San Giovanni in Marignano, l’antico granaio della Romagna

Andiamo alla scoperta delle fosse ipogee o delle fosse granaie del borgo malatestiano di San Giovanni in Marignano

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San Giovanni in Marignano è la porta d’ingresso alla Valconca, ma questo borgo in provincia di Rimini ha legato il suo nome all’agricoltura e all’enologia. Siamo in uno dei luoghi della signoria malatestiana caratterizzato dalle fosse granarie scavate nel terreno che raccontano una storia fata di lavoro e sacrificio dell’uomo.

San Giovanni in Marignano, torre civica - Turista a due passi da casa
San Giovanni in Marignano, torre civica – Turista a due passi da casa

Contenuto dell’articolo

  1. Consigli di viaggio
  2. Cinque motivi per visitare San Giovanni in Marignano
  3. La storia
  4. Palazzo Corbucci
  5. Il borgo fortificato
  6. Fosse ipogee o fosse granarie
  7. Chiesa di San Pietro
  8. Torre Civica
  9. Piazza Silvagni
  10. Teatro Massari
  11. Chiesa di Santa Lucia
  12. Chiesa di Santa Maria in Pietrafitta
  13. La cucina
  14. Come arrivo a San Giovanni in Marignano
  15. Audioguida

Consigli di viaggio

Soggiornare a Cattolica, godere del mare Adriatico e non visitare San Giovanni in Marignano è come fare una vacanza a metà. Siamo in uno dei borghi più significativi di Romagna, e la sola curiosità di vedere le fosse ipogee per il grano vale la visita. Questo borgo ha conservato un centro storico legato al periodo in cui qui dominavano i Malatesta. Siamo nell’entroterra di Cattolica, dove il vino sangiovese scorre nelle vene e dove la cucina è quella genuina della riviera romagnola. Per questo viaggio l’ideale è abbinare un soggiorno in un hotel di Cattolica così da vivere il mare e visitare l’entroterra. Cattolica è una destinazione per tutte le tasche e se andate lontano dalla stagione estiva si risparmia anche. Se amate la fotografia qui troverete buoni spunti per scatti favolosi.

La storia

Antico fondo granario, le origini di questo borgo riportano al Paleolitico, mentre in epoca romana qui vennero fondate diverse colonie, tra cui Ariminum, lungo la via Flaminia. L’insediamento romano di San Giovanni in Marignano era caratterizzato dalla produzione agricola e al commercio. Ma è con la signoria dei Malatesta che il borgo conosce la sua più importante espansione. Nella prima metà del 1400 Sigismondo Pandolfo Malatesta dota il paese di una nuova cinta muraria che comprendeva sei torrioni e due porte torri per l’accesso cittadino dotate di ponte levatoio. Inoltre, il borgo era stato dotato di fosse ipogee per la conservazione del grano.

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Il borgo fortificato

Superato il ponte sul Ventena siamo nel borgo fortificato, nella via dove si affacciano stupendi palazzi risalenti al periodo tra il sette e l’ottocento.

San Giovanni in Marignano, fossato e sullo sfondo palazzo Corbucci - Turista a due passi da casa
San Giovanni in Marignano, fossato e sullo sfondo palazzo Corbucci – Turista a due passi da casa

Palazzo Corbucci

Si entra nel borgo dal ponte sul Ventena e subito si ammira Palazzo Corbucci. Questo edificio accompagna con la sua storia i momenti più significativi della vita del paese. Fu principale residenza delle famiglie del riminese. Qui vissero i Malatesta de’ Malatesti, signore di Pesaro, nella seconda metà del Trecento. In nome del palazzo è in riferimento all’ultima fa miglia proprietaria dell’immobile fino agli anni Ottanta, la famiglia Corbucci.

In origine questo edificio era staccato dalla cinta muraria del castello e adiacente all’antica porta, detta del fortino, che si apriva sul borgo di Sant’Antonio, struttura che fu abbattuta nell’Ottocento. Le modifiche che possiamo vedere oggi, invece sono frutto dei lavori fatti realizzare da Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, fra il 1438 e il 1442. Nei tre piani del palazzo trovano posto i locali di servizio, le stalle, la cantina e la rimessa per le carrozze al piano terra, mentre al piano primo e secondo i piani nobili. I soffitti sono stati affrescati da Antonio Mosconi nella seconda metà dell’Ottocento e ritraggono vedute di San Giovanni in Marignano, paesaggi floreali e animali.

Fosse ipogee o fosse granaie

San Giovanni in Marignano, mappa fosse ipogee o fosse granaie - Turista a due passi da casa
San Giovanni in Marignano, mappa fosse ipogee o fosse granaie – Turista a due passi da casa

La pavimentazione fa risaltare la presenza di fosse granarie. Si tratta di un impianto realizzato con funzioni difensive per conservare il grano nel sottosuolo del castello. Non a caso questa località era stata denominata “Granaio dei Malatesta”. Nel XV secolo sono ben 200 le fosse da grano all’interno dell’insediamento, mentre nel 1800 se ne contavano almeno 128 lungo la strada principale. Oggi in Via XX settembre si possono ancora vedere alcune di queste fosse. Lungo l’arteria che conduce alla torre civica si trovano dei cerchi numerati ad indicare la posizione del granaio sotterraneo.

Chiesa di San Pietro

San Giovanni in Marignano, chiesa di San Pietro - Turista a due passi da casa
San Giovanni in Marignano, chiesa di San Pietro – Turista a due passi da casa

Prima di entrare nel borgo, ecco la chiesa di San Pietro. Citata già nel 1348, la sua costruzione però risalirebbe ad un secolo prima. Fu ristrutturata nel 1515 dai monaci del monastero di San Vitale di Ravenna, che erano i proprietari dell’edificio, mentre nel 1534 venne aggiunto il campanile. L’attuale edificio di culto risale al periodo a cavallo della metà del 1700. Durante alcuni lavori venne alla luce un altare antico. Per la ricostruzione settecentesca della chiesa vennero utilizzati anche i materiali di spoglio della Pieve di Conca, tra cui il fonte battesimale.

Torre Civica

San Giovanni in Marignano, la torre civica vista da Piazza Silvagni - Turista a due passi da casa
San Giovanni in Marignano, la torre civica vista da Piazza Silvagni – Turista a due passi da casa

La Torre Civica è l’elemento di maggior spicco che permette di accedere a Piazza Silvagni. Si tratta di una delle due torri portaie che permettevano l’accesso al castello medievale. La torre civica è alta 24 metri ed è l’unica superstite, l’altra torre portaia venne abbattuta nel 1854 per allargare la strada. Dall’ottocento rappresenta la torre dell’orologio e della cella campanaria. E l’inserimento di questi elementi ha comportato la sopraelevazione della torre, che si può notare anche osservando la differenza di colore della muratura. L’arco d’ingresso è a sesto acuto in stile gotico.

Piazza Silvagni

La Torre civica introduce a Piazza Silvagni. Così come la vediamo oggi risale al 1700. Fin dal 500 viene utilizzato lo slargo dove si svolge il mercato alimentare e del bestiame. Ma è nel 1786 che iniziano i lavori per la realizzazione della piazza che si estende dalla torre civica alla chiesa di Santa Lucia. In questo periodo vengono ridisegnate le facciate degli edifici e costruito il portico. Il fossato che circondava il castello è stato ricoperto soltanto durante l’ultima recente ristrutturazione.

Teatro Massari

Attivo ancora oggi, il teatro Massari era in origine l’oratorio della Confraternita del Rosario. Acquistato dal comune, fu utilizzato in un primo tempo come alloggio per vedove ed orfane. In seguito come rimessa, legnaia e anche come pelatoio per i maiali. La ristrutturazione ottocentesca lo ha trasformato in uno dei più bei teatri della Romagna. Ha struttura a ferro di cavallo con due ordini di palchi.

Chiesa di Santa Lucia

San Giovanni in Marignano, chiesa di Santa Lucia - Turista a due passi da casa
San Giovanni in Marignano, chiesa di Santa Lucia – Turista a due passi da casa

La Chiesa di Santa Lucia si trova sul lato opposto di piazza Silvagni. Dai toni pastello, risale al 1786 e venne costruita su un preesistente edificio religioso cinquecentesco. Dell’antica chiesa oggi è rimasto parte dell’impianto architettonico e un affresco di autore romagnolo ignoto, raffigurante la Madonna col Bambino. L’organo settecentesco, recentemente restaurato è utilizzato in occasione di concerti e rassegne musicali. Nel cinquecento questa chiesa era denominata Santa Maria Nuova, per distinguerla dalla più antica chiesa di Santa Maria in Pietrafitta.

Chiesa di Santa Maria in Pietrafitta

San Giovanni in Marignano, chiesa Santa Maria in Pietrafitta - Turista a due passi da casa
San Giovanni in Marignano, chiesa Santa Maria in Pietrafitta – Turista a due passi da casa

La chiesa di Santa Maria in Pietrafitta si trova fuori dal borgo, sulla strada che porta a Pesaro. La sua origine è molto antica ed è documentata da un’iscrizione funeraria romana. Di semplice struttura, La chiesa venne ricostruita nel 1730. Al suo interno conserva una pala con l’Assunzione della Vergine del pittore riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni, uno degli artisti più importanti della zona nella seconda metà del 1700.

La cucina

Siamo in terra di Romagna, luogo d’eccellenza per il vino, Qui spicca il Sangiovese, ma questa è anche zona di produzione di olio d’oliva e miele. Tra i piatti spiccano i passatelli in brodo.

Cinque motivi per visitare San Giovanni in Marignano

  • Per scoprire uno dei borghi più belli dell’entroterra di Cattolica
  • Per capire cosa sono le fosse ipogee o fosse granaie
  • Per passare una giornata lontano dalle spiagge
  • Per gli amanti del vino è un’occasione per bere i vini locali
  • Per capire cos’è l’ospitalità romagnola

Come arrivo a San Giovanni in Marignano

San Giovanni in Marignano si raggiunge dall’Autostrada A14, Bologna-Taranto uscita Cattolica, quindi si segue la Sp 17

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