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Cristoforo Colombo, "L'uomo che superò i confini del mondo"

Il nuovo saggio di Ruggero Marino

20 ottobre, 13:39
Cristoforo Colombo, l'uomo che supero' i confini del mondo Cristoforo Colombo, l'uomo che supero' i confini del mondo

(ANSA) - ROMA, 18 OTT - La storia che non e' stata mai raccontata su Cristoforo Colombo, l'eroe dei due mondi. La racconta Ruggero Marino nel suo nuovo libro ''L'uomo che supero' i confini del mondo'' (Sperling &Kupfer), frutto di una ricerca durata circa 20 anni.

Tutto parte da una frase contenuta in una lettera che Jaime Ferrer, mercante di pietre preziose, indirizzo' a Colombo: ''Non a noi, non a noi, Signore, ma al tuo nome dona la gloria'', il motto dei cavalieri templari. Ferrer descrive Colombo come apostolo e ambasciatore di Dio e quindi Cavaliere Templare, ''mandato per suo divino giudizio a far conoscere il suo Santo Nome in contrade che ignorano la verita'''.

Ruggero Marino vuole confutare tutte le calunnie che si sono accumulate in 500 anni di storia sull'operato e le imprese di Colombo, che sapeva perfettamente di andare nel Nuovo Mondo e non in Asia, a nome della Chiesa di Roma. L'altro mondo era conosciuto gia' da tempi antichissimi, e la Chiesa, che fino ad allora lo aveva occultato, invio' il suo messaggero per rivelarlo, con l'obiettivo di unire il mondo non solo geograficamente ma anche dal punto di vista religioso.

Cristiani, musulmani ed ebrei, le tre religioni monoteiste, si sarebbero strette sotto il vessillo della croce e di Roma per dare vita alla nascita nel Nuovo Mondo, dell'Uomo Nuovo.

L'indagine di Marino si muove lungo i percorsi di una incredibile contro-storia. In relazione ai quattro avventurosi viaggi di Cristoforo Colombo, alle sue reali e misteriche conoscenze, alle sue qualita' sciamaniche, alle ''prescoperte'', alle mappe ''impossibili'', alla situazione politica e religiosa, che accompagno' le imprese del navigatore, al suo ruolo di inviato della Chiesa di Roma e di cavaliere crociato, plausibilmente figlio di papa Innocenzo VIII (genovese). Erede di un sogno templare. In un crescendo, fino alla sua morte, di inedite e sorprendenti novita'. Nella certezza di un complotto, a danno di Colombo e di Innocenzo VIII, che ha mutato la storia.

Per finire con la documentazione per fare santo Colombo, portata vanti da Pio IX e Leone XIII.

Secondo Marino, la scienza si appella ai documenti ed e' giusto che lo faccia. Ma da 5 secoli la critica si scontra su quegli stessi documenti, senza mai avere trovato un accordo. Per cui, sostiene lo scrittore, l'unico dato scientifico di tutta la questione e l'assoluta ''ascientificita''' di ogni ricostruzione fatta sino ad oggi, tranne forse quella tentata da lui stesso, che apre canali completamente nuovi e plausibili in una storia da riscrivere.

Giornalista e scrittore, Ruggero Marino ha dedicato gli ultimi 20 anni della sua attivita' alla ricostruzione storica delle imprese di Cristoforo Colombo, con i primi due libri del 1991 e del 1997 (''Cristoforo Colombo e il papa tradito'') e con il penultimo saggio del 2005 (''Cristoforo Colombo l'ultimo dei Templari'', Sperling & Kupfer - Editori Rai Eri) tradotto in 8 paesi.(ANSA).

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