Era torinese

Giovane addetto alla sicurezza muore sul lavoro: era dipendente di un'azienda di Bornasco

Carlos Mario Barletta, 20 anni, schiacciato tra il cestello di un carrello elevatore e il soffitto di uno stabilimento, si è spento dopo sei giorni di ricovero in ospedale

Giovane addetto alla sicurezza muore sul lavoro: era dipendente di un'azienda di Bornasco
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Un'altra giovane vita spezzata sul luogo di lavoro. Carlos Mario Barletta, 20 anni, originario della Colombia, ma residente a Mazzè in provincia di Torino, è morto schiacciato contro il soffitto di uno stabilimento a Sona, nel Veronese. Il 20enne, dipendente dell'azienda Mi-To con sede a Bornasco, in provincia di Pavia, si è spento sei giorni di ricovero in ospedale. Lo scorso venerdì, 6 ottobre 2023, si sono svolti i funerali.

(Foto di copertina dalla pagina Facebook Morti di lavoro)

Carlos morto sul lavoro: era dipendente di un'azienda di Bornasco

La vita di Carlos Mario Barletta, per sei giorni, è stata vincolata alle macchine del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Borgo Trento, in provincia di Verona, ma la gravità del quadro clinico non gli ha permesso di resistere, di combattere, di riprendersi.

Il suo cuore infatti, come raccontato da Prima Verona, si è fermato martedì 3 ottobre 2023. Per Carlos, dipendente insieme ad alcuni parenti della Mi-To di Bornasco (Pavia), azienda specializzata nell’installazione di sistemi di sicurezza, il ricovero in ospedale è stato reso necessario dopo che, lo scorso 27 settembre 2023, è rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro in uno stabilimento di Sona.

Stando alla ricostruzione dei fatti, il 20enne, rimasto schiacciato da un cestello mentre stava installando delle telecamere, sarebbe stato subito soccorso dai sanitari del SUEM 118, intervenuti con una automedica e un’ambulanza. Una volta stabilizzato, il giovane sarebbe stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Borgo Trento. Ma dopo sei lunghissimi giorni di sofferenza, purtroppo, è arrivata la tragica notizia.

Grande partecipazione ai funerali

I funerali di Carlos, come raccontato da Prima Chivasso, si sono svolti lo scorso venerdì, 6 ottobre 2023, davanti alla Cappella Beata Vergine delle Grazie in piazza Dante a Rondissone (Torino).

Carlos era molto conosciuto nella sua Mazzè, soprattutto per il suo grande amore sportivo: l'atletica leggera, disciplina nella quale primeggiava, soprattutto nelle gare sprint. Subito dopo il diploma si era fatto assumere come operaio per dare una mano alla famiglia.

Don Gino Casardi ha officiato la Santa Messa alla presenza di numerose persone tra cui molti giovani.  Sul feretro di Carlos è stata adagiata una bandiera della Colombia, suo paese di origine del giovane.

Gli amici indossano una maglietta nera che riporta la bandiera della Colombia con la scritta "Para siempre" e sulle spalle "Mi-To sistemi di sicurezza".

"In questo momento cosa direste? - afferma don Gino durante l'omelia - Io ho detto poco fa che lui è già vicino a Dio. E in questo momento sta vedendo tutti. Carlo quello che ci hai dato è un dono da mettere in pratica per i tuoi amici. Quando ho appreso la notizia, non sapete quello che ho provato. Sono andato subito a prendere le foto che ho qua.

Era un piccolo grande uomo - prosegue - Mi sono rassegnato, ma non ho accettato quanto è successo. Ci mancherai e mi mancherai.  Ti voglio bene, mi rimane tuo cugino che quando lo vedo penso a te. Da lui ricevevo le tue notizie, sono passati gli anni, sei diventato grande".

Aperto un fascicolo di indagine sull'incidente

La famiglia del ragazzo, va detto, ha dimostrato un enorme coraggio, anche dopo la morte del figlio: in sua memoria, infatti, è stata lanciata una raccolta fondi per realizzare e brevettare un sistema che prevenga incidenti sulle piattaforme aeree, proprio come quello che è costato la vita al 20enne.

Ora, però dopo il momento del dolore si apre la fase delle indagini. E quello che è successo, comunque, resta ancora avvolto in una zona d'ombra. La Procura di Verona ha aperto un'inchiesta per verificare la dinamica dell'incidente e tentare di comprenderne le responsabilità.

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