Laura Pausini rivela: “Ho attraversato una profonda crisi”

Dal matrimonio con Paolo Carta all'amore per la figlia Paola fino al difficile periodo che ha attraversato di recente: Laura Pausini si racconta in un'intervista a Grazia. Parlando della storia con Paolo Carta, con cui si è sposata dopo 18 anni d'amore, la cantante dice: "Paolo e io abbiamo due caratteri molto diversi. Io ho bisogno di buttare fuori tutto. Lui è un 'chiuso', un riflessivo e ancora oggi ogni tanto mi chiedo: ma che cosa starà pensando?".

Dopo tanti anni insieme l'amore nella coppia è più vivo che mai: "Pure i nostri amici ci dicono che non siamo normali, siamo sempre appiccicati, fra noi c'è ancora un'attrazione pazzesca". "Forse perché tutti e due abbiamo una personalità forte, però lasciamo libero l'altro di essere com'è", aggiunge Laura Pausini.

Parlando della loro figlia Paola, di 10 anni: "Sono curiosa di lei e di quello che diventerò io, attraverso di lei. È così coraggiosa, ha una visione di sé che non la spaventa". Laura Pausini fa un esempio citando uno dei suoi brani più famosi La solitudine: "È la parola chiave della mia vita. A me il vuoto ha sempre atterrito, mia figlia invece lo cerca. A volte la sua indipendenza mi atterrisce. Io sono riuscita a stare con me pienamente e felicemente solo quando ero incinta e aspettavo lei". Laura Pausini rivela anche di aver vissuto un periodo difficile di recente: "Nei due anni di pandemia ho attraversato una crisi profonda. Sono caduta in una crisi d'identità che mi ha imposto di mettermi in discussione non solo come artista, anche come donna. Se non l'avessi attraversata, se mi fossi tirata indietro da un confronto con me stessa che si era fatto necessario, non sarebbe mai nato il mio nuovo disco Anime Parallele". La cantante spiega: "Io ho bisogno che sia personale quello che faccio, che convinca prima di tutto me, ma con il tempo, che improvvisamente avevamo a nostra disposizione, ho cominciato a chiedermi: E adesso? Se non vivo più, perché sto sempre a fare interviste e concerti, che cosa posso cantare di veritiero? Allora mi sono imposta di fermarmi e sperimentare. Mi sono buttata nel diverso da me. Lentamente e progressivamente ho ritrovato me stessa. Solo se riattizziamo la nostra curiosità verso gli altri possiamo cambiare, crescere, allargare i nostri orizzonti, senza però tardirci".