La storia e le origini di Frazzanò

Il paese è collocato sui monti Nebrodi a mezza costa e si può considerare prevalentemente un territorio agricolo. Nelle parti più antiche di Frazzanò si può assaporare un’atmosfera tipicamente medioevale che si riscontra grazie ad un tessuto urbano costituito da vicoletti, case, piazzette e chiese.

Chi si chiede da cosa derivi il nome della cittadina Frazzanò è possibile rispondere che la leggenda narra che il paese è da sempre stato caratterizzato dalla presenza di numerosi faggi che producono ghiande e un giorno, uno straniero di passaggio domandò ad un frazzanese se in zona producesse solamente frazza – termine che si usava localmente per indicare le ghiande – ossia il cibo dei maiali e gli venne risposto “qui frazza no” e da questo episodio fu coniato il nome Frazzanò.

Le origini di Frazzanò

Per quanto non esistano precise documentazioni storiche, si ritiene che la fondazione del paesino risalga intorno all’anno 860 a seguito dell’occupazione degli arabi dell’isola, da parte di un gruppo di bizantini, provenienti da Crastrus, che sfuggivano all’invasione dei Saraceni e che trovarono un territorio meno esposto alle incursioni appartenente all’antica San Marco.

Furono loro a costruire delle rudimentali case in quello che è il quartiere Canale che, sempre secondo la narrazione, fu il fulcro sul quale venne edificato Frazzanò.

C’è da affermare che gli Arabi che presero possesso della Sicilia in modo progressivo all’interno di un periodo che dall’827 arrivò fino al 1060, tennero un comportamento tollerante che teneva conto degli usi della popolazione ma, nonostante tutto, molti siciliani cercarono riparo in luoghi isolati.


La storia di Frazzanò

Uno dei punti fermi storici di Frazzanò è legato alla nascita di un cenacolo basiliano, il monastero San Filippo di Fragalà che divenne un significativo riferimento del monachesimo della Sicilia Orientale.

L’abbazia fu edificata al di fuori dell’allora centro storico, ad un paio di chilometri dall’abitato e venne costruita per volere del Conte Ruggero d’Altavilla e di sua moglie nel 1090 su di un già presente Cenobio.

Il territorio appartenente a Frazzanò venne suddiviso in due parti che il conte donò ai monaci di Fragalà – che la tennero fino al 1866 ossia quando vennero sciolte le corporazioni ecclesiastiche – e a Nicola Camuglia di Messina. Quest’ultima passò alla fine del XIV secolo ad un certo Filingeri in cambio della terra di Isnello. Nel corso dei secoli, i discendenti mantennero la baronia con tutti i suoi diritti fino all’inizio del XIX secolo.

C’è da dire che durante il periodo normanno Frazzanò sviluppò una religiosità godendo pienamente dell’impulso dato appunto da conquistatori che subentrarono ai Saraceni.


Frazzanò il paese sui monti Nebrodi

Il paese è collocato sui monti Nebrodi a mezza costa e si può considerare prevalentemente un territorio agricolo. Nelle parti più antiche di Frazzanò si può assaporare un’atmosfera tipicamente medioevale che si riscontra grazie ad un tessuto urbano costituito da vicoletti, case, piazzette e chiese.

Da vedere sicuramente la Chiesa Madre del paese che fu costruita alla fine del XII secolo per onorare un voto fatto dalla contessa Adelasia. L’edificio originale fu poi ampliato e modificato anche sotto il regno di Amedeo II di Savoia e attualmente presente sull’altare maggiore si trova una custodia lignea alta otto metri internamente rivestita da lamine d’oro, opera del locale scultore Allò, al cui interno si trova una bella statua in marmo di Carrara che rappresenta la Santissima Annunziata. Sempre in questa chiesa si trovano anche dei preziosi quadri del XVIII secolo tra i quali una mirabile Madonna del Rosario.

Nella parte bassa di Frazzanò merita di essere visitata la chiesa di San Lorenzo confessore risalente al XVII secolo caratterizzata da un campanile realizzato con pietre prelevate dal castello saraceno di Belmonte.

Nei dintorni del paese, esattamente nella valle di Frazzanò, in località Valle delle Canne adiacente il fiume Fitalia, ci sono due grotte denominate: Grotta delle Colonne e Grotta dell’Inferno. Sono cavità esplorate solamente in minima parte che sono caratterizzate da una densa concentrazione di stalattiti e stalagmiti di notevoli dimensioni.


Feste, eventi e prodotti tipici a Frazzanò

Durante il mese di luglio e agosto si tiene il Frazzanò Folk Fest, una kermesse di musica etnica del Meridione, della Sicilia e del bacino del Mediterraneo dove intervengono cantanti e gruppi musicali che si esibiscono davanti ad una folla di turisti e curiosi.
In agosto si festeggia il Santo Patrono di Frazzanò, San Lorenzo. Il giorno 10 si ricorda la traslazione delle sue spoglie mortali che vennero spostate dalla Chiesa di Tuttisanti fino nella Chiesa di San Lorenzo. Per l’occasione l’evento religioso si tramuta in una festante manifestazione popolare.
Noto anche come il paese dei funghi per via dei faggeti che sono presenti sul territorio, Frazzanò ha anche altre specialità alimentari come la famosa salciccia di suino nero dei Nebrodi, formaggi prodotti artigianalmente, olio extravergine d’oliva e vino.

Concludendo, la visita di questo paesino posto a circa 500 metri di altitudine, offre l’opportunità di immergersi in un clima intriso di serenità dov’è possibile ritemprare il proprio spirito respirando un’atmosfera dove la frenesia quotidiana è pressoché sconosciuta.

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