Il Disturbo Ossessivo Compulsivo - DOC

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Cos'è il disturbo ossessivo compulsivo?

Come per molte altre nevrosi il primo a parlarcene in termini di struttura e dinamiche della personalità fu Freud. 

Freud la chiamava Nevrosi Ossessivo-compulsiva, ma al di là della definizione vediamo di cosa si tratta.

Come si manifesta il DOC, quali sono i sintomi?

Come spesso avviene i sintomi sono comportamenti o pensieri facilmente riscontrabili nella vita di ognuno di noi, ma che assumono un valore patologico in relazione all'intensità ed alla frequenza con cui si manifestano.

In particolare il pensiero più frequente è quello relativo al controllo: avrò chiuso il rubinetto del gas? O la porta di casa? O la macchina? 

A chi non è capitato di andare nel panico di tornare indietro per verificare di aver inserito l'allarme? 

Il comportamento diventa sintomatico quando costringe a controlli successivi e continui che comunque non riescono a tranquillizzare il soggetto. Lo stesso comportamento è compulsivo nei termini in cui la persona non può sottrarvisi, non può fare a meno di ripeterlo.

 

Ma cosa si sta davvero ripetendo?

Attraverso il comportamento di controllo la persona cerca di tenere a bada l'angoscia determinata da un conflitto psichico di cui non ha consapevolezza.

Ci sono poi rituali che nel loro ripetersi assumono il ruolo di formula magica atta a prevenire o a propiziare un risultato futuro. Molti di questi rituali sono rintracciabili nei comportamenti infantili. Ricordate il bisogno di ripetere un racconto o una fiaba con le stesse identiche parole, soprattutto nel punto maggiormente ansiogeno della storia stessa? Il bambino cerca di controllare con i suoi scarsi mezzi l'angoscia generata non dalla fiaba, ma dal conflitto intrapsichico che la fiaba permette di affrontare.

E ricordate i saltelli coi quali si attraversava un pavimento piastrellato nel tentativo di non pestare le righe? O al contrario di doverle pestare ad ogni passo?

Quindi molti sintomi ossessivo compulsivi derivano dai comportamenti infantili, ma assumono una improrogabilità che li rende sintomatici, cioè espressione di un compromesso tra gli impulsi e la realtà. 

Non possiamo però non notare la somiglianza di alcuni pensieri con i rituali delle ciciltà antiche, dove il rito era propiziatorio di di un evento futuro dall'esito incerto. Allo stesso modo ci sarà capitato di sentir dire a qualcuno "per fare l'esame indosso sempre questa maglietta che indossavo quando per la prima volta ho preso il massimo dei voti".

Si tratta insomma di legare due eventi che non hanno alcun legame in sè, ma ai quali diamo un significato tutto personale e contenitivo dell'ansia o addirittura dell'angoscia che un evento può determinare.

Anche in questo caso è l'intensità del pensiero o l'inevitabilità del rituale a determinarne il valore sintomatico.

Quello che in ogni caso ne emerge è la visione di un soggetto stretto all'ngolo delle sue paure, che non può sottrarsi a comportamenti o pensieri, con la speranza di tenere a bada l'angoscia.

 

Come si tratta il disturbo ossessivo compulsivo?

Secondo Freud il disturbo ossessivo compulsivo era la forma di nevrosi maggiormente adatta ad essere trattata attraverso la psicoanalisi. 

Il lavoro psicoanalitico, sganciandosi dal sintomo, va alla base del sistema individuando il conflitto dal quale la persona cerca di difendersi. Questo non vuol dire che il sintomo viene tralasciato, ma che viene considerato la manifestazione di un disagio che ha le sue radici nel profondo.

 

Quando dura il trattamento del DOC?

Come spesso accade non è possibile dare una risposta univoca, perchè è evidente che le reazioni al trattamento sono individuali: può succedere che grazie all'instaurarsi del transfert il sintomo perda di forza e la persona si stenta meglio dopo un tempo relativamente breve, è importante però non mollare proprio in quel momento e andare invece alla ricerca di quel conflitto che trova nel sintomo o nel transfert il suo canale di espressione. 

La buona notizia è però che il DOC si può curare, con ottimi risultati, rendendo la persona libera della schiavitù del sintomo!

Se desideri approfondimenti sulla tematica del Disturbo Ossessivo Compulsivo puoi contattarmi presso i miei studi a Roma o a Ostia.

 

Dott.ssa Daniela Arborini Psicologa e Psicoterapeuta

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