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Il film da vedere nel weekend Alice attraverso lo specchio, magico

Il film da vedere nel weekend Alice attraverso lo specchio, magico
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Regia: James Bobin.
Cast: Johnny Depp, Anne Hathaway, Mia Wasikowska, Helena Bonham Carter, Sacha Baron Cohen, Rhys Ifans, Matt Lucas, Ed Speleers, Stephen Fry, Alan Rickman, Michael Sheen, Paul Whitehouse, Barbara Windsor, Timothy Spall, Toby Jones.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Alice nel paese delle meraviglie, uscito nel 1951, è senza dubbio uno dei classici animati Disney più amati ed apprezzati. Adattamento del famoso testo di Carroll, il film era un coloratissimo caleidoscopio di motivi diversi e ha dato i natali a personaggi ancora oggi notissimi ed amati dagli spettatori di tutte le età. Le follie del Cappellaio, la psichedelia dello Stregatto e la tronfia Regina di Cuori sono ancora oggi ricordati con affetto da chi ha amato questa fortunata pellicola. La vicenda di Carroll, come è stato presto notato, nascondeva però anche dei lati oscuri, che l’apprezzatissimo adattamento diretto da Tim Burton qualche anno fa (Alice in Wonderland, 2010) cercava di raccontare con lo stile tipico del visionario regista. Pur avendo richiamato a sé l’attenzione di tutti gli affezionati dell’autore, che conta su una folta schiera di ammiratori, il film non brillava però per la qualità della sua realizzazione.

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A colmare questa lacuna e chiudere il cerchio delle peregrinazioni fantastiche di Alice, arriva in sala in questi giorni Alice attraverso lo specchio, di nuovo adattato da un’opera del prolifico Carroll. Chi ha provato l’ebbrezza fantasmagorica del Sottomondo come Alice non può certo ritrovarsi soddisfatta della calma ammorbante della vita quotidiana offerta dal mondo reale. Così, con l’aiuto del Brucaliffo (altro personaggio topico di questo mondo narrativo), la ragazza decide di attraversare uno specchio magico e di immergersi in un nuovo viaggio per salvare il Cappellaio (interpretato di nuovo da Johnny Depp) e viaggiare nel tempo. Tim Burton, lasciata la macchina da presa all’inglese James Robin (regista dei due film dedicati ai pupazzi Muppets), non ha mancato di influenzare con il suo stile visivo anche questa pellicola, come d’altronde appare naturale nel caso di un sequel.

Antagonista e deus ex-machina della vicenda sarà il Tempo, personificato da Sacha Baron Cohen (fra i vari ruoli ricordiamo almeno quello de Il dittatore), che si opporrà frontalmente al desiderio di Alice di salvare il Cappellaio. In questo il film si discosta dall’opera letteraria di Carroll, in favore di una maggiore concisione che non stona, comunque, in un film dalla durata media come questo. Si incontrano nuovamente tutti i personaggi caratterizzanti che si è imparato ad amare, ma che qui appaiono ancor più umani che in passato. Il riferimento costante è alla sfera familiare, vero e proprio paradiso perduto per molti: in questo senso persino la Regina Rossa assume in questo film una nuova sfumatura psicologica e non sembra più così inspiegabilmente malvagia.

 

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Ciò che potrebbe non far piacere agli amanti del film Disney originale è forse la mancanza di quella psichedelia eccessiva e quasi grottesca che lo ha reso celebre. Poco male, verrebbe da dire, visto che Alice attraverso lo specchio si propone non come una rivisitazione ma come una nuova interpretazione, un'aggiunta ad un universo narrativo già conosciuto e sedimentato. Si tratta di una scelta autoriale precisa, che trasmette il senso dei tempi cambiati e del contesto contemporaneo a cui si rivolge il film. Un contesto dove la sgargiante varietà di colori e motivi cede il passo ad una introspezione più profonda di psicologie e motivazioni dei personaggi.

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