Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

''Ciarpame senza pudore nel nome del potere''

Veronica, Silvio e le starlette profumate... La grande fiction della politica italiana

30 aprile 2009

Sembra proprio una storia da serie televisiva pomeridiana, volgarotta e dozzinale, con colpi di scena da quattro soldi, fatti per lo più da cadute di stile di cui un tempo ci si vergognava. Ecco... proprio come ha detto la signora Veronica Lario: "ciarpame senza pudore".
A differenza sua, però, noi vogliamo chiamare ciarpame senza pudore non solo l'utilizzo fatto dal partito del suo consorte delle belle ragazze per le candidature alle europee, ma un po' tutta la storia per intero, che sicuramente - questo dobbiamo riconoscerlo alla signora Lario - non è partita da lei, né tanto meno voluta.
Ma vediamo come si è svolta la vicenda e quali sono state le fasi di quest'ennesima puntata della fiction che potremmo intitolare "Cortile a Corte. Veronica, Silvio e le starlette profumate".

Nella prima puntata, un articolo di Sofia Ventura sul magazine della Fondazione FareFuturo, animata dal presidente della Camera Gianfranco Fini, attacca duramente due dei punti nevralgici della visione politica (e del mondo) berlusconiana: le donne e la televisione. "Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole, non sono nemmeno fragili esserini bisognosi di protezione e promozione da parte di generosi e paterni signori maschi, le donne sono, banalmente, persone. Vorremmo che chi ha importanti responsabilità politiche qualche volta lo ricordasse".
Le opinioni della Ventura sono così chiare e dirette tante che lo stesso Gianfranco Fini sente il bisogno di puntualizzare definendo "comprensibili, ma eccessive e non totalmente condivisibili".
Quindi, Fini comprende bene quelle parole ma non le condivide totalmente. Una parte sì però, viene da capire. Comunque, tutto nasce quando i media iniziano a parlare delle probabili candidate alle quali il Pdl avrebbe pensato per le elezioni europee. I nomi che circolano sono veramente da circo mediatico: c'è la "letteronza" Barbara Matera, la rossa ex “Geffina” Angela Sozio, l'attrice di fiction Camilla Ferranti, ed Eleonora Gaggioli che arriva direttamente dai set di Don Matteo ed Elisa di Rivombrosa.
"Volti nuovi e freschi", dice qualcuno del Popolo delle Libertà, destinati a rappresentare l'Italia in Europa... Apriti cielo! Inizia un dibattito checchissà quando finirà.
"Qui assistiamo ad una dirigenza di partito che fa uso dei bei volti e dei bei corpi di persone che con la politica non hanno molto a che fare, allo scopo di proiettare una (falsa) immagine di freschezza e rinnovamento. Questo uso strumentale del corpo femminile, al quale naturalmente le protagoniste si prestano con estrema disinvoltura, denota uno scarso rispetto da un lato per quanti, uomini e donne, hanno conquistato uno spazio con le proprie capacità e il proprio lavoro, dall'altro per le istituzioni e per la sovranità popolare che le legittima".
Beh, parole comprensibilissime, che il presidente della Camera non condividerà in tutto, ma che noi sentiamo di fare nostre (grazie a Sofia Ventura, ndr).


Opera di Filippo Panseca

Le parole di Sofia Ventura vengono condivise non soltanto da noi (che siamo nessuno, ndr) ma anche dalla signora Veronica Lario in Berlusconi. E qui passiamo alla seconda puntata...
"Ciarpame senza pudore". Sono state queste le parole utilizzate dalla signora Lario per definere, in una dichiarazione all'Ansa, l'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. La signora Berlusconi ha deciso di mettere per iscritto in una mail - in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto proprio dall'articolo della Fondazione FareFuturo - il suo stato d'animo di fronte a ciò che hanno scritto i giornali sulle possibili candidate del Pdl alle europee. "Voglio che sia chiaro - ha spiegato - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire".
Alla domanda su cosa pensa del ruolo delle donne in politica, alla luce delle polemiche di questi giorni, Veronica Lario ha risposto che "per fortuna è da tempo che c'è un futuro al femminile sia nell'imprenditoria che nella politica e questa è una realtà globale. C'è stata la Thatcher e oggi abbiamo la Merkel, giusto per citare alcune donne, per potere dire che esiste una carriera politica al femminile". "In Italia - ha aggiunto la moglie del presidente del Consiglio - la storia va da Nilde Jotti e prosegue con la Prestigiacomo. Le donne oggi sono e possono essere più belle; e che ci siano belle donne anche nella politica non è un merito né un demerito. Ma quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti". "Qualcuno - ha osservato infine Veronica Lario - ha scritto che tutto questo è a sostegno del divertimento dell'imperatore. Condivido: quello che emerge dai giornali è un ciarpame senza pudore, tutto in nome del potere".
La signora Berlusconi ha preso anche l'iniziativa di parlare della notizia secondo cui il premier sarebbe stato domenica notte in una discoteca di Napoli a una festa di compleanno d'una ragazza di 18 anni, (una certa Noemi che chiama Berlusconi "papi") : "Che cosa ne penso? La cosa ha sorpreso molto anche me, anche perché non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato".

Che finale amaro... Ma passiamo alla terza puntata!
"Mia moglie? Ha creduto ai giornali". Da Varsavia, per il congresso del Ppe, Silvio Berlusconi ha replicato così alle dichiarazioni della moglie che hanno fatto in un battibaleno il giro del mondo. "È tutta una manovra della stampa di sinistra" ha spiegato il premier. "Mi sembra che la situazione sia molto chiara, c'è una manovra montata dalla stampa di sinistra e dell'opposizione sulle nostre liste con notizie assolutamente infondate". Infatti! La rossa del Grande Fratello sembra sia stata nominata ed eliminata, e le due attrici sembra siano... uscite di scena. Di televisiva è rimasta solo Barbara Matera, mentre gli altri due "volti nuovi" sono Lara Comi (ex bocconiana e coordinatore di Forza Italia giovani Lombardia, ndr) e Licia Ronzulli. "Lara Comi  è bravissima - ha detto il premier -, la Ronzulli è la prima dei non eletti alle scorse politiche, candidata nelle Marche, e lavora in una clinica e con i bambini del Bangladesh. La terza è Barbara Matera, che ho conosciuto tramite Letta perché è fidanzata con il figlio di un prefetto amico di Letta: è laureata ed è bellissima". "Queste tre - ha aggiunto il Cavaliere - le porterò con me in campagna elettorale e dirò: "Voi siete veline?". Poi le lascerò parlare e questo sarà lo schema di ogni comizio e faremo un figurone". Il premier poi ha ribadito i criteri che hanno portato alla selezione delle candidate donne nel Pdl: "Noi vogliamo rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni. E che magari non siano maleodoranti e malvestite come certi personaggi che circolano nelle aule parlamentari da parte di certi partiti".
Il premier ha poi raccontato della sua presenza alla festa della 18enne Noemi: "Se fosse stata una cosa piccante sarei andato lì, in mezzo a tutta quella gente, a farmi fare tutte quelle foto?" ha chiesto Berlusconi ai cronisti. "Domenica ho telefonato - ha raccontato il premier - al padre della ragazza e gli ho detto che in poche ore mi sarei trovato a Napoli. Lui mi ha detto della festa e del compleanno. Questo signore io lo conosco da anni, è un vecchio socialista, era l'autista di Craxi" ha rivelato Berlusconi, che ha ribadito di essere stato presente alla festa non per molto tempo. "Mi hanno fatto milioni di foto, i miei mi dicono che se chiedessi 10 euro per ogni foto - ha, ovviamente, scherzato Berlusconi - guadagnerei più che con Mediaset che, tra l'altro, sta andando giù...".

Finita la fiction? Sembra ci sia un'altra puntata... Dicono che Berlusconi abbiamo tolto dalle liste i nomi di altre soubrette e veline proprio all'ultimo minuto, informato dalla bufera che stava iniziando a soffiare subito dopo le affermazioni della moglie. Questa puntata però ce la facciamo raccontare da Francesco Bei di Repubblica...

"VIA LE VELINE". E IN LISTA NE RESTA UNA
di Francesco Bei (Repubblica.it, 30 aprile 2009)


Opera di Filippo Panseca

Lo chiamano effetto Veronica. Il vento ha cominciato a soffiare forte la sera di martedì, nel rush finale di chiusura delle liste del Pdl, ancora prima che fosse resa pubblica la dura protesta della signora Lario contro il "ciarpame senza pudore" di alcune candidature femminili. Il presidente del Consiglio, a Varsavia per il congresso del Ppe, informato preventivamente della tempesta in arrivo ha chiesto subito di essere messo in contatto con Gianni Letta e Nicolò Ghedini. In quei drammatici minuti, sul filo tra Roma e Varsavia, un rapido consulto ha prodotto la decisione inevitabile: rinunciare alle euroveline. La telefonata decisiva alle 22.20 a via dell'Umiltà, il premier in viva voce con i tre coordinatori La Russa, Bondi e Verdini: "E va bene, bloccate tutto. Togliete quei nomi, sostituitele e poi mandatemi le liste per l'ok definitivo". Liste sbianchettate dunque? Denis Verdini, lasciando Montecitorio, nega tutto: "Il bianchetto - scherza - me lo metto sulle unghie, anche dei piedi. Ma sulle liste non l'abbiamo usato perché non ce n'era bisogno".
Oggi comunque Silvio Berlusconi sarà a Milano (è saltato dunque, fa sapere l'entourage di Gianfranco Fini, il consueto pranzo con il premier) e forse, dopo due giorni di comunicazioni interrotte, e potrebbe avere un chiarimento faccia a faccia con la moglie.

Eppure, al di fuori del refrain ufficiale contro la stampa gossippara, dentro in Pdl sono in molti a confessare che le veline c'erano eccome. E a ringraziare Veronica per lo scampato pericolo. In fondo erano giorni che dal territorio salivano fino a via dell'Umiltà i mugugni dalla base, dalle varie regioni, soprattutto gente di An, peones, per quei nomi catapultati senza alcuna esperienza dal mondo dello spettacolo alla rappresentanza europea. "Quando ho visto la lettera di Veronica - confida una deputata in vista del Pdl - ho capito che ce l'avevamo fatta". Insomma, non tutto il male viene per nuocere. Ridendo sotto i baffi, Ignazio La Russa non resiste alla tentazione della battuta, non sapendo di essere ascoltato da un giornalista: "Noi tre coordinatori abbiamo lavorato bene, ma c'è una che ha lavorato meglio di noi". Chi se non Veronica?

A fare le spese dell'effetto Veronica sembra siano state soltanto in tre, visto che altre ragazze come Angela Sozio e Camilla Ferranti erano già state escluse nei giorni precedenti. L'unica showgirl a resistere è stata Barbara Matera. La scure si sarebbe abbattuta su Elisa Alloro, presentatrice tv, Cristina Ravot, la giovane cantante delle serate di villa Certosa, e Susanna Petrone (Sud), valletta Mediaset di Guida al campionato. A chi martedì notte gli chiedeva spiegazioni, Berlusconi motivava la sua decisione in questo modo: "Io queste ragazze conoscevo, che si erano proposte per fare politica. Se ne conoscete altre fatemi un elenco e vediamo". E il nuovo elenco di sostituite alla fine è venuto fuori, pescando frettolosamente anche fra segretarie e funzionarie di partito. L'altro problema è che pure alcune deputate, come Nunzia Di Girolamo, avevano dato forfait volontariamente, temendo un gioco al massacro con le preferenze. E così si erano creati altri buchi da riempire. Come Beatrice Lorenzin, che aveva convinto Fabrizio Cicchitto a darle una dispensa. O Anna Grazia Calabria, la più giovane deputata, volata fino a Varsavia per chiedere al Cavaliere di non mandarla allo sbaraglio.

Insomma, tra un "riempitivo" e l'altro, le liste alle due di notte erano pronte. "Si sarebbe potuto evitare tutto questo casino - si sfoga a cose fatte un alto papavero forzista, che se la prende con gli uomini vicini a Berlusconi - se qualcuno non avesse chiamato tutte quelle ragazze per fare un corso di politica con Frattini senza prima avvisarci. Avremmo chiamato trenta maschi, si sarebbero mischiati, e nessuno ci avrebbe fatto caso. Ma così era indifendibile". Alla fine anche questa grana è stata chiusa, non senza sfregi all'immagine del Cavaliere. Sospira Sandro Bondi: "Dobbiamo tornare tutti a parlare di politica, quella vera. A star dietro a queste cose perdiamo tutti, politici e giornalisti".

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

30 aprile 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia