Cornunghia: concime organico

Che cos'è la cornunghia

Per concimare opportunamente qualsiasi genere di terreno e quindi prepararlo nel migliore dei modi per la coltivazione, si prendono in considerazione diverse tipologie di fertilizzanti, tra cui la cornunghia. Si tratta nello specifico di un concime organico che viene prodotto attraverso un procedimento di macinazione degli zoccoli di animali e delle loro corna. Solitamente vengono utilizzati zoccoli e corna di bovini ma, non di rado, si usano anche di altre tipologie di animali. Dopo essere stati macinati, questi prodotti vengono triturati quanto più finemente possibile per poi essere esposti al sole in una fase di essiccazione. Grazie alle caratteristiche delle corna degli zoccoli e soprattutto a questo procedimento di preparazione, questo fertilizzante si dimostra estremamente straordinario per la sua capacità di saper rilasciare nel terreno in maniera lenta tante sostanze ottimali, tra cui azoto e fosforo. In ragione di questo procedimento, la cornunghia è un concime che viene utilizzato moltissimo anche nell'agricoltura biologica e, contrariamente a quanto si possa pensare, non rappresenta una novità del settore in quanto è diffuso praticamente da diversi secoli. Un'altra caratteristica specifica di questo genere di concime, è la poca presenza di potassio, per cui quando si va a utilizzare per concimare una pianta, bisogna mantenere un certo equilibrio tra i tre principali elementi ossia il potassio, l'azoto e il fosforo: si dovrà procedere con una sorta di integrazione di un altro concime che preveda un contenuto elevato di potassio. Viene molto utilizzato in agricoltura anche in ragione della sua caratteristica di lento rilascio delle sostanze, dovuto essenzialmente alla sua composizione. Questo è un aspetto molto importante in quanto permette al terreno e quindi alle piante di avere il proprio concime, anche durante le piogge che spesso e volentieri portano via il nutrimento. In funzione di questa sua caratteristica, la cornunghia non viene tanto utilizzata per la coltivazione di un orto in quanto c'è una rotazione colturale che deve essere ben calibrata in fatto di tempistiche e che poco si sposa con il lento rilascio di questo concime. Per cui la cornunghia è più indicata per piante ornamentali e soprattutto per i frutteti. Infine, un altro aspetto essenziale che ha permesso una certa diffusione dell'utilizzo della cornunghia, è la sua capacità di migliorare la struttura del terreno, fungendo da ammendante a tutto vantaggio della fertilità.

Come utilizzarla

La cornunghia è uno dei concimi più utilizzati nella coltivazione biologica per le sue caratteristiche di lento rilascio, soprattutto di fosforo ed azoto. Tuttavia, per beneficiare al meglio di tutte le sue caratteristiche, bisogna utilizzarla nel modo corretto. È disponibile generalmente nella versione in granuli oppure in quella a scaglie. In virtù di questo, il miglior modo per utilizzare il concime, è quello di interrarlo nel terreno. Per evitare un'eccessiva concentrazione di cornunghia o magari una mancanza di concime, bisogna cercare di calcolare la dose corretta che dipende da tanti fattori, tra cui le caratteristiche del suolo. In via di massima è stato calcolato che per un terreno di circa 100 metri quadrati da fertilizzare, bisognerebbero utilizzare all'incirca 8 kg di cornunghia. Peraltro un vantaggio considerevole rispetto ad altre soluzioni come ad esempio i dettami e il compost, è che essendo un concime secco, non potrà essere soggetto alla fermentazione: non ci sarà da preoccuparsi una volta somministrato al terreno.

Per quali piante è più adatta la cornunghia

Il corretto uso della cornunghia va proporzionato in termini di quantità rispetto alle caratteristiche del terreno: bisogna soprattutto tenere in considerazione che tipologia di pianta si vuole coltivare. Come abbiamo evidenziato in precedenza, è sconsigliata la cornunghia per le coltivazioni da orto in quanto richiedono tempistiche molto più ristrette rispetto alla capacità della cornunghia di rilascio nel terreno dei 2 macro-elementi di cui è dotata (fosforo e azoto). Quindi, il principale consiglio è quello di utilizzare la cornunghia soprattutto per piante verdi e per fiori in vaso: rappresenta un concime al 100% naturale molto adatto per le piante presenti in un appartamento. Si dimostra molto efficace nel fertilizzare i terreni che dovranno accogliere delle piante ornamentali all'aperto, come il giardino e nel caso specifico le rose. Permette un riscontro altrettanto soddisfacente per quanto riguarda la concimazione del prato e tutte le piante da frutto, tra cui anche l'ulivo. Un ulteriore consiglio è anche quello di evitare la concimazione a base di cornunghia soprattutto per il bonsai in quanto, l'eccessiva presenza di azoto, potrebbe danneggiare in maniera definitiva la pianta. In generale, se si vuole concimare un terreno con la cornunghia, bisogna tenere in considerazione le tempistiche del rilancio di fosforo e azoto. Questo significa che bisogna partire con la concimazione un po' di tempo prima, permettendo così alle piante di poter godere nel lungo periodo del suo nutrimento. Insomma, la cornunghia è un concime naturale adatto per qualsiasi genere di terreno, ma che va calibrato in maniera oculata rispetto alla tipologia di coltivazione preferendo piante verdi e più in generale tipologie di piante che non richiedono tempistiche molto ristrette per la coltivazione.