Nave

Gregge massacrato a pochi chilometri da Brescia. "Sono stati tre lupi"

Due capre, cinque pecore e quattro capretti sono stati uccisi. Il "trucco" del branco per superare la rete elettrificata

Gregge massacrato a pochi chilometri da Brescia. "Sono stati tre lupi"
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Due capre, cinque pecore e quattro capretti uccisi e  altre due capre e cinque pecore disperse. È il bilancio dell'attacco di un branco di lupi, che questa notte hanno assalito un gregge a Nave, sotto il monte Maddalena, a pochi chilometri da Brescia.

A denunciare l'accaduto è l'associazione Pastoralismo Alpino, che da tempo si occupa di tutelare l'economia pastorale lombarda e di difendere i pastori che subiscono danni economici dagli attacchi del lupo dopo il ritorno del grande cacciatore nelle montagne lombarde.

L'attacco dei lupi a Nave

 

L'attacco è avvenuto attorno alle 4.30, ai danni del gregge di Daniel Scarola, trentatreenne nativo di Caino che da circa un anno conduce, in proprio, circa 150 capi . Già un mese fa lo stesso gregge era stato attaccato dai lupi, con quattro animali uccisi.

"Scarola mentre dormiva nel furgone ha sentito abbaiare i suoi tre cani, di cui due piccoli da conduzione e quindi legati non essendo comunque in grado di contrastare fisicamente i lupi - racconta l'associazione - Il cane da protezione, un giovane pastore abruzzese, nelle fasi concitate è finito impigliato e non ha potuto fare nulla. Scarola è subito intervenuto, vedendo tre lupi che avevano saltato la recinzione elettrificata e funzionante. I tre predatori erano evidentemente decisi e privi di paura dell'uomo, tanto che per diverse volte gli sono girati intorno per spaventarlo e frastornarlo".

Intelligentissimi, i lupi hanno adottato una tecnica "consolidata": hanno spaventato ìil gregge in modo che fuggendo abbattesse la recinzione elettrificata. In questo modo, hanno poi potuto aggredire alcuni esemplari. Per le capre e le pecore prese di mira non c'è stato niente da fare: sono state azzannate "con letale e quasi chirurgica precisione con un solo morso alla gola e precisamente al ganglio nervoso della regione retro-mandibolare" spiega l'associazione Pastoralismo alpino. Diversi altri animali sono stati invece feriti gravemente.

L'allarme a Polizia provinciale e Ats

Immediato l'allarme alla Polizia provinciale e all'Ats, ma l'intervento congiunto del veterinario e delle guardie - denuncia ancora Pastoralismo alpino - è stato possibile soltanto diverse ore più tardi.

"In pratica, le povere capre e pecore ferite gravemente non hanno potuto essere soppresse quanto prima per via della tempistica di intervento del personale provinciale. Insomma, o ammazzate dal lupo o agonizzanti per ore in attesa dell'aiuto dell'uomo per finire di soffrire".

 

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