Chi è Teddy Hobbs, il bimbo prodigio d’Inghilterra?

25 gennaio 2023
I primi segni di intelligenza superiore durante il lockdown, poi il test che lo ha proiettato a tre anni nel Mensa, l’associazione dei geni: è il più giovane membro del Regno Unito

Ha imparato a leggere da solo a due anni e quattro mesi e adesso che ne ha quattro sa contare sino a cento in sei altre lingue e sta leggendo tutti i libri di Harry Potter. Teddy Hobbs è decisamente un bambino fuori dal comune, che a soli tre anni è stato accettato nel Mensa, l’associazione che riunisce le persone che hanno un quoziente intellettivo superiore a quello del 98% della popolazione mondiale.

Dalla Tv le prime lezioni di lettura

Teddy è inglese e vive a Portishead, nella contea inglese del Somerset, con la mamma Beth, che ha 31 anni e il padre Will, 41 anni. I primi segni di un’intelligenza insolita sono arrivati quando il piccolo aveva appena 26 mesi. Sua madre racconta che nel corso del lockdown ha imparato da solo a leggere guardando programmi per bambini in Tv e copiando il suono delle lettere, che poi tracciava su un foglio. Quando è rientrato alla materna, la donna ha spiegato alle insegnanti di questa novità e all’inizio non ci hanno creduto. Poi hanno invitato un insegnante elementare a verificare la situazione e le hanno confermato che aveva ragione. Un primo risultato insolito per il piccolo, che è un tipo tranquillo e riflessivo.

Dal tablet la passione per le lingue

Il secondo segnale è arrivato dopo la nascita della sua sorellina. I genitori gli hanno regalato un tablet per tenerlo tranquillo e poter badare alla piccola ma, anziché fare giochi e guardare video divertenti come avrebbero fatto i suoi coetanei, Teddy si è messo ad esplorare le app sui numeri e sulle lingue. Così un pomeriggio lo hanno sentito produrre suoni strani davanti allo schermo, lo hanno interrogato in proposito e lui ha risposto che stava contando in cinese mandarino. Adesso il piccolo genio riesce a contare fino a cento anche in Gallese, Francese, Spagnolo e Tedesco, oltre che ovviamente in inglese.

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L’emozione prodotta dalle tabelline

L’altro indizio di una mente non comune è arrivato dalla passione per tabelline e calcoli. Secondo i suoi genitori, Teddy si diverte così tanto a far di conto che un giorno, impegnato a ripetere tabelline e sequenze, si è emozionato al punto da farsi venire il sangue dal naso. Come spiega mamma Beth, il bimbo sceglie un argomento che gli interessa e per un paio di mesi lo approfondisce fino al punto da dominarlo. È accaduto con le tabelline, poi con i nomi delle nazioni e le mappe, infine con i numeri in lingue diverse.

Il test di intelligenza lascia stupiti

Di fronte a queste caratteristiche, ai genitori di Teddy è stato suggerito di sottoporlo a dei test di intelligenza. Il risultato è stato sorprendente. Nel test del Q.I. di Stenford Binet Teddy ha ottenuto un punteggio pari a 139 su 160, che lo ha proiettato nel gotha dei cervelloni del mondo, assegnandogli anche il primato del più giovane membro del Mensa nel Regno Unito. Non si tratta del bambino più giovane al mondo, però, visto che in America Isla McNabb è stata ammessa a soli due anni, ma certo il primato rimane significativo. I genitori hanno accettato di fargli fare il test perché speravano li aiutasse a capire meglio a quale scuola iscrivere il bimbo dal prossimo anno, ma l’esito li ha stupiti.

Le preoccupazioni legate a queste doti

“Tutti ci sono stati molto vicini in questo periodo e ci hanno sostenuto" – ha spiegato il padre di Teddy ai giornali inglesi - "Ora stiamo cercando di capire come procedere”. Sono ovviamente fieri del loro piccolo, ma anche un po’ preoccupati per il fatto di essere così diverso dagli altri possa rappresentare un problema. Il QI del bambino lo colloca al 99,5 percentile per la sua età, ma fa anche sì che non abbia interesse nei giochi dei suoi coetanei e sia sempre più avanti di loro a livello intellettuale.

Una moltitudine di talenti

Il problema è che sotto il profilo delle relazioni rimane un bimbo di quattro anni e su questo aspetto mamma e papà vogliono lavorare per evitargli problemi in futuro. Solo ora il bimbo comincia a rendersi conto del fatto che i suoi amici hanno interessi e caratteristiche diverse, ma i suoi genitori cercano di fargli capire che se lui eccelle nellla lettura e nell’apprendimento, gli altri sono bravi nella corsa e nello sport e ognuno ha i propri talenti di cui gioire.

L’ironia sull’origine del genio

Una sfida non semplice per i genitori, anche perché il piccolo è sempre attentissimo ai loro discorsi e fa domande cui risulta difficile rispondere. Quando sente parlare della guerra, ad esempio, vuole capirne le ragioni e chiedi dettagli. Ma a quattro anni non è ancora pronto per affrontare certi temi e non soffrirne. I genitori a volte sono preoccupati, altre volte fieri, in generale stupiti. E visto che Teddy è figlio della fecondazione in vitro fanno battute per sdrammatizzare. “Non capiamo come possa essere nato così intelligente" – dicono. "Chissà che il dottore non abbia commesso qualche errore!”.

Caterina Belloni

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