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1. |
Il gioco del silenzio
03:43
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E’ la legge del silenzio
Quando crolla tutto attorno
Quando è notte anche di giorno
Solo un gioco il tuo silenzio
Siamo il gregge del non-senso
Che barcolla alcolizzato
Dopo aver distrutto il prato
Che ora brucia come incenso
Ma il pastore ha già da fare
E forse non ci ha mai voluti
Sorridiamo e stiamo muti
Crolla la terra
Mentre il mondo cade, tace, prega per te!
Alza la testa
Tu mi cerchi io non rispondo
Io ti cerco e vado a fondo
E’ il silenzio che ti ascolta
Quando parli con tè stesso
Quando chiedi un compromesso
E poi ti assolvi un’altra volta
Non puoi crederti innocente
Se lo sguardo volge altrove
Storie vecchie e scuse nuove
Chi reagisce e chi si pente
Bei pensieri e codardia
Ma la mia coscienza è a posto
La difendo ad ogni costo
Non è stata colpa mia
Crolla la terra
Mentre il mondo cade, tace, prega per te!
Alza la testa
Tu mi cerchi io non rispondo
Io ti cerco e vado a fondo
Nato in una terra morta
Col vestito del ribelle
Che ho cucito con la pelle
Dello schiavo oltre la porta
Ho difeso lo sfruttato
Mentre ne bevevo il sangue
Va a ignoranza il cuore esangue
Della causa che ho sposato
Ho sfilato in ogni via
E sussurrato ad ogni orecchio
Provo a dirmelo allo specchio:
non è stata colpa mia
Crolla la terra
Mentre il mondo cade, tace, prega per te!
Alza la testa
Tu mi cerchi io non rispondo
Io ti cerco e vado a fondo
Tu mi cerchi io non rispondo
Io ti cerco e vado a fondo.
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2. |
Lettera ad un totem
04:10
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Supplicando sentimenti
Le parole dei miei sensi
A te scrivo nella notte
Nuovo dio di noi perdenti
Guardo dritto nello specchio
Sputo addosso al mio riflesso
Come faccio a amare il prossimo
Se già fingo con me stesso?
Sono stanco e disilluso
Di un mi piace ad uno stato
Dipendenza da un buonismo
Che mi fa sentire escluso
Confessione o inquisizione?
Prego con le spalle al muro
Libero di andare
Schiavo di nessuno
Non accetto compromessi
Non mi faccio manovrare
Voglio esser la pedina
Che fa scacco tra i più fessi
Lettera ad un Totem, sogno di realtà,
Cerco nella notte una nuova libertà.
Cado a terra non respiro
Chiuso in queste quattro mura
Non c’è spazio dentro e fuori
Solo tu sei la mia cura
Tutti a casa!
Urla dentro la coscienza
Non accetto la morale
Di chi parla di coerenza
Tutti sorridenti
In catechismi e favole
Ma poi in giro per la strada
Vedo solo visi spenti
Tutti benpensanti
Assuefatti d’esperienza
Padri comprano l’amore
Che poi pagano in contanti
Io sto fermo non mi muovo intanto aspetto
Io non sporco le mie mani piango rido e vi rigetto
Solo tu che tutto puoi fai partire la rivolta
Forse solo un altro errore forse il segno di una svolta
Solo tu che tutto puoi fai partire la rivolta
Forse solo un altro errore forse il segno di una svolta
Lettera ad un Totem, sogno di realtà,
Cerco nella notte una nuova libertà
Lettera ad un Totem, sogno di realtà,
Cerco nella notte una nuova libertà.
Lettera ad un Totem, che mai risponderà,
Se il Totem prende vita…
Totem Totem intercedi per me
Totem Totem intercedi per me
Totem Totem nell’oblio del creato
Intercedi per me perché io ti ho inventato.
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3. |
Il mulino
04:47
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Giocattoli animati da ricordi spenti
Fan degli occhi miseri sorgenti
Vivo ogni giorno trame senza colore
Meno fantasia dell’etichetta di un liquore
Parole dolci come un mostro zuccherato
Sono gocce amare sul palato
Io preferivo una fine saporita
Che mi faccia rider della vita
Così chiusi la porta a questo mondo
E me ne andai perché
Mi innamorai di un mulino a vento
Alimentai le pale con semplicità,
Un tulipano nasce dal cemento
Ladro di sensi ladro di sincerità,
Carte stampate dal profumo leggero
E sorprendi il mondo in bianco e nero
Routinizzato come in un lavaggio delicato
Programmato ma per niente appassionato
E quel consiglio che ritengo un po’ triste
Star conforme è uno specchio che insiste
Archivi sogni come numeri seriali
Frodi anche te stesso coi tuoi sguardi illegali
Così chiusi la porta a questo mondo
E me ne andai perché
Mi innamorai di un mulino a vento
Alimentai le pale con semplicità,
Un tulipano nasce dal cemento
Ladro di sensi ladro di sincerità,
Rabbia, confusione, distruzione
Sono i peluche che tengo in tasca in ogni situazione
Una sola opportunità,
Ti mostrerò di cosa son capace io non celo falsità,
Sei solo ostinazione
Correrò attraverso muri verso la destinazione
Tu trasudi fragilità,
Sulla mia strada regalerà pane dal sapore di umiltà,
Mi innamorai di un mulino a vento
Alimentai le pale con semplicità,
Un tulipano nasce dal cemento
Ladro di sensi ladro di sincerità.
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4. |
Appeso a un cavo
03:53
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Apro gli occhi non è un sogno
Vivo attaccato a una macchina
E questo schermo vuole il mio plasma
Per dare vita a una nuova realtà che
Corre come un occhio corre sullo schermo
Tra iene e vampiri sono pronto a andare in scena
Conta andare in onda per chi non affonda
Signore e signori: vi do il benvenuto in questo show!
La mia vita è appesa a un cavo
Di connessione a questa realtà,
La trasmissione è una trasfusione
Solo un prelievo non mi basterà,
Scende dai miei occhi lacrima che mente
Sangue che non rianima
Ma dove è la mia libertà?
In stati finiti la linfa virtuale
Che l’uomo digitale in ogni suo istante ritroverà.
Apparenza ed illusione sono il mio copione
La diretta me lo impone: la mia parte in recita
E l’attore che scompare se si oppone alla trama
Di tradire per soli 15 minuti di fama
Ora che sembra che sopravvivenza
Sia solamente visibilità,
Sento pulsare nelle mie vene
In quelle vere dell’anima
Cresce nel mio corpo cresce nella mente
Linee di comando che cadono
Linee che si spengono volti che risplendono
cuori che si fondono
Apparenza ed illusione sono il mio copione
La diretta me lo impone: la mia parte in recita
E l’attore che scompare se si oppone alla trama
Di tradire per soli 15 minuti di fama.
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5. |
L'ultima notte
03:41
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Sdraiato in un buco per terra
Attendi distratto l’ennesimo sparo
Rumore che rompe il silenzio
Lampo di luce nell’oscurit
E intanto chiedi alle stelle del cielo
Che veglian dall’alto quest’ultima notte
Di cancellare nel cuore e negli occhi
Lacrime sangue e dolor
Illuso da false speranze
Da propaganda inneggiante all’onore
Da chi spacciava amor per la patria
Carneficina da nobile azion
Hai rinunciato ai tuoi anni migliori
Sprecando tempo a giocare all’eroe
Hai rinunciato a morire da vecchio
E ora ti trovi a morir da soldato
Prendi la mira poi spara, spara senza ferire la gente
Chiedi a chi corre nel buio la via d’uscita dovè?
Prendi la penna poi scrivi, scrivi lettere piene d’amore
Per chi lontano t’attende ma tu non ritornerai
Giunto sul campo di guerra
Hai realizzato cos’era in realt
Una missione chiamata di pace
Da chi brama popoli da conquistar
Mine che esplodono, bambini muoiono
Potenti sfregano mani che uccidono
Madri che piangono lucide bare
Figli cadaveri del capitale
Ed ora dimmi caro soldato
Cosa si prova ad uccidere un uomo
Per il dovere di essere servo
Di chi decide e comanda per te
E voi signori calati dall’alto
Esportatori di democrazia
Che vi credete padroni del mondo
Tirando a sorte sull’umanit
Dove vi nasconderete
Quando vedrete sorgere il Sole?
Un nuovo giorno di lotta
Lotta per la dignit!
Prendi la mira poi spara, spara senza ferire la gente
Chiedi a chi corre nel buio la via d’uscita dovè?
Prendi la penna poi scrivi, scrivi lettere piene d’amore
Per chi lontano t’attende ma tu non ritornerai
Per chi lontano t’attende
Per chi lontano t’attende
Per chi lontano t’attende ma tu non ritornerai.
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6. |
Giorno zero
04:50
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Luce ascolta questa voce
Solitaria in questi anni di notte scura
E prego senza un dio cercando un modo mio
Che soffochi ogni mia paura
Sento che il vento
Mi accarezza sussurrandomi una cura
Ma io la cerco non c’è
Ancora
Notte donami un nuovo sogno
Come un lampo che illumini ogni coscienza
Di tempo non ce n’è lo sai meglio di me
Questo mondo ha perso la pazienza
Un nuovo giorno
Schiaccia il buio e questa amara indifferenza
Io già lo sento in me
Che lo sappia il mondo intero
Oggi è stato il giorno zero
Ed ora gridalo al cielo
Che sorge il giorno zero
E all’alba chi ti salverà?
Ed ora gridalo al cielo
Che sorge il giorno zero
E all’alba chi ti salverà?
Ho sognato braccia aperte
Mille occhi schiusi al sole in questa alba
Sorridere perché non ci sono più re
Dio salvi chi non salta e balla
Anime in volo
Far l’amore sopra un campo di battaglia
Restare umani anche se
Si sbaglia
Figli di un’unica famiglia
Si rincorrono sugli orrori del passato
Giocando sopra le vecchie bandiere che
Troppo sangue hanno già versato
Figli di un’alba
Donan luce a questo mondo risvegliato
Scaccia via le nuvole
Che lo sappia il mondo intero
Oggi è stato il giorno zero
Ed ora gridalo al cielo
Che sorge il giorno zero
E all’alba chi ti salverà?
Ed ora gridalo al cielo
Che sorge il giorno zero
E all’alba chi ti salverà?
Ed ora gridalo al cielo
Che sorge il giorno zero
E all’alba chi ti salverà?
Ed ora gridalo al cielo
Che sorge il giorno zero
E all’alba chi ti salverà?
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7. |
Cuore brigante
03:49
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La promessa è un buon sapore
Di quel pranzo mai servito
Nell’attesa che qualcuno giri meglio qualche ruota
Ho aspettato e poi aspettato invitato a pancia vuota
A mia madre avevan detto che l’avrebbero salvata
Noncuranti dei suoi sogni le han sorriso e l’han stuprata
E ora sono deportato esiliato in altri mondi
Squarci d’oro e di letame che condiscono gli sfondi
Ma lo sento che alla fine pur vivendola lontano
La mia testa è accarezzata dalla sua stupenda mano
La promessa è un’illusione
di quel fiore ormai appassito
Dentro il petto batte un cuore che ha bisogno di sentire
I suoi battiti i suoi passi verso un dolce divenire
Pompa sangue da brigante nelle vene di chi vuole
Continuare a realizzare quest’estate che non muore
Come rondini, migranti, malinconici partenti
Noi bastardi con la rabbia e il nostro osso in mezzo ai denti
Siam fenomeni da circo siamo amici di stagione
Siamo bestie da macello spinte verso l’estinzione
E sei bella terra madre e sei bella sotto il sole
Mari e monti sulla punta di uno scomodo stivale
Ma sei bella madre Terra come il frutto che produce
Il tuo albero tuo figlio che l’amore da alla luce
E ritorno sempre a casa con il sogno di restarci
Tra le braccia di speranza che non riescono a levarci
E così tolgo il veleno con l’antidoto danzante
E così rimango vivo col mio cuore da brigante
E così rimango vivo col mio cuore da brigante
E così rimango vivo col mio cuore da brigante.
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8. |
Via da ciò che ho
05:15
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Via, è il momento di lasciare tutto e andare
Via, via da casa non a caso fuori il mondo aspetta me
Tutte le mie aspettative io le lascio sul comò
Con lo zaino a cuor leggero partirò solo con te
Nella vita c’è chi guida e chi si lascia trasportare
Troppa gente scende in strada senza chiedersi il perché
Senza mai restare fermo e con il rischio di affondare
Voglio amare e navigare senza fretta di arrivare
Dammi la mano stringimi ancora
Prima di correre guarda i miei occhi
Guardami bene forse è follia
Io preferisco chiamarla magia
Chilometri di sogni, questo è il mio cammino
E trovo libertà sulla via del mio destino
E non ho più paura perché ora so
Viaggio è fuggire via da ciò che ho
Auto, treno, aereo, nave, pattini lo sai
Oppure a piedi nudi cerco quello che vorrei
Caricato a molle parto e non ritorno su
Parti insieme a me oppure non cercarmi più
Spacco il cellulare, vola via la sim
Cambio password, cambio vita, cambio numero del pin
Se mi cerchi e vuoi viaggiare adesso vieni via con me
Tanto sai che devi fare, io ci voglio credere
Dammi la mano stringimi ancora
Prima di correre guarda i miei occhi
Guardami bene forse è follia
Io preferisco chiamarla magia
Chilometri di sogni, questo è il mio cammino
E trovo libertà sulla via del mio destino
E non ho più paura perché ora so
Viaggio è fuggire via da ciò che ho
So che non è facile ma sono pronto per
Liberarmi dalla noia, liberarmi dai cliché
Scappare e scavalcare muri e ostacoli e vedrai
Sarà un gioco se ti fidi insieme a me risorgerai
Chilometri di sogni, questo è il mio cammino
E trovo libertà sulla via del mio destino
E non ho più paura perché ora so
Viaggio è fuggire via da ciò che ho
Viaggio via da ciò che ho
Viaggio via da ciò che ho.
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9. |
Tolto l'impossibile
03:52
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Non ho tempo di confondermi tra polveri sottili
Senza niente di sottile se non conti l’attributo
Senti il peso di guerre quotidiane
Tra il tuo essere e il tuo fare
Senza forze per restare qui seduto e non lottare
Non ho più tempo per pensarti
O pensare di cambiarti
Solo parole e cedimenti
Poi fronte contro fronte per capire nei tuoi occhi cosa c’è
Tolto l’impossibile
Rinunci all’anima
Tolto l’impossibile
la luce cambierà,
Tolto l’impossibile
Che cosa resterà,
Tolto l’impossibile
C’è solo verità
E allora togliti quel trucco che ti fa sembrare vero
Lava le mani per sentire quanto è fredda l’acqua
E pensa agli anni che hai vissuto e che hai passato
Se hai seguito il tuo copione alla faccia del nemico
E senza indignazione piangi
Anche la lacrima è ghiacciata
E fai un sorriso e alza il volto
Poi fronte contro fronte per capire nei tuoi occhi cosa c’è
Tolto l’impossibile
Rinunci all’anima
Tolto l’impossibile
la luce cambierà,
Tolto l’impossibile
Che cosa resterà,
Tolto l’impossibile
C’è solo verità.
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10. |
Libero e ribelle
04:11
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La notte è giovane a detta degli esperti
Il Sole scalda croste di complicità,
La Luna invece riscalda vuoti aperti
Di giorno riempiono le piazze giù in città,
La primavera arriva a risvegliare l’anno
Scuote le mura di una tana che non c’è
La tana è il mondo sai ma questo non lo sanno
Hanno paura di non esser come te
Come te
Come ferite che segnan la pelle
Come parole che corron sorelle
Come il rosso che macchia le stelle
Le toccherai, le prenderai
Soltanto tu
Libero e ribelle
E quel respiro rimane la Memoria
Un soffio forte un vento fischia resistente
Sussurra al mondo che fino alla vittoria
Sarà il momento di riprenderci il presente
Lo sguardo ride, è bello, saldo come il muro
Vive il ricordo colorando mattonelle
Ma vive ancora e anzi resta più sicuro
Se anche il tuo cuore ora è libero e ribelle
Come te
Come ferite che segnan la pelle
Come parole che corron sorelle
Come il rosso che macchia le stelle
Le toccherai, le prenderai
Soltanto tu
Libero e ribelle.
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11. |
Il flauto di pan
04:37
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Ascoltami o Diana dei boschi signora
Sovrana dei cervi del muschio regina
Ti imploro o diva, selvaggia natura
Consola se puoi questa mia preghiera
Scendevo dai colli che gialli d’estate
Tranquilli coperti da trecce di vite
Che vidi una fonte nel caldo d’agosto
All’ombra di un faggio in un posto nascosto
Finita la caccia mi immersi in quel lago
A sciacquar dalla testa gli aghi di pino
A scacciar dalla mente qualunque pensiero
Che in acqua si scioglie svanendo lontano
Fuggire, fuggire, fuggire a più non posso
Scappando via veloce tra le fronde dentro al bosco
Più forte, più forte e non guardarsi indietro
Vietato rallentare se si scappa dal passato
Diana ti prego non ricapiterà ancora
E d’ora in poi prometto che sarò tua casta e pura
E ora che corro piangendo di paura
Sei l’ultima speranza di una ninfa che ti adora
E per la prima volta ad un sorriso si abbandona
Lo vidi sopra un tronco seduto che beveva
Non riuscivo a non fissare quei due occhi verde oliva
E neanche me ne accorsi ma nuotavo verso riva
E più mi avvicinavo e più lui mi sorrideva
Mi sollevò dall’acqua tendendo la sua mano
Avevo i piedi a terra ma la testa oltre il cielo
Volavo sopra i rami che avevo sempre visto
Dal chiaro, scuro, umido sottobosco
E quando poi mi chiese: andiamo a danzare
Perdiamoci tra gli alberi cibandoci d’amore
Risposi sussurrando: dimostra il tuo valore
E prendimi se riesci
Fuggire, fuggire, fuggire a più non posso
Scappando via veloce tra le fronde dentro al bosco
Più forte, più forte e non guardarsi indietro
Vietato rallentare se si scappa dal passato
Diana ti prego non ricapiterà ancora
E d’ora in poi prometto che sarò tua casta e pura
E ora che corro piangendo di paura
Sei l’ultima speranza di una ninfa che ti adora
E per la prima volta ad un sorriso si abbandona
Bloccata in un torrente non seppe dove andare
La ninfa e il desiderio di assaggiare del piacere
Si fece catturare dal fauno che la strinse
Ma l’abbraccio si dissolse esaurendosi per sempre
Scivolavano le braccia a cingere dei giunchi
Che il vento accarezzava diffondendone i lamenti
Che furono raccolti in un flauto ricavato
Da quelle stesse canne che il dio Pan aveva amato
Così da quella volta potete ascoltare
Il sapore delle note infiammate di dolore
Inseme per il mondo la porta a danzare
Perdendosi tra gli alberi e cibandosi d’amore.
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12. |
Respiro libero 2.0
04:33
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Quante volte ti sei domandata
Perché il mondo gira così storto
Perché è sempre grigia la giornata
E che questo qua non è il tuo posto
Quando tutto ciò in cui speri crolla
Pensi io non ce la faccio più
Non dimenticarti che un sorriso
Ha la forza di tirarti su
Non arrenderti rialzati e cammina
Non fermarti guarda avanti e pensa che
Ci siamo noi
Non è tanto però basta per far nascer
Sul tuo viso un sorriso che ora è
Parte di te
Troppo spesso tutto sembra scuro
Per poter guardare un po’ più in la
È un ostacolo è un alto muro
Che ti bloccano sulla tua via
Ma non credere che sia finita
C’è una luce proprio avanti a te
Alla fine di questa salita
Un respiro libero
Non arrenderti rialzati e cammina
Non fermarti guarda avanti e pensa che
Ci siamo noi
Non è tanto però basta per far nascer
Sul tuo viso un sorriso che ora è
Parte di te
Ma non credere che sia finita
C’è una luce proprio avanti a te
Alla fine di questa salita
Un respiro libero
Non arrenderti rialzati e cammina
Non fermarti guarda avanti e pensa che
Ci siamo noi
Non è tanto però basta per far nascer
Sul tuo viso un sorriso che ora è
Parte di te
Non arrenderti rialzati e cammina
Non fermarti guarda avanti e pensa che
Ci siamo noi
Non è tanto però basta per far nascer
Sul tuo viso un sorriso che ora è
Parte di te.
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13. |
Old's cool
04:37
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Un sabato stonato dal venerdì e dal vomitino
Mi reco con la nonna a braccetto al circolino
C’è il Mario, il Franco e il Gino, al centro della sala
L’amica della nonna, vecchiaccia gran maiala
E calan le pasticche, ma quelle del diabete
Più salirà l’ebrezza, più calan le monete
C’è chi per evitare una raccolta magra
Si prende le pasticche, ma quelle del viagra
Un passo indietro, un passo avanti
A fare festa saremo in tanti
Siamo un esercito senza divisa
Gridiamo in coro
Viva la fisa!
Walzer e polka, tango e mazurka
Ogni due balli è una pausa alla turca
Gianni è ormai il re della balera
Mi guarda e ride, non ha la dentiera
Ma in tutto questo clima di festa
Noto qualcosa, manca l’orchestra
C’è un gentiluomo che canta con grinta
Canta e sorride, ride e fa finta
Un passo indietro, un passo avanti
A fare festa saremo in tanti
Siamo un esercito senza divisa
Gridiamo in coro
Viva la fisa!
Un passo a sinistra, un passo a destra
Sale il bianchino con la minestra
Siamo un esercito senza divisa
Gridiamo in coro
Viva la fisa!
Sono le dieci si è fatto tardi
Fuori dal posto ecco i gendarmi
Ma i posti di blocco chi è serio li ignora
Sfrecciando a casa a 30 all’ora
Sdraiati a letto, prese le gocce
Domani al baretto a parlare di bocce
La vita ci insegna che al sabato sera
È paura e delirio coi vecchi in balera
Paura e delirio coi vecchi in balera
Paura e delirio coi vecchi in balera
Coi vecchi in balera
Coi vecchi in balera
Coi vecchi in balera
Coi vecchi in balera
Balera balera balera balera…
Che risate!
Un passo indietro, un passo avanti
A fare festa saremo in tanti
Siamo un esercito senza divisa
Gridiamo in coro
Viva la fisa!
Un passo a sinistra, un passo a destra
Sale il bianchino con la minestra
Siamo un esercito senza divisa
Gridiamo in coro
Viva la fisa!
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14. |
La nave dei folli
05:33
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Nella nebbia grigia e fitta
Risuonano risate
Echi sordi senza tempo
Tra le terre desolate
Galleggiante sulle acque
Abbandonato alla deriva
Galeon di pazzi
Affollati sulla stiva
Poveracci disgraziati
Saltimbanchi e suonatori
Scapigliati e scapestrati
Denigrati sognatori
Vittime innocenti
Con la colpa del piacere
Si allontanan dalla terra
Di chi non sa più godere
Di chi ha fatto del potere
E del denaro il proprio dio
Di chi non sa più sorridere
Monarca dell’oblio
E allora vieni su, allora salta su
Vieni a ballar con noi!
Sulla nave dei folli i folli siete voi
E allora vieni su, allora salta su
Fino all’eternità!
Sulla nave dei folli vieni con noi a cantar
Senza meta da seguire
Senza ansia del domani
Occhi allucinati fuggon
La monotonia dei sani
Che pensando d’esser meglio
Di bastardi senza senno
Si fan giudici corrotti
Vita e morte con un cenno
Dove l’unico reato
È farsi burla del potere
Calandosi le braghe
E al sir mostrando il bel sedere
Decantando per la piazza
I malaffari del signore
Preferendo al gran palazzo
Osterie piene d’amore
E allora vieni su, allora salta su
Vieni a ballar con noi!
Sulla nave dei folli i folli siete voi
E allora vieni su, allora salta su
Fino all’eternità!
Sulla nave dei folli vieni con noi a cantar
Or l’amor e il canzonare
Lo si fa col vento in poppa
Conventicola goliardica
Di naviganti in groppa
Senza che nessuno fermi
Questo eterno navigare
Solo l’eco sordo torna
Nell’eterno naufragare
E allora vieni su, allora salta su
Vieni a ballar con noi!
Sulla nave dei folli i folli siete voi
E allora vieni su, allora salta su
Fino all’eternità!
Sulla nave dei folli vieni con noi a cantar
Per chi ben pensa può sembrare
Tutto illogico e immorale
Ma se v’è ragion d’esister
Val la pena esagerare
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Skassapunka Milan, Italy
Skassapunka is a Ska Punk band born in Lainate, near to Milan, in 2008.They bring strong antifascists and antiracist connotations. They released one self published EP, three single and four album for Kob Records. They played in all Europe. New album REVOLUTIONARY ROOTS is now out for Maldito Records. info&management DMB Records (CH only) and Subkultura Booking. ... more
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