri-
sultano contemporaneamente vere, possiamo costruire le loro tavole di verità; dalle in-
formazioni dedotte dalle tavole di verità stabiliremo (se possibile) di chi è amico Paolo.
RISPONDIAMO
Le tavole di verità mostrano che se le tre proposizioni [*] sono vere, allora q deve neces-
sariamente essere vera, quindi possiamo affermare che Paolo è amico di Barbara.
La proposizione p invece può essere vera o falsa, dunque non è possibile stabilire se Pao-
lo sia o meno amico di Lucia: entrambe le eventualità sono compatibili con le informa-
zioni assegnate.
A B C
Sapendo che al massimo una delle affermazioni relative agli scrigni è vera, è possibile
stabilire quale scrigno contiene il tesoro?
19/34
Complementi di logica
FAMILIARIZZIAMO CON IL PROBLEMA
Non è facile a prima vista indovinare lo scrigno che contiene il tesoro.
Una strategia per risolvere il problema è quella di esaminare una a una tutte le possibili
alternative che possono presentarsi e scartare quelle che portano a delle contraddizioni.
RISPONDIAMO
Il tesoro è nello scrigno C.
20/34
L’approccio utilizzato in quest’ultimo problema è utile in svariate situazioni, per
Complementi di logica
cui ti invitiamo a cercare di comprenderlo a fondo. Presta attenzione in particola-
re al fatto che occorre sempre esaminare tutte le possibile alternative (anche
quando se ne fosse già trovata una plausibile): infatti un problema può anche
non ammettere soluzioni o ammetterne più di una.
Prova tu
1. Supponiamo di sapere che le due seguenti proposizioni sono vere:
a. se Paolo è amico di Lucia, allora è amico anche di Barbara;
b. se Paolo è amico di Barbara, allora non è amico di Lucia.
Si può stabilire di chi è amico Paolo?
2. Un’isola è abitata da due tipologie di individui: i cavalieri, che dicono sempre la veri-
tà, e i furfanti, che mentono sempre. Supponi di incontrare tre abitanti dell’isola, che
indichiamo con A, B e C; A afferma: «Siamo tutti furfanti» e B: «Solo uno di noi è ca-
valiere». Puoi stabilire se A, B e C sono furfanti o cavalieri? ESERCIZI a p. 33
In libreria e in rete
Piergiorgio Odifreddi, Le menzogne di Ulisse, Longanesi.
Piergiorgio Odifreddi, Il diavolo in cattedra. La logica matematica da Aristotele a Godel, Einaudi.
Berto Francesco, Tutti pazzi per Godel, Laterza.
http://plus.maths.org/issue39/features/dawson/index.html
21/34
Esercizi
1. La negazione, la congiunzione e la disgiunzione
Complementi di logica
TEORIA a p. 1
Esercizi preliminari
1
Þ Vero o falso? 3
Þ Se la proposizione p _ q è vera allora:
a. se p è vera e q è falsa, le proposizione p _ q è A p e q devono essere entrambe vere
vera V F B almeno una delle due proposizioni, p o q, deve esse-
b. se p è vera e q è falsa, la proposizione p ^ q è re vera, ma non possono essere vere sia p sia q
vera V F C almeno una delle due proposizioni, p o q, deve esse-
c. se p _ q è vera, allora necessariamente q è vera V F re vera, potendo essere vere sia p sia q
d. se p ^ q è vera, allora necessariamente q è vera V F D p e q devono essere entrambe false
e. se p è vera, allora necessariamente p è falsa V F 4 Sia p una proposizione vera e q una proposizione fal-
Þ
[3 affermazioni vere e 2 false] sa. Quale delle seguenti proposizioni è vera?
Test A p^q C p_q
2 Se p è la proposizione «15 è un numero dispari» e q
Þ B p^q D Nessuna delle precedenti
è la proposizione «15 è un numero primo», la proposizio- 5 Sia p una proposizione falsa e q una proposizione
Þ
ne «15 è un numero dispari e non è un numero primo» è falsa. Quale delle seguenti proposizioni è vera?
espressa in simboli da:
A p^q C p_q
A p_q B p_q C p^q D p^q B p^q D Nessuna delle precedenti
La proposizione d equivale a:
«non vado in piscina e non vado in palestra» p^q
non p e non q
Indica con una lettera ogni proposizione elementare che compare nelle seguenti proposizioni composte e riscri-
vi la proposizione composta in forma simbolica.
7
Þ Resto a casa e guardo la televisione. 10
Þ Non vado in piscina ma vado in palestra.
8
Þ Vado al mare o al lago. 11
Þ Vengo alla tua festa o vado al cinema.
9
Þ Non è vero che 6 è pari e divisibile per 5. 12
Þ È nuvoloso ma non piove.
22/34
Complementi di logica
13
Þ ESERCIZIO SVOLTO
Date le proposizioni:
p: «il ladro è entrato dalla finestra»
q: «il ladro aveva un complice»
r: «il furto è avvenuto dopo la mezzanotte»
scriviamo a parole le seguenti proposizioni composte:
p^q p_r q^r
Otteniamo che:
p ^ q significa «il ladro è entrato dalla finestra e aveva un complice»
p _ r significa «il ladro non è entrato dalla finestra oppure il furto non è avvenuto dopo la mezzanotte»
q ^ r significa «non è vero che il ladro aveva un complice e che il furto è avvenuto dopo la mezzanotte»
24
Þ Siano p: «i mesi dell’anno sono 12» e q: «i giorni della settimana sono 7». Completa la seguente tabella, assegnando
il valore di verità a ciascuna proposizione.
Þ25 Siano p: «111 è un numero primo» e q: «21 non è multiplo di 7». Completa la seguente tabella, assegnando il valore
di verità a ciascuna proposizione.
26
Þ Siano p: «3333 è divisibile per 11» e q: «3333 è multiplo di 9». Completa la seguente tabella, assegnando il valore di
verità a ciascuna proposizione.
27
Þ Supponiamo che p sia una proposizione vera, q sia 28
Þ Supponiamo che p sia una proposizione falsa, q sia
una proposizione falsa ed r sia una proposizione vera. una proposizione vera ed r sia una proposizione falsa.
Completa scrivendo, al posto dei puntini, dei simboli op- Completa scrivendo, al posto dei puntini, dei simboli op-
portuni (_, ^, p, q, r), in modo da ottenere proposizioni portuni (_, ^, p, q, r), in modo da ottenere proposizioni
vere. false.
a. ðp ^ qÞ ::::: r a. ðp ^ qÞ ::::: r
Esercizi preliminari
29
Þ Vero o falso? Þ30 Associa a ogni proposizione composta la corrispon-
a. nella tavola di verità di una proposizione dente tavola di verità.
composta di due proposizioni elementari, le a. p _ q b. p ^ q c. p _ q d. p ^ q
righe che esprimono le possibili combinazioni
A. p q ? B. p q ?
vero/falso delle proposizioni elementari sono
quattro V F V V F V V F
b. nella tavola di verità di una proposizione V F V V F F
composta di tre proposizioni elementari, le F V V F V F
righe che esprimono le possibili combinazioni F F V F F V
vero/falso delle proposizioni elementari sono
sei V F
C. p q ? D. p q ?
c. le due proposizioni p ^ q e p _ q sono V V V V V F
equivalenti in base alla legge di De Morgan V F V F F V F F
d. due proposizioni composte equivalenti F V V F V V
possono essere una vera e una falsa, in F F V F F F
corrispondenza degli stessi valori di verità delle
proposizioni elementari che compongono le
due proposizioni V F
24/34
La costruzione di una tavola di verità
Complementi di logica
31
Þ ESERCIZIO GUIDATO
Costruisci la tavola di verità della proposizione ðp _ qÞ ^ ðp _ qÞ, dove p e q sono proposizioni elementari.
La tabella che devi compilare, per costruire la tavola di verità di ðp _ qÞ ^ ðp _ qÞ, è la seguente.
p q q p_q p_q ðp _ qÞ ^ ðp _ qÞ
V V ..... ..... ..... .....
F V F V F F
In queste due colonne si La colonna di q serve per determinare la tavola di verità Per esempio, se
pongono tutti i possibili valori di p _ q; le colonne di p _ q e di p _ q servono a p _ q è V e p _ q è F,
di verità di p e q determinare la tavola di verità di: ðp _ qÞ ^ ðp _ qÞ allora
ðp _ qÞ ^ ðp _ qÞ è F
Costruisci la tavola di verità delle seguenti proposizioni, essendo p e q due proposizioni elementari.
32
Þ p_q 38
Þ ðp ^ qÞ _ p
33
Þ p^q 39
Þ ðp ^ qÞ _ p
34
Þ p_q 40
Þ ðp _ qÞ _ ðp ^ qÞ
35
Þ p^q 41
Þ ðp ^ qÞ _ ðp ^ qÞ
36
Þ ðp _ qÞ ^ p 42
Þ ðp _ qÞ ^ ðp _ qÞ
37
Þ ðp _ qÞ ^ p 43
Þ ðp ^ qÞ _ ðp ^ qÞ
44 ESERCIZIO GUIDATO
p q r q_r p ^ ðq _ rÞ
V V V V V
V V F ..... .....
V F V ..... .....
V F F ..... .....
F V V V F
Inserisci i valori di verità mancanti al posto dei puntini e avrai ottenuto la tavola di verità di p ^ ðq _ rÞ.
25/34
Costruisci le tavole di verità delle seguenti proposizioni, essendo p, q ed r proposizioni elementari.
Complementi di logica
45
Þ ðp ^ qÞ _ r 50
Þ ðp _ qÞ ^ r
46
Þ p ^ ðq _ rÞ 51
Þ ðp _ qÞ _ ðp ^ rÞ
47
Þ ðp _ qÞ ^ r 52
Þ p _ ðq ^ rÞ
48
Þ ðp ^ qÞ _ r 53
Þ ðp ^ qÞ _ ðq ^ rÞ
49
Þ ðp _ qÞ ^ ðq _ rÞ 54
Þ ðp _ qÞ ^ r
Devi costruire, su di una medesima tabella, le tavole di verità di p ^ ðq _ rÞ e ðp ^ qÞ _ ðp ^ rÞ, quindi controllare che coin-
cidano. La tabella da compilare è la seguente (prima completa le colonne in azzurro, poi quelle in rosso).
F V V V F F F F
Dal momento che le due colonne in rosso sono ...................., puoi dire che le due proposizioni p ^ ðq _ rÞ e ðp ^ qÞ _ ðp ^ rÞ
sono equivalenti.
Dimostra le seguenti equivalenze logiche. Per ciascuna delle seguenti coppie di proposizioni, sta-
56 p _ ðq ^ rÞ ¼ ðp _ qÞ ^ ðp _ rÞ bilisci se sono logicamente equivalenti.
Þ
57 p ^ ðp _ qÞ ¼ p 65
Þ p _ q, q_p [Sı̀]
Þ
58 p _ ðp ^ qÞ ¼ p 66
Þ p ^ q, q^p [Sı̀]
Þ
59 p^q¼p_q 67
Þ p _ q, p_q [No]
Þ
60 p_q¼p^q 68
Þ p _ q, p^q [Sı̀]
Þ
61 p^q¼p_q 69
Þ ðp _ qÞ _ r, p _ ðq _ rÞ [Sı̀]
Þ
62 p _ q ¼ ðp ^ qÞ _ p 70
Þ ðp ^ qÞ ^ r, p ^ ðq ^ rÞ [Sı̀]
Þ
63
Þ p _ q ¼ ðp ^ qÞ _ p 71
Þ ðp ^ qÞ _ r, p _ ðq _ rÞ [No]
64
Þ p ^ q ¼ ðp _ qÞ ^ p 72
Þ p _ ðq _ pÞ, q _ ðp _ qÞ [Sı̀]
Complementi di logica
80
Þ ESERCIZIO SVOLTO
guenti equivalenze logiche.
Dimostriamo, senza ricorrere alle tavole di verità, la
seguente equivalenza logica: 81
Þ p _ ðp ^ qÞ ¼ p ^ ðp _ qÞ
p _ ðq ^ rÞ ¼ ðp ^ qÞ _ ðp ^ rÞ 82
Þ ðp ^ qÞ _ ðq ^ rÞ ¼ ðp _ rÞ ^ q
Otteniamo che: 83
Þ p ^ ðq _ rÞ ¼ ðp _ qÞ ^ ðp _ rÞ
p _ ðq ^ rÞ ¼ 84
Þ p_q¼p^q
¼ ðp _ qÞ ^ ðp _ rÞ ¼ Proprietà distributiva 85
Þ ðp ^ qÞ ^ r ¼ ðp _ qÞ _ r
di _ rispetto a ^
86
Þ ðp _ qÞ _ r ¼ ðp ^ qÞ _ r
¼ ðp _ qÞ _ ðp _ rÞ ¼ Leggi di De Morgan
¼ ðp ^ qÞ _ ðp ^ rÞ Leggi di De Morgan
3. L’implicazione TEORIA a p. 10
Esercizi preliminari
87
Þ Vero o falso?
a. la proposizione p ) q è vera ogni qualvolta p è falsa V F
b. se la proposizione p ) q è vera, allora necessariamente p è vera V F
c. se la proposizione p ) q è falsa, allora necessariamente q è falsa V F
d. ogni proposizione è equivalente alla sua inversa V F
e. la proposizione p ) q esprime che «p è condizione necessaria per q» V F
[2 affermazioni vere e 3 false]
88
Þ Completa:
a. L’inversa della proposizione «se torno a casa, ti telefono» è «se ..............., torno a ...............»
101
Þ Stabilisci, ricordando la tavola di verità del connettivo «se ... allora», il valore di verità delle seguenti implicazioni.
a. se 5 þ 5 ¼ 10, allora 5 þ 5 þ 5 ¼ 20 V F
b. se 1101 è primo, allora non è divisibile per 3 V F
c. se 4 è un numero dispari, allora 10 è maggiore di 12 V F
d. se 4 è maggiore di 3, allora il prodotto 4 2 è maggiore del prodotto 3 2 V F
e. se 3 è maggiore di 4, allora il prodotto 3 3 è minore del prodotto 4 3 V F
Complementi di logica
102
Þ ESERCIZIO SVOLTO
necessaria» e «condizione sufficiente»
Tre proposizioni p, q ed r sono tali che p è vera, q è
falsa ed r è falsa. Determiniamo il valore di verità del- Completa inserendo al posto dei puntini «necessaria»
la proposizione ðp ) qÞ ^ r. o «sufficiente».
re italiani.
La conclusione è che la proposizione ðp ) qÞ ^ r è falsa. 130 Essere italiani è condizione
Þ ......................... per essere
napoletani.
Tre proposizioni p, q ed r sono tali che p è vera, q è 131 Condizione ......................... perché la macchina non si
Þ
falsa ed r è vera. Determina il valore di verità delle se- fermi è che ci sia benzina.
guenti proposizioni composte.
Þ132 Condizione ......................... affinché un numero sia divi-
103
Þ ðp ) qÞ ^ r sibile per 2 è che sia multiplo di 4.
104
Þ ðp ) qÞ _ r 133
Þ Condizione ......................... affinché un numero sia pri-
105 ðp ) qÞ ^ r mo è che non sia divisibile per 3.
Þ
106 ðp ) qÞ _ r 134 La condizione xy > 0 è
Þ ......................... perché sia x > 0
Þ
e y > 0.
107
Þ ðp ) qÞ _ r
135 La condizione x < 0 e y < 0 è
Þ ......................... perché sia
108
Þ ðp ) qÞ ^ r
xy > 0.
109
Þ ðp ) qÞ ^ ðr ) qÞ
Scrivi le seguenti proposizioni in forma equivalente
110
Þ Considera la proposizione composta:
utilizzando le espressioni «condizione necessaria» o
Complementi di logica
146
Þ Se 99 è divisibile per 9, allora è divisibile per 3.
143
Þ Se ABC è un triangolo isoscele, allora è equilatero. 147
Þ Spiega perché Un uomo viene processato per furto.
144 Se c’è brutto tempo, lo spettacolo viene rinviato. Durante il processo l’accusa afferma: «Se l’imputato è col-
Þ
pevole, allora deve avere avuto un complice»; l’avvocato
145
Þ Se il furto è avvenuto dopo la mezzanotte, allora il
difensore controbatte: «Non è vero!». L’uomo a quel pun-
testimone ha mentito.
to viene condannato. Sai spiegare perché?
153
Þ Completa la seguente tabella, sull’esempio della seconda riga.
Esercizi preliminari
158
Þ Vero o falso? 159
Þ Vero o falso?
a. la proposizione p , q è vera ogni qualvolta a. per un numero naturale diverso da zero
p è vera V F essere divisibile per 3 è condizione necessaria e
b. se la proposizione p , q è vera, allora sufficiente per non essere primo V F
necessariamente p e q hanno lo stesso valore di b. per un numero naturale diverso da zero
verità V F avere l’ultima cifra uguale a 2 è condizione
c. se la proposizione p , q è falsa, allora necessaria e sufficiente per essere divisibile per 2 V F
necessariamente p e q sono false V F c. per un numero naturale diverso da zero
d. p , q equivale a ðp ) qÞ ^ ðq ) pÞ V F avere la somma delle cifre uguale a 6 è
e. la proposizione p , q esprime che condizione sufficiente ma non necessaria per
«p è condizione necessaria e sufficiente essere divisibile per 3 V F
per q» V F d. per un numero naturale diverso da zero
f. Se p è vera e q è falsa, allora p , q ha lo avere come ultima cifra 0 o 5 è condizione
stesso valore di verità di p _ q V F necessaria e sufficiente per essere divisibile per 5 V F
[3 affermazioni vere e 3 false] [2 affermazioni vere e 2 false]
29/34
Il connettivo «se e solo se»
Complementi di logica
Date le proposizioni p: «il ladro è entrato dalla fine- Siano p: «piove», q: «prendo l’ombrello», r: «vado al la-
stra», q: «il ladro aveva un complice», r: «il testimone voro a piedi». Riscrivi in simboli le seguenti proposi-
è attendibile», riscrivi a parole le seguenti proposizio- zioni espresse a parole.
ni composte.
163
Þ Prendo l’ombrello se e solo se piove.
160 r , pðp ^ qÞ , r
Þ 164
Þ Vado al lavoro a piedi se e solo se non piove.
165
Þ Non è vero che prendo l’ombrello se e solo se piove.
161
Þ q , r ðp , rÞ ^ q
166
Þ Non è vero che vado al lavoro a piedi se e solo se
162
Þ p , q r , ðp _ qÞ non piove.
167
Þ Date le proposizioni p: «la Luna è una stella» e q: «il Sagittario è una costellazione», completa la seguente tabella as-
segnando il valore di verità a ciascuna proposizione.
168
Þ Date le proposizioni p: «Parigi non è in Italia», q: «il Piemonte confina con la Lombardia», completa la seguente ta-
bella assegnando il valore di verità a ciascuna proposizione.
Costruisci le tavole di verità delle seguenti proposi- Verifica le seguenti equivalenze logiche.
zioni.
173
Þ p,q¼p,q
169
Þ p,q ðp ) qÞ , ðp _ qÞ
174
Þ ðp _ qÞ ^ ðp _ qÞ ¼ p , q
170
Þ p,q ðp _ qÞ , r
175
Þ ðp , qÞ _ q ¼ p _ q
171
Þ ðp _ qÞ , q ðp , qÞ ) r
176 ðp , qÞ ^ p ¼ p ^ q
30/34
Complementi di logica
Þ186 Due delle seguenti proposizioni esprimono, in modi B sufficiente (ma non necessaria)
formalmente diversi ma equivalenti, l’inversa della propo- C necessaria e sufficiente
sizione: «Se c’è bel tempo, vado a fare una passeggiata». D né necessaria né sufficiente
Quali? affinché sia divisibile per 14.
a. Se non vado a fare una passeggiata, non c’è bel tem-
190
Þ Due delle seguenti proposizioni esprimono, in mo-
po.
di formalmente diversi ma equivalenti, la negazione della
b. Se vado a fare una passeggiata, c’è bel tempo.
proposizione: «Condizione sufficiente per vincere il tor-
c. Condizione sufficiente perché vada a fare una pas-
neo è vincere la prima partita». Quali sono?
seggiata è che ci sia bel tempo.
a. Vinco il torneo e non vinco la prima partita.
d. Condizione necessaria perché vada a fare una pas-
b. Vinco la prima partita e non vinco il torneo.
seggiata è che ci sia bel tempo.
c. Non è vero che, se vinco la prima partita, allora vin-
187
Þ Quale delle seguenti proposizioni è equivalente a: co il torneo.
«Se piove, allora vado a scuola in autobus»? d. Non è vero che, se vinco il torneo, allora vinco la
A Se non vado a scuola in autobus, allora non piove.
prima partita.
B Se vado a scuola in autobus, allora piove.
191
Þ Determina la tavola di verità delle proposizioni:
C Se non piove, allora non vado a scuola in autobus.
a. ðp _ qÞ ) q
D Nessuna delle precedenti.
b. ðp _ qÞ ) ðq ^ rÞ
188
Þ Quale delle seguenti è la negazione della proposizio-
192
Þ Verifica, nel modo che preferisci, che:
ne: «Se Paolo vive a Milano, allora vive in Lombardia»?
A Paolo non vive a Milano e non vive in Lombardia. ðp _ qÞ ) r ¼ ðp ^ qÞ _ r.
B Paolo non vive a Milano o non vive in Lombardia. 193 Considera la proposizione p: «Se vado a Parigi, non
Þ
C Paolo vive a Milano o non vive in Lombardia. posso partecipare alla tua festa».
D Paolo vive a Milano e non vive in Lombardia. a. Se p è l’inversa della proposizione q, qual è q?
189 Per un numero naturale essere divisibile per 7 è con- b. Se p è la contronominale della proposizione q, qual
Þ
dizione: è q?
A necessaria (ma non sufficiente) c. Se p è la contraria della proposizione q, qual è q?
Esercizi preliminari
194
Þ Vero o falso?
a. se una proposizione è una tautologia, non può mai essere falsa V F
b. p ^ p è una tautologia V F
c. p _ p è una contraddizione V F
d. «Oggi piove. Se oggi piove, non esco. Deduco che non esco». Si tratta di una deduzione corretta, basata
sullo schema del modus ponens V F
e. «Oggi non piove. Se oggi piove, non esco. Deduco che esco». Si tratta di una deduzione corretta, basata
sullo schema del modus tollens V F
[2 affermazioni vere e 3 false]
195
Þ Associa a ogni deduzione lo schema di ragionamento corrispondente.
a. 15 è un numero divisibile per 3. A. Modus ponens
Se un numero è primo non è divisibile per 3.
Deduco che se un numero è primo, la somma delle sue cifre non è divisibile per 3.
b. Se un numero è primo, non è divisibile per 3. B. Modus tollens
Se un numero non è divisibile per 3, la somma delle sue cifre non è divisibile per 3.
Deduco che se un numero è primo, la somma delle sue cifre è divisibile per 3.
c. Se mi esercito, supererò l’esame. C. Sillogismo ipotetico
Non mi sono esercitato.
Deduco che non supererò l’esame.
d. Se mi esercito, supererò l’esame. D. Ragionamento non valido
Mi esercito.
Deduco che supererò l’esame.
31/34
Tautologie e contraddizioni
Complementi di logica
213
Þ Se vado alla riunione, allora torno a casa tardi.
Se torno a casa tardi, allora non vengo al cinema.
Verifica, utilizzando le tavole di verità, che le seguenti
proposizioni sono tautologie.
..............................................................................................................................
196
Þ p ) ðp _ qÞ
214
Þ Se un numero è primo, allora non è divisibile per 6.
197
Þ p ) ðq ) pÞ
Se un numero non è divisibile per 6, allora non è divisibi-
198
Þ ðp ^ qÞ ) ðp _ qÞ le per 12.
199
Þ ðp , qÞ _ ðp , qÞ
..............................................................................................................................
Verifica, utilizzando le tavole di verità, che le seguenti
proposizioni sono contraddizioni. Riconosci su quali schemi di ragionamento si basano
le seguenti deduzioni.
200
Þ ðp ^ qÞ ^ q
201
Þ ðp ^ qÞ ^ q 215
Þ Il numero 17 è primo. Se 17 è primo, allora non è di-
visibile per 3. Se ne deduce che 17 non è divisibile per 3.
202
Þ ðp ) qÞ , ðp ^ qÞ
216
Þ Se 1008 è primo, allora non è divisibile per 3. Il nu-
203
Þ ðp ^ qÞ , ðp ) qÞ
mero 1008 è divisibile per 3. Se ne deduce che 1008 non
è primo.
Per ciascuna delle seguenti proposizioni stabilisci se si
tratta di una tautologia o di una contraddizione. Þ217 Se torno a casa, allora vengo a trovarti. Se vengo a
trovarti, allora mi fermo a cena da te. Se ne deduce che,
204
Þ ðp ) qÞ ) p
se torno a casa, allora mi fermo a cena da te.
205
Þ ðp ^ qÞ ) ðp _ qÞ
218
Þ Condizione sufficiente perché sia promosso è che
206
Þ ðp ) qÞ ) ðp _ qÞ prenda un buon voto nell’interrogazione. Non sono stato
207
Þ ðp ) qÞ ) ðp ^ qÞ promosso. Quindi, non ho preso un buon voto nell’inter-
208 ðp ^ qÞ ^ ðp ^ qÞ rogazione.
Þ
Complementi di logica
232
Þ Un’isola è abitata solo da furfanti (dicono sempre il
falso) o cavalieri (dicono sempre la verità); un abitante b. se la risposta C non è corretta, allora non lo è anche
dell’isola afferma: «Io sono un furfante, ma mio fratello la B;
non lo è». È un cavaliere o un furfante? E suo fratello? c. se la risposta B non è corretta, allora non lo sono
[Entrambi furfanti] anche la D e la E.
Qual è la risposta corretta? [C]
Þ233 Tre uomini A, B, C furono processati e furono accer-
tati i seguenti fatti: 237 Anna dice che Beatrice mente; Beatrice dice che
Þ
a. Se A è innocente o B è colpevole, allora C è inno- Carla mente; Carla dice che Anna e Beatrice mentono.
cente; Chi dice la verità e chi mente?
b. Se A è innocente, allora C è colpevole. 238 Anna dice che Beatrice mente; Beatrice dice che
Þ
L’ispettore chiese al sergente: «Lei riesce a dedurre da que- Carla dice la verità; Carla dice che Anna e Beatrice mento-
sti fatti chi è innocente e chi colpevole?». «No» – rispose no. Chi dice la verità e chi mente?
il sergente – «ma le informazioni sono sufficienti per in- [Anna dice la verità, Beatrice mente, Carla mente]
criminare con certezza uno di essi». Di chi si può afferma-
re che è colpevole senza sbagliare? 239
Þ Tre uomini, Antonio, Mario e Paolo, sono indiziati
di furto ma uno solo è colpevole. Sottoposti a un interro-
Þ234 In un sacchetto ci sono alcune biglie. Maria dice: gatorio dalla polizia Antonio dice di essere innocente,
«Nel sacchetto ci sono in tutto tre biglie e sono nere». Lu- Mario dice che il colpevole è Paolo e Paolo sostiene che
ca dice: «Nel sacchetto ci sono due biglie nere e due biglie Mario mente. Sapendo che uno solo dice la verità, chi è il
rosse». Giorgio dice: «Nel sacchetto ci sono solo biglie ne- colpevole?
re». Sapendo che uno solo dei tre ha mentito, quante bi-
glie ci sono nel sacchetto? [Tre] Þ240 In un paese abitano solo briganti, che mentono
sempre, e cavalieri, che dicono sempre la verità. Un gior-
Þ235 Un’isola è abitata solo da furfanti (dicono sempre il
nalista intervista quattro abitanti: Arturo, Bernardo, Car-
falso) o cavalieri (dicono sempre la verità); l’abitante A af-
lo e Dario, che fanno le seguenti dichiarazioni. Arturo:
ferma: «Siamo tutti cavalieri» e l’abitante B: «Solo uno di
«Bernardo è un brigante»; Bernardo «Io sono l’unico ca-
noi è furfante». A è furfante o cavaliere? Si può stabilire se
valiere tra noi quattro»; Carlo: «Almeno uno tra Arturo e
B è furfante o cavaliere?
Dario è un brigante»; Dario: «Siamo 4 cavalieri». Quali
236 Stai cercando di rispondere a un quesito a risposta dei quattro abitanti sono cavalieri e quali sono briganti?
34/34