La lettera

Buon compleanno Bulgarograsso: il Comune compie 70 anni

Il sindaco ha scritto una missiva aperta indirizzata a tutti i cittadini.

Buon compleanno Bulgarograsso: il Comune compie 70 anni
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Bulgarograsso compie 70 anni: tanti auguri al "borgo fertile".

Buon compleanno Bulgarograsso

Settant'anni di vita per il piccolo comune Comasco. Settant'anni di storia racchiusi in una bella lettera firmata dal sindaco Fabio Chindamo.

"Buon compleanno Bulgaro. Essì, proprio così. Oggi (domenica 5 aprile 2020, ndr), caro mio bel Comune compi settant’anni. Ne sono passati di anni da quando, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, con la legge numero 113 del 1950, sei tornato essere Comune autonomo da Appiano Gentile. Avremmo voluto festeggiarti in modo speciale quest’anno, ma stai pur certo che lo faremo appena sarà possibile. Sei il punto di riferimento per tutti noi cittadini che sanno che sei sempre disponibile per le grandi, come  le piccole necessità. Ci rappresenti e ci accompagni in ogni vicenda della vita. Durante la tua storia hai avuto l’onore di poter avere la disponibilità di tante donne e uomini che hanno dedicato tempo rendendoti sempre un Ente in salute: i sindaci che si sono succeduti insieme alle Giunte e Consigli comunali hanno cercato sempre di lavorare per mantenere vivo quel senso di comunità di appartenenza, anche nei momenti di grandi cambiamenti sociali ed economici. E per questa ricorrenza tocca me, sindaco protempore, farti gli auguri a nome di tutta la popolazione che rappresento oggi "distanti,ma uniti", come lo slogan che ci sta accompagnando in questo difficile momento per la vita di tutti noi. Ti auguro di continuare a rappresentarci tutti, sempre con la stessa passione responsabilità di chi ci ha preceduto. Orgogliosi di sapere di abitare in un bulgaro-grasso ovvero in un borgo fertile, dove la ricchezza è rappresentata dalle tante persone che si spendono per gli altri, che si danno da fare ciascuno per come può; hai tante associazioni e gruppi che animano di iniziative la vita della comunità. Non la voglio fare troppo lunga perché sei pur sempre un po’ brontolone, come lo siamo noi bulgaresi, che non ami troppo le cerimonie e quindi fammi concludere con questa frase di Cesare Pavese che dedico a tutti coloro che, per vari motivi della loro vita, non abitano più qui: Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti".

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