Si può ballare nei nove mesi?

Ti è sempre piaciuto ballare, ma ora che sei in attesa di un bebè pensi di dover rinunciare? Niente di più sbagliato! “Se partiamo dal presupposto che la gravidanza è un evento fisiologico e non una malattia, ballare, così come praticare qualunque altra attività fisica, non può far altro che bene alla futura mamma”, dice Francesca Regina, ostetrica. “L’importante è eseguire movimenti ‘tranquilli’ e non pericolosi”.

I rischi connessi sono principalmente due: i salti e le cadute. I primi sono da evitare perché, facendo sobbalzare il pancione, possono sottoporre l’utero a stimoli ed essendo l’utero un muscolo potrebbero indurlo a contrarsi. Le cadute, poi, sono particolarmente pericolose se si urta la pancia, sebbene il feto sia protetto dal liquido amniotico.

Se vuoi ballare, dunque, la cosa importante è adottare alcune accortezze.
Preferisci i locali all’aperto alle discoteche in ambienti chiusi: il caldo e l’aria viziata potrebbero provocare un senso di mancamento, senza considerare che in luoghi troppo affollati il rischio di urti è maggiore. Anche all’aperto, però, evita i punti dove c’è maggiore calca.

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Non pretendere di ballare per ore di fila: meglio sedersi di tanto in tanto ai tavolini intorno alla pista per ascoltare la musica e magari sorseggiare una bibita fresca. “Se nei primi tempi quasi non ci si rende conto di essere incinta e le limitazioni ai movimenti sono praticamente nulle, negli ultimi mesi il pancione fa sentire tutto il suo peso”, spiega Francesca Regina. “Inoltre i polmoni non si espandono più come prima, perché lo spazio a loro disposizione è ridotto, e il ritmo cardiaco è più accelerato, dal momento che la quantità di sangue che il cuore deve pompare è maggiore”. È quindi più facile andare in affanno e stancarsi.

Per gli stessi motivi, qualunque tipo di ballo vorrai fare dovrai adottare ritmi più tranquilli. “È una semplice questione di buon senso, basta ascoltare il proprio corpo e non forzare la mano”, sottolinea l’ostetrica. “D’altronde anche quando stiamo semplicemente camminando, se andiamo troppo veloci è il corpo stesso a chiedere di rallentare”. Insomma, ondeggiare al ritmo di salsa va bene, scatenarsi no!

La musica fa bene al bambino, soprattutto se piace alla mamma, che gli trasmette così il suo stato di benessere. Evita, però, di ballare vicino agli amplificatori, perché il volume è davvero troppo alto: è vero che il liquido amniotico nel quale è avvolto il bebè attutisce i rumori, ma questi possono comunque infastidirlo.

Ma quali sono i balli più indicati? Praticamente tutti. I più in voga durante l’estate sono in genere quelli latino-americani, divertenti e coinvolgenti con il loro ritmo allegro e trascinante. Sono utili perché fanno muovere il bacino, un punto strategico per la futura mamma, visto che al momento del travaglio e del parto una buona padronanza di questa zona permette di assecondare la discesa del piccolo con maggiore consapevolezza. In più, certi movimenti consentono di rinforzare le articolazioni dei piedi e delle caviglie.

Ottimi anche i movimenti della danza moderna, che coinvolgono le articolazioni di spalle, bacino, gambe e consentono un buon lavoro aerobico, che migliora l’efficienza del cuore e la capacità respiratoria.

Vanno benissimo pure i balli di coppia, come il valzer, il liscio o il tango. Oltretutto, ballare con il partner è un ottimo metodo per consolidare il rapporto, proprio in un periodo come questo in cui, fin dalle prime settimane, si sente già la presenza del nuovo componente della famiglia, con tutte le gioie e le piccole ansie che questo comporta.

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