9 dicembre 2020 - 22:17

La navicella spaziale europea «decolla» da Torino

Thales Alenia Space realizzerà Space rider, la prima navicella spaziale europea automatizzata e riutilizzabile

di Nicolò Fagone La Zita

La navicella spaziale europea «decolla» da Torino
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Nascerà a Torino, in corso Marche la prima navicella spaziale europea automatizzata e riutilizzabile. Thales Alenia Space (joint venture tra Thales e Leonardo) e Avio Spa hanno infatti firmato un contratto da 167 milioni con l’Agenzia Spaziale Europea per lo sviluppo di «Space Rider». Il piccolo Space Shuttle (senza equipaggio) permetterà all’Europa di dotarsi per la prima volta di un sistema in grado di rientrare a terra dallo spazio, utilizzabile più volte e a costi contenuti. La sfida a Elon Musk e a SpaceX (il primo vettore ad aver concepito una navicella riutilizzabile) è servita.

Thales Alenia Space si occuperà dello sviluppo del modulo di rientro, parte essenziale del veicolo, mentre Avio sarà responsabile del sistema propulsivo e del modulo di servizio espandibile. «Space Rider aprirà la strada all’Europa per un uso più agile e indipendente dello spazio in orbita bassa. Il contratto siglato segna una tappa cruciale di grande valore tecnologico per l’Europa spaziale», ha dichiarato Massimo Comparini AD Thales Alenia Space Italia. «Thales Alenia Space possiede tutte le tecnologie necessarie per esplorare ulteriormente la Luna, Marte, ed è pronta ad estendere la sua esperienza per le prossime sfide, dagli stadi riutilizzabili al turismo spaziale. Il nostro sito di Torino contribuisce a porre il Paese all’avanguardia nella space economy e nello sfruttamento delle enormi possibilità di sviluppo che il dominio spaziale ci offre».

L’obiettivo è realizzare il primo volo di Space Rider nel 2023. Servirà soprattutto a realizzare esperimenti scientifici e tecnologici in condizioni di microgravità, a circa 400 chilometri d’altezza. Terminata la missione rientrerà a Terra in autonomia, permettendo il pieno recupero del carico e il futuro riutilizzo. «Space Rider è un sistema unico al mondo, che espande le capacità e gli impieghi del lanciatore Vega anche nelle attività di missioni orbitali estese nel tempo e nel rientro dallo spazio», ha spiegato Giulio Ranzo, CEO di Avio. L’obiettivo è intercettare anche i bisogni di un mercato crescente. Space Rider infatti potrà offrire servizi a società non spaziali che desiderano eseguire esperimenti in orbita. Per le applicazioni scientifiche in microgravità si va dalla farmaceutica alla biologia. C’è poi il campo della robotica per l’esplorazione, la sorveglianza terrestre per le catastrofi naturali e l’ispezione di satelliti.

Il segmento di terra e le missioni del nuovo mini Shuttle europeo saranno gestiti dalle aziende italiane Altec (Thales Alenia Space 63,75% e ASI 36,25%) e Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%). Altec sarà responsabile della gestione degli esperimenti scientifici e tecnologici a bordo del veicolo, e dovrà gestire la fase di missione relativa al rientro atmosferico non distruttivo. Telespazio invece si occuperà delle attività di sviluppo, integrazione e validazione. Inoltre sarà responsabile della realizzazione e della gestione del Ground Stations Network. Tutte le operazioni di volo saranno gestite dal Centro spaziale del Fucino. «Questo contratto è il coronamento degli sforzi che l’azienda ha sviluppato nel corso degli anni in diversi ambiti e settori - le parole di Vincenzo Giorgio, amministratore delegato di Altec. Ci prepariamo ad affrontare questa nuova e avvincente avventura, consapevoli delle difficoltà ma certi al contempo del successo che Space Rider riuscirà ad ottenere a livello internazionale».

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