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Massimo Tartaglia prega per Silvio Berlusconi al San Raffaele: nel 2009 lo colpì con la statua del Duomo

Massimo Tartaglia, l'uomo che nel 2009 colpì Berlusconi al volto con una statuina del Duomo, ora dice di pregare per lui

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Nel 2009 scagliò una statuetta del Duomo contro Silvio Berlusconi, allora presidente del Consiglio, ferendolo al volto. All’epoca le immagini del premier sanguinante fecero il giro del mondo. Oggi Massimo Tartaglia si dice dispiaciuto per il leader di Forza Italia, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano da mercoledì 5 aprile. E afferma di pregare per lui, affinché si riprenda.

Massimo Tartaglia prega per Silvio Berlusconi

Mi dispiace per Berlusconi, veramente”. Così a Repubblica Massimo Tartaglia, l’uomo che il 13 dicembre 2009 aggredì Silvio Berlusconi a Milano scagliandogli in faccia una statuina in ferro del Duomo.

“Non nascondo che all’epoca avevo sviluppato una rabbia e un odio nei suoi confronti, ma oggi spero tanto che si riprenda. Prego con tutto il mio cuore per lui”, afferma. “Lo vedevo come il simbolo di un sistema che io detestavo e che volevo combattere”.

L’aggressione nel 2009

Tartaglia ricorda quanto successo nel 2009 e ammette di aver sbagliato: “Ho sbagliato ad aggredirlo, quella sera non ero in me. Avevo accumulato rabbia, frustrazione, disperazione”.

“Ero depresso – spiega – per il lavoro e per una storia con una ragazza su cui avevo riposto aspettative. Berlusconi per me era diventato il rappresentante di un sistema che mi aveva stritolato”.

Dopo 14 anni non c’è più astio nei confronti di Berlusconi, anzi ora gratitudine. L’uomo racconta di aver scritto una lettera all’ex premier attraverso i suoi avvocati per chiedergli di perdonarlo: “Lo ha fatto. Non ha mai agito nei miei confronti. Avrebbe potuto chiedermi un risarcimento, avrebbe potuto rovinarmi…. E invece niente. Glielo riconosco”.

Massimo Tartaglia prega per Silvio Berlusconi al San Raffaele: nel 2009 lo colpì con la statua del DuomoFonte foto: ANSA
 Massimo Tartaglia oggi è disoccupato e vive con la pensione di invalidità

Cosa fa oggi Massimo Tartaglia

Accusato di lesioni pluriaggravate, Tartaglia era stato assolto nel giugno del 2010 perché ritenuto totalmente incapace di intendere e volere. Ma ha vissuto in regime di libertà vigilata fino al 2016, quando il giudice gliel’ha revocata.

Dopo le cure in una comunità terapeutica ha lavorato per qualche tempo per una cooperativa, occupandosi della manutenzione del verde. Oggi è disoccupato e vive con i 700 euro della pensione di invalidità.

Vivo con i miei genitori, passo le giornate a ascoltare musica, ho una collezione di vinili e di impianti stereo. Ascoltare musica – racconta Tartaglia – è l’unica cosa che mi fa stare bene e che mi svuota i pensieri”.

berlusconi-tartaglia Fonte foto: ANSA
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